NUOVO ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO TRA UNIONE EUROPEA E COREA DEL SUD IN VIGORE DAL 1° LUGLIO 2011
Speciale
NUOVO ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO TRA UNIONE EUROPEA E XXXXX DEL SUD
IN VIGORE DAL 1° LUGLIO 2011
di Xxxxxxx Xxxxxx
Dal 1° Luglio 2011 sarà applicabile in via provvisoria il nuovo accordo di libero scambio concluso tra Unione europea e Xxxxx del Sud.
A seguito del Flash pubblicato sul numero di Giu- gno 2011 della nostra rivista, con il presente articolo verranno approfonditi alcuni aspetti dell’Accordo di li- bero scambio tra Unione Europea e Xxxxx del Sud, illustrando quali i caratteri essenziali del regime di scambi preferenziali previsto dallo stesso Accordo e quali le novità introdotte in materia di prova dell’origine preferenziale.
Calendario delle preferenze
Il trattamento preferenziale all’importazione in Co- rea del Sud di prodotti di origine preferenziale comuni- taria, e all’importazione nell’Unione europea di prodotti di origine preferenziale sudcoreana sarà MODULATO in base alla categoria dei prodotti importati, con ridu- zioni progressive annuali del dazio doganale.
Per alcune categorie di prodotti è prevista l’esenzio- ne daziaria già a partire dal 01.07.2011.
Determinazione dell’origine preferen- ziale
Il trattamento preferenziale, ovvero il dazio 0% o progressivamente ridotto, sarà concesso all’importa- zione in Xxxxx del Sud o nell’Unione europea ai pro- dotti aventi l’origine preferenziale comunitaria (quindi, non soltanto italiana) o sudcoreana secondo le nume- rose regole di origine contenute nel PROTOCOLLO dell’ACCORDO di libero scambio Unione Europea / Xxxxx del Sud dedicato alle regole di origine.
L’art. 14 del Protocollo dell’Accordo di libero scam- bio tra Unione europea e Xxxxx del Sud, e dedicato alle regole di origine, NON prevede, a differenza di
altri accordi di libero scambio conclusi dall’Unione eu- ropea, il divieto di restituzione o esenzione dei dazi doganali dovuti sulle materie prime di Paesi terzi im- portate in Xxxxx del Sud o nell’Unione europea e in- corporate nei prodotti.
In sostituzione del generale divieto di restituzione o esenzione dei dazi doganali (c.d. clausola “no draw- back”), è previsto un articolato sistema di verifica re- ciproca ed eventuale restrizione delle forme di resti- tuzione, esenzione e perfezionamento attivo praticate da Unione europea e Xxxxx del Sud.
È previsto, inoltre, così come nella maggior parte degli accordi di libero scambio conclusi dall’Unione europea, il CUMULO BILATERALE dell’origine, in base al quale:
a. i materiali di origine preferenziale comunitaria im- portati in Xxxxx del Sud, per essere lavorati o tra- sformati in prodotti destinati all’esportazione verso l’Unione europea, sono considerati di origine Co- rea del Sud;
b. i materiali di origine preferenziale Xxxxx del Sud importati nell’Unione europea, per essere lavorati o trasformati in prodotti destinati all’esportazione verso la Xxxxx del Sud, sono considerati di origine preferenziale Unione Europea.
È previsto, infine, così come nella maggior parte degli accordi di libero scambio conclusi dall’Unione europea, il requisito del trasporto diretto delle merci dall’Unione europea verso la Xxxxx del Sud e vice- versa.
Prova dell’origine preferenziale
L’origine preferenziale comunitaria o sudcoreana potrà essere provata UNICAMENTE tramite la DI- CHIARAZIONE DI ORIGINE DELL’ESPORTATORE
SU FATTURA (o altro documento o connesso alla fat- tura o alla spedizione).
Nelle fonti e nei provvedimenti finora emessi, NON è prevista, in alternativa alla DICHIARAZIONE DELL’ESPORTATORE, la prova di origine data dal Cer- tificato EUR.1, nemmeno in via transitoria o provvisoria.
La DICHIARAZIONE DELL’ESPORTATORE SU
FATTURA potrà essere apposta:
• da qualsiasi esportatore per spedizioni di valore
fino ad euro 6.000,00;
• unicamente dagli esportatori AUTORIZZATI per
spedizioni di valore superiore ad euro 6.000,00.
L’istanza per essere riconosciuto ESPORTATORE AUTORIZZATO per le esportazioni verso la XXXXX DEL SUD può essere richiesta contestualmente anche per altri Paesi legati alla UE da un accordo di libero scambio.
Gli esportatori che sono già oggi in possesso di una autorizzazione relativa ad altri Paesi diversi dalla Co- rea del Sud, potranno presentare istanza per l’esten- sione o l’integrazione dell’autorizzazione alle esporta- zioni verso la Xxxxx del Sud.
Ovviamente l’estensione potrà essere subordinata
all’esito di una verifica condotta dall’Ufficio doganale.
Disposizioni transitorie
Gli esportatori che alla data del 1° luglio 2011 NON saranno ancora esportatori autorizzati potranno ugual- mente richiedere il trattamento preferenziale all’impor- tazione in Xxxxx del Sud, unicamente per le merci che lo stesso 1° luglio 2011 si troveranno in transito o in de- posito doganale o in zona franca, come previsto dall’art. 34 del Protocollo che riportiamo nel riquadro a lato.
Per queste merci in transito, in deposito doganale o in zona franca spedite da un esportatore non autoriz- zato, potrà essere ugualmente concesso il trattamen- to preferenziale all’importazione in Xxxxx del Sud o
Disposizioni transitorie per le merci in transito o in deposito (Art. 34 Protocollo d’Origine)
Le disposizioni del presente Accordo possono applicarsi alle merci rispondenti alle disposizioni del presente Protocollo che alla data dell’entra- ta in vigore del presente Accordo si trovano in transito nel territorio delle parti oppure in regime di deposito provvisorio in magazzini doganali o zone franche, a condizione che vengano pre- sentati alle autorità doganali della parte impor- tatrice, entro dodici mesi da tale data, una prova dell’origine rilasciata a posteriori e documenti attestanti che le merci sono state trasportate di- rettamente ai sensi dell’articolo 13.
nell’Unione Europea, a condizione che entro 12 mesi siano prodotte le prove di origine preferenziale (ovve- ro dichiarazione dell’esportatore autorizzato emessa a posteriori) e documenti che attestino il trasporto diretto Unione Europea/Xxxxx del Sud o viceversa.
Relativamente al significato dell’espressione “merci in transito”, una sua lettura e applicazione restrittiva fa dire che, per beneficiare del trattamento preferen- ziale prima che l’esportatore abbia ottenuto l’autoriz- zazione, le merci debbano necessariamente essere oggetto di spedizione internazionale per la Xxxxx del Sud o per l’Unione europea entro la data del 01 luglio 2011, anche se non ancora fisicamente imbarcate o dichiarate per l’esportazione
Xxxxxxx Xxxxxx, Avvocato e Doganalista, specialista in diritto doganale, diritto dei trasporti e I.V.A.
internazionale. Professore a contratto presso l’Università di Macerata.
Finanza e pagamenti internazionali
COME FINANZIARE LE ESPORTAZIONI IN XXXXX DEL SUD
di Xxxxxxxxxx Xxxxxxx
Con questo intervento continua la serie di rubriche
sul tema “Come finanziare le esportazioni in…”.
Questo numero è dedicato alla Xxxxx del Sud.
Si tratta di brevi e molto pratiche annotazioni sul modo ideale per impostare le basi per finanziare le esportazioni delle nostre imprese nei loro principali mercati di riferimento, sia quelle regolate a breve ter- mine (a vista o con le normali dilazioni commerciali), sia quelle regolate a medio termine (con dilazione di pagamento dai 2 anni in su, secondo le tradizionali re- gole stabilite dal Consensus)1.
Prima di entrare nel tema in oggetto, corre l’obbligo di avvertire il lettore che tutte le informazioni e valuta- zioni fornite in questi brevi contributi, in un momento come l’attuale, possono essere soggette a continue e, talvolta, radicali revisioni.
Come finanziare le esportazioni in Co- rea del Sud
1. Rischio di credito
• rischio politico (rischio sovrano): A2;
• rischio bancario: A2 (principali banche), A3 (ban- che minori);
• rischio corporate: A3.
2. Condizioni di assicurabilità SACE
• categoria di rischio OCSE: 0/72;
• assicurabilità: apertura per il rischio sovrano, per il rischio bancario e corporate. L’effettiva disponibili- tà di SACE a concedere coperture assicurative per debitori del paese è buona;
• al 30.06.11 la SACE aveva deliberato garanzie su rischi relativi al paese per € 141 milioni.
3. Crediti documentari
• l’apertura di crediti documentari da parte di banche sudcoreane non è frequente. La conferma di tali
Definizioni di rischio politico (rischio
sovrano), bancario, corporate
• Xxxxxxx politico (rischio sovrano): rischio di non pagamento del debitore pubblico (mi- nisteri, enti locali, enti pubblici). Si tratta di una valutazione sintetica del rischio di insta- bilità politica, solidità economica, tensioni sociali, pericoli di moratoria dei pagamenti internazionali e sospensione della trasferi- bilità valutaria;
• rischio bancario: rischio di non pagamento di debiti a carico di, o garantiti da, banche del paese (crediti documentari, crediti ac- quirente, titoli di credito avallati o garantiti da banche locali). La valutazione si riferisce in genere alla solidità e alla patrimonializ- zazione del sistema bancario, ed in genere alla sua capacità di far fronte ai propri impe- gni debitori;
• rischio corporate: rischio di non pagamento o inadempienza del debitore impresa, sen- za garanzie bancarie o statali. La valutazio- ne si riferisce in genere all’andamento, alla regolarità ed alla puntualità dei pagamenti da parte dei clienti impresa del paese di ri- ferimento.
crediti, per periodi fino a 12 mesi massimo, viene
concessa normalmente senza problemi;
• costi di conferma: indicativamente 1-1,25% per anno.
1. Il Consensus è un accordo fra i Paesi Ocse il cui principale scopo è quello di tracciare un quadro d’insieme per l’utilizzo di crediti all’esportazione supportati dall’intervento finanziario ed assicurativo pubblico, nel tentativo di incoraggiare una competitività fra gli espor- tatori dei paesi OCSE basata solo sulla qualità e sul prezzo delle merci vendute e dei servizi resi, e non su termini e condizioni finanziarie agevolate. Si applica ai crediti all’esportazione con “supporto pubblico” di durata superiore ai 24 mesi. L’ultima revisione dell’accordo è del febbraio 2010.
2. Le categorie di rischio assicurativo previste dall’OCSE sono 8 (da 0 – rischio nullo - a 7 – rischio massimo).
Indicatori di rischio di insolvenza del debitore pubblico, bancario, corporate
Per ciascuna di queste tre tipologie di rischio viene fornito un indicatore sintetico basato solo su 9 classi, divise in tre classi principali (A-bas- so, B-medio, C-alto), ciascuna delle quali viene suddivisa in tre sottoclassi. Quindi, la suddivi- sione (con rischio crescente) è la seguente: X0, X0, X0; X0, X0, X0; X0, X0, X0. Il significato di queste categorie di rischio è il seguente:
• classe A: non v’è bisogno di copertura tra- mite garanzia assicurativa oppure operazio- ne finanziaria che elimini il relativo rischio di credito (ad esempio credito documentario confermato o sconto pro soluto di crediti o titoli);
• classe B: la copertura va decisa caso per caso, ed è consigliabile perlomeno nelle operazioni a medio - lungo termine e per le classi B2 e B3;
• classe C: la copertura è sempre necessaria.
effettuare operazioni della specie, con dilazioni di
pagamento fino a 5-6 anni.
6. Maggiori banche del paese
Le quotazioni (ratings) di seguito specificate sono quelle attribuite da Fitch (luglio 2011) alle banche del paese ed indicano, rispettivamente: crediti alla banca a lungo termine, operazioni a breve, outlook. Il termine “rur” significa “rating in corso di revisione”. Sono citate solo le banche commerciali con rating più elevato. I rating van- no da un massimo di AAA (seguito da AA+, AA, AA-…) ad un minimo di C, e D per banche in default. Fino al livello di BBB- le aziende sono considerate di “investment grade” (cioè, a basso rischio). Dal livello inferiore (BB+) in giù, sono considerate “speculative grade”, ossia l’investi- mento in titoli da esse emessi viene considerato speculativo.
4. Operazioni di forfaiting
• le operazioni di forfaiting non sono frequenti, ma
non certo difficili da organizzare;
• è possibile ottenere sconti pro soluto, fino a 5 anni;
• banche sudcoreane consigliate: The Korea Devel- opment Bank, Korea Exchange Bank, Woori Bank, Kookmin Bank, Shinhan Bank;
• costo indicativo delle operazioni (margine sopra il Libor richiesto dalle banche scontanti): indicativa- mente 1-1,25% (a 3 anni), 1,50-2% (a 5 anni);
• tassi congrui stabiliti da Simest (circ. 2/2008): 0,50% per operazioni da 2 a 3 anni; 0,75% per operazioni da 3 a 5 anni.
5. Sconti pro soluto con voltura di polizza SACE
• frequenza delle operazioni: le operazioni non sono frequenti;
• possibilità di ottenere sconti pro soluto e durata massima: se c’è avallo bancario o in presenza di debitori corporate di buono standing, è possibile
Korea Development Bank | A+ | F1 | pos |
Xxxxx Xxxxxxxx Xxxx | X- | X0 | xxx |
Xxxxxx-Xxxxxx Xxxx xx Xxxxx (XXXXX) | A+ | F1 | pos |
Industrial Bank of Korea | A+ | F1 | pos |
Standard Chartered First Bank Korea | A+ | F1 | sta |
Hana Bank | A- | F2 | sta |
Kookmin Bank | A | F1 | sta |
Shinhan Bank | A | F1 | sta |
Woori Bank | A- | F2 | sta |
7. Banche italiane presenti nel paese con istituti di credito locali o controllati, o filiali operative (dati ABI, gennaio 2010)
• nessuna.
8. Cambi della valuta locale contro EUR e USD e loro andamento
• valuta locale: Won (KRW);
• andamento: negli ultimi 2 anni il Won si è dapprima rivalutato contro USD (v. grafico sottostante), pas- sando da 1250 (maggio 2010) a 1050 (settembre 2011); questa tendenza s’è tuttavia invertita negli ultimi mesi del 2011;
• quotazioni all’11.12.11: EUR/KRW 1.533,3 USD/KRW 1.145,4
Finanza e pagamenti internazionali
Esportare verso la Xxxxx del Sud rappresenta un problema maggiormente per la lontananza di questo paese, e i connessi problemi dei costi e dei trasporti, che non per gli aspetti finanziari e di rischio di credito. Dall’inizio della crisi i pagamenti dei debitori sudcore- ani sono più regolari, e le insolvenze minori, che nel resto del mondo. Oltretutto, dal 1° luglio 2011 è entrato in vigore l’Accordo di libero scambio fra UE e Xxxxx del Sud, che porterà alla progressiva eliminazione di qua- si la totalità dei dazi fra il paese e l’Unione Europea, e ad altre importanti liberalizzazioni nell’interscambio fra le due aree.
I finanziamenti del trade finance con questo paese devono partire da alcune considerazioni di fondo:
• la copertura del rischio politico di un paese come la Xxxxx del Sud non è necessaria se non per le ope- razioni a medio-lungo termine, in quanto si tratta di un paese a rischio basso;
• maggiore attenzione deve essere riposta nella co- pertura del rischio corporate, ed in qualche caso
del rischio delle banche minori (mentre le banche maggiori sono di buona qualità);
• i debitori sudcoreani non amano pagare con credi- ti documentari né con titoli di credito; tuttavia, nel caso di pagamenti dilazionati nel medio termine, questi ultimi sembrano indispensabili, per poter smobilizzare i crediti fornitore concessi dai nostri esportatori.
In conclusione, per le esportazioni con regolamento nel breve termine, quando non sia necessario chie- dere crediti documentari (perché non si conosce la controparte, o per essere sicuri del ritiro merce o della puntualità del pagamento), è bene assicurare il credito con SACE BT o con compagnie assicurative private di questo settore.
Per le esportazioni con regolamento nel medio ter- mine, quando non è possibile ottenere crediti acqui- rente o linee bancarie già concordate, è bene chiedere sempre il rilascio di promissory notes, da smobilizzare con operazioni di forfaiting o sconti pro soluto con vol- tura di polizza SACE.
Grafici USD/KRW e EUR/KRW a 2 anni
Xxxxxxxxxx Xxxxxxx, Consulente di finanza e internazionalizzazione, docente del Master in Commercio Internazionale (Masci) e professore a contratto di Finanza Aziendale Internazionale all’Università di Padova.
Focus Paese
XXXXX DEL SUD
di Xxxxxxxxx Xxxxxx
1. INFORMAZIONI GENERALI
Superficie: 99.601 kmq
Capitale: Seoul
Popolazione: 48,75 mln (2009)
Lingua: coreano
Religione: sciamanesimo, buddismo, confucianesimo
Forma di Governo: Repubblica presidenziale
PIL: 832,51 mld USD (2009)
PIL pro-capite: 17.078 USD (2009)
Prefisso internazionale: + 82
Fuso orario: 8 ore avanti rispetto all’Italia
Feste Nazionali
1° Gennaio: Capodanno
3-4 Febbraio: Calendario Lunare (Festività mobile)
1° Marzo: Anniversario del Movimento per l’Indipen- denza contro il dominio giapponese
10 Marzo: Festa dei lavoratori 5 Aprile: Festa degli Alberi
5 Maggio: Giornata del Bambino 6 Giugno: Giornata dei Caduti
17 Luglio: Festa della Costituzione
15 Agosto: Festa dell’indipendenza Coreana 12-13 Settembre: Chuseok (Festività mobile) 3 Ottobre: Fondazione della Nazione
9 Ottobre: Giorno dell’alfabeto coreano
Usi e consuetudini
I coreani si siedono, mangiano e dormono sul pavi- mento, per questo ci si toglie sempre le scarpe quando si entra in una casa coreana. I piedi nudi possono es- sere ritenuti offensivi per le persone anziane cosicché è meglio indossare calzini o calze quando si fa visita alle famiglie.
I coreani non esprimono facilmente quello che pro- vano, quando incontrano delle persone alcuni posso- no fare un lieve cenno della testa o inchinarsi e darsi la mano. Dar la mano alle donne non è cosa naturale. Molti coreani sono dapprima piuttosto riservati, ma poi
si comportano in modo molto amichevole, specialmen- te con gli stranieri.
Il Paese risulta di difficile penetrazione sia per la lin- gua (poiché l’inglese è poco diffuso), che per i costumi sociali improntati ad una forte gerarchizzazione e al rapporto personale che va pazientemente coltivato; esso richiede un lungo investimento in termini di tem- po e denaro per ottenere dei risultati ed una continua collaborazione con i partner locali.
Gli uffici pubblici sono aperti dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 18 (da Novembre a Febbraio l’orario di chiusura è anticipato alle 17), ed il Sabato dalle ore 9 alle ore 13.
Invece, le banche sono aperte dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.30 alle ore 16.30 ed il Sabato dalle ore 9.30 alle ore 13.30.
2. REGIME DOGANALE
Barriere tariffarie
Il regime tariffario della Xxxxx del Sud è disciplinato dal Custom Act che si basa sul Sistema Armonizzato di descrizione e classificazione delle merci.
In base all’External Trade Act dal Gennaio 1997 per le importazioni e le esportazioni non viene più richiesta la licenza, solo determinate voci necessitano di appro- vazione.
Sia gli esportatori che gli importatori possono regi- strare l’operazione direttamente alla dogana coreana sulla base dei documenti di spedizione al momento dello sdoganamento, e registrare l’importazione trami- te internet grazie al sistema elettronico di scambio dati (EDI).
La maggior parte dei dazi è calcolata ad valorem sul costo CIF della merce al momento della dichiarazione di importazione; aliquote specifiche sono applicate su alcuni prodotti.
Tutti i beni di consumo possono essere importati li- beramente, ad eccezione di quelli presenti nell’Import- Export Notice (lista dei prodotti proibiti) pubblicata dal Ministero del Commercio, dell’Industria e dell’Energia (MOCIE) la cui importazione è sottoposta all’approva- zione delle agenzie governative competenti o delle as-
La Xxxxx del Sud ha un mercato fortemente orienta- to all’export, sono, quindi, numerosi gli accordi di libe- ro scambio conclusi con diversi Paesi come il Cile nel 2004, Singapore e Paesi EFTA nel 2006, Paesi ASE- AN (Associazione delle Nazioni dell’Asia Sud Orienta- le) nel 2007 ed India nel 2009.
Dal 1° Luglio 2011 è, inoltre, entrato in vigore l’Ac- cordo di libero scambio fra l’Unione Europea e la Co- rea del Sud che prevede la progressiva e reciproca liberalizzazione degli scambi di beni e servizi, nonché regole comuni sui problemi legati al commercio fra i due blocchi commerciali.
Tale accordo prevede l’eliminazione delle tariffe sui prodotti industriali ed agroalimentari, un miglior acces- so al mercato per i fornitori di servizi dell’UE, l’abbat- timento delle barriere non tariffarie nei settori dei pro- dotti elettronici, farmaceutici e delle apparecchiature mediche (evitando la duplicazione dei costi dei test o delle procedure di certificazione richieste in Xxxxx del Sud poiché quest’ultima si impegna a riconoscere ed accettare gli standard europei), oltre ad un’efficace e rapida risoluzione delle dispute al fine di assicurare l’applicabilità degli impegni presi e di garantire l’abbat- timento delle barriere non tariffarie al commercio.
Barriere non tariffarie
Marchio di origine
La Xxxxx del Sud mantiene gli obblighi di marchio di origine, infatti, il Foreign Trade Act specifica che ogni articolo (o suo contenitore/imballo) importato in Corea debba essere munito di un’etichetta visibile e non de- teriorabile che ne definisca il paese di origine.
Per tutte le importazioni, l’etichetta deve essere in coreano, cinese o inglese, per stampa, incisione o fu- sione; ove non sia possibile apporre il marchio secon- do le modalità indicate è sufficiente apporre un’etichet- ta autoadesiva.
Per tutte le spedizioni di medicinali, cosmetici e stru- menti medici provenienti dall’Unione Europea è neces- sario il certificato d’innocuità (TSE free certificate) che può essere redatto dalla stessa impresa (in tal caso dovrà essere legalizzato dalla Camera di Commercio di competenza).
Criteri tecnici di omologazione
I criteri tecnici di omologazione vengono stabiliti dal Korean National Institute of Technology & Quality (KNI- TQ) ed approvati dal Ministero del Commercio, dell’In- dustria e dell’Energia (MOCIE) che concede anche
l’utilizzo del marchio KS (Korean Industrial Standards) che indica che il prodotto è stato fabbricato secondo i criteri stabiliti dalle norme KNITQ.
Le norme KNITQ hanno generalmente carattere di raccomandazione, salvi i casi in cui il MOCIE ne dichia- ri l’obbligatorietà per motivi legati alla salute pubblica, alla vita umana o ad interessi di ordine nazionale.
Spedizioni temporanee
Il Paese aderisce alla convenzione ATA (Admission Temporaire/Temporary Admission).
È possibile esportare temporaneamente con desti- nazione Xxxxx del Sud campioni commerciali, merci destinate ad essere presentate a fiere, mostre e altre manifestazioni commerciali, materiale professionale, merci in transito e merci in traffico postale.
I Carnet ATA vengono rilasciati dalle Camere di Commercio di competenza.
Trattamento degli imballaggi in legno
Dal 1° Giugno 2005, gli imballaggi in legno destinati alla Xxxxx del Sud devono essere trattati (fumigati) e marcati secondo la normativa NIMP n°15.
3. DOCUMENTI DI ACCOMPAGNAMENTO
Oltre alla dichiarazione doganale (DAU), usualmente richiesta per tutte le spedizioni salvo quelle all’interno dell’UE, le spedizioni destinate alla Xxxxx del Sud de- vono essere accompagnate dai seguenti documenti:
• fattura commerciale: redatta in quattro esemplari e in lingua inglese, deve riportare le informazioni usuali;
• certificato di origine: quando richiesto dall’importa- tore, deve essere redatto sul formulario comunita- rio e deve essere vistato dalla Camera di Commer- cio di competenza;
• certificato di qualità: viene richiesto per i prodotti biologici (senza pesticidi, così come quelli senza Organismi Geneticamente Modificati) e per le be- vande alcoliche. Il certificato deve essere emesso da un organo statale o accettato dal governo;
• certificato sanitario: necessario per le carni;
• certificato fitosanitario: viene richiesto per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali, è rilasciato dal servizio fitosanitario della Regione di appartenen- za;
• documenti di trasporto;
• assicurazione di trasporto: non c’è l’obbligo di as- sicurazione locale delle merci inviate nel Paese;
• lista dei colli: (Packing list).
4. REGIME VALUTARIO
Valuta: won, in sigla (KRW)
Tassi di cambio: (aggiornato al 15 Dicembre 2011)
1 USD = 1156,6249 KRW
1 EUR = 1505,81 KRW
Dal 1997 è in vigore in Xxxxx del Sud un regime di
cambio fluttuante.
Con il Foreign Exchange Transaction Act (FETA) nel 1999 è stata avviata la liberalizzazione valutaria in due fasi successive, in particolare:
• la prima fase, avviata nell’Aprile 1999, ha riguar- dato la parziale liberalizzazione delle transazioni valutarie delle persone giuridiche;
• la seconda fase a partire dal Gennaio 2001 ha in- teressato la liberalizzazione delle transazioni cor- renti e in conto capitale delle persone fisiche, oltre alla liberalizzazione delle restanti restrizioni a cari- co di società e banche.
Il governo di Seoul si riserva il diritto di reintrodurre limitazioni qualora dovessero verificarsi gravi emer- genze finanziarie.
5. TASSAZIONE
Imposte sul reddito delle persone fisiche
La normativa fiscale coreana distingue le persone fisiche residenti da quelle non residenti.
In particolare, sono definite residenti le persone fisi- che che hanno il domicilio o la residenza in Xxxxx del Sud da più di un anno le quali sono soggette alle impo- ste sul “reddito globale”, derivante sia da fonti interne che esterne alla Corea; mentre i non residenti sono tassati solo sui redditi provenienti da fonti nazionali.
La tassazione è globale (poiché prevede l’aggrega- zione di tutti i redditi) e progressiva, si riferisce con criterio di cassa ai redditi percepiti nell’anno solare. L’imponibile comprende salari e stipendi, interessi,
profitti, redditi derivanti da diritti reali e di sfruttamento
di proprietà intellettuale e concessioni.
Le aliquote applicate in relazione ai diversi scaglioni di reddito sono:
• fino a 12 milioni di won, l’aliquota applicata è del
6%;
• da 12 milioni di won fino a 46 milioni di won, è pari
a 720.000 won più il 15% dell’eccedenza;
• da 46 milioni di won fino a 88 milioni di won, è pari
a 6,12 milioni di won più il 24% dell’eccedenza;
• oltre 88 milioni di won, è pari a 17,64 milioni di won più il 36% dell’eccedenza.
Imposta sul valore aggiunto (Iva)
L’Iva si applica alla fornitura di merci e servizi, e all’importazione di merci. L’aliquota base è del 10%.
La dichiarazione preliminare relativa all’imponibi- le Iva e all’importo dell’Iva da pagare o per il quale chiedere il rimborso deve essere presentata all’ufficio competente entro 25 giorni dalla fine di ogni periodo preliminare. Tali periodi sono due in particolare: dal 1° Gennaio al 31 Marzo e dal 1° Luglio al 30 Settem- bre, quella definitiva deve essere presentata entro i 25 giorni dalla fine di ogni periodo di tassazione.
Imposte sul reddito delle persone giuridiche
La normativa fiscale coreana distingue le persone
giuridiche in residenti e non residenti.
In particolare, sono definite residenti le persone giu- ridiche che hanno la sede legale o la sede principale in Corea e sono soggette ad imposte sui redditi derivanti da fonti sia interne che esterno al Paese, mentre i non residenti sono soggette ad imposta sui redditi derivanti da fonti interne al Paese.
Il reddito imponibile è quello netto prodotto durante ciascun esercizio.
Le aliquote applicate ai redditi prodotti dalle persone giuridiche sono:
• per redditi fino a 200 milioni di won l’aliquota è pari
al 10%;
• per redditi superiori a 200 milioni di won l’aliquota è pari al 22%.
6. FORME DI INSEDIAMENTO Costituzione o acquisizione società: vedi sezione specifica.
7. INVESTIMENTI ESTERI ED INCENTIVI
Normativa
La normativa coreana in materia di Investimenti esteri è contenuta nel Foreign Investment Promotion Act (FIPA) del 1998 e successive modifiche.
Gli investimenti esteri sono ammessi nella maggior parte dei settori economici ad eccezione dei settori le- gati alla sicurezza nazionale, le attività dannose per l’igiene pubblica, la tutela dell’ambiente nonché le tra- dizioni locali e la morale.
Sono completamente preclusi agli investitori esteri i settori della generazione di energia nucleare e della trasmissione radiotelevisiva, mentre sono soggetti a restrizioni, con un grado di apertura inferiore al 33%, i settori delle agenzie di stampa, informazione, genera- zione termica e trasmissione satellitare.
Risultano parzialmente aperti, con un grado di apertura inferiore al 50%, il settore della telefonia fis- sa e mobile, quello della produzione e generazione dell’energia elettrica, i trasporti aerei e marittimi non- ché l’allevamento, la pesca e la vendita all’ingrosso di carni.
Nel Foreign Investment Promotion Act viene quali- ficato come investimento estero, l’investimento in cui l’apporto di capitale straniero sia superiore a 50 milioni di won e rappresenti non meno del 10% del capitale sociale.
Incentivi agli IDE (Investimenti Diretti Esteri)
Per le imprese che decidono di localizzare l’attività nell’ambito delle varie zone di investimento in partico- lare nelle Free Economic Zones, nelle Foreign Exclu- sive Industrial Complexes, nelle Free Trade Zones e nelle Foreign Investment Zones, le principali forme di incentivazione previste sono la totale o parziale esen- zione dalle imposte sul reddito per i primi tre anni, con una riduzione del 50% per il biennio successivo e l’im- portazione duty free di beni capitali per un periodo di tre anni.
8. COSTITUZIONE SOCIETARIA
Normativa
Le società in Xxxxx del Sud sono regolamentate dal Commercial Act, entrato in vigore nel 1963 e succes- sive modifiche.
La normativa societaria coreana prevede quattro ti- pologie di società, in particolare:
• Partnership Companies (Società di persone);
• Limited Partnership Companies (Società in acco- mandita semplice);
• Stock Companies (Società per azioni);
• Limited Liability Companies (Società a responsabi- lità limitata).
Società di persone
Affinché si costituisca sono necessari almeno due membri, i quali devono redigere e sottoscrivere lo Sta- tuto. I soci sono responsabili illimitatamente e solidal- mente all’adempimento delle obbligazioni contratte.
Società in accomandita semplice
La Società in accomandita semplice è disciplinata allo stesso modo della società di persone con alcune specifiche, in particolare nell’atto costitutivo devono essere indicati i soci accomandanti, i quali hanno re- sponsabilità limitata, ed i soci accomandatari che han- no responsabilità illimitata.
Società per azioni
La normativa prevede che siano i promoters (soci fondatori) a preparare e sottoscrivere l’atto costitutivo che una volta redatto deve essere autenticato davanti ad un notaio. Tutti i soci promotori devono sottoscrive- re le azioni, le quali incorporano il diritto di voto.
L’atto costitutivo deve contenere oltre alla ragione sociale, il numero totale delle azioni per le quali sia autorizzata l’emissione, il valore nominale delle stes- se, il numero di azioni da emettere al momento della costituzione, il quale non deve essere inferiore a ¼ del numero totale, ecc.
Se sono state sottoscritte tutte le azioni i promo- tori devono effettuare il pagamento totale del prez- zo sottoscritto, successivamente i promotori a mag- gioranza nominano gli amministratori ed i sindaci; qualora non siano state sottoscritte tutte le azio- ni sono tenuti a fare un’offerta di sottoscrizione. La società per azioni è la forma societaria più comune in Corea e affinché venga legalmente riconosciuta è neces- sario che sia registrata presso il Korean Court Registry.
9. ADESIONE A CONVENZIONI INTER- NAZIONALI
• È membro del MIGA (Multilateral Investment Gua- rantee Agency);
• È membro della Convenzione di New York sull’Ar- bitrato Internazionale del 1958.
10. SISTEMA BANCARIO, FINANZIARIO E CREDITIZIO
Il sistema finanziario coreano si caratterizza per la presenza di tre diverse categorie di istituzioni finanzia- rie, in particolare:
• la Banca Centrale;
• le banche commerciali e specializzate;
• le istituzioni finanziarie non bancarie che compren- dono istituti di deposito non bancari, assicurazioni e società di gestione titoli.
La Banca Centrale è la Bank of Korea, istituita nel 1950 in base al Bank of Korea Act, il cui principale sco- po è perseguire la stabilità dei prezzi. Essa, in consul- tazione con il Governo, stabilisce un target di inflazio- ne e fissa rendendolo pubblico un piano operativo di politica monetaria.
La Banca svolge le tipiche funzioni di un istituto cen- trale, in particolare si occupa:
• dell’emissione di banconote e monete;
• della formulazione e dell’implementazione della politica monetaria e creditizia;
• della gestione delle riserve in valute estere;
• svolge, inoltre, il ruolo di Banca delle Banche e del Governo.
Il sistema bancario è caratterizzato dalla presenza delle banche commerciali in particolare, di 7 banche nazionali, 6 banche locali e 36 filiali di banche estere e da 5 banche specializzate.
Le banche commerciali possono effettuare opera- zioni molto limitate nel campo della gestione dei titoli, mentre in quello delle assicurazioni non possono ope- rare salvo la possibilità introdotta dal 2003 di vendere prodotti assicurativi.
Le cinque banche specializzate sono la Korea De- velopment Bank per il finanziamento delle società chiave per lo sviluppo del settore industriale e dell’eco- nomia nazionale; la Export Import Bank of Korea, per
il supporto finanziario delle operazioni import – export, dei progetti di investimento internazionale e per lo sviluppo delle risorse naturali all’estero; la Industrial Bank of Korea per il finanziamento delle PMI; il settore credito e banca della National Agricolture Cooperative Federation per prestiti all’agricoltura, foreste ed alleva- mento e il settore credito della National Federation of Fisheries Cooperatives per il credito alla pesca.
Nonostante siano nate per erogare credito al settore loro dedicato, oggi esse coprono molti settori del com- mercial banking.
Le banche italiane sono presenti in Xxxxx del Sud con solo due uffici di rappresentanza nella capitale, in particolare IntesaSanPaolo e Unicredit Group.
11. PAGAMENTI
La forma più diffusa di pagamento verso l’estero è il bonifico via swift. È, comunque, sempre consigliabile, soprattutto quando non si conosce bene la controparte acquirente, ricorrere a forme di pagamento che tutelino maggiormente l’esportatore rispetto al semplice bonifico via swift, come i crediti documentari.
Il credito documentario è la forma di pagamento che tutela maggiormente il venditore italiano nei regola- menti di esportazioni a breve termine verso la Corea (tale forma non è abbastanza diffusa poiché risulta co- stosa per l’importatore).
Le banche italiane aggiungono la propria conferma, se richiesta, ai crediti aperti dalle principali banche del Paese.
12. ANALISI ECONOMICA
Quarta potenza economica dell’Asia, dopo Giappo- ne, Cina ed India, la Xxxxx del Sud da un punto di vista commerciale è localizzata in una delle zone più dinamiche del mondo.
Paese tecnologicamente avanzato, patria di impor- tanti colossi dell’elettronica e delle telecomunicazioni presenta un’economia fortemente dipendente dalle esportazioni, ma essendo povera di risorse naturali dipende molto dall’importazione di fonti energetiche quali greggio, gas naturale, carbone e materie prime.
Il PIL è caratterizzato per il 2,6% dall’agricoltura, per il 39,3% dall’industria e per il 58,2% dal settore dei ser- vizi che rappresenta la principale fonte dell’economia coreana.
I principali prodotti esportati in Xxxxx del Sud nel cor- so del 2010 sono stati i semiconduttori, le attrezzature per le telecomunicazioni delle reti wireless, i veicoli a motore, i computer, l’acciaio ed i prodotti petrolchimici.
Primo paese destinatario delle esportazioni è la Cina per il 27,9%, gli USA per il 10,2% ed il Giappone per il 5,8%.
Importazioni
I principali prodotti importati in Xxxxx del Sud nel corso del 2010 sono stati i macchinari, le attrezzature elettriche ed elettroniche, il petrolio, l’acciaio, le attrez- zature di trasporto e la plastica.
Primo paese di origine delle importazioni è la Cina per il 17,9%. Seguono il Giappone per il 16,2%, gli USA per il 10,1%, l’Arabia Saudita per il 5,2% e l’Australia per il 4,9%.
13. INDIRIZZI UTILI
Ambasciata della Repubblica di Xxxxx in Italia
Xxx Xxxxxxx Xxxxxx, 00 - 00000 Xxxx Tel. + 00 00 00 00 00
Fax. + 00 00 00 00 00
Ambasciata d’Italia a Xxxxx
000, Xxxxxx – Xxxx Xxxxxxx – Ku - Seoul 140 - 894
Tel. + 00 0 00 00 000
Fax. + 00 0 00 00 000
e-mail: xxxxxxx.xxxxx@xxxxxx.xx sito web: xxx.xxxxxxxx.xxxxxx.xx
Istituto nazionale per il commercio estero – ICE 135, Seosomoon – dong, Chung – Ku - Seoul 100 - 737 Tel. + 00 0 00 00 000
Fax. + 00 0 00 00 000
e-mail: xxxxx@xxxxx.xxx.xx sito web: xxx.xxx.xx
Analisi economica
FATTORI POSITIVI
• Apertura del Paese agli investimenti esteri
• Rete infrastrutturale efficiente
• Paese tecnologicamente avanzato
FONTI
Banca Mondiale: xxx.xxxxxxxxx.xxx CIA - The World Factbook: xxx.xxx.xxx Invest Korea: xxx.xxxxxxxxxxx.xxx
Ipsoa, quindicinale Commercio internazionale
Istituto Nazionale per il Commercio Estero: xxx.xxx.xx Mondimpresa: xxx.xxxxxxxxxxx.xx
FATTORI NEGATIVI
• Paese povero di risorse naturali dipendente dall’importazione di fonti energetiche
• Principali impedimenti all’attività degli investitori sono corruzione e istanze protezionistiche
Multilateral Investment Guarantee Agency: xxx.xxxx.xxx Rivista telematica Fisco Oggi: xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx SACE: xxx.xxxx.xx
Schede export: xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Ufficio Italiano Cambi: xxx.xxx.xx
United Nations Commission on international trade law: xxx.xxxxxxxx.xxx Viaggiare sicuri: xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx
Xxxxxxxxx Xxxxxx, Dottoressa in Consulenza Finanziaria e Direzione Aziendale in Tecniche per l’esportazione delle Imprese presso l’Università degli Studi di Macerata. Conciliatore e Mediatore Civile.
Anno VII, n. 12 – Dicembre 2011
xxx.xx.xxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxxxxxxxx/
16
XXXXX DEL SUD
a cura di Xxxxxxx Xxxxxxxxx
valutazione al 21 dicembre 2011
Categoria di rischio SACE: L3 Categoria di rischio Ocse: 0
Categoria di rischio da L1 a H3 (L1 = rischio minimo)1
Categoria di rischio da 0 a 7 (0 = rischio minimo)
Valutazione
Nel febbraio 2008 Xxx Xxxxx-xxx, leader del partito Grand National Party (GNP) si è insediato come pre- sidente della Xxxxx del Sud. Nell’aprile dello stesso anno, il GNP ha vinto le elezioni parlamentari ottenen- do buona parte dei seggi. Recentemente, tuttavia, il GNP ha subito un duro colpo in seguito alla mancata elezione del proprio candidato come sindaco di Seoul (la capitale).
Si prevede che Xxx Xxxxx-xxx riuscirà a rimanere in carica fino al termine del suo mandato (febbraio 2013) e, sebbene goda di un largo consenso popolare grazie alla sua buona gestione dell’economia del paese utile a combattere la crisi internazionale, il paese inizia già a chiedersi chi potrà essere il suo successore.
Il sistema bancario sudcoreano appare solido. Il sistema legale è ben sviluppato, anche se diffuso è il fenomeno della corruzione e gli investitori stranie- ri preferiscano evitare le corti sudcoreane, giudicate poco efficienti.
Relativamente ai rapporti internazionali, la Xxxxx del Sud gode di buoni rapporti con la Cina e gli Stati
Uniti (tra i principali partner commerciali del paese), con il Giappone, sebbene sussistono alcune tensioni per la disputa territoriale sulle isole Tokdo (Takeshi- ma), e con l’Unione Europea. Proprio con quest’ulti- ma, nei mesi scorsi, è stato firmato un Accordo di li- bero scambio con l’obiettivo di facilitare gli scambi di beni e servizi tra i paesi europei e la Xxxxx del Sud. In miglioramento erano i rapporti tra le due Coree prima che morisse il leader della Xxxxx del nord. Molta incer- tezza, dunque, su quelli che potranno essere i rapporti futuri tra i due paesi.
Profilo economico
Nel corso dell’anno 2010, la Xxxxx del Sud ha regi- strato un tasso di crescita economica del 6.1%, contro uno 0,20% dell’anno precedente. Nei prossimi anni, tuttavia, le previsioni indicano un contenimento del tasso di crescita economica, tornando a livelli pre-crisi, vale a dire una media di 4.5% annuo.
La situazione finanziaria che imperversa nel vecchio continente, e la leggera contrazione dell’economia ci- nese, potrebbero avere un riflesso negativo nell’eco- nomia export-oriented della Xxxxx del Sud. Questo potrebbe, tuttavia, essere mitigato dall’Accordo di li- bero scambio dell’estate scorsa con l’Unione Europea e dagli intensi scambi che il paese asiatico ha con gli Stati Uniti e con la Cina.
1. Categorie di rischio Sace (dal rischio minimo al rischio massimo): X0, X0, X0, X0, X0, X0, X0, X0, H3 (L = basso, M = medio, H = alto).
2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | |
Popolazione (mln) | 48,14 | 48,30 | 48,46 | 48,61 | 48,75 |
Tasso di disoccupazione (%) | 3,74 | 3,44 | 3,23 | 3,17 | 3,65 |
PIL (mld USD ) | 844,86 | 951,77 | 1.049,24 | 931,40 | 832,51 |
PIL pro capite (USD) | 17.551 | 19.707 | 21.653 | 19.162 | 17.078 |
Agricoltura (% del PIL) | 3,34 | 3,16 | 2,88 | 2,68 | 2,60 |
Industria (% del PIL) | 37,70 | 37,17 | 37,12 | 36,48 | 36,52 |
Servizi (% del PIL) | 58,96 | 59,67 | 60,00 | 60,84 | 60,88 |
Tasso di crescita economica (%) | 3,96 | 5,18 | 5,11 | 2,30 | 0,20 |
Tasso di inflazione (%) | 2,75 | 2,20 | 2,54 | 4,68 | 2,83 |
Bilancia estera (merci e servizi) / PIL (%)* | 2,70 | 1,39 | 1,51 | -1,18 | 3,92 |
Partite correnti / PIL (%) | 1,77 | 0,57 | 0,56 | -0,62 | 5,13 |
Investimenti esteri diretti – netti (mld USD) | 6,31 | 3,59 | 1,78 | 3,31 | 1,51 |
Riserve valutarie estere (mld USD) | 210,32 | 238,88 | 262,15 | 201,14 | 269,93 |
Debito estero totale (mld USD) | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. |
Debito estero a breve termine (mld USD) | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. |
Riserve valutarie estere / Debito estero totale (%) | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. |
Riserve valutarie estere / Debito estero a breve termine (%) | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. |
n.d. | n.d. | n.d. | n.d. | n.d. |
*Totale esportazioni di merci e servizi meno totale importazioni di merci e servizi / PIL (%)
Fonte: Banca Mondiale
Flussi commerciali internazionali
Xxxxx del Sud – Import 2009 (Beni) | ||
Beni | Valore (mld USD) | Valore (%) |
Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; sostan- ze bituminose; cere minerali | 91,67 | 28,37 |
Apparecchiature elettroniche ed elettrotecniche, loro componenti ed accessori | 53,54 | 16,57 |
Apparecchiature meccaniche; Macchinari, loro componenti ed accessori | 34,41 | 10,65 |
Ghisa, ferro e acciaio | 18,44 | 5,71 |
Strumenti ed apparecchi di ottica, per fotografia, di controllo o di precisio- ne; loro componenti ed accessori | 10,49 | 3,25 |
Fonte: Nazioni Unite
Xxxxx del Sud – Export 2009 (Beni) | ||
Beni | Valore (mld USD) | Valore (%) |
Apparecchiature elettroniche ed elettrotecniche, loro componenti ed ac- cessori | 88,79 | 24,42 |
Navigazione marittima o fluviale | 42,48 | 11,69 |
Apparecchiature meccaniche; Macchinari, loro componenti ed accessori | 38,21 | 10,51 |
36,53 | 10,05 | |
Strumenti ed apparecchi di ottica, per fotografia, di controllo o di precisio- ne; loro componenti ed accessori | 29,25 | 8,05 |
Fonte: Nazioni Unite
Pos | Paese | Valore (mld USD) | Valore (%) |
1 | Cina | 54,25 | 16,79 |
2 | Giappone | 49,43 | 15,30 |
3 | Stati Uniti | 29,16 | 9,03 |
4 | Arabia Saudita | 19,74 | 6,11 |
5 | Australia | 14,76 | 4,57 |
6 | Germania | 12,30 | 3,81 |
--- | --- | --- | --- |
21 | ITALIA | 3,51 | 1,09 |
Xxxxx del Sud – Export 2009 (Paesi) | |||
Pos | Paese | Valore (mld USD) | Valore (%) |
1 | Cina | 86,70 | 23,85 |
2 | Stati Uniti | 37,80 | 10,40 |
3 | Giappone | 21,77 | 5,99 |
4 | Hong Kong | 19,66 | 5,41 |
5 | Singapore | 13,62 | 3,75 |
6 | Isole Xxxxxxxx | 9,67 | 2,66 |
--- | --- | --- | --- |
30 | ITALIA | 2,80 | 0,77 |
Fonte: Nazioni Unite
Xxxxx del Sud – Import 2009 (UE) | |||
Pos | Paese | Valore (mld USD) | Valore (%) |
1 | Germania | 12,30 | 3,81 |
2 | Francia | 4,01 | 1,24 |
3 | ITALIA | 3,51 | 1,09 |
4 | Regno Unito | 2,90 | 0,90 |
5 | Olanda | 2,06 | 0,64 |
6 | Svezia | 1,17 | 0,36 |
7 | Belgio | 0,89 | 0,28 |
8 | Spagna | 0,88 | 0,27 |
Xxxxx del Sud – Export 2009 (UE) | |||
Pos | Paese | Valore (mld USD) | Valore (%) |
1 | Germania | 8,82 | 2,43 |
2 | Olanda | 4,53 | 1,25 |
3 | Polonia | 4,15 | 1,14 |
4 | Regno Unito | 3,80 | 1,04 |
5 | Grecia | 3,20 | 0,88 |
6 | Slovacchia | 3,14 | 0,86 |
7 | Francia | 2,94 | 0,81 |
8 | ITALIA | 2,80 | 0,77 |
Fonte: Nazioni Unite
Anno | Importazioni dall’Italia (USD) | Variazione rispetto all’anno precedente (%) | Esportazioni verso l’Italia (USD) | Variazione rispetto all’anno precedente (%) |
2009 | 3.512.913.000 | -15,38 | 2.797.342.000 | -21,10 |
2008 | 4.151.373.000 | 15,87 | 3.545.580.000 | -14,59 |
2007 | 3.582.821.000 | 22,89 | 4.151.394.000 | -3,15 |
2006 | 2.915.464.000 | 4,95 | 4.286.259.000 | -0,25 |
2005 | 2.778.014.000 | 11,10 | 4.297.097.000 | 26,10 |
2004 | 2.500.364.000 | 4,81 | 3.407.741.000 | 33,08 |
2003 | 2.385.715.000 | 4,79 | 2.560.594.000 | 15,47 |
2002 | 2.276.676.000 | 27,37 | 2.217.502.000 | 7,47 |
2001 | 1.787.520.000 | 9,14 | 2.063.285.000 | 8,06 |
2000 | 1.637.830.000 | --- | 1.909.375.000 | --- |
Xxxxx del Sud - Italia (Import - Export 2000/2009)
5,00
4,00
3,00
2,00
1,00
-
Importazioni dall'Italia (USD)
Esportazioni verso l'Italia (USD)
mld USD
Fonte: Nazioni Unite
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
Fonti
Banca Mondiale: xxx.xxxxxxxxx.xxx The Economist: xxx.xxxxxxxxx.xxx Sace Spa: xxx.xxxx.xx