La FULC riconferma la propria scelta in favore di un sistema contrattuale fondato su due livelli di contrattazione, così come definito e regolato dal protocollo del 23 luglio 1993. In questo ambito ribadisce la validità e l'importanza del Contratto...
INDUSTRIA CONTRATTAZIONE NAZIONALE Piattaforma per il Rinnovo del CCNL GOMMA PLASTICA
PREMESSA
La FULC riconferma la propria scelta in favore di un sistema contrattuale fondato su due livelli di contrattazione, così come definito e regolato dal protocollo del 23 luglio 1993. In questo ambito ribadisce la validità e l'importanza del Contratto Nazionale di settore, quale strumento unitario e solidaristico di definizione dei principi generali e dei trattamenti di base – gestionali, normativi e retributivi - validi per tutti i lavoratori in tutto il Paese.
RELAZIONI INDUSTRIALI
Globalizzazione, innovazione tecnologica, mutevolezza delle condizioni di mercato inducono le Imprese ad una grande rapidità di cambiamento delle proprie scelte produttive ed organizzative. In questo quadro gli incontri informativi previsti dal CCNL rischiano di divenire sempre di più occasioni rituali, nelle quali è difficile ottenere informazioni attendibili sui programmi futuri.
Si richiede pertanto che a livello aziendale – sia per i grandi Gruppi sia per le altre Aziende – accanto all'elencazione delle materie oggetto del confronto, sia prevista una preventiva informativa specifica ogni volta che l'Azienda intenda mettere in atto decisioni suscettibili di comportare cambiamenti di rilievo in materia di organizzazione del lavoro (delocalizzazioni, esternalizzazioni, chiusure di stabilimenti, riduzione di personale, ecc.). Il confronto inoltre deve avvenire in modo tale che le rappresentanze sindacali siano messe in condizione di esprimere un proprio parere e di ottenere una risposta motivata.
Il limite minimo di dipendenti attualmente previsto per dare attuazione alle procedure di informazione (150 dipendenti) va consistentemente ridotto e va comunque realizzato il diritto d'informazione in tutte le imprese nelle quali siano state costituite le RSU. In occasione degli incontri previsti la FULC sarà assistita dalla RSU.
Nell'ambito di territori che presentano caratteristiche produttive di veri e propri distretti industriali, verranno attivati momenti di analisi e confronto che, integrando le conoscenze acquisite a livello nazionale con le esperienze locali, consentano di affrontare temi quali: politiche distrettuali e dinamiche insediative; politiche di mercato e flussi di settore; politiche della valorizzazione ambientale.
FORMAZIONE / DIRITTO ALLO STUDIO
La formazione del personale assume una funzione sempre più decisiva nel garantire da un lato un'elevata competitività delle aziende e dall'altro una prospettiva professionale migliore e più sicura ai lavoratori. Essa deve perciò divenire parte integrante dei meccanismi di inserimento al lavoro, di crescita e di riconoscimento professionale.
Si richiede pertanto la costituzione a livello nazionale di un organismo bilaterale per la formazione, che operi in rapporto con il Fondo interprofessionale già costituito in base alla legge, con il compito di diffondere e qualificare la pratica della formazione, articolando l'attività rivolta ai lavoratori in piani di formazione settoriale, territoriale, aziendale ed individuale. L'attività di formazione dovrà mantenere stretti contatti con la realtà aziendale e locale e potrà coinvolgere gli enti di formazione presenti sul territorio.
Si propone inoltre la costituzione, a livello territoriale e nelle realtà aziendali nelle quali sia stata costituita la RSU, di specifiche commissioni bilaterali con il compito di valutare i fabbisogni formativi esistenti, di esaminare periodicamente l'attività formativa svolta e programmata, di
proporre, anche in rapporto con l'organismo nazionale, progetti di formazione congiunta e inoltre di informare periodicamente i lavoratori su progetti e moduli formativi anche individuali predisposti dagli enti pubblici.
Per quei lavoratori che intendono ampliare le proprie conoscenze, partecipando a moduli formativi fuori dall'orario di lavoro e non totalmente finanziati, l'azienda, nel rapporto con le RSU, potrà definire un contributo da erogare ai singoli dipendenti in rapporto al contenuto del corso.
Si richiede di estendere la possibilità di utilizzo delle 150 ore anche ai lavoratori stranieri che intendano frequentare corsi per l'apprendimento della lingua italiana e ai lavoratori che intendano conseguire un titolo di studio legale, anche non di tipo “abbreviato e/o sperimentale”.
Va infine regolamentata la materia dei congedi non retribuiti per formazione in attuazione dell'art.5 della legge 53/2000, prevedendo che il differimento o il diniego da parte dell'Azienda possano esercitarsi solo nell'ipotesi di verificata impossibilità oggettiva di far fronte alle esigenze organizzative e che tali congedi possano essere fruiti anche tramite temporanea trasformazione del rapporto di lavoro in rapporto part-time. L'Azienda non potrà opporre diniego a causa di impossibilità oggettiva se usufruisce di tali permessi una percentuale inferiore al 2% della forza lavoro. Occorre prevedere che la richiesta di congedo possa essere avanzata anche tramite la RSU con un preavviso di almeno 30 giorni. Nella gestione della normativa si richiede il coinvolgimento delle RSU.
APPALTI
Si richiede un rafforzamento del livello di confronto preventivo aziendale su tutte le forme di scorporo di attività dal ciclo produttivo:
1. lavoro a domicilio e decentramento produttivo;
2. appalti, da conferirsi solo ad Aziende in possesso delle attrezzature e/o macchinari necessari;
3. trasferimenti di rami d'azienda, salvaguardando il principio della preesistente autonomia funzionale.
Tale confronto deve avvenire in tempi e modi tali da permettere alla RSU di esprimere proprie valutazioni e proposte e di ottenere risposte motivate dall'Azienda.
SANITA' INTEGRATIVA
Si richiede di dare seguito a quanto previsto dal CCNL, attivando una specifica commissione con lo scopo di dar vita ad un Fondo nazionale di assistenza sanitaria integrativa rispetto a quella pubblica, su base volontaria.
PREVIDENZA INTEGRATIVA
Si richiede un aumento delle quote contributive previste, ivi compreso il TFR su base volontaria, nonché l'impegno da parte delle Aziende a :
1. fornire ad ogni lavoratore, all'atto dell'assunzione, l'apposita documentazione informativa;
2. distribuire a tutti i lavoratori non ancora iscritti il materiale informativo predisposto dalle Parti stipulanti o dal Fondo;
3. mettere a disposizione delle RSU una adeguata strumentazione informatica che consenta al singolo lavoratore di acquisire informazioni sulla propria posizione individuale presso il Fondo;
4. provvedere, nel rispetto delle norme statutarie, al versamento dei contributi, ivi compresa la contribuzione aggiuntiva volontaria, nonché alla distribuzione ai lavoratori associati del
materiale informativo predisposto dal Fondo ed in particolare del rendiconto annuale.
I lavoratori eletti nell'assemblea nazionale del Fondo devono poter godere di appositi permessi per la partecipazione alle riunioni.
Si richiede l'estensione del diritto di iscrizione al Fondo ai lavoratori con contratti di apprendistato, formazione-lavoro o di inserimento e a termine.
Va istituita, in aggiunta a quanto già previsto, un'assemblea annuale retribuita a carico dell'Azienda, per promuovere tra i lavoratori l'adesione al Fondo e per informarli sull'andamento dello stesso.
MERCATO DEL LAVORO
Ogni ricorso a forme di lavoro atipico e temporaneo deve essere oggetto di verifica preventiva con le RSU e/o le XX.XX. territoriali firmatarie del CCNL, che saranno precedentemente informate sulle motivazioni, la consistenza quantitativa, le mansioni ricoperte e la durata prevista di tali assunzioni.
In tali incontri saranno prese in esame:
1. la rispondenza ad esigenze produttive e di mercato, che dovranno avere effettivo carattere temporaneo ed eccezionale;
2. l'adeguatezza delle tipologie contrattuali proposte, nell'ambito delle quali sarà data preferenza ai contratti a termine e di somministrazione a tempo determinato.;
3. le conseguenze sugli assetti organizzativi e professionali;
4. la salvaguardia delle condizioni di sicurezza dei lavoratori e dell'Azienda;
5. le azioni di informazione/formazione ai lavoratori assunti riguardo ai comportamenti da tenere per garantire la massima sicurezza.
Apprendistato e Contratti di Inserimento
Si richiede che:
1. le normative economiche e di inquadramento e i diritti in caso di malattia e infortunio siano armonizzati con i trattamenti dei lavoratori assunti a tempo indeterminato;
2. va prevista una durata massima del periodo di apprendistato, rapportata alle differenti professionalità.
Part-time
Si richiede che:
1. il ricorso al lavoro supplementare e/o straordinario o al cambiamento d'orario avvenga esclusivamente con il consenso del lavoratore e che in tutte le clausole flessibili previste dalla legge sia effettuata la contrattazione collettiva aziendale;
2. vengano introdotte percentuali obbligatorie, entro le quali l'Azienda sia tenuta a concedere il part-time su richiesta del lavoratore.
Altre forme di contratto atipico, quali il contratto a termine e di somministrazione a tempo determinato
Si richiede che:
1. in caso di durata complessiva superiore ai 12 mesi o comunque ai due rinnovi, le Parti a
livello aziendale procedano ad un esame congiunto finalizzato alla trasformazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro;
2. i lavoratori maturino, al fine di non disperdere le professionalità acquisite, un diritto di precedenza di assunzione a tempo indeterminato e, nell'ambito delle tipologie temporanee, sulle mansioni equivalenti per i 36 mesi successivi alla stipula del 1° contratto;
3. siano garantiti parità di trattamento normativo ed economico con i lavoratori delle imprese nelle quali si presta l'opera;
4. la quota complessiva dei rapporti di lavoro sia contenuta in una percentuale definita, al fine di non pregiudicare l'organizzazione del lavoro.
DIRITTI
Maternità.
Si richiede di superare il limite di 9 mesi massimo di assenza complessiva per poter usufruire del trattamento economico del 100% per i primi 5 mesi di astensione dal lavoro.
Lavoratori immigrati.
Si richiede la gestione concordata e cumulativa di permessi e aspettative per agevolare il rientro nel Paese d'origine.
Molestie sessuali.
Si richiede la definizione di specifiche linee guida relative ai provvedimenti da assumere contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro.
“Delegato sociale”.
Si richiede la possibilità di seguire specifici percorsi formativi e di aggiornamento anche facendo ricorso alle 150 ore.
Mobbing.
Si richiede la definizione di specifiche linee guida relativamente ai provvedimenti da assumere contro il mobbing nei luoghi di lavoro.
Donatori di midollo osseo.
Si richiedono 3 giorni di permesso retribuito per i donatori di midollo osseo.
Congedi parentali e Asili nido aziendali e territoriali Si richiede il recepimento della normative in materia Trattamento di fine rapporto
Si richiede la possibilità di usufruire di una seconda anticipazione del TFR, in specifico anche per la copertura dei periodi di congedo parentale
Trattamento in caso di malattia e di infortunio
Si richiede che:
1. vengano esclusi i giorni di ricovero ospedaliero dal periodo di conservazione del posto di lavoro;
2. l’azienda avvisi il lavoratore 30 giorni prima del possibile esaurimento del periodo di conservazione del posto;
3. vengano chiaramente distinte le normative in materia di malattia e infortunio professionale da quelle in materia di malattia e infortunio non professionale, a partire dal tema delle fasce orarie;
4. il periodo di comporto venga ripristinato, dopo un periodo definito di lavoro senza assenza per malattia;
5. annualmente l’azienda consegni al lavoratore il riepilogo, ripartito mensilmente dei giorni di malattia;
6. vengano eliminate le condizioni, poste dal chiarimento a verbale, per il pagamento dell’indennità INAIL;
7. ridurre per le prognosi inferiori a 8 giorni consecutivi l’interruzione delle ferie per malattia.
1. Lavoratori disabili
2. Si richiede la costituzione di una commissione specifica nell'ambito della trattativa per affrontare questa delicata materia. In quella sede la FULC presenterà un articolato documento di rivendicazioni approvato dall'Assemblea Nazionale dei delegati.
3. Diritti sindacali
Si richiede di dotare le RSU/RLS di un personal computer con accesso ad internet, da utilizzare per le attività sindacali.
All’art.62, comma 11 del vigente CCNL integrare con “o disgiuntamente”. AMBIENTE / SICUREZZA
Per mettere gli RLS in condizione di poter meglio assolvere ai compiti che la legge affida loro, si richiede:
1. di prevedere un momento annuale di aggiornamento, attraverso un modulo di formazione di ulteriori 8 ore;
2. di incrementare il monte ore annuo per l'espletamento dei compiti previsti dalla legge;
3. di prevedere la costruzione di un'anagrafe nazionale degli RLS e di una banca dei dati disponibili sulle statistiche degli incidenti e degli infortuni occorsi nel settore per verificare l'applicazione della legge 626/94;
4. di prevedere la possibilità di una loro partecipazione ai sopralluoghi del medico competente in Azienda.
Si richiede inoltre che annualmente, ferma restando la riunione periodica prevista dall'art.11 del D.Lgs. 626/94, sia realizzato un incontro specifico, ovvero due incontri annuali nelle Aziende con più di 200 dipendenti, tra RSU/RLS e Azienda per esaminare tutte le problematiche ambientali e di sicurezza e i relativi programmi di miglioramento. Tale incontro dovrà concludersi con la definizione di un documento congiunto da portare a conoscenza di tutti i lavoratori.
Il documento di valutazione dei rischi dovrà essere messo a disposizione degli RLS/RSU e, per verificare gli interventi in esso previsti, si richiede un'ulteriore ora retribuita di assemblea, considerando lo stretto rapporto tra monitoraggio ed interventi necessari per l'applicazione della legge 626/94 in ogni Azienda.
Nel conteggio dei lavoratori dipendenti ai fini della determinazione del numero di RLS da eleggere occorre superare il riferimento ai soli dipendenti “a tempo indeterminato”.
Vanno reintrodotte le tabelle ENPI (Valori limite di esposizione a carico termico) tra gli allegati contrattuali.
QUADRI
Si richiede che la Direzione Aziendale fornisca annualmente ai lavoratori quadri, in occasione di un apposito incontro alla presenza della RSU, informazioni specifiche sulle politiche formative e retributive che li riguardano.
Si richiede inoltre l'istituzione di una specifica indennità di funzione.
INQUADRAMENTO
Si richiede un aggiornamento dei profili esistenti, per tener conto dell'evoluzione tecnologico-organizzativa e della qualità, nonché di realtà settoriali attualmente non contemplate. Tale aggiornamento avverrà attraverso l'attivazione di una commissione tecnica nazionale che opererà entro e non oltre lo svolgimento dell'iter di rinnovo contrattuale.
ORARIO
Nella riconferma del CCNL attuale, si richiede una sede di verifica periodica con la RSU e/o le XX.XX. firmatarie del presente CCNL sul dimensionamento degli organici alle effettive esigenze produttive e lavorative, in modo tale che sia salvaguardata la sicurezza degli impianti e che sia reso possibile l'effettivo godimento delle ferie, delle festività e degli altri riposi spettanti.
Il recupero, tramite riposo retribuito, delle ore accantonate nel conto ore deve essere reso esigibile, regolamentando obbligatorietà dell'utilizzo e modalità di godimento. In tale opera di regolamentazione un ruolo specifico dev'essere attribuito anche alle RSU.
In relazione a quanto disposto dal Dlgs 66/2003 va precisato che:
1. le regolamentazioni contrattuali in essere soddisfano già i rimandi alla contrattazione collettiva ivi contenuti;
2. le procedure per il calcolo medio del termine di durata massima dell'orario di cui all'art.4 del Dlgs 66/2003 non comportano variazione alcuna né del trattamento economico concernente le maggiorazioni per il lavoro straordinario spettante ai lavoratori, né della collocazione temporale del relativo pagamento;
3. alla definizione del normale orario di lavoro settimanale concorrono tutte le giornate con diritto alla retribuzione;
4. per i lavoratori turnisti, la pausa prevista dalle nuove disposizioni di legge deve essere compresa nell'orario normale di lavoro.
Si richiede inoltre:
1. una riduzione di 8 ore annue per i lavoratori addetti a tre turni avvicendati;
2. che nelle situazioni in cui l'attività lavorativa sia programmata sui 21 turni settimanali anche se non continuativi su base annua non vengano effettuati conguagli per quanto riguarda giornate di riposo e riduzioni d'orario;
3. che sia precisato che il normale orario di lavoro dei turni avvicendati è il seguente: 6.00/14.00 – 14.00/22.00 – 22.00/6.00
4. che le diverse distribuzioni dell'orario di lavoro contrattabili con la RSU in base a quanto previsto dal vigente CCNL non eccedano comunque le 10 ore giornaliere e le 48 settimanali compreso lo straordinario.
FERIE
Si richiede la parificazione dei trattamenti degli operai a quelli degli impiegati per ciò che concerne le ferie previste per la fascia di maggiore anzianità.
Si richiede inoltre di avviare un percorso che porti alla reale parità di trattamento fra gli operai e gli impiegati abbassando lo scaglione dei 18 anni.
La scelta del periodo feriale deve essere fatta di comune accordo, di norma entro il primo quadrimestre dell'anno, tenendo conto delle esigenze di servizio e dei lavoratori.
Xxxxx restando il godimento effettivo delle ferie maturate nel corso dell'anno solare, le giornate di ferie non godute potranno, sulla base di accordi con le RSU, essere godute entro i 18 mesi successivi all'anno di maturazione.
CONTRATTAZIONE DI II LIVELLO
Si richiede che:
1. il premio di risultato sia erogato anche ai lavoratori con contratti atipici (interinali, a termine, ecc.) in proporzione al periodo di prestazione;
2. il premio di risultato sia comunque contrattato in tutte le Aziende nelle quali è costituita la RSU, fermo restando che in tutte le realtà nelle quali esso non è concordato, deve essere sostituito dall'apposita indennità prevista dal CCNL;
3. in sede di definizione di un nuovo accordo sul premio di risultato, le Parti dovranno tenere conto, nella definizione di nuovi obiettivi e dei valori salariali ad essi associati, dei risultati già conseguiti per effetto degli accordi precedenti.
SALARIO
Si richiede un incremento delle retribuzioni con riferimento sia all'inflazione reale del biennio 2002- 2003 (al netto di quanto già conseguito in rapporto all'inflazione programmata nel precedente rinnovo biennale), sia all'inflazione prevista per il biennio 2004-2005. Tale incremento è quantificato in un aumento pari a 95 euro mensili al livello F.
Va aggiornata la retribuzione di riferimento e definito un “valore punto” per i prossimi aumenti salariali, così come vanno aggiornati i valori contenuti nella tabella sostitutiva del premio di risultato.
Si richiede un adeguamento delle maggiorazioni riferite al turno notturno.