Codice procedura: 967 Classifica: RG_012_IF00967
Codice procedura: 967 Classifica: RG_012_IF00967
Proponente: SOLAR ITALY XIII SRL
Procedimento: Procedura di Valutazione impatto ambientale (VIA) ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii.. Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) ai sensi dell’art. 27-bis del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.
OGGETTO: “PROGETTO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU SUOLO GRID-CONNECTED DELLA POTENZA NOMINALE PARI A 3.988,71 KWP, DENOMINATO "BOMPOLIERI 2", DA REALIZZARE SUI TERRENI AGRICOLI SITI IN XXXXXXXX XXXXXXX X.X.X. XXX XXXXXX XX XXXXXXXX (XX), CENSITI AL C.T. AL FG. 29 PARTICELLE 19-22-44-45-47-48-58-100-101-104-105- 000-00-00-000”.
Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni fornite dal servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente regione Siciliana e contenute sul portale regionale.
PARERE ISTRUTTORIO CONCLUSIVO n. 217 C.T.S. del 13/07/2022
VISTE le direttive 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente, e 85/337/CEE del Consiglio, del 27 giugno 1985, come modificata dalle direttive 97/11/CE del Consiglio, del 3 marzo 1997, e 2003/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, concernente la valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, nonché riordino e coordinamento delle procedure per la valutazione di impatto ambientale (VIA), per la valutazione ambientale strategica (VAS) e per la prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC);
VISTO il D.P.R. n. 357 del 08/03/1997 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” e ss.mm.ii.;
VISTO l’art. 91 della Legge Regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016;
VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii. (TUA);
VISTO il DPR 13.06.2017 n. 120: Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo;
VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;
VISTO il D.A. n. 57/GAB del 28/2/2020 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;
VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;
VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente;
VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;
VISTO il D.A. n° 285/GAB del 3 novembre 2020, di nomina del Segretario della CTS;
VISTO il D.A. n°19/GAB del 29.01.2021, di nomina di n. 5 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti o dimissionari, di integrazione del Nucleo di coordinamento e di nomina del nuovo vicepresidente;
RILEVATO che con DDG n. 195 del 26/3/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con ARPA Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera; ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi); suolo e sottosuolo; radiazioni ionizzanti e non; rumore e vibrazione;
LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi;
VISTO il D.A. n°265/GAB del 15/12/2021 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale che ha sostituito il il D.A. n. 57/GAB del 28/2/2020, pertanto abrogato;
VISTO il D.A. n° 273/GAB del 29/12/2021 di nomina di nn. 30 componenti ad integrazione della CTS e di nomina di due componenti nel Nucleo di coordinamento;
VISTO il D.A. n. 24/GAB del 31 gennaio 2022 di nomina di n. 1 componente ad integrazione della CTS;
VISTO il D.A. n. 38/GAB del 17/02/2022 che modifica il D.A. n. 265/GAB del 15 dicembre 2021 che regolamenta il funzionamento di C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;
VISTO il D.A. n. 116/GAB del 27 maggio 2022 di nomina di n. 5 componenti in sostituzione dei 5 componenti di CTS dimissionari;
VISTA l’istanza del Proponente acquisita dall’Assessorato Regionale Territorio Ambiente con prot. 40867 del 20/07/2020 di attivazione della procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale nell’ambito del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale ai sensi dell’art. 27-bis del D.Lgs 152/06 e s.m.i. per il progetto di un impianto fotovoltaico denominato “Bompolieri 2” della potenza di 3.988,71 KWp nonché di
tutte le opere connesse ed infrastrutture necessarie alla connessione alla rete elettrica di distribuzione da realizzarsi nel Comune di Vittoria in Contrada Forcone;
VISTA la dichiarazione del 07/07/2020 di avvenuto versamento degli oneri di istruttoria della pratica;
VISTA la nota prot. DRA n. 42322 del 24/07/2020 di comunicazione di procedibilità dell’istanza, pubblicazione della documentazione, individuazione del RUP, e contestuale trasmissione del Progetto alla CTS;
VISTA la nota prot. DRA n. 44714 dell’01/07/2021di trasmissione da parte della CTS del PII 54/202;
VISTA la nota prot. DRA n. 51696 del 26/07/201 di richiesta di integrazione documentale progetto e VIARCH della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Ragusa;
VISTA la nota prot. DRA n. 53121 del 30/07/2021 di richiesta di annullamento della nota 7257 del 22/07/2021 della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Ragusa;
VISTA la nota prot. DRA n. 53309 del 02/08/2021 del Proponente di riscontro alla nota del DRA n. 44714 dell’01/07/2021 e al PII della CTS n.54/2021;
VISTA la nota prot. DRA n. 68470 dell’08/10/2021 di richiesta di integrazione documentale del Genio Civile di Ragusa;
VISTA la nota prot. DRA n. 9955 del 16/02/2022 di trasmissione all’Ufficio di Gabinetto dell’ARTA del ricorso al TAR del Proponente, di trasmissione dell’Avvocatura dello Stato e di ricorso del Proponente;
VISTA la nota prot. DRA n. 11582 del 25/02/2022 di richiesta, all’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, di rilascio dell’autorizzazione unica ai sensi dell’art.12 del D.Lgs 387/2003;
VISTA la nota prot. DRA n. 16046 dell’11/03/2022 del Dirigente del Servizio 1 dell’ARTA all’Avvocatura dello Stato;
VISTA la nota prot. DRA n. 16855 del 15/03/2022 di procedibilità del Servizio 3 Dipartimento Energia;
VISTA la nota prot. DRA n. 19069 del 22/03/2022 di comunicazioni dell’Avvocatura dello Stato;
VISTA la nota prot. DRA n. 23245 del 06/04/2022 di comunicazione del Servizio 3 del Dipartimento Energia di errata trasmissione del numero del codice di procedura;
VISTA la nota prot. DRA n. 24379 dell’08/04/2022 di trasmissione del rapporto informativo dal Servizio 1 dell’ARTA all’Avvocatura dello Stato;
VISTA la nota prot. DRA n. 29226 del 27/04/2022 di dichiarazione di impegno del Proponente nei confronti del Libero Consorzio Comunale di Ragusa per la posa dei cavi;
VISTA la nota prot. DRA n. 29229 del 27/04/2022 di integrazione documentale da parte del Proponente;
VISTA la nota prot. DRA n. 29360 del 27/04/2022 di trasmissione digitale dell’integrazione documentale del Proponente;
VISTA la nota prot. DRA n. 29307 del 28/04/2022 di richiesta da parte dell’Enac di attivazione da parte del Proponente della procedura per l’ottenimento del parere-nulla osta;
VISTA la nota prot. DRA n. 29323 del 28/04/2022 di trasmissione di integrazione documentale all’Autorità di Xxxxxx;
VISTA la nota prot. DRA n. 29729 del 28/04/2022 di trasmissione integrazione documentale al Genio Civile di Ragusa;
VISTA la nota prot. DRA n. 31404 del 04/05/2022 del Libero Consorzio Comunale di Ragusa con cui si rilascia parere positivo, con condizioni, al posizionamento dei cavi dell’elettrodotto;
VISTA la nota prot. DRA n. 37779 del 24/05/2022 di trasmissione della sentenza del TAR n. 1385/2022 del 19/05/2022 sul ricorso numero di registro generale 209 del 2022, proposto da Solar Italy XIII S.r.l.;
VISTA la nota prot. DRA n. 37861 del 24/05/2022, con cui il Servizio 1 dell’ARTA assegna 10 giorni per controdeduzioni al Proponente in seguito al parere emesso dal Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Servizio 3 – Multifunzionalità e Diversificazione in Agricoltura - LEADER che con nota prot. 36074 del 11/04/2022 ha ritenuto non idonea l’area interessata dalla realizzazione dell’opera in oggetto;
VISTA la nota prot. DRA n. 41543 del 06/06/2022 con cui il Servizio 1 dell’ARTA trasmette riscontro alla nota avvocatura, stato del procedimento e sollecito PIC;
VISTA la nota prot. DRA n. 46229 del 21/06/2022 di trasmissione integrazione documentale da parte del Proponente a Snam, Autorità di Bacino e Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Servizio 3 – Multifunzionalità e Diversificazione in Agricoltura – LEADER.
CONFERENZE DI SERVIZI
VISTA la nota prot. DRA n. 17996 del 18/03/2022 di Indizione e convocazione della prima Conferenza di Servizi per giorno 28/03/2022;
VISTO il verbale della prima conferenza di servizi del 28/03/2022 trasmesso con la nota protocollo DRA n. 21405 del 30/03/2022;
VISTE le seguenti note citate nel verbale della conferenza di servizi:
- con nota prot. n. 42322 del 24/07/2020 il Servizio 1 di questo Dipartimento ha comunicato al Proponente e a tutti gli Enti e le Amministrazioni potenzialmente interessate l’avvenuta pubblicazione sul Portale Ambientale SI-VVI (xxxxx://xx-xxx.xxxxxxx.xxxxxxx.xx) dell’istanza, dello studio di impatto ambientale, della sintesi non tecnica e dei relativi allegati progettuali, nonché l’avvio del procedimento ex artt. 9 e 10 della legge regionale n. 7/2019 e ss.mm.ii. (artt. 7 e 8 della legge n. 241/1990 e ss.mm.ii.);
- con nota prot. n. 34773 del 21/10/2020 (prot. DRA n. 19502 del 23/03/2022) il Servizio 8 – U.R.I.G. del Dipartimento dell’Energia ha rilasciato nulla osta, ai sensi e per gli effetti degli artt. 112 e 120 del R.D. 1775/1933, per i soli aspetti minerari relativi ad attività di estrazione, con la prescrizione di richiedere a Snam Rete Gas S.p.A. il preliminare nulla-osta ai lavori, in relazione all’eventuale presenza di metanodotti;
- con nota prot. n. 42636 del 18/11/2020 (prot. DRA n. 68018 del 18/11/2020) l’Aeronautica Militare ha espresso parere favorevole alla realizzazione di quanto in oggetto, ai sensi dell’art. 334, comma 1, del D.Lgs. 66/2010;
- in data 23 giugno 2021 la Commissione Tecnica Specialistica ha espresso il P.I.I. n. 54/2021 del 23/06/2021, contenete le osservazioni/criticità sul progetto;
- con nota prot. n. 44714 del 01/07/2021 il Servizio 1 di questo Dipartimento dell’Ambiente ha notificato al proponente il sopra richiamato P.I.I. n. 54/2021 del 23/06/2021 della C.T.S., assegnando trenta giorni per dare riscontro alle criticità e integrazioni ivi richieste;
- con nota prot. n. 28023 del 15/07/2021 (prot. DRA n. 49318 del 16/07/2021) il Comune di Vittoria nel ritenere il progetto in esame conforme allo strumento urbanistico vigente del Comune, al
D.P.R.S. n. 48/2012 e al P.E.A.R.S. vigente, ha rilasciato nulla osta con prescrizioni al progetto in esame;
- con nota prot. n. 7257 del 22/07/2021 (prot. DRA n. 51696 del 26/07/2021) la Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Ragusa ha richiesto al proponente copia cartacea del progetto e relazione di verifica preventiva dell’interesse archeologico (VIARCH) ai sensi dell’art. 25 D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii.;
- con nota del 28/07/2021 (prot. DRA n. 53399 del 02/08/2021) il Proponente ha riscontrato il P.I.I. n.
54/2021 del 23/06/2021 trasmettendo una relazione di sintesi e n. 21 allegati integrativi;
- con nota prot. n. 128869 del 16/08/2021 (prot. DRA n. 68470 del 08/10/2021) l’Xxxxxxx xxx Xxxxx Xxxxxx xx Xxxxxx X.X. 0 “Geologia ed Assetto Idrogeologico” ha richiesto documentazione integrativa al fine di esprimere il parere di compatibilità geomorfologica, ex art. 13 Legge n. 64/74, assegnando alla Ditta proponente un termine di trenta giorni per riscontrare la suddetta nota;
- con nota prot. n. 126308 del 16/08/2021 (prot. DRA n. 56422 del 16/08/2021) il Ministero dello Sviluppo Economico ha rilasciato “Parere Favorevole Condizionato, ai sensi dell’art. 111 del R.D. 1775/1933;
- con nota prot. n. 503 del 10/02/2022 (prot. DRA n. 9555 del 16/02/2022) l’Avvocatura dello Stato ha trasmesso copia del ricorso presentato al TAR dal Proponente contro l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente per: (i) accertare e dichiarare l’illegittimità del silenzio serbato dall’Amministrazione a fronte dell’istanza della Società; (ii) condannare l’Amministrazione a indire e convocare la Conferenza dei Servizi nonché a concludere il procedimento previsto dall’art. 27-bis del D.Lgs. n. 152/2006 con il rilascio del PAUR in favore dell’odierna ricorrente; (iii) nominare sin d’ora un Commissario ad acta ex art. 117, comma 3, c.p.a. che provveda in luogo dell’amministrazione nell’ipotesi di futuri inadempimenti;
- con nota prot. DRA n. 11582 del 25/02/2022 il Proponente ha presentato al Servizio 3 del Dipartimento dell’Energia formale istanza di autorizzazione unica, ex art. 12 del D.Lgs. n. 387/2003 e ss.mm.ii.;
- nota prot. n. 8957 del 15/03/2022 (prot. DRA n. 16855 del 15/03/2022) con la quale il Servizio 3 del Dipartimento dell’Energia ha comunicato la procedibilità dell’istanza, ai fini del rilascio dell’autorizzazione unica, ex art. 12 del D.Lgs. n. 387/2003 e ss.mm.ii;
- la nota prot. n. 16002 del 28/03/2022 con la quale ARPA Sicilia ha comunicato che è in corso la valutazione del progetto di monitoraggio ambientale inserito all’interno dello Studio di Impatto Ambientale – REL 22 del 20/07/2021, che è in corso l’istruttoria di competenza dell’U.O.C. Agenti fisici, e che è stato emesso parere favorevole al Piano Preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo – REL 27 del 20/07/2021.
VISTA la dichiarazione dell’ing. Cilia, in rappresentanza del Proponente, che comunica che la Ditta ha acquisito i seguenti ulteriori pareri:
- nota prot. n. 65093 del 28/07/2020 con la quale l’Ispettorato Ripartimentale delle Forestale di Ragusa, considerato che il sito interessato dagli interventi in esame, non rientra fra le aree sottoposte a vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/1923, non emette parere per difetto di competenza;
- nota prot. n. 6411 del 02/09/2020 con la quale la Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Ragusa ha rilasciato parere favorevole, ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004;
- nulla osta prot. n. 0461693 del 15/09/2020 rilasciato dalla Società Anas S.p.A., poiché le opere da realizzare non interferiscono con la viabilità statale di competenza della scrivente Società;
- nulla osta prot. n. RFI-DPR-DPT_XX.XXX/A0011/P/202070005795 del 19/10/2020 rilasciato dalla Società R.F.I. S.p.A. alla realizzazione ed all’esercizio dell’impianto fotovoltaico di che trattasi;
- nota prot. n. 28606/RU del 16/11/2020 con la quale l’Ufficio delle Dogane di Siracusa ha rilasciato nulla osta, limitatamente a quanto previsto ai sensi del Titolo II del D.Lgs. n. 504/95, alla realizzazione delle opere in esame;
- nota prot. n. 4340 del 13/05/2021 con la quale il Comune di Vittoria Direzione Polizia Municipale Servizio tecnico Amministrativo Forniture e Traffico ha rilasciato parere favorevole con condizioni alla realizzazione di un varco di accesso su Xxxxxx Xxxxxxxx xx XX 00 di cui al progetto presentato dalla Solar Italy XIII s.r.l. per l’impianto fotovoltaico denominato “BOMPOLIERI 2”;
- autorizzazione sismica prot. n. 20210079604 del 17/06/2021 rilasciata, ai sensi dell’art. 94 D.P.R. 380/2001, come recepito dalla L.R. 16/2016 (art. 18 L. 64/74), dall’Ufficio del Genio Civile di Ragusa;
- nota prot. n. 7462/U.O.4 del 29/07/2021 con la quale la Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Ragusa ha annullato la nota prot. n. 7257/U.O.4 del 22/07/2021 in quanto la documentazione richiesta con la stessa è già agli atti di quest’Ufficio;
- nota prot. n. 7889 del 09/08/2021 con la quale la Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Ragusa ha integrato il nulla osta reso con la sopra citata nota prot. n. 6411 del 02/09/200;
CONSIDERATO che in sede di conferenza la Dott. La Rosa, in rappresentanza del Servizio 1 dell’ARTA, preso atto delle note della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Ragusa rese in Conferenza dalla Ditta proponente, nell’osservare che le stesse contengono dei refusi nel testo (codice identificativo, numero particelle interessate dal progetto), ritiene necessario acquisire nota di rettifica del parere espresso in ultimo con nota prot. n. 7889 del 09/08/2021, ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. n.. 42/2004 riferita al progetto denominato “BOMPOLIERI 2” cod. identificativo n. 967;
CONSIDERATO che in sede di conferenza l’Ing. Fiore in rappresentanza della Snam Rete Gas è così intervenuto: “La Snam Rete Gas Spa ha inviato alla Ditta proponente, formale comunicazione prot. n. DI.SIC/RU/237/PUZ del 27/07/2020, in cui si evidenziano le interferenze con il metanodotto invitando la Ditta a prendere contatti con il centro Snam di Ragusa territorialmente competente. In data 18/05/2021 sono state ricevute delle integrazioni progettuali, alle quali si è riscontrato con pec del 24/06/2021 circa la necessità di eseguire dei picchettamenti della condotta, i picchettamenti in questione sono stati effettuati in data 09/07/2021. A valle dei picchettamenti i data 27/12/2021 la Snam Rete Gas fa presente via pec di rimanere in attesa della revisione progettuale con riporto esatta ubicazione metanodotti con distanze dalle opere, sottolineando che è sempre necessario il rispetto della fascia asservita. Ad oggi la Snam è in attesa di quanto richiesto, facendo presente che dall’analisi progettuale finora effettuata risultano presenti in fascia varie opere, che saranno valutate in fase di rilascio nulla osta con prescrizioni, ma si sottolinea comunque che non sarà accettata la chiusura del metanodotto all’interno del campo fotovoltaico.”;
CONSIDERATO che l’ing Cilia, in rappresentanza del Proponente, alle istanze di Snam Rete Gas in sede di conferenza ha risposto: “con pec del 27/03/2022 la Società ha dato riscontro alla richiesta della Società Snam Rete Gas del 27/12/2021, trasmettendo la revisione progettuale datata 24/03/2022, di cui all’elaborato denominato PD_ELB_3_Planimetria dell’impianto Fotovoltaico_rev 1 e l’elaborato PD_ELB_44_Tavola Interferenza metanodotto e particolari sezione, che si presentano in Conferenza di Servizi per valutare il superamento delle indicazioni tecniche dettate dalla Snam Rete Gas.”;
CONSIDERATO che Snam Rete Gas Spa rimane ancora in attesa della modifica progettuale con l’esclusione del metanodotto all’interno del campo fotovoltaico, al fine del rilascio del nulla osta di competenza;
CONSIDERATO che in sede di conferenza il Dott Xxxxxxxxx, in rappresentanza del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, ha affermato: “di aver avviato presso gli Uffici competenti dell’Ente l’istruttoria per il rilascio del parere nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale che verrà formalizzato nel più breve tempo possibile. Si segnala comunque una difficoltà evidenziata dal Settore V “Lavori Pubblici e Infrastrutture” in merito agli elettrodotti che seguono l’SP 68 l’SP 91, in quanto sono previsti ed andranno in appalto entro quest’anno i lavori di potenziamento dei collegamenti stradali tra le SS 115 e l’autoporto di Vittoria, l’aeroporto di Comiso e la XX 000 Xxxxxxxx Xxxxxxx. Pertanto, si richiede alla Società proponente di prendere contati con gli Uffici del Settore V per valutare eventuali variazioni del percorso dei cavidotti che interferiscono con il progetto di potenziamento dei collegamenti di cui sopra.”;
CONSIDERATO che in sede di conferenza la Dott.ssa Xxxxxxxxx in rappresentanza del Genio Civile di Ragusa ha affermato: “a seguito della verifica della documentazione integrativa caricata dalla Ditta sul Portale Ambientale del Dipartimento Regionale, in riscontro alla nota di questo Ufficio prot. n. 128869 del 16/08/2021, precisa che:
- come richiesto dalle norme di attuazione del P.A.I., in merito alla determinazione degli idrogrammi netti, riguardanti i dati pluviometrici, non si fa riferimento alle serie storiche trentennali;
- occorre far riferimento ai coefficienti di deflusso, indicati nello schema inserito nell’allegato n. 2 del D.D.G. n. 102 del 23/06/2021;
- manca il calcolo dei volumi di invaso delle acque meteoriche e il dimensionamento dei canali di drenaggio previsti a valle dello studio idraulico.
Pertanto, si resta in attesa della suddetta documentazione, al fine del rilascio del parere di compatibilità geomorfologica di competenza dell’U.O. 3 dell’Ufficio del Genio Civile di Ragusa.”;
CONSIDERATO che in sede di conferenza il Proponente attraverso un suo rappresentante ha richiesto l’assegnazione di 10 (dieci) giorni per riscontrare le richieste dell’Ufficio del Genio Civile di Ragusa;
CONSIDERATO che il Presidente preso atto, ai fini dell’adozione del provvedimento di V.I.A. per il progetto in esame, della necessità di acquisire le decisioni in materia di V.I.A. da parte degli Enti e delle Amministrazioni territoriali potenzialmente interessate e comunque competenti ad esprimersi sulla realizzazione del progetto, nel caso in specie, il parere del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, la rettifica del parere della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Ragusa reso con nota prot. 7889 del 09/08/2021, e il parere di ARPA Sicilia in merito al PMA e agli Agenti fisici, invita gli stessi ad esprimere il proprio parere di competenza. Si accoglie la richiesta della Ditta proponente e si concede un termine di 10 (dieci) giorni dalla notifica del presente verbale, per trasmettere la documentazione integrativa al fine di acquisire il parere di competenza dell’Ufficio del Genio Civile di Ragusa, e della Società Snam Rete Gas. I lavori della seconda Conferenza di Servizi vengono aggiornati al 12 maggio 2022;
VISTA la nota prot. DRA n. 21405 del 30/03/2022 di Indizione e convocazione della seconda Conferenza di Servizi per giorno 12/05/2022;
VISTO il verbale della prima conferenza di servizi del 12/05/2022 trasmesso con la nota protocollo DRA n 34713 del 13/05/2022;
CONSIDERATO che nella seconda conferenza il Xxxx. Xxxxxxxxxx, in rappresentanza dell’Autorità di Xxxxxx, afferma: “l’Autorità di Xxxxxx ha ricevuto da parte del Proponente con nota prot. AdB n. 7305 del 28/04/2022 comunicazione relativa al deposito di elaborati integrativi PDELB39 “Opere di mitigazione rischio idraulico” e PDELB46 “Studio sull’invarianza idraulica”. Preso atto che, sull’area d’intervento e sul cavidotto di connessione non risultano interferenze con il PAI e con il reticolo idrografico, preso atto della relazione sull’invarianza idraulica ai sensi del D.D.G. n. 102/2021 si esprime parere favorevole prescrivendo che i calcoli di dimensionamento delle opere di mitigazione del rischio e in particolare della vasca di laminazione vengano verificati in osservanza delle formule riportate nell’allegato 2 del suddetto decreto in fase di realizzazione dell’intervento ed eventualmente adeguati ai risultati a cui si è pervenuti.”;
CONSIDERATO che nella seconda conferenza il Dott. Lauretta in rappresentanza dell’Asp di Ragusa afferma: “si rilascia parere favorevole a condizione che il valore di esposizione ai campi elettromagnetici siano entro i limiti di cui al D.P.C.M. 08/07/2003.”;
VISTE le seguenti note citate nel verbale della seconda conferenza di servizi:
- nota prot. n. 3451 del 04/04/2022 (prot. DRA n. 23259 del 06/04/2022) con la quale la quale la Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Ragusa corregge e integra il nulla osta prot. n. 6411 del 02/09/2020;
- nota prot. DRA n. 29229 del 27/04/2022 con la quale il Proponente comunica di avere integrato la documentazione: (i) per l’Xxxxxxx xxx Xxxxx Xxxxxx xx Xxxxxx X.X. 0 – Edilizia pubblica e Edilizia privata, e U.O.3 – Geologia ed assetto del sottosuolo; (ii) per la Soprintendenza –Viarch; per l’Autorità di Bacino, per la Snam Rete Gas e per l’Enac;
- nota prot. ENAC-TSU - 27/04/2022 – 0050515-P (prot. DRA n. 29307 del 28/04/2022) con la quale la Società ENAC S.p.A. ha comunicato che per il rilascio del parere-nulla osta relativo ad ostacoli o pericoli alla navigazione area, è necessario attivare la procedura sul sito dell’Enac alla sezione “Ostacoli e pericoli alla navigazione aerea”;
- nota prot. n. 8769 del 03/05/2022 (prot. DRA n. 31404 del 04/05/2022) con la quale il Libero Consorzio Comunale di Ragusa Settore IV – Lavori Pubblici e Infrastrutture, vista la nota di impegno da parte del proponente, ha espresso: (i) parere positivo sulla posa dell’elettrodotto sulla SP
n. 5; parere positivo sulla posa dell’elettrodotto sulla SP n. 91 a condizione che lo stesso venga posato in modalità definitiva ad una profondità tale da non interferire con i lavori stradali; (ii) parere positivo con condizioni sulla posa dell’elettrodotto sulla ex SP n. 68;
- nota prot. n. 9088 del 05/05/2022 (prot. DRA n. 32418 del 06/05/2022) con la quale il Libero Consorzio Comunale di Ragusa Settore VI – Ambiente e Geologia, ha espresso parere favorevole a condizione che siano ottemperate alcune prescrizioni;
- nota prot. n. 33918 del 09/05/2022 (prot. DRA n. 33050 del 09/05/2022) con la quale il Servizio 5 del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, ha rilasciato il nulla osta alla realizzazione delle opere di che trattasi;
- nota prot. n. 25119 del 12/05/2022 (prot. DRA n. 34285 del 12/05/2022) con la quale l’ARPA Sicilia ha comunicato che è stata svolta l’istruttoria di competenza della U.O.S. Xxxxxxxxx che ha emesso parere favorevole rispetto al Piano Preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo – REL 27 del 20/07/2021, è stata conclusa l’istruttoria dell’U.O. agenti fisici che ha espresso parere prot. n. 19692/2022 sulla base del quale il progetto è compatibile con limiti di esposizione di cui alla legge
n. 36 del 22 febbraio 2001, mentre in merito al PMA vengono richieste integrazioni documentali.
CONSIDERATO che la al Dott. Xxxxxxxxxx, in rappresentanza del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, conferma il contenuto del parere favorevole con prescrizioni espresso con nota prot. n. 9088 del 05/05/2022 nell’ambito della procedura di valutazione Ambientale;
CONSIDERATO che Il Xxxx. Xxxxxxx conferma il contenuto della nota prot. n. 8769 del 03/05/2022 con parere favorevole a condizioni rilasciato dal Settore IV “Lavori pubblici e infrastrutture” del Libero Consorzio Comunale di Ragusa;
CONSIDERATO che il Xxxx. Xxxxxxxxx il quale rappresenta che l’Ufficio del Genio Civile di Ragusa ha completato l’istruttoria tecnica per l’emanazione del parere di compatibilità geomorfologica e sulle linee elettriche, i quali verranno a breve trasmessi al Dipartimento dell’Ambientale;
CONSIDERATO che l’Arch. Cicciarella, in rappresentanza del Comune di Vittoria, conferma il parere favorevole di conformità urbanistica con condizioni prot. n. 28023 del 15/07/2021;
CONSIDERATO che il Xxxx. Xxxxxxx della TIM il quale esaminato il tracciato di scavo del cavidotto osserva una interferenza con l’impianto telefonico interrato posto lungo la SP5, pertanto ha richiesto alla Società proponente di presentare formale richiesta di interferenze;
CONSIDERATO che nella seconda conferenza di servizio si è preso atto che è stato acquisito il parere del Comune di Vittoria, il parere della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Ragusa, il parere di ARPA in merito agli agenti fisici e al piano preliminare di utilizzo in situ delle terre e rocce da scavo, il parere del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, il parere dell’Autorità di Xxxxxx, ritiene conclusa la prima fase della Conferenza di Servizi, per l’emissione del provvedimento di V.I.A.
PARERI ESPRESSI
VISTI i seguenti pareri:
- Prot. DRA n. 43348 del 29/07/2020 del Comando del Corpo Forestale – Ispettorato Ripartimentale di Palermo di incompetenza alla espressione di pareri per assenza di vincolo idrogeologico;
- Prot. DRA n. 51298 del 03/09/2020 nulla osta con condizioni della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Ragusa;
- Prot. DRA n. 20816 del 29/03/2022 parere di Anas Spa trasmesso dal Proponente;
- Prot. DRA n. 20816 del 29/03/2022 nulla osta di Rfi Spa trasmesso dal Proponente;
- Prot. DRA n. 19502 del 23/03/2022 nulla osta del DIPARTIMENTO REGIONALE DELL’ENERGIA SERVIZIO 8 Ufficio Regionale per gli Idrocarburi e la Geotermia;
- Prot. DRA n. 67384 del 17/11/2020 nulla osta della DIREZIONE REGIONALE SICILIA Ufficio Dogane Siracusa Sezione Antifrode e Controlli;
- Prot. DRA n. 68018 del 18/11/2020 nulla osta dell’Aeronautica Militare Comando Scuole dell’AM 3^ Regione Aerea Ufficio Territorio e Patrimonio Sezione Servitù e Limitazioni;
- Prot. DRA n. 20816 del 29/03/2022 parere del Comune di Vittoria trasmesso dal Proponente;
- Prot. DRA n. 20816 del 29/03/2022 parere con prescrizioni dell’Ufficio del genio Civile di Ragusa trasmesso dal Proponente;
- Prot. DRA n. 49318 del 16/07/2021 parere con condizioni del Comune di Vittoria;
- Prot. DRA n. 55773 dell’11/08/2021 integrazione al N.O. 6411 del 02/09/2020 della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Ragusa;
- Prot. DRA n. 56422 del 16/08/2021 Parere Favorevole Condizionato all’avvio della Costruzione del MISE DIREZIONE GENERALE PER LE ATTIVITA’ TERRITORIALI DIVISIONE XIV -
ISPETTORATO TERRITORIALE SICILIA Settore 3° - Reti e servizi di comunicazione elettronica nel settore telefoni;
- Prot. DRA n. 18894 del 22/03/2022 del Comando Corpo Forestale Servizio 14 comunicazione di area non sottoposta a vincolo;
- Prot. DRA n. 19401 del 23/03/2022 nulla osta nulla osta del DIPARTIMENTO REGIONALE DELL’ENERGIA SERVIZIO X;
- Prot. DRA n. 20487 del 28/03/2022 parere favorevole di ARPA per il Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo;
- Prot. DRA n. 23259 del 06/04/2022 Errata Corrige integrazione al N.O. 6411 del 02/09/2020 della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Ragusa;
- Prot. DRA n. 23245 del 06/04/2022 parere Dip.Energia Serv.3 - integrazione errata corrige;
- Prot. DRA n. 33894 del 11/05/2022 del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura di definizione dell’area non idonea al progetto dell’impianto fotovoltaico;
- Prot. DRA n. 32418 del 06/05/2022 nulla osta con condizioni del Libero Consorzio Comunale di Ragusa;
- Prot. DRA n. 33050 del 09/05/2022 nulla osta del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale Servizio 5 Gestione del Demanio Forestale, Trazzerale e Usi Civici;
28673 | RS01REL0000A0.PDF | 01. PD_ELB_1_RELAZIONE TECNICA GENERALE |
28674 | RS02AZZ0000A0.PDF | 02. PD_ELB_2_AZZONAMENTO |
28675 | RS03PLA0000A0.PDF | 03. PD_ELB_3_PLANIMETRIA DELL_IMPIANTO FOTOVOLTAICO E RECINZIONE METALLICA PERIMETRALE |
28676 | RS04PAR0000A0.PDF | 04. PD_ELB_4_PARTICOLARI COSTRUTTIVI DEL SISTEMA DI ANCORAGGIO |
28677 | RS05DOC0000A0.PDF | 05. PD_ELB_5_DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA |
28678 | RS06REL0000A0.PDF | 06. PD_ELB_6_RELAZIONE GEOLOGICA |
28679 | RS07VIA0000A0.PDF | 07. PD_ELB_7_VIABILITA_ ESISTENTE, PROVVISORIA E DI PROGETTO E SEZIONI TIPO |
28680 | RS08REL0000A0.PDF | 08. PD_ELB_8 - RELAZ ELETTRICA BOMPOLIERI 2 |
28681 | RS09SCH0000A0.PDF | 09. PD_ELB_9 - SCHEMA ELE UNIFIL BOMPOLIERI 2 |
28682 | RS10TRA0000A0.PDF | 10. PD_ELB_10_TRACCIATO LINEA MT DI CONNESSIONE |
28683 | RS11CAB0000A0.PDF | 11. PD_ELB_11_CABINE ELETTRICHE, PIANTE, SEZIONI E PROSPETTI |
28684 | RS12COR0000A0.PDF | 12. PD_ELB_12_COROGRAFIA GENERALE CON PERCORSO DEI CAVI E CABINE |
28685 | RS13PIA0000A0.PDF | 13. PD_ELB_13_PIANO PARTICELLARE DI SERVITU_ E PROFILO LONGITUDINALE ELETTRODOTTO |
28686 | RS14PIA0000A0.PDF | 14. PD_ELB_14_PIANO TECNICO INTERFERENZE |
28687 | RS15STU0000A0.PDF | 15. PD_ELB_15_STUDIO AGRICOLO FORESTALE |
28688 | RS16PLA0000A0.PDF | 16. PD_ELB_16_PLANIMETRIA SU ORTOFOTO |
28689 | RS17TRA0000A0.PDF | 17. PD_ELB_17_TRACCIATO LINEA MT DEL CAMPO FV E PARTICOLARI ELETTRICI |
28690 | RS18CAR0000A0.PDF | 18. PD_ELB_18_CARTOGRAFIA DI RIFERIMENTO |
28691 | RS19COM0000A0.PDF | 19. PD_ELB_19_COMPUTO METRICO ESTIMATIVO |
28692 | RS20REL0000A0.PDF | 20. PD_ELB_20_RELAZIONE BOTANICA |
28693 | RS21REL0000A0.PDF | 21. PD_ELB_21_RELAZIONE FAUNISTICA |
28694 | RS22STU0000A0.PDF | 22. PD_ELB_22_STUDIO D_IMPATTO AMBIENTALE |
28695 | RS23SIN0000A0.PDF | 23. PD_ELB_23_SINTESI NON TECNICA |
28696 | RS24PIA0000A0.PDF | 24. PD_ELB_24_PIANO DI DISMISSIONE |
28697 | RS25IMP0000A0.PDF | 25. PD_ELB_25_IMPLEMENTAZIONE ATTIVITÀ AGROSOLARE |
28698 | RS26REL0000A0.PDF | 26. PD_ELB_26_RELAZIONE CAMPI ELETTROMAGNETICI E INQUINAMENTO LUMINOSO |
28699 | RS27PIA0000A0.PDF | 27. PD_ELB_27_PIANO PRELIMINARE DI UTILIZZO IN SITO DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO |
- Prot. DRA n. 34285 del 12/05/2022 parere con condizioni di ARPA. VISTO il PII n. 54 del 23/06/2022, che qui si intende interamente riportato. VISTI i seguenti elaborati trasmessi dal proponente e pubblicati sul portale SIVVI: Numero Codifica Descrizione
28700 | RS28STU0000A0.PDF | 28. PD_ELB_28_STUDIO AGRONOMICO - PIANO AGROSOLARE |
28701 | RS01DOC0000A0.PDF | 01. DICHIARAZIONE ATTO NOTORIO COPIA CONFORME AGLI ORIGINALI |
28702 | RS02DOC0000A0.PDF | 02_C.I. XXXXXXXX XXXXXX |
28703 | RS03DOC0000A0.PDF | 03_DICHIARAZIONESOTITUTIVA _SOLAR_ITALY_XIII_DICH_SOST_CAMERALE |
28704 | RS03DOC0000A1.PDF | 03_VISURA SOLAR XIII 04-02-2020 |
28705 | RS04DOC0000A0.PDF | 04_PRELIMINARE |
28706 | RS05DOC0000A0.PDF | 05_CDU |
28707 | RS05CDU0000A1.PDF | 05_DICHIARAZIONESOTITUTIVA _CDU |
28708 | RS06DOC0000A0.PDF | 06_STMG 06_05_20_BOMPOLIERI 2 |
28709 | RS06DOC0000A1.PDF | 06_20200512_SI XIII_BOMP2_ACCETTAZIONE_STMG |
28710 | RS07DOC0000A0.PDF | 07_ESTRATTIMAPPA |
28711 | RS07DOC0000A1.PDF | 07_VISURECATASTALI |
28712 | RS08DOC0000A0.PDF | 08_ANTIMAFIA_SI_XIII_FIRMA_GALATÀ |
28713 | RS09DOC0000A0.PDF | 09_ASSEVERAZIONE PEF SOLAR ITALY XIII - BOMPOLIERI 2 GIU 2020 |
28714 | RS09DOC0000A1.PDF | 09_CAPACITÀ FINANZIARIA SOLAR ITALY XIII - BOMPOLIERI 2 GIU 2020-1 |
28715 | RS10DOC0000A0.PDF | 10. PRESENTAZIONE SOLAR ITALY XIII - CAPACITÀ TECNICO ORGANIZZATIVA |
28716 | RS11DOC0000A0.PDF | 11.DICHIARAZIONE IMPEGNO REALIZZAZIONE DIRETTA |
28717 | RS12DOC0000A0.PDF | 12.SCHEMA ATTO DI ADESIONE PROTOCOLLO DI LEGALIT |
28718 | RS13DOC0000A0.PDF | 13.DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO NOTORIET ART. 53 C. 16 T |
28719 | RS14DOC0000A0.PDF | 14.DICHIARAZIONE CORRESPONSIONE CAUZIONE DISMISSIONE |
28720 | RS15DOC0000A0.PDF | 15.VERSAMENTI |
28721 | RS16DOC0000A0.PDF | 16.ATTESTAZIONE DI VERIDICITA' STUDIO AGRICOLO FORESTALE BOMPOLIERI 2-1 |
28722 | RS17DOC0000A0.PDF | 17.ATTESTAZIONE DI VERIDICITA' STUDIO BOTANICO E FAUNISTICO BOMPOLIERI 2 |
28723 | RS18DOC0000A0.PDF | 18.DICHIARAZIONE ATTO NOTORIO VERIDICITÀ CONTENUTI COMPUTO METRICO |
28724 | RS19DOC0000A0.PDF | 19.DICHIARAZIONE ATTO NOTORIO VERIDICITÀ DATI CARTACEI E CD |
28725 | RS20DOC0000A0.PDF | 20.DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA_STUDIOIMPATTOAMBIENTALE |
28726 | RS21DOC0000A0.PDF | 21. DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA_AREE_BOSCO |
28727 | RS22DOC0000A0.PDF | 22.DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA_RESPONSABILE |
28728 | RS23DOC0000A0.PDF | 23.DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA_PROGETTISTA |
28729 | RS24DOC0000A0.PDF | 24.DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA_CONGIUNTA |
28730 | RS25DOC0000A0.PDF | 25. SCHEMA AVVISO AL PUBBLICO_BP2 |
28731 | RS26DOC0000A0.PDF | 26.PROTOCOLLO_SOPRINTENDENZA |
28732 | RS27DOC0000A0.PDF | 27.PREANALISI_ENAV |
28733 | RS28DOC0000A0.PDF | 28. ATTO DI SOTTOMISSIONE GENIO CIVILE |
28734 | RS28DOC0000A0.PDF | 28.ATTO DI SOTTOMISSIONE_MISE |
28735 | RS29DOC0000A0.PDF | 29.MODELLO-INCARICO-ART-36-LR-1-19_RD |
28736 | RS30DOC0000A0.PDF | 30.DICHIARAZIONEIMPEGNO |
28737 | RS31DOC0000A0.PDF | 31.DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA - MODELLO D |
28738 | RS32DOC0000A0.PDF | 32. DICHIARAZIONE DI NON PARENTELA |
28739 | RS00IST0000A0.PDF | 00.ISTANZA_PAUR |
28740 | RS00ONE0000A0.PDF | RICEVUTA ONERI ISTRUTTORI |
28741 | RS00ELE0000A0.PDF | 00. ELENCO ELABORATI |
VISTI gli elaborati ad integrazione presentati:
9094 | RS22STU0000A1.PDF ALL. 1. PD_ELB_22_Studio d_Impatto Ambientale_Rev. 1 |
9095 | RS00PRO0000A0.PDF ALL. 2. 20200716_SI_XIII_Bompolieri_2_Protocollo_Soprintendenza |
9096 | RS00PAR0000A0.PDF |
ALL.3.20200903_SI_XIII_Bompolieri_2_Parere_favorevole_Soprintendenza
9097 RS03PLA0000A1.PDF ALL. 4. PD_ELB_3_Planimetria dell_impianto fotovoltaico e recinzione perimetrale_Rev.1
9098 RS43PAR0000A0.PDF ALL. 5. PD_ELB_43 Particolari costruttivi interventi di scavo
9099 RS27PIA0000A0.PDF ALL. 6. PD_ELB_27_Piano Preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo
9100 RS34REL0000A0.PDF ALL. 7. PD_ELB_34_Relazione di compatibilità ai fini dell_Invarianza Idraulica
9101 | RS39OPE0000A0.PDF ALL. 8. PD_ELB_39_Opere di mitigazione rischio idrogeologico |
9102 | RS41CRO0000A0.PDF ALL. 9. PD_ELB_41_Cronoprogramma dei lavori |
9103 | RS38LAY0000A0.PDF ALL. 10. PD_ELB_38_Layout impianto fotovoltaico su Carte Natura |
9104 | RS33CAL0000A0.PDF ALL. 11. PD_ELB_33_Calcolo emissioni in atmosfera |
9105 | RS31OPE0000A0.PDF ALL. 12. PD_ELB_31_Opere di Mitigazione a verde |
9106 | RS40MIS0000A0.PDF ALL. 13. PD_ELB_40_Misure di mitigazione e compensazione ambientale |
9107 | RS32PIA0000A0.PDF ALL. 14. PD_ELB_32_Piano di Manutenzione del verde |
9108 | RS35REL0000A1.PDF ALL. 15. PD_ELB_35_Relazione_Integrativa_AgroSolare |
9109 | RS37REL0000A0.PDF ALL. 16. PD_ELB_37_Relazione sulla fonte di approvvigionamento e stima |
fabbisogno idrico
9110 RS42RAP0000A0.PDF ALL. 17. PD_ELB_42_Rappresentazione fotografica dello stato attuale dell’area e rendering fotografico
9111 | RS29CAR0000A0.PDF ALL. 18. PD_ELB_29_Carta Uso del suolo buffer 10 km |
9112 | RS30CAR0000A0.PDF ALL. 19. PD_ELB_30_Carta impatti cumulati nel buffer 10 km |
9113 | RS36STU0000A0.PDF ALL. 20. PD_ELB_36_Studio avifaunistico |
9114 | RS24PIA0000A1.PDF ALL. 21. PD_ELB_24_Piano di dismissione_Rev. 1 |
9115 | RS00IST0000A1.PDF SI XIII_PBompolieri 2_CTS_Lettera integrazione_Istanza |
9292 | RS00IST0000A2.PDF SI_XIII_Bompolieri 2_CTS_Lettera integrazione_Reg_Sicilia_REV1 |
19721 | RS00VIA0000A0.PDF Relazione Preventiva Interesse Archeologico_Bompolieri2 |
19722 | RS44TAV0000A0.PDF PD_ELB_44_TavolaInterferenzaMetanodotto_rev1 |
19723 | RS00INT0000A0.PDF 20220327_SI XII_Bompolieri2 Integrazione_SNAM |
19724 | RS39OPE0000A2.PDF PD_ELB_39_Opere mitigazione rischio idrogeologico_Rev2 |
19725 | RS45REL0000A0.PDF PD_ELB_45 Relazione compatibilità geomorfologica ai sensi della |
Circolare n. 3_2014
19726 RS46STU0000A0.PDF PD_ELB_46Studio sull'invarianza idraulica ed idrologica ai sensi del DDG 102_2021
19727 | RS45GEO0000A0.PDF | geologia scala 2000 |
19728 | RS45GEO0000A1.PDF | geologia scala 10000 |
19729 | RS45GEO0000A2.PDF | geomorfologia scala 2000 |
19730 | RS45GEO0000A3.PDF | geomorfologia scala 10000 |
19731 | RS45IDR0000A4.PDF | idrogeologia scala 2000 |
19732 | RS45IDR0000A5.PDF | idrogeologia scala 10000 |
19733 | RS45LIT0000A6.PDF | LITOTECNICA SCALA 2000 |
19734 | RS45PRE0000A7.PDF | prescrizioni esecutive 2000 |
19735 | RS00WEB0000A0.PDF | WEBMODULE_Bompolieri 2 |
19736 | RS00FAT0000A0.PDF | fattura_BC3_2022_7719 |
19737 | RS00INT0000A1.PDF | Istanza_integrazione ENAC_Bompolieri 2 |
19738 | RS01REL0000S1.PDF | RELS01-RELAZIONE TECNICA GENERALE |
19739 | RS02REL0000S2.PDF | RELS02-RELAZIONE SUI MATERIALI IMPIEGATI |
19740 | RS03REL0000S3.PDF | RELS03 RELAZIONE GEOTECNICA |
19741 | RS04REL0000S4.PDF | RELS04 RELAZIONE SULLE FONDAZIONI |
19742 | RS05REL0000S5.PDF | RELS05 RELAZIONE DI XXXXXXX |
19743 | RS06FAS0000S6.PDF | RELS06 XXXXXXXXX XXX XXXXXXX |
00000 | XX00XXX0000X0.XXX | RELS07 PIANO DI MANUTENZIONE |
19745 | RS00CAL0000S0.PDF TAVS00 CALCOLO VOLUME |
19746 | RS01PAR0000S8.PDF TAVS01 PARTICOLARI COSTRUTTIVI SISTEMA DI ANCORAGGIO |
19747 | RS01REL0000E1.PDF PDE_ELB_1 - Relazione Tecnica (VIDIMATO E-DISTRIBUZIONE) |
19748 | RS02AZZ0000E2.PDF PDE_ELB_2 - Azzonamento (VIDIMATO E-DISTRIBUZIONE) |
19749 | RS03SCH0000E3.PDF PDE_ELB_3 - Schema elettrico (VIDIMATO E-DISTRIBUZIONE) |
19750 | RS04TRA0000E4.PDF PDE_ELB_4 - Tracciato linea MT di connessione (VIDIMATO E- |
ISTRIBUZIONE)
19751 RS05CAB0000E5.PDF PDE_ELB_5 - Cabine elettriche (VIDIMATO E-DISTRIBUZIONE)
19752 RS06PIA0000E6.PDF PDE_ELB_6 - Piano particellare e prof longitudinale elettrodotto (VIDIMATO E-DISTRIBUZIONE)
19753 RS07SPE0000E7.PDF PDE_ELB_7 - Specifiche tecniche dei materiali (VIDIMATO E- DISTRIBUZIONE)
19754 | RS00BEN0000A0.PDF BENESTARE TECNICO |
19755 | RS10PRE0000A0.PDF 10. Presentazione Solar Italy XIII - capacità tecnico organizzativa |
19756 | RS04PRE0000A1.PDF 220208_prorga_Bomp_2 |
19757 | RS04PRE0000A2.PDF 20211110_SI XIII_Atto proroga preliminare vendita reg_Giarracca |
19758 | RS24DIC0000A1.PDF 24.DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA_Congiunta_REV1 |
19759 | RS00IST0000A2.PDF Integrazione_ARTA_Bompolieri 2 |
19760 | RS00IST0000A3.PDF Xxxxxxxxxxxx_Xxxxxxxxxx0_Xxxxxxxx xx Xxxxxx |
00000 | XX00XXX0000X0.XXX Xxxxxxxxxxxx_Xxxxxxxxxx0_XxxxxXxxxxx Compatibilità Geomo |
22949 | RS44TAV0000A2.PDF PD_ELB_44_TavolaInterferenzaMetanodotto_rev2 |
22950 | RS00IST0000A2.PDF Integrazione_SNAM_Bompolieri2 |
22951 | RS00REL0000A0.PDF Relazione_Integrativa_AgroSolare_Bompolieri 2 |
22952 | RS00LET0000A0.PDF Lettera d'Intenti - Bompolieri 2_signed |
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22956 RS00IST0000A3.PDF Integrazione_2_ARTA_Bompolieri 2
LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO
CONSIDERATO che, dalla documentazione prodotta, quanto di seguito sintetizzato:
Lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) riguarda la realizzazione di un impianto solare fotovoltaico grid- connected della potenza nominale pari a 3.988,71 kWp, da installare su un terreno agricolo esteso 10,16 Ha circa, sito in Xxxxxxxx Xxxxxxx x.x.x. xxx xxxxxx xx Xxxxxxxx, xx xxxxxxxxx xx Xxxxxx, finalizzato alla produzione di energia elettrica da immettere direttamente nella rete elettrica del Distributore.
L’attuazione del progetto proposto ha la finalità di riconvertire il suolo agricolo, attualmente incolto, ad un uso “Agrosolare”, mediante la produzione integrata di Energia Rinnovabile da fonte solare fotovoltaica e coltivazioni tradizionali e biologiche compatibili con la piena funzionalità dell’impianto e (Fotovoltaico 2.0). Questa soluzione progettuale garantirà la produzione di energia rinnovabile in maniera sostenibile e in armonia con il territorio in linea con quanto prospettato dalle Linee Guida del nuovo PEARS che promuove e favorisce lo sviluppo dell’agro-fotovoltaico, nell’ottica della sostenibilità ambientale.
L’area in studio è localizzata nella porzione meridionale della Sicilia sud-orientale, presso la Xxxxxxxx Xxxxxxx x.x.x. xx xxxxxxxxxx xxxxxxxx xx Xxxxxxxx, xx xxxxxxxxx xx Xxxxxx. L’area si colloca all’interno dell’Area territoriale del Bacino Idrografico del Fiume Ippari (080) ed aree comprese tra il bacino del F. Acate –Dirillo (079) e il bacino del F. Irminio (081).
Topograficamente il sito ricade nel Foglio n°273, III Quadrante, Orientamento S.O. denominato “Acate” e nel Foglio n°276, IV Quadrante, Orientamento N.O. denominato "Vittoria", ad una quota altimetrica media di circa 200 m s.l.m. Il sito presenta le seguenti coordinate geografiche: - latitudine: 36°59'52'' N - longitudine: 14°32'50'' E.
Nella Carta Tecnica Regionale è contenuta nelle sezioni 644150-647030.
L’area di intervento dista in linea d’area dai comuni di: Pedalino circa 3,35 km, di Vittoria circa 4,0 km, di Acate circa 4,7 km, di Comiso circa 6,3 km, di Chiaramonte Gulfi circa 13,6 km e di Ragusa circa 14,4 km.
Il sito è servito dalla Xxxxxx Xxxxxxxxxxx x. 00 “Vittoria - Forcone - Pedalino - Quaglio” direttamente alla Xxxxxx Xxxxxxx XX 000 “Sud Occidentale Sicula”; la rete viaria presenta buone caratteristiche geometriche ed è idonea a servire il traffico indotto dalle attività di installazione, manutenzione e smantellamento dell’impianto fotovoltaico.
La morfologia del sito d’installazione dell’impianto fotovoltaico si presenta quasi orizzontale con una quota media di 200 m s.l.m.
Il lotto su cui verrà installato l’impianto fotovoltaico è censito in Catasto Terreni al Foglio di Mappa 29 del Comune di Vittoria (Sez. A), particelle n. 19, 22, 44, 45, 47, 48, 58, 100, 101, 104, 105, 106, 59, 86, 75, 107.
QUADRO PROGRAMMATICO
CONSIDERATO che il Proponente afferma che il progetto si può inquadrare nell’ambito della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e, in relazione alla tipologia di generazione, lo ritiene coerente con gli obiettivi enunciati all’interno di quadri programmatici e provvedimenti normativi comunitari, nazionali e regionali.
CONSIDERATO che nel capitolo “Quadro di Riferimento Programmatico” del SIA vengono analizzate le relazioni tra il progetto proposto e gli strumenti di pianificazione territoriale e di settore a livello comunale, regionale e nazionale, verificando la coerenza del progetto rispetto alle norme, alle prescrizioni e agli indirizzi previsti dai vari strumenti di programmazione esaminati, nonché ai vincoli presenti nell’area così suddivisi:
LA PIANIFICAZIONE ENERGETICA NEL CONTESTO COMUNITARIO
- libro bianco “energia per il futuro: le fonti energetiche rinnovabili – per una strategia e un piano di azione della comunità”
- Direttiva 2001/77/CE “Sulla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”
- Direttiva 2003/96/CE “Ristrutturazione del quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e dell’elettricità”
- Proposta di Direttiva del 23 gennaio 2008 “Sulla promozione dell’uso di energie rinnovabili
- Direttiva 2009/28/CE “Sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE”
- Nuovo Piano di Azione per l’efficienza energetica “Una politica energetica per l’Europa”
LA PIANIFICAZIONE ENERGETICA NEL CONTESTO NAZIONALE
- Il piano Energetico Nazionale (PEN)
- Il Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili
- Il Decreto legislativo del 29 dicembre 2003, n. 387
- Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale (art. 27-bis, D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.)
- Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile
- Strategia Energetica Nazionale (SEN)
- Piano di Azione Nazionale per le Fonti Rinnovabili
- Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica (PAEE)
- Piano Nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra
LA PIANIFICAZIONE ENERGETICA NEL CONTESTO REGIONALE
- Piano Energetico e Ambientale Regione Siciliana
- Aggiornamento Piano Energetico Ambientale della Regione Siciliana PEAR
LA PIANIFICAZIONE REGIONALE
LA NUOVA PIANIFICAZIONE URBANISTICA REGIONALE
● Rapporto del territorio 2018 INU - Regione Sicilia
● Il disegno di legge sul governo del territorio
● Altri documenti riconducibili alla pianificazione urbanistica regionale
LA PIANIFICAZIONE PAESISTICO - TERRITORIALE REGIONALE
● Il Piano Territoriale Paesistico Regionale
● Il Piano Territoriale Paesistico Provinciale di Ragusa (ambiti 15, 16 e 17)
● Rete Natura 2000
● IBA (Important Bird Areas)
● Il Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve
● Il Piano di Tutela del Patrimonio
● Il Piano Regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli incendi
● Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.)
● Piano di Tutela Delle Acque (D.Lgs 11/5/99 n.152, art. 44)
● Piano di Coordinamento per La Tutela della qualità dell’aria ambiente
● Aree non idonee all’installazione di impianti FER Regione Sicilia
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE DI LIVELLO LOCALE (PROVINCIALE E COMUNALE)
● Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Ragusa (PTCP)
● Il Piano Regolatore Generale del Comune di Vittoria
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.12 del quadro programmatico riporta: “L’analisi condotta sugli strumenti di pianificazione e programmazione adottati in ambito comunitario in materia energetica, consente di affermare la piena coerenza del progetto proposto con gli obiettivi e finalità di efficienza energetica, di promozione e sviluppo delle fonti di energia rinnovabile e di riduzione delle emissioni di gas serra, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi nazionali per la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia”.
CONSIDERATO che il Proponente in merito alla programmazione nazionale in tema di energia ed ambiente citando il Decreto legislativo del 29 dicembre 2003, n. 387 e le linee guida del D.M. 10 settembre 2010 relative alle caratteristiche del progetto in esame afferma che il progetto in esame rispetta i requisiti generali di cui al punto 16 delle linee guida.
CONSIDERATO che il Proponente rispetto alla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile afferma che risulta evidente che il progetto presenta elementi di totale coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali previsti dalla Strategia stessa in quanto impianto di produzione energetica da fonte rinnovabile.
CONSIDERATO che il Proponente citando la Strategia Energetica Nazionale afferma che dall’analisi condotta, il progetto in esame presenta elementi di totale coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali previsti dalla Strategia in quanto impianto di produzione energetica da fonte rinnovabile.
CONSIDERATO che il Proponente, in relazione al Piano di Azione Nazionale, afferma che il progetto in esame presenta elementi di totale coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali previsti dal Piano in quanto impianto di produzione energetica da fonte rinnovabile.
CONSIDERATO che il Proponente, in relazione al Piano di Azione Italiano per l’Efficienza Energetica, afferma che il progetto in esame presenta elementi di totale coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali previsti dal Piano in quanto impianto di produzione energetica da fonte rinnovabile.
CONSIDERATO che il Proponente, in relazione al Piano Nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra, afferma che il progetto in esame presenta elementi di totale coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali previsti dal Piano in quanto impianto di produzione energetica da fonte rinnovabile.
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.28 del quadro programmatico riporta: “in relazione al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il progetto in esame presenta elementi di totale coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali previsti dal Piano in quanto impianto di produzione energetica da fonte rinnovabile”.
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.33 del quadro programmatico riporta: “In relazione all’analisi della compatibilità del progetto con gli obiettivi generali del XXXXX, si evidenzia quanto segue:
- il progetto non presenta elementi in contrasto con le disposizioni specifiche per l’autorizzazione alla realizzazione di impianti FER. La sua collocazione è prevista su terreno agricolo, con modalità retrofit del tutto compatibili con le attività di coltivazione agricola dell’area
- il progetto presenta elementi di totale coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali previsti dal piano in quanto impianto di produzione energetica da fonte rinnovabile, la cui promozione e sviluppo costituisce uno degli obiettivi principali di Piano stesso; in particolare l’iniziativa in progetto è in linea con quanto prospettato dalle Linee Guida del nuovo PEARS che promuove e favorisce lo sviluppo dell’agro- fotovoltaico; come risulta dalla documentazione progettuale presentata, è stato avviato uno studio dall’Azienda Agraria Didattico - Sperimentali dell’Università degli Studi della Tuscia al fine di valutare la possibile “Integrazione dell’energia solare con l’attività agricola”, individuando le colture compatibili con la presenza dell’impianto fotovoltaico e che in forma sperimentale potranno essere implementate e coltivate al di sotto dei moduli fotovoltaici.”.
CONSIDERATO che il Proponente, relativamente strumenti di programmazione economica (DEFR 2019- 2021, POR-FESR 2014-2020 e X.X.XX “ENERGIA RINNOVABILE E RISPARMIO ENERGETICO”)
adottati nella Regione Sicilia, afferma che emerge una rilevante coerenza dell’intervento in progetto con gli obiettivi fissati in ambito europeo, nazionale e regionale, incrementando in maniera significativa la risorsa complessiva lavorata nel settore delle fonti di energia rinnovabile e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi generali di sviluppo sostenibile della Regione Siciliana.
Piano Territoriale Paesistico Regionale
CONSIDERATO che secondo quanto riportato dal Piano Territoriale Paesistico Regionale l’area oggetto dell’intervento afferisce all’Ambito Territoriale n.16 "Area delle colline di Caltagirone e Vittoria".
CONSIDERATO che il Proponente afferma che secondo quanto riportato dalla tabella relativa all’elenco dei Beni Culturali ed Ambientali per l’ambito territoriale in oggetto, sul sito d’installazione dell’impianto fotovoltaico, non sono presenti aree di particolare pregio o vincoli ostativi alla realizzazione dell’impianto e pertanto il progetto è compatibile con il Piano Territoriale Paesistico Regionale.
Piano Territoriale Paesistico Provinciale di Ragusa
CONSIDERATO che il Piano Territoriale Paesistico Provinciale di Ragusa (ambiti 15, 16 e 17), adottato con D.A. 1346 del 05/04/2016 dell’Assessorato Regionale Beni Culturali ed Ambientali è strumento di attuazione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e contiene le Linee Guida del Piano Paesistico Regionale.
CONSIDERATO che il Piano Paesaggistico suddivide il territorio degli Ambiti 15, 16 e 17 ricadenti nella provincia di Ragusa in Paesaggi Locali, individuati, così come previsto dal comma 2 dell’art. 135 del Codice, sulla base delle caratteristiche naturali e culturali del paesaggio e che lo stesso si articola secondo norme di carattere prescrittivo o di indirizzo.
CONSIDERATO che nei territori dichiarati di pubblico interesse ai sensi e per gli effetti degli artt. 136 e 142 del Codice nonché negli ulteriori immobili e aree individuati dal Piano Paesaggistico, ai sensi della lett.
c) dell’art.134 del medesimo Codice, le norme del Piano Paesaggistico hanno carattere prescrittivo.
CONSIDERATO che secondo quanto riportato dal Proponente la zona in esame ricade nel Paesaggio locale 4 denominato “Piana di Acate, Vittoria e Comiso”, di cui all’art. 24 delle Norme Tecniche di Attuazione, in una zona non sottoposta ad alcun livello di tutela.
CONSIDERATO che il Proponente afferma che il progetto non è in contrasto con le prescrizioni e gli indirizzi di tutela del Piano stesso, con particolare riferimento alla componente paesaggio agrario; - il progetto risulta tale da non alterare le viabilità storiche presenti; - il progetto risulta conforme alle indicazioni del Piano relativamente alla tutela dei Beni paesaggistici ed ai regimi normativi in quanto, tutte le aree di intervento risultano esterne alla perimetrazione di aree tutelate di cui all’ art. 142 del D.Lgs. 42/04 e s.m.i.; - l’impianto di rete per la connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica di distribuzione sarà interno al sito.
CONSIDERATO e VALUTATO che: (i) il Proponente non riferisce che parte del cavidotto, seppur interrato su strade preesistenti, ricade in zona di Livello di Tutela 1 Obiettivi specifici. Tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico attraverso misure orientate a: – miglioramento della fruizione pubblica delle aree archeologiche; – tutela secondo quanto previsto dalla normativa specificata dalle Norme per la componente “Archeologia”; (ii) in considerazione della tipologia di intervento le prescrizioni di piano non appaiono tuttavia ostative alla realizzazione dell’opera.
Aree Natura 2000
CONSIDERATO che il sito di progetto ricade a:
● Circa 5,1 km dal Sito d’Interesse Comunitario SIC ITA 080003 “Vallata del Fiume Ippari”, designato come Zona Speciale di Conservazione (ZSC).
● Circa 7,8 km dal Sito d’Interesse Comunitario SIC ITA 070005 “Bosco di Santo Xxxxxx”.
● Circa 12,2 km dalla Zona di Protezione Speciale ZPS ITA 050012 "Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela".
● Circa 14,0 km dalla Sito d’Interesse Comunitario SIC ITA 050001 “Biviere e Macconi di Gela”.
● Circa 14,6 km dal Sito d’Interesse Comunitario SIC ITA050007 “Sughereta di Niscemi”.
● Circa 15,7 km dal Sito d’Interesse Comunitario SIC ITA 080004 “Punta Braccetto, Contrada Cammarana”.
CONSIDERATO che secondo quanto affermato dal Proponente il Sito più vicino all’area interessata dall’impianto fotovoltaico di progetto è il SIC ITA 080003 “Vallata del Fiume Ippari”. Sul sito in studio non sono stati riscontrati habitat di riferimento della SIC così come indicati nel Formulario Standard reso dal
Ministero dell’Ambiente; non è pertanto possibile stabilire una relazione esatta tra il sito d’installazione dell’impianto fotovoltaico e gli habitat di ITA080003, proprio per l’assenza reale all’interno del sito degli stessi habitat e pertanto si può quindi concludere che l’intervento in progetto è compatibile anche con le prescrizioni delle Direttive 92/43/CE e 2009/147/CE relative alla “Rete Natura 2000”.
IBA
CONSIDERATO che la IBA più vicina al sito d’installazione dell’impianto fotovoltaico in progetto è la 166
- Biviere e piana di Gela”, da cui lo stesso dista circa 12,4 km. Il Proponente afferma che data la notevole distanza dell’area si può pertanto affermare che il progetto in esame non presenta elementi di contrasto con i livelli di tutela e conservazione della stessa.
Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve
CONSIDERATO che la Riserva Naturale Orientata “Pino d’Aleppo” risulta essere la più vicina al sito di intervento e che dista dallo stesso più di 5 km, il Proponente afferma che il progetto in esame è completamente esterno e notevolmente distante dalla perimetrazione di tali aree e non risulta pertanto soggetto alla disciplina dei piani di gestione degli stessi.
Geositi
CONSIDERATO che l’area di intervento risulta completamente esterna alla perimetrazione delle aree censite all’interno del catalogo e non risulta pertanto soggetto alle specifiche norme di disciplina di tali siti.
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.84 del quadro programmatico riporta: “In relazione all’analisi della compatibilità del progetto con gli obiettivi generali del PSR, si evidenzia quanto segue:
- il progetto non presenta elementi in contrasto con le disposizioni specifiche per l’autorizzazione alla realizzazione di impianti FER. La sua collocazione è prevista su terreno agricolo, con modalità retrofit del tutto compatibili con le attività di coltivazione agricola dell’area
- il progetto risulta compatibile con gli obiettivi e gli indirizzi generali previsti dal piano in quanto impianto di produzione energetica da fonte rinnovabile con implementazione agricola di colture tradizionali e biologiche (agro-fotovoltaico).”.
Aree boscate
CONSIDERATO che il Proponente afferma che dall’analisi della cartografia del Sistema Informativo Forestaledi è emerso che l’area di intervento non risulta interessata da aree percorse dal fuoco per gli anni dal 2007 al 2012 e tutte le aree risultano inoltre non vincolate a bosco (L.R. 16/96 art. 4) dalla Carta Forestale redatta ai sensi del D.Lgs. 227/2001 e s.m.i
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.84 del quadro programmatico riporta: “dall’analisi del Piano Regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli incendi, il progetto in esame non risulta in contrasto con la disciplina di Piano in quanto, relativamente alla parte di produzione di energia elettrica, l’impianto fotovoltaico sarà realizzato nel rispetto della normativa vigente in materia di antincendio e, relativamente alla parte di coltivazione agricola saranno osservate le disposizioni regionali relative alla cautela per l’accensione dei fuochi nei boschi e la prevenzione degli incendi.”.
PAI
CONSIDERATO che il Proponente afferma che l’area oggetto dello studio, si colloca all’interno del Bacino Idrografico del Fiume Ippari (080) ed aree comprese tra il bacino del F. Acate –Dirillo (079) e il bacino del
F. Irminio (081). In relazione alla tipologia di intervento previsto e in funzione dell’analisi effettuata, il progetto in esame: (i) non risulta in contrasto con la disciplina in materia di rischio idraulico e geomorfologico di PAI (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni, per la parte idraulica) in quanto l’intervento risulta completamente esterno alla perimetrazione di aree a pericolosità idraulica e da frana; (ii) non risulta in contrasto con la disciplina in materia di rischio idrogeologico in quanto l’intervento è tale da non determinare condizioni di instabilità e da non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici nell’area. Quindi si può attestare la totale compatibilità del progetto anche con le prescrizioni del Piano per l’Assetto Idrogeologico della Regione Sicilia, approvato con Decreto del 4 luglio 2000, in quanto l’intervento in progetto non ricade in aree a rischio dissesto e/o con pericolosità geomorfologica, né altresì in aree a rischio idraulico e/o con pericolosità idraulica per fenomeni di esondazione.
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.96 del quadro programmatico riporta: “Come si evince dalla Carta dei dissesti e dalla Carta delle pericolosità e del Rischio geomorfologico, nell’area ove sorgerà l’impianto non sussistono zone in dissesto, a rischio di dissesto o a pericolosità geomorfologica, né altresì in aree a rischio idraulico e/o con pericolosità idraulica per fenomeni di esondazione. Inoltre il tracciato della Linea elettrica MT in cavo interrato di connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica di distribuzione risulta esterno ad aree perimetrate nel PAI a rischio dissesti e/o idraulico.”.
Piano di Gestione Rischio Alluvioni (PGRA)
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.105 del quadro programmatico riporta: “In relazione alla tipologia di intervento previsto e in funzione dell’analisi effettuata, il progetto in esame non risulta in contrasto con la disciplina in materia di rischio idraulico (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) in quanto l’intervento risulta completamente esterno alla perimetrazione di aree a pericolosità idraulica. Quindi si può attestare la totale compatibilità del progetto anche con le previsioni del Piano di Gestione del Rischio Alluvioni della Regione Sicilia (PGRA), adottato in via preliminare ma non ancora approvato.”.
Piano di tutela delle acque
CONSIDERATO che il Proponente riporta che in relazione alla tipologia di intervento previsto e alle trascurabili interazioni sulla componente “ambiente idrico”, dall’analisi effettuata, il progetto in esame:
● Non risulta in contrasto con la disciplina di Piano ed in particolare, con le misure di prevenzione dell’inquinamento o di risanamento per specifiche aree (aree di estrazione acque destinate al consumo umano, aree sensibili, ecc.);
● Non presenta elementi in contrasto, in termini di consumi idrici, in quanto non comporterà impatti in termini quali-quantitativi dell’acqua utilizzata durante l’esercizio (uso irriguo delle coltivazioni e pulizia saltuaria dei pannelli solari);
● Non presenta elementi in contrasto, in termini di scarichi idrici, in quanto comporterà unicamente la generazione di reflui idrici civili e di acque meteoriche limitatamente all’area dell’impianto di utenza, che saranno in gestite in accordo alla specifica disciplina prevista dalla normativa vigente.
Piano regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente
CONSIDERATO che il Proponente afferma che in relazione alla tipologia di intervento previsto ed in funzione dell’analisi effettuata, il progetto in esame non risulta in contrasto con la disciplina di Piano in quanto la sua realizzazione comporterà emissioni in atmosfera di entità trascurabile e limitate alla fase di cantiere e presenta elementi di totale coerenza in quanto la sua realizzazione comporterà un impatto positivo in termini di mancate emissioni di macroinquinanti.
Piano faunistico venatorio regionale
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.105 del quadro programmatico riporta: “Tenendo conto che il Piano Faunistico Xxxxxxxxx individua gli ambiti territoriali su cui si può esercitare l’attività venatoria, escludendo le aree di interesse naturalistico ambientale e paesaggistico (Rete Natura 2000 e Piano Territoriale Paesistico Regionale), considerata la natura preminente della produzione di energia da fonti rinnovabili, classificate dalla normativa vigente come opere di pubblica utilità indifferibili ed urgenti, si ritiene che l’intervento in progetto risulti compatibile con le previsioni del Piano Faunistico Venatorio Regionale.”.
Piano regionale delle bonifiche
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.120 del quadro programmatico riporta: “Nel territorio del comune di Vittoria sono state censite due discariche dismesse ubicate in Contrada Pozzo Bollente e Mendolilli, che risultano esterne all’area prevista per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in progetto e della linea elettrica MT di connessione dell’impianto alla Rete elettrica di distribuzione. E non sono stati censiti siti minerari da bonificare all’interno del territorio della provincia di Ragusa.”.
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.123 del quadro programmatico riporta: “Nel territorio del comune di Vittoria sono stati censiti due stabilimenti a rischio d’incidente rilevante che risultano esterni all’area prevista per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in progetto e della linea elettrica MT di connessione dell’impianto alla Rete elettrica di distribuzione.”.
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.124 del quadro programmatico riporta: “In relazione alla tipologia di intervento previsto ed alle trascurabili interazioni sulla componente ambientale, dall’analisi effettuata, il progetto non risulta in contrasto con la disciplina del Piano Regionale delle Bonifiche ed in particolare, con le misure di risanamento e bonifica di specifiche aree (discariche dismesse, siti minerari, aree con presenza di amianto, siti a rischio d’incidente rilevante, Siti di Interesse Nazionale).”.
Piano regionale di gestione dei rifiuti
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.130 del quadro programmatico riporta: “In relazione alla tipologia di intervento ed alle misure previste in progetto per la gestione dei rifiuti prodotti durante la fase di costruzione, esercizio e dismissione dell’impianto fotovoltaico, dall’analisi effettuata, il progetto risulta compatibile con gli obiettivi del Piano Regionale di gestione dei rifiuti.”.
Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità PRTPIIM
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.130 del quadro programmatico riporta: “In relazione alle previsioni e agli obiettivi del Piano Regionale delle Infrastrutture e Mobilità e agli interventi infrastrutturali previsti per il perseguimento degli obiettivi e finalità del Piano, nello specifico nel territorio della provincia di Ragusa, ove è prevista la velocizzazione della Linea Ferroviaria Gela – Ragusa – Siracusa (Intervento F14) ed il completamento dell’Autostrada Siracusa – Gela (Intervento S1), si può concludere che l’intervento in progetto è compatibile con il Piano.”.
Piano regionale per la lotta alla siccità 2020
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.140 e 141 del quadro programmatico riporta: “Al fine di definire la coerenza/compatibilità del progetto proposto con gli obiettivi e le linee di azione del Piano Regionale per la lotta alla Siccità 2020, si descrive di seguito il fabbisogno idrico, durante l’intero ciclo di vita dell’impianto fotovoltaico e le scelte progettuali:
Durante la Fase di Cantiere saranno riscontrabili prelievi idrici collegati essenzialmente a:
- necessità del cantiere (umidificazione delle aree di cantiere al fine di limitare le emissioni di polveri, lavorazioni, etc.);
- uso civile, per soddisfare le esigenze del personale di cantiere.
L’approvvigionamento idrico verrà effettuato mediante autobotte e mediante la realizzazione di un sistema di accumulo che possa consentire la corretta gestione; non sono previsti prelievi diretti da acque superficiali o da pozzi per le attività di realizzazione delle opere. Mentre per le lavorazioni, la qualità dell’acqua fornita deve rispecchiare requisiti chimico fisici in modo da non alterare il comportamento di alcuni materiali (es. assenza Sali – torbidità massima 1-2 g/l, eccezionalmente 2-5 g/l) la fornitura di acqua ai lavoratori deve prevedere il rispetto degli standard di potabilità per consumo giornaliero pro capite. Considerata la durata complessiva del cantiere prevista in 4 mesi, si stima un fabbisogno idrico di circa 35.000 – 40.000 litri di acqua. Durante la fase di cantiere i reflui di tipo civile saranno gestiti mediante WC chimici (acque nere) e serbatoi di accumulo (acque bianche e acque grigie) installati presso l’area di cantiere e trattati come rifiuto grazie ad interventi periodici di prelievo e smaltimento ad opera di ditte specializzate. Le acque meteoriche incidenti sulle aree del cantiere a terra potranno drenare naturalmente. L’area di cantiere sarà comunque dotata di opportune canalizzazioni per regimentare le acque meteoriche in caso di eventi di pioggia intensi.
Durante la Fase di Esercizio ci sarà un consumo idrico legato a:
- Manutenzione delle alberature: impiantate nella fascia perimetrale di mitigazione: per il periodo necessario all’attecchimento delle piante si stima un consumo idrico pari a 10.000 litri a settimana.
L’approvvigionamento di tale riserva d’acqua avverrà mediante la realizzazione di un impianto idrico, costituito da un sistema di accumulo, costituito da n. 2 serbatoi di accumulo fuori terra aventi ciascuno capacità 20.000 litri, da un impianto autoclave e da una rete di distribuzione interna al sito costituita da un impianto di irrigazione a goccia. L’approvvigionamento idrico avverrà tramite trasporto d’acqua con autocisterne autorizzate, ai sensi delle normative igienico sanitarie vigenti. Il progetto inoltre prevede la realizzazione di un impianto di raccolta delle acque meteoriche, al fine del riutilizzo delle stesse per l’alimentazione esclusiva dell’impianto di irrigazione; tale sistema di raccolta delle acque meteoriche sarà costituito da n. 1 vasca di raccolta delle acque piovane da 20.000 litri che sarà collocata sul lato est del lotto in corrispondenza della canaletta drenante che intercetterà le acque meteroiche di ruscellamento superficiale.
- Attività di pulizia dei pannelli: si stimano consumi di acqua demineralizzata non superiori a complessivi
20.000 litri anno considerando un solo lavaggio moduli; l’approvvigionamento di tale riserva d’acqua avverrà dalle Ditte di O&M che effettueranno la manutenzione dell’impianto fotovoltaico.
Durante la Fase di Dismissione il fabbisogno idrico sarà essenzialmente riconducibile a quello previsto per la fase di cantiere.
In relazione alla tipologia di intervento previsto ed alle trascurabili interazioni sul fabbisogno idrico previsto per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in progetto, si può asserire che il progetto non risulta in contrasto con la disciplina del Piano Regionale per la lotta alla siccità 2020. In particolare, la scelta progettuale di prevedere un sistema di raccolta e riuso delle acque meteoriche al fine dell’implementazione dell’impianto di irrigazione a goccia previsto per garantire un corretto attecchimento delle specie arboree piantumate nella fascia perimetrale, garantirà l’ottimizzazione del fabbisogno idrico e razionalizzando i consumi. In tale ottica si può concludere che l’intervento in progetto risulta compatibile con il Piano Regionale per la lotta alla siccità 2020.”.
Aree non idonee all’installazione di impianti FER regione Sicilia
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.142 del quadro programmatico riporta: “Nessun provvedimento è stato emanato dalla Regione Siciliana in ordine alle aree non idonee per gli impianti fotovoltaici e pertanto la valutazione del progetto dovrà essere condotta entrando nel merito di ogni singolo aspetto progettuale ed ambientale contemperando le esigenze di tutela ambientale con quelle dell’iniziativa privata volta alla produzione di energia da fonti rinnovabili”.
Consumo di Suolo in Sicilia – Monitoraggio nel Periodo 2017-2018 (ARPA Sicilia)
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.148 del quadro programmatico riporta: “Si può asserire la compatibilità dell’intervento proposto con il Piano di monitoraggio del consumo di suolo in Sicilia”.
Piano Territoriale Provinciale
CONSIDERATO che il Proponente afferma che la realizzazione dei progetti sul territorio provinciale deve essere in linea con gli obiettivi previsti dal Piano nell’ambito delle descrizioni dei programmi di settore, dei piani d’area e dei progetti speciali e dall’analisi condotta è emerso che l’attuazione del presente progetto non entra in conflitto con le priorità e finalità del suddetto piano. L’intervento in oggetto persegue gli obiettivi di “sviluppo sostenibile” in quanto permette, attraverso l’uso delle risorse energetiche locali disponibili, di ridurre il quantitativo di anidride carbonica presente in atmosfera e salvaguardare l’ambiente.
Piano Regolatore Generale della Città di Vittoria
CONSIDERATO che il Proponente afferma che l’area ove verrà istallato l’impianto fotovoltaico in progetto ricade, nel vigente Piano Regolatore Generale del Comune di Vittoria, approvato con X.X.X. xx 000/XXX xxx 00/00/0000, in Zona Territoriale Omogenea “E – Zone prevalentemente destinate agli usi agricoli”, di cui all’art. 44 delle Norme Tecniche di Attuazione. Le particelle n. 104, 105, 106 e 107, ricadono in Zona “E” e parzialmente in Zona “G1 – Zone vincolate a causa di pericolosità geologiche e sismiche” di cui all’art. 55 delle N.T.A. Le particelle n. 45, 48, 101 e 75 ricadono in Zona “E” e parzialmente in Zona “G2 – Zone sottoposte a Vincolo di Protezione del Nastro Stradale”, di cui all’art. 56 delle N.T.A. e Zona “G1 – Zone vincolate a causa di pericolosità geologiche e sismiche” di cui all’art. 55 delle N.T.A. Le particelle n. 19, 22, 44, 47, 58, 59 e 100, ricadono in Zona “E”.
CONSIDERATO e VALUTATO che relativamente alle particelle sottoposte a vincolo, secondo quanto riportato dalle N.T.A. del PRG del Comune di Vittoria, il Proponente ha predisposto che vengano introdotte le corrispondenti fasce di rispetto.
CONSIDERATO che il Proponente afferma che le Norme Tecniche di Attuazione non prevedono per questa Zona Territoriale Omogenea limitazioni sulla realizzazione di impianti fotovoltaici. La Relazione di
Compatibilità con la valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali, la tutela della biodiversità, la tutela del patrimonio culturale e la tutela del passaggio rurale, riporta una descrizione del paesaggio rurale, delle produzioni agroalimentari presenti nell’area e del patrimonio culturale fornendo un giudizio di compatibilità dell’intervento in progetto.
CONSIDERATO che il Proponente nella revisione del Sia a pag.157 del quadro programmatico riporta: “Da quanto specificato ed in forza della normativa comunitaria, nazionale (art. 12, comma 7 del D. Lgs. n. 387/2003) e regionale che consente l’installazione degli impianti fotovoltaici nelle Zone Agricole “E” dei Piani Regolatori Comunali si può attestare la compatibilità dell’intervento con lo strumento di pianificazione urbanistica”.
QUADRO PROGETTUALE
CONSIDERATO che:
● Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico grid–connected di tipo retrofit ad inseguimento automatico su un asse della potenza nominale di picco pari a 3.988,71 kWp, da realizzare sui terreni agricoli siti in Xxxxxxxx Xxxxxxx x.x.x., xxx xxxxxxxxxx xxx xxxxxx xx Xxxxxxxx (XX).
● L'impianto ha le seguenti coordinate: Lat. 36°59'52'' N Long. 14°32'50'', ad una altitudine di 200 m
s.l.m. La superficie pressoché pianeggiante e di Ha 10 are 16 ca 30 (101.630 mq) e verrà installato sui terreni agricoli iscritti in Catasto Terreni al Foglio di Mappa 29 del Comune di Vittoria (Sez. A), particelle n. 19-22-44-45-47-48-58-100-101-104-105-106-59-75-107, aventi le caratteristiche di: seminativo, vigneto, seminativo arborato e seminativo irriguo.
● Il sito è servito dalla Xxxxxx Xxxxxxxxxxx x. 00 “Vittoria - Forcone - Pedalino - Quaglio” direttamente collegata alla Xxxxxx Xxxxxxx XX 000 “Sud Occidentale Sicula”. La rete viaria esistente è idonea a servire il traffico indotto dalle attività di installazione, manutenzione e smantellamento dell’impianto fotovoltaico.
● Oltre all’impianto propriamente detto il progetto prevede la realizzazione di opere complementari che interessano l’area in cui lo stesso viene installato e più precisamente:
- Realizzazione della viabilità interna provvisoria e permanente.
- Realizzazione di una recinzione metallica perimetrale.
- Realizzazione di manufatti edilizi a protezione di vari componenti dell’impianto e per la realizzazione di locali di servizio.
- Piantumazione di specie arboree autoctone per una fascia perimetrale di larghezza pari a 10 m posta a schermatura visiva dell’impianto quale intervento di mitigazione dell’impatto visivo.
● La consistenza dell’impianto in oggetto si può sintetizzare nei seguenti sistemi:
- Sistema di generazione o campo fotovoltaico (moduli e strutture di sostegno)
- Sistema di conversione (inverter) e trasformazione;
- Sistema d’interfaccia tra l’impianto fotovoltaico e la Rete (Cabina di consegna e cabina utente).
● L’impianto sarà costituito da 374 stringhe da 27 moduli ciascuna, per un numero complessivo di n°
10.098 moduli fotovoltaici del tipo “JA SOLAR “JAM72S01-395/PR” con una potenza nominale di picco pari a 395 Wp e pertanto si avrà una potenza nominale di picco pari a 3.988,71 kWp. Le predette stringhe, saranno posizionate su strutture ad inseguimento mono-assiale (Tracker con possibilità di rotazione rispetto al proprio asse di 110 °, -55 °; + 55 °), distanziate le une dalle altre, in direzione Est-Ovest, di circa 5 m (interasse strutture). Tali strutture verranno fissate su pali di fondazione denominati “pali battuti”; il loro dimensionamento verrà calcolato, dal punto di vista statico, in base al progetto e sarà stabilito definitivamente a seconda delle condizioni del suolo e dell’ubicazione. L’altezza minima dei pannelli da terra, in fase di inclinazione massima, sarà di circa 60 cm e quella con pannello in posizione orizzontale sarà invece di circa 145 cm.
● La conversione della forma d’onda elettrica, da continua in alternata, verrà effettuata per mezzo di n°
1 inverter centralizzato di tipo SMA MV Power station 2750 e n° 6 Inverter SMA Sunny Highpower 150-20, che saranno disposti in modo idoneo ad assicurare il miglior funzionamento relativo all’accoppiamento inverter-stringa. In fase esecutiva la marca e la tipologia dei moduli e degli inverter potranno variare in relazione alla disponibilità nel mercato, fermo restando che non verrà apportata alcuna variazione alla potenza nominale di picco del generatore fotovoltaico. Infine, verrà effettuata la connessione degli inverter alla propria cabina utente, la quale sarà a sua volta collegata alla propria cabina di consegna prevista da E-distribuzione, che permetterà l’immissione dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico nella rete del distributore.
● Per ciò che concerne le opere civili, il progetto prevede la posa di:
- n°1 Cabina Utente avente una superficie di 17 mq.
- n°1 Cabina di consegna (vano ENEL e vano misure) avente una superficie di 17 mq, destinata al posizionamento delle apparecchiature per la consegna dell’energia elettrica da rete ENEL in MT del distributore al cliente produttore.
- n°1 Cabina Inverter SMA MV POWER STATION 2750, avente una superficie di 15,6 mq;
- n°1 Cabina di Trasformazione MT/BT, avente una superficie di 18,75 mq.
- n°1 Cabina Servizi Ausiliari avente una superficie di 10 mq.
- n°2 Cabina Storage, ciascuna avente una superficie di 17 mq, per una superficie complessiva pari a 34 mq; Tutte le cabine sopra descritte saranno realizzate in box prefabbricato in cemento armato vibrato rispondente alle prescrizioni ENEL di riferimento, complete di basamento prefabbricato in c.a.v.
- La superficie complessiva dei moduli in pianta sarà di 20.233 mq, quella della viabilità di servizio di 9.641 mq e quella a verde di 16.956 mq.
● La parte di impianto per la connessione in MT è l’insieme degli impianti necessari per la connessione alla rete ed è distinguibile in due porzioni: una parte definita come “impianto di rete per la connessione” ed un’altra definita come “impianto di utenza per la connessione”.
● L’impianto fotovoltaico in progetto funzionerà in parallelo alla Rete del Distributore e sarà allacciato a questa in corrispondenza del punto di consegna in media tensione, secondo quanto indicato nel Preventivo di connessione rilasciato da e-distribuzione S.p.A. con Nota prot. n. ED-06/05/2020- P0701619, Codice di rintracciabilità: 211797801, lo stesso sarà allacciato alla Rete di Distribuzione tramite la realizzazione di una nuova cabina di consegna collegata in entra - esce su Linea MT “Vitorini” uscente da cabina primaria AT/MT “VITTORIA”.
● Il preventivo di connessione tiene conto del coordinamento tra gli impianti di rete: “Bompolieri 2” “Bompolieri 1” e “Spedalotto”, tutti in capo alla stessa società. Per la connessione è stata prevista una soluzione tecnica comune che presenta un impianto di rete unico, costituito da un anello (gestito in modalità “aperto”) composto da una linea di connessione, che partendo dalla cabina primaria AT/MT “VITTORIA”, alimenterà prima la cabina di consegna dell’impianto fotovoltaico “Spedalotto” e successivamente la cabina di consegna dell’impianto fotovoltaico “Bompolieri 2”. Contestualmente vi sarà un’altra linea di connessione che partendo sempre dalla cabina primaria AT/MT “VITTORIA”, alimenterà in antenna, la cabina di consegna dell’impianto fotovoltaico “Bompolieri 1”. Infine, verrà effettuato un collegamento tra le due cabine di consegna che rappresentano i punti finali di questi due rami Bompolieri 1 e Bompolieri 2, che consentirà, sotto alcune condizioni, anche la richiusura dell’anello.
● Per la connessione alla rete esistente dell’impianto fotovoltaico “Bompolieri 2” la soluzione fornita prevede: la realizzazione di un tratto di elettrodotto MT a tensione nominale 20 kV in cavo interrato in AL 3x185 mm2 su strada asfaltata, di lunghezza complessiva pari a circa 5160 m (2290 m + 2770 m + 100 m). La soluzione per la parte di impianto comune prevede la posa di un ulteriore cavo (doppia terna) nello stesso scavo per tutta la lunghezza del tracciato. La posa sotterranea di fibra ottica per una lunghezza complessiva di 5160 m (2290 m + 2770 m + 100 m). La soluzione per la parte di impianto comune prevede la posa di un unico cavo ottico per la gestione di tutti gli impianti. Posa di cabina di consegna realizzata in conformità agli standard di E-DISTRIBUZIONE con specifica DG2092 ed. 3. Allestimento delle apparecchiature elettriche di manovra e di misura in media tensione nella cabina di consegna, per realizzare la soluzione di connessione in antenna. Allestimento di UP per telecomando degli “IMS” della cabina di consegna e modulo GSM.
● La soluzione tecnica fornita prevede i seguenti elementi: realizzazione di un tratto di elettrodotto MT a tensione nominale 20 kV in cavo interrato in AL 3x185 mm2 su strada asfaltata, di lunghezza complessiva pari a circa 5160 m (2290 m + 2870 m). La soluzione per la parte di impianto comune prevede infatti la posa di una doppia terna nello stesso scavo per tutta la lunghezza del tracciato. Posa sotterranea di fibra ottica per una lunghezza complessiva di 5160 m (2290 m + 2870 m); la soluzione per la parte di impianto comune prevede la posa di un unico cavo ottico per la gestione di tutti gli impianti. Posa di un ulteriore cabina di consegna per la cabina di consegna dell'impianto denominato “Spedalotto”. Posa di un ulteriore cabina di consegna dell'impianto denominato “Bompolieri 1”. Posa di un’ulteriore cabina, con funzione di sezionamento della linea. Allestimento delle apparecchiature elettriche di manovra e di misura nelle cabine di consegna e nella cabina di sezionamento per realizzare la soluzione di connessione in antenna. Allestimento di UP per telecomando degli “IMS” della cabina di consegna e modulo GSM.
● Infine, la soluzione prevede la richiusura di questi due rami e precisamente tra le cabine di consegna degli impianti “Bompolieri 1” e “Bompolieri 2”. Pertanto verrà realizzato un tratto di elettrodotto MT a tensione nominale 20 kV in cavo sotterraneo in AL 3x185 mm2 su asfalto di lunghezza complessiva pari a circa 100 m e relativa posa di fibra ottica (facente parte dei 5160 m).
● L’attestazione di entrambe le linee di connessione alla cabina primaria AT/MT “VITTORIA”, avverrà mediante la predisposizione di due interruttori MT direttamente all’interno di tale cabina. Tale intervento sarà eseguito da E-Distribuzione.
● L’area sarà illuminata solo in prossimità dell’ingresso, del locale di servizio ed in vari punti all’interno del sito in modo da garantire una sufficiente visibilità.
CONSIDERATO che nella revisione del SIA nel quadro progettuale a pag.10 il Proponente riporta: “i moduli hanno una riflettanza solare molto bassa in quanto riflettono in media solo il 3% ‐ 5% della luce incidente e pertanto si può affermare che il fenomeno della riflessione risulta molto ridotto rispetto ad altri elementi, anche naturali”.
CONSIDERATO che nella revisione del SIA nel quadro progettuale a pag.11 il Proponente riporta: “In base alla stima della producibilità annua, l’energia specifica annua risulta pari a 2.099 kWh/kWp; il valore di energia che il sistema fotovoltaico produrrà in un anno, se non vi sono interruzioni nel servizio è pari a 8.373.000kWh/anno. La quantità di anidride carbonica non emessa in un anno risulterà pari a circa 714 kg per ogni chilowatt di picco installato; complessivamente si risparmieranno circa 2.847.939 kg di anidride carbonica in un anno per un totale di circa 85.438.168 kg di anidride carbonica in 30 anni.”.
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente nelle integrazioni documentali conseguenti al ricevimento del PII ha prodotto il cronoprogramma dei lavori.
CONSIDERATO che nell’area effettivamente occupata dal campo fotovoltaico non occorre operare alcun livellamento del terreno.
CONSIDERATO che nella revisione del SIA nel quadro progettuale il Proponente riporta: “è prevista la realizzazione di aree a verde in cui impiantare essenze autoctone ed in particolare quelle tipiche della flora del sito. Lungo tutto il perimetro saranno impiantate, per una larghezza pari a 10 m, essenze arboree in modo da costituire una vera e propria cintura di verde. La superficie che sarà destinata a verde è pari a 16.956 mq; tale fascia avrà la funzione di schermare l’impianto riducendo l’impatto visivo e l’alterazione percettiva del paesaggio. L’attuazione di tale intervento mitigativo contribuirà in maniera significativa ad aumentare il numero di esemplari all’interno del sito e consentirà di schermare opportunamente l’impianto fotovoltaico, riducendone l’impatto visivo e garantendo un’idonea schermatura visiva dell’impianto ed il corretto inserimento paesaggistico dell’opera. Nello specifico, per la realizzazione della fascia mitigativa a verde, verranno impiantate specie arboree autoctone (Olea Europea) provenienti da vivai in possesso di licenza ai sensi dell’art. 4 del D. Lgs. 386/03 rilasciato da Comando Corpo forestale della Regione Siciliana e coerenti con il contesto pedo‐climatico naturalistico e paesaggistico dell’area (Vedi Elaborato PD_ELB_31_Opere di mitigazione a verde e Piano di manutenzione interventi di mitigazione a verde). Nelle parti interne al sito non direttamente occupate dal generatore fotovoltaico e dalle opere accessorie, il terreno sarà coltivato con colture compatibili con il microclima generato dal campo fotovoltaico; il progetto ha la finalità di riconvertire il suolo agricolo, in parte destinato a seminativo semplice ed arborato, ad un uso “Agrosolare”, mediante la produzione integrata di Energia Rinnovabile da fonte solare fotovoltaica e coltivazioni biologiche (Fotovoltaico 2.0), compatibili con la piena funzionalità dell’impianto.”.
CONSIDERATO che il Proponente afferma che allo scopo di minimizzare gli impatti indotti dal traffico degli automezzi di cantiere, saranno adoperate tutte le precauzioni necessarie per arrecare il minor disagio sull’ambiente; si prevedono quindi una serie di interventi di mitigazione di tipo preventivo, che consentiranno di ridurre al minimo le interferenze con il livello di qualità dell’aria.
CONSIDERATO che nella revisione del SIA nel quadro progettuale il Proponente riporta: “le strade avranno uno sviluppo complessivo di 10.292 mq per una larghezza di 3,0 m; considerando uno scotico di 15‐20 cm il volume di materiale derivante dallo scavo per la viabilità sarà di circa 1.544 mc, mentre il materiale necessario alla sottopavimentazione sarà di circa 5.146 mc.”.
CONSIDERATO che, da quanto emerge dalla documentazione prodotta, l’area sarà illuminata solo in prossimità dell’ingresso, del locale di servizio ed in vari punti all’interno del sito in modo da garantire una sufficiente visibilità.
CONSIDERATO che il progetto prevede la definizione di appropriate misure orientate alla riduzione e compensazione degli impatti, sia in fase di costruzione dell’impianto, sia in fase di esercizio e di smantellamento.
CONSIDERATO che il Proponente afferma che nelle zone dove dovranno essere eseguiti i lavori, si attueranno tutti i possibili accorgimenti e le precauzioni in modo da arrecare la minor interferenza all’ambiente esterno.
CONSIDERATO che il Proponente afferma che all’interno del cantiere sia i fabbricati di servizio, sia le aree destinate allo stoccaggio di materiali o alla sosta dei mezzi operativi saranno localizzati tenendo conto della vegetazione presente, minimizzando in tal modo interferenze con formazioni arboree - arbustive. Il terreno vegetale rimosso per la preparazione del cantiere e per l’installazione dell’impianto fotovoltaico sarà accantonato temporaneamente all’interno del cantiere, in una zona lontana dal transito dei veicoli, per il suo successivo reimpiego; i volumi di terra asportati per la realizzazione delle canalette saranno piuttosto ridotti al fine di non danneggiarne le caratteristiche strutturali e di fertilità del terreno. Ad opere ultimate, le aree verranno completamente ripulite con l’asportazione ed il trasporto a discariche autorizzate dei rifiuti e degli scarti di lavorazione; il terreno vegetale, precedentemente accantonato, sarà sistemato nell’area, ricostruendo la morfologia dei luoghi preesistente al processo di cantierizzazione. Infine le aree di cantiere, così bonificate e ripristinate verranno riconvertite alla vocazione originaria.
CONSIDERATO che il Proponente afferma che durante la fase di cantiere non si determineranno scarichi liquidi; tuttavia, potrebbe essere osservata la presenza di solidi in sospensione.
CONSIDERATO che relativamente alla fase di cantiere il Proponente afferma che per quanto riguarda gli automezzi utilizzati per il trasporto dei materiali saranno adoperate tutte le precauzioni necessarie per arrecare il minor disagio sull’ambiente. Allo scopo di minimizzare gli impatti indotti dal traffico degli automezzi di cantiere, si possono prevedere una serie di interventi di mitigazione, di tipo preventivo, che consentano di ridurre al minimo le interferenze con il traffico locale e con il livello di qualità dell’aria.
CONSIDERATO che potenziali fonti di impatto acustico saranno i macchinari e i mezzi presenti nel cantiere. Al fine di ridurre al minimo tali impatti, verrà attentamente definito il layout del cantiere, tenendo conto del posizionamento delle fonti di emissioni acustiche impattanti rispetto ai ricettori potenziali; si prevede inoltre di adottare impianti e mezzi d’opera silenziati.
CONSIDERATO che il Proponente riporta che durante l’esecuzione dei lavori verrà posta particolare attenzione a non sollevare polvere che potrebbe arrecare disagio agli operai ed a terzi; a tal fine il suolo verrà periodicamente inumidito per eliminare del tutto tale inconveniente, soprattutto durante la stagione estiva. Al fine di contenere la dispersione di polveri ed inquinanti in atmosfera, verranno adottati alcuni accorgimenti in fase di lavorazione quale: l’umidificazione anticipata degli inerti, bagnatura controllata dei cumuli di terra, delle strade di servizio e delle piste, in prossimità delle aree di cantiere in collegamento fra la viabilità principale ed i cantieri, l’impiego di mezzi a norma per la riduzione di emissioni inquinanti; definizione delle
alternative di percorso che permettano di diluire il traffico indotto dal cantiere, al fine di non creare intasamenti e rallentamenti al traffico veicolare locale, che potrebbe incrementare l’emissione di inquinanti in atmosfera; Gli impianti di betonaggio saranno provvisti di schermature ed accorgimenti tecnici atti ad evitare, durante le operazioni di alimentazione, di carico e di preparazione dell’impasto e di trasferimento alle autobetoniere, qualsiasi fuoriuscita di polvere; detti accorgimenti avranno incidenza positiva anche sul contenimento del rumore.
CONSIDERATO che, secondo quanto riportato dal Proponente, la possibilità di inquinamento dei corpi idrici e del suolo deve essere prevenuta da parte dell’Impresa appaltatrice tramite apposite procedure che comprendono la scelta di materiali idonei e sicuri, la definizione di metodi di lavoro tali da prevenire la diffusione nell’ambiente di sostanze inquinanti, la delimitazione con barriere di protezione delle aree dove si svolgono determinate lavorazioni, la definizione di interventi di bonifica per tutte le sostanze impiegate nel cantiere, la formazione e l’informazione dei lavoratori sulle modalità di corretto utilizzo delle varie sostanze.
CONSIDERATO che durante la fase di cantiere per ciò che concerne la gestione dei rifiuti prodotti il Proponente afferma che si provvederà alla predisposizione, in vari punti, di una vasca di contenimento ove collocare i contenitori dei rifiuti; tale vasca dovrà risultare sufficientemente profonda e compartimentata al suo interno in modo da formare zone tra loro separate per la sistemazione dei vari contenitori di rifiuti liquidi ed evitare conseguentemente, in caso di fuoriuscita accidentale del contenuto, che vengano a contatto diverse tipologie di rifiuto. I rifiuti saranno gestiti in accordo alla normativa vigente, mediante compilazione degli adempimenti documentali necessari. Il trasporto del rifiuto sarà inoltre accompagnato dal relativo certificato analitico contenente tutte le informazioni necessarie a caratterizzare il rifiuto stesso.
CONSIDERATO che durante la fase d’esercizio il Proponente con l’attuazione del progetto proposto intende perseguire l’obiettivo di produrre energia rinnovabile in maniera sostenibile e in armonia con il territorio mediante l’adozione di un Piano Agrosolare che ha la finalità di riconvertire il suolo agricolo, in passato coltivato a vigneto ed attualmente incolto, ad un uso “Agrosolare”, mediante la produzione integrata di Energia Rinnovabile da fonte solare fotovoltaica e coltivazioni biologiche (Fotovoltaico 2.0).
CONSIDERATO che il Proponente, in merito all’energia prodotta annualmente, riporta che il sistema fotovoltaico produrrà in un anno, se non vi sono interruzioni nel servizio è pari a 8.373.000 kWh/anno.
CONSIDERATO che il Proponete afferma che la quantità di anidride carbonica non emessa in un anno risulterà pari a circa 714 kg per ogni chilowatt di picco installato; complessivamente si risparmieranno circa 2.847.939 kg di anidride carbonica in un anno per un totale di circa 85.438.168 kg di anidride carbonica in 30 anni.
CONSIDERATO che relativamente alle misure di mitigazione e compensazione in fase esecutiva il Proponente nella revisione del SIA afferma “per la messa in dimora della mitigazione prevista in progetto, verrà utilizzato il terreno vegetale raccolto nella prima fase di cantiere e depositato temporaneamente in sito. In corrispondenza di tutte le aree di cantiere e di lavorazione ove sono presenti alberature che non debbano essere estirpate, verranno attuati opportuni interventi di protezione dei fusti e delle radici in modo tale da impedire danneggiamenti da parte delle macchine. Verranno inoltre eseguite le principali operazioni di manutenzione, quali la potatura e la conservazione delle specie botaniche presenti, da effettuarsi con idonei attrezzi meccanici quali potasiepi, forbici, etc.”
CONSIDERATO che relativamente alle procedure di precauzione per i processi di ruscellamento ed infiltrazione il Proponente nella revisione del SIA afferma: “Le protezioni che possono essere messe in atto riguardano interventi di limitazione e circoscrizione delle superfici scolanti attraverso la realizzazione di argini provvisori e la realizzazione di manufatti provvisori di raccolta e smaltimento delle acque”.
CONSIDERATO e VALUTATO che relativamente al fabbisogno idrico per la fase di esercizio nella quale si dovrà provvedere alla manutenzione delle alberature impiantate nella fascia perimetrale il Proponente ha previsto la realizzazione di un impianto idrico, costituito da un sistema di accumulo, costituito da n. 2 serbatoi fuori terra aventi capacità 20.000 litri, da un impianto autoclave e da una rete di distribuzione interna al sito costituita da un impianto di irrigazione a goccia. L’approvvigionamento idrico avverrà tramite trasporto d’acqua con autocisterne autorizzate, in conformità alle normative igienico sanitarie vigenti. È prevista la realizzazione di un impianto di raccolta delle acque meteoriche al fine del riutilizzo delle stesse per l’alimentazione esclusiva dell’impianto di irrigazione; tale impianto prevede il convogliamento delle acque piovane tramite pozzetti e tubazioni, in una apposita vasca di raccolta, di capacità tale da contenere tutta la quantità di acque meteoriche risultante dai primi 5 mm di pioggia caduta sulla superficie scolante di pertinenza dell’impianto.
CONSIDERATO e VALUTATO che nella revisione del SIA il Proponente riporta: “a livello di interferenze con i ricettori sensibili la fase della gestione corrisponde a quello che può essere la normale attività di una azienda agricola per cui si può fin da ora affermare che le interferenze saranno indifferenti rispetto alla condizione allo stato attuale.”.
CONSIDERATO e VALUTATO che nella revisione del SIA a pag. 59 del quadro progettuale il Proponente riporta: “Il progetto prevede l’attuazione di Misure di Mitigazione e Compensazione Ambientale consistenti nella piantumazione, nella fascia perimetrale del sito, per una larghezza pari a 10 m, di alberi di ulivo (Olea Europea) adulto, per una superficie a verde complessiva pari a circa 16.956 mq; nello specifico il progetto prevede la piantumazione di n. 187 specie di ulivi (Olea Europea) di altezza ml
1.80 e diametro cm 6‐8, con un sesto d’impianto 5 x 6 m; verranno impiantate specie arboree autoctone (Olea Europea) provenienti da vivai in possesso di licenza ai sensi dell’art. 4 del D. Lgs. 386/03 rilasciato da Comando Corpo forestale della Regione Siciliana e coerenti con il contesto pedo‐climatico, naturalistico e paesaggistico dell’area.”.
CONSIDERATO e VALUTATO che relativamente alla gestione del piano Agrosolare relativo all’impianto, nella revisione del SIA a pag. 60 del quadro progettuale il Proponente riporta: “La Società proponente ha sottoscritto un accordo di collaborazione con l’Azienda Agraria Didattico ‐ Sperimentali dell’Università degli Studi della Tuscia al fine di valutare la possibile “Integrazione dell’energia solare con l’attività agricola”; a tal fine si è dato incarico al Consorzio CoRISSIA (ente di diritto pubblico fondato nel dicembre 2001 ai sensi dell’art. 5 della Legge Regionale 88/1982, in collaborazione con l’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste che ne ha promosso la costituzione), di effettuare un sopralluogo sul terreno su cui insisterà questo progetto fotovoltaico ed analizzarne le caratteristiche agronomiche.”.
CONSIDERATO E VALUTATO che nell’integrazione del SIA il Proponente affronta in maniera approfondita la modalità d’impianto delle specie utilizzate al fine della mitigazione degli impatti e le prescrizioni, le cure colturali e la manutenzione per la fase di esercizio.
CONSIDERATO E VALUTATO che nell’integrazione del SIA il Proponente esamina quelle che saranno le misure di mitigazione, compensazione e le prescrizioni in fase di smantellamento dell’impianto.
CONSIDERATO che come riporta il Proponente nella relazione relativa ai campi elettromagnetici, per quanto riguarda il campo di induzione magnetica è stata eseguita la verifica di tutte quelle componenti elettriche considerevoli dal punto di vista delle emissioni, e relativamente ai cavidotti MT, in tutti i tratti interni interrati (comprese le linee di connessione alla rete), si può considerare che l’ampiezza della semifascia di rispetto sia pari a 1m, a cavallo dell’asse del cavidotto, pertanto uguale alla profondità di scavo. Per ciò che riguarda le cabine di trasformazione l’unica sorgente di emissione è rappresentata dal trasformatore BT/MT, quindi in riferimento al DPCM 8 luglio 2003 e al DM del MATTM del 29.05.2008,
l’obbiettivo di qualità si raggiunge, nel caso peggiore (trasformatore da 2750 kVA), già a circa 4 m (DPA) dalla cabina stessa. Per il tratto di cavo MT di collegamento tra la cabina di consegna e la cabina utente (12 m), l’obbiettivo di qualità si raggiunge mantenendo la distanza di rispetto arrotondata in eccesso pari a 1 m. Comunque considerando che nelle cabine di trasformazione e in tutte le altre cabine di impianto comprese le cabine di consegna non è prevista la presenza di persone per più di quattro ore al giorno e che l’intera area dell’impianto fotovoltaico sarà racchiusa all’interno di una recinzione metallica che ne impedisce l’ingresso a personale non autorizzato, si può escludere pericolo per la salute umana.
ALTERNATIVE DI PROGETTO
CONSIDERATO che il Proponente in merito alle alternative di localizzazione afferma che: (i) il sito prescelto ha una morfologia quasi pianeggiante idonea alla realizzazione dell’impianto; (ii) l’area ove verranno installati i moduli fotovoltaici risulta attualmente incolta, in passato coltivata a vigneto, dismesso nel 2018 per la scadente qualità dell’uva ai fini della produzione di vino.
CONSIDERATO che nella revisione del SIA nel quadro progettuale alle pag.70, 71, 72, 73, 74 e 75 il Proponente riporta tre differenti alternative tecnologiche relative alla tipologia di impianto, nello specifico: Impianto fotovoltaico di tipo retrofit, ad inseguimento automatico su un asse, che è la soluzione progettuale prescelta per l’impianto proposto. Impianto fotovoltaico su suolo su strutture ad inseguimento automatico su due assi e impianto fotovoltaico di tipo retrofit ad asse fisso.
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente analizza vantaggi e svantaggi delle differenti alternative tecnologiche motivando la scelta operata.
CONSIDERATO che le alternative possibili nel terreno in oggetto potrebbero essere l’attività agricola a pieno campo o l’attività agricola in serra. Queste alternative, secondo quanto dichiarato dal Proponente, risultano meno idonee per l’area in oggetto; l’area è stata precedentemente coltivata a vigneto da parte della Società proprietaria ai fini della produzione di vino da tavola; data la scarsa produttività e qualità dell’uva prodotta, nel 2018 la proprietà ha dismesso tale vigneto lasciando il terreno allo stato incolto, condizione questa che nel tempo potrebbe portare all’abbandono dei terreni. Dato il maggior rendimento economico è pertanto probabile che gli stessi terreni siano adibiti alla coltivazione intensiva in serra, molto sviluppata nella fascia costiera e già presenti sui terreni adiacenti che potrebbe comportare impatti sull’ambiente e sul paesaggio agrario ben più significativi rispetto al progetto proposto. L’attività agricola in serra, sebbene costituisca un fattore economico assolutamente importante per l’indotto, determina un impatto sull’ambiente e sul territorio considerevole legato allo smaltimento della plastica, all’inquinamento del suolo e alla distruzione di alcuni ecosistemi, che compromettono gravemente la morfologia del paesaggio agricolo e il patrimonio ecologico.
ALTERNATIVA ZERO
CONSIDERATO che l’Alternativa Zero corrisponde alla “non realizzazione” dell’opera e rappresenta l'elemento base di confronto per la valutazione complessiva degli impatti ambientali del progetto. Oggi l'area in oggetto risulta in parte incolta, in passato coltivata a vigneto.
CONSIDERATO che la vegetazione naturale reale della zona oggetto dello studio è da inquadrare nell’ambito dei coltivi con presenza di vegetazione infestante (Vegetazione sinantropica), che rappresenta le classi di uso del suolo dei seminativi, di alcuni prati ed incolti e delle colture agrarie arboree presenti. Gli habitat presenti nell’area sono pertanto riconducibili alle formazioni erbose naturali e seminaturali, caratterizzate dalla presenza di specie erbacee, caratterizzate principalmente dalla presenza di Asteraceae, Boraginaceae, Apiaceae, Poaceae, Euphorbiaceae, Brassicaceae.
CONSIDERATO che l’ipotesi di non realizzare l’intervento in progetto “opzione zero” avrebbe come unici effetti: - la mancata produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile non contribuendo allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, obiettivo prioritario fissato in ambito internazionale e nazionale dagli strumenti di programmazione energetica. Il mantenimento dello stato dell'area, con l’utilizzo parziale dei terreni a fini agricoli con colture di tipo estensivo, condizione questa che, data la scarsa redditività, potrebbe portare all’abbandono degli stessi; dato il maggior rendimento economico è pertanto probabile che gli stessi terreni siano adibiti alla coltivazione intensiva in serra, molto sviluppata nella fascia costiera e già presenti sui terreni adiacenti che, come precedentemente detto, potrebbe comportare impatti sull’ambiente e sul paesaggio agrario ben più significativi, rispetto al progetto proposto.
CONSIDERATO che la realizzazione dell’impianto fotovoltaico genererà un indotto economico in termini lavorativi e benefici ambientali in termini di riduzione della CO2 emessa per l'approvvigionamento energetico. Inoltre l’implementazione dell’Agrosolare (Fotovoltaico 2.0) prevista nell’ambito di attuazione del presente progetto, porterà benefici diretti con ricadute occupazionali non solo per le attività di costruzione dell’impianto fotovoltaico sull’intera filiera di settore, ma anche nel settore agricolo derivante dalla coltivazione di colture compatibili con la presenza dell’impianto fotovoltaico.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro progettuale dell’integrazione al SIA afferma: “ l’iniziativa in progetto è in linea con quanto prospettato dalle Linee Guida del nuovo PEARS che promuove e favorisce lo sviluppo dell’agro‐fotovoltaico, nell’ottica della sostenibilità ambientale.”.
CONSIDERATO che, secondo il Proponente, la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in progetto non causerà un abbassamento della soglia di vivibilità della zona e risulta pertanto compatibile con le attività umane ed agricole che ivi si svolgono, in quanto le apparecchiature che verranno installate non daranno luogo ad emissioni nocive né a rumori molesti, né altresì a reflui liquidi o gassosi.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro progettuale dell’integrazione al SIA adduce le principali ragioni della scelta progettuale sotto il profilo dell’impatto ambientale e afferma:
“- L’assenza di aree sottoposte a tutela paesaggistico ambientale, storico artistico, testimoniale, archeologico, e/o vincoli territoriali, sulla base di quanto disposto nell’Allegato 3 (paragrafo 17) del DM 10/09/2010 del Ministero dello Sviluppo Economico recante “Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”, pubblicato nella G.U. 18 settembre 2010, n. 219, che definisce i criteri per l’individuazione delle aree non idonee all’installazione di impianti fotovoltaici.
- L’estraneità dell’area a programmi comunali, provinciali regionali ecc. che ne contemplino un uso specifico;
- L’assenza di colture specializzate e/o a pieno campo (terreno incolto);
- La produzione di energia rinnovabile in maniera sostenibile e in armonia con il territorio mediante l’implementazione dell’Agrosolare (fotovoltaico 2.0) avente la finalità di riconvertire il suolo agricolo, attualmente incolto, ad un uso “Agrosolare”, con la produzione integrata di Energia Rinnovabile da fonte solare fotovoltaica e coltivazioni tradizionali e biologiche compatibili con la piena funzionalità dell’impianto e che in forma sperimentale potranno essere implementate e coltivate al di sotto dei moduli fotovoltaici, determinando un incremento della redditività e produttività dei suoli agricoli e garantendo la coesistenza dell’agroecosistema produttivo agricolo con quello industriale derivante dalla produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica.”.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro progettuale dell’integrazione al SIA afferma: “Durante la fase di esercizio il suolo sarà interamente utilizzato, in parte per l’installazione del generatore fotovoltaico e dai relativi manufatti necessari per l’esercizio dell’impianto, in parte per la realizzazione della viabilità interna di servizio ed in parte per la realizzazione di aree a verde, quale intervento di mitigazione e compensazione dell’impatto visivo e degli habitat rimossi.”.
QUADRO AMBIENTALE
CONSIDERATO che il proponente ha esaminato le componenti ambientali interessate dall’intervento, sia per il parco fotovoltaico sia per il cavidotto interrato. La fase di dismissione in linea di massima produrrà delle incidenze assimilabili a quelle in fase di cantiere; ed in alcuni casi anche di minore entità.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA afferma: “la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in oggetto comporta interferenze con l’ambiente in gran parte reversibili e mitigabili con opportuni accorgimenti, sia in fase di installazione che di esercizio e dismissione dell’impianto. Gli elementi maggiormente coinvolti in fase di installazione e dismissione, per la quale si prevedono simili azioni progettuali, sono il suolo, la flora e vegetazione, la fauna, gli ecosistemi ed il paesaggio per i quali il fattore di impatto è a lungo termine reversibile, mentre la componente atmosfera (aria, clima) e l’assetto territoriale, viene interessata solo marginalmente e reversibilmente, così come la produzione di radiazioni, di rumore e vibrazioni, per cui gli impatti risultano per la totalità di breve durata e reversibili.”.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente aria afferma: “gli impatti attesi sono legati alle emissioni dei mezzi operanti in cantiere (CO, NOx, Benzene (VOx), metalli pesanti) e, in relazione alle condizioni climatiche ed atmosferiche presenti, alla possibile produzione di particolato PM10 derivante dal transito di mezzi e dalle operazioni di movimento terra. In sede di progetto esecutivo verranno individuate con precisione le aree di carico e scarico dei materiali, le aree di stoccaggio, le piste di transito temporaneo dei vari mezzi di cantiere che corrisponderanno alla definitiva viabilità di esercizio. Gli effetti sulla componente aria sono evidentemente di natura reversibile e limitati alla sola fase di cantiere, con intensità variabile nel periodo, maggiori nella fase iniziale e sempre più limitati nella fase finale del cantiere.”.
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente nell’elaborato PD_ELB_33 – Calcolo preventivo emissioni in atmosfera, riporta il calcolo delle emissioni di particolato nella sua frazione respirabile (MP10) e fine (MP2.5) e dei gas di combustione (CO, NOx, SO2 e HC/COV) durante la fase di costruzione dell'impianto fotovoltaico e della Linea elettrica di connessione in MT dell’impianto fotovoltaico alla Rete elettrica di distribuzione, introducendo anche le relative misure di mitigazione.
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito alle misure di mitigazione relativamente alla componente aria afferma: “Le misure di mitigazione adottate consistono in una serie di azioni di prevenzione che permetteranno di mantenere le emissioni entro i limiti stabiliti dalla tabella superiore.
Per ridurre le emissioni prodotte dai mezzi e dalle attrezzature di cantiere si adopereranno le seguenti misure: - sarà contenuto l’utilizzo dei mezzi di cantiere evitando che detti mezzi rimangano accesi quando non utilizzati;
- verranno utilizzati macchinari rispondenti alle normative, dotate di tutti gli accorgimenti per limitare il rumore e le emissioni in atmosfera;
- i mezzi saranno tenuti in perfetto stato di manutenzione.
Per limitare la produzione e la dispersione diffusa e puntuale di polveri dovute alle opere di scavo, movimentazione di inerti e dall'esercizio di impianti fissi sono previsti:
- sistemi di abbattimento delle polveri in corrispondenza di sfiati di serbatoi e miscelatori durante le fasi di carico, scarico e lavorazione;
- circolazione degli automezzi a bassa velocità; - lavaggio delle ruote dei mezzi pesanti prima dell’immissione sulla viabilità pubblica;
- l’umidificazione dei depositi temporanei di terre ed inerti e delle piste di cantiere temporanee;
- sistemi di copertura con teloni dei cassoni durante il trasporto di inerti.
Dato il numero limitato di mezzi pesanti coinvolti durante la cantierizzazione, si può ritenere l’impatto in fase di cantiere temporaneo e non significativo, considerando che le attività si svolgeranno solo in periodo diurno e in orari definiti dalla normativa vigente. Inoltre data la modesta entità degli scavi e dei rinterri, che saranno limitati solo a quelli necessari per la realizzazione dei basamenti in c.a.v. delle cabine elettriche (cabine inverter, cabine quadri di campo, cabina di consegna, locale tecnico, etc) ed agli scavi a sezione ristretta per la realizzazione dei cavidotti interrati, la produzione e la dispersione diffusa e puntuale di polveri, sarà limitata alle relative fasi di lavorazione.”.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente clima afferma che non subisce alterazioni, né durante la fase di cantiere né durante la fase di dismissione dell’impianto fotovoltaico.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente ambiente idrico (acque superficiali e sotterranee) afferma quanto di seguito sintetizzato: l’ambiente idrico non è soggetto a fenomeni tali da suscitare forme di dissesto o di pericolosità idraulica del sito d’installazione dell’impianto; l’ambiente idrico non subisce quindi alcuna modifica e/o impatto dal momento che le strutture non determinano alterazione del regime idraulico delle acque superficiali che defluiranno verso lo stesso recapito attuale.
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente tra gli elaborati di integrazione al progetto ha prodotto la relazione di compatibilità ai fini dell’Invarianza Idraulica, introducendo tra le opere di mitigazione del rischio idraulico una vasca di laminazione.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente suolo e sottosuolo afferma: “Gli impatti sul suolo riguardano essenzialmente la sua occupazione con materiali, manufatti e rifiuti e la sua parziale modificazione con attività diversa da quella prettamente agricola. Il progetto proposto ha la finalità di riconvertire il suolo agricolo, attualmente incolto, ad un uso “Agrosolare”, mediante la produzione integrata di Energia Rinnovabile da fonte solare fotovoltaica e coltivazioni biologiche (Fotovoltaico 2.0), compatibili con la piena funzionalità dell’impianto. Della superficie complessivamente disponibile pari a 10,16 ettari, soltanto il 30 %, pari a circa 3,0 ettari sarà occupato dal campo fotovoltaico e dalle opere accessorie, mentre il restante 70 % di suolo disponibile, pari a circa 7,16 ettari sarà utilizzato per la realizzazione della fascia mitigativa a verde, di larghezza pari a 10 m, mediante la piantumazione di alberi di ulivo adulto (età 5 anni) disposti a quinconce con un sesto 5x6 nella fascia perimetrale (1,69 ettari) e per la coltivazione di colture tradizionali e biologiche compatibili con il microclima generato dal campo fotovoltaico (5,47 ettari). L’utilizzo delle strutture “retrofit”, quale
sistema di ancoraggio al suolo delle strutture di sostegno dei moduli fotovoltaici, garantirà la non invasività dell’intervento sul suolo, il cui assetto non subirà alcuna modifica delle sue caratteristiche morfologiche ed idrogeologiche. L’implementazione di nuove colture tradizionali e biologiche compatibili con la presenza dell’impianto fotovoltaico e che in forma sperimentale potranno essere implementate e coltivate al di sotto dei moduli fotovoltaici e nella restante area disponibile, contribuirà all’aumento del numero di esemplari e della biodiversità nell’area, determinando un incremento della redditività e produttività dei suoli agricoli e garantendo la coesistenza dell’agroecosistema produttivo agricolo con quello industriale derivante dalla produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica. Un impatto potenziale sul suolo che può produrre degrado e inquinamento potrebbe essere dato dalla produzione di rifiuti.”.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente flora afferma: “l’area in studio risulta attualmente incolta e caratterizzata da specie erbacee infestanti; all’interno del sito non sono state censite specie arboree di alcun tipo. L’area è stata in passato coltivata a vigneto per la produzione di vino da tavola, successivamente dismesso a causa della scadente qualità dell’uva; come si evince dalla documentazione fotografica allegata al progetto, allo stato attuale l’area risulta in gran parte incolta e priva di specie arboree di alcun tipo. Il progetto prevede l’adozione di adeguate Misure di mitigazione e compensazione ambientale per la componente flora e vegetazione. Della superficie complessivamente disponibile pari a 10,16 ettari, soltanto il 30 %, pari a circa 3,0 ettari sarà occupato dal campo fotovoltaico e dalle opere accessorie, mentre il restante 70 % di suolo disponibile, pari a circa pari a circa 7,16 ettari sarà utilizzato per la realizzazione della fascia mitigativa a verde, di larghezza pari a 10 m, mediante la piantumazione di alberi di ulivo adulto (età 5 anni) disposti a quinconce con un sesto 5x6 nella fascia perimetrale (1,69 ettari) e per la coltivazione di colture tradizionali e biologiche compatibili con il microclima generato dal campo fotovoltaico (5,47 ettari). Sarà inoltre adottato un Piano di manutenzione del verde, attraverso l’implementazione di un impianto di irrigazione a goccia per consentire l’attecchimento delle specie arboree di nuovo impianto”.
CONSIDERATO E VALUTATO che: (i) nel sito di impianto sono presenti, sul confine settentrionale specie arboree che – unitamente agli elementi antropici su cui ci soffermerà infra (muretti a secco) - caratterizzano il paesaggio agrario di riferimento; (ii) il mantenimento di detti elementi appare essenziale per evitare una modifica irreversibile del territorio di riferimento, sia con riferimento alla componente vegetazionale, sia a quella paesaggistica e visiva.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente fauna afferma quanto di seguito sintetizzato. L’impatto ambientale provocato da un impianto fotovoltaico sulla fauna è alquanto ridotto, poiché gli impianti fotovoltaici non sono fonte di emissioni inquinanti, sono esenti da vibrazioni e, data la loro modularità, possono assecondare la morfologia dei siti di installazione; il loro impatto ambientale, tuttavia, non può essere considerato nullo, soprattutto in fase di cantiere, ove la movimentazione dei mezzi e le lavorazioni sono fonte di maggiore disturbo per la fauna. Le attività richiederanno la presenza di operai, la movimentazione di mezzi e pertanto sarà necessario un adeguata cautela per ridurre al minimo l'eventuale impatto diretto sulla fauna presente nell'area. In fase di esercizio i problemi e le tipologie di impatto ambientale che possono influire negativamente sulla fauna sono sostanzialmente riconducibili alla sottrazione di suolo e di habitat, data l'assenza di vibrazioni e rumore. Gli impatti sulla componente biotica saranno quindi temporanei, mitigabili e di lieve entità e saranno principalmente dovuti alle lavorazioni in fase di cantiere. Per consentire il passaggio della fauna selvatica di piccola taglia, sarà prevista la realizzazione di varchi di cm 25 x 25 lungo il perimetro della recinzione del sito d’installazione a distanza di circa 25 m l’uno dall’altro ed un varco continuo in corrispondenza del cancello di ingresso. In merito ai possibili fenomeni di disturbo per l’avifauna si sottolinea che le aree pannellate non risultano continue, in quanto le file di pannelli sono alternate e distanziate le une dalle altre, in direzione Est-Ovest, con un interasse tra le strutture pari a 5,0 m circa; in ragione della loro collocazione in prossimità del suolo e dell’elevato coefficiente di assorbimento della radiazione luminosa delle celle
fotovoltaiche (bassa riflettanza del pannello), si considera molto bassa la possibilità del fenomeno di riflessione ed abbagliamento da parte dei pannelli. I moduli fotovoltaici normalmente non producono riflessione o bagliore significativi in quanto sono realizzati con vetro studiato appositamente per aver un effetto “non riflettente”. Al fine di minimizzare la quantità di radiazioni luminose riflesse, inoltre, le singole celle in silicio cristallino sono coperte esteriormente da un rivestimento trasparente antiriflesso, in genere ossido di titanio (TiO2), grazie al quale penetra più luce nella cella; tale strato è necessario infatti per ottenere che tutta la luce incidente raccolta dalla giunzione, in quanto senza trattamento ARC, le perdite per riflessione possono raggiungere anche il 30% della radiazione incidente.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente ecosistema afferma: “L’impatto consiste nella modificazione dell’attuale ecosistema che possiamo definire “Agroecosistema produttivo con colture di tipo estensivo e sistemi agricoli complessi” che viene sostituito da un nuovo ecosistema non presente nel contesto ambientale di riferimento a cui possiamo dare la seguente definizione: "Ecosistema produttivo - industriale”, con vegetazione concentrata sui bordi dell’area e nelle aree interne al sito non direttamente occupate dall’impianto fotovoltaico, piccoli volumi edilizi, infrastrutture di servizio e superfici a moduli fotovoltaici per la captazione e la trasformazione dell'energia del sole. Questo “impatto” in sé non è mitigabile; tuttavia il nuovo ecosistema è assimilabile a quello generato dal contesto agricolo produttivo, le cui pratiche agronomiche hanno condizionato lo stato delle varie componenti ambientali (vegetazione, flora, fauna, habitat) ed il grado di complessità dell'ecosistema stesso, limitando la naturalità e la spontaneità dello sviluppo delle specie non direttamente connesse agli scopi agricoli”.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente salute e benessere afferma: “Per quanto riguarda il rispetto delle distanze da ambienti presidiati ai fini dei campi elettrici e magnetici, esse sono in linea con il dettato dell’art. 4 del DPCM 08-07-2003 di cui alla Legge. n°36 del 22/02/2001. Durante la fase di cantiere non vi sarà emissione di radiazioni non ionizzanti. Durante la fase di esercizio l’impianto fotovoltaico causa un aumento delle radiazioni non ionizzanti. Le azioni di prevenzione consistono nel racchiudere le apparecchiature elettriche in appositi locali schermanti in modo da ridurre tali radiazioni. Per il cavidotto esterno all’impianto sarà utilizzato del Cavo tripolare cordato ad elica visibile e pertanto, ai sensi del Decreto 29 maggio 2008, le linee interrate MT in progetto e le linee BT non sono soggette al calcolo delle DPA (Distanza di prima approssimazione).”
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente paesaggio afferma: “La realizzazione dell’impianto fotovoltaico determina l’alterazione percettiva del contesto paesaggistico locale, caratterizzato da un paesaggio agrario, con colture di tipo estensivo destinate a seminativo semplice e arborato e di tipo intensivo (colture in serra). Il sito non è gravato da alcun vincolo di natura paesaggistico, ambientale, naturale, naturalistico, archeologico, storico testimoniale ai sensi del D. Lgs. n.42 del 22/01/2004 recante il “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e previsti nel Piano Paesaggistico degli Ambiti 15, 16 e 17 ricadenti nella provincia di Ragusa. Il sistema ad inseguimento automatico su un asse “SOLTIGUA - iTracker”, costituisce l’alternativa ragionevole più sostenibile in termini di impatto ambientale e di rendimento energetico dell’impianto, garantendo un incremento della produttività, rispetto al sistema ad asse fisso, di circa il 30%, con conseguenti ricadute positive in termini di produzione di energia da fonte rinnovabile e riduzione di emissioni di CO2 derivanti dall’utilizzo di fonti energetiche convenzionali. Il progetto prevede inoltre, quale intervento di mitigazione dell’impatto visivo generato dall’impianto fotovoltaico, la realizzazione perimetralmente al sito d’installazione, per una larghezza di 10 m di una fascia arborea.”.
CONSIDERATO E VALUTATO che: (i) nel sito di impianto sono presenti Muretti a secco, inseriti nella “Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità”; (ii) detti elementi contribuiscono, come già evidenziato, elemento caratteristico del paesaggio agrario e meritano, quindi, di essere specificatamente mantenuti e salvaguardati.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente beni culturali afferma: “L’area interessata dalle opere in progetto non risulta caratterizzata da valenze ambientali particolarmente elevate, essendo l’area destinata essenzialmente all’uso agricolo del territorio. Il sito ricade nel vigente P.R.G. del Comune di Vittoria, approvato con
X.X.X. xx 000/XXX xxx 00/00/0000, in Zona Territoriale Omogenea “E – Zone prevalentemente destinate agli usi agricoli”, di cui all’art. 44 delle Norme Tecniche di Attuazione: le particelle n. 104, 105, 106 e 107, ricadono in Zona “E” e parzialmente in Zona “G1 – Zone vincolate a causa di pericolosità geologiche e sismiche” di cui all’art. 55 delle N.T.A; le particelle n. 45, 48, 101 e 75, ricadono in Zona “E” e parzialmente in Zona “G2 – Zone sottoposte a Vincolo di Protezione del Nastro Stradale”, di cui all’art. 56 delle N.T.A. e Zona “G1 – Zone vincolate a causa di pericolosità geologiche e sismiche” di cui all’art. 55 delle N.T.A.; le particelle n. 19, 22, 44, 47, 58, 59 e 100, ricadono in Zona “E”. Il sito non risulta inserito nel Catasto dei boschi e dei pascoli, situati entro 50 m dai boschi, percorsi dal fuoco, ai sensi della Legge 353/2000 e della L.R. n°14 del 14/04/1996. Il sito non risulta gravato da alcun vincolo di tipo paesaggistico
- ambientale, né storico artistico o archeologico, così come individuati dal D. Lgs. n°42 del 22/01/2004, recante il “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, in vigore nella Regione Sicilia dal 01/05/2004. Con
D.A. 1346 del 05/04/2016 dell’Assessorato Regionale Beni Culturali ed Ambientali è stato approvato il nuovo Piano Paesaggistico degli Ambiti 15, 16 e 17 ricadenti nella provincia di Ragusa. La zona in esame ricade nel Paesaggio locale 4 denominato “Piana di Acate, Vittoria e Comiso”, di cui all’art. 23 delle Norme Tecniche di Attuazione, in una zona non sottoposta ad alcun livello di tutela.”.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente assetto territoriale asserisce che lo stesso viene modificato sia in fase di cantiere sia in fase di dismissione. Nella fase di cantiere l’assetto territoriale verrà modificato per l’esecuzione degli scavi a sezione ristretta e dei successivi rinterri necessari per la realizzazione dei cavidotti interrati e degli scavi di modesta entità per la realizzazione dei basamenti in c.a.v. delle cabine elettriche. L’elaborato PD_ELB_17 - Tracciato linea MT del campo FV e particolari elettrici, riporta il tracciato dei cavidotti interrati interni al sito d’installazione con indicate le relative sezioni di scavo. L’elaborato PD_ELB_10 – Tracciato Linea MT di connessione riporta il tracciato della Linea elettrica MT di connessione dell’impianto fotovoltaico alla Rete elettrica di distribuzione e la relativa sezione di scavo secondo le specifiche tecniche di e-distribuzione. Nella fase di dismissione le modifiche sono dovute ai lavori di scavo per la rimozione delle strutture di sostegno dei moduli, dei cavidotti e per lo smantellamento dei materiali conseguenti alla rimozione dei volumi edilizi.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente rumore afferma: La variazione del clima acustico durante le fasi di realizzazione dell'impianto è riconducibile principalmente alle fasi di approntamento ed esercizio del cantiere ed al trasporto dei materiali, i quali possono arrecare disturbo, anche se modesto alla fauna presente nei dintorni. Le conseguenti emissioni acustiche, caratterizzate dalla natura intermittente e temporanea dei lavori, potranno essere continue (es. generatori) e discontinue (es. mezzi di cantiere e di trasporto). In questo caso la mitigazione dell’impatto prevede l’uso di macchinari aventi opportuni sistemi per la riduzione delle emissioni acustiche, che si manterranno pertanto a norma di legge; in ogni caso i mezzi saranno operativi solo durante il giorno e non tutti contemporaneamente. Durante la fase di esercizio
dell’impianto, vista la quasi totale assenza di fonti rumorose o di vibrazioni, non sono necessari provvedimenti tecnici atti a limitare tali emissioni.”.
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti relativamente alla componente vibrazioni afferma: “Durante la fase di cantiere non vi sarà emissione di radiazioni non ionizzanti. Durante la fase di esercizio l’impianto fotovoltaico causa un aumento delle radiazioni non ionizzanti. Le azioni di prevenzione consistono nel racchiudere le apparecchiature elettriche in appositi locali schermanti in modo da ridurre tali radiazioni. Risulta invece di modesta entità l’interferenza elettromagnetica della linea elettrica di connessione in MT dell’impianto visto che all’interno del sito e nelle immediate vicinanze non si riscontra presenza continua di personale a servizio dell’impianto e/o comunque superiore alle 4 ore giornaliere, né aree di gioco per l’infanzia, ambienti scolastici e residenze, così come definito nel D.M. 29.05.08 all’art. 3.2.”.
CONSIDERATO che il Proponente in merito ai probabili impatti e alle misure previste per mitigarli, ha sviluppato le rispettive matrici di definizione, suddividendo le attività in fase di costruzione, fase di esercizio e fase di dismissione. In ciascuna matrice si fa riferimento alla componente interessata dall’impatto, al tipo di impatto, alla durata e all’entità dello stesso.
EFFETTO CUMULO
CONSIDERATO che il Proponente nel quadro ambientale dell’integrazione al SIA in merito agli impatti cumulati (EFFETTO CUMULO) afferma: Per valutare gli impatti cumulativi con altri progetti da fonte rinnovabile viene considerata come riferimento un’Area di Valutazione Ambientale (AVA) pari ad un buffer di 10 km dal limite dell’impianto fotovoltaico, al fine di quantificare il possibile effetto cumulo generato dallo stesso nel contesto in cui si inserisce. Tale valutazione è stata condotta mediante una preventiva individuazione delle aree idonee e non idonee relative all’installazione a terra di impianti di tipo fotovoltaico, nonché la verifica, in un opportuno intorno dall’impianto in oggetto, della eventuale presenza di altri impianti già realizzati o in fase istruttoria per la valutazione di un effetto cumulativo. A tal fine è stata effettuata una caratterizzazione del territorio oggetto di valutazione all’interno del buffer di 10 km dal sito d’installazione, mediante la consultazione dell’ortofotocarta della Regione Siciliana, delle Carte delle “Componenti del Paesaggio” estratte dal Piano Territoriale Paesaggistico della provincia di Ragusa e della Carta di Uso del suolo. La caratterizzazione del territorio all’interno del buffer di 10 km ha consentito di individuare e stimare la tipologia e l’incidenza delle aree urbanizzate con tessuto denso e rado e delle aree destinate all’uso agricolo, distinguendo in particolare le componenti di uso del suolo e la copertura agricola e vegetazionale, nonché il grado di antropizzazione del suolo derivante dall’estensione del tessuto urbanizzato e dalle pratiche agricole. L’area in studio si trova a circa 4 km a nord dal centro abitato di Vittoria. La caratterizzazione dell’uso del suolo nel buffer di 10 km è stata effettuata attraverso l’elaborazione dati con software GIS della Carta di Uso del suolo della Regione Sicilia.
Il territorio è caratterizzato dalle seguenti tipologie di insediamenti:
- Centri abitati ed Insediamenti abitativi di dimensione medio – piccola (tessuto denso, tessuto rado, borghi e fabbricati rurali, Insediamenti industriali, artigianali, commerciali e spazzi annessi, viabilità e linee ferrate
- Aree Agricole (Colture in serra, Seminativi, Sistemi colturali e particellari complessi, Associazioni di olivo e altre legnose, latifoglie);
- Impianti fotovoltaici esistenti su suolo e su serra.
Il paesaggio agrario che caratterizza il territorio all’interno del buffer considerato è prevalentemente caratterizzato da (vedi Stralcio Piano Paesaggistico della Provincia di Ragusa:
- Mosaici colturali (Classe d’uso 231);
- Vigneto specializzato (Classe d’uso 2221);
- Oliveto specializzato (Classe d’uso 2231);
- Carrubeto (Classe d’uso 225 K);
- Seminativo asciutto semplice (Classe d’uso 2111);
- Seminativo irriguo (Classe d’uso 213);
- Mandorleto specializzato (2241);
- Aree naturali;
- Tendoni di uva da tavola (2221t)
- Colture arboree consociate prevalentemente olivo (227);
- Agrumeto specializzato (Classe d’uso 2211).
CONSIDERATO che il Proponente riporta che all’interno dell’Area di Valutazione Ambientale (AVA) pari ad un buffer di 10 km dal limite dell’impianto fotovoltaico in progetto sono stati censiti n. 25 aree interessate da impianti fotovoltaici esistenti; la potenza nominale di picco installata è pari a 51,77 MWp, con una superficie complessivamente occupata pari a circa 146,85 ettari e, oltre al presente progetto proposto, n°19 impianti fotovoltaici in progetto per una potenza nominale pari a 103,90 MWp ed una superficie lorda di progetto pari a circa 226,38 ettari. Nello studio degli impatti cumulati con gli impianti fotovoltaici in progetto si sono considerati solo i progetti con iter autorizzativo avviato in data antecedente al presente progetto. Su un totale di 314 kmq di suolo considerato nel buffer di 10 km (AVA), solo lo 0,467 % è occupato dagli impianti fotovoltaici esistenti per una superficie complessivamente occupata di 146,85 ettari. Considerando gli impianti fotovoltaici in progetto, la superficie di suolo complessivamente sottratta all’uso agricolo per la produzione di energia da fonte solare fotovoltaica nel buffer di 10 km raggiunge circa 373,23 ettari, pari a circa l’1,188 % dell’Area di Valutazione Ambientale (AVA), con un incremento della densità destinata alla produzione di energia da fonte solare fotovoltaica di circa lo 0,721 %.
CONSIDERATO che gli elaborati contengono planimetrie e fotoinserimenti in cui sono evidenziati gli impianti FER in esercizio e in autorizzazione.
CONSIDERATO che il Proponente ha descritto un’analisi degli impatti cumulati riguardo ai seguenti aspetti: 1. L’idrogeologia 2. La sottrazione di suolo 3. Gli effetti microclimatici 4. L’ attività biologica 5. Il Fenomeno di abbagliamento 6. L’ impatto visivo sulla componente paesaggistica 7. La componente Rumore
8. La componente Aria. 9. La Dismissione degli impianti.
CONSIDERATO che il Proponente prende in esame e descrive i possibili impatti dovuti all’effetto lago escludendo la possibilità, vista la discontinuità delle aree pannellate e la bassa riflettanza dei pannelli, che l’avifauna possa scambiare l’impianto di progetto come specchi lacustri ed esserne confusa ed attratta.
CONSIDERATO E VALUTATO che, nonostante l’impianto sia di medie dimensioni, in ragione dell’obiettivo cumulo nell’area di riferimento appaino essenziali adeguante condizioni atte a mitigare la complessiva pressione ambientale del progetto, con particolare riferimento ai già evidenziati profili riguardanti l’esigenza di non alterare in maniera irreversibile le componenti paesaggistiche del territorio di riferimento.
PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
CONSIDERATO che il Proponente, nella revisione e integrazione del SIA a pag. 176 del quadro ambientale riserva un capitolo relativo al Piano di monitoraggio ambientale.
CONSIDERATO che il Piano è suddiviso nelle fasi: ante operam, in corso d’opera, in fase di cantiere, in fase di esercizio, in fase di dismissione e post operam.
CONSIDERATO che le componenti ambientali esaminate sono:
• Atmosfera
• Suolo
• Acque superficiali e sotterranee
• Vegetazione, Flora, Fauna ed Ecosistemi
• Rumore
• Vibrazioni
CONSIDERATO che per monitoraggio si intende l’insieme delle misure, effettuate periodicamente o in maniera continua, attraverso rilevazioni nel tempo, di determinati parametri biologici, chimici e fisici che caratterizzano le sorgenti di contaminazione/inquinamento e/o le componenti ambientali impattate dalla realizzazione e/o dall’esercizio delle opere.
CONSIDERATO che il Piano (o Progetto) di Monitoraggio Ambientale persegue i seguenti obiettivi generali: - verificare la conformità alle previsioni di impatto ambientale individuate nel SIA (fase di costruzione e di esercizio); - correlare gli stati ante operam, in corso d’opera e post operam, al fine di valutare l’evolversi della situazione; - garantire, durante la costruzione, il pieno controllo della situazione ambientale; - verificare l’efficacia delle misure di mitigazione; - fornire gli elementi di verifica necessari per la corretta esecuzione delle procedure di monitoraggio; - effettuare, nelle fasi di costruzione e di esercizio, gli opportuni controlli sull’esatto adempimento dei contenuti e delle eventuali prescrizioni e raccomandazioni formulate nel provvedimento di compatibilità ambientale.
CONSIDERATO che per ciascuna delle componenti ambientali il Proponente ha trattato i parametri da monitorare e le relative fasi temporali sia su vasta scala sia su scala locale.
CONSIDERATO che il Proponente ha previsto il monitoraggio dei rifiuti in tutte le fasi temporali e prevede di sviluppare uno specifico Piano di gestione dei rifiuti, al fine di minimizzare, mitigare e ove possibile prevenire gli impatti derivanti da rifiuti, sia liquidi sia solidi.
CONSIDERATO che il Proponente in merito al Piano di gestione dei rifiuti riporta: “ il Piano di Gestione Rifiuti definirà principalmente le procedure e misure di gestione dei rifiuti, ma anche di monitoraggio e ispezione, come riportato di seguito:
- Monitoraggio dei rifiuti dalla loro produzione al loro smaltimento: i rifiuti saranno tracciati, caratterizzati e registrati ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i.; le diverse tipologie di rifiuti generati saranno classificate sulla base dei relativi processi produttivi e dei rispettivi codici CER.
- Monitoraggio del trasporto dei rifiuti speciali dal luogo di produzione verso l’impianto prescelto, che avverrà esclusivamente previa compilazione del Formulario di Identificazione Rifiuti (FIR) come da normativa vigente; una copia del FIR sarà conservata presso il cantiere, qualora sussistano le condizioni logistiche adeguate a garantirne la custodia.
- Monitoraggio dei rifiuti caricati e scaricati, che saranno registrati dal produttore dei rifiuti su apposito Registro di Carico e Scarico RCS, documento non più obbligatorio, per i rifiuti speciali non pericolosi, dall’entrata in vigore del D. Lgs 116/2020.
- Le operazioni di carico e scarico dovranno essere trascritte su RCS entro il termine di 10 gg lavorativi, di legge solo per i rifiuti speciali pericolosi; una copia del RCS sarà conservata presso il cantiere, qualora sussistano in cantiere le condizioni logistiche adeguate a garantirne la custodia.”.
CONSIDERATO che il Proponente prevede il monitoraggio dei consumi idrici nelle diverse fasi temporali.
CONSIDERATO che il Proponente adotterà il Piano di manutenzione del verde attraverso l’implementazione di un impianto di irrigazione a goccia per consentire l’attecchimento delle specie arboree.
CONSIDERATO che il Proponente a seguito della dismissione dell’impianto prevede il recupero ambientale dell’area attraverso interventi che si prefiggono di raggiungere obiettivi di “riequilibrio ecosistemico”, progettati e realizzati facendo riferimento alle esigenze ecologiche specifiche (intese come capacità dispersive, tipologia di habitat idoneo) di specifici habitat, comunità o specie target.
PIANO AGROSOLARE
CONSIDERATO che il Proponente in sede di integrazione documentale, a seguito della pubblicazione del PII, ha presentato una Relazione agronomica contenente il piano agrosolare e colturale, con l’obiettivo, a carattere sperimentale, di coltivare oltre il 90% del terreno agricolo coinvolto nel progetto, attraverso la produzione di Foraggi Affienati.
CONSIDERATO che il piano prevede le tipologie colturali e i mezzi meccanici che saranno impiegati per le operazioni colturali.
CONSIDERATO che le prestazioni del piano saranno monitorate attraverso azioni che troveranno attuazione sia in situ sia in laboratorio.
PIANO DI DISMISSIONE
CONSIDERATO che il Proponente in sede di integrazione documentale, a seguito della pubblicazione del PII, ha presentato il Piano di dismissione dell’impianto.
CONSIDERATO che il Proponente riporta: “l’impianto sarà dismesso quando cesserà di funzionare, dopo 30 anni dalla data di entrata in esercizio seguendo le prescrizioni normative in vigore al momento.
Le fasi principali del piano di dismissione sono riassumibili in:
- Sezionamento impianto lato DC e lato AC (Dispositivo di generatore),
- Scollegamento serie moduli fotovoltaici mediante connettori tipo multicontact
- Scollegamento cavi lato c.c. e lato c.a.
- Smontaggio moduli fotovoltaici dalla struttura di sostegno
- Impacchettamento moduli mediante contenitori di sostegno
- Rimozione cavi da canali interrati
- Rimozione parti elettriche dai prefabbricati inverter
- Smontaggio strutture metalliche
- Rimozione delle opere civili
- Rimozione recinzione perimetrale
- Rimozione cavo di collegamento per la connessione a carico del produttore
- Consegna materiali a ditte specializzate allo smaltimento
- Ripristino Ambientale del Sito
I tempi previsti per adempiere alla dismissione dell’intero impianto fotovoltaico sono di circa 3 mesi. Si fa presente che un impianto fotovoltaico ha la capacità di continuare il proprio funzionamento di conversione dell’energia anche a seguito del cosiddetto “revamping”.”.
CONSIDERATO che nel Computo metrico il Proponente riporta un’analisi economica relativa alla dismissione dell’impianto.
GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO
CONSIDERATO che il Proponente in sede di integrazione documentale, a seguito della pubblicazione del PII, ha presentato l’ALLEGATO 6. PD_ELB_27_Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo.
CONSIDERATO che l’intervento in progetto non prevede la realizzazione di interventi di movimento terra che determineranno l’orografia/pendenza delle aree, che non verrà dunque in nessun modo modificata. La natura pianeggiante del terreno permette l’installazione dell’impianto fotovoltaico tramite semplice infissione dei tracker monoassiali sul suolo, seguendo la naturale pendenza dell’area.
CONSIDERATO e VALUTATO che in merito alla gestione delle terre e rocce dall’analisi dei documenti progettuali e ambientali prodotti dal proponente si evince la seguente stima dei volumi proveniente dalla realizzazione delle opere di progetto:
• Realizzazione di opere di livellamento superficiale e pulizia del terreno;
• Realizzazione della viabilità di servizio interna all’impianto fotovoltaico.
• Realizzazione delle fondazioni di cabine accessorie e funzionali all’impianto.
• Realizzazione dei collegamenti elettrici (cavidotti MT /BT).
Le stime fatte dal Proponente per le movimentazioni di terra sono:
Livellamento terreno (*) 2.033 mc - riutilizzo 2.033 mc Viabilità interna di servizio 2.892 mc - riutilizzo 2.892 (**)
Fondazioni cabine elettriche interne al Lotto 40 mc - riutilizzo 40(**) Cavidotti BT interni al Lotto 640 mc – riutilizzo 640 mc (**) Cavidotti MT interni al Lotto 462 mc - riutilizzo 462 mc (**)
Cabine Utente e consegna 17 mc – riutilizzo 17 mc (**)
Cavidotti MT connessione mc 2.890 - riutilizzo 780 mc esubero da smaltire 2.110 mc.
(*) le operazioni di livellamento e di compattamento del terreno si stima saranno effettuate in circa il 20% della superficie complessiva.
(**) si stima di riutilizzare il 30% per i rinterri delle opere, la quantità di terreno eccedente verrà riutilizzata per la realizzazione della fascia di mitigazione a verde di 10 metri su tutto il perimetro.
CONSIDERATO che il Proponente effettuerà il campionamento dei terreni, nell'area interessata dai lavori, per la loro caratterizzazione al fine di accertarne la non contaminazione ai fini dell'utilizzo allo stato naturale.
CONSIDERATO che il Proponente riporta che i punti d’indagine potranno essere individuati in corrispondenza dei nodi di una griglia (ubicazione sistematica), oppure all’interno di ogni maglia in posizione opportuna (ubicazione sistematica causale). Il lotto di impianto ha una estensione di 101.630 metri quadri. In riferimento alle opere infrastrutturali di nuova realizzazione, quale criterio per la scelta dei punti di indagine, è richiamata la terza riga della tabella all’allegato 2 al DPR 120/2017, si assume un’ubicazione sistematica causale, che prevede un totale di 26 punti di indagine per l’area di installazione dell’impianto fotovoltaico. La profondità d’indagine sarà determinata in base alle profondità previste degli scavi. Per il cavidotto avente lunghezza di 5.160 metri i punti di prelievo stimati sempre secondo il riferimento normativo precedentemente enunciato si stimano 11 punti di prelievo.
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente afferma che il prelievo dei campioni potrà essere fatto tramite l’escavatore meccanico in quanto le profondità da investigare lo consentono. Ogni campione dovrà essere prelevato con cura, conservato in appositi contenitori ed etichettato secondo una specifica e univoca catalogazione. Per ciascun campione dovrà essere ricercato il set analitico minimale riportato in Tabella 4.1 allegato 4 del D.lgs 152/06 e confrontati con i valori di riferimento. Di seguito sono riportati i criteri per la scelta dei campioni.
Le analisi chimico-fisiche verranno eseguite per ciascun punto di indagine su un minimo di tre prelievi, secondo il seguente schema:
- campione 1: da 0 a 1 m dal piano campagna;
- campione 2: nella xxxx xx xxxxx xxxxx;
- xxxxxxxx 0: nella zona intermedia tra i due; ovviamente bisognerà prevedere un campione rappresentativo di ogni caratterizzazione stratigrafica individuata ed un campione in caso di evidenze organolettiche di potenziale contaminazione.
Per quanto riguarda le opere infrastrutturali lineari, ovvero per la realizzazione dell’elettrodotto in MT che seguirà il tracciato; in quanto scavi superficiali, di profondità inferiore a 2 metri, i campioni da sottoporre ad analisi chimico-fisiche potranno essere due: uno per ciascun metro di profondità. Pertanto i campioni per ciascun punto di prelievo saranno identificati come segue: 1. Prelievo superficiale; 2. Prelievo fondo scavo.
CONSIDERATO E VALUTATO che il proponente dovrà redigere, accertata l'idoneità delle terre e rocce scavo all'utilizzo ai sensi e per gli effetti dell'articolo 185, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, un apposito progetto in cui saranno definite le volumetrie di scavo delle terre e delle rocce, le volumetrie delle terre da riutilizzare, la collocazione provvisoria e definitiva delle terre e rocce di scavo.
CONSIDERATO E VALUTATO che ARPA, con nota prot. n. 25119 del 12/05/2022 (prot. DRA n. 34285 del 12/05/2022), ha espresso parere favorevole in merito al piano presentato dal proponente.
CONSIDERATO che in sede di documentazione integrativa, il Proponente ha presentato n. 22 elaborati di controdeduzione alle criticità espresse nel PII C.T.S. n. 54 del 23 Giugno 2021.
Criticità n. 1
“…Il Quadro di Riferimento Programmatico deve essere integrato dai seguenti strumenti di pianificazione: Piano di Azione Europeo per l’Economia Circolare 2020; Piano Regionale delle Bonifiche; Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti; Piano di Sviluppo Rurale 2014-2022 della Sicilia; Piano Regionale Faunistico Venatorio 2013-2018; Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture e della Mobilità (P.R.T. - P.I.I.M.); Piano Regionale per la lotta alla Siccità 2020.”
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), in cui al Capitolo B – Quadro di Riferimento Programmatico, Capitolo B1, sono stati analizzati gli strumenti di Pianificazione energetica comunitaria e nazionale (Green Deal europeo o Patto Verde europeo 2020- 2050, Piano di Azione Europeo per l’Economia Circolare 2020 e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR) e nel capitolo relativo alla pianificazione territoriale e urbanistica (Capitolo B3) il Piano Regionale delle Bonifiche, il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, il Piano di Sviluppo Rurale 2014- 2022 della Sicilia, il Piano Regionale Faunistico Venatorio, il Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture e della Mobilità ed il Piano Regionale per la lotta alla Siccità, per i quali è stata valutata la compatibilità/coerenza del progetto con gli obiettivi e finalità di tali strumenti di programmazione”.
VALUTATO che la documentazione contiene le valutazioni richieste in sede di PII in merito all’esame di coerenza e compatibilità dell’intervento rispetto ai predetti ulteriori strumenti di pianificazione.
La criticità n. 1 è superata. Criticità n. 2
“…la descrizione dei rapporti di xxxxxxxx e compatibilità dell’Intervento rispetto agli strumenti di pianificazione e programmazione deve essere estesa anche alle aree che saranno interessate dalla linea di connessione”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), in cui al Capitolo B – Quadro di Riferimento Programmatico, ove per ciascun Piano/Programma, in particolare per i Piani Urbanistico Territoriali, è stata valutata la coerenza/compatibilità del progetto dell’impianto fotovoltaico, comprensivo della Linea elettrica MT di connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica di distribuzione; in particolare con riferimento al Piano Paesaggistico degli Ambiti 15, 16 e 17 ricadenti nella provincia di Ragusa, si è rilevato che: “la linea elettrica di connessione in MT dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica di distribuzione sarà realizzata in cavo interrato tripolare ad elica visibile con conduttori in Alluminio Tipo Al 3x1x185 mmq ed interesserà parzilamente zone sottoposte a livelli di tutela nelle quali la tipologia di posa prevista è compatibile con le prescrizioni del Piano; nello specifico il tracciato della Linea MT in cavo interrato attraverserà in parte una zona ricadente nel Paesaggio Locale 4a “Aree di interesse archeologico di Cozzo, Tatappi, Casale, Piano del Pizzo, Gaspanella, Piano Savia, Alcerito Vecchio, Case Xxxxxxxx, Bosco Piano, Billona, Serra Carcara, Cifali, Molino, Comiso, Vigna del Conte, Fegotto, Xxxxxxxxx, Cicimìa, Torre Vecchia”, con livello di tutela 1, di cui all’art. 24, comma 2 delle Norme Tecniche di Attuazione”. La linea MT interrata di connessione non attraverserà altresì zone sottoposte a vincoli o tutele di altro tipo, con riferimento agli altri strumenti di programmazione e pianificazione territoriali analizzati nel Quadro di Riferimento Programmatico. La linea elettrica MT di connessione dell’impianto fotovoltaico non prevede lungo il suo tracciato attraversamenti con infrastrutture di rete di altri gestori (SNAM, Telecom, Consorzio di Bonifica, etc.), per le quali si è provveduto comunque ad avanzare a ciascun Ente richiesta di parere di competenza ai sensi degli art. 111, 112, 113 e 120 del X.X. x. 0000 xxx 00/00/0000 xxxxxxx il “Testo Unico delle disposizioni di legge sulle Acque ed Impianti Elettrici”.”.
VALUTATO che: (i) la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII; (ii) dalla predetta documentazione è possibile evincere che gli strumenti di pianificazione e programmazione non contengono previsioni ostativa alla realizzazione dell’intervento anche con riferimento alle opere di connessione, tenuto conto della tipologia delle stesse.
La criticità n. 2 è superata.
Criticità n. 3
“…Deve essere prodotta la comunicazione alla competente Sovrintendenza prevista dal punto 13.3 del D.M. 10 settembre 2009 a mente del quale «Nei casi in cui l'impianto non ricada in zona sottoposta a tutela ai sensi del d.lgs. 42 del 2004, il proponente effettua una comunicazione alle competenti Soprintendenze per verificare la sussistenza di procedimenti di tutela ovvero di procedure di accertamento della sussistenza di beni archeologici, in itinere alla data di presentazione dell'istanza di autorizzazione unica. Entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione, le soprintendenze informano l'amministrazione procedente circa l'eventuale esito positivo di detta verifica al fine di consentire alla stessa amministrazione, nel rispetto dei termini previsti dal punto 14.6, di convocare alla conferenza di servizi le soprintendenze nel caso previsto dal punto 14.9, lett. e)»”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “si allega (ALLEGATO 2) istanza del 16/07/2020 assunta al Prot. n. 5356, presentata alla Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa, con la quale è stata richiesto parere di competenza ai sensi degli art. 111, 112, 113 e 120 del X.X. x. 0000 xxx 00/00/0000 xxxxxxx il “Testo Unico delle disposizioni di legge sulle Acque ed Impianti Elettrici”, per la costruzione e l’esercizio dell’impianto fotovoltaico e dell’impianto di rete per la connessione e
contestualmente il rilascio del Parere di competenza ai sensi del Punto 13.3 del D.M. 10/9/2010, per la verifica della sussistenza di procedimenti di tutela ovvero di procedure di accertamento della sussistenza di beni archeologici sui terreni su cui si prevede l’installazione dell’impianto fotovoltaico In riferimento alla richiesta sopra citata, con Nota prot. n. 6411 del 02/09/2020, la Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa ha rilasciato parere favorevole con prescrizioni(ALLEGATO 3).”.
VALUTATO che la documentazione prodotta e i successivi pareri resi della Sovrintendenza assolvano alle richieste in sede di PII.
La criticità n. 3 è superata.
Criticità n. 4
“…compatibilmente con il livello di progettazione richiesto per la valutazione di impatto ambientale e con le previsioni di cui al D.M. 10 settembre 2009, devono essere puntualmente definiti, in relazione anche alla morfologia dei luoghi, gli interventi riguardanti scavi, viabilità, fondazioni e sistemazione delle aree dove verranno posizionate le stringhe, adeguando, ove occorra, le valutazioni di carattere ambientale relative alle componenti interessate”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda agli elaborati PD_ELB_7_Viabilità esistente, provvisoria e di progetto e sezioni tipo, PD_ELB_10_Tracciato linea MT di connessione e PD_ELB_17_Tracciato linea MT del campo FV e Particolari Elettrici, già agli atti del procedimento autorizzativo e agli elaborati PD_ELB_3_Planimetria dell’impianto fotovoltaico e recinzione metallica perimetrale_Rev.1 (ALLEGATO 4) e PD_ELB_43_Particolari costruttivi interventi di scavo (ALLEGATO 5), nei quali sono rappresentate le caratteristiche tipologiche, costruttive e dimensionali delle opere da eseguire con particolare riferimento agli scavi, viabilità, fondazioni di cabine e sistemazione delle aree dove verranno posizionate le stringhe, riportando anche le sezioni tipo di scavo dei cavidotti in progetto, l’esecutivo strutturale delle platee di Fondazione delle cabine elettriche, nonché il calcolo previsionale dei volumi di scavo per ciascuna tipologia di intervento”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 4 è superata.
Criticità n. 5
“…Occorre fornire la quantificazione del materiale scavato, tenendo conto di tutte le lavorazioni comprese nel progetto, ivi comprese quelle afferenti alla realizzazione della connessione per l’allacciamento alla rete. Si chiede in particolare di integrare il progetto con il Piano preliminare di utilizzo delle terre e rocce da scavo, ai sensi del DPR 120/2017. Il Piano preliminare di utilizzo delle Terre e Rocce da scavo deve in ogni caso: (i) chiarire i volumi di scavo, ivi compresi quelli riguardanti l’esecuzione delle opere infrastrutturali lineari che si intendono realizzare; (ii) contenere apposita planimetria su cui evidenziare i punti ove condurre i campionamenti nonché le aree di deposito preliminare delle terre e rocce prodotte in attesa di caratterizzazione; (iii) specificare il numero di campioni che si intendono prelevare e le relative profondità di prelievo da sottoporre ad analisi.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda agli elaborati PD_ELB_43_Particolari costruttivi interventi di scavo (ALLEGATO 5), e PD_ELB_27_Piano Preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo_Rev. 1, nei quali sono rappresentate le opera che necessitano di esecuzione di scavo ed il calcolo previsionale dei volumi di scavo per ciascuna tipologia di intervento previsto in Progetto,
compreso la Linea elettrica di connessione in MT dell’impianto fotovoltaico alla Rete elettrica di distribuzione. L’elaborato PD_ELB_27_Piano Preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo_Rev. 1 (ALLEGATO 6) riporta anche una planimetria su cui vengono evidenziati i punti ove saranno effettuati i campionamenti, il numero di campioni che saranno prelevati con le relative profondità di prelievo e le aree di deposito temporaneo delle terre e rocce ai fini della relativa caratterizzazione.”.
VALUTATO che: (i) la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII; (ii) è stato acquisito il parere favorevole dell’Arpa sul piano presentato dal proponente.
La criticità n. 5 è superata.
Criticità n. 6
“…Relativamente al cavidotto, dovranno essere forniti opportuni particolari degli attraversamenti e le relative interferenze. In relazione ai rinterri dei cavidotti previsti nei tratti della viabilità primaria occorre assicurare che le modalità di rinterro e le caratteristiche dei materiali non determinino avvallamenti delle sedi stradali.”
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda agli elaborati PD_ELB_10_Tracciato linea MT di connessione, PD_ELB_12_Corografia Generale con percorso dei cavi e cabine e PD_ELB_14_Piano tecnico Interferenze, ,già agli atti del procedimento autorizzativo, nei quali sono rappresentati il tracciato della Linea elettrica MT a 20 kV in cavo interrato per la connessione dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica di distribuzione, le modalità di posa dei cavidotti interratri e le relative interferenze con altre infrastrutture di rete. L’impianto fotovoltaico in progetto funzionerà in parallelo alla Rete del Distributore e sarà allacciato a questa in corrispondenza del punto di consegna in media tensione, secondo quanto indicato nel Preventivo di connessione rilasciato da e‐distribuzione S.p.A. con Nota prot. n. ED‐06/05/2020‐ P0701619, Codice di rintracciabilità: 211797801, ai sensi del Testo Integrato delle Connessioni Attive (TICA), di cui all’Allegato A della delibera 99/08 e sue successive modificazioni ed integrazioni, la quale prevede che, l’impianto sarà allacciato alla Rete di Distribuzione tramite la realizzazione di una nuova cabina di consegna collegata in entra ‐ esce su Linea MT “Vitorini” uscente da cabina primaria AT/MT “VITTORIA”. Il preventivo di connessione tiene conto del coordinamento tra l’impianto di rete oggetto della presente relazione e gli impianti di rete con Codice di rintracciabilità 209446437 relativo al Progetto denominato “Bompolieri 1” e quello con Codice di rintracciabilità 209446568 relativo al Progetto denominato “Spedalotto”, tutti in capo alla stessa società. Nell’ambito del coordinamento condiviso con e‐distribuzione è stata prevista una soluzione tecnica comune, con le pratiche con codice 209446437 e 209446568 sempre dello stesso produttore; tale soluzione presenta un impianto di rete unico,, costituito da un anello (gestito in modalità “aperto”) composto da una linea di connessione, che partendo dalla cabina primaria AT/MT “VITTORIA”, alimenterà prima la cabina di consegna dell’impianto fotovoltaico con codice pratica 209446568 (denominato “Spedalotto”) e successivamente la cabina di consegna dell’impianto fotovoltaico oggetto della presente relazione; contestualmente vi sarà un’altra linea di connessione che partendo sempre dalla cabina primaria AT/MT “VITTORIA”, alimenterà in antenna, la cabina di consegna dell’impianto fotovoltaico con codice pratica 209446437 (denominato “Bompolieri 1”). Infine, verrà effettuato un collegamento tra le due cabine di consegna che rappresentano i punti finali di questi due rami (Bompolieri 1 e Bompolieri 2), che consentirà la richiusura dell’anello. Nel caso della seconda linea di connessione, prima di arrivare alla cabina di consegna dell’impianto denominato “Bompolieri 1“, sarà effettuato un entra‐esce su una cabina di sezionamento posizionata lungo il percorso, in prossimità della cabina di consegna dell’impianto denominato “Spedalotto” (codice 209446568). In particolare, per la connessione alla rete esistente, dell’impianto fotovoltaico in progetto la soluzione tecnica di e-distribuzione prevede: - Realizzazione di un tratto di elettrodotto MT a tensione nominale 20 kV in cavo interrato cordato tripolare ad elica visibile con conduttori in Alluminio Tipo Al 3x1x185 mmq, con sviluppo
del tracciato su strada asfaltata pubblica per una lunghezza complessiva pari a circa 5.160 m (2.290 m + 2.770 m + 100 m); la soluzione per la parte di impianto comune prevede la posa di un ulteriore cavo (doppia terna) nello stesso scavo per tutta la lunghezza del tracciato; - Posa sotterranea di fibra ottica per una lunghezza complessiva di 5.160 m (2.290 m + 2.770 m + 100 m); la soluzione per la parte di impianto comune prevede la posa di un unico cavo ottico per la gestione di tutti gli impianti; - Posa di cabina di consegna realizzata in conformità agli standard di E‐DISTRIBUZIONE con specifica DG2092 ed. 3 (per la cabina di consegna dell’impianto fotovoltaico oggetto della presente relazione denominato “Bompolieri 2”);
- Allestimento delle apparecchiature elettriche di manovra e di misura in media tensione nella cabina di consegna, per realizzare la soluzione di connessione in antenna; - Allestimento di UP per telecomando degli “IMS” della cabina di consegna e modulo GSM. Inoltre, ai fini del coordinamento, la soluzione tecnica fornita prevede i seguenti elementi: - Realizzazione di un tratto di elettrodotto MT a 20 kV in cavo interrato cordato tripolare ad elica visibile con conduttori in alluminio Tipo Al 3x1x185 mmq con sviluppo del tracciato su strada asfaltata pubblica per una lunghezza complessiva pari a circa 5.160 m (2.290 m + 2.870 m); la soluzione per la parte di impianto comune prevede infatti la posa di una doppia terna nello stesso scavo per tutta la lunghezza del tracciato; - Posa sotterranea di fibra ottica per una lunghezza complessiva di 5.160 m (2.290 m + 2.870 m); la soluzione per la parte di impianto comune prevede la posa di un unico cavo ottico per la gestione di tutti gli impianti; - Posa di un’ulteriore cabina di consegna realizzata in conformità agli standard di edistribuzione con specifica DG2092 ed. 3 (per la cabina di consegna della pratica codice 209446568 denominato “Spedalotto”); - Posa di un’ulteriore cabina di consegna realizzata in conformità agli standard di e-distribuzione con specifica DG2092 ed. 3 (per la cabina di consegna dell’impianto della pratica codice 209446437 denominato “Bompolieri 1”); - Posa di un’ulteriore cabina, con funzione di sezionamento della linea, realizzata in conformità agli standard di e‐distribuzione; - Allestimento delle apparecchiature elettriche di manovra e di misura nelle cabine di consegna e nella cabina di sezionamento per realizzare la soluzione di connessione in antenna; - Allestimento di UP per telecomando degli “IMS” della cabina di consegna e modulo GSM. La linea elettrica MT di connessione dell’impianto fotovoltaico non prevede lungo il suo tracciato attraversamenti con infrastrutture di rete di altri gestori (SNAM, Telecom, Consorzio di Bonifica, etc.), per le quali si è provveduto comunque ad avanzare a ciascun Ente richiesta di parere di competenza ai sensi degli art. 111, 112, 113 e 120 del X.X. x. 0000 xxx 00/00/0000 xxxxxxx il “Testo Unico delle disposizioni di legge sulle Acque ed Impianti Elettrici”. La Linea verrà realizzata in conformità alle specifiche di e-distribuzione S.p.A. relative alla posa di cavi MT su strada asfaltata pubblica secondo il Nuovo Codice della Strada e nel rispetto delle prescrizioni esecutive dell’Ente gestore della strada che rilascerà la relativa autorizzazione per la manomissione di suolo pubblico; le modalità di posa sono indicate negli elaborati grafici allegati al progetto e nel “Titolo C – Quadro di riferimento progettuale del SIA al punto b.1.4 ‐ Il Sistema di connessione alla rete ENEL”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 6 è superata.
Criticità n. 7
“…Dovrà essere previsto un sistema di regimentazione delle acque superficiali, al fine di mantenere le condizioni di equilibrio idrogeologico preesistenti ed evitare l’effetto dilavamento ed il rilascio di acque meteoriche di dilavamento con contenuti di olii nel sottosuolo.”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Nell'area oggetto dell'intervento non vi sono corsi d'acqua che attraversano il sito; l’ambiente idrico non è soggetto a fenomeni tali da suscitare forme di dissesto o di pericolosità idraulica del sito d’installazione dell’impianto. L’utilizzo delle strutture “Retrofit”, quale sistema di ancoraggio al suolo delle strutture di sostegno dei moduli fotovoltaici, non determina alcuna alterazione al deflusso delle acque meteoriche superficiali; infatti tali strutture, saranno costituite da
pali in ferro zincato infissi verticalmente nel terreno naturale esistente, per semplice battitura senza ricorrere all’utilizzo di calcestruzzo. A fine ciclo di vita dell’impianto fotovoltaico tali strutture saranno facilmente rimovibili e si potranno facilmente ripristinare le condizioni dei luoghi preesistenti all’intervento. L’ambiente idrico non subisce quindi alcuna modifica e/o impatto dal momento che le strutture non determinano alterazione del regime idraulico delle acque superficiali che defluiranno verso lo stesso recapito attuale. I moduli fotovoltaici con tutti gli accessori (n. 1 cabina inverter, n. 1 cabina di consegna, n. 1 cabina utente, n. 1 cabina servizi ausiliari, n. 2 cabine storage, n. 1 cabina di trasformazione MT/BT, viabilità di servizio, etc.), è pari a circa 3,0 ettari (mq 29.986), ovvero circa il 30 % della superficie complessivamente disponibile dell'area (ettari 10,16); il restante 70 % di suolo disponibile, pari a circa 7,16 ettari verrà utilizzato per la realizzazione della fascia mitigativa a verde, di larghezza pari a 10 m, mediante la piantumazione di alberi di ulivo adulto disposti a quinconce con un sesto 5x6 (1,69 ettari) e per la coltivazione di colture tradizionali e biologiche compatibili con il microclima generato dal campo fotovoltaico (5,47 ettari). I ruscellamenti risultano molto limitati in ampiezza a causa dell’orizzontalità del sito e del litotipo presente in sito di tipo sabbioso/calcarenitico avente permeabilità primaria e secondaria tipica del litotipo, che favorisce l’infiltrazione delle acque meteoriche. Anche dal punto di vista dell’impermeabilizzazione del suolo, le opere in progetto non determinano alcun cambiamento significativo, in quanto i moduli fotovoltaici scaricano la pioggia sul terreno sottostante che rimane permeabile come nella situazione ante-operam. Le superfici occupate dalle strutture di servizio (cabine elettriche) sono pari a 100 mq, quantità non significativa rispetto alla superficie totale del lotto. La viabilità di servizio (9.641mq) è realizzata in terra battuta con idonea pendenza alfine di evitare ristagni d’acqua in caso di eventi meteorici; le acque di ruscellamento superficiale tenderanno a distribuirsi nella fascia mitigativa a verde e nel terreno di sedime su cui verranno collocate le strutture di sostegno dei moduli fotovoltaici. Tutte le parti interrate (cavidotti, pali) presentano profondità che non rappresentano nemmeno potenzialmente un rischio di interferenza con l’ambiente idrico superficiale e sotterraneo. Tale soluzione, unitamente al fatto che i pannelli e gli impianti non contengono, per la specificità del loro funzionamento, sostanze liquide che potrebbero sversarsi (anche accidentalmente) sul suolo e quindi esserne assorbite, esclude ogni tipo di interazione tra il progetto e le acque sotterranee. Possono dunque escludersi impatti negativi delle opere in progetto con le acque superficiali e si ritiene rispettato il Principio di Invarianza Idraulica. Data la natura limoso argillosa del terreno di sedime in alcune aree del sito di installazione, si prevede la realizzazione di trincee drenanti (gabbioni drenanti), per una corretta regimazione ed un rapido allontanamento delle acque superficiali dalle zone in erosione, garantendo il controllo efficace dell’erosione superficiale e assicurando lo smaltimento delle acque meteoriche. Le azioni di progetto non prevedono opere che possano alterare il regime e la qualità delle acque superficiali e profonde; la tipologia di installazione scelta fa sì che non ci sia alcuna significativa modificazione dei normali percorsi di scorrimento e infiltrazione delle acque meteoriche: la morfologia del suolo e la composizione del soprassuolo vegetale non verranno pertanto alterati. Il rischio di contaminazione delle acque meteoriche in fase di esercizio, con sversamenti accidentali dei mezzi di trasporto e di lavoro usati per la manutenzione dei pannelli, sarà gestito dalle ditte di manutenzione, garantendo la presenza di materiali assorbitori sui mezzi e la formazione agli addetti sulle procedure di emergenza da attuare in caso di sversamenti accidentali di sostanze lesive per le acque e i suoli. Per la gestione del rischio di contaminazione di suolo, sottosuolo, acque sotterranee e acque superficiali le misure scelte per la mitigazione per gli impatti potenziali sono state indicate nel Piano di Monitoraggio Ambientale riportato al Capitolo D4 dello Studio d’Impatto Ambientale (ALLEGATO 1), di seguito elencate: - Ottimizzazione del numero dei mezzi di cantiere previsti; - Riduzione degli attraversamenti su suolo dei mezzi meccanici pesanti; - Utilizzo di kit anti-inquinamento in caso di sversamenti accidentali dai mezzi. Tali kit saranno presenti direttamente in sito o sarà cura degli stessi trasportatori avere con se a bordo dei mezzi.”
VALUTATO che la documentazione - ulteriormente integrata anche attraverso risposte ad altre criticità - contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII.
La criticità n. 7 è superata.
Criticità n. 8
“…In ogni caso non si potrà procedere ad interventi rilevanti di movimento terra per modificare l’orografia/pendenza delle aree. Debbono ritenersi vietati tutti gli interventi previsti di ridefinizione orografica”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “L’intervento in progetto non prevede sbancamenti del terreno e/o interventi di rimodellamento geomorfologico che possano modificare l’attuale orografia e pendenza del terreno di sedime. Le uniche opere di scavo che verranno eseguite sono:
- lo scotico del manto vegetale per una profondità di 10 cm circa;
- la realizzazione degli scavi a sezione ristretta per la posa dei cavidotti interrati posti a profondità pari a circa 1 m misurata dal dall’estradosso superiore al piano campagna;
- la realizzazione degli scavi per la posa delle cabine elettriche accessorie e funzionali all’impianto di profondità pari a 50 cm;
- la realizzazione della viabilità di servizio interna in terra battuta, per la quale si prevede la realizzazione di uno scavo di profondità pari a circa 30 cm.
- realizzazione di opere di livellamento superficiale e pulizia del terreno: vista la natura pianeggiante del terreno, non sarà necessario eseguire opere di livellamento per la sistemazione dell’area; verranno eseguite opere di compattamento del terreno per circa il 20% della superficie complessiva; eventuali affossamenti localizzati di modesta estensione saranno integralmente livellati con il terreno di riporto degli scavi.”
VALUTATO che sulla base degli elementi desumibili dalla documentazione possono ritenersi evase le richieste formulate in sede di PII.
La criticità n. 8 è superata.
Criticità n. 9
“…Deve essere trasmesso/adeguato il Piano di Monitoraggio Ambientale redatto in conformità alle linee guida nazionali vigenti.”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), in cui al Capitolo D – Quadro di Riferimento Ambientale, Capitolo D4 è stato adeguato il Piano di Monitoraggio Ambientale redatto in conformità alle linee guida nazionali vigenti.”
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 9 è superata.
Criticità n. 10
“…Occorre integrare lo SIA con lo studio relativo alla valutazione del “Principio dell’invarianza idraulica” in corrispondenza del sito interessato dall’impianto.”
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Come già esplicitato nella Relazione Geologica, il territorio è rappresentato da "Depositi di palude", costituiti da limi ed argille, poggianti in discordanza con le “Sabbie marine” in mediopleistoceniche in strati di poche decine di metri di spessore, poggianti su calcareniti bianco-giallastre del Pleistocene inferiore, spessori massimi 40 metri (Qc); durante il sopralluogo effettuato si è evinto come in area sia fortemente presente la componente sabbiosa, oltre che un sottile top-soil agrario. È evidente dunque come la permeabilità presenti marcati aspetti di variabilità e cioè da valori molto bassi in presenza delle argille a valori marcati in presenza delle sabbie. La morfologia del terreno indica come sostanzialmente lo stesso abbia una morfologia prevalentemente orizzontale; la parte centrale dello stesso, interessata dai depositi di palude, impermeabili, è a quota inferiore rispetto alle circostanti, conferendo al lotto una forma “a catino”; di conseguenza da nord, in corrispondenza della SP30 le pendenze assumono la maggiore rilevanza e tutte le direzioni di deflusso convergono verso il centro del lotto in esame, in corrispondenza, come detto, dei depositi impermeabili. Al fine di evitare gli effetti negativi sul coefficiente di deflusso delle superfici impermeabilizzate, ogni trasformazione del suolo che provochi una variazione di permeabilità superficiale deve prevedere misure compensative rivolte al perseguimento del principio dell'invarianza idraulica della medesima trasformazione. Si rimanda agli elaborati “PD_ELB_34_Relazione di compatibilità ai fini dell'Invarianza Idraulica” (ALLEGATO 7) e PD_ELB_39_Opere di mitigazione rischio idrogeologico (ALLEGATO 8), nei quali è stato effettuato il calcolo del Coefficiente di Deflusso Superficiale ante operam e post operam per verificare le eventuali interferenze indotte dalla realizzazione dell’impianto fotovoltaico con la componente acque superficiali e sotterranee, è stata elaborata la Carta delle principali direzioni di deflusso idrico superficiale e sono state individuate le relative opere di mitigazione. Tali opere di mitigazione consistono nel collocamento di una canaletta drenante in posizione perpendicolare alla direzione di deflusso superficiale generale, con una pendenza al 4,4% da ovest verso Est, in grado da intercettare le acque meteoriche di ruscellamento superficiale e convogliarle verso il sistema di raccolta delle acque piovane (vasche di raccolta) ai fini del riutilizzo delle nell’impianto di irrigazione a goccia previsto in progetto nell’ambito del Piano di Manutenzione del verde. Lo studio dell’invarianza idraulica riportato nell’Elaborato PD_ELB_34_ Relazione di compatibilità ai fini dell'Invarianza Idraulica riporta il calcolo del coefficiente di deflusso superficiale ante-operam e postoperam. Il litotipo superficiale è classificato geologicamente come “Depositi di Palude” del Pleistocene, ed è evidente che la permeabilità dunque è molto bassa, a seguito del carattere impermeabile dei sedimenti limoso-argillosi; la Carta della Vulnerabilità dell'Università di Catania indica una permeabilità compresa tra 1x10-5 e 1x10-6 cm/sec., quindi valori bassi. Nella situazione ante-operam il calcolo ha fornito un valore del coefficiente di deflusso o di ruscellamento superficiale pari a 0,43 e del suo complementare, il coefficiente di infiltrazione in falda pari a 0,57. La tipologia delle opere in progetto (i moduli fotovoltaici) implicano una conservazione dei coefficienti di deflusso, non costituendo una impermeabilizzazione del sito essendo tra di loro non contigui e semplicemente ancorati al terreno tramite supporti. I manufatti che costituiscono impermeabilizzazione sono i seguenti: - n°1 Cabina utente avente superficie pari a 17 mq; - n°1 Cabina di Consegna (vano ENEL + vano misure) avente superficie pari a 17 mq; - n°1 Cabina servizi ausiliari avente superficie pari a 10 mq; - n° 1 Cabina Inverter MV POWER STATION 2750, avente superficie pari a 15,60 mq; - n°2 Cabine storage aventi ciascuna superficie pari a 17 mq, per una superficie pari a 34 mq; - n°1 Cabina di trasformazione MT/BT, avente superficie pari a 18,75 mq; - Viabilità di servizio in terra battuta: 9.641 mq; Il piazzale e le strade di servizio interne all'impianto, essendo costruite in terra battuta e con idonea pendenza, garantiscono una permeabilità completa nei confronti dell'infiltrazione delle acque piovane; tuttavia, pur essendo parzialmente permeabili, sono state considerate impermeabili nella valutazione del coefficiente di deflusso superficiale. Il totale delle superfici totalmente considerate impermeabili è dunque pari a 9.753 mq, pari a circa il 10 % della superficie complessivamente disponibile. Essendo i litotipi presenti “Depositi di palude” per la sua natura geologica impermeabile, la suddetta superficie impermeabilizzante determinata dalla realizzazione del progetto,
determina una lieve alterazione del coefficiente di deflusso, che varia da 0,43 a 0,47, rappresentando una modesta variazione del coefficiente di infiltrazione nelle condizioni post–operam, che può essere tranquillamente compensata nel sito in oggetto in maniera naturale, considerato che: - Le strade di servizio in terra battuta, che di default sono state considerate “impermeabili” a scopo cautelativo, possiedono in realtà un certo grado di permeabilità il che, di fatto, determina la variazione del coefficiente di infiltrazione ad un valore ancora minore; - Il suolo, dopo la realizzazione dell'impianto fotovoltaico, verrà comunque destinato ad uso agricolo e dunque sarà sottoposto a lavorazioni che di fatto ne aumenteranno il grado di infiltrazione, riducendo ulteriormente l'impatto sull'invarianza idraulica complessiva. L’utilizzo delle strutture “retrofit”, quale sistema di ancoraggio al suolo delle strutture di sostegno dei moduli fotovoltaici, non determina alcuna modifica dell’assetto morfologico del terreno di sedime e conseguentemente alcuna alterazione significativa al deflusso naturale delle acque meteoriche superficiali; infatti tali strutture, saranno costituite da pali in ferro zincato infissi verticalmente nel terreno naturale esistente, per semplice battitura senza ricorrere a scavi e all’utilizzo di calcestruzzo. A fine ciclo di vita dell’impianto fotovoltaico tali strutture saranno facilmente rimovibili e si potranno facilmente ripristinare le condizioni dei luoghi preesistenti all’intervento. Si fa presente che le analisi condotte negli elaborati “PD_ELB_34_Relazione di compatibilità ai fini dell'Invarianza Idraulica” (ALLEGATO 7) e PD_ELB_39_Opere di mitigazione rischio idrogeologico (ALLEGATO 8), sono state riportate nell’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), al Titolo D – Quadro di Riferimento Ambientale, Capitolo D3 - descrizione dei probabili impatti rilevanti e delle misure previste per mitigarli, Paragrafo c- Descrizione dell’effetto cumulo, c1- Idrogeologia, al fine della valutazione complessiva sull’impatto ambientale dell’intervento proposto.”.
VALUTATO che il proponente ha prodotto la documentazione integrativa richiesta in sede di PII. La criticità n. 10 è superata.
Criticità n. 11
“…Occorre redigere il cronoprogramma d’esecuzione delle opere”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato PD_ELB_41_Cronoprogramma dei lavori (ALLEGATO 9), in cui sono state riportate, per ciascuna attività prevista nella fase di cantiere, la relativa durata, individuando eventuali interferenze tra le diverse attività, al fine di adottare nell’ambito della redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento, tutti i necessari accorgimenti e precauzioni in modo da arrecare la minor interferenza all’ambiente esterno e ridurre i rischi di incidenti. Complessivamente la durata complessiva del cantiere sarà di circa 5 mesi. Nell’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), al Titolo D – Quadro di Riferimento Ambientale, Capitolo D2 - definizione dei principali fattori del processo di valutazione sono individuate, utilizzando il modello DPSIR (Determinanti – Pressioni - Stato Ambiente – Impatti - Risposte), le azioni determinanti dovute alla realizzazione dell’impianto che possono interferire sullo stato dell’ambiente e messe in relazione con le pressioni, gli impatti e le risposte in termini descrittivi, al fine di ottenere un primo quadro conoscitivo per effettuare le valutazioni successive.”
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 11 è superata.
Criticità n. 12
“…È necessario produrre un’adeguata rappresentazione cartografica del layout dell’impianto in sovrapposizione con la Carta Sensibilità Ecologica, la Carta Pressione Antropica, la Carta Rete Ecologica, la Carta Fragilità Ambientale, e la Carta Valore Ecologico (presenti nel geoportale Sicilia), rappresentando, altresì, a fronte delle caratteristiche risultanti dalle predette Carte, idonei elementi valutativi al fine di dimostrare l’assenza di significativi impatti rispetto alle componenti interessate”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato PD_ELB_38_Layout impianto fotovoltaico su Carte Natura (ALLEGATO 10), in cui è stato riportato sulle Carte Natura in scala 1:50.000 della Regione Sicilia il layout dell’impianto fotovoltaico, da cui si rileva che l’area in studio appartiene ad una classe media per quanto riguarda il valore Ecologico e la Sensibilità Ecologica, alta per quanto riguarda la fragilità ambientale. Gli habitat naturali riscontrati all'interno dell'area in studio presentano una situazione di degrado dovuta essenzialmente alle attività agricole che hanno condizionato fortemente l'intero ecosistema, manifestando una povertà in termini di biodiversità notevole. L’intero territorio nel corso dei secoli è stato destinato ad uso agricolo; le attività antropiche hanno causato il passaggio da una comunità ricca di specie faunistiche e floristiche, ad una nuova struttura ecologica rudemente semplificata; si è assistito alla sostituzione di una fitobiocenosi, formata da più specie, con un’altra, in cui l'uomo ha privilegiato poche piante e combattuto le poche che, presenti nell'ecosistema naturale precedente, si sono mostrate capaci di sopravvivere. L'area oggetto dello studio si trova quindi in una fase di successione retrograda, con un paesaggio vegetale profondamente modificato dall'uomo; la vegetazione ha assunto un assetto di macchia bassa (0,5 - 1 m in generale) e, nei punti dove il suolo è maggiormente impoverito, è ridotta a pratelli di specie annuali; a causa di ripetuti e frequenti passaggi di automezzi la vegetazione è ormai bloccata in uno stadio durevole e, pertanto, non si ha una ulteriore ripresa. Dalla Carta delle Pressioni antropiche fornita dall’ ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale, si rileva infatti, per il sito in studio, un valore di antropizzazione medio/alto. Nel complesso questi aspetti vegetazionali possono venire interpretati come il risultato di un generale processo di degradazione, con carattere permanente: la degradazione è quindi irreversibile. L’elaborato PD_ELB_5_Rilievo fotografico del sito d’installazione, già agli atti del procedimento autorizzativo e l’elaborato PD_ELB_42 – Rappresentazione dello stato attuale dell’area di intervento e rendering fotografico, descrivono in maniera inequivocabile l’attuale stato incolto del terreno di sedime ove è prevista l’installazione dell’impianto fotovoltaico e la totale assenza di vegetazione arborea di alcun tipo, il contesto paesaggistico del territorio circostante caratterizzato da un Paesaggio Agrario delle colture erbacee, dei mosaici colturali e del seminativo asciutto semplice e da diverse zone destinate a colture protette in serra.”.
VALUTATO che il proponente ha prodotto la documentazione richiesta in sede di PII e ha forniti un adeguato quadro conoscitivo in ordine ai temi oggetto di integrazione.
La criticità n. 12 è superata.
Criticità n. 13
“…Non è stato fornito un puntuale dimensionamento dei mezzi di trasporto (anche per l’approvvigionamento idrico) e dei macchinari di cantiere (e delle relative caratteristiche emissive) coinvolti nella fase di realizzazione dell’opera. Ferma l’esigenza di rappresentare preliminarmente i livelli ante operam in relazione alle componenti ambientali interessate (ad es. atmosfera, rumore, traffico), deve essere rappresentato l’impatto specifico connesso alla presenza di tali mezzi, verificando altresì se le emissioni prodotte - unitamente alle ulteriori emissioni legate a ciascuna componente ambientale (ad es. polveri, in caso di atmosfera) - siano contenute entro i limiti previsti dalla normativa vigente o dalla pianificazione di settore in relazione a ciascuna componente ambientale, tenendo conto dell’eventuale presenza di recettori sensibili che devono comunque essere segnalati”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda anche in questo caso all’elaborato “PD_ELB_22 - Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), nel quale è stata effettuata al Titolo D – Quadro di Riferimento Ambientale, Capitolo D3 - Descrizione dei probabili impatti rilevanti e delle misure previste per mitigarli, Paragrafo f - AMBIENTE FISICO (rumore, vibrazioni, radiazioni) una valutazione previsionale dei livelli sonori generati delle sorgenti di rumore (macchinari) individuate durante le fasi di realizzazione e di dismissione dello stesso. Sono state riportate in forma tabellare le fasi di lavorazione che comportano le situazioni emissive maggiormente critiche sulle quali effettuare successivamente il calcolo previsionale e l’elenco delle machine utilizzate con i relativi livelli medi di potenza Sonora. Dall’analisi dei risultati ottenuti dai calcoli previsionali si evince che i valori di rumorosità massima relativi alle emissioni sonore dei macchinari utilizzati durante le attività di cantiere e di dismissione dell’impianto fotovoltaico, rientrano nel valore limite di 70 dB(A) imposto dalla DPCM del 01 marzo 1991. Le emissioni acustiche sono caratterizzate dalla natura intermittente e temporanea dei lavori e potranno essere continue (es. generatori) e discontinue (es. mezzi di cantiere e di trasporto). La mitigazione dell’impatto sonoro prevede l’uso di macchinari aventi opportuni sistemi per la riduzione delle emissioni acustiche, che si manterranno pertanto a norma di legge; in ogni caso i mezzi saranno operativi solo durante il giorno e non tutti contemporaneamente. Durante la fase di esercizio dell’impianto, le emissioni di rumore saranno limitate al funzionamento dei macchinari elettrici, progettati e realizzati nel rispetto dei più recenti standard normativi ed il cui alloggiamento è previsto all’interno di apposite cabine tali da attenuare ulteriormente il livello di pressione sonora in prossimità della sorgente stessa; pertanto, vista la quasi totale assenza di fonti rumorose o di vibrazioni, non sono necessari provvedimenti tecnici atti a limitare tali emissioni. Relativamente alla Componente Aria, si rimanda all’elaborato PD_ELB_33_Calcolo emissioni in atmosfera (ALLEGATO 11) e all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1) al Titolo D – Quadro di Riferimento Ambientale, Capitolo D3 - Descrizione dei probabili impatti rilevanti e delle misure previste per mitigarli, per il calcolo delle emissioni di particolato nella sua frazione respirabile (MP10) e fine (MP2.5) e dei gas di combustione (CO, NOx, SO2 e HC/COV) durante la fase di costruzione dell'impianto fotovoltaico e della Linea elettrica di connessione in MT dell’impianto fotovoltaico alla Rete elettrica di distribuzione. Le sorgenti di emissione in atmosfera attive nella fase di cantiere esse possono essere distinte in base alla natura del possibile contaminante in: - polveri - sostanze chimiche inquinanti Tali emissioni sono prodotte dalla movimentazione del materiale e dal transito e funzionamento dei veicoli e dei relativi macchinari; le sorgenti di queste emissioni sono: - i mezzi operatori;
- i macchinari; - i cumuli di materiale di scavo; - i cumuli di materiale da costruzione. Le polveri saranno prodotte dalle operazioni di: - scavo e riporto per il livellamento dell’area; - apertura piste viabilità interna al campo; - accumulo e trasporto del materiale proveniente dalle fasi di scavo in attesa della successiva utilizzazione per la sistemazione e il livellamento dell’area; - movimentazione dei mezzi utilizzati nel cantiere. Durante la fase di esercizio dell’impianto si stima che le emissioni in atmosfera siano irrilevanti, in quanto legate alle attività di trasporto del personale per le attività di manutenzione e riparazione delle attrezzature per il funzionamento degli impianti. Durante la fase di dismissione , una volta terminata la vita utile dell’impianto, stimata in circa 30 anni, le componenti dell’impianto saranno smantellate, quindi si stima che le emissioni in atmosfera saranno riconducibili a quelle generate durante la fase di costruzione. L’analisi previsionale delle emissioni in atmosfera si è basata sull’individuazione dei fattori di emissione e successivamente sul calcolo dei livelli di emissione durante le diverse fasi lavorative. - Scavi; - Trasporto dei materiali; - Sospensione particolato per circolazione veicoli leggeri in strade non asfaltate; - Sospensione particolato per circolazione veicoli pesanti in strade non asfaltate; - Funzionamento dei macchinari; - Funzionamento dei veicoli Le misure di mitigazione adottate consistono in una serie di azioni di prevenzione che permetteranno di mantenere le emissioni entro i limiti stabiliti dalla legge. Per ridurre le emissioni prodotte dai mezzi e dalle attrezzature di cantiere si adopereranno le seguenti misure: - Sarà contenuto l’utilizzo dei mezzi di cantiere evitando che detti mezzi rimangano accesi quando non utilizzati; - verranno utilizzati macchinari rispondenti alle normative, dotate di tutti gli accorgimenti per limitare il rumore e le emissioni in atmosfera; - i mezzi saranno tenuti in perfetto stato di manutenzione. Per limitare la produzione e la dispersione diffusa e puntuale di polveri dovute alle opere di scavo, movimentazione di inerti e
dall'esercizio di impianti fissi sono previsti: - sistemi di abbattimento delle polveri in corrispondenza di sfiati di serbatoi e miscelatori durante le fasi di carico, scarico e lavorazione; - circolazione degli automezzi a bassa velocità; - lavaggio delle ruote dei mezzi pesanti prima dell’immissione sulla viabilità pubblica; - l’umidificazione dei depositi temporanei di terre ed inerti e delle piste di cantiere temporanee; - sistemi di copertura con teloni dei cassoni durante il trasporto di inerti. Dato il numero limitato di mezzi pesanti coinvolti durante la cantierizzazione, si può ritenere l’impatto in fase di cantiere temporaneo e non significativo, considerando che le attività si svolgeranno solo in periodo diurno e in orari definiti dalla normativa vigente. Inoltre data la modesta entità degli scavi e dei rinterri, che saranno limitati solo a quelli necessari per la realizzazione dei basamenti in c.a.v. delle cabine elettriche (cabine inverter, cabine quadri di campo, cabina di consegna, locale tecnico, etc) ed agli scavi a sezione ristretta per la realizzazione dei cavidotti interrati, la produzione e la dispersione diffusa e puntuale di polveri, sarà limitata alle relative fasi di lavorazione.”.
VALUTATO che la documentazione fornisce i dati richiesti in sede di PII. La criticità n. 13 è superata.
Criticità n. 14
“…La recinzione perimetrale dell’impianto dovrà essere posizionata tra la fascia di rispetto perimetrale e il parco fotovoltaico al fine di migliorare l’inserimento paesaggistico del progetto e dovrà prevedere passaggi per la piccola fauna selvatica disposti ogni 25 metri. Le specie vegetali previste dovranno essere allocate in doppio filare in modo da fornire un effetto coprente della recinzione e dell’impianto. È espressamente vietato l’uso di filo spinato. Deve essere presentata la planimetria con indicati i passaggi previsti. I passaggi faunistici dovranno essere progettati (posizione, tipologia, dimensionamento ecc) sulla base di uno studio sugli habitat e sulle principali specie target.”
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_3_Planimetria dell'impianto Fotovoltaico_Rev. 1” (ALLEGATO 4), in cui sono stati modificati i passaggi per il transito della fauna selvatica locale previsti in progetto con varchi di cm 100 x 20 lungo il perimetro della recinzione del sito d’installazione a distanza di 20 m l’uno dall’altro ed un varco continuo in corrispondenza del cancello di ingresso; come richiesto la dimensione dei varchi è stata modificata prevedendo nello specifico varchi delle dimensioni di circa 25 x 25 cm disposte ogni 25 m. Relativamente agli interventi di mitigazione dell’impatto visivo, in particolare alla fascia arborea perimetrale al sito, si rimanda all’Elaborato PD_ELB_31_Opere di Mitigazione a verde (ALLEGATO 12) in cui vengono indicate la tipologia delle specie arboree/arbustive autoctone (Olea Europea) che verranno impiantate nella fascia perimetrale a verde, di larghezza pari a 10 metri, le modalità di piantumazione delle specie di nuovo impianto, le modalità di espianto e reimpianto degli esemplari di Olea Europea presenti all’interno del sito e le zone di reimpianto delle alberature espiantate. Per la realizzazione della fascia mitigativa a verde, verrà garantita a piantumazione di specie arboree autoctone (Olea Europea) provenienti da vivai in possesso di licenza ai sensi dell’art. 4 del D. Lgs. 386/03 rilasciato da Comando Corpo forestale della Regione Siciliana e coerenti con il contesto pedo‐ climatico, naturalistico e paesaggistico dell’area; il trapianto degli ulivi avverrà con un sesto d’impianto 5 x 6 m. Disposizione specie arboree nella fascia a verde perimetrale di larghezza 10 m con sesto a quinconce 5x6 m. Al fine di garantire un idoneo attecchimento delle specie arboree di nuovo impianto e delle specie oggetto di espianto e reimpianto il progetto prevede la realizzazione di un impianto di irrigazione a goccia; data la configurazione geometrica del sito d’installazione dell’impianto fotovoltaico, che risulta suddiviso in due lotti, si prevede la realizzazione di un impianto di irrigazione a goccia per ogni lotto, ciascuno costituito da n. 1 vasca di raccolta delle acque piovane avente capienza 20.000 litri ciascuna,
n. 2 serbatoio di accumulo fuori terra avente capacità 20.000 litri, un impianto autoclave ed una rete di distribuzione interna alla fascia arborea perimetrale.”.
VALUTATO che la documentazione riscontra positivamente le richieste in sede di PII. La criticità n. 14 è superata.
Criticità n. 15
“…Per tutti gli interventi a verde si dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone, o provenienti da vivai in possesso di licenza ai sensi dell'art 4 del Dlgs 386/03 rilasciata dal Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana (avendo così certezza del germoplasma autoctono)”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda al punto precedente in cui si dichiara che per la realizzazione della fascia mitigativa a verde, verrà garantita a piantumazione di specie arboree autoctone (Olea Europea) provenienti da vivai in possesso di licenza ai sensi dell’art. 4 del D. Lgs. 386/03 rilasciato da Comando Corpo forestale della Regione Siciliana e coerenti con il contesto pedo‐climatico, naturalistico e paesaggistico dell’area”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 15 è superata.
Criticità n. 16
“…Dovranno essere previste e realizzate adeguate fasce tagliafuoco, a ridosso delle fasce arboree, al fine di evitare che gli alberi possano diventare un veicolo di propagazione di incendi dall'esterno verso l’area dell’impianto”
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Verrà garantita la realizzazione fasce tagliafuoco, a ridosso delle fasce arboree, al fine di evitare che gli alberi possano diventare un veicolo di propagazione di incendi dall'esterno verso l’area dell’impianto”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 16 è superata.
Criticità n. 17
“…In considerazione che il progetto in analisi riguarda un agrofotovoltaico ed in considerazione che il proponente più volte nel SIA riporta a pag. 285, 303 e 327 che “ solo il 30 % del suolo complessivamente disponibile verrà occupato dal campo fotovoltaico e dalle infrastrutture di servizio; la restante parte pari a il 70% sarà destinata alla piantumazione di specie arboree autoctone (Olea Europea) per la realizzazione della fascia mitigativa a verde ed alla coltivazione di colture tradizionali e biologiche compatibili con la piena funzionalità dell’impianto” si chiede di specificare in un elaborato dedicato le aree di coltivazione indicando le cultivar previste producendo anche un adeguato piano colturale. Deve essere chiarita – anche attraverso elaborati grafici - le modalità di utilizzo e gestione del sopra-suolo dell’area interessata dall’impianto, prevedendo in ogni caso che lo stesso sia mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento, e definendo altresì le modalità di intervento e manutenzione del soprasuolo mediante un adeguato piano colturale finalizzato a mantenere la fertilità dei terreni. Nella scelta delle specie dovranno essere favorite quelle appetibili per i pascoli apistici. Dovrà essere valutata la possibilità di collocare arnie con utilizzo di api autoctone al fine di mantenere la trasmissione genetica delle specie. È fatto in ogni caso espresso divieto di utilizzare diserbanti chimici”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Della superficie complessivamente disponibile pari a 10,16 ettari, soltanto il 30 %, pari a circa 3,0 ettari sarà occupato dal campo fotovoltaico e dalle opere accessorie, mentre il restante 70 % di suolo disponibile, pari a circa pari a circa 7,16 ettari sarà utilizzato per la realizzazione della fascia mitigativa a verde, di larghezza pari a 10 m, mediante la piantumazione di alberi di ulivo adulto (età 5 anni) disposti a quinconce con un sesto 5x6 m nella fascia perimetrale (1,69 ettari) e per la coltivazione di colture tradizionali e biologiche compatibili con il microclima generato dal campo fotovoltaico (5,47 ettari). Per una maggiore comprensione delle superfici nette occupate dal generatore fotovoltaico ed opere accessorie e delle restanti superfici non direttamente occupate dall’installazione fotovoltaica che saranno utilizzate per la realizzazione della fascia perimetrale mitigativa a verde e per l’implementazione agrosolare si rimanda all’elaborato PD_ELB_40_Misure di mitigazione e compensazione ambientale (ALLEGATO 13). Per ciò che concerne le colture tradizionali e biologiche compatibili con la funzionalità dell’impianto che verranno implementate e coltivate al di sotto dei moduli fotovoltaici e nella restante area disponibile, si rimanda agli Elaborati PD_ELB_35_Relazione Integrativa AgroSolare (ALLEGATO 14) e PD_ELB_32_Piano di Manutenzione del verde (ALLEGATO 15), in cui sono descritti gli obiettivi del Piano Agrosolare, le modalità di attuazione con le scelte agronomiche pianificate e le modalità di piantumazione specie arboree autoctone per la realizzazione della fascia arborea perimetrale e le cure colturali e manutenzione del manto erboso e della vegetazione arborea. Gli obiettivi del Piano Agrosolare sono: - Utilizzare quanto più possibile le superfici interessate dal progetto fotovoltaico, per scopi agricoli attraverso lo studio e l’integrazione tra impianto fotovoltaico e le superfici agricole; nel rispetto delle vocazioni colturali e potenzialità agronomiche dell’area in esame; - Aumentare la redditività dei terreni agricoli (Impianto FV + Coltivazioni agricole); - Elaborare una rotazione nel quinquennio, che possa ottimizzare e non impoverire le superfici agricole impiegate dall’impianto FV; Come detto l’attuazione del progetto proposto ha la finalità di riconvertire il suolo agricolo attualmente incolto, ad un uso “Agrosolare”, mediante la produzione integrata di Energia Rinnovabile da fonte solare fotovoltaica e coltivazioni biologiche (Fotovoltaico 2.0): la Società proponente il progetto ha sottoscritto un accordo di collaborazione con l’Azienda Agraria Didattico - Sperimentali dell’Università degli Studi della Tuscia al fine di valutare la possibile “Integrazione dell’energia solare con l’attività agricola”. Per la coltivazione saranno utilizzati gli spazi tra le strutture porta modulo e gli spazi liberi tranne le strade e le fasce perimetrali; si è pianificato di realizzare un Piano sostenibile utilizzando sementi di origine certificata biologica e non coltivando solo cereali bensì erbai misti con presenza di leguminose e l’anno successivo rotazione con una coltura di singola leguminosa; quest’ultime son in grado di fissare azoto atmosferico e trasformarlo in azoto organico e quindi risparmiare unità di azoto di origine chimica da somministrare durante la coltivazione. La scelta di coltivare erbai di cereali e leguminose è dovuta al fatto che tale mix di colture è da sempre utilizzato nel territorio in cui ricade il sito; per i cereali saranno sicuramente scelti varietà siciliane che si adattano benissimo al clima secco e al tipo di terreno della zona mentre le leguminose da soli o in coppia con cereali sono utilizzati come colture che migliorano la sostanza organica dei terreni e in più tale foraggio affienato garantisce un eccezionale alimento zootecnico. (…) Non saranno coltivati erbai di cereali che impoverirebbero il terreno costringendo a concimazioni azotate. Le leguminose non necessitano di azoto ma, anzi, lo fissano, lasciandone talvolta una discreta quantità a disposizione delle colture in successione, riducendo o annullando le fertilizzazioni azotate. Infatti l’apporto di azoto a un cereale in rotazione a una leguminosa può essere ridotto in media di 50 kg N/ha, pur mantenendo le stesse produzioni quali-quantitative. Alcune leguminose possono grazie al loro apparato radicale fittonante migliorare la struttura del suolo, facilitare l’assorbimento dei nutrienti profondi poco disponibili e aumentare la sostanza organica anche in strati più profondi del suolo. Alla fine del quinto anno comunque si valuterà o di ripetere la stessa rotazione delle colture oppure di introdurre nella rotazione leguminose in consociazione, (tecnica di Cover crop), ad esempio seminando il grano in autunno e traseminare nel grano la leguminosa a fine inverno. I Anno Erbaio misto di Cereali e Leguminose: Loietto- Avena – Veccia Semina autunno-vernina; II Anno Erbaio di leguminose tipo Favino / Pisello Trifoglio / Erba Medica; III Anno Erbaio misto di Cereali e Leguminose: Triticale -Avena – Pisello Proteico Semina autunno-vernina; IV Anno Erbaio di leguminose singola tipo Favino / Pisello / Trifoglio / Erba Medica; V Anno Erbaio misto di
Cereali e Leguminose: Grano Tenero – Avena – Veccia Semina autunno-vernina. (…) L’implementazione di nuove colture tradizionali e biologiche compatibili con la presenza dell’impianto fotovoltaico e che in forma sperimentale potranno essere implementate e coltivate al di sotto dei moduli fotovoltaici, contribuirà all’aumento del numero di esemplari e della biodiversità nell’area, determinando un incremento della redditività e produttività dei suoli agricoli e garantendo la coesistenza dell’agroecosistema produttivo agricolo con quello industriale derivante dalla produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica. Il progetto presenta elementi di totale coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali previsti dall’Aggiornamento del Piano Energetico Ambientale della Regione Siciliana PEARS 2030 che promuove e favorisce lo sviluppo dell’agro-fotovoltaico. L’intervento in progetto è pienamente coerente con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Recovery Plan (“PNRR”), che prevede il raggiungimento nel 2030 del 70-72% dell’elettricità prodotta prevalentemente da centrali eoliche o fotovoltaiche. Il PNRR al riguardo prevede espressamente che “il settore agricolo è responsabile del 10 per cento delle emissioni di gas serra in Europa. Con questa iniziativa le tematiche di produzione agricola sostenibile e produzione energetica da fonti rinnovabili vengono affrontate in maniera coordinata con l’obiettivo di diffondere impianti agro-voltaici di medie e grandi dimensioni” (pagg. 000-000 xxx XXXX).”.
VALUTATO chela documentazione contiene le informazioni richieste in sede di PII, La criticità n. 17 è superata.
Criticità n. 18
“…Le stradelle di servizio per la manutenzione dell’impianto dovranno essere previste in terra battuta”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Sarà garantito il rispetto della suddetta prescrizione prevedendo la realizzazione del piazzale e della viabilità interna al sito in terra battuta e con idonea pendenza in modo da garantire il deflusso delle acque di ruscellamento superficiale ed evitare ristagno di acqua”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 18 è superata.
Criticità n. 19
“…Vanno analiticamente descritte le quantità e le tipologie di rifiuti prodotti durante la fase di costruzione, esercizio e dismissione del progetto e le specifiche modalità di recupero previste”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato PD_ELB_24_Piano di Dismissione_Rev. 1 (ALLEGATO 21), in cui vengono descritte e tipologie di rifiuti prodotti durante la fase di costruzione, esercizio e dismissione del progetto e le specifiche modalità di recupero previste riportati. Si rimanda altresì all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), in cui al “Titolo C – Quadro di riferimento progettuale, Capitolo C.1 – Descrizione del progetto, Paragrafo c - Cantierizzazione: Misure di Mitigazione e Compensazione in Fase di Cantiere, c.6 ‐ Misure di Mitigazione e Compensazione, prescrizioni per la fase esecutiva, sono descritte le Modalità di stoccaggio temporaneo dei rifiuti, in fase di cantiere”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 19 è superata.
Criticità n. 20
“…Occorre fornire una relazione integrativa dell’opzione zero dimostrando, fra l’altro, il rispetto del principio secondo il quale gli impianti energetici da fonti rinnovabili possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai piani urbanistici purché nel rispetto delle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, della valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, della tutela della biodiversità e del patrimonio culturale e del paesaggio rurale”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), in cui al Capitolo C – Quadro di Riferimento Progettuale, Capitolo C.2 ‐ Descrizione delle principali alternative, Paragrafo a.4 è stata analizzata l’alternativa zero. L’ipotesi di non realizzare l’intervento in progetto “opzione zero” avrebbe come unici effetti: - la mancata produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile non contribuendo allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, obiettivo prioritario fissato in ambito internazionale e nazionale dagli strumenti di programmazione energetica; - il mantenimento dello stato dell'area, con l’utilizzo parziale dei terreni a fini agricoli con colture di tipo estensivo, condizione questa che, data la scarsa redditività, potrebbe portare all’abbandono degli stessi; dato il maggior rendimento economico è pertanto probabile che gli stessi terreni siano adibiti alla coltivazione intensiva in serra, molto sviluppata nella fascia costiera e già presenti sui terreni adiacenti che, come precedentemente detto, potrebbe comportare impatti sull’ambiente e sul paesaggio agrario ben più significativi, rispetto al progetto proposto. L’area ricade in una zona caratterizzata da terreni pianeggianti fortemente antropizzati, con un paesaggio vegetale profondamente modificato dall’uomo a causa delle attività agricole; l’area è stata in passato coltivata a vigneto per la produzione di vino da tavola, successivamente dismesso a causa della scadente qualità dell’uva; come si evince dalla documentazione fotografica allegata al progetto, allo stato attuale l’area risulta in gran parte incolta. Il contesto territoriale è caratterizzato da diverse zone destinate a colture protette in serra che, sebbene costituiscono un fattore economico assolutamente importante per l’economia, hanno determinato un impatto sull’ambiente e sul territorio considerevole, causando un rilevante fenomeno di distruzione della flora e della fauna; non è rimasta quasi traccia della vegetazione spontanea e tanto meno dell’impianto agricolo tradizionale costituito da oliveti, carrubeti, agrumeti e soprattutto da vigneti e dai fabbricati rurali con annessi palmenti e cantine che caratterizzavano il territorio. Tali attività antropiche hanno causato il passaggio da una comunità ricca di specie faunistiche e floristiche, ad una nuova struttura ecologica rudemente semplificata. La realizzazione del progetto prevede l’installazione di strutture che potranno essere comunque dismesse a fine esercizio senza implicare particolari complicazioni di ripristino ambientale dell’area in esame. La mancata realizzazione dell’intervento determinerebbe il protrarsi della condizione di abbandono dei terreni che porterebbe ad una condizione di degrado ambientale, o, in alternativa, alla riconversione degli stessi alla coltivazione intensiva in serra, con ripercussioni sull’ambiente e sul paesaggio agrario ben più importanti. Per contro, la realizzazione dell’impianto fotovoltaico genererà un indotto economico in termini lavorativi e benefici ambientali in termini di riduzione della CO2 emessa per l'approvvigionamento energetico; inoltre l’implementazione dell’Agrosolare (Fotovoltaico 2.0) prevista nell’ambito di attuazione del presente progetto, porterà benefici diretti con ricadute occupazionali non solo per le attività di costruzione dell’impianto fotovoltaico sull’intera filiera di settore, ma anche nel settore agricolo derivante dalla coltivazione di colture compatibili con la presenza dell’impianto fotovoltaico. Il progetto prevede l’adozione di Misure di Compensazione Ambientale per la componente flora e vegetazione quali la piantumazione, nella fascia perimetrale del sito, di nuove specie arboree autoctone (Olea Europea), che contribuiranno in maniera significativa ad aumentare il numero di esemplari. L’implementazione di nuove colture tradizionali e biologiche compatibili con la presenza dell’impianto fotovoltaico e che in forma sperimentale potranno essere implementate e coltivate al di sotto dei moduli fotovoltaici (Agrosolare), contribuirà all’aumento del numero di esemplari e della biodiversità nell’area, determinando un incremento della redditività e produttività dei suoli agricoli e garantendo la coesistenza dell’agroecosistema produttivo agricolo con quello industriale derivante dalla produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica.
L’iniziativa in progetto è in linea con quanto prospettato dalle Linee Guida del nuovo PEARS che promuove e favorisce lo sviluppo dell’agro‐fotovoltaico, nell’ottica della sostenibilità ambientale. L’intervento in progetto è pienamente coerente con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Recovery Plan (“PNRR”), che prevede il raggiungimento nel 2030 del 70-72% dell’elettricità prodotta prevalentemente da centrali eoliche o fotovoltaiche. Il PNRR al riguardo prevede espressamente che “il settore agricolo è responsabile del 10 per cento delle emissioni di gas serra in Europa. Con questa iniziativa le tematiche di produzione agricola sostenibile e produzione energetica da fonti rinnovabili vengono affrontate in maniera coordinata con l’obiettivo di diffondere impianti agro-voltaici di medie e grandi dimensioni” (pagg. 128-129 del PNRR). La realizzazione dell’impianto fotovoltaico in progetto non causerà un abbassamento della soglia di vivibilità della zona e risulta pertanto compatibile con le attività umane ed agricole che ivi si svolgono, in quanto le apparecchiature che verranno installate non daranno luogo ad emissioni nocive né a rumori molesti, né altresì a reflui liquidi o gassosi. L’intervento in oggetto, in relazione alla sua ubicazione ed alle sue caratteristiche costituzionali e dimensionali, consente di conseguire gli obiettivi prefigurati con ritorni diretti nel settore economico ed anche in quello ambientale”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII, fatte comunque salvi i profili evidenziati con riferimento alla precedente criticità.
La criticità n. 20 è superata.
Criticità n. 21
“…Occorre produrre la relazione tecnica atta a dimostrare il rispetto dei limiti indicati dalla normativa in vigore per l’elettromagnetismo, tenendo conto di tutti i recettori sensibili lungo il percorso del cavidotto
/elettrodotto”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’Elaborato PD_ELB_26_Relazione tecnica integrativa sui campi elettromagnetici ed inquinamento luminoso, già agli atti del procedimento autorizzativo”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 21 è superata.
Criticità n. 22
“…Deve essere rappresentata la fonte di approvvigionamento e le stime di fabbisogno della risorsa idrica nelle diverse fasi di cantiere, esercizio e dismissione”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato PD_ELB_37_Relazione sulla fonte di approvvigionamento e stima fabbisogno idrico (ALLEGATO 16) con la trattazione della stima del fabbisogno ed approvvigionamento della risorsa idrica per la fase di cantiere, esercizio e dismissione dell’impianto fotovoltaico e delle opere connesse alla costruzione e all’esercizio. L’approvvigionamento idrico verrà effettuato mediante autobotte e mediante la realizzazione di un sistema di accumulo e raccolta e riuso delle acque piovane che possa consentire la corretta gestione; non sono previsti prelievi diretti da acque superficiali o da pozzi per le attività di realizzazione delle opere”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 22 è superata.
Criticità n. 23
“…Per l’illuminazione dell’area oggetto dell’intervento occorre assicurare l’utilizzo di soluzioni tecniche al fine di limitare l’eccessivo inquinamento luminoso della stessa. L’illuminazione sul perimetro dell’impianto deve attivarsi solo in caso di necessità mediante sensori tarati per percepire movimenti di entità significativa (non devono accendersi al passaggio di una volpe o di un istrice) e i fasci luminosi dovranno essere diretti verso il basso. In relazione a tali profili, deve, inoltre, essere trasmesso il progetto degli impianti di illuminazione con gli accorgimenti descritti per ridurre la diffusione luminosa, compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’impianto”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato PD_ELB_17_Tracciato linea MT del campo FV e particolari elettrici, già agli atti del procedimento autorizzativo, in cui sono rappresentati i particolari costruttivi dei pali di illuminazione e di videosorveglianza e la loro collocazione in pianta. L’area sarà illuminata solo in prossimità dell’ingresso, del locale di servizio e sull’intero perimetro del lotto saranno installati gli impianti ausiliari di illuminazione perimetrale e di videosorveglianza a infrarossi. L’impianto di illuminazione sarà utilizzato solo allo scopo di agevolare le movimentazioni interne all’impianto ovvero solo in caso di necessità per interventi sul sistema di allarme o per consentire agli operatori della vigilanza un rapido intervento durante le ronde oppure solo in caso di manutenzioni programmate sugli impianti. L’illuminazione si attiverà mediante sensori tarati per percepire movimenti di entità significativa. I componenti utilizzati per l’impianto di illuminazione saranno di ultima generazione ed altamente efficienti (mediante l’utilizzo di lampade a led) e conformi alle norme di riferimento. Verrà assicurato l’utilizzo di soluzioni tecniche disponibili sul mercato meno energivore. Considerando il limitato utilizzo dell’impianto di illuminazione si deduce che il contributo all’inquinamento luminoso dello stesso rispetto alle aree e agli ambienti circostanti, risulta limitato solamente ad interventi e casi specifici, poco frequenti e pertanto risulta irrilevante. Si rimanda all’Elaborato “PD_ELB_26 Relazione Tecnica sui Campi elettromagnetici ed inquinamento luminoso”, già agli atti del procedimento autorizzativo, per un maggior approfondimento dell’impianto di illuminazione dell’impianto fotovoltaico. A tale riguardo è stato evidenziato che: - l’inquinamento luminoso risulta irrilevante; - in riferimento al DPCM 8 Luglio 2003 l’impatto elettromagnetico può essere considerato non significativo”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 23 è superata.
Criticità n. 24
“…Occorre fornire apposita Relazione recante l’analisi dell’impatto visivo, integrando ove occorra la documentazione prodotta con idoneo report fotografico dell’area d’intervento effettuato da luoghi di normale accessibilità e da punti e percorsi panoramici, accompagnata altresì da: (i) carta dell’intervisibilità su base topografica ove riportare oltre all’impianto anche i beni di cui al D. Lgs. 42/2004, i centri abitati e i punti più importanti per la frequentazione del paesaggio (costa, punti panoramici ecc..); (ii) rappresentazione dello stato attuale dell’area d’intervento effettuata attraverso ritrazioni fotografiche “a volo d’uccello”, da luoghi di normale accessibilità e da punti e percorsi panoramici; (iii) planimetria a scala adeguata con indicati i punti da cui è visibile l’area di intervento; (iv) cartografia a scala adeguata che evidenzi le caratteristiche morfologiche dei luoghi, la tessitura storica del contesto paesaggistico, il rapporto con le infrastrutture, le reti esistenti naturali e artificiali; (v) planimetria a scala adeguata, che riveli la presenza degli elementi costitutivi del paesaggio nell’area di intervento; (vi) rendering fotografico che illustri la situazione post operam su immagini reali ad alta definizione in riferimento a punti di vista significati”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato PD_ELB_5_Rilievo fotografico del sito d’installazione, già agli atti del procedimento autorizzativo e all’elaborato PD_ELB_42
– Rappresentazione dello stato attuale dell’area di intervento e rendering fotografico (ALLEGATO 17), descrivono in maniera inequivocabile l’attuale stato incolto del terreno di sedime ove è prevista l’installazione dell’impianto fotovoltaico e la totale assenza di vegetazione arborea di alcun tipo. L’impianto fotovoltaico in progetto è localizzato ai circa 4 km a nord dal centro abitato di Vittoria, caratterizzato da un contesto territoriale agricolo caratterizzato dalle tradizionali colture del seminativo semplice ed arborato, delle colture erbacee e dei mosaici colturali tipici dell'altopiano ragusano e dalle colture orto- florovivaistiche in serra. Il contesto paesaggistico del territorio circostante caratterizzato da un Paesaggio Agrario delle colture erbacee, dei mosaici colturali e del seminativo asciutto semplice. L’area in studio è stata in passato coltivata a vigneto per la produzione di vino da tavola, successivamente dismesso a causa della scadente qualità dell’uva; come si evince dalla documentazione fotografica allegata al progetto, allo stato attuale l’area risulta in gran parte incolta. All’interno del sito non sono state censite specie arboree di alcun tipo; gli habitat presenti nell'area sono costituiti dalla presenza di Formazioni erbose naturali e seminaturali, caratterizzate dalla presenza di specie erbacee ed infestanti (Asteraceae, Boraginaceae, Apiaceae, Poaceae, Euphorbiaceae, Brassicaceae). L’area ricade in una zona più ampia, caratterizzata da terreni pianeggianti fortemente antropizzati, con un paesaggio vegetale profondamente modificato dall’uomo a causa delle attività agricole; sono infatti presenti diverse zone destinate a colture protette in serra, che, sebbene costituisce un fattore economico assolutamente importante per l’economia provinciale, ha determinato un impatto sull’ambiente e sul territorio considerevole, legato allo smaltimento della plastica, all’inquinamento del suolo e alla distruzione di alcuni ecosistemi, causando un rilevante fenomeno di distruzione della flora e della fauna e compromettendo gravemente la morfologia del paesaggio agricolo e il patrimonio ecologico. Tali attività antropiche hanno causato il passaggio da una comunità ricca di specie faunistiche e floristiche, ad una nuova struttura ecologica rudemente semplificata. Gli habitat naturali presenti all'interno dell'area in studio presentano una situazione di degrado dovuta essenzialmente all’uso agricolo del territorio; l’azione diretta ed indiretta dell’uomo è l’agente predominante nell’attuale distribuzione della vegetazione nell’intera area che condizionano fortemente l'intero ecosistema, manifestando una povertà in termini di biodiversità notevole; si è assistito alla sostituzione di una fitobiocenosi, formata da più specie, con un’altra, in cui l'uomo ha privilegiato poche piante e combattuto le poche che, presenti nell'ecosistema naturale precedente, si sono mostrate capaci di sopravvivere. Per una caratterizzazione dell’uso del suolo ad una macroscala è stata effettuata una valutazione considerando come riferimento un’Area di Valutazione Ambientale (AVA) pari ad un buffer di 10 km dal limite dell’impianto fotovoltaico e mediante la consultazione dell’ortofotocarta della Regione Siciliana, delle Carte delle “Componenti del Paesaggio” estratte dal Piano Territoriale Paesaggistico della provincia di Ragusa e della Carta di Uso del suolo. A tal fine si rimanda all’elaborato PD_ELB_29_Carta Uso del suolo buffer 00 xx (XXXXXXXX 00), xx cui è stata stimata la tipologia e l’incidenza delle aree urbanizzate con tessuto denso e rado e delle aree destinate all’uso agricolo, distinguendo in particolare le componenti di uso del suolo e la copertura agricola e vegetazionale, nonché il grado di antropizzazione del suolo derivante dall’estensione del tessuto urbanizzato e dalle pratiche agricole. Il territorio individuato all’interno del buffer di 10 km è caratterizzato da centri abitati ed insediamenti abitativi con tessuto denso e rado, aventi un grado di antropizzazione variabile da medio ad alto in funzione della tipologia ed estensione di insediamento, Borghi e fabbricato rurali, insediamenti industriali, artigianali e commerciali, infrastrutture stradali e ferrovie. Nello specifico le Zone residenziali a tessuto compatto e denso hanno una percentuale di copertura del suolo pari al 2,96 %, le Zone residenziali a tessuto discontinuo e rado hanno una percentuale di copertura del suolo pari all’1,80 %, gli Insediamenti industriali, artigianali, commerciali e spazi annessi hanno una percentuale di copertura del suolo pari all’1,96 %. Il paesaggio agrario che caratterizza il territorio all’interno del buffer considerato è prevalentemente caratterizzato da (vedi Stralcio Piano Paesaggistico della Provincia di Ragusa_Paesaggio agrario riportato nell’Elaborato PD_ELB_18_Cartografica di riferimento, già agli atti del procedimento autorizzativo): - Mosaici colturali (Classe d’uso 231); - Vigneto specializzato (Classe d’uso 2221); - Oliveto specializzato (Classe d’uso 2231); - Carrubeto (Classe d’uso
225 K); - Seminativo asciutto semplice (Classe d’uso 2111); - Seminativo irriguo (Classe d’uso 213); - Mandorleto specializzato (2241); - Aree naturali; - Tendoni di uva da tavola (2221t) - Colture arboree consociate prevalentemente olivo (227); - Agrumeto specializzato (Classe d’uso 2211). La Carta della morfologia degli insediamenti riportata nell’Elaborato PD_ELB_18_Cartografica di riferimento individua per l’area in studio una copertura agricola e vegetale caratterizzata prevalentemente da “Associazione di olivo con altre legnose”. La Carta delle Componenti del Paesaggio riportata nell’Elaborato PD_ELB_18_Cartografica di riferimento classifica il sito in studio appartenente al Paesaggio delle colture erbacee” ed in parte al “Paesaggio dei mosaici colturali”. La Carta del Paesaggio agrario riportata nell’Elaborato PD_ELB_18_Cartografica di riferimento individua per il sito in studio il “Seminativo asciutto semplice” (Classe d’Uso 2111) e, in minima parte, le “Colture arboree consociate prevalentemente ad olivo” (Classe d’Uso 227) ed l’”Agrumeto Specializzato” (Classe d’Uso 2211). La Carta della Vegetazione reale riportata nell’Elaborato PD_ELB_18_Cartografica di riferimento evidenzia per l’area in studio la presenza di vegetazione erbacea ed incolti costituita da praterie, pascoli, incolti, frutteti in abbandono e la totale assenza di vegetazione forestale. La Carta Uso del Suolo (Fierotti), riportata nell’Elaborato PD_ELB_18_Cartografica di riferimento classifica il sito in studio appartenente alle seguenti classi “Associazione di olivo con altre legnose” (Classe d’Uso 227) e “Sistemi colturali e particellari complessi” (Classe d’Uso 221). Come si evince dalla documentazione fotografica allegata al progetto (PD_ELB_5), allo stato attuale l’area risulta in gran parte destinata a seminativo semplice, attualmente incolta; non sono state censite specie arboree di alcun tipo; le colture protette in serra, presentano una densità di copertura di suolo pari al 7,38 %, L’elaborato PD_ELB_42 – Rappresentazione dello stato attuale dell’area di intervento e rendering fotografico (ALLEGATO 17), riporta una rappresentazione fotografica dell’area comprensiva di rendering con vista a volo d’uccello da cui si può cogliere con completezza l’aspetto definitivo del contesto paesaggistico locale a seguito della realizzazione dell’impianto fotovoltaico”.
VALUTATO che: (i) la documentazione contiene nel complesso le informazioni richieste in sede di PII; (ii) relativamente all’impatto visivo, tenuto conto delle caratteristiche dell’area, appare comunque necessario adottare adeguate condizioni ambientali che permettano il mantenimento e la valorizzazione degli elementi caratteristici del paesaggio agrario.
La criticità n. 24 può essere superata attraverso l’adozione di apposita condizione ambientale.
Criticità n. 25
“…Dovranno essere forniti i dettagli costruttivi dei manufatti di cui è prevista la realizzazione, inclusi gli interventi di mitigazione necessari al loro inserimento nel contesto (gamma cromatica utilizzata, fascia arborea sul perimetro ecc.)”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato PD_ELB_31_Opere di Mitigazione a verde (ALLEGATO 12) in cui vengono indicate la tipologia delle specie arboree/arbustive autoctone (Olea Europea) che verranno impiantate nella fascia perimetrale a verde, di larghezza pari a 10 metri, le modalità di piantumazione delle specie di nuovo impianto, le modalità di espianto e reimpianto degli esemplari di Olea Europea presenti all’interno del sito e le zone di reimpianto delle alberature espiantate. Per la realizzazione della fascia mitigativa a verde, verrà garantita a piantumazione di specie arboree autoctone (Olea Europea) provenienti da vivai in possesso di licenza ai sensi dell’art. 4 del D. Lgs. 386/03 rilasciato da Comando Corpo forestale della Regione Siciliana e coerenti con il contesto pedo‐ climatico, naturalistico e paesaggistico dell’area; il trapianto degli ulivi avverrà con un sesto d’impianto 5 x
6 m, così da garantire l’idonea schermatura dell’impianto fotovoltaico. Relativamente alla gamma cromatica della tipologia di moduli fotovoltaici utilizzati per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in progetto, ai fini della valutazione dell’effetto cumulo con riferimento all’avifauna migratrice (effetto lago), si
sottolinea che le aree pannellate non risultano continue, in quanto le file di pannelli sono alternate e distanziate le une dalle altre, in direzione EstOvest, con un interasse tra le strutture pari a 5,0 m circa; in ragione della loro collocazione in prossimità del suolo e dell’elevato coefficiente di assorbimento della radiazione luminosa delle celle fotovoltaiche (bassa riflettanza del pannello), si considera molto bassa la possibilità del fenomeno di riflessione ed abbagliamento da parte dei pannelli. I moduli fotovoltaici normalmente non producono riflessione o bagliore significativi in quanto sono realizzati con vetro studiato appositamente per aver un effetto “non riflettente”. L’insieme delle celle solari costituenti i moduli fotovoltaici di ultima generazione è protetto frontalmente da un vetro temprato anti-riflettente ad alta trasmittanza il quale dà alla superficie del modulo un aspetto opaco che non ha nulla a che vedere con quello di comuni superfici finestrate; il vetro solare è pensato per ridurre la luce riflessa e permettere alla luce di passarne attraverso arrivando alle celle per essere convertita in energia elettrica nel modulo. Al fine di minimizzare la quantità di radiazioni luminose riflesse, inoltre, le singole celle in silicio cristallino sono coperte esteriormente da un rivestimento trasparente antiriflesso, in genere ossido di titanio (TiO2), grazie al quale penetra più luce nella cella; tale strato è necessario, infatti, per ottenere che tutta la luce incidente venga raccolta dalla giunzione, in quanto senza trattamento ARC, le perdite per riflessione possono raggiungere anche il 30% della radiazione incidente. I moduli fotovoltaici hanno una riflettanza solare molto bassa in quanto riflettono in media solo il 3% - 5% della luce incidente e pertanto si può affermare che il fenomeno della riflessione risulta molto ridotto rispetto ad altri elementi, anche naturali. Pertanto, considerando la discontinuità delle aree pannellate ed alla bassa riflettanza dei moduli fotovoltaici, è ragionevole escludere che l’avifauna possa scambiare tali strutture come specchi lacustri ed esserne confusa ed attratta”.
VALUTATO che la documentazione contiene nel complesso gli elementi richiesti in sede di PII. La criticità n. 25 è superata, fatto salvo quanto già rappresentato nella precedente criticità n. 24.
Criticità n. 26
“…Occorre produrre un apposito studio idrogeologico e idraulico finalizzato a comprendere gli effetti degli impianti sull’assetto idraulico-idrogeologico, specificando le eventuali misure di mitigazione previste”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda agli elaborati PD_ELB_34_Relazione di compatibilità ai fini dell'Invarianza Idraulica (ALLEGATO 7) e PD_ELB_39_Opere di mitigazione rischio idrogeologico (ALLEGATO 8), nei quali è stato effettuato il calcolo del Coefficiente di Deflusso Superficiale ante operam e post operam per verificare le eventuali interferenze indotte dalla realizzazione dell’impianto fotovoltaico con la componente acque superficiali e sotterranee, è stata elaborata la Carta delle principali direzioni di deflusso idrico superficiale e sono state individuate le relative opere di mitigazione. Si rimanda altresì al Punto 10 della presente istanza di integrazione per maggiori approfondimenti”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 26 è superata.
Criticità n. 27
“…Devono essere puntualmente indicati gli accorgimenti che saranno adottati nella fase di cantiere, esercizio e dismissione al fine di ridurre il rischio di contaminazione di suolo, sottosuolo e delle acque”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), in cui al Capitolo D – Quadro di Riferimento Ambientale,
Capitolo D4 è stato adeguato il Piano di Monitoraggio Ambientale redatto in conformità alle linee guida nazionali vigenti ed in cui vengono indicate le misure previste per prevenire e ridurre il rischio di contaminazione del suolo. Si fa presente che la realizzazione dell’impianto fotovoltaico in progetto non causerà un abbassamento della soglia di vivibilità della zona e risulta pertanto compatibile con le attività umane ed agricole che ivi si svolgono, in quanto le apparecchiature che verranno installate non daranno luogo ad emissioni nocive né a rumori molesti, né altresì a reflui liquidi o gassosi. Durante la fase di cantiere, il rischio di contaminazione del suolo, sottosuolo ed acque superficiali e sotterranee, con sversamenti accidentali dei mezzi di trasporto e di lavoro usati per le diverse fasi lavorative, deve essere prevenuta da parte dell’Impresa appaltatrice tramite apposite procedure che comprendono: - la scelta di materiali idonei e sicuri; - la definizione di metodi di lavoro tali da prevenire la diffusione nell’ambiente di sostanze inquinanti; la delimitazione con barriere di protezione delle aree dove si svolgono determinate lavorazioni; - la definizione di interventi di bonifica per tutte le sostanze impiegate nel cantiere, la formazione e l’informazione dei lavoratori sulle modalità di corretto utilizzo delle varie sostanze; - l’utilizzo in caso di evento accidentale di materiali assorbitori; - la formazione agli addetti sulle procedure di emergenza da attuare in caso di sversamenti accidentali di sostanze lesive per le acque e i suoli”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 27 è superata.
Criticità n. 28
“…Dovrà essere previsto un sistema di regimazione e captazione delle acque superficiali, al fine di mantenere le condizioni di equilibrio idrogeologico preesistenti ed evitare l’effetto dilavamento”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda agli elaborati PD_ELB_34_Relazione di compatibilità ai fini dell'Invarianza Idraulica (ALLEGATO 7) e PD_ELB_39_Opere di mitigazione rischio idrogeologico (ALLEGATO 8); si rimanda altresì al Punto 10 della presente istanza di integrazione per maggiori approfondimenti”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 28 è superata.
Criticità n. 29
“…Bisogna specificare come sarà garantita un’adeguata protezione degli eventuali corpi idrici presenti”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Nell'area oggetto dell'intervento non vi sono corsi d'acqua che attraversano il sito; l’ambiente idrico non è soggetto a fenomeni tali da suscitare forme di dissesto o di pericolosità idraulica del sito d’installazione dell’impianto”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 29 è superata.
Criticità n. 30
“…Devono essere prodotti: (i) allegati grafici (planimetria, profili, sezioni) relativi alle modificazioni della morfologia (movimenti di terra, viabilità esistente e di progetto ecc.) corredati dal calcolo degli scavi e dei
riporti; (ii) allegati grafici relativi alla modificazione della compagine vegetale; (iii) allegati grafici relativi alle modificazioni dello skyline naturale e antropico”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda agli elaborati PD_ELB_7_Viabilità esistente, provvisoria e di progetto e sezioni tipo, PD_ELB_10_Tracciato linea MT di connessione e PD_ELB_17_Tracciato linea MT del campo FV e Particolari Elettrici, già agli atti del procedimento autorizzativo, PD_ELB_3_Planimetria dell’impianto fotovoltaico e recinzione metallica perimetrale_Rev.1 (ALLEGATO 4) e PD_ELB_43_Particolari costruttivi interventi di scavo (ALLEGATO 5), nei quali sono rappresentate le caratteristiche tipologiche, costruttive e dimensionali delle opere da eseguire con particolare riferimento agli scavi, viabilità, fondazioni di cabine e sistemazione delle aree dove verranno posizionate le stringhe, riportando anche le sezioni tipo di scavo dei cavidotti in progetto, l’esecutivo strutturale delle platee di Fondazione delle cabine elettriche, nonchè il calcolo previsionale dei volumi di scavo per ciascuna tipologia di intervento”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 30 è superata.
Criticità n. 31
“…Occorre produrre adeguati approfondimenti in merito al consumo di suolo, considerando anche la superficie occupata dalla stazione elettrica e/o interventi connessi, rapportandolo ai dati forniti da ARPA Sicilia nella pubblicazione “Consumo di suolo in Sicilia Monitoraggio nel periodo 2017-2018”, ed eventuali aggiornamenti, ciò al fine di evitare che l’intervento generi - insieme agli altri interventi della stessa tipologia e natura e realizzati/programmati in aree prossime - l’alterazione, sistematica e continuativa, dei caratteri specifici delle aree agricole e del paesaggio rurale e conflitti con gli obiettivi e gli indirizzi di conservazione e tutela del suolo e del paesaggio attivi e vigenti; l’analisi riferita al consumo di suolo deve contenere almeno, per un raggio di 10 Km intorno all’impianto, il rapporto tra superficie territoriale considerata e le superfici occupate degli impianti fotovoltaici esistenti, autorizzati e in fase di istruttoria/autorizzazione”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_22 - Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 5), in cui al Capitolo B – QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO, sono stati analizzati i dati sul Monitoraggio nel periodo 2017-2018 sul consumo del suolo in Sicilia, con particolare riferimento alla provincia di Ragusa e al contesto territoriale e locale; per quanto riguarda il comune di Acate e Vittoria i dati riportano valori di suolo consumato pari a 23 kmq e 53,2 kmq, con un incremento percentuale di suolo consumato rispetto all’anno precedente pari allo 0,2 % per il comune di Acate e all’1,9 % per il comune di Vittoria; tale dato computa le superfici delle numerose serre presenti nel territorio ragusano come “consumo di suolo permanente”. Dall’analisi del Rapporto ARPA relativamente al monitoraggio del consumo di suolo nel periodo 2017‐2018 emerge quanto segue: - l’incremento di consumo di suolo nel territorio comunale e nei comuni limitrofi è sostanzialmente ascrivibile allo sviluppo delle colture protette in serra che, sebbene costituiscono un fattore economico assolutamente importante per l’economia, determinano un impatto sull’ambiente e sul territorio considerevole; - l’impianto fotovoltaico in progetto, per le sue caratteristiche costruttive (strutture di sostegno di tipo retrofit infisse sul terreno naturale esistente “suolo non pavimentato”) e dimensionali, non apporta un consumo di suolo, in quanto è ascrivibile alla categoria di “suolo non consumato”; - il progetto ha la finalità di riconvertire il suolo agricolo ad un uso “Agrosolare”, mediante la produzione integrata di Energia Rinnovabile da fonte solare fotovoltaica e coltivazioni biologiche (Fotovoltaico 2.0), compatibili con la piena funzionalità dell’impianto; l’implementazione di nuove colture tradizionali e biologiche compatibili con la presenza dell’impianto fotovoltaico e che verranno coltivate al di sotto dei moduli fotovoltaici e nella restante area disponibile, contribuirà all’aumento del numero di esemplari e della biodiversità nell’area, garantendo un
incremento della produttività dei suoli agricoli e la coesistenza dell’agroecosistema produttivo agricolo con quello industriale derivante dalla produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica. Si può pertanto asserire la compatibilità dell’intervento proposto con il Piano di monitoraggio del consumo di suolo in Sicilia”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 31 è superata.
Criticità n. 32
“…Occorre produrre uno studio – corredato dai necessari elaborati grafici - che fornisca, almeno su scala provinciale (e con specifica indicazione dei dati riferibili ai singoli Comuni), un’adeguata rappresentazione dell’indice di consumo di suolo occupato da impianti da FTV esistenti/autorizzati riferito: (i) sia al rapporto tra superficie di suolo “consumato” e superficie territoriale complessiva; (ii) sia al consumo di territorio per abitante insediato”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), nel quale è stata effettuata, mediante implementazione del software GIS, una caratterizzazione del territorio oggetto di valutazione all’interno del buffer di 10 km dal sito d’installazione, mediante la redazione delle seguenti cartografie tematiche: - Carta Uso del Suolo 1:10000 della Regione Sicilia (Elaborato “PD_ELB_33_Caratterizzazione Uso del suolo nel buffer di 10 km” - ALLEGATO 18); - Ortofotocarta della Regione Siciliana (Elaborato “PD_ELB_34 Carta Impatti Cumulati nel buffer di 10 km” - ALLEGATO 19). Tali elaborati forniscono una rappresentazione su un area di valutazione ambientale (AVA) pari ad un buffer di 10 km dal limite dell’impianto fotovoltaico, un’adeguata rappresentazione dell’indice di consumo di suolo occupato da impianti da FTV esistenti/autorizzati, utile a quantificare il possibile effetto cumulo generato dallo stesso nel contesto in cui si inserisce”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 32 è superata.
Criticità n. 33
“… Si chiede di considerare nello Studio di Impatto Ambientale gli effetti prodotti dal tipo di lavorazioni effettuate nella fase di cantiere e durante la manutenzione (diserbo e compattazione) nonché dalle condizioni di esercizio (ad esempio ombreggiamento pressoché costante del terreno) in relazione al mantenimento/incremento della fertilità dei suoli”
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), Titolo D – Quadro di Riferimento Ambientale, Capitolo D2 - definizione dei principali fattori del processo di valutazione, in cui sono individuate, utilizzando il modello DPSIR (Determinanti – Pressioni - Stato Ambiente – Impatti - Risposte), le azioni determinanti dovute alla realizzazione dell’impianto che possono interferire sullo stato dell’ambiente e messe in relazione con le pressioni, gli impatti e le risposte in termini descrittivi, al fine di ottenere un primo quadro conoscitivo per effettuare le valutazioni successive. Nel Capitolo D3 - Descrizione dei probabili impatti rilevanti e delle misure previste per mitigarli, vengono descritti gli impatti attesi sulle component ambientali generate dall’impianto fotovoltaico nelle Fasi di cantiere, esercizio e dismissione, definendo le relative misure di mitigazione e compensazione, su quelli potenzialmente rilevanti”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 33 è superata.
Criticità n. 34
“…Occorre integrare la relazione agronomica per chiarire in maniera dettagliata e approfondita il rispetto delle condizioni previste per la realizzazione di impianti FER in aree agricole, con particolare riferimento alle previsioni di cui all’art. 16.4. del d.m. 10 settembre 2010, attestando espressamente altresì se nell’area di intervento sono presenti culture di pregio e/o specie tutelate”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato PD_ELB_15_Studio Agricolo forestale, già agli atti del procedimento autorizzativo, in cui è stata effettuata l’analisi del sito di installazione con riferimento ai contenuti dello Studio Agricolo e Forestale del comune di Vittoria e attraverso sopralluoghi in situ. L’area in studio è interessata da terreni pianeggianti fortemente antropizzati, caratterizzati da un paesaggio vegetale profondamente modificato dall’uomo a causa delle attività agricole. L’area in studio come si evince dai rilievi fotografici è infatti caratterizzata da terreni destinati a seminativo ma ad oggi incolti. Dalla Carta degli Habitat si rileva infatti che il sito in studio è caratterizzato da è caratterizzato da seminativi e colture erbacee estensive. Allo stato attuale l’area in studio è principalmente caratterizzata da terreni incolti; si sottolinea quindi l’assenza di colture specializzate e di produzioni agro- alimentari di qualita' (produzioni biologiche, produzioni D.O.P., I.G.P., S.T.G., D.O.C., D.O.C.G., produzioni tradizionali) e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 34 è superata.
Criticità n. 35
“…E’ necessario produrre appositi elaborati (o integrare quelli esistenti) al fine di rappresentare: (i) oltre al puntuale censimento delle specie presenti, il numero di piante eventualmente da espiantare, la tipologia della pianta in rapporto all’età (es: giovane, adulto, secolare), le modalità tecniche di espianto/reimpianto e le modalità di stoccaggio in attesa del reimpianto; (ii) le cure colturali previste e la rappresentazione grafica del punto di reimpianto; (iii) le specie arboree e arbustive da utilizzare per le fasce di mitigazione - che dovranno essere di almeno 10 metri - con schede di dettaglio che specifichino le dimensioni delle piante e le modalità delle cure colturali previste (rappresentando altresì il necessari fabbisogno idrico)”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato PD_ELB_5_Rilievo fotografico del sito d’installazione, già agli atti del procedimento autorizzativo e all’elaborato PD_ELB_42
– Rappresentazione dello stato attuale dell’area di intervento e rendering fotografico (ALLEGATO 17), descrivono in maniera inequivocabile l’attuale stato incolto del terreno di sedime ove è prevista l’installazione dell’impianto fotovoltaico e la totale assenza di vegetazione arborea di alcun tipo. Relativamente alla realizzazione della fascia arborea perimetrale di mitigazione dell’impatto visivo si rimanda all’elaborato PD_ELB_31_Opere di Mitigazione a verde (ALLEGATO 12), in cui vengono indicate la tipologia delle specie arboree/arbustive autoctone (Olea Europea) che verranno impiantate nella fascia perimetrale a verde, di larghezza pari a 10 metri, le modalità di piantumazione delle specie di nuovo impianto, le modalità di espianto e reimpianto degli esemplari di Olea Europea presenti all’interno del sito e le zone di reimpianto delle alberature espiantate. Per la realizzazione della fascia mitigativa a verde, verrà garantita a piantumazione di specie arboree autoctone (Olea Europea) provenienti da vivai in possesso di licenza ai sensi dell’art. 4 del D. Lgs. 386/03 rilasciato da Comando Corpo forestale della Regione Siciliana
e coerenti con il contesto pedo‐climatico, naturalistico e paesaggistico dell’area; il trapianto degli ulivi avverrà con un sesto d’impianto 5 x 6 m”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII.
La criticità n. 35 è superata, fatto salvo quanto già evidenziato in sede di analisi della criticità n. 24.
Criticità n. 36
“…I pannelli dovranno avere un basso indice di riflettanza, in modo da ridurre il cosiddetto “effetto acqua” o “effetto lago” che potrebbe confondere l’avifauna ed essere utilizzata come pista di atterraggio in sostituzione ai corpi d’acqua (fiumi o laghi)”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda per la trattazione all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), Titolo D – Quadro di Riferimento Ambientale, Capitolo D3 - descrizione dei probabili impatti rilevanti e delle misure previste per mitigarli, Paragrafo c5- Il Fenomeno di abbagliamento (Effetto lago) e a quanto descritto al punto 25 della presente istanza di integrazione”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 36 è superata.
Criticità n. 37
“… Deve essere prevista la salvaguardia attraverso riqualificazione naturalistica: (i) di tutte le aree di impluvio anche minori con fasce di rispetto dalle sponde di almeno 5/10 metri per lato; (ii) dei cumuli di pietre e/o muretti a secco presenti sui terreni con una fascia di rispetto dai margini di almeno 5 metri”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato PD_ELB_3_Planimetria dell’impianto fotovoltaico e recinzione metallica perimetrale_Rev.1 (ALLEGATO 4) e all’elaborato PD_ELB_5_Rilievo fotografico del sito d’installazione, già agli atti del procedimento autorizzativo. Nel sito non sono state riscontrate aree di impluvio, né altresì cumuli di pietre e/o muretti a secco per i quali debbano essere mantenute le relative fasce di rispetto”.
VALUTATO che la documentazione contiene solo parzialmente le informazione richieste in sede di PII, stante la presenza di elementi antropici che meritano di essere mantenuti e salvaguardati.
La criticità n. 37 può essere superata attraverso l’introduzione di apposita condizione ambientale.
Criticità n. 38
“…Data la prossimità dell’area di progetto con le principali rotte migratorie dovrà essere approfondito lo studio avifaunistico”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato PD_ELB_36_Studio avifaunistico (ALLEGATO 20), in cui è stata condotta, attraverso sopralluoghi in situ e la consultazione del Piano Faunistico Venatorio della Regione Sicilia 2013-2018, un’analisi dell’avifauna riscontrabile nel territorio su cui si prevede l’installazione dell’impianto fotovoltaico in progetto, individuando le specie di
prevalente interesse naturalistico e conservazionistico e valutando altresì l’impatto dell’opera con l’avifauna presente”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 38 è superata.
Criticità n. 39
“…Xxxxxxx descrivere in modo dettagliato - e riportare su adeguate cartografie - il progetto delle misure di mitigazione relative alle componenti suolo, paesaggio, vegetazione, fauna, con riferimento sia alla fase di cantiere che a quella di esercizio, allegando altresì un piano di monitoraggio (ante, in corso e post operam) degli interventi di mitigazione. La fascia arborea dovrà essere concepita oltre ai fini dell’azione schermante dell’impianto, anche ai fini di incrementare la biodiversità, considerando i caratteri ambientali e paesaggistici del contesto territoriale. Con particolare riferimento alla fascia arborea perimetrale dovrà essere previsto un piano mantenimento colturale delle specie con indicazione degli interventi che verranno eseguiti sugli stessi (irrigazioni, concimazioni, potature, ecc)”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda agli elaborati “PD_ELB_32_Piano di Manutenzione del verde” (ALLEGATO 14) e “PD_ELB_31_Opere di mitigazione e verde” (ALLEGATO 12), che riportano una descrizione della tipologia e localizzazione degli interventi di mitigazione a verde, della modalità di piantumazione delle specie arboree e delle cure colturali e di manutenzione, per garantire l’adeguato attecchimento e manutenzione periodica delle alberature costituenti la fascia arborea perimetrale. i. Sotto il profilo dell’impatto visivo: la fascia a verde perimetrale prevista in progetto ha una larghezza di 10 metri sui lati del sito confinanti con altri terreni e dalle strade limitrofe, dalle quali l’impianto fotovoltaico resta ben mitigato dalle opere previste in progetto. Si sottolinea, inoltre, che trattandosi di un impianto AgroSolare l’impatto dell’intervento proposto è sensibilmente inferiore rispetto a quello generato da un impianto fotovoltaico tradizionale. Il progetto prevede l’attuazione di misure di mitigazione dell’impatto visivo consistenti nella piantumazione, all’interno del sito e nella fascia perimetrale di larghezza pari a 10 metri, di specie arboree autoctone, per una superficie complessiva pari a 1,69 ettari, che consentiranno di schermare opportunamente l’impianto, riducendone l’impatto visivo e garantendo il corretto inserimento paesaggistico dell’opera; nello specifico è prevista la piantumazione di alberi di ulivo (Olea Europea) adulto disposti a quinconce con sesto 5x6 m; in tal modo l’intervisibilità dell’impianto fotovoltaico sarà circoscritta e limitata alle zone immediatamente più vicine. ii. Sotto il profilo della compensazione ambientale: si prega di tenere conto del Piano Agrosolare cui la società vuole dare esecuzione in fase di gestione dell’impianto fotovoltaico. L’integrazione tra produzione di energia elettrica e produzione agricola rende il progetto unico nel suo genere. A tale riguardo si rimanda alla “Relazione Agronomica – Piano Agrosolare” riportata nell’Elaborato “PD_ELB_25_Relazione Agronomica - Piano Agrosolare”, già agli atti del procedimento autorizzativo, e all’elaborato integrativo “PD_ELB_35_Relazione_Integrativa_AgroSolare” (ALLEGATO 15) che rappresenta un ulteriore approfondimento del Piano Agrosolare che la società sta portando avanti insieme ad istituti universitari italiani e società agricole locali”.
VALUTATO che: (i) la documentazione contiene nel complesso le informazioni richieste in sede di PII; (ii) per la mitigazione delle pressioni ambientali connesse alla realizzazione del progetto occorre comunque mantenere e salvaguardare le porzioni del sito di progetto che presentano elementi caratteristici del paesaggio agrario, come già evidenziato alle precedenti criticità 24 e 37.
La criticità n. 39 è superata, fatto salvo quanto già evidenziato alle precedenti criticità nn. 24 e 37..
Criticità n. 40
“…Al progetto delle opere di mitigazione dovrà essere allegato il piano di manutenzione. Le cure colturali dovranno essere effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all'ultimazione dei lavori”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_32_Piano di Manutenzione del verde” (ALLEGATO 14), che riporta la descrizione della tipologia e localizzazione degli interventi di mitigazione a verde, della modalità di piantumazione delle specie arboree e delle cure colturali e di manutenzione, per garantire l’adeguato attecchimento e manutenzione periodica delle alberature costituenti la fascia arborea perimetrale”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 40 è superata.
Criticità n. 41
“…Si chiede di valutare la realizzazione in termini di compensazione del consumo di suolo, di un vasto intervento di riforestazione e/o riqualificazione naturalistica con pluralità di essenze tipiche della vegetazione autoctona e/o storicizzata, che preveda anche un puntuale piano di manutenzione”
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “A tale riguardo non si rilevano criticità nel valutare interventi di riforestazione su aree demaniali o comunque pubbliche. La valutazione dovrà comunque avvenire in seno alla conferenza dei servizi, nel pieno rispetto dei criteri e delle modalità di cui al D.M. 10 settembre 2010, dato che tali interventi rientrano tra le misure di compensazione ambientale da valutare alla luce del reale impatto del progetto. Si evidenzia che la scrivente società ha già avviato delle interlocuzioni con l’amministrazione del Comune di Vittoria che avrebbe interesse a valutare altre tipologie di interventi come, ad esempio, quelli in ambito di efficienza e risparmio energetico. Dovendo quindi valutare la misura e la tipologia degli interventi di compensazione alla luce delle diverse proposte degli enti coinvolti, risulta prematuro in questa fase procedere ad avanzare proposte pur rinnovando la piena disponibilità in tal senso”.
VALUTATO che la documentazione non contiene tutte le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 41 potrà essere superata attraverso apposita condizione ambientale.
Criticità n. 42
“…Dovrà essere approfondita e dettagliata l’analisi delle alternative di progetto con particolare riferimento agli aspetti tecnologici, tipologico-costruttivi e dimensionali. Su questo aspetto dovrà essere effettuata una specifica analisi in merito alle soluzioni impiantistiche (tipologia, distanza tra le stringhe, altezza, ecc) in ordine ai possibili impatti sulle componenti ambientali. La scelta della migliore alternativa deve essere valutata sotto il profilo dell’impatto ambientale, relativamente alle singole tematiche ambientali ed alle loro interazioni, al fine di confrontare in termini qualitativi e quantitativi la sostenibilità di ogni alternativa proposta. Nella scelta dell’alternativa ragionevole più sostenibile dal punto di vista ambientale, devono essere considerati in particolare gli aspetti relativi al consumo di suolo, paesaggio, vegetazione e fauna”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), in cui al “Titolo C – Quadro di riferimento progettuale,
Capitolo C.2 ‐ Descrizione delle principali alternative, sono state analizzate le principali alternative tecnologiche e strutturali, sia dal punto di vista costruttivo e dimensionale, che dal punto di vista dell’impatto generato sulle componenti ambientali”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 42 è superata.
Criticità n. 43
“…Nello studio d’impatto ambientale dovrà essere considerato l’effetto cumulo con altri progetti già realizzati o in previsione di realizzazione in un’area pari ad un raggio di 10 km; nello specifico, dovrà essere valutato l’effetto cumulo con riferimento all’avifauna migratrice (effetto lago), gli aspetti percettivi sul paesaggio e il consumo di suolo. Al fine di vagliare gli effetti cumulativi, deve inoltre essere fornito il dimensionamento degli impianti FER limitrofi nonché una relazione dettagliata – anche con relazioni fotografiche – atta a dimostrare gli assunti del proponente in ordine alle caratteristiche dell’area di intervento”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 5), nel quale è stata effettuata, mediante implementazione del software GIS, una caratterizzazione del territorio oggetto di valutazione all’interno del buffer di 10 km dal sito d’installazione, mediante la redazione delle seguenti cartografie tematiche: - Carta Uso del Suolo 1:10000 della Regione Sicilia (Elaborato “PD_ELB_33_Caratterizzazione Uso del suolo nel buffer di 10 km” - ALLEGATO 18); - Ortofotocarta della Regione Siciliana (Elaborato “PD_ELB_34 Carta Impatti Cumulati nel buffer di 10 km” - ALLEGATO 19); L’impianto fotovoltaico in progetto è localizzato ai circa 4 km a nord dal centro abitato di Vittoria, caratterizzato da un contesto territoriale agricolo caratterizzato dalle tradizionali colture del seminativo semplice ed arborato, delle colture erbacee e dei mosaici colturali tipici dell'altopiano ragusano e dalle colture orto-florovivaistiche in serra. L’area è stata in passato coltivata a vigneto per la produzione di vino da tavola, successivamente dismesso a causa della scadente qualità dell’uva; come si evince dalla documentazione fotografica allegata al progetto, all’interno del sito non sono state censite specie arboree di alcun tipo. La caratterizzazione dell’uso agricolo del suolo nel buffer di 10 km è stata effettuata attraverso l’elaborazione dati con software GIS della Carta di Uso del suolo della Regione Sicilia (Vedi Elaborato “PD_ELB_33_Caratterizzazione Uso del suolo nel buffer di 10 km” - ALLEGATO 18). La porzione di territorio provinciale ricompresa all’interno di questo buffer di 10 km ricomprende le aree ricadenti nei Comuni di Acate, Vittoria, Comiso; il territorio è caratterizzato da centri abitati ed insediamenti abitativi con tessuto denso e rado, aventi un grado di antropizzazione variabile da medio ad alto in funzione della tipologia ed estensione di insediamento, Borghi e fabbricato rurali, insediamenti industriali, artigianali e commerciali, infrastrutture stradali e ferrovie. Nello specifico le Zone residenziali a tessuto compatto e denso hanno una percentuale di copertura del suolo pari al 2,96 %, le Zone residenziali a tessuto discontinuo e rado hanno una percentuale di copertura del suolo pari all’1,80 %, gli Insediamenti industriali, artigianali, commerciali e spazi annessi hanno una percentuale di copertura del suolo pari all’1,96 %. Il contesto territoriale individuato nel buffer di 10 km dal sito in studio è caratterizzato prevalentemente dalle tradizionali colture del seminativo semplice e delle colture erbacee estensive (con una percentuale di copertura pari al 27,37 %) e dei mosaici colturali tipici dell'altopiano ragusano, tra cui gli Oliveti con una percentuale di copertura pari al 15,86 %); il territorio è altresì caratterizzato dalla presenza di vigneti (9,97%), di frutteti (11,09%), di mosaici colturali e particellari complessi (4,10 %), di colture ortive in pieno campo (1,07 %) e di praterie aride calcaree (5,68 %). I terreni incolti hanno una percentuale di copertura pari al 2,81 %. L’area ricade in una zona più ampia, caratterizzata da terreni pianeggianti fortemente antropizzati, con un paesaggio vegetale profondamente modificato dall’uomo a causa delle attività agricole; sono infatti presenti diverse zone destinate a colture
protette in serra, con una percentuale pari al 7,38 %, che, sebbene costituiscono un fattore economico assolutamente importante per l’economia, hanno determinato un impatto sull’ambiente e sul territorio considerevole, causando un rilevante fenomeno di distruzione della flora e della fauna; non è rimasta quasi traccia della vegetazione spontanea e tanto meno dell’impianto agricolo tradizionale costituito da oliveti, carrubeti, agrumeti e soprattutto da vigneti e dai fabbricati rurali con annessi palmenti e cantine che caratterizzavano il territorio. Tali attività antropiche hanno causato il passaggio da una comunità ricca di specie faunistiche e floristiche, ad una nuova struttura ecologica rudemente semplificata. Le informazioni relative al censimento degli impianti fotovoltaici esistenti nel territorio ricadente all’interno dell’Area di Valutazione Ambientale (AVA) pari ad un buffer di 10 km dal limite dell’impianto, sono state desunte dai sopralluoghi e mediante consultazione del Portale cartografico “ATLAIMPIANTI” elaborato dal GSE (xxxxx://xxxx.xxx.xx/xxxxxxxxxxxx/xxxxxxx/Xxxxxxxxxxxx). All’interno dell’Area di Valutazione Ambientale (“AVA”) pari ad un buffer di 10 km dal limite dell’impianto fotovoltaico in progetto sono stati censiti n. 25 aree interessate da impianti fotovoltaici esistenti; la potenza nominale di picco installata è pari a 51,77 MWp, con una superficie complessivamente occupata pari a circa 146,85 ettari. All’interno del buffer sono stati censiti, oltre il presente progetto proposto, n°19 impianti fotovoltaici in progetto per una potenza nominale pari a 103,90 MWp ed una superficie lorda di progetto pari a circa 226,38 ettari. Su un totale di 314 kmq di suolo considerato nel buffer di 10 km (AVA), solo lo 0,467 % è occupato dagli impianti fotovoltaici esistenti per una superficie complessivamente occupata di 146,85 ettari. Considerando gli impianti fotovoltaici in progetto, la superficie di suolo complessivamente sottratta all’uso agricolo per la produzione di energia da fonte solare fotovoltaica nel buffer di 10 km raggiunge circa 373,23 ettari, pari a circa l’1,188 % dell’Area di Valutazione Ambientale (AVA), con un incremento della densità destinata alla produzione di energia da fonte solare fotovoltaica di circa lo 0,721 %. Dei 19 impianti fotovoltaici in progetto n. 13 sono di iniziativa di Società SPV appartenenti al Gruppo SOLAR VENTURES produttore indipendente di energia solare operativo dal 2005 con track record di primario livello nel settore attualmente attiva nel Sud Europa (Spagna e Italia) nello sviluppo di impianti solari di grandi dimensioni in market parity, con un portafoglio di 500 MWp sviluppati in Europa e in Mercati Emergenti e l’obiettivo di sviluppare 1 GWp nei prossimi anni. Tutti i progetti proposti dalle Società del Gruppo SOLAR VENTURES (FV1, FV2, FV3, FV5, FV6, FV7, FV9, FV10, FV14, FV15, FV16, FV17, FV18), compreso l’impianto
fotovoltaico della Società proponente il presente progetto, hanno la finalità di riconvertire il suolo agricolo, ad un uso “Agrosolare”, mediante la produzione integrata di Energia Rinnovabile da fonte solare fotovoltaica e coltivazioni biologiche (Fotovoltaico 2.0), che in forma sperimentale potranno essere impiantate al di sotto dei moduli fotovoltaici e nell’area disponibile non direttamente interessata dall’impianto fotovoltaico. Detti progetti rientrano nell’iniziativa complessiva della società tendente ad attuare un piano sinergico di sviluppo di energia da fonte rinnovabile ed agricoltura nel territorio. Per quanto riguarda il presente progetto (FV1), si specifica che la superficie occupata dal generatore fotovoltaico e dalle opere accessorie (n. 1 cabina inverter, n. 1 cabine di consegna, n. 1 cabine utente, n. 1 cabine servizi ausiliari, n. 2 cabine storage, n. 1 cabine di trasformazione MT/BT, viabilità di servizio, etc.), è pari a circa 3,0 ettari (mq 29.986), ovvero circa il 30 % della superficie complessivamente disponibile dell'area (10,16 ettari); il restante 70 % di suolo disponibile, pari a circa 7,16 ettari sarà utilizzato per la realizzazione della fascia mitigativa a verde, di larghezza pari a 10 m, mediante la piantumazione di alberi di ulivo adulto (età 5 anni) disposti a quinconce con un sesto 5x6 nella fascia perimetrale (1,69 ettari) e per la coltivazione di colture tradizionali e biologiche compatibili con il microclima generato dal campo fotovoltaico (5,47 ettari). Analogamente relativamente agli altri progetti delle Società appartenenti al Gruppo Solar Ventures (FV2, FV3, FV5, FV6, FV7, FV9, FV10, FV14, FV15, FV16, FV17, FV18), le
superfici occupate dai generatori fotovoltaici e dalle opere accessorie (cabine elettriche e viabilità di servizio) sono rispettivamente pari a 3,95 ettari (FV2 “BOMPOLIERI 1”), 4,03 ettari (FV3 “SPEDALOTTO”), 8,84 ettari (FV5 “BONINCONTRO”), 2,27 ettari (FV6 “LOMBARDIA”), 2,25 ettari (FV7 “COLLA”), 2,34 ettari (FV9 “CHIAPPA”), 0,87 ettari (FV10 “DIRILLO”), 3,07 ettari (FV14 “SPERANZA”), 0,62 ettari (FV15 “DEBARTOLO PAS”), 2,87 ettari (FV16 “MARKET”), 0,84 ettari (FV17
“CICOGNE”), 0,73 ettari (FV18 “XXXXXXXXX”). Ne consegue che l’effettivo incremento di superficie
sottratta all’uso agricolo determinata dalla realizzazione degli impianti fotovoltaici in progetto censiti nel buffer di 10 km non è pari allo 0,721 %, come sopra indicato, ma bensì, in considerazione della destinazione agrosolare delle superfici non direttamente interessate dalle installazioni fotovoltaiche delle Società appartenenti al Gruppo Solar Ventures, è pari allo 0,454 %. L’attuazione di tali Misure di Compensazione Ambientale contribuirà in maniera significativa ad aumentare il numero di esemplari. L’implementazione dell’Agrosolare mediante la piantumazione di nuove colture tradizionali e biologiche compatibili con la presenza dell’impianto fotovoltaico, che saranno implementate e coltivate al di sotto dei moduli fotovoltaici e nella restante area disponibile, determinerà un incremento della redditività e produttività dei suoli agricoli e garantirà la coesistenza dell’agroecosistema produttivo agricolo con quello industriale derivante dalla produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica. Questa soluzione progettuale garantirà la produzione di energia rinnovabile in maniera sostenibile e in armonia con il territorio in linea con quanto prospettato dalle Linee Guida del nuovo PEARS e dal recente PNRR che promuove e favorisce lo sviluppo dell’agro-fotovoltaico, nell’ottica della sostenibilità ambientale. Si sottolinea in ultimo che l’identificazione da parte del Gruppo Solar Ventures di questa specifica area per le sue iniziative, nasce dall’interesse mostrato da importanti aziende agricole locali verso il modello Agrosolare proposto che rappresenta un volano molto importante nell’ammodernamento delle tecniche agricole. Relativamente alla valutazione dell’effetto cumulo con riferimento all’avifauna migratrice (effetto lago), si sottolinea che le aree pannellate non risultano continue, in quanto le file di pannelli sono alternate e distanziate le une dalle altre, in direzione Est-Ovest, con un interasse tra le strutture pari a 5,0 m circa; in ragione della loro collocazione in prossimità del suolo e dell’elevato coefficiente di assorbimento della radiazione luminosa delle celle fotovoltaiche (bassa riflettanza del pannello), si considera molto bassa la possibilità del fenomeno di riflessione ed abbagliamento da parte dei pannelli. I moduli fotovoltaici normalmente non producono riflessione o bagliore significativi in quanto sono realizzati con vetro studiato appositamente per aver un effetto “non riflettente”. L’insieme delle celle solari costituenti i moduli fotovoltaici di ultima generazione è protetto frontalmente da un vetro temprato anti-riflettente ad alta trasmittanza il quale dà alla superficie del modulo un aspetto opaco che non ha nulla a che vedere con quello di comuni superfici finestrate; il vetro solare è pensato per ridurre la luce riflessa e permettere alla luce di passarne attraverso arrivando alle celle per essere convertita in energia elettrica nel modulo. Al fine di minimizzare la quantità di radiazioni luminose riflesse, inoltre, le singole celle in silicio cristallino sono coperte esteriormente da un rivestimento trasparente antiriflesso, in genere ossido di titanio (TiO2), grazie al quale penetra più luce nella cella; tale strato è necessario, infatti, per ottenere che tutta la luce incidente venga raccolta dalla giunzione, in quanto senza trattamento ARC, le perdite per riflessione possono raggiungere anche il 30% della radiazione incidente. I moduli fotovoltaici hanno una riflettanza solare molto bassa in quanto riflettono in media solo il 3% - 5% della luce incidente e pertanto si può affermare che il fenomeno della riflessione risulta molto ridotto rispetto ad altri elementi, anche naturali. Pertanto, considerando la discontinuità delle aree pannellate ed alla bassa riflettanza dei moduli fotovoltaici, è ragionevole escludere che l’avifauna possa scambiare tali strutture come specchi lacustri ed esserne confusa ed attratta”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 43 è superata.
Criticità n. 44
“…In relazione alle superiori richieste di integrazione ed approfondimento e delle relative opere di mitigazione ambientale da attuare dovrà essere aggiornato e revisionato il Progetto ed il relativo Studio di Impatto Ambientale”.
CONSIDERATO che il Proponente ha così risposto: “Si rimanda all’elaborato “PD_ELB_22_Studio d’Impatto Ambientale_Rev. 1” (ALLEGATO 1), aggiornato e revisionato con i contenuti di cui alla presente integrazione”.
VALUTATO che la documentazione contiene le dichiarazioni richieste in sede di PII. La criticità n. 44 è superata
VALUTAZIONI FINALI
CONSIDERATO e VALUTATO che, nel corso della procedura, il Proponente ha inviato una corposa documentazione integrativa a compendio del progetto. Il presente parere è riferito a quanto rappresentato dal proponente nella documentazione.
CONSIDERATO E VALUTATO che: (i) attraverso la documentazione prodotta, il Proponente ha riscontrato positivamente le criticità rappresentate in sede di Parere Istruttorio Intermedio; (ii) questa CTS ritiene per la più parte superate, sulla base delle argomentazioni svolte in precedenza, le problematiche emerse nel corso dell’istruttoria; (iii) le residue criticità possono essere risolte attraverso l’apposizione di specifiche condizioni che permettano di attenuare ulteriormente la pressione ambientale determinata dalla realizzazione dell’intervento.
CONSIDERATO E VALUTATO che nonostante il parere negativo del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura: (i) non sono emersi profili ostativi alla realizzazione dell’intervento, tenuto conto delle previsioni di cui all’art. 12, comma 7, prevede che “Gli impianti di produzione di energia elettrica, di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) e c), possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici”; (ii) pur ricadendo l’area di intervento nelle zone individuate al punto 1, lett. f) dell’Allegato 3, al D.M. 10 settembre 2010, la stessa risulta da anni priva di colture di interesse; (iii) non esistono norme relativamente alle zone non idonee per la realizzazione degli impianti fotovoltaici.
VALUTATO che: (i) il progetto definitivo dell’intervento in esame ha visto la valutazione di diverse ipotesi progettuali, ivi compresa quella cosiddetta “ALTERNATIVA ZERO”, cioè la possibilità di non eseguire l’intervento; (ii) la produzione di energia elettrica ottenuta dallo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili quali quella fotovoltaica, si inquadra nelle linee guida per la riduzione dei gas climalteranti, permettendo una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica; (iii) la non realizzazione dell’intervento, comporterebbe in alternativa una non riduzione dello sfruttamento di fonti energetiche convenzionali, con inevitabile continuo incremento dei gas climalteranti emessi in atmosfera, anche in considerazione del probabile aumento futuro di domanda di energia elettrica prevista a livello mondiale.
VALUTATO che relativamente agli effetti cumulativi i sono da ritenere compatibili con il contesto territoriale in considerazione anche delle condizioni ambientali indicate nel presente parere.
VALUTATO che i benefici ambientali attesi dalla realizzazione dell’impianto, individuati sulla base della stima della producibilità annua: l’energia specifica annua risulta pari a 2.099 kWh/kWp; la quantità di anidride carbonica non emessa in un anno risulterà pari a circa 714 kg per ogni chilowatt di picco installato; complessivamente si risparmieranno circa 2.847.939 kg di anidride carbonica in un anno; per tutta la durata di funzionamento dell’impianto fotovoltaico stimata circa in 30 anni, la quantità di anidride carbonica risparmiata sarà pari a circa 85.438.168 kg.
CONSIDERATO che in merito all’effetto lago, il Proponente esamina diffusamente il problema e che, in funzione della tipologia di impianto agrofotovoltaico, la presenza di coltivazioni e aree verdi all’interno
dell’area d pertinenza, la disomogenea distribuzione delle superfici coperte da pannelli, l’utilizzo di pannelli inseguitori monoassiali, e la presenza di copertura vegetale tra le stringhe dei pannelli, e le aree lasciate a verde e il contributo degli ulteriori interventi di mitigazione inducono a ritenere modesto tale effetto.
CONSIDERATO che il proponente afferma che il progetto non interferisce direttamente con habitat protetti o con IBA e che le aree protette più prossime sono:
● Circa 5,1 km dal Sito d’Interesse Comunitario SIC ITA 080003 “Vallata del Fiume Ippari”, designato come Zona Speciale di Conservazione (ZSC).
● Circa 7,8 km dal Sito d’Interesse Comunitario SIC ITA 070005 “Bosco di Santo Xxxxxx”.
● Circa 12,2 km dalla Zona di Protezione Speciale ZPS ITA 050012 "Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela".
● Circa 14,0 km dalla Sito d’Interesse Comunitario SIC ITA 050001 “Biviere e Macconi di Gela”.
● Circa 14,6 km dal Sito d’Interesse Comunitario SIC ITA050007 “Sughereta di Niscemi”.
● Circa 15,7 km dal Sito d’Interesse Comunitario SIC ITA 080004 “Punta Braccetto, Contrada Cammarana”.
VALUTATO che con le misure di mitigazione e con le condizioni del presente parere è possibile escludere ragionevolmente incidenza negativa sugli habitat, sulle specie tutelate e sull’integrità dei siti Natura 2000.
VALUTATO in definitiva che:
- il progetto non genera impatti, non compatibili da un punto di vista ambientale, ascrivibili all’uso delle risorse nonché in relazione alle interferenze riscontrate sulle componenti ambientali esaminate;
- non sono previste emissioni in atmosfera, scarichi idrici o nel sottosuolo che possano determinare perturbazioni all’ambiente;
- la realizzazione dell’opera non comporterà quantità di emissioni di inquinanti significative, eccettuate quelle relative alla fase di cantiere e dismissione, che saranno contenute mediante opportune misure di prevenzione;
- non sarà alterata negativamente in maniera significativa la qualità e la capacità di rigenerazione delle risorse naturali delle aree interessate dall’opera.
- gli impatti legati alla realizzazione dell’opera sono in parte ridotti attraverso specifici interventi di mitigazione nonché attraverso le condizioni ambientali previste nel presente parere.
- I consumi idrici in fase di esercizio sono modesti e prevalentemente legati alla irrigazione delle coltivazioni previste.
VALUTATO che lo Studio di impatto ambientale è stato redatto, per contenuti ed articolazione, in accordo con quanto disposto dall’art. 22 e dall’Allegato VII alla parte II del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..
VALUTATO che secondo quanto previsto al comma 1, articolo 12 del Decreto legislativo 387/2003, le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi impianti, sono di pubblica utilità indifferibili ed urgenti.
VALUTATO che tutte le criticità sono state positivamente risolte dal Proponente anche in considerazione delle condizioni ambientali indicate nel presente parere.
CONTEMPERATE le esigenze di tutela ambientale con quelle dell’iniziativa privata volta alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
VALUTATO che nel complesso l’impianto in oggetto risulta compatibile con le caratteristiche ambientali, urbanistiche e territoriali del contesto in cui è stato previsto in considerazione delle misure di mitigazione previste e delle condizioni ambientali del presente parere.
Tutto ciò VISTO, CONSIDERATO E VALUTATO
La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale
ESPRIME
parere favorevole di Valutazione Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs 152/2006 del progetto di realizzazione ed esercizio procedura: 967, codifica: RG_012_IF967: “Progetto di un impianto fotovoltaico su suolo Grid-Connected della potenza nominale pari a 3.988,71 KWp, denominato “Bompolieri 2”, da realizzare sui terreni agricoli siti in Contrada Forcone del Comune di Vittoria”, a condizione che siano ottemperate le seguenti condizioni ambientali:
Condizione Ambientale | n. 1 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | In fase di progettazione esecutiva, il Proponente dovrà produrre elaborati opportunamente dettagliati del progetto adeguato alle condizioni ambientali del presente parere. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 2 |
Macrofase | Ante Operam |
Condizione Ambientale | n. 2 |
Fase | Progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | In sede di ottemperanza a ciascuna fase dell’intervento, dovrà essere trasmessa all’Autorità Ambientale della Regione Siciliana idonea documentazione rilasciata dagli Enti coinvolti nella procedura PAUR attestante l’avvenuta ottemperanza alle condizioni dagli stessi formulate nei pareri di rispettiva competenza |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 3 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Mitigazioni Vegetazione-Fauna |
Oggetto della prescrizione | In sede di Progetto Esecutivo dovranno essere redatti gli elaborati di dettaglio (relazioni, grafici a scala non superiore al rapporto 1:2000 e stralci 1:500 oltre a computi e stime) per dare evidenza degli interventi di mitigazione, delle specie e delle tecniche utilizzate. Inoltre: a) Relativamente alla fascia arborea perimetrale il Proponente dovrà presentare gli elaborati tecnici di dettaglio dai quali sia possibile evincere la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione degli elementi arborei e arbustivi caratteristici della macchia mediterranea; b) Le fasce perimetrali dovranno avere un’ampiezza di almeno 10 metri e con un sesto di impianto tale da realizzare una fascia coprente; c) La fascia di mitigazione dovrà essere effettuata prima della messa in esercizio dei pannelli fotovoltaici; d) Dovranno essere previste e realizzate adeguate fasce tagliafuoco, a ridosso delle fasce arboree, al fine di evitare che gli alberi possano diventare un veicolo di propagazione di incendi dall'esterno verso l’area dell’impianto; e) Dovranno essere previsti, ogni 5 metri l'uno dall'altro, dei varchi creati nelle recinzioni della dimensione minima di 30x30 cm, a livello del terreno, per consentire il passaggio della piccola |
fauna; f) Le stradelle di servizio dovranno essere realizzate in terra battuta e/o stabilizzata. Dovrà inoltre essere ridotto e razionalizzato il sistema delle stradelle di servizio all’interno dell’impianto; g) È fatto divieto di alterare la naturale pendenza dei terreni e l'assetto idrogeologico dei suoli. Dovranno essere evitati spietramenti, e interventi di compattazione del suolo (ad esclusione delle stradelle di servizio); h) La recinzione prevista dovrà essere posizionata tra gli interventi a verde delle opere di mitigazione ed il parco fotovoltaico al fine di migliorare l'inserimento paesaggistico del progetto. La recinzione dovrà essere realizzata con una struttura leggera metallica in grigliato infissa al suolo. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 4 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Vegetazione |
Oggetto della prescrizione | Per tutti gli impianti a verde previsti: a) Si dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone o storicizzate e/o colture legnose-agrarie, coerenti con il contesto pedoclimatico e paesaggistico dell’area. Nel caso di utilizzo di colture agrarie, queste dovranno essere alternate con specie vegetali caratteristiche della macchia mediterranea. In particolare, dovrà essere previsto l’uso di specie con dimensioni minime delle piante in vaso da cm 30-40 e/o minimo di anni 5 d’età. È fatto divieto utilizzare specie aventi carattere invasivo; b) Si dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone, o da vivai in possesso di licenza ai sensi dell'art 4 del Dlgs 386/03 rilasciata dal Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana (avendo così certezza del germoplasma autoctono) ad eccezione delle specie erbacee coltivate per le quali è ammesso l’uso di sementi di origine commerciale di provenienza fuori situ; c) Tra le specie erbacee e arbustive facenti parte del progetto a |
verde si dovranno prevedere anche specie atte a fornire un'alta diversità entomologica, grazie alla presenza di fioriture dilazionate nell'arco dell'anno. Per la componente avifaunistica si dovrà prevedere la presenza di specie arboree e arbustive che possano offrire sia rifugio che fonti alimentari; d) Gli interventi a verde dovranno essere mantenuti in uno stato ottimale per tutto il periodo di vita dell’impianto; a tali fini, in sede di presentazione del progetto esecutivo, dovrà essere presentato un idoneo Piano di manutenzione. Le cure colturali dovranno essere effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all'ultimazione dei lavori; e) Dovrà essere previsto un piano colturale con specifica indicazione delle specie che verranno utilizzate, tecniche di impianto e cure colturali al fine di mantenere e migliorare il livello della fertilità dei suoli. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 5 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Fase di progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Suolo/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Tutti i manufatti (compreso le Cabine Inverter/Trasformatori) che verranno realizzati nell’ambito dell’intervento ivi comprese eventuali strutture mobili: a) devono essere tinteggiati con colori adatti al contesto naturalistico dei luoghi; b) ove previsto in relazione alla tipologia di manufatto, dotati di impianto antincendio; c) ove destinati ad attività che possono determinare il rischio di sversamenti inquinanti, devono essere realizzati su un basamento impermeabilizzato al fine di prevenire ogni forma di riversamento di inquinanti sul terreno.. d) devono essere dotati di interventi di mascheramento a verde. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 6 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Suolo-Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | Dovranno essere presentati in fase di progettazione esecutiva adeguati elaborati progettuali al fine di dimostrare che non viene alterata la morfologia dei luoghi, il reticolo di canali di drenaggio naturali o artificiali, e l’attuale pendenza dei terreni; pertanto, dovranno essere previsti esclusivamente minimi livellamenti, adeguandosi alla naturale pendenza dei terreni e senza alterare l’attuale morfologia dei luoghi. Dovranno essere evitati gli interventi di compattazione del suolo (ad esclusione delle stradelle di servizio). |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 7 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Suolo |
Oggetto della prescrizione | In fase di progettazione esecutiva, dovranno essere indicati in maniera dettagliata tutte le misure di mitigazione che verranno attuate al fine di mantenere l’equilibrio idrogeologico e l’invarianza idraulica dell’area sulla base di appositi e specifici studi di dettaglio. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 8 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | In fase di progettazione esecutiva, così come è stato riportato in fase di progettazione definitiva, si dovranno quantificare i fabbisogni idrici dell’impianto nelle fasi di cantiere ed esercizio ed identificare le soluzioni impiantistiche, opportunamente dimensionate, per il recupero ed il riutilizzo delle acque meteoriche. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 9 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ambito di applicazione | Terre e rocce da scavo |
Oggetto della prescrizione | Il Piano gestione terre e rocce da scavo, da redigere secondo quanto previsto dal D.P.R. 120 del 13/06/2017, dovrà essere adeguato alle modifiche progettuali derivanti dalle condizioni ambientali del presente parere ed alle prescrizioni di tutti gli Enti intervenuti nel procedimento. Le eventuali terre in esubero dovranno essere conferite in impianti di recupero escludendo il trasporto in discarica del terreno agrario. Il Piano dovrà essere trasmesso ad ARPA Sicilia. |
Xxxxxxx Xxxxx Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 10 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva/prima dell’inizio delle attività |
Ambito di applicazione | Mitigazioni /Cantierizzazione |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere redatto un Piano di Cantierizzazione con la dislocazione planimetrica delle aree interessate dal cantiere, che preveda tra l’altro le misure di mitigazione da applicare in tale fase, ed in particolare: a. in corrispondenza delle fasi di scavo e/o movimentazione terre prevedere tutti gli accorgimenti tecnici atti a ridurre la produzione e la propagazione di polveri (es. costante bagnatura delle piste, lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita dall’area di cantiere, |
copertura dei mezzi che trasportano terre con opportuni teli, ecc); b. durante i lavori dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici e di gestione del cantiere al fine di prevenire possibili inquinamenti del suolo e delle acque superficiali e sotterranee; c. durante i lavori dovranno essere adottate specifiche misure di mitigazione per la salvaguardia della fauna. d. Dovrà essere prodotto cronoprogramma dettagliato delle fasi di impianto (di cantiere, di esercizio e di dismissione). | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva/prima dell’inizio delle attività |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 11 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Interventi di Mitigazione |
Oggetto della prescrizione | Relativamente all’implementazione dell’Agrofotovoltaico dovrà essere presentato il Piano Aziendale Agro-solare di coltivazione Attuativo dal quale sia possibile evincere: a) I contratti che il Proponente ha stilato con le Aziende Agricole interessate alle future attività di agro-solare o comunque documentazione idonea a dimostrare le tempistiche di avvio dell’attività agricola ipotizzata in progetto. b) le indicazioni delle eventuali infrastrutture previste per l’espletamento delle relative attività, unitamente ad apposite planimetrie ed elaborati progettuali riportanti le superfici che si intendono utilizzare nell'ambito del piano di coltivazione. c) A regime, ogni due anni, dovranno essere presentati report aziendali atti a garantire il monitoraggio circa l’andamento dell’attività agricola. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 12 |
Macrofase | Corso Operam – Post Operam |
Fase | Fase di cantiere- Fase di esercizio |
Ambito di Applicazione | Mitigazioni Vegetazione |
Oggetto della prescrizione | a) Prima dell’avvio dei lavori di realizzazione del Parco agro- fotovoltaico, dovranno essere realizzati tutti gli interventi di mitigazione previsti dal progetto e nella documentazione integrativa. Gli interventi dovranno avvenire secondo quanto descritto in progetto. Il Proponente in merito dovrà presentare una relazione con dettagliata documentazione fotografica sugli interventi di mitigazione realizzati. b) Dovranno essere previste e realizzate adeguate fasce tagliafuoco, a ridosso delle fasce arboree, al fine di evitare che gli alberi possano diventare un veicolo di propagazione di incendi dall'esterno verso l’area dell’impianto. |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | Fase di cantiere – Fase di esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 13 |
Macrofase | Corso Operam – Post Operam |
Fase | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Suolo – Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | a) Il sopra-suolo dovrà essere mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento e l’opera di decespugliamento, dovrà essere realizzata solo per la creazione di passaggi per gli addetti ai lavori, al fine di permettere una maggiore continuità di habitat. È fatto in ogni caso espresso divieto di utilizzare diserbanti chimici. b) È fatto divieto di utilizzare detergenti chimici per il lavaggio dei pannelli. Sarà possibile utilizzare esclusivamente prodotti eco-compatibili certificati. c) Per ogni sostanza potenzialmente idonea a causare contaminazioni del suolo, sottosuolo, acque sotterranee ed atmosfera, il cui utilizzo è contemplato per le attività di cantiere e di esercizio dell'impianto, dovranno essere previsti tutti gli |
utili accorgimenti in ordine di priorità ad evitare/contenere ordinari e/o accidentali fenomeni di rilascio, istruendo procedure operative per la prevenzione e gestione dei rischi potenziali di inquinamento per le sorgenti presenti. | |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 14 |
Macrofase | Corso Operam |
Fase | In fase di cantiere |
Ambito di applicazione | Suolo Acqua – Atmosfera - Rumore |
Oggetto della prescrizione | a) I macchinari usati per le trivellazioni, i serbatoi utilizzati per lo stoccaggio del combustibile o altri mezzi potenzialmente inquinanti, dovranno prevedere opportuni sistemi di contenimento di sversamenti accidentali e dovranno essere localizzati in zone distanti da punti di deflusso delle acque meteoriche. b) Durante la fase di esecuzione delle operazioni di cantiere e di dismissione, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari a evitare la produzione di polveri aero-disperse, rumore ed emissioni in atmosfera |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di cantiere |
Ente vigilante | Arpa Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 15 |
Macrofase | Corso operam – Post Operam |
Fase | In fase di cantiere ed esercizio |
Ambito di applicazione | Rifiuti |
Condizione Ambientale | n. 15 |
Oggetto della prescrizione | I rifiuti prodotti durante le fasi di cantiere, di esercizio e di dismissione dell’impianto, così come le terre e rocce da scavo non riutilizzate in sito, dovranno essere conferiti prioritariamente ad impianti di recupero, nel rispetto dei criteri di gestione dei rifiuti di cui all’art. 179 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di cantiere ed esercizio |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Enti coinvolti |
Condizione Ambientale | n. 16 |
Macrofase | Ante Operam -Corso operam – Post Operam |
Fase | Progettazione esecutiva – in fase di cantiere – in fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Monitoraggio Ambientale – atmosfera, suolo |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere predisposto un Piano di Monitoraggio Ambientale (P.M.A), riferito a tutte le macro-fasi (ante-operam, corso d’opera, post-operam). Il Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA), dovrà essere predisposto e attuato in accordo con ARPA Sicilia per le componenti atmosfera, suolo. Il PMA dovrà definire durata, modalità delle attività di monitoraggio per ciascuna componente e la frequenza di restituzione dei dati, in modo da consentire ad ARPA, qualora necessario, di indicare, in tempo utile, ulteriori misure di mitigazione da adottare. Per la componete suolo il monitoraggio dovrà essere effettuato secondo le modalità indicate nelle “Linee guida per il monitoraggio del suolo su superfici agricole destinate ad impianti fotovoltaici a terra” Xxxxxxx Xxxxxxxx X.X. 00 settembre 2010, n. 1035. Le analisi dovranno altresì essere estese prevedendo lo studio della qualità biologica del suolo mediante l’indice QBS-ar (monitoraggio sulla pedofauna). |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Fase di progettazione esecutiva, Fase di cantiere, Fase di esercizio |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Enti coinvolti |
Condizione Ambientale | n. 17 |
Macrofase | Ante Operam -Corso operam – Post Operam |
Fase | Progettazione esecutiva – in fase di cantiere – in fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Monitoraggio Ambientale Vegetazione - Fauna - Paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere predisposto un Piano di Monitoraggio Ambientale (P.M.A), riferito a tutte le macro-fasi (ante-operam, corso d’opera, post-operam). Il PMA dovrà definire durata, modalità delle attività di monitoraggio per ciascuna componente e la frequenza di restituzione dei dati, in modo da consentire, qualora necessario, di indicare, in tempo utile, ulteriori misure di mitigazione da adottare. Il monitoraggio dovrà in particolare fare riferimento agli interventi di mitigazione relativi alle componenti vegetazione-fauna paesaggio |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Fase di progettazione esecutiva, Fase di cantiere, Fase di esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Enti coinvolti |
Condizione Ambientale | n. 18 |
Macrofase | Post operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Ripristino aree di cantiere |
Oggetto della prescrizione | Al termine dei lavori, il Proponente dovrà provvedere al ripristino morfologico e vegetazionale di tutte le aree soggette a movimento di terra, ripristino della viabilità pubblica e privata, utilizzata ed eventualmente danneggiata in seguito alle lavorazioni. Prima della messa in esercizio dovrà essere trasmessa adeguata documentazione fotografica di quanto realizzato, con allegata planimetria con i punti di ripresa e attestazione da parte del direttore dei lavori dell’avvenuta ottemperanza a tutto quanto prescritto nel presente parere. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Prima dell’entrata in esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 19 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Compensazioni ambientali |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere predisposto ai sensi del D.M. 10/09/2010 un progetto esecutivo degli interventi di compensazione ambientale, preventivamente concordato con il Comune, da trasmettere unitamente |
ai relativi cronoprogramma e computo metrico estimativo. Gli interventi dovranno essere finalizzati al recupero miglioramento ambientale del contesto territoriale in oggetto. | e/o | al | |
Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxxxxx | Verifica | di | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Condizione Ambientale | n. 20 |
Macrofase | Ante Operam-Corso Operam |
Fase | Progettazione esecutiva ed esercizio |
Ambito di applicazione | Mitigazioni ambientali/Monitoraggio ambientale |
Oggetto della prescrizione | a) “Il layout dell’impianto dovrà essere ridefinito al file di assicurare – oltre alla fascia arborea perimetrale –una ulteriore adeguata fascia di rispetto per la tutela e il mantenimento degli elementi arborei e dei muretti a secco presenti lungo il lato nord del sito di progetto. Il Proponente dovrà altresì produrre un piano di ripristino e puntuale manutenzione dei predetti muretti a secco e degli elementi arborei”. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 21 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Fauna/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’impianto l’illuminazione sul perimetro dell’impianto deve attivarsi solo in caso di necessità mediante sensori tarati per percepire movimenti di entità significativa (non devono accendersi al passaggio di mammiferi di piccola taglia). L’impianto deve essere realizzato con elementi rivolti verso il basso e nell’ottica del minor consumo di energia. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 22 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Suolo |
Oggetto della prescrizione | In fase di progettazione esecutiva, dovranno essere indicate, in maniera dettagliata, tutte le misure di mitigazione che verranno attuate al fine di mantenere l’equilibrio idrogeologico e l’invarianza idraulica dell’area sulla base di appositi e specifici studi di dettaglio. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 23 |
Macrofase | Post operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Ripristino aree di cantiere |
Oggetto della prescrizione | Al termine dei lavori, il Proponente dovrà provvedere al ripristino morfologico e vegetazionale di tutte le aree soggette a movimento di terra, ripristino della viabilità pubblica e privata, utilizzata ed eventualmente danneggiata in seguito alle lavorazioni. Prima della messa in esercizio dovrà essere trasmessa adeguata documentazione fotografica di quanto realizzato, con allegata planimetria con i punti di ripresa e attestazione da parte del direttore dei lavori dell’avvenuta ottemperanza a tutto quanto prescritto. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Prima dell’entrata in esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 24 |
Macrofase | Post Operam |
Condizione Ambientale | n. 24 |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Dismissione |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’avvio dell’attività dovrà essere presentato: a) Il piano di disattivazione e smantellamento dell’impianto a fine esercizio e il progetto di ripristino ambientale dell’area, assicurando l’utilizzo di elementi vegetali con altezze di tronco pari ad almeno un metro e mezzo. Il progetto deve prevedere la rinaturazione di tutta l’area interessata dall’impianto o il ripristino con colture legnose agrarie. Il progetto di recupero ambientale dovrà essere integrato con un puntuale cronoprogramma e con un piano di manutenzione delle aree verdi b) Si dovrà prevedere che in fase di dismissione, le varie parti dell’impianto dovranno essere separate in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti, con particolare riferimento alle sostanze pericolose negli stessi contenute, quali piombo, xxxxxx, bromurati ritardanti di fiamma, cromo, capaci di generare significativi impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana, dovranno essere trattati a norma di legge. c) Computo metrico estimativo dei lavori relativi al ripristino dei luoghi. d) Xxxxxxxx di una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere della messa in ripristino come indicato dal DM 10/09/2010 in favore della regione Sicilia. L’importo dovrà fare riferimento alle somme previste dal computo metrico estimativo delle opere di ripristino, finalizzate all’esecuzione dei lavori di ripristino dei luoghi ed al recupero e/o smaltimento dei moduli fotovoltaici. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio dell’opera |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |