ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PER LA METANIZZAZIONE
INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA E LA REGIONE AUTONOMA SARDEGNA
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PER LA METANIZZAZIONE
VISTO l’articolo 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modificazioni ed integrazioni, che detta la disciplina della programmazione negoziata;
VISTA in particolare la lettera c) dello stesso comma 203 che definisce e delinea i punti cardine dell’accordo di programma quadro, quale strumento della programmazione negoziata, dedicato alla attuazione di una intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’accordo di programma quadro deve contenere;
VISTO il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni, recante: “ Razionalizzazione dell’organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina in materia di pubblico impiego, a norma dell’articolo 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421”;
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni recante: “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
VISTA la legge 8 giugno 1990, n. 142 e successive modificazioni ed integrazioni concernente “Ordinamento delle autonomie locali”;
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modificazioni ed integrazioni, recante: “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ad enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
VISTO il protocollo del 21 aprile 1997 sottoscritto tra il Governo e la Regione ed in particolare l’art. 3 riguardante la metanizzazione della Sardegna;
VISTA la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modificazioni ed integrazioni, recante: “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo”;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n.59”;
VISTO l’articolo 15, comma 4, del decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2, comma 203, lett. b), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l’articolo 10, comma 5 del DPR 20 aprile 1994, n. 367;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 e successive modificazioni ed integrazioni, concernenti: “Regolamento recante semplificazione e accelerazione della procedura di spese e contabili”;
VISTA la delibera CIPE 21 marzo 1997 concernente la disciplina della programmazione negoziata ed in particolare il punto 1. sull’Intesa Istituzionale di Programma nel quale, alla lettera b), è previsto che gli accordi di programma quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti subregionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c) comma 203 dell’articolo 2 della legge n.662/1996;
VISTA la deliberazione del CIPE del 19.2.1999 che approva la presente l’Intesa istituzionale di programma sentita la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e la Regione;
CONSIDERATO che l’intesa istituzionale di programma ha previsto il programma d’intervento nei settori di interesse comune da attuarsi prioritariamente attraverso la stipula di accordi di programma quadro ed ha dettato i criteri, i tempi ed i modi per la sottoscrizione degli accordi stessi;
CONSIDERATO, in particolare, l’impegno sottoscritto nell’Intesa Istituzionale di Programma di stipulare un accordo di programma quadro nel settore energia concernente il “Progetto per la metanizzazione della Sardegna”.
Il Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica
E
la Regione Autonoma della Sardegna
STIPULANO IL SEGUENTE ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Articolo 1
Finalità, obiettivi e tempi
1. Le premesse costituiscono parte integrante del presente Accordo.
2. Il presente Accordo di Programma Quadro è finalizzato alla:
a) esame delle alternative tecniche possibili e progettazione del sistema economicamente più efficace per l’adduzione di metano all' Isola e, eventualmente, il trasporto di metano dalla Sardegna
al continente, fino al lancio di una gara internazionale per la realizzazione del progetto usando la tecnica del "project financing" integrato con risorse pubbliche;
b) progettazione e realizzazione di nuove reti di distribuzione di gas, ed estensione di quelle esistenti, negli agglomerati urbani e nei centri industriali della Sardegna; interconnessione delle reti in un sistema integrato. Nelle more della realizzazione del sistema di approvvigionamento del gas metano, tali reti saranno alimentate con propano.
c) preparazione della gara internazionale di cui al precedente punto a) e la progettazione di un sistema di adduzione del metano alla Sardegna.
Gli atti propedeutici all’indizione della gara internazionale hanno quale soggetto attuatore e responsabile, la Regione Autonoma della Sardegna.
Le spese generali per la preparazione della gara di cui al punto a) e per la progettazione delle reti sono valutate in lire 23 miliardi come precisato al successivo art.3.
3. La realizzazione, espansione ed integrazione delle reti di distribuzione di gas - formerà l'oggetto di una serie di accordi da stipularsi fra la Regione ed i Comuni interessati, o Consorzi di Comuni. Questi saranno stipulati in base ad un piano generale di progettazione del sistema da mettersi a punto dalla Regione entro il 30 giugno 1999. Una volta stipulati, tali accordi formeranno parte integrante del presente atto. I Comuni o Consorzi di Comuni firmatari degli Accordi saranno i soggetti attuatori e responsabili.
4. Il programma viene realizzato secondo il seguente cronogramma generale:
1999 | 2000 | 2001 | 2002 | 2003 | 2004 | 2005 | 2006 | |
1.Completamento reti urbane CA/SS/NU/OR 2.Realizzazione di nuove reti urbane 3.Inizio gestione provvisoria con aria propanata 4.Opere (Dorsale, Gasdotto,Gassif.GNL): a) Attiv. di studio e progettaz. ed adempimenti amministrativi per la gara b) Indizione e aggiudicazione gara c) Esecuzione opere |
Articolo 2
Impegni di soggetti sottoscrittori dell’accordo di programma quadro
Ciascun soggetto sottoscrittore del presente accordo di programma quadro si impegna, nello svolgimento dell’attività di propria competenza:
a) a rispettare i termini concordati ed indicati nella scheda di intervento allegata al presente accordo di programma quadro;
b) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso in particolare agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente facendo ricorso agli accordi previsti dall’art. 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241;
c) a procedere periodicamente, alla verifica dell’accordo e, se necessario, a proporre gli eventuali aggiornamenti al soggetto responsabile dell’attuazione del presente accordo di programma quadro;
d) ad attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo di programma quadro per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento;
e) a rimuovere ogni ostacolo procedurale in ogni fase di realizzazione degli interventi, accettando, in caso di xxxxxxx, ritardo o inadempienza, l’intervento sostitutivo del responsabile dell’attuazione del presente accordo di programma quadro.
Articolo 3
Copertura finanziaria
1.Per l'attuazione del presente Accordo di Programma Quadro sono assegnati a titolo di dotazione iniziale lire 250 miliardi di cui lire 100 miliardi a valere sulla L. 402/94 (CIPE 6.5.1998) e lire 150 miliardi a valere sulla L. 266/97 (CIPE 22.12.1998)
Tale cifra è così suddivisa:
Spese generali per la preparazione della gara e | ||
per predisporre il progetto | 20,0 | miliardi |
progettazione delle reti | 3,0 | miliardi |
realizzazione di nuove opere | 227,0 | miliardi |
0.Xx copertura del fabbisogno finanziario del presente Accordo di Programma Quadro nella misura che si rendesse necessaria in funzione della gara internazionale di cui all'articolo 1, sarà assicurata, nel quadro delle risorse finanziarie che affluiranno alle Intese Istituzionali di Programma, ivi compreso il cofinanziamento comunitario,
0.Xx programma di realizzazione delle reti è ammissibile alle agevolazioni previste dalle leggi di settore.
4. I tempi di spesa degli stanziamenti di cui al punto 1 saranno definiti in funzione degli Accordi che dovranno essere stipulati fra la Regione ed i Comuni interessati, o i Consorzi di Comuni, secondo quanto previsto nell'articolo 1, comma 2.
0.Xx gestione finanziaria degli interventi può attuarsi secondo le procedure e le modalità previste dall'articolo 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367, secondo quanto disposto dall'articolo 15, comma 4, del decreto-legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61.
Ai fondi di cui al precedente p.1 si aggiungono quelli previsti nel P.O.M. "Energia"(Ministero dell'Industria) QCS Ob. 1 1994-99 ed ex L. 266/97 (per Nuoro), che sono in corso di utilizzazione per la realizzazione di un primo nucleo di reti di distribuzione di aria propanata nei Comuni di Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro.
Articolo 4
Xxxxxxxx responsabile
Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente accordo si individua quale soggetto responsabile dell’attuazione dell’Accordo di Programma quadro l’Assessore regionale all’Industria pro tempore, che si avvale della Direzione Generale dell’Assessorato per l’esercizio delle competenze tecniche, organizzative e gestionali del presente Accordo.
Il Xxxxxxxx responsabile dell’attuazione dell’Accordo ha il compito di:
- rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori;
- governare il processo complessivo di realizzazione degli interventi compresi nell’Accordo, attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione;
- promuovere, di concerto con i Responsabili dei singoli interventi, le eventuali azioni e iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori dell’Accordo;
- garantire il monitoraggio semestrale sullo stato di attuazione dell’Accordo trasmettendo al Comitato tecnico di attuazione le schede di monitoraggio relative a ciascun intervento; le schede saranno accompagnate da una relazione che conterrà l’indicazione di ogni ostacolo amministrativo o tecnico che si frapponga alla realizzazione degli interventi, l’eventuale proposta di iniziative correttive da assumere al fine di superare l’ostacolo;
- presentare al Comitato paritetico di attuazione una relazione semestrale sullo stato di attuazione dell’Accordo evidenziando i risultati e le azioni di verifica svolte. Nella relazione sono, tra
l’altro, individuati i progetti non attivabili o non completabili ed è conseguentemente dichiarata la disponibilità delle risorse non utilizzate, ai fini dell’assunzione di eventuali iniziative correttive o di riprogrammazione, revoca e/o rimodulazione degli interventi;
- assegnare, in caso di ritardo, inerzia o inadempimento, al Soggetto inadempiente un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnala l’inadempienza al Comitato paritetico di attuazione, il quale provvede con le modalità previste dall’Intesa di programma;
- esercitare, avvalendosi dei servizi e delle strutture organizzative dell’Amministrazione procedente, ovvero di altre Amministrazioni pubbliche, e su conforme decisione del Comitato istituzionale di gestione, i poteri sostitutivi necessari alla esecuzione degli interventi;
- provvedere, mediante attività di conciliazione, a dirimere tutte le controversie che insorgono tra i soggetti partecipanti all’Accordo nel caso di mancata composizione le controversie sono definite secondo le modalità previste dall’Intesa e dal successivo articolo 6, comma 2.
Articolo 5
Il responsabile del singolo intervento
Per ogni intervento previsto dal presente Accordo viene indicato il responsabile dell’attuazione dell’intervento, nominato su indicazione del soggetto pubblico responsabile dell’Accordo.
Il responsabile dell’intervento ha il compito di :
- verificare l’attuazione degli impegni assunti dai soggetti che hanno sottoscritto la singola scheda di intervento e segnalare al responsabile unico dell’Accordo gli eventuali ritardi o ostacoli tecnico- amministrativi che ne impediscono l’attuazione;
- compilare, con cadenza almeno semestrale, la scheda di monitoraggio dell’intervento e trasmetterla al responsabile dell’Accordo;
- fornire al responsabile dell’Accordo ogni altra informazione necessaria, utile a definire lo stato di attuazione dell’intervento.
Articolo 6
Procedimenti di conciliazione o definizione di conflitti tra i soggetti partecipanti all’accordo
0.Xx soggetto responsabile dell’attuazione del presente accordo di programma quadro provvede mediante attività di conciliazione a dirimere tutte le controversie in ordine alla esecuzione di obbligazioni assunte in virtù del presente accordo o comunque da esso derivanti, che insorgano tra i soggetti attuatori delle attività e degli interventi.
2. Nel caso di mancata composizione la controversia è definita, ai sensi dell’art. 806 e seguenti del codice di procedura civile, da un collegio arbitrale, nominato dal Comitato istituzionale di gestione. Il lodo è reso entro novanta giorni. Ove il lodo accerti l’inadempimento di una obbligazione l’autorità competente può promuovere la revoca del finanziamento.
Articolo 7
Disposizioni generali
1. Il presente accordo di programma quadro è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori. I controlli sugli atti e sulle attività posti in essere in attuazione dell’accordo stesso sono successivi.
2. Conformemente a quanto previsto dall’intesa istituzionale di programma l’accordo ha la durata di anni 5 è prorogabile e può essere modificato od integrato per concorde volontà dei partecipanti con la procedura di cui agli articoli 6, 9 e 11 della stessa intesa istituzionale di programma e previa approvazione da parte del Comitato istituzionale di gestione. Alla scadenza dell’accordo il soggetto responsabile è incaricato delle eventuali incombenze relative alla definizione dei rapporti pendenti e delle attività non ultimate.
3.Conformemente a quanto previsto dall’Intesa istituzionale di programma successivamente alla stipula del presente accordo possono aderirvi, previo consenso unanime dei partecipanti, ed approvazione del comitato istituzionale di gestione, altri soggetti rientranti tra quelli individuati dalla lettera b) del punto 1.3 della delibera CIPE 21 marzo 1997, la cui partecipazione sia necessaria per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti dal presente accordo.
0.Xx presente Accordo di Programma Quadro assume come base tecnica di riferimento quanto contenuto nella nota di cui all’Allegato.
Per il Ministero dell’Industria: Dott. U. La Xxxxxx; Direttore Generale energia e risorse minerarie.
Per il Ministero del Tesoro, Bilancio e della P.E. – D.P.S. Servizio per le politiche di sviluppo territoriale: Dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxx.
Per la Regione Assessore Xxxxx Xxxxx
Roma, 21 Aprile 1999
SETTORE ENERGIA (ALLEGATO) PROGETTO PER LA METANIZZAZIONE DELLA SARDEGNA
1. ANTECEDENTI E SCOPO DEL DOCUMENTO
Il 23 Aprile 1997 è stato stipulato un “Protocollo d’intesa Stato-Regione” nell’ambito del quale si sono definiti gli impegni per lo sviluppo e realizzazione del Progetto di Metanizzazione della Sardegna. Tali impegni sono i seguenti:
“…Il Governo si impegna alla realizzazione del gasdotto per l'approvvigionamento di metano in Sardegna con relative reti di distribuzione, in attuazione sia dell'art. 4 della legge 445/1987, sia dell'Accordo per il lavoro del 24 settembre 1996 (ove si prevede che la sua realizzazione comporti investimenti dell'ordine di 1500/2000 mld di lire).
Il tempo necessario alla realizzazione dell'opera è valutato in 5 anni.
Le procedure previste per l'espletamento dei relativi adempimenti riguardano la predisposizione di un D.P.R. in cui sarà definito il quadro dei vincoli, delle risorse necessarie ed il percorso normativo per indire una gara internazionale in applicazione delle disposizioni di cui al
D. Leg.vo 17 marzo 95, n. 158.
Prima di tale gara sarà necessario definire i livelli di domanda attesa per dimensionare la struttura di approvvigionamento, i parametri tecnici, i conseguenti apporti finanziari di natura pubblica ed eventualmente privata, nonché le garanzie che i finanziatori pubblici dovranno ottenere dai soggetti realizzatori dell'opera.
Il Governo si impegna a stanziare le risorse necessarie ad avviare l'opera nell'anno in corso, pari a 100 mld di lire, a valere sui fondi di cui alla legge 341/1995 e della delibera Cipe dell'8 maggio 1996 in attuazione dell'art. 1, comma 79, della legge 549/1995 (metanizzazione aree depresse).
La Regione Autonoma della Sardegna, a sua volta, si impegna a contribuire con uno stanziamento di 100 mld di lire.
Il Governo si impegna quindi a reperire i fondi necessari al completamento dell'opera con riguardo sia alle misure atte al coinvolgimento finanziario dei privati, sia al coofinanziamento dell'iniziativa in sede comunitaria, così come contenuto nel citato Accordo per il lavoro, nonché agli stanziamenti da inserire nell'ambito delle future leggi finanziarie.
Il Governo si impegna a valutare la richiesta della Regione autonoma della Sardegna di una riduzione del costo dell'energia, per un periodo transitorio per la durata della realizzazione del progetto.”
Com’è noto, da tempo è iniziata la realizzazione dei primi nuclei di reti di distribuzione nei capoluoghi di provincia della Regione, alimentati, al momento, con aria propanata.
Il programma operativo “Energia” 1994-1999, cofinanziato dalla UE e gestito dal Ministero dell’Industria, infatti, ha in xxxxx x’xxxxxxxxxxx xxxxx xxxx xx Xxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxx e più
recentemente la Legge 266/97 (“Legge Bersani”) ha finanziato un primo lotto per la rete di Nuoro. Si stima che a seguito dell’istruttoria prevista presso il ministero dell’Industria, gli investimenti già previsti nei quattro comuni entro il 2001 ammonteranno a non meno di 170 miliardi di lire, di cui circa il 60% a carico di fondi pubblici. Inoltre, in data 6/5/98 il CIPE ha assegnato (ex lege 266/97)per la realizzazione del sistema di metanizzazione dell’isola 150 miliardi di lire e successivamente (CIPE 22/12/98) ulteriori 100 miliardi, come programmato dalla Regione Sardegna (a valere sui fondi ex lege 402/94) per dare soluzione al problema energetico regionale.
In attuazione del protocollo 23/4/1997 e della priorità settoriale concordata tra Stato e Regione nell’Intesa Istituzionale di Programma, il Ministero del Tesoro ha incaricato un Consulente Indipendente di analizzare le condizioni di fattibilità tecnica, economica e finanziaria della realizzazione del Progetto.
Il presente documento costituisce uno stralcio, opportunamente riveduto, del rapporto preliminare del Consulente. Lo scopo del documento è di (i) illustrare le conclusioni tecniche, economiche e finanziarie delle analisi svolte e (ii) illustrare il relativo APQ.
2. LE ALTERNATIVE TECNICHE
2.1. Le alternative tecniche considerate
E’ stata effettuata un’analisi di varie alternative per l’adduzione del metano all’isola. Queste alternative avranno dei limiti di soglia legati all’effetto scala degli investimenti richiesti per soddisfare la domanda potenziale. Le alternative considerate sono:
a) GNL
b) Gasdotto Toscana-Corsica-Sardegna
c) GNL + Gasdotto Sardegna-Corsica-Toscana
Ognuna di queste alternative è basata sull’ipotesi che, in ogni caso, si sviluppi ulteriormente il sistema di reti di distribuzione di gas nell’isola. Le reti di distribuzione potranno essere alimentate inizialmente con aria propanata, una miscela stabile di aria e propano con caratteristiche simili al metano ed in qualche misura succedanea e fungibile. Le reti saranno destinate ad essere collegate fra loro in un’unica rete integrata quando sarà realizzata l’adduzione del metano.
a) GNL
Il progetto prevede la costruzione di un impianto di rigasificazione di GNL (Gas Naturale Liquefatto), probabilmente nella zona industriale di Porto Xxxxxx, da importare con apposite navi da paesi produttori dotati di impianti di liquefazione (allo stato attuale Algeria, Libia, Nigeria, Trinidad, Abu Dhabi, Qatar, Stati Uniti, Australia, Indonesia, Brunei). E’ una tecnologia matura. Nel Mediterraneo esistono impianti di rigasificazione in Italia a Panigaglia (3 Mld mc/anno), in
Spagna a Huelva e a Cartagena, in Francia a Fos presso Marsiglia, e in Turchia, ed è in fase di completamento un impianto in Grecia a Revithusa. Le nuove tecnologie di rigasificazione permettono la costruzione di impianti modulari, anche di piccola taglia, quindi ragionevolmente indifferenti alla partecipazione della Corsica all’impresa, qualora vengano garantiti dei consumi di soglia e degli accordi con i fornitori di GNL sufficientemente lunghi da assicurare il ripagamento degli investimenti.
Per la realizzazione dell’impianto potrebbe essere esaminata l’opportunità di associare il fornitore di GNL e/o il gestore dell’impianto di rigasificazione alla distribuzione del gas naturale, coinvolgendolo nella fase “downstream”, facendolo così partecipare agli utili di tutta la catena.
Un adeguato volume di stoccaggio di metano liquefatto permetterebbe la modulazione dei consumi e la possibilità di accedere al mercato “spot”, che è in crescita anche nel Mediterraneo. In Italia dove sarebbe stato necessario un secondo impianto di rigasificazione di GNL non è stato possibile costruirlo per l’opposizione di gruppi “ambientalisti”.
Questa ipotesi potrebbe quindi anche risolvere alcuni aspetti di approvvigionamento del continente ed essere complementare alle alternative di gasdotto previste ai punti b) e c).
b) Gasdotto Toscana-Corsica-Sardegna
L’ipotesi prevede la costruzione di un gasdotto sottomarino da Piombino a Bastìa in Corsica e la metanizzazione programmata delle due isole. Questa soluzione prevede, in particolare, una (o due) condotte sottomarine di 120 km, investimento al quale potrebbe partecipare la Commissione Europea perché interesserebbe due regioni svantaggiate, quindi potrebbe avere accesso anche alle facilitazioni “Interreg”.
In ogni caso anche se la Corsica non fosse interessata all’uso del metano, il passaggio del gasdotto troncale attraverso la Corsica sarebbe comunque fattibile pagando un ragionevole pedaggio, né potrebbe essere impedito per via delle norme internazionali sulle servitù di passaggio (Energy Charter Treaty).
I tempi per raggiungere un accordo praticabile ed accettabile da tutte le parti coinvolte potrebbe essere più dilazionati , mentre le condizioni di fattibilità economica potrebbero migliorare, consolidando la domanda delle due isole. Le costituzione di due condotte assicurerebbe un’adeguata affidabilità del sistema di approvvigionamento.
Dal punto di vista tecnologico e costruttivo non esistono vincoli particolari e gli effetti paesaggistici ed ambientali sono controllabili.
c) GNL + Gasdotto Sardegna-Corsica-Toscana
Questa ipotesi rappresenta la combinazione delle precedenti due, e sarebbe resa possibile dall’inversione della direzione del flusso del gasdotto.
Se si adotta inizialmente l’ ipotesi a) ( GNL) , si può aggiungere la costruzione del gasdotto in un secondo tempo allo scopo di utilizzare l’impianto di stoccaggio e rigassificazione ai fini di rifornire la rete continentale a partire dalla Sardegna.
Se si adotta, invece, inizialmente l’ipotesi b) ( costruzione del gasdotto dal continente all’isola ), un impianto di stoccaggio e rigassificazione può essere costruito in un secondo tempo, dopo di che il gasdotto potrebbe funzionare in senso inverso, dall’isola al continente.
2.2 Scaglionamento nel tempo del Progetto
Da una valutazione comparata dei vincoli e delle soluzioni possibili deriva un’ipotesi di scaglionamento del tempo del progetto di metanizzazione.
Scelta e realizzazione del sistema di approvvigionamento di metano dell’isola o delle isole, tenendo conto della rapidità di consolidamento della domanda e dei vantaggi e svantaggi delle diverse soluzioni tecniche (compresa la possibilità di utilizzare l’impianto criogenico per “peak shaving”). Consolidamento della domanda di gas da rete, e valutazione della capacità di penetrazione del sistema di metanizzazione a rete, collegando i centri più densamente popolati con reti urbane di aria propanata. Occorrono alcuni approfondimenti di studio sulla stabilità della miscela nel periodo invernale ed a pressioni superiori alle 8 atmosfere per stabilire se si giustifica la costruzione della dorsale anche prima dell’adduzione del metano alla Sardegna, in modo da utilizzarla per collegare tra loro le reti di distribuzione dell’aria propanata . Risolti questi aspetti sarà possibile stabilire i tempi di costruzione della dorsale nord-sud dell’isola. In questa fase devono comunque prevedersi le reti secondarie ed i tracciati ed i collegamenti con la dorsale.
3. FATTIBILITÀ ECONOMICA
Sulla base delle indicazioni preliminari delle analisi tecniche e economiche in corso di completamento, si possono trarre le seguenti conclusioni in merito alla fattibilità economica (Bilancio Benefici/Costi) del Progetto:
La realizzazione di una rete di metanizzazione della Sardegna collegata con il Continente con un gasdotto, risulta fattibile economicamente a condizione che la domanda di gas nell’isola si sviluppi fino a raggiungere il suo potenziale. I benefici esterni (esternalità), cioè la riduzione dei costi ambientali, analogamente a quanto è avvenuto nel Continente, sono determinanti nella valutazione economica del Progetto
I livelli di domanda di gas necessari per rendere fattibile economicamente il Progetto possono essere ragionevolmente raggiunti in tutti i segmenti della domanda (per usi domestici, industriali, autoproduttori e per produrre energia elettrica). Essenziale però per rendere fattibile il Progetto, è che sia possibile collocare ai produttori di energia elettrica una parte significativa della domanda fino a raggiungere circa 0,8 miliardi di m.c. all’anno, cioè il combustibile necessario per produrre circa il 35 % del fabbisogno di energia elettrica della Sardegna).
L’alternativa del GNL va ulteriormente approfondita in funzione di sviluppi di mercato e del GNL nel Mediterraneo e delle eventuali possibilità di adottare nuove tecnologie per impianti di rigassificazione.
Le fasi di realizzazione del progetto consisteranno nella progressiva estensione delle reti urbane di gas; nel loro collegamento in una rete integrata e nella costruzione di un impianto criogenico per lo stoccaggio e la rigasificazione del metano liquefatto e/o di un gasdotto sottomarino tra la Sardegna e il continente attraverso la Corsica.
4. FATTIBILITÀ FINANZIARIA
Dal punto di vista finanziario i primi risultati dello Studio di prefattibilità in corso di completamento indicano che il Progetto di metanizzare la Sardegna potrà richiedere finanziamenti a fondo perduto e/o sovvenzioni. Questo perché tra i benefici economici sono determinanti, ai fini della sua fattibilità, quelli esterni ambientali.
L’analisi economica ha mostrato che è realistico prevedere che possa essere raggiunto il livello di domanda necessario per la giustificazione economica e la fattibilità finanziaria del progetto. Il fattore critico nel conseguimento della soglia minima di domanda é il settore dell’energia elettrica.
Il livello dell’eventuale contribuzione pubblica sarà stimato nell’ambito del Piano di Lavoro oggetto del proposto AQP sulla base dei risultati delle analisi in corso. Il Progetto potrebbe risultare fattibile finanziariamente anche in Project Financing.
Sono da valutare, nelle attività successive, i vantaggi e svantaggi di questa via nello specifico caso del Progetto e nel contesto della normativa europea che regola la gestione delle reti gas.
5. PROGRAMMA DI ATTIVITÀ DEI PROSSIMI TRE ANNI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI METANIZZAZIONE
5.1 Descrizione delle attività
Le attività che si dovranno svolgere nei prossimi tre anni per la realizzazione del Progetto di Metanizzazione della Sardegna sono le seguenti:
Completamento delle reti urbane
Studio di ottimizzazione della metanizzazione quanto alla soluzione tecnica, alle fonti, ed alla tempistica del sistema di approvvigionamento e Progetto Preliminare del sistema di approvvigionamento del metano.
Accordo con ENEL e, eventualmente con Corsica Scelta del Consulente Generale
Scelta della struttura istituzionale
Preparazione del piano di finanziamento e reperimento dei Fondi Predisposizione delle procedure di gara
Gara e realizzazione del sistema di approvvigionamento
5.2 Completamento ed estensione delle reti urbane
Entro tre anni dalla firma del proposto accordo di programma si dovrà completare la realizzazione delle reti urbane dell’isola previste, in particolare: Cagliari, Sassari, Oristano e Nuoro. L’estensione delle reti, la relativa progettazione ed il lancio delle gare dovranno quindi iniziare immediatamente.
5.3 Piano di Lavoro (PDL) per la realizzazione di un sistema di approvvigionamento di metano della Sardegna
Sulla base dei contenuti del proposto “Accordo di Programma Quadro” la Regione Sardegna predisporrà, entro quattro mesi dalla firma dell’accordo un PDL dettagliato. Scopo di tale PDL è analizzare in dettaglio “ chi fa che cosa” e definire le possibili alternative istituzionali, procedurali e realizzative e fornire un quadro adeguato d’informazioni in base alle quali si potrà:
decidere la strada istituzionale, procedurale e realizzativa più opportuna valutare le risorse e l’organizzazione che dovrà porre in essere
stabilire le decisioni che dovranno essere prese, entro quando ed i soggetti coinvolti Il PDL inoltre conterrà:
i Termini di Riferimento della Gara Internazionale per la Scelta del Consulente Generale per gli sviluppi successivi delle attività di progettazione e realizzazione e
i Termini di Riferimento per la Gara Internazionale per lo studio di ottimizzazione del modo, delle fonti, e della tempistica del sistema di approvvigionamento di metano e la redazione del Progetto Preliminare (PP); infatti, sia nel caso in cui il La Regione Sardegna scelga un approccio tradizionale nella realizzazione dell’Opera, sia nel caso in cui decida di realizzarlo in Project Financing, sarà opportuno e necessario (perché previsto dalle normative in vigore) redigere un PP.
Identificazione preliminare di eventuali finanziamenti a fondo perduto e/o sovvenzioni.
5.4 Progetto Preliminare del sistema di approvvigionamento del metano
Lo studio dovrà analizzare vantaggi, svantaggi e costi di metodi alternativi di adduzione del metano all’isola, inclusi i seguenti: GNL, gasdotto Toscana-Corsica-Sardegna, e GNL + gasdotto Sardegna- Corsica-Toscana. Lo studio dovrà raccomandare la soluzione ottimale e dovrà anche contenere il Progetto Preliminare di dorsale e, se del caso , della costruzione del gasdotto fra la Sardegna e il continente. Inoltre lo studio, sulla base delle previsioni di domanda e degli eventuali accordi che si saranno raggiunti nel frattempo con l’Enel ed eventualmente con la Corsica, dovrà fissare la tempistica ottimale di realizzazione dell’Opera.
5.5 Scelta della struttura istituzionale
Xxxxxxxxx decidere, fra l’altro,
se ci sarà un solo gestore dei gasdotti troncali o se ce ne saranno diversi per l’adduzione alla Sardegna, per la troncale sarda, e per l’eventuale proseguimento del gasdotto dalla Sardegna al Continente
se il gestore/i saranno solo fornitori del servizio di trasporto di gas come “common carriers” o anche compratori e venditori di metano
se i gestori saranno privati concessionari o società miste
se la proprietà dell’infrastruttura sarà del gestore, della Regione o se sarà trasferita alla Regione dopo un periodo di tempo.
5.6 Scelta delle procedure
Le alternative procedurali da analizzare e valutare in termini di vantaggi/svantaggi sono:
realizzare inizialmente solo le gare per la costruzione, l’espansione e l’integrazione delle reti di distribuzione;
realizzare subito le gare per tutto il progetto;
realizzare l’opera con una gara tradizionale di sola costruzione e con l’intento che successivamente la Regione Sardegna effettui direttamente la gestione;
realizzare l’opera con una gara tradizionale di sola costruzione e successivamente affidare la gestione dell’opera a terzi con una gara internazionale;
Realizzare l’opera con una gara internazionale di costruzione e gestione.
Nella valutazione della scelta più opportuna si dovrà tener conto, in relazione al Progetto specifico, dell’efficienza/efficacia di ciascuna alternativa, dei problemi giuridici esistenti nell’applicazione della procedura scelta, dei riflessi commerciali e più in generale della matrice dei rischi del Progetto che può rendere un’alternativa più o meno attrattiva.
5.7 Effettuazione della Gara Internazionale per la scelta del Consulente Generale
Si procederà all’effettuazione della Gara Internazionale per la scelta del Consulente Generale per assistere La Regione Sardegna nelle fasi successive del ciclo del progetto. La scelta del tipo di consulente sarà in funzione del tipo di procedura di gara e di realizzazione prescelta; (Project &. Constuction Advisor oppure Project Financing Advisor).
5.8 Redazione ed approvazione del PP
Non appena completate le attività di cui sopra e definita la procedura più opportuna e nominato il Responsabile del Procedimento si procederà ad indire una gara internazionale per la redazione del Progetto Preliminare. I Termini di riferimento della Gara saranno predisposti dal Consulente Generale.
5.9 Predisposizione dei TDR per la Gara Internazionale di Realizzazione e/o Gestione dell’opera.
Il Consulente Generale, una volta nominato procederà alla preparazione dei Termini di Riferimento e dei relativi documenti di gara per l’effettuazione della Gara Internazionale di Realizzazione e/o gestione dell’Opera.
5.10 Stanziamento degli eventuali finanziamenti a fondo perduto e/o sovvenzioni
Prima che sia indetta la Gara Internazionale di realizzazione e/o Gestione dell’Opera, si provvederà a stanziare gli eventuali necessari finanziamenti a fondo perduto e/o sovvenzione. Questa è una condizione preliminare per poter realizzare una efficace Gara Internazionale
6. RESPONSABILITÀ E BUDGET
Nella scheda allegata sono indicate per ciascuna attività necessaria per realizzare il Progetto nei prossimi quattro anni:
- Il Responsabile
- Gli atti amministrativi che si devono porre in essere
- Il Budget necessario
- La durata dell’attività
- L’inizio dell’attività
- Il Termine dell’attività
PROGETTO DI METANIZZAZIONE DELLA SARDEGNA: ATTIVITA, RESPONSABILITA’, BUDGET E TEMPI
ATTIVITA’ | RESPONSABILE | ATTI AMMINISTRATIVI DA COMPIERE | BUDGET (miliardi di lire) | DURATA (Mesi) | INIZIO | TERMINE |
1.PIANO DI LAVORO | CONSULENTE DA NOMINARE | Incarico professionale a Consulente esterno | 0,5 | 3 mesi | Aprile 99 | 30-6-99 |
2.GARA PER LA SCELTA DEL CONSULENTE GENERALE (ADVISOR) | ||||||
▪ Predisposizione dei Termini di Riferimento della Gara | Consulente incaricato del Piano di Lavoro | Parte del Piano di Lavoro | Aprile 99 | 30-6-99 | ||
▪ Effettuazione della Gara | REGIONE SARDEGNA | Delibera di Giunta e pubblicazioni ufficiali | 1,5 | 6 mesi | Luglio 00 | 00-00-00 |
3.COMPLETAMENTO ED ESTENSIONE DELLE RETI URBANE | ||||||
▪ Gara per la scelta del Progettista | Amministrazioni comunali interessate | Delibere Comunali | 3,0 | 6 mesi | Giugno 00 | 00-00-00 |
▪ Stesura del Progetto | Responsabile del Procedimento con assi- stenza del Cons. Gen. | Approvazione del Progetto | 6 mesi | Gennaio 2000 | 30-6-2000 | |
▪ Gara per la realizzazione del Progetto | Contrattista | Delibere Comunali | 6 mesi | Luglio 2000 | 29-12-2000 | |
227,0 | 42 mesi | Gennaio 2001 | 30-6-2004 | |||
▪ Costruzione/espansione reti | ||||||
4.PROGETTO DEL SISTEMA DI ADDUZIONE DEL METANO | ||||||
5.SCELTE ISTITUZIONALI/PROCEDURALI PER STRUTTURA E FINANZIAMENTO | REGIONE SARDEGNA | Deliberazione Regionale | 6 mesi | Giugno 1999 | 31.12.2000 | |
6.STANZIAMENTO DEI FONDI A FONDO PERDUTO E/O SOVVENZIONI | Da definire | Da definire | Da stabilire | 6 mesi | Luglio 2000 | 31-1-2001 |
7.GARA INTERNAZIONALE PER LA REALIZZAZIONE DELL’OPERTA | ||||||
▪ Ricognizione di Alternative e Preparaz. Documenti di gara | Consulente Generale e financial advisor | Approvazione dei documenti di gara | 18,0 | 18 mesi | Giugno 1999 | Dic. 2000 |
▪ Effettuazione della Gara | XXXXXXX XXXXXXXX | Xxxxxxxx xx Xxxxxx | 00 mesi | Gennaio 2001 | Dic. 2001 | |
▪ Inizio Lavori di esecuzione | Contrattista prescelto | Da stabilire | 48 – 60 mesi | Gennaio 2002 | 2005-2006 |