PARTE PRIMA
TESTO UFFICIALE TEXTE OFFICIEL
PARTE PRIMA
PREMIÈRE PARTIE
LEGGI E REGOLAMENTI LOIS ET RÈGLEMENTS
Legge regionale 3 agosto 2016, n. 18.
Disposizioni per l’armonizzazione della legge 13 luglio 2015, n. 107 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti), con l’ordinamento scolastico della Valle d’Aosta.
IL CONSIGLIO REGIONALE
ha approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE
promulga
la seguente legge:
Art. 1
(Oggetto e finalità)
1. In applicazione di quanto previsto dal decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 44 (Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione autonoma Valle d'Aosta in ma- teria di ordinamento scolastico), e al fine di armonizzare i principi della legge 13 luglio 2015, n. 107 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti), con le specificità dell'ordinamento scolastico della Valle d'Ao- sta, la presente legge detta disposizioni per:
a) dare piena attuazione al processo di autonomia delle istituzioni scolastiche di cui alla legge regionale 26 luglio 2000, n. 19 (Autonomia delle istituzioni scola- stiche);
b) affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento;
c) valorizzare le specificità e l'unicità del modello peda- gogico delle scuole dell'infanzia in quanto funzionale all'alfabetizzazione bi-plurilingue precoce dei bam- bini;
Xxx xxxxxxxxx xx 00 xx 0 xxxx 0000,
xxxxxxx xxxxxxxxxx xx xx xxx n° 107 du 13 juillet 2015 (Réforme du système national d’éducation et de forma- tion et délégation pour la réorganisation des dispositions législatives en vigueur) à l’organisation scolaire de la Vallée d’Aoste.
LE CONSEIL RÉGIONAL
a approuvé ;
LE PRÉSIDENT DE LA RÉGION
promulgue la loi dont la teneur suit:
Art. 1er
(Objet et finalité)
1. En application du décret législatif n° 44 du 3 mars 2016 (Dispositions d'application du Statut spécial pour la Ré- gion autonome Vallée d’Aoste en matière d’organisa- tion scolaire) et afin d'adapter la loi n° 107 du 13 juillet 2015 (Réforme du système national d'éducation et de formation et délégation pour la réorganisation des dispo- sitions législatives en vigueur) à l'organisation scolaire de la Vallée d'Aoste, la présente loi fixe des dispositions visant à :
a) Mettre pleinement en œuvre le processus d'autono- mie des institutions scolaires au sens de la loi régio- nale n° 19 du 26 juillet 2000 (Autonomie des institu- tions scolaires) ;
b) Affirmer le rôle central de l'école dans la société de la connaissance et élever les niveaux d'éducation et les compétences des élèves, tout en respectant les temps et styles d'apprentissage de chacun ;
c) Valoriser les caractéristiques et l'unicité du modèle pédagogique des écoles de l'enfance, utile aux fins de l'alphabétisation bi ou plurilingue précoce des en- fants ;
d) contrastare le disuguaglianze socio-culturali;
e) prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo e pro- fessionale dei diversi gradi di istruzione;
f) assicurare i necessari supporti organizzativi e didatti- ci ai soggetti con bisogni educativi speciali, in funzio- ne del diritto all’istruzione e del raggiungimento del successo formativo;
g) realizzare una scuola aperta, quale laboratorio per- manente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla citta- dinanza attiva;
h) garantire il diritto allo studio e le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cit- tadini.
2. Per le finalità di cui al comma 1, le istituzioni scolasti- che effettuano la programmazione triennale dell'offerta formativa, anche attraverso il potenziamento del tempo scolastico, oltre i modelli e i quadri orari, nei limiti della dotazione organica assegnata, tenuto conto delle scelte degli studenti e delle famiglie.
3. La piena realizzazione del curricolo della scuola e il rag- giungimento degli obiettivi formativi, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento, nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà di in- segnamento, la collaborazione, la progettazione, l'inte- razione con le famiglie e con il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell'autonomia didattica e organizzativa di cui all'articolo 9 della l.r. 19/2000.
Art. 2
(Organico dell'autonomia)
1. Al fine di dare piena attuazione al processo di realizza- zione dell'autonomia, a decorrere dall'anno scolastico 2017/2018, è assegnato per l'intera istituzione scolastica o istituto comprensivo e per tutti gli indirizzi degli isti- tuti secondari di secondo grado afferenti alla medesima istituzione scolastica, l'organico dell'autonomia, funzio- nale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle istituzioni scolastiche, risultanti dal piano triennale dell'offerta formativa predisposto ai sensi dell'articolo 8 della l.r. 19/2000, come sostituito dall'articolo 4.
2. I docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa con attività di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione e coordinamento.
d) Xxxxxx contre les inégalités socio-culturelles ;
e) Xxxxxxxx la dispersion scolaire et récupérer les élèves qui ont abandonné l'école, dans le respect du profil éducatif et professionnel des différents degrés d'en- seignement ;
f) Garantir les aides organisationnelles et pédagogiques nécessaires aux élèves ayant des besoins spéciaux, dans le respect du droit à l'éducation et dans un but de réussite éducative ;
g) Créer une école ouverte, laboratoire permanent de re- cherche, d'expérimentation et d'innovation pédago- gique, de participation et d'éducation à la citoyenneté active ;
h) Garantir le droit à l'éducation et l'égalité des chances en matière de réussite éducative et d'éducation per- manente des citoyens.
2. Aux fins visées au premier alinéa, chaque institution sco- laire élabore son plan triennal de l’offre de formation, en renforçant, entre autres, les temps d'école, dans la li- mite des effectifs qui lui sont attribués et compte tenu des choix des élèves et de leurs familles.
3. La pleine réalisation du curriculum de l'établissement et des objectifs formatifs de ce dernier, la valorisation du potentiel et des styles d'apprentissage, ainsi que de la communauté professionnelle des enseignants par le dé- veloppement de la méthode coopérative, dans le respect de la liberté de l'enseignement, la collaboration, l'élabo- ration de projets et l'interaction avec les familles et avec le territoire sont assurés par les formes de flexibilité dé- coulant de l'autonomie pédagogique et organisationnelle visée à l'art. 9 de la LR n° 19/2000.
Art. 2
(Effectifs de l'autonomie)
1. Dans le but de mettre pleinement en œuvre le processus d'autonomie, à compter de l'année scolaire 2017/2018, les effectifs de l'autonomie – nécessaires pour répondre aux exigences pédagogiques, organisationnelles et d'éla- boration de projets visées au plan triennal de l'offre de formation élaboré par chaque institution scolaire au sens de l'art. 8 de la LR n° 19/2000, tel qu'il est remplacé au sens de l'art. 4 – sont affectés à une institution scolaire tout entière (soit à un établissement comprenant école de l'enfance, école primaire et école secondaire du premier degré) et à l'ensemble des filières des écoles secondaires du deuxième degré comprises dans une même institution scolaire.
2. Les enseignants en cause concourent à la réalisation du plan triennal de l'offre de formation par des activités d'enseignement, de renforcement, de soutien, d'organi- sation, d'élaboration de projets et de coordination.
Art. 3
(Potenziamento dell'offerta formativa)
1. Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse uma- ne, finanziarie e strumentali disponibili e nel rispetto del monte orario degli insegnamenti, tenuto conto della quo- ta di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, potenziano l’offerta formativa per il raggiungimento de- gli obiettivi individuati come prioritari tra i seguenti:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, ivi comprese la lingua franco-provenza- le e le parlate della comunità walser;
b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche me- diante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinan- za attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità, della solidarietà e della cura dei beni comuni, della consapevolezza dei diritti e dei doveri, nonché attraverso il potenziamen- to delle conoscenze in materia giuridica ed economi- co-finanziaria e l'educazione all'autoimprenditoriali- tà;
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibi- lità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;
f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g) potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educa- zione fisica e allo sport, nonché attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
j) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, an- che informatico;
k) potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi specia- li, attraverso percorsi individualizzati e personalizza-
Art. 3
(Renforcement de l'offre de formation)
1. Les institutions scolaires, dans la limite des ressources humaines, financières et matérielles disponibles, dans le respect du nombre d'heures d'enseignement prévu et compte tenu de l'autonomie des curricula et des espaces de flexibilité, renforcent leur offre de formation aux fins de la réalisation des objectifs qu'elles ont choisis comme prioritaires parmi les suivants :
a) Valorisation et renforcement des compétences lin- guistiques (franco-provençal et parlers walser com- pris) ;
b) Renforcement des compétences logico-xxxxxxx- xxxxxx et scientifiques ;
c) Renforcement des compétences dans le domaine de la pratique et de la culture musicale, de l'art et de l'histoire de l'art, du cinéma, des techniques et des moyens de production et de diffusion des images et des sons, entre autres en impliquant les musées et les autres établissements publics et privés œuvrant dans lesdits secteurs ;
d) Développement des compétences en matière de ci- toyenneté active et démocratique, par la valorisation de l'éducation interculturelle et de l'éducation à la paix, le respect des différences et le dialogue entre les cultures, la promotion xx xx xxxxx xx xxxxxxxxxxxxxxx, xx xx xxxxxxxxxx xx xx xx xxxxxxx des biens communs, tout comme de la conscience des droits et des devoirs, ainsi que par le renforcement des connaissances en matière juridique, économique et financière et l'édu- cation à l'auto-entreprenariat ;
e) Développement de comportements responsables fon- dés sur la connaissance et le respect de la légalité, de la durabilité environnementale, des biens paysagers, du patrimoine et des activités culturelles ;
f) Initiation à l'art, aux techniques et aux moyens de production et de diffusion des images ;
g) Renforcement des disciplines de la motricité, déve- loppement de comportements fondés sur un mode de vie plus sain, en ce qui concerne notamment l'alimen- tation, l'éducation physique et le sport, protection du droit à l'éducation des élèves qui pratiquent un sport de compétition ;
h) Développement des compétences numériques des élèves, notamment en ce qui concerne la pensée com- putationnelle, l'utilisation critique et consciente des réseaux sociaux et des médias ainsi que la production et les liens avec le monde du travail ;
i) Renforcement des méthodologies et des activités de laboratoire ;
j) Prévention de la dispersion scolaire et lutte contre le décrochage, ainsi que contre toute forme de discrimi- nation et de harcèlement, y compris le cyberharcèle- ment ;
k) Renforcement de l'inclusion scolaire et du droit à
ti, anche con il supporto e la collaborazione dei ser- vizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo volte a favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell’istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;
l) valorizzazione della scuola, intesa come comunità attiva, aperta al territorio, in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la co- munità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;
m) apertura pomeridiana delle scuole;
n) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
o) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;
p) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alun- ni e degli studenti;
q) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti lo- cali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;
r) alfabetizzazione e perfezionamento della lingua fran- cese per studenti provenienti da altre regioni;
s) potenziamento del sistema di orientamento;
t) promozione della consapevolezza della specialità valdostana, della conoscenza della cultura locale e delle istituzioni autonomistiche;
u) promozione della conoscenza del territorio montano e valorizzazione delle attività e del patrimonio alpino.
2. Nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado sono realizzate, nei limiti delle risorse umane, finanzia- rie e strumentali disponibili, iniziative di formazione ri- volte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, anche in collaborazione con l’Azienda regionale sanitaria USL della Valle d’Aosta (Azienda USL).
Art. 4
(Sostituzione dell'articolo 8
della legge regionale luglio 2000, n. 19)
1. L'articolo 8 della l.r. 19/2000 è sostituito dal seguente:
“Art. 8
(Piano triennale dell'offerta formativa)
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la parte-
l'éducation des élèves ayant des besoins spéciaux, par des parcours individualisés et personnalisés, éven- tuellement avec l'aide et la collaboration des services socio-sanitaires et éducatifs territoriaux et des asso- ciations sectorielles et avec l'application des lignes générales pour favoriser le droit à l'éducation des élèves adoptés, diffusées par le Ministère de l'éduca- tion, de l'université et de la recherche le 18 décembre 2014 ;
l) Valorisation de l'école en tant que communauté ac- tive, ouverte au territoire, capable de développer et d'augmenter son interaction avec les familles et avec la communauté locale, y compris les organisations du troisième secteur et les entreprises ;
m) Ouverture de l'école l'après-midi ;
n) Développement de l'alternance école/travail pour les élèves du cycle secondaire ;
o) Valorisation de parcours de formation individualisés et implication des élèves ;
p) Définition de parcours et de systèmes visant à récom- penser et à valoriser le mérite des élèves ;
q) Alphabétisation et perfectionnement de l'italien langue étrangère en organisant des cours et des labo- ratoires destinés aux élèves dont la citoyenneté ou la langue ne sont pas italiennes, en collaboration, entre autres, avec les collectivités locales et avec le troi- sième secteur, avec l'aide des communautés d'ori- gine, des familles et des médiateurs culturels ;
r) Alphabétisation et perfectionnement du français pour les élèves provenant d'autres régions ;
s) Renforcement du système d'orientation ;
t) Promotion de la conscience de la spécificité valdô- taine, de la connaissance de la culture locale et des institutions autonomes ;
u) Promotion de la connaissance du territoire de mon- tagne et valorisation des activités et du patrimoine alpin.
2. Dans les écoles secondaires du premier et du deuxième degré, des initiatives de formation sont mises en place, dans la limite des ressources humaines, financières et matérielles disponibles, à l'intention des élèves pour promouvoir la connaissance des techniques de premier secours, entre autres en collaboration avec l'Agence sa- nitaire USL de la Vallée d'Aoste (Agence USL).
Art. 0
(Xxxxxxxxxxxx xx x'xxx. 0
xx xx xxx régionale n° 19 du 26 juillet 2000)
1. L'art. 8 de la LR n° 19/2000 est remplacé par un article
ainsi rédigé :
« Art. 8
(Plan triennal de l'offre de formation)
1. Chaque établissement scolaire élabore, en accord
cipazione di tutte le sue componenti, entro il 30 no- vembre dell'anno scolastico che precede il triennio di riferimento, il piano triennale dell’offerta formativa. Il piano può essere rivisto annualmente entro il 30 no- vembre.
2. Il piano è il documento che esplicita l'identità cultu- rale e progettuale delle istituzioni scolastiche e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed econo- mico della realtà locale, tenuto conto della program- mazione territoriale dell’offerta formativa.
3. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed edu- cativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello statale e, nel rispetto delle diverse opzioni metodologiche e della competenza didattica, meto- dologica e valutativa del personale docente, contiene l'offerta formativa e, in particolare:
a) le scelte educative e i piani di studio dell'istituzio- ne scolastica, elaborati in coerenza con gli adatta- menti delle Indicazioni nazionali per il curricolo alle necessità locali di cui all'articolo 40 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4;
b) i progetti e le attività che costituiscono l'offerta formativa complessiva;
c) la progettazione curriculare ed extracurricula- re che le singole istituzioni scolastiche adottano nell'ambito della loro autonomia; tale progetta- zione comprende anche l'attività didattica alter- nativa all'insegnamento della religione cattolica e le attività di sostegno, di orientamento e di for- mazione integrata, valorizzando l'acquisizione di esperienze nell'ambito del sociale, della coopera- zione e della solidarietà;
d) le misure per l'integrazione degli studenti con bi- sogni educativi speciali;
e) la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente;
f) i criteri per l'autovalutazione dei processi e dei risultati conseguiti in ordine agli obiettivi;
g) i piani di miglioramento dell'istituzione scolastica previsti nel rapporto di autovalutazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80 (Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazio- ne);
h) le effettive opportunità di coinvolgimento delle famiglie e degli studenti nell'attività della scuola.
4. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola, nonché del- le scelte di gestione e di amministrazione, definiti dal dirigente scolastico, ed è approvato dal consiglio d'i- stituto.
avec la communauté éducative, son plan triennal de l’offre de formation au plus tard le 30 no- vembre de l'année qui précède la période de référence et peut l'actualiser chaque année dans le même délai.
2. Le plan de l'offre de formation est le document qui explicite l'identité culturelle d'une institution sco- laire et sa capacité d'élaborer des projets et traduit les exigences du contexte culturel, social et économique de la réalité locale, en tenant compte de la planifica- tion territoriale de l’offre de formation.
3. Le plan de l'offre de formation, qui est cohérent avec les objectifs généraux et éducatifs des différents types d'études et filières décidés à l'échelon national et res- pecte les choix méthodologiques et les compétences pédagogiques, méthodologiques et d'évaluation des personnels enseignants, contient notamment :
a) Les choix éducatifs et les plans d'études de l'ins- titution scolaire, élaborés en cohérence avec les adaptations des indications nationales en matière de curriculum aux nécessités locales, au sens de l'art. 40 du Statut spécial pour la Xxxxxx x'Xxxxx xxxxxxxx xxx xx xxx xxxxxxxxxxxxxxxxx xx 0 du 26 février 1978 ;
b) Les projets et les activités qui constituent l'offre de formation globale ;
c) Les projets curriculaires et extracurriculaires que chaque institution scolaire adopte dans le cadre de son autonomie et qui comprennent l'activité alternative à l'enseignement de la religion catho- lique et les activités de soutien, d'orientation et de formation intégrée et valorisent l'acquisition d'expériences dans le social, la coopération et la solidarité ;
d) Les mesures pour l'intégration des élèves ayant des besoins spéciaux ;
e) La planification des actions de formation desti- nées aux personnels enseignants ;
f) Les critères d'autoévaluation des processus et des résultats obteNUS compte tenu des objectifs fixés ;
g) Les plans d'amélioration de l'institution scolaire prévus dans le rapport d’autoévaluation visé au décret du président de la République n° 80 du 28 mars 2013 (Règlement sur le système national d'évaluation en matière d'éducation et de forma- tion) ;
h) Les occasions concrètes d'implication des fa- milles et des élèves dans l'activité de l'école.
4. Le plan de l'offre de formation est établi par le Conseil des enseignants sur la base des lignes directrices pour les activités scolaires ainsi que des choix de gestion et d'administration définis par le directeur général et est approuvé par le Conseil d’établissement.
5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio; tiene al- tresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, dalle associazio- ni degli studenti.
6. Il piano assicura l'attuazione dei princìpi di pari op- portunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i generi, la preven- zione della violenza di genere e di tutte le discrimina- zioni.
7. Le istituzioni scolastiche, anche al fine di consentire una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pub- blicità dei piani triennali dell'offerta formativa, anche attraverso la pubblicazione, nel proprio sito internet istituzionale, dei piani e delle loro revisioni.”.
Art. 5 (Curriculum dello studente e insegnamenti opzionali)
1. La Giunta regionale istituisce, con propria deliberazione, il curriculum dello studente, coerente con quanto previ- sto dalla normativa statale vigente in materia e compati- bile con il Portale unico di cui all'articolo 24.
2. Il curriculum individua il profilo dello studente, associan- dolo ad una identità digitale e raccoglie tutti i dati utili anche ai fini dell'orientamento e dell'accesso al mondo del lavoro, relativi al percorso degli studi, alle compe- tenze acquisite, alle eventuali scelte degli insegnamenti opzionali, alle esperienze formative, acquisite anche in percorsi di alternanza scuola-lavoro, e alle attività cultu- rali, artistiche, musicali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extrascolastico.
3. Le scuole secondarie di secondo grado introducono in- segnamenti opzionali nel secondo biennio e nell'ultimo anno. Tali insegnamenti, attivati nell’ambito dei piani triennali dell'offerta formativa, sono parte del percorso dello studente e sono inseriti nel curriculum dello stesso.
Art. 6
(Prove di conoscenza linguistica)
1. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, l'assessore regionale competente in materia di istru- zione definisce, con proprio decreto, tipologie e modalità per l'effettuazione delle prove di conoscenza delle lingue francese ed inglese di cui all'articolo 5 del d.lgs. 44/2016.
5. Aux fins de l'élaboration du plan, le directeur général prend les contacts nécessaires avec les collectivités locales et avec les différents acteurs institutionnels, culturels, sociaux et économiques œuvrant sur le ter- ritoire. Il prend également en compte les propositions et les avis formulés par les organismes et les asso- ciations de parents et, pour les écoles secondaires du deuxième degré, par les associations d'élèves.
6. Le plan de l'offre de formation garantit le respect du principe de l'égalité des chances, en promouvant, dans les écoles de tout ordre et degré, l'éducation à l'égalité des genres ainsi que la prévention de la violence de genre et de toutes les formes de discrimination.
7. Les institutions scolaires assurent la pleine transpa- rence et la publicité des plans triennaux de l'offre de formation xx xx xxxxx xxxxxxxxxxxxxx, xxxxxxxxx xx xxx xxxxxxxx xxx xxxx site institutionnel, et ce, entre autres, pour que les élèves et leurs familles puissent procéder à une évaluation comparative desdits plans. ».
Art. 5
(Curriculum de l'élève
et enseignements optionnels)
1. Le Gouvernement régional institue par délibération le curriculum de l'élève, cohérent avec les dispositions na- tionales en vigueur en la matière et compatible avec le portail unique visé à l'art. 24.
2. Le curriculum de l'élève, qui dresse le profil de celui-ci et l'associe à une identité numérique, réunit toutes les données relatives au parcours d'études, aux compétences acquises, aux éventuels choix des enseignements option- nels, aux expériences de formation acquises, entre autres, dans le cadre de projets d'alternance école/travail, ain- si qu'aux activités extrascolaires, qu'elles soient cultu- relles, artistiques, musicales, sportives ou de bénévolat, données qui seront également utiles aux fins de l'orienta- tion et de l'accès au monde du travail.
3. Les écoles secondaires du deuxième degré proposent des enseignements optionnels aux élèves des classes de troi- sième et de quatrième, ainsi qu'à ceux de dernière année. Ces enseignements, prévus dans les plans triennaux de l'offre de formation, font partie du parcours de l'élève et sont inscrits dans son curriculum.
Art. 6
(Épreuves de vérification linguistique)
1. Dans les trois mois qui suivent l'entrée en vigueur de la présente loi, l'assesseur régional compétent en matière d'éducation définit, par arrêté, la forme et les modalités de déroulement des tests de connaissance du français et de l'anglais visés à l'art. 5 du décret législatif n° 44/2016.
Art. 7
(Alternanza scuola-lavoro)
1. Nell'ambito del secondo ciclo di istruzione, la Regione individua le modalità per la promozione e per la valo- rizzazione dell'apprendimento in alternanza tra scuola e lavoro, in relazione ai bisogni individuali di istruzione e formazione dei giovani, sviluppando l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro. La Giunta regionale stabilisce, con propria deliberazione, i criteri e le modalità per l'organizzazione didattica, il sistema tu- toriale, la valutazione e la certificazione dei percorsi in alternanza.
2. Le istituzioni scolastiche e formative, a decorrere dall'an- no scolastico 2017/2018, attuano i percorsi di alternanza scuola-lavoro, con la possibilità di avviare gli stessi sin dal primo biennio, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa statale vigente, nonché, per quanto riguarda l’istruzione e la formazione professionale, dai piani di studio regionali. I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani triennali dell’offerta formativa.
3. L'alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche, compreso il periodo estivo, secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite, nonché con la modalità dell'Impresa Formativa Simulata o altre forme di simulazione d'im- presa. Il percorso di alternanza scuola-lavoro può essere realizzato anche all'estero.
4. Il dirigente scolastico individua, all'interno del registro di cui all'articolo 1, comma 41, della l. 107/2015, le im- prese e gli enti pubblici e privati disponibili all'attivazio- ne dei percorsi, stipulando apposite convenzioni anche finalizzate a favorire l'orientamento scolastico e univer- sitario dello studente. Analoghe convenzioni possono essere stipulate con musei, istituti e luoghi della cultura e delle arti performative, nonché con gli assessorati re- gionali competenti in materia di beni culturali e turismo. Il dirigente scolastico, al termine di ogni anno scolasti- co, redige una scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate convenzioni, evidenziando la specificità del loro potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione.
5. Per le finalità di cui al presente articolo, le istituzioni scolastiche e formative possono individuare docenti cui affidare le attività di orientamento e accompagnamento per le transizioni scuola-lavoro e scuola-università.
6. Le scuole del secondo ciclo svolgono attività di forma- zione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle risorse umane, fi- nanziarie e strumentali disponibili, mediante l’organiz-
Art. 7
(Alternance école/travail)
1. Pour le cycle secondaire, la Région définit les modali- tés de promotion et de valorisation de l'alternance école/ travail, compte tenu des besoins individuels d'éducation et de formation des jeunes, aux fins de l'acquisition de compétences reconnues sur le marché du travail. Le Gou- vernement régional fixe, par délibération, les critères et les modalités en matière d'organisation pédagogique, de système tutorial, d'évaluation et de certification des par- cours en alternance.
2. À compter de l'année scolaire 2017/2018, les institutions scolaires et formatives peuvent proposer les parcours en alternance école/travail dès les deux premières années du cycle, au sens de la législation nationale en vigueur en la matière, ainsi que, pour ce qui est de l'éducation et de la formation professionnelle, des plans d'études régionaux. Les parcours en alternance sont insérés dans les plans triennaux de l'offre de formation.
3. L'alternance école/travail peut être effectuée pendant la suspension des activités pédagogiques, y compris l'été, selon le programme de formation et les modalités de vérification que celui-ci prévoit, ainsi que dans le cadre d’une entreprise formative simulée ou d’autres formes de simulation d'entreprise. L'alternance école/travail peut également être mise en place à l'étranger.
4. Le directeur général contrôle sur le registre visé au xxx- xxxxx xx xxxxxx xxxxxx xx x'xxx. 0xx xx xx xxx n° 107/2015 quels sont les entreprises et les organismes publics et pri- vés disposés à organiser les parcours en cause et passe des conventions spéciales avec ceux-ci en vue, entre autres, de favoriser l'orientation scolaire et universitaire des élèves. Des conventions analogues peuvent être signées avec des musées, des instituts et des lieux de culture et de spectacle vivant ainsi qu'avec les assessorats régionaux compétents en matière de biens culturels et de tourisme. À la fin de chaque année scolaire, le directeur général rédige une fiche d'évaluation concernant les structures avec lesquelles il a passé lesdites conventions, en y in- diquant le potentiel formatif de celles-ci et les difficultés éventuellement rencontrées dans le cadre de la collabora- tion.
5. Aux fins visées au présent article, les institutions sco- laires et formatives peuvent demander à des enseignants d'assurer les activités d'orientation et d'accompagne- ment dans les parcours école-travail et école-université.
6. Les écoles du cycle secondaire assurent une formation en matière de protection de la santé et de sécurité sur les lieux de travail, dans la limite des ressources humaines, financières et matérielles disponibles, par des cours à
zazione di corsi rivolti agli studenti inseriti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro ed effettuati in conformità a quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007,
n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro).
7. Le istituzioni scolastiche e formative, anche in rete tra loro, progettano, attuano, verificano e valutano, an- che alla luce delle osservazioni espresse dagli studenti sull'efficacia e sulla coerenza con il proprio indirizzo di studio, percorsi di alternanza mediante apposite conven- zioni con soggetti pubblici e privati del mondo del lavo- ro, ivi compreso il terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in una situazio- ne lavorativa che non costituisce rapporto individuale di lavoro. La Giunta regionale, con propria deliberazione, definisce i requisiti dei soggetti che realizzano percorsi di alternanza.
Art. 8
(Educazione degli adulti)
1. Il sistema educativo regionale definisce gli interventi di istruzione, formazione e apprendimento permanente degli adulti da realizzarsi per il tramite delle istituzioni scolastiche e formative. Per educazione degli adulti si intende l'insieme delle attività formative formali e non formali in sostituzione o prolungamento dell'educazione scolastica, formativa, di livello universitario e professio- nale.
2. La Regione, nel riconoscere la specificità dell'offer- ta scolastica e formativa rivolta alla popolazione in età adulta:
a) sostiene e incentiva l'attuazione presso le istituzioni scolastiche e formative di corsi e di attività finalizzati all'acquisizione e all'ampliamento delle competen- ze di base, al conseguimento dei titoli di studio per l'esercizio efficace della cittadinanza attiva, al conse- guimento delle qualifiche professionali, alla certifica- zione delle competenze, in relazione agli orientamen- ti europei e statali, allo sviluppo della società della conoscenza e agli specifici contesti culturali locali;
b) promuove il rinnovamento e lo sviluppo dei percorsi formativi con il fine di rispondere ai bisogni di nuova alfabetizzazione e di potenziamento delle abilità nel- le tecnologie, scienze, matematica e lingue straniere, per facilitare l'integrazione sociale e culturale degli stranieri, orientare i cittadini all'interno delle molte- plici opportunità formative nella scelta di personali percorsi di crescita, anche sviluppando abilità di ap- prendere ad apprendere;
c) promuove e sostiene gli interventi di formazione per- manente volti a favorire i processi di apprendimento,
l'intention des élèves insérés dans les parcours en alter- xxxxx organisés dans le respect du décret législatif n° 81 du 9 avril 2008 (Application de l'art. 1er xx xx xxx xx 000 xx 0 xxxx 0000 xx xxxxxxx xx protection de la santé et de sécurité sur les lieux de travail).
7. Les institutions scolaires et formatives organisent, réa- lisent, vérifient et évaluent, éventuellement en réseau, les parcours en alternance, en tenant compte, entre autres, des observations des élèves sur l'efficacité et la cohé- rence desdits parcours avec leur propre filière d'études. Elles passent, à cet effet, des conventions spéciales avec des personnes publiques et privées du monde du travail, y compris le troisième secteur, qui sont disposées à ac- cueillir les élèves pour des périodes d'apprentissage sans établissement d’un rapport individuel de travail. Le Gou- vernement régional définit, par délibération, les conditions que les acteurs des parcours en alternance doivent remplir.
Art. 8
(Éducation des adultes)
1. Le système éducatif régional définit les actions que les institutions scolaires et formatives doivent mette en œuvre en matière d'éducation, de formation et d'ap- prentissage permanent des adultes. Par « éducation des adultes » l'on entend l'ensemble des activités de forma- tion formelles et non formelles qui remplacent ou pro- longent l'éducation scolaire, formative, universitaire ou professionnelle.
2. La Région reconnaît la spécificité de l'offre d'éducation et de formation proposée aux adultes et :
a) Soutient et encourage l'organisation, par les institu- tions scolaires et formatives, de cours et d'activités visant à l'acquisition et au développement des compé- tences de base, à l'obtention des titres d'études néces- saires aux fins de l'exercice efficace de la citoyenneté active, à l'obtention des qualifications profession- nelles et à la certification des compétences, compte tenu des orientations européennes et nationales, du développement de la société de la connaissance et des contextes culturels locaux ;
b) Favorise le renouvellement et le développement de parcours de formation pour répondre aux besoins d'alphabétisation et de renforcement des capacités des adultes en xxxxxxx xx xxxxxxxxxxxx, xx xxxxxxxx, xx xxxxxxxxxxxxx xx xx xxxxxxx xxxxxxxxxx, pour fa- ciliter l'intégration sociale et culturelle des étrangers et pour aider les citoyens à s'orienter parmi les multi- ples possibilités de formation, à choisir leurs propres parcours personnels de croissance et à développer les habiletés nécessaires pour apprendre à apprendre ;
di cambiamento e di crescita professionale, anche at- tivati nei contesti di lavoro dalle istituzioni scolasti- che e formative in una prospettiva di sviluppo organi- co del sistema.
3. La Giunta regionale individua, con propria deliberazio- ne:
a) le modalità di organizzazione sul territorio dell'of- ferta di istruzione formale e di apprendimento per- manente in età adulta e i criteri di accesso da parte dell'utenza;
b) i criteri per l'organizzazione dell'offerta formativa da parte delle singole istituzioni scolastiche e formative, compresa l'attività di orientamento;
c) l'insieme delle competenze di base di riferimento e i conseguenti criteri di certificazione;
d) le modalità di riconoscimento dei crediti scolastici, formativi e lavorativi dei percorsi pregressi e di atte- stazione dei percorsi non formali;
e) gli strumenti e le modalità per il raccordo tra istitu- zioni scolastiche e formative e altri enti pubblici o privati;
f) la struttura tecnico-amministrativa nella quale alloca- re un centro dedicato all'istruzione, alla formazione e all'apprendimento permanente degli adulti;
g i criteri per l'utilizzo delle strutture presenti sul terri- torio e delle risorse necessarie, nonché le modalità di creazione delle reti finalizzate al funzionamento della struttura tecnico- amministrativa;
h) le modalità per rendere trasparenti le procedure di
espletamento del servizio fornito.
Art. 9
(Dotazioni organiche)
1. L'organico dell'autonomia dei ruoli regionali del perso- nale docente di cui all'articolo 2 è costituito, per la scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, dai posti comuni e dai posti di sostegno e, per la scuola se- condaria di secondo grado, dai posti comuni, dai posti di sostegno e dai posti per il potenziamento dell’offerta formativa di cui all'articolo 10.
2. Restano confermate le modalità per la determinazione delle dotazioni organiche regionali di cui all'articolo 6 della l.r. 19/2000 e all'articolo 5 della legge regionale 1° agosto 2005, n. 18 (Disposizioni in materia di orga- nizzazione e di personale scolastico. Modificazioni alla legge regionale 8 marzo 1993, n. 12 (Accertamento della piena conoscenza della lingua francese per il personale ispettivo, direttivo, docente ed educativo delle istituzioni
c) Encourage et soutien les actions de formation conti- nue visant à favoriser les processus d'apprentissage, de changement et de croissance professionnelle, or- ganisées par les institutions scolaires et formatives, éventuellement sur les lieux de travail, dans une pers- pective de développement organique du système.
3. Le Gouvernement régional fixe par délibération :
a) Les modalités d'organisation sur le territoire de l'offre d'éducation formelle et d'apprentissage per- manent des adultes et les critères d'accès y afférents ;
b) Les critères d'organisation de l'offre de formation des différentes institutions scolaires et formatives, y compris l'activité d'orientation ;
c) L'ensemble des compétences de base de référence et les critères de certification y afférents ;
d) Les modalités de reconnaissance des crédits sco- laires, de formation et professionnels obteNUS lors de parcours précédents et d'attestation des parcours non formels ;
e) Les moyens et les modalités de raccordement entre les institutions scolaires et formatives et les autres or- ganismes publics et privés ;
f) La structure technique et administrative dans le cadre de laquelle mettre en place un centre consacré à l'édu- cation, à la formation et à l'apprentissage permanent des adultes ;
g) Les critères d'utilisation des structures présentes sur le territoire et des ressources nécessaires, ainsi que les modalités de création des réseaux utiles aux fins du fonctionnement de la structure technique et adminis- trative susdite ;
h) Les modalités pour rendre transparentes les procé- dures de fourniture du service en cause.
Art. 9
(Tableaux des effectifs)
1. Les effectifs de l'autonomie figurant aux cadres régio- naux des personnels enseignants visés à l'art. 2 sont af- fectés, dans les écoles xx x'xxxxxxx, xxxxxxxx xx xxxxx- xxxxx xx xxxxxxx xxxxx, xxx un poste ordinaire ou sur un poste xx xxxxxxx xx, xxxx xxx xxxxxx xxxxxxxxxxx xx xxx- xxxxx xxxxx, xxx un poste ordinaire, sur un poste de sou- tien ou sur l'un des postes destinés au renforcement de l'offre de formation au sens de l'art. 10.
2. Sans préjudice des dispositions des art. 10 et 11, les mo- dalités d'établissement des tableaux des effectifs régio- naux visés à l'art. 6 de la LR n° 19/2000 et à l'art. 0 xx xx xxx régionale n° 18 du 1er août 2005 (Dispositions relatives à l'organisation scolaire et au personnel y affé- rent, ainsi que modifications de la loi régionale n° 12 du 8 mars 1993 portant vérification xx xx xxxxxxxx xx xxxx- xxxx xx xxxxxxxxx x'xxxxxxxxxx, xx xxxxxxxxx, xxxxxxxxxx
scolastiche dipendenti dalla Regione)), fatto salvo quanto previsto dagli articoli 10 e 11.
3. Tenuto conto degli obiettivi formativi di cui all'articolo 3, nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado il dirigente scolastico può effettuare, nell'ambito del comu- ne di servizio del docente, le sostituzioni dei docenti as- senti per la copertura di supplenze temporanee fino a die- ci giorni con personale dell'organico dell'autonomia del medesimo grado di istruzione. Nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole primarie è fatta salva la vigente disciplina sulle sostituzioni dei docenti assenti e non si applica il comma 85 dell'articolo 1 della l. 107/2015.
Art. 10
(Posti per il potenziamento dell'offerta formativa della scuola secondaria
di secondo grado)
1. A decorrere dall'anno scolastico 2017/2018, la dotazione organica delle istituzioni scolastiche secondarie di se- condo grado è incrementata di trentasei posti destinati al potenziamento dell’offerta formativa.
2. Ai fini della copertura dei posti di cui al comma 1 è isti- tuita la dotazione organica del potenziamento dell'offerta formativa. Le modalità di assegnazione della titolarità e di utilizzazione del personale docente assunto per la co- pertura dei posti di cui al comma 1 sono definite con de- liberazione della Giunta regionale, sentite le organizza- zioni sindacali scolastiche, anche in deroga alla titolarità presso un'istituzione scolastica al fine di garantire mag- giore flessibilità nel potenziamento dell'offerta formativa triennale.
3. Il contingente di cui al comma 1 è suddiviso tra le isti- tuzioni scolastiche, in proporzione al numero degli stu- denti, da un minimo di tre ad un massimo di otto unità ed è funzionale alla valorizzazione dell’offerta formativa e della progettualità espressa dalle scuole nel piano trien- nale dell’offerta formativa.
4. Il contingente di cui al comma 1 è ripartito fra le classi di concorso non esaurite delle graduatorie regionali ad esaurimento, tenuto conto delle richieste delle istituzioni scolastiche per il raggiungimento degli obiettivi formati- vi di cui all'articolo 3. Alla copertura dei posti si provve- de con assunzioni a tempo indeterminato degli aspiranti inseriti nelle graduatorie regionali ad esaurimento.
et éducatif des institutions scolaires de la Région) restent inchangées.
3. Compte tenu des objectifs de formation visés à l'art. 3, le directeur général d'une école secondaire du premier ou du deuxième degré peut remplacer un enseignant absent pendant dix jours au maximum par un enseignant rele- vant des effectifs de l'autonomie, à condition que celui-ci soit affecté à une école du même ordre et degré et que ce soit dans le cadre de la même commune de service. Dans les écoles de l'enfance et dans les écoles primaires, les dispositions en matière de remplacement des enseignants absents en vigueur restent valables et il n’est pas fait ap- xxxxxxxxx xx xxxxxx-xxxxx-xxxxxxxxx xxxxxx xx x'xxx. 0xx xx xx xxx n° 107/2015.
Art. 10
(Postes destinés au renforcement
de l'offre de formation de l'école secondaire du deuxième degré)
1. À compter de l'année scolaire 2017/2018, le tableau des effectifs des écoles secondaires du deuxième degré est augmenté de trente-six postes destinés au renforcement de l’offre de formation.
2. Aux fins de la couverture des postes visés au premier xxx- xxx, il est institué le tableau des effectifs du renforcement de l’offre de formation. Les modalités de titularisation aux postes en cause et d'utilisation des personnels ensei- gnants recrutés aux fins de la couverture desdits postes sont définies par une délibération prise par le Gouver- nement régional, les organisations syndicales de l'école entendues, éventuellement par dérogation à la titularisa- tion dans une institution scolaire afin de garantir une plus grande flexibilité dans le renforcement de l'offre trien- nale de formation.
3. Le contingent visé au premier alinéa est réparti entre les institutions scolaires, au prorata du nombre d'élèves, le minimum d'enseignant étant fixé à trois et le maximum à huit, pour répondre aux besoins liés à la valorisation de l'offre de formation et de la capacité d'élaborer des pro- jets que chaque école a exprimée dans son plan triennal de l’offre de formation.
4. Le contingent visé au premier alinéa est réparti entre les classes de concours figurant encore sur les listes régio- nales valables jusqu'à épuisement, en fonction des de- mandes des institutions scolaires en vue de la réalisation des objectifs de formation visés à l'art. 3. Les postes en cause sont couverts par les enseignants figurant sur les listes régionales valables jusqu'à épuisement, recrutés sous contrat à durée indéterminée.
Art. 11
(Costituzione delle cattedre
della scuola secondaria di primo grado)
1. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della pre- sente legge, l'assessore regionale competente in materia di istruzione definisce, con proprio decreto, le modalità di costituzione delle cattedre della scuola secondaria di primo grado, a decorrere dall'anno scolastico 2017/2018, secondo i seguenti criteri:
a) le cattedre costituite da quattordici ore frontali sono ricondotte a sedici ore settimanali, ivi comprese quel- le di tecnologia, le cui ore settimanali di insegnamen- to sono ricondotte a due ore;
b) le cattedre di italiano sono costituite da sedici o di- ciassette ore settimanali, con l'assegnazione di un do- cente aggiuntivo ogni nove classi;
c) le cattedre di lingua francese sono costituite da dodici ore settimanali, cui si aggiungono due ore settimanali di compresenza obbligatoria per classe con docenti di discipline non linguistiche, da svolgersi in lingua francese;
d) le cattedre di lingua inglese sono costituite da quin- dici ore, con completamento dell'orario d'obbligo anche in attività di supporto nell'insegnamento in lin- gua inglese di discipline non linguistiche;
e) le cattedre di matematica sono ricondotte a quattor- dici ore settimanali, di cui cinque ore per l'insegna- mento di matematica e due ore per l'insegnamento di scienze.
2. In attuazione dell'articolo 40bis, comma secondo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta, resta confermata l'attribuzione di una cattedra di lingua tedesca all'isti- tuzione scolastica di pertinenza dell'Unité des Commu- nes valdôtaines Walser, con utilizzazione del docente assegnato alla cattedra anche nelle scuole dell'infanzia e primaria della medesima istituzione scolastica per l'in- segnamento della lingua tedesca.
3. L'orario complessivo di lezione degli alunni resta con- fermato in trentasei moduli settimanali, compreso l'inse- gnamento della religione cattolica.
Art. 12
(Articolazione settimanale delle lezioni)
1. Nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado re- sta confermata l'articolazione delle lezioni settimanali in moduli da cinquanta minuti, con l'obbligo per il perso- nale docente di completare l'orario di servizio di diciotto ore settimanali.
Art. 00
(Xxxxxxxx xxx xxxxxx x'xxxxxxxxxxx xx l'école secondaire du premier degré)
1. Dans les trois mois qui suivent l'entrée en vigueur de la présente loi, l'assesseur régional compétent en matière d'éducation définit, par arrêté, les modalités de création, à compter de l'année scolaire 2017/2018, des postes d'enseignants de l'école secondaire du premier degré, et ce, selon les critères suivants :
a) Les postes de quatorze heures de cours frontal sont changés en postes de seize heures par semaine, y compris les postes de technologie, dont les heures hebdomadaires d'enseignement par classe est fixé à deux ;
b) Les postes d'italien sont de seize à dix-sept heures par semaine et un enseignant supplémentaire est pré- vu toutes les neuf classes ;
c) Les postes de français sont de douze heures par se- maine, deux heures hebdomadaires de coprésence obli- gatoire dans chaque classe avec un enseignant d'une discipline non-linguistique, enseignée en français ;
d) Les postes d'anglais sont de quinze heures par se- maine, auxquelles s'ajoutent des heures de copré- sence en classe avec un enseignant d'une discipline non-linguistique, enseignée en anglais ;
e) Les postes de mathématiques sont de quatorze heures par semaine, cinq étant réservées à l'enseignement des mathématiques et deux à l'enseignement des sciences.
2. En application du deuxième alinéa de l'art. 00 xxx xx Xxxxxx xxxxxxx xxxx xx Xxxxxx x'Xxxxx, l'attribution d'un poste d'allemand à l'institution scolaire relevant de l'Unité des Communes valdôtaines Walser est confirmée, l'enseignant affecté audit poste étant le même au titre des écoles de l'enfance et primaires et de l'école secondaire du premier degré.
3. Le volume horaire des cours reste inchangé xx xxx xx xxxxxx-xxx xxxxxxx xxx xxxxxxx, xxxx x'xxxxxxxxxxxx xx xx xxxxxxxx catholique.
Art. 12
(Aménagement hebdomadaire des cours)
1. Dans les écoles secondaires du premier et du deuxième degré, l'aménagement des cours hebdomadaires en mo- dules de cinquante minutes reste inchangé et les person- nels enseignants sont toujours teNUS de compléter leur horaire de service, qui est de dix-huit heures par semaine.
Art. 13
(Modalità di assegnazione del personale docente ai posti della dotazione organica regionale)
1. Il personale docente appartenente ai ruoli regionali man- tiene la titolarità del posto presso un'istituzione scolasti- ca.
2. Il personale docente assunto a tempo indeterminato dall'anno scolastico 2016/2017 mantiene l'assegnazione della sede provvisoria presso un'istituzione scolastica per il primo anno scolastico e ottiene la sede definitiva presso un'istituzione scolastica, a decorrere dall'anno scolastico successivo, nell'ambito della procedura di mobilità terri- toriale e professionale.
3. Alla mobilità territoriale e professionale del personale docente si provvede in conformità alla normativa statale vigente, previa opportuna armonizzazione delle disposi- zioni conseguenti alla istituzione degli ambiti territoriali incompatibili con il mantenimento, in Valle d'Aosta, del- la titolarità del posto presso un'istituzione scolastica.
Art. 14
(Modificazione all'articolo 22 della l.r. 19/2000)
1. Il comma 4 dell'articolo 22 della l.r. 19/2000 è sostituito
dal seguente:
“4. Il dirigente può individuare, nell'ambito dell'orga- nico dell'autonomia, fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organiz- zativo e didattico dell'istituzione scolastica, senza nuovi o maggiori oneri. Il dirigente è coadiuvato dal responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle diret- tive impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi e ai servizi generali dell’istituzione scolastica, coordinando il relativo personale.”.
Art. 15
(Inglese, musica ed educazione motoria nella scuola primaria)
1. Nella scuola primaria, per l'insegnamento della lingua in- glese possono essere utilizzati, nell’ambito delle risorse di organico disponibili e su individuazione del dirigente scolastico, docenti abilitati all'insegnamento per la scuo- la primaria in possesso di competenze certificate, nonché, in progetti di continuità didattica, docenti abilitati all'in- segnamento per la scuola secondaria di primo grado. Per il potenziamento della musica e dell'educazione motoria possono essere utilizzati, a supporto degli insegnanti di scuola primaria, docenti abilitati all'insegnamento anche di altri gradi di istruzione.
Art. 13
(Modalités d'affectation des personnels enseignants aux postes du tableau des effectifs régionaux)
1. Les personnels enseignants figurant aux cadres régio- naux maintiennent le poste dont ils sont titulaires dans l'institution scolaire d'appartenance.
2. Tout enseignant recruté sous contrat à durée indétermi- née à compter de l'année scolaire 2016/2017 occupe le poste auquel il a été affecté à titre provisoire pendant sa première année d'enseignement et obtient son poste défi- nitif dans une institution scolaire de son choix à compter de l'année scolaire suivante, dans le cadre de la procé- dure de mobilité territoriale et professionnelle.
3. La mobilité territoriale et professionnelle des personnels enseignants est soumise aux dispositions nationales en vi- gueur en la matière, sur adaptation des dispositions déri- vant de l'institution des ressorts territoriaux qui s'avèrent incompatibles avec le maintien, en Vallée d'Aoste, de la titularité du poste dans une institution scolaire.
Art. 14
(Modification de l'art. 22 de la LR n° 19/2000)
1. Le quatrième alinéa de l'art. 22 de la LR n° 19/2000 est remplacé par un alinéa ainsi rédigé :
« 4. Le directeur général peut choisir, dans le cadre des effectifs de l'autonomie, jusqu'à 10 p. 100 d'ensei- gnants pour l'épauler dans des activités de soutien organisationnel et pédagogique de l'institution sco- laire, sans aucune dépense nouvelle ni supplémen- taire. Il est par ailleurs secondé par le responsable administratif qui, d'une manière autonome, super- vise le travail des services administratifs et des ser- vices généraux de l'institution scolaire et coordonne les personnels y afférents, dans le cadre des direc- tives imparties et des objectifs établis. ».
Art. 15
(Anglais, musique et éducation motrice à l'école primaire)
1. Pour l'enseignement de l'anglais à l'école primaire, le directeur général peut faire appel, dans le cadre des res- sources disponibles, aux enseignants habilités à l'ensei- gnement à l'école primaire qui justifient des compétences nécessaires ainsi que, dans xx xxxxx xx xxxxxxx xx xxxxx- xxxxx xxxxxxxxxxx, xxx xxxxxxxxxxx habilités à l'ensei- gnement à l'école secondaire du premier degré. Quant au renforcement de l'enseignement de la musique et de l'éducation motrice, des enseignants habilités au titre des écoles d'autres degrés peuvent être utilisés pour épauler les enseignants de l'école primaire.
Art. 16
(Importo di 500 euro per la formazione)
1. Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, è eroga- ta la somma di 500 euro, per ogni anno scolastico, per l'aggiornamento e la formazione dei docenti a tempo in- determinato delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
2. L'importo può essere utilizzato per l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di corsi multimediali, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggior- namento professionale, per l'acquisto di hardware e software, per l'iscrizione a corsi di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da università e centri di formazione specializzati in Italia e all'estero, da enti accreditati presso il Ministero dell'istru- zione, dell'università e della ricerca o presso l'Ammini- strazione regionale, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professio- nale, ovvero a corsi post lauream o a master universita- ri inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l'ingresso a musei, mo- stre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del piano regionale di formazione. All'importo di cui al presente articolo si applicano le disposizioni di cui all'ar- ticolo 1, comma 121, ultimo periodo, della l. 107/2015.
3. La Giunta regionale, con propria deliberazione, stabilisce le modalità per l'erogazione dell'importo di cui al com- ma 1, anche tramite carta elettronica. Fino all'adozione della carta elettronica, i docenti, entro il 31 agosto di ogni anno, rendicontano le spese sostenute secondo le indica- zioni fornite dalla Sovraintendenza regionale agli studi.
Art. 17
(Formazione del personale docente)
1. La formazione continua e la valorizzazione delle compe- tenze professionali dei docenti concorrono ad assicurare la qualità dell'insegnamento e il costante miglioramento del servizio erogato dalle istituzioni scolastiche.
2. Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti a tempo indeterminato è obbligatoria, permanente e strutturale.
3. Per le finalità di cui al comma 2, la Giunta regionale ap- prova, con propria deliberazione e sentite le organizza-
Art. 16
(500 euros pour la formation)
1. Afin d'encourager la formation continue des enseignants des institutions scolaires de tout ordre et degré titulaires d'un contrat à durée indéterminée et de valoriser leurs compétences professionnelles, xxx xxxxx xx 000 xxxxx xxx xxxxxxxx xx xxxxx xx xxxxxx année scolaire pour les activités de recyclage et de formation.
2. La somme en cause peut être utilisée pour l'achat de livres, éventuellement en format numérique, et de cours multimédia, de publications et de magazines utiles aux fins du recyclage professionnel, pour l'achat de matériel et de logiciels, pour l'inscription à des cours de recyclage et de qualification des compétences professionnelles or- ganisés par des universités ou des centres de formation spécialisés en Italie ou à l'étranger, par des organismes xxxxxx xxx xx Xxxxxxxxx xx x'xxxxxxxxx, xx x'xxxxxxxxxx xx xx xx xxxxxxxxx ou par la Région, à des cours universi- taires sanctionnés par une licence, une licence magistrale, une licence spécialisée ou à cycle unique ayant un rapport avec le profil professionnel, ou encore à des cours post-li- cence ou à des masters universitaires ayant un rapport eux aussi avec ledit profil professionnel, pour des représenta- tions théâtrales et cinématographiques, pour l'entrée à des musées, à des expositions, à d'autres événements culturels et à des spectacles vivants, ainsi que pour des initiatives cohérentes avec les activités définies dans le cadre du plan triennal de l'offre de formation des écoles et du plan ré- gional de la formation. À la somme visée au présent article s'appliquent les dispositions de la dernière xxxxxx xx xxxx xxxxx xx xxxxxx xxxxxx xx x'xxx. 0xx xx xx xxx n° 107/2015.
3. Le Gouvernement régional fixe, par délibération, les modalités d'octroi de la somme visée au premier alinéa, entre autres, par carte électronique. Jusqu'à l'adoption de celle-ci, les enseignants doivent présenter, au plus tard le 00 xxxx xx xxxxxx année, le compte rendu des dépenses qu'ils ont supportées selon les indications de la Surinten- dance régionale des écoles.
Art. 17
(Formation du personnels enseignants)
1. La formation continue et la valorisation des compétences professionnelles des enseignants concourent à assurer la qualité de l'enseignement et l'amélioration constante du service fourni par les institutions scolaires.
2. La formation en service des enseignants sous contrat à durée indéterminée est obligatoire, continue et structu- relle et figure au nombre des obligations professionnelles des enseignants.
3. Aux fins visées au deuxième alinéa, le Gouvernement ré- gional approuve, par délibération et après avoir entendu
zioni sindacali del comparto scuola, un piano regionale di formazione triennale che individua le priorità formative del personale docente e realizza le attività aventi caratte- re strutturale e trasversale, con particolare riguardo alle esigenze correlate con gli adattamenti delle Indicazioni nazionali per il curricolo alle necessità locali di cui all'ar- ticolo 40 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.
4. Sulla base delle priorità indicate nel piano di cui al com- ma 3, le istituzioni scolastiche definiscono un proprio piano di formazione, in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento conseguenti al rapporto di autovalutazio- ne delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 18.
5. È consentito, ove necessario, il ricorso all'assunzione di personale supplente, fin dal primo giorno e per il tempo strettamente necessario, per la sostituzione del personale docente impegnato in attività di formazione e aggiorna- mento obbligatorie a carattere bi-plurilingue promosse o organizzate dalla Regione in applicazione degli articoli 39 e 40 dello Statuto speciale.
6. Ai fini di cui al presente articolo, non trovano applica- zione le disposizioni di cui all'articolo 6, comma 13, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivi- tà economica), convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1 della legge 30 luglio 2010, n. 122.
Art. 18
(Rapporto di autovalutazione delle istituzioni scolastiche)
1. Il rapporto di autovalutazione delle istituzioni scolastiche di cui all'articolo 6, comma 1, lettera a), numero 2), del
d.P.R. 28 marzo 2013, n. 80, include, fra gli interventi migliorativi, anche le azioni finalizzate all'efficace rea- lizzazione degli adattamenti delle Indicazioni nazionali per il curricolo alle necessità locali di cui all'articolo 40 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.
Art. 19
(Valutazione dei dirigenti scolastici)
1. La valutazione dei dirigenti scolastici è effettuata ai sensi dell'articolo 25, comma 1, del decreto legislativo 30 mar- zo 2001, n. 165 (Norme generali sull'ordinamento del la- voro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche), e spetta al Sovraintendente regionale agli studi, che vi provvede ai sensi della normativa vigente per i dirigenti scolastici appartenenti ai ruoli dello Stato, previa oppor- tuna armonizzazione delle disposizioni connesse al con- ferimento degli incarichi ai docenti incompatibili con le modalità di assegnazione del personale docente ai posti della dotazione organica regionale.
les organisations syndicales de l'école, un plan régional triennal de la formation qui fixe les priorités des personnels enseignants en matière de formation et prévoit les activités à caractère structurel et transversal, avec une attention par- ticulière aux exigences liées aux adaptations des indications nationales en matière de curriculum aux nécessités locales, au sens de l'art. 40 du Statut spécial pour la Vallée d'Aoste.
4. Sur la base des priorités indiquées dans le plan visé au troisième alinéa, chaque institution scolaire définit son propre plan de la formation, en cohérence avec son plan triennal de l'offre de formation et avec les résultats des plans d'amélioration établis à la suite du rapport d'autoé- valuation des institutions scolaires visé à l'art. 18.
5. Des enseignants peuvent être recrutés pour remplacer, si besoin est, dès le premier jour et pendant toute la durée nécessaire, les personnels enseignants qui suivent une ac- tion obligatoire de formation ou de recyclage à caractère bi-plurilingue encouragée ou organisée par la Région en application des art. 39 et 40 du Statut spécial.
6. Aux fins visées au présent article, il n'est pas fait appli- cation des dispositions du treizième alinéa de l'art. 6 du décret-loi n° 78 du 31 mai 2010 (Mesures urgentes en matière de stabilisation financière et de compétitivité économique), converti, avec modifications, dans la loi n° 122 du 30 juillet 2010.
Art. 18
(Rapport d'autoévaluation des institutions scolaires)
1. Le rapport d'autoévaluation des institutions scolaires visé au point 2) de la lettre a) du premier alinéa de l'art. 0 xx xxxxxx xx xxxxxxxxx xx xx Xxxxxxxxxx xx 00 du 28 mars 2013 comprend, au nombre des mesures d'amélioration, les actions visant à une réalisation efficace des adapta- tions des indications nationales en matière de curriculum aux nécessités locales, au sens de l'art. 40 du Statut spé- cial pour la Vallée d'Aoste.
Art. 19
(Évaluation des directeurs généraux)
1. Les directeurs généraux sont évalués au sens du premier alinéa de l'art. 00 xx xxxxxx xxxxxxxxxx xx 000 du 30 mars 2001 (Dispositions générales sur l'organisation du travail dans la fonction publique) et c'est le surintendant régio- nal aux écoles qui y pourvoit au sens de la législation en vigueur en xxxxxxx xx xxxxxxxxxx xxxxxxxx xxxxxxxxxxx xxx xxxxxx xx x'Xxxx, xxx adaptation des dispositions en matière d'attribution de fonctions aux enseignants qui s'avèrent incompatibles avec les modalités d'affectation de ces derniers sur des postes figurant au tableau des ef- fectifs régionaux.
2. Nell'individuazione degli indicatori di cui all'articolo 1, comma 93, della l. 107/2015, si tiene conto anche del- le attività funzionali alla realizzazione degli adattamenti delle Indicazioni nazionali per il curricolo alle necessità locali di cui all'articolo 40 dello Statuto speciale per la Valle d’Aosta.
Art. 20
(Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici)
1. Il fondo regionale per la retribuzione della posizio- ne, fissa e variabile, e per la retribuzione di risultato dei dirigenti scolastici è incrementato in misura pari a euro 33.300, per l'anno 2015, e a euro 97.200 annui, a decorrere dall'anno 2016, al lordo degli oneri a carico della Regione. Il fondo è, inoltre, incrementato di ulte- riori 127.700 euro, per l'anno 2016, e di 38.900 euro, per l'anno 2017, da corrispondere a titolo di retribuzione di risultato una tantum.
Art. 21
(Fondo per la valorizzazione del merito del personale docente)
1. Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito un apposito fondo di euro 520.000 annui a decor- rere dall'anno 2016, ripartito tra le istituzioni scolastiche, sulla base dei criteri stabiliti dal Ministero dell'istruzio- ne, dell'università e della ricerca.
2. Il dirigente scolastico, in applicazione dei criteri indivi- duati ai sensi dell'articolo 22 dal comitato per la valu- tazione dei docenti, assegna annualmente al personale docente una somma del fondo di cui al comma 1, sulla base di motivata valutazione.
3. La somma di cui al comma 2, definita boNUS, è destina- ta a valorizzare il merito del personale docente a tempo indeterminato delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e ha natura di retribuzione accessoria.
Art. 22
(Comitati per la valutazione dei docenti)
1. Nelle istituzioni scolastiche della Regione, in sede di de- finizione dei criteri per la valorizzazione dei docenti, gli indicatori individuati dai comitati di cui all'articolo 11 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (Approva- zione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado), tengono conto delle attività didattiche bi-pluri- lingui correlate agli adattamenti delle Indicazioni nazio- nali per il curricolo alle necessità locali di cui all'articolo 40 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta.
2. Dans la définition xxx xxxxxxxxxxx xxxxx xx xxxxxx-xxxxx- xxxxxxxxx xxxxxx xx x'xxx. 0xx xx xx xxx n° 107/2015, il est tenu compte, entre autres, des activités utiles aux fins de la réalisation des adaptations des indications nationales en matière de curriculum aux nécessités locales, au sens de l'art. 40 du Statut spécial pour la Vallée d'Aoste.
Art. 20
(Fonds pour la prime de responsabilité
et le salaire de résultat des directeurs généraux)
1. Le fonds régional pour la prime de responsabilité, fixe et variable, et le salaire de résultat des directeurs géné- raux est augmenté de 33 300 euros au titre de 2015 et de 97 200 euros par an à compter de 2016, dépenses à la charge de la Région comprises. Le fonds est également augmenté de 127 700 euros au titre de 2016 xx xx 00 000 xxxxx xx xxxxx xx 0000 xx titre uniquement du salaire de résultat.
Art. 21
(Fonds pour la valorisation du mérite des personnels enseignants)
1. Un fonds spécial est créé pour la valorisation du mérite des personnels enseignants et les crédits y afférent, qui s'élèvent à 520 000 euros par an à compter de 2016, sont répartis entre les institutions scolaires selon les critères fixés par le Ministère de l'éducation, de l'université et de la recherche.
2. Le directeur général attribue chaque année aux person- nels enseignants une part des crédits du fonds visé au pre- xxxx xxxxxx, en application des critères établis au sens de l'art. 22 par le comité pour l'évaluation des enseignants et à la suite d'une évaluation motivée.
3. La part de crédits visée au deuxième alinéa, dénommée
« boNUS », est destinée à valoriser le mérite des person- nels enseignants des institutions scolaires de tout ordre et degré sous contrat à durée indéterminée et relève de la rémunération accessoire.
Art. 22
(Comités pour l'évaluation des enseignants)
1. Dans les institutions scolaires de la Région, lors de la dé- finition des critères pour la valorisation des enseignants, les indicateurs définis par les comités visés à l'art. 00 xx xxxxxx xxxxxxxxxx xx 000 du 16 avril 1994 (Approbation du texte unique des dispositions législatives en vigueur en matière d'éducation, relatives aux écoles de tout ordre et degré) tiennent compte des activités pédagogiques bi-plu- rilingues reliées aux adaptations des indications natio- nales en matière de curriculum aux nécessités locales, au sens de l'art. 40 du Statut spécial pour la Vallée d'Aoste.
2. Le linee guida di cui all'articolo 1, comma 130, della l. 107/2015 sono adottate dall'assessore regionale compe- tente in materia di istruzione, sulla base degli indicatori di cui al comma 1.
Art. 23
(Utilizzo degli edifici scolastici)
1. Nei periodi di sospensione dell'attività didattica, le istitu- zioni scolastiche e gli enti locali, anche in collaborazione con le famiglie interessate e con le realtà associative del territorio e del terzo settore, possono promuovere, nei li- miti delle risorse umane, finanziarie e strumentali dispo- nibili, attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgersi presso i locali degli edifici scolasti- ci.
Art. 24
(Scuola digitale e Portale unico dei dati della scuola)
1. Al fine di sviluppare e di migliorare le competenze digi- tali degli studenti e di rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze, la Regione promuove opportuni accordi con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per il coin- volgimento delle istituzioni scolastiche nel Piano nazio- nale per la scuola digitale di cui all'articolo 1, commi 56 e seguenti, della l. 107/2015.
2. La Regione può aderire, previo accordo con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Portale unico dei dati della scuola di cui all'articolo 1, comma 136, della l. 107/2015.
Art. 25
(Laboratori per l'occupabilità)
1. Per favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, le istituzioni scolastiche possono dotarsi di laboratori terri- toriali per l'occupabilità attraverso la partecipazione, an- che in qualità di soggetti cofinanziatori, di enti pubblici o privati, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
a) orientamento della didattica e della formazione ai set- tori strategici, in base alla vocazione produttiva, cul- turale e sociale del territorio regionale;
b) fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati;
c) apertura della scuola al territorio e possibilità di utiliz- zo degli spazi anche al di fuori dell'orario scolastico.
2. Gli enti di cui al comma 1 che usufruiscono dell'edifi-
2. Les lignes directrices xxxxxx xx xxxx xxxxxxxxx xxxxxx xx x'xxx. 0xx xx xx xxx n° 107/2015 sont adoptées par l'as- sesseur régional compétent en matière d'éducation sur la base des indicateurs mentionnés au premier alinéa.
Art. 23
(Utilisation des bâtiments scolaires)
1. Pendant les périodes de suspension de l'activité pédago- gique, les institutions scolaires et les collectivités locales, en collaboration, entre autres, avec les familles intéressées et avec les associations territoriales et le troisième sec- teur, peuvent promouvoir, dans la limite des ressources humaines, financières et matérielles disponibles, des ac- tivités éducatives, récréatives, culturelles, artistiques et sportives à réaliser dans le cadre des bâtiments scolaires.
Art. 24
(École numérique et portail unique des données de l'école)
1. Dans le but de développer et d'améliorer les compé- tences numériques des élèves et de rendre la technologie numérique un moyen pédagogique de construction des compétences, la Région encourage la passation d'accords spéciaux avec le Ministère de l'éducation, de l'université et de la recherche en vue de l'implication des institutions scolaires dans le plan national pour l'école numérique visé au cinquante-sixième alinéa xx xxx xxxxxxx xxxxxxxx xx x'xxx. 0xx xx xx xxx n° 107/2015.
2. La Région peut adhérer, sur accord du Ministère de l'éducation, de l'université et de la recherche, au portail unique des données xx x'xxxxx xxxx xx xxxx xxxxxx-xxxxxxx xxxxxx xx x'xxx. 0xx xx xx xxx n° 107/2015.
Art. 25
(Laboratoires pour l'employabilité)
1. Pour favoriser le développement de la « didactique la- boratoriale » et atteindre les objectifs ci-après, les insti- tutions scolaires peuvent se doter de laboratoires terri- toriaux pour l'employabilité auxquels participent, entre autres en qualité de co-financeurs, des organismes pu- blics ou privés :
a) Orientation de la pédagogie et de la formation vers les secteurs stratégiques, en fonction de la vocation productive, culturelle et sociale du territoire régional ;
b) Utilisation des services préparant à l'entrée dans le monde du travail ou à la requalification des jeunes non occupés ;
c) Ouverture de l'école sur le territoire et possibilité d'utiliser les espaces de celle-ci même hors de l'ho- raire scolaire.
2. Les organismes visés au premier alinéa qui utilisent
cio scolastico per effettuare attività didattiche e culturali sono responsabili della sicurezza e del mantenimento del decoro degli spazi.
Art. 26
(Disposizioni transitorie e finali)
1. In deroga a quanto previsto dall'articolo 5 della l.r. 19/2000, è autorizzata, a decorrere dall'anno scolastico 2017/2018, la revisione del piano di dimensionamen- to delle istituzioni scolastiche di scuola secondaria di secondo grado con sedi nei Comuni di Verrès e Pont- Saint-Xxxxxx e la conseguente istituzione, mediante aggregazione, di un unico polo scolastico di istruzione liceale, tecnica e professionale con sede principale a Ver- rès. La revisione è disposta dalla Giunta regionale, con propria deliberazione, con la quale è contestualmente ri- definita l'offerta formativa territoriale.
2. In sede di prima applicazione della presente legge, il piano dell'offerta formativa di cui all'articolo 8 della l.r. 19/2000, come sostituito dall'articolo 4, e il piano regio- nale di formazione di cui all'articolo 17 hanno validità biennale, a decorrere dall'anno scolastico 2017/2018.
3. In deroga a quanto previsto dall'articolo 8, comma 1, della l.r. 19/2000, come sostituito dall'articolo 4, il pia- no dell'offerta formativa per il biennio 2017/2018 e 2018/2019 è predisposto da ogni istituzione scolastica entro il 31 dicembre 2016.
4. Al fine di potenziare l'autonomia contabile delle istitu- zioni scolastiche ed educative, di semplificare gli adem- pimenti amministrativi e contabili, nonché di armoniz- zare i sistemi contabili e la correlata disciplina degli organi e dell'attività di revisione, la Regione provvede ad apportare le necessarie modificazioni al regolamento regionale 8 gennaio 2001, n. 3 (Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scola- stiche. Abrogazione dei regolamenti regionali 5 giugno 1978 e 28 novembre 1978), entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di cui all'articolo 1, comma 143, della l. 107/2015.
Art. 27
(Disposizioni finanziarie)
1. L'onere complessivo derivante dall'applicazione della presente legge è determinato in euro 1.896.873 per l'an- no 2016, in euro 2.205.100 per l'anno 2017 e 2.654.200 a decorrere dall'anno 2018.
2. L'onere di cui al comma 1 fa carico nello stato di previ- sione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2016/2018 nelle unità previsionali di base
un bâtiment scolaire pour des activités pédagogiques et culturelles sont responsables de la sécurité et de la bonne tenue des espaces en cause.
Art. 26
(Dispositions transitoires et finales)
1. Par dérogation aux dispositions de l'art. 5 de la LR n° 19/2000, la révision du plan de définition de la taille des écoles secondaires du deuxième degré de Verrès et de Pont-Saint-Xxxxxx est autorisée à compter de l'année scolaire 2017/2018, ainsi que, par conséquent, la créa- tion d'un pôle scolaire unique dont le siège principal sera à Verrès, issu du regroupement des différents lycées, y compris les lycées techniques et professionnels. La révi- sion en cause est établie par une délibération du Gouver- nement régional qui définit également la nouvelle offre de formation territoriale.
2. Lors de la première application de la présente loi, le plan de l'offre de formation visé à l'art. 8 de la LR n° 19/2000, tel qu'il est remplacé au sens de l'art. 4, et le plan régio- nal de la formation visé à l'art. 17 sont valables deux ans à compter de l'année scolaire 2017/2018.
3. Par dérogation aux dispositions du premier alinéa de l'art. 8 de la LR n° 19/2000, tel qu'il est remplacé au sens de l'art. 4, le plan de l'offre de formation pour les années scolaires 2017/2018 et 2018/2019 est préparé par chaque institution scolaire au plus tard le 31 décembre 2016.
4. Afin de renforcer l'autonomie comptable des institu- tions scolaires et éducatives, de simplifier les tâches ad- ministratives et comptables, ainsi que d'harmoniser les systèmes comptables et la réglementation relative aux organes et aux activités de révision, la Région apporte les modifications nécessaires au règlement régional n° 3 du 8 janvier 2001 (Instructions générales en matière de gestion administrative et comptable des institutions sco- laires et abrogation des règlements régionaux du 5 juin 1978 et du 28 novembre 1978), et ce, dans les trois mois qui suivent l'entrée en vigueur du décret du ministre de l'éducation, de l'université xx xx xx xxxxxxxxx xxxx xx xxxx xxxxxxxx-xxxxxxxxx xxxxxx xx x'xxx. 0xx xx xx xxx n° 107/2015.
Art. 27
(Dispositions financières)
1. La dépense globale dérivant de l'application de la pré- sente loi est fixée à 1 896 873 euros au titre de 2016, à 2 205 100 euros au titre de 2017 et à 2 654 200 euros à compter de 2018.
2. La dépense visée au premier alinéa est inscrite à l'état pré- visionnel des dépenses du budget prévisionnel 2016/2018 de la Région, dans le cadre des unités prévisionnelles de
(UPB) 1.2.2.10 (Trattamento economico del personale direttivo e docente delle scuole), 1.2.2.12 (Altri inter- venti per il personale direttivo e docente delle scuole),
1.3.1.11 (Comitati e commissioni), 1.5.1.10 (Trasferi- menti correnti per il funzionamento delle istituzioni sco- lastiche dipendenti dalla Regione) e 1.5.3.10 (Spese ge- nerali nell'ambito dell'istruzione primaria e secondaria).
3. Al finanziamento dell'onere di cui al comma 1 si prov- vede mediante l'utilizzo delle risorse iscritte nello stesso bilancio:
a) nell'UPB 1.2.2.10 per euro 184.473 nel 2016;
b) nell'UPB 0.0.0.00: per euro 1.000.000 per l'an- no 2016, per euro 1.005.100 per il 2017 e per euro
1.054.200 per il 2018;
c) nell'UPB 1.5.1.10 per euro 149.400 nel 2016;
d) nell'UPB 1.5.3.10 per euro 63.000 nel 2016;
e) nell'UPB 1.16.2.10 (fondo globale di parte corrente) a valere sull'apposito accantonamento previsto al pun- to A 1 (Disposizioni attuative della legge 107/2015) dell'allegato E, istituito dall'articolo 16 della legge regionale recante il primo provvedimento di variazio- ne al bilancio di previsione della Regione per il trien- nio 2016/2018, per euro 500.000 per l'anno 2016, per euro 1.200.000 per il 2017 e per euro 1.600.000 per il 2018.
4. Gli interventi di cui all'articolo 7 sono attuati anche me- diante utilizzo delle risorse finanziarie che l'Unione eu- ropea e lo Stato renderanno disponibili.
5. Per l'applicazione della presente legge, la Giunta regio- nale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazio- ne, su proposta dell'assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio.
La presente legge è pubblicata nel Bollettino ufficiale
della Regione.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione autonoma Valle d'Ao- sta/Vallée d'Aoste.
Aosta, 3 agosto 2016.
Il Presidente Xxxxxxx XXXXXXXXX
base (UPB) 1.02.02.10 (Traitement du personnel de di- rection et du personnel enseignant des écoles), 1.02.02.12 (Autres mesures concernant le personnel de direction et le personnel enseignant des écoles), 1.03.01.11 (Comités et commissions), 1.05.01.10 (Virements ordinaires pour le fonctionnement des institutions scolaires de la Région) et 1.05.03.10 (Dépenses générales dans le cadre de l'en- seignement primaire et secondaire).
3. La dépense visée au premier alinéa est financée comme suit par les crédits inscrits audit budget :
a) Quant à 184 473 euros au titre de 2016, dans le cadre de l'UPB 1.02.02.10 ;
b) Quant à 1 000 000 d'euros au titre de 2016, 1 005 100 euros au titre de 2017 et 1 054 200 euros au titre de 2018, dans le cadre de l'UPB 1.02.02.12 ;
c) Quant à 149 400 euros au titre de 2016, dans le cadre de l'UPB 1.05.01.10 ;
d) Quant à 63 000 euros au titre de 2016, dans le cadre de l'UPB 1.05.03.10 ;
e) Quant à 500 000 euros au titre de 2016, 1 200 000 euros au titre de 2017 et 1 600 000 euros au titre de 2018, dans le cadre de l'UPB 1.16.02.10 (Fonds glo- bal pour le financement des dépenses ordinaires), à valoir sur la provision prévues par le point A1 (Dis- positions d'application de la loi n° 107/2015) de l'an- nexe E, institué par l'art. 00 xx xx xxx régionale portant premières mesures de rectification du budget prévi- sionnel 2016/2018 de la Région.
4. Les actions visées à l'art. 7 seront également financées par les crédits que l'Union européenne et l'État rendront disponibles à cet effet.
5. Aux fins de l'application de la présente loi, le Gouverne- ment régional est autorisé à apporter, par délibération, les rectifications budgétaires qui s'imposent, sur proposition de l'assesseur régional compétent en matière de budget.
La présente loi est publiée au Bulletin officiel de la
Région.
Quiconque est tenu de l'observer xx xx xx xxxxx xxxxxxxx xxxxx xxx xx xx Xxxxxx autonome Vallée d'Aoste.
Fait à Aoste, le 3 août 2016.
Le président, Xxxxxxx XXXXXXXXX
LAVORI PREPARATORI
Disegno di legge n. 90;
– di iniziativa della Giunta regionale (atto n. 869 del 1° luglio 2016);
– Presentato al Consiglio regionale in data 5 luglio 2016;
– Assegnato alla V Commissione consiliare permanente in data 8 luglio 2016;
– Assegnato alla Commissione Affari generali, per il pa- rere di compatibilità del progetto di legge con i bilanci della Regione, in data 8 luglio 2016;
– Acquisito il parere di compatibilità finanziaria della Commissione Affari generali espresso in data 22 luglio 2016;
– Acquisito il parere della V Commissione consiliare per- manente espresso in data 22 luglio /2016, su nuovo testo e relazione del Consigliere GUICHARDAZ;
– Approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 28 luglio 2016 con deliberazione n. 2306/XIV;
– Trasmesso al Presidente della Regione in data 2 agosto 2016;
TRAVAUX PREPARATOIRES
Xxxxxx xx xxx x. 00;
– à l'initiative du Gouvernement Régional (délibération n.
869 du 1er juillet 2016);
– présenté au Conseil régional en date du 5 juillet 2016;
– soumis à la Ve Commission permanente du Conseil en
date du 8 juillet 2016;
– soumis à la Commission des affaires générales aux fins de l'avis de compatibilité du projet de loi et des budgets de la Région, en date du 8 juillet 2016;
– examiné par la Commission des Affaires générales qui a exprimé son avis de compatibilité avec les budgets de la Région en date du 22 juillet 2016;
– examiné par la Ve Commission permanente du Conseil qui a exprimé son avis en date du 22 juillet 2016, - nou- veau texte de la Commission et rapport du Conseiller GUICHARDAZ;
– approuvé par le Conseil régional lors de la séance du 28 juillet 2016 délibération n. 2306/XIV;
– transmis au Président de la Région en date du 2 août 2016;
Le seguenti note, redatte a cura dell’Ufficio del Bollet- tino ufficiale hanno il solo scopo di facilitare la lettura delle disposizioni di legge richiamate. Restano invariati il valore e l’efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
NOTE ALLA LEGGE REGIONALE
3 AGOSTO 2016, n. 18.
Nota all’articolo 1:
(1) L'articolo 9 della legge regionale 26 luglio 2000, n. 19 prevede quanto segue:
“Art. 9 (Autonomia didattica)
1. Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, concre- tizzano gli obiettivi, definiti a norma dell'articolo 16, in percorsi formativi funzionali:
a) alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni;
b) al riconoscimento ed alla valorizzazione delle di- versità;
c) alla promozione delle potenzialità degli studenti adottando tutte le iniziative utili al raggiungi- mento del successo formativo.
2. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzio- ni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi, ai ritmi di apprendimento degli alunni ed alle esigenze derivan- ti dalla realizzazione di percorsi curricolari pluri- lingui, in coerenza con gli adattamenti dei curricoli alla realtà locale, ai sensi degli articoli 39, 40 e 40 bis dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta. A tali fini le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di Àessibilità che ritengono opportune e tra l'altro:
a) l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attività;
b) la definizione di unità di insegnamento non coin- cidenti con l'unità oraria della lezione e l'utiliz-
zazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio di cui all'articolo 16, degli spazi orari residui;
c) l'attivazione di percorsi didattici individualizza- ti, nel rispetto del principio generale dell'inte- grazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104(Legge-quadro per l'assi- stenza, l'integrazione sociale e i diritti delle per- sone handicappate);
d) l'articolazione modulare di gruppi di alunni pro- venienti dalla stessa o da diverse classi o da di- versi anni di corso;
e) l'aggregazione delle discipline in aree e ambiti di- sciplinari.
3. Nell'ambito dell'autonomia didattica possono essere programmati, anche sulla base degli interessi mani- festati dagli alunni, percorsi formativi che coinvol- gono più discipline e attività, nonché insegnamenti in lingua straniera in attuazione di intese e accordi internazionali.
4. Nell'esercizio dell'autonomia didattica le istituzioni scolastiche assicurano comunque la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e professionale, avuto ri- guardo anche al prolungamento dell'obbligo scola- stico, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli enti locali nell'esercizio delle funzioni di competenza. Esse individuano inoltre le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa vigente.
5. La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodolo- gie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, sono coerenti con il piano dell'offerta forma- tiva e sono attuate con criteri di trasparenza e tem- pestività. Esse favoriscono l'introduzione e l'utilizza- zione di tecnologie innovative.
6. I criteri per il riconoscimento dei crediti e per il recu- pero dei debiti scolastici riferiti ai percorsi dei singo- li alunni sono individuati dalle istituzioni scolastiche avuto riguardo agli obiettivi specifici di apprendi- mento di cui all'articolo 16 e tenuto conto della ne- cessità di:
a) facilitare i passaggi tra diversi tipi e indirizzi di studio;
b) favorire l'integrazione tra sistemi formativi;
c) agevolare le uscite e i rientri tra scuola, forma- zione professionale e mondo del lavoro.
7. Le istituzioni scolastiche individuano altresì i crite- ri per il riconoscimento dei crediti formativi relativi alle attività realizzate nell'ambito dell'ampliamento
dell'offerta formativa o liberamente effettuate dagli alunni e debitamente accertate o certificate.
8. Il riconoscimento reciproco dei crediti tra diversi sistemi formativi e la relativa certificazione sono ef- fettuati ai sensi delle disposizioni vigenti in materia, fermo restando il valore legale dei titoli di studio pre- visti dall'attuale ordinamento.”.
Nota all’articolo 4:
(2) L'articolo 8 della legge regionale 26 luglio 2000, n. 19 prevedeva quanto segue:
“Art. 8
(Piano dell'offerta formativa)
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la parte- cipazione di tutte le sue componenti, il piano dell'of- ferta formativa. Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organiz- zativa che le singole scuole adottano nell'ambito del- la loro autonomia.
2 esigenze del contesto culturale, sociale ed economico di riferimento, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche mi- noritarie, e valorizza le corrispondenti professionalità.
3. Il piano dell'offerta formativa è elaborato dal col- legio dei docenti sulla base degli indirizzi generali definiti dal consiglio dell'istituzione scolastica, tenu- to conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei ge- nitori e, per le scuole secondarie superiori, degli stu- denti. Il piano è adottato dal consiglio dell'istituzione scolastica.
4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
5. Il piano dell'offerta formativa è reso pubblico e con- segnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscri- zione.”.
Nota all’articolo 6:
(3) L'articolo 5 del decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 44 prevede quanto segue:
“Art. 5.
1. In considerazione del sistema scolastico bi-pluri- lingue della Regione, nelle istituzioni scolastiche
della Valle d'Aosta si svolge, in aggiunta alle prove INVALSI di cui al decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286, previste per il restante territorio nazio- nale, una prova di conoscenza delle lingue francese e inglese secondo le modalità definite dalla Regione, ed è introdotto, a partire dalla scuola primaria, l'in- segnamento in lingua inglese di discipline non lin- guistiche con modalità CLIL (Content and Language Integrated Learning).”.
Nota all’articolo 7:
(4) L'articolo 1, comma 41, della legge 13 luglio 2015, n. 107 prevede quanto segue:
“41. A decorrere dall'anno scolastico 2015/2016 è isti- tuito presso le camere di commercio, industria, arti- gianato e agricoltura il registro nazionale per l'al- ternanza scuola-lavoro. Il registro è istituito d'intesa con il Ministero dell'istruzione, dell'università e del- la ricerca, sentiti il Ministero del lavoro e delle poli- tiche sociali e il Ministero dello sviluppo economico, e consta delle seguenti componenti:
a) un'area aperta e consultabile gratuitamente in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili a svolgere i percorsi di alter- nanza. Per ciascuna impresa o ente il registro riporta il numero massimo degli studenti ammis- sibili nonché i periodi dell'anno in cui è possibile svolgere l'attività di alternanza;
b) una sezione speciale del registro delle imprese di cui all'articolo 2188 del codice civile, a cui de- vono essere iscritte le imprese per l'alternanza scuola-lavoro; tale sezione consente la condivi- sione, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, delle informazioni relative all'a- nagrafica, all'attività svolta, ai soci e agli altri collaboratori, al fatturato, al patrimonio netto, al sito internet e ai rapporti con gli altri operatori della filiera delle imprese che attivano percorsi di alternanza.”.
Note all’articolo 9:
(5) L'articolo 6 della legge regionale 26 luglio 2000, n. 19 prevede quanto segue:
“Art. 6
(Dotazioni organiche regionali e organici funzionali delle istituzioni scolastiche)
1. La Giunta regionale stabilisce con cadenza triennale la dotazione organica complessiva dei ruoli regionali del personale scolastico dirigente, docente ed educa- tivo, sentite le organizzazioni sindacali, tenuto conto:
a) dell'entità numerica previsionale della popola- zione scolastica;
b) del numero delle istituzioni funzionanti, della loro dimensione ed articolazione sul territorio;
c) delle caratteristiche socio-culturali, demografi- che e orografiche del territorio regionale;
d) della distribuzione per ambiti disciplinari del per- sonale docente;
e) degli obiettivi correlati all'economia regionale ed all'evoluzione del mercato del lavoro;
f) dell'applicazione delle norme statutarie in mate- ria di bilinguismo.
2. La Giunta regionale definisce i parametri per la de- terminazione dell'organico funzionale triennale di ogni istituzione scolastica tenuto conto dei seguenti indicatori ed elementi di valutazione:
a) numero degli alunni e loro suddivisione per fasce di età, anno di corso e indirizzo di studi;
b) insegnamenti da impartire in relazione sia agli obiet- tivi formativi dei corrispondenti curricoli sia al piano dell'offerta formativa di cui all'articolo 8 elaborato dall'istituzione scolastica;
c) esigenze di sostegno degli alunni portatori di handi- cap;
d) situazioni di disagio, di dispersione scolastica e di insuccessi formativi;
e) sperimentazione di nuovi metodi didattici e di nuovi ordinamenti e strutture curricolari;
f) adattamento dei percorsi formativi, secondo criteri di Àessibilità e modularità, alle esigenze di personaliz- zazione dei processi di apprendimento;
g) caratteristiche dell'economia regionale ed evoluzio- ne del mercato del lavoro;
h) azioni di supporto socio-psico-pedagogico, organiz- zativo e gestionale, di ricerca educativa e scientifica di orientamento scolastico e professionale e di va- lutazione dei processi formativi, tenuto conto anche dell'eventuale articolazione della funzione docente sulla base di particolari profili di specializzazione;
i) esigenze specifiche delle istituzioni scolastiche con- nesse alle caratteristichesocio-culturali, demografi- che ed orografiche del territorio di riferimento;
j) prevedibili necessità di copertura dei posti di inse- gnamento vacanti e di sostituzione degli insegnanti assenti per periodi di durata inferiore all'intero anno scolastico.
3. L'amministrazione scolastica regionale, nel limite della dotazione organica complessiva, attua inter- venti perequativi a favore delle istituzioni scolastiche o reti di scuole affinché realizzino progetti innovativi di particolare rilevanza o affinché attivino iniziative di supporto per particolari situazioni di disagio e di insuccesso scolastico.
4. Entro il limite della dotazione organica complessiva di cui al comma 1, il competente dirigente dell'am-
ministrazione scolastica regionale determina con cadenza triennale l'organico funzionale di ogni isti- tuzione scolastica, in conformità ai parametri di cui al comma 2, in relazione agli interventi perequativi di cui al comma 3 e tenuto conto delle proposte delle singole istituzioni scolastiche.
5. Nei limiti della dotazione organica assegnata, i diri- genti scolastici, sulla base del piano dell'offerta for- mativa e nel rispetto delle competenze degli organi collegiali della scuola, procedono alla formazione delle classi e, in conformità ai principi e criteri sta- biliti con la contrattazione collettiva decentrata a li- vello nazionale e territoriale, attribuiscono ai singoli docenti le funzioni da svolgere.”.
(6) L'articolo 5 della legge regionale 1° agosto 2005, n. 18 prevede quanto segue:
“Art. 5 (Innalzamento ed ampliamento
dell'offerta formativa)
1. Per l'innalzamento dei livelli dell'offerta formati- va nella scuola valdostana, le dotazioni organiche, complessiva e funzionale, sono definite annualmente dalla Giunta regionale, sulla base dei criteri preven- tivamente stabiliti sentite le organizzazioni sindacali scolastiche, al fine di consentire la copertura del tem- po mensa, la contemporaneità dei docenti, l'insegna- mento della lingua inglese nella scuola primaria, la copertura delle supplenze brevi nella scuola dell'in- fanzia e del primo ciclo di istruzione, la realizzazione di particolari progetti di innovazione, secondo quan- to stabilito dall'articolo 19 della legge regionale 26 luglio 2000, n. 19 (Autonomia delle istituzioni scola- stiche), il funzionamento delle scuole nei comuni di montagna e l'integrazione degli alunni diversamente abili e di quelli stranieri.
2. Eventuali ampliamenti dell'offerta formativa per lo svolgimento di attività aggiuntive di tipo facoltativo o opzionale possono essere realizzati ai sensi dell'ar- ticolo 17 della l.r. 19/2000.”.
(7) L'articolo 1, comma 85, della legge 13 luglio 2015, n. 107 prevede quanto segue:
“85. Tenuto conto del perseguimento degli obiettivi di cui al comma 7, il dirigente scolastico può effettua- re le sostituzioni dei docenti assenti per la copertu- ra di supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia che, ove impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenenza.”.
Nota all’articolo 11:
(8) L'articolo 40bis, comma secondo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta prevede quanto segue:
“Art. 40bis
Le popolazioni di lingua tedesca dei comuni della Valle del Lys individuati con legge regionale hanno diritto alla salvaguardia delle proprie caratteristiche e tradizioni linguistiche e culturali.
Alle popolazioni di cui al primo comma è garanti- to l'insegnamento della lingua tedesca nelle scuole attraverso gli opportuni adattamenti alle necessità locali.”.
Nota all’articolo 14:
(9) Il comma 4 dell'articolo 22 della legge regionale 26 lu- glio 2000, n. 19 prevedeva quanto segue:
“4. Nello svolgimento delle proprie funzioni organiz- zative e amministrative il dirigente può avvalersi di docenti da lui individuati, ai quali possono es- sere delegati specifici compiti ed è coadiuvato dal responsabile amministrativo, che sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle direttive im- partite e degli obiettivi assegnati, ai servizi ammini- strativi ed ai servizi generali dell'istituzione scola- stica, coordinando il relativo personale.”.
Nota all’articolo 16:
(10) L'articolo 1, comma 121, ultimo periodo, della legge 13 luglio 2015, n. 107 prevede quanto segue:
“La somma di cui alla Carta non costituisce retribuzione accessoria né reddito imponibile.”.
Note all’articolo 17:
(11) Gli articolo 39 e 40 dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta prevedono quanto segue:
“Art. 39
Nelle scuole di ogni ordine e grado, dipendenti dalla Re- gione, all'insegnamento della lingua francese è dedicato un numero di ore settimanali pari a quello della lingua italiana.
L'insegnamento di alcune materie può essere impartito in lingua francese.
Art. 40
L'insegnamento delle varie materie è disciplinato dalle norme e dai programmi in vigore nello Stato, con gli op- portuni adattamenti alle necessità locali.
Tali adattamenti, nonché le materie che possono essere insegnate in lingua francese, sono approvati e resi ese- cutivi, sentite Commissioni miste composte di rappre- sentanti del Ministero della pubblica istruzione, di rap- presentanti del Consiglio della Valle e di rappresentanti
degli insegnanti.”.
(12) L'articolo 6, comma 13, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1 della legge 30 luglio 2010, n. 122, prevede quanto segue:
“13. A decorrere dall'anno 2011 la spesa annua soste- nuta dalle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica ammi- nistrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi del comma 3 dell'arti- colo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, incluse le autorità indipendenti, per attività esclusivamente di formazione deve essere non superiore al 50 per cento della spesa sostenuta nell'anno 2009. Le pre- dette amministrazioni svolgono prioritariamente l'attività di formazione tramite la Scuola superio- re della pubblica amministrazione ovvero tramite i propri organismi di formazione. Gli atti e i contratti posti in essere in violazione della disposizione con- tenuta nel primo periodo del presente comma costi- tuiscono illecito disciplinare e determinano respon- sabilità erariale. La disposizione di cui al presente comma non si applica all'attività di formazione effettuata dalle Forze armate, dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dalle Forze di Polizia tramite i propri organismi di formazione.”.
Nota all’articolo 18:
(13) L'articolo 6, comma 1, lettera a), numero 2), del decre- to del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80 prevede quanto segue:
“2) elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferi- mento predisposto dall'Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento;”.
Note all’articolo 19:
(14) L'articolo 25, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 prevede quanto segue:
“1. Nell'ambito dell'amministrazione scolastica pe- riferica è istituita la qualifica dirigenziale per i capi di istituto preposti alle istituzioni scolastiche ed educative alle quali è stata attribuita persona- lità giuridica ed autonomia a norma dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modificazioni ed integrazioni. I dirigenti scolastici sono inquadrati in ruoli di dimensione regionale e rispondono, agli effetti dell'articolo 21, in ordine ai risultati, che sono valutati tenuto conto della speci- ficità delle funzioni e sulla base delle verifiche ef- fettuate da un nucleo di valutazione istituito presso l'amministrazione scolastica regionale, presieduto da un dirigente e composto da esperti anche non
appartenenti all'amministrazione stessa.”.
(15) L'articolo 1, comma 93, della legge 13 luglio 2015, n. 107 prevede quanto segue:
“93. La valutazione dei dirigenti scolastici è effettuata ai sensi dell'articolo 25, comma 1, del decreto le- gislativo 30 marzo 2001, n. 165. Nell'individuazio- ne degli indicatori per la valutazione del dirigente scolastico si tiene conto del contributo del dirigen- te al perseguimento dei risultati per il migliora- mento del servizio scolastico previsti nel rappor- to di autovalutazione ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, in coerenza con le disposizioni contenute nel decreto legislativo 27 ottobre 2009,
n. 150, e dei seguenti criteri generali:
a) competenze gestionali ed organizzative finalizzate al raggiungimento dei risultati, correttezza, trasparen- za, efficienza ed efficacia dell'azione dirigenziale, in relazione agli obiettivi assegnati nell'incarico trien- nale;
b) valorizzazione dell'impegno e dei meriti professiona- li del personale dell'istituto, sotto il profilo individua- le e negli ambiti collegiali;
c) apprezzamento del proprio operato all'interno della comunità professionale e sociale;
d) contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico degli studenti e dei processi organizzativi e didattici, nell'ambito dei sistemi di autovalutazione, valutazione e rendicontazione sociale;
e) direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione e della collaborazione tra le diverse componenti della comunità scolastica, dei rapporti con il contesto sociale e nella rete di scuole.”.
Note all’articolo 22:
(16) L'articolo 11 del decreto legislativo16 aprile 1994, n. 297 prevede quanto segue:
“Art. 11
Comitato per la valutazione dei docenti
1. Presso ogni istituzione scolastica ed educativa è isti- tuito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti.
2. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presie- duto dal dirigente scolastico ed è costituito dai se- guenti componenti:
a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;
b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un
rappresentante degli studenti e un rappresentan- te dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;
c) un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scola- stici e dirigenti tecnici.
3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, non- ché del successo formativo e scolastico degli stu- denti;
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle com- petenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla dif- fusione di buone pratiche didattiche;
c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.
4. Il comitato esprime altresì il proprio parere sul supe- ramento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a), ed è integra- to dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor.
5. Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del di- rigente scolastico; nel caso di valutazione del servi- zio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il comita- to esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501.”.
(17) L'articolo 1, comma 130, della legge 13 luglio 2015, n. 107 prevede quanto segue:
“130. Al termine del triennio 2016-2018, gli uffici scola- stici regionali inviano al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca una relazione sui cri- xxxx adottati dalle istituzioni scolastiche per il rico- noscimento del merito dei docenti ai sensi dell'ar- ticolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come sostituito dal comma 129 del presente articolo. Sulla base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato dal Ministro dell'istruzione, dell'univer- sità e della ricerca, previo confronto con le parti sociali e le rappresentanze professionali, predispo- ne le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale. Tali linee guida sono ri-
viste periodicamente, su indicazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sulla base delle evidenze che emergono dalle relazioni degli uffici scolastici regionali. Ai componenti del Comitato non spetta alcun compenso, indennità, gettone di presenza, rimborso di spese o emolu- mento comunque denominato.”.
Nota all’articolo 24:
(18) L'articolo 1, comma 136, della legge 13 luglio 2015, n. 107 prevede quanto segue:
“136. E' istituito il Portale unico dei dati della scuola.”.
Nota all’articolo 26:
(19) L'articolo 5 della legge regionale 26 luglio 2000, n. 19 prevede quanto segue:
“Art. 5 (Dimensionamento
delle istituzioni scolastiche)
1. Il raggiungimento delle dimensioni ottimali delle isti- tuzioni scolastiche ha la finalità di garantire alle isti- tuzioni stesse l'efficace esercizio dell'autonomia. Nel quadro di una programmazione volta ad agevolare il diritto all'istruzione attraverso una distribuzione efficace dell'offerta formativa sul territorio, il dimen- sionamento è finalizzato a:
a) dare stabilità nel tempo alle istituzioni scolasti- che;
b) assicurare alle istituzioni scolastiche la necessa- ria capacità di confronto e interazione con i sog- getti della comunità locale;
c) consentire l'inserimento dei giovani in una comu- nità culturalmente adeguata e idonea a stimolare la capacità di apprendimento e di socializzazio- ne;
d) assicurare l'ottimale impiego delle risorse pro- fessionali e strumentali.
2. Ai fini indicati al comma 1, l'indice di dimensiona- mento ottimale delle istituzioni scolastiche è indivi- duato in una popolazione scolastica media, riferita all'ambito territoriale di pertinenza, di cinquecento alunni.
3. Fermo restando il numero di istituzioni scolastiche attivabili sulla base dell'indice di cui al comma 2, ciascuna istituzione scolastica deve avere una popo- lazione, consolidata e prevedibilmente stabile alme- no per un quinquennio, compresa di norma tra tre- cento e settecento alunni, in relazione:
a) alla consistenza della popolazione scolastica re- sidente nell'area territoriale di pertinenza;
b) alle caratteristiche demografiche, orografiche,
economiche e socio-culturali del bacino di uten- za;
c) alla complessità di direzione, gestione e orga- nizzazione didattica, in relazione alla pluralità di gradi di scuola o indirizzi di studio coesistenti nella stessa istituzione.
4. La Giunta regionale approva ed aggiorna, con ca- denza triennale, il piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e procede alle conseguenti istituzioni, trasformazioni, aggregazioni o soppres- sioni, avuto riguardo ai criteri di cui al comma 3 e sentiti i pareri del Consiglio scolastico regionale, delle comunità montane e del comune di Aosta. Nella definizione del piano è possibile procedere alla costi- tuzione di istituzioni scolastiche unificando scuole di diversi gradi di istruzione nel rispetto della continu- ità fra gli stessi e scuole dello stesso grado anche di diverso tipo.”.
(20) L'articolo 1, comma 143, della legge 13 luglio 2015, n. 107 prevede quanto segue:
“143. Ai fini di incrementare l'autonomia contabile delle istituzioni scolastiche ed educative statali e di semplificare gli adempimenti amministrativi e contabili, il Ministro dell'istruzione, dell'univer- sità e della ricerca provvede, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, entro centottanta giorni dalla data di en- trata in vigore della presente legge, ad apportare le necessarie modifiche al regolamento di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione 1º febbraio 2001, n. 44, provvedendo anche all'ar- monizzazione dei sistemi contabili e alla discipli- na degli organi e dell'attività di revisione ammi- nistrativo-contabile dei convitti e degli educanda- ti.”.