CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLE MISURE
CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLE MISURE
M1C2.I4.1 “SatCom”,
M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra (relativa al progetto “Laboratori Matera”), M1C2.I4.3 “Space Factory” (relativa al programma Space Factory 4.0) e
M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy” in attuazione del:
PIANO NAZIONALE RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) Missione 1 Componente 2
e
FONDO COMPLEMENTARE (FC)
tra
la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per la trasformazione digitale (di seguito anche “Dipartimento”), con sede in Xxxx, Xxxxx Xxxxxx xx Xxxxxx, x. 00, C.F.: 80188230587, in persona del Capo Dipartimento pro tempore Xxx. Xxxxx Xxxxxxx, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 marzo 2021, in qualità di legale rappresentante del Dipartimento
e
Agenzia Spaziale Italiana (di seguito anche “ASI” o “Agenzia”), con sede in Roma, via del Politecnico snc, C.F.: 97061010589, in persona del Presidente Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx
di seguito congiuntamente “le Parti”
VISTA la legge 3 agosto 2007, n. 124, recante “Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto” e il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 novembre 2015, n. 5, recante “Disposizioni per la tutela amministrativa del segreto di Stato e delle informazioni classificate e a diffusione esclusiva”;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010 e s.m.i.,, recante la disciplina dell’autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, con cui è stato istituito il Dipartimento per la trasformazione digitale, quale Struttura generale della Presidenza del Consiglio dei ministri che supporta il Presidente o il Ministro delegato nell’esercizio delle funzioni in materia di innovazione tecnologica e digitalizzazione;
VISTO il decreto legislativo 4 giugno 2003, n. 128, recante “Riordino dell’Agenzia Spaziale Italiana”, così come modificato e integrato dalla legge 11 gennaio 2018, n. 7, che ha attribuito al Presidente del Consiglio dei ministri l’alta direzione, la responsabilità politica
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generale e il coordinamento della politica relativa ai programmi spaziali e aerospaziali, nell’interesse dello Stato;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, come modificato dal predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, e, in particolare, l’articolo 24-ter, ai sensi del quale il Dipartimento per la trasformazione digitale è preposto alla promozione e al coordinamento delle azioni del Governo finalizzate alla definizione di una strategia unitaria in materia di trasformazione digitale e di modernizzazione del Paese attraverso le tecnologie digitali e, a tal fine, dà attuazione alle direttive del Presidente in materia e assicura il coordinamento e l’esecuzione dei programmi di trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, anche fornendo supporto tecnico alle attività di implementazione di specifiche iniziative previste dall’Agenda digitale italiana, secondo i contenuti presenti nell’Agenda digitale europea;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio 2021, con il quale il xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx è stato nominato Ministro senza portafoglio;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 febbraio 2021, con il quale al predetto Ministro è stato conferito l’incarico per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 marzo 2021, con il quale al richiamato Ministro è stata conferita la delega di funzioni nelle materie dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 marzo 2021, con cui è stato conferito all’Xxx. Xxxxx Xxxxxxx l’incarico di Capo del Dipartimento per la trasformazione digitale a decorrere dal 31 marzo 2021;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 marzo 2021, concernente l’adozione del “Piano triennale di prevenzione della corruzione 2021-2023” della Presidenza del Consiglio dei ministri;
VISTI i poteri di firma del soggetto attuatore;
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” ed in particolare l’art. 15 della stessa che disciplina gli Accordi fra pubbliche amministrazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 286 recante “Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della L. 15 marzo 1997, n. 59” e in particolare l’art. 2;
VISTO il Codice in materia di protezione dei dati personali di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, come modificato dal decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante “Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla
libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)”;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante “Legge di contabilità e finanza pubblica”, come modificata dalla legge 7 aprile 2011, n. 39, recante “Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle nuove regole adottate dall'Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri”;
VISTA la legge 13 agosto 2010, n. 136, e s.m.i., recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al governo in materia di normativa antimafia”;
VISTO il decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123, concernente “Riforma dei controlli di regolarità amministrativa e contabile e potenziamento dell’attività di analisi e valutazione della spesa, a norma dell’articolo 49 della legge 31 dicembre 2009, n. 196”;
VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante “Codice dei contratti pubblici”;
VISTO il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, recante “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale” e in particolare l’articolo 41, comma 1, che ha modificato l’art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, istitutiva del CUP prevedendo che “Gli atti amministrativi anche di natura regolamentare adottati dalle Amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che dispongono il finanziamento pubblico o autorizzano l’esecuzione di progetti d'investimento pubblico, sono nulli in assenza dei corrispondenti codici di cui al comma 1 che costituiscono elemento essenziale dell’atto stesso”;
VISTA la Delibera del CIPE 26 novembre 2020, n. 63, che introduce la normativa attuativa della riforma del CUP;
VISTO il Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 luglio 2018 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014,
(UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012;
VISTO il Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088, e in particolare l’art.17 “Danno significativo agli obiettivi ambientali”;
VISTO il Regolamento (UE, Euratom) 2020/2092 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, relativo a un regime generale di condizionalità per la tutela del bilancio dell'Unione;
VISTO il Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza;
CONSIDERATO che l’art. 5, comma 2 del Regolamento (UE) 2021/241, prevede che “Il dispositivo finanzia unicamente le misure che rispettano il principio «non arrecare un danno significativo”;
VISTO il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’Italia (PNRR), presentato alla Commissione Europea in data 30 aprile 2021 ai sensi dell’art. 18 del Regolamento (UE) n. 2021/241;
VISTA la decisione di esecuzione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio 2021, recante “Approvazione della Valutazione del Piano per la ripresa e resilienza dell’Italia”, notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT 161/21, del 14 luglio 2021;
CONSIDERATE le indicazioni relative al raggiungimento di Milestone e Target contenute negli allegati alla Decisione di esecuzione del Consiglio relativa alla “Approvazione della valutazione del Piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia”;
VISTI i principi trasversali e generali previsti dal PNRR, quali, tra l’altro, il principio del contributo all’obiettivo climatico e digitale (c.d. tagging), il principio di parità di genere, l’obbligo di protezione e valorizzazione dei giovani e quello di non recare danni all’ambiente (c.d. DNSH - Do No Significant Harm);
VISTA la legge 30 dicembre 2020, n.178, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023” e, in particolare:
- l’articolo 1, comma 1042 ai sensi del quale con uno o più decreti del Ministro dell’economia e delle finanze sono stabilite le procedure amministrativo-contabili per la gestione delle risorse di cui ai commi da 1037 a 1050, nonché le modalità di rendicontazione della gestione del Fondo di cui al comma 1037;
- l’articolo 1, comma 1043, secondo periodo ai sensi del quale, al fine di supportare le attività di gestione, di monitoraggio, di rendicontazione e di controllo delle componenti del Next Generation EU, il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato sviluppa e rende disponibile un apposito sistema informatico;
VISTO il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito con modificazioni dalla legge 1° luglio 2021, n. 101, recante “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”;
VISTO il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2021, n. 108, recante “Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”;
VISTO l’articolo 6 del citato decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, ai sensi del quale sono attribuiti al Servizio centrale per il PNRR del Ministero dell’economia e delle finanze, quale punto di contatto nazionale per la Commissione europea ai sensi dell’articolo 22 del Regolamento (UE) 2021/241, funzioni di coordinamento operativo, monitoraggio,
rendicontazione e controllo del PNRR;
VISTO l’art. 9, primo comma, del decreto-legge del 31 maggio 2021, n. 77, che attualmente prevede che “Alla realizzazione operativa degli interventi previsti dal PNRR provvedono le Amministrazioni centrali, le Regioni, le Province autonome di Trento e di Bolzano e gli enti locali, sulla base delle specifiche competenze istituzionali, ovvero della diversa titolarità degli interventi definita nel PNRR, attraverso le proprie strutture, ovvero avvalendosi di soggetti attuatori esterni individuati nel PNRR, ovvero con le modalità previste dalla normativa nazionale ed europea vigente”;
VISTO il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2021, n. 113, recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionali all’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”;
VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 6 agosto 2021, come modificato dai decreti del Ministro dell’economia e delle finanze del 23 novembre 2021 e 3 febbraio 2022 e adottato ai sensi dell’articolo 7, prima comma, ultimo periodo, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, recante l’individuazione delle amministrazioni titolari degli interventi previsti nel PNRR e i target e i milestone da raggiungere per ciascun investimento e sub-investimento;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 luglio 2021, che individua la Presidenza del Consiglio dei ministri - Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale quale struttura presso la quale istituire l’Unità di missione ai sensi dell’articolo 8, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 luglio 2021, che istituisce, nell’ambito del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, l’Unità di missione di livello dirigenziale ai sensi dell’art. 8, comma, 1 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 e del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 luglio 2021;
VISTO il decreto del Ministro senza portafoglio per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 24 settembre 2021, recante l’organizzazione interna della predetta Unità di missione;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 settembre 2021, recante le modalità, le tempistiche e gli strumenti per la rilevazione dei dati di attuazione finanziaria, fisica e procedurale, nonché dei milestone e target degli investimenti e delle riforme e di tutti gli ulteriori elementi informativi previsti nel PNRR necessari per la rendicontazione alla Commissione europea;
VISTO il decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121, convertito con modificazioni dalla legge 9 novembre 2021, n. 156 e in particolare l’art. 10 recante “Procedure di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e modalità di accesso ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni”;
VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze dell’11 ottobre 2021, che definisce procedure amministrativo-contabili in ordine alla gestione del Fondo di rotazione, al flusso degli accrediti, alle richieste di pagamento, alle modalità di rendicontazione per l’attuazione dell’iniziativa Next Generation EU Italia;
VISTA la Circolare del 14 ottobre 2021, n. 21 della Ragioneria Generale dello Stato recante “Trasmissione delle Istruzioni Tecniche per la selezione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”;
VISTA la Circolare del 29 ottobre 2021, n. 25 della Ragioneria Generale dello Stato recante “Rilevazione periodica avvisi, bandi e altre procedure di attivazione degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”;
VISTO il decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose” convertito con legge 29 dicembre 2021, n. 233;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 agosto 2021, recante integrazione alla delega di funzioni al Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx, con riferimento al coordinamento delle politiche relative ai programmi spaziali e aerospaziali di cui alla legge 11 gennaio 2018, n. 7;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 aprile 2018, che, in attuazione dell’articolo 21, comma 2, del decreto legislativo 4 giugno 2003, n. 128, individua l’Ufficio del Consigliere militare quale struttura responsabile delle attività di supporto, coordinamento e segreteria del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale;
VISTA la delibera del Presidente del Consiglio dei ministri 25 marzo 2019, recante “Indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale”;
VISTO il documento del Presidente del Consiglio dei ministri 18 luglio 2019, recante la “Strategia nazionale di sicurezza per lo spazio”, che individua, tra gli obiettivi strategici da perseguire, la tutela della sicurezza nazionale anche attraverso lo spazio, garantendo l’accesso e l’uso delle relative capacità in ogni situazione, nonché lo sviluppo di iniziative private nel settore spaziale (upstream, midstream e downstream) in coerenza con i preminenti interessi del Paese;
VISTA la legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 dicembre 2021, con il quale è stato approvato il bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri per l’anno 2022 e per il triennio 2022–2024 e, in particolare, è stato istituito, per l’anno 2022, sul centro di responsabilità 1 “Segretariato generale”, il capitolo 926 “Fondo complementare PNRR - Tecnologie satellitari ed economia spaziale”;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 febbraio 2022, recante modifiche ai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 luglio 2021 e del 28 luglio 2021 relativamente al passaggio di competenze e risorse finanziarie, in materia di coordinamento dei programmi spaziali e aerospaziali, nell’ambito della Missione 1 -
Componente 2 - Investimento 4 “Tecnologie satellitari ed economia spaziale”, da “PCM - Dipartimento per la programmazione economica” a “PCM - Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale”;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 marzo 2022 con il quale è stato disposto, a decorrere dall’anno finanziario 2022, il trasferimento del capitolo di bilancio 926 “Fondo complementare PNRR – tecnologie satellitari ed economia spaziale” dal CdR 1 “Segretariato generale” al CdR 12 “Innovazione, tecnologia e trasformazione digitale” con la relativa dotazione finanziaria in termini di competenza e cassa;
VISTO il decreto del Ministro senza portafoglio per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze 23 marzo 2022, recante l’organizzazione interna della predetta Unità di missione e l’assegnazione all’Unità di Missione PNRR del Dipartimento per la trasformazione digitale la competenza in tema di Misura 1 - Componente 2 - Investimento 4;
CONSIDERATO che il PNRR, nella Missione 1 – Componente 2, prevede interventi per la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo e, in particolare, con riferimento all’Investimento 4 “Tecnologie satellitari ed economia spaziale”, il potenziamento dei sistemi di osservazione della Terra per il monitoraggio dei territori e dello spazio extra atmosferico e a rafforzare le competenze nazionali nella Space Economy;
VISTI in particolare i sub-investimenti M1C2.I4.1 “SatCom”, M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra (relativo al progetto “Laboratori Matera”), M1C2.I4.3 “Space Factory” (relativo al programma Space Factory 4.0) e M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy”;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2022 che, all’art. 1, individua i fondi assegnati all’Agenzia spaziale italiana, per gli anni dal 2022 al 2026, al fine di garantire il finanziamento dei sub-investimenti “SatCom”, “Osservazione della Terra” (relativo al progetto “Laboratori Matera”), “Space Factory” (relativo al programma Space Factory 4.0) e “In-Orbit Economy”, per l’importo complessivo di 880.000.000,00 (ottocentottanta milioni/00) di cui:
− euro 320.000.000,00, per il sub-investimento M1C2.I4.1 “SatCom” da destinare ai programmi per la comunicazione satellitare così finanziati:
● euro 210.000.000,00 da fondi PNRR;
● euro 110.000.000,00 dal fondo complementare;
− euro 40.000.000,00, per il sub-investimento M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra” da destinare al programma “Laboratori Matera” relativo allo sviluppo dello Space Center di Matera, così finanziato:
● euro 40.000.000,00 dal fondo complementare;
− euro 60.000.000,00, per il sub-investimento M1C2.I4.3 “Space Factory”, nel suo programma “Space Factory 4.0”, da destinare allo sviluppo del progetto M-AIT di piccoli satelliti, così finanziato:
● euro 60.000.000,00 dal PNRR;
− euro 460.000.000,00, per il sub-investimento M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy” da destinare ai progetti “In Orbit services” e “SST – FlyEye” per la gestione della situazione e del traffico spaziale e il monitoraggio dei detriti orbitali, così finanziati:
● euro 300.000.000,00 da fondi PNRR;
● euro 160.000.000,00 dal fondo complementare;
CONSIDERATO che la Tabella A allegata al citato decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 6 agosto 2021, come modificata dai decreti del Ministro dell’economia e delle finanze del 23 novembre 2021 e 3 febbraio 2022, individua la PCM - Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD) quale amministrazione titolare di risorse per la Misura M1C2.I4;
CONSIDERATO che il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale si avvale del Dipartimento per la trasformazione digitale per l’esercizio delle deleghe di cui al citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 marzo 2021;
CONSIDERATO che la i sub-investimenti M1C2.I4.1 “SatCom”, M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra (relativo al progetto “Laboratori Matera”), M1C2.I4.3 “Space Factory” (relativo al programma Space Factory 4.0) e M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy” prevedono le seguenti milestone e target:
● X0X0-00 Xxxxxxxxx (limitatamente ai sub-investimenti in oggetto): notifica dell’aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di tecnologia spaziale e satellitare, con scadenza Q1 2023;
● M1C2-23 Target (limitatamente al sub-investimento M1C2.4.3 nel suo programma Space Factory 4.0): messa in servizio di una Space Factory (linee integrate per la fabbricazione, l'assemblaggio, l'integrazione e il collaudo di piccoli satelliti), con scadenza Q2 2026;
● M1C2-23 Target (limitatamente al sub-investimento M1C2.4.4): Messa in servizio di almeno altri tre telescopi ad alte prestazioni in grado di identificare oggetti spaziali, di un centro operativo di sorveglianza dello spazio e
tracciamento (SST - rete di osservazione e tracciamento dei detriti spaziali), con scadenza Q2 2026;
● M1C2-24 Target (limitatamente al sub-investimento M1C2.4.1): realizzazione di almeno una costellazione o prova di fattibilità (PoC) della costellazione nell'ambito dell’iniziativa SatCom, con scadenza Q2 2026;
RITENUTO di poter conseguire le milestone e i target suindicati mediante la sottoscrizione di un Accordo che disciplini lo svolgimento in collaborazione delle attività di interesse comune e che includa la chiara ripartizione delle responsabilità e degli obblighi connessi a gestione, controllo e rendicontazione, in adempimento a quanto prescritto dalla regolamentazione europea di riferimento e dal citato decreto-legge del 31 maggio 2021, n. 77;
RITENUTO di interesse comune collaborare per garantire il conseguimento di milestone e target europei previsti nei i sub-investimenti M1C2.I4.1 “SatCom”, M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra (relativo al progetto “Laboratori Matera”), M1C2.I4.3 “Space Factory” (relativo al programma Space Factory 4.0) e M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy”;
CONSIDERATO che la citata legge 7 agosto 1990, n. 241, all’articolo 15, prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche di concludere tra loro Accordi, sottoscritti con firma digitale, per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
VISTO l’articolo 5, comma 6, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, a mente del quale il Codice dei contratti pubblici non trova applicazione rispetto ad accordi conclusi esclusivamente tra due o più Amministrazioni aggiudicatrici al ricorrere di tutte le condizioni ivi previste;
CONSIDERATO che l’ANAC, con la delibera n. 567 del 31 maggio 2017, ha puntualizzato al riguardo che “(…) la disciplina dettata dal citato art. 5, comma 6, del d.lgs. 50/2016, indica in maniera tassativa i limiti entro i quali detti accordi possono essere conclusi, affinché possa ritenersi legittima l’esenzione dal Codice. Si stabilisce, quindi, che la cooperazione deve essere finalizzata al raggiungimento di obiettivi comuni agli enti interessati e che la stessa deve essere retta esclusivamente da considerazioni inerenti all’interesse pubblico” e che “La norma contempla, quindi, una specifica disciplina degli accordi tra soggetti pubblici, quale istituto già previsto in passato e in linea generale dall’art. 15 della L. 241/1990, ai sensi del quale «anche al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”. Si tratta, com'è evidente, di un modello convenzionale di svolgimento delle pubbliche funzioni, finalizzato alla collaborazione tra amministrazioni pubbliche.”;
CONSIDERATO che il fine perseguito è un interesse di natura pubblica a beneficio e vantaggio della collettività, e che dall’Accordo tra le parti discende una reale suddivisione di compiti e responsabilità in relazione alle rispettive funzioni istituzionali e che, pertanto, entrambe le Amministrazioni forniranno il proprio rispettivo contributo;
CONSIDERATO, nello specifico, che rappresenta interesse comune delle parti collaborare in funzione della realizzazione del PNRR e che la collaborazione tra le parti risulta essere lo
strumento più idoneo per il perseguimento dei reciproci fini istituzionali e, in particolare, per la realizzazione dei sub-investimenti M1C2.I4.1 “SatCom”, M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra (relativo al progetto “Laboratori Matera”), M1C2.I4.3 “Space Factory” (relativo al programma Space Factory 4.0) e M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy” che richiede un supporto mirato, così come sancito dalle diverse disposizioni sopra riportate;
RITENUTO che, nel caso di specie, ricorrono i presupposti per attivare un Accordo di collaborazione, ai sensi dell’articolo 5, commi 6 e 7, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, nel rispetto delle vigenti normative e della giurisprudenza consolidata e che si rende necessario, pertanto, disciplinare gli aspetti operativi ed economico-finanziari della collaborazione di cui trattasi;
VISTA la nota Prot. DTD-0001458-P-20/04/2022 con la quale il Dipartimento per la trasformazione digitale ha richiesto all’UBRRAC l’assenso per l’assunzione degli impegni pluriennali a valere sulle risorse assegnate in attuazione dell’art.1 del decreto-legge n. 59/2021 sul capitolo 926 “Fondo Complementare PNRR – Tecnologie Satellitari ed Economia Spaziale” del CdR12 “Innovazione Tecnologia e Trasformazione Digitale” del Bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri ed il relativo assenso del 19 maggio 2022 all’assunzione dei citati impegni pluriennali;
VISTA la nota Prot. DTD-PNRR-372-P del 20 aprile 2022, con la quale il Dipartimento per la trasformazione digitale ha richiesto ad ASI i Piani Operativi con l’articolazione e la pianificazione delle azioni per lo sviluppo delle attività necessarie a raggiungere i target previsti, con i relativi tempi di esecuzione e il relativo impiego delle rispettive risorse, relativamente ai sub-investimenti M1C2.I4.1 “SatCom”, M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra (relativo al progetto “Laboratori Matera”), M1C2.I4.3 “Space Factory” (relativo al programma Space Factory 4.0) e M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy”;
VISTA la nota Prot. 0007323 del 18 maggio 2022 pervenuta al Dipartimento per la trasformazione digitale (prot. DTD_PNRR-466-A-180522) con la quale ASI ha trasmesso i Piani Operativi richiesti;
VISTA la citata circolare del 14 ottobre 2021 n. 21 del Ragioniere Generale dello Stato, ed effettuato, in fase di definizione del modello di Accordo preso a riferimento per il presente atto, il previsto esame congiunto con il Servizio Centrale del PNRR sulla valutazione di coerenza con i requisiti del PNRR;
Tanto premesso le Parti, come sopra individuate, convengono e stipulano quanto segue.
Articolo 1
(Premesse e definizioni)
1. Le premesse e i Piani Operativi costituiscono parte integrante del presente Accordo.
2. Ai fini del presente Accordo di collaborazione si intende per:
a) Amministrazione titolare: Dipartimento per la trasformazione digitale;
b) Soggetto attuatore: Agenzia Spaziale Italiana;
c) Interventi/o: M1C2.I4.1 “SatCom”, M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra (relativo al progetto “Laboratori Matera”), M1C2.I4.3 “Space Factory” (relativo al programma Space Factory 4.0) e M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy”, inclusi nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza Missione 1, Componente 2, del valore di euro 880.000.000,00 (ottocentottanta milioni/00) la cui realizzazione è affidata al Soggetto attuatore secondo la seguente ripartizione:
● Per il capitolo 926 “Fondo complementare PNRR - Tecnologie satellitari ed economia spaziale” del Bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, lettera a) punto 3, del decreto legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito dalla legge 1° luglio 2021, n. 101, come di seguito specificato:
● Per la contabilità speciale 6288, istituita ai sensi dell’articolo 1, comma 1039, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, come di seguito specificato:
d) Piani operativi: documenti trasmessi da ASI con la nota prot. 0007323 del 18 maggio 2022 pervenuta al Dipartimento per la trasformazione digitale (prot. DTD_PNRR-466-A-180522) che descrive le fasi delle attività progettuali necessarie ai fini dell’attuazione degli Interventi, il relativo cronoprogramma e i relativi costi.
Articolo 2
(Interesse pubblico comune alle parti)
1. Le Parti ravvisano il reciproco interesse pubblico ad attivare le necessarie forme di collaborazione per la realizzazione degli Interventi M1C2.I4.1 “SatCom”, M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra (relativo al progetto “Laboratori Matera”), M1C2.I4.3 “Space
Factory” (relativo al programma Space Factory 4.0) e M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy” per un valore di 880.000.000,00 (ottocentottantamilioni/00).
2. Nello specifico, le Parti, per quanto di loro competenza, collaborano per definire indirizzi strategici, metodologie e strumenti funzionali a supportare complessivamente l’intervento di cui sopra, garantendo il raggiungimento di milestone e target riportati nei Piani Operativi allegati e la relativa rendicontazione.
Articolo 3
(Oggetto e finalità)
1. Il presente Accordo disciplina le forme di collaborazione tra le Parti e gli impegni operativi delle medesime in attuazione degli Interventi M1C2.I4.1 “SatCom”, M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra (relativo al progetto “Laboratori Matera”), M1C2.I4.3 “Space Factory” (relativo al programma Space Factory 4.0) e M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy” della Missione 1 - Componente 2 del PNRR, in conformità ai Piani Operativi allegati, del valore di 880.000.000,00 (ottocentottantamilioni/00).
2. L’Amministrazione titolare affida al Soggetto attuatore l’attuazione del suddetto intervento alle condizioni di cui al presente Accordo.
Articolo 4
(Referenti delle Parti e Comitato di attuazione)
1. Ai fini dell’attuazione del presente Accordo le Parti individuano un referente per la gestione e per il coordinamento delle attività oggetto del presente Accordo.
2. I referenti designati dalle parti sono:
- per l’Amministrazione titolare, il Capo del Dipartimento della trasformazione digitale (o un suo delegato);
- per il Soggetto attuatore, il Direttore Generale dell’ASI (o un suo delegato).
3. Ciascuna parte si riserva il diritto di sostituire i propri referenti dandone tempestiva comunicazione a mezzo PEC all’altra parte.
4. Le Parti inoltre costituiscono un Comitato di Attuazione, composto da cinque componenti, di cui tre nominati dall’Amministrazione titolare e due dal Soggetto attuatore.
5. Il Comitato di Attuazione supporta le Parti nell’esercizio delle funzioni di coordinamento tecnico operativo delle attività oggetto del presente Accordo e, in particolare:
● garantisce il costante monitoraggio delle attività, anche al fine di proporre adeguate soluzioni ad eventuali criticità emergenti in corso di attuazione;
● esamina i contenuti dei report prodotti nel corso di attuazione ed evidenzia eventuali scostamenti rispetto alle attività programmate e ai tempi di attuazione previsti;
● assicura che non siano effettuate attività in sovrapposizione con altri interventi del PNRR.
6. Nell’ambito del Comitato di Attuazione verranno, infine, monitorate le attività eventualmente contemplate in altri investimenti finanziati dal PNRR e/o da altre fonti finanziarie (cfr. allegati Piani Operativi, Paragrafi 7) funzionali al raggiungimento degli obiettivi dei sub-investimenti in oggetto, al fine di concordare le azioni più opportune per il raggiungimento di milestone e target. In particolare, sarà cura dei referenti del Soggetto attuatore segnalare per tempo eventuali ritardi di attività interdipendenti, imputabili ad altri soggetti, che possono incidere sul raggiungimento dei citati target.
Articolo 5
(Compiti in capo all’Amministrazione titolare)
1. Con la sottoscrizione del presente Accordo, l’Amministrazione titolare dell’intervento:
a. verifica che le attività poste in essere dal Soggetto attuatore siano coerenti con le indicazioni contenute nel PNRR;
b. cura il coordinamento delle attività di gestione, monitora lo stato di attuazione, nonché cura la rendicontazione e il controllo complessivo dei sub-investimenti;
c. presidia in modo continuativo l’avanzamento degli interventi e dei relativi milestone e target, vigilando costantemente su ritardi e criticità attuative, ponendo in essere le eventuali azioni correttive e assicurando la regolarità e tempestività dell’esecuzione di tutte le attività previste per l’attuazione degli interventi;
d. rappresenta, attraverso l’Unità di missione istituita con dPCM 30 luglio 2021, il punto di contatto con il Servizio centrale per il PNRR di cui all’articolo 6 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, per l’espletamento degli adempimenti previsti dal Regolamento (UE) 2021/241 e, in particolare, per la presentazione alla Commissione europea delle richieste di pagamento ai sensi dell’articolo 24, paragrafo 2, del medesimo regolamento;
e. verifica che il Soggetto attuatore svolga una costante e completa attività di rilevazione dei dati di monitoraggio finanziario, fisico e procedurale, nonché di quelli afferenti al conseguimento di milestone e target di pertinenza degli interventi finanziati, in base alle indicazioni fornite dal Servizio Centrale PNRR;
f. trasmette al Servizio Centrale per il PNRR i dati finanziari e di realizzazione fisica e procedurale degli investimenti e delle riforme, nonché dell’avanzamento dei relativi milestone e target, attraverso le specifiche funzionalità del sistema informatico di cui all’articolo 1, comma 1043, della legge 30 dicembre 2020, n. 178;
x. xxxxxx affinché siano adottati criteri di selezione delle azioni coerenti con le regole e gli obiettivi del PNRR;
x. xxxxx proprie Linee guida in coerenza con gli indirizzi del Ministero dell’economia e delle finanze anche per assicurare la correttezza delle procedure di attuazione e rendicontazione, la regolarità della spesa e il conseguimento dei milestone e target e di ogni altro adempimento previsto dalla normativa europea e nazionale applicabile al PNRR;
i. adotta le iniziative necessarie a prevenire le frodi, i conflitti di interesse ed evitare il rischio di doppio finanziamento degli interventi, secondo le disposizioni del Regolamento (UE) 2021/241;
j. cura l'avvio delle procedure di recupero e restituzione delle risorse indebitamente utilizzate, ovvero oggetto di frode o doppio finanziamento pubblico;
x. xxxxxx sull’applicazione dei principi trasversali e generali e in particolare sul principio di “non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali” di cui all’art. 17 del Regolamento (UE) 2020/852 e sul principio del tagging clima e digitale;
x. xxxxxx, qualora pertinenti, sull’applicazione dei principi della parità di genere, della protezione e valorizzazione dei giovani e del superamento dei divari territoriali;
x. xxxxxx sugli obblighi di informazione e pubblicità di cui all’art. 34 del Regolamento (UE) 2020/2021;
n. fornisce tempestivamente al Soggetto attuatore le informazioni necessarie e pertinenti all’esecuzione dei compiti assegnati;
o. garantisce il massimo e tempestivo supporto al Soggetto attuatore per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e per l’adozione di tutti gli atti ritenuti necessari e rientranti nelle materie di propria competenza;
p. cura la gestione del flusso finanziario per il tramite del Servizio Centrale per il PNRR del Ministero dell’economia e delle finanze, impegnandosi a rendere tempestivamente disponibili le risorse finanziarie destinate all’attuazione dell’investimento in funzione della loro fruibilità;
q. elabora le informazioni fornite dal Xxxxxxxx attuatore ai fini della presentazione alla Commissione europea e alla Cabina di regia del PNRR delle relazioni di attuazione periodiche e finali;
r. collabora alla risoluzione di eventuali problematiche o difficoltà attuative segnalate dal Soggetto attuatore.
Articolo 6
(Compiti in capo al Soggetto attuatore)
1. Con la sottoscrizione del presente accordo il Soggetto attuatore:
a. garantisce la realizzazione operativa degli interventi per il raggiungimento di Milestone e Target riferiti alle Misure M1C2.I4.1 “SatCom”, M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra (relativo al progetto “Laboratori Matera”), M1C2.I4.3 “Space Factory” (relativo al programma Space Factory 4.0) e M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy”, secondo quanto riportato nei rispettivi Piani Operativi e in particolare:
● X0X0-00 Xxxxxxxxx (limitatamente ai sub-investimenti in oggetto): notifica dell’aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di tecnologia spaziale e satellitare, con scadenza Q1 2023;
● M1C2-23 Target (limitatamente al sub-investimento M1C2.4.3 nel suo programma Space Factory 4.0): messa in servizio di una Space Factory (linee integrate per la fabbricazione, l'assemblaggio, l'integrazione e il collaudo di piccoli satelliti), con scadenza Q2 2026;
● M1C2-23 Target (limitatamente al sub-investimento M1C2.4.4): messa in servizio di almeno altri tre telescopi ad alte prestazioni in grado di identificare oggetti spaziali, di un centro operativo di sorveglianza dello spazio e tracciamento (SST - rete di osservazione e tracciamento dei detriti spaziali), con scadenza Q2 2026;
● M1C2-24 Target (limitatamente al sub-investimento M1C2.4.1): realizzazione di almeno una costellazione o prova di fattibilità (PoC) della costellazione nell'ambito dell’iniziativa SatCom, con scadenza Q2 2026;
b. individua eventuali fattori che possano determinare ritardi che incidano in maniera considerevole sulla tempistica attuativa e di spesa, definita nei cronoprogrammi, relazionando all’Amministrazione Centrale titolare di intervento sugli stessi;
x. xxxxxxxx quanto previsto dall'articolo 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, in merito alla richiesta dei Codici Unici di Progetto, CUP, e ne garantisce l’indicazione su tutti gli atti amministrativo-contabili relativi all’attuazione della Misura;
d. assicura la completa tracciabilità dei flussi finanziari come previsto dall’art. 3 legge 13 agosto 2010, n. 136 e la tenuta di un’apposita codificazione contabile per l'utilizzo delle risorse del PNRR, di un proprio conto di tesoreria dello Stato da comunicare su richiesta dell’Amministrazione titolare, come previsto dal decreto del Ministro dell’economia e delle finanze dell’11 ottobre 2021;
e. effettua i controlli amministrativo-contabili previsti dalla legislazione nazionale per garantire la regolarità delle procedure e delle spese prima della loro rendicontazione all’Amministrazione titolare, attraverso la compilazione di apposite checklist di controllo di cui al successivo articolo 9, comma 2;
f. presenta all’Amministrazione titolare la rendicontazione della spesa, nei tempi e nei modi previsti dal successivo articolo 8, nonché l’avanzamento su milestone e target;
g. adotta misure adeguate volte a rispettare il principio di sana gestione finanziaria secondo quanto disciplinato nel Regolamento finanziario (UE, Euratom) 2018/1046, in particolare in materia di prevenzione dei conflitti di interessi, delle frodi, della corruzione, di recupero e restituzione dei fondi che sono stati indebitamente versati e di evitare il rischio di doppio finanziamento degli interventi, secondo quanto disposto dall’art. 22 del Regolamento (UE) 2021/241;
h. comunica all’Amministrazione titolare le irregolarità o le frodi riscontrate a seguito delle verifiche di competenza e adottare le misure necessarie, nel rispetto delle indicazioni fornite dal Ministero dell’economia e delle finanze;
i. pone in essere tutte le azioni utili a perseguire gli obiettivi prefissati e conseguire milestone e target previsti al fine di evitare il disimpegno delle risorse da parte della Commissione europea;
l. si conforma alle Linee guida di cui all’art. 5, comma 1, lett. h), adottate in coerenza con gli indirizzi emanati dal Ministero dell’economia e delle finanze, in tema di monitoraggio, controllo e rendicontazione e per qualsiasi altra attività inerente la corretta realizzazione dell’intervento per il perseguimento dell’obiettivo comune di cui all’art. 2;
m. garantisce l’alimentazione del sistema informatico di registrazione e conservazione di supporto alle attività di gestione, monitoraggio, rendicontazione e controllo delle
componenti del PNRR necessari alla sorveglianza, alla valutazione, alla gestione finanziaria;
n. garantisce il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità di cui all’art. 34 del Regolamento (UE)2021/241, assicurando, in particolare, che tutte le azioni di informazione e pubblicità poste in essere siano coerenti con le condizioni d’uso dei loghi e di altri materiali grafici definiti dall’Amministrazione titolare degli interventi (logo PNRR e immagine coordinata) e dalla Commissione europea (emblema dell’UE) per accompagnare l’attuazione del PNRR, incluso il riferimento al finanziamento da parte dell’Unione europea e all’iniziativa Next Generation EU utilizzando la frase “finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU”;
x. xxxxxxxxxx, a pena di sospensione o revoca del finanziamento, anche ai fini dell’art. 10 del presente Accordo, l’applicazione dei principi trasversali e generali e in particolare del principio di non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali (DNSH) di cui all’art. 17 del Regolamento (UE) 2020/852 e del principio del tagging clima e digitale;
p. garantisce, qualora pertinenti, l’applicazione dei principi della parità di genere, della protezione e valorizzazione dei giovani e del superamento dei divari territoriali;
q. conserva, nel rispetto della normativa eurounitaria e nazionale di riferimento, tutti gli atti e la relativa documentazione giustificativa su supporti informatici adeguati, secondo quanto previsto al successivo art. 7, comma 4, e li rende disponibili per le attività di controllo e di audit, inclusi quelli a comprova dell’assolvimento del DNSH e, ove pertinente, comprensiva di indicazioni tecniche specifiche per l’applicazione progettuale delle prescrizioni finalizzate al rispetto dei tagging climatici e digitali stimati;
r. provvede alla trasmissione di tutta la documentazione afferente al conseguimento di milestone e target, ivi inclusa quella a comprova dell’assolvimento del DNSH e, ove pertinente in base alla Misura, fornisce indicazioni tecniche specifiche per l’applicazione progettuale delle prescrizioni finalizzate al rispetto dei tagging climatici e digitali stimati;
s. fornisce su richiesta dell’Amministrazione titolare ogni informazione utile per la predisposizione della dichiarazione di affidabilità di gestione;
t. fornisce la necessaria collaborazione all’Unità di audit per il PNRR istituita presso la Ragioneria Generale dello Stato ai sensi dell’art. 7, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, per lo svolgimento dei compiti a questa assegnati dalla normativa vigente, nonché ai controlli e agli audit effettuati dal Servizio centrale per il PNRR, dalla Commissione europea, dall’OLAF, dalla Corte dei Conti europea (ECA), dalla Procura europea (EPPO) e delle competenti autorità giudiziarie nazionali;
v. collabora all’adempimento di ogni altro onere o obbligo previsto dalla normativa vigente a carico dell’Amministrazione titolare, per tutta la durata del presente Accordo.
Articolo 7
(Obblighi e responsabilità delle Parti)
1. Ciascuna Parte si impegna, in esecuzione del presente Accordo, in conformità ai Piani Operativi e con le scadenze previste da milestone e target, a contribuire allo svolgimento delle
attività di propria competenza con la massima cura e diligenza e a tenere informata l’altra parte sulle attività effettuate.
2. Le Parti sono direttamente responsabili della corretta realizzazione delle attività di spettanza e della loro conformità ai Piani Operativi, ciascuna per quanto di propria competenza e in conformità con quanto previsto dal presente Accordo, nel rispetto della tempistica concordata.
3. Le Parti si obbligano a eseguire le attività oggetto del presente Accordo nel rispetto degli indirizzi del Ministero dell’economia e delle finanze.
4. Le Parti garantiscono la conservazione e la messa a disposizione degli organismi nazionali ed europei preposti ai controlli, della documentazione di cui al Regolamento (UE) 241/2021 nei limiti temporali previsti, fatta salva in ogni caso la normativa nazionale sulle modalità e i tempi di conservazione di atti e documenti della Pubblica Amministrazione.
5. Le Parti facilitano gli eventuali controlli in loco, effettuati dal Servizio centrale per il PNRR e dall’Unità di Audit del PNRR, dalla Commissione europea e da ogni altro organismo autorizzato, anche successivamente alla conclusione del progetto, in ottemperanza delle disposizioni contenute nella normativa nazionale ed europea applicabile.
6. Le Parti si obbligano ad adempiere agli obblighi di informazione, comunicazione e pubblicità di cui all’articolo 34, paragrafo 2, del Regolamento (UE) 241/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021.
7. Le Parti si impegnano al rispetto delle norme in tema di prevenzione della corruzione e delle frodi nonché in materia di trasparenza, secondo i regolamenti e le misure adottate da ciascuna Parte.
8. Le Parti si impegnano, durante l’esecuzione del presente Accordo, all’osservanza della normativa vigente in materia fiscale e, in particolare, dichiarano che le prestazioni per la realizzazione delle attività oggetto del presente Accordo sono svolte nell’ambito dell’esercizio dei rispettivi compiti istituzionali.
Articolo 8
(Risorse e circuito finanziario)
1. Per la realizzazione dell’intervento oggetto del presente Accordo, l’Amministrazione titolare riconosce al Soggetto attuatore l’importo massimo di euro di 880.000.000,00 (ottocentottantamilioni/00) come ristoro delle spese effettivamente sostenute per le attività svolte, secondo quanto riportato nei Piani Operativi.
2. Successivamente alla registrazione del presente Accordo da parte degli organi di controllo, il Soggetto Attuatore inoltra la richiesta di trasferimento delle risorse, anche a titolo di anticipazione o di rimborso, ad avvenuto inserimento della documentazione di spesa nel sistema informativo di cui al successivo articolo 9, comma 1. L’Amministrazione titolare, verificata la corretta alimentazione del citato sistema informativo, trasferisce le risorse su un
conto di tesoreria aperto dal Soggetto Attuatore per la gestione delle risorse PNRR e del Fondo complementare.
3. L’ammontare complessivo dei trasferimenti dall’Amministrazione titolare al Soggetto attuatore non supera il 90% dell’importo riconosciuto al Soggetto attuatore di cui al comma 1 del presente articolo. La quota a saldo, pari al 10% dell’importo riconosciuto, sarà trasferita sulla base della presentazione da parte del Soggetto attuatore della richiesta attestante la conclusione dell’intervento, nonché il raggiungimento dei relativi milestone e target, in coerenza con le risultanze del citato sistema informativo.
4. Eventuali rimodulazioni finanziarie tra le voci previste nel quadro finanziario di cui ai Piani Operativi dovranno essere motivate e preventivamente comunicate all’Amministrazione titolare e dalla stessa autorizzate. Non sono soggette ad autorizzazione le rimodulazioni il cui valore è inferiore o pari al 15% del valore della singola voce di costo indicata nel Piano Operativo.
Articolo 9
(Monitoraggio e rendicontazione delle spese)
1. Il Soggetto attuatore, secondo le indicazioni fornite dall’Amministrazione titolare, deve registrare i dati di avanzamento finanziario nel sistema informativo ReGiS messo a disposizione dal Ministero dell’economia e delle finanze - o su altra piattaforma informatica per la quale sia garantita la piena interoperabilità con il sistema ReGiS - caricando la documentazione attestante il conseguimento dei milestone e target ed ogni altro documento richiesto a tal fine e, conservando la documentazione specifica relativa a ciascuna procedura di affidamento e a ciascun atto giustificativo di spesa e di pagamento, al fine di consentire l’espletamento delle verifiche indicate dal Ministero dell’economia e delle finanze.
2. Il Soggetto attuatore, pertanto, dovrà inoltrare almeno bimestralmente, tramite il sistema informativo, la rendicontazione delle spese che hanno superato con esito positivo i controlli di gestione amministrativa ordinaria, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale vigente, unitamente alle checklist di controllo definite in linea con le indicazioni del Ministero dell’economia e delle finanze.
Articolo 10
(Riduzione e revoca dei contributi)
1. L’eventuale riduzione del sostegno da parte della Commissione europea, correlato al mancato raggiungimento di milestone e target dell’intervento oggetto del presente Accordo, ovvero alla mancata tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea come indicato nell’art. 22 del Reg. (UE) 2021/241, ovvero al mancato rispetto del principio DNSH o, ove pertinenti per i sub-investimenti, del rispetto delle prescrizioni finalizzate al rispetto dei tagging climatici e digitali stimati, comporta la conseguente riduzione proporzionale delle risorse di cui all’art. 8 comma 1, fino all’eventuale totale revoca del contributo stesso, come
stabilito dall’art. 8, comma 5 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, convertito con
modificazioni dalla legge 29 luglio, 2021, n. 108.
2. Al fine di evitare la revoca, anche parziale del contributo, nonché l’esercizio dei poteri sostitutivi di cui al successivo articolo 13, nel caso in cui sopravvengano problematiche tali da incidere anche solo potenzialmente sulla corretta e puntuale attuazione degli interventi oggetto del presente Accordo, in ossequio al principio di leale collaborazione, di imparzialità e buon andamento dell’Amministrazione, il Soggetto attuatore si impegna a comunicare tempestivamente all’Amministrazione titolare tali problematiche.
3. Qualora dalle verifiche dell’Amministrazione titolare, anche nell’ambito del Comitato di Attuazione di cui all’articolo 4, risulti che il Soggetto Attuatore è in ritardo sulle tempistiche previste nei Piani Operativi, la medesima Amministrazione titolare, per il tramite dei referenti, comunica il ritardo al Soggetto attuatore che, entro dieci (10) giorni espone le ragioni del ritardo e individua le possibili soluzioni al fine di recuperare il ritardo accumulato. Le parti si impegnano a concordare un Piano di rientro tale da consentire il rispetto dei termini previsti e a monitorare periodicamente lo stato di avanzamento di tale piano.
4. Nel caso di mancato rispetto dei piani di rientro di cui al comma 3 del presente articolo, nonché di altre gravi violazioni degli obblighi previsti nel presente Accordo, tra cui il mancato raggiungimento di milestone e target, l’Amministrazione titolare potrà dichiarare risolto il rapporto con il Soggetto attuatore. In tal caso, la risoluzione si verifica di diritto quando l’Amministrazione titolare dà comunicazione al Soggetto attuatore, tramite PEC, che intende avvalersi della presente clausola risolutiva.
5. L’Amministrazione titolare adotta tutte le iniziative volte ad assicurare il raggiungimento di target e milestone stabiliti nel PNRR: laddove comunque essi non vengano raggiunti per cause non imputabili al Soggetto attuatore, il riconoscimento delle spese effettivamente sostenute e rendicontate è eseguito dall’Amministrazione titolare in raccordo con il Servizio Centrale per il PNRR sulla base delle disposizioni vigenti in materia di gestione finanziaria delle risorse previste nell’ambito del PNRR.
6. Nel caso di mancato raggiungimento dei milestone e dei target indicati nei Piani Operativi per cause imputabili alle responsabilità delle imprese appaltatrici o comunque di soggetti terzi, il Soggetto attuatore applicherà nei confronti delle imprese appaltatrici le disposizioni del Decreto legislativo n. 50/2016, e del Capitolato generale dei contratti ASI in materia di applicazione di penali e trattenute, ovvero, del codice civile in quanto applicabili. Le predette somme recuperate saranno versate dal Soggetto attuatore all’Amministrazione titolare.
7. In caso di mancato recupero delle predette somme, il Soggetto attuatore risponde direttamente nei confronti dell'Amministrazione titolare della relativa restituzione, nel limite massimo dell’importo ricevuto in relazione all’intervento di cui ai Piani Operativi, esclusivamente nell’ipotesi in cui non sia in grado di dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie ad assicurare il recupero delle stesse nei confronti dell’appaltatore ovvero di soggetti terzi inadempienti.
Articolo 11
(Affidamenti a fornitori)
1. Per lo svolgimento delle attività previste il Soggetto attuatore può avvalersi di fornitori, del cui operato è responsabile nei confronti dell’Amministrazione titolare garantendo, nelle relative procedure di affidamento, l’osservanza delle norme nazionali ed unionali in materia di appalti pubblici e di ogni altra normativa o regolamentazione prescrittiva pertinente.
Articolo 12
(Durata ed efficacia)
1. La presente Convenzione ha durata sino al 31 dicembre 2026. Entro tale termine la rendicontazione di tutti gli investimenti dovrà essere completata dal Soggetto attuatore e validata dall’Amministrazione titolare. Entro tale termine dovrà, altresì, essere effettuato il trasferimento a saldo, attestante la chiusura finanziaria del progetto, delle relative risorse finanziarie al Soggetto attuatore. La Convenzione acquisisce efficacia nei confronti delle Parti a seguito dell’avvenuta registrazione del relativo decreto di approvazione presso i competenti organi di controllo, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge.
2. Eventuali proroghe potranno essere concordate per iscritto tra le Parti, sulla base di apposita richiesta sorretta da comprovati motivi e pervenuta almeno quindici (15) giorni prima della scadenza dell’Accordo, nel rispetto della normativa eurounitaria e nazionale di riferimento.
Articolo 13
(Poteri sostitutivi)
1. In caso di mancato adempimento da parte del Soggetto attuatore di quanto previsto nel presente Accordo e nei Piani operativi, il competente Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale procede ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 12, comma 3 del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77.
Articolo 14
(Modifiche)
1. Il presente Accordo e i Piani Operativi possono essere modificati/integrati, nel periodo di validità, mediante atto aggiuntivo sottoscritto dalle Parti e sottoposto ai competenti Organi di controllo, in relazione a nuove e sopravvenute esigenze connesse alla realizzazione dell’intervento di cui all’art. 3.
Articolo 15
(Riservatezza e protezione dei dati personali)
1. Le Parti hanno l’obbligo di mantenere riservati i dati, le informazioni di natura tecnica, economica, commerciale e amministrativa e i documenti di cui vengano a conoscenza o in possesso in esecuzione del presente Accordo o, comunque, in relazione a esso, in conformità alle disposizioni di legge applicabili, di non divulgarli in alcun modo e in qualsiasi forma e di non farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all’esecuzione dell’Accordo, per la durata dell’Accordo stesso.
2. Le Parti si obbligano a far osservare ai propri dipendenti, incaricati e collaboratori la massima riservatezza su fatti e circostanze di cui gli stessi vengano a conoscenza, direttamente e/o indirettamente, per ragioni del loro ufficio, durante l’esecuzione del presente Accordo. Gli obblighi di riservatezza di cui al presente articolo rimarranno operanti fino a quando gli elementi soggetti al vincolo di riservatezza non divengano di pubblico dominio.
3. Le Parti si impegnano a concordare le eventuali modalità di pubblicizzazione o comunicazione esterna, anche a titolo individuale, del presente Accordo.
4. Nel corso dell’esecuzione delle attività oggetto del presente Accordo, ciascuna delle Parti potrà trovarsi nella condizione di dover trattare dati personali riferibili a dipendenti e/o collaboratori dell’altra Parte, motivo per cui le stesse si impegnano sin d’ora a procedere al trattamento di tali dati personali in conformità alle disposizioni di cui al Regolamento Europeo (UE) 679/2016 in materia di protezione dei dati personali (GDPR) nonché di tutte le norme di legge di volta in volta applicabili.
5. Le Parti si impegnano a condurre le suddette attività di trattamento sulla base dei principi di correttezza, liceità, trasparenza e tutela della riservatezza dei soggetti interessati e per il solo ed esclusivo fine di perseguire le finalità di cui al presente Accordo, nonché degli eventuali obblighi di legge allo stesso connessi. Tali dati saranno trattati dalle Parti con sistemi cartacei e/o automatizzati - ad opera di propri dipendenti e/o collaboratori che, in ragione della propria funzione e/o attività, hanno la necessità di trattarli, per le sole finalità suindicate e limitatamente al periodo di tempo necessario al loro conseguimento.
6. Qualora, nell’ambito dello svolgimento delle attività di cui al presente Accordo, una delle Parti si trovi nella condizione di affidare all'altra attività di trattamento di dati personali di propria titolarità o di cui è stata nominata responsabile del trattamento da parte del relativo Titolare, quest’ultima si impegna fin da ora al pieno rispetto di tutte le istruzioni che saranno impartite dalla prima e a sottoscrivere un separato accordo scritto volto a formalizzare la nomina a responsabile o a sub-responsabile del trattamento, al fine di procedere a una corretta gestione delle attività di trattamento di dati personali, nel rispetto delle disposizioni di cui all’art. 28 GDPR.
Articolo 16
(Disposizioni finali)
1. Per quanto non espressamente previsto o disciplinato all’interno del presente Accordo, trovano applicazione le disposizioni di natura legislativa e regolamentare vigenti.
2. Il presente Accordo dovrà essere registrato presso i competenti organi di controllo, al ricorrere dei presupposti di legge.
3. Il presente Accordo si compone di 16 (sedici) articoli e 5 (cinque) allegati:
- Piano Operativo del sub-investimento M1C2.I4.1 “SatCom”;
- Piano Operativo del sub-investimento M1C2.I4.2 “Osservazione della Terra – Laboratori di Matera”;
- Piano Operativo del sub-investimento M1C2.I4.3 “Space Factory – Programma Space Factory 4.0”;
- Piano Operativo del sub-investimento M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy – In-Orbit Services”;
- Piano Operativo del sub-investimento M1C2.I4.4 “In-Orbit Economy – SST/Flyeye”,
ed è sottoscritto in formato digitale.
Xxxxx, approvato e sottoscritto digitalmente dalle Parti.
Dipartimento per la trasformazione digitale Agenzia Spaziale Italiana Il Capo Dipartimento Il Presidente
Xxx. Xxxxx Xxxxxxx Xxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Xxxxxxx Xxxxxxxxx Agenzia Spaziale Italiana Presidente 20.05.2022
13:58:48
GMT+01:00
XXXXX
XXXXXXX
PRESIDENZA CONSIGLIO DEI
MINISTRI
20.05.2022
12:31:36
GMT+01:00