PROTOCOLLO D’INTESA TRA
PROTOCOLLO D’INTESA TRA
IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E
L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
Il Ministro per la pubblica amministrazione, On. Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx, con Uffici nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri in Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx XX x. 000 – 00000 Xxxx;
E
l’Università degli Studi di Udine, con sede legale in Udine, via Palladio, 8, C.F. 80014550307, legalmente rappresentata dal Rettore pro tempore, xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx, domiciliato per la carica presso la sede dell’Università,
di seguito congiuntamente “le Parti”;
VISTI
- la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante la “Disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri”;
- la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e, in particolare l’articolo 15;
- il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante “Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59” e successive modifiche e integrazioni;
- il decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1° ottobre 2012, recante “Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri” e successive modifiche e integrazioni e, in particolare, l’articolo 14 relativo alla struttura e alle funzioni del Dipartimento della funzione pubblica;
- il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione del 24 luglio 2020 recante “Organizzazione interna del Dipartimento della funzione pubblica”, registrato dalla Corte dei conti in data 13 agosto 2020, prot. n. 1842;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2021, registrato alla Corte dei conti in data 13 aprile 2021, al n. 796, con il quale è stato conferito al xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx l’incarico di Capo Dipartimento della funzione pubblica;
- il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80 recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano
nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”, convertito dalla legge 6 agosto 2021, n. 113;
- la legge 19 novembre 1990, n. 341, recante “Riforma degli ordinamenti didattici universitari”;
- il Decreto 22 ottobre 2004, n. 270 del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca concernente modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei e la struttura dell'ordinamento universitario;
- la legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario”;
- il decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68, con il quale è stata revisionata la normativa di principio in materia di diritto allo studio;
- lo Statuto dell’Università di Udine, emanato con D.R. 844 del 18.12.2015 e in vigore dal 01.01.2016;
- il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 marzo 2021 che delega il Ministro per la pubblica amministrazione on. xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx ad esercitare le funzioni di coordinamento e di indirizzo, promuovendo ogni necessaria iniziativa anche normativa e di codificazione, nonché le connesse funzioni amministrative, di vigilanza e verifica, ed ogni altra funzione attribuita al Presidente del Consiglio dei ministri, in materia, tra l’altro, di formazione, di aggiornamento professionale e di sviluppo del personale delle pubbliche amministrazioni, di programmazione e gestione delle risorse nazionali ed europee assegnate e destinate alla formazione, e di definizione di programmi generali e unitari dell'alta formazione per i dirigenti pubblici, nonché dell'aggiornamento professionale e della specializzazione dei dipendenti pubblici;
- il citato d.P.C.M. 15 marzo 2021 prevede, altresì, che il Ministro per la pubblica amministrazione per lo svolgimento delle funzioni delegate si avvalga del Dipartimento della funzione pubblica (di seguito, per brevità, anche solo “DFP”)
- il Protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministro per la pubblica amministrazione e dal Ministro dell’università e della ricerca in data 7 ottobre 2021
PREMESSO CHE
- il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della Componente 1 - Missione 1 prevede una strategia di intervento per il miglioramento in termini di efficienza e di efficacia delle amministrazioni pubbliche tramite il rafforzamento delle competenze del capitale umano delle amministrazioni stesse;
- la formazione del personale in servizio nelle pubbliche amministrazioni costituisce una leva strategica per rendere maggiormente attrattiva la pubblica amministrazione e per la modernizzazione dell’azione amministrativa, nonché per la realizzazione di effettivi miglioramenti qualitativi dei servizi ai cittadini e alle imprese;
- è necessario prevedere, in applicazione delle politiche di rilancio e sviluppo guidate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un nuovo modello unico della formazione per la pubblica amministrazione al fine di far fronte alle nuove esigenze di lavoro;
- la definizione e la progettazione di nuovi percorsi formativi presuppone una procedura di progettazione, rilevazione e analisi dei fabbisogni formativi del capitale umano attualmente in servizio e in corso di reclutamento;
- nell’ambito delle finalità del presente Protocollo si inserisce altresì l’obiettivo, condiviso dalle Parti, di dare prima attuazione al citato Protocollo d’intesa del 7 ottobre 2021 siglato dal Ministro per la pubblica amministrazione e dal Ministro dell’università e della ricerca, in specie per quanto attiene alla individuazione di Università ed Enti di ricerca per l’avvio di specifici interventi attuativi;
- le pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’articolo 15, comma l, della legge 7 agosto 1990 n. 241 e ss.mm.ii., possono concludere tra loro Accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
- gli Accordi tra le pubbliche amministrazioni rappresentano lo strumento funzionale di preventiva cooperazione e di azione coordinata di più amministrazioni, al fine di rendere l’azione amministrativa efficiente, efficace, razionale e adeguata in ossequio al principio costituzionale di buon andamento e alle previsioni del diritto comunitario,
CONSIDERATO CHE
- il DFP intende promuovere e sostenere il rafforzamento delle conoscenze e delle competenze del personale in servizio nelle pubbliche amministrazioni, al fine di garantire il miglioramento della capacità amministrativa e la qualità dei servizi erogati a cittadini e imprese;
- il DFP intende promuovere e sostenere iniziative volte a elaborare e attuare un piano unico di formazione delle pubbliche amministrazioni che, partendo dal sinergico ed istituzionale supporto di SNA e Formez PA, coinvolga tutti i centri di Alta Formazione, pubblici e privati, nazionali ed internazionali, disponibili a collaborare nella somministrazione capillare e trasversale della formazione a tutte le pubbliche amministrazioni italiane, possa sostenere il nuovo corso dettato dal PNRR e richiesto dalla Commissione Europea;
- L'Università degli Studi di Udine deve la sua peculiare genesi alla volontà popolare di rinascita successiva al sisma del 1976, che individuava nell'Università uno strumento fondamentale per il progresso civile, sociale ed economico, nonché per lo sviluppo e l'innovazione (art. 26 legge 546/1977). Essa ha quindi una naturale vocazione all'interazione con le istituzioni territoriali, le pubbliche amministrazioni e le politiche pubbliche a esse inerenti, calibrando anche in funzione di esse l'attività didattica, di ricerca e di terza missione. Tale orientamento si riscontra innanzitutto nelle aree giuridica ed economica, naturalmente primo punto di riferimento per la pubblica amministrazione, ma anche nelle aree informatica (PA digitale), scientifica (transizione ecologica) e umanistica (inclusione sociale), tutte aree nelle quali è stata progettata un'offerta formativa in grado di fornire alla
pubblica amministrazione un bagaglio di competenze innovativo, di approfondimento specialistico ma anche trasversale
- l’Università degli studi di Udine, per la sua missione – concorre allo sviluppo culturale, sociale, economico e produttivo del Paese, anche in collaborazione con soggetti nazionali, internazionali, pubblici e privati – è il partner strategico ideale per contribuire alla definizione di un piano unico di formazione delle pubbliche amministrazioni;
TUTTO CIÒ VISTO, PREMESSO E CONSIDERATO,
le Parti, come sopra rappresentate,
CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE
Articolo 1 (Premesse)
1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo unitamente agli Accordi attuativi che saranno successivamente adottati per la realizzazione delle attività previste dal successivo art. 2.
Articolo 2 (Oggetto)
1. Oggetto del presente Protocollo d’Intesa è la collaborazione tra le Parti che, nel rispetto dei reciproci fini istituzionali, riconoscono l’interesse comune a definire un piano strategico unico formativo per il rafforzamento delle conoscenze e delle competenze del personale in servizio nelle pubbliche amministrazioni, anche attraverso la progettazione, la rilevazione e l’analisi del fabbisogno formativo.
2. Le Parti si impegnano a mettere a disposizione le risorse umane, logistiche e strumentali disponibili in funzione delle esigenze operative del presente Protocollo.
3. Al fine di elaborare il piano di cui al comma 1, le Parti si impegnano da subito a realizzare le seguenti attività di interesse comune:
a) promuovere, favorire e incentivare l’iscrizione del personale in servizio nelle pubbliche amministrazioni ai corsi di studio attivati dall’Università degli studi di Udine, anche attraverso la riduzione dei connessi oneri, l’elaborazione di percorsi formativi specifici, l’adozione di misure utili a rendere immediatamente fruibile i corsi di studio concordati, per il predetto personale, anche nel corrente anno accademico;
b) collaborare alla progettazione della rilevazione del fabbisogno formativo delle pubbliche amministrazioni;
c) collaborare a rilevare il fabbisogno formativo;
d) collaborare all’analisi del fabbisogno formativo ai fini della progettazione del piano unico di formazione delle pubbliche amministrazioni;
e) collaborare all’organizzazione dell’offerta formativa e alla individuazione di eventuali
partner per la sua erogazione
4. Le attività di cui al presente Protocollo saranno realizzate con il coinvolgimento di Formez PA e della Scuola Nazionale dell’Amministrazione-SNA.
5. Nell’ambito delle attività oggetto del presente Protocollo, costituiscono specifici impegni delle Parti:
5.1 per l’Università degli studi di Udine:
- rispondere, di comune intesa con il Dipartimento della funzione pubblica, ai bisogni formativi specifici del personale in servizio nelle pubbliche amministrazioni, consentendone l’iscrizione e la frequenza, anche in modalità a distanza (sincrona e asincrona), ai corsi di studio universitari di I e II livello e ai master di I e II livello e ai corsi di formazione e alta formazione attivati dall’Ateneo, verificando altresì la possibilità, per lo start-up del presente Protocollo, di consentire deroghe alle ordinarie scadenze per le iscrizioni;
- progettare e sostenere nuovi percorsi formativi universitari e post-universitari, che saranno approvati dai competenti Organi di Ateneo, rivolti al personale in servizio nelle pubbliche amministrazioni;
5.2 per il Dipartimento della funzione pubblica:
- coordinare e integrare l’offerta formativa dell’Ateneo con quella di altre Università, secondo le priorità individuate, in modo da soddisfare il fabbisogno espresso dalle amministrazioni pubbliche;
- definire, in relazione alle attività oggetto del presente Protocollo, gli eventuali termini economici e finanziari di contribuzione ai relativi oneri, come preventivamente concordato tra le Parti.
6. Ai fini di dare attuazione alle attività oggetto del presente Protocollo, le parti si riservano di stipulare specifici Accordi attuativi.
Articolo 3
(Ambito di prima applicazione)
1. Al fine di dare prima attuazione al presente Protocollo, l’Università degli studi di Udine individua i corsi di studio universitari di I e II livello, e i master di I e II livello, i corsi di formazione e alta formazione attivati dall’Ateneo e riportati nell’allegato A.
2. Nell’ambito dell’offerta formativa di cui al precedente comma 1, l’Università degli studi di Udine:
a) attiva, a partire dal corrente anno accademico 2021-2022, i seguenti corsi di studio universitari di I e di II livello:
- Diritto per le imprese e le istituzioni, curriculum Istituzioni (L-14)
- Economia e commercio (L-33) – curriculum economia della PA
- Diritto per l'innovazione di Imprese e Pubbliche Amministrazioni, curriculum Pubbliche Amministrazioni (LM-63)
- Economia aziendale, curriculum Economia e gestione delle amministrazioni pubbliche (LM-77)
b) attiva, a partire dall’anno accademico 2022-2023, i seguenti corsi di studio universitari di I e di II livello:
- Diritto per le imprese e le istituzioni, curriculum Istituzioni (L-14)
- Economia e commercio (L-33) – curriculum economia della PA
- Tecniche dell’edilizia e del territorio (L-P/01), corso di laurea professionalizzante;
- Scienze per l'ambiente e la natura (L-32)
- Relazioni pubbliche (L-20)
- Mediazione culturale (L-12)
- Internet of Things, Big Data, Machine Learning (L-31)
- Scienze e Tecnologie Multimediali, sede di Pordenone (L-20&L-31)
- Diritto per l'innovazione di Imprese e Pubbliche Amministrazioni (LM-63)
- Economia aziendale, curriculum Economia e gestione delle amministrazioni pubbliche (LM-77)
- Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni (LM-59)
- Comunicazione Multimediale e Tecnologie dell'Informazione (LM-18&19)
- Ingegneria per l'ambiente, il territorio e la protezione civile (LM-35)
- Gestione del turismo culturale e degli eventi (LM-49)
- Analisi e gestione dell’ambiente (LM-75)
c) prevede di attivare, fatte salve le determinazioni egli organi di governo dell’Ateneo, a partire dal 1° settembre 2022, i seguenti master di I livello, master di II livello, corsi di formazione e alta formazione:
- Master Dirigere e governare le istituzioni pubbliche (I e II livello)
- Master Intelligence e ICT (focus forze dell’ordine)
- Master BIM: Building, Information Modelling
- Master Filosofia del Digitale
- Corso perfezionamento universitario in materia di appalti
- Corso di perfezionamento e aggiornamento in materia di sviluppo organizzativo per responsabili dei servizi finanziari e revisori degli enti locali
Articolo 4
(Requisiti di ammissione ai corsi di studio universitari, ai master e ai corsi di formazione e alta formazione)
1. Per essere ammessi ai corsi di studio di cui all’art. 3 è necessario essere in possesso, a seconda della tipologia di corso cui ci si intende iscrivere, di un diploma di scuola secondaria superiore di durata quinquennale oppure di una laurea di primo livello, o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
2. L’ammissione a corsi di laurea di primo livello è consentita anche a chi possiede diplomi rilasciati da istituti di istruzione secondaria superiore di durata quadriennale presso i quali non era attivo l’anno integrativo. In questo caso, anche in deroga alla disciplina vigente di Ateneo, gli Obblighi formativi aggiuntivi saranno assolti in funzione della tipologia di studenti.
3. In deroga ai bandi di ammissione per l’a.a. 2021-2022 gli studenti dipendenti pubblici sono esonerati dal sostenimento del test online TOLC- o altri test di ingresso eventualmente previsti.
4. Il numero massimo di dipendenti pubblici che possono essere ammessi ai corsi di studio di cui è determinato in modo da garantire il rispetto dei criteri di sostenibilità in termini di docenza di riferimento degli stessi corsi.
Articolo 5 (Frequenza dei corsi di studio)
1. La frequenza delle lezioni frontali dei corsi di studio di cui al precedente art. 3, lettere a) e
b) non è obbligatoria.
2. La didattica è erogata in presenza e contestualmente a distanza in modalità sincrona (attraverso piattaforme di videoconferenza), nonché a distanza in modalità asincrona (attraverso la messa a disposizione di lezioni videoregistrate).
3. Le verifiche di profitto sono svolte esclusivamente in presenza.
Articolo 6 (Contribuzione studentesca)
1. In deroga al Regolamento di Ateneo, l’importo del contributo unico onnicomprensivo a carico dello studente dipendente pubblico è fisso e pari a Euro 700,00, indipendentemente dal valore Isee per i corsi di laurea e laurea magistrale mentre per i corsi di alta formazione (master, corsi di perfezionamento e di aggiornamento) gli interessati dovranno fare riferimento alle pagine dedicate
xxxxx://xxx.xxxxx.xx/xx/xxxxxxxxx/xxxxxxxxxx-xxxx-xxxxxx/xxxxxx/xxxx-xxxxxxxxxx
2. Oltre al contributo stabilito dall’Università sarà dovuta la tassa regionale, tributo imposto dalla Regione Friuli Venezia Giulia. L’importo della tassa regionale per l’anno accademico 2021-2022 è di 160 euro. L’importo della tassa regionale per l’anno accademico 2022-2023 sarà definito dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Agli importi indicati va aggiunta l’imposta di bollo da 16 euro.
3. I dipendenti pubblici iscritti ai corsi di studio di cui al precedente art. 3 che beneficiano del contributo unico onnicomprensivo di importo fisso di cui al presente articolo non possono richiedere né il rimborso dei contributi di iscrizione a seguito dell’eventuale ottenimento di borsa di studio, né il beneficio della riduzione in base al proprio Isee 2021 per il diritto allo studio universitario.
4. I dipendenti pubblici iscritti ai corsi di studio di cui all’art. 3 beneficiano del contributo unico onnicomprensivo di importo fisso di cui al presente articolo per l’iscrizione agli anni successivi se conseguono almeno la metà dei CFU previsti per ciascun anno di corso e per un numero massimo di anni pari alla durata legale del corso più due.
Articolo 7 (Modalità di iscrizione)
1. Lo studente dipendente pubblico che intende immatricolarsi ad uno dei corsi di cui all’art. 3 sarà tenuto a seguire le indicazioni riportate nella pagina web dedicata.
2. Il pagamento del contributo si effettua mediante il servizio PagoPA. Sulla pagina xxxxx://xxx.xxxxx.xx/xx/xxxxxxxxx/xxxx-xxxxxxx-xxxxxxxx/xxxxxxx-xxxxxxxx/xxxxxxx-xxxx- studio/tasse_merito/tasse-e-diritto-allo-studio/come-%20e-%20quando-pagare-le- tasse#autotoc-item-autotoc-2 sono contenute le informazioni e le modalità operative.
3. Non sono consentiti pagamenti effettuati in modalità diverse da quelle indicate.
Articolo 8
(Scadenze delle immatricolazioni)
- La scadenza per l’immatricolazione è fissata al giorno 11 febbraio 2022 per i corsi di laurea dell’anno accademico 2021/22 e 07 ottobre 2022 per i corsi dell’anno accademico 2022/23 mentre per i corsi di alta formazione (master, corsi di perfezionamento e di aggiornamento) gli interessati dovranno fare riferimento alle pagine dedicate xxxxx://xxx.xxxxx.xx/xx/xxxxxxxxx/xxxxxxxxxx-xxxx-xxxxxx/xxxxxx/xxxx-xxxxxxxxxx
- Per i pagamenti in ritardo è prevista una sovrattassa di:
- 30,00 € per ritardi entro 20 giorni (solari) dalla scadenza prevista;
- 50,00 € per ritardi dal ventunesimo giorno al quarantesimo (solari) dalla scadenza prevista;
- 100,00 € per ritardi oltre i 40 giorni (solari) dalla scadenza prevista.
Articolo 9 (Comunicazione degli elenchi degli iscritti)
1. L’Università si impegna a comunicare al Dipartimento della funziona pubblica, entro tre mesi dalla scadenza del termine delle iscrizioni, l’elenco degli immatricolati che hanno selezionato, in fase di iscrizione, lo status “Dipendente pubblico”.
2. I suddetti elenchi riporteranno l’indicazione del nome, del cognome, del codice fiscale, del numero di matricola assegnato dall’Università degli studi di Udine, del corso di studio universitario di I e di II livello, del master di I e di II livello, del corso di formazione e di alta formazione e dell’amministrazione pubblica di appartenenza.
3. Il Dipartimento della funzione pubblica entro i successivi tre mesi, comunica all’Università degli studi di Udine l’esito dei riscontri sull’effettivo status di dipendente pubblico di ciascuno studente.
Articolo 10
(Oneri a carico del dipartimento funzione pubblica)
1. Al fine di favorire la più ampia partecipazione ai corsi di studio universitario di I e di II livello, ai master di I e di II livello e ai corsi di formazione e di alta formazione di cui all’art. 3, nella prospettiva dello sviluppo delle competenze dei dipendenti della pubblica amministrazione, il Dipartimento della funzione pubblica può prevedere, al termine di ogni anno accademico, per ciascuno studente dipendente pubblico iscritto per l’a.a. 2021-2022 e/o 2022-2023 ai corsi di studio di cui all’art. 2 del presente accordo, il rimborso di quota parte del contributo di iscrizione versato, solo ove siano rispettati i criteri indicati all’art. 5, co. 4.
2. L’eventuale quota di rimborso a carico del Dipartimento della funzione pubblica sarà definita dal Dipartimento stesso con proprio successivo provvedimento; le modalità di erogazione del rimborso, per il tramite dell’Università, saranno definite con quest’ultima con successivo provvedimento
3. Il Dipartimento della funzione pubblica eroga all’Università un contributo per l’attuazione del presente accordo, da quantificare anche in relazione al numero dei dipendenti pubblici che accedono all’offerta formativa, in ristoro di costi generali di natura organizzativa, logistica e strumentale, definito con proprio, successivo provvedimento. Detto contributo sarà versato sul conto corrente indicato dall’Università.
Articolo 11 (Abbreviazione di corso e tempo parziale)
1. È possibile ottenere una abbreviazione di corso all’atto dell’immatricolazione, per chi risulti già in possesso di un titolo di studio italiano o estero, o una carriera accademica interrotta.
2. È consentita la possibilità di concordare, all’atto dell’immatricolazione o durante gli anni successivi di iscrizione, un percorso formativo con un numero di crediti variabile fra 18 e 45 crediti invece dei 60 crediti/anno previsti (c.d. tempo parziale), onde evitare di andare fuori corso.
3. Chi ottiene l’autorizzazione al regime di tempo parziale ha diritto alla riduzione dei contributi di iscrizione, e pagherà nella misura di seguita indicata (aumentata della tassa regionale e dell’imposta di bollo):
primo e secondo anno di part-time: 630 euro pari al 90% dei contributi di iscrizione dovuti; terzo anno di part-time: 560 euro pari al 80% dei contributi di iscrizione dovuti;
anni successivi di part-time: 420 euro pari al 60% dei contributi di iscrizione dovuti;
Articolo 12 (Referenti)
1. Ai fini di coordinare, dare attuazione e monitorare tutte le attività previste dal presente Protocollo, le Parti nominano, quali propri referenti:
- per il Dipartimento della funzione pubblica, il Direttore pro tempore dell’Ufficio per l’innovazione amministrativa, lo sviluppo delle competenze e la comunicazione;
- per l’Università degli studi di Udine, il Delegato del Rettore pro tempore alla didattica.
2. Ciascuna Parte si riserva il diritto di sostituire il referente come sopra individuato, dandone tempestiva comunicazione alla controparte.
Articolo 13 (Durata, modifica e recesso)
1. Il presente Protocollo ha durata triennale a decorrere dalla sottoscrizione e potrà essere rinnovato mediante accordo scritto tra le Parti entro tre mesi dalla scadenza.
2. Gli Accordi attuativi di cui al precedente articolo 2 avranno una durata compatibile con la durata complessiva del Protocollo stesso, salvo l’ipotesi di recesso di cui al successivo comma.
3. È fatta salva la possibilità di ciascuna delle Parti di recedere, in ogni momento e senza alcuna motivazione, dal presente Protocollo previa comunicazione scritta da inoltrare all’indirizzo dell’altra parte via P.E.C., e con preavviso non inferiore a sessanta (60) giorni. La parte che esercita tale facoltà deve, contestualmente, comunicare se intende recedere anche dagli Accordi attuativi in corso. Resta inteso l’obbligo di portare a termine le attività già avviate e concordate nell'ambito del presente Protocollo.
4. Le comunicazioni andranno effettuate a mezzo posta elettronica certificata ai seguenti indirizzi:
- Università degli studi di Udine PEC xxxx@xxxxxxxxx.xxxxx.xx;
- Dipartimento della funzione pubblica: PEC xxxxxxxxxx_xxx@xxxxxxx.xxxxxxx.xx.
Articolo 14 (Contenzioso)
1. Le Parti si impegnano a risolvere in via amichevole qualsiasi controversia dovesse sorgere dalla interpretazione o applicazione del presente accordo attuativo attraverso il ricorso ad un collegio arbitrale i cui membri dovranno essere nominati in parti uguali da ciascun contraente e il cui presidente sarà nominato dai membri del collegio stesso.
2. In caso di mancato accordo, la competenza sarà del Foro di Roma.
Articolo 15 (Riservatezza)
1. Le Parti si impegnano a non divulgare all’esterno dati, notizie, informazioni di carattere riservato eventualmente acquisite a seguito e/o in relazione alle attività oggetto della presente Intesa.
Articolo 16
(Promozione e diritti di proprietà intellettuale)
1. Le Parti dichiarano di impegnarsi reciprocamente a promuovere l'immagine comune e quella di ciascuna di esse. In particolare, l'eventuale utilizzazione dei rispettivi loghi richiederà il consenso delle Parti.
2. Le Parti si impegnano altresì a pubblicare nei propri siti istituzionali le informazioni utili ad una maggiore diffusione e conoscenza delle opportunità formative offerte dall’Università di Udine e a prevedere momenti di orientamento e diffusione delle informazioni.
Articolo 17 (Disposizioni finali)
1. Per tutto quanto non espressamente stabilito, restano ferme le disposizioni previste dalla vigente normativa nazionale ed europea.
XXXXXXX
2. Le Parti convengono che il presente atto, costituito da un unico originale elettronico, è sottoscritto in modalità digitale ai sensi del D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e del d.P.C.M. 22 febbraio 2013 e ss.mm.ii.
Il Ministro per la pubblica amministrazione On. Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx | Il Rettore Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx |
Firmato digitalmente da XXXXXXXX XXXXXX
C=IT
O=PRESIDENZA CONSIGLIO DEI MINISTRI
PINTON
Firmato digitalmente da XXXXXX XXXXXXX Xxxx: 2022.01.20
15:39:59 +01'00' 11
Allegato A – Attività formative oggetto del Protocollo | |
Tipologia | Denominazione |
Corsi di studio universitari di I livello | Scienze per l'ambiente e la natura (L-32) |
Tecniche dell’edilizia e del territorio (L-P/01) | |
Economia e commercio (L-33) – indirizzo economia della PA | |
Scienze e Tecnologie Multimediali, Pordenone (L-20&L-31) | |
Internet of Things, Big Data, Machine Learning (L-31) | |
Diritto per le imprese e le istituzioni, curriculum Istituzioni (L-14) | |
Relazioni pubbliche (L-20) | |
Mediazione culturale (L-12) | |
Corsi di studio universitari di II livello | Ingegneria per l'ambiente, il territorio e la protezione civile (LM-35) |
Economia aziendale, indirizzo Economia e gestione delle amministrazioni pubbliche (LM-77) | |
Comunicazione Multimediale e Tecnologie dell'Informazione (LM-18&19) | |
Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni (LM-59) | |
Diritto per l'innovazione di Imprese e Pubbliche Amministrazioni (LM-63) | |
Gestione del turismo culturale e degli eventi (LM-49) | |
Analisi e gestione dell’ambiente (LM-75) | |
Master di I livello | Dirigere e governare le istituzioni pubbliche |
Intelligence e ICT (focus forze dell’ordine) | |
Master BIM, Building, Information Modelling | |
Filosofia del digitale | |
Master di II livello | Dirigere e governare le istituzioni pubbliche |
Corsi di formazione e di alta formazione | Corso perfezionamento universitario in materia di appalti pubblici |
Corso di perfezionamento e aggiornamento in materia di sviluppo organizzativo per responsabili dei servizi finanziari e revisori degli enti locali |
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