ALLEGATO A:
ALLEGATO A:
A1. CONDIZIONI GENERALI DELL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
SOGGETTO INTESTATARIO DELL’AUTORIZZAZIONE - GESTORE:
Ragione sociale: POLIOLI S.p.A.
Sede legale: Via Xxxxxxx Xxxxxx, n. 40 – 00000 - Xxxxxxx (XX)
C.F. e P. IVA 02358490064
UBICAZIONE IMPIANTI
Installazione di Via Xxxxxx Xxx n. 48/50 – 00000 Xxxxxxxx (XX)
CLASSIFICAZIONE INDUSTRIA INSALUBRE:
Classe I, sez. A punto 8, sez. B punto 100, sez. C punti 14 e 15 (D.M. 05/09/1994)
CODICI NOSE-P: 105.09 (fabbricazione di prodotti chimici organici di base)
109.03 (impianto di incenerimento)
CODICE NACE: 24.14
CODICE IMPIANTO: 2158/122.
CODICE IPPC: 4.1 lett. b. Fabbricazione di:
CAPACITA’ PRODUTTIVA NOMINALE | |
Trimetilolpropano | 12.000 t/a |
Trimetilolpropano Dialliletere | 3.000 t/a |
Neopentilglicole | 14.000 t/a |
Formiato di Sodio e Potassio | 24.000 t/a |
Formaldeide a 40% (impianto FOR 1 e FOR 2) | 130.000 t/a |
Glicoli | 11.000 t/a |
Dimetilesteri e DBE-IB | 10.000 t/a |
Sodio Solfato a 25% | 60.000 t/a |
Olio di Soia Epossidato | 10.000 t/a |
Calcio Formiato | 6.500 t/a |
Produzione di Biodiesel | 100.000 t/a |
CODICE IPPC: 5.2 lett b. Impianto di incenerimento
QUANTITA’ AUTORIZZATA | 80 t/giorno e 28.400 t/anno |
CAPACITA’ MAX ISTANTANEA DI STOCCAGGIO | 200 m3 |
CARICO TERMICO NOMINALE | 12.730.000 kcal/h |
CAPACITA’ NOMINALE | 3.350 kg/h |
Tecnico Responsabile dell’impianto di incenerimento xxx. X. Xxxx
Operazioni individuate ai punti D10 e D15 dell’allegato B, alla parte IV, al D. Lgs. 152/2006, sul rifiuto CER 070101* in conto proprio e per conto delle società Nord Composites Italia s.r.l. (ex Polysystems S.p.A.) con sede in Monfalcone (GO) e Sirca S.p.A. con sede in San Dono di Massanzago (PD), sul rifiuto avente CER 07.01.01* (soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri);
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ PRODUTTIVA:
ATTIVITA’ IPPC n. 1 | TABELLA “A1” | ||
Cod. IPPC | Sigla Fase | Descrizione | |
4.1B | FOR1 | Impianto per la produzione di formaldeide a 40%, sostanza liquida, classificata |
tossica per inalazione, ingestione e contatto con la pelle, utilizzata nello stabilimento come materia prima nelle fasi TMP, NPG. La materia prima di partenza è costituita da metanolo e aria. | ||
4.1B | FOR2 | Impianto per la produzione di formaldeide a 40%, sostanza liquida, classificata tossica per inalazione, ingestione e contatto con la pelle, utilizzata nello stabilimento come materia prima nelle fasi TMP, NPG. La materia prima di partenza è costituita da metanolo e aria. |
4.1B | TMP | Impianto per la produzione di trimetilolpropano, polialcole solido, bianco, di odore lievemente aromatico. Le materie prime in ingresso sono Formaldeide 40% (prodotta da FOR1 e FOR2), N-Butirraldeide, Sodio Idrossido o Potassio Idrossido e Acido Formico |
4.1B | GLC | Impianto per la produzione di glicoli. La materia prima in ingresso è rappresentata da una miscela di glicoli. Il processo di purificazione dei glicoli coinvolge Monoetilenglicoli (MEG), Dietilenglicoli (DEG), Trietilenglicoli (TEG) e Propilenglicoli (MPG). |
4.1B | NPG1 | Impianto utilizzato come back-up dell’impianto NPG2 per la produzione di neopentilglicole, polialcole solido, di colore bianco e odore leggermente aromatico. Le materie prime in ingresso sono Formaldeide, Iso-Butirraldeide, Sodio Idrossido o Potassio Idrossido e Acido Formico |
4.1B | NPG2 | Impianto per la produzione di neopentilglicole, polialcole solido, di colore bianco e odore leggermente aromatico. Le materie prime in ingresso sono Formaldeide, Iso-Butirraldeide, Sodio Idrossido o Potassio Idrossido e Acido Formico. |
4.1B | TMDA | Impianto per la produzione di trimetilolpropano dialliletere, liquido paglierino, di odore etereo. Le materie prime in ingresso sono trimetilolpropano, Cloruro di Allile e Sodio Idrossido. |
4.1B | CAFO | Impianto per la produzione di formiato di calcio per sintesi diretta tra acido formico e calce idrata/carbonato di calcio (la produzione avviene utilizzando i serbatoi F706 e F708 e parte dell’ex impianto penta) |
4.1B | ESO | Impianto per la produzione di olio di soia epossidato da olio di soia e acqua ossigenata (la produzione avviene utilizzando i serbatoi F603 e F612 e parte dell’ex impianto penta e dell’ex impianto acido formico) |
4.1B | FP | Impianto di produzione di formiato di potassio. |
4.1B | FS | Impianto di produzione di formiato di sodio. |
4.1B | DME; DBE-IB | Impianto di produzione di Dimetilesteri o Diisobutilesteri. Le materie prime in ingresso sono Acidi bicarbossilici (adipico, glutarico e succinico) e Metanolo (per DME), ed in alternativa isobutanolo (per DBE-IB). |
4.1B | SS | Impianto di produzione di solfato di sodio. |
4.1B | BD | Impianto di produzione di Biodiesel. Le materie prime in ingresso sono oli vegetali, alcool metilico, Metilato di Sodio (sol. al 30% in Metanolo), Acido Acetico. Dal processo si ottiene come sottoprodotto Glicerina. |
ATTIVITA’ IPPC n. 2 | ||
Cod. IPPC | Sigla Fase | Descrizione |
5.2 B | TDR | Impianto di incenerimento rifiuti liquidi pericolosi CER 070101* |
ATTIVITA’ NON IPPC | ||
Sigla Fase | Descrizione | |
Centrale termica di potenzialità 47,9 MW | La Centrale Termica è costituita da 3 generatori, alimentati a gas naturale, che possono operare in parallelo: Bono1 di potenza termica al focolare di 20,2 MW; Bono2 di potenza termica al focolare di 18,8 MW; Bono3 di potenza termica al focolare di 8,9 MW. |
Per gli schemi impiantistici e le planimetrie dello stabilimento si rimanda agli allegati tecnici presentati dall’impresa unitamente all’istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale e di rinnovo.
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A2. PRESCRIZIONI SPECIFICHE IN MATERIA DI GESTIONE RIFIUTI
14. Dovrà essere accertato che i terzi ai quali sono affidati i rifiuti per attività di smaltimento diverse da quelle che formano oggetto del presente provvedimento, siano muniti delle autorizzazioni previste dalla parte IV, del D. lgs. n. 152/06 e s.m.i.;
15. La presente autorizzazione è valida solo se l’istante è in possesso dei titoli legittimi di disponibilità del terreno.
16. Ai sensi di quanto previsto dall’art. 237-septies, comma 1, Titolo III-bis alla parte IV del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., il gestore dell'impianto di incenerimento deve adottare tutte le precauzioni necessarie riguardo alla consegna e alla ricezione dei rifiuti per evitare o limitare per quanto praticabile gli effetti negativi sull'ambiente, in particolare l'inquinamento dell'aria, del suolo, delle acque superficiali e sotterranee nonché altri effetti negativi sull'ambiente, odori e rumore e i rischi diretti per la salute umana. Tali misure devono essere conformi a quanto previsto dai commi 3, 4 e 5 del medesimo articolo.
17. Devono essere sempre disponibili mezzi di rapido intervento nell’eventualità che un incendio si sviluppi nell’impianto.
18. Dovranno essere tenuti a disposizione, in prossimità del circuito di movimentazione dei rifiuti liquidi ed in punti di facile ed immediato accesso, idonee barriere assorbenti da utilizzarsi per la raccolta e l’arginamento di eventuali sversamenti sui piazzali interni o su aree esterne. Tali sostanze, in caso di utilizzo, dovranno essere correttamente smaltite.
19. La viabilità di accesso all’impianto e la viabilità interna devono essere idonee a garantirne la percorribilità in ogni periodo dell’anno.
20. È fatto obbligo di realizzare ulteriori interventi tecnici ed operativi che gli organi di controllo ritengano necessari.
21. È fatto obbligo di provvedere alle analisi ed alle verifiche prescritte dagli organi di controllo.
22. La ditta dovrà sempre garantire il rispetto ambientale delle aree interessate e contermini ponendo particolare riguardo anche agli aspetti estetici e paesaggistici.
23. Deve essere comunicata ogni variazione del nominativo del direttore tecnico responsabile del termodistruttore.
1. PRESCRIZIONI RELATIVE ALLO STOCCAGGIO E INCENERIMENTO DEI RIFIUTI PRODOTTI IN CONTO PROPRIO
24. I rifiuti da incenerire hanno codice CER 070101* e sono costituiti da:
⮚ Soluzione acida zuccherina costituita essenzialmente dalle code degli impianti di produzione di polialcoli, quantità autorizzata di 80 t/g:
i. Flusso di massa minimo e massimo: 0-3.350 kg/h;
ii. P.C.I. minimi e massimi = 0-3.800 kcal/kg;
iii. contenuto di (rif. ai referti analitici trasmessi dalla ditta in data 12/11/2012, n. prot. di ricevimento 92419), dato medio indicativo:
- Pcb/Pct, Pcp: <5 ppm
- cloro totale: 61 ppm
- fluoro totale: <50 ppm
- zolfo totale: 409 ppm
- Ferro: 62 ppm
- Manganese: <0,1 ppm
- Piombo: <0,1 ppm
- Cadmio: <0,01 ppm
- Nichel: 10 ppm
- Zinco: 10,4 ppm
- Cromo totale: 6,3 ppm
- Tallio: <0,1 ppm
- Antimonio: <0,1 ppm
- Arsenico: <0,1 ppm
- Cobalto: <0,1 ppm
- Vanadio: <0,1 ppm
25. Lo stoccaggio dei rifiuti da incenerire aventi codice CER 070101* è costituito da due serbatoi fuori terra della capacità di 100 mc l’uno e quindi per una capacità massima di stoccaggio di
200 mc, denominati S150 ed S151 (come indicati nella “Planimetria generale SG-1000”, revisione del 16/01/2017). In tali serbatoi confluiscono i rifiuti di cui al CER 070101* di produzione interna al sito, sia da Nord Composites Italia s.r.l. (ex Polysystems S.p.A.) con sede in Monfalcone (GO) e Sirca S.p.A. con sede in San Dono di Massanzago (PD).
26. Sui rifiuti aventi codice CER 070101* di produzione interna al sito e delle due società consociate Nord Composites Italia s.r.l. (ex Polysystems S.p.A.) con sede in Monfalcone (GO) e Sirca S.p.A. con sede in San Dono di Massanzago (PD), dovranno essere effettuati il campionamento e le analisi a cura del titolare dell'impianto ove i rifiuti sono prodotti, ogni 12 mesi e, comunque, ogni volta che intervengano modifiche al processo di produzione. Tali analisi sono da trasmettere annualmente alla Provincia ed al Dipartimento Provinciale dell’ARPA.
2. PRESCRIZIONI SPECIFICHE IN MATERIA DI GESTIONE DI RIFIUTI PRODOTTI
27. I rifiuti prodotti in prima persona dalle attività produttive della Ditta, diversi da quelli aventi CER 070101* avviati ad incenerimento, dovranno essere gestiti con il regime del deposito temporaneo nel rispetto dell’art 183 lettera bb) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. in un’area appositamente individuata in impianto separata dagli stoccaggi dei rifiuti autorizzati e conformemente a quanto di seguito indicato:
▪ Il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti. Le aree dedicate devono essere definite per singola categoria di rifiuto e deve essere apposta una cartellonistica riportante CER e denominazione del rifiuto ivi depositato;
▪ In particolare nel caso di rifiuti pericolosi deve essere previsto un sistema di copertura (tettoia) e devono essere rispettate le norme che ne disciplinano l’imballaggio e l’etichettatura;
▪ Per quanto concerne l'etichettatura dei rifiuti pericolosi, tutti gli imballaggi devono recare alcune diciture specifiche leggibili e indelebili quali:
i. nome chimico della sostanza o delle sostanze presenti nel rifiuto. Benché l'elenco non debba essere considerato esaustivo, devono figurarvi i nomi delle sostanze che hanno condotto alla classificazione "rifiuto pericoloso";
ii. i codici relativi ai rischi associati al rifiuto;
iii. i codici relativi ai consigli di prudenza da adottare nella manipolazione del rifiuto;
▪ I contenitori o serbatoi fissi o mobili utilizzati per la raccolta dei rifiuti devono possedere adeguati requisiti di resistenza in relazione alle proprietà chimico-fisiche del rifiuto;
▪ I contenitori e/o serbatoi di rifiuti liquidi in deposito temporaneo devono essere posti su superficie pavimentata e dotati di bacino di contenimento per contenere eventuali fuoriuscite del rifiuto depositato. I bacini di contenimento devono essere di capacità pari al serbatoio stesso oppure, nel caso che nello stesso bacino di contenimento vi siano più serbatoi, la capacità del bacino deve essere pari ad almeno il 30% del volume totale dei serbatoi, in ogni caso non inferiore al volume del serbatoio di maggiore capacità, aumentato del 10% e, in ogni caso, dotato di adeguato sistema di svuotamento;
▪ I contenitori e i serbatoi devono essere provvisti di sistema di chiusura, accessori e dispositivi atti ad effettuare in condizioni di sicurezza le operazioni di riempimento, travaso e svuotamento;
▪ Le manichette ed i raccordi dei tubi utilizzati per il carico e lo scarico dei rifiuti liquidi contenuti nelle cisterne devono essere mantenuti in perfetta efficienza al fine di evitare dispersioni nell'ambiente;
▪ I rifiuti che possono dar luogo a fuoriuscita di liquidi devono essere collocati in contenitori a tenuta, corredati da idonei sistemi di raccolta per i liquidi;
▪ Lo stoccaggio dei fusti o cisternette deve essere effettuato all'interno di strutture fisse, la sovrapposizione diretta non deve superare i tre piani;
▪ Le eventuali vasche presenti per lo stoccaggio di rifiuti liquidi devono possedere adeguati requisiti di resistenza in relazione alle proprietà chimico-fisiche dei rifiuti stessi. Le vasche devono essere attrezzate con coperture atte ad evitare che le acque meteoriche vengano a contatto con i rifiuti. Le vasche devono essere provviste di sistemi in grado di evidenziare e contenere eventuali perdite; le eventuali emissioni gassose devono essere captate ed inviate ad apposito sistema di abbattimento.
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A3. EMISSIONE IN ATMOSFERA PRESCRIZIONI E VALORI LIMITE DI EMISSIONE
STABILIMENTO: POLIOLI S.p.A. di Vercelli - Via Xxxxxx Xxx, n. 48/50 | ATTIVITA’ IPPC n. 1 e 2; ATTIVITA’ NON IPPC | CODICI IPPC: 4.1B e 5.1 | CODICE IMPIANTO: 2158/122 | TABELLA “A2” | |||||||
Punto di emissione | Impianto/fase di provenienza e blocco macchina che genera l'emissione | Portata [mc/h a 0°C e 0,101MPa] | Durata emissioni [h/giorno] | Frequenza | Temp [°C] | Tipo di sostanza inquinante | Limiti emissione | Altezza punto di emissione dal suolo[m] | Diametro o lati sezione [m o mxm] | Tipo di impianto di abbattimento | |
[mg/mc a 0°C e 0,101 MPa] | [kg/h] | ||||||||||
E2 | XXXXXXX XXXX 0 | 28.000 | 24 | continua | 170 | NOX (11), come NO2 | 250 | 7 | 25 | 1,08 | --- |
CO (11) | --- | --- | |||||||||
E3 | XXXXXXX XXXX 0 | 28.000 | 24 | continua | 170 | NOX (11), come NO2 | 250 | 7 | 26 | 1,115 | --- |
CO (11) | --- | --- | |||||||||
E4 | CALDAIA BONO 3 | 16.000 | 24 | continua per 8000 ore/anno | 190 | NOX (11), come NO2 | 250 | 4 | 26 | 0,72 | --- |
CO (11) | --- | --- | |||||||||
1 | TMP - colonna di lavaggio C600 | 77 | 24 | continua | 20÷30 | Formaldeide | 1 | --- | 12,7 | 0,15 | A.U. |
2 | TMP - colonna di lavaggio C400 | 19 | 24 | continua | 20÷30 | Formaldeide | 1 | --- | 7,9 | 0,15 | A.U. |
3 | TMP - colonna di lavaggio C700 | 500 | 24 | continua | 20÷30 | Aria satura vapor d'acqua | --- | --- | 4 | 0,2 | A.U. |
4 | TMP - abbattitori ad umido | 300 | 24 | continua | 20÷30 | Aria satura vapor d'acqua | --- | --- | 5,7 | 0,13 x 0,13 | A.U. |
5 | TMP - abbattitori ad umido | 1 | 24 | continua | 20÷30 | Aria satura vapor d'acqua | --- | --- | 5 | 0,065 | A.U. |
6 | FS/FP - stoccaggio e cristallizzazione | 331 | 24 | continua | 20÷30 | Formaldeide | 5 | 0,002 | 12,7 | 0,15 | A.U. |
Acido Formico | 5 | 0,002 | |||||||||
7 | FS/FP - centrifugazione linea 1 | 5 | 24 | continua | 40 | --- | --- | --- | 15,6 | 0,11 | --- |
8 | FS/FP - centrifugazione linea 2 | 5 | 24 | continua | 40 | --- | --- | --- | 15,6 | 0,11 | --- |
9 | FS/FP - essiccamento linea 1 | 6.000 | 24 | continua | 40 | CO2 | 5300 | 31,8 | 19 | 0,3 | A.U.V. |
Acido Formico | 3 | 0,018 | |||||||||
10 | FS/FP - essiccamento linea 2 | 6.000 | 24 | continua | 40 | CO2 | 5300 | 31,8 | 19 | 0,3 | A.U.V. |
Acido Formico | 3 | 0,018 | |||||||||
11 | SOLFATO SODICO - stoccaggio soluzione | 4 | 24 | continua | 50 | --- | --- | --- | 13,5 | 0,11 | --- |
12 | SOLFATO SODICO - cristallizzazione | 120 | 24 | continua | 30 | --- | --- | --- | 3 | 0,11 | --- |
13 | SOLFATO SODICO - centrifugazione linea 1 | 4 | 24 | continua | 40 | --- | --- | --- | 6,9 | 0,11 | --- |
14 | SOLFATO SODICO - centrifugazione linea 2 | 4 | 24 | continua | 40 | --- | --- | --- | 7,2 | 0,11 | --- |
15 | SOLFATO SODICO - essiccamento linea 1 | 5.000 | 24 | continua | 42 | CO2 | 7550 | 37,75 | 17,7 | 0,28 x 0,23 | A.U.V. |
Acido Formico | 8 | 0,04 | |||||||||
16 | SOLFATO SODICO - essiccamento linea 2 | 5.000 | 24 | continua | 42 | CO2 | 7550 | 37,75 | 21,5 | 0,5 | A.U.V. |
Acido Formico | 8 | 0,04 | |||||||||
17 | SOLFATO SODICO - raffreddamento linea 1 | 5.000 | 24 | continua | 30 | --- | --- | --- | 18,9 | 0,23 x 0,33 | A.U.V. |
18 | SOLFATO SODICO - raffreddamento linea 2 | 5.000 | 24 | continua | 30 | --- | --- | --- | 18,8 | 0,2 x 0,26 | A.U.V. |
19 | SOLFATO SODICO - stoccaggio linea 1 | 6 | 24 | (1) | 30 | --- | --- | --- | 15,6 | 0,25 | --- |
20 | SOLFATO SODICO - stoccaggio linea 2 | 6 | 24 | (1) | 30 | --- | --- | --- | 15,6 | 0,25 | --- |
21 | NPG 1, NPG 2 - serbatoi (S680-1) | 3 | 24 | continua | 20-30 | Aria satura vapor d'acqua | --- | --- | 20 | 0,04 | X.X. |
00 | XXX 0, XXX 2 - distillazione C455 | 0,15 | 24 | continua | 20-30 | Aria satura vapor d'acqua | --- | --- | 20 | 0,04 | A.U. |
23 | NPG 1, NPG 2 - serbatoi (F252) | 0,15 | 24 | continua | 20-30 | Aria satura vapor d'acqua | --- | --- | 3 | 0,04 | A.U. |
24 | GLICOLI - colonna abbattimento C455 | 48 | 24 | continua | 20-30 | COV | 1 | 0,000 | 13,8 | 0,11 | X.X. |
00 | XXX 0, XXX 2 - colonna abbattimento linee 1 e 2 | 60 | 24 | continua | 20-30 | Formaldeide | 1 | 0,000 | 6,4 | 0,11 | A.U. |
29 | NPG 2 - serbatoio intermedio S273 | 2,5 | 24 | continua | 30 | Formaldeide | 1 | 0,000 | 11,1 | 0,08 | --- |
30 | NPG 2 - serbatoio intermedio S274 | 6,25 | 2,5 | 3 ore | 40 | Formaldeide | 1 | 0,000 | 11,1 | 0,08 | --- |
31 | NPG 2 - serbatoio intermedio S275 | 3,75 | 24 | continua | 50 | --- | --- | --- | 11,1 | 0,08 | --- |
32 | NPG 1, NPG 2 - colonna abbattimento polveri | 600 | 24 | continua | 25 | --- | --- | --- | 8 | 0,262 | A.U. |
STABILIMENTO: POLIOLI S.p.A. di Vercelli - Via Xxxxxx Xxx, n. 48/50 | ATTIVITA’ IPPC n. 1 e 2; ATTIVITA’ NON IPPC | CODICI IPPC: 4.1B e 5.1 | CODICE IMPIANTO: 2158/122 | TABELLA “A2” | |||||||
Punto di emissione | Impianto/fase di provenienza e blocco macchina che genera l'emissione | Portata [mc/h a 0°C e 0,101MPa] | Durata emissioni [h/giorno] | Frequenza | Temp [°C] | Tipo di sostanza inquinante | Limiti emissione | Altezza punto di emissione dal suolo[m] | Diametro o lati sezione [m o mxm] | Tipo di impianto di abbattimento | |
[mg/mc a 0°C e 0,101 MPa] | [kg/h] | ||||||||||
33 | CAFO - colonna lavaggio C200, serbatoi F706 e F708 | 50 | 24 | continua | 20-30 | COV | 1 | --- | 15 | 0,15 | A.U. |
34 | ESO – Abbattimento ad umido (C1101 – ex C603) | 5 | 24 | continua | 20-30 | Acido Formico | 5 | --- | 5 | 0,15 | A.U. |
35 | DME - colonna lavaggio C402 (ex C623) | 20 | 24 | continua | 20-30 | --- | --- | --- | 6 | 0,100 | A.U. |
36 * | PENTAERITRITE - abbattitore ad umido | 6.000 | 24 | continua | 20-30 | Polveri di penta | 1 | --- | 11 | 0,500 | A.U.V. |
37-38 * | PENTAERITRITE - Filtri a maniche (2) | 1.000 | 24 | continua | 20-30 | Polveri di penta | 10 | 0,010 | 11 | --- | F.T. |
39 | CAFO - Abbattitore ad umido | 10.000 | 24 | continua | 20-30 | Polveri totali | 10 | 0,100 | 6 | 0,550 | A.U.V. |
Formaldeide | 5 | 0,050 | |||||||||
40 * | PENTAERITRITE - Cristallizzatore penta grezza D303 | 120 | 24 | continua | 40-50 | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
41 * | PENTAERITRITE - Pompa vuoto G302/G302B | 650 | 24 | continua | 30-40 | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
42 * | PENTAERITRITE - Dissolutore penta grezza | 70 | 24 | continua | 50-60 | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
43 * | PENTAERITRITE - Cristallizzatore penta pura | 120 | 24 | continua | 40-50 | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
44 * | PENTAERITRITE - Pompa vuoto G401/G402/G403 | 310 | 24 | continua | 30-40 | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
45 | ESO - (F1301 – ex F301) | 5 | 24 | continua | 20-30 | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
46 * | PENTAERITRITE - F401A | ||||||||||
47 | ESO - (F1401 - ex F401B) | ||||||||||
48 * | PENTAERITRITE - F304 | ||||||||||
49 * | PENTAERITRITE - F406 | ||||||||||
50 * | PENTAERITRITE - F601 | ||||||||||
51 | DME - F401 (ex F620) | ||||||||||
52 | CAFO - F275 (ex F605) | ||||||||||
53 * | PENTAERITRITE - S162 | 10 | 24 | continua | 20-30 | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
54 | FOR1 - compressore aria | 4.000 | 24 | continua | 45 | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
55 | FOR1 - postcombustore catalitico | 6.300 | 24 | continua | 70 | Formaldeide | 10 | 0,063 | 30 | 0,04 | P.C. |
Metanolo | 14 | 0,088 | |||||||||
Altri organici | 80 | 0,504 | |||||||||
56 | FOR1 - serbatoi S301 metanolo | 30 | --- | discontinua | 20 | Metanolo | 10 | --- | 5 | 0,08 | Guardia idraulica |
57 | DME / DBE-IB - Colonna lavaggio C101 (ex C705) | 10 | 24 | continua | 20-30 | C.O.V. | 1 | --- | 11 | 0,1 | A.U. |
59 | DME – Stoccaggi S501, S502 (ex S332 – S336) | 3 | 24 | continua | 20-30 | --- | --- | --- | 11 | 0,065 | A.U. |
61 | BIODIESEL - Reattore | 150 | 10 | discontinua | 25 | Metanolo | 150 | 0,023 | 30 | 0,05 | A.U.V. |
62 | S401, S404A/B, F103 | 2.000 | 24 | continua | 25 | Metanolo | 60 | --- | 12 | 0,25 | A.U. |
Acido acetico | 30 | --- | |||||||||
Isobutanolo | 35 | --- | |||||||||
63 | BIODIESEL - S301, X000X/X, X000X/X, X000, X000, S501A/B, S601 | 150 | 24 | discontinua | 25 | --- | --- | --- | --- | --- | --- |
64 | TMDA - Impianto di abbattimento | max 30 | 4/5 giorni alla settimana | discontinua | 20-30 | Alcole allilico | 1 | --- | 19 | 0,11 | A.U. |
Toluolo | 1 | --- | |||||||||
72 | SERBATOI - F803 | 20 | --- | --- | 50 | Emissione non significativa | 4 | 50 | --- | ||
73 | SERBATOI - serbatoio condensato n°3 /60 m3 cad. | 9 | --- | --- | 20 | --- | --- | --- | 8 | 65 | --- |
74 | SERBATOI - da X000 XXX sol. 90% (3) | 2,25 | 24 | continua | 60 | NPG | tracce | --- | 5 | 50 | --- |
STABILIMENTO: POLIOLI S.p.A. di Vercelli - Via Xxxxxx Xxx, n. 48/50
Portata [mc/h
ATTIVITA’ IPPC n. 1 e 2; ATTIVITA’ NON IPPC
Durata
CODICI IPPC: 4.1B e 5.1
CODICE IMPIANTO: 2158/122
Limiti emissione Altezza punto di
Diametro o lati
TABELLA “A2”
Tipo di impianto
Punto di emissione
Impianto/fase di provenienza e blocco macchina che genera l'emissione
a 0°C e 0,101MPa]
emissioni [h/giorno]
Frequenza
Temp [°C]
Tipo di sostanza inquinante
[mg/mc a 0°C e 0,101 MPa]
[kg/h]
emissione dal suolo[m]
sezione [m o mxm]
di abbattimento
75 SERBATOI - da X000 XXX fuso (3)
76 SERBATOI - da X000 XXX fuso
77 SERBATOI - espansore O.D. L/1
78 SERBATOI - espansore O.D. L/2
79 SERBATOI - da F628
80 SERBATOI - S10/C - code A.F.
81 SERBATOI - S25/1 O.C.
82 SERBATOI - S10 A/B butirraldeide
83 SERBATOI - S270 acido formico soluzione
84 SERBATOI - S321-S322 isobutirraldeide
85 SERBATOI - S272
86 SERBATOI - S262
87 SERBATOI - S21
88 SERBATOI - S20
2,25
2,25 - 1
1
1
2
--- 25
15
20
15
20
25
3
0,2
24
12
---
--- 24
--- 1
n.d. (4) 1,5
n.d. (4)
n.d. (5)
n.d. (5) 60 gg/anno
24
continua discontinua
---
---
continua
---
2/sett. discontinua 1
discontinua discontinua discontinua discontinua continua
140
140
50
50
60
ambiente 50
ambiente ambiente ambiente ambiente 60
50
80
NPG NPG
---
---
---
---
---
Butirraldeide Acido formico Isobutirraldeide
---
Aria satura vapor d'acqua Aria satura vapor d'acqua Aria satura vapor d'acqua
tracce tracce
---
---
---
---
--- 3
5
3
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
5
5
15,7
23
5
2
11
3
3
3
10
10
10
11
50
50
50
50
40
150
60
80
80
80
65
65
80
80
---
---
---
---
---
---
--- A.U.
A.U.
A.U.
---
---
---
---
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
108
118
119
120
121
122
123
124 *
125 *
SERBATOI - da X00 XXX soluzione SERBATOI - S23A (6) SERBATOI - S23B (6)
SERBATOI - S24A SERBATOI - S24B SERBATOI - S26 SERBATOI - S27 SERBATOI - S333 (7) SERBATOI - S335 (7) SERBATOI - S339 SERBATOI - S330 SERBATOI - S331
SERBATOI - S501 (ex S332) - DME SERBATOI - S1501 (ex S336) - ESO SERBATOI - S337
SERBATOI - S334 SERBATOI - S338
SERBATOI - acido fosforico soluzione SERBATOI - urea soluzione 40%
FOR2 - postcombustore catalitico
TERMODISTRUTTORE
CAFO - F151 ESO - F110 CAFO - F276 CAFO - F277 CAFO - F152
PENTAERITRITE - F403 PENTAERITRITE - F404
10
1
1
---
---
---
--- 4
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
--- 12.000
19.771
5
12
24
24
---
---
---
--- 24
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
--- 24
24
24
continua continua continua
---
---
---
---
continua
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
continua
continua continua
50
50
50
ambiente
---
---
--- 40
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
--- 70
250-320
20-30
Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa
Aria satura vapor d'acqua --- ---
Aria satura vapor d'acqua --- ---
Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa Emissione non significativa
Formaldeide 10 0,12
Metanolo 14 0,168
Altri organici 80 0,96
PARAMETRI E VALORI LIMITE come definiti dall'Allegato 1, paragrafo A del Titolo III bis alla Parte IV del D. Lgs. 152/2006 e smi
--- --- ---
13
14
13
13
13
14
13
13
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
--- 29
40
---
80
80
80
80
80
80
80
80
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
--- 0,5
1,268
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
---
--- P.C.
P.T.
---
STABILIMENTO: POLIOLI S.p.A. di Vercelli - Via Xxxxxx Xxx, n. 48/50 | ATTIVITA’ IPPC n. 1 e 2; ATTIVITA’ NON IPPC | CODICI IPPC: 4.1B e 5.1 | CODICE IMPIANTO: 2158/122 | TABELLA “A2” | |||||||
Punto di emissione | Impianto/fase di provenienza e blocco macchina che genera l'emissione | Portata [mc/h a 0°C e 0,101MPa] | Durata emissioni [h/giorno] | Frequenza | Temp [°C] | Tipo di sostanza inquinante | Limiti emissione | Altezza punto di emissione dal suolo[m] | Diametro o lati sezione [m o mxm] | Tipo di impianto di abbattimento | |
[mg/mc a 0°C e 0,101 MPa] | [kg/h] | ||||||||||
126 * | PENTAERITRITE - F404B | ||||||||||
127 * | PENTAERITRITE - F409 | ||||||||||
128 | CAFO - cristallizzazione formiato calcio | 150 | 24 | continua | 20-30 | Acido formico | 5 | 0,001 | 25 | 100 | --- |
129 | CAFO - Essiccamento formiato di calcio | 6.000 | 24 | continua | 20÷30 | Acido formico | 5 | 0,030 | 25 | 0,3 | A.U.V. |
130 | CAFO - Trasporto e stoccaggio formiato di calcio (8) | 200 | 24 | discontinua | 30÷40 | Polveri formiato di calcio | 10 | 0,002 | 20 | --- | F.T. |
130bis | CAFO - Trasporto e stoccaggio formiato di calcio (8) | 200 | 24 | discontinua | 30÷40 | Polveri formiato di calcio | 10 | 0,002 | 20 | --- | F.T. |
131 | CAFO - Stoccaggio idrato di calce (9) | 1.000 | n.d. | continua | 20÷30 | Polveri calce | 10 | 0,010 | 19,3 | --- | F.T. |
131bis | CAFO - Stoccaggio idrato di calce (9) | 1.000 | n.d. | continua | 20÷30 | Polveri calce | 10 | 0,010 | 19,3 | --- | F.T. |
132 | ESO - Stoccaggio aiuto filtrante (10) | 1.000 | n.d. | discontinua | 20÷30 | Polveri aiuto filtrante | 10 | 0,010 | 16 | --- | F.T. |
132bis | ESO - Stoccaggio aiuto filtrante (10) | 1.000 | n.d. | discontinua | 20÷30 | Polveri aiuto filtrante | 10 | 0,010 | 16 | --- | F.T. |
133 | FORMIATO DI SODIO - Confezionamento | 6.000 | 24 | continua | 20÷30 | Acido formico | 5 | 0,030 | 5 | 0,3 | A.U. |
Polveri totali | 10 | 0,060 | |||||||||
134 | NPG - Serbatoi S551 e S552 | 2.000 | 24 | continua | 20÷30 | Vapor d'acqua | --- | --- | 20 | 0,27 | A.U. |
135 * | INSACCO MALEICA - Ricambio d'aria locale insacco | 6.000 | 24 | continua | 20÷30 | Emissione non significativa | 12 | 0,35 | A.U. |
* Punti di emissione inattivi Legenda impianti di abbattimento:
n.d. = non determinabile A.U. = abbattitore ad umido
(1) emissione continua di 1 Nm3/h e discontinua di 2,4 Nm3/h per 60'' ogni 30 minuti A.U.V. = abbattitore ad umido Venturi
(2) funziona un silo solo: esiste E21 o E21bis F.T. = filtro a tessuto
(3) non possono esistere contemporaneamente P.T. = post combustore termico
(4) solo in caso di escursione termica P.C. = post combustore catalitico
(5) carico da autobotti
(6) punti di emissione non attivi contemporaneamente
(7) punti di emissione non attivi contemporaneamente
(8) punti di emissione non attivi contemporaneamente
(9) punti di emissione non attivi contemporaneamente
(10) punti di emissione non attivi contemporaneamente
(11) valori di concentrazione e flusso riferiti a gas secco e tenore volumetrico di ossigeno del 3%
PRESCRIZIONI SPECIFICHE:
28. Salvo quanto diversamente indicato, i valori limite di emissione fissati in tabella “A3” sono espressi in concentrazione media oraria (mg/Nm3 = massa di sostanza contenuta in un metro cubo di effluente riferito a 0°C e 0,101 MPa, previa detrazione del tenore di vapore acqueo) o in flusso di massa (kg/h) e rappresentano il massimo quantitativo in massa di inquinante contenuto nel flusso gassoso strettamente necessario all’evacuazione di tutti gli effluenti prodotti, in condizioni di sicurezza, senza ricorso a diluizioni non necessarie.
29. L’esercizio e la manutenzione degli impianti devono essere tali da garantire, in tutte le condizioni di funzionamento, escluse le fasi di avviamento e di arresto, il rispetto dei limiti di emissione fissati in tabella A2 nonché il massimo contenimento delle emissioni diffuse.
30. Qualora si verifichi un’anomalia o un guasto tale da non permettere il rispetto dei valori limite di emissione, la Ditta deve informare la Provincia e l’ARPA immediatamente e comunque entro e non oltre le otto ore successive all’evento, fermo restando l’obbligo della Ditta di procedere al ripristino funzionale dell’impianto nel più breve tempo possibile e di sospendere l’esercizio dell’impianto se l’anomalia o il guasto può determinare un pericolo per la salute umana e per l’ambiente. In tali casi l’autorità competente potrà disporre la riduzione e/o la cessazione delle attività o altre prescrizioni, fermo restando l’obbligo del gestore di procedere all’adozione tempestiva delle misure necessarie per garantire un ripristino della conformità dell’impianto nel più breve tempo possibile.
31. Il rilevamento periodico delle emissioni deve essere eseguito secondo quanto indicato nel piano di monitoraggio e controllo (riportato al suballegato A.7 del presente allegato), sui camini e con la periodicità indicata alla tabella 1.6.1 dello stesso, e comunque in continuità con gli ultimi autocontrolli eseguiti, ad opera di un tecnico abilitato e per tutti i parametri ivi indicati. Il controllo deve essere eseguito nelle più gravose condizioni di esercizio degli impianti. Per l'effettuazione degli autocontrolli e per la presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNICHIM in merito alle "Strategie di campionamento e criteri di valutazione delle emissioni" (Manuale n. 158/1988), nonché i metodi di campionamento riportati nella Tabella A, sezione 1.6.1. del Piano di Monitoraggio e Controllo allegato al presente provvedimento. Metodi alternativi possono essere utilizzati a condizione che garantiscano prestazioni equivalenti in termini di sensibilità, accuratezza e precisione. In tal caso nella presentazione dei risultati deve essere descritta la metodica utilizzata.
32. Il Gestore deve comunicare, con un anticipo di 15 giorni, alla Provincia ed all’ARPA, il periodo in cui intende effettuare gli autocontrolli periodici di cui ai punti precedenti, e presentare i risultati entro un termine massimo di 30 giorni dalla data di emanazione del rapporto analitico. Il Report relativo alle operazioni di autocontrollo sulle emissioni in atmosfera deve essere redatto in accordo con il “modello autocontrolli emissioni atmosfera” approvato con D.D. n. 3159 del 03/12/2014 e reperibile sul sito web della Provincia.
33. Le emissioni provenienti dal camino E1 (turbina a gas gestita da Alpiq Vercelli s.r.l.) e dai camini E2, E3 ed E4 (caldaie BONO 1, BONO 2, BONO 3 gestite da Polioli S.p.A.) oltre al rispetto dei valori limite di emissione previsti dalle relative autorizzazioni, non potranno comunque superare complessivamente i seguenti limiti annui: NOX: 320 t/anno; CO 200 t/anno. Si demanda ai Gestori Alpiq Vercelli s.r.l. e Polioli S.p.A. l’onere di accordarsi reciprocamente ai fini di garantire il rispetto e la verifica congiunta di tale prescrizione: a riguardo sarà poi fornita opportuna rendicontazione da parte di ciascuno nel rispettivo report annuale da trasmettersi secondo le modalità riportate nei relativi Piani di Monitoraggio e Controllo allegati alle rispettive A.I.A..
34. Le emissioni provenienti dalle caldaie appartenenti alla ditta Polioli, denominate Bono1, Bono2, Bono3, (punti di emissione n. E2, E3 ed E4) devono essere monitorate in continuo secondo le modalità descritte nella relazione tecnica n. 2070047 del 05/11/2007, “Caratterizzazione Sperimentale della Emissione Specifica di inquinanti in relazione al
consumo di combustibile nell’impianto di generazione termica dell’insediamento Polioli S.p.A. in Vercelli”, riportata nell’Allegato 2 al presente provvedimento.
35. Le curve di correlazione tra le emissioni inquinanti ed il consumo di metano, definite per il monitoraggio in continuo delle caldaie Bono, devono essere rideterminate con frequenza annuale in concomitanza con i controlli periodici a camino;
36. Con riferimento ai camini E108 ed E55, relativi ai post-combustori catalitici dell’impianto di Formaldeide, oltre ai parametri indicati nella tabella A2, devono essere rilevati annualmente anche NOX, come NO2, CO, Aldeidi, Acidi Organici ed il regime di temperatura di esercizio del post combustore durante i campionamenti.
37. Nella camera di post-combustione dell’impianto di incenerimento (camino E118) devono essere costantemente mantenuti i seguenti parametri operativi:
a) Tenore di ossigeno libero nei fumi in uscita (misura effettuata a camino e considerata equivalente al quella in uscita alla camera di post-combustione): maggiore o uguale a 3% in volume;
b) Velocità media gas in ingresso: maggiore o uguale a 10 m/secondo;
c) Tempo di permanenza dei fumi: minimo 2 secondi;
d) Temperatura fumi in uscita: maggiore o uguale a 850° C;
38. L’impianto di incenerimento deve essere dotato di un sistema automatico che impedisca l’alimentazione dei rifiuti in camera di combustione nei seguenti casi:
a) all’avviamento, fino al raggiungimento della temperatura minima prevista di 850°;
b) qualora la temperatura minima prevista nella camera di combustione scenda al di sotto degli 850°;
c) qualora il tenore di O2 nei fumi in uscita alla camera di post-combustione (misura effettuata a camino e considerata equivalente al quella in uscita alla camera di post- combustione) sia inferiore al 3 % in volume. In tale caso deve essere immesso combustibile di supporto (metano) ed aria per ripristinare le condizioni di esercizio ottimali;
d) ogni volta che le misurazioni in continuo indichino il superamento dei limiti di emissione, riferite al valore medio semiorario.
39. I risultati delle misurazioni effettuate per verificare l’osservanza dei valori limite di emissione per il camino E118 (impianto di incenerimento) sono normalizzati alle condizioni descritte all’Allegato 1, lettera B al Titolo III-bis alla Parte IV del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.. Per la valutazione dell’osservanza dei valori limite di emissione in atmosfera si applica quanto definito al paragrafo C dell’Allegato 1 al Titolo III-bis alla Parte IV del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i..
40. Il sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni (SME) relativo al camino E118, di cui al Manuale di gestione SME approvato, deve prevedere la rilevazione in continuo di concentrazione di O2 libero, la temperatura degli effluenti in uscita dalla camera di combustione (ovvero a camino nell’impossibilità di installare un misuratore in continuo nella camera di combustione) ed i parametri CO, NOX, Polveri Totali, COT ed SO2. Lo S.M.E. a servizio del camino E118 deve inoltre essere dotato di una sezione relativa alle tre caldaie Bono, per le quali dovranno essere indicati i valori dei flussi di massa orari di CO ed NOX calcolati, la portata oraria di metano combusto misurato e lo stato di funzionamento. I dati dovranno essere consultabili on-line con apposita password fornita al Comune, alla Provincia ed all’ARPA e dovranno essere conservati per almeno cinque anni.
41. Il sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni al camino E118 deve essere gestito conformemente alla norma UNI 14181:2015.
42. Secondo quanto previsto all’art. 237-quattuordecies, c. 3, del Titolo II bis della Parte IV del D. Lgs. n. 152/06, al camino E118 devono essere effettuate misurazioni periodiche, con cadenza quadrimestrale, dei parametri HF e NH3.
43. I sistemi di misurazione in continuo devono essere tarati almeno una volta l'anno e deve essere data comunicazione in tal senso all’ARPA di Vercelli affinché possa presenziare alle operazioni.
44. I condotti per il convogliamento degli effluenti agli impianti di abbattimento, nonché quelli per lo scarico in atmosfera degli effluenti, devono essere provvisti di idonee prese (dotate di opportuna chiusura) per la misura ed il campionamento degli effluenti. Devono inoltre essere garantite le condizioni di sicurezza per l’accessibilità alle prese di campionamento nel rispetto dei disposti normativi previsti dal D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. in materia di sicurezza sul lavoro. Al fine di elevare in quota il materiale tecnico necessario ai campionamenti, ogni piattaforma di lavoro dovrà essere dotata di un sistema manuale di sollevamento delle apparecchiature a carrucole con fune idonea provvista di idoneo sistema di blocco per quote inferiori a 10 m e per quote superiori, sistemi di sollevamento elettrico come argani o verricelli provvisti di sistemi frenanti, o sistema equivalente (ad es. gru). A lato della postazione di lavoro, deve essere sempre garantito uno spazio libero di sufficiente larghezza per permettere il sollevamento di attrezzature al punto di prelievo collocato in quota.
45. Al fine di favorire la dispersione delle emissioni, la direzione del loro flusso allo sbocco deve essere verticale verso l'alto e l'altezza minima dei punti di emissione essere tale da superare di almeno un metro qualsiasi ostacolo o struttura distante meno di dieci metri; i punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento devono avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dell'apertura più alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri. Eventuale deroga alla presente prescrizione potrà, su richiesta dell'impresa, essere concessa dal Comune.
Emissioni diffuse
46. Ai fini del contenimento delle emissioni diffuse la Ditta dovrà inoltre:
- assicurare il massimo svuotamento delle tubazioni/manichette flessibili utilizzate per la movimentazione della sostanze chimiche e dotarle di opportune chiusure manuali al fine di eliminare completamente qualsiasi fonte di odore;
- migliorare la gestione dei presidi depurativi installati a servizio degli sfiati dei serbatoi di stoccaggio, garantendo una corretta e periodica pulizia dei corpi di riempimento.
47. I reflui prodotti dall’impianto di N-butirraldeide devono essere convogliati, tramite tubazione dedicata, direttamente alla vasca di omogeinizzazione dell’impianto di depurazione.
48. Al fine di contenere l’impatto odorigeno di un’eventuale perdita nel bacino di contenimento dei serbatoi per lo stoccaggio dei rifiuti liquidi (S150 e S151) e permettere in tempi brevi e in ogni momento, il recupero e la pulizia dell’area, deve essere mantenuta in corretto funzionamento la pompa sommersa all’interno del bacino di contenimento, ed il rispettivo pozzetto di recupero deve essere chiuso con una cappa, la cui aria aspirata viene utilizzata come parte dell’aria comburente per il termovalorizzatore.
***********************************************
A4. SCARICHI IDRICI e ACQUE METEORICHE PRESCRIZIONI E VALORI LIMITE DI EMISSIONE
TABELLA “A3” | STABILIMENTO POLIOLI S.p.A. Xxx X. Xxx, x. 00/00 - Xxxxxxxx | CODICI IPPC: 4.1 B, 5.2 B | |
N° X.xx di scarico | Tipologia acque reflue | Portata di scarico [m3/h] | Corpo recettore |
B1 | scarico industriale e acque meteoriche di emergenza | --- | Colatore AIAV |
B2 | industriali: acque di processo (es. evaporato), reflui provenienti dalle ditte ALPIQ e MATER, spurgo torri di raffreddamento, acque di raffreddamento. | 350 | Colatore AIAV |
meteoriche: acque dei bacini di contenimento e di dilavamento delle aree di carico e scarico; domestiche, comprese quelle della ditta ALPIQ. | 500 |
L’autorizzazione allo scarico, integrata nel presente provvedimento di A.I.A., è subordinata al nulla-osta del Titolare/Gestore del corpo idrico ricettore dei reflui scaricati.
DESCRIZIONE IMPIANTO DI DEPURAZIONE.
L’impianto di depurazione è costituito da un processo di depurazione biologica a due linee in parallelo, a due stadi in serie: il primo mediante percolazione, il secondo è un’ossidazione biologica a fanghi attivi.
Le varie fasi costituenti il depuratore sono:
- sollevamento degli scarichi in un vascone di omogeneizzazione;
- sollevamento e rilancio alla fase successiva (uno per ogni linea);
- correzione del pH (uno per ogni linea);
- filtri percolatori (tre per la linea 1, uno per la linea 2);
- ossidazione biologica;
- separazione del film biologico prodotto nella percolazione mediante decantatore meccanizzato in vasche rettangolari;
- ossidazione biologica a fanghi attivi in vasche funzionanti in parallelo e corredate da turbine per il trasferimento di ossigeno fisse (300 m3 per linea);
- separazione dei fanghi biologici di supero prodotti mediante decantazione in vasche;
- secondo pozzetto di sollevamento di emergenza delle acque depurate quando non dovessero avere le caratteristiche di legge (a tale pozzetto confluiscono le acque da depurare dal primo pozzetto qualora presentassero anomalie rispetto alle caratteristiche medie normali);
- stoccaggio di emergenza in vasca di lagunaggio da 5000 m3.
La sezione di trattamento dei fanghi è costituita da:
- ozonizzazione dei fanghi con ossigeno;
- vasca di stabilizzazione -mineralizzazione aerobica dei fanghi di supero (ca 600 m3);
- disidratazione meccanica (centrifuga e nastro presse) e da una stazione di stoccaggio e dosaggio flocculanti per le varie decantazioni e per il trattamento fanghi.
All’impianto di depurazione confluiscono le acque di processo di Polioli, le acque meteoriche dilavanti le superfici scolanti del sito Polioli e ALPIQ, le acque domestiche del sito Polioli ed ALPIQ e le acque reflue industriali provenienti dallo stabilimento MATER.
Le acque di raffreddamento provenienti dalle attività di Polioli sono scaricate direttamente insieme alle acque meteoriche di seconda pioggia.
Le acque reflue sono classificate come industriali e domestiche, secondo quanto previsto dall’art. 74, punto g) ed h) del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. oltre alle acque meteoriche di dilavamento.
Polioli è autorizzata a scaricare le acque industriali, domestiche, meteoriche e meteoriche di dilavamento, trattate in impianto di depurazione biologico a fanghi attivi, prodotte nel sito Polioli e nello stabilimento ALPIQ in acque superficiali, canale antistante lo stabilimento – Colatore AIAV Roggia Molinara di Larizzate - utilizzando n. 2 punti di scarico, aventi le caratteristiche riepilogate in tabella “A3”.
Polioli risulta, pertanto, titolare anche dello scarico delle acque reflue prodotte dallo stabilimento ALPIQ.
Le acque reflue prodotte dallo stabilimento ALPIQ risultano campionabili ai pozzetti di campionamento C2 per le acque domestiche e C3 per le acque industriali, ubicati all’interno dello stabilimento Polioli prima della miscelazione con i reflui prodotti dall’insediamento Polioli, così come indicato nella planimetria dello schema fognario “Allegato U”, all’istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale.
PRESCRIZIONI SPECIFICHE:
49. Relativamente alle acque di raffreddamento i 12 pozzetti di campionamento presenti prima della miscelazione con le acque meteoriche, indicati con i punti da D1 a D12 nella planimetria dello schema fognario “Allegato U” all’istanza di Autorizzazione Integrata Ambientale, vengono considerati come pozzetti di ispezione e campionamento a carattere fiscale e, pertanto, i reflui dovranno rispettare i limiti di accettabilità allo scarico stabiliti dalla Tabella 3 Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. n. 152/2006;
50. Ai punti di scarico devono essere rispettati i limiti di accettabilità della Tabella 3 dell’Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.;
51. Deve essere garantita la corretta e costante efficienza dell’impianto di depurazione, in modo da garantire, in ogni condizione operativa, il rispetto dei limiti di cui al punto precedente;
52. E’ preclusa ogni possibilità di scarico di reflui non depurati o depurati solo parzialmente, eventuali condotte convoglianti reflui non depurati devono essere eliminate;
53. I serbatoi di stoccaggio dei composti aggiunti nelle varie fasi depurative devono essere dotati di vasche di contenimento adeguatamente dimensionate, che impediscano, in caso di incidenti, lo sversamento delle sostanze contenute sul suolo o nel corpo recettore;
54. Devono essere installati sistemi visivi ed acustici sui punti critici dell’impianto di depurazione per segnalare eventuali anomalie o blocchi, rilevabili in postazione sempre presidiata;
55. I fanghi asportati devono essere stoccati e smaltiti nel rispetto delle vigenti normative in materia e la documentazione deve essere tenuta a disposizione degli Enti di controllo;
56. I pozzetti di campionamento prima dell’immissione devono essere resi costantemente agibili;
57. Non devono essere immessi nello scarico reflui o liquami provenienti da altre attività, se non previo conseguimento di nuova specifica autorizzazione;
58. Prima degli scarichi deve essere posto un misuratore di TC (Carbonio totale) con registrazione dei dati in continuo, a disposizione degli Enti di controllo per almeno un anno;
59. I dati analitici degli autocontrolli devono essere tenuti a disposizione degli Enti di controllo per almeno un anno, e trasmessi secondo le modalità previste nel piano di monitoraggio e controllo (capitolo A4);
60. Devono essere osservate ed ottimizzate tutte le indicazioni contenute nella richiesta di autorizzazione che permettono il controllo della qualità del refluo scaricato;
61. Deve sempre essere garantita l’accessibilità al soggetto incaricato al controllo, ad effettuare le ispezioni, i controlli e i prelievi di campioni necessari all’accertamento del rispetto dei valori limite di emissione;
ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO E ACQUE DI LAVAGGIO DELLE AREE ESTERNE
Dal piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche presentato dall’azienda il 16/06/2006 (n. prot. di ricevimento 22754 del 16/06/2006) e approvato con il provvedimento A.I.A. n. 57804 del 30/10/2007, sono individuate quali superfici scolanti: le aree sottostanti agli impianti di produzione, i bacini di contenimento dei serbatoi di stoccaggio e le piazzole di scarico di ferrocisterne ed autocisterne, così come individuate nella planimetria allegata al piano medesimo. Le acque meteoriche dilavanti le superfici scolanti, in via cautelativa, vengono raccolte interamente, senza separazione dai primi 5 millimetri, ed inviate all’impianto di depurazione unitamente alle acque reflue industriali e domestiche.
62. Per quanto riguarda la miscelazione delle acque meteoriche provenienti dalle superfici scolanti con le altre tipologie di refluo, al pozzetto terminale posto a monte dello scarico nel corpo idrico recettore, devono essere rispettati i limiti di accettabilità allo scarico stabiliti dalla Tabella 3 Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. n. 152/2006;
63. Per quanto riguarda le acque meteoriche, non dilavanti le superfici scolanti, considerato che sono collettate nella condotta utilizzata per lo scarico delle acque di raffreddamento, e quindi raggiungono il pozzetto terminale posto a monte del copro idrico recettore, devono rispettare i limiti di accettabilità allo scarico stabiliti dalla Tabella 3 Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. n. 152/2006.
64. Dovranno essere sempre disponibili presso l’impianto idonei materiali assorbenti (ad es. sabbia, segatura…) da utilizzarsi per la raccolta e l’arginamento di eventuali sversamenti sui piazzali interni o su aree esterne. Tali sostanze, in caso di utilizzo, dovranno essere correttamente smaltite;
65. Il personale addetto all’insediamento dovrà essere formato ed informato secondo quanto previsto dal Regolamento Regionale n. 1/R – 2006 e s.m.i.;
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A5. PROTEZIONE DEL SUOLO E DELLE ACQUE SOTTERRANEE
66. Si prende atto dei contenuti della Verifica Preliminare trasmessa in data 28/09/2015 e delle successive integrazioni fornite il 19/01/2017 (n. prot. di ricevimento 1462), da cui emerge che non sussiste l’obbligo della redazione della Relazione di Riferimento e si prescrive che:
a. la verifica preliminare dovrà essere necessariamente aggiornata ogni qualvolta sussistano modifiche nelle sostanze miscele utilizzate, tali da introdurre nuovi frasi di rischio o aumenti dei quantitativi in utilizzo, nonché qualora i presidi di sicurezza in essere per lo stoccaggio e la manipolazione delle stesse siano interessati da interventi di modifica;
b. dovrà essere tenuto un registro delle manutenzioni dei bacini di contenimento dei serbatoi contenenti sostanze pericolose (vedi tabella allegato 1 integrazioni 19/01/2017 (n. prot. di ricevimento 1462).
67. in caso di cessazione definitiva delle attività, deve essere evitato qualsiasi rischio di inquinamento ed il sito stesso deve essere ripristinato secondo quanto indicato nel piano di dismissione dello stabilimento presentato dalla Ditta in data 10/12/2014 (ns. prot. di ricevimento PEC 39267).
68. L’attuazione del piano di dismissione deve essere comunicata a Provincia e ARPA con un anticipo di 60 giorni, allegando un cronoprogramma degli interventi ed un piano di indagine ambientale atto a verificare che all’atto di dismissione del sito non siano presenti livelli di contaminazione delle matrici potenzialmente interessate (suolo/sottosuolo e acque sotterranee) superiori alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione. Il set analitico deve essere rappresentativo delle sostanze utilizzate nel ciclo produttivo. Le verifiche ambientali dovranno
essere svolte su tutto il sito e, qualora venisse rappresentato un superamento dei limiti, la Ditta sarà tenuta ad inviarne comunicazione ai sensi di Legge (al momento art. 242 e seg. del D.Lgs
n. 152/2006 e s.m.i.) e seguire le relative procedure.
69. Gli esiti delle operazioni di messa in sicurezza e bonifica degli impianti dovranno poi essere comunicate a Provincia e ARPA entro 30 giorni dall’avvenuta cessazione delle attività. È in ogni caso fatta salva la normativa in materia di bonifica di cui alla parte IV del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. nel caso in cui si accerti la presenza di contaminazione delle matrici ambientali coinvolte dal sito produttivo.
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A6. EMISSIONI SONORE
Il Comune di Vercelli ha approvato in via definitiva il proprio Piano di Classificazione Acustica, con D.C.C. n. 50 del 20/04/2004. Pertanto, i limiti acustici attualmente in vigore sono quelli contenuti nel D.P.C.M. 14 novembre 1997.
In particolare, lo stabilimento produttivo si colloca in Classe VI (aree esclusivamente industriali), affiancato da due fasce cuscinetto in classe V (Aree prevalentemente industriali) e IV (Aree di intensa attività umana) e dalla restante area agricola in Classe III (Area di tipo misto). I limiti acustici associati alla classe citata in precedenza sono i seguenti (secondo il D.P.C.M. 14 novembre 1997):
Classe acustica | Limite di immissione assoluto | Limite di emissione | ||
Diurno [db(A)] | Notturno [db(A)] | Diurno [db(A)] | Notturno [db(A)] | |
III | 60 | 50 | 55 | 45 |
IV | 65 | 55 | 60 | 50 |
V | 70 | 60 | 65 | 55 |
VI | 70 | 70 | 65 | 65 |
70. Le attività dello stabilimento devono rispettare i limiti acustici imposti secondo il vigente Piano di Classificazione Acustica Comunale per la zona di ubicazione.
71. In caso di variazioni della classificazione acustica del territorio comunale, la Ditta deve dare attuazione a quanto previsto dall’art. 14, comma 1 della Legge Regionale 52/2000 e s.m.i. recante “Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento acustico”. La verifica della compatibilità delle emissioni sonore, effettuata secondo quanto stabilito dal DM 16 marzo 1998 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”, deve essere trasmessa alla Provincia, eventualmente correlata di apposito piano di risanamento acustico, nei casi di superamento dei limiti stabiliti.
72. Ogni qualvolta siano previste modifiche impiantistiche significative presso lo stabilimento, deve essere trasmessa alla Provincia la documentazione relativa alla valutazione previsionale di impatto acustico, redatta secondo quanto stabilito dalla DGR 2 febbraio 2004 n.9-11616 “Criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico”.
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A.7 PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Il seguente piano di monitoraggio e controllo costituisce un aggiornamento del precedente piano allegato all’A.I.A. n. 189 del 22/01/2015 rilasciata alla ditta POLIOLI S.p.A., redatto sulla base di quanto emerso in fase di istruttoria delle modifiche comunicate.
Premessa
Piano di Monitoraggio e Controllo ai sensi della parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 la quale costituisce recepimento ed attuazione della Direttiva 2010/75/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 24 novembre 2010, concernente la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento, relativo all’impianto IPPC codici 4.1b e 5.2b della ditta POLIOLI S.p.A., con stabilimento produttivo sito nel Comune di Vercelli, via Xxxxxx Xxx, 48/50.
Il presente Piano di Monitoraggio e Controllo è conforme alle indicazioni della linea guida sui “sistemi di monitoraggio” (Gazzetta Ufficiale N. 135 del 13 Giugno 2005, decreto 31 gennaio 2005 recante “Emanazione di linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell'allegato I del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 372”).
Finalità del piano
In attuazione dell’art. 29-sexies (autorizzazione integrata ambientale) comma 6 della Parte II del D. Lgs. 152/06 e s.m.i., il Piano di Monitoraggio e Controllo che segue, d’ora in poi semplicemente Piano, ha la finalità principale della verifica di conformità dell’esercizio dell’impianto alle condizioni prescritte nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) rilasciata per l’impianto in premessa, ed è pertanto parte integrante dell’A.I.A. suddetta.
Condizioni generali prescritte per l’esecuzione del piano
1. Il gestore dovrà eseguire campionamenti, analisi, misure, verifiche, manutenzione e calibrazione come indicato nelle tabelle riportate nei capitoli successivi.
2. La misura dei parametri stabiliti nel presente piano deve essere effettuata nelle più gravose condizioni di esercizio.
3. I dati relativi alla manutenzione e calibratura degli strumenti di misura devono essere registrati e conservati presso la ditta.
4. Nei casi in cui la qualità e l’attendibilità della misura di un parametro è influenzata dalla miscelazione delle emissioni, il parametro dovrà essere analizzato prima di tale miscelazione, ove possibile.
5. Il sistema di monitoraggio e di analisi dovrà essere mantenuto in perfette condizioni di operatività al fine di avere rilevazioni sempre accurate e puntuali circa le emissioni e gli scarichi. Misurazioni per la calibrazione/taratura in accordo con i metodi di misura di
riferimento (CEN standard) dovranno essere poste in essere almeno una volta ogni due anni, ove non diversamente specificato. Il certificato relativo a tali calibrazioni/tarature dovrà essere tenuto a disposizione degli enti di controllo presso lo stabilimento.
6. La frequenza, i metodi e lo scopo del monitoraggio, i campionamenti e le analisi, così come prescritti nel presente Piano, potranno essere emendati dietro permesso scritto dell’Autorità competente.
7. Il gestore dovrà predisporre un accesso sicuro ai seguenti punti di campionamento e monitoraggio:
a) punti di campionamento delle emissioni in atmosfera
b) area di stoccaggio dei rifiuti nel sito
c) pozzetti di campionamento fiscali per le acque reflue
d) pozzi utilizzati nel sito.
e) piezometri.
Il gestore dovrà inoltre predisporre un accesso a tutti gli altri punti di campionamento oggetto del presente Piano.
8. Eventuali procedure interne di campionamento e misura devono essere ben definite su appositi registri e consultabili dagli enti preposti al controllo.
1. COMPONENTI AMBIENTALI
1.1 Consumo materie prime
Denominazione Codice (CAS, …) | Fase di utilizzo | Metodo misura e frequenza | Unità di misura | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
Alcol metilico | FOR1/FOR2, DME | kg/a | Reg. cartaceo e/o informatico | |
Miscela di glicoli | GLC | kg/a | Vedi sopra | |
Sodio idrossido 50% | NPG1/NPG2 | Calcolato dal totale | kg/a | Vedi sopra |
Potassio idrossido 50% | NPG1/NPG2 | Calcolato dal totale | kg/a | Vedi sopra |
Isobutirraldeide | NPG1/NPG2 | kg/a | Vedi sopra | |
Formaldeide 40% | NPG1/NPG2 | kg/a | Vedi sopra | |
Acidi bicarbossilici adipico, glutarico, succinico | DME/DBEIB | kg/a | Vedi sopra | |
Butirraldeide | TMP | kg/a | Vedi sopra | |
Alcole 2-etilesilico | TMP/NPG1 e 2 | kg/a | Vedi sopra | |
Formaldeide 40% | TMP | kg/a | Vedi sopra | |
Sodio idrossido 50% | TMP | Calcolato dal totale | kg/a | Vedi sopra |
Potassio idrossido 50% | TMP | Calcolato dal totale | kg/a | Vedi sopra |
Cloruro di allile | TMDA | kg/a | Vedi sopra | |
Sodio idrossido 50% | TMDA | kg/a | Vedi sopra | |
Trimetilpropano | TMDA | kg/a | Vedi sopra | |
Formiato 30% | Sodio formiato 30% | kg/a | Vedi sopra | |
Carbonato di calcio | CAFO | kg/a | Vedi sopra | |
Acido formico | CAFO | kg/a | Vedi sopra | |
Perossido di Idrogeno | ESO | kg/a | Vedi sopra | |
Olio di Soia | ESO | kg/a | Vedi sopra | |
Isobutanolo | DBEIB | kg/a | Vedi sopra |
1.2 Controllo radiometrico (non applicabile)
1.3 Consumo risorse idriche per uso industriale
Tipologia (Pozzo, acquedotto, ecc) | Fase di utilizzo | Utilizzo (industriale, civile, raffreddamento, ecc.) | Metodo misura e frequenza | Unità di misura | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
Pozzi 1-5 | FOR 1 e 2 | Processo, raffreddamento, depuraz. aria, caldaia, altro | lettura contatore e relativa stima* o calcolo relativi ai singoli utilizzi - Annuale | mc/a | Registro cartaceo e/o informatico |
Pozzi 1-5 | TMP | Raffreddamento, depuraz. aria, altro | Vedi sopra | mc/a | Vedi sopra |
Pozzi 1-5 | DME / DBE-IB | Raffreddamento, depuraz. aria, altro | Vedi sopra | mc/a | Vedi sopra |
Pozzi 1-5 | GLC | Raffreddamento, depuraz. aria, altro | Vedi sopra | mc/a | Vedi sopra |
Pozzi 1-5 | NPG 1 e 2 | Processo, raffreddamento, depuraz. aria, altro | Vedi sopra | mc/a | Vedi sopra |
Pozzi 1-5 | TMDA | Raffreddamento, depuraz. aria, altro | Vedi sopra | mc/a | Vedi sopra |
Pozzi 1-5 | FP | Raffreddamento, depuraz. aria, altro | Vedi sopra | mc/a | Vedi sopra |
Pozzi 1-5 | FS | Raffreddamento, depuraz. aria, altro | Vedi sopra | mc/a | Vedi sopra |
Pozzi 1-5 | CAFO | Raffreddamento, depuraz. aria, altro | Vedi sopra | mc/a | Vedi sopra |
Pozzi 1-5 | ESO | Raffreddamento, depuraz. aria, altro | Vedi sopra | mc/a | Vedi sopra |
Tipologia (Pozzo, acquedotto, ecc) | Fase di utilizzo | Utilizzo (industriale, civile, raffreddamento, ecc.) | Metodo misura e frequenza | Unità di misura | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
Pozzi 1-5 | Biodiesel | Raffreddamento, depuraz. aria, altro | Vedi sopra | mc/a | Vedi sopra |
Pozzo 1 | Processo, raffreddamento, depuraz. aria, caldaia, altro | Lettura del contatore - Mensile | mc/mese | Registro cartaceo e/o informatico | |
Pozzo 2 | Vedi sopra | Vedi sopra | mc/mese | Vedi sopra | |
Pozzo 3 | Vedi sopra | Vedi sopra | mc/mese | Vedi sopra | |
Pozzo 4 | Vedi sopra | Vedi sopra | mc/mese | Vedi sopra | |
Pozzo 5 | Vedi sopra | Vedi sopra | mc/mese | Vedi sopra | |
Totale acqua captata dai 5 pozzi | Vedi sopra | Vedi sopra | mc/mese | Vedi sopra |
*Dove il dato è richiesto come stima è necessario specificare le modalità di calcolo della stima
1.4 Energia
Descrizione (energia prodotta, venduta, consumata, ecc.) | Tipologia (elettrica, termica) | Fase di utilizzo/ produzione | Metodo misura | Quantità utilizzata | Frequenza controlli | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
Prodotta | Vapore | Caldaie BONO | Lettura contatore | t/mese | Mensile | Registro cartaceo e/o informatico |
Elettrica | Turbina KKK | Lettura contatore | MWh/mese | Vedi sopra | Vedi sopra | |
Prodotta | Vapore | FOR 1 | Stima | t/mese | Mensile con dati stimati | Vedi sopra |
Prodotta | Vapore | FOR 2 | Vedi sopra | t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Prodotta | Termica /Vapore | Termovalorizz atore | Vedi sopra | GJ/mese e t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Consumata | Vapore | FOR 1 e 2 | Vedi sopra Valore depurato da autoconsumo | t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Consumata | Elettrica | Termovalorizz atore | Vedi sopra | t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Consumata | Vapore | TMP | Vedi sopra | t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Consumata | Termica /Vapore | DME/DBEIB | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Consumata | Termica /Vapore | GLC | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Consumata | Termica /Vapore | NPG1 | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Consumata | Termica /Vapore | NPG2 | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Consumata | Termica /Vapore | CAFO | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Consumata | Termica /Vapore | ESO | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Consumata | Termica /Vapore | TMDAE | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Elettrica | MWh/mese |
Descrizione (energia prodotta, venduta, consumata, ecc.) | Tipologia (elettrica, termica) | Fase di utilizzo/ produzione | Metodo misura | Quantità utilizzata | Frequenza controlli | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
Consumata | Termica /Vapore | Solfato Sodico | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Consumata | Termica /Vapore | Formiato di Na | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Consumata | Termica /Vapore | Formiato di K | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Consumata | Termica /Vapore | A completamento dei valori delle singole fasi | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra |
Elettrica | MWh/mese | |||||
Energia totale consumata | Termica /Vapore | Vedi sopra | GJ/mese o t/mese | Vedi sopra | Vedi sopra | |
Elettrica | MWh/mese |
I dati mensili stimati relativi alla produzione e consumo di energia saranno ricalcolati alla fine dell’anno in base al consuntivo finale dei consumi ed inseriti nel report annuale.
Nel caso in cui non fosse possibile misurare i consumi di energia termica ed elettrica delle singole fasi produttive e accessorie (illuminazione, riscaldamento, ecc.) nel report annuale l’azienda dovrà riportare una stima di tali consumi.
1.5 Consumo combustibili
Tipologia | Fase di utilizzo | Metodo misura | Quantità utilizzata | Frequenza misura | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
Metano | Caldaie Bono | Lettura contatore gas consumato | Nmc/mese | Giornaliero, Mensile | Registro cartaceo e/o informatico |
Metano | Forno catalitico 1 | Lettura contatori gas consumato | Nmc/mese | Mensile | Registro cartaceo e/o informatico |
Metano | Forno catalitico 2 | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra |
Metano | Formiato di Na/K (n. 2 impianti) | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra |
Metano | Formiato di Ca (essiccamento) | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra |
Metano | Termovalorizzatore | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra |
Il gestore dovrà presentare a Provincia ed ARPA un audit sull’efficienza energetica del sito: la presentazione di tale documento dovrà avvenire dopo il sesto anno dalla data di rilascio del presente provvedimento e comunque almeno un anno prima dalla data di scadenza del termine dei 10 anni per la presentazione dell’istanza di riesame dell’A.I.A..
Tale audit non necessita di essere certificato, ma vuole essere un documento che attesti che il gestore ha sviluppato un’analisi più approfondita sulla sua situazione energetica rispetto a quanto richiesto annualmente con le tabelle del Piano di Monitoraggio e di Controllo “Energia” e “Consumo Combustibili”. Per la redazione di tale audit energetico si faccia riferimento a quanto riportato nella sezione 5.3 del presente Piano di Monitoraggio e di Controllo.
1.6 EMISSIONI IN ATMOSFERA
Relativamente alle emissioni in atmosfera, per l’effettuazione degli autocontrolli e per la presentazione dei relativi risultati devono essere seguite le norme UNICHIM in merito alle “Strategie di campionamento e criteri di valutazione delle emissioni” (Manuale n. 158/1988).
Le date di effettuazione degli autocontrolli affidati a laboratorio esterno dovranno essere comunicate, con almeno 15 giorni di anticipo, alla Provincia ed al Dipartimento ARPA. Tutte le analisi degli inquinanti richieste all’azienda come monitoraggio/autocontrollo ed indicate nelle tabelle di seguito riportate, dovranno essere eseguite da un laboratorio accreditato e i relativi rapporti di prova analitici dovranno essere trasmessi entro un termine massimo di 30 giorni dalla data di emanazione del rapporto analitico. Il Report relativo alle operazioni di autocontrollo sulle emissioni in atmosfera deve essere redatto in accordo con il “modello autocontrolli emissioni atmosfera” approvato con D.D. n. 3159 del 03/12/2014 e reperibile sul sito web della Provincia al seguente link:
xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxx.xxx?xxxxxxxxxxx&XXx000
La registrazione delle letture della strumentazione di autocontrollo e degli interventi di manutenzione deve essere accompagnata dalla firma dell’operatore che l’ha effettuata.
1.6.1 Inquinanti monitorati
Punto di emissione e Fase di provenienza | Parametro/ inquinante | U.M. | Eventuale parametro indiretto | Frequenza | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
CADAIE BONO | |||||
E2 (Bono1) | CO, NOX | mg/Nm3 | Consumo di metano (Sm3/h) | In continuo da curve di taratura1 | Registro cartaceo e/o informatico |
CO, NOX | mg/Nm3 | Consumo di metano ed O2 (mg/Nm3) | campionamento e ricalibrazione curva di taratura annuale | Vedi sopra | |
E3 (Bono2) | CO, NOX | mg/Nm3 | Consumo di metano (Sm3/h) | In continuo da curve di taratura1 | Vedi sopra |
CO, NOX | mg/Nm3 | Consumo di metano ed O2 (mg/Nm3) | campionamento e ricalibrazione curva di taratura annuale | Vedi sopra | |
E4 (Bono3) | CO, NOX | mg/Nm3 | Consumo di metano (Sm3/h) | In continuo da curve di taratura 1 | Vedi sopra |
CO, NOX | mg/Nm3 | Consumo di metano ed O2 (mg/Nm3) | campionamento e ricalibrazione curva di taratura annuale | Vedi sopra | |
TERMOVALORIZZATORE | |||||
E118 – Camino Termovalorizzatore | CO, NOx, SO2, COT, Polveri totali | mg/Nm3 | O2, umidità e temp. | In continuo | Registro cartaceo/informatico |
CO, NOx, SO2, COT, Polveri totali, Sb, As, Co, Cr tot., Mn, Ni, Pb, Cu, Sn, V, Cd, Tl, Hg SO2, HCl, HF IPA PCDD/PCDF, PCB, NH3 | mg/Nm3 | Quadrimestrale | Vedi sopra | ||
FORMALDEIDE 1 |
1 Documento di riferimento relazione tecnica n. 2070047 del 05/11/2007, “Caratterizzazione Sperimentale della Emissione Specifica di inquinanti in relazione al consumo di combustibile nell’impianto di generazione termica dello insediamento Polioli S.p.A. in Vercelli”.
Punto di emissione e Fase di provenienza | Parametro/ inquinante | U.M. | Eventuale parametro indiretto | Frequenza | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
E55 – Combustore catalitico | Formaldeide Metanolo Altri Organici NOx (come NO2) CO Aldeidi Acidi Organici | mg/Nm3 | Annuale | Vedi sopra | |
FORMALDEIDE 2 | |||||
E108 - Combustore catalitico | Formaldeide Metanolo Altri Organici NOx (come NO2) CO Aldeidi Acidi Organici | mg/Nm3 | Annuale | Vedi sopra | |
FORMIATO SODICO/DI POTASSIO | |||||
E6 – Cristallizzazione | Formaldeide Acido formico | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
E9 – Essiccamento linea1 | CO2 Acido formico | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
E10 – Essiccamento linea2 | CO2 Acido formico | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
E133 – Insacco formiato sodico | Acido formico Polveri totali | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
ACIDO FORMICO | |||||
E39 – Abbattitore ad umido | Formaldeide Polveri totali | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
E128 – Cristallizzazione Calcio Formiato | Acido Formico | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
E129 – Essiccamento Formiato di calcio | Acido formico | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
E130 e E130bis – Stoccaggio formiato di calcio | Polveri di formiato di calcio | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
E131 e E131bis – Stoccaggio calce idrossido | Polvere di calcio | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
OLIO SOIA EPOSSIDATO | |||||
E132 e E132bis – Stoccaggio aiuto filtrante | Xxxxxxx di aiuto filtranti | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
BIODIESEL | |||||
E61 – Reattore | Metanolo | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
E62 – Stoccaggio metanolo, metilato di sodio, acido acetico, Isobutanolo | Metanolo Acido acetico Isobutanolo | mg/Nm3 | Triennale | Vedi sopra | |
XXXXX XXXXXXX (al momento impianto fermo) | |||||
E15 – Essiccamento linea 1 | CO2, Acido Formico | mg/Nm3 | Triennale* | Vedi sopra | |
E16 – Essiccamento linea 2 | CO2, Acido Formico | mg/Nm3 | Triennale* | Vedi sopra |
* Primo campionamento dalla data di comunicazione di messa in marcia dell’impianto.
Tabella A - Parametri/Inquinanti monitorati – Metodi di campionamento e misura (*)
Parametro/inquinante | Metodo |
Velocità e Portata di flussi in condotti | UNI EN ISO 16911-1:2013 |
Parametro/inquinante | Metodo |
Determinazione del Vapore acqueo in condotti | UNI EN 14790:2006 |
Polveri | UNI EN 13284-1/2003 |
NOx | UNI EN 14792:2006, ISTISAN 98/2 - DM 25/8/00 All. 1, UNI 10878:2000 |
CO | UNI EN 15058:2006 Emissioni da sorgente fissa - Determinazione della concentrazione in massa di monossido di carbonio (CO) |
(*) Le metodiche riportate in tabella sono state fornite dal Dipartimento ARPA di Vercelli e sono pubblicate sul sito WEB della Provincia di Vercelli all’indirizzo
xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxxxxxxx.xx/xxxxx.xxx?xxxxxxxxxxx&XXx0000
L’elenco delle metodiche di campionamento, potrà essere soggetto ad aggiornamenti. Si invita pertanto il gestore a controllare periodicamente il sito WEB in occasione degli autocontrolli periodici da eseguirsi secondo le frequenze previste dal presente Piano.
Il gestore può in ogni caso adottare metodiche differenti da quelle sopra indicate, purché di equivalente qualità e precisione, previa comunicazione all'autorità di controllo che espliciti le motivazioni tecniche alla base della scelta operata e l'approccio adottato per la stima dell'incertezza estesa, necessaria ai fini del confronto tra i risultati analitici ottenuti con metodi diversi. Si precisa che la stima dell'incertezza estesa deve comunque essere sempre fatta quando indice sull'espressione del giudizio di conformità al valore limite di legge ovvero a un valore limite specificato nell'atto autorizzativo.
1.6.2 Sistemi di trattamento fumi
Punto emissione (fase produttiva e sigla del camino) | Sistema di abbattimento | Parti soggette a manutenzione | Punti di controllo del corretto funzionamento | Modalità di controllo (frequenza) | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
E6, E62, E133, E134 | Abbattimento ad umido con H2O | Controllo visivo | Mensile | Registro cartaceo SGS | |
X00, X00, X00, X000, X0, X00, X00, X00 | Abbattimento ad umido tipo Venturi | Controllo visivo | Mensile | Vedi sopra | |
X00, X00, X000, X000xxx, X000, X000xxx, X000, X000xxx | Filtro a cartucce | Controllo dell’intasamento del filtro | Mensile | Vedi sopra | |
E55, E108 | Postcombustore catalitico | Misuratore e registratore temperatura Misuratore temperatura al camino | Ventilatore e sistema di blocco | Mensile | Vedi sopra |
Oltre ad un registro dei controlli di verifica del corretto funzionamento dei sistemi di trattamento fumi, la ditta deve conservare presso lo stabilimento un registro delle manutenzioni effettuate, indicante la data, una descrizione dell’intervento di manutenzione e la firma del tecnico che l’ha eseguita.
1.6.3 Emissioni diffuse e fuggitive
Descrizione | Origine (punto di emissione) | Modalità di prevenzione | Modalità di controllo | Frequenza di controllo | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
In prossimità di serbatoi di stoccaggio | Rilevatori in continuo con allarme* | Secondo sistema SGS | Secondo sistema SGS | Registro cartaceo SGS | |
In prossimità di rampe di carico e scarico di tossici ed infiammabili | Rilevatori in continuo con allarme* | Secondo sistema SGS | Secondo sistema SGS | Registro cartaceo SGS |
* come prescritti da CTR 28/3/2004 al termine dell’istruttoria ai sensi del D.Lgs. 334/99 (ora Dlgs 105/2015).
Sono stati installati i seguenti rilevatori:
Numero | Tipo | Principio di rilevazione | Sostanze |
6 | Per sostanze tossiche | Elettrochimico | Cloruro di allile |
Rileva la concentrazione | Formaldeide | ||
9 | Per sostanze infiammabili | Combustione catalitica | Acetaldeide |
Rileva la percentuale di concentrazione di esplosività | Metanolo | ||
Isobutirraldeide | |||
n-butirraldeide |
1.7 EMISSIONI IN ACQUA
Le date di effettuazione degli autocontrolli affidati a laboratorio esterno dovranno essere comunicate, con almeno 15 giorni di anticipo, alla Provincia e al Dipartimento ARPA. Tutte le analisi degli inquinanti richieste all’azienda come monitoraggio/autocontrollo indicate nelle tabelle di seguito riportate, dovranno essere eseguite da un laboratorio accreditato ed i relativi rapporti di prova analitici dovranno essere trasmessi entro un termine massimo di 30 giorni dalla data di emanazione del rapporto analitico.
La registrazione delle letture della strumentazione di autocontrollo e degli interventi di manutenzione deve essere accompagnata dalla firma dell’operatore che l’ha effettuata.
1.7.1 Inquinanti monitorati all’ingresso del depuratore
Punto di misura | Parametro | U.M. | Eventuale parametro sostitutivo | Metodo di misura | Frequenza | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
Vasca di accumulo | pH | Vedi tab. B | Mensile | Nel rapporto analitico del laboratorio interno | ||
Vasca di accumulo | COD | Metodo fotometrico | Mensile | Vedi sopra | ||
Vasca di accumulo | temperatura | Vedi tab. B | Mensile | Vedi sopra |
1.7.2 Inquinanti monitorati all’uscita dal depuratore
Punto emissione | Parametro | U.M. | Eventuale parametro sostitutivo | Metodo di misura | Frequenza | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
B2 | pH | Vedi tab. B | Giornaliero feriali | Nel rapporto analitico del laboratorio interno | ||
B2 | oC | temperatura | Vedi tab. B | Giornaliero feriali | Vedi sopra | |
B2 | mg/l | Carbonio totale (TC) | Analizzatore ossidazione | Ogni 10 min. | Vedi sopra |
catalitica totale a CO2 | ||||||
B2 | COD | mgO2/l | Metodo fotometrico | Giornaliero escluso sabato e domenica | Vedi sopra | |
B2 | COD | mgO2/l | Vedi tab. B | Ogni 6 mesi | Nel rapporto analitico del laboratorio esterno accreditato | |
B2 | BOD5 | mgO2/l | Vedi tab. B | Ogni 6 mesi | Vedi sopra | |
B2 | Solidi sospesi | mg/l | Vedi tab. B | Ogni 6 mesi | Vedi sopra | |
B2 | Cloruri | mg/l | Vedi tab. B | Ogni 6 mesi | Vedi sopra | |
B2 | Solfati | mg/l | Vedi tab. B | Ogni 6 mesi | Vedi sopra | |
B2 | Carbonio totale | mg/l | APAT-IRSA CNR 2003 | Ogni 6 mesi | Vedi sopra | |
B2 | Aldeide formica | mg/l | Vedi tab. B | Ogni 6 mesi | Vedi sopra | |
X0 | X - XX0 | mg/l | Vedi tab. B | Ogni 6 mesi | Vedi sopra | |
B2 | N - NO3 | mg/l | Vedi tab. B | Ogni 6 mesi | Vedi sopra | |
B2 | Oli e grassi vegetali | mg/l | Vedi Tab. B | Ogni 6 mesi | Vedi sopra | |
B2 | Saggio di tossicità acuta | I% | Vedi tab. B | Ogni 6 mesi | Vedi sopra | |
U.T. | ||||||
EC50% |
L’azienda non è dotata di un misuratore di portata in quanto manca lo spazio a disposizione dove collocare lo strumento.
TABELLA B - Parametri/Inquinanti monitorati – Metodi di campionamento e misura (*)
Parametro | Metodo di determinazione |
pH | APAT-IRSA CNR 2060 Man29 2003 |
Temperatura | APAT-IRSA CNR 2003 |
Durezza | APAT CNR IRSA 3030 Man. 29 2003 (APAT XXX XXXX 0000X Man. 29 2003) |
Conducibilità | APAT CNR IRSA 2030 Man. 29 2003 o EPA 9050A 1996 |
COD | ISO 15705:2002 |
BOD5 | APAT-IRSA CNR 2003 - APHA Standard Methods 5210D, ED. 21st, 2005 |
Materiali in sospensione | APAT-IRSA/CNR 2090B Man 29 2003 |
Solfato | APAT-IRSA/CNR 4020 Man 29 2003 |
Cloruro | APAT-IRSA/CNR 4020 Man29 2003 |
Aldeide Formica | APAT-IRSA CNR 2003 |
Ammonio | APAT-IRSA CNR 2003 |
Azoto Nitrico | APAT/IRSA-CNR4020 Man 29 2003 |
Azoto Nitroso | |
Saggio di tossicità acuta | Daphnia magna: APAT IRSA 8000:03 opp. UNI EN ISO 6341:99 |
Batteri luminescenti (Vibrio fischeri): APAT IRSA 8030:03 opp. UNI EN ISO 11384:3 | |
Pseudokirchneriella subcapitata: UNI EN ISO 8692:05 | |
Tensioattivi totali (tensioattivi non ionici + tensioattivi anionici) | XXXX XXX XXXX 0000 Xxx. 00 0000 XXXX XXX XXXX 5170 Man. 29 2003 |
Cr VI | APAT CNR IRSA 3150C Xxx. 00 0000 |
Xx | EPA 3005A 1992 + EPA 6010C 2007 |
Oli e grassi vegetali | ASTM D3921- 96; APAT-IRSA/CNR 5160 B Man 29 2003 |
(*) Fatte salve eventuali diverse indicazioni da parte dell'autorità di controllo. Eventuali variazioni al suddetto elenco potranno essere concordate con Provincia ed ARPA.
In caso di situazioni di emergenza quali ad es. sversamenti accidentali la frequenza dei campionamenti e delle analisi dovrà essere giornaliera per tutti i parametri e per almeno una settimana dal verificarsi dell’evento, e comunque secondo le indicazioni dell’Autorità Competente. Nel caso in cui la ditta abbia intenzione di utilizzare tipologie di sostanze/materie prime diverse da quelle indicate nella Scheda 5 della Domanda di rinnovo dell’A.I.A. e che possono implicare variazioni nella tipologia degli inquinanti presenti nelle acque reflue, dovranno comunicare preventivamente tale variazione alla Provincia e all’ARPA indicando il tempo presunto di utilizzo della nuova sostanza. In tal caso la Provincia avrà la facoltà di apportare variazioni nei parametri da ricercare.
1.7.3 Impianto di depurazione
Punto emissione | Sistema di trattamento (stadio di trattamento) | Elementi caratteristici di ciascuno stadio | Dispositivi di controllo | Punti di controllo del corretto funzionamento | Modalità di controllo (frequenza) | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
Scarico B2 | ossidazione | pH, temperatura, Ossigeno disciolto | Misuratore e analisi | Giornaliera | Registrazione cartacea su fogli di marcia | |
Scarico B2 | grigliatura | Eliminazione parti grossolane | Ispezione visiva | Pozzetto di grigliatura | Giornaliera | Vedi sopra |
Scarico B2 | disoleatura | Giornaliera | Vedi sopra |
1.8 Rumore
La verifica dell’impatto acustico deve essere rielaborata/aggiornata attraverso le opportune misurazioni fonometriche, ogni qualvolta siano previste modifiche impiantistiche significative presso lo stabilimento.
1.9 Rifiuti
1.9.1 Controllo rifiuti in ingresso
Attività | Rifiuti in ingresso (Codice CER) | U.M. | Modalità di controllo e di analisi | Punto di misura e frequenza | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
Verifica del quantitativo prodotto | Mensile | ||||
Termovaloriz- zatore | 070101* (autoprodotto POLIOLI) | Analisi in laboratorio interno per la verifica dei contenuti organici, Na, Ca, Cl e F Analisi completa del contenuto di Pcb/Pct, Pcp, cloro totale, fluoro totale, zolfo totale e metalli pesanti | Settimanale Annuale | Registro di carico e scarico/MUD Sistema informatico interno | |
070101* (di provenienza dalle ditte consociate: Nord Composites Italia s.r.l. e Sirca) | kg | Analisi completa del contenuto di Pcb/Pct, Pcp, cloro totale, fluoro totale, zolfo totale e metalli pesanti per i rifiuti ritirati nell’anno. | Annuale | Vedi sopra |
1.9.2 Controllo rifiuti prodotti
Attività | Rifiuti prodotti (Codice CER) | U.M. | Metodo di smaltimento / recupero | Modalità di controllo e di analisi | Punto di misura e frequenza | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
TMP, NPG 1 E 2, TMDA | Soluz. Acquose di lavaggio 070101* | kg | Stoccaggio in serbatoi con capacità totale di 200.000 kg prima dell’incenerimento: D10 | Per ogni carico di rifiuti in uscita | Registro/Formulari/MUD Elettronica su software gestione rifiuti | |
Depurazione acque reflue | Fanghi 070112 | Per ogni carico di rifiuti in uscita | Registro/Formulari/MUD Elettronica su software gestione rifiuti | |||
Semestrale | Certificati di analisi di laboratori esterni | |||||
TMDA | 190110* | Carbone attivo esaurito R5 R7 | Per ogni carico di rifiuti in uscita | Registro/Formulari/MUD Elettronica su software gestione rifiuti | ||
Tutte le fasi | 050103* | Morchie dei serbatoi R9 | Vedi sopra | Vedi sopra | ||
TMDA | 070103* | Solventi organici alogenati D14 | Vedi sopra | Vedi sopra | ||
Tutte le fasi | 070110* | Altri residui di filtrazione D15 | Vedi sopra | Vedi sopra | ||
NPG | 160708* | Rif. contenenti olio D15 | Vedi sopra | Vedi sopra | ||
Tutte le fasi | 150106, 150103, 150102 | D15, R13 | Per ogni carico di rifiuti in uscita | Registro/Formulari/MUD Elettronica su software gestione rifiuti | ||
Tutte le fasi | 160709* | D14 | Vedi sopra | Vedi sopra | ||
Tutte le fasi | 200138 | R13 | Vedi sopra | Vedi sopra | ||
160213*, | ||||||
160211*, | ||||||
Manutenzione | 170904, | D15 | Vedi sopra | Vedi sopra | ||
200121*, | ||||||
170604 | ||||||
160601*, | ||||||
160601*,17010 | ||||||
3, 130205*, | ||||||
Manutenzione | 130310*, 170405, | R13 | Vedi sopra | Vedi sopra | ||
160107*, | ||||||
170402, | ||||||
160214, 170411 | ||||||
Manutenzione | 170503* | D14 | Vedi sopra | Vedi sopra | ||
Manutenzione | 200304 | D8 | Vedi sopra | Vedi sopra | ||
Tutte le fasi | 150202* | Vedi sopra | Vedi sopra |
Nel report annuale dovranno essere riportati i quantitativi dei singoli rifiuti prodotti nell’anno precedente. Nel caso in cui la tipologia di rifiuti in ingresso e prodotti subisca delle variazioni rispetto a quanto riportato nelle tabelle 1.9.1 e 1.9.2 sarà cura dell’azienda evidenziarlo nel report annuale e durante i controlli dell’organo competente.
1.10 Suolo
Le date di effettuazione degli autocontrolli affidati a laboratorio esterno dovranno essere comunicate dalla ditta, con almeno 15 giorni di anticipo, alla Provincia ed al Dipartimento ARPA. Tutte le analisi degli inquinanti richieste all’azienda come monitoraggio/autocontrollo ed indicate nelle tabelle di seguito riportate, dovranno essere eseguite da un laboratorio accreditato e i relativi rapporti di prova analitici dovranno essere trasmessi entro un termine massimo di 30 giorni dalla data di emanazione del rapporto analitico.
1.10.1 Acque sotterranee
Punto di campionamento | Parametri | Metodo di misura (incertezza) | Frequenza | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
Piezometri (uno a monte e due a valle) | Analisi chimica dell’acqua: pH, durezza totale, XX0, XX0-, XX0-, Xx-, XX0, Formaldeide, tensioattivi totali, conducibilità a 20 °C | Vedi i metodi indicati alla Tab. B | Annuale | Registro con data del campionamento e risultati valori analitici |
2. GESTIONE DELL’IMPIANTO PRODUTTIVO
2.1 Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo
Fase di lavorazione | Macchina | Parametri e frequenze | Modalità di registrazione dei controlli effettuati | ||
Parametri | Frequenza autocontrollo | Modalità di controllo | |||
GLC | Giornaliera | Visivo | Registro cartaceo costituito dai fogli di marcia | ||
FOR1 | Giornaliera | Vedi sopra | |||
FOR2 | Giornaliera | Vedi sopra | |||
NPG1 | Giornaliera | Vedi sopra | |||
NPG2 | Giornaliera | Vedi sopra | |||
DME/DBE | Giornaliera | Vedi sopra | |||
TMP | Giornaliera | Vedi sopra | |||
Calcio Formiato | Giornaliera | Vedi sopra | |||
TMDA | Giornaliera | Vedi sopra | |||
Formiato di potassio | Giornaliera | Vedi sopra | |||
Formiato di sodio | Giornaliera | Vedi sopra | |||
Soia epossidata | Giornaliera | Vedi sopra |
2.2 Interventi di manutenzione ordinaria sui macchinari
Macchinario | Tipo di intervento | Frequenza | Modalità di registrazione dei controlli effettuati |
Strumenti per l’analisi in continuo delle emissioni ai punti E118 | Taratura | Annuale | Registro cartaceo SGS |
Sensori di spandimento di eventuali emissioni diffuse e fuggitive | Taratura | Semestrale | |
pH-metro | Taratura | Trimestrale | |
Analizzatore carbonio totale | Taratura | Mensile |
La tabella 2.2 individua le strumentazioni e gli interventi ritenuti prioritari ai fini della presente attività IPPC; tali interventi sono stati desunti dai registri completi delle manutenzioni programmate che annualmente la ditta predispone e che dovranno essere tenuti a disposizione dell’organo di controllo durante le verifiche ispettive con i relativi registri cartacei e/o informatici di annotazione delle verifiche effettuate.
2.3 Aree di stoccaggio (vasche, serbatoi, bacini di contenimento etc.)
Struttura contenim. | Contenitore | Bacino di contenimento | Accessori (pompe, valvole, …) | ||||||
Tipo di controllo | Freq | Modalità di registrazione | Tipo di controllo | Freq | Modalità di registrazione | Tipo di controllo | Freq | Modalità di registrazione | |
S270 , F706, F708, F651 Acido Formico 85% | Visivo | Fogli di marcia | Visivo | Fogli di marcia | Visivo | Fogli di marcia | |||
S266-S276 Alcool 2-etilesilico | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S301 - S301B – F101 – F201 Alcool Metilico | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S101A - S101B Aldeide Acetica | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S211A/B/C - S11 - S111 Aldeide Formica 25/45% | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S321 - S322 Aldeide iso-butirrica | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S10A - S10B Aldeide n-butirrica | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S2 Allile Cloruro | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
F850A (F850B) Calcio formiato | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S151 - S152 Calcio Idrossido | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S278 Miscela di glicoli | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S275 – S276 – X000 - X000 – F651B Glicoli rettificati e code di lavorazione | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S24A - S24B Neopentilglicole 90% | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
F502 - F503 Pentaeritrite | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S23B – S280 Potassio formiato | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S23A - S23B - S21 Sodio formiato | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S272 Potassio idrossido 50 % | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S162 - S262 Sodio idrossido 49 % | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S10-S10A-S10B TMP Dialliletre | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S501-S501A-F503-F504- F505 Trimetilolpropano | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S150 S151 Stoccaggio reflui prima dell’incenerimento | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
F603 ed F612 DME o DBE-IB | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S502 – S503 stoccaggio DME o DBE-IB | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | |||
S1151 Acqua ossigenata 49% | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra | Vedi sopra |
La tabella 2.3 individua le aree di stoccaggio ritenute maggiormente critiche ai fini della presente attività IPPC; tali aree sono state desunte dai registri completi delle manutenzioni programmate che annualmente la ditta predispone e che dovranno essere tenuti a disposizione dell’organo di controllo
durante le verifiche ispettive con i relativi registri cartacei e/o informatici di annotazione delle verifiche effettuate. In particolare dovrà essere tenuto un registro delle operazioni di manutenzione sui bacini di contenimento.
3. INDICATORI DI PRESTAZIONE
Obiettivo: Esemplificare le modalità di controllo diretto e indiretto degli effetti dell’attività economica sull’ambiente.
Nel report (di cui al cap. 5) che la ditta inoltrerà all’Autorità Competente dovrà essere riportato, per ogni indicatore, il trend di andamento, per l’arco temporale richiesto, con le valutazioni di merito rispetto agli eventuali valori definiti dalle Linee Guida settoriali disponibili sia in ambito nazionale che comunitario.
3.1 Monitoraggio degli indicatori di performance per l’impianto 4.1b (impianto chimico)
Indicatore di performance | Descrizione | UM | Modalità di calcolo (specificare se M, S o C)* | Frequenza autocontrollo |
Prodotto versato a magazzino | t/anno | M e C | Annuale | |
Consumo materie prime | t/anno | M e C | Annuale | |
Consumo idrico del sito (solo per produzione) | Indica la parte del fabbisogno idrico per unità di prodotto versato a magazzino | mc/t di prodotto versato a magazzino | M e C | Annuale |
Consumo di Metano | Considerando i consumi globali dell’impianto per unità di prodotto versato a magazzino, l’indicatore permette di confrontare i dati annuali per costruire trend di andamento | Nmc/t prodotto versato a magazzino | M e C | Annuale |
Consumo di Energia elettrica | Considerando i consumi globali dell’impianto per unità di prodotto versato a magazzino, l’indicatore permette di confrontare i dati annuali per costruire trend di andamento | MWhe/t di prodotto versato a magazzino | M e C | Annuale |
Consumo/produzione di vapore | t vapore/t di prodotto | M e C | Annuale |
* M, S, C = Misura, Stima, Calcolo
3.1b Monitoraggio degli indicatori di performance per l’impianto 5.1 (termovalorizzatore)
Indicatore di performance | Descrizione | UM | Modalità di calcolo (specificare se M, S o C)* | Frequenza autocontrollo |
Termovalorizzatore | t di rifiuto incenerito | M e C | Annuale | |
Consumo di metano | Nmc/t rifiuto incenerito | M e C | Annuale | |
Consumo di Energia elettrica | MWhe/t di rifiuto incenerito | M e C | Annuale | |
Produzione di vapore | t/kg di rifiuto incenerito | M e C | Annuale |
* M, S, C = Misura, Stima, Calcolo
4. RESPONSABILITA’ NELL’ESECUZIONE DEL PIANO
4.1 Soggetti che hanno competenza nell’esecuzione del Piano
Soggetti | Affiliazione | Nominativo del referente |
Gestore del sito (ai sensi del Dlgs 105/2015) | Xxx. Xxxxxxx Xxxx | |
Gestore | POLIOLI S.p.A. | Xxx. Xxxxxxx Xxxx |
Autorità competente | Provincia di Vercelli, Settore Tutela Ambientale | |
Ente di Controllo | ARPA |
4.2 ATTIVITA’ A CARICO DELL’ENTE DI CONTROLLO
Nell’ambito delle attività di controllo previste dal presente Piano, e pertanto nell’ambito temporale di validità dell’autorizzazione integrata ambientale di cui il presente Piano è parte integrante, l’ente di controllo (ARPA) svolge le seguenti attività, con onere a carico del gestore, secondo quanto previsto dall’art. 29-decies del D. Lgs. 152/2006.
TIPOLOGIA DI INTERVENTO | FREQUENZA | COMPONENTE AMBIENTALE INTERESSATA E NUMERO DI INTERVENTI | TOTALE INTERVENTI NEL PERIODO DI VALIDITÀ DEL PIANO |
Controllo integrato in esercizio | • Due volte durante i 5 anni di durata dell’autorizzazione | • Tutte le componenti ambientali | frequenza stabilita da sistema SSPC |
Campionamenti/analisi campioni | • Aria: due volte durante i 5 anni di durata dell’autorizzazione | • Campionamento sul punto E108 e E118. | |
• Acqua: due volte durante i 5 anni di durata dell’autorizzazione | • Campionamento al pozzetto finale di ispezione (scarico B2) | ||
Valutazione report annuali inviati dall’azienda | • Annuale | • Tutte le componenti ambientali |
5.CONSERVAZIONE DEI DATI E COMUNICAZIONE DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO
5.1 Modalità di conservazione dati
La ditta dovrà conservare tutti i dati (misurazioni, campionamenti, letture contatori, analisi, indicatori ambientali, ecc.) richiesti nel presente piano annotandoli su registri cartacei e/o informatici secondo quanto specificato nelle singole tabelle dei capitoli 1, 2, 3 e 4. Tali dati devono essere tenuti a disposizione delle autorità competenti al controllo.
5.2 Trasmissione dei dati all’autorità competente
Entro il 31 maggio di ogni anno la ditta dovrà procedere a comunicazione cartacea e su supporto informatico dei report annuali all’Autorità Competente, all’ARPA e per conoscenza al Comune così come definito nelle prescrizioni generali al presente atto autorizzativo.
Il report redatto dall’azienda annualmente dovrà contenere una sintesi dei risultati del presente piano di monitoraggio e controllo raccolti nell’anno solare precedente ed una relazione che includa analisi, valutazioni e considerazioni sull’andamento dell’attività IPPC basate sugli accertamenti effettuati con le frequenze indicate nelle tabelle contenute nei diversi capitoli del presente Piano e che evidenzi la conformità dell’esercizio dell’impianto alle condizioni prescritte nell’AIA di cui il presente Piano è parte integrante.
Per ogni indicatore ambientale, dovrà essere riportato, il trend di andamento, per l’arco temporale richiesto, con le valutazioni di merito rispetto agli eventuali valori definiti dalle Linee Guida settoriali disponibili sia in ambito nazionale che comunitario.
In allegato al report dovranno essere riportati tutti i dati rilevati mensilmente e/o annualmente, mentre per quanto riguarda le misurazioni in continuo e giornaliere sarà sufficiente che l’azienda riporti, nel medesimo allegato, un’elaborazione mensile dei dati ottenuti evidenziando eventuali dati anomali se si sono verificati. Tale allegato sarà messo a disposizione del pubblico così come stabilito dall’art. 29-decies c. 2 del D.Lgs. 152/2006. Come già evidenziato sopra, tutti i dati devono essere accompagnati da valutazioni e considerazioni di carattere ambientale e dalla definizione di un bilancio ambientale annuale sui consumi e sulle emissioni.
Impostazione del Report relativo alle operazioni di autocontrollo periodico sulle emissioni in atmosfera: contenuto minimo.
Il Report relativo alle operazioni di autocontrollo sulle emissioni in atmosfera deve essere redatto secondo le seguenti indicazioni e così articolato:
1. PARTE I - introduzione che contenga la citazione della nota di comunicazione dell’autocontrollo e il riferimento normativo (autorizzazione), l’individuazione degli impianti e delle fasi interessati dalle operazioni (eventualmente specificando le condizioni di carico), l’elenco dei punti di emissioni oggetto del controllo e gli inquinanti da monitorare (secondo quanto prescritto), la descrizione dei metodi di prelievo alle emissioni e di analisi dei campioni di aeriforme.
2. PARTE II – descrizione delle caratteristiche fisiche del camino, delle misure effettuate direttamente al punto di prelievo con particolare riferimento all’indicazione dell’identificativo del punto, l’identificativo della fase, la conduzione dell’impianto, l’altezza del punto di campionamento e la distanza dal punto delle perturbazioni a monte e a valle, il diametro del camino, la sezione calcolata, la temperatura media dei fumi misurata, la velocità media dei fumi misurata, la portata calcolata, la portata normalizzata.
3. PARTE III - risultati analitici ottenuti, con l’indicazione dei flussi di aspirazione degli inquinanti, durata dei prelievi e dettaglio dell’orario di prelievo, volume prelevato, volume prelevato normalizzato, calcolo delle concentrazioni e dei flussi di massa, espressione delle medie e delle deviazioni standard.
4. PARTE IV - sintetico commento di equiparazione dei valori ottenuti ai limiti con giudizio di conformità o meno.
Il Report relativo alle operazioni di autocontrollo sulle emissioni in atmosfera deve riportare i dati del laboratorio che ha eseguito le operazioni di controllo, le relative certificazioni ed essere firmato da tecnico abilitato.
5.3 Audit Energetico
Si tratta di un’analisi approfondita condotta attraverso sopralluoghi presso una sede di un ente o azienda e con contestuale esame di documenti per conoscere e quindi intervenire efficacemente sulla situazione energetica dell'ente/azienda. La diagnosi energetica o audit energetico si pone l’obiettivo di capire in che modo l’energia viene utilizzata, quali sono le cause degli eventuali sprechi ed eventualmente quali interventi possono essere suggeriti all’utente, ossia un piano energetico che valuti non solo la fattibilità tecnica ma anche e soprattutto quella economica delle azioni proposte. Vengono raccolti i dati di consumo e costo energetico, dati sulle utenze elettriche, termiche, frigorifere, acqua (potenza, fabbisogno/consumo orario, fattore di utilizzo, ore di lavoro) etc.. Sulla base delle informazioni ed i dati raccolti sarà possibile procedere alla ricostruzione dei modelli energetici. Da tali modelli sarà possibile ricavare la ripartizione delle potenze e dei consumi per tipo di utilizzo (illuminazione, condizionamento, freddo per processo e per condizionamento, aria compressa, altri servizi, aree di processo), per centro di costo, per cabina elettrica e per reparto, per fascia oraria e stagionale. La situazione energetica, così inquadrata, viene analizzata criticamente ed in confronto con parametri medi di consumo al fine di individuare interventi migliorativi per la riduzione dei consumi e dei costi e la valutazione preliminare di fattibilità tecnico-economica.
L’Audit Energetico, costituisce il preludio che precede l’avvio di un qualsiasi progetto finalizzato all'ottenimento di una maggiore efficienza e risparmio energetico: in base ad esso sarà possibile definire in anticipo se un intervento possa risultare fattibile e conveniente, sia dal punto vista tecnico che economico.
Le fasi di intervento sono:
• Raccolta di informazioni preliminari al fine di effettuare un’analisi energetica iniziale (consumi e fabbisogni energetici, tipologia dei processi produttivi, ecc);
• Sopralluogo finalizzato all’analisi energetica interna ai processi in essere (utilizzo e gestione dell’energia);
• Elaborazione dei dati raccolti e predisposizione del rapporto finale
In una seconda fase verranno individuate delle aree di probabile intervento tecnico. Gli interventi di audit energetico, potranno prevedere interventi del tipo:
• adozione di sistemi di cogenerazione e trigenerazione;
• isolamento termico degli edifici (sia con interventi sull'involucro esterno che sui serramenti e infissi);
• installazione di corpi illuminanti ad elevata efficienza;
• adozione di motori elettrici ad elevato rendimento;
• installazione di recuperatori di calore;
• impiego di sistemi di regolazione e di gestione dei consumi
5.4 INFORMAZIONI PRTR
Per l’opportuna verifica della qualità dei dati contenuti nelle dichiarazioni PRTR, in applicazione al DPR 157/2011, si prescrive che a commento finale del report annuale il Gestore trasmetta anche una sintetica relazione inerente l’adempimento a tale disposizione, secondo uno dei due seguenti schemi di seguito elencati:
1. nel caso il complesso sia escluso dall’obbligo di presentazione della dichiarazione PRTR il Gestore dovrà indicare in allegato al report:
o codice PRTR attività principale (cfr. tabella 1, Appendice 1 del DPR 157/2011);
o motivo di esclusione dalla dichiarazione(2);
2. nel caso il Gestore abbia effettuato la dichiarazione PRTR:
o codice PRTR attività principale (cfr. tabella 1, Appendice 1 del DPR 157/2011);
o esplicitazione dei calcoli effettuati per l’inserimento dei dati(3) contenuti nella dichiarazione trasmessa ad ISPRA entro il 30 aprile.
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(2) L'obbligo di dichiarazione sussiste se:
- l'emissione di almeno un inquinante nell'aria, o nell'acqua o nel suolo risulta superiore al corrispondente valore soglia individuato dalla tab. A2 del DPR 157/2011 (che corrisponde allegato II del Regolamento CE n. 166/06);
- il trasferimento fuori sito di inquinanti nelle acque reflue risulta superiore al corrispondente al valore soglia individuato dalla tab. A2 del DPR 157/2011 (che corrisponde allegato II del Regolamento CE n. 166/06);
- il trasferimento fuori sito di rifiuti risulta superiore ai valori soglia che sono 2 t/anno e 2000 t/anno rispettivamente per i rifiuti pericolosi e non pericolosi.
(3) L'emissione di uno o più inquinanti in aria, nell'acqua o nel suolo, trasferimenti fuori sito di inquinanti nelle acque reflue e/o trasferimento di rifiuti fuori sito.
Allegato B
Planimetria generale del complesso (Tavola SG-1000, rev. 16/01/2017)