Contract
Procedura aperta per l'affidamento del servizio di pulizia, lavanderia e guardaroba del Convitto ex Inpdap “Santa Caterina” sito in Xxxxxx (Xx), Xxx Xxxxxxxxx, xx 000.
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA (DVRI)
(ai sensi dell’art.26 del D.L.vo n°81/2008 e ss. mm. e ii.)
Il Committente:
Dr. Xxxxxxxx Xxxxxx
Il Datore di Lavoro:
Dr. Xxxxx Xxxxx
1) PREMESSA.
Il presente elaborato costituisce il Documento di Valutazione dei Rischi da Interferenza (d’ora in poi DVRI) finalizzato all’appalto del servizio di pulizia, lavanderia e guardaroba del Convitto ex Inpdap “Santa Caterina” sito in Xxxxxx (Xx), Xxx Xxxxxxxxx, xx 000, classificato come appalto pubblico di servizi ai sensi del D.L.vo n°163/2006 e ss. mm. e ii. (d’ora in poi D.L.vo n°163/2006).
Trattandosi di appalto in cui il COMMITTENTE (cioè il soggetto che affida il contratto in quanto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell’appalto medesimo) non coincide con il DATORE DI LAVORO (cioè il soggetto presso il quale si esegue il contratto, che ha la responsabilità dell’organizzazione o dell’unità produttiva nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività), il presente Documento è stato redatto di concerto dal COMMITTENTE e dal DATORE DI LAVORO. Si richiamano in merito le disposizioni di cui agli artt.2 c.1 lettera b), 18 c.1 e 26 c.3 del D.L.vo n°81/2008 e ss. mm. e ii. (d’ora in poi D.L.vo n°81/2008).
Il DVRI contiene l’indicazione delle potenziali interferenze che potrebbero venirsi a creare nell’esecuzione dell’appalto in oggetto e le conseguenti misure adottate per eliminare, o quantomeno ridurre al minimo, le interferenze stesse.
Il DVRI costituisce specifica tecnica ai sensi dell’art.68 ed Allegato VIII del D.L.vo n°163/2006 e come tale deve essere messo a disposizione dei concorrenti ai fini dell’offerta.
Nel DVRI non sono indicati i rischi specifici propri dell’attività dell’Aggiudicataria. Pertanto, per quanto non altrimenti specificato nel presente DVRI, l’Aggiudicataria si atterrà alla normativa di legge vigente in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro, restando immutato l’obbligo per il Datore di Lavoro di elaborare il proprio Documento di Valutazione dei Rischi e di provvedere all’attuazione delle misure di sicurezza necessarie per eliminare, o quantomeno ridurre al minimo, i rischi specifici propri dell’attività svolta. Si richiamano in merito le disposizioni di cui all’art.26 del D.L.vo n°81/2008.
Con specifico riferimento ai costi della sicurezza si precisa che sono quantificabili come costi della sicurezza afferenti all’esercizio dell’attività svolta da ciascuna Impresa, definiti “costi della sicurezza ex-lege”, quelli riguardanti le misure per prevenire i rischi relativi all’attività dell’Impresa stessa, mentre sono quantificabili come costi della sicurezza da interferenze, definiti “costi della sicurezza contrattuali”, quelli riguardanti le misure, in quanto compatibili, di cui all’art.7 c.1 del D.P.R. n°222/2003 (al quale si rimanda) previste nel DVRI.
Per quanto riguarda i costi della sicurezza afferenti all’esercizio dell’attività svolta da ciascuna Impresa, resta immutato l’obbligo per la stessa di elaborare il proprio Documento di Valutazione dei Rischi e di provvedere all’attuazione delle misure necessarie per eliminare, o quantomeno ridurre al minimo, i rischi. I suddetti costi sono a carico dell’Impresa, la quale deve specificamente indicarli e deve dimostrare che gli stessi sono congrui rispetto a quelli desumibili dai prezzari o dal mercato. Si richiamano in merito le disposizioni di cui agli artt.18 e 26 c.6 del D.L.vo n°81/2008 ed agli art.86 c.3-bis ed 87 del D.L.vo n°163/2006.
Per quanto riguarda i costi della sicurezza necessari per l’eliminazione dei rischi da interferenze, questi vanno evidenziati nel bando di gara tenendoli distinti dall’importo a base d’asta e non sono soggetti a ribasso. Si richiamano, in merito alla quantificazione di detti costi, le disposizioni, in quanto compatibili, di cui all’Allegato XV punto 4 del D.L.vo n°81/2008. In fase di verifica dell’anomalia detti costi non sono oggetto di alcuna verifica essendo stati quantificati e valutati a monte dall’Amministrazione Aggiudicatrice. A richiesta, saranno messi a disposizione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e delle Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori. Si richiamano in merito le disposizioni di cui all’art.26 cc.3 e 5 del D.L.vo n°81/2008 ed agli artt. 86 c.3-bis, 87 e 131 c.3 del D.L.vo n°163/2006.
2) DATI DELL’AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE.
2.1) DATI IDENTIFICATIVI.
RUOLO | NOMINATIVO | RIFERIMENTI |
Amministrazione Aggiudicatrice Committente (Art.3 c.25 D.L.vo n°163/2006) | INPS – D.C. Risorse Strumentali Dirigente: Dr. Xxxxxxxx Xxxxxx | Roma Via Xxxx il Grande 21 |
Datore di Lavoro (Artt.2 c.1 lettera b) e 26 cc.3 e 3-ter D.L.vo n°81/2008) | INPS – Convitto “Santa Caterina” Dirigente Direzione Regionale: Dr. Xxxxx Xxxxx | Firenze Via del Proconsolo, n° 10 |
2.2) INFORMAZIONI GENERALI.
L’INPS avendo accorpato le funzioni precedentemente svolte dall’INPDAP, ne gestisce anche le strutture sociali (case albergo per anziani, convitti, centri vacanze, assegni e borse di studio per i giovani) del fondo appositamente istituito. Tra i convitti figura quello oggetto di affidamento, posto in Arezzo e denominato “Santa Caterina”.
3) DESCRIZIONE DELL’APPALTO.
L’INPS fornisce attualmente ospitalità ad alunni delle scuole elementari, medie inferiori e superiori e a studenti universitari, a favore dei quali offre nelle strutture dei Convitti un servizio sia di pensione completa durante l’intero anno scolastico (c.d. “formula convitto”) sia di ristorazione senza pernottamento (c.d. “formula semi-convitto”). A tutti gli studenti, in diversa misura a seconda delle fasce di età, viene garantito durante il soggiorno un servizio di assistenza socio-educativa ed infermieristica.
Quest’ultima è rivolta anche agli studenti universitari ospiti.
Durante l’anno, in particolare nel periodo estivo è prevista la presenza di altre tipologie di ospiti, sia con formula pensione completa (ad esempio soggiorni senior per pensionati, ospitalità a gruppi di studenti anche stranieri, ed altro) che con formula di mezza pensione. E’ previsto inoltre il prolungamento del semi-convitto (c.d. semi-convitto estivo).
Le prestazioni oggetto dell’appalto, così come meglio descritte e disciplinate nel Capitolato Speciale di Appalto, consistono sommariamente nell’esecuzione dei seguenti servizi:
servizio di pulizia dei locali e rifacimento letti; servizio di lavanderia e guardaroba;
servizio di disinfestazione e derattizzazione; servizio di smaltimento dei rifiuti.
I servizi in questione, tutti a carico dell’aggiudicatario, sono dettagliatamente descritti nel Capitolato Speciale di Appalto.
4) DATI RELATIVI AI LUOGHI DI LAVORO DOVE SI SVOLGERA’ L’APPALTO.
4.1) DATI IDENTIFICATIVI.
L’appalto si svolgerà presso l’edificio sito in Xxxxxx (Xx), xxx Xxxxxxxxx, xx 000 ove è ubicato il Convitto “Santa Caterina”.
4.1.1) Descrizione del sito
La struttura sede del Convitto è composta da quattro piani fuori terra di cui uno parzialmente interrato.
• Al piano secondo sono ubicati camere, servizi, sale di studio e di ricreazione;
• Al piano primo sono ubicati la biblioteca, camere, servizi, sale di studio e di ricreazione;
• Al piano terra sono ubicati la chiesa, vari saloni, il refettorio, l’ufficio U.R.P., camere, servizi, sale di studio e di ricreazione;
• Al piano seminterrato sono ubicati il teatrino, la palestra, la centrale termica, la cucina, i lavatoi cucina, gli spogliatoi, i locali magazzino, il locale impianto depurazione e antincendio, il locale caldaia, il guardaroba.
Si accede ai piani tramite scale interne individuate come scala A, B, C e D, e n° 2 ascensori di cui uno attualmente fuori servizio.
4.2) DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ LAVORATIVE.
Lo svolgimento delle varie attività del Convitto è realizzato attraverso la sinergia del personale dipendente INPS con il personale delle società affidatarie dei vari servizi dati in appalto e delle ditte che operano per la manutenzione e la ristrutturazione.
In particolare il personale INPS svolge all’interno del Convitto le seguenti attività:
• Controllo delle attività educative ed assistenziali gestite in service e formulazione di piani d’intervento migliorativi;
• Gestione delle attività socio culturali e ludico ricreative;
• Gestione rapporti con le famiglie e scuole per l’aspetto didattico e comportamentale;
• Monitoraggio andamento scolastico e comportamentale e formulazione di piani di intervento migliorativo;
• Gestione eventi critici che accadono all’utenza;
• Rapporti con medici di famiglia e ASL;
• Monitoraggio delle condizioni di salute psicofisiche degli ospiti e formulazione di eventuali piani di intervento da attivare da parte degli operatori esterni.
• Azioni di Sviluppo e Marketing
• Rapporti con Enti, Associazioni, Scuole;
• Organizzazione di eventi in favore degli ospiti;
• Attività gestionali strumentali, economico contrattuali, economico-finanziarie,
• Attività di Consulenza tecnico-edilizia
• Manutenzione diretta
Le altre attività sono affidate in appalto a società esterne, i servizi principali sono i seguenti:
1. Portineria, guardiania, centralino telefonico - Fattorini
2. Assistenza socio-educativa
3. Servizi infermieristici
4. Trasporti di persone
5. Pulizia dei locali, sanificazione
6. Lavanderia e guardaroba
7. Ristorazione, preparazione e somministrazione pasti
8. Giardinaggio
9. Manutenzione dei locali
10. Manutenzione impianti vari (ascensore, apprestamenti antincendio, apprestamenti di sicurezza, centrale termica, trattamento acque, etc.)
11. Ristrutturazione dei locali
I servizi n° 1, 2 3 e 4 sono stati riuniti in unico affidamento, come anche i servizi n° 5 e 6 che formano oggetto del presente appalto.
4.3) RISCHI SPECIFICI ESISTENTI E MISURE DI PREVENZIONE E DI EMERGENZA ADOTTATE.
- Estratto dal “Fascicolo sicurezza degli appalti” -
Con le presenti note vengono fornite le indicazioni generali circa i rischi specifici esistenti presso il Convitto “ Santa Caterina” di Arezzo Xxx Xxxxxxxxx, 000 - 00000 - Xxxxxx e sulle misure di prevenzione ed emergenza adottate.
Se per qualsiasi motivo le informazioni dovessero risultare insufficienti o non abbastanza chiare, vi preghiamo di contattare il Referente della sede o il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione che potrà fornire ulteriori informazioni.
Rischi potenziali esistenti negli ambienti di lavoro oggetto dell’appalto
La Tabella seguente riassume le voci relative all'individuazione dei rischi potenziali esistenti negli ambienti di lavoro oggetto dell’appalto.
Tipologia ambiente di lavoro | Rischi potenziali | Misure di prevenzione e protezione |
Aree esterne | Inciampi e urti | - Controllo periodico delle eventuali sconnessioni della pavimentazione - Segnalazione di eventuali passaggi pericolosi - Protezione di eventuali passaggi pericolosi |
Scivolamento (pedoni e motoveicoli) | - Procedere con cautela e a velocità limitata | |
Aree interne | Illuminazione dei locali di lavoro | - Presenza di sistemi per l’illuminazione artificiale tali da garantire un livello di illuminamento degli ambienti e delle postazioni di lavoro adeguato alla tipologia di attività svolta, conforme alle vigenti disposizioni tecniche |
Esercizio di impianti tecnologici | - Realizzazione degli impianti secondo le norme tecniche vigenti (a regola d’arte) ed attuazione di tutte le pratiche tecnico-amministrative connesse con l’attivazione degli stessi | |
Caratteristiche strutturali dei luoghi di lavoro | - Luoghi di lavoro sottoposti ad interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzati al mantenimento di standard strutturali adeguati |
Tipologia ambiente di lavoro | Rischi potenziali | Misure di prevenzione e protezione |
- Spazi a disposizione dei lavoratori tali da consentire movimenti operativi corretti ed agevoli | ||
Caratteristiche di uscite e porte | - Uscite e porte adeguate per numero, dimensioni (con le tolleranze ammesse) e posizione al numero di persone presenti ed alla tipologia di attività svolta | |
Impianto elettrico / impianto di messa a terra | - Realizzazione ed integrazioni degli impianti secondo le norme di buona tecnica, affidate a ditta qualificata, che provvede al rilascio della dichiarazione di conformità con gli allegati obbligatori | |
Aree interne (segue…) | Uso di attrezzature ad alimentazione elettrica | - Utilizzo di attrezzature elettriche munite di idonee protezioni contro contatti diretti e indiretti e conformi alle disposizioni di sicurezza elettrica - Collegamento degli apparecchi utilizzatori alla rete elettrica tenendo conto della loro potenza e delle caratteristiche. In particolare, collegamento delle apparecchiature superiori a 1000 W a prese dotate a monte di interruttore onnipolare - Utilizzo conforme delle prese multiple e delle prolunghe elettriche |
Scariche atmosferiche | - Realizzazione ed integrazioni dell’impianto secondo le norme di buona tecnica, affidate a ditta qualificata, che provvede al rilascio della dichiarazione di conformità con gli allegati obbligatori - Esecuzione delle verifiche periodiche in rispondenza alle disposizioni tecniche e normative vigenti |
Tipologia ambiente di lavoro | Rischi potenziali | Misure di prevenzione e protezione | |
Incendio: esodo locali | - Numero e distribuzione delle vie di uscita e delle uscite di emergenza adeguati alle dimensioni ed alle attività svolte nonché al numero massimo di persone presenti. - Porte presenti sui percorsi di uscita facilmente ed immediatamente apribili nella direzione dell’esodo - Conformazione e lunghezza dei percorsi per il raggiungimento delle uscite di piano conformi alle disposizioni dell’allegato III al DM 10.03.98 - Vie ed uscite di emergenza tenute sgombre, in modo da consentire il raggiungimento rapido di un luogo sicuro. - Scale presenti in numero e dimensioni sufficienti a consentire il deflusso in sicurezza in condizioni di emergenza, sulla base delle disposizioni dell’allegato III al DM 10.03.98 - Presenza di sistemi di illuminazione di sicurezza per tutte le vie di uscita - Segnaletica di sicurezza opportunamente disposta, per: • individuazione delle vie di uscita • individuazione delle uscite •individuazione dei pulsanti di allarme - Interventi di sorveglianza periodica delle vie di uscita per assicurare che siano libere da ostruzioni e da pericoli. - Sorveglianza, controllo almeno semestrale e manutenzione di tutte le porte resistenti al fuoco per assicurarne il non danneggiamento e la chiusura regolare. - Sorveglianza della segnaletica direzionale e delle uscite per assicurarne la visibilità. - Designazione di un numero adeguato di lavoratori incaricati alla gestione emergenze - Informazione ai lavoratori in merito ai pericoli di incendio ed alle procedure di gestione delle emergenze. - Formazione dei lavoratori addetti alla gestione emergenze in rispondenza ai requisiti dell’allegato IX del DM 10/03/1998 - Presenza di procedure per la gestione emergenze adeguate alla tipologia di attività - Esecuzione di simulazioni di emergenza e prove di esodo con cadenza almeno annuale - Predisposizione di mezzi di contenimento e contrasto degli incendi nel rispetto delle vigenti disposizioni tecniche e normative. - Estintori portatili di tipo approvato, adeguati per numero, capacità estinguente e caratteristiche del materiale estinguente alla superficie dei locali ed alla classe di rischio dell’attività, secondo le indicazioni delle documentazioni relative al certificato di prevenzione incendi | ||
VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI INCENDIO – FORMAZIONE DEL PERSONALE
La valutazione del rischio incendio è stata effettuata in accordo a quanto definito nell’allegato I al D.M. 10/03/98. In particolare, la procedura di valutazione del rischio incendio è anche orientata a definire la classificazione del livello di rischio incendio, riferibile all’intero immobile e a parti di esso.
Il rischio incendio è definito come “la probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di accadimento di un incendio e che si verifichino conseguenze dell’incendio sulle persone presenti”.
Per il Convitto “Santa Caterina” di Arezzo è stata effettuata la valutazione individuandolo nella classe di rischio MEDIO:
“Luoghi di lavoro a rischio di incendio medio: “luoghi di lavoro o parte di essi, in cui sono presenti sostanze infiammabili e/o condizioni locali e/o di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma nei quali, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata”.
Per tale motivo il personale impiegato nello svolgimento dei servizi dovrà essere informato sui contenuti del DUVRI, del DVR, del piano di emergenza e di evacuazione e formato perché sia in grado di attuare misure di prevenzione incendi e lotta antincendi o di evacuazione in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio e di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza; ciò anche in rapporto al dovere di sorveglianza sui ragazzi e di garanzia della loro incolumità affidato all’educatore
A tal fine si richiede che il personale designato sia formato non solo per il rischio medio, bensì con l’attestato di idoneità tecnica di cui all’art. 3 della legge 28 novembre 1996, n.609.
Si riportano di seguito, per estratto, le procedure di gestione delle emergenze.
Gestione delle emergenze
Le figure dell’emergenza previste dal piano d’emergenza, redatto per lo stabile in esame, sono le seguenti:
FIGURE DELL'EMERGENZA | DESCRIZIONE |
COORDINATORE DELLE EMERGENZE | In caso di emergenza sovrintende e coordina tutte le azioni da intraprendere fino al termine dell’emergenza stessa; |
ADDETTI ALLA SQUADRA DI EMERGENZA INCENDI E ALLA SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO | Designati ai sensi dell’articolo 43, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 81/2008 e formati con istruzione teorica e pratica per l’attuazione delle misure di primo intervento interno e per l’attivazione degli interventi di primo soccorso nelle diverse situazioni di emergenza, si adoperano al fine di attuare, nel migliore dei modi, le procedure d’emergenza ed il rispetto delle norme comportamentali descritte nel presente piano. |
AUSILIARI ASSISTENZA DISABILI | Al verificarsi di un'emergenza agiscono per la salvaguardia delle persone presenti nello stabile che possiedono un'inabilità temporanea o permanente; |
ADDETTO ALLA DISATTIVAZIONE DELLE FORNITURE ENERGETICHE | Al segnale di allarme generalizzato provvede a fermare gli impianti tecnologici, a richiamare al piano terra gli ascensori (bloccandoli al piano) e ad interrompere l’erogazione dell’energia elettrica nel settore interessato dall’evento o in tutto lo stabile; |
In caso di assenza del Coordinatore delle Emergenze al momento del verificarsi dell’evento, è prevista la presenza di un Vice.
Lo stesso piano d’emergenza prevede un diverso flusso di comunicazioni per l’attivazione dell’ emergenza, a seconda che questa si verifichi durante l’orario lavorativo dei dipendenti INPS o al di fuori di esso.
Procedura delle emergenze
Le procedure da attuare in caso di emergenza definiscono sia compiti e responsabilità di ciascun soggetto coinvolto a vario titolo nella gestione delle emergenze che le modalità di comunicazione e relazione fra gli stessi.
A tal proposito si riporta di seguito lo schema delle relazioni fra le varie figure coinvolte nella gestione delle emergenze e il diagramma di flusso delle comunicazioni.
L'emergenza verrà gestita in base a differenti "livelli" di allarme di seguito definiti a cui corrisponderanno, per ciascun soggetto, specifici compiti e azioni.
ALLARME DI PRIMO LIVELLO - PREALLARME
Rappresenta uno stato di allerta nei confronti di un possibile evento pericoloso.
Lo scopo del preallarme è di attivare tempestivamente le figure competenti individuate nel piano di emergenza; in questo modo la struttura risulterà pronta ed organizzata ad affrontare una eventuale evacuazione.
Lo stato di preallarme viene segnalato all’addetto alle comunicazioni emergenze nei seguenti modi:
- Automaticamente, tramite l’accensione, sul quadro di controllo, di un led (il led che si accenderà sarà quello corrispondente allo specifico rilevatore di fumo attivato);
- Telefonicamente, da chiunque ravvisi una situazione di potenziale pericolo;
Lo stesso addetto alle comunicazioni dovrà comunicare il preallarme, a voce o telefonicamente, solo alle persone interessate (così come descritto, più nel dettaglio, più avanti) che dovranno recarsi direttamente sul posto al fine di verificare la gravità della situazione e decidere se la stessa richieda il passaggio allo stato di allarme.
ALLARME DI SECONDO LIVELLO - EVACUAZIONE
Rappresenta la necessità di abbandonare i posti di lavoro nel minor tempo possibile. Le modalità di evacuazione dello stabile sono decise dal Coordinatore delle emergenze.
A seconda dell’orario, lo stato di allarme di 2° livello viene diramato dal coordinatore delle emergenze o addetto alle emergenze.
FINE EMERGENZA - CESSATO ALLARME
Rappresenta la fine dello stato di emergenza reale o presunta.
Viene diramato dal Coordinatore delle emergenze quando le condizioni di sicurezza all'interno dell'ufficio sono state ripristinate
SI RIPORTANO DI SEGUITO LE NORME DI COMPORTAMENTO STABILITE DAL PIANO DI EMERGENZA PER I PRESTATORI D’OPERA.
COMPITI IN CONDIZIONI DI NORMALITÀ |
Espletano le proprie attività (compreso il deposito delle proprie attrezzature e dei propri prodotti), esclusivamente in locali nei quali sono stati preventivamente ed espressamente autorizzati |
Utilizzano solo attrezzature a norma e si attengono alle norme di detenzione delle sostanze utilizzate previste sulle schede di sicurezza. |
Evitano di intralciare i passaggi e soprattutto le vie e le uscite di emergenza. |
Mantengono le generali condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro. |
Comunicano ai responsabili dell'Azienda eventuali anomalie di tipo strutturale riscontrate durante le proprie attività e li informano di ogni evento dal quale potrebbe originarsi una situazione di pericolo. |
Usufruiscono degli impianti nei tempi e nei modi indispensabili all'espletamento dei propri compiti, nella correttezza delle procedure di sicurezza. |
Non effettuano interventi sugli impianti se non previsti dall'appalto. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI PREALLARME |
Se individuano il pericolo mantengono la calma, ne danno comunicazione agli addetti alla squadra di emergenza e si astengono da iniziative personali. |
Se ricevono comunicazione dagli addetti all'emergenza: -sospendono le proprie attività, si predispongono all'emergenza, mettono in sicurezza le macchine e le attrezzature utilizzate (disinserendo se possibile anche la spina dalla presa e proteggendo organi o parti pericolose), rimuovono materiali eventualmente depositati, sia pur momentaneamente, lungo i passaggi; -si predispongono all'eventuale ed imminente esodo dai locali; -attendono ulteriori comunicazioni e/o segnalazioni da parte del personale incaricato (xxxxxxx xxxxxxx e/o allarme) attenendosi alle disposizioni che gli vengono impartite. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI ALLARME/EVACUAZIONE |
Abbandonano gli ambienti occupati al momento del preallarme ed impegnano i percorsi d'esodo solo a seguito di apposita segnalazione del personale incaricato alla gestione dell'emergenza. |
Si astengono in particolare dai seguenti comportamenti: -urlare, produrre rumori superflui; -muoversi nel verso opposto a quello dell'esodo; -correre (in particolar modo lungo le scale) e tentare di sopravanzare chi sta attuando l'esodo; -trattenersi in prossimità o avvicinarsi alla zona in cui si è verificata l'emergenza. |
Raggiungono il "luogo sicuro" indicato dagli addetti che li assistono, rimanendo sempre nel gruppo fino alla cessazione della emergenza, al fine di agevolare la verifica delle presenze. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI CESSATO ALLARME |
Mantengono la calma ed evitano comportamenti di incontrollata euforia. |
Si attengono alle indicazioni impartite dal coordinatore. |
SI RIPORTANO DI SEGUITO LE PROCEDURE ED I REGOLAMENTI DI SICUREZZA PER LA DITTA APPALTATRICE
REGOLAMENTO INTERNO PER LA SICUREZZA DEGLI APPALTI
Ai sensi di quanto stabilito all'art. 26 del D.Lgs 81/2008 Vi ricordiamo che l’esecuzione dei lavori presso l’immobile nonché eventuali lavori da Voi realizzati nell’ambito del nostro ciclo produttivo, dovranno essere svolti sotto la Vostra direzione e sorveglianza. Pertanto, qualsiasi responsabilità per eventuali danni a persone e a cose, sia di nostra proprietà che di terzi, che si possano verificare nell’esecuzione dei lavori stessi, saranno a vostro carico.
Vi chiediamo di adempiere tassativamente alle seguenti richieste:
a) restituire debitamente firmate, le documentazioni che saranno consegnate perché ne sia presa visione;
b) ottemperare agli obblighi specificatamente previsti dalla vigente normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
c) rispettare le normative vigenti in campo ambientale applicabili alla Vostra attività;
d) garantire:
• un contegno corretto del vostro personale sostituendo coloro che non osservano i propri doveri;
• l’esecuzione dei lavori con capitali, macchine e attrezzature di Vostra proprietà e in conformità alle norme di buona tecnica;
e) assolvere regolarmente le obbligazioni che stanno a Vostro carico per la previdenza sociale e assicurativa (INAIL, INPS, ecc.);
f) dotare il personale di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (art 26 del D.Lgs 81/2008)
g) rispettare le disposizioni più avanti riportate.
NORME PARTICOLARI: DISCIPLINA INTERNA
Il Vostro personale è soggetto all’osservanza di tutte le norme e regolamenti interni della nostra sede. In particolare:
a) L’impiego di attrezzature o di opere provvisionali di proprietà dell’Amministrazione è di norma vietato. Eventuali impieghi, a carattere eccezionale, devono essere di volta in volta preventivamente autorizzati.
b) La custodia delle attrezzature e dei materiali necessari per l’esecuzione dei lavori/servizi, all’interno della nostra sede, è completamente a cura e rischio dell’Assuntore che dovrà provvedere alle relative incombenze.
c) La sosta di autoveicoli o mezzi dell’impresa nelle aree adibite a parcheggio è di norma vietata; è consentito solo per il tempo strettamente necessario allo scarico dei materiali e strumenti di lavoro dietro specifica autorizzazione. Vi preghiamo di istruire i conducenti sulle disposizioni vigenti in materia di circolazione all’interno delle aree di pertinenza dell’Amministrazione e di esigerne la più rigorosa osservanza. All’interno del Convitto i mezzi dovranno muoversi a passo d’uomo.
d) L’introduzione di materiali e/o attrezzature pericolose (per esempio, bombole di gas infiammabili, sostanze chimiche, ecc.), dovrà essere preventivamente autorizzata.
e) L'accesso all’edificio del personale afferente a ditte appaltatrici, subappaltatrici e/o lavoratori autonomi dovrà essere limitato esclusivamente alle zone interessate ai lavori/servizi a Voi commissionati previa identificazione da parte del personale preposto.
f) L’orario di lavoro dovrà di norma rispettare l’orario concordato con il Referente dell’appalto, anche al fine di eliminare o ridurre i rischi interferenti.
g) A servizio/lavori ultimati, dovrete lasciare i locali sgombri e liberi da macchinari, materiali e quanto altro non di proprietà INPS. Materiali di risulta e rottami saranno smaltiti a vostro carico secondo la normativa di legge, ecc.
NORME E DISPOSIZIONI RIGUARDANTI LA SICUREZZA SUL LAVORO |
Come stabilito dall'art. 26 del D.Lgs. 81/2008, l’osservanza di tutte le norme in materia di Sicurezza e di Igiene sul lavoro, nonché della prescrizione di tutte le relative misure di tutela e della adozione delle cautele prevenzionistiche necessarie è a Vostro carico per i rischi specifici propri della Vostra Impresa e/o attività. Prima dell’inizio del servizio o dei lavori, Vi preghiamo di informarci su eventuali rischi derivanti dalla Vostra attività che potrebbero interferire con la nostra normale attività lavorativa o con l’attività delle altre aziende operanti presso la struttura. A tale scopo vi chiediamo di consegnare copia del Documento di Valutazione dei Rischi per l’esecuzione delle attività presso il nostro immobile o del Piano operativo della sicurezza (POS/DVRAE). |
Oltre alle misure e cautele riportate al precedente punto “Norme particolari: disciplina interna”, Vi invitiamo a rendere noto al vostro personale dipendente e a fargli osservare scrupolosamente anche le seguenti note riportate a titolo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo: − Obbligo di esporre il cartellino di riconoscimento − Obbligo di attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni segnaletiche ed in specie ai divieti contenuti nei cartelli indicatori e negli avvisi dati con segnali visivi e/o acustici. − Divieto di accedere senza precisa autorizzazione a zone diverse da quelle assegnate. − Obbligo di non trattenersi negli ambienti di lavoro al di fuori dell’orario stabilito. − Divieto di introdurre sostanze infiammabili o comunque pericolose o nocive. − Per i lavori : obbligo di recintare la zona di scavo o le zone sottostanti a lavori che si svolgono in posizioni sopraelevate; − Divieto di compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non siano di propria competenza e che possono perciò compromettere anche la sicurezza di altre persone; − Divieto di compiere lavori usando fiamme libere, di utilizzare mezzi ignifughi o fumare nei luoghi con pericolo di incendio o di scoppio ed in tutti gli altri luoghi ove vige apposito divieto; − Obbligo di usare i mezzi protettivi individuali; − Obbligo di non usare, sul luogo di lavoro, indumenti o abbigliamento che, in relazione alla natura delle operazioni da svolgere, possono costituire pericolo per chi lo indossa; − Divieto di ingombrare passaggi, corridoi e uscite di sicurezza con materiali di qualsiasi natura; − Obbligo di impiegare macchine, attrezzi ed utensili rispondenti alle vigenti norme di legge; − Divieto di passare sotto carichi sospesi; − Obbligo di segnalare immediatamente eventuali deficienze dei dispositivi di protezione e sicurezza o l’esistenza di condizioni di pericolo (adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell’ambito delle proprie competenze e possibilità, per l’eliminazione di dette deficienze o pericoli). |
5) MISURE PREVENTIVE DA ADOTTARE PER ELIMINARE LE POTENZIALI INTERFERENZE.
Di seguito si riportano le potenziali interferenze fra l’attività svolta dall’Impresa Aggiudicataria, desunta dal Capitolato Speciale di Appalto, e le specifiche attività che si svolgono nel Convitto, desunte dal Duvri vigente, specificando le conseguenti misure preventive da adottare per eliminare, o quantomeno ridurre al minimo, i rischi da interferenza.
ATTIVITA’ SVOLTA | FREQUENZA DELL’ATTIVITA’ | INTERFERENZE POTENZIALI | MISURE PREVENTIVE DA ADOTTARE |
Pulizia dei locali | Come da CSA | Dipendenti INPS. Dipendenti altre Imprese Appaltatrici. Utenti (alunni, studenti, pensionati, genitori, visitatori in genere, etc.) . Scivolamento (pavimentazioni bagnate), rischi da deposito materiali/attrezzature (urto, inciampo), rischio chimico, caduta di oggetti dall’alto, rumore, rischi derivanti dall’uso di attrezzature elettriche (rischio elettrico, inciampo cavi elettrici, etc). | riunioni di coordinamento periodiche ed in prossimità di interventi che comportano situazione di interferenza; predisposizione di personale di controllo aggiuntivo in grado di gestire i flussi di persone; procedure specifiche di sicurezza per la gestione delle emergenze, con particolare riferimento ai periodi di assenza del personale INPS, e formazione specifica. impedire l’accesso ai locali interessati dai lavori alle persone non autorizzate; |
utilizzare apposita segnaletica ad indicazione dei pericoli presenti; | |||
Effettuare le attività in assenza del personale operante presso la struttura e degli ospiti o negli orari a più limitata interferenza. | |||
Segnalare i pericoli (es. pavimento bagnato) e gli ostacoli (es. deposito temporaneo dei rifiuti) mediante cartellonistica. Utilizzare per l’espletamento del servizio attrezzature e macchinari conformi alla |
normativa vigente di sicurezza. E’ vietato effettuare attività lavorative che prevedono l’utilizzo di attrezzature di proprietà del Committente (es. scale portatili). Individuare percorsi a minor rischio di interferenza per la movimentazione dei materiali e delle attrezzature all’interno dello stabile. Effettuare lo smaltimento dei rifiuti secondo le normative vigenti ed il regolamento comunale di appartenenza (raccolta differenziata). | |||
Disinfestazione e derattizzazione | Come da CSA | Dipendenti INPS. Ditte appaltatrici. Ospiti. Visitatori esterni. Rischi da deposito materiali/attrezzature (urto, inciampo), rischio, chimico, rischio biologico. | Effettuare le attività in assenza del personale operante presso la struttura e degli ospiti. Delimitare l’area di intervento e segnalare mediante cartellonistica. Utilizzare i prodotti secondo le indicazioni contenute nelle relative schede di sicurezza. La Ditta Aggiudicataria dovrà assicurare che l’ambiente sottoposto precedentemente ai trattamenti sia sicuro e salubre (aerazione dell’ambiente nel casi di disinfestazione) |
Lavanderia e guardaroba | Come da CSA | Dipendenti INPS. Ditte appaltatrici. Ospiti. Visitatori esterni. Rischi da deposito materiali/attrezzature (urto, inciampo), investimento (veicolo per trasporto biancheria), rischi derivanti dall’uso di utensili e attrezzature di lavoro durante le eventuali fasi e nella raccolta/distribuzione. | Utilizzare le aree di accesso e di carico/scarico della biancheria indicate dal Committente. Nella movimentazione dei veicoli per il trasporto biancheria rispettare la segnaletica stradale ed i regolamenti vigenti all’interno della struttura. Individuare percorsi a minor rischio di interferenza per la movimentazione della biancheria all’interno dell’edificio. |
Misure preventive generali da adottare:
• Non intralciare con materiali/attrezzature i passaggi nonché le uscite di emergenza e le vie che a queste conducono.
• Effettuare le attività secondo specifiche procedure di coordinamento (con il personale operante presso le strutture e gli ospiti) ai fini della gestione delle emergenze.
• Utilizzare esclusivamente i locali messi a disposizione dal Committente destinati a spogliatoio e/o deposito di materiali ed attrezzature.
• Comunicare ai responsabili del Committente eventuali anomalie di tipo strutturale/impiantistico riscontrate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Tutte le attività oggetto di appalto dovranno comunque svolgersi in accordo con la committenza secondo procedure specifiche.
In particolare la gestione delle emergenze dovrà avvenire secondo procedure specifiche di sicurezza con particolare riferimento ai periodi di assenza del personale INPS, in accordo con il Piano di Emergenza che già prevede un diverso flusso di comunicazioni per l’attivazione dell’emergenza, a seconda che questa si verifichi durante l’orario lavorativo dei dipendenti INPS o al di fuori di esso.
6) COSTI DELLA SICUREZZA.
6.1) COSTI DELLA SICUREZZA DA INTERFERENZE.
I costi, non soggetti a ribasso, che dovrà sostenere l’Aggiudicataria per mettere in atto le specifiche misure di sicurezza per prevenire i rischi di natura esclusivamente interferenziale, quantificati sulla base dell’analisi delle potenziali interferenze relative al presente appalto, sono riportati nella tabella sottostante e riguardano:
- le misure di protezione collettiva;
- le procedure tecnico-organizzativo-gestionali;
- le misure di coordinamento fra tutti i Datori di Lavoro.
TIPOLOGIA | MISURA | QUANTITA’ (cad) | COSTO UNITARIO (€/cad) | COSTO (€) |
MISURE DI PROTEZIONE COLLETTIVA | Cartello segnalatore, nastro, Etc. | 10 | 25 | 250 |
PROCEDURE TECNICO- ORGANIZZATIVO-GESTIONALI | COORDINAMENTO PROCEDURE SPECIFICHE | 1 | 300 | 300 |
Informazione/formazione ai lavoratori sui rischi di natura interferenziale (incendio) N.B. Si considera un unico corso di 8 ore per tutti i lavoratori | 8 | 100 | 800 | |
MISURE DI COORDINAMENTO | RIUNIONI DI COORDINAMENTO ED INFORMAZIONE CON SOPRALLUOGO | 3 | 200 | 600 |
TOTALE COSTI DELLA SICUREZZA PER RISCHI DI NATURA INTERFERENZIALE 1'950.00 € |
L’importo dei costi della sicurezza per rischi da interferenze relativo all’intero appalto, non soggetto a ribasso d’asta, ammonta pertanto a Euro 1’950,00 (millenovecentocinquanta/00 Euro).
6.2) COSTI PER MISURE DI SICUREZZA AFFERENTI L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ DELL’AGGIUDICATARIA.
I costi sostenuti dall’Aggiudicataria per mettere in atto le misure di sicurezza afferenti l’esercizio della propria attività, sono a carico dell’Aggiudicataria stessa e sono compresi nei prezzi del servizio.
7) INTEGRAZIONE DEL PRESENTE DOCUMENTO.
Aggiudicata la gara, il Committente-Datore di Lavoro redige il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI) ai fini dell’affidamento del contratto, previo svolgimento dell’attività di coordinamento e cooperazione con tutti i Datori di Lavoro, ivi compresi i Subappaltatori, delle Imprese Appaltatrici operanti nel Convitto, Aggiudicataria compresa, ai sensi dell’art.26 cc.2 e 3 del D.L.vo n°81/2008.
Al riguardo il Committente-Datore di Xxxxxx dovrà:
a) effettuare la Riunione di Coordinamento nella quale tutti i Datori di Xxxxxx si informeranno reciprocamente sui rischi specifici della propria attività svolta presso il Convitto, coordinandosi e cooperando per l’attuazione delle misure preventive necessarie ad eliminare, o quantomeno a ridurre al minimo, i rischi da interferenza. In particolare la Ditta Aggiudicataria comunicherà i rischi specifici connessi alla propria attività da svolgersi presso il Convitto, predisponendo all’uopo il Documento di Valutazione dei Rischi per le Attività in Esterno (DVRAE) - contenente l’indicazione delle fasi lavorative, le attività di dettaglio da svolgere, il ciclo operativo e le aree interessate dall’attività da svolgersi, i rischi esistenti e le misure preventive adottate per eliminarli o ridurli al minimo - che dovrà essere recepito nel DUVRI.
Di tale Riunione sarà redatto apposito Verbale di Coordinamento.
b) fornire il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI) da allegare al contratto.
La Ditta Aggiudicataria potrà presentare proposte di integrazione al DUVRI entro 30 giorni dall’aggiudicazione e comunque prima dell’inizio dell’esecuzione dell’appalto ove ritenga, sulla base della propria esperienza, di poter garantire migliori condizioni di sicurezza. Tali integrazioni non possono modificare in alcun modo i prezzi pattuiti. Si richiamano in merito le disposizioni di cui all’art.100 c.5 del D.L.vo n°81/2008 ed all’art.131 c.2 del D.L.vo n°163/2006.
Nel prosieguo dell’appalto le Riunioni di Coordinamento verteranno sull’eventuale aggiornamento del DUVRI di cui sopra, con riferimento agli eventuali nuovi rischi che le Imprese Appaltatrici potrebbero apportare, producendo all’uopo l’aggiornamento del proprio DVRAE.
In particolare tutti i Datori di Lavoro esamineranno le procedure specifiche e le misure preventive adottate per eliminare o quantomeno ridurre al minimo i rischi da interferenza, nonché i rischi specifici esistenti nei luoghi di lavoro in cui le Imprese Appaltatrici si trovano ad operare e le misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alle attività svolte, verificandone lo stato
d’attuazione ed accertandone l’attualità e la rispondenza alle situazioni esistenti, onde procedere all’aggiornamento ove necessario.
Ove si proceda all’affidamento di un nuovo appalto, il DUVRI di cui sopra dovrà essere comunque aggiornato.
Il Dirigente Committente Il Dirigente Datore di Lavoro
Dr. Xxxxxxxx XXXXXX Dr. Xxxxx Xxxxx