ANIMP – ECI IRU
ANIMP – ECI IRU
TASK FORCE per il progetto “Technical Experts Support Panel”.
Scenario Italiano della conflittualita’ nella gestione contratti di costruzione.
Report finale del gruppo di lavoro TESP della Sez. ANIMP Construction composto da:
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X. Xxxxxx (Coordinatore - Techint ed ECI), X. Xxxxxxx (IREM), G. Bona (SICES), A. Brandolese (Politecnico di Milano), F. Di Serio (Consulente), X. Xxxxxxxxxxx (Consulente), X. Xxxxxxxxxx (Consulente Legale), X. Xxxxxxx (Politecnico di Milano), X. Xxxxxx (Techint).
Si propone in seno alla Sez. Construction ANIMP – ECI IRU l’approvazione di un documento per la proposta di istituzione del Technical Experts Support Panel (TESP) ossia un pannello di esperti del settore impiantistico e delle infrastrutture a disposizione degli associati che ne facciano richiesta, per fornire una chiave di lettura neutrale delle posizioni espresse dalle parti coinvolte in potenziali divergenze non ancora radicate.
La presente iniziativa viene di seguito descritta secondo i seguenti punti:
1. Scopo
2. Ambito
3. Elementi costitutivi
4. Procedure operative
1. SCOPO
a. Nell’ambito dell’Associazione ANIMP1-ECI2 si costituisce il Technical Experts Support Panel (qui di seguito TESP) il cui scopo principale è l’esplicitazione degli aspetti di carattere tecnico economico e contrattuale su cui si basa la maggior parte delle divergenze interpretative nello sviluppo dei Progetti, al fine di evitare alle PARTI coinvolte di procedere con una disputa di carattere legale. Il TESP include una componente tecnico-ingegneristica, una componente universitaria e una componente tecnico giuridica costituite da professionalità senior consolidate da comprovata esperienza nazionale ed internazionale. Tali professionalità verranno scelte secondo opportuni criteri formalizzati di neutralità.
b. Il TESP ha lo scopo di contribuire all’analisi di situazioni inerenti divergenze interpretative di problematiche tecnico contrattuali che si verificano durante l’esecuzione di un contratto tra privati, mettendo a disposizione in tempi brevi l’ampio
1 ANIMP (Associazione Nazionale d’Impiantistica Industriale (IT)– xxx.xxxxx.xx) rappresenta un punto di incontro e di dialogo tra le università e le aziende che operano nel settore dell'Impiantistica italiana e internazionale (spaziando dai Main Contractor e dai fornitori di Servizi di Ingegneria agli End User, alle aziende fornitrici di Apparecchiature e di Componenti.
2ECI (European Construction Institute – xxx.xxx-xxxxxx.xxx) rappresenta in Europa e nel mondo il punto di incontro di tutte le organizzazioni pubbliche e private che operano nel campo della costruzione al pari del ben noto CII (Construction Industry Institute) americano. Dal 2004 ANIMP ed ECI hanno deciso di collaborare per rafforzare la propria operatività in Italia attraverso la Sezione Construction di ANIMP e la Italian Regional Unit d’ECI.
spettro di competenze presenti all’interno dell’Associazione attraverso la condivisione di approcci tecnico manageriali.
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c. Adottando modalità operative snelle, il TESP intende facilitare il raggiungimento di una interpretazione condivisa dalle PARTI coinvolte nella divergenza oggetto dell’analisi, producendo uno strumento di contestualizzazione delle divergenze interpretative verificatesi, minimizzando tempi e risorse coinvolte per raggiungere un possibile avvicinamento e auspicabilmente una amichevole risoluzione. In quest’ottica il TESP potrà evidenziare la materia del contendere, i presupposti, i documenti forniti dalle parti ed un’analisi tecnica esaustiva della situazione, sulla base della documentazione presentata.
d. La documentazione fornita dalle PARTI dovrà necessariamente contenere anche una valorizzazione economica della divergenza interpretativa per evitare durante l’analisi di perdere di vista gli elementi ritenuti più critici.
e. I suggerimenti derivanti dalle attività promosse dal TESP sono da considerarsi terzi in merito alla condotta assunta dalle PARTI, senza interferire con le eventuali attività legali in corso tra le PARTI.
f. I principi fondanti dell’attività del TESP vogliono essere tempestività e definizione.
i. Tempestività: minimizzare i tempi di intervento del TESP che saranno stimati e comunicati alle Parti secondo quanto espresso al punto 4 (idealmente 3 settimane).
ii. Definizione: l’obiettivo è l’identificazione di esperti in grado di definire i confini di analisi e una fotografia della situazione sulla base della documentazione presentata dalle PARTI.
g. Tutti i chiarimenti richiesti a valle del rapporto finale non potranno avere impatto sulle analisi compiute che, in ogni caso, non avranno carattere vincolante per le PARTI, ma costituiranno semplicemente un contributo terzo autorevole. A valle del rapporto finale menzionato, unicamente su richiesta delle PARTI, potrà essere data indicazione in termini di valorizzazione di un range per chiudere in via amicale il potenziale contenzioso.
In caso di insuccesso di questa fase (definibile come “amicable settlement”), le PARTI possono percorrere un eventuale tentativo di conciliazione e, nel caso di ulteriore insuccesso, eventualmente di arbitrato, attraverso organismi terzi diversi dal TESP.
2. AMBITO
2.1. Definizione
L’ambito operativo di intervento del TESP ha due fronti:
analisi di contenziosi già sorti, o che stanno per sorgere, tra Società associate all’ANIMP, durante lo sviluppo di un rapporto contrattuale tra le stesse. Tale intervento è teso a fornire gli elementi tecnici oggettivi per facilitare il dialogo tra le PARTI, evitando il ricorso ad altre forme esterne per il settlement del contenzioso, (che l’esperienza ha dimostrato essere eccessivamente costose e di lunga durata);
supporto ad una singola Azienda dell’Associazione, interessata ad un intervento esterno, per chiarire una situazione di incertezza nell’ambito dell’insorgere di un potenziale contenzioso nella gestione di un contratto.
2.2. Aree di intervento
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Gli utenti principali di tale servizio sono le Società associate che riterranno utile avvalersi di un supporto tecnico esterno alle medesime, allo scopo di meglio interpretare gli elementi oggettivi alla base delle divergenze interpretative tra le PARTI menzionate nel precedente paragrafo 1 e/o di meglio definire la situazione di incertezza creatasi nella gestione del progetto, identificando nel TESP uno strumento utile a contestualizzare logiche e relazioni all’interno dei singoli team di progetto.
Il TESP può operare quindi quale supporto allo sviluppo di programmi di prevenzione degli elementi conflittuali ed essere incluso nelle strategie contrattuali soprattutto da parte di quelle realtà aziendali che non dispongono nel proprio ambito di una struttura di contract administration consolidata.
Il TESP è costituito da un panel di esperti indipendenti in grado di offrire consulenze in area tecnico economico contrattuale al fine di razionalizzare e oggettivare le problematiche o l’insorgenza delle stesse fornendo supporto a Presidenti/CEO/DG/Membri del Board/Direttori Operations, esprimendo punti di attenzione sull’operato tecnico/gestionale passato e futuro.
Non è escluso il coinvolgimento del TESP anche da parte di possibili utenti esterni all’Associazione.
3. ELEMENTI COSTITUTIVI DEL TESP
3.1. Tipologia di output
Il team TESP, secondo modalità descritte nel punto 4, concluderà la propria azione in ascolto delle PARTI e lettura della documentazione presentata dalle medesime attraverso un rapporto che si limita ad interpretare i documenti ricevuti indicando nelle conclusioni la giustificazione tecnico-razionale che supporta la percezione della situazione analizzata (in allegato si riporta un esempio di possibile schema di output di riferimento)
Le PARTI sono coscienti che il rapporto finale non può e non deve creare alcun pregiudizio contrattuale e nessun obbligo, ma rappresenta una mera interpretazione del contenzioso da parte degli esperti selezionati.
3.2. Responsabilità
ANIMP o ECI non hanno nessun collegamento o responsabilità nel rapporto finale in quanto il TESP e’ un panel di esperti totalmente indipendente, aderenti a queste Associazioni in cui
possono ricercare le competenze più adeguate a sciogliere i dubbi interpretativi della situazione analizzata.
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Inoltre, la chiave di lettura espressa al punto 1.d- sempre e comunque inequivocabilmente non vincolante, ma sicuramente autorevole - mirerebbe a facilitare il dialogo tra le PARTI sulla questione tecnica de quo. L’esame tecnico (e giuridico quando necessario e richiesto) non comporterà alcuna responsabilità degli esperti interpellati oltre quelle definite nel rapporto di servizi definiti al punto 4.7
4. PROCEDURE OPERATIVE
Si dettagliano di seguito i passi operativi di intervento del TESP per facilitare la comprensione dei punti sopra menzionati:
1) Si costituisce nell’ambito della sezione Construction dell’ANIMP, da cui ha avuto origine l’iniziativa, un riferimento, chiamato Direttivo TESP (da ora DTESP).
2) Il DTESP agisce quale elemento di interlocuzione (di primo consulto) e focal point per tutti quegli associati ANIMP che hanno in corso problematiche di disputa e che desiderano in forma unilaterale o congiunta ricevere un supporto, per intraprendere un’analisi tecnica per risoluzione amichevole e/o prevenzione di potenziali dispute tra le PARTI.
3) Il DTESP , dopo una breve disamina dei contenuti del caso di specie , segnalerà alle PARTI (o ad una di esse in funzione della modalità di attivazione), alcuni nominativi tra cui identificare la figura del TESP Task Leader (TTL) che concorderà con le parti la composizione del team TESP. Per il Direttivo TESP I criteri principali di selezione dei nominativi (idealmente 3) suggeriti alle PARTI saranno la combinazione ottimale di conoscenze professionali e disponibilità operativa degli esperti. Obiettivo è quello di un supporto del Direttivo TESP all’individuazione di nominativi di cui di fatto rappresenterebbe una sorta di garante etico senza alcun ruolo specifico.
4) Il DTESP, in relazione al ruolo di “catalizzatore” di esigenze, potrà essere interpellato e potrà interpellare tutte le altre sezioni ANIMP per problematiche inerenti al suo Scopo.
5) Il DTESP sarà rinnovato annualmente all’interno del direttivo della Sezione Construction, estendendo in funzione degli sviluppi dell’iniziativa tale opportunità a tutte le Sezioni ANIMP.
6) Una volta che le PARTI si sono accordate sulla nomina del Task Leader, questi le contatterà, dopo averne ricevuto evidenza da DTESP, seguendo un protocollo standard che verrà definito in ambito Direttivo TESP, per iniziare a raccogliere gli elementi e le informazioni preliminari, al fine di definire una proposta di servizio. L’offerta dovrà evidenziare principalmente l’organizzazione da porre in atto, i tempi
e i costi associati del servizio, i passi da intraprendere e i deliverables da produrre a beneficio delle PARTI, affinché queste autonomamente siano in grado di decidere se avvalersi o meno del servizio.
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7) L’offerta verrà presentata direttamente dal Task Leader indicando le persone coinvolte e le modalità di retribuzione del servizio. Il rapporto tra componenti della TESP nominati per il caso specifico e le società richiedenti il servizio, sarà diretto e personale. Le PARTI dovranno nominare un proprio rappresentate come unica interfaccia con il Team TESP. Conseguentemente, sulla base dei costi preventivati da TESP in fase di offerta del servizio e ripartiti tra i partecipanti nominati, ogni libero professionista emetterà fattura individuale alla società. Ovviamente nulla osta, ferme le necessarie autorizzazioni delle aziende presso le quali si svolge attività lavorativa dipendente, a che singoli componenti del Team TESP individuato e definito per il caso specifico, eroghino la propria prestazione a titolo di liberalità, gratuitamente senza retribuzione e, quindi, senza necessità di emettere fattura.
8) Il Team TESP definito e coordinato dal Task Leader dovrà segnalare eventuali rapporti contrattuali con le parti coinvolte ed inizierà a dare luogo alle attività di approfondimento del caso, in accordo allo schema presentato in offerta, così da procedere nella realizzazione delle seguenti attività principali:
i. Ricevimento delle informazioni prodotte dalle PARTI ed eventuale reperimento delle informazioni integrative a quanto fornito al fine di definire un documento “not binding” per le PARTI.
ii. Necessità di pianificare visite (anche in cantiere) ed interviste al personale coinvolto nell’iniziativa oggetto della potenziale disputa.
iii. “Desk activities”, e riunioni del Team TESP per pianificare le azioni e approfondimenti da suggerire alle PARTI, con evidenze di contenuto tecnico/operativo
iv. Redazione del documento conclusivo (vedasi Allegato 1) a beneficio delle PARTI, evidenziando suggerimenti, applicazioni di best practice internazionalmente riconosciute, lesson learned o case stady utili ad oggettivare massimamente le indicazioni fornite. Per questo il Team TESP si può avvalere anche del supporto di organismi internazionali tra i quali ECI, CII e Università ad esso collegate.
Allegato 1 | ||
SCHEMA DI RIFERIMENTO DI | ||
RAPPORTO TECNICO | ||
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1. | Scopo del Rapporto | |
(riassumere il motivo per cui viene preparato il Rapporto facendo anche riferimento alla richiesta ufficiale delle Parti coinvolte) | ||
2. | Parti Coinvolte | |
Parte “A” | ||
Parte “B” | ||
3. | Organizzazione del Team TESP | |
- Membri del TESP | ||
4. | Elenco delle persone intervistate | |
5. | Scopo del Contratto tra le Parti | |
(breve descrizione del contratto) | ||
6. | Situazione Attuale Avanzamento Lavori | |
(breve descrizione dello stato di avanzamento del Lavoro) | ||
7. | Posizione delle Parti | |
Descrizione tecnica del disaccordo (descrivere la situazione e la posizione delle Parti, causa del disaccordo sottoposto al TESP) | ||
8. | Elenco della documentazione fornita dalle Parti |
(elencare la documentazione fornita dalle Parti a supporto delle rispettive posizioni)
9. Elenco della documentazione aggiuntiva richiesta dal Team TESP
(elencare la documentazione eventualmente richiesta dal TESP in aggiunta a quanto prodotto dalle Parti)
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10. Modalità di Conduzione dell’Analisi Tecnica delle posizioni delle Parti
(descrivere il processo, i metodi (bench mark, best practices di livello nazionale ed internazionale) ed i mezzi adottati per analizzare le posizioni delle Parti, indicando anche l’eventuale necessità del coinvolgimento e contributi di specialisti esterni e gli eventuali incontri con rappresentanti delle Parti)
11. Elencazione degli Obblighi Contrattuali delle Parti, relativi all’oggetto del Rapporto Tecnico.
12. Identificazione ed Analisi degli Elementi Tecnici alla base del disaccordo
12.1 Cause esogene
12.2 Cause endogene
13. Valutazione Tecnica delle Posizioni delle Parti
(analizzare l’aspetto tecnico delle rispettive posizioni, definendo la validità tecnica delle richieste e controproposte)
14. Indicazioni alle Parti quali risultanti dall’analisi sviluppata
Analizzare la validità delle proposte e controproposte delle Parti, indicando la posizione tecnica riguardante:
° aspetti operativi di mitigazione
° aspetti temporali
° aspetti economici
15. Conclusioni