PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO COMUNALE DOCUMENTO PRELIMINARE –
PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO COMUNALE DOCUMENTO PRELIMINARE –
SCHEMA DI ACCORDO DI PIANIFICAZIONE
artt. 3, 5 e 15 LR 11/2004
Comune di ASOLO | ||
Regione VENETO Provincia di TREVISO |
Adottato con D.G.C. n. 178 del 27 Ottobre 2008
Comune di ASOLO | ||
Regione VENETO Provincia di TREVISO |
SCHEMA DI ACCORDO DI PIANIFICAZIONE
per la redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale
CONSIDERATA la necessità di attivare la procedura concertata tra il Comune di Asolo, la Regione e la Provincia di Treviso per la formazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale ai sensi dell’art. 15 della LR 11/2004;
VISTO l’art.15 della LR 11/2004;
VISTA la DGR n. 3178 del 8/10/2004 , con la quale vengono adottati gli atti di indirizzo di cui all’art. 50 della LR 11/2004;
VISTA la deliberazione di giunta del Comune di ASOLO n. del , con la quale viene
adottato il Documento Preliminare e lo schema di Accordo di Pianificazione;
RICHIAMATA la nota prot. n. in data con la quale è stato richiesta alla Regione Veneto ed alla Provincia di Treviso l’attivazione della procedura di Pianificazione concertata prevista dall’art. 15 della Legge Regionale 23.4.2004 n. 11
VISTA la Deliberazione della Giunta Provinciale di Treviso n. 537/73954 del 27.1.2006, con la quale è stato manifestato l’interesse per la formazione del Piano di Assetto del Territorio mediante la procedura concertata fra Comune, Provincia di Treviso e Regione Veneto.
VISTA la nota n. in data del Dirigente della Direzione Urbanistica della Regione Veneto;
VISTO il parere ai sensi della DGRV del 24.10.2006 della Commissione Regionale per la VAS in data 6 Agosto n. 91;
SI STABILISCE:
1. che l’Accordo interviene tra:
a) La Regione Veneto quale ente attualmente competente all’approvazione del Piano;
b) La Provincia di Treviso quale ente territoriale avente specifiche competenze in materia di pianificazione urbanistica e territoriale, come stabilito dalla L.R. 11/2004;
c) il Comune di Asolo quale ente competente alla gestione della pianificazione comunale.
2. che l’Accordo riguarda la redazione in forma concertata del Piano di Assetto Territoriale Comunale che presenta i seguenti elementi:
a) Inquadramento fisico – morfologico e territoriale
Il territorio del Comune di Asolo ricade nell’ambito della Pedemontana del Grappa e ne rappresenta, con il borgo medioevale del Centro Storico, la perla architettonica e paesaggistica.
Con una superficie di kmq 25,3 ed una popolazione di 7.605 abitanti al censimento 2001, è uno dei comuni pedemontani del Grappa a maggior densità abitativa, con un tasso di sviluppo elevato.
Tra il 1991 e il 2001 la popolazione è cresciuta del 14,3%, il numero di imprese e istituzioni del 29,6%, il numero di addetti nell’industria del 45,1%, la presenza di stranieri del 901,8%. Tra il censimento 2001 e l’ultimo dato disponibile (2006) la crescita di popolazione si poi ulteriormente impennata con 8741 abitanti e una variazione del 16,2% in poco più di 5 anni.
Territorialmente il Comune è situato tra il Piave ed il Brenta, diviso paesaggisticamente in corrispondenza dell’asse stradale rappresentato dalla Schiavonesca-Marosticana, con a nord il sistema collinare e a sud la prima fascia dell’alta pianura veneta.
La quota altimetrica più elevata è a circa 379 mt slm di Poggio X. Xxxxxxx, mentre la Rocca –vero è proprio emblema territoriale, visibile a grandi distanze, si colloca a circa 312 mt slm. Nella zona di pianura, a sud della Schiavonesca Marosticana, si scende poi fino a circa 75 mt slm di case Rosina.
Dal punto di vista turistico Asolo (e l’Asolano) presenta gioielli in termini di valori ambientali, storici, culturali, architettonici, enogastronomici che già richiamano consistenti flussi turistici, sia pure con il limite di una struttura ricettiva inadeguata.
Si tratta di un’area che –per quanto fortemente differenziata tra territorio collinare e pianura (dove si sono concentrati trasformazione e degrado)- costituisce il centro di un territorio di grande interesse regionale, nazionale ed internazionale.
Un’area la cui cura e programmazione può diventare emblema dello sviluppo sostenibile, rafforzando le scelte di protezione recenti che l’hanno salvaguardata e correggendo gli errori di periodi meno recenti che l’hanno erosa, esercitandosi su tematiche molto differenziate. Solo per citarne alcune: da quelle relative all’ambiente naturale e rurale collinare e di pianura, a quelle storiche, culturali e paesaggistiche, a quelle di medie aree produttive e di simboli dell’archeologia industriale.
b) Contenuti e finalità del Piano di Assetto del Territorio:
Contenuti:
Il Piano di Assetto Territoriale è lo strumento di pianificazione urbanistica, che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il “governo del territorio”, al fine di perseguire la tutela dell’integrità fisica ed ambientale, nonché dell’identità culturale e paesaggistica dello stesso.
Il Piano di Assetto Territoriale è redatto in conformità: ai contenuti di cui alla LR11/2004, agli specifici atti di indirizzo, alle direttive urbanistiche regionali del Piano /Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC); agli indirizzi e politiche urbanistiche espressi dalle comunità locali.
Finalità:
Il Piano di Assetto Territoriale informa le proprie scelte verso una trasformazione urbanistica funzionalmente equilibrata, armonica e policentrica ed uno sviluppo adeguato a soddisfare le esigenze socio-economiche del presente, senza compromettere la conservazione e l’utilizzo futuro delle risorse del territorio, in particolare di quelle non riproducibili.
In particolare si propone di soddisfare le esigenze delle comunità perseguendo:
- la salvaguardia delle qualità ambientali, culturali ed insediative del territorio al fine della conservazione, tutela e valorizzazione dei beni naturali, culturali, architettonici ed archeologici;
- la tutela delle identità storico-culturali, la qualità e differenziazione dei paesaggi urbani ed extraurbani, al fine di realizzare la riqualificazione degli insediamenti storici ed il recupero del patrimonio edilizio ed ambientale, nonché il miglioramento della qualità degli insediamenti esistenti e del territorio non urbanizzato;
- la prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’uso del territorio e delle sue risorse, al fine di garantire la sicurezza degli abitati e la difesa idrogeologica dei suoli.
Il piano assicura inoltre la tutela e valorizzazione dei valori paesistici riconosciuti, nonché la riqualificazione delle parti compromesse o degradate e l’attestazione di eventuali nuovi valori paesistici coerenti con quelli riconosciuti ed integrati con lo sviluppo economico e sociale sostenibile.
Le determinazioni del piano sono informate ad una approfondita e sistematica conoscenza di tutte le “componenti strutturali del territorio” di origine naturale
ed antropica, finalizzate all’individuazione delle “risorse identitarie” ed alle loro correlazioni e integrazioni.
Il Piano di Assetto Territoriale individua al proprio interno gli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO), per caratteristiche geomorfologiche, ambientali, paesaggistiche, storico-culturali o insediativo-strutturali. Definisce inoltre “ambiti di tutela, valorizzazione e riqualificazione” del territorio in funzione del livello di integrità e rilevanza dei valori paesistici, al fine di permettere una lettura integrata delle componenti strutturali del territorio ed dei valori del paesaggio.
3. di prendere atto del “Documento Preliminare” adottato dal Comune di Asolo
con deliberazione di Giunta comunale n. del ;
3 bis. la Provincia darà indicazioni affinchè il Piano di Assetto Territoriale comunale sia coerente con gli obiettivi strategici ed azioni individuati dal Documento preliminare del P.T.C.P., nonché con gli indirizzi provinciali in materia di pianificazione.
La Provincia verificherà, in fase di elaborazione del PAT, le indicazioni del Documento preliminare in modo che sia garantita la coerenza con gli indirizzi provinciali in materia di pianificazione.
3 ter. il P.A.T. è sottoposto a V.A.S. al fine di garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente e di contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali all'atto dell'elaborazione del Piano. La valutazione deve essere effettuata durante la fase preparatoria del Piano ed anteriormente all'adozione e garantire una scelta ponderata tra le possibili alternative alla luce degli obiettivi e dell'ambito territoriale interessato. In particolare è prevista:
**. la redazione del Rapporto Ambientale che individua, descrive e valuta gli effetti significativi che l'attuazione del Piano può avere sull'ambiente;
**. la dichiarazione di sintesi che illustra in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel Piano e come si è tenuto conto dei pareri espressi e delle consultazioni, alla luce delle alternative possibili individuate;
3 quater. il Comune di Asolo. convoca la Provincia in una conferenza dei servizi istruttoria prima dell'adozione del P.A.T.; alla Provincia dovranno pervenire, almeno 30 giorni prima della conferenza stessa, i documenti tecnici conclusivi del P.A.T. e la documentazione V.A.S., predisposti per l'adozione, ai fini di una valutazione
complessiva con riferimento alle tematiche di area vasta ed alle scelte pianificatorie provinciali;
4. di prendere atto delle modalità per la formazione del quadro conoscitivo, ai sensi dell’art. 50 lett. f) e degli atti di indirizzo adottati con DGR 3178 del 8 ottobre 2004 , e precisamente:
a) Si ritiene utile precisare che il quadro conoscitivo necessario alla redazione del PAT, debba essere rapportato alle specifiche caratteristiche del territorio, attraverso una lettura multidisciplinare che consenta di pervenire ad una valutazione critica nell’impiego dei dati, finalizzata a definire appunto le “condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni pianificabili”, e le “condizioni di fragilità ambientale”;
b) La formazione del Quadro Conoscitivo deve intendersi come la costruzione di un catalogo delle informazioni associate alle competenze dei tre principali soggetti istituzionali (Comune, Provincia e Regione), organizzato e sistematizzato al fine di documentare il complesso delle conoscenze territoriali disponibili ai diversi livelli.
c) La formazione del Quadro Conoscitivo deve necessariamente esplicitarsi nelle forme e nei contenuti, secondo le caratteristiche di ogni singolo ambito e livello territoriale esaminato, proponendo una lettura del territorio e delle sue componenti attraverso l’analisi delle seguenti matrici:
1. ARIA
2. CLIMA
3. ACQUA
4. SUOLO E SOTTOSUOLO
5. FLORA E FAUNA
6. BIODIVERSITA'
7. PAESAGGIO
8. PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO
9. SALUTE UMANA 10.POPOLAZIONE 11.BENI MATERIALI
12.PIANIFICAZIONE E VINCOLI
Tali matrici dovranno essere analizzate attraverso l’esame dei tematismi che la compongono, tematismi strutturati attraverso l’aggregazione delle relative informazioni contenute nelle specifiche banche dati.
Il presente accordo dovrà stabilire, con riferimento alle matrici di cui all’atto di indirizzo di cui all’art. 50 lettere a) e f) adottato con DGR 3178 del 8 ottobre 2004, le caratteristiche del “dato” e del “tipo di rilievo” secondo le seguente possibili categorie:
• necessario (1), opportuno (2), dato parziale (3), non necessario (4);
• (A) Cartografico, (B) da foto aerea, (C) rilievo diretto, (D) da documenti ufficiali.
5. di prendere atto che la redazione degli elaborati dovrà avvenire in conformità agli atti di indirizzo di cui alla lettere a) e g) dell’art. 50 della LR 11/2004 e indicativamente dovranno essere redatti, almeno, i seguenti elaborati:
a) relazione generale contenente gli esiti della concertazione e le valutazioni di sostenibilità, oltrechè la sintesi del quadro conoscitivo;
b) banca dati alfa numerica e vettoriale costituente parte del quadro conoscitivo;
c) relazione di progetto che esponga la sostenibilità delle scelte progettuali;
d) relazione sintetica per l’immediata lettura delle scelte e degli obiettivi del PAT e che riporterà in quali elaborati e norme sono trattate le diverse tematiche affrontate;
e) Norme tecniche;
f) TAV. 1 Carta dei vincoli e della Pianificazione Territoriale;
g) TAV. 2 Carta delle Invarianti;
h) TAV. 3 Carta delle Fragilità;
i) TAV. 4 Carta della Trasformabilità;
j) banca dati alfa numerica e vettoriale di cui all’art. 13, 3° comme lettera d), della LR 11/04;
k) altre elaborazioni che si ritengano necessarie;
6. di prendere atto del seguente programma dei lavori:
a) sottoscrizione dell’accordo di pianificazione entro il mese di Novembre 2008;
b) presa d’atto con deliberazione di Giunta Comunale dell’espletamento della fase di concertazione relativa al documento preliminare, prevista dall’art. 5, attraverso l’approvazione di apposita relazione che esponga le risultanze della concertazione e proponga il recepimento di eventuali modifiche al documento preliminare. Tale fase dovrà concludersi entro due mesi dalla sottoscrizione dell’accordo di cui al precedente punto a);
c) redazione di un primo rapporto sul quadro conoscitivo, sulla concertazione e sulle verifiche di sostenibilità, corredato da proposte normative e progettuali entro un mese e mezzo dalla conclusione della fase di concertazione di cui al precedente punto b);
d) redazione degli elaborati definitivi costituenti il PAT e la documentazione VAS e consegna alla Provincia entro due mesi dalla redazione del primo rapporto sul quadro conoscitivo di cui al precedente punto c);
e) convocazione della conferenza dei servizi istruttoria con la Provincia entro 2 mesi dalla redazione degli elaborati definitivi costituenti il PAT e la documentazione VAS (di cui al precedente punto d)) e comunque non prima di 30 giorni dalla redazione di cui al punto d) che precede;
f) adozione del PAT da parte del Consiglio Comunale entro due mesi dalla data di convocazione della prima seduta della conferenza dei servizi di cui al precedente punto e);
g) convocazione della conferenza di servizi entro 3 (tre) mesi dall’adozione del PAT per l’esame delle osservazioni e l’approvazione del piano;
h) ratifica da parte della Giunta Regionale entro 2 (due) mesi dalla conferenza di servizi conclusiva.
7. di stabilire che al presente accordo di pianificazione dovrà essere data pubblicità attraverso avvisi pubblici, a mezzo stampa, via internet e mediante invio alle principali associazioni di settore;
8. obblighi reciproci
a) La Regione e la Provincia, nell’ambito delle loro competenze, si impegnano a promuovere e a coordinare i rapporti con le singole amministrazioni locali nella redazione del Piano urbanistico in forma concertata, verificando gli indirizzi metodologici preliminari e definendo i contenuti e gli elaborati del Piano di Assetto del territorio. Il Gruppo di Progettazione sarà composto da personale regionale della Direzione Urbanistica affiancato dalle strutture tecniche comunali incaricate, ovvero da altri tecnici allo scopo designati dalle amministrazioni comunale;
b) La Provincia di Treviso mette a disposizione del Comune il materiale conoscitivo, gli studi e progetti di approfondimento utili per una più puntuale analisi del territorio nonché il quadro conoscitivo del proprio strumento di pianificazione territoriale di coordinamento (P.T.C.P.), progetto preliminare ed il definitivo del
P.T.C.P. non appena disponibili;
c) Il Comune si impegna a :
• rendere disponibili i dati e la documentazione inerente il territorio e lo stato della pianificazione, in suo possesso, nonché eventuali studi ed altro materiale conoscitivo che possa essere di supporto alla redazione dei documenti del PAT;
• fornire la collaborazione degli uffici comunali nell’attività di pianificazione;
• fornire l’elaborazione dei dati messi a disposizione dalla Provincia;
• promuovere riunioni tecniche fra i dirigenti e/o tecnici e/o consulenti nominati dal Comune, dalla Provincia di Treviso e dalla Regione Veneto, per aggiornare sullo stato di avanzamento dei lavori e delle scelte pianificatorie;
• sottoporre al Consiglio Comunale, in sede di adozione del P.A.T., unitamente ai documenti tecnici del P.A.T. e della V.A.S., gli atti relativi alla conferenza dei servizi istruttoria. di cui al punto 6.e) che precede.
9. valutazione delle osservazioni: le osservazioni presentate durante il periodo di pubblicazione e deposito, dovranno essere valutate in conferenza di servizi entro 3 (tre) mesi dall’adozione del piano.
Le osservazioni accoglibili dovranno configurarsi come osservazioni portatrici di interessi collettivi, coerenti con gli obiettivi del documento preliminare e tendenti a proporre ipotesi di miglioramento del piano. L’accoglimento di tali osservazioni non comporta la ripubblicazione del piano che dovrà invece avvenire nei seguenti casi:
a) inserimento di previsioni in contrasto con gli obiettivi del documento preliminare;
b) aumento della capacità insediativa complessiva del piano al di fuori delle tolleranze dimensionali definite nella valutazione di sostenibilità del PAT;
c) stralcio di specifiche previsioni progettuali di livello strutturale contenute nel piano o inserimento di nuove previsioni di livello strutturale;
d) modifica sostanziale o stralcio di ambiti soggetti a specifica trattazione disciplinare atta a garantire la tutela e conservazione delle caratteristiche naturali, paesaggistiche e culturali.