Comune di Piacenza
Comune di Piacenza
Servizi educativi e Formativi
AVVISO PER LA RICERCA DI SOGGETTI DEL TERZO SETTORE INTERESSATI ALLA COPROGETTAZIONE DI UN SISTEMA DI INTERVENTI PER L' EDUCATIVA DI STRADA E ANIMAZIONE RIVOLTA A MINORI NEL PERIODO OTTOBRE – DICEMBRE 2022, NELL'AMBITO DEL PROGETTO “CRESCERE IN SICUREZZA” E NEL
QUADRO DELLA LEGGE REGIONALE 24/2003 “Disciplina della Polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza” - Codice Unico di Progetto: E34F22006900006
VISTI:
- la Legge regionale n.24/2003 “Disciplina della Polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza”
- la Nota di P.G. 88253 del 15/07/2022, di trasmissione alla Regione Xxxxxx-Romagna del progetto “Crescere in sicurezza” e della richiesta di stipula del relativo protocollo di intesa
- la Nota di n° 0646718 del 19/07/2022, di comunicazione favorevole, a seguito dell’invio della proposta per la sottoscrizione di un accordo tra la Regione Xxxxxx-Romagna e il Comune di Piacenza per la realizzazione del progetto “Crescere in sicurezza”
- la delibera di Giunta regionale n. 1389 del 29/08/2022 , con cui è stato approvato l’Accordo di programma “Crescere in sicurezza” con il Comune di Piacenza.
CONSIDERATO
che per la realizzazione delle azioni previste nel progetto, per la parte relativa a Educativa di Strada e animazione, è necessario attuare un percorso di coprogettazione con un soggetto del privato sociale in possesso delle necessarie competenze, si emana il presente
AVVISO
1. Obiettivi dell'intervento
Nell'ambito del progetto “Crescere in sicurezza”, sostenuto dalla Regione Xxxxxx-Romagna nel quadro degli interventi previsti dalla legge 24/2003, il Comune di Piacenza intende sviluppare gli interventi avviati lo scorso anno grazie al progetto “Comunità sicure”, che ha reso possibile l'implementazione, in zone urbane teatro di attività di vandalismo e disordini, di iniziative di prevenzione e promozione attraverso interventi educativi rivolti ai giovani (con particolare attenzione a gruppi a rischio).
Gli interventi di educativa di strada e di animazione sono finalizzati ad agganciare e accompagnare gruppi di giovani tra i 12 e i 29 anni che normalmente frequentano gli spazi aperti dei quartieri individuati, favorendo il loro coinvolgimento in attività educative e la costruzione di relazioni con adulti significativi, mirando a prevenire comportamenti scorretti o pericolosi, a educare alla cura degli spazi comuni e a contribuire alla coesione sociale delle comunità.
Dopo la fine del lungo biennio di pandemia, le chiusure dei presidi educativi, l’assenza dei classici luoghi di svago giovanile, unita alle difficoltà economiche e alla convivenza obbligata in casa tra generazioni, hanno causato un incremento dei casi di disagio tra i giovani.
Sono quindi comparsi in diverse zone della città situazioni di disturbo della quiete pubblica provocati da gruppi di ragazzi, anche minorenni, che hanno creato malcontento nella popolazione e preoccupazione nelle istituzioni per la ripetitività degli episodi.
In particolare, gli operatori dei servizi sociali comunali segnalano l'incremento di casi di disturbo della quiete
pubblica e atti di vandalismo, oltre a segnalazioni di atti di bullismo e autolesionismo. Ma è soprattutto il sommerso che preoccupa i tecnici dei servizi sociali: il profondo disagio e rancore che pervade i minori in carico, e che li spinge a mettere in atto acting out di una violenza inaudita verso le cose e le persone, pur di emergere e rendersi “visibili” agli occhi dei coetanei.
Preoccupa altresì la fragilità genitoriale che non riesce a porsi come contenimento degli agiti devianti dei figli e guida in percorsi di recupero nonché la totale mancanza di consapevolezza da parte dei ragazzi delle condotte poste in essere di rilevanza penale.
Molto spesso, i giovani che si ritrovano in questi gruppi restano sconosciuti ai servizi se non quando si presentano situazioni di emergenza (ricoveri in pronto soccorso per abuso di sostanze, denunce ecc.), così che risulta molto difficile costruire progetti di intervento mirati e condivisi tra le istituzioni interessate.
In continuità con le attività svolte durante la scorsa annualità, gli interventi di educativa di strada che si intende sostenere sono finalizzati a osservare, intercettare e agganciare i gruppi giovanili nei loro quotidiani luoghi di ritrovo, lavorando in una prospettiva di rete con le istituzioni e con i residenti adulti e il tessuto dei quartieri.
La presenza degli educatori (e dei mediatori culturali) in strada è fondamentale sia per accompagnare i giovani che vivono in contesti di marginalità verso percorsi di emancipazione e inclusione sociale, sia per cogliere i cambiamenti e i nuovi bisogni del mondo giovanile. Gli educatori incontrano i giovani nei luoghi di aggregazione spontanea (parchi, piazze, centri commerciali) costruendo una relazione basata su ascolto, fiducia, dialogo e presenza costante.
A fianco di interventi a carattere prettamente educativo si intende offrire attività di animazione e culturali , utili a garantire la fruizione degli spazi aperti da parte di tutti i cittadini e quindi a creare indirettamente un presidio del territorio e condizioni di cura dei beni comuni.
Le zone nelle quali è stata registrata la presenza di gruppi di giovani nel corso dell'ultimo anno sono le seguenti:
- Area verde “Cavallerizza”, Stradone Farnese
- Piazza Cittadella
- Pubblico Passeggio
- Quartiere Farnesiana, area verde xxx Xxxxxxx x'Xxxxxx
- Xxxxxx xxx Xxxxxx
- Giardinetti di via Grandi
- Galleria del Cheope, Via IV novembre
- Piazzetta Plebiscito
- via Negri (zona pedonale tra le scuole)
- Galleria del Politeama – Corso Xxxxxxxx Xxxxxxxx
- Giardini quartiere Infrangibile (Via Serravalle Libarna)
Le attività dovranno concentrarsi in un’area della città tra quelle sopraindicate, dove si sono registrate situazioni problematiche di diverso genere, legate alla presenza di gruppi giovanili, con attenzione alle aree dove già nel corso della precedente annualità le equipe di educatori hanno avviato un lavoro di aggancio e costruzione di relazioni, cui in questo momento è opportuno dare continuità. D’altra parte, come è stato rilevato dagli stessi operatori, i gruppi giovanili si spostano quotidianamente tra zone della città, assumendo in parte configurazioni tipiche a seconda delle zone ma con una evidente continuità di alcuni elementi; perciò è possibile, e auspicabile, lasciare libertà di movimento ai professionisti del settore, nel caso si registrino situazioni di disagio in zone diverse.
Le azioni previste andranno a concorrere alle finalità di Agenda 2030 con particolare riferimento agli obiettivi 10 e 11 (“Ridurre le disuguaglianze” e “Città e comunità sostenibili”).
2. Azioni da realizzare
I soggetti interessati a partecipare alla coprogettazione dovranno presentare una proposta che favorisca una valorizzazione degli esiti dell'annualità 2021, e che preveda:
1) attività di educativa di strada. L'attività dovrà svolgersi nei quartieri e zone sopra indicate, e prevedere:
- una fase di osservazione dei gruppi giovanili per cercare di individuarne caratteristiche e problematiche, raccoglierne i bisogni, rilevare specifiche situazioni quali abuso di sostanze, disturbi alimentari, situazioni di dispersione scolastica e formativa
- una fase di aggancio attraverso la frequentazione quotidiana e la proposta di attività ludiche o di animazione o sportive
- azioni di accompagnamento o di invio di singoli giovani, secondo le necessità e l'opportunità, a servizi del territorio quali centri socioeducativi di quartiere, consultorio Giovani, consultorio ostetrico – ginecologico per minori, oltre ai servizi sociali comunali (UO minori)
- azioni di rafforzamento della collaborazione e dello scambio di informazioni tra il gruppo degli educatori e la Polizia Municipale, dando seguito ad un confronto che è stato avviato per la prima volta nel corso dell'annualità 2021
- momenti di restituzione e confronto con i servizi comunali (sociale e politiche giovanili) che consenta di condividere le conoscenze raccolte rispetto alle caratteristiche e ai bisogni dei gruppi giovanili oggetto dell'intervento, gruppi che spesso non hanno altre occasioni di essere conosciuti dai servizi, se non quando si creano situazioni di emergenza.
Il soggetto proponente (attraverso la compilazione della modulistica allegata) dovrà descrivere le modalità previste per la realizzazione degli interventi: approcci, strumenti, caratteristiche, tempistica, anche in relazione a tipologie di target che si prevede di andare ad incontrare; competenze ed esperienza degli operatori impegnati; reti che si intendono attivare con i soggetti istituzionali e le comunità di quartiere.
2) attività di animazione, culturali e sportive da realizzare negli stessi quartieri indicati, specificando: caratteristiche e contenuti delle attività; numero degli eventi che ci si propone di realizzare, titoli o contenuti dettagliati, strumentazioni necessarie, spazi aperti da utilizzare, modalità di coinvolgimento del pubblico. Per la realizzazione degli eventi sono da prevedere in linea prioritaria sedi all'aperto, in modo da rispondere al meglio alle esigenze di presidio del territorio e contemporaneamente a misure di garanzia della salute; per iniziative da realizzare nel tardo autunno, si possono utilizzare luoghi al chiuso che dispongano di un raccordo funzionale o di accessi dall'esterno nelle zone identificate, e prevedere forme di comunicazione e coinvolgimento che facilitino la partecipazione degli abitanti dei quartieri interessati.
3) attività di mappatura dei gruppi e dei giovani presenti nelle varie situazioni di strada e nei quartieri, allo scopo di restituire ai servizi territoriali e agli uffici comunali il maggior numero di informazioni qualitative utili alla comprensione delle dinamiche e alla programmazione degli interventi, in chiave preventiva e in rete tra servizi pubblici e privato sociale
4) partecipazione a tavoli di confronto con i referenti dei servizi, finalizzati alla condivisione di dati e alla costruzione di conoscenza condivisa tra gli attori del sistema.
Nella programmazione da presentare non possono invece essere previste attività di informazione e formazione o laboratori da svolgere all'interno di istituti scolastici, in quanto tali iniziative non sono coerenti con i contenuti della delibera regionale e possono trovare copertura su altre linee di finanziamento.
Per tutte le attività dovranno essere descritte le misure anti contagio da prevedere, tenendo conto della possibile evoluzione della situazione sanitaria.
3. Destinatari dell'avviso
L’avviso si rivolge a enti del Terzo Settore iscritti ai registri regionali e nazionali e/o associazioni iscritte all’albo comunale delle associazioni.
Date le caratteristiche delle azioni da realizzare, si richiede che ogni proposta venga presentata almeno da tre soggetti che dichiarano di voler collaborare tra loro, ciascuno dei quali deve disporre di adeguate competenze nel settore educativo (con un'esperienza specifica nel campo dell'educativa di strada) o nel settore dell'animazione culturale.
In particolare le reti devono essere composte:
- da uno o più soggetti con esperienza almeno triennale nel campo dell'attività educativa in strada, e
- da uno o più soggetti con esperienza almeno triennale nel campo dell'animazione educativa e/o degli eventi culturali.
Stante la composizione minima, le reti proponenti possono prevedere la partecipazione di altri soggetti, comprese associazioni giovanili e società sportive, con un'esperienza anche inferiore ai tre anni, il cui curriculum andrà ad integrare la valutazione per quanto riguarda “esperienza del proponente”.
4. Requisiti
Tutti i concorrenti dovranno attestare, mediante dichiarazione sostitutiva resa ai sensi degli artt. 46 e 47 del
D.P.R. n° 445/2000, come da allegato 2 al presente avviso, quanto segue:
1) il possesso dei requisiti di idoneità morale e professionale per stipulare convenzioni con la Pubblica Amministrazione;
2) l'iscrizione agli appositi albi o registri prescritti da disposizioni di legge nazionale o regionale;
3) la previsione nello statuto o nell’atto costitutivo di attività o servizi analoghi a quelli oggetto del presente avviso;
4) l’insussistenza delle cause di esclusione previste dall’art. 80 del D.Lgs. n° 50/2016 per quanto applicabile, qui richiamato per analogia;
5) di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo o di non aver conferito incarichi a ex dipendenti del Comune di Piacenza (nel triennio successivo alla cessazione del rapporto) che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali, nei confronti del soggetto interessato al presente avviso, per conto del Comune di Piacenza, negli ultimi tre anni di servizio;
6) il rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro di settore e, se esistenti, dei contratti integrativi territoriali e/o aziendali, del Testo Unico della Sicurezza (D.Lgs. n. 81/2008), nonché di tutti gli adempimenti di legge nei confronti dei lavoratori dipendenti o soci;
7) per tutti i soggetti che hanno una posizione INAIL o INPS attiva: essere in regola in materia di contribuzione previdenziale, assicurativa e infortunistica (DURC regolare);
8) il rispetto delle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili oppure la non assoggettabilità alle norme medesime; a tal fine dovrà essere indicato l’indirizzo dell’ufficio provinciale competente al quale rivolgersi per la verifica del rispetto della L. n° 68/1999 e della circolare del Ministero del Lavoro n° 79/2000;
9) di non essere stato escluso da procedure selettive per gravi comportamenti discriminatori (per motivazioni razziali, etnici, religiosi) ai sensi dell'art. 44 del D.Lgs. n° 286/1998;
10) il rispetto degli obblighi previsti dal D.Lgs. n° 39/2014 che ha dato attuazione alla direttiva comunitaria 93/2011 finalizzata a contrastare gli abusi e lo sfruttamento sessuale dei minori;
11) l'impegno ad assicurare, contestualmente alla sottoscrizione della convenzione, il personale dipendente o incaricato, i volontari (ex legge n° 266/1991), nonché le persone destinatarie delle attività oggetto del presente bando, contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento delle attività stesse, nonché per la responsabilità civile verso i terzi, esonerando il Comune di Piacenza da ogni responsabilità correlata a tali eventi;
12) di non trovarsi in alcuna situazione di controllo, ai sensi dell’art. 2359 del codice civile con altro soggetto, e di avere formulato la proposta progettuale autonomamente; ovvero di non essere a conoscenza della partecipazione alla medesima selezione di soggetti che si trovano, con riferimento alla scrivente partecipante, in una delle situazioni di controllo di cui all'art. 2359 del codice civile e di avere formulato la proposta progettuale autonomamente; ovvero di essere a conoscenza della partecipazione alla medesima selezione di soggetti che si trovano, con riferimento alla scrivente partecipante, in una delle situazioni di controllo di cui all'art. 2359 del codice civile e di avere formulato la proposta progettuale autonomamente;
13) di avere la disponibilità delle attrezzature sufficienti a eseguire il servizio declinato nel progetto;
14) di non avere commesso grave negligenza o malafede nell’esercizio delle prestazioni affidate dal Comune di Piacenza;
15) di non aver commesso errore grave nell’esercizio della propria attività professionale;
16) l’inesistenza di sanzioni o misure cautelari di cui al D.Lgs. n° 231/2001 comminate nei confronti dell’impresa e tali da impedire di contrattare con le pubbliche amministrazioni.
5. Procedura
La procedura si svolgerà nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento del Comune di Piacenza per la disciplina della coprogettazione fra amministrazione comunale, enti del terzo settore e associazioni di volontariato. In particolare la coprogettazione prevede le seguenti fasi:
1) presentazione delle proposte
2) costituzione di una commissione tecnica per la valutazione
3) selezione delle proposte
4) tavolo di coprogettazione
5) stipula della convenzione
6) attuazione dell'intervento
7) monitoraggio delle attività e dei risultati conseguiti
8) rendicontazione
9) liquidazione del corrispettivo
6. Durata
Secondo quanto previsto dalla delibera regionale n. 1389 del 29/08/2022, la scadenza per la chiusura delle attività progettuali è fissata al 31 dicembre 2022, salvo eventuali proroghe che la Regione Xxxxxx Xxxxxxx decida di concedere.
La selezione del soggetto gestore ha validità biennale, fino al 30 agosto 2024. Nel caso che il finanziamento regionale venga rinnovato sullo stesso progetto, verrà stipulata una nuova convenzione con la stessa rete di soggetti. In assenza di risorse dedicate o di chiusura del progetto, nulla è dovuto da parte dell’Amministrazione Comunale.
7. Corrispettivo del servizio
La somma complessiva disponibile per la realizzazione dell'intervento ammonta a € 63.000,00 La rete proponente dovrà presentare un budget preventivo fino a questa somma, dettagliando il costo delle singole attività secondo la tabella allegata al formulario.
Sono ammissibili tutte le voci che rientrino nel Piano Finanziario e riferite a spese sostenute dalla data della dichiarazione di avvio fino alla data di chiusura del progetto. In particolare si segnala che:
- i costi di coordinamento non possono superare il 10% del costo totale
- le spese generali e amministrative dei soggetti coprogettanti non possono superare il 5% del costo totale (tali spese dovranno comunque essere rendicontate in modo analitico e non forfettariamente)
Nell’ambito della coprogettazione è facoltà del Comune proporre adeguamenti al budget richiesto.
Si richiama il contenuto dell'art. 7 del regolamento di coprogettazione del Comune di Piacenza: “i soggetti partecipanti sono obbligati a cofinanziare la realizzazione del progetto nella misura minima del 10% delle risorse stanziate dal Comune di Piacenza per lo specifico servizio. Tale cofinanziamento può essere garantito attraverso la messa a disposizione di personale e attrezzature, mediante l'affitto o l'utilizzo di locali e/o altre spese di varia natura ritenute dall'Ente attinenti alle attività progettuali...”
La liquidazione dell'importo di progetto avverrà come segue:
- al momento dell'avvio dell'attività, verrà liquidata una tranche anticipata pari al 30% del totale
- alla conclusione del progetto, a seguito di rendicontazione (vedi sotto) verrà liquidato il restante 70%.
8. Rendicontazione
Entro 30 giorni dalla conclusione del progetto il soggetto gestore presenterà
- una relazione descrittiva dell'attività svolta, da compilare sul modello allegato D)
- una rendicontazione delle spese sostenute, utilizzando la tabella allegato C) e il modello time sheet (allegato E) per gli operatori di cui alla voce 1 e 2 (attività rivolte agli utenti con educatori, psicologi, mediatori, animatori e artisti – si intende gli artisti incaricati singolarmente, mentre le attività culturali per le quali sono incaricate associazioni si compila la voce 3 e non il time sheet)
9. Criteri di valutazione
Le proposte verranno valutate dalla commissione tecnica sulla base dei seguenti criteri:
CHIARA INDIVIDUAZIONE DEL TARGET DI RIFERIMENTO, DEI CONTESTI TERRITORIALI E DI QUARTIERE E DELLE PROBLEMATICHE EMERGENTI A LIVELLO LOCALE | Fino a 15 punti |
QUALITÀ, CHIAREZZA E COERENZA COMPLESSIVA DELLA PROPOSTA | Fino a 20 punti |
QUALITÀ E CHIAREZZA NELLA DESCRIZIONE DEI RISULTATI ATTESI DEGLI INTERVENTI | Fino a 15 punti |
MODALITÀ DI COSTRUZIONE E GESTIONE DELLA RETE CON SOGGETTI ISTITUZIONALI E COMUNITÀ EDUCANTE | Fino a 15 punti |
ESPERIENZA DELL'ORGANIZZAZIONE E DELLE FIGURE COINVOLTE NEL SETTORE DI RIFERIMENTO (curriculum delle organizzazioni facenti parte della rete, curriculum del coordinatore e delle altre figure di operatori) | Fino a 20 punti |
QUALITÀ DELLA PREVISIONE DI BUDGET IN TERMINI DI EQUILIBRIO TRA LE VOCI ED EFFICIENZA NELL’USO DELLE RISORSE | Fino a 10 punti |
NUMERO DI COMPONENTI DEL PARTENARIATO | Fino a 2 soggetti: 0 punti |
Da 3 a 4 soggetti: + 2 punti | |
Da 5 soggetti: + 5 punti |
Saranno considerati ammissibili i progetti con punteggio non inferiore a 70.
10. Termini e modalità di presentazione dei progetti
Le proposte corredate della documentazione richiesta dovranno pervenire in un plico chiuso entro e non oltre le ore 12.00 del 14 ottobre 2022.
Il plico dovrà riportare la la dicitura "Manifestazione di interesse alla coprogettazione di un intervento di educativa di strada e animazione nell'ambito del progetto CRESCERE IN SICUREZZA” ed essere indirizzato a: Comune di Piacenza - Servizio “Servizi educativi e formativi”, xxx Xxxxxxxx xx 00, 00000 Xxxxxxxx.
Il plico dovrà contenere la seguente documentazione:
• domanda di partecipazione, redatta secondo il modello allegato A) al presente avviso pubblico, sottoscritta dai legali rappresentanti di tutti gli enti coinvolti, con indicazione dell’ente capofila;
• proposta progettuale compilata sul modello allegato B)
• previsione di budget compilata sul modello allegato C)
• curriculum di tutti gli enti della rete;
• curriculum della persona individuata come coordinatore e degli operatori che interverranno sulle azioni
• copia fotostatica del documento di identità del legale rappresentante o del referente del soggetto proponente
• modello privacy e dichiarazione sostitutiva sottoscritta allegato F)
Il plico chiuso contenente la documentazione sopra indicata potrà pervenire con le seguenti modalità:
- consegna a mano presso gli sportelli Quic del Comune di Piacenza, via Beverora n° 57, che effettua il seguente orario di apertura: lunedì dalle ore 8.15 alle ore 17.00, martedì dalle ore 8.15 alle ore 17.00, mercoledì dalle ore 8.15 alle ore 13.30, giovedì dalle ore 8.15 alle ore 17.00, venerdì dalle ore 8.15 alle ore 13.30 e sabato dalle ore 8.15 alle ore 12.15 : in questo caso fa fede il timbro di ricevimento apposto a cura dell'Ufficio Protocollo;
- spedizione via PEC, da casella di posta certificata o da casella email generica. In questo caso i documenti possono essere firmati con firma digitale o con firme scannerizzate e allegando fotocopia del documento di identità del legale rappresentante dell’ente capofila. La mail dovrà indicare l’oggetto "Manifestazione di interesse alla coprogettazione di un intervento di educativa di strada e animazione nell'ambito del progetto CRESCERE IN SICUREZZA” . Fa fede la data di invio della mail.
Per eventuali chiarimenti è possibile contattare l'Ufficio Politiche Giovanili ai recapiti: xxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxxx.xx - 0523 492516 – 0523 492004