PROTOCOLLO D’INTESA PER LA COSTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO TERRITORIALE PER
PROTOCOLLO D’INTESA PER LA COSTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO TERRITORIALE PER
L’ORIENTAMENTO, LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE E LA PROMOZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO
Tra
Università degli Studi di Padova, con sede legale in xxx 0 Xxxxxxxx, 0 - 00000 Xxxxxx, codice fiscale 80006480281, rappresentata dal Magnifico Rettore, xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx
ESU di Padova, con sede legale in xxx Xxx Xxxxxxxxx, 000 - 00000 Xxxxxx, codice fiscale 00815750286, rappresentata dal Commissario, xxxx. Xxxxx Xxxxxx
Provincia di Padova, con sede legale in xxxxxx Xxxxxxxx, 0 - 00000 Xxxxxx, codice fiscale 80006510285, rappresentata dal Presidente, dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxx
Comune di Padova, con sede legale in xxx xxx Xxxxxxxxx, 0 - 00000 Xxxxxx, codice fiscale 00644060287, rappresentato dal Sindaco, xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx
Ufficio Scolastico Territoriale, con sede legale in xxx xxxxx Xxxx, 000 - 00000 Xxxxxx, codice fiscale 80010000281, rappresentato dal Dirigente, xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx
Camera di Commercio, con sede legale in xxxxxx Xxxxxxxxxxxx, 0/X - 00000 Xxxxxx, codice fiscale 00654100288, rappresentata dal Presidente, xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx
Confindustria Padova, con sede legale in xxx X. Xxxxxx, 0 - 00000 Xxxxxx, codice fiscale 92112270282, rappresentata dal Presidente, xxx. Xxxxxxx Xxxxx
Premesso che
a) L’orientamento svolge un ruolo centrale all’interno delle politiche volte allo sviluppo professionale e al benessere della persona e costituisce, nella dimensione culturale ed economica dell’Unione Europea, una fondamentale componente strutturale del processo formativo di ogni persona lungo tutto l’arco della vita, contribuendo in modo significativo allo sviluppo delle politiche attive del lavoro;
b) a fronte di una frammentazione delle azioni di orientamento fra scuole, università, province, comuni, ESU, Confindustria, CCIAA ed altre istituzioni del territorio, risulta più efficace sviluppare azioni in sinergia per attività congiunte di orientamento favorendo l’integrazione delle azioni dei soggetti del sistema;
c) è opportuno individuare condizioni per l’avvio nel territorio (anche su richiesta delle scuole) di azioni sinergiche e non sovrapposte, al fine di evitare azioni scoordinate e per fornire messaggi forti di orientamento e continuità educativa finalizzate alla prevenzione della dispersione e alla promozione del successo formativo anche delle persone con maggior fragilità e svantaggio nel rispetto delle pari opportunità.
Richiamati
- il Decreto Legislativo n. 21 del 14 gennaio 2008 relativo alla “Definizione dei percorsi di orientamento all'istruzione universitaria e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica, per il raccordo tra la scuola, le università e le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e
coreutica, nonché per la valorizzazione della qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell'ammissione ai corsi di laurea universitari ad accesso programmato di cui all'articolo 1 della legge 2 agosto 1999, n. 264, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettere a), b) e c) della legge 11 gennaio 2007, n. 1”;
- il Decreto Legislativo n. 22 del 14 gennaio 2008 relativo alla “Definizione dei percorsi di orientamento finalizzati alle professioni e al lavoro, a norma dell'articolo 2, comma 1, della legge 11 gennaio 2007, n. 1”;
- i Documenti Europei in tema di Orientamento e di Innovazione Didattica, e precisamente: il Memorandum europeo sull’istruzione e formazione permanente del 30/10/2000; la Risoluzione relativa ai sistemi e le prassi in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita in Europa del 18/052004; la Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente del 18/12/2006 e la Raccomandazione sulla costituzione del Quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente del 23/04/2008;
- la Circolare Ministeriale MIUR n. 43 del 15/04/2009 contenente le “Linee Guida in materia di Orientamento lungo tutto l’arco della vita”;
- il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx x. 00 del 15 marzo 2010 - Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (10G0109)
- il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx x. 00 del 15 marzo 2010 - Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (10G0110)
- il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx x. 00 del 15 marzo 2010 - Regolamento recante norme per il riordino dei Licei, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (10G0111)
- le Linee Guida per il Piano Lauree Scientifiche 2009/2012 emanate dal MIUR in sinergica intesa dal Capo Dipartimento per l’Istruzione e dal Capo Dipartimento per l’ , l’Alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca in data 29 aprile 2010
- il Protocollo d’Intesa tra l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e l’Università degli Studi di Padova, sottoscritto il 10.7.2007 ed aggiornato il 20.10.2011, e in particolare l’art. 3 che prevede la stipula di convenzioni tra Istituti Scolastici e Università;
- il Piano di Azione per la piena occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra apprendimento e lavoro (“Italia 2020”) del 23/09/2009 a firma congiunta del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca e del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
- la strategia Europa 2020 presentata dalla Commissione Europea il 3.3.2010 per uscire dalla crisi e preparare l’economia dell’UE ad affrontare le sfide del prossimo decennio; La strategia prevede obiettivi tangibili da realizzare entro il prossimo decennio in ambiti come l'occupazione, l'istruzione, l'energia e l'innovazione, per consentire all'Europa di superare l'impatto della crisi finanziaria e rilanciare l'economia
- le Linee generali di indirizzo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per la programmazione del sistema universitario per il triennio 2013-2015
- i riferimenti normativi in materia di Istituti Tecnici Superiori: “Riorganizzazione del sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore” (legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 631); “configurazione degli Istituti Tecnici Superiori” (legge 2 aprile 2007, n. 40, articolo 13, comma 2); “disciplina degli Istituti Tecnici Superiori” (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 Gennaio 2008); “Istituzione di sei ITS nel Veneto” (DGR Xxxxxxx Xxxxxx xx 0000 del 29/12/2009 e 1802 del 13/07/2010)
- il Protocollo d’intesa - Allegato n. 1 alla delibera n. 33/2012, per la costituzione del “Laboratorio territoriale per il raccordo tra domanda e offerta di formazione e lavoro e per la diffusione dell’istruzione tecnica superiore e della cultura tecnico-scientifica”, siglato in data 8 novembre 2012, tra Camera di Commercio I.A.A. di Padova e Provincia di Padova, Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio Scolastico Provinciale, Universtià degli Studi di Padova, ESU – Azienda regionale per il diritto allo studio universitario e Associazioni imprenditoriali della provincia di Padova
- il “Piano integrato per l’occupazione giovanile” – protocollo d’intesa siglato il 19 novembre 2012 tra la Regione del Veneto, l’Ufficio scolastico Provinciale del Veneto e Confindustria Veneto
- l’Accordo del 31 luglio 2012 tra Regione Veneto, parti sociali, Università del Veneto, Ufficio Scolastico Regionale del Veneto per la formazione degli Apprendisti con contratto di Apprendistato di Alta Formazione e Ricerca: master universitari, master accreditati ASFOR, Dottorato di Ricerca, ITS Istruzione Tecnica Superiore
- l’Accordo Confindustria-CRUI “Otto azioni misurabili per l’università, la ricerca e l’innovazione” del 7 novembre 2011
- i Progetti “Istituto Tecnico come prima impresa” DGR 227 del 13/11/2012 (Direttiva per la Nuova Istruzione Tecnica) rivolti a studenti di scuola media superiore di 1° e 2° grado del Veneto
- la pubblicazione della Regione del Veneto “Veneto 2020: il sistema educativo di istruzione e formazione” Libro Verde (disponibile nel sito xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxx/xxxx/x0/xxxx/0000/00/00/Xxxxx%00Xxxxx%000000.xxx) del 26 gennaio 2010 che contiene una sintesi degli interventi promossi dalla Regione nel settore
ASSUNTE
LE SOPRA ELENCATE PREMESSE
COME PARTE INTEGRANTE DELLA PRESENTE INTESA
C O N C O R D A N O Q U A N T O S E G U E
Articolo 1
TAVOLO TECNICO TERRITORIALE PER L’ORIENTAMENTO E LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE E LA PROMOZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO
Per la realizzazione degli obiettivi richiamati in premessa e al fine di collaborare in modo sinergico, coerente e unitario le iniziative territoriali in materia di orientamento e di prevenzione della dispersione e promozione del successo formativo, le parti intendono costituire un Tavolo Tecnico formato dai rappresentanti degli Enti sottoscrittori, o un loro delegato, in premessa evidenziati.
Considerata la necessità di realizzare gli obiettivi di Europa 2020, il Tavolo ha il compito di:
1) Elaborare e sviluppare le indicazioni strategiche per la creazione di un quadro generale di riferimento per la sinergia tra le azioni di orientamento, riorientamento, occupabilità, prevenzione della dispersione scolastica nel territorio e per la promozione del successo formativo, che verranno declinate e sviluppate in specifiche forme di convenzione per il raggiungimento degli obiettivi definiti in premessa;
2) Fornire un servizio efficace alla comunità territoriale definendo i ruoli di ciascun Ente in materia, divulgando le azioni di sistema, informando sulle azioni di ciascun Ente, nell’ottica della collaborazione, ma con l’intento di agevolare la scelta del servizio più idoneo da parte del fruitore;
3) Realizzare azioni finalizzate alla prevenzione della dispersione scolastica, dalla primaria all’Università, promuovere il successo formativo e l’occupabilità dei giovani;
4) Promuovere la realizzazione di nuove progettualità condivise fra gli Enti rappresentati al Tavolo Tecnico;
5) Promuovere la continuità educativa, in ottica di Lifelong Learning, il successo formativo e l’occupabilità dei giovani.
Articolo 2
TAVOLI OPERATIVI
Lo strumento operativo del Tavolo Tecnico sono i Tavoli Operativi, composti dai funzionari degli Enti qui rappresentati, per la realizzazione delle azioni di sistema e per l’individuazione delle priorità; i due Tavoli Operativi individuati sono:
- un Tavolo Operativo per la continuità educativa e il successo formativo e la prevenzione della dispersione, con l’obiettivo di condividere dati, analizzarli, e sottoporli al Tavolo Tecnico con proposte di azioni;
- un Tavolo Operativo per l’orientamento scolastico/professionale e l’occupabilità, con l’obiettivo di promuovere azioni sinergiche nel territorio fra gli Enti sottoscrittori.
Articolo 3
RUOLO DI CIASCUN ENTE
- L’Università ha il compito di favorire un corretto orientamento degli studenti, non solo in ingresso e uscita dall’Università, operando in sinergia con le scuole secondarie superiori e con il sistema scolastico nel complesso per salvaguardare la continuità educativa finalizzata alla prevenzione della dispersione e alla promozione del successo formativo, anche delle persone con maggior fragilità e svantaggio.
- L’ESU, Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, promuove azioni di orientamento in ingresso, in itinere e uscita relativamente al sistema universitario con l’obiettivo principale di rimuovere gli ostacoli di tipo economico alla realizzazione degli studi universitari.
- La Provincia di Padova offre agli studenti in evasione dal sistema scolastico-formativo un servizio gratuito di ri-orientamento, mettendo a loro disposizione personale qualificato, per riconsiderare le scelte formative effettuate e valutare possibili reinserimenti nei canali scolastici e/o formativi deputati. La Provincia, mette altresì a disposizione, attraverso l’anagrafe regionale AROF, dati aggregati relativi alla popolazione scolastica per le finalità ritenute utili e/o necessarie al tavolo di lavoro. Per le finalità del presente Protocollo di intesa, la Provincia di Padova mette infine a disposizione un camper per un servizio di orientamento universitario itinerante, secondo le modalità che saranno definite mediante accordo con l’Università degli Studi di Padova.
- Il Comune di Padova promuove un "Piano per la prevenzione della dispersione e la promozione del successo scolastico" cui aderiscono tutte le scuole secondarie di primo grado di Padova, presentando propri progetti. Il piano raccoglie un insieme organico di possibili azioni pensate per gli studenti della scuola secondaria di I grado, finalizzate a rendere effettivo il diritto allo studio, a prevenire l’insuccesso scolastico, a migliorare i livelli di competenza e a rimotivare gli studenti a rischio di abbandono precoce della scuola. Le azioni previste dal piano si concretizzano nei progetti specifici delle scuole, elaborati sulla base dei bisogni rilevati. Garantisce altresì, attraverso colloqui individuali con personale esperto, un servizio di orientamento alla scelta del percorso d'istruzione, formativo e professionale, per studenti di scuola secondaria e studenti universitari.
- L’Ufficio Scolastico Territoriale svolge un’azione di supporto e di consulenza, in merito all’orientamento, alle istituzioni scolastiche del territorio. Si occupa altresì di coordinare , sempre nello stesso ambito, la formazione rivolta a docenti di ogni ordine e grado. Nei confronti dei genitori, oltre ad una azione di carattere informativo, dedica molto spazio nel sostenere le famiglie nella scelta del percorso scolastico più idoneo ai propri figli. Cura con particolare attenzione, in collaborazione con gli altri soggetti istituzionali preposti, la promozione dei corsi relativi agli Istituti Tecnici Superiori. Svolge infine un’azione riorientativa nei confronti dei giovani che hanno intrapreso percorsi scolastici non adeguati ai propri talenti.
- La Camera di Commercio, fin dal 2003, è stata riconosciuta dalla Legge di Riforma della scuola del 28/03/2003 n. 53 - in particolare all’art. 4 - quale interlocutore e anello di congiunzione tra mondo del lavoro e sistema della formazione (professionale, scolastica e universitaria) per la realizzazione di percorsi in alternanza scuola-lavoro. Ai sensi dell’art. 2 comma 2 lettera n) della legge n. 580/93 (come modificato dalla riforma del 2010) tra le
competenze camerali rientra la "cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie in materia di alternanza scuola lavoro e per l'orientamento al lavoro e alle professioni". La Camera di Commercio di Padova in particolare promuove da anni progetti, anche in sinergia con le Associazioni imprenditoriali, per favorire i rapporti tra scuola, università e imprese e mette a disposizioni dati derivanti da studi ed analisi sul mondo economico realizzati dal proprio ufficio studi e dalla rete del sistema delle Camere di Commercio.
- Confindustria Padova intende rafforzare l'alleanza e la collaborazione tra Scuola, Università e imprese ponendosi come partner propositivo per le iniziative di innovazione e di cambiamento nonché rilanciare il ruolo formativo delle imprese come soggetti attivi nella crescita dei giovani al fianco della Scuola, dell’Università e degli altri soggetti istituzionali.
Articolo 4
RESPONSABILITÀ
La presente intesa ha funzione di quadro generale di riferimento per la sinergia tra le azioni sul territorio. La responsabilità scientifica, organizzativa e amministrativa e le relative potestà decisionali, in merito ad ogni aspetto dei progetti che saranno definiti da apposite convenzioni specifiche, rimangono in capo a ciascun ente sottoscrittore.
Articolo 5 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Le parti si impegnano a trattare i dati personali di cui verranno in possesso per la realizzazione degli obiettivi previsti dal presente protocollo nel rispetto di quanto previsto dal D.Lvo n. 196/2003.
Articolo 6
RISORSE FINANZIARIE
Il presente Protocollo non comporta oneri di spesa per le singole parti e gli eventuali costi per le iniziative graveranno su specifici progetti congiunti che verranno disciplinati con apposite convenzioni.
Articolo 7
DURATA
Il presente Protocollo ha efficacia per le parti dal momento della stipula ed ha una durata di tre anni.
Si intende automaticamente rinnovato per un ulteriore triennio, salvo disdetta formulata da una delle parti e comunicata all’altra almeno tre mesi prima della scadenza.
E’ sempre possibile procedere, di comune accordo, a un aggiornamento, e/o a modifiche.
Articolo 8
CONTROVERSIE
Eventuali controversie tra le parti, relative al presente protocollo o alle specifiche convenzioni attuative, saranno risolte in via amichevole, ovvero saranno demandate all’Autorità competente.
Padova,