INDICE
Allegato A)
AVVISO DI ISTRUTTORIA PUBBLICA FINALIZZATA ALL'INDIVIDUAZIONE DI SOGGETTI DEL TERZO SETTORE DISPONIBILI ALLA CO-PROGETTAZIONE DI INTERVENTI AFFERENTI L'AREA DELL'ACCESSO, VALUTAZIONE, PROGETTAZIONE PER IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE – INTERVENTO DENOMINATO “SPORTELLO ANTIVIOLENZA” - PIANO SOCIALE DI ZONA 2021 - 2023 - IMPORTO € 10.000,00 – TRIENNIO 2021-2023 - CIG Z8133AFA35
In esecuzione del provvedimento dirigenziale n. 1468 del 09/11/2021, l'Ufficio di Piano distrettuale
INDICE
Istruttoria Pubblica rivolta ai soggetti/enti del Terzo Settore (ETS) che manifestano la disponibilità a collaborare per la co-progettazione afferenti l'Area del Contrasto alla Violenza di Genere - Piano Sociale di Zona 2021- 2023 - “Servizio Centro Antiviolenza” - Macroattività Accesso, Valutazione e Progettazione - codice nomenclatore A3_A2, ai sensi degli artt. 15 e 31 della Legge 11/2016; art. 5 della L.4/2014 e ai sensi della DGR Lazio 614/2016, importo annuale di € 10.000,00 per il triennio 2021-2023;
Premesso
• che con deliberazioni di Consiglio Comunale n. 11 del 11/04/2019 del Comune di Ardea e n. 52 del 16/04/2019 del Comune Pomezia, i Comuni del Distretto sociosanitario RM 6.4 hanno sancito il passaggio di Capofilato al Comune di Pomezia;
• che il Comitato Istituzionale del Distretto Socio-sanitario RM 6.4 in data 10 maggio 2019 ha designato il Comune di Pomezia quale Capofila del medesimo Distretto e individuato la Convenzione quale modello organizzativo per la gestione associata dei servizi sociali, ai sensi dell'art. 30 del D.Lgs. n. 267/2000;
• che in data 10 maggio 2019 la suddetta Convenzione è stata sottoscritta dai Sindaci dei due Comuni costituenti il Distretto RM 6.4 e che ad oggi è ancora in vigore;
• che con verbale del Comitato Istituzionale del 21/03/2019 e successiva determinazione dirigenziale n. 585 del 10/05/2019, è stata attribuita la funzione di Coordinatore dell'Ufficio di Piano del Distretto RM
6.4 alla Dott.ssa Xxxxx Xxxxxx;
• che con Deliberazione di Giunta Comunale n. 153 del 09/07/2019 del Comune di Pomezia, in qualità di Capofila del Distretto ha approvato il Regolamento dell'Ufficio di Piano;
Preso atto
• che il Comune di Pomezia, in qualità di Comune capofila del Distretto RM 6.4, in data 31 maggio 2021 ha concluso l'iter di elaborazione, programmazione e presentazione del Piano Sociale di Zona 2021- 2023, con la presa d'atto dei Sindaci dei Comuni del distretto nella seduta del Comitato Istituzionale della medesima data;
• della Deliberazione del Comitato Istituzionale n. 2 del 31/05/2021 protocollo n. 56172/2021 è stato approvato il PsdZ 2021-2023 ai sensi della DGR Lazio 584/2020 e ai sensi della DGR Lazio 1062/2021 e s.m.i
• che il Piano Sociale di Zona è stato elaborato in collaborazione con la ASL RM 6.4 e proposto alle Organizzazioni Sindacali e alle Associazioni del Terzo Settore in tavoli di concertazione finalizzati alla programmazione condivisa degli interventi sul territorio in risposta ai bisogni della cittadinanza.
• che l'elaborazione, la programmazione e l'approvazione del Piano Sociale ha seguito l'iter previsto dalla dalla L.R. n. 11 del 10 agosto 2016 recante "Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio"tra cui l'art 44 e dalla Deliberazione 6 agosto 2020, n. 584 L.r. n. 11/2016. Approvazione delle "Linee guida per la redazione, concertazione, attuazione, monitoraggio e valutazione dei piani sociali di zona per i distretti sociosanitari del Lazio". Approvazione del "Nomenclatore Strutture, Servizi ed Interventi Sociali".;
• che l'intervento oggetto del presente avviso, rientra nelle progettualità del Piano Sociale di Zona 2021- 2023 a conclusione della fase di co-programmazione sopra richiamata che prevede l'avvio del “Servizio Centro Antiviolenza” - Macroattività Accesso, Valutazione e Progettazione - codice nomenclatore A3_A2, ai sensi degli artt. 15 e 31 della Legge 11/2016; art. 5 della L.4/2014 e ai sensi della DGR Lazio 614/2016, importo annuale di € 10.000,00 per il triennio 2021-2023.
Richiamati
• La Legge 8 novembre 2000 n. 328, "Legge per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali che ha introdotto nene e alla realizzazione concertata degli interventi;
• l'art. 5, al comma 2, della suddetta Legge che prevede che, ai fini dell'affidamento dei servizi previsti dalla stessa legge, gli enti pubblici promuovano azioni per favorire il ricorso a forme di aggiudicazione o negoziali che consentano ai soggetti del terzo settore la piena espressione della propria progettualità, mentre il comma successivo demanda alla Regione, previo un atto di indirizzo e coordinamento del Governo, l'adozione di specifici indirizzi per regolamentare i rapporti tra enti locali e terzo settore, con particolare riferimento ai sistemi di affidamento dei servizi alla Persona;
• il D.P.C.M. del 30 marzo 2001, "Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della Legge 8 novembre 2000 n. 328" che dispone che, al fine di valorizzare e coinvolgere attivamente i soggetti del terzo settore, attivandoli non solo nella fase finale di erogazione e gestione del servizio, ma anche nelle fasi precedenti della predisposizione di programmi di intervento e di specifici progetti operativi, le amministrazioni possono indire istruttorie pubbliche per la co-progettazione di interventi innovativi e sperimentali su cui i soggetti del terzo settore esprimono disponibilità a collaborare con il comune per la realizzazione degli obiettivi, ai sensi dell'art. 7;
• Xx Xxxxxxxx xx Xxxxxx xxxxxxxxx xxx 00 marzo 2014, n. 136: Linee guida agli ambiti territoriali individuati ai sensi dell'articolo 47, comma 1, lettera c) della legge regionale n.38/96 per la redazione dei Piani Sociali di Zona periodo 2012-2014, annualità 2014".
• la L.R. n. 11 del 10 agosto 2016 recante "Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio", con particolare riferimento agli artt. 5 e 39, i quali prevedono che i cittadini e le organizzazioni sociali possano avere una partecipazione attiva ai processi e alle fasi di programmazione e co-progettazione degli interventi e dei servizi;
• gli artt. 43-44-45 della xxxxxxxx Xxxxx che individua l'ufficio di piano ed il distretto sociosanitario quale ambito di realizzazione degli interventi e servizi sociali e sociosanitari garantendo agli Enti del Terzo Settore la partecipazione alla programmazione e alla co-progettazione;
• La Deliberazione del Consiglio della Regione Lazio n. 1 del 24 gennaio 2019 “Prendersi Cura, un Bene Comune”. Finalizzazione delle risorse per l'anno 2019, 2020, 2021 per l'attuazione dei Piani sociali di Zona, art. 48 delle legge 10 agisto 2016. n11 Fondo Sociale Regionale.
• la Deliberazione Regione Lazio n. 971 del 17 dicembre 2019: Programmazione degli interventi e dei servizi del sistema integrato sociale – 2019-2020-2021;
• la Deliberazione 6 agosto 2020, n. 584: "L.r. n. 11/2016. Approvazione delle "Linee guida per la redazione, concertazione, attuazione, monitoraggio e valutazione dei piani sociali di zona per i distretti sociosanitari del Lazio". Approvazione del "Nomenclatore Strutture, Servizi ed Interventi Sociali".;
Richiamati inoltre
• l'art. 119, D.Lgs. 267/2000 che, in applicazione dell'art. 43, L. 449/1997, prevede che i Comuni, le Province e gli altri Enti Locali possono stipulare contratti di sponsorizzazione e accordi di collaborazione, nonché convenzioni con soggetti pubblici o privati diretti a fornire consulenze o servizi aggiuntivi, al fine di favorire una migliore qualità dei servizi prestati;
• la deliberazione della Giunta Regionale 13 giugno 2017 recante "Approvazione Linee guida in materia di co-progettazione tra Amministrazioni locali e soggetti del terzo settore per la realizzazione di interventi innovativi e sperimentali nell'ambito dei servizi sociali" con la quale la Regione Lazio approva le linee di indirizzo che, recependo il patrimonio di esperienza che è presente e attivo sul proprio territorio e valorizzando le reti del privato sociale, che si vanno strutturando, hanno come obiettivo la valorizzazione del terzo settore nell'ambito della gestione, della sperimentazione e della promozione dei servizi alla persona, evidenziando il valore dell'attività esercitata dai soggetti del terzo settore quali gestori di unità di offerta, erogatori di servizi alla persona e promotori di attività innovative e con cui viene indicata la co-progettazione tra gli strumenti per disciplinare in maniera unitaria i rapporti tra pubblica amministrazione e terzo settore;
• il Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante il “Codice del terzo Settore, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106;
• in particolare il titolo VII del sopra citato decreto legislativo n. 117 del 2017, dedicato ai rapporti con gli enti pubblici;
• Il Decreto Legislativo n. 76/2020 che modifica il codice dei contratti publici “Linee-guida sul Rapporto tra Pubbliche Amministrazioni ed Enti del Terzo Settore", convertito nella Legge n. 120/2020 finalizzate a un miglior coordinamento con il Codice del Terzo settore;
• il Decreto n. 72/2021 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il quale sono state adottate le linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore, disciplinato negli articoli 55-57 del decreto legislativo n. 117 del 2017 (Codice del Terzo settore).
Ciò premesso
IL DISTRETTO SOCIOSANITARIO RM 6.4 POMEZIA – ARDEA RENDE NOTO
Art. 1. - LINEE GUIDA PER LA CO-PROGETTAZIONE
La scelta di utilizzare lo strumento della co-progettazione dei servizi con soggetti del Terzo Settore trova giustificazione nel riconoscimento del Terzo Settore quale sub sistema complesso in grado di sostenere meglio le logiche di sviluppo del sistema dei servizi, nonché nella necessità di pervenire alla definizione di relazioni efficaci con soggetti qualificati operanti nell’erogazione di servizi socio-assistenziali ed educativi prevalentemente come imprese no profit. Il contesto socioeconomico attuale si rivela complesso, frammentato e sempre più incerto. Le esigenze della società locale, infatti, si stanno ampliando, modificando e intensificando e i bisogni dei soggetti si manifestano in modo sempre più articolato. Ciò ha reso necessario estendere le tradizionali modalità di lettura dei bisogni del nostro territorio e, conseguentemente, l’area di programmazione dei servizi alla persona: occorre quindi dotarsi di strumenti che consentano di fornire risposte più appropriate a queste esigenze. Come indicato nella Deliberazione della Giunta Regionale 13 giugno 2017 recante “Approvazione Linee guida in materia di co- progettazione tra Amministrazioni locali e soggetti del terzo settore per la realizzazione di interventi innovativi e sperimentali nell’ambito dei servizi sociali” e nello schema di Piano sociale regionale è necessario promuovere e consolidare la ricomposizione tra i soggetti istituzionali e i diversi attori del welfare presenti nella comunità locale. Come richiamato dalla Regione Lazio, i soggetti del Terzo Settore devono concorrere all’individuazione degli obiettivi della programmazione locale e partecipare con gli Enti locali alla definizione di progetti per servizi e interventi di cura alla persona. Lo strumento della co-progettazione vede quindi il Distretto Sociosanitario e il Terzo Settore, alleati e ugualmente impegnati a trovare risposte efficaci alle reali domande sociali, a mettere a disposizione risorse e a farsi promotori di reti per lo sviluppo qualitativo degli interventi. In questo quadro di riferimento, il potenziale della co-progettazione dovrà esprimersi introducendo elementi nuovi nella gestione attuale dei servizi, dando avvio a nuove progettualità, riconnettendo le risorse e gli interventi già presenti allo scopo di ottimizzarli in modo sostenibile nel tempo, in stretta relazione con le caratteristiche e i bisogni della comunità locale.
Il Contesto teorico e metodologico
Da un punto di vista criminologico va rilevato come la violenza sulle donne presenti caratteristiche peculiari: si tratta molto spesso di fenomeni caratterizzati da un “crescendo” nella realizzazione di offese penalmente rilevanti (vessazioni, minacce, atti persecutori, danneggiamenti, percosse, lesioni, riduzione in schiavitù, omicidio) e da
una sottomissione della vittima del reato, la quale difficilmente riesce a sottrarsi a detta condizione e a quelle conseguenze. In caso di violenza domestica la psicologa americana Xxxxxxx Xxxx Xxxxxx ha individuato sin dagli anni 70, sulla base di una intervista condotta su circa 1500 vittime, un vero e proprio “ciclo dell’abuso”, che va dalla prima fase di accumulo di tensione, alla seconda di esplosione della violenza, alla terza di false scuse da parte dell’aggressore e riconciliazione della coppia, alla quarta di calma e rientro nella normalità, prima che il ciclo stesso ricominci.
Secondo l'articolo 3 della Convenzione di Istanbul:
a) con l’espressione violenza nei confronti delle donne si intende designare una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondata sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione, la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica , che nella vita privata;
b) l’espressione violenza domestica designa gli atti di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all’interno della famiglia o del nucleo familiare o tra attuali o precedenti coniugi o partner indipendentemente dal fatto che l’autore di tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima; c)con il termine genere ci si riferisce a ruoli, comportamenti, attività ed attributi socialmente costruiti che una determinata società considera appropriati per donne e uomini;
d) l’espressione violenza contro le donne basata sul genere designa qualsiasi violenza diretta contro una donna in quanto tale, o che colpisce le donne in modo sproporzionato ;
e) per vittima si intende qualsiasi persona fisica che subisce gli atti o i comportamenti di cui ai precedenti commi a e b.
La Convenzione, all’art. 56 aveva infatti stabilito che gli Stati adottassero le misure legislative o di altro tipo destinate a proteggere i diritti e gli interessi delle vittime, compresi i loro particolari bisogni in quanto testimoni in tutte le fasi delle indagini e dei procedimenti giudiziari, in particolare garantendo la loro protezione, insieme a quella dei loro familiari dal rischio di intimidazioni, rappresaglie e ulteriori vittimizzazioni; garantendo il loro diritto ad essere informate circa le “vicende “ relative alle misure cautelari eventualmente applicate all’autore del reato; informandole dei servizi a loro disposizione; offrendo loro la possibilità di “interloquire nel corso del procedimento; adottando misure a loro tutela; evitando contatti tra vittima e autore durante il procedimento; consentendo alle vittime di testimoniare senza la presenza dell’autore del reato con le adeguate tecnologie di comunicazione; tenendo conto del superiore interesse dei minori vittima e testimoni di violenza contro le donne e violenza domestica.
Art. 2 - FINALITA’ E OBIETTIVI DEL SERVIZIO CENTRO ANTIVIOLENZA
Con riferimento al contesto terico e metodolofico sopra richiamato, il presente progetto si colloca nell'ambito della tutela delle donne vittime di violenza e dei figli minori, prevedendo l'istituzione di uno spazio di ascolto, informazione e consulenza.
Il Centro Antiviolenza è un servizio completamente gratuito, attivo sul Distretto RM 6.4, Comuni di Pomezia e Ardea, con l'obiettivo di accogliere e offrire consulenze e interventi diretti (Sportello di Ascolto) ed indiretti (Sensibilizzazione e Prevenzione) destinati a tutta la cittadinanza e nello specifico alle donne in genere nell’ambito delle pari opportunità e del contrasto al fenomeno della violenza di genere.
Il Centro Antiviolenza rappresenta un punto di accesso satellite in rete con i servizi di Sovrambito già attivi nel territorio. Pertanto sarà fondamentale la collaborazione con il Centro Antiviolenza di Sovrambiro a cui afferiscono gli altri Comuni della ASL RM6.4 e 6.6, (Comuni di Pomezia, Ardea, Anzio, Nettuno).
La finalità dell'avvio di tale progettualità satellite si basa sull'analisi del bisogno del territorio elaborata durante la programmazione del Piano Sociale di Zona 2021-2023, dal quale è emersa la necessità di attivare punti di accesso di prossimità e vicinanza alla donna vittima di violenza che consenta altresì e qualora necessario, di lavorare in rete nella presa in carico della stessa e del suo nucleo familiare in collaborazione con i servizi sociosanitari.
La donna vittima di violenza deve raggiungere i servizi di accesso e di aiuto il più velocemente possibile in maniera tale che i servizi pubblici possano garantire maggiore tutela ed una più efficiente ed efficace comunicazione tra diversi attori pubblici e privati impegnati nella lotta al fenomeno e nel sostegno alla donna e ai suoi figli.
Nel Sovrambito RM 6.4 e 6.6, sono presenti due punti di accesso a tale scopo, uno presso il CAV sito nel Comune di Nettuno, l'altro presso il Comune di Ardea, al'interno del Poliambulatorio della Asl RMH4 sito a Tor San Xxxxxxx.
Il terzo di punto di accesso sarà pertanto attivato nel Comune di Pomezia in sinergia con le altre strutture presenti, con i Comuni del Sovrambito e con la ASL RM6.4.
ART. 3 - OGGETTO E DURATA DELLA CO-PROGETTAZIONE
1. La co-progettazione ha per oggetto la realizzazione di interventi/attività richiamate nell'articolo n. 5 del presente Avvviso Pubblico. Gli interventi sono finalizzati all'accesso, valutazione e progettazione di interventi a tutela delle donne vittime di violenza e dei suoi figli minori.
2. In particolare la co-progettazione dovrà focalizzarsi su: individuazione di risorse umane per la realizzazione degli interventi, coordinamento degli interventi nel territorio del sovrambito di riferimento, azioni per la costruzione di una rete di enti già attivi sul tema, azioni di comunicazione sul territorio.
3. La durata della convenzione relativa alla co-progettazione per i servizi e gli interventi che sarà stipulata tra il Comune Capofila dell'Ufficio di Piano Distrettuale e il soggetto privato individuato, decorrerà dalla data di formale aggiudicazione, per dodici mesi eventualmente rinnovabile per il periodo di durata del Piano Sociale di Zona 2021-2023 previa verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
4. Qualora nel corso della co-progettazione venissero richiesti o proposti eventuali nuovi servizi e interventi —attualmente non previsti — essi saranno oggetto di riapertura della co-progettazione. Il costo di tali interventi e servizi aggiuntivi non potrà comunque superare il quinto del valore economico complessivo della co-progettazione originariamente previsto dalla convenzione/accordo di collaborazione e la loro effettiva realizzazione resterà comunque subordinata alla previa approvazione da parte dell'ufficio di piano distrettuale.
Art. 4- BENEFICIARI DIRETTI DEGLI INTERVENTI
I servizi/interventi sono destinati alle donne del distretto dei Comuni di Ardea e Pomezia, oltreché ai loro figli minori del territorio. Il servizio è rivolto altresì a tutta la cittadinanza quale punto di informazione e orientamento sulla rete dei servizi del territorio dedicati all'area di contrasto alla violenza di genere.
Art. 5 - INTERVENTI E ATTIVITÀ
Il servizio dovrà essere offerto agli utenti in maniera completamente gratuita nelle due sedi dedicate: presso una stanza messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Pomezia e presso la Clinica S. Xxxx di Pomezia previa sottoscrizione di accordo/convenzione espressamente dedicata.
Attività:
Nel centro antiviolenza vengono svolte le seguenti attività:
• Ascolto: colloqui telefonici e preliminari presso la sede per individuare i bisogni e fornire le prime informazioni utili.
• Accoglienza: Protezione e accoglienza gratuita alle donne vittime di violenza a seguito di colloqui strutturati volti ad elaborare un percorso individuale di accompagnamento mediante un progetto personalizzato di uscita dalla violenza.
• Assistenza psicologica: Supporto psicologico individuale o anche tramite gruppi di auto mutuo aiuto, anche utilizzando le strutture ospedaliere ed i servizi territoriali.
• Assistenza legale: Colloqui di informazione e di orientamento, supporto di carattere legale sia in ambito civile che penale, e informazione e aiuto per l’accesso al gratuito patrocinio, in tutte le fasi del processo penale e civile, di cui all’art. 2, comma 1, della legge n. 119 del 2013 e s.m.i.
• Supporto ai/alle figli/ figlie minori, vittime di violenza assistita.
• Orientamento al lavoro attraverso informazioni e contatti con i servizi sociali e con i centri per l’impiego per individuare un percorso di inclusione lavorativa verso l’autonomia economica.
• Orientamento all’autonomia abitativa: attraverso la collaborazione con i servizi sociali distrettuali
• Percorso di uscita dalla violenza: Il percorso personalizzato di protezione e sostegno è costruito insieme alla donna e formulato nel rispetto delle sue decisioni e dei suoi tempi.
• Mediazione linguistica culturale: presenza a chiamata di mediatrice.
• Gruppi di auto mutuo aiuto: Attivazione di gruppi di auto mutuo aiuto, incentivata tra le donne frequentanti il Centro.
Tutte la attività verranno svolte in rete con i punti di ascolto presenti nel Sovrambito.
Art. 6 - SOGGETTI AMMESSI A PARTECIPARE
Possono presentare domanda di partecipazione e contestuale proposta progettuale i soggetti del Terzo settore di cui all’art. 2 del DPCM 30/03/2001 e all'art. 4 del D.Lgs n. 117 del 3/7/2017 Codice del Terzo settore, iscritti agli albi di riferimento nella fase transitoria per l'operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore, in forma singola o riunite ( o che intendono riunirsi ) in associazione temporanea di scopo.
Si intendono soggetti del terzo settore gli organismi con varia configurazione giuridica attivi nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi, quali: a. le organizzazioni di volontariato; b. le associazioni e gli enti di promozione sociale; c. gli organismi della cooperazione; d. le cooperative sociali; e. le fondazioni; f. gli enti di patronato; g. gli altri soggetti privati non a scopo di lucro secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 5, della legge n. 328/2000, dall’art. 2 del D.P.C.M. 30 marzo 2001.
Art. 7 - REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
Sono ammessi a partecipare alla presente selezione tutti i soggetti indicati all’articolo 6 in possesso dei seguenti requisiti:
A) Requisiti di ordine generale:
• Non trovarsi in alcuna delle cause di esclusione di cui all’art. 80 del D.Lgs 50/2016, in quanto compatibili, e in ogni altra situazione soggettiva che possa determinare l’esclusione dalla presente selezione e/o l’incapacità a contrattare con la pubblica amministrazione.
B) Requisiti specifici di partecipazione:
• Iscrizione ai Registri/Albi. Nelle more dell’operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore e ai sensi dell’articolo 101, comma 2 del d.lgs. 3.7.2017, n.117 (Codice del Terzo settore), il requisito dell’iscrizione al Registro unico nazionale del terzo settore deve intendersi soddisfatto da parte degli enti attraverso la loro iscrizione, alla data di adozione del presente avviso, ad uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore;
• Prevedere nel proprio statuto la realizzazione di attività che includano quelle richieste nel presente Avviso;
• Avere maturato una comprovata esperienza nel corso dell’ultimo triennio (2019 – 2021), avendo gestito almeno un servizio analogo;
• Avvalersi delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti.
Art. 8 - FASI DELLA PROCEDURA DI COPROGETTAZIONE
La procedura si svolgerà in tre fasi:
Fase 1) Procedura di evidenza pubblica, attuata con il presente avviso, per l'individuazione dei soggetti/partner con cui sviluppare le attività di co-progettazione e di realizzazione degli interventi.
La co-progettazione dei servizi verrà svolta con l'ente-concorrente che avrà ottenuto il punteggio complessivo più elevato, in conformità ai Criteri di Valutazione delle proposte progettuali di cui al successivo Art. 11;
Fase 2) L'attività di co-progettazione avverrà tra i responsabili tecnici individuati dal soggetto selezionato e i responsabili tecnici individuati dell’Ufficio di Piano nonché dal Coordinatore dell'ufficio di Piano del distretto RM 6.4. L’istruttoria prende come riferimento il progetto presentato dal soggetto selezionato e procede alla sua discussione critica, alla definizione di variazioni e integrazioni coerenti con le finalità e le linee guida progettuali contenute nel presente avviso e alla definizione degli aspetti esecutivi e, in particolare:
a) definizione analitica e di dettaglio degli obiettivi da conseguire e degli interventi da attuare e delle modalità di funzionamento;
b) definizione degli elementi e delle caratteristiche di innovatività, sperimentalità e miglioramento della qualità degli interventi e dei servizi co-progettati;
c) definizione di dettaglio del costo delle diverse prestazioni;
d) definizione di dettaglio dell’assetto organizzativo tra Comune/Distretto e partner progettuale nell’ambito della gestione dei servizi e degli interventi.
e) individuazione delle prestazioni migliorative e dei relativi costi e economie; f)individuazione degli strumenti di monitoraggio e valutazione.
Fase 3) Stipula di una convenzione tra il Comune di Pomezia capofila del distretto e il soggetto selezionato come da Allegato C al presente Avviso Pubblico.
Tutte le spese inerenti e conseguenti la stipula della convenzione si intendono interamente a carico del soggetto selezionato, così come il pagamento delle imposte e tasse dovute per legge relative all’esecuzione della stessa. Il soggetto selezionato si obbliga all’attivazione dei servizi e degli interventi a seguito di richiesta scritta dell’Ufficio di Piano anche nelle more della stipula della convenzione. Al momento dell’assunzione dell’incarico, saranno altresì tenuti a nominare un coordinatore, referente unico per tutti i servizi oggetto della co-progettazione.
Art. 9 - SPESE AMMESSE AL RIMBORSO
Il rimborso dei costi ammissibili avverrà sulla base delle spese effettivamente sostenute e pagate per la realizzazione delle attività oggetto del presente avviso pubblico.
Il Comune di Pomezia contribuisce alla realizzazione del progetto mettendo a disposizione una somma massima pari ad € 10.000 annuale omnicomprensiva.
Le spese rendicontabili sono le seguenti: 1) spese di personale; 2) spese vive e documentate per la gestione del servizio/i; 3) eventuale rimborso della quota parte delle spese generali di funzionamento dell'Associazione/Ente esclusivamente e tassativamente imputate allo svolgimento delle attività convenzionate; 4) oneri relativi alle spese assicurative, ex art. 4 L.266/91.
La gestione complessiva delle attività è soggetta al rispetto di specifici vincoli di ammissibilità delle spese e obblighi di rendicontazione secondo la normativa vigente con le modalità e le tempistiche definite dal progetto; Le spese sostenute dal soggetto selezionato verranno rimborsate a seguito della presentazione di tutta la documentazione richiesta e degli idonei documenti giustificativi delle spese sostenute ed ammesse a rendicontazione secondo le regole stabilite dal progetto, a cadenze periodiche che terranno conto delle indicazioni definite dal soggetto capofila.
Le risorse finanziarie messe a disposizione dal Comune vengono integrate dalle risorse – anche non monetarie – messe a disposizione dai soggetti e oggetto di valutazione. La liquidazione dei rimborsi è subordinata all’acquisizione del D.U.R.C. regolare, al superamento positivo delle verifiche tecniche ed in generale alla sussistenza dei presupposti che ne condizionano l’esigibilità. Il gestore assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della Legge 136/2010 e successive modifiche.
ART. 10 - MODALITA‘ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
➔ Le istanze dovranno pervenire, secondo le modalità di seguito descritte, entro e non oltre le ore 12:00 del quindicesimo giorno dalla pubblicazione del presente avviso pena l’esclusione.
➔ Le proposte progettuali dovranno pervenire all’Ufficio di Piano del distretto RM 6.4 c/o il Settore Servizi Sociali del Comune di Pomezia, nelle seguenti modalità:
➔ mezzo pec: xxxxxxxxxx@xxx.xxxxxx.xxxxxxx.xx.xx con invio da una casella di posta elettronica certificata e recante nell’oggetto la seguente dicitura: “ISTRUTTORIA PUBBLICA FINALIZZATA ALL'INDIVIDUAZIONE DI SOGGETTI DEL TERZO SETTORE DISPONIBILI ALLA CO- PROGETTAZIONE DI INTERVENTI AFFERENTI L'AREA DELL'ACCESSO, VALUTAZIONE, PROGETTAZIONE PER IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE – INTERVENTO DENOMINATO “SPORTELLO ANTIVIOLENZA” - PIANO SOCIALE DI ZONA 2021 - 2023 - IMPORTO € 10.000,00 – TRIENNIO 2021-2023 - CIG Z8133AFA35.
➔ in busta chiusa consegnata presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Pomezia in Xxxxxx Xxxxxxxxxxxx x. 0, nei giorni ed orari di apertura e recante nell’oggetto la medesima dicitura sopra richiamata.
➔ Eventuali richieste pervenute con altre modalità ed oltre il termine di scadenza, non verranno accettate. A tal fine farà fede l’orario e la data attribuiti dall’ufficio Protocollo del Comune.
➔ Le proposte, redatta sull'apposito Modulo Domanda di partecipazione (Allegato B al presente Avviso Pubblico) dovranno essere corredate della seguente documentazione contenuta in un unico file in formato pdf:
(1) Allegato 1 - Relazione di presentazione della proposta progettuale di massimo 20 facciate formato A4, carattere Arial 10 (esclusi gli allegati, la copertina e l’indice) suddivisa in sezioni corrispondenti ai criteri di valutazione indicati all’ art. 11.
(2) Allegato 2– Scheda Finanziaria;
(3) Allegato 3 – Copia del presente Avviso sottoscritto in ogni sua pagina per incondizionata accettazione;
(4) Allegato 4 – Copia dell'atto costitutivo e dello statuto del soggetto proponente;
(5) Allegato 5 - Iscrizioni a registri/albi/anagrafe pubbliche del soggetto proponente;
(6) Allegato 6 - Copia del documento di identità del legale rappresentante del soggetto proponente;
(7) Allegato 7 - Curriculum delle attività del soggetto proponente;
(8) Allegato 8 - Elenco del proprio organico professionale completo di curriculum vitae, mansioni e qualifiche;
(9) Allegato 9 – Proposta di Cronoprogramma.
(10) Modulo di accettazione della convenzione (Allegato D al presente Avviso pubblico).
Art. 11 CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI
Le richieste dei soggetti interessati saranno valutate da un’apposita Commissione nominata con determinazione del Dirigente del Comune capofila, successivamente alla data di scadenza della presentazione della domanda in cui manifestano il loro interesse a co-progettare insieme al Comune.
La commissione valuterà le offerte progettuali relative ai servizi oggetto dell'avviso.
Ai Soggetti non ammessi per mancanza dei requisiti verrà data comunicazione formale. Il Comune si riserva di non selezionare il soggetto gestore qualora valuti la sede proposta per il servizio non adeguata. La procedura di selezione è ritenuta valida anche nel caso di presentazione di un unico Soggetto, ove il progetto presentato risulti idoneo e coerente rispetto a quanto indicato nel presente Avviso. Punteggio massimo attribuibile alla proposta progettuale: 100. Punteggio minimo richiesto: 70. Il punteggio minimo, se non raggiunto, costituirà motivo di esclusione dalla presente selezione.
Le proposte progettuali saranno valutate sulla base dei criteri di valutazione secondo la seguente tabella:
Requisiti tecnici e professionali | Fino a 40 punti, così suddivisi |
a) Curriculum dell’organismo e strutturazione organizzativa, con particolare riferimento allo staff delle risorse umane interessato nei singoli ambiti di co- progettazione e nelle diverse attività previste; | Fino a 20 punti |
b) Attività, servizi e esperienze svolte nello specifico settore di cui all’avviso | Fino a 20 punti |
Proposta progettuale | Fino a 40 punti, così suddivisi |
a) Proposta organizzativa comprendente gli obiettivi, le azioni, le risorse umane, gli strumenti che si intendono impiegare, la congruenza tra obiettivi previsti e strumenti realizzativi proposti e relativo cronoprogramma, la costituita o costituenda rete di partner (pubblici e/o privati) afferente la proposta progettuale | Fino a 20 punti |
b) Proposta di attività innovative, sperimentali, integrative e migliorative della qualità dell’intervento | Fino a 10 punti |
c) Proposta di assetto organizzativo tra l’Ente promotore e il/i partner progettuale/i nella gestione degli interventi | Fino a 10 punti |
Costi dei servizi e delle prestazioni | Fino a 20 punti, così suddivisi |
Eventuali risorse aggiuntive, intese come risorse di beni immobili, attrezzature/strumentazioni, automezzi o beni immateriali che il soggetto proponente mette a disposizione per la realizzazione del programma di interventi | Fino a 20 punti |
Art. 12 - CONVENZIONE
A seguito dell’ammissione alla fase della co-progettazione e della positiva conclusione di quest’ultima, il rapporto tra l’Ente Promotore e il Soggetto proponente sarà regolato in base alla "convenzione-tipo" allegato C al presente Avviso.
Art. 13 - MODALITÀ DI EROGAZIONE
Il finanziamento sarà erogato al soggetto proponente individuato, con le seguenti modalità:
1. Il primo acconto, pari al 30% dell’ammontare complessivo del finanziamento, all’atto di sottoscrizione della convenzione, verificata la formale trasmissione della comunicazione di inizio attività da parte della competente struttura dell’Ente Promotore;
2. il secondo acconto, pari al 50% dell’ammontare complessivo del finanziamento, previa presentazione della rendicontazione e della relazione intermedia relativa al programma di attività, secondo quanto previsto dal cronoprogramma da allegare alla proposta progettuale;
3. il saldo, pari al 20% del finanziamento attribuito a conclusione delle attività e previa presentazione della rendicontazione finale, corredata di apposita relazione finale e relativa documentazione.
Art. 14 - NORME PER LA RENDICONTAZIONE
a) La rendicontazione delle attività avviene attraverso la trasmissione all’Ente Promotore della domanda di rimborso e la presentazione a conclusione dell’intervento del rendiconto finale delle spese sostenute.
b) Saranno ammessi a rendicontazione esclusivamente i documenti contabili che riportano la denominazione del progetto finanziato.
c) La rendicontazione finale dovrà essere presentata entro 60 giorni dalla data comunicata di fine delle attività. Eventuali proroghe dovranno avere carattere straordinario, essere debitamente motivate e subordinate all’approvazione dell’Ente Promotore.
d) È fatto obbligo di conservare gli originali dei documenti presentati, presso la sede legale del soggetto attuatore, per un periodo non inferiore a tre anni. Tutti i documenti contabili dovranno riportare il nome del progetto approvato per la riconducibilità delle spese allo stesso. Tutte le spese devono essere riferite al periodo compreso tra la data di avvio e quella di conclusione delle attività incluse nel progetto. Le spese dirette riferite al personale devono essere identificabili, riconducibili al progetto e attestate da documenti giustificativi (fatture, ricevute, buste paga, F24, ecc.).
e) Non sono ammessi a rendicontazione scontrini fiscali quali documenti contabili a comprova delle spese sostenute. Xxxxxx, inoltre, essere esibiti i giustificativi che attestino l’effettivo pagamento delle spese rendicontate (bonifici bancari, mandati di pagamento quietanzati, ecc.).
f) Sono ammesse a rendicontazione esclusivamente spese pagate a mezzo bonifico (fornendo la ricevuta del bonifico effettuato in originale o stampa prodotta online), oppure tramite POS, in questo ultimo
caso sarà necessario fornire copia dell’estratto conto bancario del conto corrente dedicato da cui risulti in modo chiaro e univoco l’addebito del pagamento, effettuato tramite POS.
g) Non sono riconosciuti, in nessun caso, pagamenti in contanti.
h) Tutte le spese indicate nella scheda finanziaria devono intendersi al lordo.
i) L’importo riferito alle risorse umane deve comprendere tutti gli oneri fiscali e previdenziali a carico del lavoratore e del datore di lavoro. Sarà onere del beneficiario consegnare, unitamente ai documenti giustificativi della spesa, un prospetto riepilogativo del calcolo del costo lordo sostenuto per il personale. Per le retribuzioni calcolate su base oraria sarà fatto riferimento al CCNL del settore di riferimento.
Art. 15 - REVOCA O RIDUZIONE DEL FINANZIAMENTO
In caso di inosservanza di uno o più obblighi posti a carico del soggetto proponente e in coerenza con quanto previsto dalla Convenzione, l’Ente Promotore, previa diffida ad adempiere, procede alla revoca del finanziamento e al recupero delle somme erogate. Nel caso in cui l’attività svolta risulti utile e coerente con gli obiettivi del finanziamento potranno essere riconosciute esclusivamente le somme relative alla porzione di attività già realizzata.
Art. 16 - OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO
Il beneficiario si obbliga, pena la revoca del finanziamento:
a. all’attivazione dei servizi e degli interventi a seguito di richiesta scritta dell’Ufficio di Piano anche nelle more della stipula della convenzione. Al momento dell’assunzione dell’incarico, saranno altresì tenuti a garantire un coordinatore, referente unico per tutti i servizi oggetto della co-progettazione;
b. realizzare in modo puntuale e completo il programma di interventi approvato, entro i termini e alle condizioni previste dall’atto di convenzione sottoscritto;
c. produrre la documentazione giustificativa delle attività effettivamente realizzate fornendo, secondo le modalità stabilite dall’Ente Promotore, tutti i dati finanziari, procedurali e fisici attinenti la realizzazione della proposta progettuale finanziata;
d. rendere tracciabili i flussi finanziari relativi al finanziamento concesso, secondo quanto disposto dall’art. 3 della legge del 13 agosto 2010, n.136, e a comunicare il conto corrente, bancario o postale, appositamente dedicato, su cui saranno registrati tutti i movimenti finanziari afferenti il progetto, le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su tale conto e ogni eventuale variazione dei suindicati dati;
e. non apportare variazioni o modifiche ai contenuti del progetto senza preventiva e tempestiva comunicazione all’Ente Promotore per l’eventuale autorizzazione delle stesse;
Il mancato rispetto da parte del beneficiario anche di uno soltanto degli obblighi di cui sopra, comporterà la revoca del contributo concesso e la restituzione delle somme percepite.
Art. 17 - CAUSE DI ESCLUSIONE
Saranno escluse le domande presentate in riferimento alla presente procedura se:
a) pervenute dopo il termine di scadenza stabilito nel presente avviso;
b) incomplete nei dati di individuazione dell’associazione e del suo recapito, se non desumibile altrimenti dalla documentazione allegata;
c) sottoscritte da persone diverse dal dichiarante e/o da persone non autorizzate.
Art. 18 - PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI
Il presente Avviso, completo di allegati, è reperibile come segue:
✓ Presso l’Albo on line del Comune capofila del distretto RM 6.4 - Pomezia;
✓ Presso il sito istituzionale dei comuni afferenti il distretto;
Art. 19 - INFORMAZIONI CIRCA IL PROCEDIMENTO
Per informazioni circa la presente procedura l’Ufficio di Piano è disponibile per informazioni ai numeri telefonici di seguito riportati: 06/91146209 e all’indirizzo di posta elettronica dedicato: xxxxxxxxxxxxxxxx0.0@xxxxxx.xxxxxxx.xx.xx
Art. 20 - VERIFICHE E CONTROLLI
Il Comune effettuerà le verifiche di cui all'art. 80 del D.Lgs 50/2016 nei confronti del soggetto primo classificato nella graduatoria ed assegnatario della gestione del progetto.
In ordine alle verifiche delle spese presentate a rimborso il Comune potrà procedere ad accessi e controlli riguardanti la regolare ed ordinata tenuta della contabilità da parte del soggetto affidatario.
Il Comune provvede, nell’ambito di durata della convenzione relativa alla presente procedura, a verificare il mantenimento, da parte del soggetto convenzionato, dei requisiti generali, sia con riguardo a quelli inerenti la capacità a contrattare, sia con particolare riferimento agli obblighi di legge per lo stesso in ordine al personale, sul piano fiscale e contributivo - previdenziale.
L’Ente potrà inoltre procedere a verifiche sulla corrispondenza delle somme chieste a rimborso nella contabilità dell’affidatario.
Art. 21 - RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO E INFORMATIVA SULLA PRIVACY
Ai sensi della Legge 241 del 1990 e sue modifiche e integrazioni, il responsabile del procedimento relativo al presente Avviso pubblico è il Funzionario Responsabile dell’Ufficio di Piano, dott.ssa Xxxxx Xxxxxx.
Ai sensi del Regolamento UE 2016/679 si informa che il Comune è il Titolare dei dati personali e si impegna a rispettare il carattere riservato delle informazioni fornite.
Tutti i dati forniti saranno trattati solo per le finalità connesse e strumentali al presente procedimento, nel rispetto delle disposizioni vigenti.
Art. 22 - INDICAZIONI DEL FORO COMPETENTE
Per tutte le controversie che si dovessero verificare si elegge quale foro competente quello di Velletri.