PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI ZONA 2010/2012 DEL DISTRETTO RI/4 SALTO CICOLANO
ACCORDO
di PROGRAMMA
PER L’ATTUAZIONE DEL PIANO DI ZONA 2010/2012
DEL DISTRETTO RI/4 SALTO CICOLANO
Comuni di :
Xxxxxxxxx, Xxxxxxxxxxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Marcetelli
Il giorno 30 dicembre 2009, presso la sede della Comunità Montana Salto Cicolano, in Fiumata di Xxxxxxxx Salto, tra:
il Sindaco del Comune di Borogorose, XXXXXXXX XXXXXXX XXXXXXX il Sindaco del Comune di Pescorocchiano, XXXXX XXXXXXX
il Sindaco del Comune di Fiamignano, XXXXXXX XXXXXXX
il Sindaco del Comune di Xxxxxxxx Salto, XXXXXXX XXXXXXXX il Sindaco del Comune di Varco Sabino, XXXXXXX XXXXXXX il Sindaco del Comune di Marcetelli, XXXXXX XXXXXXX
il Sindaco del Comune di Concerviano, XXXXXXX XXXX XXXX
il Presidente della Comunità Montana Salto Cicolano, XXXXXXX XXXXXXX
Premesso che:
- la legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) all’articolo 19 individua il Piano di zona quale strumento fondamentale per la realizzazione del sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali;
- che la Regione con la DGR 471/2002 ha emanato le Linee guida per la predisposizione del Programma delle attività territoriali (PAT) e del Piano di Zona (PDZ);
- che al Distretto sociale RI/4 viene riconosciuto il ruolo di soggetto centrale del percorso programmatorio in quanto titolari delle funzioni amministrative concernenti gli interventi locali;
- l’art 34 del Dlgs 267/2000 introduce nell’ordinamento il regime dell’accordo di programma che per il consolidamento e la regolamentazione di rapporti di collaborazione tra le istituzione del territorio;
- che necessita dare attuazione , nel triennio 2010 – 2012, ai Piani di zona anni finanziari 2008-2009-2010;
Visto
- l’accordo di programma tra i comuni facenti parte del Distretto Socio Sanitario RI/4 stipulato nell’anno 2001;
- il verbale della Conferenza dei Sindaci del 12 novembre 2009;
- le deliberazioni dei consigli dei comuni facenti parte del Distretto socio sanitario RI/4 sottoscrittori del presente accordo di approvazione dello schema del presente accordo di programma, come di seguito specificato:
- Borgorose: delib. C.C. n.
- Pescorocchiano: delib. C.C. n. ….
- Fiamignano delib. X.X. x …
- Xxxxxxxx Xxxxx: xxxxx. X.X. x.
- Xxxxx Xxxxxx: delib. C.C.n.
- Marcetelli: delib. C.C.n.
- Concerviano: delib. C.C. n.
- Comunità Montana: delib. C.C. n.
Tutto ciò premesso, tra i comuni sottoscrittori facenti parte del Distretto Socio Sanitario Rieti/4 e la Comunità Montana Salto Cicolano in qualità di capofila, nonché tra l’azienda ASL RI/4, l’Amministrazione Provinciale di Rieti e il Terzo Settore in qualità di soggetti aderenti,
si conviene e stipula il seguente ACCORDO DI PROGRAMMA
Art. 1 – Oggetto
Il presente accordo di programma è finalizzato alla gestione dei servizi socio-assistenziali in forma coordinata e associata trai i soggetti sottoscrittori, nell’ambito del Distretto socio sanitario RI/4.
Lo strumento di programmazione per raggiungere tale finalità è individuato nel Piano Sociale di Zona.
Art. 2 – Finalità
Nel quadro delle finalità di cui alla legge 328/2000 e degli indirizzi regionali richiamati in premessa, il presente Accordo di programma si prefigge specificatamente di:
a) favorire la implementazione del sistema locale di intervento sociale fondato su servizi e prestazioni complementari e flessibili, stimolando e valorizzando le risorse locali di solidarietà e di mutuo aiuto, nonché la partecipazione attiva dei cittadini nella programmazione, realizzazione e verifica dei servizi,
b) promuovere una strategia della partecipazione che consenta di valorizzare tutti i soggetti attivi all’interno del territorio e di favorire la capacità del sistema di rispondere alle esigenze espresse e latenti presenti nel contesto comunitario di riferimento,
c) avviare dei percorsi di riflessione progettazione che consentano di individuare modelli gestionali efficaci ponendo particolare attenzione ai processi di integrazione socio sanitaria e comunitaria,
d) valorizzare lo sviluppo di comunità come metodologia innovativa in grado di promuovere dinamiche relazionali positive sul territorio;
e) sostenere il percorso di qualificazione dell’offerta dei servizi erogati a livello locale a garanzia dell’esigibilità dei diritti da parte dei cittadini;
f) sostenere la qualificazione del sistema informativo strategico come strumento per la creazione della base informativa necessaria all’attivazione dei processi legati al sistema dei servizi.
Il presente Accordo definisce i rapporti tra i Comuni dell’Ambito Distrettuale RI/4 e la Comunità Montana Salto Cicolano per quanto riguarda la gestione in forma associata dei servizi afferenti all’area socio-assistenziale, ed in particolare per:
- Segretariato sociale e servizio sociale professionale
- Assistenza domiciliare anziani e disabili
- Servizio Tutela Minori Legge 285/1997
- Centro diurno disabili
- Servizio di pronto intervento sociale
- Servizi/Azioni di Prevenzione (ex leggi di Settore)
- Servizi per l’integrazione degli stranieri L286/98
- Servizi per la famiglia L.r.32/2001
- Servizi per la disabilità grave LEGGE 162/1998
- Servizi per la non autosufficienza L.r. 20/2006
- Servizi lotta alla droga LEGGE 45/1999
Esso disciplina altresì, i rapporti per altre tipologie di servizi da sperimentare anche nel futuro (es. Servizio Educativo Domiciliare e scolastico per soggetti con handicap, azioni territoriali nell’ambito della Salute Mentale e dell’Emarginazione, ecc.).
Art. 3 – Ente Capofila del Piano di Zona
Il ruolo di ente capofila è svolto dalla Comunità Montana Salto Cicolano (art 18 comma 9 Legge 3/2008).
I Comuni associati attraverso la Comunità Montana Salto Cicolano, diventano destinatari dei finanziamenti previsti dal Fondo Nazionale Politiche Sociali e dal Fondo Sociale Regionale.
Allo stesso ente capofila sono attribuite le funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali, le competenze amministrative e contabili per l’attuazione del presente Accordo.
Art.4 La Conferenza dei Sindaci
L’organismo politico che sovrintende all’attuazione della L.328/2000 è individuato nella Conferenza dei Sindaci.
Essa è costituita dai sindaci che fanno parte del Distretto RI/4 ed è presieduta da un sindaco scelto con il criterio della rotazione.
La Conferenza svolge funzioni di programmazione e indirizzo. Approva i Piani di Zona e le sue eventuali rimodulazioni.
Approva, in seduta ristretta ai soli comuni interessati, i progetti di cui alla L.R. 6/2004 in favore dei piccoli comuni.
Art. 5 – Soggetti aderenti
I seguenti soggetti aderiscono alla rete integrata dei servizi di cui al presente accordo di programma e ne partecipano ognuno in base alle proprie finalità istituzionali.
In particolare:
- L’Azienda sanitaria RI/4 collabora per la realizzazione del piano di zona fornendo informazioni utili per la definizione dello stesso, nonché per l’identificazione e lo stanziamento delle risorse collegate alla programmazione socio-assistenziale, curando che gli ambiti distrettuali operino all’interno del contesto zonale ricompreso nel territorio dell’intera ASL in materia integrata e coerente.
Concorre inoltre all’obbiettivo di valorizzare le potenzialità derivanti dall’integrazione socio-sanitaria per far fronte a situazioni di non autosufficienza e di creare un sistema di informazione e consulenza nei confronti dei cittadini al fine di agevolare la fruizione dei servizi;
- La Provincia di Rieti con riferimento alle funzioni e risorse attribuite dalla Regione e agli specifici obiettivi programmatici, in coerenza con le linee di indirizzo e le strategie dei delineati Piani di Zona, assume l’impegno di affiancare il distretto RI/4 nelle fasi decisionali dei processi di attuazione, mediante lo sviluppo, in particolare, di azioni ed interventi in materia di Sistemi informativi (Osservatori, banche-dati, cartella sociale informatizzata ecc.), formazione degli operatori dei servizi sociali, politiche attive del
lavoro (banche dati domanda-offerta) e infine per sostenere, d’intesa con i Comuni, la realizzazione di investimenti e interventi innovativi per le unità di offerta sociale e socio sanitaria
- Terzo settore: partecipa al processo di costruzione del Piano Sociale di Zona, come indicato nell’art. 1 della L.n. 328/2000 ( cooperazione sociale, volontariato, organizzazioni di rappresentanza dei cittadini), al fine di sviluppare utili indicazioni da riportare operativamente nel piano, e progetti di collaborazione concreta nell’attuazione dello stesso e nelle singole progettazioni esecutive. Gli “attori sociali”, identificati rispetto al loro radicamento territoriale, alle rappresentanze definite e riconosciute a livello provinciale, saranno chiamati a partecipare operativamente al Piano di Zona tramite i rappresentanti designati da ogni soggetto.
Possono aderire tutti i soggetti presenti sul territorio o che vi operano in via principale, secondo rappresentanza.
Articolo 6 – Comitato ristretto
Il Comitato Ristretto dei Sindaci è presieduto dal Presidente della Conferenza dei Sindaci ed è costituito da: Assessore ai Servizi Sociali della Comunità Montana, nonché dai sindaci o assessori delegati ai servizi sociali dei comuni di Pescorocchiano, Borgorose,Fiamignano, Xxxxxxxx Salto, e dal Direttore del Distretto RI/4 dell’Azienda Sanitaria Locale, o loro delegati.
Al Comitato Ristretto partecipa stabilmente il Coordinatore dell’Ufficio di Piano.
Il Comitato svolge tutte le funzioni d’indirizzo strategico e di controllo (politico) del Piano di Zona, non demandate alla Conferenza dei Sindaci. In particolare:
- Predispone la proposta di documento programmatico annuale del Piano di Zona da sottoporre all’approvazione del Comitato dei Sindaci;
- Approva i progetti operativi elaborati sulla base degli indirizzi programmatici indicati nel Piano di Zona, individuando le risorse da destinare;
- Verifica il raggiungimento degli obiettivi del piano avvalendosi delle informazioni relative alle fasi di avanzamento dei lavori, alle problematiche emerse e ai risultati trasmessi dall’Ufficio di Piano con il quale opera in stretto coordinamento;
- Adotta eventuali soluzioni o interventi correttivi delle azioni di piano sulla base delle indicazioni provenienti dall’Ufficio di Piano;
- Definisce e approva i protocolli d’intesa e convenzioni con altri soggetti non partecipanti all’accordo di programma;
- Individua i progetti che per propria natura o per le contingenti situazioni saranno gestiti con affidamento a terzi, in economia, ovvero in regime di convenzione con altre istituzioni pubbliche coinvolte e le formazioni sociali.
Il Comitato è costituito dai sindaci, o loro delegati, dei soli comuni interessati alla L.R. 6/2004, quando ha ad oggetto i progetti in favore dei piccoli comuni .
Articolo 7 - L’Ufficio di Piano e i Tavoli di concertazione
L’Ufficio di Piano è l’organismo tecnico a livello locale cui compete:
- La rilevazione del contesto e dei bisogni tramite l’elaborazione dei dati di riferimento;
- L’attivazione dei tavoli di concertazione (c.d. tavoli tematici) per la definizione e la costruzione dei progetti e delle azioni per singole aree in relazione agli obiettivi e alle priorità espresse dal tavolo politico;
- La stesura definitiva del documento di Piano da elaborare sulla base delle indicazioni programmatiche fornite dal Comitato Ristretto e dalla Conferenza dei Sindaci.
- Il coordinamento tecnico delle attività previste nel Piano di Zona, la promozione e gestione dei servizi;
- Il monitoraggio dell’attuazione del Piano, l’implementazione del sistema informativo integrato, l’implementazione del sistema di valutazione della qualità dei servizi,
l’individuazione di percorsi di formazione e aggiornamento.
L’Ufficio di Piano è costituto dai responsabili dei servizi sociali dei comuni afferenti il distretto, da due assistenti sociali, uno psicologo e un educatore ed è coordinato dal Referente di piano individuato nella figura del Responsabile dei Servizi Sociali della Comunità Montana.
L’Ufficio di Piano si avvale della collaborazione di tavoli di concertazione (Xxxxxx Xxxxxx e responsabilità familiari, Tavolo Disabilità, Tavolo Contrasto alla povertà, Xxxxxx Xxxxxxx, Tavolo Dipendenze, Tavolo Stranieri) per ciascuno dei quali è individuato un Coordinatore facente parte dell’Ufficio stesso.
Essi hanno il compito di supportare l’Ufficio di Piano nell’analisi del contesto e dei bisogni, e la funzione di mettere a punto e attuare i progetti d’intervento previsti dal documento di Piano. Tali tavoli rappresentano il luogo del confronto tra programmatori istituzionali e realtà sociale e ad essi partecipano esponenti del terzo settore per gli obiettivi di cui al precedente art. 5 e con modalità da definire con specifico protocollo d’intesa.
Art. 8 – Risorse finanziarie
La programmazione del Piano di Zona e l’attuazione degli obiettivi e delle azioni previste è sostenuta da diversi canali di finanziamento che concorrono alla copertura dei costi:
- Fondo Nazionale Politiche Sociali
- Fondo Sociale Regionale
- Fondi relativi a specifiche leggi di settore
- Risorse autonome dei Comuni e della Comunità Montana Salto Cicolano
- Altre risorse (finanziamenti da altri enti, Fondo Europeo, ecc.).
La programmazione finanziaria rappresenta la traduzione in termini economici delle azioni previste nel Piano di Zona.
Per le spese di gestione del piano i comuni partecipano con propri fondi di bilancio sulla base dei programmi operativi e finanziari approvati annualmente e proporzionalmente alla popolazione residente.
Art. 9 – Valutazione e monitoraggio
L’Ufficio di Piano, previa definizione di specifici criteri, attua il monitoraggio e la valutazione ex ante, in itinere, ex post del piano, con la partecipazione anche del terzo settore.
La valutazione conclusiva del triennio sarà funzionale a fornire suggerimenti per le strategie programmatorie della successiva edizione del piano.
Art. 10 – Recesso unilaterale
Ciascuna parte può recedere unilateralmente, con preavviso di almeno di tre mesi alle altre parti, per motivata impossibilità di far fronte agli impegni assunti ovvero qualora insorga la necessità di procedere a modifiche di natura sostanziale all’accordo stesso.
Art. 11 – Controversie
Le controversie che dovessero insorgere tra le parti in conseguenza del presente accordo spettano all’autorità giudiziaria, secondo le leggi vigenti.
Art. 12 – Durata
Il presente accordo, in base ai principi di cui alla L.328/2000, e di quanto approvato nella conferenza dei sindaci del 12/11/2009, è valido fino a nuova disposizione e decorre dalla data del 1 gennaio 2010.
Art. 13 – Xxxxx di rinvio
Per quanto non previsto dal presente accordo, si applica la disciplina in vigore.
In fede ed a piena conferma di quanto sopra, le Parti sottoscrivono il presente atto come segue:
Per il Comune di Borogorose Per il Comune di Pescorocchiano Per il Comune di Fiamignano Per il Comune di Xxxxxxxx Salto Per il Comune di Concerviano Per il Comune di Varco Sabino Per il Comune di Marcetelli Per la Comunità Montana Salto Cicolano
Per gli enti aderenti:
L’Azienda ASL RI/4
La Provincia di Rieti
Il terzo settore