ACCORDO DI PROGRAMMA
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO DI ZONA 2018-2020 AMBITO DISTRETTUALE DI SOMMA LOMBARDO
Principi e norme generali
Premesso che:
• La Legge 328/00 e la Legge Regionale n. 3/2008 sono volte ad assicurare alle persone ed alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, finalizzato alla promozione di interventi che garantiscono la qualità della vita, le pari opportunità, la non discriminazione e la realizzazione dei diritti di cittadinanza, in coerenza agli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione Italiana.
• Le stesse leggi, inoltre, prevedono che i Comuni nell’esercizio, delle proprie funzioni sociali, svolgano un ruolo di coordinamento delle attività degli Enti che operano nell’ambito di competenza e, definiscono i Piani di Zona come gli strumenti di programmazione territoriale per la costruzione di organiche politiche sociali volte a promuovere e sostenere lo sviluppo delle comunità locali.
• La l.r. 11 agosto 2015, n. 23 “evoluzione del sistema socio sanitario lombardo: modifiche al Titolo I e al Titolo II della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità).
• I provvedimenti regionali assunti nella X legislatura in materia di politiche sociali e richiamati con la D.G.R. N° X/7631 del 28/12/2017 hanno portato alla formulazione delle linee d’indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2018-2020.
• I Piani di Zona, di norma, vengono adottati dai soggetti istituzionali del territorio attraverso la sottoscrizione di Accordi di Programma (art. 34 decreto legislativo 267/00 – L.R. n. 2 del 04 Marzo 2003 – L.R. n. 3 del 12 Marzo 2008), cui possono aderire i soggetti del Terzo Settore che intendono partecipare alla costruzione del Welfare locale.
• L’insieme dei riferimenti normativi sopracitati individuano il Piano di Zona 2018-2020 quale strumento di programmazione in ambito locale della rete di offerta sociale di questo Ambito, tale documento viene allegato quale parte integrante e sostanziale del presente Accordo, adottato dall’Assemblea dei Sindaci del 27 giugno 2018.
Art. 1 – Definizione
L’Accordo di programma è lo strumento con il quale le Amministrazioni interessate all’attuazione del Piano di Zona coordinano i rispettivi interventi per il raggiungimento degli obiettivi previsti, determinandone ruoli e impegni e definendo i sistemi di partecipazione sia politica, economica e gestionale.
Art. 2 – Soggetti sottoscrittori dell’Accordo di Programma
I sottoscrittori del presente Accordo sono responsabili dell’attuazione delle azioni e degli obiettivi indicati nel documento di Piano e sono legittimanti nella regolazione di diversi rapporti di collaborazione, per implementare un welfare di comunità sostenibile.
Sottoscrivono il presente Accordo tutti i Sindaci dei Comuni appartenenti all’Ambito Distrettuale:
- Somma Lombardo - Ente capofila,
- Cardano al Campo,
- Lonate Pozzolo,
- Arsago Seprio,
- Besnate,
- Casorate Sempione,
- Ferno,
- Golasecca,
- Vizzola Ticino.
Tra i nove Comuni vige anche un rapporto convenzionale.
È altresì sottoscrittore l’Agenzia di Tutela della Salute dell’Insubria (A.T.S.).
Art. 3 – Soggetti aderenti all’Accordo di Programma
Possono aderire al presente Accordo gli organismi rappresentativi del Terzo Settore, operanti nel territorio che partecipano, attraverso i Tavoli Tematici e/o il Tavolo degli aderenti, alla costruzione, gestione e valutazione del Piano di Zona di questo Ambito.
La partecipazione ai Tavoli viene comprovata e costituisce condizione necessaria per l’espressione di adesione.
Art. 4 - Funzioni e responsabilità del Comune capofila
Il Comune di Somma Lombardo, quale Ente capofila, promuove tutte le azioni necessarie per l’attuazione del Piano di Zona ed in particolare:
- assume la rappresentanza formale esterna in sede politica, tramite il Sindaco nella sua qualità di Presidente dell’Assemblea dei Sindaci, sostituito, in caso di impedimento, dal Vice Presidente dell’Assemblea come designato dalla medesima;
- acquisisce per conto dei Comuni associati le risorse finanziarie ed economiche destinate al Piano di zona derivanti da fondi europei, regionali e statali per la realizzazione di servizi ed interventi sociali a gestione associata;
- acquisisce i finanziamenti dei Comuni firmatari del presente accordo per la realizzazione delle attività e dei servizi in forma associata;
- iscrive nel proprio bilancio, con specifico vincolo di destinazione, ogni ulteriore possibile finanziamento destinato all’implementazione del fondo a sostegno delle attività da svolgersi in forma associata a livello distrettuale;
- garantisce il funzionamento dell’Ufficio di Piano come definito dalla Convenzione tra i Comuni dell’Ambito per la gestione del Piano di Zona.
- adotta, in nome e per conto di tutti i restanti Comuni dell’Ambito, degli atti deliberativi e provvedimenti tecnico-amministrativo-contabili necessari per dare attuazione alle volontà dell’Assemblea dei Sindaci.
Art. 5 – Adempimenti dei Comuni dell’ambito
Tutti i Comuni sottoscrittori del presente accordo collaborano con l’Ente capofila a realizzare tutte le azioni necessarie per l’attuazione del Piano di Zona ed in particolare:
- definiscono in forma partecipata, insieme con gli altri attori del territorio, il Sistema locale integrato di servizi, interventi e prestazioni sociali;
- perseguono gli obiettivi strategici individuati con le modalità definite nel Piano di Zona;
- garantiscono le condizioni culturali, organizzative ed economiche necessarie per il raggiungimento dei risultati attesi;
- verificano e valutano il processo pianificatorio sulla base del modello di valutazione descritto nel Piano;
- provvedono ad erogare all’Ente capofila le assegnazioni finanziarie previste dal Piano di Zona per la realizzazione dei servizi e degli interventi in forma associata;
- individuano in collaborazione tra tutti ed eventualmente mettono a disposizione le strutture e le attrezzature di proprietà necessarie per la realizzazione del Piano di Zona;
- realizzano gli interventi approvati con il Piano di Zona nei termini di rispettiva competenza;
- trasmettono i dati informativi utili alla programmazione secondo le modalità individuate dall’Ufficio di Piano.
Art. 6 – Adempimenti dell’Agenzia di Tutela della Salute dell’Insubria
La Direzione Sociosanitaria dell’ATS, in particolare nelle sue articolazioni afferenti al Dipartimento PIPSS, svolge un ruolo di regia su molte attività di carattere sociale per rispondere a bisogni che sono contemporaneamente sociosanitari e sociali e con la finalità di prevenire l’evoluzione della fragilità sociale in fragilità sociosanitaria e/o sanitaria.
In linea generale si tratta di tutte le funzioni che necessitano di una presa in carico integrata rispondendo a situazioni di vulnerabilità e fragilità. La L.R. 23/2015 ha ribadito la piena titolarità delle funzioni e delle competenze in ambito sociale in capo ai Comuni, attraverso la programmazione zonale espressa dal Piano di Zona.
Per dare piena attuazione al disposto della L.R. 23/2015, il Sistema Sociosanitario Lombardo si è sviluppato nella direzione della presa in carico globale dell’individuo e della famiglia e della presa in carico “attiva” della fragilità e della cronicità.
La presa in carico presuppone un modello che superi l’attuale frammentazione del sistema, perseguendo nei fatti l’integrazione socio – sanitaria – assistenziale e garantendo la dovuta continuità all’interno del percorso di cura e assistenza tra i diversi attori erogatori di servizi. Gli elementi fondamentali del modello di integrazione socio – sanitaria – assistenziale sono:
− la valutazione multidimensionale del bisogno;
− l’unitarietà dell’intervento e del percorso assistenziale;
− il progetto personalizzato.
La presa in carico attiva della fragilità e della cronicità si sviluppa nella gestione della stessa ancor prima del verificarsi di momenti di acuzie, individuando idonei percorsi sociosanitari – assistenziali, definiti, monitorati e con porte di accesso caratterizzate da prossimità all’utenza e conseguente facilità di accesso ai servizi.
Per la concreta attuazione delle suddette linee di indirizzo, si è approvato il “Protocollo d’Intesa per la condivisione di un percorso attuativo in tema di elaborazione di modelli di presa in carico” tra ATS Insubria, ASST Lariana, ASST Sette Laghi, ASST Valle Olona e gli Uffici di Piano degli Ambiti Distrettuali.
Gli strumenti adottati per l’attuazione della presa in carico sociosanitaria e assistenziale integrata sono:
• la Cabina di Regia per la condivisione di problematiche più generali (ATS – ASST – Ambiti Distrettuali) e la definizione di indirizzi attuativi della politica socio – sanitaria
regionale. La Cabina di Regia è l’organo tecnico operativo con funzioni consultive rispetto alle attività del Dipartimento PIPSS.
• I Tavoli Tecnici Distrettuali (Ambiti Distrettuali, ATS e ASST per le tematiche di rispettiva competenza) per lo scambio di prassi e soluzioni operative rispetto all’attuazione dei programmi e delle progettualità in fase di realizzazione, nonché per lo scambio di informazioni in merito alle criticità che intervengono. il Tavolo Tecnico Distrettuale si configura infatti come un’articolazione tecnico – operativa territoriale della Cabina di Regia, la cui opera di ricomposizione delle conoscenze, delle risorse e dei servizi necessita di una forte declinazione locale dei percorsi di assistenza socio sanitaria.
• Scambio di informazioni rispetto all’utenza (in particolare utenza fragile) e ai relativi bisogni espressi, attraverso sistematici momenti di confronto e l’utilizzo di data base e applicativi funzionali.
• Sviluppo di strumenti di valutazione congiunta
• Attuazione di eventi formativi condivisi sulle tematiche ritenute strategiche.
Art. 7 – Obiettivi del Piano di Zona
Il Documento di Piano 2018-2020, contiene indicazioni in ordine agli obiettivi e le priorità per il welfare locale e persegue gli obiettivi strategici di lungo periodo indicati dalla normativa regionale di riferimento, quali l’omogeneità di accesso ai servizi e agli interventi sociali, l’omogeneità dei criteri di valutazione delle strutture e degli interventi, degli indicatori di appropriatezza e dei requisiti di accreditamento volontario delle unità di offerta sul territorio dell’Ambito e l’attivazione di progetti e percorsi di innovazione sociale, per sperimentare nuovi modelli di intervento ai bisogni emergenti.
Art. 8 – Contenuti del Piano di Zona
Il Piano di Zona 2018-2020 dell’Ambito, recepite le indicazioni regionali emanate con D.G.R. N° X/7631 del 28/12/2017 - linee d’indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2018-2020 prevede:
1. ESITI DELLA PROGRAMMAZIONE ZONALE 2015-2017
2. CARATTERISTICHE DEL CONTESTO TERRITORIALE DELL’AMBITO
3. SOGGETTI E RETI PRESENTI SUL TERRITORIO
4. ANALISI DEI BISOGNI
5. PROGRAMMAZIONE CONDIVISA TRA AMBITO DISTRETTUALE E A.T.S.
6. OBIETTIVI E AZIONI CONDIVISE A LIVELLO DI AMBITO PER IL PERIODO 2018-2020
7. SISTEMA PER LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE E DELLE AZIONI
8. OBIETTIVI STRATEGICI DI INTERESSE PER L’AMBITO
Art. 9 – Organi di gestione del Piano di Zona
L’Assemblea dei Sindaci è l’organo politico con funzione strategica e di garanzia, integrata dal Consiglio Direttivo costituito dagli Assessori alle Politiche Sociali.
Sono individuati quali organi tecnico-amministrativi:
UFFICIO DI PIANO – UdP – struttura tecnico organizzativa di supporto e coordinamento alla realizzazione delle attività previste nel Piano di Zona, con funzioni di programmazione e promozione di nuovi strumenti e azioni di welfare.
TAVOLO TECNICO DISTRETTUALE, composto dagli Assistenti sociali dei Comuni, collabora alla programmazione e realizzazione di progetti e servizi approvati dall’Assemblea dei
Sindaci; partecipa con alcuni suoi rappresentanti ai Tavoli tematici permanenti; mantiene un rapporto diretto con l’Ufficio di Piano per il tramite del Referente tecnico.
TAVOLO DEI FUNZIONARI RESPONSABILI DEI SERVIZI SOCIALI, composto dai Funzionari dei nove Comuni dell’Ambito Distrettuale, fornisce supporto al Piano di Zona per garantire la realizzazione, a livello amministrativo, delle iniziative e delle azioni previste dagli organi politici.
TAVOLI TEMATICI PERMANENTI, suddivisi per area, finalizzati alla coprogettazione ed alla valorizzazione dei processi di partnership, con particolare riferimento allo sviluppo di un sistema di relazioni pubblico/privato.
TAVOLO DEGLI ADERENTI, composto dai rappresentanti del “Terzo Settore”, di cui all’art. 1 comma 4 e 6 della Legge Quadro 328/2000, provvede a sviluppare forme dialogiche di coordinamento, concertazione, collaborazione ed analisi; costituisce gruppi di lavoro con funzione consultiva per l’analisi di temi rilevanti con successiva produzione di documenti di sintesi da sottoporre al Tavolo Tecnico e quindi all’Assemblea dei Sindaci.
Art. 10 – Modalità di verifica e monitoraggio dell’attuazione dell’Accordo di Programma
Gli organi tecnico-amministrativi monitorano periodicamente l’attuazione dell’Accordo e la realizzazione delle azioni previste dal Piano di Zona. Semestralmente l’Ufficio di Piano relaziona agli organi politici, affinché gli stessi verifichino il rispetto degli impegni che la sottoscrizione dell’atto comporta per ciascun soggetto istituzionale.
Art. 11 - Durata
Il presente Accordo di Programma ha durata triennale (anni 2018 – 2019 – 2020) dalla data di sottoscrizione dello stesso.
Eventuali modifiche, integrazioni ed aggiornamenti di Piano, che si rendessero necessari nel corso della gestione, saranno preventivamente concordati fra tutti i soggetti istituzionali sottoscrittori.