REGIONE SICILIANA
REP. 1490
Fondo Edifici di Culto
REGIONE SICILIANA
ASSESSORATO REGIONALE XX.XX. ed I.S. DIPARTIMENTO REGIONALE XX.XX. ed I.S. SOPRINTENDENZA BB.CC.AA. di TRAPANI
CONTRATTO D’APPALTO
L'anno 2022 il giorno 27 (ventisette) del mese di luglio a Trapani, nella Xxx Xxxxxxxxx, 00, nei locali della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani;
innanzi a me Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx, Ufficiale Rogante della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, giusta nomina Soprintendenziale protocollo
n. 10501 del 21 agosto 2020, senza assistenza di testimoni, per avervi i comparenti infrascritti, che ne hanno i requisiti di Legge ed il mio consenso, concordemente rinunziato, sono presenti:
da una parte,
□ l'Architetto Xxxxxxxx XXXXXXX, domiciliata per la carica in questa Xxx Xxxxxxxxx, 00, che interviene ed agisce nel presente Atto nella qualità di Soprintendente per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani;
C.F. n. 80012000826; Partita I.V.A. n. 02711070827,
di seguito nel presente Atto denominata semplicemente
STAZIONE APPALTANTE;
e dall'altra,
□ il Signor Xxxxxxxxx XXXXX, nato ad Agrigento il 14 dicembre 1972 e residente in Xxx Xxxx Xxxx,
x. 000, x Xxxxxx (XX), che interviene ed agisce nel presente Atto nella qualità di Legale Rappresentante e Amministratore Unico della Società LI.RI. S.R.L., corrente in Xxxxxx (XX), Xxx Xxxx Xxxx, 000, Partita I.V.A., Codice Fiscale e numero d’iscrizione alla Camera di Commercio di Agrigento 01943560845, REA AG – 134O72, di seguito nel presente Atto denominato semplicemente CONTRAENTE.
Detti comparenti, della cui identità personale e capacità giuridica di contrarre io Ufficiale Rogante sono certo, mi richiedono di ricevere il presente Xxxx, al quale premettono che:
- Con nota del 6 maggio 2021, avente protocollo n.
0004860, il Ministero dell'Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione – Direzione Centrale per l'Amministrazione del Fondo Edifici di Culto – Area III Conservazione e Restauro dei Beni del Patrimonio, ha chiesto alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani di volere procedere, ai sensi della normativa vigente, all'affidamento dei lavori di “Restauro cappella del Crocifisso” della chiesa di
San Xxxxxxxx in Trapani (TP) – proprietà del F.E.C.,
per l'importo complessivo di euro 219.620,51 oltre
I.V.A. ed oneri di legge;
- Con provvedimento prot. n. 14270 del 7 ottobre 2021 il Responsabile Unico del Procedimento Xxxx. Xxxxxxxxxx XXXXXXXX, ai sensi dell'articolo 26, comma
8, del D.Lgs. 50/2016, ha validato il progetto esecutivo relativo ai Lavori di che trattasi per un importo complessivo di € 219.620,51 di cui
€ 173.171,59 posti a base d'asta, €.46.448,92 per gli oneri per la sicurezza, non oggetto dell’offerta di ribasso.
COD. CUP. G95F21000220001 – COD. CIG 9099722027;
- A mente dall'articolo 40, comma 2, del D.Lgs.
50/2016 dal 18 ottobre 2018 vige l'obbligo della gara telematica;
- Tale obbligo risulta validamente assolto con il ricorso alla piattaforma “SITAS e procurement” della Regione Siciliana, con la quale, nella sezione Appalti Telematici è stata possibile la selezione degli
operatori | economici, nella sezione | di consultazione |
Operatori | Economici/Pubblicità bandi | di gara, atti e |
documenti per la presentazione delle offerte e per tutte le notizie relative agli appalti della Regione Siciliana, ai sensi dell’art.29 c.1 D.Lgs 50/2016 e ss. mm. e ii. Il portale assolve agli obblighi di
pubblicazione di cui al D.Lgs. n. 33/2013 (“Decreto Trasparenza”), come modificato dal D.Lgs. n. 97/2016 proprio in materia di obblighi di pubblicazione ai fini della trasparenza, e ss. mm. e ii;
- Con Determina a contrarre prot. n. 3446 del 28 febbraio 2022, adottata ai sensi dell’articolo 32, comma 2, del D.Lgs. 50/2016, e dell'articolo 29, comma 2, del D.P.Reg. n. 13 del 31 gennaio 2012, si è stabilito che le procedure concorsuali finalizzate alla selezione dell’Operatore economico cui appaltare i Lavori in argomento sarebbero state svolte ricorrendo all'istituto della procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara secondo le disposizioni previste nella disciplina sostitutiva dell'art. 36 D.Lgs. 50/2016, per come introdotta dall'articolo 1 della legge n. 120 del 2020, sostituita dall'art. 51 della legge n. 108 del 2021, come criterio di aggiudicazione, ai sensi dell'articolo 36, comma 9 bis, del D.Lgs. 50/2016, dovrà applicarsi quello del minor prezzo;
- Per l'affidamento dei Lavori in parola si è fatto, altresì, riferimento alle Linee Guida ANAC n. 4, di attuazione del D.Lgs. 50/2016, recanti “Procedure
per l'affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e
gestione degli elenchi di operatori economici”, approvate dal Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione con delibera n. 1097, del 26 ottobre 2016 ed aggiornate con delibera n. 636 del
10 luglio 2019 al decreto legge 18 aprile 2019 n.
32, convertito con legge 14 giugno n. 55;
- Gli Operatore Economici sono stati selezionati, in numero di 10, secondo le disposizioni previste nella disciplina sostitutiva dell'articolo 36 del D.Lgs. 50/2016, per come introdotta dall'articolo 1 della legge n. 120 del 2020, sostituita dall'articolo 51 della legge n. 108 del 2021, tra quelli iscritti all’Albo della Regione Siciliana relativo a lavori, servizi e forniture, istituito, nel rispetto di quanto disciplinato dall’articolo 36 del D.Lgs.
50/2016, dall’Assessore per le Infrastrutture e la Mobilità, giusta D.A. n. 14/Gab. del 25 marzo 2021, pubblicato sulla GURS n. 16 - Parte Prima – del 16 aprile 2021;
- in data 15 aprile 2022 tutta la documentazione tecnico-amministrativa è stata pubblicata sulla
piattaforma “SITAS e procurement”;
- Nelle date del 12, 23 e 24 maggio 2022 presso la Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani, ai sensi dell'articolo 9, comma 6, della L.R. 12/2011 e successive modifiche ed integrazioni, per l’appalto
dei Lavori di che trattasi, è stata celebrata la procedura concorsuale, giusta verbali che si intendono parte integrante del presente Contratto;
- A conclusione della procedura concorsuale il CONTRAENTE, come sopra identificato, è stato individuato quale Operatore economico aggiudicatario provvisorio con un ribasso del 23,476%;
- La sussistenza in capo al sunnominato APPALTATORE dei requisiti di capacità economico-finanziaria, tecnica
e giuridica è stata verificata positivamente, come risulta dal provvedimento del Responsabile Unico del Procedimento prot. n. 8492 del 14 giugno 2022, che si allega al presente Contratto costituendone parte integrante sub. "A",
- In data 22 giugno 2022, giusta Determina prot.
n. 8937, efficace ai sensi dell’articolo 32, comma 7, del D.Lgs. 50/2016, che si allega al presente Contratto costituendone parte integrante sub. "B", i Xxxxxx in argomento, ex articolo 32, comma 5, del D.Lgs. 50/2016, sono stati aggiudicati in via definitiva al sunnominato CONTRAENTE, che ha offerto un ribasso del 23,476% e quindi per un importo contrattuale complessivo di € 178.965,75, di cui
€ 132.517,83 per lavori, al netto del ribasso d’asta, ed € 46.448,92 per gli oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta;
- Il CONTRAENTE, ai sensi dell’articolo 103, comma 1, del D.Lgs. 50/2016, ha prestato la cauzione definitiva mediante fideiussione assicurativa del 5 luglio 2022 n.2022/13/6628437 rilasciata da ITALIANA ASSICURAZIONI S.P.A., Agenzia di Agrigento;
- Il CONTRAENTE, a garanzia dei rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati, e comunque di quelli espressamente previsti dall’articolo 103, comma 7, del D.Lgs. 50/2016, ha prestato la polizza assicurativa del 5 luglio 2022 n. 2022/25/6199353 rilasciata da ITALIANA ASSICURAZIONI S.P.A., Agenzia di Agrigento;
- Il CONTRAENTE, per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nella esecuzione dei lavori, ha presentato il piano operativo di sicurezza di cui al D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni.
- Relativamente al DURC dell'Operatore economico si segnala quanto segue:
- Il DURC relativo alla Società LI.RI. S.R.L., elencato nel provvedimento del Responsabile Unico del Procedimento prot. INAIL_32075094 del 16 marzo 2023, allegato al presente Atto costituendone parte integrante sub. "A", ed utilizzato per l'istituto aggiudicazione appalto per come previsto dall'articolo 31 comma 4, della Legge 98/2013, in
ottemperanza al Decreto interministeriale 30 gennaio 2015, entrato in vigore dall'1 luglio 2015, emanato in attuazione dell'articolo 4 del D.L. 20 marzo 2014
n. 34 convertito, con modificazioni, dalla Legge 16 maggio 2014 n. 78, è scaduto in data 14 luglio 2022. E' stato richiesto DURC relativo alla Società LI.RI. S.R.L., prot. INPS_32147855 del 15 luglio 2022, con scadenza al 12 novembre 2022 utilizzato per l'odierna stipula;
- A seguito di accesso alla White list della Prefettura di Agrigento, effettuato in data 25 luglio 2022, si è accertato che la Società è stata utilmente iscritta presso la Prefettura di Agrigento, fino al 11 febbraio 2020, negli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, di cui all'articolo 1, comma 52, della Legge 190/2012 e che ad oggi è in aggiornamento il rinnovo dell'iscrizione.
- In tal senso si ricorda che la richiesta di rinnovo di iscrizione alla white list equivale all’iscrizione stessa.
- Dato atto che con nota prot. n. 9781 del 11 luglio 2022, il Responsabile Unico del Procedimento ha chiesto di procedere alla stipula del presente Contratto d'appalto.
Tutto ciò premesso e ritenuto, da formare parte
integrante del presente Atto, tra i comparenti come sopra costituiti, si conviene e stipula quanto segue: Art. 1)- La STAZIONE APPALTANTE concede al CONTRAENTE,
che accetta senza riserva alcuna, l’appalto per l’esecuzione dei lavori di “Restauro cappella del Crocifisso” della chiesa di San Xxxxxxxx in Trapani (TP) – proprietà del F.E.C.
Nello specifico detti lavori riguardano:
01.01.09.002 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Scavo a sezione ob- bligata eseguito a mano, anche con ausilio di martelletto, escluso interventi di consolidamento fondazioni, in terre di qualsiasi natu- ra e consistenza, asciutte o bagnate, con tirante non superiore a
20 cm, esclusa la roccia da martellone e da mina, fino ad una pro- fondità di 2 m dal piano di inizio dello scavo, compresi eventuali trovanti o relitti di muratura di volume non superiore a 0,50 m³ cadauno, escluse le puntellature e le sbadacchiature occorrenti, compreso l'innalzamento delle materie a bordo scavo, incluso lo scarriolamento; compreso altresì l'onere per il prelievo dei campio- ni (da effettuarsi in contraddittorio tra la D.L. e l'impresa). Sono esclusi gli accertamenti e le verifiche tecniche obbligatorie previ- sti dal C.S.A. all'interno di edifici;
02.03.01.001 -(P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Vespaio di pietrame calcareo, lavico o arenario forte, da utilizzarsi per sottopavimen- tazione, collocato con mezzo meccanico e formato con pietrame ido- neamente disposto od altro materiale a scelta della D.L., compreso quanto occorre per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'ar- te. con materiali provenienti da cava;
05.01.11.002 -(P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici)- Massetto di sottofon- do isolante per pavimentazioni, confezionato in conglomerato cemen- tizio per strutture non armate o debolmente armate, in ambiente sec- co classe d'esposizione X0 (UNI 11104), in ambiente umido senza gelo classe d'esposizione XC1, XC2 (UNI 11104), classe di consistenza S4 oppure S5, di classe C 16/20, e con 0,80 m3 d'argilla espansa, di spessore variabile da 4 cm a 6 cm, dato in opera a qualsiasi altezza compreso additivi aeranti, il tiro in alto, il carico, il trasporto, lo scarico, la stesa e la livellatura nonché ogni onere e magistero per dare l'opera finita a perfetta regola d'arte. realizzato all'e- sterno degli edifici;
21.01.02.002 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici)- Demolizione di cal- cestruzzo di cemento non armato di qualsiasi forma e/o spessore, compreso il carico del materiale di risulta sul cassone di raccolta, escluso il trasporto a rifiuto. eseguito a mano;
21.03.01.001 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Risanamento di strutture intelaiate in cemento armato per ricostituzione della malta copri ferro con conservazione della sezione originaria median- te: asportazione della parte degradata del calcestruzzo con i con- torni dell'intervento tagliati verticalmente e per una profondità che consenta un riporto di malta di almeno 1 cm di spessore; irruvi- dimento della superficie dell'intervento, anche mediante bocciar-
datrice o altri mezzi idonei, per la creazione di asperità di circa
5 mm; asportazione della ruggine dell'armatura e successivo tratta- mento della stessa con malta passivante; energica spazzolatura per la pulitura della superficie d'intervento e rifacimento del copri ferro con malta tixotropica antiritiro, avendo cura di realizzare un copri ferro di almeno 2 cm. per ogni m² d'intervento e per i primi 2 cm di spessore;
21.03.01.002 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Risanamento di strutture intelaiate in cemento armato per ricostituzione della malta copri ferro con conservazione della sezione originaria median- te: asportazione della parte degradata del calcestruzzo con i con- torni dell'intervento tagliati verticalmente e per una profondità che consenta un riporto di malta di almeno 1 cm di spessore; irruvi- dimento della superficie dell'intervento, anche mediante bocciar- datrice o altri mezzi idonei, per la creazione di asperità di circa
5 mm; asportazione della ruggine dell'armatura e successivo tratta- mento della stessa con malta passivante; energica spazzolatura per la pulitura della superficie d'intervento e rifacimento del copri ferro con malta tixotropica antiritiro, avendo cura di realizzare un copri ferro di almeno 2 cm. per ogni m² d'intervento e per ogni cm successivo ai primi 2;
21.09.05.001 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Fornitura e posa in opera di intonaco traspirante realizzato con malta di pura calce idraulica certificata NHL 3.5, pozzolana naturale ed inerti di sab- bia calcarea dolomitica e silicea, avente curva granulometrica fino a 2,5 mm, per restauri e recuperi architettonici, dello spesso- re finito non superiore a 20 mm, costituito da un primo strato (ar- ricciatura) di 3 ÷ 5 mm da applicare a cazzuola, un secondo strato (corpo) dello spessore non inferiore a 15 mm da applicare a fratazzo tra predisposti sesti. Il tutto dato in opera su pareti verticali od orizzontali, compreso l'onere per la formazione di spigoli e angoli, e qualunque altro onere e magistero per dare l'opera completa a per- fetta regola d'arte. per interni;
21.09.05.002 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Fornitura e posa in opera di intonaco traspirante realizzato con malta di pura calce idraulica certificata NHL 3.5, pozzolana naturale ed inerti di sab- bia calcarea dolomitica e silicea, avente curva granulometrica fino a 2,5 mm, per restauri e recuperi architettonici, dello spesso- re finito non superiore a 20 mm, costituito da un primo strato (ar- ricciatura) di 3 ÷ 5 mm da applicare a cazzuola, un secondo strato (corpo) dello spessore non inferiore a 15 mm da applicare a fratazzo tra predisposti sesti. Il tutto dato in opera su pareti verticali od orizzontali, compreso l'onere per la formazione di spigoli e angoli, e qualunque altro onere e magistero per dare l'opera completa a per- fetta regola d'arte. per esterni;
21.09.06.001 - (P.R.S.2019 - Lavori Pubblici) - Fornitura e posa in opera di strato di finitura con intonaco traspirante composta da malta ad altissima porosità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5, pozzolana extrafine, sabbia silicea e calcari dolomitici con curva granulometrica da 0,1 ÷ 1 mm per re- stauri e recuperi architettonici, dello spessore finito non superio- re a 3 mm, steso in opera a due riprese con finitura fine fratazza- ta. Il tutto dato in opera su pareti verticali od orizzontali, com- preso l'onere per la formazione di spigoli e angoli, e qualunque al- tro onere e magistero per dare l'opera completa a perfetta regola d'arte. per interni;
21.09.06.002 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Fornitura e posa in opera di strato di finitura con intonaco traspirante composta da malta ad altissima porosità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5, pozzolana extrafine, sabbia silicea e calcari dolomitici con curva granulometrica da 0,1 ÷ 1 mm per re-
xxxxxx e recuperi architettonici, dello spessore finito non superio- re a 3 mm, steso in opera a due riprese con finitura fine fratazza- ta. Il tutto dato in opera su pareti verticali od orizzontali, com- preso l'onere per la formazione di spigoli e angoli, e qualunque al- tro onere e magistero per dare l'opera completa a perfetta regola d'arte. per esterni;
26.01.04.001 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Approntamento di ponteggio con tubolari metallici (sistema tubo- giunto), compreso il nolo per i primi 30 giorni, realizzato per interventi ad altezze superiori a m 3,50, costituito in opera compreso il carico al depo- sito, il trasporto sul posto, lo scarico in cantiere, il montaggio, i pianali in legno o metallo in grado di sopportare il carico delle macchine operatrici e dei materiali e comunque di consentire l'in- stallazione di macchinari idonei al sollevamento di materiali in as- senza di gru a qualunque altezza, le tavole ferma piede, i parapet- ti, le scale interne di collegamento tra pianale e pianale, gli an- coraggi affinché il ponteggio sia efficacemente assicurato al manu- fatto almeno in corrispondenza ad ogni due piani dello stesso e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggio a rombo, compreso la redazione del Pi.M.U.S., la segnaletica ed ogni altro onere e ma- gistero per dare la struttura installata nel rispetto della normati- va di sicurezza vigente, escluso l'illuminazione, i teli di prote- zione e le mantovane. munito dell'autorizzazione ministeriale di cui all'art. 131 del D.Lgs. 81/2008, per ogni m² di ponteggio in opera misurato dalla base e per i primi 30 giorni a decorrere dall'ulti- mazione del montaggio;
26.01.05 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Nolo di ponteggio con tubolari metallici (sistema tubo-giunto), realizzato per interventi ad altezze superiori a m 3,50, costituito in opera compreso i piana- li in legno o metallo in grado di sopportare il carico delle macchi- ne operatrici e dei materiali e comunque di consentire l'installa- zione di macchinari idonei al sollevamento di materiali in assenza di gru a qualunque altezza, le tavole ferma piede, i parapetti, le scale interne di collegamento tra pianale e pianale, gli ancoraggi affinché il ponteggio sia efficacemente assicurato al manufatto al- meno in corrispondenza ad ogni due piani dello stesso e ad ogni due montanti, con disposizione di ancoraggio a rombo, compreso la segna- letica, il controllo degli ancoraggi, la manutenzione ed ogni altro onere e magistero per dare la struttura installata nel rispetto della normativa di sicurezza vigente, escluso l'illuminazione. - per ogni m³ di ponteggio in opera misurato dalla base e per ciascuno dei successivi mesi o frazione di mese non inferiore a 25 giorni, dopo i primi 30 giorni;
26.01.06 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Smontaggio ad opera ul- timata di ponteggio di cui alla voce 26.1.4, compreso il carico in cantiere, il trasporto e lo scarico al deposito. - per ogni m³ di ponteggio in opera misurato dalla base;
26.01.15 - (P.R.S.2019 - Lavori Pubblici)- Schermatura di ponteggi e castelletti, con stuoie o reti di qualsiasi natura fornita e posta in opera con ogni onere e magistero, misurata per ogni m2 di faccia vista. Valutata per tutta la durata dei lavori e compresa la manu- tenzione ed eventuale sostituzione;
26.01.18 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici)-Passerella pedonale pre- fabbricata in metallo per attraversamenti di scavi o spazi ponenti sul vuoto, compreso il trasporto da e per il deposito, il montaggio e lo smontaggio a fine lavoro, il documento che indica le caratteri- stiche tecniche, con particolare riferimento al carico che può tran- sitare in relazione alla luce da superare e le istruzioni per l'uso e la manutenzione e quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo della passerella. Di larghezza fino a 120 cm. valutata al metro per tutta la durata delle fasi di lavoro;
26.02.06 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici)- Dispersore per impianto di messa a terra con profilato in acciaio a croce, compreso lo scas- so ed il ripristino del terreno. Sono compresi: la manutenzione e le revisioni periodiche; il montaggio, l'immediata sostituzione in caso d'usura; la dichiarazione dell'installatore autorizzato. Inteso come impianto temporaneo necessario alla sicurezza del cantiere. Per tutta la durata delle lavorazioni. Dimensioni mm 50 x 50 x 5 x 1500;
26.02.09 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici)- Corda in rame, in guai- na giallo/verde, di sezione 35 mm², per impianti di messa a terra, connessa con dispersori e con masse metalliche. Sono compresi: la manutenzione e le revisioni periodiche; il montaggio e l'immediata sostituzione in caso d'usura; la dichiarazione dell'installatore au- torizzato. Inteso come impianto temporaneo necessario alla sicurezza del cantiere. Per tutta la durata delle lavorazioni;
26.03.01.001 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Segnaletica di si- curezza e di salute sul luogo di lavoro da utilizzare all'interno e all'esterno dei cantieri; cartello di forma triangolare o quadrata, indicante avvertimenti, prescrizioni ed ancora segnali di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro, di salvataggio e di soccorso, indi- cante varie raffigurazioni previste dalla vigente normativa, forniti e posti in opera. Tutti i segnali si riferiscono al D.LGS. 81/08 e al Codice della strada. Sono compresi: l'utilizzo per 30 gg che prevede il segnale al fine di garantire una gestione ordinata del cantiere assicurando la sicurezza dei lavoratori; i supporti per i segnali; la manutenzione per tutto il periodo della fase di lavoro al fine di garantirne la funzionalità e l'efficienza; l'accatasta- mento e l'allontanamento a fine fase di lavoro. E' inoltre compreso quanto altro occorre per l'utilizzo temporaneo dei segnali. Per la durata del lavoro al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori. In lamiera o alluminio, con lato cm 60,00 o dimensioni cm 60 x 60;
26.06.01 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Elmetto di sicurezza, con marchio di conformità e validità di utilizzo non scaduta, in po- lietilene ad alta densità, con bardatura regolabile di plastica e ancoraggio alla calotta, frontalino antisudore, fornito dal datore di lavoro e usato continuativamente dall'operatore durante le lavo- razioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavo- ri; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'u- tilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti pre- viste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento;
26.06.02 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Occhiali protettivi con marchio di conformità per la lavorazione di metalli con trapano, mola, smerigliatrici, tagli con l'uso del flessibile (frullino), della sega circolare, lavori insudicianti, ecc, forniti dal datore di lavoro e usati dall'operatore durante le lavorazioni interferen- ti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositi- vo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Si- curezza e Coordinamento;
26.06.04 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Maschera per protezione chimica, a norma UNI EN 149 FFP2, da liquidi, solidi e da polveri tossiche, fornita dal datore di lavoro e usata dall'operatore duran- te le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori; la verifica d'uso durante tutto il periodo dell'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento;
26.06.07 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Guanti di protezione termica, con resistenza ai tagli, alle abrasioni ed agli strappi, rischi termici con resistenza al calore da contatto, forniti dal da-
tore di lavoro e usati dall'operatore durante le lavorazioni inter- ferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo dell'utilizzo del di- spositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento.
26.06.13 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Cuffia antirumore con archetto regolabile, con marchio di conformità, a norma UNI-EN 352/01 fornita dal datore di lavoro e usata dall'operatore durante le lavorazioni interferenti. Sono compresi: l'uso per la durata dei lavori; la verifica e la manutenzione durante tutto il periodo del- l'utilizzo del dispositivo in presenza di lavorazioni interferenti previste dal Piano di Sicurezza e Coordinamento;
26.07.01.002 - (P.R.S. 2019 - Lavori Pubblici) - Locale igienico costituito da un monoblocco prefabbricato, convenientemente coiben- tato, completo di impianto elettrico comprendente un punto luce e una presa di corrente, idrico e di scarico, compreso: il montaggio e lo smontaggio, il trasporto da e per il magazzino, collegato alla messa a terra ed i relativi impianti esterni di adduzione e scarico, nonché gli oneri e i relativi materiali di consumo per la periodica pulizia. Il locale delle dimensioni approssimative di m 1,20x2,20- x2,40, sarà corredato di una doccia, un lavabo con rubinetti per ac- qua calda e fredda e di un WC completo di cassetta di cacciata - Uno per ogni 10 addetti. Per ogni mese successivo al primo;
A.PE.02 - Rincocciatura e rabboccatura ed appiombatura di vecchie murature di pietrame e/o mattoni precedentemente stonacate, da rea- lizzarsi con malta a base di calce idraulica e scaglie con scaglie di pietra battuta o mattoni in argilla cotta, sostituzione di picco- li elementi in pietra frantumati e \o integrazione di piccoli conci ove mancanti. Compreso il tiro in alto, la movimentazione del mate- riale sino al luogo dell'intervento, la raccolta del materiale di risulta, la discesa del materiale anche con cardarelle il tiro a mano o con mezzi meccanici, lo scarriolamento e il carico sul casso- ne di raccolta, il successivo trasporto alla pubblica discarica, ed ogni onere e magistero che si rendesse necessario per dare il lavoro a perfetta regola d'arte;
A.PE.03 - Accuratissima dismissione di intonaci sia interni che esterni, a ricoprimento delle superfici parietali sia lisce che sa- gomate, rette, curve o inclinate, anche su volte e soffitti, da ese- guire esclusivamente con piccole attrezzature manuali, la scarnitura dei giunti da eseguire con la massima cautela, la pulitura con spaz- zole in setola dura e\o successivo lavaggio con acqua a bassa pres- sione, compreso il tiro in alto, la movimentazione del materiale sino al luogo dell'intervento, la raccolta del materiale di risulta, la discesa del materiale anche con cardarelle il tiro a mano o con mezzi meccanici, lo scarriolamento e il carico sul cassone di rac- colta, il successivo trasporto alla pubblica discarica, ed ogni one- re e magistero che si rendesse necessario per dare il lavoro a per- fetta regola d'arte;
A.PE.04 - Protezione opere d'arte di qualsiasi dimensione con teli in plastica e\o in tela. Compreso il tavolame e la chiodatura di so- stegno e protezione ed ogni altro onere e magistero per salvaguarda- re l'opera;
A.PE.05 - Piani di lavoro di grande dimensione con tubolari e giunti metallici, zincati o verniciati privi di fenomeni di ossidazione o presenza di depositi di materiale incoerente, con sviluppo orizzontale o comunque lievemente inclinato fino a mt. 10, da utilizzare per opere di consolidamento e restauri di edifici storici e monumentali, da agganciarsi al ponteggio principale e dovranno essere del tipo autorizzati dal Ministero del Lavoro e verranno realizzati rispettando gli schemi tipo approvati dal Ministero, per
le parti di piani di lavoro realizzati difforme agli schemi tipo dovranno essere progettati da un ing. o arch. (tale onere è già compreso nel prezzo unitario), idonei al sostegno di attrezzature e materiali, munito di sotto ponti di servizio, elementi di sostegno con correnti ad u a traliccio, trave sotto passo carraio ad u, o di rinforzo verticali o comunque inclinati, di pianali di legno, metallo o in cls e comunque in grado di sopportare il carico delle macchine operatrici e dei materiali, consentire l'installazione di macchinari idonei al sollevamento di materiali in assenza di gru a qualunque altezza, compresi le tavole fermapiede, i parapetti, le scale interne di collegamento tra piana le e pianale, l'illuminazione di servizio, segnaletica di sicurezza e di indicazione, la protezione dei giunti con elementi a guscio in pvc, compreso il trasporto sul posto, il montaggio, lo smontaggio ad opera ultimata, il trasporto di ritorno al deposito ed ogni altro onere e magistero per dare la struttura installata nel rispetto della normativa vigente. Il piano di lavoro dovrà essere montato per tutto il tempo previsto dei lavori e per le disposizioni per iscritto che darà il D.L., per eseguire le opere previste in progetto e qualsiasi altra opera eseguite anche da altre ditte per i lavori di indagine e restauri;
A.PE.06 - Fornitura e collocazione di infissi per finestre e simili in legno ad un o a due ante, di primissima qualità di larice o legno di altra essenza di equivalente valore, con vecchia stagionatura e privo di qualsiasi presenza di fenomeno di tarlo o funghi o licheni in genere, come da disegno esecutivo e secondo le precise indicazioni date dalla D.L., completa di telaio maestro fisso, della sezione non inferiore a cm. 6x5,5 murato a cemento pozzolanico con robuste grappe di acciaio inox su murature di qualsiasi taglio e talaio mobile della sezione non inferiore alla sezione 6,5x5, ancorato a telaio fisso, con cerniere di tipo pesante in numero da due per ciascuna anta mobile, ferramenta di trattenuta, maniglie recuperate da vecchi infissi o da realizzare artigianalmente con le dimensioni e le tecniche di quelle esistenti nella chiesa, vetro antinfortunio 6/7, il tiro in alto e la collocazione in ambienti disagevoli, e quanto altro accorre per il perfetto funzionamento dell'infisso, con tre mani di verniciatura ad olio pigmentata, compreso ponti di servizio escluso i ponteggio;
A.PE.07 - Rimozione rivestimento in mattoni di argilla, e simile, posto sull'estradosso della cupola del crocifisso, compresi la demolizione e la rimozione dell'eventuale sottostrato di collante e/o di malta di allettamento fino ad uno spessore di cm 2, da eseguire esclusivamente con piccole attrezzature manuali, con la massima cautela, la pulitura con spazzole in setola dura e\o successivo lavaggio con acqua a bassa pressione, compreso il tiro in alto, la movimentazione del materiale sino al luogo dell'intervento, la raccolta del materiale di risulta, la discesa del materiale anche con cardarelle il tiro a mano o con mezzi meccanici, lo scarriolamento e il carico sul cassone di raccolta, il successivo trasporto alla pubblica discarica, ed ogni onere e magistero che si rendesse necessario per dare il lavoro a perfetta regola d'arte;
A.PE.08 - Rivestimento dall'estradosso della volta della Cappella del Crocifisso con mattoni in cotto siciliano prodotto in stabilimento delle dimensioni a scelta della D.L. e dello spessore di 20 mm, e\o con piastrelle di maiolica smaltate a colori e dimensioni a scelta della D.L., compreso il tiro in alto, la movimentazione del materiale sino al luogo dell'intervento, la posa in opera con collanti o malta di cemento dosata a 250 kg, la boiaccatura di cemento, tagli, sfridi, il livellamento del sottofondo la stilatura dei giunti con malta colorata ed ogni onere che si rendesse necessario per dare il lavoro a perfetta regola d'arte;
A.PE.09 - Verniciatura di tiranti in ferro e simili, con mano di antiruggine e due mani di colori ad olio o smalto. Data in opera su superfici orizzontali o verticali, rette o curve, applicata a pennello o a rullo in due mani, previa pulitura, scartavetratura delle superfici e quanto altro occorre per dare il lavoro compiuto a perfetta regola d'arte;
X.XX. 10 - Impermeabilizzazione eseguita mediante stesura di due mani a spatola o a spruzzo con intonacatrice, di malta bicomponente elastica a base cementizia, inerti selezionati a grana fine, fibe sintetiche e speciali resine acriliche in dispersione acquisa, per uno spessore finale di 2 mm (Tipo Mapelastic), con inserimento tra il primo e secondo strato di una rete in fibra di vetro alcali resistenti di maglia 45*4 mm. Il tutto dato in opera su pareti verticali od orizzontali, curve o liscie, compreso tagli, sfridi, eventuali sovrapposizioni, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte;
X.XX. 11 - Consolidamento di volta dall'estradosso consistente in: alla messa a nudo della parte strutturale in materiale di qualsiasi natura, spessore e consistenza, sciolto o legato anche in conci o in pietrame informe, compresi tutti gli oneri occorrenti per la sistemazione del materiale nell'ambito di cantiere e secondo le indicazioni della D.L.;
- scarnitura dei giunti della muratura in conci di tufo;
- preparazione della superficie al fine di dare idonea garanzia di ancoraggio per la successiva fase di lavorazione, procedimento ese- guito con pulizia accurata e bagnatura leggera dei conci, la super- ficie deve risultare totalmente priva di parti friabili e con scarsa coesione al sottofondo;
- Applicazione a cazzuola di una prima mano di aggrappo sulla super- ficie dell'estradosso della volta, realizzata con apposita malta da rinzaffo premiscelata a base di leganti idraulici ad alta pozzolani- cità e a basso contenuto di sali solubili dichiarati (del tipo Ru- rewall R/Z) - Successiva applicazione di uno strato di malta dello stesso tipo, opportunamente lisciata, per regolarizzare la superfi- cie; - F.p.o. di rete in fibra di carbonio (del tipo Ruredil X Mesh C10), con malta idraulica pozzolanica, su supporto omogeneo, pulito e perfettamente esente da grassi, oli, polvere o altro materiale in- coerente, da applicare dopo aver opportunamente inumidito il suppor- to e previa stesura applicare con frattazzo metallico liscio di cir- ca mm 3 di una specifica malta idraulica pozzolanica (del tipo Rure- dil X Mesh M25), in modo da annegare in rapida successione la rete in carbonio (del tipo Ruredil Mesh C10) con le seguenti caratteri- stiche: dim. maglia 10x10 mm, peso 168 g/mq, carico di rottura a 0° e a 90° 160 Kg/cmq, resistenza a compressione 38 N/ mmq, resistenza a flessione 7.5 N/mmq, modulo elestico 15.000 Mpa. La rete deve es- sere stesa con cura esercitando una certa pressione al fine di per- mettere alla malta sottostante di penetrare attraverso la maglia. Nei punti di giunzione deve essere assicurata una sovrapposizione non inferiore a 7 cm, compreso risvolti sui muri perimetrali; - Ap- plicazione di un secondo strato di circa 3 mm di malta idraulica pozzolanica (del tipo Ruredil X Mesh M25) opportunamente lisciata; - armatura dei perfori con fornitura ed inserimento in ogni singolo foro di barra tonda in carbonio di diam. 16 mm, compreso manicotti e giunzioni a regola d'arte; - iniezione di legante idraulico speciale a ritiro compensato e modulo elastico secondo le indicazioni della D.L., compatibile con le murature esistenti, a basso contenuto di sali solubili dichiarato, tipo Rurewall B1, attraverso tubetti fi- lettati in ferro con attacco porta gomma, eseguita a pressione per mezzo di un gruppo miscelatore, compresi il lavaggio dei fori e la boiacca a base di legante idraulico iniettata fino a rifiuto; - per- forazioni del diametro di mm 20, con aspirazione delle polveri resi- due all'interno di ogni singolo foro realizzato nell'intradosso del- la cupola per l'inserimento all'interno di un connettore in carbonio per l'ancoraggio dei sistemi FRCM su calcestruzzo e muratura. Com-
preso il tiro in alto, la movimentazione del materiale sino al luogo dell'intervento, la raccolta del materiale di risulta, la discesa del materiale anche con cardarelle il tiro a mano o con mezzi mecca- nici, lo scarriolamento e il carico sul cassone di raccolta, il suc- cessivo trasporto alla pubblica discarica, ed ogni onere e magistero che si rendesse necessario per dare il lavoro a perfetta regola d'arte - per ogni m² di superficie consolidata;
X.XX. 12 - Fornitura di fibre sintetiche (tipo Ruredil x Fiber 20 o similari) da mescolare nel calcestruzzo con dosaggio di 2,0 Kg/m3, omogeneamente disperse nel getto, costituiscono una vera e propria armatura tridimensionale;
AN.PE.01 - Restauro di intonaci antichi interno cappella secondo le seguenti metodologie: - Rimozione pulviscolo atmosferici a pennello del o altro particellato depositatosi sulla superficie e asportazione delle efflorescenze saline a pennello e mediante aspirazione controllata per scongiurare ulteriori perdite di materiale costitutivo. - Distacco di piccole porzioni d'intonaco, ove necessario per pericolo di crollo durante le operazioni di consolidamento per la rimozione di elementi metallici o consolidanti non idonei, con l'applicazione di uno strato di velatino di garza e resina acrilica in soluzione. Successiva ricollocazione delle porzioni precedentemente distaccate previo consolidamento del retro con prodotti compatibili con i materiali di base e l'applicazione al supporto di perni in teflon filettati per sostegno e maltine preconfezionate per garantire una idonea adesione fra supporto e la porzione distaccata. - Velinatura delle superficie lesionate o decoese o pulvirulente con fogli di carta giapponese biodegradabile e resina acrilica disciolta in solvente volatile in soluzione dal 2 al 5% o con velinatura con Calicot (cencio di nonna) o con telina inglese in singolo o doppio strato con collanti di natura diversa rispetto a quelli precedentemente utilizzati. -Alleggerimento degli intonaci, tramite aspirazione controllata, della malta decoesa ed ormai priva di ancoraggio, attraverso le fessurazioni. - Asportazione delle scialbature anche a strati sovrapposti sino al raggiungimento dello strato originario, o di materiale incongruo e dei depositi con scarsa coerenza o di grossolani rifacimenti da eseguirsi a bisturi. Dismissione delle vecchie stuccature incoerenti o superfetazioni in gesso o cementizie o di qualsiasi altro materiale non coerente con l'originale, con azione meccanica di precisione, esercitata con l'ausilio di vibroincisori e microscalpelli, con la massima cura onde evitare danni al materiale litico. - Rimozione di elementi metallici, grappe,chiodi,staffe, di trattenuta,perni etc. con la massima cautela nella fase di asportazione per non danneggiare la zona circostante. Sostituzione o ricollocazione degli elementi metallici, previo trattamento con inibitori al processo di ossidazione e protezione delle superfici con antiossidanti che rispettino la cromia originale, da eseguirsi con solvente volatile per accelerare l'evaporazione dell'acqua, e garantire la totale essiccazione del manufatto, previa irrogazione delle superfici metalliche. - Pulitura della superficie dove necessita con tecnica ottimizzata in corso d'opera con soluzione di solventi organici per la rimozione di sostanze quali oli, vernici,cere, etc. soprammesse alle superfici con la salvaguardia delle zone circostanti. - Estrazioni di sali solubili mediante applicazione di compresse assorbenti con seppiolite o polpa di cellulosa ad acqua demineralizzata con la salvaguardia delle zone circostanti. - Disinfestazione da microrganismi, microflora tramite applicazione a pennello a spruzzo o con impacchi di biocidi o di erbicidi specifici a lungo tempo d'azione, inibenti lo sviluppo e la crescita degli agenti biodeteriogeni. - Chiusura provvisoria delle commettiture, delle lesioni e dei distacchi presenti da eseguirsi con malte a base di grassello di calce, con stagionatura minima di due anni, da inerti desalinizzati e carbonato di calcio in polvere, avendo cura di applicarla sottolivello, con l'ausilio di
microspatole di precisione. - Applicazione di microtubi in gomma in piccoli fori, praticati con microfrese e micromotori elettrici di precisione, lungo la sigillatura delle superfici a rischio e utilizzando anche tubicini per la fuoruscita dell'aria del diametro di mm3/5. - Fissaggio alle murature sottostanti, delle porzioni distaccate o a rischio, tramite piccoli perni in vetroresina del diametro di 3/8mm, adesivi con resina epossidica bicomponente. - Consolidamento localizzato dello strato di finitura distaccato dall'arriccio tramite adeguate siringhe per la immissione di latte di calce e resina acrilica in emulsione acquosa o sulle superfici fessurate, instabili e pericolanti, si interverrà tramite velinatura con Calicot (cencio di nonna) o con telina inglese in singolo o doppio strato con collante di natura diversa da quelli utilizzati per il preconsolidamento in profondità e quindi solubili in acqua ed alcol. - Stuccature a livello di cadute degli strati dell'intonaco e delle crepe, con maltina preconfezionata idonea per colorazione e granulometria. - Stuccatura delle lesioni anche di piccola entità, con maltina preconfezionata idonea per colorazione e granulometria e successiva eliminazione dell'eccesso. - Reintegrazione cromatica di lacune precedentemente stuccate e non, abrasioni o discontinuità cromatiche degli strati di finitura, con tecnica riconoscibile ad acquarello o pigmenti in polvere, al fine di restituire unità di lettura cromatica. Inclusi i saggi per l'individuazione della miscela pigmento-legante più idonea, alla preparazione delle tinte.
- Documentazione fotografica prima, durante e dopo l'intervento sia cartacea che su supporto informatico, e relazione finale degli interventi. Inclusi gli oneri relativi alla saggiatura dell'intonaco per verificare il grado di distacco dalla muratura sottostante, alla realizzazione dei tasselli, per la determinazione del livello di pulitura, del tempo delle applicazioni, delle quantità di prodotto, alla realizzazione dei saggi per l'individuazione della miscela pigmento-legante più idonea per colorazione e granulometria, la lavorazione superficiale della stessa e alla pulitura eventuale dei residui circostanti; inclusa la preparazione delle tinte per la reintegrazione cromatica e le annotazioni di dati tecnici nel corso dell'intervento. Tute le operazioni dovranno essere eseguiti da restauratori qualificati di cui nell'elenco del MIBACT compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte;
AN.PE.02 - Restauro superfici modanate in stucco su pareti e su volte, interno chiesa, secondo le seguenti metodologie: - Distacco di frammenti o parti pericolanti di stucchi la cui mancanza di adesione provochi rischio di crollo e difficoltà di ricollocamento nella posizione corretta. - Rilievo delle parti distaccate e catalogazione di tutti i pezzi smontati, previa autorizzazione della
D.L. I - Preconsolidamento delle porzioni pericolanti della modanatura che presenta cattiva adesione e al supporto tramite l'applicazione di prodotti con funzione ristrutturante, a discrezione della D.L., comunque compatibile con i materiali di base, eseguita a pennello, a spruzzo con nebulizzazione manuale , o con pompetta a mano o a percolazione per garantire l'imbizione profonda del materiale deteriorato e la ricostruzione delle proprietà meccaniche del materiale durante le fasi di pulitura. - Ristabilimento localizzato della coesione costituenti il supporto, con adesivo idoneo e iniezione di maltina premiscelata adesiva a basso peso specifico a base di calce idraulica naturale. Previa saggiatura per verificare il grado di distacco dalla muratura sottostante. - Rimozione di elementi metallici, grappe, chiodi, staffe di trattenuta, armatura di sostegno, prni etc., che risultino causa certa di degrado, con la massima cautela nella fase di asportazione per non danneggiare la zona circostante. - Sostituzione o ricollocazione degli elementi metallici previo trattamento con inibitori al processo di ossidazione e protezione delle superfici con antiossidanti che rispettino la cromia originale, da eseguirsi con solvente volatile. - Pulitura a secco con pennelli morbidi,
spugne o gomme di durezza e compattezza a discrezione della D.L.., e aspirazione del particellato con microaspiratori. - Asportazione di materiale incongruo e dei depositi con scarsa coerenza o di scialbature soprammesse coprenti gli strati di finitura originali o di grossolani rifacimenti per bisturi. - Pulitura localizzata e controllata con impacco di polpa di cellulosa ed acqua demineralizzata. - Rimozione meccanica localizzata di scialbature soprammesse coprenti gli strati di finitura originali con microsabbiatrice tipo odontoiatrico con farine vegetali. Inclusi i saggi per la scelta della calibratura degli strumenti e della metodologia adeguata. - Applicazione di compresse imbevute di sali organici acqua e ammoniaca, per la rimozione in zone localizzate di oli, vernici, cere, decapanti neutri etc. sia con scarsa coerenza che compatti; inclusi i saggi per l'individuazione e la calibratura del prodotto idoneo, la preparazione del prodotto stesso e la successiva rimozione degli eccessi dalla superficie trattata con pennellesse, spazzole e bisturi. - Pulitura localizzata e controllata con impacchi di polpa di cellulosa e ammonio carbonato con interposizione di carta giapponese, previo test per la determinazione della durata degli impacchi e le quantità di prodotto da applicare,da eseguirsi in presenza della d.l. - Trattamento biocida da eseguire a pennello o con siringhe per attacchi biologici per la rimozione di incrostazioni, patine o pellicole determinate da colonie di microrganismi, con prodotti preventivamente testati - Estrazioni di sali solubili mediante applicazione di compresse assorbenti con sepiolite o polpa di cellulosa ed acqua demineralizzata con la salvaguardia delle zone circostanti. - Riadesione a pressione controllata di frammenti di modesta dimensione senza imperniatura, di parti fratturate o pericolanti mediante immissione con siringhe di calce idraulica micronizzata, polvere di marmo e resina acrilica in soluzione acquosa e successiva puntellatura. - Riadesione con imperniatura di frammenti precedentemente distaccati, o come armatura di sostegno per integrazioni delle lacune su elementi deteriorati; assemblaggio delle parti fratturate e pericolanti, da realizzarsi tramite microperforazioni, pulizia dei fori ed immissione di barrette in vetroresina e successiva iniezione di resina epossidica bicomponente o malte speciali a base di calce idrauliche micronizzate, polvere di marmo e resina acrilica in soluzione acquosa fino al riempimento dei fori. Inclusa la pulitura, la preparazione delle interfacce o adattamento delle sedi per i perni, e la successiva rimozione della resina in eccesso e puntellatura in legno. - Riconfigurazione di superfici lisce o sagomate, suture delle anfrattuosità e integrazione delle parti mancanti con stucca tura a livello, con maltine confezionate in cantiere, composta di calce idraulica tipo naturale, inerti selezionati e desalinizzati, pigmenti naturali e resina acrilica in soluzione acquosa; inclusi i saggi per la composizione della malta idonea per colorazione e granulometria, la lavorazione superficiale per costituire la sagoma e la forma dell'originale; pulitura eventuale dei residui circostanti. - Microstuccatura con malta di grassello di calce e polvere di marmo: nei casi di microfratturazioni, micro fessurazioni e scagliatura; inclusi i saggi per la composizione della malta Idonea per colorazione e granulometria, la lavorazione e superficiale della stessa e pulitura eventuale dei residui circostanti. - Reintegrazione cromatica di lacune precedentemente stuccate e non, abrasioni o discontinuità cromatiche degli strati di finitura, con tecnica riconoscibile ad acquerello o velatura o con altra tecnica compatibile, al fine di restituire unità di lettura cromatica dell'opera. Inclusi i saggi per l'individuazione della miscela pigmento- legante più idonea, alla preparazione delle tinte. - Finitura delle superfici a vista con integrazione cromatica e velatura o a selezione cromatica o rigatino eseguito ad acquerello comprese le tracce di doratura sugli stucchi a motivo fitoforme o altro. - Documentazione fotografica dell'opera, sia cartacea che su supporto digitale , prima, durante e dopo l'intervento e relazione
finale degli interventi eseguiti. Inclusi gli oneri relativi alla realizzazione dei tasselli, per la determinazione del livello di pulitura, del tempo delle applicazioni, delle quantità di prodotto, per la scelta della calibratura degli strumenti e della metodologia adeguata alla realizzazione dei saggi per l'individuazione della miscela pigmento-legante più idonea, alla preparazione delle tinte per le reintegrazione cromatica ed alle annotazioni di dati tecnici nel corso dell'intervento. Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Restauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. La misurazione sarà eseguita per forme geometriche esterne alle decorazioni, compensando anche le parti interne prive di elementi decorativi, e sul piano verticale o orizzontale.
AN.PE.03 - Pulitura di superfici modanate in stucco su pareti e su volte, da eseguire secondo la seguente metodologia: - Pulitura a secco con pennelli morbidi, spugne o gomme di durezza e compattezza a discrezione della D.L., e aspirazione del particellato con microaspiratori. - Asportazione di materiale incongruo e dei depositi con scarsa coerenza o di scialbatura soprammesse coprenti gli strati di finitura originale o di grossolani rifacimenti per bisturi. - Pulitura localizzata e controllata con impacco di polpa di cellulosa ed acqua demineralizzata. - Rimozione meccanica localizzata di scialbature soprammesse coprenti gli strati di finitura originali con micro sabbiatrice di tipo odontoiatrico. - Pulitura localizzata e controllata con impacchi di polpa di cellulosa ed ammonio carbonato con interposizione di carta giapponese, previo test per la determinazione della durata degli impacchi e la quantità di prodotto da applicare, da eseguirsi in presenza della D.L. - Trattamento biocida da eseguirsi a pennello o con siringhe perla rimozione di incrostrazione, patine o pellicole determinate da colonie di microrganismi, con prodotti preventivamente testati. - Estrazione di sali solubili mediante applicazione di compresse assorbenti con sepiolite o polpa di cellulosa ed acqua demineralizzata con la salvaguardia delle zone circostanti. - Microstuccature con malta di grassello di calce e polvere di marmo, nei casi di micro fratturazioni, micro fessurazioni e scagliatura; inclusi i saggi per la composizione della malta idonea per la colorazione e granulometria, la lavorazione superficiale della stessa e pulitura eventuale di residui circostanti. - Reintegrazione cromatica di lacune precedentemente stuccate e non, abrasioni o discontinuità cromatiche degli strati di finitura, con tecnica riconoscibile ad acquerello o velatura o con altra tecnica tecnica compatibile, al fine di restituire unità di lettura cromatica dell'opera. Inclusi i saggi per l'individuazione della miscela pigmento-legante più idonea, alla preparazione delle tinte. Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Restauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
AN.PE.04 - Riconfigurazione superfici modanate in stucco su parete e su volte da eseguire secondo la seguente metodologie: - Pulitura a secco con pennelli morbidi, spugne o gomme di durezza e compattezza a discrezione della D.L., e aspirazione di particellato con microaspiratori. - Asportazione di materiale incongruo e dei depositi con scarsa aderenza o di grossolani rifacimenti metiante microscalpelli.
- Trattamento biocida da eseguirsi a pennello o con siringhe per at- tacchi biologici per la rimozione di incrostazioni, patine o pelli- xxxx determinate da colonie di microorganismi, con prodotti preven- tivamente testati. estrazione dei sali mediante applicazione di com- presse assorbenti con sepiolite o polpa di cellulosa ed acqua demi-
neralizzata. - Riconfigurazione di superficie lisci o sagomate, su- ture delle anfrattuosità ed integrazione delle parti mancanti con stuccature a livello con maltine confezionate in cantiere composte da calce idraulica tipo naturale inerti selezionati e desalinizzati, pigmenti naturali e resine acriliche in soluzione acquosa; inclusi i saggi per la composizione della malta idonea per composizione e gra- nulometria, la lavorazione superficiale per costituire la sagoma e la forma dell'originale; pulitura eventuale dei residui circostanti.
- Microstuccatura con malta di grassello di calce e polvere di mar- mo, nei casi di microfratturazione, microfessurazione e scagliatura; inclusi i saggi per la composizione della malta idonea, per colora- zione e granulometria, la lavorazione superficiale della stessa e pulitura eventuale dei residui circostanti. - Finitura della super- ficie a vista con integrazione cromatica a velatura o a selezione cromatica o rigatino eseguita ad acquerello. - Documentazione foto- grafica dell'opera, sia cartacea che su supporto informatico prima, durante e dopo l'intervento di restauro e relazione finale. Inclusi gli oneri relativi alla realizzazione dei tasselli, per la determi- nazione del livello di pulitura, del tempo di applicazione, delle quantità di prodotto, per la scelta della calibratura degli strumen- ti e della metodologia adeguata alla realizzazione dei saggi per l'individuazione della miscela pigmento-legante più idonea. Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Restauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. la misurazione sarà ese- guita per dm2 di superfici eseguita.
AN.PE.05 - Restauro di superfici marmoree a rivestimento di pareti, interno alla cappella secondo le seguenti metodologie: - Aspirazione del porticellato con microaspiratori. - Spolveratura con pennelli morbidi. - Asportazione di materiale incongruo e dei depositi con scarsa coerenza o di grossolani rifacimenti per bisturi. - Rimozione di elementi metallici, grappe, chiodi, staffe di trattenuta, perni etc, con la massima cautela nella fase di asportazione per non danneggiare la zona circostante. - Sostituzione o ricollocazione degli elementi metallici previo trattamento con inibitori al processo di ossidazione e protezione delle superfici con antiossidanti che rispettino la cromia originale, da eseguirsi con solvente volatile per accelerare l'evaporazione dell'acqua, e garantire la totale essiccazione del manufatto, previa irrorazione delle superfici metalliche.
- Pulitura delle superfici con spugne o spazzole in setole morbide con acqua demineralizzata e detergenti neutri - Pulitura delle su- perfici a vista, eseguita con impacchi emollienti, se necessario debolmente basici, avendo cura di utilizzare un impacco appena umi- do. - Estrazione dei sali con impacchi di sepiolite o attapulgita ed acqua deionizzata previa interposizione di carta giapponese - Conso- lidamento localizzato delle superfici de coese ed incoerenti, trami- te l'applicazione di resina acrilisiliconica in soluzione al 10-20%, eseguita a pennello o a spruzzo. - Imperniatura per l'assemblaggio di parti fratturate o a sostegno di elementi lapidei mancanti ma configurabili, con perni in vetroresina e resina epossidica bicompo- nente. - Cucitura delle lesioni con barra al titanio o acciao inox o perni in plexiglas a discrezione della d.l. e iniezioni di resina epossidica. - Riconfigurazione delle superfici , da eseguirsi con maltina speciale a base di polvere di marmo unita a inerti prove- nienti dalla macinazione della pietra uguale all'originale a granu- lometria controllata e pigmenti naturali, data in opera leggermente arretrata rispetto alla superficie e sottotono rispetto all'origina- le, previa campionatura delle tinte. - Collocazione di grappe e/o staffe di sostegno in acciaio inox Aisi 316 per l'ancoraggio e malta compatibile con i materiali di base. - Riconfigurazione delle moda- nature, previo calco, da eseguirsi con maltina speciale a base di polvere di marmo unita a inerti: provenienti dalla macinazione della pietra uguale all'originale a granulometria controlla e pigmenti na-
turali, data in opera leggermente arretrata rispetto alla superficie e sottotono rispetto all'originale previa campionatura delle tinte.
- Integrazione pittorica a rigatino o selezione cromatica - Prote- zione superficiale tramite trattamento con idrorepellenti acrilisi- liconici o cere microcristalline o cere naturali a scelta della d.l. reversibili e che non alterino la cromia originale, da eseguirsi a tampone o a pennello. - Documentazione fotografica dell'opera sia cartacea che su supporto informatico prima, durante e dopo l'inter- vento di restauro e relazione finale. Inclusi gli oneri relativi alla realizzazione dei tasselli, per la determinazione del livello di pulitura, del tempo di applicazione, delle quantità di prodotto. Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Re- stauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magi- stero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
AN.PE.06 - Restauro delle modanature marmoree a rivestimento di parete interno cappella secondo le seguenti metodologie: - Spolveratura con pennelli morbidi e aspirazione del particelIato con microaspiratori. - Asportazione di materiale incongruo e di depositi con scarsa coerenza o di grossolani rifacimenti mediante bisturi. - Rimozione di elementi metallici con la massima cautela nella fase di asportazione per non danneggiare la zona circostante. - Sostituzione e ricollazione di elementi metallici con la massima cautela nella fase di asportazione per non danneggiare la zona circostante. - Pulitura delle superfici con spugne o spazzole in setole morbide con acqua demineralizzata e detergenti neutri. - Pulitura delle superfici a vista eseguita con impacchi emolienti, se necessario debolmente basici. - Consolidamento localizzato delle superfici decoese ed incoerenti, tramite l'applicazioni di resine acrilisiliconica in soluzione al 10-20% eseguita a pennello o a spruzzo. - Imperniatura per l'assemblaggio di parti fratturate o a sostegno di elementi mancanti con perni in vetroresina. - Cucitura delle lesioni con barre al titanio o acciaio inox o perni in plexiglass a discrezione della D.L.e iniezioni di resina epossidica.
- Riconfigurazione delle superfici da eseguirsi con maltina speciale
a base di polveri di marmo unita a inerti provenienti dalla macinazione della pietra uguale all'originale a granulometria controllata e pigmenti naturali, data in opera leggermente arretrata rispetto alla superficie originale. - Integrazione pittorica a rigatino o selezione cromatica - Protezione superficiale tramite trattamento con idrorepellenti acrilisiliconici o cere naturali a scelta della D.L. , reversibili e che non alterino la cromia originale, da eseguirsi a tampone o pennello. - Documentazione fotografica dell'opera sia cartacea che su supporto informatico prima, durante e dopo l'intervento di restauro e relazione finale. Inclusi gli oneri relativi alla realizzazione dei tasselli, per la determinazione del livello di pulitura, del tempo di applicazione, delle quantità di prodotto. Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Restauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
AN.PE.07 - Risistemazione e livellamento del piano di calpestio della cappella e restauro di marmi con decorazioni a tarsie a motivi compositi presenti nel pavimento all' interno della cappella secondo le seguenti metodologie: - Velinatura con Calicot (cencio di nonna) o con telina inglese in singolo o doppio strato con collanti solubili in acqua ed alcool, preventivo allo smonto dell'opera con tarsie marmoree, al fine di mantenere l'integrità della decorazione.
- Smontaggio delle tarsie in corrispondenza del piano di calpestio sollevato, ove la pavimentazione è sollevata o di parte di questa, che risultano danneggiati o mal posizionate, da esguirsi con la mas- sima cautela, con l'ausilio di imbracature, cinghie, argani a mano, attrezzi manuali, rulli in legno duro e pedane di sostegno in legno.
- Rilievo dell'opera e catalogazione di tutti i pezzi smontati, pre- via autorizzazione della D.L. Spolveratura con pennelli morbidi e aspirazione del particellato con microaspiratori. - Risistemazione del piano di calpestio ove necessario con smontaggio di tutta la parte sollevata e rifacimento del massetto in cemento compreso ogni onere per l'esecuzione di saggi. - Collocazione nella sede originale con e stesse modalità delle precedente dismissione. - Sistemazione e livellamento del piano di calpestio della cappella ove necessario con smontaggio di tutta la parte sollevata e rifacimento del masset- to in cemento. - Smonto di parti o di tarsie dell'opera, che risul- tino distaccate o mal posizionate, da eseguire con la massima caute- la, con l'ausilio di imbracature, cinghie, argani a mano, attrezzi manuali, rulli in legno duro e pedane di sostegno in legno. - Rilie- vo dell'opera e catalogazione di tutti i pezzi smontati, previa au- torizzazione della DD.LL. - Spolveratura con pennelli morbidi e aspirazione del particellato con micro aspiratori. - Dismissione delle vecchie stuccature incoerenti o superfetazioni in gesso o ce- mentizie, con azione meccanica di precisione, esercitata con l'ausi- lio di vibroincisori e microscalpelli tipo odontoiatrici, con la massima cura onde evitare danni al materiale litico. - Eventuale ri- mozione di elementi metallici, grappe, chiodi, staffe di trattenuta, perni etc, con la massima cautela nella fase di asportazione per non danneggiare la zona circostante. - Sostituzione o ricollocazione de- gli elementi metallici previo trattamento con inibitori al processo di ossidazione e protezione delle superfici con antiossidanti che rispettino la cromia originale, da eseguirsi con solvente volatile per accelerare l'evaporazione dell'acqua, e garantire la totale es- siccazione del manufatto, previa irrorazione delle superfici metal- liche. - Pulitura delle superfici con spugne o spazzole in setole morbide con acqua demineralizzata e detergenti neutri. - Pulitura delle superfici a vista, eseguita con impacchi emollienti, se neces- sario debolmente basici, avendo cura di utilizzare un impacco appena umido. - Pulitura controllata e localizzata con impacchi di polpa di cellulosa ed ammonio carbonato previa interposizione di carta giap- ponese - Consolidamento localizzato delle superfici decoese ed in- coerenti, tramite l'applicazione di resina acrilisiliconica in solu- zione al 10-20%, eseguita a pennello o a spruzzo. - Riadesione dei frammenti distaccati o instabili, tramite resina epossidica in pa- sta, previa rimozione dei residui di colla a caldo (resina naturale a base di colofonia o pece greca utilizzata per l'adesione delle tessere) dell'interfaccia tra supporto marmore e tessera. - Riconfi- gurazione delle superfici, (rifacimento e\o riempimento delle man- canze) da eseguirsi con maltina speciale a base di polvere di marmo unita a inerti provenienti dalla macinazione della pietra uguale al- l'originale a granulometria controllata e pigmenti naturali, data in opera leggermente arretrata rispetto alla superficie e sottotono, previa campionatura delle tinte. - Stuccatura accurata delle fessu- razioni, delle traccie decorative ormai prive di colore e delle com- mettiture di riassemblaggio dei frammenti delle tessere musive, da eseguirsi con maltina speciale composta da polvere di marmo, pigmen- ti naturali, pece greca, colofonia e/o resina acrilica in emulsione acquosa. - Integrazione pittorica a rigatino o selezione cromatica.
- Protezione superficiale tramite trattamento con idrorepellenti acrilisiliconici o cere chimiche microcristalline, reversibili e che non alterino la cromia originale, da eseguirsi a tampone o a pennel- lo. - Documentazione fotografica dell'opera sia cartacea che su sup- porto informatico prima, durante e dopo l'intervento di restauro e relazione finale. Inclusi gli oneri relativi alla realizzazione dei tasselli, per la determinazione del livello di pulitura, del tempo di applicazione, delle quantità di prodotto. Tutte le operazioni do- vranno essere eseguite esclusivamente da Restauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro fi- nito a perfetta regola d'arte.
AN.PE.08 - Risistemazione e livellamento del piano di calpestio in corrispondenza della scalinata e restauro della scalinata in marmo dell'altare all'interno della cappella secondo le seguenti metodologie: - Velinatura con Calicot o con telina inglese in singolo o doppio strato con collanti solubili in acqua ed alcol. - Spolveratura con pennelli morbidi ed aspirazione con microaspiratori. - Smontaggio dei gradini ove la pavimentazione è sollevata di parte di questa che risultano danneggiati o mal posizionate, da esguirsi con la massima cautela, con l'ausilio di imbracature, cinghie, argani a mano, attrezzi manuali, rulli in legno duro e pedane di sostegno in legno. - Collocazione nella sede originale con e stesse modalità delle precedente dismissione. - Dismissione delle vecchie stuccature incoerenti o superfetazioni in gesso o cementizie, con azione meccanica di precisione, esercitata con l'ausilio di vibroincisori e microscalpelli tipo odontoiatrici.
- Pulitura delle superfici con spugne o spazzole in setole morbide,
con acqua demineralizzata e detergenti neutri. - Pulitura delle superfici eseguita con impacchi emollienti, se necessario leggermente basici. - Pulitura controllata e localizzata con impacchi di polpa di cellulosa ed ammonio carbonato previa interposizione di carta giapponese. - Consolidamento localizzato delle superfici decoese ed incoerenti tramite l'applicazione di resina acrilisiliconica in soluzione 10-20%. - Riadesione dei frammenti distaccati o instabili tramite resina epossidica in pasta.
- Riconfigurazione delle superfici, da eseguirsi con maltina speciale, a base di polvere di malta unita ad inerti provenienti dalla macinazione della pietra uguale all'originale a granulometria controllata e pigmenti naturali, data in opera leggermente arretrata rispetto alla superficie e sottotono, previa campionatura delle tinte. - Stuccatura accurata delle fessurazioni e delle commettiture di riassemblaggio dei frammenti da eseguirsi con maltina speciale composta da polvere di maltina pigmenti naturali, pece greca e resina acrilica in emulsione acquosa. - Integrazione pittorica a rigatino o selezione cromatica. - Protezione superficiale tramite trattamento con idrorepellenti acrisiliconici o cere chimiche microcristalline, reversibili e che non alterino la cromia originale, da eseguirsi a tampone o pennello. -Documentazione fotografica dell'opera sia cartacea che su supporto informatico prima, durante e dopo l'intervento di restauro e relazione finale. Inclusi gli oneri relativi alla realizzazione dei tasselli, per la determinazione del livello di pulitura, del tempo di applicazione, delle quantità di prodotto. Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Restauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
AN.PE.09 - Restauro di porte in legno all'interno della cappella secondo le seguenti metodologie: - Spolveratura con pennelli morbidi. - Disinfestazione da attacchi di insetti xilofogi con permetrina. - Eliminazione a bisturi delle verniciature esistenti e\o pulitura delle superfici con miscele solventi e rimozione degli smalti olio sintetici; - Consolidamento degli elementi, che lo richiedono, con Xxxxxxxx X00, dato a siringa. - Restauro della vecchia serratura - Rifacimento degli elementi decorativi intagliati e dei motivi plastici ornamentali mancanti con identico profilo degli esistenti e con stessa essenza lignea trattate con gesso di Bologna - Stuccatura delle lacune con gesso di Bologna, trattamento per l'arresto dell'ossidazione e protezione degli elementi metallici. - Nutrimento del legno, protezione finale con vernici a base di cere disciolte in idoneo solvente e pitturazione con tecniche antiche e materiali compatibili con i materiali di base; Per le parti in lamierino di ferro: - Spolveratura e sgrassatura generale con acetone e trielina, pulitura meccanica per l'asportazione di ossidi di ferro ben concretizzati. Abbondante risciacquo con acqua deionizzata per favorire l'eliminazione di
eventuali depositi, successiva asciugatura con aria compressa. - Protezione della lamiera con cera microcristallina disciolta in Ligroina al 2%, stesa a pennello ed eventuale spannatura. Comprendente, lo smontaggio di tutte le parti, compresi gli oneri per l'accatastamento provvisorio nell'ambito del cantiere. - Documentazione fotografica dell'opera sia cartacea che su supporto informatico prima, durante e dopo l'intervento di restauro e relazione finale. Inclusi gli oneri relativi alla realizzazione dei tasselli, per la determinazione del livello di pulitura, del tempo di applicazione, delle quantità di prodotto. Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Restauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. La misurazione verrà considerata una sola faccia a mq di portone.
AN.PE.10 - Restauro delle fasce in legno di qualsiasi larghezza, poste nelle comici della chiesa secondo le seguenti metodologie - Disinfestazione da attacchi di insetti xilofogi con permetrina - Pulitura delle superfici con miscele solventi. - Consolidamento della preparazione a gesso dove fosse necessario con colletta o con emulsione acrilica - Stuccatura delle lacune con gesso di Bologna ed integrazione cromatica a rigatino o selezione con colori ad acquerello. - Consolidamento degli elementi che lo richiedono con Polaroid B72. - Rifacimento elementi lignei mancanti con identico profilo degli esistenti a stessa essenza, nelle fenditure collocazione di liste di legno , con la stessa direzione delle fibre adiacenti. - Trattamento per l'arresto dell'ossidazione e protezione degli elementi metallici. - Nutrimento del legno. - Protezione finale con vernice a base di cere disciolte in soluzione. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
AN.PE.11 - Restauro di grate in ferro battuto lavorato artigianalmente all'ingresso della cappella secondo le seguenti metodologie: - Smonto delle grata o di parti di questa, che risultano danneggiati o mal posizionate, da eseguire con la massima cautela, con l'ausilio di imbracature, cinghie, argani a mano, attrezzi manuali, rulli in legno duro e pedane di sostegno in legno.
- Rilievo dell'opera e catalogazione di tutti i pezzi smontati, previa autorizzazione della DD.LL. - Adeguato imballaggio dell'opera da trasportare, per dimensione e peso, mediante cassa in legno con tavolatura di abete, chiodatura a uno o più ordini di fasciame, compreso polistirolo in lastre di vario spessore, ovatta, tela, fogli di polietilene con bolle d'aria o altro materiale idoneo alla protezione dell'opera all'interno della cassa. La cassa dovrà essere bloccata con cinghie di sicurezza durante il trasporto delle opere nel laboratorio di restauro presso il cantiere o in laboratorio esterno previa autorizzazione della DD.LL. - Rimozione delle incrostazioni e delle ossidazioni con azione meccanica di precisione, operata con bisturi, graffietti, spazzolini rotanti montate su microfrese, o microsabbiattura con silice.
- Inibizione del processo d'ossidazione con impacchi chimici passi- vanti, impiegando inibitori oleosi. Il trattamento dovrà essere ido- neo sia per l'efficacia dell'azione inibente, sia per la cromia ori- ginale, garantendo il rispetto delle superfici e della patina origi- nale. - Rifacimento di eventuali parti mancanti con nuovi elementi da differenziare con gli originali con diversa finitura superficia- le. - Incollaggio dei frammenti con resina epossidica ed eventuale imperniatura con barrette in acciaio inox. - Stuccatura delle crepe e delle cricche, con un impasto di silice colloidale ed elastomero o con resina epossidica caricata con inerti ed azzurranti anti ingial- limento, inclusa la correzione cromatica da effettuarsi con pigmenti naturali. - Collocazione nella sede attuale con le stesse modalità della precedente dismissione. - Protezione delle superfici con anti- ossidanti che rispettino la cromia originale, da eseguirsi con sol-
vente volatile per accelerare l'evaporazione dell'acqua, e garantire la totale essiccazione del manufatto, previa irrorazione delle su- perfici metalliche. - Documentazione fotografica dell'opera sia car- tacea che su supporto informatico prima, durante e dopo l'intervento di restauro e relazione finale. Inclusi gli oneri relativi alla rea- lizzazione dei tasselli, per la determinazione del livello di puli- tura, del tempo di applicazione, delle quantità di prodotto. Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Restaurato- ri qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
AN.PE.12 - Restauro di sarcofago a parete con struttura in muratura rivestito da lastre in marmo policromo con decorazioni a basso rilievo e statuette a tutto tondo ed epigrafe tombale secondo le seguenti metodologie: - Velinatura con Xxxxxxx (cencio di nonna) o con telina inglese in singolo o doppio strato con collanti solubili in acqua ed alcool, preventivo allo smonto dell'opera con tarsie marmoree, al fine di mantenere l'integrità della decorazione.
- Smonto dell'opera o di parti di questa, che risultano distaccate o mal posizionate, da eseguire con la massima cautela, con l'ausilio di imbracature, cinghie, argani a mano, attrezzi manuali, rulli in legno duro e pedane di sostegno in legno. - Rilievo dell'opera e, catalogazione di tutti i pezzi smontati, previa autorizzazione della DD.LL. - Adeguato imballaggio dell'opera da trasportare, per dimen- sione e peso, mediante cassa in legno con tavolatura di abete, chio- datura a uno o più ordini di fasciame, compreso polistirolo in la- stre di vario spessore, ovatta, tela, fogli di polietilene con bolle d'aria o altromateriale idoneo alla protezione dell'opera all'inter- no della cassa. La cassa dovrà essere bloccata con cinghie di sicu- rezza durante il trasporto delle opere nel laboratorio di restauro presso il cantiere o in laboratorio esterno previa autorizzazione della D.L. - Spolveratura con pennelli morbidi e aspirazione del particellato con microaspiratori. - Preconsolidamento nei casi di distacchi disgregazione polverizzazione, mediante impregnazione con resina acrilica in soluzione o con silicato di etile per mezzo di pennelli, siringhe e pipette, da trattare steso a più passate fino al raggiungimento del nucleo sano, per la ricostruzione delle pro- prietà meccaniche del materiale originale. L'operazione va eseguita in seguito all'estrazione dei sali. - Asportazione di materiale in- congruo e dei depositi con scarsa coerenza o di grossolani rifaci- menti per bisturi. - Dismissione delle vecchie stuccature incoerenti o superfetazioni in gesso o cementizie o di qualsiasi altro materia- le non coerente con l'originale, con azione meccanica di precisione, esercitata con l'ausilio di vibroincisori e microscalpelli, con la massima cura onde' evitare danni al materiale litico. - Rimozione di elementi metallici, grappe, chiodi, staffe di trattenuta, perni etc, con la massima cautela nella fase di asportazione per non danneggia- re la zona circostante. - Sostituzione o ricollocazione degli ele- menti metallici previo trattamento con inibitori al processo di os- sidazione e protezione delle superfici con antiossidanti che rispet- tino la cromia originale, da eseguirsi con solvente volatile. - Pulitura delle superfici con spugne o spazzole in setole morbide con acqua demineralizzata e detergenti neutri. - Pulitura delle superfi- ci mediante getti di vapore acqueo a bassa pressione, per la rimo- zione di accumuli di sporco e/o cere vecchie o alterate. - Pulitura delle superfici a vista, eseguita con impacchi emollienti, se neces- sario debolmente basici, avendo cura di utilizzare un impacco appena umido. - Applicazione di sostanze complessanti a tampone per l'as- sorbimento di ossidi di ferro, di rame, etc; inclusi i saggi per l'individuazione del prodotto idoneo, la preparazione del prodotto stesso e la successiva rimozione degli eccessi dalla superficie trattata. - Pulitura con impacchi con resine a scambio ionico - Pu- litura localizzata e controllata con impacchi di polpa di cellulosa ed ammonio carbonato con interposizione di carta giapponese, previo
test per la determinazione della durata degli impacchi e le quantità di prodotto da applicare .
- Estrazione dei sali con impacchi di sepiolite o attapulgita ed ac- qua deionizzata previa interposizione di carta giapponese - Consoli- damento localizzato delle lastre di marmo distaccate dal supporto o delle superfici fessurate, instabili e pericolanti, mediante l'ap- plicazione di resina acrilisiliconica in soluzione al 10-20%, ese- guita a pennello o a spruzzo.
- Adeguata velinatura con Calicot (cencio di nonna) o con telina in- glese in singolo o doppio strato con collanti solubili in acqua ed alcool. - Riadesione delle lastre di marmo distaccate dal supporto o delle superfici fessurate, instabili e pericolanti a mezzo di ade- guate siring\1e, con l'immissione calce idraulica naturale microniz- zata, polvere di marmo e resina acrilica in soluzione acquosa. - Im- perniatura per l'assemblaggio di parti fratturate o a sostegno di elementi lapidei mancanti ma configurabili, con perni in vetroresina e resina epossidica bicomponente. - Cucitura delle lesioni con barra al titanio o acciao inox a discrezione della D.L. e iniezioni di re- sina epossidica - Riconfigurazione delle superfici decorative, da eseguirsi con maltina speciale a base di polvere di marmo con inerti provenienti dalla macinazione della pietra uguale all'originale a granulometria controllata e pigmenti naturali, unita a matrice di calce idraulica naturale perfettamente bianca per marmi bianchi e calce pozzolanica per marmi prevalentemente scuri, data in opera leggermente arretrata rispetto alla superficie e sottotono rispetto all'originale, previa campionatura delle tinte. - Riadesione delle tarsie marmoree distaccate o instabili, tramite resina epossidica in pasta, previa rimozione dei residui di colla a caldo (resina natura- le a base di colofonia o pece greca utilizzata per l'adesione delle tessere) dell'interfaccia tra supporto marmoreo e tessera. - Adesio- ne di nuove tarsie marmore e con le stesse caratteristiche di quelle originarie, nel caso in cui sia riconfigurabile la decorazione ori- ginaria, tramite calce idraulica naturale micronizzata, polvere di marmo e resina acrilica in soluzione acquosa, nell'interfaccia tra supporto marmoreo e tessera. Nel caso in cui non si conoscano le originarie caratteristiche delle tessere, queste verranno sostituite con l'applicazione di maltine speciali a base di polvere di marmo a granulometria controllata e pigmenti naturali, unita a matrice di calce idraulica perfettamente bianca, per ottenere una colorazione chiara e calce pozzolanica per colorazioni prevalentemente scure, secondo le indicazioni della d.l., data in opera leggermente arre- trata rispetto alla superficie. - Collocazione nella sede attuale degli elementi precedentemente dimessi da eseguire con la massima cautela, con l'ausilio di imbracature, cing\1ie, argani a mano, at- trezzi manuali, rulli in legno duro e pedane di sostegno in legno poste con qualsiasi inclinazione. - Collocazione di grappe e/o stat- fe di sostegno in acciaio inox Aisi 316 per l'ancoraggio e malta compatibile con i materiali di base. - Stuccatura accurata delle fessurazioni, delle tracce decorative ormai prive di colore e delle commettiture di riassemblaggio dei frammenti e delle tarsie marmo- ree, da eseguirsi con maltina speciale composta da polvere di marmo, pigmenti naturali, pece greca, colofonia e/o resina acrilica in so- luzione acquosa. - Reintegrazione cromatica di lacune precedentemen- te stuccate e non, abrasioni o discontinuità cromatiche degli strati di finitura, con tecnica riconoscibile a selezione cromatica o a tecnica del tratteggio, o con colori a vernice, al fine di restitui- re unità di lettura cromatica dell'opera. Inclusi i saggi per l'in- dividuazione della miscela pigmentolegante più idonea, alla prepara- zione delle tinte. - Protezione superficiale tramite trattamento con cere chimiche microcristalline o cere naturali a scelta della d.l., reversibili e che non alterino la cromia originale, da eseguirsi esclusivamente manualmente a tampone con l'ausilio di stracci ben puliti. - Documentazione fotografica sia cartacea che su supporto informatico prima, durante e dopo l'intervento di restauro e rela- zione finale. Inclusi gli oneri relativi alla realizzazione dei tas- selli, per la determinazione del livello di pulitura, del tempo di
applicazione, delle quantità di prodotto. Tutte le operazioni do- vranno essere eseguite esclusivamente da Restauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro fi- nito a perfetta regola d'arte.
AN.PE.13 - Restauro di balaustra d'ingresso della cappella con colonnine in marmo e decorazioni ad intarsio secondo le seguenti metodologie: - Velinatura con Calicot (cencio di nonna) o con telina inglese in singolo o doppio strato con collanti solubili in acqua ed alcool, preventivo allo smonto dell'opera con tarsie marmoree, al fine di mantenere l'integrità della decorazione. - Smonto dell'opera o di parti di questa, che risultano distaccate o mal posizionate, da eseguire con la massima cautela, con l'ausilio di imbracature, cinghie, argani a mano, attrezzi manuali, rulli in legno duro e pedane di sostegno in legno. - Rilievo dell'opera e catalogazione di tutti i pezzi smontati, previa autorizzazione della D.L. - Adeguato imballaggio dell'opera da trasportare, per dimensione e peso, mediante cassa in legno con tavolatura di abete, chiodatura a uno o più ordini di fasciame, compreso polistirolo in lastre di vario spessore, ovatta, tela, fogli di polietilene con bolle d'aria o altro materiale idoneo alla protezione dell'opera all'interno della cassa. La cassa dovrà essere bloccata con cinghie di sicurezza durante il trasporto delle opere nel laboratorio di restauro presso il cantiere o in laboratorio esterno previa autorizzazione della
D.L. - Spolveratura con pennelli morbidi e aspirazione del particellato con microaspiratori. - Preconsolidamento nei casi di distacchi disgregazione polverizzazione, mediante impregnazione con resine acrliche in soluzione o con silicato di etile per mezzo di pennelli, siringhe e pipette, da trattare steso a più passate fino al raggiungimento del nucleo sano, per la ricostruzione delle proprietà meccaniche del materiale originario. L'operazione va eseguita in seguito all'estrazione di sali. - Asportazione di materiale incongruo e dei depositi con scarsa coerenza o di grossolani rifacimenti per bisturi. - Dismissione delle vecchie stuccature incoerenti o superfetazioni in gesso o cementizie o di qualsiasi altro materiale non coerente con l'originale, con azione meccanica di precisione, esercitata con l'ausilio di vibro incisori e micro scalpelIi, con la massima cura onde evitare danni al materiale litico. - Rimozione di elementi metallici, grappe, chiodi, staffe di trattenuta, perni etc, con la massima cautela nella fase di asportazione per non danneggiare la zona circostante. - Sostituzione o ricollocazione degli elementi metallici previo trattamento con inibitori al processo di ossidazione e protezione delle superfici con antiossidanti che rispettino la cromia originale, da eseguirsi con solvente volatile. - Pulitura delle superfici con spugne o spazzole in setole morbide con acqua demineralizzata e detergenti neutri. - Pulitura delle superfici mediante getti di vapore acqueo a bassa pressione, per la rimozione di accumuli di sporco da eseguirsi con spugne e cotone imbevuto con acqua deionizzata o idonei solventi. - Pulitura delle superfici con spugne o spazzole in setole morbide con acqua demineralizzata e detergenti neutri.
- Pulitura delle superfici a vista, eseguita con impacchi emollien- ti, se necessario debolmente basici, avendo cura di utilizzare un impacco appena umido. - Applicazione di sostanze complessanti a tam- pone per l'assorbimento di ossidi di ferro, di ram,e, etc; inclusi i saggi per l'individuazione del prodotto idoneo, la preparazione del prodotto stesso e la successiva rimozione degli eccessi dalla super- ficie trattata.
- Pulitura localizzata e controllata con impacchi di polpa di cellu- losa ed ammonio carbonato con interposizione di carta giapponese, previo test per la determinazione della durata degli impacchi e le quantità di prodotto da applicare. - Estrazione dei sali con impac- chi di sepiolite o attapulgita ed acqua deionizzata previa interpo- sizione di carta giapponese. - Consolidamento localizzato di lastre
di marmo distacate dal supporto o dalle superficie fessurate, insta- bili e pericolanti, mediante applicazione di resina acrilsiliconica in soluzione al 10- 20%, eseguita a pennello o a spruzzo. - Adegua- ta velinatura con Calicot (cencio della nonna) o con telina inglese a doppio strato con collanti solubili in acqua e alcool. - Riadesio- ne delle lastre di marmo distaccate dal supporto o dalle superfici fessurate, instabili e pericolanti a messo di adeguate siringhe, con l'immissione di calce idraulica naturale micronizzata, polvere di marmo di resina acrilica in soluzione acquosa. - Imperniatura per l'assemblaggio di parti fratturate o di sostegno di elementi lapidei mancanti ma configurabili, con perni in vetroresina epossidica bi- componente. - Cucitura delle lesioni con barra al titanio o acciaio inox a discrezione della DD.LL. e iniezione di resina epossidica. - Riconfigurazione delle superfici decorative, da eseguirsi con malti- na speciale a base di polvere di marmo con inerti provenienti dalla macinazione della pietra uguale all'originale a granulometria con- trollata e pigmenti naturali, unita a matrice di calce idraulica na- turale perfettamente bianca per marmi bianchi e calce pozzolanica per marmi prevalentemente scuri, data in opera leggermente arretrata rispetto alla superficie e sottotono rispetto all'originale, previa campionatura delle tinte. - Riadesione delle tarsie marmoree distac- cate o instabili, tramite resina epossidica in pasta, previa rimo- zione dei residui di colla a caldo (resina naturale a base di colo- fonia o pece greca utilizzata per l'adesione delle tessere) dell'in- terfaccia tra supporto marmoreo e tessera. - Adesione di nuove tar- sie marmore e con le stesse caratteristiche di quelle originarie, nel caso in cui sia riconfigurabile la decorazione originaria, tra- mite calce idraulica naturale micronizzata, polvere di marmo e resi- na acrilica in soluzione acquosa, nell'interfaccia tra supporto mar- moreo e tessera. Nel caso in cui non si conoscano le originarie ca- ratteristiche delle tessere, queste verranno sostituite con l'appli- cazione di maltine speciali a base di polvere di marmo a granulome- tria controllata e pigmenti naturali, unita a matrice di calce idraulica perfettamente bianca, per ottenere una colorazione chiara e calce pozzolanica per colorazioni prevalentemente scure, secondo le indicazioni della d.l., data in opera leggermente arretrata ri- spetto alla superficie.
- Collocazione nella sede attuale degli elementi precedentemente di- messi da eseguire con la massima cautela, con l'ausilio di imbraca- ture, cing\1ie, argani a mano, attrezzi manuali, rulli in legno duro e pedane di sostegno in legno poste con qualsiasi inclinazione. - Collocazione di grappe e/o statfe di sostegno in acciaio inox Aisi
316 per l'ancoraggio e malta compatibile con i materiali di base. - Stuccatura accurata delle fessurazioni, delle tracce decorative or- mai prive di colore e delle commettiture di riassemblaggio dei fram- menti e delle tarsie marmoree, da eseguirsi con maltina speciale composta da polvere di marmo, pigmenti naturali, pece greca, colofo- nia e/o resina acrilica in soluzione acquosa. - Reintegrazione cro- matica di lacune precedentemente stuccate e non, abrasioni o discon- tinuità cromatiche degli strati di finitura, con tecnica riconosci- bile a selezione cromatica o a tecnica del tratteggio, o con colori a vernice, al fine di restituire unità di lettura cromatica dell'o- pera. Inclusi i saggi per l'individuazione della miscela pigmentole- gante più idonea, alla preparazione delle tinte. - Riconfigurazione delle superfici decorative, da eseguirsi con maltina speciale a base di polvere di marmo con inerti provenienti dalla macinazione della pietra uguale all'originale a granulometria controllata e pigmenti naturali, unita a matrice di calce idraulica naturale perfettamente bianca per marmi bianchi e calce pozzolanica per marmi prevalente- mente scuri, data in opera leggermente arretrata rispetto alla su- perficie e sottotono rispetto all'originale, previa campionatura delle tinte.
-Documentazione fotografica sia cartacea che su supporto informatico prima, durante e dopo l'intervento di restauro e relazione finale. Inclusi gli oneri relativi alla realizzazione dei tasselli, per la determinazione del livello di pulitura, del tempo di applicazione,
delle quantità di prodotto. Tutte le operazioni dovranno essere ese- guite esclusivamente da Restauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
AN.PE.14 - Restauro dell'altare del crocifisso, con struttura in muratura, rivestito in lastre in marmo policromo con decorazioni. L'altare comprende la mensa le decorazioni e i rivestimenti in marmo, due colonne e gli elementi decorativi in alto. Restauro secondo le seguenti metodologie: Intervento sulle parti in marmo - Spolveratura con pennelli morbidi e aspirazione del particellato con microaspiratori. - Asportazione di materiale incongruo e dei depositi con scarsa coerenza o di grossolani rifacimenti per bisturi. - Dismissione delle vecchie stuccature incoerenti o superfetazioni in gesso o cementizie o di qualsiasi altro materiale non coerente con l'originale, con azione meccanica di precisione, esercitata con l'ausilio di vibroincisori e microscalpelli, con la massima cura onde evitare danni al materiale litico. - Pulitura delle superfici con spugne o spazzole in setole morbide con acqua demineralizzata e detergenti neutri. Pulitura delle superfici mediante getti di vapore acqueo a bassa pressione, per la rimozione di accumuli di sporco da eseguirsi con spugne e cotone imbevuto con acqua deionizzata o idonei solventi. - Pulitura delle superfici a vista, eseguita con impacchi emollienti, se necessario debolmente basici, avendo cura di utilizzare un impacco appena umido. - Pulitura localizzata e controllata delle dorature con tamponcini di cotone intrisi di opportuna miscela solvente. - Estrazione dei sali con impacchi di sepiolite o attapulgita ed acqua deionizzata previa interposizione di carta giapponese. - Consolidamento localizzato delle superfici decoese ed incoerenti, tran1ite l'applicazione di resina acrilisiliconica in soluzione al 10-20%, eseguita a pennello o a spruzzo. - Riconfigurazione delle superfici decorative, da eseguirsi con maltina speciale a base di polvere di marmo unita a inerti provenienti dalla macinazione della pietra uguale all'originale a granulometria controllata e pigmenti naturali, data in opera leggermente arretrata rispetto alla superficie e sottotono rispetto all'originale, previa campionatura delle tinte. - Documentazione fotografica sia cartacea che su supporto informatico prima, durante e dopo l'intervento di restauro e relazione finale. Inclusi gli oneri relativi alla realizzazione dei tasselli, per la determinazione del livello di pulitura, del tempo di applicazione, delle quantità di prodotto. Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Restauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Intervento sulle cornicetet dorate e elementi decorativi in alto - Disinfestazione da attacchi di insetti xilofogi con trattamento controllato all'interno di Bubble con l'impiego di prodotti, fumogeni. - Pulitura delle superfici con miscele solventi.
- Consolidamento degli elementi, che lo richiedono, con Xxxxxxxx X00
- Rifacimento elementi mancanti con identico profilo degli esistenti e stessa essenza lignea integrazione cromatica con selezione a oro. - Stuccatura delle lacune con gesso di Bologna.
-Integrazione con selezione cromatica e/o velatura o rigatino eseguito ad acquerello. - Protezione finale con vernici a base di cere. - Documentazione fotografica sia cartacea che su supporto informatico prima, durante e dopo l'intervento di restauro e relazione finale. Inclusi gli oneri relativi alla realizzazione dei tasselli, per la determinazione del livello di pulitura, del tempo di applicazione, delle quantità di prodotto. Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Restauratori qualificarti di cui all'elenco del MIBACT. Compresa la fornitura di materiale, la mano d'opera, ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
MAD.002 - Operaio Qualificato - Lavori da eseguire a lista per l'e- ventuale realizzazione di interventi di piccola entità, imprevedibi-
li, di miglioramento o di difficile quantificazione, ordinati dalla
D.L. Comprensivo di retribuzione contrattuale, oneri di legge, oneri aggiuntivi e uso della normale dotazione di attrezzi ed utensili di lavoro, desunto dalla Tabella Ministeriale del Lavoro e delle Poli- tiche Sociali della Provincia di Trapani (Valida dal Maggio 2016 edita da ANCE di Trapani)
MAD.003 - Operaio Comune - Lavori da eseguire a lista per l'eventua- le realizzazione di interventi di piccola entità, imprevedibili, di miglioramento o di difficile quantificazione, ordinati dalla D.L. Comprensivo di retribuzione contrattuale, oneri di legge, oneri ag- giuntivi e uso della normale dotazione di attrezzi ed utensili di lavoro, desunto dalla Tabella Ministerale del Lavoro e delle Politi- che Sociali della Provincia di Trapani (Valida dal Maggio 2016 edita da ANCE di Trapani)
MAD.004 - Restauratore 4 ° livello - Lavori specialistici da esegui- re su opere d'arte, affreschi, ornati del paramento murale, pietre e xxxxx scolpiti, marmi mischi, ect...da eseguire a lista, Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Restauratori e/o Collaboratori Beni Culturali giuste direttive del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio art. 182 - Decreto 22 gennaio 2004 n
42 e successive modificazione. per opere non facilmente preventiva- bili.
MAD.005 - Aiuto Restauratore (3° Livello) - Lavori specialistici da eseguire su opere d'arte, affreschi, ornati del paramento murale, pietre e xxxxx scolpiti, marmi mischi, ect...da eseguire a lista, Tutte le operazioni dovranno essere eseguite esclusivamente da Re- stauratori e/o Collaboratori Beni Culturali giuste direttive del Co- dice dei Beni Culturali e del Paesaggio art. 182 - Decreto 22 xxxxx- io 2004 n 42 e successive modificazione. per opere non facilmente preventivabili.
Contestualmente dal CONTRAENTE vengono siglati, in segno di integrale accettazione, il Capitolato speciale d'Appalto e l'Elenco Xxxxxx che sono parte integrante del presente contratto.
Dal CONTRAENTE vengono anche controfirmati la Relazione tecnica ed il Computo metrico.
IL CONTRAENTE si impegna ad inserire, a proprie spese, nel cartello esposto all'esterno del cantiere di lavoro, l'indicazione che trattasi di opere eseguite su un bene appartenente al Fondo Edifici di Culto – Ministero dell'Interno – e finanziate dal Fondo medesimo.
IL CONTRAENTE si impegna alla loro esecuzione alle
condizioni di cui al presente Contratto e agli atti a questo allegati o da questo richiamati, nonché all’osservanza della disciplina di cui al D.Lgs. 50/2016.
Anche ai fini dell’articolo 3, comma 5, della legge n. 136 del 2010:
a) il Codice identificativo della gara (CIG) relativo all’intervento è il seguente: 9099722027;
b) il Codice Unico di Progetto (CUP) dell’intervento è il seguente: G95F21000220001.
Art. 2) - L’importo contrattuale complessivo ammonta ad
€ 178.965,75 di cui € 132.517,83 per lavori, al netto del ribasso d’asta del 23,476%, ed € 46.448,92 per gli oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso d’asta.
Detto importo è al netto dell’I.V.A. ed è fatta salva
la liquidazione finale. Sono fatte salve le previsioni di cui al successivo art.3
Il Contratto è stipulato “a corpo e a misura” per come definito dall'articolo 3, comma 1 lettera ddddd) e lettera eeeee), del D.Lgs. 50/2016. Per i lavori a corpo l’importo contrattuale resta fisso e invariabile, senza che possa essere invocata da alcuna delle parti contraenti alcuna successiva verificazione sulla misura o sul valore attribuito alla quantità e alla qualità di detti lavori. Sono fatte salve le previsioni di cui al successivo art.3
Art. 3)- IL CONTRAENTE dichiara di accettare ed assumere incondizionatamente il presente appalto, alle condizioni del Foglio Patti e Condizioni con particolare riferimento a quanto riguarda la ritardata ultimazione dei lavori, la contabilità finale e collaudo e condizioni normative e retributive applicabili ai lavoratori.
Nel presente appalto ad ogni stato di avanzamento dei lavori, sotto la responsabilità del Direttore dei Lavori, troveranno applicazione le previsioni di cui all'articolo 26 “Disposizioni urgenti in materia di appalti pubblici di lavori” del D.L. 17 maggio 2022, n.50, recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonchè in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”, convertito con modificazioni dalla Legge 15 luglio 2022, n. 91.
L'appalto è disciplinato dalle norme comprese nelle
Leggi e Regolamenti in vigore nell'ambito della Regione Siciliana e procede alle condizioni specificate nel D.Lgs. 50/2016 ad eccezioni delle parti con essa incompatibili.
Art. 4)- Nell'esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, IL CONTRAENTE si obbliga ad applicare integralmente tutte le norme contenute nel Contratto nazionale di lavoro per gli operai e per i dipendenti delle aziende industriali, edili ed affini e
negli accordi locali integrativi dello stesso in vigore per il tempo e nella località in cui si svolgono i lavori anzidetti. IL CONTRAENTE si obbliga, altresì, ad applicare le norme del Contratto e gli accordi medesimi anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione. I suddetti obblighi vincolano IL CONTRAENTE anche se non sia aderente alle associazioni stipulanti, receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale e artigiana, dalla struttura e dimensioni dell'impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica e sindacale. In caso di inadempienza agli obblighi precisati nel presente articolo accertata dall'Ente Appaltante o ad essa segnalata dall'Ispettorato del Lavoro, l'Ente Appaltante medesimo comunicherà al CONTRAENTE e, se del caso, anche all'Ispettorato suddetto, la inadempienza accertata e procederà ad una detrazione del 20% sui pagamenti in acconto, ovvero alla sospensione del pagamento di saldo, se i lavori sono ultimati, destinando le somme accantonate a garanzia dell'adempimento di cui sopra. Il pagamento al CONTRAENTE delle somme accantonate non sarà effettuato sino a quando dall'Ispettorato del Lavoro non sia stato accertato che gli obblighi predetti siano stati integralmente adempiuti. Per le detrazioni e sospensioni dei pagamenti di cui sopra, il CONTRAENTE non può né opporre eccezioni all'Ente Appaltante né può richiedere somme a titolo
risarcimento danni.
Art. 5)- Il pagamento relativo ai lavori di cui trattasi sarà disposto dalla Soprintendenza nei modi e nei termini indicati all’articolo 13 del Capitolato Speciale d'Appalto.
Art. 6)- Il CONTRAENTE, pena nullità del Contratto, assume gli obblighi inerenti la tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della Legge 136/2010 e successive modifiche ed integrazioni.
Il CONTRAENTE si impegna altresì a dare immediata comunicazione alla Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, quale stazione appaltante, della notizia dell'inadempimento della propria controparte (subappaltatore – subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria.
Gli ordinativi di pagamento per i vari stati di avanzamento saranno emessi sul seguente conto corrente dedicato indicato dal CONTRAENTE intrattenuto presso: la BANCA INTESA SAN PAOLO, Agenzia di Agrigento (AG), IBAN XX00X0000000000000000000000 sul quale opera il seguente soggetto:
🠹 Xxxxxxxxx XXXXX, nato ad Agrigento (AG) il 14/12/1972, codice fiscale XXXXXX00X00X000X;
Gli strumenti fiscali finalizzati al pagamento dei lavori dovranno riportare i seguenti codici – COD. CUP. G95F21000220001 – COD. CIG 9099722027 - CODICE FISCALE MINISTERO DELL'INTERNO 97051910582 – CODICE UNIVOCO
DELL'UFFICIO LIQUIDATORE – 8WPFPC.
Le comunicazioni relative ai pagamenti saranno inviate presso la sede legale del CONTRAENTE.
Il CONTRAENTE si impegna altresì a comunicare tempestivamente l'eventuale variazione del conto corrente dedicato.
Art. 7) – L'inizio dei lavori potrà avvenire solamente dopo la verifica della regolarità degli atti, l'approvazione del contratto nei casi previsti dalla legge, nonché l'impegno della spesa a carico del bilancio del Fondo Edifici di Culto.
Art. 8) – Il tempo utile per dare ultimate le precisate opere viene stabilito in 250 (duecentocinquanta) giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori medesimi.
Art. 9)- Il CONTRAENTE si impegna a garantire, per tutta la durata dei lavori, la tutela da furti o da atti vandalici delle opere d’arte custodite nella Chiesa, curando l’attivazione, ove possibile ed a proprie spese, di impianti d’allarme collegati con le forze dell’ordine ovvero di servizi di guardiania.
Il Signor Xxxxxxxxx XXXXX nella qualità di Legale Rappresentante della Società LI.RI. S.R.L. per espressa accettazione delle clausole contenute nel presente articolo.
Art. 10)- Il CONTRAENTE, come sopra costituito si obbliga ad eseguire i lavori a perfetta regola d'arte, secondo la migliore tecnica e secondo le istruzioni della Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, adottando altresì tutti i provvedimenti e tutte le cautele atte ad evitare ogni danno ed infortunio alle persone ed alle cose.
Art. 11)- È esclusa la competenza arbitrale. Le parti espressamente convengono che foro competente per qualsivoglia controversia dovesse insorgere in relazione all'interpretazione ed esecuzione del Contratto è quello di Trapani.
Art.12)- Ai sensi di quanto previsto nella Circolare dell’Assessorato Lavori Pubblici del 31 gennaio 2006 n.
593 relativa alle clausole di autotutela previste nel Protocollo di Legalità sottoscritto in data 12 luglio 2005, così come integrato della L.R. n. 15 del 20 novembre 2008, si pattuisce quanto segue:
A. Il Signor Xxxxxxxxx XXXXX nella qualità si obbliga espressamente a comunicare, tramite il Responsabile Unico del Procedimento, quale titolare dell’Ufficio di Direzione Lavori alla Stazione Appaltante e all’Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici: lo stato avanzamento dei lavori, l’oggetto, l’importo e la titolarità dei contratti derivati, quali nolo e le forniture,
nonché la modalità di scelta dei contraenti e il numero e le qualifiche dei lavoratori da occupare;
B. È fatto divieto al CONTRAENTE di subappaltare lavorazioni di alcun tipo ad altre Imprese partecipanti alla gara, con avvertenza che in caso contrario tali subappalti non saranno autorizzati;
C. Il Signor Xxxxxxxxx XXXXX, nella qualità, nell’esecuzione dei lavori si impegna a conformare i propri comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza;
D. Il Signor Xxxxxxxxx XXXXX, nella qualità, si obbliga espressamente a segnalare alla Stazione Appaltante qualsiasi tentativo di turbativa, irregolarità o distorsione durante l’esecuzione del Contratto, da parte di ogni interessato o addetto o di chiunque possa influenzare le decisioni relative alla realizzazione dei lavori;
E. Il Signor Xxxxxxxxx XXXXX, si obbliga, altresì, espressamente a collaborare con le forze di polizia, denunciando ogni tentativo di estorsione, intimidazione o condizionamento di natura criminale (richieste di tangenti, pressioni per indirizzare l’assunzione di personale o l’affidamento di subappalti a determinate imprese, danneggiamenti e/o furti di
beni personali o in cantiere e altre fattispecie similari riconducibili all’attività svolta).
Art. 13) – In esito alle misure e agli adempimenti previsti nel Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza della Regione Siciliana (PTPCT) vigente nel triennio 2022/2024 si dà atto che il CONTRAENTE, preventivamente alla stipula del presente Contratto d'appalto, ha reso le seguenti dichiarazioni:
🠹 Dichiarazione relativa al Patto di integrità negli affidamenti di cui al paragrafo 4.11 del PTPCT 2022/2024;
🠹 Dichiarazione relativa al Monitoraggio dei rapporti tra Amministrazione e soggetti esterni di cui al paragrafo 4.14 del PTPCT 2022/2024;
Art. 14) - Le Parti concordemente danno atto che l’assolvimento dell’obbligo di pubblicazione previsto dall’articolo 37 del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33, sarà realizzato attraverso la trasmissione del presente Contratto al responsabile del procedimento di pubblicazione dei contenuti sul sito istituzionale, che ne curerà la pubblicazione on line nella sezione Amministrazione Trasparente, sottosezione bandi di gara e contratti.
Art. 15) - Tutte le spese del presente Contratto e consequenziali, inerenti e conseguenti, di registrazione, copia, bolli ed accessorie, nessuna
esclusa ed eccettuata, sono ad esclusivo carico del CONTRAENTE e per esso il Signor Xxxxxxxxx XXXXX, nella qualità, dichiara di accettarle senza diritto di rivalsa nei confronti dell’Amministrazione così come disposto dalla Legge 27 dicembre 1975 n. 790 e successive modifiche ed integrazioni.
Agli effetti dell'articolo 40 del D.P.R. 26 aprile 1986
n. 131 il CONTRAENTE dichiara di essere soggetto ad I.V.A.
Del che richiesto io Ufficiale Rogante, dopo avere dato lettura del presente Xxxx, che si attesta non essere in contrasto con l’ordinamento giuridico, da me compilato con l'ausilio di strumenti informatici, che consta di numero 39 (trentanove) pagine, oltre gli allegati, alle Parti comparenti come sopra costituite e che da me richiesto lo hanno dichiarato conforme alla loro volontà, ho presenziato all’apposizione delle firme digitali, oltreché apporre io stesso la mia.
Le Parti mi dispensano dal dare lettura degli allegati. X.xx Arch. Xxxxxxxx XXXXXXX – Soprintendente
X.xx Signor Xxxxxxxxx XXXXX – N.Q.
X.xx Xxxx. Xxxxxx XXXXXXXX - Ufficiale Rogante
L'ORIGINALE CONTENENTE LA FIRMA DIGITALE È CONSERVATO AGLI ATTI DELL'UFFICIO.
Ai sensi dell'articolo 3 del D.Lgs. n. 39/1993 si rende noto che l'originale cartaceo è detenuto e visionabile presso l'Ufficiale Rogante Xxxx. Xxxxxx XXXXXXXX – Tel. 0000-000000.
Documento privo di firma perché gestito in formato PDF aperto ai sensi delle previsioni del D.Lgs. 33/2013.