Contract
Fondo pensione complementare per i lavoratori dipendenti dai datori di lavoro operanti nel territorio del Trentino - Alto Adige
Iscritto all’albo dei fondi pensione con il numero 93
INFORMAZIONI IN MATERIA DI TRASPARENZA DELLA POLITICA DI IMPEGNO E DEGLI ELEMENTI DELLA STRATEGIA DI INVESTIMENTO AZIONARIO
(ai sensi dell’art. 124-quinquies e 124-sexies di cui al Decreto Legislativo n. 58/98 e al relativo Regolamento COVIP del 2 dicembre 2020 in recepimento della Shareholder Rights Directive II)
Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 febbraio 2021
INDICE
3. INFORMAZIONI IN MERITO ALLA POLITICA DI IMPEGNO AI SENSI DELL’ART. 124-QUINQUIES, COMMI 1 E 2 (PARTE IV, TITOLO III, CAPO II DEL TUF) 4
4. INFORMAZIONI IN MERITO ALLA STRATEGIA DI INVESTIMENTO AZIONARIO E AGLI ACCORDI CON I GESTORI DI ATTIVI AI SENSI DELL’ARTICOLO 124-SEXIES, COMMI 1 E 2 (PARTE IV, TITOLO III, CAPO II DEL TUF) 6
5. MODALITA’ DI COMUNICAZIONE E AGGIORNAMENTO 8
1. INTRODUZIONE
Il FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE PER I LAVORATORI DIPENDENTI DAI DATORI DI LAVORO OPERANTI NEL TERRITORIO DEL TRENTINO-ALTO ADIGE, in forma abbreviata FONDO PENSIONE
LABORFONDS (di seguito, il “Fondo” o “Laborfonds”), è un ente di previdenza complementare negoziale a capitalizzazione individuale e contribuzione definita finalizzato all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio, ai sensi del D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252 (di seguito il “D.Lgs. n. 252/2005”).
Il Fondo, costituito in forma di associazione riconosciuta, è iscritto all’albo tenuto dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi pensione (COVIP) con il n. 93 ed è stato istituito dalle cc.dd. “Parti Istitutive (organizzazioni in rappresentanza dei lavoratori e dei datori di lavoro”) in forma di associazione senza scopo di lucro, con il forte e concreto sostegno della Regione Trentino-Alto Adige, il 2 aprile 1998 e riconosciuto con decreto del Ministro del Lavoro il 14 giugno 2000. L'operatività del Fondo è stata autorizzata dalla COVIP con delibera in data 19 aprile 2000.
Il presente documento (di seguito “Informativa”) descrive le modalità con le quali il Fondo adempie agli obblighi previsti dall’articolo 124-quinquies e 124-sexies del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (“Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria”, di seguito “TUF”) come modificato dal D.Lgs. 10 maggio 2019, n. 49 (di seguito “D.Lgs. n. 49/2019”) in recepimento della Direttiva (UE) 2017/828 (c.d. “Direttiva SHRD2”), relativamente all'impegno a lungo termine come azionista nelle società quotate europee in cui investe e relativamente alla strategia di investimento azionario e agli accordi in essere con i gestori delegati.
2. CONTESTO NORMATIVO
Con la Deliberazione COVIP del 2 dicembre 2020 è stato adottato il “Regolamento in materia di trasparenza della politica di impegno e degli elementi della strategia di investimento azionario dei fondi pensione” (di seguito “Regolamento COVIP”). Il Regolamento COVIP dà attuazione all’art. 6-bis, comma 2, del D.Lgs. n. 252/2005 e all’articolo 124-novies, comma 3, del TUF, introdotti dal X.Xxx. n. 49/2019, con il quale è stata recepita la Direttiva SHRD2.
Le principali novità introdotte dal X.Xxx. n. 49/2019, in occasione del recepimento della Direttiva SHRD2 riguardano, per quanto di interesse ai presenti fini, l’inserimento nel TUF tra l’altro, di una nuova Sezione1 sugli obblighi di trasparenza degli investitori istituzionali.
In raccordo con le disposizioni del TUF sopra indicate, l’art. 6-bis del D.Lgs. n. 252/2005, impone l’obbligo per i fondi pensione qualificati come investitori istituzionali2 – come Laborfonds – di osservare le nuove disposizioni del TUF in tema di trasparenza degli investitori istituzionali, attribuendo alla COVIP il potere di dettare disposizioni di attuazione, in conformità a quanto previsto dal TUF stesso.
Le richiamate disposizioni richiedono, in sintesi, ai fondi pensione qualificati come investitori istituzionali, nella misura in cui investano in azioni di società quotate in un mercato regolamentato italiano o di un altro Stato UE, di:
- sviluppare e comunicare al pubblico la propria Politica di impegno come azionisti nelle società quotate europee e dare informativa, negli anni successivi, in merito alla sua attuazione, ovvero, in caso contrario, secondo il principio del comply or explain, comunicare le motivazioni della scelta di non adempiere a quanto sopra;
- comunicare al pubblico in che modo gli elementi principali della loro strategia di investimento azionario contribuiscono al rendimento a medio e lungo termine dei loro attivi e sono coerenti con il profilo e la durata delle loro eventuali passività;
1 Riferimento: Parte IV, Titolo III, Capo II, Sezione I-ter del TUF.
2 Sono qualificati come investitori istituzionali i fondi pensione con almeno cento aderenti, che risultino iscritti all’Albo tenuto dalla COVIP e che rientrino tra quelli di cui agli articoli 4, comma 1, e 12, del D.Lgs. n. 252/2005, ovvero tra quelli di cui all’articolo 20 del D.Lgs. n. 252/2005 aventi soggettività giuridica.
- nel caso in cui la gestione sia attribuita a un gestore di attivi (di diritto italiano o di altri Stati membri dell’Unione Europea), comunicare alcuni elementi dell’accordo, secondo sempre il principio del comply or explain.
A tal fine, l’art. 4 del Regolamento COVIP disciplina, in particolare, i termini e le modalità delle comunicazioni al pubblico di cui sopra. Nello specifico i fondi pensione di cui all’articolo 124-quater, comma 1, lettera b), punto 2, del TUF, pubblicano gratuitamente, sul loro sito web:
1. la Politica di impegno, di cui all’articolo 124-quinquies, comma 1, del TUF (entro 15 giorni dalla relativa adozione da parte dell’organo amministrativo), come azionisti nelle società quotate europee, secondo il principio del comply or explain;
2. le relative modalità di attuazione, di cui all’articolo 124-quinquies, comma 2, del TUF (da pubblicarsi entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di approvazione della Politica di impegno e, periodicamente, entro il 28 febbraio di ogni anno), ovvero, in caso contrario, secondo il principio del comply or explain, comunicare le eventuali ragioni del mancato adempimento alle disposizioni di cui all’articolo 124-quinquies, commi 1 e 2, del TUF;
3. gli elementi principali della strategia di investimento azionario, secondo quanto previsto dal dell’art. 124 sexies, comma 1, del TUF indicando come contribuiscono al rendimento a medio e lungo termine dei loro attivi e, laddove rilevante, in funzione delle caratteristiche dei singoli fondi pensione o dei loro comparti, la coerenza con il profilo e la durata delle loro eventuali passività;
4. nel caso in cui la gestione sia attribuita a un gestore di attivi (di diritto italiano o di altri Stati membri dell’Unione Europea), gli elementi dell’accordo di cui all’art. 124-sexies, comma 2, del TUF, secondo il principio del comply or explain.
3. INFORMAZIONI IN MERITO ALLA POLITICA DI IMPEGNO AI SENSI DELL’ART. 124-QUINQUIES, COMMI 1 E 2 (PARTE IV, TITOLO III, CAPO II DEL TUF)
Come da richiamate previsioni normative, i fondi pensione qualificati come investitori istituzionali sono tenuti a pubblicare le informazioni inerenti alla politica d’impegno relativa all’esercizio dei diritti di voto in qualità di azionista di società che hanno la loro sede legale in uno Stato membro UE e le cui azioni sono ammesse alla negoziazione su un mercato regolamentato situato o operante all'interno di uno Stato membro UE o, in alternativa, rendere note le motivazioni della scelta di non adempiere alle disposizioni dell’art. 124-quinquies (comma 1 e 2), secondo il principio del comply or explain.
A seguito delle valutazioni effettuate, contestualmente all’approvazione del presente documento, il Fondo ha scelto di avvalersi della possibilità, prevista dall’art. 124-quinquies, comma 3 del TUF, di non adottare al momento una Politica di impegno, posticipandone l’adozione e i connessi adempimenti.
Tale decisione, raggiunta all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione al quale è stata preventivamente sottoposta la necessità, in occasione di talune sedute dello stesso Organo di Amministrazione nel corso dell’anno 2020, di valutare l’adesione alla SHRD2, è stata adottata con consapevolezza ed è frutto di un iter valutativo complesso che ha visto il coinvolgimento delle Unità/Funzioni interne del Fondo competenti in materia, oltre che del Direttore Generale.
A tal fine, come accennato, nel corso dell’anno 2020, il Fondo ha intrapreso un percorso di studio della normativa SHRD2, partecipando attivamente ai Tavoli di lavoro e percorsi di formazione organizzati dalle associazioni di categoria, ed ha svolto le necessarie analisi preliminari, che hanno coinvolto la Direzione Generale in coordinamento – tra l’altro – con la Funzione Finanza e la Funzione di Gestione del Rischio, al fine di giungere ad una scelta ponderata riguardo alle iniziative da intraprendere al fine di dare attuazione alle previsioni della normativa vigente.
Rispetto a quanto precede si evidenzia che il Fondo è socio di Assoprevidenza e il Direttore Generale del Fondo è membro del consiglio di amministrazione dell’associazione stessa. Il 23 gennaio 2020 Assoprevidenza e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili – CNDCEC hanno dato vita al “Centro di tutela dei diritti degli azionisti istituzionali” (il “Centro”), associazione senza scopo di lucro con l’obiettivo di contribuire alla promozione, al coordinamento e allo sviluppo della partecipazione attiva
degli investitori previdenziali e assistenziali nella vita corporativa delle società quotate in cui investono. Il Direttore Generale del Fondo è uno dei quattro consiglieri di amministrazione del Centro.
Le valutazioni condotte e la partecipazione diretta del Fondo alle iniziative del Centro di cui si è fatto cenno evidenziano la presa di coscienza del Fondo circa l’importanza dell’attuazione di una Politica di impegno in relazione alla quale, però, è necessario tenere opportunamente in considerazione dei tempi, delle risorse interne, della gradualità del percorso da intraprendere e dei costi connessi alle azioni da intraprendere atte a garantire il pieno rispetto – in termini sostanziali – degli adempimenti richiesti.
Allo stato attuale, emergono per il Fondo difficoltà oggettive nell’attuazione di una Politica di impegno – e nello svolgimento delle attività alla stessa connesse – essendo il Fondo non provvisto di mezzi e risorse interne ritenuti sufficientemente (i.e. adeguatamente) strutturati.
A tal proposito si fa presente che il Fondo ha per tempo avviato una completa ristrutturazione dell’organizzazione interna – risultata necessaria ai fini dell’adeguamento alla normativa c.d. “IORP II” e non solo – tutt’ora in fase di ulteriore modifica, rafforzamento e consolidamento. Pertanto si rende necessario un tempo adeguato di fisiologico assestamento affinché il nuovo assetto organizzativo risulti essere pienamente funzionante ed ottimizzato, in termini sostanziali, rispetto allo schema formale approvato da parte dell’Organo di Amministrazione.
Avuto altresì riguardo alle attuali caratteristiche delle risorse finanziarie conferite in gestione, come previsto dalla normativa di settore, queste confluiscono in diversi comparti la cui gestione è affidata, sulla base di apposite convenzioni di gestione, a uno o più soggetti “gestori finanziari” a ciò abilitati.
Ogni comparto, caratterizzato per un diverso profilo di rischio/rendimento, prevede una strategia di investimento finalizzata ad assicurare appropriati livelli di sicurezza, liquidità e profittabilità, tenendo conto dei rischi che possano essere identificati, misurati, gestiti e controllati dal Fondo, in linea con la finalità ultima di investimento ovvero garantire l’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema previdenziale obbligatorio (per il dettaglio circa le caratteristiche di ogni singolo comparto e degli strumenti previsti, si rimanda alla “Nota informativa per i potenziali aderenti” e al “Documento sulla politica di investimento” disponibili sul sito internet del Fondo xxx.xxxxxxxxxx.xx). A tal fine, la composizione del portafoglio investimenti complessivo del Fondo (i.e. dei quattro comparti di investimento) presenta un’esposizione in strumenti azionari emessi da società quotate europee contenuta, nonché estremamente diversificata. Con riferimento agli investimenti in OICR azionari europei si rammenta che, di fatto, il Fondo perde la titolarità al diritto di voto che verte sugli asset manager degli OICR stessi.
Per ciò che concerne, invece, la gestione diretta delle risorse (riferita al solo comparto “Linea Bilanciata”), nel rispetto del principio di sana e prudente gestione, il Fondo ha definito un articolato processo di analisi degli investimenti in strumenti finanziari cc.dd. alternativi, intendendosi per tali i fondi di investimento alternativi (cc.dd. “FIA”). A tal proposito, la Linea Bilanciata si contraddistingue, rispetto agli altri comparti, per un modello di gestione c.d. “core – satellite”, che prevede una parte (c.d. “satellite”) in gestione diretta da parte del Consiglio di Amministrazione, attuata mediante la sottoscrizione di quote di FIA chiusi. L’investimento è previsto nei limiti stabiliti dalla normativa di riferimento e per un livello strategico deliberato al 10% delle risorse del comparto in argomento.
A fronte dell’altissima diversificazione dei portafogli, anche per la componente azionaria degli stessi è possibile concludere che, l’ammontare dell’investimento complessivo nell’azionariato europeo (quello riconducibile a singoli strumenti finanziari acquisiti dai gestori finanziari nell’ambito dei mandati di gestione conferiti dal Fondo) risulta essere del tutto esiguo (i.e. non significativo) rispetto alla capitalizzazione complessiva del singolo strumento finanziario. Quanto precede porta a concludere che – allo stato attuale e tenendo conto di tutte le considerazioni e valutazioni suesposte – l’impegno richiesto e necessario per svolgere da parte del Fondo il ruolo attivo di azionista nelle società emittenti risulta essere “eccessivamente costoso rispetto ai possibili benefici”, tenuto anche conto dell’effettiva capacità del Fondo stesso (del tutto irrilevante stante il peso relativo della partecipazione detenuta dal Fondo rispetto alla capitalizzazione dello strumento finanziario) di influenzare il voto assembleare.
Ciò premesso, tenuti in debita considerazione (i) l’attuale assetto organizzativo del Fondo, ancora in via di consolidamento, anche a seguito delle recenti novità introdotte a fini dell’adempimento delle previsioni della IORP II, (ii) la necessità di procedere a rafforzare ulteriormente la formazione degli Organi del Fondo e della struttura rispetto alla portata della SHRD2 (presupposto fondamentale per un graduale, sostanziale e strutturato adeguamento alle previsioni della normativa), tenuto anche conto del fatto che sia l’Organo di Amministrazione che l’Organo di Controllo scadono con l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2020, (iii) le peculiarità del portafoglio investito in strumenti finanziari di natura azionaria (riferito ai quattro comparti di
investimento, come in precedenza rappresentato e tenendo conto anche delle considerazioni circa l’altissimo livello di diversificazione del portafoglio stesso), nell’adunanza del 26 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione del Fondo ha deliberato all’unanimità che l’adozione dell’opzione “explain” sia al momento, la più adeguata. L’Organo di Amministrazione ha concordato sul fatto che la redazione di una Politica di impegno attivo richiede competenze specifiche, piena consapevolezza, tempi adeguati per poter effettuare valutazioni ponderate e – quindi – assumere decisioni efficaci ed efficienti, in termini non solo di impegno ma anche di costi/benefici, posto che l’esercizio di voto potrebbe non tradursi, a tutti gli effetti, in un vantaggio per i propri Aderenti / Beneficiari. Serve quindi in percorso di adeguamento graduale, che al momento il Fondo non ha pienamente condotto, ma ha solo avviato in via embrionale.
In ogni caso, anche in virtù del percorso di ulteriore rafforzamento della struttura interna, il Fondo si impegna ad intraprendere un percorso di comprensione finalizzato ad acquisire maggiore consapevolezza sull’effettiva possibilità futura di essere comply alla vigente normativa. A questo scopo ritiene opportuno, se non necessario, affrontare il percorso di progressivo adempimento congiuntamente ad altri fondi pensione o ad altri investitori istituzionali. Sarà fondamentale ad esempio per il Fondo valutare: (i) la condivisione di best practices di sistema e di linee guida (partecipando attivamente anche alla loro definizione), (ii) la partecipazione ad iniziative consortili o cordate di investitori istituzionali funzionali a sensibilizzare le aziende su determinate tematiche, con il fine ultimo di avere, attraverso l’espressione di un “voto congiunto”, una maggiore influenza sulle assemblee delle società emittenti per le quali si deciderà di esercitare il diritto di il voto, (iii) l’adesione ad associazioni, Forum, ecc. sempre al fine di creare basi solide sulle quali innestare poi la propria Politica di impegno.
4. INFORMAZIONI IN MERITO ALLA STRATEGIA DI INVESTIMENTO AZIONARIO E AGLI ACCORDI CON I GESTORI DI ATTIVI AI SENSI DELL’ARTICOLO 124-SEXIES, COMMI 1 E 2 (PARTE IV, TITOLO III, CAPO II DEL TUF)
Le disposizioni dell’art. 124-sexies, comma 1, del TUF richiedono agli investitori istituzionali, tra cui anche i fondi pensione, di rendere pubbliche le informazioni relative agli elementi principali della strategia di investimento azionario, indicando come tali elementi contribuiscono al rendimento a medio e lungo termine dei loro attivi e, laddove rilevante, la coerenza con il profilo e la durata delle loro eventuali passività. Il comma 2 del richiamato art. 124-sexies del TUF richiede inoltre di rendere pubblici gli elementi degli accordi di gestione, con specifico riferimento a quanto di seguito riportato:
a) modalità con cui l'accordo incentiva il gestore di attivi ad allineare la strategia e le decisioni di investimento al profilo e alla durata delle passività degli investitori istituzionali, in particolare delle passività a lungo termine;
b) modalità con cui l'accordo incentiva il gestore di attivi a prendere decisioni di investimento basate sulle valutazioni relative ai risultati finanziari e non finanziari a lungo e medio termine delle società partecipate e a impegnarsi con tali società al fine di migliorarne i risultati a medio e lungo termine;
c) modalità con cui il metodo e l'orizzonte temporale di valutazione dei risultati del gestore di attivi e la sua remunerazione per l'attività di gestione, sono in linea con il profilo e la durata delle passività dell'investitore istituzionale, in particolare delle passività a lungo termine, e tengono conto dei risultati assoluti a lungo termine;
d) modalità con cui l'investitore istituzionale controlla i costi di rotazione del portafoglio sostenuti dal gestore di attivi, nonché le modalità con cui definisce e controlla un valore prefissato di rotazione del portafoglio e il relativo intervallo di variazione;
e) eventuale durata dell'accordo con il gestore di attivi.
Di seguito sono esplicitati gli elementi rispetto ai quali l’art. 124-sexies richiede di dare informativa.
La strategia di investimento del Fondo è definita, per ogni singolo comparto di investimento, nell’ambito di un rigoroso processo di gestione integrata di attivi e passivi (Asset Liability Management, di seguito anche “ALM”), definito a monte, con lo scopo di pervenire a decisioni di investimento funzionali, coerenti e adeguate alle
scelte, al profilo e alla durata della passività, dunque ai bisogni previdenziali di lungo termine degli aderenti del Fondo.
Nel dettaglio, la determinazione della composizione dei portafogli investimenti, in termini di allocazione percentuale obiettivo alle diverse asset class presenti in portafoglio, è il frutto di un iter strutturato che si avvia con un’analisi di ALM, volta ad identificare il tasso di sostituzione target per ogni comparto, prosegue con la determinazione del rendimento obiettivo, tale da soddisfare il suddetto tasso di sostituzione, e termina con l’ottimizzazione del portafoglio (Asset Allocation Strategica, di seguito anche “AAS”) mediante la quale si definisce l’allocazione ottimale di portafoglio, caratterizzata da appropriati livelli di sicurezza, liquidità e profittabilità.
Pertanto, tutto il processo di definizione della strategia di investimento è costruito a partire dall’analisi delle caratteristiche socio-demografiche degli aderenti, tenendo conto del profilo e della durata della passività e quindi risulta, a monte, allineato alle esigenze previdenziali di lungo termine degli aderenti del Fondo.
Ciò premesso, si ritiene che la strategia di investimento azionario non possa essere isolata dalla strategia di investimento nel suo complesso, ma faccia parte del processo integrato, descritto nella presente Informativa, mediante il quale si definisce l’allocazione ottimale di portafoglio (anche in termini di percentuale azionaria) che abbia appropriati livelli di sicurezza, liquidità e profittabilità, in coerenza con il profilo e la durata delle passività.
L’AAS, la cui definizione coinvolge diversi Organi e Funzioni/unità operative del Fondo, nonché consulenti esterni, è approvata dal Consiglio di Amministrazione e, con cadenza almeno triennale, il Fondo verifica la coerenza e l’aderenza della stessa alle caratteristiche della popolazione degli aderenti di riferimento.
La strategia di investimento del Fondo pone, inoltre, particolare cura e attenzione alla dimensione della sostenibilità (c.d. fattori di Enviromental, Social e Governance, si seguito anche “ESG”), sia in fase di individuazione dei gestori delegati, sia in fase di selezione degli emittenti degli strumenti finanziari presenti in portafoglio.
Come meglio specificato nella “Nota informativa per i potenziali aderenti” e nel “Documento sulla politica di investimento” disponibili sul sito internet del Fondo, ai quali si rimanda per maggiori dettagli, il Fondo dispone del comparto “Linea Prudente Etica” che si caratterizza, rispetto agli altri comparti del Fondo stesso, per il particolare focus sugli investimenti sostenibili. Il comparto persegue l’obiettivo dell’incremento del patrimonio attraverso una politica d’investimento attenta agli aspetti ambientali, sociali e di buon governo e nell’ambito della convenzione di gestione, relativamente al patrimonio della suddetta Linea, il Fondo definisce in maniera specifica il rispetto dei suddetti principi etici, sociali ed ambientali. Il gestore finanziario cui è affidato il mandato, si avvale di proprie expertise e servizi di consulenza per la determinazione dell’universo etico investibile (in particolare, la strategia Dynamic Multi Asset Plus consente l'integrazione dei criteri ESG nel processo di investimento) facendo leva sulla propria ricerca ESG che può soddisfare sia criteri Best-in-Class, sia criteri di esclusione (ad es. esclusioni di società che intraprendono attività controverse). Per determinare l'universo di investimento sostenibile ammissibile, il gestore applica un processo di selezione che combina screening negativo del portafoglio (filtro etico), screening settoriale (aziende con oltre il 10% di ricavi derivante dalla produzione di attrezzature e servizi per i settori militari, alcool, tabacco, gioco d'azzardo, intrattenimento per adulti, OGM agricoli, energia nucleare, contraccettivi), screening ESG (che devono riguardare almeno il 90% dei titoli presenti in portafoglio), screening positivo (best in class) e così via.
Per tutti i comparti di gestione, il rispetto degli accordi e l’operato dei gestori delegati sono monitorati, con frequenza almeno mensile, dalle strutture interne al Fondo (in particolare, dalla Funzione Finanza) e dai soggetti esterni di cui il Fondo si avvale per le finalità in oggetto (Depositario, fornitori/consulenti esterni).
Al monitoraggio mensile si aggiungono gli incontri trimestrali organizzati con i gestori delegati, ai quali presenziano, tra l’altro, il Comitato Investimenti del Fondo ed il Direttore Generale. Tutti i Consiglieri di Amministrazione ed i Sindaci sono invitati a prenderne parte.
La valutazione dei risultati dei gestori, in termini di performance e di rischiosità, è realizzata mediante appositi parametri di controllo (per la cui descrizione puntuale si rimanda al “Documento sulla politica di investimento”) finalizzati a verificare, non solo il rispetto dei vincoli assegnati alla gestione, ma anche i fattori che, tempo per tempo, contribuiscono a generare i risultati della gestione stessa.
I gestori finanziari sono remunerati così come definito nelle singole convenzioni di gestione. Nello specifico, tutti i gestori percepiscono una commissione di gestione calcolata in percentuale fissa annua, corrisposta trimestralmente, in funzione al totale delle masse gestite. Ove previsto nell’accordo di gestione, è riconosciuta al gestore anche una commissione di incentivo (calcolata in percentuale e corrisposta annualmente, commisurata all’extra-rendimento realizzato dal gestore rispetto al benchmark di riferimento, il cui pagamento
è vincolato – con la clausola di HWM – all’aver raggiunto un risultato superiore a quello più elevato mai raggiunto in precedenza).
I costi di negoziazione ed il tasso di rotazione del portafoglio (c.d. Turnover) sono monitorati, rispettivamente con cadenza semestrale e annuale da parte della Funzione Finanza e anche del Consiglio di Amministrazione. In relazione al Turnover, il Fondo ha definito, nelle rispettive convenzioni per ogni gestore/comparto, gli obiettivi di Turnover da rispettare. Tali obiettivi sono consultabili sui documenti pubblici già richiamati (“Nota informativa per i potenziali aderenti” e “Documento sulla politica di investimento”).
Il Fondo verifica il rispetto dei limiti massimi di Turnover, avvalendosi anche del supporto di fornitori/consulenti esterni, mediante la metodologia di calcolo indicata dalla Circolare Covip del 17 febbraio 2012, procedendo, in caso di eventuali reiterate/i inadempienze sforamenti a richiedere gli opportuni chiarimenti ai gestori.
Gli accordi di gestione hanno una durata 5 anni e non sono rinnovabili tacitamente. Gli stessi disciplinano le possibilità di recesso per le parti, tenendo conto delle previsioni della normativa di riferimento.
5. MODALITA’ DI COMUNICAZIONE E AGGIORNAMENTO
In ottemperanza alle disposizioni del Regolamento COVIP, il Fondo rende pubbliche sul proprio sito internet le informazioni di cui alla presente Informativa e procede al relativo aggiornamento con cadenza annuale.