Nota contratto gas acqua per le assemblee
Nota contratto gas acqua per le assemblee
Il 10 febbraio u.s., è stato rinnovato il contratto nazionale di lavoro del settore gas acqua, scaduto il 31 dicembre 2009.
La trattativa si è protratta per oltre 13 mesi, ha vissuto fasi difficili e è stato necessario effettuare 16 ore di sciopero per imprimere la svolta che ne ha consentito lo sblocco.
Durante tutto il lungo periodo che ha visto il confronto aperto, c'è stato un costante impegno della Filctem a tutti i livelli per mantenere l'informazione costante dei lavoratori, dimostrato anche dall'ottimo risultato delle azioni di sciopero, ancorché indette dalla sola filctem.
Il confronto ha risentito del deterioramento progressivo dei rapporti fra le organizzazioni sindacali, comprese quelle di settore, in precedenza mai determinatosi, oltre, specie nella prima fase, di un marcato disinteresse da parte di una organizzazione sindacale, che ha determinato la dilazione dei tempi del confronto.
Inoltre, hanno inciso profondamente e fino all'ultimo, sui tempi della trattativa, il mutamento del quadro normativo, per motivi e contenuti diversi ma su ambedue i settori.
In particolare per il gas, è giunto al termine il periodo transitorio previsto dalla legge Letta e già a partire da quest'anno si avvierà la stagione delle gare per la concessione del servizio di distribuzione, per la durata dei prossimi 12 anni.
La decretazione attesa in proposito, ormai in ritardo di almeno un anno, deve regolamentare :
− la suddivisione in ambiti territoriali minimi;
− il regolamento gare
− la clausola sociale:
per quanto riguarda il servizio idrico, è intervenuta la legge Ronchi che determina un processo di privatizzazione senza regole dell'acqua, ed avvia una fase all'interno della quale riandranno a gara gran parte delle attuali concessioni in house, determinando una gravissima fase di incertezza nel settore, aggravata anche dalla previsione dell'effettuazione dei referendum sulla materia.
In conseguenza di ciò molte aziende del comparto idrico hanno manifestato difficoltà di bilancio nel corso del 2010, altre hanno cominciato ad accusare problemi per il ricorso al credito, determinato anche dalla prevista soppressione delle autorità di ambito.
In un contesto così complesso e difficile il contratto realizza importanti risultati ascrivibili alla pressione effettuata dalla nostra delegazione e alla elevata adesione dei lavoratori iscritti e non iscritti alla Filctem alle forme di lotta realizzate.
I temi principali del contratto possono essere così sintetizzati:
1) introduzione della clausola sociale anche per via contrattuale, estendibile successivamente al settore idrico con il metodo concertativo fra parti sociali e ministeri competenti
2) le relazioni industriali vengono rafforzate tramite la costituzione di un osservatorio nazionale che si riunirà con cadenza annuale per approfondire i temi legati al quadro normativo di settore, in continua evoluzione, con particolare riferimento a:
1. gli scenari dell'energia e del settore idrico e individuare
2. l'evoluzione del welfare contrattuale
3. la bilateralità in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
4. le esperienze contrattuali di altri settori del comparto energia
5. i casi e le modalità di informazione e consultazione dei lavoratori
6. l'andamento degli investimenti in particolare nel settore idrico
3) riconferma, pur nelle difficoltà descritte, dell'unicità dei minimi tabellari e della decorrenze degli aumenti, suddivisi in due scaglioni consistenti in 70€ al 1° marzo 2011, e 50€ al 1° gennaio 2012.
4) il periodo pregresso viene coperto con l'una tantum, pari a 658€ per gli addetti
ad attività gas e 300€ per quelli addetti alle attività idriche, che derivano inevitabilmente dalla situazione normativa in essere.
I valori economici concordati smentiscono per le quantità realizzate le pretese di coloro che affermano essere questo il risultato frutto dell'accordo separato, definito come ricordate, fra la Cisl e la Uil con il Governo e Confindustria nell'aprile del 2009 (applicazione indice IPCA). Questo in quanto, come fa sapere la stessa Confindustria, gli aumenti dei minimi salariali discendenti dall'applicazione di quell'intesa, avrebbero prodotto sulle buste paga dei lavoratori del settore, un aumento di qualche centesimo superiore agli 87 euro.
L'evidenza quindi di questo risultato, ha reso ridicole le pretese della Femca-Cils e della Uilcem-Uil che richiesero congiuntamente, il 24 novembre scorso, di attivare il “tavolo concertativo al Ministero del Lavoro”, per dare corso all'applicazione dell'accordo separato e che furono smentiti dalle stesse controparti datoriali, che respinsero quella richiesta, ritenendo l'aumento di 87 euro sui minimi assolutamente inadeguato all'andamento economico del settore. Il risultato ottenuto che è sotto gli occhi di tutti, conferma la giustezza delle posizioni assunte dalla Filctem-Cgil, dalle azioni di lotta realizzate, che hanno consentito di sottoscrivere l'ipotesi contrattuale con un risultato economico superiore di oltre 30 euro a quanto richiesto dalla Femca e dalla Uilcem.
5) viene rafforzato l'obiettivo di estendere a tutte le aziende del settore la contrattazione di secondo livello stabilendo:
1. l'impegno a definire le linee guida con particolare riguardo alle aziende con meno di 200 dipendenti ove non fosse già presente
2. definendo un accordo nazionale a copertura per le aziende assogas e federestrattiva che non istituissero il premio in sede aziendale, un premio di importo pari a 415€ nel 2010, 440€ nel 2011, 465€ nel 2012, su base parametrale 100 ( cat.1).
6) si completa l'assetto classificatorio contrattuale con l'introduzione di 20 nuovi profili professionali che:
1. completano la filiera delle professionalità campione del settore idrico, del comparto vendite/mercato, del gas
2. riconoscono l'evoluzione organizzativa e professionale di importanti mansioni tecniche, con lo sviluppo nel 7 livello e operative con sviluppo nel 5 livello.
3. Non ha trovato invece giusta collocazione e sviluppo il 3+ che è pertanto destinato ad esaurire la sua funzione nell'ambito dei confronti locali.
7) Vengono rafforzati i compiti del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza adeguando la normativa all'evoluzione della legislazione di settore e aumentando le ore di formazione a disposizione. L'osservatorio nazionale viene trasformato in COMITATO PARITETICO NAZIONALE a cui vengono affidati importanti compiti nell'ambito dello sviluppo della cultura della prevenzione del rischio, definendo azioni di orientamento e predisponendo percorsi formativi adeguati e peculiari
per i settori.
8) Si avvia finalmente il percorso per l'unificazione economica e normativa del servizio di reperibilità, attraverso
1. l'impegno ad avviare entro due mesi il confronto per concluderlo entro ottobre 2011 per definire la normativa, concludendo il lavoro iniziato nella precedente vigenza contrattuale
2. definendo aumenti di 2€ a prestazione, per Asso gas/Federestrattiva decorrenza marzo 2011, 1€ Anigas stessa data, 0,50€ Anfida e Federutility, che hanno valori più alti, a conclusione dei lavori.
9) Viene introdotta l'assistenza sanitaria integrativa attraverso il contributo aziendale di 5€/mese per 14 mensilità a partire dal 1°gennaio 2012, prevedendo l'adesione al FASIE già esistente nel settore energia e petrolio, e gestito integralmente dalle organizzazioni sindacali, salvaguardando nel contempo eventuali situazioni aziendali già consolidate.
10) Si rafforza la previdenza complementare prevedendone l'estensione a tutto il comparto e un aumento della contribuzione a carico delle aziende pari a 8€ sul 5 livello, parametrato.
11) Si prevede il superamento del fondo gas a ripartizione, e l'estensione della previdenza complementare alle ai lavoratori delle aziende private del gas, definendo 3 azioni:
1. un meccanismo economico per ricostruire una posizione individuale pregressa presso i fondi complementari, stante il fatto che l'INPS e il ministero del lavoro non intendono farsi carico di alcun onere.
2. Definiscono il contenuto e le salvaguardie che verranno chieste congiuntamente al governo di introdurre nel decreto di chiusura, stante il fatto che nella bozza governativa di agosto non ne era prevista alcuna;
3. definisce i termini dell'introduzione della previdenza complementare e i costi a carico delle aziende. Il contributo a carico dei lavoratori sarà oggetto di successivo esame, stante il fatto che già opera la possibilità di versamenti volontari presso i fondi ove il lavoratore abbia destinato il proprio Tfr.
Si tratta di un rinnovo molto importante perché, oltre ad inserirsi in un momento particolarmente difficile per l'economia del paese ma soprattutto per l'imminenza di una trasformazione dell'assetto del settore, riesce a completare il percorso del contratto unico iniziato nel 2002, proprio attraverso quanto definito per previdenza, classificazioni, integrativo sanitario, reperibilità.
Si apre inoltre, anche se in modo parziale e troppo incerto rispetto alle nostre aspettative iniziali, lo scenario dell'ampliamento dell'area contrattuale verso il settore energia e idrico che comprenda elettrico, gas acqua e energia e petrolio. Il fasie ne è il concreto esempio.
Roma, 11 febbraio 2011