CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
Procedura aperta ai sensi dell'art.60 del D.lgs 50/2016 per l'affidamento delle attività del progetto NA3.1.1.e "Semi(di)Autonomia" realizzato nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 14-20 (PON Metro Asse 3 – Servizi per l’Inclusione Sociale).
Importo a base d'asta: € 483.568,55 escluso IVA, ossia di € 589.953,63 comprensivo di IVA al 22% se dovuta.
CUP: B61H18000090006 CIG:7569991A2F
INDICE
Art.1 Amministrazione appaltante Art.2 Oggetto e contenuto dell'appalto
Art.3 Modalità di esecuzione del servizio Art.4 Durata
Art.5 Importo a base di gara e fonte finanziaria Art.6 Rendicontazione, pagamenti e fatturazione
Art.7 Qualifiche e standard degli operatori impegnati Art.8 Incompatibilità del gruppo di lavoro
Art.9 Piano Operativo
Art.10 Trattamento dei dati personali
Art.11 Obblighi assicurativi, garanzie e responsabilità Art.12 Stipula del contratto
Art.13 Subappalto e cessione del contratto
Art.14 Contestazione disservizi e procedure di addebito Art.15 Recesso unilaterale
Art.16 Risoluzione del contratto Art.17 Controversie
Art.18 Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli Art.19 Obblighi dell'appaltatore relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari Art.20 Normative contrattuali
Art.1 Amministrazione appaltante
L'Amministrazione appaltante è il Comune di Napoli, Direzione Welfare e Servizi Educativi - Servizio Contrasto delle Nuove Povertà e Rete delle Emergenze Sociali con sede in Napoli, a Vico Santa Margherita a Xxxxxxx, 26. E-mail: xxxxxxxxx.xxxxxxx@xxxxxx.xxxxxx.xx, tel. 000 000 00 00
Art.2 Oggetto e contenuto dell'appalto
Gara mediante procedura aperta, ai sensi dell'art. 3 lett. sss) e art. 60 del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii. (nel prosieguo Codice), e con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa per l'affidamento delle attività relative al progetto NA3.1.1.e "Semi(di)Autonomia" realizzato nell'ambito del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 14-20 (PON Metro). Il servizio sarà affidato anche in presenza di un’unica offerta ritenuta valida. Ai sensi dell'art. 95 comma 12 del Codice, la Stazione Appaltante può comunque decidere di non procedere all'aggiudicazione se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all'oggetto dell'appalto.
La procedura è articolata in un unico lotto in quanto le attività non sono frazionabili.
Il Servizio "Semi(di)Autonomia" risponde alla necessità di veicolare ed orientare la donna alla restaurazione di legami sani e relazioni equilibrate all'atto delle dimissioni dalla casa di accoglienza per donne maltrattate che abbiano scelto di rafforzare un percorso di uscita dai circuiti di violenza attraverso un piano di intervento individuale basato sulla emancipazione ed indipendenza abitativa e lavorativa secondo quanto previsto dalla Legge Regionale n.11/2007 e dalle L.R. 2/2011 e L.R. n.34 /2017.
Il Servizio prevede attività tra loro interagenti e collegate complessivamente mirate a realizzare, nell'immediato soluzioni abitative a bassa intensità assistenziale sociale per sperimentare percorsi di autonomia guidata per il gruppo target donne vittime di violenza sole e/o con figli minori che abbiano terminato un percorso di presa in carico in una casa rifugio o in una casa di accoglienza per donne maltrattate e/o che abbiano completato un percorso di presa in carico di primo livello presso enti specializzati (Centri Antiviolenza, Sportelli Antiviolenza, etc.) e che necessitano di un graduale reinserimento lavorativo ed abitativo.
Le attività previste sono:
🟃 Reinserimento sociale lavorativo ed abitativo delle donne fuoriuscite da circuiti di violenza, effettuato nel rispetto delle norme regionali vigenti in materia di lavoro e formazione professionale (certificazione competenze, conoscenze, abilità, profilo professionale)
🟃 Gestione della residenzialità
🟃 Promozione del progetto e diffusione delle attività
🟃 Coordinamento
🟃 Monitoraggio delle attività.
Art.3 Modalità di esecuzione del servizio
L'aggiudicatario dovrà svolgere il servizio richiesto per tutta la durata del contratto sulla base di quanto definito nell'offerta tecnica in sinergia con il Servizio appaltante.
Le attività dovranno essere realizzate in modo da essere complementari ed interagenti sulla base del progetto individuale di ciascuna donna target con i propri figli minori se presenti.
L’accesso al servizio di soluzione abitativa a bassa intensità assistenziale sociale avviene attraverso segnalazioni da parte dei servizi sociali e socio-sanitari del territorio e dei centri antiviolenza, dalle autorità giudiziarie in sede di denuncia da parte della donna del soggetto maltrattante, dalle case rifugio e case di accoglienza per donne maltrattate convenzionate e non ovvero in possesso di autorizzazione ed accreditamento al funzionamento così come previsto dalla legislazione vigente della regione Campania. La valutazione della condizione di partenza delle donne target porta alla realizzazione del piano individuale di intervento per ciascuna persona accolta. Elemento fondamentale è la partecipazione per tutto il periodo di durata dell’accoglienza della donna alla realizzazione del piano individuale quale forma di responsabilità
attiva della donna rispetto al proprio progetto di vita che la impegna al raggiungimento degli obiettivi di autonomia.
Attività:
Reinserimento sociale lavorativo ed abitativo delle donne fuoriuscite da circuiti di violenza
Le attività previste in questo ambito rispondono al bisogno abitativo delle donne, che per motivi diversi, non hanno più la disponibilità di un'abitazione per sé stesse e per i propri figli per un periodo di tempo, 3/5 mesi, durante il quale, con una garanzia di un luogo sicuro in cui abitare si pongono in essere percorsi di orientamento ed inserimento lavorativo e si attiva la ricerca di un'abitazione autonoma. A supporto di tale azione si prevede per ciascuna donna accolta la dote autonomia con i relativi servizi per l’abitare. Attraverso la dote autonomia con i relativi servizi per l’abitare si mira a fornire alla donna:
Servizi formativi: bilancio competenze in ingresso, formazione, bilancio delle competenze in uscita/certificazione, accompagnamento all’inserimento lavorativo; abbonamenti tempo libero, trasporti, servizi per minori e sport, servizi per l’abitare. L’obiettivo specifico del Progetto è “quello di sostenere l’inclusione attiva anche attraverso l’accesso ad un’abitazione e/o il suo mantenimento nel tempo, per gli individui e le famiglie in condizioni di vulnerabilità o emergenza abitativa, intervento attivato congiuntamente a percorsi per l'inserimento lavorativo, sociale, educativo e/o sanitario. Il risultato atteso è il rafforzamento delle competenze volte all’autonomia delle soluzioni abitativa e sociale adatta alle esigenze individuali per i nuclei familiari e gli individui coinvolti, come conseguenza del superamento delle situazioni di criticità (i.e. la perdita del lavoro, lo sgombero di un’abitazione occupata, l’ingiunzione di sfratto derivante da un reddito troppo basso e/o occasionale, la fuoriuscita da istituzioni penali o di cura, la dimissione da comunità terapeutiche o per minori, la violenza domestica, ecc.)” così come viene citato letteralmente dal documento Linee guida inclusione sociale Asse 3 “Servizi per l’inclusione sociale” e Asse 4 “Infrastrutture per l’inclusione sociale” Versione 2.0 del 18.01.2018.
Il Servizio è caratterizzato dalla bassa intensità assistenziale sociale in quanto prioritariamente basato sulla gestione della vita comune in ogni sua forma (pulizie domestiche, preparazione dei pasti, cura degli spazi comuni ecc.,) e nella metodologia di lavoro essendo esse stesse impegnate nei gruppi di self-help e/o nell’accompagnamento di donne all’inizio di percorsi di uscita dai percorsi violenti.
La valorizzazione delle competenze rafforzate e l’autonomia più complessiva delle donne, punto focale della gestione della comunità, delinea il gruppo di lavoro individuato ed impegnato in percorsi di autonomia abitativa e lavorativa piuttosto, quindi che al primario contenimento di primo ingresso ed accesso ai percorsi di uscita dalla violenza. Gli operatori non sono necessariamente presenti h/24 ma secondo il bisogno delle utenti presenti, analogamente si fa riferimento alla fascia notturna.
La metodologia da utilizzare quindi pone al centro la persona e, a partire dall'analisi e dalla valutazione dei bisogni, conduce all’ elaborazione del Piano Individuale degli interventi che dovrà prevedere:
- gli obiettivi
- le fasi di intervento
- i servizi da attivare (dote autonomia con i relativi servizi per l’abitare)
- i tempi di realizzazione
- periodicità della rivalutazione.
L’intera azione progettuale sarà potenziata attraverso l’attivazione e la creazione di reti territoriali di supporto che si configurano come una concreta possibilità di inclusione ed emancipazione personale nell'ambito dei percorsi delle soluzioni abitative protette. Esse, infatti, attraverso protocolli d'intesa ed accordi, devono prevedere la possibilità di facilitare e/o creare collegamenti con le diverse realtà del territorio per facilitare l'inclusione sociale, lavorativa, abitativa delle donne target; possono inoltre prevedere accesso ad ulteriori risorse volte all'emancipazione ed autonomia delle donne.
Gestione della residenzialità
La gestione della residenzialità a bassa intensità assistenziale sociale prevede la cura degli spazi comuni, l'organizzazione delle attività quotidiane diversificate secondo le esigenze individuali delle ospiti e dei loro figli, che includono, inoltre, la preparazione dei pasti, le pulizie, ed ogni altra faccenda connessa al vivere comune. La gestione della residenzialità avviene in piena integrazione del percorso individuale di ciascuna ospite ed è parte integrante del rispettivo piano individuale di emancipazione delle donne stesse. Ciascuna ospite della casa contribuisce all'ordinaria gestione domestica concordata e condivisa con gli operatori e con le altre ospiti della struttura.
La metodologia d’intervento proposta per l’organizzazione progettuale basa sugli assunti concettuali di “Appartenenza/Emancipazione” per il rafforzamento delle competenze e dell’autostima delle donne, finalizzata alla loro complessiva autonomia. L’accoglienza residenziale a bassa intensità assistenziale sociale diviene il luogo all’interno del quale le esperienze di violenza diretta e assistita possono essere affrontate e rielaborate per il superamento grazie al reinserimento sociale lavorativo ed abitativo. L'obiettivo principale di tale intervento, è mirato, attraverso gli operatori ed il sistema più complessivo di servizi nel quale si va ad inserire e del quale è parte, a veicolare e orientare la donna alla restaurazione di legami sani e relazioni equilibrate all'atto delle dimissioni dalla casa di accoglienza per donne maltrattate con la finalità, di rafforzare l’autonomia personale ed il potenziamento/sviluppo delle competenze volte alla maggiore autonomia della persona.
Promozione del progetto e diffusione delle attività
Il progetto prevede la fase di pianificazione e di promozione di un programma di iniziative pubbliche, presentazioni e comunicati stampa in riferimento alle attività del progetto e relativi sviluppi lungo tutto l'arco della realizzazione delle azioni progettuali e la diffusione dei risultati conseguiti in itinere e nella fase finale. L'obiettivo dell'azione sopraindicata si concretizza in una campagna informativa sul contrasto alla violenza sulle donne e sulle possibili risorse attivabili per la fuoriuscita dai circuiti violenti con riferimento alle iniziative dell’Abitare e del Lavoro. Tale attività deve prevedere:
Incontri seminariali; Convegni;
Spot video oppure video-documentario; Materiale Informativo e documentale; Altro
Coordinamento delle attività
Il coordinamento delle attività mira a curare la correttezza e il buon andamento delle azioni progettuali in stretta sinergia con le attività messe a sistema per la fuoriuscita delle donne dal circuito della violenza. Pertanto, tale tipologia di attività riveste carattere fondamentale sia nel rapportarsi con il gruppo di lavoro interno alla casa di accoglienza che nei confronti degli attori sociali (pubblici e privati) che, a vario titolo, si interfacciano nella presa in carico del caso.
Monitoraggio delle attività
Il monitoraggio delle attività considera le seguenti dimensioni: il Piano Individuale di intervento (raggiungimento degli obiettivi previsti), l'efficacia degli strumenti utilizzati (dote autonomia con i relativi servizi per l’abitare).
Per ciascuna dimensione sono individuati indicatori di processo e di risultato per il monitoraggio dei percorsi e la previsione di eventuali integrazioni/cambiamenti migliorativi in itinere dei piani individualizzati messi in atto. Il grado di impatto è, invece, declinato attraverso indicatori qualitativi e quantitativi misurabili. L'impatto è misurato a due livelli: numero delle donne accolte in soluzione abitativa a bassa intensità assistenziale sociale e tempo di accoglienza; successo degli interventi di accoglienza abitativa a bassa intensità assistenziale sociale del target destinatario; diffusione trasversale della cultura del contrasto alla violenza contro le donne e dell'accesso all'universo lavorativo delle donne vittime di violenza.
Si procede ad indicare il numero delle donne e dei figli se presenti, il numero dei piani individuali attivati, la specificità delle dote autonomia con i relativi servizi per l’abitare.
La carta dei servizi, la ricognizione dei flussi e di ogni tipo di dato ritenuto utile al fine di soddisfare i data base dell’ente locale, regionale, ministeriali, europei o di altro organismo ritenuto pertinente e di interesse saranno altresì soddisfatti da tale attività.
Art. 4 Durata
La durata del contratto è prevista in mesi 39 a decorrere dalla stipula dello stesso contratto o, se antecedente, dalla data di avvio delle attività. Le attività si intendono avviate a decorrere dalla nota formale di avvio delle stesse. Eventuali ritardi nell’inizio delle attività, conseguenti a qualsivoglia procedura interna o esterna del Comune, non potranno - a nessun titolo - essere fatti valere dall’aggiudicatario.
Art. 5 Importo a base di gara e fonte finanziaria
Il valore complessivo presunto è di € 483.568,55 escluso IVA, ossia di € 589.953,63 comprensivo di IVA al 22%. Non sussiste rischio di interferenza poiché le attività si svolgono ad uso esclusivo delle attività previste nel progetto e pertanto non è previsto il DUVRI.
Il servizio oggetto dell'appalto è finanziato interamente dal PON METRO 2014-2020 (ASSE 3 – Servizi per l’Inclusione Sociale)
I costi sono da intendersi comprensivi di tutto quanto necessario al corretto ed efficace funzionamento del progetto (es.costo del lavoro, costi generali e di gestione, compresi i costi della sicurezza, di assicurazione e di tutti i materiali necessari per il corretto funzionamento ed una efficace azione di comunicazione e promozione del servizio stesso).
Il tetto massimo è stabilito nel prospetto di seguito indicato:
Voce di Spesa | Totale senza IVA | IVA al 22% | Totale con iva al 22% | |
A | Costi Personale | € 177.555,96 | € 39.062,31 | € 216.618,27 |
B | struttura residenziale | € 109.200,00 | € 24.024,00 | € 133.224,00 |
C | Dote autonomia | € 147.840,00 | € 32.524,80 | € 180.364,80 |
D | Costo comunicazione | € 15.122,79 | € 3.327,01 | € 18.449,80 |
E | Costi indiretti | € 33.849,80 | € 7.446,96 | € 41.296,76 |
TOTALI | € 483.568,55 | € 106.385,08 | € 589.953,63 |
Art. 6 Rendicontazione, pagamenti e fatturazione
L’aggiudicatario dovrà fornire bimestralmente dettagliata relazione sulle attività, corrispondenti all’offerta tecnica aggiudicata. che dettagli per ciascuna di esse:
- il personale impegnato, - l’attività effettuata, - gli output prodotti, - i time sheet degli operatori sottoscritti ai sensi del DPR 445/2000, - il registro mensile di presenza delle ospiti in originale, firmato anche dal coordinatore del progetto e dal rappresentante legale.
L’Amministrazione provvederà al pagamento del corrispettivo contrattuale, dietro presentazione di fattura, suddividendolo in rate bimestrali di eguale importo calcolate a partire dalla data di avvio dell’attività.
La fattura dovrà contenere la dicitura "scissione dei pagamenti, così come disposto dall'art. 2 del decreto MEF del 23/01/2015 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 27 del 3/2/2015)”
In caso di raggruppamento temporaneo d'impresa si richiede fatturazione separata sulla base delle quote di attività che ciascun componente dovrà svolgere così come dichiarato nell'istanza di partecipazione e indicato nell'atto costituivo del raggruppamento.
A seguito dell'entrata in vigore del sistema di fatturazione elettronico, è necessario utilizzare sia il Codice Univoco Ufficio sia l'ulteriore Codice assegnato al Servizio che permetterà al soggetto informatico intermediario scelto dal Comune di Napoli di velocizzare e semplificare il processo di ricezione del documento contabile. Si sottolinea l’obbligatorietà di utilizzo di entrambi i codici per evitare complicazioni e/o non ricezione della fattura da parte del servizio competente.
Il saldo sarà corrisposto entro il termine di scadenza dell'eleggibilità della spesa (art.65 del Reg. (UE) 1303/2016) del PON Metro 2014/2020, subordinandola alla presentazione della fideiussione ai sensi dell'art. 103 comma 6 del D.lgs 50/2016 da parte dell'aggiudicatario, della relazione finale di attività.
Si riportano di seguito i codici:
CODICE IPA UNIVOCO UFFICIO: C7XXWH
CODICE ASSEGNATO AL SERVIZIO: 4096 – Tale codice va inserito nel campo “Riferimento amministrativo” presente nel tracciato xsd del Sistema di Interscambio (SDI).
Art. 7 Qualifiche e standard degli operatori impegnati
L’ente aggiudicatario dovrà realizzare tutte le attività previste avvalendosi di una èquipe multiprofessionale di lavoro, che opera per tutta la durata del progetto, composta da operatrici, esclusivamente donne, così come previsto dal Regolamento della Regione Campania n. 4/2014 e dalle direttive dalla Convenzione di Istanbul e dall’Accordo Stato Regioni. Le operatrici dell’equipe dovranno essere in possesso dei seguenti titoli ed esperienze:
🟃 Assistenti Sociali, sociologhe, psicologhe, pedagogiste o titoli equipollenti con iscrizione all’ordine professionale, ove previsto, con esperienza professionale di almeno 24 mesi nelle attività di coordinamento delle azioni progettuali e coordinamento di attività di monitoraggio ed elaborazione dati, elaborazione strumenti e carta dei servizi, organizzazione eventi di divulgazione e scientifici sul tema della violenza sulle donne. Eventuali altri profili sociali, per il ruolo di coordinamento, dovrà possedere i medesimi requisiti di esperienza professionale previsti per le assistenti sociali e/o sociologhe.
🟃 Assistenti sociali, sociologhe, o titoli equipollenti con iscrizione all’ordine professionale ove previsto, percorsi formativi specifici sul tema della violenza sulle donne e comprovata esperienza non inferiore a 24 mesi in attività di prevenzione, contrasto, presa in carico di donne vittime di violenza. Una quota parte delle ore destinate per tale tipologia di figura saranno utilizzate nella formula a chiamata ovvero nelle ore notturne in caso di accertata necessità a tutela delle donne ospiti e dei loro figli minori.
🟃 Mediatrice culturale a chiamata con percorsi formativi specifici sul tema della violenza sulle donne e comprovata esperienza non inferiore a 24 mesi in attività di prevenzione, contrasto, presa in carico di donne vittime di violenza
• Avvocate a chiamata con iscrizione all’Albo professionale con percorsi formativi specifici sul tema della violenza sulle donne e comprovata esperienza non inferiore a 24 mesi in attività di assistenza e consulenza legale sul tema della violenza sulle donne
• Psicologhe con percorsi formativi specifici sul tema della violenza sulle donne e comprovata esperienza non inferiore a 24 mesi in attività di prevenzione, contrasto, presa in carico di donne vittime di violenza
• Personale amministrativo in possesso di laurea triennale in Economia e Commercio, Economia Aziendale e titoli equipollenti con esperienza di almeno 12 mesi di rendicontazione di Fondi Europei (es. Fondi SIE e/o Programmi diretti)
In merito alle attività di monitoraggio si specifica che le stesse potranno essere svolte anche da personale che non ricopre il ruolo di coordinatore.
Il gestore dovrà dichiarare ai sensi del DPR 445/2000, sotto la propria responsabilità, di operare esclusivamente con personale in possesso dei requisiti richiesti.
Deve, inoltre, assicurare la necessaria continuità lavorativa delle singole operatrici, provvedendo anche ad effettuare tempestivamente la sostituzione del personale assente con altro in possesso dei medesimi titoli professionali opportunamente - previa autorizzazione della Stazione Appaltante. L’ente gestore sarà tenuto a non sostituire il personale assente con figure che operano già nell’ambito della stessa progettualità con altre mansioni (es: la psicologa che riveste una funzione di coordinamento non può coprire le mansioni di psicologa in attività di prevenzione, contrasto, presa in carico di donne vittime di violenza).
Il gestore è tenuto a fornire, prima della aggiudicazione dell’appalto ed entro un termine massimo di 10 giorni dalla specifica richiesta, i nominativi del personale impiegato nell’espletamento delle attività e dimostrarne il possesso dei relativi requisiti richiesti nonché gli impegni contratti con essi sottoscritti Le operatrici dell’Impresa aggiudicataria dovranno assicurare lo svolgimento delle attività in osservanza delle norme sulla privacy, con particolare riferimento alle informazioni di carattere personale ed all’uso di strumenti di lavoro elaborati in forma scritta. Alcun rapporto di lavoro potrà – a nessun titolo – costituirsi tra quanti impegnati nell’attività ed il Comune di Napoli.
Per ogni profilo ovvero per ogni operatore impegnato sarà indispensabile presentare un curriculum vitae da presentare entro 10 giorni lavorativi dalla specifica richiesta da parte della stazione appaltante e prima dell’aggiudicazione. I Curricula devono essere in formato europeo, sottoscritti in conformità artt. 38 e 47 del DPR 445/2000, dagli interessati, quindi, corredati da una copia di un documento di riconoscimento valido.
L' èquipe multiprofessionale di lavoro si interfaccia con:
• l’Unità di Sostegno alle donne in difficoltà del Servizio Contrasto delle Nuove Povertà e Rete delle Emergenze Sociali che sopravvede ed autorizza l’impiego della residenzialità bassa intensità assistenziale sociale, monitora gli accessi ed il bisogno, valutandone anche l’adeguatezza rispetto alla risorse attivabili unitamente ai Centri di Servizio Sociale Territoriale;
• i Centri di Servizio Sociale Territoriale dell’Amministrazione, o di altri enti locali, se del caso, per la valutazione del bisogno e per la presa in carico, in caso di necessità;
• i Centri Antiviolenza della città di Napoli, ove presenti, per il confronto e la valutazione specialistica, il supporto e la presa in carico sul territorio.
Art. 8 Incompatibilità del gruppo di lavoro
Le figure professionali che compongono il gruppo di lavoro comprese le eventuali figure aggiuntive devono essere esenti da qualsiasi rischio di conflitto di interesse rispetto alle attività. Pertanto, al momento della presentazione dei curricula, ogni singolo componente del gruppo di lavoro dovrà allegare un'autodichiarazione di assenza di incompatibilità.
Art. 9 Piano Operativo
Entro 15 giorni solari e consecutivi, dalla data di stipula del contratto o dell’avvio delle prestazioni, il fornitore si impegna a presentare il Piano Operativo che dovrà essere approvato dal RUP entro 7 giorni dal ricevimento. Il gruppo di lavoro utilizzato è elemento essenziale del Piano. In caso di non approvazione del Piano, il fornitore avrà 10 giorni consecutivi di tempo per riproporre un nuovo Piano.
Art.10 Trattamento dei dati personali
Ai sensi della normativa vigente e del regolamento UE n. 2016/679 i dati forniti dalle società saranno trattati esclusivamente per le finalità connesse alla gara e per l’eventuale successiva stipulazione e gestione del contratto. Il titolare del trattamento è il Comune di Napoli.
Art.11 Obblighi assicurativi, garanzie e responsabilità per infortuni e danni
L'aggiudicatario è tenuto all'osservanza delle norme relative alle assicurazioni obbligatorie ed antinfortunistiche, previdenziali ed assistenziali e dovrà adottare tutti i procedimenti e le cautele atti a garantire l'incolumità delle persone e dei terzi secondo la normativa vigente ovvero l’ente affidatario dovrà stipulare un’apposita polizza di assicurazione per la responsabilità civile, con oneri a suo intero ed esclusivo carico, per la tutela degli utenti e di terzi, da eventuali danni provocati a persone e beni dal personale impiegato nell’espletamento del servizio, con ampia e totale liberazione dell’Amministrazione Comunale da ogni responsabilità
Art.12 Stipula del contratto
Il contratto, ai sensi dell’art. 32, comma 9 del Codice, non potrà essere stipulato prima di 35 giorni dall’invio dell’ultima delle comunicazioni del provvedimento di aggiudicazione.
La stipula avrà luogo entro 120 giorni dall’intervenuta efficacia dell’aggiudicazione ai sensi dell’art. 32, comma 8 del Codice, salvo il differimento espressamente concordato con l’aggiudicatario.
Art.13 Subappalto e cessione del contratto
Il subappalto non è autorizzato. È vietata la cessione totale o parziale a terzi del contratto.
Art.14 Contestazione disservizi e procedure di addebito
Il Dirigente del Servizio Contrasto alle nuove povertà e rete delle emergenze sociali è deputato a contestare all'affidatario i disservizi che si verificassero durante il periodo contrattuale. Le contestazioni di detti disservizi dovranno essere sempre comunicate per iscritto al rappresentante dell'affidatario che avrà cinque giorni di tempo dalla ricezione della contestazione per controdedurre. Xxx le controdeduzioni non fossero ritenute valide e giustificative dal responsabile sopra nominato, il medesimo provvederà all'applicazione di una penalità su ogni contestazione, non inferiore a €150,00 (centocinquanta euro) e non superiore ad euro
€500,00 (cinquecento euro) secondo la gravità dell'inadempienza.
In caso di inosservanza del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli approvato con Deliberazione di GC n. 254 del 24 aprile 2014 e s.m.i, si applicheranno le sanzioni previste dall’art. 20, comma 7, di detto Xxxxxx.
Art. 15 Recesso unilaterale
L'Amministrazione comunale ha facoltà di recedere in ogni momento dal contratto ai sensi dell'art.109 del D.lgs 50/2016, previo pagamento del corrispettivo dei servizi eseguiti e di un importo pari al 10% di quelli non eseguiti.
Art. 16 Risoluzione del contratto
L’Amministrazione Comunale, in caso di gravi ed accertate inadempienze, può procedere alla risoluzione del contratto di progetto in qualunque tempo, con preavviso di 10 giorni, provvedendo al servizio direttamente o ricorrendo ad altro ente, a spese del soggetto affidatario, trattenendo la cauzione definitiva. L'Amministrazione ha il diritto di risolvere di diritto il contratto procedere alla risoluzione del contratto valendosi della clausola risolutiva espressa ai sensi dell'art. 1456 del Codice civile.
Costituiscono motivo di risoluzione del contratto i seguenti casi:
• grave violazione e/o ripetute violazioni non eliminate in seguito a diffida formale da parte dell'Amministrazione;
• sospensione, abbandono o mancata effettuazione da parte dell’ente affidatario di tutti o parte
dei servizi oggetto del contratto, non dipendenti da cause di forza maggiore, qualora fosse accertato il venir meno dei requisiti morali richiesti dall'art. 80 del D.lgs 50/2016;
• cessazione o fallimento del soggetto aggiudicatario;
• il venir meno dei requisiti previsti dal bando di gara ai fini della pre-qualificazione degli offerenti;
• mancata reintegrazione delle cauzioni eventualmente escusse entro il termine di 10 (dieci) giorni lavorativi dal ricevimento della relativa richiesta da parte dell'Amministrazione comunale;
• gravi ed accertate inosservanze del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli approvato con Deliberazione di GC n. 254 del 24 aprile 2014
In tal caso l’Amministrazione Comunale potrà rivalersi su tutto il deposito cauzionale definitivo, fermo restando ogni altra azione a risarcimento del maggiore danno.
L’Amministrazione Comunale potrà altresì ottenere la risoluzione del contratto in caso di cessione dell’ente affidatario, di cessazione di attività, oppure in caso di concordato preventivo, fallimento, stato di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o di pignoramento, nonché, qualora venga modificata la ragione sociale dell’ente in modo tale da non contemplare più le prestazioni oggetto di codesto appalto.
L’affidamento a terzi viene notificato all’inadempiente nelle forme prescritte, con indicazione dei nuovi termini di esecuzione del servizio affidato e degli importi relativi.
Di conseguenza saranno addebitate le eventuali spese sostenute in più dall’Amministrazione Comunale, senza pregiudizio per ulteriori azioni risarcitorie.
In caso di risoluzione del contratto l'appaltatore si impegnerà a fornire al Comune di Napoli tutta la documentazione tecnica e i dati necessari al fine di provvedere direttamente o tramite terzi all'esecuzione dello stesso. Ai sensi dell'art. 110 del D.lgs 50/2016 e s.m.i. l'Amministrazione comunale si riserva la facoltà di interpellare progressivamente i soggetti che hanno partecipato alla gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per il completamento del servizio oggetto dell'appalto.
Si procederà all'interpello a partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore offerta fino al quinto migliore offerente, escluso l'originario affidatario. L'affidamento avverrà ai medesimi patti e condizioni già proposte dall'originario aggiudicatario in sede di offerta.
Art.17 Controversie
La definizione delle controversie che possono insorgere in dipendenza del progetto e che non si siano potute risolvere in via amministrativa è demandata al giudice amministrativo del foro Napoli.
Art. 18 Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli
Il Comune di Napoli, con Delibera di G.C. n. 254 del 24/04/2014 e modificato con D.G.C. n. 217 del 29/04/2017, ha approvato il Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli, visionabile sul sito xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx in "Amministrazione trasparente", le cui disposizioni si applicano altresì alle imprese fornitrici di beni e servizi. Le sanzioni applicabili all'impresa affidataria, in caso di violazione di quanto disposto dal Codice di Comportamento dei dipendenti dell'Ente, sono quelle previste dal Patto di Integrità adottato dall'Ente, ai sensi dell'art. 20 co. 7 del predetto Codice.
Art. 19 Obblighi dell’appaltatore relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari
L’appaltatore assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche.
L’appaltatore si impegna a dare immediata comunicazione alla stazione appaltante ed alla Prefettura/Ufficio Territoriale di Governo della Provincia di Napoli della notizia dell’inadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria.
Art. 20 Normative contrattuali
Il Progetto è regolato dal presente Capitolato ed è, inoltre, soggetto a tutte le vigenti disposizioni in materia. L’ente affidatario è tenuto all'osservanza di tutte le leggi, i decreti ed i regolamenti in vigore o che saranno emanati durante il periodo del progetto e, quindi, si impegna anche a rispettare tutte le leggi vigenti in materia di assunzione ed impiego del personale e degli obblighi derivanti dai contratti collettivi di lavoro, nonché la normativa tutta regolante le specifiche prestazioni oggetto del presente rapporto.
Il contratto di progetto sarà impegnativo per l’affidatario dalla data di affidamento mentre per il Comune sarà subordinato alle approvazioni di legge.