CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
AFFIDAMENTO GESTIONE RISTORANTE-CAFFETTERIA DEL MUSEO
(approvato con determinazione del dirigente del Servizio Affari Generali e Contabilità n. 2 dd. 21 gennaio 2014)
Procedura aperta - pubblico incanto
INDICE
Art. Descrizione
1 OGGETTO DELL’APPALTO
2 DURATA
3 LOCALI
4 ATTREZZATURE
5 ONERI ED INTERVENTI A CARICO DELL’AGGIUDICATARIA
6 ONERI A CARICO DEL MUSEO
7 MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO
8 QUALITA’ DEL SERVIZIO
9 PERSONALE
10 PREVENZIONE E PROTEZIONE LUOGHI DI LAVORO
11 CONTROLLI
12 CONTESTAZIONI E PENALI
13 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
14 RESPONSABILITA’ DEL GESTORE
15 SUBAPPALTO E CESSIONE DEL CONTRATTO
16 FORO COMPETENTE
ALLEGATI
1: Fac simile domanda di partecipazione
2: Modulo sopralluogo
3: Planimetrie locali
4: Offerta economica
5: Schema di contratto di concessione
6: DUVRI
Affidamento gestione ristorante-caffetteria del Museo CAPITOLATO D’APPALTO
Articolo 1 - Oggetto dell’appalto
Il presente appalto ha per oggetto l’affidamento della gestione del ristorante- caffetteria del Polo museale e culturale di Rovereto – Corso Bettini, n. 43 - condotta sotto l’insegna “Le Arti”.
Per la definizione del bacino d’utenza si forniscono le seguenti informazioni a carattere puramente indicativo e non vincolanti.
Il bar ristorante è frequentato principalmente da:
- utenti del Museo;
- utenti della Biblioteca Civica;
- utenti dell’Università;
- dipendenti e collaboratori Museo;
- dipendenti e collaboratori Biblioteca Civica;
- utenti dell’Auditorium.
A tal proposito si precisa che l’utilizzo della caffetteria-ristorante da parte dell’utenza sopra descritta è facoltativo e pertanto il gestore non potrà avanzare alcuna richiesta, o pretesa, né richiedere modifiche del contratto per la eventuale mancata fruizione dei servizi da parte di utenti, dipendenti e collaboratori.
Il fatturato medio annuo realizzato dalla gestione nell’ultimo quinquennio 2009-2013 è stato pari a circa € 473.955,00, oltre IVA (anno 2009 € 476.076,46, anno 2010 € 472.590,83, anno 2011 € 611.367,80, anno 2012 € 390.861,00, anno 2013 €
418.882,37). Tale dato medio, fornito al solo fine della formulazione dell’offerta e che non costituisce garanzia di risultato futuro, costituisce il valore stimato della concessione ai sensi dell’art. 29 del D.Lgs. 163/06.
L’affidamento dell’incarico di gestione avverrà attraverso la stipulazione di contratto di concessione di servizi secondo lo schema allegato.
Il Museo si impegna a prestarsi per la voltura a nome del gestore delle licenze ed autorizzazioni ad esso intestate, limitatamente ed esclusivamente per la durata del rapporto contrattuale. Al termine del contratto di concessione la ditta concessionaria si obbliga a prestarsi per tutti gli atti necessari alla rivolturazione a nome del Museo a sua cura e spese.
Articolo 2 - Durata
La durata dell’appalto è stabilita in anni 4 (quattro), con inizio indicativo dal 1 maggio 2014, e, comunque dalla data di stipulazione del contratto di concessione.
Il Museo alla scadenza si riserva la facoltà di rinnovare il contratto per ulteriori 2 (due) anni, valutata l’opportunità e ricorrendone le condizioni. L’appaltatore è comunque
tenuto a proseguire nell’appalto sino all’individuazione del nuovo appaltatore. Il prezzo del servizio è offerto dall’affidatario in base a calcoli di propria convenienza nel rispetto delle condizioni del presente capitolato.
Articolo 3 - Locali
I locali messi a disposizione per i servizi in oggetto sono situati al piano terra, a sinistra dell’ingresso principale del Museo. Vi si accede direttamente dalla piazza del Polo museale. Si allegano a tale fine le planimetrie dei locali.
Lo spazio del ristorante/caffetteria per il pubblico occupa circa 300 mq; le cucine, i servizi, i magazzini per le derrate oltre 200 mq.
I posti a sedere sono 120.
Gli offerenti potranno eseguire un sopralluogo presso la caffetteria-ristorante al fine di prendere visione dei locali e dell’inventario dei beni facenti parte del contratto di concessione. Il sopralluogo dovrà essere concordato con l’Ufficio tecnico del Museo (tel. 0464/454145 e 0464/454140).
La ditta aggiudicataria si obbliga per tutta la durata del contratto a non mutare, pena la risoluzione del contratto, la destinazione d’uso dei locali, salvo l’apporto di eventuali modifiche migliorative da concordarsi con la Direzione del Museo.
E’ vietata la subconcessione a terzi, sia privati che Enti od organizzazioni di qualsiasi natura, l’uso anche saltuario della struttura oggetto del presente appalto o di parte di essa, senza il preventivo assenso del Museo.
Si precisa che nei locali oggetto di concessione sono vietati l’installazione e l’uso di apparecchi automatici, semiautomatici ed elettronici per il gioco d’azzardo di cui ai commi 5 e 6 del TULPS.
Articolo 4 - Attrezzature
L’arredamento è fornito dal Mart. E’ costituito da poltroncine in acciaio, tavoli in acero, bancone bar e guardaroba. Tutto su progetto dell’architetto Xxxxx Xxxxx per il museo.
Il Mart mette altresì a disposizione la cucina, le stoviglie e l’attrezzatura della cucina: banco di preparazione per le verdure, per il pesce, per le carni; un’isola centrale per la preparazione dei primi, dei piatti freddi, della pasticceria ecc.; quattro celle frigorifere; forni dedicati. Gli spazi sono rigorosamente organizzati nel rispetto delle normative vigenti.
Nel corso del sopralluogo di cui all’articolo precedente potrà essere consultato l’inventario dei beni facenti parte del contratto di concessione.
Eventuali cambiamenti degli elementi d’arredo per rendere più funzionale l’organizzazione del lavoro e del lay-out, devono essere concordati ed autorizzati dalla direzione del Museo. Il gestore, previo specifico accordo con il Museo, può aggiungere attrezzature, arredi e mobili di sua proprietà, che dovrà asportare al termine del contratto.
Il gestore si impegna ad usare i locali ed i beni mobili con la diligenza del buon padre di famiglia, restituendoli al termine del contratto nello stato di normale efficienza in cui riconosce di averli ricevuti all’inizio, salvo il normale deperimento derivante dall’uso.
Articolo 5 - Oneri ed interventi a carico dell’aggiudicataria
La ditta aggiudicataria dovrà assumere a proprio carico la gestione del ristorante- caffetteria, assumendo i seguenti oneri:
- il pagamento della percentuale sul fatturato offerta in sede di gara secondo le modalità e le scadenze convenute nello schema di contratto;
- la fornitura e lo stoccaggio delle derrate alimentari e delle bevande;
- la fornitura di tutti i materiali di consumo occorrenti per l’espletamento del servizio;
- la pulizia, sanificazione, disinfezione, disinfestazione, deblatizzazione e derattizzazione ordinaria dei locali (compresi depositi e servizi igienici), nonché degli impianti, delle apparecchiature, degli arredi e di tutte le attrezzature fisse e mobili, comprese le stoviglie utilizzate per la preparazione e distribuzione di cibo e bevande;
- imbiancatura dei locali ogni 18 mesi;
- utilizzo di prodotti occorrenti per le attività di cui al punto che precede assolutamente non tossici e biodegradabili;
- la manutenzione ordinaria dei locali occupati, delle attrezzature, degli arredi e di quant’altro necessario per l’espletamento del servizio;
- la raccolta,il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti (anche speciali), nel rispetto delle leggi vigenti;
- la retribuzione completa degli elementi accessori ed aggiuntivi, da erogare al personale alle proprie dipendenze ed i relativi oneri assicurativi, previdenziali e sociali;
- i consumi di energia elettrica, telefono, ecc.;
- le sanzioni conseguenti all’eventuale mancato rispetto delle normative vigenti in materia da parte delle autorità a ciò preposte (sanitarie, giudiziarie, ecc.);
- i premi assicurativi per le coperture previste dal bando di gara;
- gli oneri connessi alla cauzione definitiva;
- gli oneri connessi agli adempimenti previsti dalla normativa riguardante la prevenzione e protezione dei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/08 e s.m.);
- impiegare proprio personale qualificato, di assoluta fiducia e di provata riservatezza, obbligandosi ad attuare a favore dello stesso (e se cooperative, anche verso i soci) condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro vigenti nel settore di riferimento e rispettivi accordi integrativi territoriali, ove esistenti;
- gli oneri connessi al controllo semestrale degli estintori, da rimborsare al Museo quale intestatario del contratto;
- le spese e gli oneri consequenziali alla stipula del contratto;
- il pagamento delle imposte e tasse derivanti dalla gestione del servizio;
- la custodia e conservazione di tutto quanto messo a disposizione con il contratto;
- tutti gli altri oneri relativi alla gestione del servizio.
Si precisa che la manutenzione ordinaria comprende (a titolo esemplificativo) anche gli interventi di sostituzione/riparazione di parti di attrezzature, vetri rotti, corpi illuminanti non funzionanti comprese le relative lampade, riparazione/sostituzione di maniglie e serramenti guasti, ecc.
Si indicano di seguito le manutenzioni da effettuarsi sugli impianti e sulle attrezzature del ristorante-caffetteria, con l’avvertenza che queste si intendono citate a semplice titolo esemplificativo e non limitativo di qualsiasi altro intervento che risulti necessario per garantirne sempre l’efficienza e la sicurezza. Si evidenzia che sono comunque a carico del gestore tutti gli oneri derivanti da incuria e/o maldestro utilizzo delle attrezzature e da ogni eventuale ritardo nell’effettuare i necessari interventi di manutenzione.
Rivestimenti in tinta lavabile
Tutti i rivestimenti in tinta lavabile all’acqua debbono essere riverniciati ogni 18 mesi. Lavati a vapore almeno una volta al mese, nonché tenuti puliti da scritte, graffiti di qualsiasi genere.
Banco bar
Disincrostazione, controllo del bar. Pulizia dei radiatori e dei compressori, controllo del gas e degli elementi refrigeranti: ogni mese
Frigoriferi e congelatori
Sbrinamento e/o controllo del funzionamento dell’impianto di sbrinamento automatico: ogni settimana
Controllo e taratura dei termostati e dei termometri, pulizia dei radiatori e dei compressori e controllo del gas e olio: ogni mese.
Banco di distribuzione
Pulizia a fondo: al termine di ogni servizio – ogni giorno
Bilance
Controllo della taratura: ogni mese
Lavelli e vasche
Pulizia generale: ogni giorno
Pavimenti
Pulizia non inferiore a 2 volte al giorno e comunque ogni qualvolta se ne presenta la necessità.
Tavoli per consumazioni
Pulizia al termine di ogni consumazione
Xxxxxxxxx e scarichi
Controllo ogni mese
Tavoli, piani di lavoro, xxxxxxxx e scaffali chiusi o aperti
Pulizia generale ogni giorno al termine del servizio
Degrassatore
Controllo e svuotamento semestrale e/o anticipato secondo necessità.
Cappa aspirante cucina
Pulizia e controllo filtri e manutenzione ordinaria
Per ogni altra attrezzatura (forni elettrici, piastre, elementi riscaldanti, bagnomaria, friggitrice, ecc.) si richiede di attivare un servizio di manutenzione ordinaria con verifica semestrale della funzionalità. Il contratto sarà fornito in copia al Museo.
I detersivi e gli altri prodotti di pulizia/sanificazione dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, con la relativa etichetta e conservati in locali appositi o in armadi chiusi.
E’ assolutamente vietato detenere nelle zone di preparazione e distribuzione dei prodotti alimentari, detersivi, scope, strofinacci, ecc.
I servizi igienici e gli spogliatoi utilizzati dal personale dovranno essere tenuti costantemente puliti in tutte le loro parti. Nei servizi igienici destinati agli addetti e in quelli destinati all’utenza devono essere impiegati sapone disinfettante e asciugamani a perdere.
I rifiuti solidi urbani dovranno essere raccolti in sacchetti chiusi e convogliati negli appositi contenitori per la raccolta, secondo le normative in vigore.
E’ tassativamente vietato scaricare qualsiasi tipo di rifiuto negli scarichi fognari (lavandini, canaline di scarico, ecc.).
La gestione dei rifiuti deve avvenire nel rispetto della normativa vigente.
La ditta aggiudicataria, prima dell’inizio del contratto, provvederà all’intestazione a proprio nome delle utenze a proprio carico.
Articolo 6 - Oneri a carico del Museo
Il Museo si obbliga a mettere a disposizione i locali e le attrezzature ricadenti nel contratto di concessione in tempo utile per l’inizio dell’attività.
Sono inoltre a carico del Museo:
- la manutenzione dell’impianto elettrico generale (esclusi collegamenti alle attrezzature della cucina e del bar);
- la manutenzione dell’impianto di rilevazione fumi antincendio;
- la manutenzione dell’impianto termico e di climatizzazione;
- il teleriscaldamento, il raffrescamento dei locali e la fornitura d’acqua;
- l’illuminazione condominiale e le pulizie condominiali.
Il condizionamento, il teleriscaldamento e la fornitura dell’acqua sono centralizzati e le relative utenze sono intestate al Museo.
I servizi e le forniture indicate nel presente articolo sono a carico del Museo.
Articolo 7 - Modalità di espletamento del servizio
Il gestore deve assicurare il servizio oggetto del presente appalto a proprio esclusivo rischio e responsabilità, secondo le norme del presente capitolato e della normativa di settore (Legge provinciale 14 luglio 2000, n. 9, Legge provinciale 30 luglio
2010, n. 17).
Il servizio deve essere svolto a regola d’arte per il raggiungimento del massimo beneficio per il cliente. Deve essere svolto nel pieno rispetto delle norme igienico- sanitarie vigenti. Il servizio dovrà pertanto essere perfetto sia per la qualità delle materie prime utilizzate che per le modalità di esecuzione delle varie operazioni, nel
rispetto dei tempi, delle procedure gestionali richieste e/o proposte, delle garanzie igienico-sanitarie nonché delle garanzie sulla continuità del servizio.
La tutela del consumatore dovrà essere assicurata in applicazione del D.Lgs. n. 114/98 e s.m. e restante normativa vigente in materia, con particolare riferimento alla sicurezza dei prodotti ed alla visibilità dei prezzi.
Dovranno essere fornite bevande e generi alimentari solidi ad altissimo grado di commerciabilità e regolarmente ammessi dalle vigenti norme di igiene alimentare. Il trasporto dei prodotti alimentari dovrà avvenire con veicoli e contenitori con le caratteristiche di cui al D.Lgs. 6 dicembre 2007, n. 193.
Per tutti i prodotti somministrati dovranno essere chiaramente indicati ingredienti e prezzi.
Il personale impiegato dovrà essere adeguato, sia per numero che per qualifica, in modo da garantire la perfetta continuità e regolarità del servizio e dovrà essere in regola con le norme igienico-sanitarie, previdenziali ed assicurative.
Il servizio deve essere assicurato almeno nei giorni e negli orari di apertura del Museo. Il Museo è aperto dal martedì al giovedì dalle 10 alle 18; venerdì dalle 10 alle 21; sabato e domenica dalle 10 alle 18; lunedì chiuso.
Gli orari di apertura del Museo potranno subire variazioni nel corso della durata del contratto sulla base di insindacabili scelte da parte del Museo stesso.
In caso di interruzioni del servizio negli orari indicati imputabili al gestore, questi sarà tenuto al pagamento della penale di cui al successivo articolo del presente capitolato d’appalto.
I prezzi di vendita al pubblico dovranno essere dettagliatamente elencati in un listino. Tale listino, redatto secondo le indicazioni fornite dalle associazioni di categoria della Provincia di Trento, dovrà essere esposto visibilmente nei locali della caffetteria- ristorante come previsto dal D.Lgs. 114/98 e s.m. con indicazione delle principali categorie merceologiche che devono essere obbligatoriamente commercializzate.
Ai dipendenti e collaboratori del Museo e del Comune di Rovereto, muniti di tesserino identificativo, dovrà essere garantita una riduzione del 15% sui prezzi praticati alla clientela del servizio bar e ristorante.
E’ fatto inoltre obbligo al gestore di accettare i buoni pasto del Museo, della Provincia Autonoma di Trento e del Comune di Rovereto previa apposita convenzione da stipularsi con la relativa società di gestione immediatamente dopo la comunicazione di avvenuta aggiudicazione del servizio.
Il Museo potrà avvalersi della facoltà di richiedere al gestore di fornire il servizio di coffee break/buffet in occasione di manifestazioni, convegni, incontri, ecc. In tale caso i prezzi verranno di volta in volta concordati fra le parti.
In ogni caso il gestore dovrà garantire nell’esercizio dell’attività un adeguato livello di decoro permettendo al Museo di accertare in qualsiasi momento la regolarità nella conduzione del servizio e il rispetto dell’immagine del Museo.
Il gestore dovrà attenersi alle disposizioni ed agli obblighi contenuti nel D.Lgs. 193/07e s.m. e alla ulteriore normativa di settore, predisponendo il manuale di autocontrollo basato sui principi H.A.C.C.P., nel quale dovrà individuare ogni fase della propria attività che potrebbe ritenersi critica per la sicurezza degli alimenti. Il manuale dovrà essere depositato anche presso il Museo, se richiesto.
Il gestore ha l’obbligo di posizionare all’esterno (da aprile a ottobre) dei locali in gestione tavolini e sedie (forniti dal M.a.r.t.) e rendere disponibile il servizio all’utenza. Viene dedicato al servizio esterno lo spazio antistante l’ingresso della caffetteria e parte della galleria nord. E’ a carico del gestore la pulizia dello spazio e il mantenimento del decoro.
E’ vietato apporre sui muri esterni cartelli indicatori e/o altro.
Articolo 8 - Qualità del servizio
La ditta aggiudicataria dovrà garantire la somministrazione e la vendita, comunque autorizzate, dei seguenti prodotti alimentari:
- caffetteria, bibite, bevande analcoliche ed alcoliche, acque minerali;
- pasticceria, panini, sandwiches, cioccolate, caramelle, biscotteria e dolciumi vari;
- gelati preconfezionati;
- menù comprendente piatti di cucina nazionale e che includa alcune specialità tipiche.
I prodotti dolci e salati dovranno sempre essere freschi di giornata.
Tutti i prodotti e tutti i generi di consumo devono essere di prima qualità e completamente rispondenti alle disposizioni di legge vigenti in materia ed in particolare:
- dovrà essere garantita la fornitura di almeno il 50% di paste fresche sul totale;
- i prodotti da forno devono essere conformi alle norme vigenti, dovranno essere confezionati e riportare sulla confezione la denominazione dell’impresa produttrice, ingredienti e scadenza;
- il pane dovrà essere garantito di produzione giornaliera e non dovrà essere rigenerato;
- le verdure e la frutta devono essere indenni da difetti che possano alterare i caratteri organolettici delle stesse, non presentare tracce di appassimento e/o alterazioni anche incipienti;
- i salumi non devono presentare all’esterno né patine né odori sgradevoli, il grasso deve essere compatto senza parti ingiallite o sapore di rancido;
- il prosciutto cotto deve essere avvolto in idoneo involucro plastico sottovuoto all’interno del quale non deve esserci liquido percolato, non deve presentare alterazioni di sapore, odore, colore o iridescenza, picchiettatura, alveolatura o altri difetti;
- il prosciutto crudo deve essere nazionale a denominazione d’origine protetta munito di contrassegno atto a consentirne l’identificazione, non presentare difetti di colore, odore o altro genere dovuti a una non corretta maturazione e conservazione;
- gelati e bibite non dovranno essere di sottomarche.
Secondo quanto previsto dalle norme vigenti in materia, tutte le confezioni utilizzate per le varie derrate alimentari devono essere di materiale idoneo all’imballaggio della particolare derrata in esse contenuta. Devono inoltre risultare chiuse o sigillate e intatte; nel caso di contenitori metallici questi non devono presentare difetti come ammaccature, punti di ruggine o corrosioni interne.
La vendita di generi scaduti, avariati, adulterati o contenenti sostanze nocive o comunque non corrispondenti alle disposizioni in materia di igiene e sanità, darà senz’altro luogo all’applicazione delle penalità di cui al successivo articolo 12 del presente capitolato, senza pregiudizio delle sanzioni di legge stabilite per simili trasgressioni.
E’ fatto obbligo al gestore di osservare le vigenti norme igieniche in materia di preparazione, confezionamento e conservazione dei generi alimentari. Il Museo potrà in qualsiasi momento effettuare dei controlli sul grado complessivo di igiene, sulla qualità, sul grado di freschezza e sulle modalità di conservazione degli alimenti. I verbali stilati in occasione dei sopralluoghi dovranno essere controfirmati da un responsabile incaricato dalla ditta aggiudicataria.
Il gestore si impegna alla tempestiva pulizia dei tavoli utilizzati dal pubblico e ad assicurare all’utenza tempi di attesa minimi e che il servizio di cassa sia adeguato al numero di utenti.
Dovrà essere adibito al servizio un numero di unità di personale tale, per quantità e qualificazione professionale, da garantire con continuità un servizio all’utenza rapido ed efficiente. Nei mesi di giugno, luglio ed agosto il servizio di ristorazione potrà essere limitato a garantire pasti veloci.
Articolo 9 - Personale
L’Appaltatore nell’espletare il servizio deve impiegare proprio personale qualificato, di assoluta fiducia e di provata riservatezza, obbligandosi ad attuare a favore dello stesso (e se cooperative, anche verso i soci) condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro vigenti nel settore di riferimento e rispettivi accordi integrativi territoriali, ove esistenti.
L’Appaltatore dovrà ottemperare agli obblighi retributivi, previdenziali ed assicurativi previsti dalle normative vigenti per il personale, sollevando il Museo da ogni responsabilità inerente e conseguente.
L’Appaltatore è tenuto a curare che il personale si presenti costantemente nello stato della più scrupolosa pulizia, che vesta decorosamente, mantenga un comportamento corretto e cordiale, mantenga una corretta professionalità e conosca le norme di igiene della produzione e le norme di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro. Il personale addetto alla vendita e di sala deve possedere una adeguata conoscenza della lingua inglese.
Tutto il personale adibito alla vendita, alla distribuzione, alla manipolazione ed alla preparazione delle bevande, dei cibi e di tutti gli altri generi di vendita, dovrà essere sottoposto, prima dell’inizio dell’attività lavorativa, a tutte le vaccinazioni e visite sanitarie previste dalla normativa di settore e dovrà risultare, per tutta la durata del servizio, in possesso della prescritta documentazione sanitaria prevista dalle norme vigenti in materia.
Il Museo potrà richiedere la sostituzione delle unità di personale che durante lo svolgimento del servizio abbiano dato motivo di lagnanza o abbiano tenuto un comportamento non consono all’ambiente di lavoro.
La direzione del servizio deve essere affidata ad un responsabile con una qualifica professionale idonea a svolgere tale funzione. Il gestore è tenuto, prima dell’inizio dell’attività, a comunicare al Museo il nominativo del responsabile.
Il gestore deve fornire a tutto il personale, indumenti di lavoro come prescritto dalle norme vigenti in materia di igiene (D.P.R. 327/80, art. 42) da indossare durante le ore di servizio. Tali indumenti saranno provvisti di cartellino di identificazione riportante il nome del gestore ed il nome e cognome del lavoratore.
Dovranno essere previsti indumenti distinti per la preparazione, per la distribuzione degli alimenti e per i lavori di pulizia, in conformità a quanto disposto dal citato D.P.R. 327/80.
Tutto il personale addetto alla manipolazione, preparazione, trasporto e distribuzione degli alimenti, deve essere munito di libretto di idoneità sanitaria aggiornato secondo le norme vigenti.
Tutto il personale addetto alla manipolazione e alla preparazione degli alimenti deve scrupolosamente curare l’igiene personale. Il personale non deve avere smalti alle unghie, né indossare anelli e braccialetti durante il servizio, al fine di non avere una contaminazione durante la lavorazione o distribuzione.
Articolo 10 - Prevenzione e protezione luoghi di lavoro
La ditta aggiudicataria è responsabile nei confronti sia del Museo sia dei terzi della tutela della sicurezza, incolumità e salute dei lavoratori addetti al servizio appaltato. Essa è tenuta al rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari sulla sicurezza ed igiene del lavoro, sia di carattere generale che specifico per l’ambiente in cui si svolgono i lavori.
La ditta dovrà inoltre:
- osservare le misure generali di tutela definite, in particolare, dall’articolo 3 del D.Lgs. 81/08 e s.m.;
- rispettare i regolamenti e le disposizioni interne portate a sua conoscenza dal Museo;
- controllare la rigorosa osservanza delle norme di sicurezza e di igiene del lavoro da parte del personale;
- impiegare personale e mezzi idonei ad ogni lavorazione;
- predisporre tutte le segnalazioni di pericolo eventualmente necessarie;
- fornire all’Amministrazione appaltante tempestiva segnalazione di ogni circostanza di cui venga a conoscenza che possa essere fonte di pericolo.
Articolo 11 - Controlli
Il Museo avrà la facoltà di attivare controlli qualitativi e quantitativi sulle prestazioni contrattuali.
I controlli potranno riguardare:
- condizioni di pulizia, igiene e manutenzione dei locali e delle attrezzature;
- verifica di particolari situazioni relative alla carenza e/o mancanza dei prodotti;
- qualità dei prodotti forniti e rispondenza alle prescrizioni del capitolato e dell’offerta della ditta aggiudicataria;
- modalità di svolgimento del servizio;
- rispetto delle norme in materia di igiene degli alimenti;
- rispetto di tutte le norme previste nel bando di gara e nel presente capitolato.
Qualora a seguito delle suddette verifiche dovessero emergere irregolarità, il Museo prenderà i provvedimenti di cui al successivo articolo.
Le irregolarità riscontrate dovranno essere rimosse, con spese a totale carico del gestore, entro il più breve tempo possibile, e comunque non oltre le 24 ore dall’avvenuta contestazione.
Articolo 12 - Contestazioni e penali
Il servizio di ristorante-caffetteria deve svolgersi secondo le norme del bando e del capitolato di gara oltreché dell’offerta presentata.
In caso di accertata violazione delle norme che disciplinano l’attività in oggetto, con particolare riferimento a:
- qualità degli alimenti distribuiti;
- qualità delle preparazioni;
- osservanza del piano di autocontrollo;
- qualità di confezionamento dei cibi;
- errata o mancata registrazione dei corrispettivi;
- rispetto dei prezzi contenuti nel listino prezzi;
- rispetto degli orari di apertura e chiusura dell’esercizio;
- qualità e stato di conservazione delle merci immagazzinate;
- igiene generale dei locali, delle attrezzature e del personale addetto;
- procedimenti di disinfezione e di pulizia;
- corretto stato ed uso dei locali, degli arredi, delle attrezzature, degli impianti;
- rispetto delle norme di sicurezza;
- quant’altro prescritto nel presente capitolato, nel bando di gara e nell’offerta presentata da parte della ditta aggiudicataria,
il Museo applicherà una penale di € 500,00 per ogni violazione.
La predetta penale verrà raddoppiata ogni qual volta si ripetano le infrazioni riscontrate.
Alla terza infrazione, il Museo può chiedere la risoluzione del contratto.
Le penali verranno applicate con la sola formalità della previa contestazione scritta dell’inadempienza al gestore con termine di cinque giorni dalla data di ricevimento della stessa per eventuali difese scritte da parte del gestore, ferma restando in ogni caso la risarcibilità degli ulteriori danni subiti dal Museo o da terzi.
Articolo 13 - Risoluzione del contratto
Il Museo potrà procedere alla risoluzione del contratto e provvedere ad affidare il servizio ad altro gestore, a spese di quello inadempiente, trattenendo la cauzione definitiva quale penale, fatto salvo il risarcimento di ulteriori danni, il rimborso di eventuali spese ed il minor guadagno derivante al Museo dall’inadempimento de quo, nei seguenti casi:
- violazioni degli obblighi contrattuali, non eliminate, a seguito di tre diffide formali consecutive da parte del Museo;
- sospensione, abbandono o mancata effettuazione da parte del gestore del servizio affidato;
- ricorso al sub-appalto o cessione del contratto da parte del gestore, in mancanza dei requisiti previsti dalla legge;
- fallimento del gestore;
- cambio di destinazione d’uso dei locali senza l’autorizzazione del Museo;
- mancato pagamento di due rate mensili della quota fissa del canone o mancato pagamento della quota percentuale del canone entro le scadenze contrattualmente previste;
- venir meno dei requisiti professionali per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
Il contratto si intenderà risolto “ipso jure”, a solo giudizio del Museo con semplice comunicazione scritta, escludendo qualsiasi pretesa di indennizzo da parte del gestore. In tal caso si procederà all’affidamento al concorrente posto nella posizione successiva.
Articolo 14 - Responsabilità del gestore
La ditta aggiudicataria resta unica responsabile di tutti i danni causati a terzi e a cose nell’esercizio della propria attività, anche per il mancato rispetto di norme vigenti in materia igienico-sanitaria.
A tale scopo l'aggiudicatario dovrà altresì stipulare con primaria compagnia di assicurazione, per i rischi oggetto del contratto (art. 14 capitolato), Polizza di responsabilità civile verso terzi e verso prestatori di lavoro, per tutta la durata della concessione-contratto, con massimale RCT/O non inferiore a:
- € 3.000.000,00 per sinistro
- € 2.000.000,00 per persona e per danni a cose o animali,
fatta salva la previsione espressa nel novero dei terzi del concedente MART"
Articolo 15 – Subappalto e cessione del contratto
Il Concessionario non può subappaltare il servizio di ristorazione e bar. E’ ammesso solo il subappalto dei servizi di pulizia/sanificazione e logistica (trasporti e consegne) previa indicazione espressa in offerta e successiva autorizzazione del Museo.
Al momento del deposito del contratto di subappalto presso la stazione appaltante il Concessionario dovrà trasmettere la certificazione attestante il possesso da parte del sub appaltatore dei requisiti di qualificazione prescritti in relazione alla prestazione subappaltata e la dichiarazione del sub appaltatore attestante il possesso dei requisiti di ordine generale di cui all’art. 38, del D.Lgs. 163/2006 ed il possesso dei requisiti di idoneità professionale di cui all’art. 39 del D.Lgs. 163/2006.
Il contratto non può essere ceduto, a pena di nullità dello stesso, senza il consenso scritto del Museo nei casi tassativamente indicati all’art. 116 del D.Lgs. 163/2006.
Per la ditta contraente è vietata la cessione anche parziale del contratto.
Articolo 16 – Foro competente
Per tutte le controversie che dovessero insorgere in dipendenza del presente appalto e del conseguente contratto, è competente il Foro di Rovereto.