CAPITOLATO SPECIALE
CAPITOLATO SPECIALE
GARA EUROPEA A PROCEDURA APERTA A LOTTO UNICO
CON MODALITA’ TELEMATICA SU PIATTAFORMA ASP CONSIP PER L’AFFIDAMENTO DEL CONTRATTO AVENTE AD OGGETTO
LA FORNITURA E POSA IN OPERA “CHIAVI IN MANO”
DI ARREDI TECNICI E DI ATTREZZATURE DI LABORATORIO
CIG: 8238576FF9 CUP: B84I18000540002
CUI: 80054330586201900344
Sommario
Oggetto e importo a base d’asta 3
Luogo e termine per l’esecuzione della fornitura e posa in opera 4
Tipologia e quantità degli arredi e delle attrezzature oggetto dell’appalto 4
Caratteristiche dei materiali 5
Armadio di sicurezza per prodotti infiammabili 10
Armadio per prodotti chimici 11
Armadio di sicurezza per bombole di gas compresso 11
Docce d’emergenza con lavaocchi 12
Leggi, norme, regolamenti e certificazioni 14
Proposta di layout della fornitura 14
Oneri ed obblighi dell’Aggiudicatario 20
Divieto di cessione del contratto 22
Verifica di conformità della fornitura 22
Garanzia ed assistenza tecnica 23
Obblighi dell’Aggiudicatario relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari 24
Il presente appalto è volto alla realizzazione dei laboratori di TecnoMED, un nuovo centro di ricerca che sarà costituito presso la Stazione Appaltante Istituto di Nanotecnologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (nel seguito, per brevità, CNR-NANOTEC), sede di Lecce, con la missione di sviluppare approcci innovativi basati sulle nanotecnologie e la fotonica per la Medicina di Precisione dei tumori e delle malattie neurodegenerative.
Al termine dell’esecuzione del presente appalto i laboratori del centro TecnoMED risulteranno dotati di arredi ed attrezzature allo stato dell’arte e conformi ai criteri di sicurezza più moderni, nel rispetto della destinazione d’uso e delle attività lavorative che vi saranno condotte.
Oggetto e importo a base d’asta
Il presente appalto ha per oggetto la fornitura e posa in opera “chiavi in mano” di arredi tecnici e di attrezzature di laboratorio. L’importo a base d’asta soggetto a ribasso è di € 656.516,40= oltre IVA. Saranno escluse le offerte economiche con un importo superiore a quello indicato. Il prezzo offerto tiene conto di tutti gli obblighi ed oneri posti a carico dei concorrenti/aggiudicatario dal presente Capitolato speciale e da ogni altro documento contrattuale. L’importo contrattuale deve rimanere fisso ed invariabile per tutta la durata del contratto e i concorrenti/aggiudicatario non hanno in nessun caso diritto di pretendere prezzi suppletivi o indennizzi di qualunque natura essi siano. Non trova applicazione l’art. 1664, primo comma, del codice civile.
Le caratteristiche tecnico-funzionali riportate nel presente Capitolato Speciale devono intendersi come indicative dei prodotti richiesti, potendo l’operatore economico concorrente proporre prodotti migliorativi, evidenziando le funzionalità e/o le caratteristiche ritenute tali, confrontate con quanto richiesto nel Capitolato medesimo. Le prescrizioni contenute nel presente Capitolato Speciale individuano il livello minimo relativamente ai requisiti tecnici delle forniture e degli eventuali interventi necessari per dare la fornitura completa e funzionante a perfetta regola d’arte. I concorrenti, nel formulare la propria offerta, potranno presentare soluzioni diverse da quelle indicate nel Capitolato Speciale, purché le stesse non comportino una riduzione nella qualità e nelle prestazioni rispetto ai requisiti indicati. Le migliorie, per essere oggetto di valutazione, dovranno essere supportate da idonea documentazione tecnica.
Tutti i prodotti offerti dovranno essere aggiornati, qualora applicabile, all’ultima generazione disponibile all’atto di presentazione dell’offerta, secondo le più recenti soluzioni tecnologiche e soddisfare i requisiti previsti per la specifica attività, nonché essere rispondenti a tutte le prescrizioni di legge e/o discendenti dalle normative in vigore, anche se non esplicitamente richiamate negli atti di gara.
Si precisa ulteriormente che, nell’eventualità in cui la descrizione dei prodotti richiesti si riferisca, casualmente, in tutto o in parte, a caratteristiche possedute da prodotti distribuiti da un solo operatore economico, con la conseguenza di favorire o eliminare potenziali concorrenti, si deve intendere sempre inserita la clausola “o equivalente”.
Sono compresi nell’importo a base d’asta tutti gli oneri accessori (imballi, trasporti, facchinaggio, installazione, pulizie post fornitura, smaltimento imballi e rifiuti, etc.) nessuno escluso, gli oneri assicurativi, gli oneri di smaltimento materiali, gli oneri di discarica e quanto altro previsto, anche in dipendenza di specifiche disposizioni di legge, per la fornitura e posa in opera, con la formula del “chiavi in mano”, degli arredi e delle attrezzature oggetto del presente appalto.
L’appalto riguarda la fornitura e posa in opera di tutti gli arredi tecnici, meglio dettagliati nel seguito, nonché di tutti gli accessori e della attrezzature finalizzati alla ottimale e funzionale realizzazione dei
laboratori del centro TecnoMED. Tutti i materiali utilizzati per l’esecuzione della fornitura dovranno essere conformi alle norme d’impiego e comunque alle normative indicate nel presente elaborato, rispettando le Leggi, Regolamenti e Norme vigenti in materia di sicurezza, costruzione, funzionamento ed installazione. In conseguenza di ciò gli arredi tecnici da laboratorio e le attrezzature dovranno attenersi alla destinazione d’uso e, di conseguenza, all’attività lavorativa svolta con specifico riferimento ai laboratori di ricerca.
La fornitura dovrà includere tutti gli elementi necessari, secondo il criterio del "chiavi in mano", a garantire la completa e corretta operatività dei laboratori al momento del completamento dell’esecuzione e non di meno consentire le ordinarie o straordinarie attività di mantenimento e manutenzione che nel tempo si renderanno necessarie. Ciascun concorrente sarà chiamato a proporre soluzioni qualitativamente e tecnicamente idonee attraverso un'ottimale scelta di componenti e di interfaccia tra i vari sistemi proposti ed esistenti, il tutto concorrendo alla realizzazione dei nuovi laboratori, in cui ogni elemento risulti funzionale, innovativo ed in linea con tutte le normative che caratterizzano o sono standard di riferimento per i moderni laboratori di ricerca e al contempo predisposto per future evoluzioni o integrazioni.
I concorrenti sono invitati a presentare la propria migliore offerta che, auspicabilmente, preveda l’integrazione degli arredi ed attrezzature forniti, per quanto compatibile ed opportuno, con gli arredi e le attrezzature attualmente presenti nei laboratori “bio”, situati presso l’edificio C di CNR-NANOTEC Lecce; per quanto concerne questi ultimi, se oggetto di integrazione, dovranno essere previsti lo smontaggio ed il successivo rimontaggio a regola d’arte. Durante il sopralluogo, facoltativo, i concorrenti potranno visionare e verificare lo stato degli arredi e delle attrezzature presenti nei già menzionati laboratori “bio”.
A titolo informativo si riporta in Allegato 1 l’elenco degli arredi e delle attrezzature presenti nei laboratori “bio”, situati presso l’edificio “C” di CNR-NANOTEC Lecce, corredato da una semplice descrizione..
Infine tutti i nuovi arredi proposti per i laboratori devono presentare caratteristiche di modularità nel senso più ampio del termine, al fine di consentirne con facilità l’adeguamento in funzione di eventuali necessità future delle attività di ricerca che richiedano il “ridisegno” del layout dei laboratori.
Luogo e termine per l’esecuzione della fornitura e posa in opera
Luogo di esecuzione: CNR-NANOTEC - Sede Istituto c/o Campus Ecotekne, Xxx Xxxxxxxxx - 00000 Xxxxx
Termine per l’esecuzione: la fornitura e posa in opera dovranno essere effettuate entro 90 (novanta) giorni solari decorrenti dal giorno successivo alla stipula del contratto.
Tipologia e quantità degli arredi e delle attrezzature oggetto dell’appalto
Per quanto concerne gli arredi tecnici e le attrezzature ed accessori, dettagliatamente descritti nel seguito del presente documento, la tabella in Allegato 2 elenca le descrizioni (in modo sintetico) e le quantità previste al completamento dell’esecuzione, successivamente alla eventuale integrazione degli arredi e delle attrezzature attualmente presenti nei laboratori “bio”, di cui al precedente paragrafo 4.
I concorrenti sono invitati a presentare la propria migliore offerta distinguendo, per ciascuno degli arredi/delle attrezzature/degli accessori, la quantità di arredi, attrezzature ed accessorti offerta e la quantità di arredi, attrezzature ed accessori oggetto di “trasloco” dai laboratori “bio” alla nuova destinazione.
Per tutti i dettagli e le specifiche tecniche e dimensionali degli arredi e delle attrezzature da fornire si rimanda agli specifici paragrafi ed agli allegati che costituiscono parte integrante del presente Capitolato Speciale.
I materiali impiegati per la realizzazione degli arredi tecnici e delle attrezzature dovranno essere di prima qualità, privi di difetti intrinseci e rispondenti all’uso proprio cui sono destinati. Ad integrazione di quanto precede si dovrà altresì considerare che gli arredi, le attrezzature e gli eventuali accessori verranno utilizzati in laboratori biologici e chimici, e quindi in zone a rischio di incendio ed esplosione; pertanto i materiali costituenti l’arredo (banchi da lavoro, contenitori, cappe chimiche, etc.), se proposti in conglomerato ligneo, dovranno essere realizzati utilizzando materiali di tipo ignifugo in Classe 1, oltre che rispondenti alle seguenti norme: Classe E1 di rilascio della formaldeide e derivati (inferiore a 0.1 ppm) secondo il D.M. 10.10.2008, la norma UNI EN 13986. Le metodiche di prova utilizzate per il controllo della conformità al D.M 10.10.2008 devono essere la UNI EN ISO 12460- 3:2015 (in sostituzione della norma UNI EN 717-2) “Metodo di analisi del gas” e la UNI EN ISO 12460- 5:2016 (in sostituzione della norma UNI EN 120) “Metodo di estrazione”.
Tutti i materiali utilizzati per le strutture ed i tamponamenti degli arredi tecnici (banchi da lavoro, contenitori, cappe chimiche, etc.), i piani di lavoro, i lavelli nonché le vernici utilizzate per la finitura degli arredi tecnici dovranno possedere fin dall'origine la Certificazione ambientale secondo la serie di norme ISO 14000. Il concorrente dovrà essere in grado di tracciare il processo produttivo dal punto di vista ambientale fornendo in sede di gara la Certificazione secondo la serie di norme ISO 14000 dei produttori ed eventualmente dei sub-fornitori. L’origine dei materiali legnosi dovrà essere compatibile con le misure di riduzione dell’impatto ambientale. Tutti i materiali utilizzati dovranno essere facilmente riciclabili al termine della loro vita di laboratorio.
Le postazioni di lavoro dovranno possedere la Certificazione inerente la costruzione ed i test dei banchi da laboratorio secondo le norme EN 13150. Le strutture saranno di tipo modulare (lunghezze di mm 900, 1200, 1500 e 1800), con funzione di supporto per i piani di lavoro. Le gambe laterali di sostegno dovranno essere realizzate a “C” o ad “A” per consentire la facilità di pulizia sotto i banconi. Le spalle laterali dovranno essere saldate in unico pezzo e verranno collegate tra loro da traversi orizzontali che garantiscano un’ottima stabilità e resistenza alle oscillazioni. Ogni modulo dovrà inoltre essere dotato di piedini regolabili per una perfetta messa a livello.
Tutti gli elementi dovranno essere realizzati con profilati/tubolari in acciaio con sezione adeguata a garantire una portata minima pari a 200 kg/m2 e trattati e verniciati con resine antigraffio ed antiacido con spessore minimo di 70 micron. Il vano inferiore delle postazioni di lavoro dovrà essere sempre pannellato, indipendentemente dalla presenza di mobiletti contenitori sotto piano, garantendo allo stesso tempo l’accessibilità alla zona impianti (senza rimozione della postazione) mediante l’utilizzo di meccanismi a sgancio rapido. La conformazione della struttura dovrà garantire la massima ergonomicità e comodità per gli operatori in posizione seduta, riservando lo spazio necessario per l’alloggiamento dei piedi. Le spalle laterali dovranno consentire la perfetta sovrapposizione dei mobiletti contenitori, in modo da non avere spazi liberi in cui si possa depositare lo sporco.
Qualora vengano richieste strutture dotate di ruote per la movimentazione, con dispositivo di freno per le ruote anteriori, queste dovranno essere completamente indipendenti dagli impianti e tutte le utenze dovranno essere posizionate su strutture modulari sospese ed ancorate al soffitto per la distribuzione aerea dei servizi.
I moduli tecnici porta impianti dovranno essere realizzati in acciaio verniciato con resine antigraffio ed antiacido con spessore minimo di 70 micron. La struttura dei moduli tecnici dovrà essere preferibilmente a sviluppo verticale in modo da intercettare le utenze dal controsoffitto. Dovranno
avere una altezza minima di circa 1900 mm. I moduli tecnici dovranno coprire l’intera lunghezza del banco ed avere la stessa modularità: 900, 1200, 1500 e 1800 mm.
I moduli tecnici dovranno essere:
a) Indipendenti dal banco;
b) Autoportanti;
c) Facilmente ispezionabili per le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria;
d) Predisposti per il passaggio degli impianti tecnologici sia dal controsoffitto sia dal pavimento.
Gli elementi verticali dei moduli tecnici dovranno essere predisposti per contenere le utenze elettriche, fluidi e gas, nonché la connettività dati. I pannelli contenenti le utenze, inseriti negli elementi verticali, dovranno essere facilmente smontabili senza la necessità di utilizzare utensili speciali, ed intercambiabili e posizionabili in modo da consentire la completa visione tra un fronte di lavoro e quello opposto.
I moduli tecnici dovranno consentire il posizionamento ad altezze variabili di mensole porta reagenti, pensili, e, se richiesto, sistema di illuminazione LED del posto di lavoro. Le tubazioni e la distribuzione dei collegamenti ai moduli utenze all’interno delle alzate porta servizi dovranno essere preferibilmente pre-allestiti in fabbrica, con componenti facilmente sostituibili in caso di malfunzionamenti.
Mensole porta reagenti
Le mensole porta reagenti (con lunghezza uguale ai moduli dei banchi), realizzate in acciaio verniciato con polveri antiacido e distribuite su almeno 3 livelli per postazione, dovranno avere una portata minima di 15kg/metro lineare per profondità pari a 20cm, ed un profilo a vaschetta per raccogliere eventuali versamenti di liquidi.
Equipaggiamenti
I servizi saranno distribuiti sui moduli tecnici oppure con posizionamento libero nel caso siano destinati a servizio di apparecchiature da pavimento (frigoriferi e congelatori, cabine a flusso laminare, armadi di sicurezza, etc.).
I requisiti tecnici dei servizi sono i seguenti:
• Quadri elettrici: le prese elettriche dovranno essere di tipo universale bivalente/Schuko (CEE 7/4) con terra laterale e centrale, da 250V/16A/2P+T, incassate in apposite placche stagne con membrana ergonomica e sistema di chiusura che garantisca un grado di protezione IP55 a sportello chiuso. Le prese di tipo industriale (es. prese interbloccate) dovranno essere tipo CEE17 con coperchio a vite e grado di protezione IP65. Tutte le prese interbloccate dovranno essere protette da interruttore magnetotermico adeguato. I cavi utilizzati per allacciare i quadri elettrici dovranno essere del tipo FG7OM1 LS0H o di categoria superiore, con sezione adeguata all’impianto. Dovrà inoltre essere prevista la possibilità di inserire sui quadri modulari prese per reti EDP di tipo RJ45 a 8 pin o di tipo RJ11 a 4 pin.
Per ogni modulo di arredo a parete da 900 o 1200 mm vanno previsti almeno 2 quadretti prese ciascuno dei quali dotato di un interruttore bipolare magnetotermico da 16A e di 4 prese universali da 250V/16A/2P+T; per ogni modulo a parete da 1500 o 1800 mm vanno previsti almeno 4 quadretti prese, ciascuno dotato di un interruttore bipolare magnetotermico da 16A e di 4 prese universali da 250V/16A/2P+T. Le suddette quantità devono essere raddoppiate per i banchi centrali.
• Prese dati: sono previsti 51 punti presa telefonica/EDP, ciascuno dotato di 2 prese XX00 xxx.0 XXX certificata EIA/TIA 568A/B da collegare ad impianto rete dati, e distribuiti indicativamente come riportato negli Allegati 3 e 4.
• Rubinetterie per fluidi e gas: le rubinetterie da laboratorio per acqua, gas e altri fluidi devono essere costruite in ottone stampato con rivestimento in smalto epossidico adatto per uso con destinazione laboratorio; devono rispondere inoltre alle normative DIN 30661 (classe 3), EN 13792 (codice colore), DIN 12898. L’installazione delle rubinetterie dovrà essere effettuata su appositi pannelli modulari porta servizi, intercambiabili tra loro e destinati ad ospitare più rubinetti per ciascun pannello. Le rubinetterie saranno provviste di manopole di comando con identificazione del fluido, attacco in entrata con filettatura e portagomma rastremato in uscita. Per l’acqua demineralizzata è esplicitamente richiesto che le rubinetterie siano in acciaio, in PVC oppure in ottone nichelato, comunque tutte del tipo da laboratorio. Le linee di alimentazione acqua di rete e acqua demineralizzata dovranno essere preferibilmente realizzate in polietilene reticolato multistrato con elevata resistenza alle temperature, alla pressione interna e ininfluenza ai fenomeni di corrosione.
• Rubinetterie per gas tecnici: le prese per gas tecnici dovranno essere provviste di riduttore di pressione di II° stadio completo di manometro e valvola micrometrica, uscita con portagomma/Swagelok diametro 6mm, raccordo ingresso max 12 bar, uscita con regolatore micrometrico da 0.5 a 10 bar, etichetta identificativa del gas tecnico. Il corpo del riduttore di pressione dovrà essere realizzato in ottone cromato, con sistemi di regolazione e controllo in acciaio inossidabile. Per eventuali gas tecnici corrosivi, le prese dovranno essere realizzate interamente in acciaio inox. Le linee di distribuzione dei gas tecnici dovranno essere realizzate in acciaio inox AISI 316.
• Vaschette di scarico liquidi: dovranno essere realizzate in materiale antiacido adatto per il laboratorio e avere una dimensione utile del pozzetto di scarico tale da garantire un accesso e utilizzo agevole per gli utenti. Su ogni singola vaschetta dovrà inoltre essere possibile alloggiare più rubinetti per acqua.
• Collegamenti agli impianti di scarico: dovranno essere realizzati in Geberit e/o equivalente; le tubazioni di scarico dovranno essere complete di raccordi e braghe, per dare finita a regola d’arte la fornitura e posa in opera.
I piani di lavoro ad uso “laboratorio” meglio specificati nell’elenco seguente, avranno una lunghezza modulare pari alla struttura portante e una profondità di 75 cm (o 60 cm ove espressamente indicato).
• TRESPA (o equivalente): Piano realizzato in laminato plastico omogeneo a tutto spessore, particolarmente resistente ai prodotti da laboratorio. Spessore del piano di almeno mm 15. I piani devono essere in materiale ignifugo di classe B- s 1, d0 (D.M. 15.03.2005), ex Classe 1 di reazione al fuoco. Piano autoportante, composto da resine termoindurenti rafforzate in modo uniforme con fibre a base di legno, prodotte in condizioni di pressione e temperatura elevate. Dovrà garantire una superficie dei pannelli non porosa, facile da pulire, disinfettare e curare. La superficie dovrà resistere all’usura e alla lacerazione ed essere impermeabile alla maggior parte dei reagenti utilizzati in laboratorio, a batteri e muffe, e resistente a sostanze chimiche aggressive, solventi organici e coloranti.
• Gres monolitico: Piani realizzati in lastra monolitica di gres composta da impasti ceramici di argille, feldspato e quarzo opportunamente miscelati. Bordatura perimetrale sopraelevata direttamente ricavata dal piano, senza alcuna giunzione o saldatura e formante un'unica superficie perfettamente liscia, per consentire una estrema facilità di pulizia e di decontaminazione. Spessore del piano di almeno mm 30. Smaltatura del gres ottenuta con appositi prodotti stesi sulla superficie dei piani a freddo e successivamente trattati in monocottura ad altissime temperature (1200º C). Perfetto comportamento in caso di shock termico. Ottima resistenza all'urto, all'abrasione ed agli agenti chimici, sali, acidi e solventi a
tutte le concentrazioni, fatta eccezione per l'acido fluoridrico e per gli alcali forti e caldi. Fissaggio alla struttura della postazione per mezzo di sigillante e perni livellatori.
• Polipropilene: I piani in polipropilene dovranno essere di tipo stampato ad iniezione (comprese le eventuali vasche) con spessore di almeno 30mm. Bordatura perimetrale sopraelevata direttamente ricavata dal piano, senza alcuna giunzione o saldatura e formante un'unica superficie perfettamente liscia, per consentire una estrema facilità di pulizia e di decontaminazione. Le vasche dovranno avere dimensioni di almeno 500x400x300 mm ed essere corredate di troppopieno, tappo e catenella
• Acciaio inox: Realizzati secondo le specifiche indicate per i singoli casi (v. arredi per Clean Room).
I mobiletti potranno essere di tipo su ruote con freno, con funzione strutturale o sospesi (agganciati al telaio portante) a seconda della specifica richiesta, e dovranno garantire, a seconda della tipologia, la massima capienza sfruttando il maggior spazio disponibile sotto le strutture modulari portanti per il piano di lavoro (con esclusione della zona riservata al passaggio delle reti impiantistiche).
Oltre alle caratteristiche minime dei materiali già indicate al paragrafo 6.1.1, i mobiletti, se costituiti da un supporto di conglomerato ligneo idro-ignifugo, dovranno avere spessore adeguato in relazione alle dimensioni ed ai carichi da sopportare, essere resistenti agli agenti chimici, ed essere rivestiti in melamina antigraffio su entrambe le facce. Sia i bordi a vista della struttura del mobiletto che le antine a battente ed i frontali dei cassetti, dovranno essere rivestiti in PP di spessore 2 mm arrotondato;
Inoltre:
• Le ante dovranno essere dotate di cerniere con angolo di apertura non inferiore a 180°. Ogni mobiletto con anta sarà dotato di un ripiano interno regolabile in altezza e predisposto per ulteriori ripiani;
• Le guide dei cassetti dovranno avere sponde laterali in acciaio trattato con resine epossidiche, scorrere silenziosamente, disporre di sistema di auto chiusura, avere il fermo ed essere estraibili per almeno 2/3 della profondità complessiva; dovrà essere garantita una portata minima di 30 Kg;
• Per le cassettiere è espressamente richiesto un sistema di sicurezza anti ribaltamento (estrazione di un solo cassetto per volta), con chiusura centralizzata;
• Per i mobilietti su ruote, le ruote medesime dovranno garantire una portata minima cad. di 70 Kg, essere gommate (per una movimentazione silenziosa sulle superfici dure), e infine almeno 2 ruote devono essere dotate di blocco;
• Le maniglie di ante e cassetti dovranno essere realizzate in materiale antiacido.
• La colorazione dei laminati sarà definita in caso di aggiudicazione; i concorrenti dovranno
inserire all’interno dell’offerta tecnica la campionatura delle colorazioni disponibili.
Le configurazioni possibili dei mobiletti sono le seguenti:
• Con cassetti;
• Ad ante battenti con almeno n. 1 ripiano interno regolabile in altezza;
• Misti (ante e cassetti) con almeno n. 1 ripiano nella zona ad ante regolabile in altezza.
I mobiletti pensili, se richiesti, sempre certificati secondo EN14727, dovranno essere realizzati con materiale ignifugo e rispettare, per quanto compatibile, i requisiti specificati per i mobiletti con funzione strutturale. I vetri scorrevoli orizzontalmente dovranno essere del tipo di sicurezza, spessore minimo mm 3+3. Ogni pensile sarà dotato di proprio ripiano interno (regolabile in altezza) e predisposto per ulteriori ripiani.
Gli armadi dovranno avere preferibilmente finiture simili a quelle dell’arredo tecnico. Le ante dovranno essere cieche, a battente, con bordi a vista rivestiti in PP o ABS arrotondato, chiusura di sicurezza e cerniere con angolo di apertura non inferiore a 180°. Ogni armadio sarà dotato di quattro ripiani e predisposto per ulteriori ripiani posizionabili ad altezze variabili. Ciascun ripiano dovrà avere una capacità di carico non inferiore a 30 kg. Dovranno inoltre essere predisposti per l’alloggiamento di un sopralzo realizzato con le stesse caratteristiche in termini dimensionali, di materiale e finiture. Le maniglie sporgenti dal profilo frontale di ante e cassetti saranno prive di spigoli vivi.
• Sgabello per laboratorio
Gli sgabelli dovranno essere per impiego in laboratorio con seduta rotonda regolabile in altezza, anello poggiapiedi e basamento a 5 razze con ruote preferibilmente bloccabili.
• Poltroncina per laboratorio
Le poltrone dovranno essere per impiego in laboratorio costruiti con sedile e schienale in poliuretano. Avranno elevazione con pompa a gas e basamento a 5 razze con ruote.
Le cappe chimiche, Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC), devono essere corredate di Certificazione secondo norma UNI EN 14175 parte 2 - 3 e, ove richiesto, certificazione secondo la UNI EN 14175.7 per le cappe destinate all’utilizzo di acidi aggressivi. Saranno preferiti sistemi/tecnologie atte a ridurre i consumi energetici. Nel caso si offrano sistemi VAV si richiede anche Certificazione secondo norma UNI EN 14175 parte 6 relativa ai tempi di risposta. Dovrà inoltre essere fornito, in allegato alla documentazione parte dell’offerta tecnica, il «Test report» redatto in accordo alle prescrizioni del punto 10 della Norma UNI EN 14175 parte 3, completo di tutti i test stabiliti dalla norma e dei relativi risultati. In particolare la capacità di contenimento deve seguire le indicazioni in accordo alla Norma tecnica UNI EN 14175 parte 3 sia per il test condotto in prova “statica” sia in prova “dinamica”. Nel caso si offrano sistemi VAV le cappe dovranno essere dotate di dispositivo di sicurezza in grado di minimizzare i tempi di risposta del sistema VAV a portata variabile e dovrà essere allegata la Certificazione rilasciata da ente o da laboratorio di prova comprovante i tempi complessivi di risposta del sistema.
Struttura
La struttura dovrà essere di tipo autoportante, da pavimento, con pannelli laterali ciechi. Tutta la carpenteria (montanti verticali, profili del saliscendi, ecc.), dovrà essere realizzata preferibilmente in acciaio trattato e verniciato con resine antiacido ed esente da spigoli vivi in modo da garantire un corretto flusso d’aria verso l’interno cappa.
Dispositivo di controllo e monitoraggio
La cappa dovrà essere provvista di dispositivo con display, applicato su un montante laterale in posizione ergonomica, per la gestione ed il controllo di tutte le funzionalità della stessa cappa nonché per la misurazione continua del volume di aria aspirata. Il dispositivo dovrà tra l’altro comandare l’apertura/chiusura del saliscendi, l’illuminazione del box di lavoro, ed essere dotato di sistema di comando dell’aspirazione con sistema di allarme (sonoro e visivo) per velocità dell’aria insufficiente o eccessiva. Il quadro dovrà prevedere la possibilità di impostare la soglia di allarme (velocità frontale dell’aria) e consentire la visualizzazione costante della velocità reale o della portata. L’allarme acustico deve poter essere silenziato dopo essere entrato in funzione. Nel caso si offrano sistemi VAV, il sistema di controllo a microprocessore dovrà avere un sensore anemometrico a filo caldo ad alta sensibilità, amplificato e in grado di visualizzare i valori di velocità in unità ingegneristiche espresse in m/sec. Il sistema dovrà essere interfacciabile ad un inverter per la gestione automatica
della variazione della portata in funzione dell’apertura del saliscendi e della velocità impostata. Il sistema dovrà essere calibrabile.
Piano di lavoro
Il piano di lavoro dovrà essere costituito da una lastra unica in gres monolitico, completamente svincolabile dalla struttura. Le eventuali vaschette di scarico dovranno essere integrate nel piano di lavoro. Al fine di consentire il massimo utilizzo dello spazio sotto cappa, il piano di lavoro, e l’intero volume immediatamente sovrastante il piano per un’altezza non inferiore a 100cm, dovranno avere dimensioni non inferiori a 12 cm, sia in larghezza sia in profondità, rispetto alle dimensioni esterne della cappa.
Equipaggiamenti
I comandi funzionali e meccanici (pannello di controllo, rubinetterie, prese, ecc.) dovranno essere montati su pannelli amovibili, con separazione tra le linee elettriche e quelle idrauliche, ed installati sui montanti laterali della cappa. I servizi dovranno essere collocati tutti all’esterno del vano cappa, ad eccezione dei fluidi per cui sarà necessario prevedere l’erogatore interno al vano cappa con comando remoto all’esterno. Per quanto attiene alle caratteristiche dei servizi e degli impianti elettrici ed idraulici si rimanda a quanto successivamente indicato. Gli impianti di scarico delle cappe chimiche andranno collegati ad appositi contenitori per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi/tossici.
Saliscendi
Il saliscendi verticale deve essere composto da lastre in vetro di sicurezza, apribili anche orizzontalmente (in almeno 2 sezioni). L’apertura del saliscendi deve essere di tipo motorizzato, azionabile dal dispositivo di controllo della cappa. In caso di mancanza di energia elettrica, dovrà essere presente un dispositivo di sblocco del saliscendi che consenta comunque la possibilità di aprire e chiudere lo stesso.
Illuminazione
L’illuminazione interna avverrà mediante lampada in grado di garantire almeno 400lux su tutto il
piano di lavoro. Il dato dovrà essere riscontrabile sul «Test report» della cappa.
Aspiratori
Gli aspiratori centrifughi dovranno essere completamente in polipropilene, con carcassa orientabile e resistente ai raggi UV, ventola con mozzo in nylon grafitato e calettato direttamente sull’albero motore, alimentazione trifase 220/380V, 50Hz. Si richiede che gli aspiratori vengano dimensionati a cura della azienda, in funzione delle perdite di carico dovute al percorso delle tubazioni.
Armadi per infiammabili sotto cappa
Armadi per deposito di liquidi infiammabili con certificazione secondo la norma europea EN 14470-1 e con resistenza effettiva al fuoco per oltre 90 minuti. Completamente costruiti in acciaio verniciato trattato con resine antiacido. Tutti gli armadi dovranno essere preferibilmente del tipo a cassetto per consentire un semplice e sicuro prelievo delle sostanze dall’alto. Dispositivo di chiusura automatica dei cassetti in caso di superamento della temperatura esterna di 50°C. Entrata ed uscita dell’aria mediante foro posizionato nel retro dell’armadio con valvola tagliafuoco. Serratura di sicurezza. Gli armadi dovranno essere collegati al sistema di aspirazione della cappa chimica.
Armadio di sicurezza per prodotti infiammabili
Realizzato e certificato in conformità alla Norma Tecnica EN 14470-1. Resistenza al fuoco: 90 min. L’armadio deve essere realizzato interamente in acciaio verniciato con resine antiacido. Dotazioni (requisiti minimi):
• Ante battenti (versione verticale, dimensioni esterne circa cm 120L*60P*200H) o cassetti estraibili (versione sotto cappa) con bordi provvisti di guarnizioni termoespandenti in conformità alla Norma DIN 4102 o equivalente;
• N. 3 ripiani (versione verticale);
• Vasca raccolta liquidi con ripiano traforato copri vasca;
• Piedini regolabili per allineare perfettamente l’armadio;
• Predisposizione per il collegamento ad impianto di estrazione aria;
• L’areazione interna deve essere garantita da un’apertura d’ingresso aria ed una di uscita aria entrambe dotate di valvola a tenuta di fiamma;
• Valvole in e out a chiusura automatica all’innalzamento temperatura ambiente oltre i 70°C;
• Contrassegni di sicurezza;
• Serratura di sicurezza;
• Idoneo collegamento per la messa a terra;
• Sistema di aspirazione adeguatamente dimensionato in funzione del percorso delle tubazioni, da posizionare sul terrazzo della struttura, in grado di garantire almeno 10 ricambi di aria/ora. Quadro di azionamento motore da posizionare all’interno del laboratorio in prossimità dell’armadio.
L’armadio deve essere realizzato con materiale resistente alla corrosione dei prodotti acidi e basi, preferibilmente in polipropilene o PVC ad alta densità. Costruito in due comparti separati, uno per gli acidi e uno per le basi e dotato di un’anta per ciascun comparto. Dotazioni (requisiti minimi):
• Comparto per acidi: due cassetti in polipropilene con vasca di raccolta, estraibili su guide con sistema di bloccaggio per evitarne la completa fuoriuscita;
• Comparto per basi: due cassetti in polipropilene con vasca di raccolta, estraibili su guide con sistema di bloccaggio per evitarne la completa fuoriuscita;
• Predisposizione per il collegamento ad impianto di estrazione aria;
• Piedini regolabili per allineare perfettamente l’armadio;
• Contrassegni di sicurezza;
• Sistema di aspirazione adeguatamente dimensionato in funzione del percorso delle tubazioni, da posizionare sul terrazzo della struttura, in grado di garantire almeno 10 ricambi di aria/ora. Quadro di azionamento motore da posizionare all’interno del laboratorio in prossimità dell’armadio.
L’armadio deve essere realizzato interamente in acciaio verniciato con resine antiacido. Dotazioni (requisiti minimi):
• Ante cieche battenti complete di serratura di sicurezza;
• N. 4 ripiani interni regolabili in altezza o cassetti estraibili;
• Predisposizione per il collegamento ad impianto di estrazione aria;
• Piedini regolabili per allineare perfettamente l’armadio;
• Contrassegni di sicurezza;
• Sistema di aspirazione adeguatamente dimensionato in funzione del percorso delle tubazioni, da posizionare sul terrazzo della struttura, in grado di garantire almeno 10 ricambi di aria/ora. Quadro di azionamento motore da posizionare all’interno del laboratorio in prossimità dell’armadio.
Armadio di sicurezza per bombole di gas compresso
Realizzato e certificato in conformità alla Norma Tecnica EN 14470-2. Resistenza al fuoco: 90 min. L’armadio deve essere realizzato interamente in acciaio verniciato con resine antiacido. Dotazioni (requisiti minimi):
• Ante battenti con bordi provvisti di guarnizioni termoespandenti in conformità alla Norma DIN 4102 o equivalente;
• L’areazione interna deve essere garantita da un’apertura d’ingresso aria ed una di uscita aria entrambe dotate di valvola a tenuta di fiamma;
• Valvole in e out a chiusura automatica all’innalzamento della temperatura ambiente oltre i 70°C;
• Serratura di sicurezza;
• Piedini regolabili per allineare perfettamente l’armadio;
• Contrassegni di sicurezza;
• Predisposizione per il collegamento ad impianto di estrazione aria.
Camera fredda per laboratorio avente le seguenti caratteristiche minime:
• Temperatura d’esercizio +4°C ± 1°C;
• Dimensioni indicative: cm 600Lx300Px230H. Caratteristiche tecnico costruttive:
• Pannelli modulari realizzati in lamiera d’acciaio zincoverniciata di colore bianco;
• Isolamento ottenuto con iniezione di poliuretano autoestinguente, senza C.F.C. (secondo le norme ISO), con densità media di 38-40 kg/metro cubo, coefficiente di conduzione termica
0.022 e spessore di almeno 80mm;
• Le giunzioni dei pannelli dovranno essere ottenute con un profilo ad incastro con ganci in materiale plastico dove richiesto per garantire un perfetto accoppiamento ed un’alta resistenza meccanica;
• Pavimento isolato dello spessore di 60mm;
• Porta da cm 90Lx190H completa di oblò e maniglia di chiusura con pulsante di sgancio interno secondo le vigenti norme di sicurezza;
• Rampa di accesso in acciaio inox per consentire l’ingresso nella cella con carrelli;
• Impianto di refrigerazione a 2 unità indipendenti con condensazione ad aria, motori remoti
da posizionare all’esterno a circa 12 metri lineari di distanza dalla camera stessa;
• Quadro elettrico di comando e protezione da installarsi in prossimità della cella frigorifera completo di termostato-termometro elettronico per il controllo della temperatura a lettura digitale con precisione ± 1°C, allarme di minima e massima temperatura e contatto per allarme remoto, automatismi per l’accensione e lo spegnimento del compressore alla chiusura ed all’apertura della porta della cella, evaporatore con temporizzatore per lo sbrinamento e sonda di fine fase sbrinamento, spie di segnalazione, luce interna automatica e seconda luce interna con pulsante di accensione indipendente, 2 quadretti prese interno dotato di un interruttore bipolare magnetotermico di 16A e 4 prese universali da 250V/16A/2P+T;
• Completa di scaffalatura in acciaio (si veda Allegato 5) per uno sviluppo lineare di circa 15m con almeno 4 ripiani regolabili in altezza e banco da lavoro da cm 180Lx60Px90H.
Docce d’emergenza con lavaocchi
• Doccia di emergenza combinata con lavaocchi per montaggio a pavimento; con catino, doccette e soffione in ABS
• Protezioni sulle teste del lavaocchi per evitare depositi di polvere; le protezioni si aprono grazie al flusso dell’acqua e tornano automaticamente in posizione chiusa al cessare del flusso
• Apertura tramite leva “push” laterale con valvola senza ritorno automatico, una volta azionata l’acqua viene erogata fino alla chiusura volontaria da parte dell’utente, come richiesto dalla normativa. La leva deve essere solida e ben visibile per agevolare l’utente (100 x 100 x 20/10 mm)
• Azionamento della doccia tramite tirante rigido in acciaio Ø 5 con impugnatura a triangolo larga circa 185mm e con segnale nero su giallo incorporato
• L’acqua deve essere erogata 1 secondo dopo l’attivazione. La portata e la forma del flusso
d’acqua erogato devono soddisfare sia la norma ANSI Z358.1 2004 che la norma EN 15154-1
• Completo di pedale per l’azionamento del lavaocchi, con molla, tirante, viteria di collegamento e superficie 100 x 140 mm ad alta aderenza, antiscivolo
• Tubi in acciaio zincato a caldo
• Base in alluminio stampato
• Tabella universale 150 x 150 mm di segnalazione del dispositivo
• Tavoli da lavoro inox
o Struttura interamente saldata con piedini livellanti in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10;
o Piano di lavoro raggiato in acciaio inox AISI 304 spessore 12/10;
o Ripiano inferiore rinforzato e smontabile.
• Banco da lavoro inox
o Struttura realizzata interamente in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10;
o Piano di lavoro in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10 spessore 15/10;
o 1 elemento cassettiera a 3 cassetti da cm 50 circa;
o 1 elemento con porte scorrevoli e ripiano intermedio regolabile da cm 150 circa.
• Armadio inox
o Interamente realizzato in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10;
o 3 ripiani intermedi regolabili;
o Porte scorrevoli;
o Gambe con piedino regolabile;
o Tetto inclinato.
• Scaffalatura inox
o Struttura in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10;
o 5 ripiani forati regolabili in altezza con portata minima per ogni ripiano maggiore o uguale a 120Kg;
o Piedini livellanti;
• Dispenser inox
o Realizzato in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10 elettrolucidato con 3/4 scomparti;
o Fessure a vista per valutazione dei livelli di contenuto e coperchio in policarbonato;
o Sistema di montaggio a muro.
• Panca inox
o Realizzata in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10;
o Struttura in lamiera piegata con 2 vani contrapposti completi di 2 ripiani intermedi;
o Piano seduta raggiato in acciaio inox spessore 12/10.
• Cassettiera inox
o Realizzata in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10 su ruote (di cui quelle anteriori con freno);
o 3 cassetti con guide telescopiche in acciaio;
o Piano superiore scatolato;
o Maniglione frontale.
• Pattumiera inox
o Realizzata in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10 con apertura a pedale;
o Volume 40 litri circa.
• Specchio inox
o Struttura in acciaio inox AISI 304 finemente lucidato, bordo smussato;
o Sistema di montaggio a muro.
• Sedute da clean room
o Sgabelli
▪ Sedile e schienale in poliuretano, base girevole con piedini conduttivi, regolazione altezza sedile;
▪ Certificazioni: DIN EN ISO 14644-1 Livello 3; US-Fed St. 209E Livello 1; Protezione ESD 100% secondo DIN EN 00000-0-0; EN 100015/1 e IEC 61340- 51 (antistatico).
o Poltroncine
▪ Sedile e schienale in poliuretano, base girevole con ruote, regolazione altezza sedile;
▪ Certificazioni: DIN EN ISO 14644-1 Livello 3, US-Fed St. 209E Livello 1, Protezione ESD 100% secondo DIN EN 00000-0-0; EN 100015/1 e IEC 61340- 51 (antistatico).
Leggi, norme, regolamenti e certificazioni
La fornitura e la posa in opera, ivi incluse le necessarie attività di connessione all’impiantistica, dovranno rispettare le leggi, normative nazionali ed internazionali e i regolamenti sinteticamente indicati nel seguito. Per tutti gli arredi e attrezzature di cui al presente lotto dovranno essere rilasciate le apposite certificazioni realtive ai materiali ed ogni altra dichiarazione/certificazione di conformità o equivalente, se necessaria, in dipendenza delle norme e leggi vigenti.
• Impianti elettrici
o CEI 11-1 Impianti;
o CEI 64-2 Luoghi con pericolo di esplosione;
o CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori;
o CEI 66-5 Apparecchi elettrici;
o D.M. n. 37 del 22.01.2008 Norme per la sicurezza degli impianti (ex L. 05.03.1990 n.46).
• Cappe chimiche
o Certificazione secondo norma EN 14175 parte 2 – 3:
o Nel caso si offrano sistemi VAV si richiede anche Certificazione secondo norma EN 14175 parte 6 relativa ai tempi di risposta, e «Test report» in accordo all’art. 10 della parte 3 della Norma Tecnica EN 14175
o Ad installazione ultimata, è richiesta la Certificazione on site secondo EN 14175.4, con rilascio dei report comprovanti i valori di contenimento rilevati, i quali, in condizioni operative, dovranno essere inferiore a 0.1 ppm di tracciante SF6. La verifica dovrà essere eseguita da azienda in possesso di comprovati requisiti tecnico- professionali e certificata ISO 9001.
• Banchi da laboratorio
o Certificazione del sistema di arredo in accordo alla norma EN 13150.
• Armadi, mobiletti, contenitori ed armadi di sicurezza
o Certificazione in accordo alla norma EN 14727.
• Armadi per infiammabili
o Certificazione degli armadi in accordo alla norma EN 14470-1 comprovante la resistenza effettiva al fuoco, minimo 90 min.
• Armadi di sicurezza per bombole gas compressi
o Certificazione in accordo alla norma EN 14470-2.
Proposta di layout della fornitura
Si allega al presente capitolato tecnico una Proposta di layout con la posizione indicativa, non vincolante, degli arredi tecnici del corpo F (v. Allegato 5 e 6). Le quantità indicate sono quelle previste al completamento dell’esecuzione, dopo integrazione degli arredi e degli impianti tecnologici attualmente presenti nei laboratori “bio”, situati presso l’edificio C di CNR-NANOTEC Lecce.
Banco centrale, cm 120Lx165Px90/190H, Quantità N° 8
• Piano di lavoro in Trespa
• N° 2 strutture banco con telaio da 120cm
• N° 2 mobiletti su ruote da 120cm, 2 ante + cassetti, ripiano interno
• N° 1 modulo tecnico porta impianti bifronte da pavimento da 120cm
• N° 3 mensole cm 120Lx45P
• Pannelli di chiusura banco
Banco centrale, cm 150Lx165Px90/190H, Quantità N° 1
• Piano di lavoro in Trespa
• N° 2 strutture banco con telaio da 150cm
• N° 2 mobiletti su ruote da 120cm, 2 ante + cassetti, ripiano interno
• N° 1 modulo tecnico porta impianti bifronte da pavimento da 150cm
• N° 3 mensole cm 150Lx45P
• Pannelli di chiusura banco
Banco centrale, cm 180Lx165Px90/190H, Quantità N° 33
• Piano di lavoro in Trespa
• N° 2 strutture banco con telaio da 180cm
• N° 2 mobiletti su ruote da 120cm, 2 ante + cassetti, ripiano interno
• N° 1 modulo tecnico porta impianti bifronte da pavimento da 180cm
• N° 3 mensole cm 180Lx45P
• Pannelli di chiusura banco
Banco a parete, cm 120Lx90Px90/190H, Quantità N° 6
• Piano di lavoro in Trespa
• N° 1 struttura banco con telaio da 120cm
• N° 1 mobiletto su ruote da 120cm, 2 ante + cassetti, ripiano interno
• N° 1 modulo tecnico porta impianti da pavimento da 120cm
• N° 3 mensole cm 120Lx30P
• Pannelli di chiusura banco
Banco a parete, cm 180Lx90Px90/190H, Quantità N° 17
• Piano di lavoro in Trespa
• N° 1 struttura banco con telaio da 180cm
• N° 1 mobiletto su ruote da 120cm, 2 ante + cassetti, ripiano interno
• N° 1 modulo tecnico porta impianti da pavimento da 180cm
• N° 3 mensole cm 180Lx30P
• Pannelli di chiusura banco
Banco a parete, cm 300Lx90Px90/190H, Quantità N° 2
• Piano di lavoro in Trespa
• N° 1 struttura banco con telaio da 180 + 120cm
• N° 1 mobiletto su ruote da 120cm, 2 ante + cassetti, ripiano interno
• N° 1 modulo tecnico porta impianti da pavimento (120cm)
• N° 3 mensole cm 120Lx30P
• Pannelli di chiusura banco
Banco a parete, cm 780Lx90Px90/190H, Quantità N° 4
• Piano di lavoro in Trespa
• N° 1 struttura banco con telaio da 180 + 180 + 180 + 120 + 120cm
• N° 6 mobiletti su ruote da 120cm, 2 ante + cassetti, ripiano interno (Lab PT-2, P1-1 e P1-5)
• N° 2 mobiletti su ruote da 60cm, 3 cassetti H: 15cm + 1 cassetto H: 30cm (Lab TC)
• N° 5 moduli tecnici porta impianti da pavimento (180 + 180 + 180 + 120 + 120cm)
• N° 5 mensole per l’intera lunghezza disponibile, prof. 30cm
• Pannelli di chiusura banco
Banco microscopia, cm 180Lx90Px75/190H, Quantità N° 17
• Piano di lavoro in Trespa
• N° 1 struttura banco con telaio da 180cm
• N° 1 mobiletto su ruote da 60cm, 4 cassetti H: 15cm
• N° 1 modulo tecnico porta impianti da pavimento da 180cm
• N° 3 mensole cm 180Lx30P
• Pannelli di chiusura banco
Raccordo angolare, cm 90L x 90P, Quantità N° 2
• Piano di lavoro in Trespa
• N° 1 struttura banco con telaio da 90cm
• Pannelli di chiusura banco
Lavello a parete, cm 120Lx90Px90/190H, Quantità N° 8
• Lavello in polipropilene con profilo antidebordante (vasca 40Lx40Px30H)
• N° 1 mobiletto sottolavello da 120cm, a due ante e ripiano interno
• N° 1 modulo tecnico porta impianti da pavimento da 120cm
• N° 3 mensole cm 120Lx30P
• N° 1 miscelatore acqua c/f con comando a leva
• N° 1 colatoio a pioli in PP
• Pannello paraschizzi
• Pannelli di chiusura banco
Lavello per banco centrale, cm 165Lx90Px90/190H, Quantità N° 2
• Lavello in polipropilene con profilo antidebordante (vasca 40Lx40Px30H)
• N° 1 mobiletto sottolavello da 120cm, a due ante e ripiano interno
• N° 1 mobiletto sottolavello da 45cm ad anta e ripiano interno
• N° 1 modulo tecnico porta impianti da pavimento da 180cm
• N° 3 mensole cm 180Lx30P
• N° 1 miscelatore acqua c/f con comando a leva
• N° 1 colatoio a pioli in PP
• Pannello paraschizzi
• Pannelli di chiusura banco
Armadio da laboratorio, cm 120Lx50Px200H, Quantità N° 34
• Struttura monoblocco realizzata in acciaio verniciato con polvere epossidica antiacido
• Basamento dotato di piedini di livellamento.
• N° 2 ante battenti cieche dotate di serratura.
• N° 4 ripiani in acciaio verniciato regolabili in altezza.
Armadio da laboratorio basso, cm 120Lx50Px90H, Quantità N° 25
• Top in Trespa
• Struttura monoblocco realizzata in acciaio verniciato con polvere epossidica antiacido
• Basamento dotato di piedini di livellamento.
• N° 2 ante battenti cieche dotate di serratura.
• N° 1 ripiano in acciaio verniciato regolabili in altezza.
Armadio da laboratorio, cm 90Lx50Px200H, Quantità N° 4
• Struttura monoblocco realizzata in acciaio verniciato con polvere epossidica antiacido
• Basamento dotato di piedini di livellamento.
• N° 2 ante battenti cieche dotate di serratura.
• N° 4 ripiani in acciaio verniciato regolabili in altezza
Armadio per prodotti infiammabili, cm 120Lx60Px190H, Quantità N° 4
• Realizzato e certificato in conformità alla Norma Tecnica EN 14470-1. Resistenza al fuoco: 90 min.
• L’armadio deve essere realizzato interamente in acciaio verniciato con resine antiacido.
• N° 2 ante battenti cieche dotate di serratura.
• n. 3 ripiani in acciaio verniciato regolabili in altezza
• Vasca raccolta liquidi con ripiano traforato copri vasca.
• Collegamento ad impianto di estrazione aria con elettroaspiratore opportunamente dimensionato
• Areazione interna garantita da un’apertura d’ingresso aria ed una di uscita aria entrambe
dotate di valvola a tenuta di fiamma
• Valvole in e out a chiusura automatica all’innalzamento temperatura ambiente oltre i 70°C
• Piedini regolabili
• Serratura di sicurezza.
• Contrassegni di sicurezza
Armadio per prodotti chimici, cm 120Lx60Px190H, Quantità N° 9
• Struttura monoblocco realizzata in acciaio trattato e verniciato con resine antiacido
• N° 2 ante battenti cieche dotate di serratura.
• N° 4 ripiani in acciaio verniciato regolabili in altezza.
• Collegamento ad impianto di estrazione aria con elettroaspiratore opportunamente dimensionato
• Piedini regolabili
• Serratura di sicurezza
• Contrassegni di sicurezza
Armadio per acidi/basi, cm 60Lx60Px200H, Quantità N° 10
• Struttura realizzata in PP o PVC ad alta densità
• N° 2 vani separati (uno per acidi, uno per basi) chiusi da ante battenti
• N° 4 ripiani o cassetti con vasche di raccolta estraibili su guide con sistema di bloccaggio
• Collegamento ad impianto di estrazione aria con elettroaspiratore opportunamente dimensionato
• Piedini regolabili
• Serratura di sicurezza
• Contrassegni di sicurezza
Armadio per bombole di gas compresso, cm 90Lx60Px200H, Quantità N° 1
• Realizzato e certificato in conformità alla Norma Tecnica EN 14470-2
• Resistenza al fuoco: 90 min.
• Realizzato interamente in acciaio verniciato con resine antiacido
• N° 2 ante battenti cieche dotate di serratura
• Collegamento ad impianto di estrazione aria con elettroaspiratore opportunamente dimensionato
• L’areazione interna deve essere garantita da un’apertura d’ingresso aria ed una di uscita aria
entrambe dotate di valvola a tenuta di fiamma
• Valvole in e out a chiusura automatica all’innalzamento temperatura ambiente oltre i 70°C
• Piedini regolabili
• Serratura di sicurezza.
• Contrassegni di sicurezza
Sgabello per laboratorio, Quantità N° 48
Sgabello con sedile in poliuretano integrale con rivestimento in vinile, regolazione penumatica dell’altezza della seduta da 55 a 75 cm circa dal pavimento (piedini inclusi), base con anello poggiapiedi cromato e piedini con ruote preferibilmente bloccabili.
Poltroncina per laboratorio, Quantità N° 10
Poltroncina con sedile e schienale in poliuretano integrale con rivestimento in vinile, sedile girevole con regolazione penumatica dell’altezza da 45 a 65cm circa dal pavimento (piedini inclusi), base a cinque razze con ruote.
Docce d’emergenza con lavaocchi, Quantità N° 7
• Doccia di emergenza combinata con lavaocchi per montaggio a pavimento
• Completa di pedale per l’azionamento del lavaocchi, con molla, tirante, viteria di
collegamento e superficie 100 x 140 mm ad alta aderenza, antiscivolo
• Tubi in acciaio zincato a caldo
• Base in alluminio stampato
• Tabella universale 150 x 150 mm di segnalazione del dispositivo
Cappa chimica, cm 150Lx90Px90/250H, Quantità N° 9
• Piano di lavoro in gres monolitico corredato di vaschetta di scarico
• N° 1 rubinetto acqua fredda
• N° 1 riduttore di pressione N2
• N° 8 prese elettriche Schuko-universale
• Lampada di illuminazione del box lavoro
• Dispositivo touch-screen di comando e controllo dei parametri di funzionalità della cappa
• Saliscendi motorizzato
• Dispositivo di chiusura automatica del saliscendi
• N° 1 armadio di sicurezza per prodotti infiammabili da cm 140, aspirato, preferibilmente a due cassetti estraibili; realizzato e certificato in conformità alla Norma Tecnica EN 14470-1. Resistenza al fuoco: 90 min.
• Pannelli di chiusura cappa
• Elettroaspiratore trifase opportunamente dimensionato
Tavolo inox, cm 90Lx70Px90H, Quantità N° 6
• Tavolo da lavoro in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10;
• Struttura interamente saldata con piedini livellanti;
• Piano di lavoro raggiato in acciaio inox AISI 304 spessore 12/10;
• Ripiano inferiore rinforzato e smontabile.
Tavolo inox, cm 150Lx70Px90H, Quantità N° 7
• Tavolo da lavoro in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10;
• Struttura interamente saldata con piedini livellanti;
• Piano di lavoro raggiato in acciaio inox AISI 304 spessore 12/10;
• Ripiano inferiore rinforzato e smontabile.
Banco da lavoro inox, cm 200Lx70Px90H, Quantità N° 1
• Banco da lavoro interamente realizzato in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10;
• Piano di lavoro realizzato in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10 spessore 15/10;
• N° 1 elemento cassettiera a 3 cassetti da cm 50 circa;
• N° 1 elemento con porte scorrevoli e ripiano intermedio regolabile da cm 150 circa.
Armadio inox, cm 100Lx50Px230H, Quantità N° 2
• Armadi a ripiani con montante e gambe centrali interamente realizzato in acciaio inox AISI 304 Xx- Xx 00/00;
• Porte scorrevoli;
• 3 ripiani intermedi regolabili;
• Gambe con piedino regolabile;
• Tetto inclinato.
Scaffalatura inox, cm 100Lx50Px200H, Quantità N° 6
• Scaffalatura in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10;
• 5 ripiani forati regolabili in altezza con portata minima per ogni ripiano non inferiore a 120Kg;
• Piedini livellanti.
Panca inox, cm 100Lx45Px50H, Quantità N° 2
• Panca in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10;
• Struttura in lamiera piegata con 2 vani contrapposti completi di 2 ripiani intermedi;
• Piano seduta raggiato in acciaio inox spessore 12/10.
Cassettiera inox, cm 50Lx55Px75H, Quantità N° 8
• Cassettiera in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10 su ruote;
• 3 cassetti con guide telescopiche in acciaio;
• Piano superiore scatolato;
• Maniglione frontale;
• Ruote posteriori senza freno, ruote anteriori girevoli con freno.
Accessori inox
Elementi accessori per clean room costituiti da:
• n.2 Dispenser in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10 elettrolucidato con 4 scomparti (guanti, cuffie, mascherine, copri scarpe), fessure a vista per valutazione dei livelli di contenuto, sistema di montaggio a muro.
• n.2 Dispenser in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10, larghezza circa 60cm, con 3 scomparti per guanti di diversa taglia, coperchio in policarbonato, completo di accessori per fissaggio a parete.
• n.6 Pattumiere in acciaio inox AISI 304 Cr-Ni 18/10 con apertura a pedale, volume 40 litri circa, dimensioni esterne circa cm 30L*35P*65H.
• n.2 Specchio da parete con struttura in acciaio inox finemente lucidato AISI 304, con bordo smussato. Dimensioni esterne circa cm 50L*60H, sistema di montaggio a muro.
Sgabello per clean room, Quantità N° 6
Sgabello con sedile e schienale in poliuretano integrale, regolazione dell’altezza a gas, base girevole e piedini conduttivi.
Certificazioni:
• DIN EN ISO 14644-1 Livello 3;
• XX-Xxx Xx. 000X Xxxxxxx 0;
• Protezione ESD 100% secondo DIN EN 00000-0-0;
• EN 100015/1 e IEC 61340-51 (antistatico).
Poltroncina per clean room, Quantità N° 25
Poltroncina con sedile e schienale in poliuretano, regolazione dell’altezza a gas, base girevole con piedini conduttivi
Certificazioni:
• DIN EN ISO 14644-1 Livello 3;
• XX-Xxx Xx. 000X Xxxxxxx 0;
• Protezione ESD 100% secondo DIN EN 00000-0-0;
• EN 100015/1 e IEC 61340-51 (antistatico).
Oneri per la sicurezza
Le misure di sicurezza per eliminare o ridurre al minimo i rischi da interferenze sono esclusivamente di carattere gestionale e pertanto non comportano ulteriori costi. L’attività del presente appalto consiste nella fornitura e posa in opera di arredi tecnici e di attrezzature da laboratorio ; l’Ente ha stimato che le misure di sicurezza per eliminare o ridurre al minimo i rischi da interferenze siano esclusivamente di carattere gestionale e pertanto non comportino ulteriori costi.
Tuttavia, ai sensi della L. 98/2013, Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, in alternativa alla predisposizione del DUVRI, il CNR NANOTEC potrà individuare una figura qualificata, che conosce ed è presente sul luogo di lavoro ed è, quindi, in grado di intervenire più efficacemente per evitare eventuali rischi da interferenze.
1. Per operatori economici appartenenti a Stati membri dell’Unione europea, si applica la regola Incoterms 2010 - DAP (Delivered At Place) Istituto di Nanotecnologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
2. Per operatori economici non appartenenti a Stati membri dell’Unione europea, si applica la regola Incoterms 2010 - DDP (Delivered Duty Paid) Istituto di Nanotecnologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
3. Tutti gli operatori economici sono obbligati, incluso nel prezzo contrattuale d’appalto: i) a stipulare un contratto di assicurazione per la parte di trasporto sotto la loro responsabilità; ii) alla scarico della merce; iii) all’installazione della fornitura.
Oneri ed obblighi dell’Aggiudicatario
L’aggiudicatario:
1. Si impegna ad eseguire le prestazioni oggetto del presente contratto, senza alcun onere aggiuntivo, salvaguardando le esigenze della Stazione Appaltante e di terzi autorizzati, senza recare intralci, disturbi o interruzioni all’attività lavorativa in atto.
2. Rinuncia a qualsiasi pretesa o richiesta di compenso nel caso in cui lo svolgimento delle prestazioni contrattuali dovesse essere ostacolato o reso più oneroso dalle attività svolte dalla Stazione Appaltante e/o da terzi.
3. E’ direttamente responsabile dell’inosservanza delle clausole contrattuali anche se questa dovesse derivare dall’attività del personale dipendente di altre imprese a diverso titolo coinvolto.
4. Deve avvalersi di personale qualificato in regola con gli obblighi previsti dai contratti collettivi di lavoro e da tutte le normative vigenti, in particolare in materia previdenziale, fiscale, di igiene ed in materia di sicurezza sul lavoro.
5. Risponderà direttamente dei danni alle persone, alle cose o all’ambiente comunque provocati nell’esecuzione dell’appalto che possano derivare da fatto proprio, dal personale o da chiunque chiamato a collaborare. La Stazione Appaltante è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni o altro dovesse accadere al personale di cui si avvarrà l’Aggiudicatario nell’esecuzione del contratto.
6. Si fa carico, intendendosi remunerati con il corrispettivo contrattuale, di tutti gli oneri ed i rischi relativi alle attività ed agli adempimenti occorrenti all’integrale espletamento dell’oggetto contrattuale, ivi compresi, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo, gli oneri relativi alle spese di trasporto, di viaggio e di missione per il personale addetto alla esecuzione della prestazione, nonché i connessi oneri assicurativi.
7. Si obbliga:
• Ad eseguire le prestazioni oggetto del presente contratto a perfetta regola d’arte e nel rispetto di tutte le norme e le prescrizioni tecniche e di sicurezza in vigore e di quelle che dovessero essere emanate nel corso del presente contratto, nonché secondo le condizioni, le modalità, i termini e le prescrizioni contenute nel presente contratto e nei suoi allegati;
• A consegnare gli elaborati progettuali e tutte le dichiarazioni e/o certificazioni discendenti da specifici obblighi normativi e legislativi correlati con l’oggetto della prestazione;
• A consegnare i certificati di omologazione “CE” per tutte le apparecchiature che lo richiedano;
• A consegnare le schede tecniche delle singole apparecchiature fornite;
• A consegnare i manuali delle singole apparecchiature fornite, preferibilmente su supporto digitale oppure, in alternativa, a stampa.
8. A consegnare le eventuali schede di manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature suddivise per interventi giornalieri, settimanali, mensili, ecc.
1. L’Aggiudicatario si assume la responsabilità per gli infortuni del personale addetto, che dovrà
essere opportunamente addestrato ed istruito.
2. La valutazione dei rischi propri dell’Aggiudicatario nello svolgimento della propria attività professionale resta a carico dello stesso, così come la redazione dei relativi documenti e la informazione/formazione dei propri dipendenti.
3. L'Aggiudicatario è tenuto a garantire il rispetto di tutte le normative riguardanti l’igiene e la sicurezza sul lavoro con particolare riferimento alle attività che si espleteranno presso l’Ente.
4. In relazione alle risorse umane impegnate nelle attività oggetto del presente contratto, l’Aggiudicatario è tenuto a far fronte ad ogni obbligo previsto dalla normativa vigente in ordine agli adempimenti fiscali, tributari, previdenziali ed assicurativi riferibili al personale dipendente ed ai collaboratori.
5. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, l’Aggiudicatario è tenuto ad osservare gli obblighi retributivi e previdenziali previsti dai corrispondenti CCNL di categoria, compresi, se esistenti alla stipulazione del contratto, gli eventuali accordi integrativi territoriali.
6. Gli obblighi di cui al comma precedente vincolano l’Aggiudicatario anche qualora lo stesso non sia aderente alle associazioni stipulanti gli accordi o receda da esse, indipendentemente dalla struttura o dimensione del medesimo e da ogni altra qualificazione giuridica, economica o sindacale.
1. Per ogni giorno solare di ritardo nell’esecuzione della fornitura e posa in opera oggetto del presente contratto si applicherà una penale pari all’1‰ (uno per mille) dell’importo contrattuale, al netto dell’IVA e dell’eventuale costo relativo alla sicurezza sui luoghi di lavoro derivante dai rischi di natura interferenziale.
2. Nel caso in cui la prima verifica di conformità della fornitura abbia esito sfavorevole non si applicano le penali; qualora tuttavia l’Aggiudicatario non renda nuovamente la fornitura disponibile per la verifica di conformità entro i 20 (venti) giorni solari successivi al primo esito sfavorevole, ovvero la verifica di conformità risulti nuovamente negativa, si applicherà la penale sopra richiamata per ogni giorno solare di ritardo.
3. Nell’ipotesi in cui l’importo delle penali applicabili superi l’importo pari al 10% (dieci per cento) dell’importo contrattuale, al netto dell’IVA e dell’eventuale costo relativo alla sicurezza sui luoghi di lavoro derivante dai rischi di natura interferenziale, l’Ente risolverà il contratto in danno all’Aggiudicatario, salvo il diritto al risarcimento dell’eventuale danno patito.
4. Gli inadempimenti contrattuali che daranno luogo all’applicazione di penali di cui ai precedenti
periodi verranno contestati all’Aggiudicatario per iscritto.
5. L’Aggiudicatario dovrà comunicare in ogni caso le proprie deduzioni nel termine massimo di 5 (cinque) giorni lavorativi dalla stessa contestazione. Qualora dette deduzioni non siano accoglibili a giudizio della Stazione Appaltante ovvero non vi sia stata risposta o la stessa non sia giunta nel termine indicato, si applicheranno le penali sopra indicate.
6. Le penali verranno regolate dalla Stazione Appaltante, o sui corrispettivi dovuti all’Aggiudicatario per le forniture già effettuate oppure sulla garanzia definitiva. In quest’ultimo caso la garanzia definitiva dovrà essere reintegrata entro i termini fissati dalla Stazione Appaltante.
Divieto di cessione del contratto
1. E’ vietata la cessione del contratto ai sensi dell’art. 105, comma 1 del D. Lgs. 50/2016;
2. Per quanto riguarda le modificazioni soggettive che comportino cessioni di azienda e atti di trasformazione, fusione e scissione relative all’Aggiudicatario, si applicano le disposizioni di cui all’art. 106 del D. Lgs. 50/2016.
3. L’Aggiudicatario è tenuto a comunicare tempestivamente alla Stazione Appaltante ogni
modificazione intervenuta negli assetti proprietari e nella struttura organizzativa.
Verifica di conformità della fornitura
1. La fornitura sarà soggetta a verifica di conformità per certificare che l'oggetto del contratto in termini di prestazioni, obiettivi e caratteristiche tecniche, economiche e qualitative sia stato
realizzato ed eseguito nel rispetto delle previsioni contrattuali e delle pattuizioni concordate in
sede di aggiudicazione, ai sensi dell’art. 102 del D. Lgs. 50/2016.
2. Le attività di verifica saranno effettuate entro 30 (trenta) giorni solari dalla data di installazione della fornitura.
3. Durante le suddette operazioni, la Stazione Appaltante ha altresì la facoltà di chiedere all’Aggiudicatario tutte quelle prove atte a definire il rispetto delle specifiche strumentali dichiarate e quant’altro necessario a definire il buon funzionamento della fornitura.
4. Xxxx rifiutata la fornitura difettosa o non rispondente alle prescrizioni tecniche richieste dal
Capitolato speciale e accettate in base all’offerta presentata in sede di gara dall’Aggiudicatario.
5. L’esito positivo della verifica non esonera l’Aggiudicatario dal rispondere di eventuali difetti non emersi nell’ambito delle attività di verifica di conformità e successivamente riscontrati; tali difetti dovranno essere prontamente eliminati durante il periodo di garanzia.
Garanzia ed assistenza tecnica
1. La fornitura dovrà essere garantita per un minimo di 12 (dodici) mesi “on-site” dalla data dell’emissione del certificato di verifica di conformità con esito positivo salvo l’eventuale termine migliorativo proposto dall’aggiudicatario in sede di presentazione dell’offerta.
2. Entro 10 gg. solari dalla data della lettera della Stazione Appaltante con cui si notificano i difetti riscontrati e si rivolge invito ad eliminarli, l’Aggiudicatario è tenuto ad adempiere a tale obbligo. Entro lo stesso termine l’Aggiudicatario deve, ove necessario, sostituire le parti logore, o difettose, se ciò non fosse sufficiente, ritirare il bene e sostituirlo.
1. Ai fini del pagamento del corrispettivo contrattuale l’Aggiudicatario stabilito e/o identificato ai fini IVA in Italia emetterà fattura elettronica ai sensi e per gli effetti del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze N. 55 del 3 aprile 2013, inviando il documento elettronico al Sistema di Interscambio che si occuperà di recapitare il documento ricevuto all’Ente. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche è soggetto all’applicazione del meccanismo dello “split payment”. In caso di Aggiudicatario straniero la fattura dovrà essere cartacea.
2. Il pagamento della fattura avverrà entro 30 (trenta) giorni solari dalla data del Certificato di verifica di conformità con esito positivo, sul conto corrente dedicato di cui alla tracciabilità dei flussi finanziari.
3. La fattura dovrà contenere i seguenti dati, pena il rifiuto della stessa:
• Intestazione: CNR-NANOTEC Sede di Lecce;
• Il Codice Fiscale 80054330586;
• Xx Xxxxxxx XXX 0000000000;
• Il riferimento al contratto (N° di protocollo e data);
• Il CIG;
• Il CUP;
• Il CUU (Codice Univoco Ufficio) dell’Ente: GQ5RC5 (solo per i soggetti stabiliti e/o
identificati ai fini IVA in Italia);
• L’importo imponibile;
• L’importo dell’IVA (solo per i soggetti stabiliti e/o identificati ai fini IVA in Italia);
• Esigibilità IVA “S” scissione dei pagamenti (solo per i soggetti stabiliti e/o identificati ai
fini IVA in Italia);
• L’importo totale;
• L’oggetto del contratto;
• Il codice IBAN del conto corrente dedicato;
• Il “Commodity code” (solo per Aggiudicatari stranieri).
4. Ai fini del pagamento del corrispettivo la Stazione Appaltante procederà alle verifiche di legge.
5. In sede di liquidazione delle fatture potranno essere recuperate le spese per l’applicazione di eventuali penalità (di cui all’omonimo paragrafo); la Stazione Appaltante potrà sospendere, ferma restando l’applicazione delle eventuali penali, i pagamenti all’Aggiudicatario cui sono state contestate inadempienze nell’esecuzione della fornitura, fino al completo adempimento degli obblighi contrattuali (art. 1460 C.C.). Tale sospensione potrà verificarsi anche qualora insorgano contestazioni di natura amministrativa.
Obblighi dell’Aggiudicatario relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari
1. L’Aggiudicatario assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3
della legge 13 agosto 2010 n. 136 e successive modificazioni ed integrazioni.
2. Il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti di incasso o pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni costituisce causa di risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 3, comma 9-bis, della legge 13 agosto 2010 n.136.
1. In adempimento a quanto previsto dall’art. 108 del D. Lgs. 50/2016 la Stazione Appaltante
risolverà il contratto nei casi e con le modalità ivi previste.
2. Per quanto non previsto nel presente paragrafo, si applicano le disposizioni di cui al Codice Civile in materia di inadempimento e risoluzione del contratto.
3. In ogni caso si conviene che la Stazione Appaltante, senza bisogno di assegnare previamente alcun termine per l’adempimento, potrà risolvere di diritto il contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c., previa dichiarazione da comunicarsi all’Aggiudicatario tramite posta elettronica certificata ovvero con raccomandata A.R., nei seguenti casi:
a) Mancata reintegrazione della cauzione eventualmente escussa entro il termine di 10 (dieci) giorni lavorativi dal ricevimento della relativa richiesta da parte della Stazione Appaltante;
b) Nei casi di cui ai precedenti paragrafi:
• 9 - Oneri ed obblighi dell’Aggiudicatario;
• 12 - Divieto di cessione del contratto.
1. L’Aggiudicatario ha l’obbligo di mantenere e di far mantenere riservati i dati e le informazioni di cui venga in possesso, di non divulgarli in alcun modo e in qualsiasi forma e di non farne oggetto di utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all’esecuzione della prestazioni contrattuali.
2. L’Aggiudicatario è, inoltre, responsabile per l’esatta osservanza da parte dei propri
dipendenti, consulenti e collaboratori di quest’ultimi, degli obblighi di riservatezza anzidetti.
3. In caso di inosservanza degli obblighi di riservatezza, la Stazione Appaltante ha la facoltà di risolvere di diritto il presente contratto, fermo restando il risarcimento, da parte dell’Aggiudicatario, di tutti i danni derivanti.
4. La violazione dei disposti del presente paragrafo, da parte sia dell’Aggiudicatario sia del
proprio personale, costituirà uno dei motivi di giusta causa di risoluzione del contratto