CONTRATTO ENERGIA E PETROLIO: SIGLATA L’IPOTESI DI ACCORDO TRA FILCEM-CGIL,
Comunicato stampa
CONTRATTO ENERGIA E PETROLIO: SIGLATA L’IPOTESI DI ACCORDO TRA FILCEM-CGIL,
FEMCA-CISL, UILCEM-UIL E ASIEP
Dopo il via libera dell’assemblea di mandato, Filcem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil hanno siglato con l’Asiep (l’Associazione degli imprenditori del petrolio aderente a Confindustria) l’ipotesi di accordo per il contratto nazionale energia e petrolio 1 gennaio 2006 – 31 dicembre 2009 per gli oltre 35.000 dipendenti del Gruppo Eni, Snam Rete Gas, Shell, Esso, Erg, Api, Ip, Total Fina, Elf Aquitane, ecc.
L’aumento medio parametrato – per il biennio 2006 – 2007 – è di 111 euro, diviso in tre “tranche”: dal 1 gennaio 2006, 40 euro; dal 1 gennaio 2007, 36 euro; dal 1 maggio 2007, 35 euro, che “sviluppa - fanno rilevare soddisfatti i sindacati – un incremento complessivo sulle retribuzioni lorde di circa 2000 euro nel biennio”. Resta confermata dunque la struttura quadriennale del contratto nazionale di lavoro, unitamente ai due bienni economici.
In sintesi gli altri punti salienti dell’intesa:
ORARIO DI LAVORO – Confermate le 37,40 ore settimanali con la titolarità delle RSU sulla contrattazione degli orari di fatto (articolazione settimanale, mensile, multiperiodale, flessibilità). Confermato anche il Conto Ore (lo strumento che consente attraverso la gestione dello straordinario l’aumento dell’occupazione, n.d.r.): ma la novità è che le RSU negozieranno finalmente la sua attuazione;
CLASSIFICAZIONI – L’attuale sistema resta su sei categorie d’inquadramento, ma alle RSU – congiuntamente all’azienda – spetterà la definizione della soggettività dell’apporto individuale del lavoratore (Crea) alla prestazione d’opera;
MERCATO DEL LAVORO – Vengono arginate le precarietà introdotte dalla legge 30/2003, prigilegiando i contratti di inserimento e l'apprendistato, incrementandone la percentuale di trasformazione a tempo indeterminato all'85%, e introducendo strumenti utili al consolidamento dei lavori cosiddetti “atipici”;
RELAZIONI INDUSTRIALI – Potenziato il ruolo dell’Osservatorio nazionale sindacato-imprese (monitoraggio del settore, formazione, pari opportunità, ecc.) e introdotto un impegno esplicito verso la ricerca e le fonti energetiche rinnovabili;
AMBIENTE, SALUTE, SICUREZZA – Migliorata la normativa esistente, già oggi all’avanguardia, qualificando ulteriormente diritti d’informazione, formazione, consultazione, contrattazione e certificazione ambientale;
PREVIDENZA COMPLEMENTARE – Aumentate le dotazioni economiche, in particolare di Fondenergia, sia per le imprese che per i lavoratori.
“Non solo si conferma ma anzi si consolida il campo di applicazione del contratto – dicono soddisfatti Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxx, Romano Bellissima rispettivamente segretari generali Filcem-Cgil, Femca- Cisl, Uilcem-Uil – scongiurando così il tentativo di alcune imprese, manifestato nella prima fase del negoziato, di fuoriuscire dal settore. Ma la vera novità – aggiungono i sindacalisti – è che le parti hanno definito insieme una crescita concordata dell’inflazione tale da tutelare appieno il potere d’acquisto delle retribuzioni, superando gli indicatori dell’inflazione programmata”.
Roma, 30 marzo 2006