PROTOCOLLO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PER GLI ALUNNI CON DISABILITA’
PROTOCOLLO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PER GLI ALUNNI CON DISABILITA’
ALLEGATO AL POFT 2016/2019
INDICE DEGLI ARGOMENTI
PREMESSA NORMATIVA VIGENTE FINALITA’ E OBIETTIVI
XXXXXXXXXX XXXXXX CON DVA:
• PEI EQUIPOLLENTE E PEI DIFFERENZIATO
• SCHEMA DELLA FASI DELL’ALTERNANZA PER ALUNNI CON DVA
• DESCRIZIONE DELLE FASI
• VERIFICA DEL PROGETTO REALIZZATO
PREMESSA
Questo documento è il protocollo adottato dall’IIS Xxxxxxxx Xxxxxx che costituisce la linea guida relativa alla realizzazione dei progetti di alternanza scuola-lavoro pensati per tutti gli studenti con disabilità. Come riporta la Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza i percorsi di alternanza sono parte integrante e coerente del percorso di studi … dove gli studenti impegnati nei percorsi di alternanza hanno diritto ad un ambiente di apprendimento favorevole, alla crescita della persona ed a una formazione qualificata, coerente con l’indirizzo di studio seguito, che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno… Per gli studenti con disabilità, i percorsi di alternanza sono realizzati in modo da promuovere l’autonomia nell’inserimento nel mondo del lavoro, in conformità ai principi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66.
Considerando le diverse caratteristiche degli studenti con disabilità è importante che il nostro Istituto elabori dei progetti mirati che permettano a tutti gli allievi di realizzare la propria esperienza di alternanza scuola- lavoro all’interno di un contesto protetto e in presenza di un personale dotato di mirate professionalità.
L ’adozione del protocollo consente di attuare in modo operativo le indicazioni contenute nella normativa italiana, favorendo il sorgere di esperienze d’integrazione sociale e lavorativa in accordo con il progetto di vita previsto per ogni studente con disabilità certificata.
NORMATIVA VIGENTE
Il presente protocollo è stato stilato tenendo conto della normativa vigente di cui si elencano di seguito i riferimenti:
✓ LEGGE QUADRO N° 104 del 5 febbraio 1992 per l’assistenza, l’integrazione e i diritti delle persone handicappate
✓ LEGGE N° 196 del 1997 articoli 16 e 18
✓ DPR N° 275 del 1999 articoli 11 e 12
✓ LEGGE N° 144 del 1999 articolo 68
✓ LEGGE N° 53 del 2003 articolo 4 sulla riforma Moratti dei cicli scolastici
✓ DECRETO LEGISLATIVO N° 77 del 2005 sull’alternanza scuola -lavoro
✓ DECRETO LEGISLATIVO N° 226 del 2005 sulla riforma Moratti della scuola secondaria di secondo grado
✓ DECRETO LEGISLATIVO N° 13 del 2013
✓ LEGGE N°107 DEL 2015 articolo 1
✓ GUIDA OPERATIVA dell’ottobre 2015 pubblicata dal MIUR in attuazione alla legge riforma n° 107/ 15
✓ DECRETO LEGISLATIVO N° 66 del 2017
✓ CARTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI IN ALTERNANZA entrata in vigore il 5/01/2018
FINALITA’ E OBIETTIVI
La finalità principale di questo protocollo è di costruire uno strumento di lavoro flessibile che favorisca i processi di integrazione sociale e lavorativa in armonia con lo sviluppo dell’autonomia dello studente in un’ottica progettuale individualizzata e flessibile. La scuola ha il compito di completare il percorso educativo- formativo progettando un’adeguata esperienza di alternanza scuola - lavoro che promuova non solo lo sviluppo delle potenzialità dell’alunno con disabilità, ma permetta anche alle famiglie e alle varie figure professionali coinvolte di conoscere meglio le reali capacità del suddetto soggetto.
A tal fine l ‘IIS Xxxxxxxx Xxxxxx intende perseguire i seguenti obiettivi:
✓ Consolidare e concretizzare gli apprendimenti in un contesto differente
✓ Sperimentare ambienti extra scolastici diversi
✓ Vivere ed arricchire le esperienze sociali
✓ Sviluppare competenze ed autonomie personali e lavorative
✓ Acquisire maggiore consapevolezza sulle abilità e sulle autonomie raggiunte
✓ Favorire l’orientamento in uscita per pianificare e intraprendere percorsi successivi alla fine della scuola
✓ Costruire rapporti ed alleanze con le risorse del territorio
Come strumento di lavoro, tale protocollo potrà subire integrazioni e rivisitazioni in base alle esperienze realizzate e all’evolversi della normativa.
ALTERNANZA ALUNNI CON DVA
PEI SEMPLIFICATO E PEI DIFFERENZIATO
Per ogni alunno con disabilità è previsto che il CdC, in collaborazione con la famiglia e gli enti che lo supportano, rediga il PEI in cui definire gli obiettivi formativi specifici al fine di favorire lo sviluppo del soggetto durante il suo percorso scolastico. Il PEI viene redatto ogni anno scolastico e può essere di tre tipi diversi, ovvero Programmazione curricolare, Programmazione Semplificata e Programmazione Differenziata1.
I primi due tipi di PEI portano all’acquisizione del diploma con valore legale, pertanto gli studenti che seguono questo percorso devono svolgere l’attività di alternanza scuola-lavoro secondo le indicazioni della normativa vigente, cioè gli studenti devono svolgere esperienze in regime di alternanza per una durata complessiva di almeno 400 h negli istituti tecnici e professionali e di almeno 200 h nei licei, negli ultimi tre anni del percorso di studi. Gli studenti sono supportati nell’attività di alternanza da un tutor interno designato dall’istituzione scolastica e da un tutor della struttura ospitante.
Il terzo tipo di PEI non porta all’acquisizione del diploma con valore legale, ma conduce all’attestato di competenze e viene redatto per studenti con disabilità di una certa entità che necessitano di avere un percorso educativo-didattico molto individualizzato, che consideri i loro specifici bisogni educativi-formativi speciali. In questo caso il percorso di alternanza scuola-lavoro può essere strutturato in modo differente sia in riferimento all’attività da svolgere che alla tempistica in quanto si propone di potenziare l’autonomia del soggetto secondo le finalità proposte nel PEI nel rispetto della specificità dell’allievo.
La scuola, come istituzione, è chiamata a focalizzare per ogni alunno con disabilità il miglior percorso di alternanza scuola-lavoro possibile, partendo dalla sua situazione iniziale, cioè dal tipo di PEI redatto, in modo da definire il luogo migliore in cui farlo operare per promuovere la sua crescita come persona e cittadino.
1 La distinzione dettagliata di questi tre percorsi è stata trattata nel Protocollo d’accoglienza per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali consultabile sul sito dell’Istituto Xxxxxxxx Xxxxxx.
SCHEMA DELLE FASI DELL’ALTERNANZA PER ALUNNI CON DVA
FASE | TEMPI | MODALITA’ | SOGGETTI COINVOLTI |
Analisi dello studente e del contesto | Ottobre- Novembre | La scuola, nella figura specifica dell’insegnante di sostegno, richiede un incontro di rete al fine di definire il progetto di alternanza scuola-lavoro | Personale scolastico ( Cdc, insegnante di sostegno) personale dei servizi AST ( di riferimento ( specialisti, educatori) famiglia, assistente sociale del comune di riferimento |
Definizione del progetto | Dicembre -Gennaio | Il CdC definisce le fasi del progetto che si intende far perseguire allo studente con disabilità | CdC, docente di sostegno, Funzione strumentale dell’alternanza scuola- lavoro |
Modalità di attuazione del progetto | Febbraio- Xxxxx | Xx definiscono le convenzioni, l’assistenza richiesta e l’attività da far svolgere allo studente | GLI, Dirigente Scolastico Funzione strumentale dell’alternanza scuola- lavoro, personale ATA |
Verifica e valutazione dell’esperienza | Prima fase Aprile Seconda fase Settembre dell’anno scolastico successivo | Il CdC, in collaborazione con il docente di sostegno, definisce la modalità di verifica da somministrare allo studente al termine della sua esperienza di alternanza | CdC, docente di sostegno, Funzione strumentale dell’alternanza scuola- lavoro |
DESCRIZIONE DELLE FASI
1. Analisi dello studente e del contesto
La progettazione di percorsi individualizzati per gli studenti con disabilità deve partire dall’analisi delle reali potenzialità del soggetto e delle realtà che offre il territorio in cui opera l ‘Istituto.
Il CdC richiede che l’insegnante di sostegno attivi un incontro di rete nei primi mesi di scuola con la famiglia e gli enti competenti in modo da definire l’attività che si intende realizzare al fine di favorire un futuro percorso adulto in linea con il progetto di vita. In questo modo la scuola viene a svolgere un ruolo di coordinamento nella progettazione del percorso considerando sia le richieste della famiglia sia le indicazioni date dagli specialisti.
L’analisi relativa allo studente deve riguardare:
• I bisogni educativi-formativi dello studente
• I livelli di partenza in termini di attitudini, abilità, conoscenze, competenze
• Le dinamiche di apprendimento teorico e pratico
• Gli ambiti di autonomia da potenziare
• Il progetto di vita
L’analisi relativa al contesto deve riguardare:
• Caratteristiche dell’ambiente e analisi dei profili di sicurezza
• Punti di forza e punti di debolezza del contesto
• Fattibilità delle mansioni assegnate e la loro coerenza con la progettazione didattica e il PEI
• Affiancamento dei docenti e degli assistenti durante le attività
• Possibilità di flessibilità rispetto ai tempi e agli spazi
• Preventiva valutazione di criticità ed eventuali rischi
Considerando tutti questi aspetti la rete è in grado di fornire un orientamento circa l’attività di alternanza scuola-lavoro da far svolgere al soggetto interessato al fine di favorire il suo sviluppo come persona e cittadino.
2. Definizione del progetto
Il docente di sostegno riporta al CdC quanto emerso nell’incontro di rete in modo che gli insegnanti della classe siano in grado di definire un progetto di alternanza in collaborazione con la Commissione Alternanza Scuola-Lavoro a partire dalla figura della sua Funzione Strumentale.
Il CdC definisce la tipologia di percorso che si intende perseguire in quanto sussistono 4 tipi di progetti che si possono sviluppare nell’alternanza scuola -lavoro, che sono:
• Tipologia 1: percorso di alternanza scuola-lavoro svolto unitamente alla classe. Lo studente segue la strutturazione prevista per il suo gruppo classe ove non sono previste variazioni di tempo. L’allievo è chiamato svolgere stage in azienda al fine di potenziare l’apprendimento, le abilità e le competenze specifiche del suo percorso di studi o partecipare ai progetti di azienda simulata insieme al suo gruppo classe secondo quanto proposto dal CdC
• Tipologia 2: percorso di laboratori speciali svolti con il supporto di personale esperto. Questa tipologia è destinata agli studenti con disabilità che non possono partecipare alle altre attività di alternanza scuola-lavoro a causa di oggettive difficoltà legate alla disabilità o per il mancato reperimento di strutture a loro idonee. I laboratori possono essere attuati all’interno dell’ambiente scolastico, ma in orario extra scolastico e prevedere la presenza di specifici esperti per la loro realizzazione.
• Tipologia 3: percorso che si svolge in collaborazione con il CDD al fine di facilitare il futuro inserimento dello studente in questo specifico contesto. Tale attività potrà svolgersi sia in orario pomeridiano che in orario scolastico secondo la disponibilità e gli specifici accordi presi con la struttura di riferimento
• Tipologia 4: percorso formativo misto dove lo studente frequenta in orario scolastico un CFP o un ente, privato o pubblico, per svolgere delle attività di formazione e pre-avviamento al lavoro. In questo particolare percorso può essere decisa una riduzione della frequenza scolastica.
Nel definire il percorso che si intende realizzare è importante che il CdC specifichi i tempi e gli spazi che si intendono utilizzare, in particolar modo se si collabora con gli enti esterni, e designi il docente di sostegno come tutor scolastico per il progetto di alternanza scuola-lavoro dello studente di cui è referente in modo che possa condividere più facilmente con il tutor esterno le finalità e le modalità del progetto, tenendo conto dei vari aspetti specifici della singola situazione.
3. Modalità di attuazione del progetto
La progettazione del percorso alternanza scuola-lavoro dell’alunno con disabilità deve essere parte integrante del PEI e quindi deve essere supportata e approvata dal GLI.
Per attivare qualsiasi tipologia di percorso è necessario preventivamente:
• Individuare, ove possibile, la struttura esterna in cui operare in collaborazione con la famiglia e gli enti competenti. Tale scelta dovrà essere portata a conoscenza dell’Istituzione scolastica al fine che possa strutturare gli accordi e le convenzioni richieste che devono essere formalizzate dalla Dirigenza Scolastica
• Integrare l’attività svolta al di fuori della classe nella didattica scolastica in modo che divenga parte integrante del percorso scolastico dello studente. Attualmente l’IIS Xxxxxxxx Xxxxxx ha strutturato la realizzazione dei suoi percorsi di alternanza scuola-lavoro in due fasi temporali diverse: la prima fase riguarda il periodo febbraio- marzo, cioè all’interno dell’anno scolastico mentre la seconda fase riguarda il periodo giugno-luglio, cioè al termine dell’anno scolastico in modo che questa esperienza sia effettivamente parte integrante della programmazione scolastica di ogni studente e di ogni Cdc.
• Definire le competenze che si intendono raggiungere nella realizzazione di questo progetto. Le competenze possono essere di tipo sociale, in cui rientrano tutti gli aspetti relazionali e il saper essere del soggetto, e le competenze professionali, ove possibile, che consentono la trasposizione delle competenze scolastiche in abilità operative concrete
• Specificare nel dettaglio le attività e le mansioni che l’alunno andrà a svolgere e tutto quello che potrà essere utile per chiarire gli obiettivi e le modalità di presenza dello studente nelle attività di alternanza scuola-lavoro.
• Garantire la presenza dell’insegnante di sostegno anche nel luogo esterno alla scuola. Nelle attività esterne, infatti, può essere necessario che l’allevo sia seguito dal docente di sostegno per favorire il suo inserimento nel nuovo ambiente e per supportarlo in questa esperienza. A riguardo si ritiene opportuno preventivare delle visite guidate preliminari nelle aziende/cooperative o enti e svolgere della attività di supporto al fine che l’allievo comprenda le regole proprie del contesto i cui sarà inserito, le mansioni/attività che andrà a svolgere e i diritti e doveri relativi al suo ruolo di “
lavoratore”. È auspicabile che una parte delle ore riguardanti l’alternanza scuola-lavoro possano essere svolte anche dal personale educativo oltre che dal docente di sostegno
• Garantire che l’allievo possa svolgere le attività concordate in modo che possa raggiungere gli obiettivi previsti nei tempi e nei modi indicati nella Convenzione
4. Verifica e valutazione dell’esperienza
Durante tutta la durata del progetto l’insegnante di sostegno, insieme a tutti i soggetti coinvolti, è tenuto ad un’attenta attività di monitoraggio dell’esperienza del percorso alternanza scuola -lavoro dello studente con disabilità in modo da verificare se gli obiettivi prefissati nel progetto sono stati realmente raggiunti. A riguardo il docente di sostegno potrà usufruire di una scheda di valutazione, preventivamente concordata con il CdC e gli enti coinvolti, che dovrà considerare i seguenti aspetti:
• Osservazione del livello di conoscenze e competenze di partenza
• Rilevazione del livello di autonomia attivata e di partecipazione
• Stima del raggiungimento degli obiettivi prefissati
• Registrazione degli eventuali progressi intrapresi
• Valutazione del lavoro prodotto
• Analisi dei punti di forza e di debolezza
• Autovalutazione del soggetto sul percorso svolto, ove possibile
I risultati dell’analisi di valutazione devono essere condivisi con il CdC, la famiglia, gli specialisti e gli enti del Comune coinvolti al fine di orientare e pianificare il futuro del soggetto con disabilità al termine del suo percorso scolastico.
È importante, inoltre, che questo momento di valutazione abbia anche una sua ricaduta all’interno dell’attività scolastica, strutturando un momento di presentazione dell’attività svolta dallo studente con disabilità di fronte al suo gruppo classe e ai suoi docenti. A riguardo la Commissione Alternanza Scuola - Lavoro ha previsto per ogni allievo, nel mese di settembre, un momento di esposizione orale circa la sua esperienza che ha svolto di fronte a tutto il CdC in modo da promuovere una rielaborazione critica del proprio vissuto lavorativo.
VERIFICA DEL PROGETTO REALIZZATO
Qualsiasi tipo di percorso di alternanza scuola-lavoro scelto è parte integrante della formazione scolastica dello studente con disabilità, pertanto deve essere valutato attraverso i crediti formativi che devono essere inseriti anche in presenza dell’Attestato delle Competenze che è rilasciato al termine dell’iter scolastico al posto del diploma per i PEI differenziati poiché tali crediti si possono porre come titolo spendibile nel mercato del lavoro locale in situazione protetta, come previsto dalla normativa vigente.
La valutazione dei crediti formativi è frutto del lavoro di sinergia fra il tutor scolastico, cioè il docente di sostegno, e il tutor aziendale.