Art. 1 – Finalità
Regolamento del Partito Democratico Milano Metropolitana per la fondazione e l’organizzazione dei Punti PD
Art. 1 – Finalità
a. Il presente Regolamento disciplina le norme per la fondazione e l’organizzazione interna dei Punti PD ai sensi dell’Art.17 dello Statuto nazionale del Partito Democratico, in attuazione della potestà assegnata alle federazioni provinciali di dotarsi, a loro volta, di regolamenti e linee guida locali, integrative di quanto contenuto nel regolamento nazionale.
Art. 2 – Nascita di un Punto PD
a. I punti PD costituiscono, insieme ai Circoli territoriali, tematici, d’ambiente e online, le unità organizzative di base attraverso cui gli iscritti partecipano alla vita del partito.
b. È possibile aderire ad un Punto PD indipendentemente dalla sede di residenza, lavoro o studio.
c. La richiesta di avvio di un Punto PD deve essere presentata formalmente al PD Milano metropolitana da almeno tre iscritti al Partito metropolitano, sulla base di un preciso documento di indirizzo che ne definisca obiettivi di azione politica e campo di riferimento, sia esso un ambito territoriale come un quartiere o un piccolo comune in cui è assente un circolo PD, oppure un ambito di studio o di lavoro.
d. L’Organizzazione metropolitana del Partito Democratico, in seguito al ricevimento della richiesta di costituzione del Punto PD, avvia le procedure per il riconoscimento formale dello stesso, verificando con i circoli di riferimento, e con l’Unione comunale -laddove presente- e il Coordinamento zonale, la compatibilità del Punto stesso con l’attività politica in corso e l’avvio delle eventuali forme di collaborazione con i relativi circoli e i livelli territoriali. Tale valutazione di merito è essenziale per l’eventuale costituzione del Punto PD.
e. Ogni istituzione di Punto PD viene validata – a conclamata verifica della sussistenza delle condizioni preliminari di cui sopra - attraverso il voto della Direzione Metropolitana per successiva trasmissione e richiesta di riconoscimento formale al Responsabile Organizzazione nazionale che entro 20 giorni risponde alla richiesta e conferma l’avvio delle attività, ai sensi dello Statuto vigente. In caso di mancata risposta del livello nazionale, il voto della Direzione metropolitana competente vale in ogni caso come conferma di riconoscimento dell’avvio del Punto PD.
f. Ogni Punto PD è intitolato con riferimento diretto al quartiere, al Comune o al luogo di studio o di lavoro presso cui viene istituito, con la possibilità -a distanza di un anno dall’istituzione medesima- di
procedere ad accostare un’ulteriore denominazione tematica o “in memoria” in accordo con il livello metropolitano di riferimento.
g. Nel caso in cui un Punto PD abbia vocazione territoriale, e nasca quindi in un ambito territoriale come descritto nel precedente comma “c”, gli iscritti aderenti al Punto medesimo esercitano i propri diritti politici/congressuali presso il circolo territoriale del comune o del quartiere di riferimento del Punto medesimo, salvo che siano già iscritti ad un differente circolo.
h. In caso di istituzione di un Punto PD presso un luogo di studio o di lavoro, ogni iscritto indica liberamente, all’atto dell’iscrizione, presso quale circolo esercitare i propri diritti politici/congressuali, fino al rinnovo della tessera nell’annualità successiva, in cui è possibile optare per un circolo differente.
i. Fatti salvi i diritti e doveri dei singoli iscritti di cui al punto precedente, il punto PD rivolto a luoghi di lavoro o di studio si rapporta direttamente con l’Organizzazione Metropolitana del Partito Democratico, con gli organismi dirigenti del medesimo livello e con i Dipartimenti tematici laddove presenti, senza necessariamente riferirsi a singoli circoli, salvo diversa decisione dell’Organizzazione Metropolitana.
Art. 3 – Organizzazione interna
a. Gli aderenti al Punto PD votano un portavoce, responsabile di tutte le attività nel circolo, attraverso modalità congressuali “semplificate” e gestibili anche in modalità digitale, da stabilirsi in accordo con il livello Metropolitano di riferimento, anche valutando il numero di aderenti al Punto stesso.
b. Il portavoce del Punto PD “territoriale” è invitato permanente, senza diritto di voto, alle riunioni di Coordinamento del circolo territoriale di riferimento, qualora non ne faccia già parte, al fine di implementare in maniera costante l’attività di coordinamento con il Circolo e gli amministratori locali e le relative azioni sul territorio.
c. Parimenti al comma precedente, il portavoce del Punto PD attivo presso un luogo di studio o di lavoro è invitato permanente alle riunioni del Dipartimento tematico eventualmente presente e inerente agli obiettivi e ai temi di interesse del Punto stesso.
d. È consentita l’attività di fundraising ad opera del Punto PD, indirizzata esclusivamente al sostentamento dell’attività politica dello stesso, nelle modalità previste dagli Statuti PD e regolamenti finanziari vigenti a livello locale e nazionale, in accordo con il tesoriere del circolo di riferimento o direttamente con i tesorieri dei livelli superiori.
e. Con cadenza semestrale il Portavoce del Punto PD si impegna a relazionare –anche con apposita documentazione– i livelli superiori del PD, siano essi il Circolo o il Dipartimento tematico di riferimento, il Coordinamento di Zona o direttamente l’Organizzazione Metropolitana del Partito, circa l’attività del Punto medesimo, il numero di iscritti aderenti e l’eventuale stato finanziario della struttura qualora si sia svolta un’attività di fundraising o siano state messe a disposizione delle risorse da parte dei livelli superiori.
Art. 4 – Comunicazione
a. Ogni Punto PD può dotarsi di strumenti comunicativi quali profili social, newsletter e mailing list, sulla base dei contatti raccolti nella propria attività politica.
b. I Punti PD “territoriali” possono, in accordo con il circolo di riferimento, attuare comunicazioni specifiche e campagne politiche, relativamente agli iscritti e ai primaristi del territorio di propria competenza.
c. I Punti PD “tematici”, legati a luoghi di studio o di lavoro, possono inserire le proprie comunicazioni ad altri iscritti o primaristi all'interno dell’attività di comunicazione del Circolo, della Zona o del Dipartimento di riferimento.
d. La responsabilità dell’utilizzo dei dati degli iscritti, nel rispetto della vigente normativa sulla privacy, resta in ogni caso in capo alle figure previste dallo Statuto nazionale e dallo Statuto del PD Lombardo.
Art. 5 – Garanzie
a. Qualora uno dei livelli superiori al Punto PD, dal circolo di riferimento all’Organizzazione Metropolitana, ritenga che l’esperienza del Punto PD debba interrompersi, o siano venute meno le condizioni per l’esistenza del Punto stesso, si procede a presentare formale e motivata richiesta all’Organizzazione Metropolitana che, in caso di contrarietà della maggioranza assoluta degli iscritti al Punto PD all’ipotesi di scioglimento, pone in votazione la stessa alla prima Direzione Metropolitana utile convocata.
b. In caso di controversie interne è facoltà degli iscritti aderenti ad un Punto PD –con votazione interna a maggioranza assoluta– chiedere al livello metropolitano di riferimento, attraverso formale e motivata richiesta, le dimissioni del proprio Portavoce che viene automaticamente accordata attivando procedura di rielezione di un portavoce come da precedente Art.3 comma “a”.
Art. 6 – Norme finali e di rinvio
a. Il presente Regolamento è approvato dalla Direzione Metropolitana del Partito Democratico a maggioranza semplice dei presenti.
b. Per tutto quanto non previsto dal presente Regolamento, si rinvia allo Statuto nazionale, allo Statuto regionale, al Codice etico del partito, al “Regolamento nazionale delle iscrizioni on-line e tramite APP, dei Circoli on-line e dei Punti PD”, alle Norme attuative regionali, al Regolamento per il Congresso nazionale, e agli eventuali regolamenti di indirizzo dei Congressi provinciali e di Circolo, che potranno essere successivamente adottati.