CONTRATTI DI RETE NEL SETTORE AGROINDUSTRIALE
CONTRATTI DI RETE NEL SETTORE AGROINDUSTRIALE
(dati aggiornati al 3 novembre 2012)
I contratti di rete che interessano il settore agro-alimentare, delle macchine agricole e del packaging alimentare sono 57 con 350 imprese coinvolte e rappresentano il 10,9% della totalità dei contratti.
Aggregato
Agroalimentare, packaging e macchine agricole
10,9
Il grafico seguente mostra la collocazione del dato sopraindicato rispetto agli altri settori:
Per quanto riguarda la grandezza delle reti in esame si può affermare che rispettano grossomodo il trend nazionale :
- Sono 22 le reti formate da 2/3 imprese
- Sono 26 le reti composte da 4/9 imprese
- Sono 9 le reti con più di 10 aziende coinvolte (la Rete della pasta dei coltivatori toscani conta ben 29 aziende)
Il grafico seguente ci aiuta a comprendere la comparazione tra i due livelli dimensionali:
Più nel dettaglio dei 57 contratti ben 41 si occupano prettamente di servizi o prodotti alimentari, 11 sono impegnati nel miglioramento della produzione agricola, 5 si pongono tra le finalità della rete la progettazione di macchinari per il movimento terra, il miglioramento di tecnologie meccaniche per l’industria agroalimentare oppure meccanica avanzata per il packaging alimentare.
Le 42 reti d’impresa del settore alimentare puntano fortemente su:
Valorizzazione del Brand attraverso la promozione del made in Italy alimentare con azioni di marketing congiunto facendo un lavoro di squadra nella filiera e organizzando la partecipazione comune a fiere nazionali ed estere;
Ricerca e sviluppo per aumentare la qualità attraverso il miglioramento dei processi di lavorazione e conservazione;
Packaging alimentare innovativo con attenzione all’ambiente e sensibilizzazione sui prodotti naturali;
Lobby per ricevere adeguata regolamentazione e certificazioni di riconoscibilità che garantiscano e tutelino la qualità dei prodotti italiani contro le contraffazioni.
Nel settore agricolo i contratti di rete puntano a collaborazioni in grado di sviluppare forme di organizzazione della produzione secondo processi di trasformazione innovativa delle materie prime e di migliorare e valorizzare la filiera agroalimentare anche con riguardo alle attività complementari, strumentali, sussidiarie, inerenti e/o attinenti il settore dell'agricoltura in genere. Per il raggiungimento di questo obiettivo è considerata di particolare importanza l’attenzione all’agricoltura sociale, al rispetto delle tradizioni locali e alle peculiarità dei territori di riferimento.
I contratti di rete del settore meccanica e automazione con interesse al mondo agroalimentare hanno come oggetto della collaborazione la progettazione, produzione, e logistica di macchine tecnologicamente avanzate nella lavorazione della terra e nel miglioramento degli impianti per l’industria agroalimentare ma anche ricerca e sviluppo sulle tecnologie trasversali per i sistemi di produzione e della meccanica per il packaging alimentare.
Analizzando specificamente questi contratti ben 28 si occupano di innovazione e internazionalizzazione. Viene richiamata l’importanza di sviluppare e accrescere la capacità di produzione e commercializzazione al fine di incrementare il livello di penetrazione delle imprese partecipanti sul mercato nazionale e soprattutto internazionale. Le reti con questa finalità pongono l’accento sullo sviluppo di attività di promozione e informazione per creare nuovi canali di distribuzione per le esportazioni.
È interessante notare che 17 contratti di rete presentano come oggetto della collaborazione il miglioramento della competitività attraverso l’innalzamento dello standard qualitativo dei prodotti o servizi forniti sul mercato. Le aziende coinvolte in questi contratti di rete puntano alla valorizzazione e creazione di processi produttivi in grado di dare maggiore qualità ai propri prodotti con attenzione alle caratteristiche territoriali attraverso anche progetti di ricerca.
In molti casi internazionalizzazione, innovazione e miglioramento degli standard qualitativi sono presenti contemporaneamente come finalità del contratto di rete ritenuti da molte aziende le chiavi di successo per il prodotto alimentare italiano sia in Italia che all’estero.
È sempre più frequente la costituzione di reti d’impresa per la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e sociale del territorio di riferimento per produrre e commercializzare prodotti locali tipici. Per esempio: Rete dell’agricoltura sociale della Barbagia, Rete Sardegna cultura e tradizione, Rete Prodotti Valle dei Templi, Il buongustaio veneto, Rete delle imprese del Chinotto di Savona, Rete di filiera del grano duro coltivato e trasformato in Sardegna, Cilento - racconto di gusto, Legàmi.
È inoltre interessante far notare che le reti SI Servizi Integrati per l’esportazione del prodotto naturale italiano si impegna nella ricerca di attività con risvolti sociali importanti come il contrasto alla disoccupazione giovanile, Rete Pontina Food e Food in Italy - la rete dei prodotti alimentari e dietetici di qualità si impegnano nella cura di intolleranze alimentari come ad esempi la celiachia.
Di seguito riportiamo uno schema che riassume i driver di competitività:
Proseguendo con un’analisi regionale vediamo che la diversificazione tra i contratti a carattere Uniregionale e Multiregionale rispetta all’incirca il trend Nazionale con una leggera differenza: i contratti UNIREGIONALI (cioè stipulati da aziende appartenenti alla stessa regione) sono il 76% (46 reti d’impresa) contro il 71% a livello nazionale il restante 24% sono quelli MULTIREGIONALI (pari ad 11 contratti di rete) come mostra il seguente grafico:
523 contratti tutti i settori
57 contratti agroindustria
È interessante notare dai seguenti grafici che tra i contratti Uniregionali la maggioranza di essi sono stipulati al SUD (41% reti) contrariamente all’andamento nazionale che vede prevalere il Nord come area geografica dove sono presenti il maggior numero di reti.
Nel dettaglio, le reti d’impresa agroindustriali costituitesi al SUD sono 23, mentre quelle appartenenti a regioni del Nord sono 12 e infine al CENTRO si contano 11 contratti di rete. È da rilevare un forte attivismo della Sardegna con ben 9 contratti.