Avviso pubblico per il finanziamento di quindici assegni di ricerca destinati a giovani laureati pugliesi
Avviso pubblico per il finanziamento di quindici assegni di ricerca destinati a giovani laureati pugliesi
Art. 1
Tipologia di intervento e finalità
L’ADISU Puglia, in attuazione di quanto previsto dall’art. 15 della legge regionale n. 17 del 2.12.2005 e in esecuzione di quanto disposto dalla Giunta regionale pugliese con la deliberazione n. 2298 dell’11 dicembre 2018, recante: “Interventi ex art. 15 della L.R. n. 17/2005, così come modificata dalla L.R. n. 20/2005, rivolti alle università pugliesi per assegni di ricerca finalizzati al rafforzamento della Capacità amministrativa della Pubblica Amministrazione”, bandisce un concorso per il finanziamento di n. 15 assegni di ricerca, di durata biennale, in favore delle Università pugliesi, attraverso percorsi di ricerca applicata da svolgere in parte presso Istituzioni universitarie ed in parte presso le Strutture regionali.
Il presente intervento è realizzato dall’Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario di Puglia e persegue l’obiettivo di favorire il perfezionamento professionale e scientifico di giovani laureati pugliesi attraverso il finanziamento di percorsi di ricerca. Tali percorsi, realizzando e rafforzando i nessi tra Regione Puglia, Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario di Puglia e Università pugliesi, intendono permettere la specializzazione di un elevato numero di giovani laureati, attraverso ricerche applicate presso le istituzioni universitarie e le Sezioni regionali.
In particolare, il finanziamento di assegni di ricerca, da attuare a cura delle Università pugliesi, per ricerche tese al rafforzamento della capacità amministrativa (capacity building) della Pubblica amministrazione con particolare riguardo alle attività della Regione Puglia, mira a rafforzare il dialogo tra università e Pubblica amministrazione, potenziando le basi scientifiche delle università, e avvia un processo di miglioramento interno dell’organizzazione regionale, in grado di favorire il rafforzamento delle potenzialità e delle competenze dell’amministrazione della Regione Puglia.
Art. 2 Oggetto dell’Avviso
L’Avviso Pubblico è rivolto alle Università pugliesi che in base ai fabbisogni espressi dalle Strutture regionali, candideranno dei progetti di ricerca da realizzare attraverso la collaborazione di assegnisti di ricerca, all’uopo selezionati, che svolgeranno l’attività di ricerca, in parte presso le stesse Università e in parte presso le Strutture regionali (Dipartimenti e Sezioni).
Il presente avviso indica, in attuazione di quanto previsto dall’art. 15 della legge regionale n. 17/2005 le modalità e i termini di presentazione, nonché i contenuti ed i criteri di ammissibilità e valutazione di idee progettuali per il finanziamento di “assegni di ricerca” rivolti a giovani laureati pugliesi.
Nella presentazione delle proposte, si richiede che ciascun progetto sia:
- evidente e chiaro nei suoi elementi formativi e professionalizzanti;
- redatto su apposito formulario.
Nella descrizione degli interventi si provvederà ad esporre le motivazioni scientifiche del progetto di ricerca, la metodologia che il proponente intende sviluppare per favorire i processi cognitivi e l’acquisizione di competenze dei partecipanti, nonché il carattere innovativo e/o sperimentale del progetto.
Art. 3 Beneficiari
Potranno proporre progetti di ricerca le Università con sede nella regione Puglia, di seguito indicate:
- Università di Bari;
- Politecnico di Bari;
- Università di Foggia;
- Università del Salento;
- LUM.
A ciascun ateneo è riservato un numero minimo di due assegni di ricerca.
I progetti presentati dovranno essere coerenti con le finalità e gli obiettivi esposti nel presente Avviso e con le disposizioni previste dai Regolamenti di Ateneo e dai Regolamenti comunitari.
Art. 4 Destinatari
L’intervento persegue l’obiettivo strategico di favorire progetti per il perfezionamento scientifico e professionale di giovani laureati pugliesi, finalizzati al rafforzamento della capacità amministrativa della Pubblica amministrazione con particolare riguardo alle attività della Regione Puglia. A tal fine le azioni dovranno essere rivolte a soggetti che:
- siano residenti in Puglia;
- siano titolari di laurea magistrale o a ciclo unico;
- abbiano conseguito il titolo sopra indicato negli ultimi cinque anni.
Art. 5
Modalità di selezione dei destinatari
I giovani laureati, destinatari degli assegni di ricerca, sono individuati dagli Atenei beneficiari del finanziamento di cui al presente Avviso, mediante apposita procedura di selezione, avviata successivamente alla concessione del finanziamento, fra quanti presentino le caratteristiche di cui all’art. 4.
Gli atenei beneficiari del finanziamento realizzano la selezione dei destinatari degli assegni sulla base di procedure di evidenza pubblica per le quali sono chiamati a garantire la massima pubblicità nei confronti della potenziale utenza e la dovuta trasparenza nelle procedure di selezione.
Art. 6
Durata dell’intervento
Gli avvisi pubblici per la selezione degli assegnisti di ricerca dovranno essere pubblicati entro il novantesimo giorno successivo alla data di firma della convenzione con l’ADISU Puglia e i relativi progetti dovranno essere portati a termine entro 24 (ventiquattro) mesi dalla data di inizio. Quest’ultima deve essere tempestivamente comunicata all’Adisu Puglia.
Art. 7 Risorse Economiche
Il presente intervento comporta una spesa di € 740.000,00 a carico del bilancio della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2018, finanziata con lo stanziamento disponibile sul Capitolo 915010 (“Spese per interventi in attuazione delle leggi regionali n. 17/2005 e n. 20/2005) - Missione 4 - Istruzione e Diritto allo Studio; Programma 4 - Istruzione Universitaria; Titolo 1 - Spese correnti.
Art. 8
Modalità e termini di presentazione delle proposte di ricerca
Per la partecipazione alla succitata procedura selettiva, la proposta di ricerca dovrà essere redatta esclusivamente on line accedendo alla sezione dedicata del sito web dell’ADISU Puglia all’indirizzo xxxxx://xxxxxxxxxxx.xxxxxxxxxxx.xx, previo rilascio delle credenziali di accesso.
La proposta di ricerca deve essere presentata dal legale rappresentante o suo delegato dell’ateneo che intende formulare l’istanza sulla piattaforma di ADISU Puglia, a partire dalla data di pubblicazione dell’Avviso sul sito xxx.xxxxxxxxxxx.xx e fino alle ore 12,00 del 27 luglio 2019.
La procedura informatica di presentazione della proposta di ricerca comporta, a pena di esclusione, la compilazione dei campi contrassegnati come obbligatori presenti sulla piattaforma di ADISU Puglia. La domanda dovrà, altresì, contenere i seguenti documenti da allegare in fase di compilazione:
• documento d’identità del legale rappresentante;
• dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà del legale rappresentante (allegato C);
• delega del legale rappresentante, qualora l’istanza sia presentata da altro soggetto (Allegato D) e documento d’identità del soggetto delegato;
• curriculum vitae del responsabile scientifico;
• documento d’identità del responsabile scientifico;
• manifestazione d’interesse di eventuali soggetti esterni coinvolti;
• informativa sul trattamento dei dati personali resa ai sensi dell’art. 13 del regolamento ue 2016/679 - presa visione (allegato B).
Non è ammessa la presentazione di istanze non corredate delle informazioni e/o della documentazione richieste. La proposta di ricerca presentata fuori dai termini sopra indicati ovvero redatta e/o inviata secondo modalità non previste dal presente bando non sarà ritenuta ammissibile.
Eventuali richieste di informazioni e chiarimenti in merito alle modalità di presentazione delle proposte di ricerca sono disponibili all’indirizzo web xxxxx://xxxxxxxxxxx.xxxxxxxxxxx.xx oppure contattando il seguente indirizzo di posta elettronica xxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxx.xx.
Art. 9 Assegni di ricerca
Con il presente Avviso si finanziano agli Atenei pugliesi n. 15 assegni di ricerca del tipo “Professionalizzante” destinati a giovani laureati pugliesi.
L’ateneo beneficiario provvederà a proprie spese alla stipula di ogni necessaria polizza assicurativa. L’importo lordo annuo dell’assegno di ricerca è determinato in € 24.000,00 (ventiquattromila/00).
Eventuali ulteriori oneri saranno a carico dell’Ateneo beneficiario. L’assegno di ricerca ha una durata di 24 (ventiquattro) mesi.
Art. 10 Progetti di ricerca
I fabbisogni regionali di ricerca, sono stati identificati attraverso una “Ricognizione sul fabbisogno regionale di ricerca per il rafforzamento e l’accrescimento delle competenze dell’amministrazione regionale” presso le Sezioni della Regione Puglia, che ha prodotto un elenco di n. 41 temi di ricerca. Le Sezioni regionali hanno indicato un tema di ricerca, descrivendo lo specifico fabbisogno alla luce delle problematicità/criticità/riscontrate nelle attività dell’amministrazione e definendo i potenziali benefici attesi (Allegato A). Nella fase di ricognizione dei fabbisogni, ogni struttura regionale, in relazione ai temi di ricerca dalla stessa identificati, ha manifestato la propria disponibilità ad ospitare nella propria sede un assegnista di ricerca per sei mesi per anno, anche non continuativi.
Dette proposte di ricerca dovranno essere così caratterizzate:
• essere finalizzate al rafforzamento della capacità amministrativa della pubblica amministrazione;
• avere come responsabile scientifico un professore universitario di I o II fascia o un ricercatore già assunto a tempo indeterminato dall’Università che presenta l’istanza;
• prevedere un periodo di stage della durata complessiva di sei mesi per anno, anche non continuativi, da svolgere presso una specifica Sezione regionale;
• essere coerenti con i seguenti fabbisogni espressi dalle strutture regionali come riportati nell’allegato 1 al presente Avviso.
Art.11
Ammissibilità e valutazione delle proposte di ricerca
Le proposte formative, per essere prese in considerazione e valutate, dovranno possedere i seguenti requisiti di ammissibilità:
- essere pervenute entro i termini di presentazione previsti dall’Avviso;
- essere presentate dai soggetti indicati all’art. 3 del presente Avviso;
- essere coerenti con le indicazioni tecniche fornite nei precedenti articoli;
- essere conformi alla normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di formazione;
- rispettare i parametri di costo previsti dal presente Avviso;
- essere coerenti con le finalità perseguite dal presente bando.
Le proposte di ricerca saranno ammesse alla valutazione di merito previa verifica dell’esistenza di tutti gli elementi previsti nei punti precedenti. La valutazione di merito sarà effettuata tenendo conto degli elementi
esposti nella seguente griglia di valutazione; in corrispondenza di ciascuno di essi verrà assegnato un punteggio con i seguenti pesi variabili:
Criterio | Punti |
a) Qualità e coerenza progettuale | max 70 |
a.1) Validità tecnico-scientifica dei progetti | max 30 |
a.2) Innovazione, risultati attesi, trasferibilità | max 25 |
a.3) Ulteriori soggetti esterni coinvolti nella ricerca | max 5 |
a.4) Previsione di finanziamenti aggiuntivi da parte dell’università o di altri soggetti pubblici o privati finalizzati a supportare la ricerca | max 10 |
b) Congruenza del progetto con il fabbisogno espresso dalle strutture regionali* | max 30 |
I soggetti di cui al punto a.3) devono esprimere una specifica manifestazione di interesse che l’istante deve allegare alla domanda on line.
I finanziamenti aggiuntivi di cui al punto a.4) devono essere garantiti quale cofinanziamento da parte dell’Ateneo titolare della/e proposta/e di ricerca risultata/e idonea/e al finanziamento dell’ADISU Puglia, all’atto della sottoscrizione della convenzione di cui al successivo art. 13, con indicazione degli elementi informativi concernenti l’impegno di spesa assunto. A tal fine, in fase di compilazione della domanda on line, l’istante dovrà dichiarare il proprio impegno ad offrire garanzie in merito al suddetto finanziamento supplementare all’atto della stipula della convenzione suindicata, in caso idoneità alla selezione di cui al presente Avviso.
I progetti di ricerca che non raggiungano il punteggio minimo di 42 punti in relazione al criterio sub a) non saranno considerati finanziabili.
Al termine della valutazione la Commissione indicata al precedente art. 11 provvederà a redigere le graduatorie provvisorie dei progetti selezionati, sulla base dei punteggi complessivi ottenuti.
In caso di parità di punteggio sarà data precedenza ai progetti che, nell’ordine:
1. Hanno ottenuto il punteggio maggiore alla voce a) 1 del sistema di valutazione.
2. Hanno ottenuto il punteggio maggiore alla voce a) 2 del sistema di valutazione.
3. Hanno ottenuto il punteggio maggiore alla voce a) 4 del sistema di valutazione.
L’ADISU, nel corso dell’attività istruttoria e di valutazione, si riserva la facoltà di richiedere ai soggetti proponenti i chiarimenti e le integrazioni che si rendessero necessari, fissando i termini per la risposta; termini che comunque non potranno essere superiori a 15 giorni solari dalla data della richiesta.
Saranno ammessi a finanziamento i primi 15 progetti di ricerca nell’ordine di graduatoria, tenuto conto che sarà possibile finanziare un solo assegno di ricerca per ciascuna tematica relativa all’esigenza di ricerca manifestata da ogni Sezione regionale all’esito della ricognizione sul fabbisogno regionale di ricerca di cui al precedente art. 10.
La graduatoria contenente le proposte di ricerca, con i relativi punteggi ed il numero di assegni di ricerca giudicati pertinenti al progetto e congrui, sarà predisposta dalla Commissione di cui al successivo art. 12 del presente
bando, approvata con determinazione del Direttore Generale dell’ADISU Puglia e pubblicata nel sito dell’Agenzia.
Art. 12
Commissione per la valutazione delle proposte di ricerca
Ai fini della valutazione dei progetti di ricerca presentati dagli Atenei, il punteggio relativo al punto a) “Qualità e coerenza progettuale” di cui al precedente art 11, sarà attribuito da una Commissione, composta da cinque membri, così formata:
- Direttore dell’ADISU Puglia o suo delegato;
- Dirigente della Sezione “Istruzione e Università” della Regione Puglia o suo delegato;
- 3 esperti, rispettivamente, nelle aree umanistica, tecnico-scientifica ed economico-giuridica, nominati dal Consiglio di amministrazione dell’ADISU Puglia sulla base di tre terne proposte dal Direttore del dipartimento “Sviluppo economico” della Regione Puglia.
*Il punteggio relativo al punto b) “Congruenza del progetto con il fabbisogno espresso dalle strutture regionali” di cui al precedente art 11, sarà attribuito dal Dirigente della struttura regionale che ha manifestato lo specifico fabbisogno di ricerca entro il termine perentorio di quindici giorni dalla richiesta di valutazione da parte del RUP. Oltre tale termine la valutazione sarà operata dal Direttore del Dipartimento “Sviluppo economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro”.
Art. 13 Convenzione
Al termine delle procedure di cui al precedente art. 11 saranno sottoscritte apposite convenzioni tra ADISU Puglia e Atenei Beneficiari.
Con la Convenzione l’Ateneo Beneficiario:
• accetta formalmente il finanziamento;
• la previsione di un periodo di stage per il futuro assegnista della durata complessiva di sei mesi per anno, anche non continuativi, da svolgere presso una specifica Sezione regionale;
• si obbliga ad eseguire l’attività e a conformarsi incondizionatamente a quanto stabilito dalle normative comunitarie, nazionali e regionali, dalle presenti disposizioni e dalle specifiche disposizioni indicate nella Convenzione;
• indicherà il domicilio eletto presso il quale intende che ogni comunicazione connessa al progetto approvato, sia in sede amministrativa che in sede contenziosa, venga inoltrata;
• nel caso di finanziamenti aggiuntivi da parte dell’Università o di altri soggetti pubblici o privati, finalizzati a supportare la ricerca, indica la quota di cofinanziamento e il relativo impegno di spesa assunto.
In particolare, nella Convenzione verranno regolati gli obblighi dell’Ateneo Beneficiario del finanziamento, le modalità di controllo dell’ADISU Puglia, nonché tempi, modalità e condizioni per l’erogazione del finanziamento stesso.
Art. 14 Monitoraggio e controlli
Gli Atenei beneficiari sono tenuti a rispondere a tutte le richieste di informazioni, dati e rapporti tecnici disposti dall’ADISU.
Gli Atenei beneficiari sono inoltre tenuti ad acconsentire e a favorire lo svolgimento di tutti i controlli disposti dall’ADISU, anche mediante ispezioni e sopralluoghi, al fine di verificare lo stato di avanzamento del progetto. Nel corso dei controlli si verificherà in particolare che:
a) l’operazione rispetti i criteri di selezione, sia attuata conformemente alla decisione di approvazione e rispetti tutte le condizioni relative alla funzionalità e agli obiettivi da raggiungere;
b) le spese dichiarate siano state effettivamente sostenute;
c) i prodotti e i servizi siano stati effettivamente forniti;
d) la spesa dichiarata corrisponda ai documenti contabili e ai documenti giustificativi conservati dall’ateneo destinatario del finanziamento;
e) la spesa suindicata sia conforme alle norme comunitarie, nazionali e regionali;
f) sia data adeguata pubblicità al finanziamento concesso.
Il monitoraggio sarà effettuato anche sulle attività di ricerca degli assegnisti rispetto all’efficacia dell’azione di
Capacity building.
A tale scopo l’assegnista dovrà produrre una relazione semestrale sullo stato di avanzamento dell’attività di ricerca, sui risultati conseguiti in funzione degli obiettivi previsti. Detta relazione semestrale dovrà essere validata, sia dal docente universitario responsabile del progetto di ricerca sia dal dirigente della struttura regionale ospitante.
Altresì, a conclusione del progetto di ricerca, il soggetto beneficiario (ateneo) avrà l’obbligo di presentare una dettagliata relazione finale in merito alle attività complessivamente svolte ed ai risultati raggiunti.
Art. 15
Condizioni di tutela della Privacy
Ai sensi del d.lgs. n. 196/2003 e del Regolamento (UE) n. 2016/679 i dati acquisiti in esecuzione del presente bando sono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti.
I dati saranno trattati dall’ADISU Puglia- Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, x. 0/x, 00000 Xxxx -in qualità di titolare del trattamento, in conformità al Regolamento (UE) n. 679/2016 e al D.Lgs. n. 196/2003. Il punto di contatto presso il titolare è il Dirigente della struttura che ha emanato l’Avviso di selezione, i cui dati di contatto sono: e-mail istituzionale della struttura; indirizzo fisico dell’Ente.
Il conferimento dei dati è obbligatorio per l’espletamento della procedura selettiva. L'eventuale rifiuto di fornire tali dati comporta la mancata possibilità di partecipazione alla procedura stessa.
L’interessato gode dei diritti di cui all’art. 15 e seguenti del Regolamento (UE) 2016/679, come specificati nell’informativa contenuta nel modulo (allegato B), che possono essere esercitati nei modi indicati nel modulo stesso.
Art. 16 Pubblicazione ed entrata in vigore
Il presente Avviso sarà pubblicato sul sito ufficiale dell’Agenzia (xxx.xxxxxxxxxxx.xx) ed entrerà in vigore a decorrere dalla data di pubblicazione.
Art. 17 Xxxxx di rinvio
Per tutto quanto non previsto dal presente Avviso si rinvia alle norme comunitarie, nazionali, regionali in materia, nonché alla Convenzione di cui all’art. 13 del presente Avviso.
L’ADISU si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori disposizioni e istruzioni che si rendessero necessarie a seguito dell’emanazione di normative comunitarie e/o statali e/o regionali.
Art. 18 Responsabile del Procedimento
Per eventuali informazioni, sarà possibile rivolgersi alla Direzione Generale dell’ADISU Puglia. Il Responsabile del procedimento è la Dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, tel. 080/0000000; e-mail: x.xxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxx.xx.
FABBISOGNI DI RICERCA ESPRESSI DALLE STRUTTURE REGIONALI
Allegato A
Gabinetto del Presidente della Giunta regionale:
1. Sezione Direzione amministrativa del Gabinetto: Progettazione a valere su fondi pubblici nazionali ed europei in materia di ambiente e salute.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Dal 2018 la Sezione “Direzione amministrativa del Gabinetto” è direttamente coinvolta in attività di supporto amministrativo alla Struttura Health Marketplace alle dirette dipendenze del Gabinetto e alla realizzazione del Progetto Apulian Lifestyle, con il quale si propone di sostenere ed applicare gli approcci transdisciplinari, dalle politiche ambientali, sanitarie, economiche a quelle per l'istruzione e la ricerca, per svelare la biologia di base della salute dei cittadini pugliesi e delle malattie che più li affliggono e sviluppare, in collaborazione con le realtà produttive, nuove strategie di prevenzione basandole sulle accresciute capacità di identificare gli individui a rischio, sulla scorta delle interazioni tra l'eredita genetica di ciascuno e gli stili di vita intrapresi. Far diventare la Puglia il "Distretto ICT della Salute".
Pertanto, per la Sezione sorge la necessità di rafforzare le competenze relative alla stesura di progetti complessi relativi ai temi ambiente e salute in risposta ad avvisi pubblici a valere su fondi pubblici nazionali ed europei, al fine di sviluppare e rafforzare nuove competenze sul tema, coerentemente con gli obiettivi del progetto Apulian LifeStyle.
Tra i benefici attesi vi è, dunque, lo sviluppo di nuove conoscenze e rafforzamento di quelle preesistenti, l'adozione e la disseminazione interna di buone prassi, la creazione di nuove reti di progetto, la definizione di un processo strutturato ed organico di progettazione tecnica, che possa eventualmente prevedere caratteristiche di innovatività, transnazionalità, sostenibilità e con metodologie di progettazione PCM (project Cycle Management).
2. Sezione Controllo e verifiche politiche comunitarie: Progetti di cooperazione territoriale: gli “audit di sistema” nell’ambito dell’art. 127 del REG (UE) 1303/2013.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
L'esigenza dell'Autorità di Audit è quella di ottenere, partendo dai casi concreti oggetto di audit di sistema, una disamina delle varie forme di cooperazione che possono instaurarsi tra i Paesi partner, delineando eventuali gap procedurali, che se non corretti dalle strutture preposte alla gestione, sia regionali sia dei paesi partner, possono tradursi in impatti finanziari sui programmi regionali.
Ulteriore obiettivo della ricerca potrebbe essere quello di identificare punti di miglioramento e buone pratiche che potrebbero anche essere comunicati ai Servizi della Commissione Europea in occasione dei Comitati di Sorveglianza.
II progetto di ricerca dovrà svolgersi obbligatoriamente in lingua inglese e richiede da parte del ricercatore una precedente esperienza in tema di cooperazione internazionale.
Segretariato generale della Giunta regionale:
3. Sezione controlli di regolarità amministrativa: I nuovi adempimenti relativi alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati di cui al Regolamento (UE) 2016/679: “responsabilizzazione” di titolari e responsabili. Adozione di comportamenti proattivi.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Individuare la base giuridica di ciascun trattamento di dati personali e valutazione dei rischi di tale trattamento da parte della struttura regionale impegnata nei controlli di regolarità amministrativa degli atti di Giunta.
In particolare, in merito al rischio inerente al trattamento inteso come impatto negativo sulle libertà e i diritti degli interessati. Tali impatti dovranno essere analizzati attraverso un apposito processo di valutazione, tenendo conto dei rischi noti o evidenziabili e delle misure tecniche e organizzative che i l titolare ritiene di dover adottare per mitigare tali rischi.
Adeguamento e recepimento del regolamento (UE) 2016/679 da parte dell'amministrazione regionale con i relativi adempimenti ivi previsti.
Segreteria generale della Presidenza:
4. Sezione Affari istituzionali e giuridici: Il Piano triennale di prevenzione della Corruzione e della Trasparenza ai sensi della legge 190/2012: la strategia di prevenzione della corruzione, individuazione delle attività a rischio e degli interventi volti a prevenire il rischio e a monitorare l’attuazione delle misure adottate.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
II supporto utile per l'amministrazione riguarda l’attività di redazione del piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza. Tale attività richiede un'attenta analisi del contesto interno ed esterno all'amministrazione nonchè una mappatura dei processi degli Uffici dell'ente e un aggiornamento di quelli degli Uffici le cui competenze hanno subito cambiamenti significativi a seguito del riassetto organizzativo o a seguito di intervenute modifiche normative.
L'attività di risk assessment, fondamentale per la valutazione dell'esposizione al rischio corruttivo dei procedimenti e dei processi che caratterizzazione la struttura dell'ente, coinvolgerà i dirigenti dell'intera struttura amministrativa. Questi ultimi, infatti, sono i principali soggetti che detengono una profonda conoscenza di come si configurano i processi decisionali e di quali profili di rischio possano presentarsi.
5. Sezione Gestione Integrata Acquisti: Ricerca e sviluppo di nuove soluzioni di intelligenza artificiale e supporto dei processi gestionale-amministrativi e dell’osservatorio dei contratti pubblici (Dlgs. N. 50/2016, art. 29, c. 1,2,3,4bis) nell’ambito del quadro normativo di settore per l’implementazione degli appalti pubblici. Tecniche di Semantica Relazione e Distribuzionale, Apprendimento automatico,
Natural language Processing, Information extraction, Information Filtering, Recommender Systems,etc. per l’analisi di documenti testuali e per l’estrazione automatica di conoscenza dall’enorme base di dati a disposizione. (XXXXX, SPC, XXX, BURP, Trasparenza, salvo altri).
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Gli appalti pubblici in generale, e quelli per l'innovazione in particolare, sono uno strumento strategico a disposizione delle politiche di sviluppo economico e rappresentano un potente strumento di investimento di fondi pubblici siano essi ordinari o europei. Tuttavia, nel campo specifico della trasparenza e del monitoraggio dell'intero ciclo degli investimenti e degli appalti, risulta fondamentale migliorare da un lato il processo di engagement dei RUP, delle Stazioni Appaltanti, delle Amministrazioni e degli Enti Aggiudicatori consentendo loro di assolvere a molti degli adempimenti assegnati in maniera pia efficace, efficiente e sostenibile e dall'altro, sviluppare schemi di assessment che mettano in correlazione particolari sequenze logico-temporali di fatti e contenuti che possano essere ricondotti a determinati indicatori di anomalia. In questo quadro di riferimento tecnologie di Intelligenza Artificiale e di sistemi di elaborazione automatica del linguaggio naturale, incentrati in particolare sulla lingua italiana, rappresentano una nuova frontiera per l'interpretazione della semantica, l'estrazione di concetti e la correlazione di testi e documenti.
Le attività di ricerca che si intendono avviare sono pertanto mirate a sviluppare un sistema in grado, tra le altre cose, di interfacciarsi con le basi dati esistenti, predisporre dataset che soddisfino i requisiti ottimali per consentirne una semplice ed efficace fruizione ed analisi, effettuare estrazione automatica di relazioni tra entità testuali, realizzare test di correlazione tra porzioni di testo anche di differente lunghezza (paragrafi vs intero documento), ricevere e gestire interrogazioni ( query) e restituire in formato web-based outcome predefiniti (short report, evidence, reference code , etc.). Inoltre, al fine di privilegiare lo sviluppo di soluzioni the prevedono l'adozione delle architetture a più livelli (multi-layer architecture) e dei principi della API economy (Piano Triennale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione 2019
— 2021) si intende utilizzare, come base di riferimento delle attività di ricerca qui indicate, la piattaforma NLP di Intelligenza Artificiale, realizzata dalla società in-house InnovaPuglia, prevedendone un'evoluzione da attuale prototipo di motore di ricerca semantico e text extraction/summarization ad un sistema più orientato al supporto alle decisioni, con potenziali benefici diretti sulle attività di assessment e di governo relativamente all'area specifica della trasparenza e del monitoraggio dell'intero ciclo degli investimenti e degli appalti e sulla programmazione strategica per quanto attiene all'evoluzione delle politiche di sviluppo e innovazione regionali.
6. Sezione Controllo di gestione: Studio e analisi di modelli e indicatori funzionali (in termini di efficacia e di efficienza) alla valutazione delle performance. Studio e analisi di strumenti e applicativi per adempimenti su trasparenza e anticorruzione da integrare al controllo strategico.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Il controllo di gestione e il controllo strategico necessitano di un empowerment di strumenti di monitoraggio e controllo che facciano perno su uno studio di carattere giuridico sugli indicatori di perfomance.
La Regione Puglia non si è mai dotata di un set di indicatori per la misurazione delle performance del proprio personale. A tal riguardo sarebbe necessario uno studio scientifico sulle funzioni e sui compiti assegnati al personale dell'ente regionale e sulle relative responsabilità a cui far seguire, sulla base dei processi esistenti nel Modello Organizzativo, la creazione di un Modello/Set di indicatori da utilizzare in relazione agli obiettivi previsti dal Piano delle Performance, ivi compresi quelli individuati in materia di trasparenza e anticorruzione.
Al contempo, la Struttura Controllo di Gestione, nell'ambito dell’implementazione della Piattaforma Gzoom, strumento informative per la Gestione delle Performance, prevede nella stessa piattaforma l'integrazione informativa anche con tutti i processi correlati al rispetto delle norme sulla trasparenza e l’anticorruzione. A tal riguardo, per ottimizzare la funzionalità del sistema è fondamentale identificare altresì modalità di organizzazione tra le strutture amministrative regionali e la Struttura Tecnica Permanente (Controllo di Gestione), che consentano un flusso informativo costante completo di tutte le informazioni necessarie ai fini della valutazione delle performance e della verifica del rispetto delle misure di prevenzione della corruzione.
7. Sezione Raccordo al Sistema regionale: Tipologie e modalità di implementazione del controllo analogo sugli Organismi in house dell’Amministrazione regionale.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
II controllo analogo, che rappresenta una delle condizioni imprescindibili per pater operare affidamenti diretti da parte di un'amministrazione aggiudicatrice verso le proprie società controllate è definito all'art. 2, comma 1, lett. c) del d.lgs. 19.08.2016, n. 175 come la "situazione in cui l'amministrazione esercita su una società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi, esercitando un'influenza determinante sia sugli obiettivi strategici che sulle decisioni significative della società controllata ...". L'Amministrazione regionale detiene partecipazioni azionarie e non azionarie in Enti (Società di capitali, Agenzie regionali, Fondazioni, Consorzi) the operano in regime di "in house providing" ai sensi dell'art. 5 del d.lgs. 50/2016 e s.m.i.. e ai sensi dell'art. 16 del d.lgs. 175/2016 e s.m.i., per le sole società.
Si rende pertanto necessario identificare, nel quadro delle disposizioni normative vigenti, le tipologie e le modalità di implementazione del controllo analogo sugli Organismi in house delle Regione puglia, in grado di assicurare alla stessa un adeguato esercizio delle proprie prerogative di amministrazione vigilante.
Segretariato generale del Consiglio regionale:
8. Sezione Servizio Affari generali: Profili applicativi e interpretativi del nuovo CCNL – Comparto funzioni locali, triennio 2016/2018, e valutazione dell’impatto delle nuove norme contrattuali anche con riferimento ai nuovi strumenti di conciliazione vita-lavoro. Approfondimento dell’incidenza delle nuove previsioni sulla contrattazione integrativa decentrata.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Sarebbe utile verificare se, monitorando un determinato lasso di tempo a seguito dell'introduzione e della messa a regime di nuovi istituti contrattuali, gli stessi fossero in grado di apportare un miglioramento qualitativo della prestazione lavorativa resa dal dipendente.
Analizzando le varie casistiche, quali ad esempio l’istituto del telelavoro ovvero del lavoro agile, risulterebbe interessante raffrontare i due istituti per analizzare le conseguenze, in termini di eventuali benefici o meno, che la de-localizzazione della prestazione di lavoro ha apportato quali:
• riduzione dei costi per l'Amministrazione;
• maggiore autonomia del dipendente nella gestione delle coordinate spazio -temporali della propria prestazione lavorativa;
• situazioni di alienazione/mobbing all'interno dell'ambiente specifico di lavoro;
• problemi fisici nell'utilizzo costante di strumenti tecnologici;
• diritto alla disconnessione, se non appositamente regolamentata.
Queste ricerche permetterebbero, anche a mezzo di un'indagine statistica, di comprendere quale apporto, in termini di benefici o meno, di maggiore efficienza ed efficacia, questi nuovi strumenti possano offrire all'Amministrazione Regionale e, conseguentemente, se necessitano di una regolamentazione differente e migliorativa, anche nell'ambito della contrattazione decentrata integrativa.
9. Sezione Corecom: Semplificazione delle procedure di risoluzione delle controversie tra utenti e operatori delle comunicazioni e trasformazione digitale della P.A.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
In relazione al nuovo, complessivo assetto delle attività e dei procedimenti svolti in seno al Corecom Puglia per la trattazione e la risoluzione delle controversie tra operatori e utenti delle comunicazioni, si configura, anche in considerazione della mission sottesa alle strutture amministrative afferenti all'Assemblea Legislativa regionale, come declinata nei documenti di programmazione strategica, la necessità di avviare un'analisi e una correlata attività di studio e valutazione sull'utilizzo degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, e le potenzialità proprie degli stessi nella c.d. "era digitale", i cui connotati tipici hanno da tempo investito le procedure e le attività svolte dalle pubbliche amministrazioni a livello centrale e territoriale.
L'attività di ricerca, che si ipotizza correlata anche al monitoraggio dei dati di volta in volta necessari e disponibili, potrebbe condurre ad una valutazione approfondita e di taglio innovativo sulla natura e l'effettività degli strumenti c.d. "alternativi" di risoluzione delle controversie, quali "chances" ulteriori di tutela riconosciute dall'ordinamento, anche al fine di una valutazione quali-quantitativa volta ad acclarare, in termini più ampi, se tali "chances" siano anche in grado di ampliare effettivamente il numero degli individui/utenti tutelati, ai quali la via giurisdizionale sarebbe comunque, fin dall'origine preclusa, a causa di elevati costi e tempi eccessivamente lunghi.
L'attività di studio dovrebbe riguardare anche l 'approfondimento, con carattere di multidisciplinarietà e trasversalità, delle modalità di organizzazione e reingegnerizzazione dei processi di lavoro e delle modalità di esecuzione delle prestazioni (anche da remoto), atte a realizzare l'effettiva funzionalizzazione all'attività amministrativa alle nuove forme di gestione esclusivamente telematica delle attività tradizionalmente espletate solo su supporto cartaceo e secondo procedure e prassi collegate
a modalità di esecuzione della prestazione di lavoro e di interlocuzione con l'utenza esclusivamente "in presenza".
Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambientale:
10. Sezione Coordinamento dei servizi territoriali: La statistica riferita al settore agricolo, finalizzata ad adempiere a precise richieste dei soggetti Terzi che si occupano della elaborazione dati a livello nazionale (es. ISTAT e CENSIS).
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
La Sezione in questione ha tra le competenze l'attività di STATISTICA, che viene realizzata attraverso le articolazioni territoriali (Servizi Provinciali dell'Agricoltura). Tale attivìtà, però, non è al momento utilizzabile oltre le funzioni di rilevazione dei dati e relativa trasmissione all'esterno a i soggetti preposti. La mole di informazioni detenute, invece, potrebbe essere validamente utilizzata ai fini della programmazione, se strutturata ed elaborata in maniera adeguata. Pertanto, appare assai utile una possibilità formativa che traguardi il predetto obiettivo e possa essere implementata all'interno del Dipartimento, previo rafforzamento della capacità amministrativa a riguardo.
11. Sezione Gestione sostenibile e tutela delle risorse forestali e naturali: Monitoraggio della situazione reale delle aziende che operano nel settore dei “boschi didattici” ai sensi della L.R. n. 40 del 10/12/2012 e smi, al fine di armonizzare l’offerta formativa, creare un circuito dei boschi didattici, promuovere iniziative specifiche quali la celebrazione della Giornata dell’Albero o della Giornata delle Foreste , rappresentare le aziende sul web o in fiere del settore, trasferire alle giovani generazioni quegli antichi mestieri e sapienze che nel tempo hanno governato i boschi, tutelando l’ambiente, traendo fonti di sostentamento e attivando il principio della “gestione sostenibile”.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
L'incremento esponenziale delle aziende che nel corso del 2018 hanno presentato istanza per divenire "Boschi didattici" richiede ora un lavoro puntuale di schedatura, analisi e ricognizione, al fine di poter aver un quadro fedele delle aziende coinvolte, delle attività didattiche svolte e del pacchetto formativo che offrono. Ciò anche al fine di avviare una promozione più ampia e capillare dei boschi didattici, sia nelle scuole che in ambienti extra-scolastici. La Sezione ha pertanto individuato in una mappatura e schedatura, anche con la creazione di una pagina web dedicata, il fabbisogno di ricerca in questo ambito, al fine di divulgare le attività che vengono offerte nei boschi didattici e di diffondere la cultura legata al bosco. Sarebbe infine auspicabile la creazione di una pagina web dedicata ai boschi didattici, unitamente alla promozione di iniziative specifiche promosse dalla Sezione.
12. Sezione risorse idriche: Analisi delle pressioni sui corpi idrici superficiali e sotterranei ai sensi della direttiva 2000/60/CE, secondo le linee guida ISPRA (Manuali e linee guida 177/2018, aprile 2018), con riferimento al peculiare contesto pugliese, caratterizzato da corpi idrici superficiali prevalentemente non perenni e da corpi idrici sotterranei allocati prevalentemente nel complesso idrogeologico carbonatico carsico.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
L'analisi delle pressioni sui corpi idrici è un passaggio cruciale della procedura che conduce alla definizione degli obiettivi di qualità e delle misure necessarie per raggiungerli, nell'ambito del Piano di Tutela delle Acque, di competenza di questa Sezione. Nelle successive fasi di aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque, tale analisi deve essere condotta secondo le indicazioni contenute nelle recenti LINEE GUIDA PER L'ANALISI DELLE PRESSIONI Al SENSI DELLA DIRETTIVA 2000/60/CE pubblicate dall'ISPRA, che prevedono l'uso di metodi, indicatori e relative soglie di significatività, genericamente individuati come validi e applicabili a tutto ii territorio nazionale. La peculiarità del territorio pugliese, dove i corpi idrici superficiali sono caratterizzati prevalentemente da un regime idrologico intermittente, effimero, fino ad episodico per le lame, e i corpi idrici sotterranei principali sono quelli carbonatici carsici caratterizzati da comportamenti impulsivi nel trasporto di massa veicolato dalla circolazione idrica sotterranea, richiede una calibrazione specifica del metodo generale proposto. I benefici rinvenienti da tale attività si leggerebbero nella corretta individuazione delle reali componenti degradanti dello stato quali-quantitativo dei corpi idrici pugliesi, nella individuazione delle aree che concretamente necessitano salvaguardia ambientale e nella definizione di misure maggiormente tarate sulle specificità del territorio pugliese.
13. Sezione Competitività delle filiere agroalimentari: Analisi di filiera e politiche di promozione della concentrazione e correlazione con la governance delle politiche per la gestione del rischio.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Indagine riguardante:
• la struttura e ii grado di concentrazione dell'offerta delle filiere agricole e agroalimentari di interesse regionale;
• la definizione di linee guida di politiche per la promozione e l'incentivazione di processi di aggregazione finalizzati a incrementare la quota di valore e di margine delle imprese agricole;
• l'impatto delle politiche UE per il sostegno all'accesso degli agricoltori agli strumenti assicurativi e mutualistici di gestione dei rischi e per gli investimenti relativi al ripristino dei terreni e del potenziale produttivo dei territori;
• studio della correlazione fra le politiche di sostegno per l'accesso agli strumenti di gestione del rischio e le dinamiche di mercato delle filiere agroalimentari.
II principale beneficio atteso consiste nella identificazione della distribuzione del margine e del potere di mercato lungo le filiere agroalimentari e sull’affinamento degli strumenti di gestione suddetti in funzione del grado di concentrazione di ciascuna filiera. Inoltre, dell'incidenza dei fattori e delle politiche correlati al rischio in agricoltura nella stabilizzazione del reddito agricolo.
14. Sezione Osservatorio fitosanitario: Valutazione dell’efficacia di strategie di difesa integrata basate sull’integrazione di mezzi chimici e mezzi a basso impatto ambientale.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
La Dir. 2009/128 sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e il conseguente Piano d i Azione Nazionale prevedono che vi sia una riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari chimici in agricoltura, spingendo verso l'impiego di mezzi tecnici a basso impatto, inclusi quelli impiegabili in agricoltura biologica.
Tuttavia, tali mezzi spesso non possiedono prontezza di risposta, persistenza e, soprattutto, livelli costanti di efficacia nelle diverse condizioni pedo-climatiche, se paragonati ai prodotti chimici di sintesi.
Pertanto, ai fini di una loro razionale integrazione all'interno di strategie di difesa, sarebbe più che utile disporre di dati sperimentali che permettano di individuare, sulle diverse colture e nei differenti contesti, le modalità-ottimali di un loro impiego, tali da permettere una riduzione dell'uso dei prodotti chimici e, al contempo, garantire adeguati livelli di protezione dalle avversità.
Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio:
15. Sezione Difesa del suolo e rischio sismico: Formazione di un quadro conoscitivo aggiornato sulle opere di difesa del suolo finanziate negli anni, mediante la creazione e l’implementazione di un sistema informativo che raccolga i dati, allo scopo di valutare l’efficacia degli interventi finanziati in relazione all’utilizzo dei fondi ed orientare le strutture dell’Amministrazione regionale nell’attività di elaborazione e predisposizione di futuri programmi di interventi.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
L'esigenza è quella di poter disporre di un quadro conoscitivo aggiornato sulle opere di difesa del suolo finanziate negli anni con le diverse fonti di finanziamento, che consenta una valutazione sull'efficacia degli interventi finanziati in relazione all'utilizzo dei fondi, e che possa orientare l'Amministrazione regionale nell'attività di elaborazione e predisposizione di futuri programmi di interventi.
Risulta necessario strutturare un sistema di rilevazione delle opere di difesa del suolo già realizzate o in corso di realizzazione, che tenga conto dei finanziamenti assegnati a valere sui fondi strutturali, FSC, statali e regionali.
Tale sistema di rilevazione dovrebbe raccogliere i seguenti dati:
• dati sugli interventi di difesa del suolo già realizzati o in corso di realizzazione, con particolare riferimento alla tipologia e classificazione del dissesto nelle aree di intervento, tipologia e georeferenziazione delle opere realizzate, interconnessione tra le diverse opere per la mitigazione del rischio idrogeologico, dati economici degli interventi, relazione funzionale tra le opere e il dissesto, ecc..;
• dati sulle diverse linee di finanziamento assegnate a tali interventi (fondi strutturali, fondi FSC, fondi statali e fondi regionali).
I benefici attesi sono collegati alla possibilità di disporre di uno strumento di valutazione sull'efficacia degli interventi finanziati in relazione all'utilizzo dei fondi, determinante nell'orientare la futura attività di programmazione di interventi contro il dissesto idrogeologico da parte dell'Amministrazione regionale.
16. Sezione Ciclo rifiuti e bonifiche: individuazione di un campione di tre ex discariche comunali sul territorio regionale. Caratterizzazione geologica. Analisi delle modalità di smaltimento,
caratterizzazione del rifiuto abbancato e definizione dell’attuale capacità di rilascio di sostanze contaminanti. Modellazione delle aree, definizione del reale rischio sanitario generato dall’ammasso dei rifiuti e delle modalità di intervento per la sua mitigazione.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
In passato, in assenza di una rete impiantistica razionale, lo smaltimento pubblico dei rifiuti urbani avveniva, in regime di emergenza, in siti designati per mezzo di ordinanze sindacali ai sensi dell'art. 12 del DPR 915/82 e dell'art. 13 del DLgs 22/97.
Il regime di emergenza ha ingenerato, in Puglia, una serie di problematiche, tra cui:
1. messa a dimora dei rifiuti in siti non idonei e spesso sprovvisti di presidi atti ad impedire la diffusione di sostanze dannose;
2. moltiplicarsi di discariche comunali autorizzate, ma incontrollate.
Per tali siti si presentano spesso difficoltà di inquadramento normativo. Infatti, nonostante la presenza di rifiuti, la caratterizzazione condotta sulle matrici ambientali (co. 3, art. 242, DLgs 152/06) potrebbe non evidenziare superamenti dei valori limite (All. 5, Parte IV, DLgs 152/06) o, a seguito della modellazione del rischio (co. 4, art. 242, DLgs 152/06), il sito potrebbe risultare "non contaminato" (co. 5, art. 242, Dlgs. 152/06) e quindi non necessitante di ulteriori azioni.
La presenza di rifiuti non adeguatamente confinati è spesso percepita dalla popolazione locale come una "bomba ecologica" da mettere in sicurezza.
Nella prospettiva del recupero di aree degradate in disponibilità degli Enti locali, è quindi necessario definire le reali necessità di azione in siti di tale natura, specialmente nell'ottica di un razionale impiego di risorse pubbliche e nella definizione delle priorità di intervento.
17. Sezione Vigilanza ambientale: Automatizzazione della gestione delle attività e delle procedure accertative.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
L'esigenza è quella di ottimizzare le attività della Sezione attraverso la gestione informatizzata della programmazione e dello svolgimento delle attività di vigilanza e controllo e l'informatizzazione dei procedimenti accertativi di competenza della Sezione.
18. Sezione autorizzazioni ambientali: Programmazione e prevenzione delle pressioni sulle risorse ambientali, attraverso politiche di tutela integrata dei valori ecologici del territorio pugliese, in una logica di attenzione ai rapporti dinamici e agli equilibri ambientali, alla luce della normativa e della giurisprudenza internazionale ed europea: gli obblighi di Smart Regulation e l’attuazione a livello regionale nell’ottica dello sviluppo sostenibile.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
La Sezione Autorizzazioni Ambientali cura tra le tante attività, in qualità di autorità competente:
• Rilascio di pareri di compatibilità ambientale sia per le istanze di competenza regionale che per quelle di competenza nazionale (in attuazione della L.R. n. 11/01, del D.lgs. n. 152/06 e del D.P.R. n. 120/03, nonché del Dlgs 104/17 in materia di Valutazione di Impatto Ambientale, Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione di Incidenza);
• Istruttorie e procedimenti amministrativi, in materia Autorizzazione integrata ambientale;
• Attuazione della legge regionale 6/2008 e del D.L.vo 105/2015 in materia di incidenti rilevanti;
• Procedimenti amministrativi in materia di VAS di competenza statale e interregionale.
L'emanazione del Dlgs 104/17 del 16/06/2017 ha comportato modifiche attuative immediatamente applicabili, anche a procedimenti in corso c/o retrodatati, determinando criticità procedurali e metodologiche. Pertanto, si richiede un progetto di ricerca che riesca a coniugare l'aggiornamento normativo alle applicazioni procedimentali in materia di tutela ambientale, attraverso l'armonizzazione dei modelli e dei metodi finora utilizzati, in un’ ottica di semplificazione e razionalità, al fine di potenziare lo sviluppo sostenibile.
19. Sezione tutela e valorizzazione del paesaggio: Approfondimento del progetto territoriale regionale “Il Patto Città-Campagna”.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
II PPTR approvato definisce lo scenario strategico composto da 5 progetti territoriali, tra i quali il progetto "II Patto Citta - Campagna". E’ necessario approfondire attraverso dei progetti di dettaglio le tematiche relative al rapporto tra città e territorio agricolo nelle aree di margine urbano, al fine di definire linee guida per l'attuazione dello scenario strategico del PPTR.
20. Sezione Trasporto pubblico locale e grandi progetti: Determinare per le infrastrutture ferroviarie regionali i canoni di accesso da applicare al mercato e/o alle imprese di trasporto pubblico locale, correlati ai costi e agli investimenti sostenuti dal concessionario al netto dei contributi pubblici. La determinazione del pedaggio, per singola rete ferroviaria, andrà opportunamente parametrata, modulata ed orientata ai principi della trasparenza, rendicontazione, separazione contabile e sottoposta ad obblighi rafforzati di applicazione della contabilità regolatoria e relativa certificazione.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Le reti ferroviarie regionali sono gestite attraverso contratti di servizio dalle Ferrovie del Xxxxxxx snc, Ferrovie del Sud Est srl, Ferrovie Appulo-Lucane e Ferrovie del Nord Barese. In prossimità della scadenza contrattuale prevista nel 2021, l'amministrazione regionale intende procedere, in linea con l'evoluzione della normativa europea e dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti, alla definizione di quali siano i costi direttamente legati alla prestazione del servizio ferroviario e come essi debbano essere calcolati, come evoluzione di quanto indicato dal D.Lgs 112/2015, in coerenza con quanto previsto dall'art. 31, comma 3, della Direttiva 2012/34 "Recast".
Partendo dagli attuali dati di bilancio degli attuali gestori, il progetto di ricerca andrà a definire in via preliminare, il perimetro dei cespiti riferibili ai singoli servizi, i criteri di ammortamento da utilizzarsi, il valore residuo dei cespiti a fine concessione, il capitale circolante strumentale allo svolgimento dei servizi, la struttura del capitale utilizzato ed ii relativo costo, i costi operativi di circolazione riferibili ai singoli servizi.
21. Sezione Politiche abitative: Portare in esercizio la piattaforma PUSH a supporto della Sezione Politiche Abitative, consentendo la completa dematerializzazione e digitalizzazione delle procedure amministrative della sezione stessa e dei protocolli di colloquio con i comuni e le ARCA (Agenzie Regionali per la Casa e l’Abitare), nonché i processi autorizzativi e la gestione dei bandi per l’erogazione dei finanziamenti pubblici. Creazione della banca dati regionale dei fabbricati di edilizia
residenziale pubblica e sociale e di quella degli interventi costruttivi e manutentivi di ERP, finanziati con fondi pubblici.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Durante la sperimentazione della piattaforma ancora in corso, gli enti pilota dimostrano una resistenza generalizzata all'innovazione procedurale e soprattutto alla standardizzazione dei processi e alla trasmissione delle informazioni. Il popolamento della banca dati patrimoniale richiede un necessario adeguamento e strutturazione dei dati posseduti a livello locale dalle PA, che invece mostrano spesso una destrutturazione e distribuzione dei dati stessi tra più uffici, disomogeneità, incoerenze e incompletezze, che vanno risolte propedeuticamente a livello interno e locale, prima di predisporre i dati conformemente ai tracciati ed alle specifiche tecniche, richieste dal sistema PUSH.
I benefici attesi sono rappresentati dalla possibilità di conoscere il patrimonio pubblico regionale, geolocalizzarlo, monitorarne lo stato manutentivo e il livello di degrado, con la finalità di distribuire in maniera opportuna i finanziamenti pubblici, migliorare l'offerta di alloggi ERP e ridurre il disagio sociale, attraverso procedure più efficienti e performanti, basate sulle tecnologie infotelematiche.
22. Sezione Urbanistica: Principi e tecniche del riuso - Strategie rigenerative per gli insediamenti e gli spazi della città contemporanea.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Una delle questioni emergenti relative alla programmazione complessa in ambito urbano è quella legata alla necessità di ripensare lo sviluppo delle città attraverso la trasformazione e il riuso del patrimonio edilizio esistente piuttosto che attraverso operazioni di nuova edificazione.
In questa prospettiva, gli insediamenti industriali/produttivi dismessi e i quartieri di edilizia residenziale pubblica, detrattori della bellezza delle nostre città e fattori di crisi della forma urbana, per le loro posizioni strategiche nel tessuto della città consolidata o nelle aree di margine e per la presenza di ampi spazi vuoti interni ad essi, costituiscono una "risorsa", una opportunità di rigenerazione per interi settori di città. A tale scopo, è necessario mettere a punto un metodo e definire principi e strategie utili alla promozione e al governo delle trasformazioni rigenerative. Un "atlante" di buone pratiche, un toolkit di principi trasmissibili agli attori coinvolti nei processi trasformativi delle città e nella loro programmazione.
Ai fini del bando ADISU, si propone la seguente tematica:
Principi e tecniche del riuso in ambito urbano.
Definizione di metodi e strategie per la trasformazione rigenerativa:
• dei quartieri di edilizia residenziale pubblica, finalizzata alla riqualificazione degli spazi e alla riconversione del patrimonio edilizio secondo i nuovi modelli abitativi (co-living, temporary housing);
• degli insediamenti industriali/artigianali in dismissione, finalizzata alla creazione di nuovi luoghi del lavoro e dell'abitare corrispondenti alle nuove modalità produttive e abitative (co-working, living-working, cluster, start-up).
23. Sezione Lavori pubblici: Demanio idrico superficiale della Regione: ricognizione della consistenza; individuazione delle criticità idrauliche; proposizione di azioni di mitigazione del rischio di esondazione su suoli privati, magari scegliendo tra riperimetrazione del sedime demaniale o esecuzione di opere pubbliche, al fine di ridurre il rischio per l'incolumità delle persone e di danneggiamenti delle proprietà private; ricostruzione del panorama normativo, statale e regionale, in materia; obblighi e responsabilità dei privati frontisti e della PA; eventuali modifiche alla normativa regionale; eventuale coinvolgimento dei Consorzi di Bonifica.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
L’importanza del tema di ricerca è motivata dal cattivo stato manutentivo dei corsi d'acqua naturali, dei canali e dell’intera rete di scolo della Regione Puglia, che è gravemente compromessa e non più in grado di garantire sufficienti condizioni di sicurezza in caso di allagamenti causati dalle sempre più frequenti precipitazioni di carattere eccezionale. Inoltre, il cattivo stato di manutenzione dei canali e dei corsi d'acqua naturali utilizzati quali recapiti finali degli impianti di depurazione causa, sovente, esondazione di acque costituite dai reflui degli impianti di depurazione, con possibili problemi di salubrità ed igienicità. Va evidenziato che eventuali danni a persone o cose derivanti da allagamenti causati dalla mancata manutenzione dei canali comporta, per effetto della (non condivisibile ma) costante giurisprudenza del Tribunale Superiore delle Acque, la diretta responsabilità civile della Regione al risarcimento del danno (oltre che l'eventuale chiamata in causa per responsabilità personali dei funzionari regionali preposti all'attività di controllo ai sensi dell'art. 27, comma 2-bis, della LR. n. 13/2001.
Inoltre, fino a pochi anni addietro, la manutenzione del demanio idrico superficiale della Regione era curata dagli uffici provinciali della sezione Lavori Pubblici, l'ex Genio Civile, di rango dirigenziale. Attualmente, a causa del continuo depauperamento delle risorse umane, nessuno di tali uffici ha rango dirigenziale e dispone di personale sempre più scarso.
Dipartimento Promozione Salute, benessere sociale e sport per tutti:
24. Sezione Strategie e governo dell’offerta: Analisi delle disposizioni del nuovo CCNL Comparto Sanità 2016/2018 con particolare riferimento a: 1) Norme di rinvio alla competenza regionale; 2) Studio dell'evoluzione del sistema di classificazione del personale; 3) Disciplina degli incarichi di funzione. Disposizione in materia di ricostituzione dei Fondi.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
La contrattazione collettiva nazionale Sanità - comparto e dirigenza individua un livello di confronto sindacale a livello regionale, propedeutico rispetto alla possibilità per la Regione di emanare linee guida di indirizzo per le Aziende ed Enti del SSR nelle materie espressamente indicate nel medesimo CCNL.
Nel mese maggio 2018 6 stato sottoscritto il CCNL comparto Sanità 2016 -2018 che, all'art. 6 "Confronto regionale", prevede che "Ferma rimanendo l'autonomia contrattuale delle aziende ed enti nel rispetto dell'art. 40 del d.lgs. 165 del 2001, le Regioni entro 90 giorni dall'entrata in vigore del presente contratto, previo confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie dello stesso, possono emanare linee generali di indirizzo per lo svolgimento della contrattazione integrativa, nelle seguenti materie relative".
Alla luce di tanto la scrivente Sezione SGO, competente in materia di relazioni sindacali con le XX.XX regionali sottoscrittrici del CCNL comparto Sanità, in considerazione della rilevante carenza di personale del Servizio interessato a fronte delle competenze allo stesso attribuite, ritiene utile il
supporto nell’attività di studio e approfondimento da parte di un assegnista di ricerca laureato in Giurisprudenza o Scienze politiche, con tesi di laurea in Diritto del lavoro e/o relazioni sindacali.
25. Sezione Promozione salute, benessere, servizio sicurezza alimentare e sanità veterinaria: Politiche sanitarie di prevenzione nutrizionale nell'ambito del programma regionale denominato "Attivamente Sani" costituito da progettualità ed interventi di prevenzione e sorveglianza nutrizionali, che dovranno essere effettuati dai Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL pugliesi.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
La Regione Puglia svolge funzione di indirizzo, programmazione, coordinamento e rendicontazione nell'ambito delle azioni ed interventi in materia di prevenzione e sorveglianza nutrizionali effettuati sul territorio dai SIAN dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL. Nell'ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2014/2019 (di cui alla DGR 302/16 e s.m.i.), con D.D. 1058/18, è stato stabilito che i SIAN, oltre alla partecipazione ai programmi di Sorveglianza nazionali, devono realizzare una serie di progettualità correlate ad una specifica programmazione regionale (interventi di nutrizione preventiva e di Sorveglianza nutrizionale). Tale programmazione regionale, denominata "Attivamente Sani" prevede in capo al Servizio di Sicurezza Alimentare e Sanità Veterinaria e nello specifico tra le materie in capo all'Alta Professionalità di Igiene degli alimenti e della Nutrizione, funzioni di indirizzo, coordinamento ed elaborazione statistica/epidemiologica dei risultati, con l'obiettivo generale di favorire l'adozione di stili di vita salutari e promuovere il potenziamento dei fattori di protezione ( life skill, empowerment) nella popolazione scolastica.
Criticità: il Servizio regionale, in numerose discipline, svolge funzioni di indirizzo nei confronti di Enti Sanitari (ASL) nonché di raccordo tra Enti Sanitari (Ministero della Salute, ASL, Istituto Superiore di Sanità ecc), anche in materia di Igiene della Nutrizione.
L'esigenza è legata alla necessità dell'amministrazione regionale di disporre di un suppo rto da parte di un laureato in Medicina e Chirurgia specializzato (ovvero con il percorso di specializzazione avviato a conclusione nell'anno in corso) in "Igiene e medicina preventiva" oppure ìn "Scienze dell'Alimentazione".
Benefici: Rafforzamento ed accrescimento delle competenze della Struttura regionale, attraverso un supporto medico e specialistico, per le funzioni ed attività di programmazione, coordinamento, elaborazione statistica/epidemiologica dei risultati degli interventi nutrizionali -effettuati sul territorio.
26. Sezione Risorse strumentali e tecnologiche: Gestione del marketing di acquisto di beni e servizi da parte delle Aziende pubbliche del Servizio Sanitario Regionale in relazione al fabbisogno di approvvigionamento in ambito sanitario e sociosanitario.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Il tema della centralizzazione ed aggregazione degli acquisti, previsto dalla normativa nazionale ed in particolare dal d.l. 66/2014 e smi, si sta concretizzando in Puglia secondo due canali paralleli: da un lato con l'attività svolta dal Soggetto aggregatore InnovaPuglia sulle categorie merceologiche previste dal DPCM 24/12/2015 e dal DPCM 11/07/2018 e dall'altro con le procedure espletate dalle singole Aziende
Sanitarie, in qualità di Capofila, nella forma delle Unioni Temporanee di Acquisto, come da indicazioni della Giunta regionale.
Se il primo canale è obbligatorio ai sensi della sopra citata normativa statale, il secondo rappresenta una opzione, sulla base di valutazioni di opportunità, efficacia ed economicità, che deve essere ben ponderata a seconda della tipologia di acquisti e dei destinatari finali.
Infatti, se da un lato l'aggregazione in unione di acquisto tra Aziende ha sicuramente il vantaggio di assicurare prezzi e livelli qualitativi omogenei su tutto il territorio regionale, garantendo pari livelli di servizi, dall'altro lato l'aggregazione introduce un lavoro aggiuntivo per le attività di coordinamento tra le Aziende, la raccolta dei fabbisogni e la loro omogeneizzazione, nonché per la condivisione dei capitolati tecnici che possono aggravare le procedure di acquisizione allungando i tempi per la conclusione dell'iter.
Nel contesto sopra evidenziato la realizzazione di uno studio e di una attività di ricerca volta ad esaminare gli attuali processi di analisi dei fabbisogni delle Aziende del SSR e le attuali modalità di aggregazione della domanda, al fine di elaborare modelli innovativi di gestione del marketing di acquisto, anche sulla base delle migliori esperienze in ambito nazionale ed internazionale, fornirebbe alla Amministrazione regionale un contributo rilevante alla capacità di governare ed orientare al meglio l’acquisizione di beni e servizi in ambito sanitario e sociosanitario, contribuendo, fra l’altro, alla sostenibilità finanziaria ed alla riqualificazione del SSR.
Dipartimento Risorse finanziarie e strumentali, Personale e Organizzazione:
27. Sezione Bilancio e Ragioneria: Dalla "golden rule" alle nuove regole di finanza pubblica: la spesa per investimenti nei bilanci regionali.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
L’esigenza perseguita dall’Amministrazione tramite la linea di ricerca proposta consiste nell’esaminare, nell’ambito di un quadro normativo complesso, come le regole di finanza pubblica succedutesi nel tempo abbiano orientato la spesa per investimenti nei bilanci regionali e quali prospettive possano delinearsi.
28. Sezione Demanio e Patrimonio: Modelli di simulazione del flusso di risalita delle mareggiate sulle spiagge.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Il progetto richiesto mira ad individuare il run up massimo determinato da mareggiate ordinarie ed estreme, al fine di consentire l'esatta riperimetrazione delle aree demaniali, nonchè la definizione di aree soggette ad inondazione ed i possibili interventi soft per ridurre il rischio erosivo connesso.
29. Sezione Provveditorato ed Economato: Attività di efficientamento energetico degli edifici pubblici mediante l'implementazione di sistemi che privilegiano fonti di energia rinnovabili: il caso di studio degli edifici della Regione Puglia.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
La figura richiesta dovrà fornire un supporto all’Energy Manager- Responsabile della struttura di progetto “Eco Risparmio energetico impianti e reti” nello svolgimento delle seguenti attività:
• Formulazione di proposte innovative per l’efficientamento energetico degli immobili regionali;
• Studio, analisi e monitoraggio dei consumi dell’energia;
• Audit energetici e rilascio di specifiche certificazioni (APE).
Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro:
30. Sezione Aree di crisi industriale: "Reindustrializzazione” e crisi aziendale. Strumenti, metodologie e ipotesi di lavoro.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
La grave crisi economica che sta attraversando il nostro Paese e la Puglia, con la conseguente, significativa trasformazione dei modelli produttivi, ha generato negli ultimi anni un incremento notevole di crisi aziendali, per superare le quali è necessario puntare su processi di reindustrializzazione basati su nuovi modelli. A fronte dei mutamenti strutturali dell'economia, è evidente l'insufficienza di interventi di mera natura emergenziale. Al contrario, sono sempre più urgenti iniziative di politica industriale integrate con specifiche politiche dell'occupazione, finalizzate al rilancio dei territori e dei distretti coinvolti in situazioni di crisi. Si impone l'esigenza di strumenti e di metodologie innovative, mirate all'implementazione virtuosa di nuove tecnologie, alla diffusione della conoscenza e alla crescita dimensionale delle imprese. È necessario pertanto favorire una sinergia tra aziende in crisi, istituzioni pubbliche, investitori e organizzazioni sindacali. In tale ottica, risulta prioritario accrescere e rafforzare la capacità amministrativa della nostra Amministrazione.
L'obiettivo della ricerca qui proposta consiste quindi nello sviluppare, attraverso un'adeguata riflessione scientifica, una visione sistemica, complessiva, finalizzata al potenziamento dell'efficacia delle misure di supporto alle crisi industriali, e nell'individuare le "migliori pratiche" pubbliche per accompagnare e gestire i processi di reindustrializzazione delle imprese in difficoltà sul nostro territorio.
31. Sezione Istruzione e Università: Analisi del valore storico-testimoniale dell'edilizia scolastica regionale finalizzata alla programmazione di interventi di adeguamento, alla luce dei più recenti criteri per la progettazione degli spazi per l'apprendimento.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Il fabbisogno di ricerca parte dall'esigenza di analizzare il patrimonio edilizio scolastico pugliese sotto il profilo storico-testimoniale in termini di qualità dell'architettura e ruolo urbano, con uno schema di lettura appropriato a ciascuna epoca di costruzione e/o trasformazione, allo scopo di integrare i dati sullo stato di
fatto censiti nell'Anagrafe regionale dell'edilizia scolastica. Ciò al fine di valutare l'appropriatezza delle azioni programmate dagli enti attuatori, quali gli interventi di manutenzione straordinaria e/o demolizione e ricostruzione, con particolare riferimento agli interventi inseriti nel fabbisogno espresso dal Piano Regionale Triennale di Edilizia Scolastica 2018/2020.
L'analisi del valore storico-testimoniale dell'edilizia scolastica regionale è finalizzato, inoltre, a definire linee di indirizzo per gli enti attuatori e i progettisti per l'applicazione dei più recenti criteri per la progettazione degli spazi per l'apprendimento (quali ad esempio quelli definiti nel modello "1+4 spazi educativi per il nuovo millennio"), con riferimento alle peculiarità e ai valori del patrimonio edilizio scolastico pugliese e, in particolare, agli edifici di riconosciuto valore storico-testimoniale.
32. Sezione Formazione Professionale: La caratterizzazione pugliese dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale negli enti di formazione e nelle istituzioni scolastiche con indirizzi di istruzione professionale.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Recenti studi di settore evidenziano come i giovani che abbandonano i percorsi scolastici per accedere a percorsi di Istruzione e Formazione Professionale - IeFP non siano refrattari alla scuola in sè, ma semplicemente demotivati nei confronti dei metodi di insegnamento/apprendimento tradizionali e poco legati all'esperienza e all'attualizzazione dei saperi nei contesti di vita e lavoro.
Obiettivo della ricerca è quello di analizzare i percorsi di IeFP erogati dagli organismi di formazione regionali e dalle Istituzioni scolastiche della Regione Puglia, in relazione alle dinamiche di accesso, alle caratteristiche metodologiche dell'offerta formativa erogata, nonché alla spendibilità nel mondo del lavoro del titolo e delle competenze acquisite. Tale indagine può basarsi sulle preferenze degli studenti che transitano nei percorsi di IeFP, in termini di profili di uscita e modalità di insegnamento, sull'analisi della caratterizzazione e dei modelli gestionali dei percorsi di IeFP da parte dei citati soggetti dell'istruzione e formazione, sulle buone prassi di transizione scuola-lavoro, sulla rete territoriale e sulle risorse fisiche e umane specificamente dedicate.
Ad esito della ricognizione sulla situazione attuale con riferimento ad organismi di formazione e Istituzioni scolastiche pugliesi, e dal confronto con le analoghe esperienze nel panorama nazionale ed internazionale, la ricerca dovrà evidenziare, le possibili azioni a titolarità regionale da mettere in campo per innalzare le performance del sistema.
33. Sezione Internazionalizzazione: Mappatura dei fabbisogni di internazionalizzazione delle aziende pugliesi, al fine di sviluppare nuovi e più efficaci azioni volte alle piccole e medie imprese.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Criticita’ riscontrata:
La necessità di realizzare le iniziative previste dal programma strategico per l'internazionalizzazione non sempre consente alla Sezione di dedicare il giusto tempo:
• alla analisi dei fabbisogni e delle aspettative delle imprese;
• allo studio dell'evoluzione della domanda internazionale, onde individuare i settori economici e trainanti e i paesi target con maggiori prospettive di crescita;
• alla verifica dell'efficacia delle azioni condotte dalla Sezione, in termini di rispondenza agli obiettivi attesi;
• allo studio degli strumenti di internazionalizzazione proposti dalle altre regioni. Scopo della ricerca:
Supporto alla Sezione nella pianificazione e implementazione di interventi ed iniziative tese ad assistere ed accompagnare le imprese ed i distretti produttivi/tecnologici
Beneficio atteso:
A medio termine (attraverso l'attuazione da parte della Sezione di iniziative più efficaci):
• il migliore allineamento dei prodotti di specializzazione dell'industria pugliese all'andamento della domanda mondiale;
• la crescita della capacità di esportare beni e servizi ad alto valore aggiunto;
• il rafforzamento della capacità di aggregazione delle imprese.
34. Sezione Infrastrutture energetiche e digitali: Applicazioni dell'Intelligenza Artificiale nella PA ed in particolare in quella regionale. Monitoraggio dei camoi di applicazione su cui si potrebbero effettuare sperimentazioni in materia.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Molti dei processi che impegnano le pubbliche amministrazioni risentono di notevoli appesantimenti nonché di cattivo utilizzo delle risorse umane.
Si rende necessario, pertanto, una preventiva ricognizione dei procedimenti/processi che potrebbero essere oggetto di applicazioni nel campo dell'intelligenza artificiale.
Obiettivo è analizzare i procedimenti della pubblica amministrazione, in particolare quelli regionali, al fine di individuare possibili utilizzi di tecniche digitali innovative, che potrebbero migliorare l'efficienza e l'efficacia dell'attività amministrativa, nonché comportare risparmi di risorse pubbliche e benefici per gli stakeholders.
Scopo della proposta, a valle della ricognizione, è sperimentare un'applicazione pilota della citata tecnologia ad uno dei processi censiti.
35. Sezione Ricerca, Innovazione e Capacità istituzionale: La Smart Specialization Strategy regionale ed il suo percorso di aggiornamento e manutenzione. Studio delle aree di innovazione e delle relative traiettorie di sviluppo, sulla base delle evidenze raccolte attraverso la metodologia proposta dalla stessa strategia. Road map degli interventi S3 alla luce delle pianificazioni regionali e nazionali, con particolare riguardo al procurement innovativo.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi: La Smart Puglia 2020 prevede un aggiornamento annuale che si collega al suo monitoraggio e alle evoluzioni che il sistema regionale dell'innovazione e della ricerca esprime. La Smart Puglia 2020 propone la ricerca di più strette forme di collaborazione e vere e proprie filiere del valore secondo le 3 Aree Prioritarie: Manifattura sostenibile, Salute dell'uomo e dell'Ambiente, Comunità digitali, creative ed inclusive. Sarebbe auspicabile che il monitoraggio che l'ARTI sta svolgendo fosse accompagnato da una elaborazione scientifica dei dati raccolti e disponibili per focalizzare nuove tendenze del sistema regionale verso una delle specifiche Aree Prioritarie di Innovazione (API), considerando le varianti che le traiettorie tecnologiche disegnano nel tempo e l'impatto dei fabbisogni di KETs per ciascuna API.E’ auspicabile che la ricerca coinvolga, anche in via diretta, tutti gli attori dell'ecosistema
dell'innovazione regionale. Questa si connette all'aggiornamento della mappatura dei fabbisogni pubblici dì innovazione, alla base di molti interventi regionali. Fra questi, sul fronte degli strumenti di policy demand side, le azioni pilota di PCP e le più recenti di PPI potranno essere oggetto di particolare attenzione per la definizione delle specifiche e delle modalità (background e foreground tecnologico-intellettuale) più adeguate per la gestione dei diritti di proprietà intellettuale.
36. Sezione Competitività e ricerca dei sistemi produttivi: Economia circolare e bioeconomia: best practises internazionali e le nuove sfide per il legislatore.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
II tema proposto intende approcciare l'argomento relativo all'implementazione di sistemi di economia circolare (ed alle conseguenti applicazioni di simbiosi industriale) non solo dal punto di vista tecnico-industriale o di sviluppo informatico, ma anche sotto il profilo giuridico. L'analisi desiderata, infatti, mira ad approfondire, sulla scorta delle esperienze di economie estere (e su tutte quelle pioniere del nord Europa), i nuovi compiti del legislatore in relazione ai prodotti circolari. Il lavoro punta a mettere in luce tutte le azioni da porre in essere per far fronte alle nuove sfide della bioeconomia, come ad esempio il tema della responsabilità estesa del produttore di rifiuti o l'integrazione tra economia circolare e appalti verdi.
Questo studio, applicato alle specifiche esigenze del territorio, rappresenterebbe per la Regione Puglia un ottimo approfondimento per far fronte alle crescenti e diverse esigenze delle imprese pugliesi sul tema.
37. Sezione Promozione e Tutela del lavoro: Disciplina sovranazionale degli Aiuti di Stato, incentivi regionali all'occupazione e compatibilità con gli incentivi nazionali.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
La complessità della materia derivante dalla competenza concorrente dello Stato e delle Regioni in materia di politiche del lavoro rende necessario, in assenza di professionalità da dedicare in xxx xxxxxxxxx xxxx xxxxxx xxxxx xxxxxxx, xxxxxxx una verifica puntuale e una completa ricognizione della normativa esistente e della sua applicabilità, con specifico riferimento alle attività demandate alla Sezione.
38. Sezione attività economiche, artigianali, commerciali: Zone Economiche Speciali- ZES: Effetti applicativi e prospettive di sviluppo. Indicatori di monitoraggio e valutazione.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
In data 3 agosto 2017 è entrata in vigore la legge n. 123, di conversione del d.l. 91/2017 che, agli articoli 4 e 5, istituisce le Z.E.S., definendole come una "zona geograficamente delimitata e chiaramente identificata, situata entro i confini dello Stato, costituita anche da aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico funzionale, e che comprenda almeno un'area portuale con le caratteristiche stabilite dal regolamento (UE) n. 1315 dell'11 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti".
La Regione Puglia, con proprie deliberazioni di giunta regionale, ha approvato due ZES interregionali: La ZES Interregionale Ionica (con la Xxxxxxx Xxxxxxxxxx) x xx XXX xxxxxxxxxxxxxx Xxxxxxxxx (xxx xx Xxxxxxx Xxxxxx).
Come espressamente previsto dalla norma che le ha istituite le ZES assolvono al fine di favorire la creazione di condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi, che consentano lo sviluppo, in alcune aree del Paese.
Le ZES, dunque, rappresentano uno strumento utile per favorire le politiche regionali di sviluppo economico, competitività e innovazione dei sistemi produttivi. La loro efficacia ed effettiva portata è, tuttavia, fortemente condizionata dalla capacità del sistema regionale di agevolare, attraverso un'azione condivisa con il territorio, i processi di semplificazione amministrativa e di incentivazione al sistema delle imprese che intendano localizzarsi in una ZES al fine di sfruttarne i vantaggi: logistici, fiscali e amministrativi.
Considerata la natura altamente tecnica e specialistica del lavoro istruttorio la regione Puglia ha istituito una task force di esperti, ferma restando l'esigenza di potenziare sul tema la capacity building dell'amministrazione.
Dipartimento turismo, Economia della cultura e valorizzazione del territorio
39. Sezione turismo: l’airificazione delle destinazioni turistiche pugliesi.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
La Regione e titolare ed esercita le funzioni in materia di Turismo ai sensi e per gli effetti della ripartizione di competenze operate dall'art.117 della Costituzione. Fra queste, in particolare quella relativa alla programmazione e alla pianificazione dello sviluppo turistico. Ora, qualsiasi attività di programmazione rivolta al futuro poggia la sua strategia evolutiva sulla conoscenza del settore economico interessato e dei fenomeni evolutivi, anche sociali, che a vario titolo lo influenzano, al fine di prevederne le dinamiche di sviluppo. La sovra-offerta di locazioni brevi da parte di privati, oltre ad alterare significativamente le dinamiche economiche del settore interessato (in particolare il mercato delle locazioni alberghiere e professionali), altera anche gli assetti urbanistici dei centri storici e le dinamiche sociali delle destinazioni turistiche, producendo un innalzamento delle quotazioni immobiliari e sottraendo alloggi al sistema degli affitti tradizionali. I volumi e le dinamiche di tali fenomeni sono sconosciute e non investigabili con gli strumenti attualmente a disposizione della P.A. L'esigenza è quindi quella di investigare tali dinamiche e le loro correlazioni su basi scientifiche e individuare una metodologia di valutazione e misurazione del fenomeno e degli effetti prodotti sotto i diversi profili evidenziati.
40. Sezione Economia della Cultura: Definizione, rilevazione e trattamento ai fini statistici e di policy design di dati ed informazioni inerenti sia ai profili socio-culturali, educativi e comunicativi della domanda culturale e delle modalità di consumo culturale, sia alle caratteristiche economico- aziendali e giuridico-istituzionali delle aziende culturali e creative operanti sul territorio regionale e alle relative modalità di produzione e distribuzione culturale.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
Il fabbisogno evidenziato nella sezione B.1 si collega alla necessità di implementare il sistema dì monitoraggio previsto dal Programma Triennale delle attività Culturali (D.G.R. 1998/2015) e dai correlati Programmi straordinari annuali in materia di cultura e spettacolo per gli anni 2017 e 2018, quanto dell'indirizzo politico di ampliare l'operatività dell'Osservatorio Regione per lo Spettacolo, per includere oltre allo spettacolo anche le attività culturali, per assicurare coerenza e rilevanza al complessivo intervento di politica regionale in questo settore.
L'Osservatorio, non essendo dotato di proprio organico e considerando la moltitudine di aspetti socio-culturali ed economico-giuridici in cui si articola la politica regionale in questo settore, costituisce lo strumento che
maggiormente necessita di rilevazione e monitoraggio ai fini di un'adeguata valutazione dell'impatto generato dall'investimento pubblico sul piano della crescita culturale, sociale ed economica del territorio regionale.
41. Sezione Valorizzazione territoriale: Revisione e implementazione dei contenuti scientifici relativi ai Luoghi di Cultura presenti e ancora da inserire nel sistema informativo CartApulia.
Breve descrizione della problematica/esigenza/criticità riscontrata nelle attività dell'amministrazione collegata allo specifico fabbisogno di ricerca individuato e dei potenziali benefici attesi:
In esecuzione alla DGR 2015/2016, con DGR 1343/2017 si è dato avvio allo sviluppo della Carta dei Beni Culturali della Puglia, con l'obiettivo di accrescere l'utilizzo delle informazioni, raggiungendo pubblici diversi e sostenendo la migliore fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale pugliese. Tale processo si conclude con la messa online di CartApulia, con un focus sui musei. All'interno delle attività di gestione della Carta si rende necessaria la costituzione di un gruppo di metaprogettazione e coordinamento, che assista la Sezione sia nella fase transitoria di costruzione della messa online, nonché nella fase di trasformazione in progettualità dei risultati provenienti dalla gestione ordinaria e dal processo partecipato con i musei e gli utenti della Carta. E' competenza del gruppo l'elaborazione di proposte metaprogettuali, elaborate sulla base del fabbisogno derivante dall'analisi dei dati in ingresso, raccolti in collaborazione, con funzione di coordinamento, con altre assistenze tecniche impegnate nella Sezione e degli indirizzi della supervisione strategica e dal processo partecipato di CartApulia. Tra le competenze necessarie si individua un esperto storico dell'arte, che si occupi della revisione dinamica dei contenuti scientifici dei singoli Istituti e Luoghi di Cultura, al fine di renderli rappresentativi della realtà museale, dei servizi, della didattica e delle collezioni e del coordinamento dell'implementazione dei dati nel portale.
I benefici attesi sono: 1) mantenere l'alto livello scientifico che caratterizza la Carta dei Beni Culturali 2) rappresentare le realtà museali regionali in maniera rigorosa ed efficace come parte di una rete complessa, ma valorizzando le singole identità, 3) promuovere la costituzione di reti di gestione e valorizzazione integrata 4) contribuire ad adeguare il regime museale a standard di qualità.
Allegato B
*INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI RESA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL REGOLAMENTO UE 2016/679
Ai sensi dell'art. 13 del predetto Regolamento, La informiamo che:
1) I suoi dati personali verranno trattati per le seguenti finalità: svolgimento della procedura selettiva, compreso l’eventuale utilizzo di graduatorie e per il successivo eventuale conferimento dell’assegno, per l’esecuzione dei compiti di interesse pubblico o comunque connessi all’esercizio dei pubblici poteri affidati all’ADISU Puglia. I dati saranno trattati per il tempo necessario alla selezione e, in caso di conferimento del suddetto finanziamento, per tutto il periodo in cui intercorre il rapporto instaurato con il titolare del finanziamento suindicato e, successivamente alla cessazione, per l’eventuale adempimento di obblighi di legge in conformità alle norme vigenti sulla conservazione degli atti amministrativi.
2) I dati verranno trattati in forma digitale ed analogica, con modalità di organizzazione ed elaborazione correlate alle finalità sopra indicate e, comunque, in modo da garantirne la sicurezza e la riservatezza.
3) Il conferimento dei dati è obbligatorio per l’espletamento della procedura selettiva; l'eventuale rifiuto di fornire tali dati comporta la mancata possibilità di partecipazione alla procedura stessa.
4) Xxxxxxx venire a conoscenza dei dati in questione, per il conseguimento delle finalità sopra indicate, il Dirigente della Struttura che ha emanato l’avviso di selezione, il responsabile del procedimento, il personale incaricato della gestione delle diverse fasi del procedimento, i componenti della commissione esaminatrice e il segretario.
5) Il Titolare del trattamento è il xxxx. Xxxxxx Xxxxx – Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx 0/x, 00000 Xxxx; PEC: xxxxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xxxxxxxxxxx.xx, il cui punto di contatto è indicato nell’articolo 15 dell’avviso di selezione, rubricato “Condizioni di tutela della privacy”.
6) I dati di contatto del Responsabile della protezione dei dati sono: avv. Xxxxxxx Xxxxxxx, e-mail:
xxx@xxxxxxxxxxx.xx, presso ADISU Puglia, Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, x, 0/x, 00000, Xxxx.
7) La graduatoria finale di merito verrà pubblicata con le modalità indicate negli artt. 11 e 12 del bando di selezione, rubricati, rispettivamente, “Ammissibilità e valutazione delle proposte di ricerca”; “Commissione per la valutazione delle proposte di ricerca”.
8) Saranno altresì diffusi sul sito web dell’ADISU Puglia, nella sezione “Amministrazione Trasparente" ai sensi e per gli effetti dell’art. 15 comma 1, del D. Lgs. n. 33/2013, le seguenti informazioni del candidato vincitore: a) gli estremi dell'atto di conferimento del finanziamento; b) i compensi, comunque denominati, relativi al finanziamento dell’assegno di ricerca.
9) Al termine della procedura selettiva, nei limiti pertinenti le finalità sopra indicate, i dati del legale rappresentante dell’ateneo che presenta l’istanza o “delegato alla presentazione dell’istanza” e del “responsabile scientifico” potranno essere comunicati a soggetti terzi, in conformità agli obblighi previsti da leggi, regolamenti, normativa nazionale e comunitaria, nonché da disposizioni impartite da autorità a ciò legittimate da organi di vigilanza e di controllo, ai sensi dell’art. 6 del Reg. UE 2016/679.
10) In qualità di interessato, il legale rappresentante o suo delegato alla presentazione dell’istanza e il responsabile scientifico hanno il diritto di chiedere al Titolare l'accesso ai dati personali che li riguardano nonché di esercitare i diritti di cui agli articoli 15 e seguenti del Regolamento (UE) 2016/679, tra cui richiedere la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento o di opporsi al trattamento presentando apposita istanza al contatto di cui al precedente punto 5.
11) In qualità di interessati, ricorrendone i presupposti, il legale rappresentante o suo delegato alla presentazione dell’istanza e il responsabile scientifico possono presentare reclamo al Garante per la protezione dei dati personali quale autorità di controllo secondo le procedure previste di cui all’art. 15 e ss. del suddetto Regolamento.
Il/La sottoscritto/a nato/a a il residente a in Per presa visione
Data
(Firma leggibile)
*DA ALLEGARE ON LINE
Allegato C
*DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA'
II sottoscritto nato a _ prov. il _e domiciliato per la carica
in , nella sua qualità di legale rappresentante del con sede in
via , ai fini della presentazione del/dei progetto/i di ricerca allegato/i;
ai sensi a per gli effetti degli articoli 38 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 e s.m.i., consapevole della responsabilità penale in caso di dichiarazioni false o reticenti,
DICHIARA
che il soggetto rappresentato non si trova in nessuna delle seguenti condizioni ostative:
• che il soggetto rappresentato non si trova in situazione di criticità o situazione di dissesto, o a carico del quale è in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
• che nei confronti del legale rappresentante e nei confronti di tutte le persone munite di poteri del soggetto rappresentato non è stata emessa sentenza di condanna passata in giudicato, ovvero sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'art. 444 del Codice di Procedura Penale, per qualsiasi reato che incide sulla loro moralità professionale o per delitti finanziari;
• che il soggetto rappresentato è in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore dei lavoratori, secondo Ia legislazione vigente in materia;
• che il soggetto rappresentato è in regola con gli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse, secondo Ia legislazione vigente in materia;
• II concorrente dichiara, inoltre, che nei suoi confronti non sono state applicate sanzioni interdittive ai sensi del Decreto legislativo dell'8/06/2001, n. 231.
• che i progetti di ricerca per cui si chiede finanziamento hanno contenuti strettamente collegati con Ia Capacità amministrativa della Pubblica Amministrazione e posseggono puntualmente e formalmente tutti i requisiti e le condizioni di cui al bando in oggetto indicato.
Dichiara di essere consapevole che, qualora dai controlli dell'ADISU Puglia, di cui agli articoli 71 e ss. del D.P.R.
n. 445/2000 e s.m.i., emerga la non veridicità del contenuto della presente dichiarazione, l'Università rappresentata decade dall'aggiudicazione eventualmente conseguita sulla base della dichiarazione non veritiera.
Luogo e data
IL LEGALE RAPPRESENTANTE
*DA ALLEGARE ON LINE
Allegato D
*Il/La sottoscritto/a nato/a il residente in via CAP Città Codice Fiscale Documento di identità n. rilasciato da il
DELEGA
il/la sig./sig.ra nato/a il residente in via CAP Città Codice Fiscale
Documento di identità n. rilasciato da il
a (indicare il tipo di operazione per cui si effettua la delega)
Luogo e Data
Firma Delegante
*DA ALLEGARE ON LINE