ACCORDO QUADRO
ACCORDO QUADRO
PER LA REGOLAMENTAZIONE DELLE RELAZIONI IN AMBITO DI AREA XXXXX XXXXXX CENTRO
Area Xxxxx Xxxxxx Centrale (AVEC) xxx.xxxx-xxx.xx Sede operativa: Xxx Xxxxxxx, 00 – 40121 Bologna Tel. x00.000.0000000 fax x00.000.0000000
xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xxxx@xxxx.xxxxxxx.xx
PREMESSA
Il primo Accordo Quadro dell’AVEC è stato stipulato in data 12.10.2012 a seguito della DGR n. 927 del 27.06.2011 “Approvazione delle Direttive alle Aziende Sanitarie per la regolamentazione delle relazioni in ambito di Area Vasta”.
A seguito delle esperienze effettuate e dell’esigenza di tenere conto delle nuove ed ulteriori dinamiche delle integrazioni intervenute su scala aziendale, provinciale o di livello regionale, si rende ora necessaria la rideclinazione del ruolo dell’Area Vasta, quale livello – confermato dalla programmazione regionale – che supporti e faciliti il perseguimento degli obiettivi di mandato stabiliti per le Aziende e che venga confermato quale possibile ambito ottimale di intervento per la programmazione, il confronto, la gestione di attività, di servizi e di investimenti.
In tale contesto, si rende pertanto necessario adeguare l’Accordo Quadro, nei termini che seguono:
Capo I – Disposizioni Generali Art. 1 – Finalità e obiettivi
1. Le Aziende Sanitarie dell’AVEC condividono i contenuti e sottoscrivono il presente Accordo Quadro facendo proprie le seguenti finalità ed obiettivi:
a) promuovere efficienza, efficacia e sostenibilità degli interventi attraverso la progettazione integrata di servizi, orientata anche alla costruzione di reti cliniche, raccordando in modo coerente le scelte di programmazione regionali con quelle relative alla dimensione metropolitana ed interaziendale;
b) sviluppare le forme ed i modelli operativi di integrazione dei servizi fra le diverse aziende, sia sul versante clinico, che tecnico ed amministrativo;
c) sostenere la ricerca e l’innovazione clinica, tecnologica ed organizzativa e promuovere le attività degli Organismi di valenza territoriale di Area Vasta, quali la Commissione del farmaco, Commissione dei dispositivi medici, Comitato sangue, Comitato Etico, sviluppando linee comuni di appropriatezza clinica ed organizzativa e favorendo la partecipazione dei clinici alla definizione ed alla diffusione dei criteri che le sostengono, ed alla diffusione dei comportamenti professionali che ne derivano;
d) promuovere lo sviluppo di tutte le competenze delle diverse professioni, sostenendo il lavoro in team e la multi professionalità come modello di riferimento, organizzando congiuntamente le attività di formazione del personale;
e) sviluppare la standardizzazione dei processi, l’uniformazione dei percorsi amministrativi, l’integrazione dei servizi posti a supporto delle attività sanitarie;
f) armonizzare e creare un rapporto organico tra i regolamenti, i modelli e relazioni presenti nelle singole Aziende, nonché condividere prassi e procedure su temi complessi di interesse comune, con particolare riguardo alle procedure concorsuali, alla regolamentazione del rapporto di lavoro, alla gestione del rischio e del contenzioso, alle tematiche della privacy, della trasparenza e della prevenzione della corruzione, ai modelli ed alle politiche di audit;
2. Il Comitato dei Direttori generali approva ed aggiorna annualmente, su proposta del Coordinatore, un atto di programmazione che contiene la specificazione, nel rispetto degli obiettivi di mandato conferiti dalla Regione Xxxxxx-Romagna e delle finalità e degli obiettivi di cui al comma 1, delle azioni e delle misure da perseguire in ambito di area vasta. Prevede altresì, a supporto dell’attività, l’istituzione dei gruppi di lavoro coerenti con tali azioni e che sono chiamati a riferire agli Organismi di cui al Capo II.
Art. 2 – Convenzioni attuative
1. Le decisioni di Area Vasta che determinano effetti economici, amministrativi e organizzativi che riguardano l’organizzazione dei servizi sanitari, lo svolgimento di appalti di interesse comune di particolare rilievo e complessità, la realizzazione di progetti nei quali vengono in rilievo rapporti economici e/o costi legati allo svolgimento delle decisioni assunte, la costituzione degli strumenti di supporto secondo le modalità esplicitate dall’art. 7 del presente Accordo Quadro o lo svolgimento di specifiche attività di interesse comune da parte di una delle Aziende sanitarie ricomprese nell’area vasta, devono essere recepite in apposite convenzioni attuative deliberate dalle singole Aziende, che indicano:
a) le determinazioni raggiunte;
b)i modelli organizzativi adottati;
c) il sistema di ripartizione delle spese tra le Aziende.
Art. 3 Relazioni sindacali
1. Le determinazioni di Area vasta, nonché le relative convenzioni attuative, saranno oggetto di informazione con le XX.XX. confederali nell’ambito dei tavoli previsti a livello aziendale e/o interaziendale. Resta ferma la possibilità per il Comitato dei direttori generali e per i Collegi di cui al Capo II di svolgere attività preliminare di confronto, elaborazione ed informazione nei rapporti con le Organizzazioni sindacali e/o di svolgere i tavoli aziendali di confronto sindacale anche in forma aggregata.
2. Le relazioni sindacali di area vasta non pregiudicano o alterano il sistema di relazioni sindacali stabilito dalle norme vigenti e quindi non costituiscono ulteriori livelli di contrattazione
Capo II – Assetto operativo di Area Vasta Art. 4. - Comitato dei Direttori dell’AVEC
1. Al fine di consentire forme di consultazioni stabili tra gli organi di vertice delle Aziende Sanitarie dell’AVEC, per perseguire gli obiettivi richiamati nel precedente art. 1, viene costituito il Comitato dei Direttori dell’AVEC composto dai Direttori Generali delle seguenti Aziende Sanitarie: AUSL Bologna, AOSP Bologna, Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, AUSL Imola, AUSL Ferrara, AOSP Ferrara. Per tale attività, ai Direttori Generali non spetta alcuna remunerazione aggiuntiva al trattamento economico in godimento.
2. Il Comitato è presieduto da un Coordinatore, di cui al successivo art. 5.
3. Il Comitato dei Direttori di Area Xxxxx assume compiti di elaborazione e proposta agli organi istituzionali esterni e svolge funzioni decisionali in via concordata e condivisa circa progetti, aspetti organizzativi e modelli gestionali di Area Vasta, assicurandone la preventiva informazione alle Organizzazioni Sindacali Confederali.
4. Il Comitato in particolare assicura le seguenti funzioni:
a) elabora proposte e progetti di interesse comune ed approva accordi specifici, coerenti con le scelte programmatiche e le finalità della cooperazione, per lo svolgimento di attività sanitarie ed amministrative, stabilendone le modalità organizzative e di gestione e regolamentandone i profili economico-finanziari con l’individuazione delle modalità di sostegno alle spese da parte di ciascuna Azienda;
b) valuta che le proposte ed i progetti siano coerenti con la programmazione regionale e delle due aree territoriali (CTSS Metropolitana di Bologna e CTSS Ferrara);
c) individua gli strumenti di verifica e le valutazioni da svolgere sui progetti;
d) definisce ipotesi di rimodulazione organizzativa delle attività delle Aziende, anche attraverso la costituzione di strutture deputate alla gestione integrata di servizi o di attività tecnico- amministrative;
e) individua, qualora la complessità delle progettualità di area vasta lo renda opportuno, il Direttore Operativo ed assume le decisioni necessarie per costituire un assetto operativo di supporto adeguato al funzionamento generale delle attività in ambito di area vasta e dotato delle necessarie risorse;
f) stabilisce gli apporti di risorse economiche necessari al funzionamento ed alle spese generali di area vasta;
g) individua specifiche responsabilità presso le Aziende cui delegare funzioni di coordinamento scientifico e professionale in ambito clinico, tecnico o amministrativo, allo scopo di agevolare la realizzazione di programmi comuni;
h) recepisce gli obiettivi regionali da perseguire su scala di Area Vasta ed approva le azioni necessarie e conseguenti che vengono fatte oggetto della rendicontazione annuale;
i) svolge ogni altra funzione prevista dal presente Accordo quadro.
5. Il Comitato è validamente costituito con la presenza della maggioranza dei Direttori Generali delle Aziende che partecipano all’AVEC. E’ ammessa la sostituzione, ai sensi dell’art. 3 c. 6 del Dlgs. n. 502/1992 del Direttore Generale impedito a partecipare, per la trattazione degli argomenti all’ordine del giorno.
6. Le decisioni formali, nell’ambito delle funzioni attribuite al Comitato dei Direttori, devono essere assunte all’unanimità. Qualora non sia possibile convergere consensualmente su un’unica decisione, devono essere dichiarate le motivazioni di dissenso ed espresse le proposte finalizzate ad un’intesa definitiva.
7. Qualora, dalle decisioni assunte dal Comitato dei Direttori derivi la necessità di assunzione formale di precisi impegni e responsabilità da parte di ogni singola Azienda, sarà data puntuale comunicazione a cura del Coordinatore circa gli adempimenti precisi che dovranno essere svolti per dare conforme esecuzione alle intese raggiunte. L’adozione dei provvedimenti di esecuzione delle decisioni unanimi avviene entro 30 giorni dalla comunicazione.
Art. 5
Il Coordinatore del Comitato dei Direttori
1. Il Comitato dei Direttori è presieduto da un Coordinatore nominato tra i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie dell’AVEC. La nomina avviene per espressione di voto palese e con esito unanime. Il riscontro dell’unanimità è requisito essenziale per la nomina a tale funzione.
2. Il Coordinatore rimane in carica tre anni e può essere rinnovato. Tale incarico può cessare anticipatamente in caso di cessazione anticipata dell’incarico di Direttore Generale ovvero per decisione concordata nell’ambito del Comitato all’unanimità.
3. Il Coordinatore svolge principalmente le seguenti funzioni:
a) promuove e dà impulso alla finalità ed all’attività di Area Vasta;
b) convoca il Comitato dei Direttori definendo l’OdG, secondo le proposte avanzate dai Direttori Generali;
c) sovraintende alle istruttorie delle decisioni assunte dal Comitato, con l’ausilio del Direttore Operativo e dell’Ufficio di supporto.
4. Il Comitato dei Direttori procede anche all’indicazione di un Vice Coordinatore che svolge funzioni vicarie in caso di assenza od impedimento del Coordinatore.
Art. 6
Collegi Tecnici di Area Sanitaria e di Area Amministrativa
1. Sono costituiti, con carattere permanente, il Collegio Tecnico dei Direttori Sanitari ed il Collegio Tecnico dei Direttori Amministrativi dell’AVEC.
2. I Collegi, che possono riunirsi anche congiuntamente, hanno funzioni propositive e consultive circa il perseguimento delle finalità del presente Accordo e rappresentano la sede privilegiata per l’integrazione delle strategie operative aziendali a livello di Area Vasta, ferma restando la responsabilità tecnica dei programmi dell’Avec in capo alle singole Direzioni Amministrative e Sanitarie aziendali.
3. E’ prevista la nomina di un Coordinatore per i Direttori Sanitari e di un Coordinatore per i Direttori Amministrativi, individuati, rispettivamente, dal Comitato dei Direttori Generali.
Art. 7
Direttore Operativo dell’AVEC e Ufficio di Supporto
1. Per lo svolgimento delle funzioni esercitate in ambito di AVEC e laddove sussistano condizioni di complessità nel perseguimento delle progettualità di area vasta, il Comitato dei Direttori può individuare un Direttore Operativo con compiti di facilitazione, proposta, supporto, implementazione delle attività del Comitato di area vasta e delle sue articolazioni settoriali, e di coordinamento operativo e di monitoraggio e controllo della gestione delle attività esercitate.
2. Il Direttore Operativo è scelto tra figure in possesso di adeguato curriculum di esperienza di dirigenza in enti pubblici e privati e di requisiti analoghi a quelli previsti per i Direttori amministrativi e sanitari delle Aziende sanitarie. Il Direttore Operativo viene individuato attraverso apposita procedura selettiva a seguito di avviso pubblico e stipula un apposito contratto per l’esercizio delle funzioni attribuite con una delle Aziende sanitarie di area vasta, alla quale afferisce dal punto di vista amministrativo. Il contratto del direttore operativo stabilisce la durata dell’incarico, gli obiettivi di mandato, il trattamento economico ed i casi di risoluzione anticipata dell’incarico.
3. Il Direttore operativo gode di autonomia nell’esercizio del suo mandato ed è responsabile del perseguimento degli obiettivi assegnati, che sono misurati con appositi indicatori indicati nel suo contratto ed ai quali è commisurata la retribuzione accessoria e di risultato.
4. Il Direttore Operativo in particolare:
a) partecipa al Comitato dei Direttori dell’AVEC, riferendo periodicamente in merito allo stato di attuazione delle attività ed all’andamento dei progetti approvati;
b) predispone e presenta la reportistica relativa ai costi connessi al funzionamento dell’area vasta ed assicura la raccolta e l’elaborazione dei dati relativi alla regolazione delle partite dare-avere tra le aziende secondo i criteri individuati nelle convenzioni attuative;
c) svolge un ruolo di coordinamento operativo da esercitare nell’interesse generale di tutte le strutture pubbliche coinvolte nelle scelte gestionali di area vasta;
d) assicura il coordinamento tra la programmazione delle gare regionali e la programmazione delle gare svolte a livello di area vasta.
5. Per l’esecuzione delle decisioni del Comitato dei Direttori, il Direttore Operativo si avvale di apposite risorse umane, strumentali e logistiche, che ne costituiscono l’Ufficio di supporto, che assolve altresì alle funzioni segretariali per il sostegno operativo alle attività dell’AVEC. Per la costituzione dell’Ufficio di supporto si provvede attraverso l’attribuzione di incarichi interni, nel rispetto del principio di economicità, mediante la prioritaria valorizzazione delle risorse già presenti nei propri organici.
6. La decisione circa l’insediamento del Direttore Operativo e degli strumenti di supporto avviene nell’ambito di una convenzione attuativa sottoscritta da tutte le Aziende sanitarie dell’AVEC, di cui all’art. 2 del presente Accordo Quadro, che disciplina altresì nel dettaglio i profili specifici del suo rapporto di lavoro e del suo operato.
Capo III – Disposizioni finali Art. 8
Spese di funzionamento dell’Area Vasta
1. Le spese generali conseguenti alla partecipazione all’area vasta sono ripartite tra le Aziende partecipanti secondo indici percentuali che tengono conto del numero dei dipendenti e sono fatte oggetto di apposito bilancio di previsione e consuntivo dell’Avec, approvati dal Comitato dei direttori generali.
2. Le spese relative agli specifici progetti e servizi attivati in ambito di area vasta sono individuati nelle relative convenzioni attuative.
Art. 9
Disposizioni finali
Le Aziende Sanitarie presenti nell’ambito dell’Area Xxxxx Xxxxxx Centrale adottano tutti gli atti necessari alla formalizzazione delle fasi procedimentali di costituzione e funzionamento dell’AVEC, ivi comprese le conseguenti modifiche ai rispettivi Atti Aziendali.
Bologna, lì 07/07/2021
Letto, approvato, sottoscritto.
Dr. Xxxxxx Xxxxx
Direttore Generale Azienda USL di Imola e Coordinatore Comitato dei Direttori Generali AVEC
Dr.ssa Xxxxx Xxxxxxx
Commissario Straordinario Azienda Ospedaliero – Universitaria di Ferrara
Dr. Xxxxx Xxxxxx
Direttore Generale Azienda USL di Bologna
Dr.ssa Xxxxxx Xxxxxxx
Direttore Generale Azienda USL di Ferrara
Dr. Xxxxxxx Xxxxxxxx
Direttore Generale Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna
Dr.ssa Xxxxxx Xxxxxxxxx
Direttore Generale IRCCS Azienda Ospedaliero – Universitaria di Bologna Policlinico di Sant’Orsola