CAPITOLATO TECNICO
AGEA – Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura
SIAN – SISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO NAZIONALE
Gara mediante procedura aperta ai sensi del D. Lgs. 12 aprile 2006, n° 163
Affidamento dei servizi di telerilevamento funzionali al Sistema Integrato di
Gestione e Controllo e di ulteriori servizi di telerilevamento e della gestione del Sistema Telaer
CAPITOLATO TECNICO
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INDICE
Art. 2 Importo a Base d’Asta 7
Art. 4 Luogo di esecuzione della prestazione dei servizi 8
Art. 5 Glossario di Acronimi e Termini 8
Art. 6 Gli Enti Responsabili 10
Art. 7 Direzione dell'Esecuzione del Contratto e Commissione di Collaudo 10
Art. 8 Composizione della Commissione di Collaudo 10
Art. 9 Compiti della Direzione dell'Esecuzione del Contratto 10
Art. 10 Compiti della Commissione di Collaudo 11
Art. 11 Modalità di esecuzione dei lavori 11
Art. 12 Proprietà e riservatezza dei materiali 14
Art. 13 Interventi, spese ed obblighi generali a carico della Ditta appaltatrice 14
Art. 14 Spese di contratto, di registro e accessorie 15
Art. 15 Sospensioni e proroghe 15
CAPO II - SPECIFICHE TECNICHE DELLA FORNITURA 17
Art. 17 Riferimenti alle specifiche dei Componenti dell’Oggetto di Fornitura 17
Art. 18.1 Sistema di riferimento 17
Art. 18.2 Requisiti delle immagini numeriche 18
Art. 18.3 Documentazione da produrre 19
Art. 18.3.1 Documentazione da produrre dopo il volo 19
Art. 18.3.2 Documentazione da produrre dopo il processamento 20
Art. 19.1 Sistema di riferimento 22
Art. 19.2 Requisiti della ripresa 22
Art. 19.3 Caratteristiche dei velivoli 24
Art. 19.4 Requisiti del sistema di ripresa 25
Art. 19.5 Requisiti delle immagini numeriche 27
Art. 19.6 Requisiti della strumentazione a bordo - Sistema GNSS 28
Art. 19.7 Requisiti della strumentazione a bordo - Sistemi Inerziali 29
Art. 19.8 Strumentazione a terra 29
Art. 19.9 Processamento dei dati per la produzione di ortofoto tematiche in scala 1:5.000 30
Art. 19.9.1 Preprocessamento - Generazione delle immagini digitali da processare 30
Art. 19.9.3 Processamento radiometrico 31
Art. 19.9.4 Processamento dati GNSS/IMU 32
Art. 19.9.6 Punti di appoggio e di controllo 32
Art. 19.9.7 Orientamento delle immagini da aereo mediante TA 33
Art. 19.10 Documentazione da produrre 34
Art. 19.10.1 Documentazione da produrre dopo il volo 34
Art. 19.10.2 Documentazione da produrre dopo il processamento 35
Art. 19.11 Controllo della qualità e collaudo 36
Art. 19.11.1 Controllo della strumentazione 36
Art. 19.11.2 Collaudo dei voli 36
Art. 19.11.3 Collaudo dei dati GNSS/IMU 37
Art. 19.11.4 Collaudo della Triangolazione Aerea 37
Art. 19.11.5 Collaudo dei Punti di Appoggio impiegati 38
Art. 19.11.6 Completezza dei dati 38
Art. 19.11.7 Relazioni di collaudo in corso d’opera e colludo finale 38
Art. 20.1 Tipologia della fornitura 39
Art. 20.2 Specifiche tecniche 39
Art. 20.2.1 Camera digitale 39
Art. 20.2.2 Acquisizione di immagini aeree oblique 40
Art. 20.2.3 Controllo qualità delle immagini 40
Art. 20.2.4 Inquadramento delle immagini oblique 40
Art. 20.2.5 Utilizzo dei punti di controllo a terra 41
Art. 20.2.6 Creazione della libreria di immagini oblique 41
Art. 21 Catalogo degli strumenti di telerilevamento 42
Art. 21.2 Camera digitale Vexcel UltraCam Xp 43
Art. 21.3 Sensore multispettrale Daedalus 45
Art. 21.4 Sensore iperspettrale SIM-GA 46
Art. 21.5 Sensore X-band SAR AeS-1 47
Art. 21.6 Laser altimetrico Optech ALTM Gemini 49
Allegato I - Definizione strutture dati per la consegna di assi di volo, centri di presa e impronta al suolo fotogrammi
……………………………………………………………….54
CAPO I - GENERALITA’
Art. 1 Oggetto dell’Appalto
Sulla base di quanto enunciato precedentemente in “Premessa”, in particolare in relazione agli Obiettivi dell’AGEA, al fine di potenziare il Sistema Informativo Agricolo Nazionale, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura tramite il presente appalto per l’ “Affidamento dei servizi di telerilevamento funzionali al Sistema Integrato di Gestione e Controllo e di ulteriori servizi di telerilevamento e della gestione del Sistema Telaer”, intende affidare una fornitura strutturata come segue:
a) la produzione della copertura aerofotogrammetrica, da realizzare nell’anno 2014, tramite ortofoto scala 1:10.000, con risoluzione pixel medio 50 cm, per l’aggiornamento del “Land Parcel Identification System – LPIS” previsto nell’ambito del Sistema Integrato di Gestione e Controllo, relativamente ai territori della Regione Campania, con esclusione delle Province di Napoli e Caserta, e delle Regioni Basilicata, Umbria, Xxxxxx-Romagna, e della Provincia Autonoma di Trento, per una superficie di circa 56.535 km2, secondo le indicazioni riportate alla pagina 47 nella “tabella voli” del disciplinare di gara;
b) la produzione della copertura aerofotogrammetrica, tramite ortofoto scala 1:5000 con risoluzione pixel medio 20 cm, per l’aggiornamento del “Land Parcel Identification System – LPIS” previsto nell’ambito del Sistema Integrato di Gestione e Controllo, da realizzare nell’anno 2014, per i territori delle Province di Napoli e Caserta, della Provincia Autonoma di Bolzano e delle Regioni Lazio e Friuli Venezia-Giulia, per una superficie di circa 36.265 km2, e nel periodo 2015-2016 per la parte residua del territorio nazionale, pari a circa 100.000 km2 all’anno, secondo le indicazioni riportate alla pag. 47 nella “tabella voli” del disciplinare di gara, salvo eventuali modifiche, determinate tra l’altro dalla indisponibilità di un modello digitale del terreno ad alta risoluzione, che saranno tempestivamente comunicate dall’AGEA;
c) la gestione del sistema Telaer, incluse la presa in carico del sistema, la custodia e la manutenzione dei beni costituenti il sistema stesso. Con specifico riferimento ai velivoli Viator AP68TP – 600 e Learjet 35A, l’affidatario dovrà, inoltre, provvedere a proprie spese alla presa in carico, alla custodia ed alla manutenzione ordinaria, nonché curare la manutenzione straordinaria degli stessi aerei i cui costi saranno addebitati all’AGEA, previa specifica autorizzazione della medesima allo svolgimento della manutenzione straordinaria;
d) su eventuale specifica richiesta dell’AGEA, la produzione di servizi e prodotti di telerilevamento, per il tramite del Sistema Telaer e con l’eventuale integrazione di ulteriori infrastrutture tecnologiche ed aeronautiche, per l’acquisizione e l’elaborazione di informazioni geografiche e territoriali a favore di tutte le Pubbliche Amministrazioni. In particolare per l’anno 2014, qualora necessario per i fini istituzionali di altre Amministrazioni, potranno essere effettuate, su richiesta dell’AGEA, 20 ore di volo con il velivolo Learjet equipaggiato
con il sensore del sistema Telaer;
e) su eventuale specifica richiesta dell’AGEA, anche per i fini istituzionali di altre amministrazioni, la generazione di fotogrammi geolocalizzati realizzati mediante camere per la ripresa obliqua, nel limite massimo di circa Km² 15.000 per ciascun anno, riferibili alle sole zone urbane del territorio nazionale.
Le spese di manutenzione straordinaria dei beni costituenti il Sistema Telaer saranno a carico dell’AGEA. Tali interventi, ed il relativo preventivo, saranno oggetto di previa approvazione ed autorizzazione da parte dell’AGEA.
Le attività di telerilevamento di cui alle precedenti lettere a) e b), funzionali al Sistema Integrato di Gestione e Controllo, in agricoltura devono essere svolte:
- per l’esecuzione delle riprese aeree, indicativamente nell’intervallo temporale compreso tra il 1° maggio e il 31 luglio di ogni anno e, specificatamente, secondo la tabella “voli” allegata alla pag. 47 del disciplinare di gara, salvo eventuali modifiche che saranno tempestivamente comunicate dall’AGEA, compatibilmente con i periodi fenologici più adatti per le colture da identificare (ad es. vite);
- per la produzione delle relative ortofoto, con consegna scalare a partire dal 1° giugno da completare tassativamente entro il 31 agosto di ogni anno, salvo diversa comunicazione scritta dell’AGEA;
- per la consegna scalare dei fotogrammi, da completare entro il 31 ottobre di ogni anno.
I dati ausiliari propedeutici alla realizzazione delle ortofoto (modelli digitali del terreno, punti di appoggio, etc.) saranno di norma messi a disposizione dall’AGEA; l’aggiudicatario dovrà garantire la capacità di provvedere, su richiesta dell’AGEA, all’eventuale integrazione di tali dati ausiliari.
In particolare, per la realizzazione delle ortofoto 20 cm sarà reso disponibile un modello digitale del territorio ad alta risoluzione. La realizzazione delle ortofoto a 20 cm riguarderà, quindi, quelle Regioni che hanno un modello digitale del territorio ad alta risoluzione (Regione Lazio e Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia di Caserta e Napoli per l’anno 2014).
Ai fini dell’erogazione dei predetti servizi, AGEA metterà a disposizione dell’aggiudicatario i beni costituenti il Sistema Telaer (aeromobili, banche dati, infrastrutture, ecc., nella configurazione collaudata ed omologata), beni per i quali dovrà essere assicurata, dall’aggiudicatario stesso, senza oneri aggiuntivi a carico di AGEA, la presa in carico dall’AGEA medesima, la custodia e la manutenzione ordinaria necessaria per il corretto funzionamento dei beni stessi
Art. 2 Importo a Base d’Asta
L’importo totale a base d’asta per i servizi sopra citati, tenuto conto anche della messa a disposizione dell’aggiudicatario del Sistema Telaer, è pari Euro 11.274.940,00 (IVA esclusa), cosi articolato:
⋅ per i servizi di cui alla precedente lettera a): importo massimo per l’anno 2014 pari ad Euro 848.025,00 (IVA esclusa), per un importo massimo unitario pari ad Euro 15,00 per Km2 (IVA esclusa), per una superficie pari a circa Km2 56.535;
⋅ per i servizi di cui alla precedente lettera b): importo massimo triennale pari ad € 8.566.915 ,00 (IVA esclusa), per un importo massimo unitario pari ad € 35,00 per Km2 (IVA esclusa), per una superficie pari a circa Km2 244.769.
⋅ per i servizi di cui alla precedente lettera d): importo massimo per l’anno 2014 pari ad € 60.000,00 (IVA esclusa), per un importo massimo unitario di € 3.000 per ora di volo dell’aereo Learjet, per un massimo di 20 ore di volo nel 2014;
- per i servizi di cui alla precedente lettera e): importo massimo triennale pari ad Euro 1.800.000,00 (IVA esclusa), per un importo massimo unitario pari ad Euro 40,00 per Km2 (IVA esclusa).
Art. 3 Tempi Contrattuali
Il Progetto scadrà il 31 dicembre 2016. Le attività di telerilevamento di cui alle precedenti lettere a) e b), funzionali al Sistema Integrato di Gestione e Controllo, in agricoltura devono essere svolte:
- per l’esecuzione delle riprese aeree, indicativamente nell’intervallo temporale compreso tra il 1° maggio e il 31 luglio di ogni anno e, specificatamente, secondo la tabella “voli” allegata alla pag. 47 del disciplinare di gara, salvo eventuali modifiche che saranno tempestivamente comunicate dall’AGEA, compatibilmente con i periodi fenologici più adatti per le colture da identificare (ad es. vite);
- per la produzione delle relative ortofoto, con consegna scalare a partire dal 1° giugno da completare tassativamente entro il 31 agosto di ogni anno, salvo diversa comunicazione scritta dell’AGEA;
per la consegna scalare dei fotogrammi, da completare entro il 31 ottobre di ogni anno.
Le attività di telerilevamento funzionali al Sistema Integrato di Gestione e Controllo in agricoltura richiedono un rilievo annuale del territorio, articolato in lotti minimi operativi che normalmente consistono nell'intero territorio di una Regione, salvo diversa indicazione dell’Agea.
Va rilevato al riguardo che i servizi richiesti sono necessari alla erogazione degli aiuti previsti dalla normativa comunitaria: una irregolare o tardiva corresponsione degli aiuti può comportare per lo Stato Membro il mancato riconoscimento a carico del bilancio comunitario delle spese sostenute, con conseguente addebito delle spese stesse all'erario nazionale.
Le correzioni finanziarie elevate dai Servizi di Audit della Commissione UE possono assumere valori estremamente elevati, fino a centinaia di milioni di Euro per ciascun settore di intervento.
È di tutta evidenza come un ritardo o una carenza nella produzione delle ortofoto possa provocare, direttamente o indirettamente, rilevanti correzioni finanziarie da parte della UE e quindi come l’insieme dei processi che sottendono l’erogazione dei servizi debba essere attuato adottando misure tecnico-organizzative in grado di assicurare la gestione e quindi la minimizzazione dei rischi connessi al raggiungimento degli obiettivi.
Nell’Offerta Tecnica il concorrente deve definire le modalità con le quali intendono erogare i servizi e definire i costi relativi ad ognuna delle aree di progetto, specificandone il costo complessivo e, nel dettaglio, il costo unitario dei componenti elementari che concorrono a formare il costo complessivo.
I tempi contrattuali per l’esecuzione, sia a carico dell’AGEA che del concorrente, sono conteggiati a decorrere dal giorno successivo alla data di ricezione della R.A.R. comunicante l’avvenuta approvazione del contratto da parte degli Organi competenti.
Nel caso in cui tale scadenza coincida con i giorni di sabato, domenica, festività nazionale o locale, essa viene posticipata al primo giorno lavorativo utile successivo.
Oltre tale termine contrattuale, per il maggior tempo impiegato dalla Ditta, nell'esecuzione dei lavori, vengono applicate le penalità di cui allo specifico paragrafo.
I tempi supplementari che eventualmente dovessero rendersi necessari per la correzione dei prodotti forniti non comporteranno in ogni caso alcun onere a carico dell’AGEA.
Art. 4 Luogo di esecuzione della prestazione dei servizi
I servizi attesi in fornitura dovranno essere eseguiti presso le sedi dichiarate dal concorrente.
Art. 5 Glossario di Acronimi e Xxxxxxx
Acronimo | Descrizione |
AGEA | Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura |
CED | Centro Elaborazione Dati |
COM | Centro Operativo Missione |
CPI | Centro Pianificazione e Interfaccia Utenza |
DEM | Digital Elevation Model |
DTM DSM | Digital Terrain Model Digital Surface Model |
ENAC | Ente Nazionale per l'Aviazione Civile |
ENAV | Ente Nazionale di Assistenza al Volo |
FLIR | Forward Looking Infrared |
GPS | Global Positioning System |
Acronimo | Descrizione |
HR | High Resolution |
IGM | Istituto Geografico Militare |
IP | Internet Protocol |
IPI | Istituto per la Promozione Industriale |
JRC | Joint Research Centre – ISPRA |
PAC | Politica Agricola Comune |
RMSE | Root Mean Square Error |
RPC | Rational Polynomial Coefficients |
SAR | Synthetic Aperture Radar |
SIAN | Sistema Informativo Agricolo Nazionale |
SIGC | Sistema Integrato di Gestione e Controllo |
SIN | Sistema Informativo Nazionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura - S.p.A. |
SWIR | Short-wavelength infrared |
TELAER | Sistema integrato per il telerilevamento aereo |
TICM | Thermal Imaging Common Modules |
UTM | Universal Transverse Mercator |
VHR | Very High Resolution |
VNIR | Visible and near-infrared |
VPN | Virtual Private Network |
CE95% | Circular Error 95% |
CISIS | Centro Interregionale per i SIStemi Informatici, geografici e statistici |
CP | Check Point |
CPSG | Comitato Permanente Sistemi Geografici |
Datum | Set di valori usati per definire un sistema geodetico di riferimento |
DGNSS | Differential Global Navigation Satellite System |
DXF | Drawing eXchange Xxxxxx |
X,X,X X,X | coordinate piane nel sistema cartografico TM33 |
ETRF2000 | European Terrestrial Reference Frame 2000 |
GCP | Ground Control Point |
GNSS | Global Navigation Satellite System |
gon | unità di misura angolare centesimale |
GRS | Ground Reference Station |
GSD | Ground Sample Distance |
H | altezza ortometrica |
IMU | Inertial Measurement Unit |
INS | Inertial Navigation System |
LE95% | Linear Error 95% |
lever-arm | distanza dell’antenna GNSS dal centro geometrico del sistema di acquisizione, e dal sensore inerziale IMU |
Acronimo | Descrizione |
PDOP | Position Diluition Of Precision |
s.q.m. | scarto quadratico medio |
SHP | SHaPefile |
TA | Triangolazione Aerea |
TM33 | sistema cartografico Tansverse Mercatore zona 33 |
UTM | proiezione Universale Trasversa di Mercatore o anche Proiezione Conforme di Xxxxx |
WGS | World Geodetic System |
Art. 6 Gli Enti Responsabili
L’AGEA è il soggetto responsabile dell’attuazione del presente appalto ed è dotato delle necessarie professionalità tecniche ed amministrative per:
- coordinare il processo complessivo di realizzazione degli interventi;
- predisporre, nei casi necessari, la costituzione di appositi gruppi di lavoro per garantire un più efficace ed efficiente iter di attività specifiche;
- gestire gli aspetti tecnici relativi alla condivisione dei dati.
Art. 7 Direzione dell'Esecuzione del Contratto e Commissione di Collaudo
Per controllare l’andamento delle prestazioni, l’Amministrazione committente nominerà una Direzione dell'Esecuzione del Contratto che sarà affidata ad un tecnico competente in materia.
La Direzione dell'Esecuzione del Contratto assumerà tutte le decisioni pratiche ed operative necessarie a garantire lo svolgimento dell’incarico nel rispetto degli obiettivi principali e la regolarità contabile dell’appalto.
La Direzione dell'Esecuzione del Contratto sarà coadiuvata da una Commissione di Collaudo con il compito di verificare la rispondenza dei servizi realizzati ai requisiti previsti dal Disciplinare Tecnico del presente appalto. L'Istituto Geografico Militare del Ministero della Difesa svolgerà attività di validazione dei dati cartografici acquisiti nell'ambito del progetto.
Qualsiasi comunicazione della Ditta all’AGEA e dall’AGEA alla Ditta, deve avere come referente la Direzione dell'Esecuzione del Contratto.
Art. 8 Composizione della Commissione di Collaudo
La Commissione di Collaudo è nominata dall’AGEA.
Art. 9 Compiti della Direzione dell'Esecuzione del Contratto
La Direzione dell'Esecuzione del Contratto ha i seguenti compiti:
- verbalizzare attraverso il relativo “Verbale di consegna dei materiali” le consegne dei dati (file, elaborati, documenti, grafici, tabulati, ecc.), e trasmettere i verbali alla Commissione di Xxxxxxxx e, per conoscenza, al Responsabile del Procedimento;
- verbalizzare attraverso i relativi “Verbali di sospensione dei lavori” e “Verbale di ripresa dei lavori” le eventuali sospensioni e riprese dei lavori di cui al successivo Art. 15;
- approvare, anche con eventuali integrazioni, il “Progetto di Volo” presentato dalla Ditta, di cui al successivo Art. 11;
- verificare il rispetto della programmazione delle attività previste come indicato nel “Progetto di Volo” presentato dalla Ditta, di cui al successivo Art. 11;
- controllare l’esecuzione dei lavori appaltati verificando che questi siano svolti conformemente alle specifiche tecniche prescritte dal presente Disciplinare Tecnico e conformemente a quanto prescritto dal Bando di Gara e dal Disciplinare di Gara;
- impartire alla Ditta appaltatrice “Ordini di Servizio” contenenti disposizioni tese ad ottenere la regolare esecuzione delle attività nel puntuale rispetto delle prescrizioni normative e contrattuali. Essi possono riguardare anche varianti, concordate con la Ditta, nella esecuzione tecnica dei lavori che non comportino variazione del prezzo contrattuale e che definiscano azioni ritenute necessarie per la risoluzione di imprevedibili problemi tecnici che potrebbero verificarsi durante l’esecuzione dei lavori appaltati.
- compilare e trasmettere alla Ditta appaltatrice le “Note Tecniche” contenenti osservazioni e chiarimenti su aspetti tecnici di dubbia interpretazione;
- effettuare visite tecniche presso la Ditta e controlli in corso d’opera redigendo “Verbali di visita tecnica in contraddittorio” ;
- compilare gli stati di avanzamento dei lavori in relazione ai pagamenti da effettuarsi;
- proporre agli organi superiori competenti la rescissione del contratto di appalto nel caso di mancato rispetto delle prescrizioni contrattuali e delle “Specifiche Tecniche”;
- redigere, al termine di ogni fase, la “Relazione tecnica di fine lavori”, da trasmettere alla Responsabile del Procedimento ed alla Commissione di Collaudo, allegando tutti gli “Ordini di servizio” e le “Note Tecniche” impartite dalla Direzione dell'Esecuzione del Contratto durante l’esecuzione dei lavori.
Art. 10 Compiti della Commissione di Collaudo
La Commissione di Collaudo per ciascun lotto, sia in corso d’opera che in sede di collaudo finale, ha il compito di:
- verificare la completezza e la rispondenza, a quanto richiesto nel presente Disciplinare Tecnico, dei documenti, dei file e degli elaborati cartacei e digitali, presentati dalla Ditta appaltatrice, anche nel rispetto degli “Ordini di servizio” e delle “Note tecniche” redatte dalla Direzione dell'Esecuzione del Contratto;
- redigere il “Verbale di Collaudo”, secondo le norme di collaudo, che dovrà essere inoltrato alla Direzione dell'Esecuzione del Contratto e per conoscenza al Responsabile del Procedimento.
Art. 11 Modalità di esecuzione dei lavori
Requisiti del progetto di volo
Prima di procedere all'esecuzione delle riprese aeree fotogrammetriche, la Ditta dovrà predisporre il “Progetto del volo”, realizzato in formato digitale SHP e cartaceo, riportato sulla base cartografica a scala 1:25.000 sulla quale, per ogni strisciata, dovranno essere indicati:
a) la posizione dei singoli centri di presa e l’impronta al suolo dei fotogrammi, con la loro codifica ipotizzata(secondo l'organizzazione e struttura previsti in Allegato I);
b) l'asse della strisciata, con i limiti (inizio e fine) della copertura stereoscopica con la loro codifica ipotizzata(secondo l'organizzazione e struttura previsti in Allegato I);
c) Inoltre in una tabella per ogni strisciata dovrà inoltre essere indicato:
- la quota assoluta di volo prevista;
- la quota minima e la quota massima della porzione di terreno sorvolato;
- il periodo previsto per il volo e i relativi orari giornalieri previsti;
- il GSD minimo e massimo corrispondenti;
- i vertici della rete IGM95, delle Reti di Raffittimento regionali e/o delle Stazioni Permanenti o i punti di raffittimento appositamente determinati, utilizzati per le stazioni a terra.
Per la progettazione del piano di volo si consiglia l’impiego di un modello altimetrico approssimato a piccola scala (di livello 1 vedi [Riferimento 5].) relativo all’area da rilevare e di idonei software specifici per la progettazione di riprese aerofotogrammetriche.
Ove la morfologia del territorio da rilevare lo richieda, per la presenza di vallate strette e/o rapide variazioni di quota, non si vincolano le strisciate a direzioni prestabilite (vedi punto C del capitolo “Requisiti della ripresa”); fermo restando che là dove possibile, il piano di volo, in rispetto della sicurezza e delle caratteristiche tecniche da fornire, sarà mirato alla ricerca di aree omogenee sulle quali eseguire strisciate rettilinee e parallele.
Per ottenere un irrigidimento del blocco ed una continuità tra strisciate con prua differente, è richiesto che vi sia una sovrapposizione di minimo due fotogrammi tra strisciate intersecanti.
Il piano di volo dovrà essere consegnato e sottoposto all'approvazione del Committente, prima della realizzazione delle riprese.
Le riprese fotogrammetriche del territorio da rilevare devono possedere tutti i requisiti richiesti dalla tecnica più aggiornata per l'esecuzione dei rilievi a grande scala.
In particolare l’esecuzione delle riprese aerofotogrammetriche deve garantire:
• la totale copertura stereoscopica dell’area d’interesse;
• il rispetto dei parametri previsti dal piano di volo (altezza di volo, assi delle strisciate, ricoprimenti, …) compatibilmente con i vincoli imposti dagli Enti di assistenza al volo, civili e militari;
• il completamento delle riprese deve avvenire, compatibilmente con le condizioni metereologiche, possibilmente in un esiguo numero di giorni consecutivi.
Le variazioni degli elementi di orientamento angolare fra fotogrammi consecutivi, nonché i valori assolut gon.
Il ricoprimento longitudinale (overlap) dei fotogrammi sull’asse della strisciata deve essere,
in zone pianeggianti e collinose, pari al 60%, con oscillazioni compres
variazioni trasversali di pendenza;
Il ricoprimento trasversale (sidelap) delle strisciate adiacenti deve essere compreso tra il 20 ed il 35%.
In ogni strisciata lo scostamento orizzontale massimo del punto di presa dall’asse della strisciata medesima, come indicato sul piano di volo, non deve superare 200 m, e deve garantire comunque il valore minimo ammesso per il ricoprimento trasversale. Lo scostamento verticale deve essere contenuto in modo da garantire rigorosamente il rispetto della scala minima ammessa in ciascun punto dei fotogrammi.
Non deve essere presente neve, ad eccezione delle zone coperte da neve perenne.
Rispetto al blocco di acquisizione oggetto di ripresa aerea, si dovranno prevedere all’inizio ed alla fine di ogni strisciata, oltre il limite del blocco interessato dal volo, almeno tre scatti ulteriori.
La quota di volo relativa deve essere tale da garantire che il valore medio del GSD delle immagini ottenute sia di 20cm.
Dovrà essere prodotta opportuna documentazione della situazione meteo nel caso di giorni di stand-by. E’ cura di chi effettua il volo programmare gli interventi di manutenzione dell’aeromobile e della strumentazione di bordo, inclusa la camera, in modo che non interferiscano con le tempistiche di volo.
Ciascun fotogramma dovrà essere identificato da un codice univoco, composto concatenando un codice univoco del progetto, la strisciata ed il fotogramma, secondo la struttura “PPPPPP_SSS_FFFF”. La definizione del codice univoco del progetto è curata dal soggetto che esegue il volo, in modo da garantire che nell'ambito di tutti i lavori oggetto del presente affidamento non si possano produrre fotogrammi aventi lo stesso codice.
Prescrizioni diverse da quelle sopra citate, quali ad esempio il tollerare modeste percentuali di copertura nuvolosa o nevosa, dovranno essere oggetto di esplicita deroga concessa dalla Direzione Lavori.
Oltre il “Progetto di Volo”, la Ditta appaltatrice deve consegnare alla Direzione dell'Esecuzione del Contratto la dichiarazione di "Assunzione di Responsabilità" ad eseguire i lavori nel rispetto delle prescrizioni delle normative vigenti in materia di sicurezza dei lavoratori e di igiene degli ambienti di lavoro.
In seguito alla consegna della documentazione prodotta dalla Ditta appaltatrice, la Direzione dell'Esecuzione del Contratto invia una lettera R.A.R. con l'approvazione del "Progetto di Volo” o con una "Nota Tecnica" in cui sono elencate le integrazioni e/o correzioni richieste che risultano vincolanti per l'esecuzione dei lavori ed il superamento del collaudo.
Le eventuali correzioni ed integrazioni dovranno essere effettuate dalla Ditta e saranno oggetto di verifica in sede di collaudo.
I giorni solari necessari alla Direzione dell'Esecuzione del Contratto per l'approvazione del progetto, fino al giorno della data di ricezione della lettera R.A.R. da parte della Ditta, con le integrazioni e/o correzioni da effettuare, interrompono il tempo concesso per la esecuzione dei lavori, mentre i giorni utilizzati dalla Ditta per riconsegnare il progetto, non interrompono i tempi contrattuali.
Durante la realizzazione del lavoro la Ditta deve ottemperare scrupolosamente agli "Ordini di Servizio” impartiti dalla Direzione dell'Esecuzione del Contratto.
Il lavoro deve essere eseguito secondo le prescrizioni del presente Disciplinare Tecnico.
Art. 12 Proprietà e riservatezza dei materiali
La consegna dei materiali messi a disposizione della Ditta appaltatrice sarà documentata con regolare "Verbale di consegna dei materiali”.
Tutta la documentazione fornita dall’AGEA alla ditta e tutti i dati e gli elaborati che deriveranno da essa, in esecuzione delle norme del Disciplinare di Gara, sono sempre di proprietà dell’AGEA e vanno considerati di vietata divulgazione da parte delle Ditta appaltatrice.
Pertanto la Ditta appaltatrice, in modo tassativo, dovrà custodirli accuratamente in luoghi sicuri ed in particolare si impegna:
- ad accettare tutte le forme di sorveglianza ed ispezione che il committente, a sue spese, riterrà di dover eseguire;
- a non divulgare dati, copie, prodotti ed estratti di qualsiasi genere, derivanti dai documenti forniti;
- a consegnare al termine del lavoro, o nel caso di risoluzione del contratto, tutta la documentazione ricevuta, sia in formato cartaceo che informatizzato (senza trattenerne copia).
Art. 13 Interventi, spese ed obblighi generali a carico della Ditta appaltatrice
Fatte salve le eventuali ulteriori prescrizioni del presente Disciplinare Tecnico, si intendono comprese nel prezzo dei lavori e perciò a carico della Ditta:
- il trattamento economico, assicurativo, previdenziale ed antinfortunistico del personale direttamente impegnato dal contraente;
- le spese relative alla dotazione dei dispositivi di protezione individuale e dell’attrezzatura di sicurezza per i lavoratori;
- le spese per il trasporto di qualsiasi materiale o mezzo d’opera;
- le spese per l’acquisto od il noleggio di attrezzi per la costituzione di opere provvisorie e quanto altro occorre all’esecuzione a regola d’arte dei lavori;
- le spese per passaggio, per occupazioni temporanee e per risarcimento di danni provocati a cose e/o persone;
- le spese per depositi di materiali;
- le spese per l’esecuzione delle misure, l’allestimento della documentazione, e quanto altro occorra per la loro realizzazione a regola d’arte;
- le spese per la materializzazione del vertice GPS da utilizzare “ a terra”;
- le spese accessorie per indennità di trasferta e noli necessari alla conduzione del progetto;
- le spese per le elaborazioni numeriche e per gli eventuali diritti di copyright per la produzione dei dati nei sistemi di riferimento richiesti;
- le spese di editing finale su supporto informatico, fotografico e cartaceo;
- gli oneri economici e non, per l’autorizzazione ad accedere nelle aree di volo;
- l’onere della buona conservazione dei punti materializzati a terra fino all’approvazione del certificato di collaudo.
Art. 14 Spese di contratto, di registro e accessorie
Sono a carico della Ditta le spese di contratto e tutti gli oneri connessi alla sua stipulazione compresi quelli tributari.
Se al termine del lavoro il valore del contratto risulta maggiore di quello originariamente previsto, sarà obbligo dell’appaltatore provvedere all’assolvimento dell’onere tributario mediante pagamento delle maggiori imposte dovute sulla differenza.
Art. 15 Sospensioni e proroghe
La Direzione dell'Esecuzione del Contratto potrà disporre la sospensione o il prolungamento dei termini sopra definiti solo nei casi in cui si verifichi almeno una delle seguenti condizioni:
- cause di forza maggiore non dipendenti da inabilità o negligenza della Ditta appaltatrice e che la stessa dovrà documentare e motivare prima delle scadenze fissate (quali ad esempio il perdurare di condizioni meteorologiche avverse, ecc.);
- ordini di servizio della Direzione dell'Esecuzione del Contratto (con relativa scadenza) riguardanti lo svolgimento di specifiche attività non previste (o non prevedibili) all’atto della consegna dei lavori e concordate con la Ditta appaltatrice.
Art. 16 Penalità
Per le attività oggetto del capitolato sono previste le seguenti penali:
- Per la consegna dei prodotti previsti al paragrafo 2, lett. a) e b) del disciplinare di gara saranno applicate penali pari a 6.000,00 euro per ogni giorno di ritardo rispetto alla consegna concordata di ciascun lotto, tenuto conto dei limiti temporali previsti nello stesso paragrafo 2, nell’ambito di un massimale totale pari al 15% del valore della fornitura e fatti salvi i ritardi imputabili a cause di forza maggiore;
- Per la consegna dei prodotti previsti al paragrafo 2, lett. d) e e), del disciplinare di gara saranno applicate penali pari a 6.000,00 euro per ogni giorno di ritardo rispetto alla consegna concordata di ciascun lotto, nell’ambito di un massimale totale pari al 15% del valore della fornitura e fatti salvi i ritardi imputabili a cause di forza maggiore;
- Per la presa in carico ed il subentro nella conduzione e manutenzione del Sistema TELAER saranno applicate penali pari a 1.000,00 euro per ogni giorno di ritardo nella conclusione delle attività di presa in carico, nell’ambito di un massimale totale pari a 300.000 euro per anno.
Qualora i ritardi previsti dal presente articolo superino, anche in un solo caso, i 15 (quindici) giorni, l’AGEA avrà, comunque, il diritto di risolvere totalmente o parzialmente il contratto in danno alla Società.
Per quanto riguarda l’applicazione delle penali si rimanda a quanto previsto dal contratto da stipulare con il concorrente aggiudicatario (All. 1 al Disciplinare di gara).
CAPO II - SPECIFICHE TECNICHE DELLA FORNITURA
Art. 17 Riferimenti alle specifiche dei Componenti dell’Oggetto di Fornitura
L’Oggetto di Fornitura del presente Appalto è stato già esposto nel precedente Art. 1.
I successivi articoli di questo Capo II del presente Disciplinare Tecnico prescrivono le specifiche tecniche attese ed i requisiti per i componenti della fornitura inerenti i punti A e B dell’art.4. In particolare:
- Le specifiche tecniche e le prescrizioni per la fornitura delle ortofoto digitali tematiche a colori e NIR a scala 1:10.000, con risoluzione pixel medio 50 cm sono espresse all’art. 21;
- Le specifiche tecniche e le prescrizioni per la fornitura delle ortofoto digitali tematiche a colori e NIR a scala 1:5.000, con risoluzione pixel medio 20 cm sono espresse all’art. 22.
Art. 18 Fornitura di ortofoto digitale in scala 1:10.000, mediante riprese aerofotogrammetriche a colori e NIR con risoluzione pixel 50 cm e loro orientamento
I processi di realizzazione dei prodotti e le loro caratteristiche sono riportati nel DM 10 novembre 2011 “Regole tecniche per la formazione, la documentazione e lo scambio di ortofoto digitali alla scala nominale 1:10.000” e relativi allegati 1 e 2.
La produzione di ortofoto digitali tematiche a colori e NIR a scala 1:10.000, con risoluzione pixel medio 50 cm, deve avvenire, entro e non oltre il 31 agosto, salvo diversa comunicazione scritta, dell’AGEA su una superficie di circa 56.535 Km2 per l’anno 2014 mediante ripresa aereo fotogrammetrica nel periodo maggio - luglio.
L'obiettivo è di contemperare le esigenze:
1) di AGEA di disporre in tempi rapidi dei materiali base per produrre ortofoto alla scala 1:10.000 per applicazioni prevalentemente tematiche utili per i propri compiti istituzionali;
2) dell'Agenzia delle Entrate, delle Regioni e delle Province Autonome di disporre dei materiali base per produrre ortofoto orientate ad applicazioni prevalentemente tematiche;
3) delle Regioni e delle Province Autonome di disporre riprese aereo fotografiche idonee alla produzione di cartografia tecnica in scala 1:10.000 e Data Base Geotopografici.
Art. 18.1 Sistema di riferimento
Nella georeferenziazione dei fotogrammi aerei si prevede l’utilizzo dei seguenti sistemi di riferimento e di coordinate:
- il sistema geodetico (datum) ETRS89 nella sua realizzazione ETRF2000 (epoca 2008.0) materializzato dalla Rete Dinamica Nazionale (RDN), con coordinate Latitudine, Longitudine, Altezza ellissoidica riferite all'Ellissoide GRS80;
- il sistema di riferimento altimetrico, nel quale sono definite le altezze ortometriche, dovrà essere basato sul più recente modello di geoide ITALGEO messo a disposizione dall’IGM;
- la rappresentazione cartografica conforme UTM (coordinate cartografiche Est, Nord UTM ETRS89 ETRF2000).
Questo sistema di riferimento, detto “nativo”, si utilizza nelle singole fasi di produzione quali l’acquisizione dei dati, il rilievo sul terreno, la Triangolazione Aerea.
I materiali prodotti, generati nel sistema di riferimento geodetico cartografico nativo, saranno successivamente sottoposti a passaggi in altri sistemi di riferimento utilizzando i grigliati di trasformazione messi a disposizione dall’I.G.M nell’ambito del presente progetto. I materiali prodotti dovranno essere consegnati nei seguenti sistemi di riferimento:
- il Sistema di Riferimento Globale (ETRS89) nella realizzazione ETRF89 che, a volte, è anche indicato con l'acronimo "WGS84". Tale dicitura, anche se non del tutto propria, è più comune e non comporta errori in quanto l'unica realizzazione del Sistema di Riferimento Globale realmente utilizzabile sul territorio nazionale, costituita dalla rete IGM95, è espressa, fino ad oggi, nella realizzazione ETRF89;
- il Sistema di Riferimento Globale (ETRS89) nella realizzazione ETRF2000 (epoca 2008.0);
- il Sistema Proiettato Gauss-Boaga, fuso est o ovest, in funzione della regione rilevata.
Art. 18.2 Requisiti delle immagini numeriche
Le immagini saranno fornite con le seguenti caratteristiche:
- in formato GeoTiff non compresso, ciascun file comprensivo delle 4 bande (RGB+IR) e completo del campo interno di descrizione (che può essere utilizzato per inserire all'interno dell'immagine un testo libero) che contenga almeno le seguenti informazioni:
o data ed ora di acquisizione;
o ditta esecutrice del rilievo;
o ente committente del rilievo;
o sigla dell'aeromobile;
o nome attribuito al rilievo;
o marca e caratteristiche primarie (focale, dimensione del pixel) della fotocamera;
o posizione GPS;
o angolo di volo rispetto al Nord;
- in formato ECW (Enhanced Compression Wavelet) a livello regionale;
- in formato JPG, con risoluzione ridotta e con fattore di compressione di circa 10, da utilizzare come quickview per la verifica rapida delle immagini, delle coperture nuvolose, ecc.;
- file shape dell'impronta dei fotogrammi, con geometria POLYGON (secondo l'organizzazione e struttura previsti in Allegato I);
- file shape degli assi di volo “reali”, con geometria LINE (secondo l'organizzazione e struttura previsti in Allegato I)
- Shape e file testuale dei centri di presa con geometria POINT (secondo l'organizzazione e struttura previsti in Allegato I);
- file shape dei modelli “reali” (ricavato eseguendo l'unione spaziale di tutte le coppie di fotogrammi adiacenti appartenenti alla stessa strisciata), con geometria POLYGON ed avente quali campi del dbf:
o Left: tipo stringa valorizzato col codice univoco del fotogramma di sinistra;
o Right: tipo stringa valorizzato col codice univoco del fotogramma di destra;
o Strip: tipo stringa valorizzato col codice della strisciata a cui il modello appartiene (Aggiunta di CISIS);
- File shape del GSD “reale” (ricavato calcolando la dimensione del pixel in corrispondenza di ciascun vertice secondo la formula “GSD = h * p / f “ dove GSD è dimensione del pixel in unità metriche (micron), h è la quota rispetto al suolo, p è la dimensione del pixel del sensore della fotocamera ricavata dal certificato (micron) ed f è la lunghezza focale della fotocamera ricavata dal certificato (metri), con geometria POINTZ ed avente quali campi del dbf:
o Photo: tipo stringa valorizzato col nome del fotogramma di appartenenza;
o Strip: tipo stringa valorizzato col nome della strisciata a cui il vertice appartiene.
Tutto quanto sopra previsto deve essere realizzato garantendo il rispetto dei tempi imposti da AGEA della programmazione delle attività.
La verifica e l'approvazione dei Grafici di Volo, quali risultanti dai dati reali acquisiti dalla strumentazione di bordo ed a terra, e dalle immagini consegnate (in termini di efficace copertura dell'area da rilevare, rispetto delle specifiche previste e di qualità dei fotogrammi) è condizione per la successiva attivazione dei processi di ortoproiezione (ortoimmagini tematiche alla scala 1:10.000 con pixel medio di 50 cm).
Art. 18.3 Documentazione da produrre
Art. 18.3.1 Documentazione da produrre dopo il volo
Nella tabella di seguito si elencano i Deliverable da produrre dopo il volo, consegnare su supporto digitale (hard disk rimovibili, DVD, ecc.) e sottoscrivere digitalmente.
Tabella a - Documentazione da produrre dopo il volo
ID | Descrizione del Deliverable |
1 | Relazione descrittiva delle procedure seguite |
2 | Verbale di controllo di qualità interna del volo che contenga i punti indicati nei controlli di qualità |
3 | Fotogrammi in formato nativo digitale(raw) (vedi specifiche e prodotti previsti in “Requisiti delle immagini numeriche”) |
4 | Report di calibrazione del sistema GNSS/IMU prima dell’inizio attività e dopo il volo |
5 | Relazione descrittiva delle procedure eseguite per la misura dei lever arm |
6 | Autocertificazione della data di volo |
7 | Certificato di taratura della camera fotogrammetrica |
8 | Relazione sulla verifica dell’assenza di neve e nuvole nelle immagini |
9 | Relazione sulla verifica di completezza della copertura stereoscopica, in forma grafica e tabellare |
10 | Piano di volo |
11 | Grafico delle strisciate, allestito per ciascuna giornata di volo, in formato DXF o SHP, con |
ID | Descrizione del Deliverable |
indicazione del codice identificativo di ciascun fotogramma e della sua copertura effettiva (tenuto conto della morfologia del terreno) | |
12 | File in formato SHP secondo le specifiche del National Core (Vedi Regole tecniche DM 2011) contenenti le informazioni relative ai grafici di volo per l'intero territorio servito: - assi di volo - centri di presa - abbracciamento al suolo di tutti i fotogrammi |
13 | File TXT (vedi Allegato I) nel quale per ogni fotogramma acquisito sia possibile leggere: - lo xxxxx.XX (numero sequenziale utilizzato come identificativo della strisciata a cui appartiene il fotogramma); - il xxxxx.XX (numero sequenziale utilizzato come identificativo del fotogramma) e per ogni immagine: o le coordinate del centro di presa (E , N , H) o i parametri angolari di orientamento (φ, ω e k) o la data di presa o l’ora di presa |
14 | File contenente tutti i dati di acquisizione del sistema IMU |
Art. 18.3.2 Documentazione da produrre dopo il processamento
Nella tabella di seguito si elencano i Deliverable da produrre dopo il processamento, consegnare su supporto digitale (hard disk rimovibili, DVD, ecc.) e sottoscrivere digitalmente.
Tabella b - Documentazione da produrre dopo il processamento
ID | Descrizione del Deliverable |
15 | Immagini in formato .tif non compresso, a 8 o a 16 bit, processate radiometricamente |
16 | Relazione contenente il tabulato del calcolo di Triangolazione Aerea contenente: - indicazioni sulla struttura del blocco (numero di strisciate, di fotogrammi, numero di punti di appoggio planimetrici ed altimetrici, numero di punti di controllo, numero medio di punti di passaggio per fotogramma) - file di testo contenente l'elenco dei fotogrammi e dei relativi parametri calcolati: nome_foto, X, Y, Z ,ω, φ, Κ - parallassi residue - coordinate plano-altimetriche e deviazioni standard dei punti di legame - scarti nelle coordinate plano-altimetriche, deviazioni standard dei GCP - scarti nelle coordinate plano-altimetriche e deviazioni standard dei XX |
00 | Relazione contenente le monografie e la documentazione di tutti: - i punti di appoggio (GCP) - i punti di controllo (CP) utilizzati - le stazioni GNSS a terra - le stazioni permanenti utilizzate Le monografie dei GCP e dei CP devono contenere le seguenti informazioni: - codice univoco attribuito al punto (i primi sei caratteri del codice devono |
ID | Descrizione del Deliverable |
corrispondere al codice ISTAT del comune in cui il punto ricade) - immagine fotografica del particolare - schizzo della zona con evidenziato il particolare misurato - coordinate del punto (Geografiche, proiettate UTM32\33 con quota ellissoidica ed ortometrica - descrizione atta a facilitare la collimazione del particolare - elenco dei fotogrammi in cui esso appare - ciascuna monografia corredata di un file DBF contenente il codice univoco, le coordinate del punto e la descrizione riportata nella monografia (max 255 caratteri). |
Art. 18.3.3 Metadati
I metadati sono parte integrante dei dati che caratterizzano il prodotto finale e quelli intermedi.
I metadati dovranno essere redatti secondo quanto riportato nel DM 10 novembre 2011 “Regole tecniche per la definizione del contenuto del Repertorio nazionale dei dati territoriali, nonché delle modalità di prima costituzione e aggiornamento dello stesso ”. Ogni dataset dovrà essere accompagnato dal relativo metadato in formato .XML. Qualora sia necessario l’Amministrazione metterà a disposizione sia un esempio di metadato in formato .XML sia il supporto tecnico per la corretta valorizzazione delle informazioni richieste.
Nella tabella di seguito si elencano i Deliverable da produrre, consegnare su supporto digitale (hard disk rimovibili, DVD, ecc.) e sottoscrivere digitalmente.
Tabella c - Documentazione da produrre per i metadati
ID | Descrizione del Deliverable |
18 | Relazione contenente le monografie di tutti i materiali, intermedi e finali, oggetto di fornitura, redatte in aderenza alle norme di cui ai [Riferimenti 12, 13 e 14] nonché le risultanze del loro inserimento nel Repertorio predisposto dall’Agenzia per l’Italia Digitale (gestione ex DigitPA) e xml per il Geoportale Nazionale.. |
Art. 19 Fornitura di ortofoto digitale in scala 1:5.000, mediante riprese aerofotogrammetriche a colori e NIR con risoluzione pixel 20 cm e loro orientamento
Nel presente articolo sono descritti i processi di realizzazione dei prodotti e illustrate le caratteristiche per la:
- produzione di ortofoto tematica scala 1:5.000 su una superficie di circa 36.265 Km2 per l’anno 2014 entro e non oltre il 31 agosto 2014, salvo diversa comunicazione scritta dell’AGEA, mediante ripresa aereo fotogrammetrica nel periodo maggio - luglio ;
- produzione di ortofoto tematica scala 1:5.000 su una superficie di circa 100.000 Km2 per il biennio 2015-2016 entro e non oltre il 31 agosto di ciascun anno, mediante ripresa aereo fotogrammetrica su una superficie di circa 100.000 Km2 nel periodo maggio - luglio;
- processo di aero triangolazione.
L'obiettivo è di contemperare le esigenze:
1) di AGEA di disporre in tempi rapidi dei materiali base per produrre ortofoto alla scala 1:5.000 per applicazioni prevalentemente tematiche utili per i propri compiti istituzionali;
2) dell'Agenzia delle Entrate, delle Regioni e delle Province Autonome di disporre dei materiali base per produrre ortofoto orientate ad applicazioni prevalentemente cartografiche;
3) delle Regioni e delle Province Autonome di disporre riprese aereo fotografiche idonee alla produzione di cartografia tecnica in scala 1:5.000 e Data Base Geotopografici.
L’area di ripresa è indicata di volta in volta e corrisponde annualmente a circa un terzo del territorio nazionale, mediante la copertura di interi territori regionali. Nei paragrafi seguenti saranno descritte le modalità di acquisizione (ripresa aerea), di processamento e di collaudo dei suddetti prodotti.
Art. 19.1 Sistema di riferimento
Nella georeferenziazione dei fotogrammi aerei si prevede l’utilizzo dei seguenti sistemi di riferimento e di coordinate:
- il sistema geodetico (datum) ETRS89 nella sua realizzazione ETRF2000 (epoca 2008.0) materializzato dalla Rete Dinamica Nazionale (RDN), con coordinate Latitudine, Longitudine, Altezza ellissoidica riferite all'Ellissoide GRS80;
- il sistema di riferimento altimetrico, nel quale sono definite le altezze ortometriche, dovrà essere basato sul più recente modello di geoide ITALGEO messo a disposizione dall’IGM;
- la rappresentazione cartografica conforme UTM (coordinate cartografiche Est, Nord UTM ETRS89 ETRF2000).
Questo sistema di riferimento, detto “nativo”, si utilizza nelle singole fasi di produzione quali l’acquisizione dei dati, il rilievo sul terreno, la Triangolazione Aerea.
I materiali prodotti, generati nel sistema di riferimento geodetico cartografico nativo, saranno successivamente sottoposti a passaggi in altri sistemi di riferimento utilizzando i grigliati di trasformazione messi a disposizione dall’I.G.M nell’ambito del presente progetto. I materiali prodotti dovranno essere consegnati nei seguenti sistemi di riferimento:
- il Sistema di Riferimento Globale (ETRS89) nella realizzazione ETRF89 che, a volte, è anche indicato con l'acronimo "WGS84". Tale dicitura, anche se non del tutto propria, è più comune e non comporta errori in quanto l'unica realizzazione del Sistema di Riferimento Globale realmente utilizzabile sul territorio nazionale, costituita dalla rete IGM95, è espressa, fino ad oggi, nella realizzazione ETRF89;
- il Sistema di Riferimento Globale (ETRS89) nella realizzazione ETRF2000 (epoca 2008.0);
- il Sistema Proiettato Gauss-Boaga, fuso est o ovest, in funzione della regione rilevata, funzionali al Sistema Integrato di Gestione e Controllo dell’AGEA.
Art. 19.2 Requisiti della ripresa
Le riprese aerofotogrammetriche RGB+NIR del territorio devono essere eseguite con camera fotogrammetrica digitale, nel rispetto di tutti i requisiti richiesti dalla tecnica più aggiornata per l’esecuzione dei rilevamenti aerofotogrammetrici e comunque, per quanto non espressamente previsto.
Gli aeromobili utilizzati devono essere in grado di operare a quote operative idonee a garantire l’esecuzione di riprese aeree compatibili con la scala e la risoluzione del prodotto da ottenere, in funzione del dispositivo di acquisizione adottato.
Le riprese aerofotogrammetriche devono rispettare le specifiche tecniche riportate nei punti che seguono:
a) la Ditta deve essere in possesso delle autorizzazioni, rilasciate dagli Enti preposti secondo la legislazione vigente, all’effettuazione del sorvolo delle zone oggetto dell’appalto e gli aerei utilizzati per la loro esecuzione devono essere regolarmente abilitati alla specifica attività;
b) la camera da presa digitale deve interfacciarsi con un sistema GNSS/ IMU in modo da disporre dei parametri di orientamento esterno delle immagini;
c) le strisciate devono essere realizzate con assi rettilinei e paralleli, le più lunghe possibili e, preferibilmente, con direzione est-ovest, a meno che le caratteristiche tecnologiche del sistema o le condizioni morfologiche del territorio o altri fattori locali non consiglino direzioni di volo diverse, che dovranno essere oggetto di accettazione da parte della Direzione Lavori (DL) in fase di approvazione del “Progetto di Volo”. La durata del volo su ogni singola strisciata deve essere tarata in modo da limitare la deriva dell’IMU. Infatti, durante un volo rettilineo e livellato l'accelerometro che fornisce l'heading non da informazioni per cui questa viene dedotta dal giroscopio il cui errore produce un effetto incrementale. In queste condizioni la direzione rilevata si discosta progressivamente da quella reale e può essere ripristinata solo a seguito di una virata. Questo effetto pone dei limiti alla massima lunghezza che può avere una strisciata: la durata del volo sulla singola strisciata deve essere tarata in modo da limitare il drift dell’IMU, e quindi la strisciata avrà lunghezza non superiore a 100 Km, comunque di durata inferiore a 20 minuti;
d) devono essere realizzate un numero sufficiente di strisciate con andamento trasversale in corrispondenza dei margini del blocco (crossline), la cui realizzazione può anche avvenire in tempi differiti, comunque nel corso della stessa stagione, in modo da evitare interferenze all’attività primaria dell’Agea;
e) la quota di volo relativa deve essere tale da assicurare che per tutta la copertura aerofotogrammetrica il valore medio del GSD sia 0.20 m;
f) oltre alla copertura di base, devono essere realizzate strisciate aventi l’asse parallelo all’andamento medio della linea di costa in concomitanza di un’inclinazione di quest’ultima, rispetto alla direzione di volo, compresa tra i 30 e i 60 gradi sessagesimali; dette strisciate devono essere volate in modo che almeno l’80% di ciascun fotogramma contenga la parte di terra (salvo deroghe, concordate con la DL) la cui realizzazione può anche avvenire in tempi differiti, comunque nel corso della stessa stagione, in modo da evitare interferenze all’attività primaria dell’AGEA;
g) devono essere garantite la copertura stereoscopica di tutta l’area oggetto della ripresa aerofotogrammetria e l’assenza di soluzioni di continuità al suo interno. Pertanto il ricoprimento longitudinale (overlap) dei fotogrammi sull’asse della strisciata deve essere compreso tra il 60% e il 75% della superficie del fotogramma, il ricoprimento laterale (sidelap) delle strisciate adiacenti deve essere compreso tra il 20% ed il 35%. Nei casi di presenza di deriva, rifacimenti e/o cambi di quota assoluta dell’asse di volo, il ricoprimento trasversale fra fotogrammi consecutivi della stessa strisciata non dovrà essere inferiore al 90%;
h) le variazioni degli elementi di orientamento angolare fra fotogrammi consecutivi, nonché i valori assoluti degli angoli di orientamento φ, ω e le variazioni angolari di k rispetto all’asse di volo, dei singoli fotogrammi, non devono superare 5 gon;
i) ciascun fotogramma dovrà essere identificato da un codice univoco;
j) i voli, compatibilmente con le condizioni meteorologiche e con l’estensione dell’area da rilevare, devono essere completati entro un ristretto numero di giorni consecutivi. Nel caso di giorni di stand-by, dovrà essere prodotta la documentazione relativa alla situazione meteo;
k) le riprese vanno eseguite, nei periodi indicati dall’AGEA, in ore a cavallo del mezzogiorno solare, in modo da ridurre al minimo le ombre, e che:
- la copertura del terreno da parte della vegetazione non sia completamente coprente dei dettagli topografici, pur essendo garantite le esigenze di una efficace riconoscibilità delle colture (a supporto delle esigenze di caratterizzazione del suolo agricolo di AGEA);
- sia assente il manto nevoso (ad eccezione delle zone coperte da neve perenne);
- sia assente la foschia;
- sia assente la copertura nuvolosa; tuttavia, per una celere produzione delle ortoimmagini per i compiti istituzionali di AGEA, è tollerata la copertura di nubi su un numero di fotogrammi non superiore al 5% per l’area interessata e, all’interno di ciascun fotogramma, per una superficie non superiore al 15%. Al fine di ottenere l’assenza totale di nubi, ove necessario dovranno essere previsti nuovi voli in tempi successivi in modo da evitare interferenze con l’attività primaria dell’AGEA;
- sia garantita comunque la limitazione e poi la correzione di possibili effetti di fenomeni di differenze di illuminazione tra le varie zone dell’immagine acquisita, denominati hot spot.
In ogni caso l’altezza del sole, rispetto all’orizzonte, non deve essere inferiore a 30° in pianura/collina e 35° in montagna; inoltre, nelle zone in ombra, non sarà accettabile un contrasto che renda difficoltosa l’osservazione e la corretta interpretazione degli elementi del terreno.
Art. 19.3 Caratteristiche dei velivoli
Gli aeromobili devono essere in grado di operare a quote operative idonee a garantire l’esecuzione di riprese aeree compatibili con la scala e la risoluzione del prodotto da ottenere, in funzione del dispositivo di acquisizione adottato.
All’atto dell’esecuzione del volo, la Ditta verificherà la taratura e il funzionamento degli strumenti di volo e in particolare dell’altimetro di bordo. Il velivolo dovrà essere obbligatoriamente dotato di sistema di navigazione GNSS per poter eseguire correttamente il piano di volo progettato.
Essi devono essere regolarmente abilitati alla specifica attività ed essere in possesso delle Autorizzazioni all’effettuazione di sorvolo delle zone oggetto dell’appalto, rilasciate dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – Servizio Licenze – ai sensi degli ART. 788 e 793 del Codice di Navigazione, così come modificato dai par. 3 e 4 del D.P.R. 29 settembre 2000, n. 367 e successive integrazioni.
Art. 19.4 Requisiti del sistema di ripresa
Per le acquisizioni dovranno essere impiegate camere fotogrammetriche digitali che dovranno garantire:
- l’acquisizione di immagini calibrate multispettrali (RGB + NIR) in formato digitale;
- la presenza di un certificato di calibrazione valido o in sua assenza un certificato di rettifica e/o revisione rilasciato dal fornitore non anteriori ai due anni.
Il sistema di presa deve, inoltre, essere debitamente installato e dotato di sistema IMU e GNSS così da poter garantire procedure di fotogrammetria diretta.
Le camere digitali devono essere state sottoposte a calibrazione geometrica e radiometrica in data non anteriore a due anni dalla data della ripresa; l’impresa esecutrice dovrà consegnare, prima delle riprese, il certificato di calibrazione relativo alla camera che si intende utilizzare rilasciato dalla casa costruttrice della camera o da un laboratorio abilitato dalla stessa casa costruttrice.
I requisiti essenziali richiesti che la camera digitale deve soddisfare sono la risoluzione geometrica (pixel size) <=12 μm e la risoluzione radiometrica >= 12 bit.
I sistemi di ripresa utilizzati dovranno essere di tipo digitale preferibilmente frame based che possono generare l’immagine finale anche attraverso l’assemblaggio e l’eventuale fusione di più immagini, acquisite da obiettivi separati e su più bande spettrali.
Nel caso di immagini acquisite da più obiettivi, e combinate successivamente via software, sull’immagine risultante non dovranno essere identificabili le linee di separazione tra le varie parti che compongono l’immagine, sia dal punto di vista geometrico (con spostamenti relativi tra una parte e quelle limitrofe) che radiometrico (con differenze di radiometria tra una parte e l’altra).
Nel caso in cui si produca un’immagine multispettrale tramite procedure di pansharpening, l’algoritmo impiegato deve garantire la fedeltà cromatica dei colori, ad esempio senza viraggi verso il blu delle aree vegetate.
Requisiti del progetto di volo
Prima di procedere all'esecuzione delle riprese aeree fotogrammetriche, la Ditta dovrà predisporre il “Progetto del volo”, realizzato in formato digitale SHP e cartaceo, riportato sulla base cartografica a scala 1:25.000 sulla quale, per ogni strisciata, dovranno essere indicati:
a) la posizione dei singoli centri di presa e l’impronta al suolo dei fotogrammi, con la loro codifica ipotizzata(secondo l'organizzazione e struttura previsti in Allegato I);
b) l'asse della strisciata, con i limiti (inizio e fine) della copertura stereoscopica con la loro codifica ipotizzata(secondo l'organizzazione e struttura previsti in Allegato I);
c) Inoltre in una tabella per ogni strisciata dovrà inoltre essere indicato:
- la quota assoluta di volo prevista;
- la quota minima e la quota massima della porzione di terreno sorvolato;
- il periodo previsto per il volo e i relativi orari giornalieri previsti;
- il GSD minimo e massimo corrispondenti;
- i vertici della rete IGM95, delle Reti di Raffittimento regionali e/o delle Stazioni Permanenti o i punti di raffittimento appositamente determinati, utilizzati per le stazioni a terra.
Per la progettazione del piano di volo si consiglia l’impiego di un modello altimetrico approssimato a piccola scala (di livello 1 vedi [Riferimento 5].) relativo all’area da rilevare e di idonei software specifici per la progettazione di riprese aerofotogrammetriche.
Ove la morfologia del territorio da rilevare lo richieda, per la presenza di vallate strette e/o rapide variazioni di quota, non si vincolano le strisciate a direzioni prestabilite (vedi punto C del capitolo “Requisiti della ripresa”); fermo restando che là dove possibile, il piano di volo, in rispetto della sicurezza e delle caratteristiche tecniche da fornire, sarà mirato alla ricerca di aree omogenee sulle quali eseguire strisciate rettilinee e parallele.
Per ottenere un irrigidimento del blocco ed una continuità tra strisciate con prua differente, è richiesto che vi sia una sovrapposizione di minimo due fotogrammi tra strisciate intersecanti.
Il piano di volo dovrà essere consegnato e sottoposto all'approvazione del Committente, prima della realizzazione delle riprese.
Le riprese fotogrammetriche del territorio da rilevare devono possedere tutti i requisiti richiesti dalla tecnica più aggiornata per l'esecuzione dei rilievi a grande scala.
In particolare l’esecuzione delle riprese aerofotogrammetriche deve garantire:
• la totale copertura stereoscopica dell’area d’interesse;
• il rispetto dei parametri previsti dal piano di volo (altezza di volo, assi delle strisciate, ricoprimenti, …) compatibilmente con i vincoli imposti dagli Enti di assistenza al volo, civili e militari;
• il completamento delle riprese deve avvenire, compatibilmente con le condizioni metereologiche, possibilmente in un esiguo numero di giorni consecutivi.
Le variazioni degli elementi di orientamento angolare fra fotogrammi consecutivi, nonché i valori assoluti degli angoli di orientamento φ, ω e k dei singoli fotogrammi non devono superare 5 gon.
Il ricoprimento longitudinale (overlap) dei fotogrammi sull’asse della strisciata deve essere, in zone pianeggianti e collinose, pari al 60%, con oscillazioni comprese entro ±5%, incrementato fino al 70% ±10% in aree a morfologia accidentata, quali le zone di montagna o aree con forti variazioni trasversali di pendenza;
Il ricoprimento trasversale (sidelap) delle strisciate adiacenti deve essere compreso tra il 20 ed il 35%.
In ogni strisciata lo scostamento orizzontale massimo del punto di presa dall’asse della strisciata medesima, come indicato sul piano di volo, non deve superare 200 m, e deve garantire comunque il valore minimo ammesso per il ricoprimento trasversale. Lo scostamento verticale
deve essere contenuto in modo da garantire rigorosamente il rispetto della scala minima ammessa in ciascun punto dei fotogrammi.
Non deve essere presente neve, ad eccezione delle zone coperte da neve perenne.
Rispetto al blocco di acquisizione oggetto di ripresa aerea, si dovranno prevedere all’inizio ed alla fine di ogni strisciata, oltre il limite del blocco interessato dal volo, almeno tre scatti ulteriori.
La quota di volo relativa deve essere tale da garantire che il valore medio del GSD delle immagini ottenute sia di 20cm.
Dovrà essere prodotta opportuna documentazione della situazione meteo nel caso di giorni di stand-by. E’ cura di chi effettua il volo programmare gli interventi di manutenzione dell’aeromobile e della strumentazione di bordo, inclusa la camera, in modo che non interferiscano con le tempistiche di volo.
Ciascun fotogramma dovrà essere identificato da un codice univoco, composto concatenando un codice univoco del progetto, la strisciata ed il fotogramma, secondo la struttura “PPPPPP_SSS_FFFF”. La definizione del codice univoco del progetto è curata dal soggetto che esegue il volo, in modo da garantire che nell'ambito di tutti i lavori oggetto del presente affidamento non si possano produrre fotogrammi aventi lo stesso codice.
Prescrizioni diverse da quelle sopra citate, quali ad esempio il tollerare modeste percentuali di copertura nuvolosa o nevosa, dovranno essere oggetto di esplicita deroga concessa dalla Direzione Lavori.
Art. 19.5 Requisiti delle immagini numeriche
Le immagini numeriche debbono essere acquisite tramite frame-camera, con GSD medio di 20 cm. Le immagini saranno fornite con le seguenti caratteristiche:
- con l'asse orizzontale allineato alla direzione del volo in modo che possano essere utilizzate senza doverle preventivamente ruotare. La fotocamera Vexcel ad esempio produce nativamente delle immagini in formato “landscape”, con la disparità, utile alla stereo visione, in direzione verticale, per il loro utilizzo è quindi necessario ruotarle di 90 o 270°;
- in formato GeoTiff non compresso, ciascun file comprensivo delle 4 bande (RGB+IR) e completo del campo interno di descrizione (che può essere utilizzato per inserire all'interno dell'immagine un testo libero) che contenga almeno le seguenti informazioni:
o data ed ora di acquisizione;
o ditta esecutrice del rilievo;
o ente committente del rilievo;
o sigla dell'aeromobile;
o nome attribuito al rilievo;
o marca e caratteristiche primarie (focale, dimensione del pixel) della fotocamera;
o posizione GPS;
o angolo di volo rispetto al Nord;
- in formato ECW (Enhanced Compression Wavelet) a livello regionale;
- in formato JPG, con risoluzione ridotta e con fattore di compressione di circa 10, da utilizzare come quickview per la verifica rapida delle immagini, delle coperture nuvolose, ecc.;
- file shape dell'impronta dei fotogrammi, con geometria POLYGON (secondo l'organizzazione e struttura previsti in Allegato I);
- file shape degli assi di volo “reali”, con geometria LINE (secondo l'organizzazione e struttura previsti in Allegato I)Shape e file testuale dei centri di presa con geometria POINT (secondo l'organizzazione e struttura previsti in Allegato I);
- file shape dei modelli “reali” (ricavato eseguendo l'unione spaziale di tutte le coppie di fotogrammi adiacenti appartenenti alla stessa strisciata), con geometria POLYGON ed avente quali campi del dbf:
o Left: tipo stringa valorizzato col codice univoco del fotogramma di sinistra;
o Right: tipo stringa valorizzato col codice univoco del fotogramma di destra;
o Strip: tipo stringa valorizzato col codice della strisciata a cui il modello appartiene
- File shape del GSD “reale” (ricavato calcolando la dimensione del pixel in corrispondenza di ciascun vertice secondo la formula “GSD = h * p / f “ dove GSD è dimensione del pixel in unità metriche (micron), h è la quota rispetto al suolo, p è la dimensione del pixel del sensore della fotocamera ricavata dal certificato (micron) ed f è la lunghezza focale della fotocamera ricavata dal certificato (metri), con geometria POINTZ ed avente quali campi del dbf:
o Photo: tipo stringa valorizzato col nome del fotogramma di appartenenza;
o Strip: tipo stringa valorizzato col nome della strisciata a cui il vertice appartiene.
Tutto quanto sopra previsto deve essere realizzato garantendo il rispetto dei tempi imposti da AGEA della programmazione delle attività.
La verifica e l'approvazione dei Grafici di Volo, quali risultanti dai dati reali acquisiti dalla strumentazione di bordo ed a terra, e dalle immagini consegnate (in termini di efficace copertura dell'area da rilevare, rispetto delle specifiche previste e di qualità dei fotogrammi) è condizione per la successiva attivazione dei processi di ortoproiezione (ortoimmagini tematiche alla scala 1:5.000 con pixel medio di 20 cm).
Art. 19.6 Requisiti della strumentazione a bordo - Sistema GNSS
E' richiesta la determinazione diretta dei centri di presa durante la ripresa ed è prescritto l'uso di un ricevitore GNSS, a doppia frequenza, dotato di input fotogrammetrico capace di memorizzare, tramite opportuna interfaccia, un impulso emesso dalla camera all'istante di scatto; quest'ultimo va determinato con incertezza non superiore al millesimo di secondo.
L'acquisizione dei dati GNSS deve essere eseguita con una frequenza di misura superiore o uguale a 1 Hertz, con ricezione continua di almeno 5 satelliti e PDOP ≤ 5.
Il rilievo dovrà essere corredato da una relazione che illustri le modalità di misura impiegate per la determinazione, con camera in assetto normale (φ, ω e k nulli), del vettore congiungente il centro di presa e il centro di fase dell'antenna GNSS (lever arm), le componenti del vettore nel sistema immagine e i relativi s.q.m.
Le componenti planimetriche relative alla posizione del centro di fase dell’antenna rispetto al centro di presa della camera fotogrammetrica devono essere preferibilmente entro 0,90 m, se la camera fotogrammetrica è abbinata a una piattaforma stabilizzatrice.
Per la validità del volo di ripresa di ciascun blocco occorre che, per almeno il 90% dei fotogrammi, sia possibile ricostruire la posizione del centro di fase dell'antenna all'istante di scatto dal trattamento GNSS delle misure di fase. In nessun caso è ammissibile che per una strisciata di bordo di un blocco risultino indeterminati più di cinque fotogrammi consecutivi o più del 30% delle posizioni. Qualora le condizioni di cui sopra non siano rispettate, il volo dovrà essere ripetuto per le strisciate con le lacune più numerose, fino a rientrare nei limiti di cui sopra, ovvero si dovranno effettuare le operazioni di appoggio a terra necessarie per l’integrazione dei dati mancanti.
Deve essere prevista la consegna di:
- file in formato RINEX prodotto dal ricevitore a bordo dell'aereo relativo all'intera missione (file delle osservazioni e file della navigazione);
- file in formato RINEX relativi ai dati delle stazioni a terra (file delle osservazioni e file della navigazione, per ogni stazione). Nel caso tali file siano stati tagliati per fasce orarie, ogni stazione darà luogo ad una coppia di file per ogni ora di durata della missione.
Art. 19.7 Requisiti della strumentazione a bordo - Sistemi Inerziali
E' richiesto l'uso di sistemi inerziali (IMU) per la determinazione dei parametri angolari di orientamento esterno di ciascun fotogramma, essi devono essere caratterizzati da s.q.m. non superiore a ± 0.005 gradi decimali per ω e φ non superiore a ± 0.008 gradi decimali per k.
Dal trattamento dei dati rilevati dai sensori inerziali deve essere possibile la determinazione dei parametri angolari di orientamento esterno nel rispetto delle stesse percentuali definite per le coordinate dei centri di presa; in caso contrario si procederà analogamente a quanto ivi disposto.
Il complesso delle attrezzature fotogrammetriche (camera da presa + sistema GNSS/IMU) deve essere sottoposto a calibrazione prima dell’esecuzione dei voli.
Il rilievo dovrà essere corredato da una relazione che illustri le modalità di misura impiegate nella calibrazione del sistema inerziale.
I dati di posizione e assetto determinati dall’uso di sistemi GNSS/IMU devono essere corredati da una relazione che illustri le modalità di misura impiegate per la determinazione, con camera in assetto normale (φ, ω e k nulli), dei vettori congiungenti il centro di presa, il centro di fase dell'antenna GNSS e l’origine del sistema inerziale, le componenti dei vettori nel sistema immagine e i relativi sqm.
I parametri di orientamento esterno saranno sottoposti a verifica di consistenza interna mediante il confronto tra le coordinate di punti nelle zone di sovrapposizione tra modelli consecutivi e tra modelli appartenenti a strisciate contigue, determinati in ciascun modello formato indipendentemente con i parametri dei fotogrammi che lo compongono.
Art. 19.8 Strumentazione a terra
Durante le riprese devono essere attivati sul terreno almeno tre ricevitori con le medesime caratteristiche di quello a bordo.
In accordo con quanto scritto in precedenza, la rete GNSS di terra deve essere progettata in modo tale da:
a. avere i ricevitori posti su vertici IGM95 o su vertici determinati mediante la misura di almeno due linee di base che li colleghino ai più vicini vertici della rete IGM95 (per i quali siano disponibili le coordinate nel sistema di riferimento ETRF2000 - epoca 2008.0 - materializzato dalla RDN), o su vertici determinati mediante la misura di almeno due linee di base che li colleghino ai vertici della rete IGM95 o stazioni permanenti possibilmente inquadrate nella RDN e siano collegati alla rete di stazioni permanenti delle Regioni e Provincie Autonome ove presenti;
b. ciascuno deve tracciare almeno 5 satelliti tra quelli ricevuti sull’aereo;
c. coprire omogeneamente l’area di acquisizione;
d. non avere ricevitori posti tra di loro ad una distanza inferiore a 10 Km;
e. non superare i 50 Km (a seconda dalle condizioni atmosferiche previste durante l’acquisizione) di distanza tra il vettore aereo e il ricevitore fisso più vicino. I dati delle suddette stazioni devono essere corredati con file ancillari in cui vengono riportate le coordinate di tutti i ricevitori utilizzati con accuratezza centimetrica. Possono essere utilizzate stazioni permanenti disponibili nella zona del volo e già inquadrate nel sistema di riferimento ETRF2000 (epoca 2008.0).
Le quote ortometriche H devono provenire dalla trasformazione delle quote ellissoidiche secondo il più recente modello geoidico ITALGEO.
Poiché le stazioni di riferimento a terra consentono di determinare tre soluzioni indipendenti per ciascun centro di presa, è possibile, giustificando le scelte fatte, definire la posizione impiegando una combinazione lineare delle tre posizioni o una soluzione di rete GNSS.
I dati misurati dalla strumentazione, GNSS – IMU hanno lo scopo di alleggerire il processo di orientamento delle immagini. E' quindi fondamentale che l'accuratezza di questi possa essere certificata e verificata. In particolare per quanto riguarda il sistema GNSS la ditta dovrà fornire il tracciato RINEX del ricevitore di bordo relativo all'intera durata della missione e con intervallo di campionamento possibilmente inferiore al secondo. Dovrà inoltre fornire i file RINEX registrati dalle stazioni a terra utilizzate. Questi dovranno coprire temporalmente tutta la durata della missione ed avere un intervallo di campionamento non superiore ad 1 secondo.
Art. 19.9 Processamento dei dati per la produzione di ortofoto tematiche in scala 1:5.000
Art. 19.9.1 Preprocessamento - Generazione delle immagini digitali da processare
Il processo per passare dal dato acquisito dalla camera alle singole immagini finali dovrà essere gestito secondo le seguenti indicazioni:
- assemblaggio di output da diversi obiettivi per la generazione di un’unica immagine;
- data fusion tra bande multispettrali e immagine pancromatica;
- processamento radiometrico per esaltare la leggibilità delle immagini.
Le immagini generate devono essere caratterizzate da una codifica univoca. Qualsiasi dato associato all’immagine (ad esempio i parametri di orientamento) deve essere in linea con la
codifica definita. Non è ammesso che una stessa immagine, appartenente allo stesso progetto, abbia codici differenti.
Nella fase di processamento delle immagini è richiesto di massimizzare le successive attività di produzione delle ortofoto producibili, anche al di fuori dell’area di interesse, sulla base del volo realmente effettuato. Non è ammesso l'utilizzo di immagini derivanti da altri progetti o relativi ad incarichi precedenti per completare le ortofoto parziali.
Art. 19.9.2 Data fusion
Il processo di data fusion viene applicato per quella tipologia di sensori che, partendo da immagini pancromatiche a risoluzione maggiore e immagini multispettrali acquisite a risoluzione minore, impiegano algoritmi di pansharpening per generare, via software, delle immagini multispettrali alla risoluzione dell’immagine pancromatica. Questo processo può essere realizzato con algoritmi diversi, che producono risultati diversi, privilegiando maggiormente l’aspetto radiometrico o quello geometrico. In ogni caso, la procedura di data fusion dovrà:
- preservare i colori delle immagini multispettrali;
- non introdurre saturazioni che alterino la leggibilità dell’immagine;
- non presentare viraggi verso tonalità diverse da quelle originali (in particolare viraggi verso il blu della vegetazione);
- non introdurre differenze radiometriche significative tra immagini consecutive della stessa strisciata;
- non degradare la risoluzione geometrica originaria dell’immagine pancromatica.
Art. 19.9.3 Processamento radiometrico
Il processamento radiometrico ha come obiettivo la realizzazione di immagini a 8 bit per ciascuna banda (RGB + NIR) di input per la fase di ortoproiezione, mosaicatura e restituzione. Le immagini devono essere processate in modo da aumentarne la leggibilità e ridurre e compensare le differenze sia radiometriche che di illuminazione tra le varie immagini appartenenti alla stessa strisciata o volati nel corso della stessa missione di acquisizione.
Essendo il processamento radiometrico applicabile anche in sede di mosaicatura, in questa fase esso potrà essere più o meno spinto.
In ogni caso, il processamento radiometrico in generale dovrà:
- non introdurre saturazioni verso i valori più alti che compromettano irreversibilmente la leggibilità dell’immagine;
- consentire la corretta discriminazione di elementi territoriali all’interno delle zone più scure, quali quelle d’ombra, senza saturare su valori bassi l’immagine;
- deve essere garantita la massima riduzione dei fenomeni di hotspot;
- mantenere il più possibile inalterati i colori delle immagini, limitandosi alle sole modifiche della luminosità e del contrasto, e correggendo solo eventuali viraggi verso una tonalità dominante;
- non appiattire eccessivamente la dinamica delle singole immagini.
Art. 19.9.4 Processamento dati GNSS/IMU
Una volta terminata la fase di acquisizione dei fotogrammi è di primaria importanza il corretto processamento dei dati di navigazione (GNSS/IMU) registrati a bordo. In particolare, questa fase può essere sinteticamente suddivisa attraverso l’esecuzione di tre step consecutivi:
1. Raw data ingestion (GNSS/IMU di bordo e GNSS di terra): download e analisi di qualità dei dati grezzi di navigazione registrati a bordo e a terra durante l’acquisizione;
2. DGNSS processing: elaborazione DGNSS dei dati GNSS di bordo mediante la rete di stazioni di riferimento dislocate a terra;
3. DGNSS/IMU data fusion: fusione dei dati DGNSS e IMU.
L’obiettivo finale, in accordo con quanto scritto in precedenza, consisterà nella produzione di un documento di testo in cui siano disponibili, per ogni istante di acquisizione della fotocamera:
- le coordinate del centro di presa (E,N,H) con accuratezza ENH ≤ ± 0,20 m (dove E e N sono le coordinate piane nel sistema cartografico di riferimento e H l’altezza ortometrica);
- i parametri di orientamento dei fotogrammi (ω,φ,k) con la seguente accuratezza:
o ω ≤ ± 5 mdeg;
o φ ≤ ± 5 mdeg;
o k ≤ ± 8 mdeg.
Art. 19.9.5 Dati ausiliari
I dati ausiliari, certificati, necessari alla produzione del ortofoto sono:
- DTM;
- punti di Appoggio;
- CTR vettoriale;
- grigliati IGM – Versione GK2;
- accesso ai dati delle stazioni GPS permanenti dove presenti;
E’ a carico del Committente la fornitura dei dati ausiliari, opportunamente certificati (almeno 60 giorni prima dell’inizio delle riprese aeree), che consentano la produzione del prodotto richiesto secondo le tolleranze e le specifiche richieste. I dati ausiliari propedeutici alla realizzazione delle ortoimmagini che AGEA fornirà alle Ditte saranno esclusivamente quelli resi disponibili dall’IGM e dalle Regioni e Provincie Autonome attraverso il CISIS.
Art. 19.9.6 Punti di appoggio e di controllo
I punti di appoggio (GCP) da utilizzare per il calcolo della Triangolazione Aerea devono essere misurati mediante rilievo in campagna con metodologia satellitare. Non è ammesso l’impiego di punti desunti da cartografia tecnica preesistente.
È richiesta l’acquisizione anche di altri punti, detti punti di controllo (CP), che verranno utilizzati non in fase di stima dei parametri di orientamento, ma per fornire un utile controllo di precisione del prodotto finale. Il numero e la distribuzione dei GCP e dei CP deve essere tale da garantire il rispetto delle precisioni del prodotto da generare.
Per quanto riguarda i primi ne devono essere misurati non meno di una decina per blocco o sottoblocco di immagini da inquadrare, per i secondi il loro numero, distribuito uniformemente nell’area di interesse, deve essere tale da consentire una analisi statistica significativa.
Per i punti ottenuti tramite rilievi a terra, sono prescritte le seguenti accuratezze: E,N = ± 0,05 m; H = ± 0.15 m. Ciascun punto impiegato dovrà essere descritto tramite una monografia contenente le seguenti informazioni:
- identificativo del punto;
- coordinate geografiche;
- modalità di misura;
- schizzo o foto, prospettica o nadirale, per consentire l’identificazione univoca del punto sulle immagini.
Art. 19.9.7 Orientamento delle immagini da aereo mediante TA
La Triangolazione Aerea (TA) avrà come input immagini preprocessate radiometricamente, corredate dell’orientamento iniziale calcolato in fase di preprocessamento.
La metodologia di calcolo adottata dovrà essere quella rigorosa ed a stelle proiettive.
Il blocco che insiste sulla totalità del territorio oggetto del rilievo può essere suddiviso in sotto-blocchi aventi mutua sovrapposizione, costituiti da almeno un migliaio di immagini ciascuno a meno di particolari situazioni da concordare con la Direzione Lavori.
Il risultato della compensazione, per ciascun sotto-blocco, è ritenuto accettabile quando gli scarti sui punti sono inferiori ai seguenti valori:
b. scarti residui sui punti di appoggio (GCP) ottenuti nella fase di TA per le finalità di AGEA:
o 0.80 metri CE95% in planimetria;
o 0.90 metri LE95% in altimetria;
c. scarti residui sui punti di controllo (CP) ottenuti nella fase di TA per le finalità di AGEA:
o 1.50 metri CE95% in planimetria;
o 1.80 metri LE95% in altimetria.
x. xxxxxx residui sui punti di appoggio (GCP) ottenuti nella fase di TA da realizzare a cura dell’IGM:
o 0.60 metri CE95% in planimetria;
o 0.50 metri LE95% in altimetria;
e. scarti residui sui punti di controllo (CP) ottenuti nella fase di TA da realizzare a cura dell’IGM:
o 0.70 metri CE95% in planimetria;
o 0.60 metri LE95% in altimetria;
x. xxxxxx residuo su punti di legame e di appoggio nella lettura delle immagini :
o 1 pixel.
Le precisioni (s.q.m.) con cui determinare i parametri di orientamento esterno delle immagini sono almeno le seguenti:
a. Coordinate del centro di presa:
o E, N, H = ±0.20 m;
b. parametri angolari di orientamento dei fotogrammi:
o φ, ω = ± 6 mdeg;
o k = ± 8 mdeg.
Art. 19.10 Documentazione da produrre
Art. 19.10.1 Documentazione da produrre dopo il volo
Nella tabella di seguito si elencano i Deliverable da produrre dopo il volo, consegnare su supporto digitale (hard disk rimovibili, DVD, ecc.) e sottoscrivere digitalmente.
Tabella d - Documentazione da produrre dopo il volo
ID | Descrizione del Deliverable |
1 | Relazione descrittiva delle procedure seguite |
2 | Verbale di controllo di qualità interna del volo che contenga i punti indicati nei controlli di qualità |
3 | Fotogrammi in formato nativo digitale(raw) (vedi specifiche e prodotti previsti in “Requisiti delle immagini numeriche”) |
4 | Report di calibrazione del sistema GNSS/IMU prima dell’inizio attività e dopo il volo |
5 | Relazione descrittiva delle procedure eseguite per la misura dei lever arm |
6 | Autocertificazione della data di volo |
7 | Certificato di taratura della camera fotogrammetrica |
8 | Relazione sulla verifica dell’assenza di neve e nuvole nelle immagini |
9 | Relazione sulla verifica di completezza della copertura stereoscopica, in forma grafica e tabellare |
10 | Piano di volo |
11 | Grafico delle strisciate, allestito per ciascuna giornata di volo, in formato DXF o SHP, con indicazione del codice identificativo di ciascun fotogramma e della sua copertura effettiva (tenuto conto della morfologia del terreno) |
12 | File in formato SHP secondo le specifiche del National Core (Vedi Regole tecniche DM 2011) contenenti le informazioni relative ai grafici di volo per l'intero territorio servito: - assi di volo - centri di presa - abbracciamento al suolo di tutti i fotogrammi |
13 | File TXT nel quale per ogni fotogramma acquisito sia possibile leggere: - lo xxxxx.XX (numero sequenziale utilizzato come identificativo della strisciata a cui appartiene il fotogramma); - il xxxxx.XX (numero sequenziale utilizzato come identificativo del fotogramma) e per ogni immagine: o le coordinate del centro di presa (E , N , H) o i parametri angolari di orientamento (φ, ω e k) o la data di presa o l’ora di presa |
14 | File contenente tutti i dati di acquisizione del sistema IMU |
Art. 19.10.2 Documentazione da produrre dopo il processamento
Nella tabella di seguito si elencano i Deliverable da produrre dopo il processamento, consegnare su supporto digitale (hard disk rimovibili, DVD, ecc.) e sottoscrivere digitalmente.
Tabella e - Documentazione da produrre dopo il processamento
ID | Descrizione del Deliverable |
15 | Immagini in formato .tif non compresso, a 8 o a 16 bit, processate radiometricamente |
16 | Relazione contenente il tabulato del calcolo di Triangolazione Aerea contenente: - indicazioni sulla struttura del blocco (numero di strisciate, di fotogrammi, numero di punti di appoggio planimetrici ed altimetrici, numero di punti di controllo, numero medio di punti di passaggio per fotogramma) - file di testo contenente l'elenco dei fotogrammi e dei relativi parametri calcolati: nome_foto, X, Y, Z ,ω, φ, Κ - parallassi residue - coordinate plano-altimetriche e deviazioni standard dei punti di legame - scarti nelle coordinate plano-altimetriche, deviazioni standard dei GCP - scarti nelle coordinate plano-altimetriche e deviazioni standard dei XX |
00 | Relazione contenente le monografie e la documentazione di tutti: - i punti di appoggio (GCP) - i punti di controllo (CP) utilizzati - le stazioni GNSS a terra - le stazioni permanenti utilizzate Le monografie dei GCP e dei CP devono contenere le seguenti informazioni: - codice univoco attribuito al punto (i primi sei caratteri del codice devono corrispondere al codice ISTAT del comune in cui il punto ricade) - immagine fotografica del particolare - schizzo della zona con evidenziato il particolare misurato - coordinate del punto (Geografiche, proiettate UTM32\33 con quota ellissoidica ed ortometrica - descrizione atta a facilitare la collimazione del particolare - elenco dei fotogrammi in cui esso appare - ciascuna monografia corredata di un file DBF contenente il codice univoco, le coordinate del punto e la descrizione riportata nella monografia (max 255 caratteri). |
Art. 19.10.3 Metadati
I metadati sono parte integrante dei dati che caratterizzano il prodotto finale e quelli intermedi.
I metadati dovranno essere redatti secondo quanto riportato nel DM 10 novembre 2011 “Regole tecniche per la definizione del contenuto del Repertorio nazionale dei dati territoriali, nonché delle modalità di prima costituzione e aggiornamento dello stesso ”. Ogni dataset dovrà essere accompagnato dal relativo metadato in formato .XML. Qualora sia necessario l’Amministrazione metterà a disposizione sia un esempio di metadato in formato .XML sia il supporto tecnico per la corretta valorizzazione delle informazioni richieste.
Nella tabella di seguito si elencano i Deliverable da produrre, consegnare su supporto digitale (hard disk rimovibili, DVD, ecc.) e sottoscrivere digitalmente.
Tabella f - Documentazione da produrre per i metadati
ID | Descrizione del Deliverable |
18 | Relazione contenente le monografie di tutti i materiali, intermedi e finali, oggetto di fornitura, redatte in aderenza alle norme di cui ai [Riferimenti 12, 13 e 14] nonché le risultanze del loro inserimento nel Repertorio predisposto dall’Agenzia per l’Italia Digitale (gestione ex DigitPA) e xml da inserire nel Geopotale Nazionale. |
Art. 19.11 Controllo della qualità e collaudo Art. 19.11.1 Controllo della strumentazione
La camera fotogrammetrica e il velivolo devono rispondere alle prescrizioni descritte in precedenza. I vari controlli devono essere effettuati attraverso il certificato di calibrazione o per mezzo della calibrazione su idoneo poligono di volo.
Il sistema di georeferenziazione diretta delle immagini fotogrammetriche deve essere calibrato prima e dopo l’esecuzione del volo in oggetto. La verifica di questa fase si attua analizzando i report di calibrazione del sistema GNSS/IMU effettuati prima e dopo il volo.
Le verifiche devono essere effettuate attraverso l’esame dei report relativi al materiale, alla strumentazione e alle elaborazioni.
Art. 19.11.2 Collaudo dei voli
Le operazioni di collaudo devono comprendere il collaudo dei parametri caratterizzanti le fasi intermedie (collaudo in corso d’opera) e di quelli stabiliti per il prodotto finale (collaudo finale). Devono inoltre comprendere il controllo della strumentazione utilizzate e delle modalità operative.
La validazione dovrà essere effettuata, pertanto, attraverso:
- un controllo di qualità sulle fasi intermedie (Collaudo in corso d’opera);
- un controllo di qualità sul prodotto finale (Collaudo Finale).
Qualora non sia possibile eseguire da parte della committenza la fase dei collaudi previsti in corso d’opera (collaudi sulle fasi intermedie), il prodotto verrà accettato esclusivamente sulla base dei controlli di qualità sul prodotto finale. Saranno oggetto delle operazioni di collaudo:
- risultanze del controllo di qualità interna del volo;
- collaudi in corso d’opera (qualità delle fasi intermedie);
- il piano di volo ed il suo rispetto in fase esecutiva;
- i certificati di calibrazione disponibili aggiornati;
- i periodi nei quali è stato effettuato il volo;
- la verifica della continuità nella copertura stereoscopica del territorio fotografato e della corrispondenza fra strisciate eseguite e progettate;
- l'eventuale presenza di copertura nuvolosa;
- il controllo preliminare della scala minima di tutti i fotogrammi, dei ricoprimenti longitudinali e trasversali, dei parametri angolari di volo;
- il controllo della dimensione a terra dei pixel, GSD, e la copertura nuvolosa e delle ombre da esse riportate secondo le tolleranze richieste ;
- il controllo dei tabulati di triangolazione;
- il controllo dell’orientamento dei fotogrammi;
- il controllo della qualità geometrica e radiometrica delle singole immagini;
- il formato del dato;
- la codifica;
- per tutte le immagini la presenza della data e ora della presa;
- le parallassi residue nella formazione del modello, che non devono superare in nessun punto ± 10 μm.
In particolare il collaudo consisterà nell’analisi dei documenti di post-elaborazione e nella verifica mediante restituzione delle coordinate di almeno cinque punti determinati con operazioni di posizionamento GNSS a terra, nonché la verifica dei valori assoluti da ricalcolare in modo indipendente e delle variazioni tra fotogrammi contigui dei parametri angolari di orientamento esterno, per un numero di immagini in percentuale non inferiore al 5% del totale delle immagini oggetto della presa.
Art. 19.11.3 Collaudo dei dati GNSS/IMU
In fase di collaudo verranno verificati:
a. la qualità dei dati grezzi di navigazione mediante:
o analisi dei dati IMU (ricerca di eventuali data-gap);
o analisi dei dati GNSS (ricerca di eventuali data-gap o errate temporizzazioni, numero e affidabilità dei satelliti osservati);
o analisi dei file ancillari dove vengono memorizzati gli istanti di acquisizione delle immagini registrate (ricerca di eventuali data-gap o errate temporizzazioni);
o i report delle misure delle baseline effettuate in campagna e le relative schede di stazione;
b. la qualità dell’output prodotto durante la fase di DGNSS processing:
o analisi dei dati GNSS di input ;
o numero e affidabilità dei satelliti impiegati;
o verifica delle misure delle baseline utilizzate;
o analisi dell’accuratezza del dato di output;
o le accuratezze delle coordinate dei centri di presa della camera fotogrammetrica stimate in fase di elaborazione devono soddisfare i limiti precedentemente indicati;
o il calcolo di compensazione.
Le acquisizioni della strumentazione GNSS devono permettere un corretto posizionamento cinematico del velivolo entro le accuratezze stabilite. In particolare occorre analizzare:
- la bontà delle configurazioni satellitari del ricevitore GNSS posto sul velivolo e dei ricevitori a terra (almeno 3) coperture satellitari con almeno 5 satelliti e andamento del PDOP con valori sempre minori di 5;
Art. 19.11.4 Collaudo della Triangolazione Aerea
In fase di collaudo saranno verificati:
- gli algoritmi adoperati;
- le parallassi residue;
- l’analisi delle deviazioni standard sui punti di legame;
- le operazioni di orientamento, tramite l’analisi dei residui dei punti di appoggio e di controllo.
Art. 19.11.5 Collaudo dei Punti di Appoggio impiegati
In fase di collaudo saranno verificati:
- il numero di punti di appoggio (GCP) adoperati per blocco o sotto-blocco;
- la posizione dei GCP all’interno del blocco o sotto-blocco;
- gli scarti dei GCP per blocco o sotto-blocco ;
- il numero di punti di appoggio (CP) adoperati per blocco o sotto-blocco;
- la posizione dei CP all’interno del blocco o sotto-blocco;
- gli scarti dei CP per blocco o sotto-blocco .
Il Collaudatore potrà effettuare, qualora ritenuto necessario, misure di campagna per determinare le coordinate plano-altimetriche di CP allo scopo di verificare autonomamente gli scarti per ognuno dei blocchi o sotto-blocchi.
Art. 19.11.6 Completezza dei dati
In fase di collaudo si verificherà che:
- tutta l’area sia coperta da dati immagine in modo stereoscopico;
- tutta la documentazione a corredo di ciascun immagine sia stata prodotta;
- tutta la documentazioni ausiliaria richiesta (esempio: certificati di calibrazione, piani e grafici di volo, ecc.) siano stati consegnati;
- la nomenclatura sia esatta e univoca;
- i formati adottati siano quelli previsti.
Art. 19.11.7 Relazioni di collaudo in corso d’opera e colludo finale
Al termine di ciascuna operazione di collaudo, in corso d’opera e finale di ciascun lotto, il Collaudatore invierà alla Direzione dei Lavori, che ne trasmetterà copia alla Ditta appaltatrice, una relazione dettagliata delle risultanze positive o negative delle verifiche eseguite.
Eventuali risultanze negative dei collaudi effettuati in corso d’opera saranno comunicate contestualmente all’operazione di verifica al fine di permettere per tempo e senza ulteriori oneri l’adeguamento della fase in corso d’opera.
Successivamente alla consegna definitiva e al collaudo positivo di tutti gli elaborati relativi alle singole fasi operative, verrà redatto il verbale di collaudo finale.
Il Collaudatore provvederà anche a misurare, in contradditorio con la Ditta esecutrice, la superficie totale effettivamente rilevata.
Art. 20 Fornitura di fotogrammi geolocalizzati realizzati mediante camere per la ripresa obliqua, nel limite massimo di circa 15.000 Kmq nelle zone urbane per ciascun anno
La finalità è quella di poter disporre la fornitura di servizi professionali per la consegna in licenza d’uso di immagini aeree oblique digitali atte principalmente alla visualizzazione delle facciate dei fabbricati, di zone di interesse ambientale con pareti sub-verticali (cave, discariche, frane, ecc.) e di alcuni aspetti agricoli richiesti dalla nuova regolamentazione comunitaria.
La superficie complessiva ammonta a 45.000 kmq ed è posizionata in tutto il territorio nazionale per i centri urbani di proprio interesse.
Della superficie complessiva, di norma ogni anno sarà eseguita 1/3, secondo le istruzioni dell’AGEA.
Art. 20.1 Tipologia della fornitura
Le attività prevedono oltre alla acquisizione di immagini nadirali RGB+NIR con risoluzione media del pixel di 20cm per la realizzazione delle ortofoto tematiche alla scala 1:5.000, l’acquisizione di immagini oblique RGB, anch’esse con risoluzione media del pixel di 20cm.
Le singole fasi per la realizzazione delle attività sono le seguenti:
a) Acquisizione di immagini aeree oblique
b) Controllo qualità delle immagini
c) Inquadramento delle immagini oblique
d) Utilizzo dei punti di controllo a terra
e) Creazione della libreria di immagini oblique
Art. 20.2 Specifiche tecniche
Immagini oblique digitali minimo 21MP
Art. 20.2.1 Camera digitale
Un sistema a frame multi camera preferibilmente composto da 5 camere dovrà essere usato per l’esecuzione della ripresa aerea obliqua; in caso di utilizzo di 3 camere, il sistema dovrà prevedere 3 prospettive di visualizzazione (nadir, nord e sud).
Le 5 camere devono essere posizionate in modo che 4 di esse formano col nadir (asse verticale) un’ angolo (obliquo) di almeno 40° ed una deve essere posizionata in posizione verticale
Le immagini digitali di questa camera devono avere almeno 5 prospettive di visualizzazione (nadir, est, ovest, nord e sud)
La ripresa aerea obliqua deve essere acquisita con camera digitale di precisione adeguatamente calibrata. La camera digitale obliqua da usare per le riprese fotogrammetriche deve essere geometricamente e radiometricamente calibrata dal costruttore. L’impresa esecutrice deve essere in possesso del certificato di calibrazione prima dell’inizio delle riprese.
Sul certificato di calibrazione deve essere riportato il costruttore o la ditta che ha effettuato la calibrazione, la data di calibrazione, i numeri di matricola della camera e delle lenti, la dimensione del pixel, la focale, le distorsioni radiali
Le 5 camere devono essere integrate con un sistema GPS cinematico inerziale che permetta la ricezione e la registrazione dei segnali satellitari nelle frequenze L1 e L2 con codici di fase P e C/A e le variazioni di assetto angolare e di velocità con una frequenza di almeno 200 Hz.
Art. 20.2.2 Acquisizione di immagini aeree oblique
Questa fase comprende:
La progettazione preliminare del piano con l’utilizzo di un modello digitale del terreno in modo da garantire una copertura totale delle 5 camere dell’area di interesse
Acquisizione dei fotogrammi durante la fase di volo con l’utilizzo di un software in grado di segnalare immediatamente eventuali anomalie del sistema, e nello stesso tempo in grado di controllare in real-time l’esatta posizione dei punti di scatto e la qualità delle immagini
Acquisizione della traiettoria GPS-INS con l’informazione relativa al tempo di scatto di ogni singolo fotogramma;
Art. 20.2.3 Controllo qualità delle immagini
Consiste principalmente nel controllo della copertura dopo la fase di acquisizione, in modo da pianificare se necessario eventuali rivolati;
Art. 20.2.4 Inquadramento delle immagini oblique
Consiste nel calcolo degli orientamenti esterni (E,N,Q,Omega,Phi,Kappa) di ogni fotogramma. In fase di post-processing si devono utilizzare i dati GPS-INS provenienti dall’aereo e le stazioni GPS di terra inquadrate nella Rete Dinamica Nazionale. In questa fase devono essere anche applicati i valori di calibrazione (Boresight Angles), derivanti dal volo di calibrazione del sistema che deve essere effettuato ogni 2 mesi e ogni qualvolta il sistema venga installato su un aeromobile differente;
Art. 20.2.5 Utilizzo dei punti di controllo a terra
Come punti di controllo verranno utilizzati gli stessi punti che si usano per il controllo delle ortofoto tematica a 20cm (IGM95, Reti di raffittimento Regionali, eventuali punti misurati in campagna con metodologia GPS);
Art. 20.2.6 Creazione della libreria di immagini oblique
Comprende:
Aggiustamento radiometrico delle singole immagini, in modo da rendere il più omogeneo possibile il dataset delle 5 immagini (oblique e nadirali)
Georefenzazione delle immagini utilizzando gli orientamenti esterni e il DTM del terreno
Creazione metadati, contenenti tutte e informazioni relative a ciascun immagine (data e tempo di scatto, risoluzione ….);
Le precisioni (s.q.m.) con cui determinare i parametri di orientamento esterno delle immagini sono le seguenti:
a. Coordinate del centro di presa: E, N, H = ±0.20 m;
b. parametri angolari di orientamento dei fotogrammi:
φ, ω = ± 6 mdeg; k = ± 8 mdeg.
Lo s.q.m. sui punti di controllo (GCP) nella libreria finale delle immagini oblique sarà ritenuto accettabile se inferiore a 1.50 m in planimetria e altimetria
Art. 21 Catalogo degli strumenti di telerilevamento.
Gli strumenti di telerilevamento sono i seguenti:
a) Velivoli
b) Camera digitale Vexcel UltraCam Xp
c) Sensore multispettrale Daedalus
d) Sensore iperspettrale SIM-GA
e) Sensore X-band SAR AeS-1
f) Laser altimetrico Optech ALTM Gemini
Il segmento di volo del sistema TELAER è costituito da due velivoli indicati nella tabella seguente.
Velivolo | Descrizione |
Learjet 35A | - Propulsione: due turbofan Garret T731 - Apertura alare: 12.03 m - Lunghezza: 14.83 m - Altezza: 3.73 m - Carico utile: 1361 kg - Max. massa al decollo: 8310 kg - Max. velocità operativa: ~800 km/h - Autonomia: ~4000 km |
Vulcxxxxx XX00XX – 600 Viator | - Propulsione: due turboelica - Apertura alare: 12 m - Lunghezza: 11.27 m - Altezza: 3.63 m - Carico utile: 768 kg - Max. velocità operativa: 340 km/h - Autonomia: 950 km |
Tabella 7: Caratteristiche degli aeromobili
I sensori che appartengono al sistema TELAER, utilizzati per le configurazioni in precedenza illustrate, presentano caratteristiche di osservazione diversificate, per consentire di effettuare missioni in grado di coprire differenti aree di utilizzazione e nell’ottica di acquisire il più ampio spettro di informazioni sullo stato dell’ambiente osservato.
Art. 21.2 Camera digitale Vexcel UltraCam Xp
Art. 21.3 Sensore multispettrale Daedalus
Art. 21.4 Sensore iperspettrale SIM-GA
Art. 21.5 Sensore X-band SAR AeS-1
Art. 21.6 Laser altimetrico Optech ALTM Gemini
Allegato I - Definizione strutture dati per la consegna di assi di volo, centri di presa e impronta al suolo fotogrammi
Da utilizzarsi per la verifica e validazione del Piano di Volo (propedeutica alla esecuzione dei rilievi) e per la consegna e collaudo della Fornitura (dopo la effettuazione dei rilievi)
CLASSE: Asse di volo (A_VOLO – 000301) – file linee PPPPPP_ A_VOLO_PV.SHP (nel caso di Piano di Volo) e PPPPPP_ A_VOLO.SHP (nel caso di consegna prodotti)
Definizione
Asse della ripresa aerea
Figura
Gli assi di una ripresa aerea
NC | Nome campo SHP | Descrizione | Formato | Note |
00030101 | A_VOL_ENTE | ente realizzatore | String(100) | Ente che ha curato la realizzazione del rilievo |
00030102 | A_VOL_DT | ditta esecutrice | String(100) | Ditta esecutrice o ATI |
00030103 | A_VOL_RID | identificatore ripresa aerea | String(50) | PPPPPP = Codice di identificazione della ripresa aerea; assicura il collegamento tra le Classi "Assi di volo", "Centri di presa", "Abbracciamento al suolo del fotogramma" |
00030104 | A_VOL_CS | codice strisciata | String(50) | SSSS = Codice della strisciata (nel caso di Piano di Volo codice proposto) |
NC | Nome campo SHP | Descrizione | Formato | Note |
00030105 | A_VOL_DR | data ripresa | String(8) | Data della ripresa aerea (es.: 20120527) lasciare vuoto nel caso di Piano di Volo |
A_VOL_QT | quota volo | Real | Quota ellissoidica assoluta di volo (stimata nel caso del Piano di Volo, quota media della strisciata registrata dalla strumentazione di bordo nel caso della consegna prodotti) | |
A_VOL_CCM R | marca e denominazione camera fotogrammetrica | String(50) | Marca e denominazione camera fotogrammetrica (es.: Vexcel UltraCam-Xp) | |
00030107 | A_VOL_CCO D | codice camera fotogrammetrica | String(50) | Numero di codice (S/N) della camera fotogrammetrica (come riportato anche nel certificato di calibrazione fornito) |
00030108 | A_VOL_DSTP | distanza principale | Real | Distanza principale (o distanza focale) della camera fotogrammetrica |
00030109 | A_VOL_NFI | numero fotogramma iniziale | Integer | FFFF = Numero del fotogramma con il quale inizia la strisciata (nel caso di Piano di Volo corrisponde al numero proposto) |
00030110 | A_VOL_NFF | numero fotogramma finale | Integer | FFFF = Numero del fotogramma con il quale termina la strisciata (nel caso di Piano di Volo corrisponde al numero proposto) |
00030110 1 | A_VOL_ASS | Asse | GU_CPCur ve3D - Composite Curve 3D | Segmento indicante l'inizio e la fine della strisciata (programmato, nel caso di Piano di Volo, ricavato dalla strumentazione di bordo nel caso della consegna prodotti; è costituito dalla spezzata i cui vertici coincidono con i centri di presa. L'informazione altimetrica corrisponde alla quota ellissoidica (programmata nel caso di Piano di Volo, registrata dalla strumentazione di bordo nel caso della consegna dei prodotti) |
CLASSE: Centro di presa (CPRESA - 000302) – file punti PPPPPP_ CPRESA_PV.SHP (nel caso di Piano di Volo) e PPPPPP_ CPRESA.SHP (nel caso di consegna prodotti)
Definizione: Centri di presa dei singoli fotogrammi
NC | Nome campo SHP | Descrizione | Formato | Note | |
00030201 | CPRESA_ID | identificatore ripresa aerea | String(50) | PPPPPP = Codice di identificazione della ripresa aerea; assicura il collegamento tra le Classi "Assi di volo", "Centri di presa", "Abbracciamento al suolo del fotogramma" | |
00030202 | CPRESA_CS | codice strisciata | String(50) | SSSS = Codice della strisciata (nel caso di Piano di Volo codice proposto) | |
00030203 | CPRESA_NF | numero fotogramma | Integer | FFFF = Numero del fotogramma nell'ambito della strisciata (nel caso di Piano di Volo corrisponde al numero proposto) | |
00030206 | CPRESA_QTO | quota ortometrica | Real | Quota assoluta di volo ortometrica | |
00030208 | CPRESA_O | omega | Real | Componente di orientamento Omega espressa in gradi sessadecimali o deg | |
00030209 | CPRESA_P | phi | Real | Componente di orientamento Phi espressa in gradi sessadecimali o deg | |
00030210 | CPRESA_K | kappa | Real | Componente di orientamento Kappa espressa in gradi sessadecimali o deg | |
00030207 | CPRESA_QTE | quota ellissoidica | Real | Quota assoluta di volo ellissoidica | |
CPRESA_DR | data ripresa | String(8) | Data della ripresa aerea (es.: 20120527) lasciare vuoto nel caso di Piano di Volo | ||
CPRESA_OR | ora ripresa | String(6) | Ora della ripresa aerea (es.: 130942) lasciare vuoto nel caso di Piano di Volo | ||
000302101 | CPRESA_POS | Localizzazione | GU_Point3D - Point 3D | Geometria puntuale dei centri di presa. L'informazione altimetrica corrisponde alla quota ellissoidica (programmata nel caso di Piano di Volo, registrata dalla strumentazione di bordo nel caso della consegna dei prodotti) – vedi specifiche file |
PPPPPP.TXT |
I centri di presa saranno altresì forniti sotto forma di file di testo (campi separati da tabulazione e con riga di intestazione con i nomi dei campi) di nome PPPPPP.TXT con la seguente struttura:
photo ID | Px | py | pz | omega | phi | kappa | data | ora |
SSSS_FFFF (composizio ne degli identificativi di strisciata e fotogramma) | Coordinat a X del Centro di Presa (UTM- ETRF200 0 (Europea n Terrestrial Reference Frame 2000 all'epoca 2008.0) fuso 32 | Coordinata Y del Centro di Presa (UTM- ETRF2000 (European Terrestrial Reference Frame 2000 all'epoca 2008.0) fuso 32 | Coordinata ellissoidica Z del Centro di Presa (stima nel Piano di Volo, ricavata da strumentazio ne di bordo per la fornitura dei rilievi) | Component e di orientament o Omega (0 nel caso del Piano di Volo) espressa in gradi sessadecim ali o deg | Component e di orientament o Phi (0 nel caso del Piano di Volo) espressa in gradi sessadecim ali o deg | Component e di orientament o Kappa (0 nel caso del Piano di Volo) espressa in gradi sessadecim ali o deg | Data del rilievo (AAAAMMG G) (blank nel caso del Piano di Volo) | Ora del rilievo (HHMMS S) (blank nel caso del Piano di Volo) |
10_0419 | 602765.8 82 | 4865690.0 50 | 2481.712 | 0.12832 | 0.14000 | 0.00000 | 00020527 | 130942 |
18 | Relazione contenente le monografie di tutti i materiali, intermedi e finali, oggetto di fornitura, redatte in aderenza alle norme di cui ai [Riferimenti 12, 13 e 14] nonché le risultanze del loro inserimento nel Repertorio predisposto dall’Agenzia per l’Italia Digitale (gestione ex DigitPA) e xml per il Geoportale Nazionale.. |