Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Agenzia per la Coesione Territoriale Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo Ministero della Salute
Regione Puglia Sindaco del Comune di Bovino
Accordo di programma quadro Regione Puglia
“ AREA INTERNA - MONTI DAUNI”
Roma, aprile 2019
Premesse giuridiche nazionali e comunitarie
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso agli atti amministrativi”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 e successive modifiche, concernente “Regolamento recante semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contabili”;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1996 e successive modifiche, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale;
VISTO l’articolo 2, comma 203 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modifiche, che definisce gli strumenti di programmazione negoziata;
VISTA in particolare, la lettera c) del medesimo comma 203 che definisce e delinea i punti cardine dell’Accordo di Programma Quadro quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all’attuazione di una Intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’Accordo di Programma deve contenere;
VISTO l’articolo 15, comma 4, del decreto legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2, comma 203,
lettera b), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l’articolo 10, comma 5, del DPR 20
aprile 1994, n. 367;
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, recante “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
VISTA la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche, recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e controllo”;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
VISTA la Delibera CIPE del 21 marzo 1997 n.29, concernente la disciplina della programmazione negoziata ed in particolare il punto 1, lettera b), in cui è previsto che gli Accordi di Programma Quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti sub-regionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c), comma 203, dell’articolo 2 della legge n. 662/1996;
VISTO l’articolo 1, comma 245, legge 27/12/2013, n. 147, in cui si prevede che il monitoraggio degli interventi cofinanziati dall'Unione europea per il periodo 2014/2020, a valere sui fondi strutturali, sul FEASR e sul FEAMP, nonchè degli interventi complementari previsti nell'ambito dell'Accordo di partenariato finanziati dal Fondo di
rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, ai sensi del comma 242, è assicurato dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
VISTO l’articolo 1, comma 703, lett. l, legge 23/12/2014, n. 190, in cui si prevede che per la verifica dello stato di avanzamento della spesa riguardante gli interventi finanziati con le risorse del FSC, le amministrazioni titolari degli interventi comunicano i relativi dati al sistema di monitoraggio unitario di cui all'articolo 1, comma 245, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sulla base di un apposito protocollo di colloquio telematico;
VISTA la Delibera CIPE n. 9/2015 – punto 5, in cui si prevede che gli interventi della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese siano monitorati nella banca dati unitaria secondo le regole di monitoraggio delle risorse aggiuntive;
VISTA la Delibera CIPE n. 10/2015, in cui si prevede che le Amministrazioni titolari dei programmi di azione e coesione assicurano la rilevazione periodica dei dati di avanzamento finanziario, fisico e procedurale a livello di singola operazione, alimentando regolarmente il sistema unico di monitoraggio della Ragioneria generale dello Stato (RGS)-IGRUE;
VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;
VISTA la Delibera CIPE del 15 febbraio 2000, n. 12 (banca dati investimenti pubblici: codifica) che prevede l’approfondimento delle problematiche connesse all’adozione di un codice identificativo degli investimenti pubblici e la formulazione di una proposta operativa;
VISTA la Delibera CIPE del 27 dicembre 2002, n. 143 che disciplina le modalità e le procedure per l’avvio a regime del sistema CUP (Codice Unico di Progetto) in attuazione dell’articolo 11 della legge n. 3/2002 “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione”;
VISTA la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” e in particolare l’articolo 11 (Codice unico di progetto investimenti pubblici) che prevede che ogni nuovo progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione alla data del 1 gennaio 2003 sia dotato di un “Codice unico di progetto” che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatari richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE;
VISTO il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”, nonché il Regolamento di esecuzione ed attuazione, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 per le parti non ancora superate dai provvedimenti attuativi del predetto d.lgs n. 50/2016;
VISTO il Decreto Legislativo 19 aprile 2017, n. 56 recante “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”;
VISTA la Delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 14, con la quale sono state definite le procedure da seguire per la Governance degli APQ, ed in particolare il punto 1.1.2 che recita:
per ogni Accordo di programma quadro (APQ) viene inoltre costituito un "Tavolo dei Sottoscrittori”, composto dai firmatari o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dal Responsabile dell’APQ e dai sottoscrittori, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi o passaggio di interventi dalla sezione “programmatica “ a quella “attuativa;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti, anche attraverso la facoltà di modificare, mediante le risorse premiali, la quota di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori degli interventi.
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante “Legge di contabilità e finanza pubblica”, come modificata dalla legge 7 aprile 2011, n. 39;
VISTA la legge 13 agosto 2010, n.136, recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, ed in particolare l’art.3 riguardante la “tracciabilità dei flussi finanziari”;
VISTO il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2006, n. 233, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri;
VISTO il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e successive modifiche, recante “Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma dell’art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
VISTO il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125 (in G.U. 30/10/2013 n.255) e, in particolare, l’articolo 10 che istituisce l’Agenzia per la Coesione Territoriale, sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato e che stabilisce il riparto delle funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia;
VISTO il decreto legge 12 luglio 2018, n.86 convertito con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, che all’art. 4-ter reca riordino delle competenze dell’Agenzia per la Coesione Territoriale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 luglio 2014 (G.U. n. 191/2014), recante l’approvazione dello statuto dell’Agenzia per la Coesione Territoriale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 dicembre 2014 (G.U. n. 15/2015) che, in attuazione dell’art. 10 del citato decreto-legge n. 101/2013, istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Dipartimento per le Politiche di Coesione;
VISTA la Carta della governance multilivello in Europa, RESOL-V-012 adottata dal Comitato delle Regioni dell’UE il 3 aprile 2014;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
VISTO il Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;
VISTO il Regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione, del 25 febbraio 2014 , recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell'ambito dell'obiettivo Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione e recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell'ambito dell'obiettivo di cooperazione territoriale europea;
VISTO il Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione recante un codice europeo di condotta sul partenariato nell'ambito dei fondi strutturali e d’investimento europei (fondi SIE);
VISTA la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014)”, nonché la legge 27 dicembre 2013, n. 148, che approva il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e il bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016, per il periodo di programmazione 2014/2020;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, commi 13, 14, 15, 16 e 17. della citata legge di stabilità 2014, che stabilisce quanto segue:
a)“13. Al fine di assicurare l’efficacia e la sostenibilità nel tempo della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, in coerenza con l’Accordo di partenariato per l’utilizzo dei fondi a finalità strutturale assegnati all’Italia per il ciclo di programmazione 2014-2020, è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2014 e di 43,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016, a carico delle disponibilità del Fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183”;
b)“14. Le risorse di cui al comma 13 sono destinate al finanziamento di interventi pilota per il riequilibrio dell’offerta dei servizi di base delle aree interne del Paese, con riferimento prioritariamente ai servizi di trasporto pubblico locale ivi compreso l’utilizzo dei veicoli a trazione elettrica, di istruzione e socio-sanitari, secondo i criteri e le modalità attuative previste dall’Accordo di partenariato”;
c)“15. L’attuazione degli interventi, individuati ai sensi del comma 14, è perseguita attraverso la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali interessati, fra cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Salute, mediante la sottoscrizione di accordi di programma- quadro di cui all’articolo 2, comma 203, lettera c) , della legge 23 dicembre 1996, n. 662, in quanto applicabile, con il coordinamento del Ministro per la Coesione Territoriale che si avvale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale”;
d)“16. I criteri generali per l’individuazione delle aree interne ai sensi del comma 13, interessate dai progetti pilota di cui al comma 14, sono definiti con l’Accordo di partenariato”
e)“17. Entro il 30 settembre di ciascun anno, il Ministro per la Coesione Territoriale presenta al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) i risultati degli interventi pilota posti in essere nel periodo di riferimento, ai fini di una valutazione in ordine a successivi rifinanziamenti dell'autorizzazione di spesa di cui al comma 13”.
VISTO il decreto del Capo del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica di cui all’art. 10 del decreto legge n. 101 del 2013 sopra citato, adottato in data 9 ottobre 2014 e recante disciplina del Comitato nazionale Aree Interne;
VISTA la nota n.10646 del 12/11/2014 della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica (DPS) recante “elementi da inserire nei programmi operativi per la strategia aree interne”;
VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” (G.U. n. 81 del 7 aprile 2014), in particolare i commi da 104 a 141 dell’art. 1 e successive modifiche, in materia di unione di comuni e gestione associata di funzioni;
CONSIDERATO che il perseguimento dell’obiettivo di coesione territoriale, volto a rallentare il fenomeno dello spopolamento delle Aree interne, è presente nella “Strategia Nazionale per le Aree Interne del Paese” – parte integrante del Piano Nazionale di Riforma (Documento di Economia e Finanza 2014 – Sez. III; Documento di Economia e Finanza 2015 – Sez. III - Piano nazionale di Riforma - Sez. IV - Appendice al PNR, allegati, nonché nella Relazione sugli interventi nelle Aree sottoutilizzate – stato di attuazione della SNAI);
VISTO l’Accordo di Partenariato Italia 2014-2020, adottato con decisione dalla Commissione Europea il 29/10/2014, che prevede – al punto 3.1.6 – un approccio integrato volto ad affrontare le sfide demografiche delle Regioni o a rispondere a esigenze specifiche di aree geografiche caratterizzate da gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici di cui all’art. 174 del TFUE;
CONSIDERATO che l’Accordo di Partenariato, nell’ambito della strategia nazionale “Aree interne”, declina per la Strategia Aree Interne due classi di interventi:
1) Prima classe di interventi- Adeguare i servizi essenziali salute, istruzione e mobilità, attraverso il:
a) miglioramento della qualità e quantità dei servizi per l’istruzione (incentivi per ridurre la mobilità degli insegnanti, riorganizzazione e realizzazione di nuove sedi scolastiche, etc.), per la salute (telemedicina, servizi di emergenza, diagnostica mobile per i cittadini, etc.) e per la mobilità (servizi di trasporto polifunzionali, collegamenti con le stazioni ferroviarie, etc.). Tali interventi aggiuntivi vengono realizzati con le risorse a valere dal Fondo di rotazione di cui all’art. 1, comma 13, della Legge di stabilità per il 2014 e con altre risorse, anche comunitarie, e saranno realizzati da Regioni, Enti locali ed Enti pubblici, che assumono l’impegno, nell’ambito delle rispettive responsabilità di missione, a renderli permanenti qualora risulti positiva una valutazione dell’efficacia, condivisa dal livello ministeriale, anche al fine di riorientare la distribuzione delle risorse ordinarie su nuovi modelli organizzativi emergenti dall’attuazione della Strategia, finanziabili con le risorse rinvenienti dai risparmi degli eventuali disinvestimenti di cui sia emersa l’evidenza;
b) monitoraggio della rete dei servizi delle aree interne, delle diverse soluzioni individuate per garantirne l’offerta, delle modalità di accesso e della qualità dei servizi stessi, valutando lo specifico impatto delle nuove normative su tali aree.
2) Seconda classe di interventi – Progetti di sviluppo locale. A tal fine sono stati identificati cinque fattori latenti di sviluppo:
a) tutela del territorio e comunità locali;
b) valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
c) sistemi agro-alimentari e sviluppo locale;
d) risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile;
e) saper fare e artigianato.
RILEVATO che l'Accordo di Partenariato prevede il finanziamento, per le aree progetto selezionate, attraverso tutti i fondi comunitari disponibili (FESR, FSE e FEASR), delle risorse stanziate dalla Legge di Stabilità n. 147/2013 che troveranno puntuale riferimento in accordi espliciti (Accordi di Programma Quadro appartenenti alla strumentazione nazionale) fra Enti locali, Regioni e Amministrazioni centrali;
CONSIDERATO che le “Aree Interne” sono rappresentate da quei Comuni significativamente distanti dai centri di offerta dei servizi essenziali, che hanno subito nel corso del tempo un processo di marginalizzazione e declino demografico e le cui importanti potenzialità vanno recuperate e valorizzate con politiche integrate;
ATTESO che la Strategia Nazionale per le Aree Interne è avviata e governata dai Ministeri responsabili per il coordinamento dei fondi comunitari e per i tre servizi essenziali considerati (Istruzione, Salute e Mobilità), d'intesa con le Regioni ed in cooperazione con ANCI e il coordinamento del Comitato tecnico Aree Interne;
CONSIDERATO che il coordinamento di FSE è transitato all’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del Lavoro (ANPAL) a norma dell’articolo 9 del d.lgs. n. 150/2015;
VISTA la nota informativa del 24 novembre 2014 del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, concernente la governance per l’impiego delle risorse stanziate dall’articolo 1, comma 13, della legge 147/2013 e destinate alla realizzazione degli interventi attuativi della Strategia nazionale per le Aree Interne (SNAI);
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014, recante “Trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed all’Agenzia per la Coesione Territoriale, ai sensi dell’articolo 10, comma 5, del decreto- legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n.
125” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014 che reca la “Disciplina dei compiti e delle attività del Dipartimento per le Politiche di Coesione” pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n. 72, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla
legge 7 agosto 2012, n. 135”;
VISTO il decreto ministeriale 4 agosto 2014, n. 346, il quale, in attuazione del D.P.C.M. n. 72/2014 individua gli Uffici di livello dirigenziale non generale nei quali si articolano le Direzioni generali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ne determina i relativi compiti;
VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità 2015) e in particolare l’articolo 1, commi 674 e 675, che stabilisce quanto segue:
“674. Ai fini del rafforzamento della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, l'autorizzazione di spesa di cui al comma 13 dell'articolo 1 della legge
27 dicembre 2013, n. 147, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è incrementata di ulteriori 90 milioni di euro per il triennio 2015-2017.
675. Per effetto di quanto disposto dal comma 674 del presente articolo, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui all'articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è pari, complessivamente, a 180 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro per l'anno 2014, 23 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016 e 94 milioni di euro per l'anno 2017.”
VISTO il Regolamento dell’Agenzia per la Coesione Territoriale sul quale il Comitato Direttivo, istituito con DPCM 2 aprile 2015 e registrato alla Corte dei Conti il 12 maggio 2015, ha espresso parere favorevole nella seduta del 29 maggio 2015;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 2014 di modifica al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri che prevede l’introduzione dell’articolo 24-bis, concernente il Dipartimento per le Politiche di Coesione;
CONSIDERATO che al Dipartimento per le Politiche di Coesione è affidata l’alta sorveglianza sulle politiche di coesione di cui la Strategia nazionale per le aree interne e le iniziative collegate alla sua attuazione sono parte integrante;
VISTA la nota DPCOE del 22 dicembre 2017 sulla semplificazione del processo SNAI per le aree sisma 2016, ai sensi della quale, a seguito degli eventi sismici di agosto, ottobre 2016 e di gennaio 2017, le cinque aree interne (Alto Aterno, Nuovo Maceratese, Ascoli Xxxxxx, Valnerina, Monti Reatini) rientranti nell’area del cratere, dovranno produrre un unico documento di strategia semplificato (in sostituzione del doppio adempimento ad oggi previsto: Preliminare e Strategia);
VISTA la Delibera del CIPE n. 9 del 28 gennaio 2015, pubblicata sulla G.U. del 20 aprile 2015, Serie Generale n. 91 e recante “Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014-2020. Accordo di partenariato - strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese: indirizzi operativi” che approva gli indirizzi operativi della Strategia nazionale per le aree interne e provvede al riparto di 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016 a valere sulla legge di stabilità 2014;
VISTA la Delibera del CIPE n. 43 del 10 agosto 2016, pubblicata nella G.U. del 27 dicembre 2016 con oggetto: “Accordo di partenariato ‐ Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con la legge 23 dicembre 2014, n. 190”, che ripartisce le risorse previste dalla Legge di stabilità 2015 a favore di interventi pilota in 23 aree progetto e che regolamenta la governance delle risorse, le modalità di trasferimento e monitoraggio;
VISTA la Delibera CIPE n. 80/2017 recante disposizioni su “Accordo di Partenariato - strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del paese - ripartizione delle risorse stanziate con la legge di stabilità 2016 e semplificazione del processo di attuazione, con particolare riguardo alle aree colpite dal sisma del 2016” , modificativa ed integrativa della Delibera CIPE n. 9/15;
VISTA la nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, protocollata in data 09.08.18 - AOODPIT Reg.Uff. U.0002729 avente ad oggetto gli adempimenti di cui al punto 4 Delibera Cipe del 7 agosto 2017, n. 80;
VISTA l’Intesa n.82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il Patto della salute 2014 - 2016 e in particolare gli atti di indirizzo che declinano interventi anche puntuali per le Aree Interne;
VISTA l’Intesa n.160/CSR del 15 settembre 2016, concernente il Piano Nazionale della Cronicità;
VISTA l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano n.123/CSR del07/07/2016 sul Patto per la Sanità digitale di cui all’art.15, comma 1 dell’Intesa n. 82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il nuovo Patto per la salute per gli anni 2014-2016;
VISTA la nota del Ministero della Salute-Direttore Generale della Programmazione Sanitaria n. 29962-Pdel 17/10/2016 recante “Strategia Nazionale per le Aree Interne ed interventi in campo sanitario”;
VISTE le Linee guida di Giugno 2015 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Programmazione 2014-2020 – Strategia Nazionale Aree Interne Agricoltura, Foreste e Sviluppo Rurale;
VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (15G00122) (GU Serie Generale n.162 del 15-7-2015) e, in particolare, le Linee guida che nel contesto de “La Buona Scuola”, declinano interventi nelle aree–progetto;
VISTA la Legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità' 2016) pubblicata sulla GU
n.302 del 30-12-2015 - Suppl. Ordinario n. 70;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, commi 811 e 812, della citata legge di stabilità 2016, che stabilisce quanto segue:
811. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 13, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificata dall'articolo 1, comma 674, della legge 23 dicembre 2014,
n. 190, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, è incrementata di 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018.
812. Per effetto di quanto disposto dal comma 811, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione della citata legge n. 183 del 1987, è pari, complessivamente, a 190 milioni di euro, ripartiti come segue: 16 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016, 94 milioni di euro per l'anno 2017 e 20 milioni di euro per l'anno 2018.
VISTA la Legge 11 dicembre 2016 n. 232, recante “Bilancio di Previsione dello Stato per l’anno 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019, pubblicata in G.U. il 21 dicembre 2016, n. 297 S.O. 57;
Vista la Legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante “Bilancio di Previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020” e in particolare i commi 895 e 896 che stabilisce quanto segue:
895. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 13, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificata dall'articolo 1, comma 811, della legge 28 dicembre 2015,
n. 208, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, e' incrementata di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di 31,18 milioni di euro per l'anno 2021.
896. Per effetto di quanto disposto dal comma 895, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla citata legge n. 183 del 1987, e' pari,complessivamente, a 281,18 milioni di euro. La ripartizione delle risorse, definita all'articolo 1, comma 812, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e' modificata come segue: 16 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016, 94 milioni di euro per l'anno 2017, 20 milioni di euro per l'anno 2018, 30 milioni di euro per l'anno 2019, 30 milioni di euro per l'anno 2020 e 31,18 milioni di euro per l'anno 2021.
Attività del Comitato tecnico Aree Interne e relative istruttorie regionali
VISTO il rapporto finale di istruttoria per la selezione dell’area interna dei Monti Dauni del 19 dicembre 2017 che ha validato Strategia e operazioni ad essa collegate;
VISTE le Linee Guida per costruire una “Strategia di area-progetto” versione novembre 2014, redatte dal Comitato tecnico Aree Interne e pubblicato nella specifica sezione del sito dell’Agenzia per la Coesione Territoriale;
CONSIDERATO che il Comitato, come previsto dall’Accordo di partenariato 2014 - 2020 e dalla Delibera CIPE n. 9/2015, con il monitoraggio e la valutazione in itinere del rispetto dei tempi previsti e degli esiti, assicura la coerenza ai risultati attesi della strategia allegata.
Premesse giuridiche regionali
CONSIDERATO che il precitato Accordo di Partenariato definisce la strategia Aree Interne come la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, trasporti ed istruzione) da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo Sociale Europeo (FSE), sul Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), sul Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR);
VISTI:
- il Programma Operativo Regionale 2014-2020 a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e sul Fondo Sociale Europeo (POR FESR-FSE), adottato dalla Commissione europea con decisione C(2015)5854 del 13 agosto 2015, e ss.mm.ii, che destina un finanziamento di € 43.540.000 per interventi di sviluppo territoriale nelle Aree Interne;
- il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (PSR) adottato con decisione di esecuzione dalla Commissione Europea C(2015) 8412 del 24 novembre 2015 con ss.mm.ii, prevede una riserva da destinare alle Aree interne, pari a € 17.000.000;
RICHIAMATI:
− la DGR 870 del 29 aprile 2015 con cui è stato individuato il territorio dei Monti Dauni quale area pilota candidata al percorso della Strategia Nazionale Aree Interne.
− la DGR 2187 del 28 dicembre 2016 con cui sono stati definiti gli Orientamenti per la fase di attuazione della Strategia e con cui è stato dato mandato all’Autorità di Gestione del Por Puglia Fesr-Fse di avviare e coordinare la procedura negoziale per la selezione degli interventi.
PRESO ATTO della trasmissione, con nota prot. 14231 del 5 dicembre 2017 del Comune di Bovino, Soggetto Capofila:
- della Strategia d’Area Interna Monti Dauni;
- delle schede operazione attuative della Strategia d’Area.
VISTA la comunicazione del Comitato Tecnico Aree Interne del 19 dicembre 2017 (Prot. DPCOE-0004753) con la quale è stata approvata e ritenuta idonea alla sottoscrizione del relativo Accordo di Programma Quadro per le Aree Interne la Strategia d’Area “Monti Dauni”;
VISTA la DGR 951 del 5 giugno 2018 che ha provveduto a:
- prendere atto della Strategia d’Area “Monti Dauni” e le schede operazione attuative della stessa;
- approvare l’esito della procedura negoziale
PRESO ATTO delle seguenti Delibere di Consiglio Comunale:
ENTE | DATA ESTREMI ATTO | ESTREMI ATTO |
Comune di Accadia | 17/10/2018 | DELIBERA N.18 |
Comune di Alberona | 08/10/2018 | DELIBERA N.41 |
Comune di Anzano di Puglia | 23/10/2018 | DELIBERA N.27 |
Comune di Ascoli Satriano | 05/11/2018 | DELIBERA N.25 |
Comune di Biccari | 08/10/2018 | DELIBERA N.35 |
Comune di Bovino | 11/10/2018 | DELIBERA N.39 |
Comune di Candela | 30/11/2018 | DELIBERA N.43 |
Comune di Carlantino | 04/10/2018 | DELIBERA N.13 |
Comune di Casalnuovo Monterotaro | 10/10/2018 | DELIBERA N.32 |
Comune di Casalvecchio di Puglia | 09/10/2018 | DELIBERA N.22 |
Comune di Castelluccio dei Sauri | 15/10/2018 | DELIBERA N.27 |
Comune di Castelluccio Valmaggiore | 29/10/2018 | DELIBERA N.22 |
Comune di Castelnuovo della Daunia | 12/10/2018 | DELIBERA N.44 |
Comune di Celenza Valfortore | 23/10/2018 | DELIBERA N.28 |
Comune di Celle di San Xxxx | 09/10/2018 | DELIBERA N.4 |
Comune di Deliceto | 12/10/2018 | DELIBERA N.27 |
Comune di Faeto | 15/10/2018 | DELIBERA N.18 |
Comune di Xxxxxxxxxx di Puglia | 19/10/2018 | DELIBERA N.27 |
Comune di Motta Montecorvino | 16/10/2018 | DELIBERA N.26 |
Comune di Orsara di Puglia | 15/11/2018 | DELIBERA N.21 |
Comune di Panni | 14/11/2018 | DELIBERA N.33 |
Comune di Pietramontecorvino | 30/10/2018 | DELIBERA N.33 |
Comune di Rocchetta Sant'Xxxxxxx | 29/10/2018 | DELIBERA N.34 |
Comune di Roseto Valfortore | 09/10/2018 | DELIBERA N.26 |
Comune di San Marco la Catola | 20/10/2018 | DELIBERA N.21 |
Comune di Sant'Agata di Puglia | 28/09/2018 | DELIBERA N.35 |
Comune di Troia | 31/10/2018 | DELIBERA N.47 |
Comune di Volturara Appula | 15/10/2018 | DELIBERA N.24 |
Comune di Volturino | 11/10/2018 | DELIBERA N.28 |
con cui :
- è stata approvata la Strategia d’Area “Monti Dauni.”, il relativo piano finanziario, il piano indicatori di risultato e le schede operazione attuative della Strategia d’Area, prendendo atto degli esiti dell’istruttoria regionale;
VISTA la DGR 2431 del 21/12/2018 che ha provveduto a:
- approvare lo schema di “Accordo di programma quadro - Area Interna Monti Dauni”;
- delegare il Dirigente della Sezione Programmazione Unitaria, xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx, alla firma dell’APQ, di cui al precedente punto, in rappresentanza di Regione Puglia per i compiti in esso definiti;
- prendere atto delle Delibere dei Consigli Comunali di tutti i Comuni dell’Area Interna dei Monti Dauni
Tutto ciò premesso
L’Agenzia per la Coesione Territoriale
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Il Ministero della Salute La Regione Puglia
Il Sindaco del Comune di Bovino, Soggetto capofila dell’Area Interna Monti Dauni Stipulano il seguente
Articolo 1
Recepimento delle premesse e degli allegati
1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Ne costituiscono allegati:
a) la “strategia d’area” Allegato 1), che inquadra e motiva l’azione e i risultati che si intendono raggiungere nell’area e, richiama, in formato essenziale, i contenuti del programma degli interventi e degli impegni di cui al punto b), nonché le schede intervento di cui al punto c);
b) il “programma degli interventi” Allegato 2), che contiene l’insieme degli interventi finanziati (progetti-operazioni) l’interrelazione tra interventi/altri impegni e risultati attesi, gli indicatori di risultato pertinenti con le fonti, i target.
Esso costituisce il progetto integrato d’area rilevante per l’attuazione e contiene inoltre i seguenti sotto allegati:
2a) relazioni tecniche sintetiche per singolo intervento/bando; 2b) piano finanziario per annualità.
c) l’elenco degli “interventi cantierabili” Allegato 3) che riporta il titolo di ciascun intervento/bando, il CUP, il soggetto attuatore, l’oggetto del finanziamento, il costo, la copertura finanziaria con l’indicazione delle fonti, lo stato procedurale al momento della sottoscrizione, la modalità procedurale attuativa.
d) le “schede monitoraggio” Allegato 4) che costituiscono l’oggetto su cui si attiveranno le procedure attuative per l’impiego delle risorse finanziarie previste dal presente Accordo e che saranno monitorate in corso d’attuazione nel sistema di monitoraggio unitario 2014-2020 delle politiche di coesione. Le schede, formulate per ciascun singolo intervento finanziato (singolo progetto/operazione/insieme di
progetti/operazioni omogenei), riprendono, per ciascun intervento, e completano i dati anticipati nella strategia d’area di cui all’allegato 1) nonché alcuni elementi presenti nel programma degli interventi di cui all’allegato 2). In particolare, le schede riportano l’indicazione specifica con denominazione e descrizione sintetica di ciascun intervento finanziato; la tipologia dell’intervento; la localizzazione dell’intervento; il costo pubblico di ciascun intervento e l’indicazione del costo privato ove pertinente; gli indicatori di realizzazione con la quantificazione; gli indicatori di risultato cui è collegato l’intervento tra quelli già descritti nell’allegato sub b); il cronoprogramma; le modalità e responsabilità di monitoraggio dell’intervento, nonché tutti gli elementi utili alla corretta definizione e completa informazione di struttura e avanzamento procedurale, finanziario e fisico del progetto/operazione da trasmettere al sistema unitario di monitoraggio. Le predette schede saranno inserite nel Sistema di monitoraggio unitario-Banca Dati Unitaria (BDU) operante presso il MEF-IGRUE, non appena sarà disponibile per la ricezione delle informazioni.
Articolo 2 Definizioni
1. Ai fini del presente Accordo di Programma Quadro si intende:
a) per “Accordo”, il presente Accordo di Programma Quadro – Regione Puglia– “Area Interna Monti Dauni”;
b) per “Parti”, i soggetti sottoscrittori del presente Accordo;
c) per “Strategia d’area”, la strategia validata dal Comitato tecnico Aree Interne e approvata dalla Regione che indica, in particolare, i risultati che si intendono raggiungere in termini di qualità di vita dei cittadini e le azioni da porre in essere (allegato 1 all’Accordo);
d) per “intervento”, ciascun progetto/operazione finanziato/a con risorse pubbliche (in tutto o in parte) del presente Accordo;
e) per “tipologia di intervento” la classificazione dell’intervento quali lavori, forniture di beni e servizi, trasferimenti a persone e imprese, assistenza tecnica;
f) per “Programma di interventi” l’insieme degli interventi finanziati e degli impegni di regolazione e pianificazione presi nel presente Accordo (allegato 2 all’Accordo);
g) per “interventi cantierabili” quelli per i quali lo stato della progettazione rende possibile esperire la procedura di gara;
h) per “Sistema di Monitoraggio Unitario”, la banca dati unitaria (BDU) operante presso RGS-IGRUE ovvero il sistema ricevente i dati di monitoraggio di tutti gli interventi, progetti/operazioni, attinenti al complesso delle politiche di coesione comunitarie e nazionali;
i) per “Gestione Progetti, ovvero “Gespro” o altro sistema mittente idoneo, gli applicativi informatici di monitoraggio dell’attuazione degli interventi/progetti- operazioni;
j) per “Soggetto Capofila”, il Sindaco a cui i comuni dell’area progetto affidano il ruolo di rappresentante dell’area con atto di natura negoziale;
k) per “Soggetto attuatore”, la stazione appaltante/centrale di committenza;
l) per “Soggetto beneficiario”, un organismo pubblico o privato o una persona fisica responsabile dell’avvio, o di entrambi l’avvio e l’attuazione, delle operazioni:
nell’ambito degli aiuti di Stato, l’organismo che riceve l’aiuto, tranne qualora l’aiuto per impresa sia inferiore a € 200.000, nel qual caso lo Stato membro interessato può decidere che il beneficiario sia l’organismo che concede l’aiuto, fatti salvi i regolamenti della Commissione (UE) n. 1407/2013 (*), (UE) n. 1408/2013 (**) e (UE) n. 717/2014.
m) per “Responsabile Unico delle Parti” (RUPA), il rappresentante di ciascuna parte, incaricato di vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni assunti nel presente atto dalla Parte rappresentata e di ottemperare agli altri compiti previsti nell’Accordo per tale figura;
n) per “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA), il soggetto incaricato dall’Amministrazione regionale del coordinamento sulla complessiva attuazione dell’Accordo;
o) per “Responsabile dell’intervento”, il soggetto individuato nell’ambito dell’organizzazione del soggetto attuatore quale "Responsabile Unico del procedimento" ai sensi del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
p) per “Amministrazione capofila”, la Regione o la Provincia autonoma competente per gli adempimenti di cui al punto 4 della Delibera Cipe n. 80/2017;
q) per “Tavolo dei Sottoscrittori”, l’organismo composto dai soggetti sottoscrittori, o loro delegati, che assumono impegni vincolanti ai sensi del presente Accordo;
r) per “Comitato tecnico Aree Interne”, il Comitato di cui all’Accordo di Partenariato 2014-2020 (paragrafo 3.1.6) formalmente adottato dalla Commissione Europea il 29/10/2014, già previsto dal Decreto del Capo Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del 9 ottobre 2014 n. 18 e dalla Delibera del CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9;
s) per “Sistema di gestione e controllo” (SIGECO) il sistema di procedure individuato in ambito regionale o nazionale (a seconda dei casi) e le relative autorità a ciò deputate che accertano la correttezza delle operazioni gestionali, la verifica delle irregolarità, la congruità e l’ammissibilità della spesa.
Articolo 3 Finalità e Oggetto
1. Il presente Accordo è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della strategia d’area Regione Puglia – “Area Interna Monti Dauni” mediante l’attuazione degli impegni e degli interventi inclusi nell’Allegato 2.
2. La strategia individua gli obiettivi di rafforzamento e trasformazione da perseguire nell’area e le azioni corrispondenti (incluse tipologie di intervento da rendere permanenti sulla base di una valutazione positiva di efficacia nel lungo periodo), capaci di massimizzare il potenziale endogeno innovativo dell’area e consentire l’apporto delle risorse e delle competenze esterne all’area medesima.
3. La strategia esplicita gli assetti istituzionali derivanti dai processi di associazionismo funzionali all’efficacia dei processi decisionali complessivi e agli interventi previsti.
Articolo 4 Copertura finanziaria
1. La copertura finanziaria degli interventi di cui al presente Accordo ammonta a euro 77.080.000,00 ed è assicurata dalle seguenti risorse:
a) Legge 147/2013 (legge di stabilità 2014): euro 3.740.000,00
b) POR FESR-FSE: euro 43.540.000,00
c) PSR FEASR: euro 17.000.000,00
d) Cofinanziamento privato: euro 12.800.000,00
Articolo 5 Obblighi delle Parti
1. Le Parti si impegnano, nello svolgimento dell’attività di competenza, a rispettare e a far rispettare tutti gli obblighi previsti nell’Accordo. A tal fine, ogni soggetto sottoscrittore individua un “Responsabile Unico delle parti” (RUPA) e conviene che il rispetto della tempistica indicata nei cronoprogrammi costituisce elemento prioritario ed essenziale per l’attuazione del Programma di interventi oggetto del presente atto. Eventuali modifiche sulla tempistica indicata nei cronoprogrammi vanno presentate nella verifica semestrale di cui alla lett. e) comma 5 del presente articolo ovvero, nel caso di urgenza, comunicata tempestivamente al Tavolo dei Sottoscrittori di cui all'art.6.
2. In particolare le Parti si obbligano, in conformità alle funzioni e ai compiti assegnati dalla normativa vigente, all’effettuazione delle seguenti attività, nel rispetto dei tempi definiti per ciascun intervento, anche in fase di realizzazione:
a) L’Agenzia per la Coesione Territoriale, ferma restando la competenza delle Amministrazioni e dei soggetti preposti alla realizzazione degli interventi garantisce l’alta vigilanza sul complessivo processo di attuazione dell’Accordo e di tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto dell’Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli allegati, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali.
b) il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, promuove ogni azione utile a garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali.
c) Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, fermo restando che l’esecuzione degli interventi è in carico alle istituzioni scolastiche o agli Enti competenti in qualità di attuatori, promuove, per quanto di propria competenza, ogni azione utile a: garantire l’impulso all’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto alla valutazione dell’efficacia degli interventi, a carico degli enti attuatori, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire il supporto per le previste attività e istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché, laddove necessario e se disponibili, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali.
d) Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Dipartimento delle Politiche Europee e Internazionali e dello Sviluppo Rurale, garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi della Strategia per quanto di competenza; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza qualora necessari; garantisce, altresì, il flusso delle eventuali risorse finanziarie di competenza e l’assolvimento degli obblighi previsti per le amministrazioni centrali ai sensi della Delibera del CIPE del 28 gennaio 2015, n. 9, come modificata dalla Delibera CIPE n. 80/2017.
e) Il Ministero della Salute, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, ferme restando le competenze in capo alle Regioni ed alle Aziende Sanitarie, promuove ogni azione utile a garantire l’attuazione della Strategia.
f) L’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi della Strategia per quanto di competenza al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali.
g) Il Soggetto Capofila attiva tutte le necessarie misure organizzative (risorse strumentali, tecniche e di personale) necessarie alla gestione del piano degli interventi e degli impegni previsti dal presente accordo; garantisce la piena collaborazione, in qualità di Soggetto capofila, con gli Enti di cui al presente articolo; garantisce il rispetto dei termini concordati ed indicati nelle schede di intervento (Allegati 2a e 4); l’utilizzo, laddove sia possibile, degli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti; l’attivazione ed utilizzo a pieno ed in tempi rapidi di tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento; rimuove gli eventuali ostacoli, diffonde tra la popolazione la opportuna informazione e comunicazione in merito alle finalità e ai risultati ottenuti dalla Strategia; mette a disposizione degli altri Enti le informazioni e i dati necessari alla verifica del raggiungimento dei risultati attesi di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo.
h) la Regione Puglia garantisce il coordinamento operativo dell’esecuzione del programma di interventi dell’Accordo ai fini di promuovere le tempistiche e le procedure indicate negli allegati, la tempestiva selezione delle operazioni ove pertinente, conformemente alle norme previste dai programmi (POR e PSR) e al cronoprogramma dei diversi interventi, le modalità valutative di efficacia degli interventi al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce l’aggiornamento dei dati di monitoraggio anche tramite proprio sistema informativo mittente e per il trasferimento al Sistema di monitoraggio unitario presso IGRUE; garantisce il compimento di tutti gli atti occorrenti per il rilascio nei tempi previsti degli atti approvativi, autorizzativi, pareri e di tutti gli altri atti di propria competenza, ai sensi della normativa vigente, nelle materie oggetto del presente Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica indicati e l’attivazione delle
occorrenti risorse umane e strumentali; assicura, altresì, il coordinamento e la collaborazione con gli Enti locali e ogni altro Ente su base regionale, nonché l’informazione, al fine di assicurare la condivisione degli obiettivi e, ove necessario, favorire il rilascio di atti di competenza di tali Enti ai sensi della normativa vigente entro i termini previsti; garantisce altresì il flusso delle risorse finanziarie di competenza e assicura la messa a regime dell’intervento qualora la propria valutazione di efficacia sia positiva. A tal fine, l’autorità regionale competente individua un “Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro” (RUA), che interagisce con i "Responsabili dell’intervento", nel rispetto di quanto prescritto dall’Accordo.
In qualità di amministrazione capofila degli interventi assicura la gestione dei flussi finanziari di cui al punto 4 della Delibera CIPE del 7 agosto 2017 n. 80 che ha sostituito il punto 4 della Delibera CIPE del 28 gennaio 2015 n. 9, con particolare riferimento alle richieste di assegnazione delle risorse finanziarie per ciascuna area progetto e per ciascun intervento e alle azioni di monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria IGRUE.
3. Le Parti, ciascuna per quanto di competenza, sulla base delle dichiarazioni del soggetto attuatore di ciascuna componente progettuale di cui agli allegati 2 e 3 e considerati le prerogative e gli obblighi del ruolo delle Autorità di gestione dei programmi SIE 2014-2020, ove pertinente, garantiscono:
a) la sostenibilità finanziaria dell’intervento, in ordine alla disponibilità di risorse per un ammontare sufficiente a garantirne la completa realizzazione;
b) la sostenibilità gestionale dell’intervento, in ordine alla capacità del soggetto/soggetti preposto/i a garantirne la piena e corretta utilizzazione, una volta ultimato.
4. Entro il 30 giugno di ogni anno su proposta del RUA, sarà sottoposto all’approvazione del Tavolo dei Sottoscrittori l’aggiornamento degli impegni assunti dalle singole parti rispetto ai tempi di rilascio degli atti di approvazione, di autorizzazione e dei pareri, nonché alla progettazione e realizzazione degli interventi, all’attivazione delle occorrenti risorse e a tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto del presente Accordo.
5. Le Parti si impegnano, inoltre, a:
a) fare ricorso a forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, attraverso strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa;
b) promuovere ed accelerare per quanto di propria competenza, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte;
c) rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione degli interventi, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza accertata, i poteri sostitutivi e le misure di cui all’art. 13;
d) eseguire, con cadenza periodica e, comunque, al fine di garantire gli adempimenti di cui alla successiva lettera e), tutte le attività di monitoraggio utili a procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutte le risorse per la realizzazione degli interventi;
e) procedere alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutti i provvedimenti necessari per la realizzazione degli interventi;
f) effettuare i controlli necessari al fine di garantire la correttezza e la regolarità della spesa.
Articolo 6
Impegni dei soggetti sottoscrittori e governance dell’Accordo
1. Le parti convengono la costituzione del Tavolo dei Sottoscrittori, composto dai firmatari, o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dai RUPA, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere, sentito il Comitato tecnico Aree Interne, in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti.
2. Le parti convengono che, per le questioni inerenti l’attuazione degli interventi a valere sul POR Puglia FESR – FSE 2014 -2020 e PSR Puglia 2014 -2020, che non incidono, sentito il Comitato tecnico Aree Interne, in modo sostanziale sulla “Strategia d’area”, saranno convocati solo ed esclusivamente i soggetti interessati e competenti per materia/fonte di finanziamento. Le risultanze dei lavori e delle decisioni assunte in questa sede ristretta saranno trasmesse al Tavolo dei Sottoscrittori nella sua composizione e rappresentanza più ampia mediante un’informativa tecnica.
3. Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Accordo s’impegna a svolgere le attività di propria competenza e in particolare:
a) ad attivare e ad utilizzare appieno e in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento, soprattutto rispettando i termini concordati ed indicati negli allegati del presente accordo;
b) a porre in essere ogni misura necessaria per la programmazione, la progettazione e l'attuazione delle azioni concordate, utilizzando anche forme di collaborazione e coordinamento, in particolare con il ricorso, laddove sia possibile, agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei processi di decisione e controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente utilizzando gli accordi di cui alla legge 7 agosto 90 n. 241; ad attivare tutte le iniziative necessarie per un coordinamento degli altri interventi pertinenti con la Strategia, in modo tale da massimizzare complementarità e sinergie tra interventi diversi;
c) a proporre gli eventuali aggiornamenti e modifiche da sottoporre al Tavolo dei Sottoscrittori di cui al punto1;
d) a provvedere affinché vi sia un’organizzazione adeguata ad alimentare il monitoraggio, ognuna per le proprie competenze, in base alle indicazioni fornite dal CIPE in materia di risorse aggiuntive e secondo il protocollo stabilito per la trasmissione di dati alla BDU - protocollo unico di colloquio (PUC) da RGS-
IGRUE e da ciascun programma operativo e dal programma di sviluppo rurale;
e) a porre in essere ogni iniziativa finalizzata a prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali casi di abusi ed irregolarità nell’attuazione degli interventi e nell’utilizzo delle relative risorse finanziarie, anche nel rispetto della normativa in materia di anticorruzione.
4. Ai sensi del punto 4, penultimo comma della Delibera CIPE n. 9/2015, come modificato dalla Delibera CIPE n. 80/2017, il soggetto capofila coordinerà la custodia della documentazione, detenuta dai soggetti attuatori, relativa all’attuazione degli interventi, alle spese sostenute e ai controlli svolti, in capo ai beneficiari, al fine di favorire eventuali controlli successivi da parte degli organismi competenti;
5. All’Agenzia per la Coesione Territoriale spetta:
a) la verifica del monitoraggio in base all’alimentazione della banca dati;
b) la convocazione del Tavolo dei Sottoscrittori, ad eccezione dei casi di cui al punto 2;
c) la trasmissione al MEF (Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – IGRUE) delle richieste di assegnazione delle risorse nazionali da destinare in favore di ciascuna area progetto, secondo le disposizioni della Delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalla Delibera n. 80/2017.
6. Le Parti convengono di assicurare opportune sedi di comunicazione, condivisione e dibattito con la comunità territoriale interessata in ordine a impostazione, progressi e criticità dell’attuazione degli interventi e impegni previsti nella Strategia d’Area e nel presente Accordo.
Articolo 7 Responsabile Unico della Parte
1. Ciascun RUPA si impegna a vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni che competono alla Parte da esso rappresentata, intervenendo con i necessari poteri di impulso e coordinamento.
Articolo 8 Responsabile Unico dell’Accordo
1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente Accordo la Regione, tenendo conto della valenza degli interventi, individua quale Responsabile Unico dell’attuazione dell’Accordo (RUA) il Dirigente della Sezione Programmazione Unitaria, xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx.
2. Al RUA viene conferito specificatamente il compito di:
a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori, richiedendo, se del caso, la convocazione del Tavolo dei Sottoscrittori;
b) coordinare il processo complessivo di realizzazione degli interventi previsti nel presente Atto attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione;
c) promuovere, in via autonoma o su richiesta dei Responsabili dei singoli interventi, di cui al successivo articolo 9, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori;
d) monitorare in modo continuativo lo stato di attuazione dell'Accordo;
e) coordinare il capofila ed i Responsabili dei singoli interventi nelle attività dell'Accordo secondo le modalità definite nell’atto negoziale di cui alla Delibera CIPE 9/2015 ed inoltre nell’immissione dei dati per l’attuazione ed il monitoraggio dei singoli interventi nel SGP;
f) verificare il completo inserimento e la validazione dei dati di monitoraggio nel Sistema informativo di riferimento, secondo la procedure previste;
g) individuare ritardi e inadempienze assegnando al soggetto inadempiente, se del caso, un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnalare tempestivamente l'inadempienza al Tavolo dei Sottoscrittori;
h) comunicare ai Soggetti responsabili di intervento, nei modi e nelle forme di rito, i relativi compiti di cui al successivo articolo 9.
Articolo 9
Responsabile dell’attuazione dei singoli interventi
1. Il Responsabile di intervento, ad integrazione delle funzioni previste come Responsabile del procedimento art. 31 del D. Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, attesta la congruità dei cronoprogrammi indicati nelle relazioni tecniche di competenza e predispone la redazione della scheda-intervento, assumendo la veridicità delle informazioni in esse contenute.
2. Inoltre, nel corso del monitoraggio svolge i seguenti ulteriori compiti:
a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell'intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al project management;
b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l'attivazione e la messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) monitorare costantemente l'attuazione degli impegni assunti dai soggetti coinvolti nella realizzazione dell'intervento, ponendo in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dello stesso nei tempi previsti e segnalando tempestivamente al, capofila, al RUA ed al RUPA gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico - amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l'attuazione;
d) provvedere al monitoraggio dell’intervento inserendo i dati richiesti nel Sistema informativo di riferimento;
e) trasmettere al RUA e al RUPA, su richiesta degli stessi, una relazione esplicativa, contenente la descrizione dei risultati conseguiti e le azioni di verifica svolte, comprensive di ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dello stesso, nonché l'indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell'intervento e la proposta delle relative azioni correttive.
Articolo 10
Passaggio allo stato “cantierabile”
1. I progetti che fanno parte del programma degli interventi (Allegato 2) “non cantierabili” al momento della sottoscrizione del presente APQ che, ove in possesso di tutti i requisiti, acquisiscono successivamente la condizione di cantierabilità, entrano a far parte dell’allegato 3 previa comunicazione del RUA, che dovrà altresì provvedere all’invio al Tavolo dei Sottoscrittori dell’elenco aggiornato dell’allegato 3.
Articolo 11
Trasparenza, monitoraggio e informazione
1. La Regione trasmette all’Agenzia per la Coesione Territoriale un rapporto di monitoraggio sull’attuazione degli interventi e i risultati raggiunti che viene inoltrato anche al Comitato tecnico Aree Interne come stabilito dal punto 5 della Delibera CIPE
n.9 del 2015, utilizzando, per quanto concerne gli interventi a valere su POR Puglia 2014 – 2020 e Feasr 2014 – 2020, gli strumenti e le procedure già in uso per la gestione dei fondi comunitari.
2. Il programma di interventi, di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, in tutte le sue componenti finanziate è oggetto di monitoraggio secondo le regole del Sistema unico di monitoraggio delle politiche di coesione. Il coordinamento delle attività necessarie per il monitoraggio, la validazione e il trasferimento delle informazioni al predetto sistema è affidato al RUA.
3. Il Progetto integrato d’area interna Monti Dauni è riportato nella sua denominazione quale “progetto complesso” nella relativa tavola ricognitiva ai fini del monitoraggio unitario e le sue componenti progettuali, oggetto di finanziamento, saranno pertanto le “operazioni/progetti” da considerare in tale monitoraggio e in esplicito collegamento con il relativo progetto complesso, come previsto dal sistema di monitoraggio che in tale modo ne preserva la visione unitaria.
5. Le informazioni riferite agli obiettivi, alla realizzazione, agli indicatori di risultato ed ai risultati del presente Accordo saranno ampiamente pubblicizzate anche sulla base del piano di comunicazione relativo all’attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne predisposto dall’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Articolo 12
Sistema di gestione e controllo (SIGECO)
1. Le Singole Amministrazioni titolari degli interventi, ivi compresi quelli di assistenza tecnica, assicurano la messa in opera di sistemi di gestione e controllo efficaci ed idonei a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie attribuite.
2. Per gli interventi finanziati con fondi SIE si applica il SIGECO dello specifico programma operativo.
Articolo 13
Riprogrammazione delle economie, poteri sostitutivi in caso di inerzia, ritardo ed inadempimento e modifiche dell’Accordo
1. Le economie derivanti dall’attuazione degli interventi individuati nel presente Accordo sono soggette alle procedure di riprogrammazione proprie della fonte finanziaria di riferimento, così come individuate nei SIGECO e nei manuali delle procedure specifiche.
2. L’esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento vigente. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono fattispecie di inadempimento agli effetti del presente Accordo.
3. In caso gravi e particolari criticità relative ai singoli interventi , l’Agenzia per la Coesione Territoriale, d’intesa con la Regione, richiede al Comitato tecnico Aree Interne di esprimere un parere in ordine alle eventuali modifiche dell’Accordo da sottoporre al Tavolo dei Sottoscrittori.
Articolo 14
Modalità di trasferimento delle risorse e certificazione delle spese
1. Le Parti convengono che per ogni distinta fonte finanziaria restano valide, ai sensi della normativa vigente le procedure di trasferimento delle risorse, di controllo, di rendicontazione, nonché di certificazione delle spese tipiche della fonte di finanziamento.
2. Per le risorse di cui all’art.1, comma 13, della legge di stabilità n. 147/2013 e successive modifiche ed integrazioni, si rinvia alle modalità definite dal punto 4 della Delibera CIPE n. 9/2015,come modificata dalla Delibera CIPE n. 80/2017, secondo la seguente modalità:
• per la prima annualità l’anticipazione è erogata sulla base del fabbisogno individuato dal “piano finanziario per annualità degli interventi” di cui all’Allegato 2b;
• le successive anticipazioni vengono erogate sulla base del predetto piano finanziario, aggiornato annualmente in coerenza le previsioni inserite nel sistema di monitoraggio, solo allorquando il costo realizzato rappresenti
almeno il 75% dell’ultima anticipazione erogata ed il 100% di quelle precedenti.
Articolo 15
Prevenzione e repressione della criminalità organizzata e dei tentativi di infiltrazione mafiosa
1. Le Parti si obbligano al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla legge 13 agosto 2010, n.136 e successive modifiche ed integrazioni
Articolo 16 Disposizioni generali e finali
1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori. Previo consenso dei soggetti sottoscrittori, possono aderire all’Accordo stesso altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3. della Delibera CIPE
n. 29 del 21 marzo 1997 la cui partecipazione sia rilevante per la compiuta realizzazione dell’intervento previsto dal presente Atto. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale.
2. Le Parti si impegnano, per quanto di propria competenza, a promuovere e ad accelerare, anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo.
3. Ogni eventuale modifica regolamentare inerente la disciplina degli “Accordi di programma quadro” e le materie oggetto degli stessi si intende automaticamente recepita.
Roma, aprile 2019
Firmato digitalmente
Agenzia per la Coesione Territoriale Direttore Area Progetti e Strumenti Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxx X’Xxxxxx
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Direttore Generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali
Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxx
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Direttore Generale per i sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Capo Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali
Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx
Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Direttore Generale Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxx
Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e del Turismo
Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx
Ministero della Salute
Direttore Generale della programmazione sanitaria Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx
Regione Puglia
Sezione Programmazione Unitaria Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx
Soggetto Capofila – Comune di Bovino
Assessore con delega all’Area interna Xxxxxxx Xxxxx
Accordo di programma quadro Regione Puglia
“Area interna- Monti Dauni”
Allegato 1 Strategia d’area
Roma, aprile 2019
STRATEGIA AREA INTERNA MONTI DAUNI
INDICE
1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE, CRITICITA’ E TENDENZE DI SVILUPPO SENZA STRATEGIA ..pag.3
2. LO SCENARIO DESIDERATO E I RISULTATI ATTESI pag. 12
3. IL SEGNO DI UNA SCELTA PERMANENTE…………………………………………………………….………….…..pag. 13
4. LA STRATEGIA D’AREA E GLI ATTORI COINVOLTI……………………………………………………….….……pag. 17
a. 4.1 LA FILIERA COGNITIVA DELLA STRATEGIA………………………………………………….…....pag. 31
b. 4.2 LA CONCATENAZIONE LOGICA TEMPORALE……………………………………..………………pag. 33
5. L’ORGANIZZAZIONE PROGRAMMATICA E FINANZIARIA…………………………………………….……….pag. 38 6. LE MISURE DI CONTESTO…………………………………………………………………………………………….……..pag. 32
7. IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DELLA STRATEGIA D’AREA……………………………………….….…….pag. 43 8. LA STRATEGIA IN UN MOTTO……………………………………………………………………………………….…….pag. 45
STRATEGIA
1) INQUADRAMENTO TERRITORIALE, CRITICITA’ E TENDENZE DI SVILUPPO SENZA STRATEGIA
L’area progetto, identificata per l’attuazione della Strategia Aree Interne, è il territorio dei Monti Dauni, che si estende per 1946,77 kmq in Provincia di Foggia, situata all’estremità nord-occidentale della Puglia, ai confini con il Molise, la Campania e la Basilicata.
L’area progetto comprende 29 Comuni (Accadia, Alberona, Anzano di Puglia, Ascoli Satriano, Biccari, Bovino, Candela, Carlantino, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelluccio dei Sauri, Castelluccio Valmaggiore, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Celle di San Xxxx, Deliceto, Faeto, Xxxxxxxxxx di Puglia, Motta Montecorvino, Orsara di Puglia, Panni, Pietramontecorvino, Rocchetta Sant'Xxxxxxx, Roseto Valfortore, San Marco la Catola, Sant'Agata di Puglia, Troia, Volturara Appula, Volturino), che hanno inizialmente sottoscritto una Convenzione ex art. 30 TUEL per l’attuazione della SNAI, con l’obiettivo di costituire 4 Unioni di Comuni (di cui una già formalmente costituita e le altre in fase di costituzione).
E’ un territorio caratterizzato da piccoli borghi contigui, spesso arroccati sui pendii,
che guardano alla pianura del Tavoliere delle Puglie nella parte meridionale e affacciano sulla valle del Fortore, nella parte settentrionale. La vita nei borghi conserva ancora ritmi lenti, dettati dal corso delle stagioni, l’economia è prevalentemente legata all’agricoltura tradizionale, che a fatica insegue processi di ammodernamento, piccole aziende artigianali e ad un turismo ancora in fase embrionale. L’intera area è ricca di castelli, beni storico-architettonici, boschi e ricchezze naturalistiche di grande valore paesaggistico. I Monti Dauni possono vantare Borghi storici intatti che hanno conseguito numerosi certificazioni (Borghi Autentici, Borghi più Belli d’Italia, Città Slow, ecc.), tanto da vantare sette Comuni che si fregiano del riconoscimento “Bandiera Arancione” sui tredici Comuni riconosciuti in tutta la Regione Puglia. Qui è racchiuso il più alto valore naturalistico della regione, contando cinque Aree SIC, la vetta più alta della Puglia, il Lago di Occhito: una vera e propria “area parco” per vocazione naturale. Al patrimonio di beni storico-culturali di pregio, si aggiunge la diffusione di usi, costumi e tradizioni culturali, linguistiche e religiose, particolarmente radicate sul territorio, la presenza di isole linguistiche, la tradizione franco- provenzale a Celle e Faeto e quella albanese a Casalvecchio di Puglia, già tutelate e sostenute dalla Regione Puglia con progetti per le minoranze linguistiche.
I Monti Dauni sono un’area molto fragile che presenta criticità legate agli aspetti demografici, infrastrutturali, economici e sociali.
La perimetrazione dell’area emerge dall’analisi territoriale: i Monti Dauni sono, infatti, una zona omogenea al suo interno per struttura fisica e ambientale, che racchiude l’unica area montana della Puglia. Tutti i Comuni coinvolti nella Strategia Aree Interne hanno già partecipato alla strategia Leader del GAL Meridaunia nella programmazione 2007-2013, insieme al Comune di Lucera. Hanno attuato congiuntamente la Pianificazione Strategica di Area Vasta, e il Piano Integrato Territoriale n.10.
L’omogeneità dell’area scaturisce:
✓ dalla struttura orografica del territorio prevalentemente collinare e in parte montana, ricco di boschi, corsi d’acqua e risorse naturalistiche - ambientali;
✓ dalla bassa densità abitativa e dall’alta percentuale di popolazione anziana;
✓ dal tessuto economico del territorio, prevalentemente agricolo e con basso reddito, carente nel settore industriale e nei servizi, e con PIL pro capite più basso della media regionale;
✓ dalla scarsità e inadeguatezza dei servizi essenziali, dalla sanità alla scuola, ma soprattutto per le difficoltà connesse a mobilità e trasporti, elementi tutti che influenzano la qualità della vita degli abitanti;
✓ dalla potenzialità del settore turistico per il ricco patrimonio storico, culturale, archeologico e naturalistico, al momento frammentato nell’offerta e sottodimensionato per capacità ricettiva e servizi complementari;
✓ dalle produzioni enogastronomiche di qualità.
Il Comune di Lucera, pur non rientrando nell’area progetto, è da considerarsi Area Strategica non solo per la prossimità territoriale, ma per l’insieme delle relazioni socio economiche, produttive ed istituzionali che lo collegano al territorio dei Monti Dauni. Lucera infatti è riferimento amministrativo per i Comuni dell’area nord dei Monti Dauni, con i quali è connessa sia per le politiche di Welfare (Lucera è capofila dell’Ambito Territoriale Appennino Dauno Settentrionale, uno dei due Ambiti territoriali che assommano tutti i 30 Comuni dei Monti Dauni) sia per le politiche sanitarie (Lucera è sede dell’omonimo Distretto sanitario della ASL FG che coincide territorialmente con l’Ambito Territoriale). Non solo, a Lucera hanno sede gli istituti di Scuola Secondaria Superiore a cui afferiscono gli studenti dell’area dei Monti Dauni settentrionali (poiché nell’area non vi è alcun istituto superiore). Lucera è inoltre un vero è proprio snodo nei trasporti pubblici (unico Comune dei Monti Dauni ad essere servito dal TPL urbano regionale e provinciale con n. 4 linee attive, di cui due di più recente implementazione) collegata a Foggia con la ferrovia e punto di arrivo di numerose corse provenienti dai Monti Dauni. Soprattutto, il Comune di Lucera ha rappresentato storicamente, e rappresenta tutt’oggi, la porta d’accesso ed il perno per la visitazione dell’Area dei Monti Dauni in qualità di unica Città d’Arte del territorio. Per i suddetti motivi, la città di Lucera ha partecipato, assieme ai ventinove comuni dell’area progetto, alle programmazioni Leader Plus e all’Approccio Leader, ASSE III e IV della Programmazione 2007-2013, alla Pianificazione strategica di Area Vasta. Assieme ad altri comuni dei Monti Dauni, Lucera ha partecipato al “PIS N. 12” che riguarda l’ “Itinerario Turistico Culturale Normanno Svevo Angioino” (caratterizzandosi come uno dei cinque poli territoriali di riferimento), è stata inoltre capofila del Sistema Ambientale e Culturale “Luoghi dell’Uomo e della Natura” (comprendente 13 comuni dell’area nord) e ha presentato collettivamente una proposta di Sistema Turistico Territoriale.
Pertanto, la Strategia dell’area progetto non può prescindere dalle relazioni socio economiche con il Comune di Lucera, che è una risorsa indispensabile e sinergica allo sviluppo dei Monti Dauni. In particolare,
per il settore turistico, si dovrà adottare una visione d’insieme del territorio. Al contempo, l’attuazione della strategia di area interna, pur investendo l’area progetto, avrà effetti e benefici anche sull’area strategia.
Negli ultimi decenni il territorio è stato oggetto di un processo migratorio giovanile e delle fasce attive della popolazione: il lento abbandono dei luoghi natii per studio o per lavoro, sta provocando un inesorabile spopolamento che, se non contrastato con forti elementi di rottura, potrebbe condurre al lento ma definitivo abbandono dell’area. Intanto, questa tendenza in atto sta comunque restituendo un sistema sociale molto debole. Quasi tutti i Comuni (ad eccezione di Troia ed Ascoli Satriano) sono di piccola dimensione, e la densità demografica media si attesta a 30,77 abitanti/kmq: un territorio molto “diradato” se si considera che la densità media regionale è di 209,26 abitanti/kmq. Inoltre, l’analisi della struttura della popolazione per classi di età mette in luce come il 62,29% abbia un’età compresa tra i 15 e i 64 anni, il 12,80% rientri nella classe 0-14 anni e il 24,91% abbia più di 65 anni di età. Ne consegue che il tessuto sociale dell’area è composto da un’alta percentuale di anziani (specie nei comuni più interni dove si registrano punte superiori al 40%). Questo dato, peraltro, influisce anche sulla natura del PIL pro-capite dell’area: non tanto un PIL derivante da settori produttivi, quanto dalle entrate pensionistiche degli anziani. Infatti, i Monti Dauni hanno un PIL pro-capite inferiore rispetto a quello generato nella Regione Puglia, ma esso risulta essere più alto nei comuni più interni, con una percentuale maggiore di anziani ed una classe attiva inferiore.
I Monti Dauni, per le caratteristiche geomorfologiche, sono caratterizzati da un isolamento territoriale dovuto ad un sistema viario interno poco efficiente e articolato, con strade tortuose e con fondo stradale spesso in cattivo stato a causa di dissesti idro-geologici che investono il territorio. Soprattutto sono difficoltosi gli spostamenti fra i Comuni all’interno della stessa area, con tempi di percorrenza molto lunghi rispetto alle distanze da ricoprire. L’area è solo lambita dalle attuali grandi arterie di comunicazione autostradali, attraverso i caselli autostradali che ne garantiscono l’accessibilità: il casello di Candela sulla A16 e quello di Foggia sulla linea adriatica. La stazione ferroviaria principale di accesso è quella di Foggia, sulla direttrice adriatica e di collegamento con Napoli. La distanza, invece, dai principali aeroporti di Bari e Napoli è di circa 150 km.
L’accessibilità dell’area attraverso il Trasporto Pubblico Locale, il trasporto interurbano e i collegamenti ferroviari è decisamente carente, condizione che non agevola gli spostamenti verso i più grandi centri urbani esterni all’area (Lucera, San Severo e Foggia) dove sono erogati la maggior parte dei servizi (scuola, sanità). Sono quasi inesistenti i collegamenti interni fra i Comuni, mentre i collegamenti verso Lucera e Foggia presentano criticità legate alla mancanza di coincidenze e di integrazione delle diverse tipologie di trasporto e alla limitatezza delle corse e degli orari.
La stagionalità di molte corse e l’assenza di programmazione degli orari non favorisce le esigenze di alcune fasce di popolazione, in primis lavoratori e studenti. Questi ultimi lamentano la difficoltà, e in molti casi l’impossibilità, di partecipare ad attività pomeridiane scolastiche ed extrascolastiche. Inoltre, i Comuni dei Monti Dauni Settentrionali sono collegati con Foggia non direttamente con il trasporto interurbano, ma tramite l’unico snodo ferroviario interno all’area, la stazione di Lucera, che diventa pertanto di fondamentale importanza nella mobilità interna all’area settentrionale.
La difficoltà dei trasporti è un elemento circolare che si riversa nei vari settori dell’economia e dei servizi: dalla difficoltà di accesso ai servizi socio-sanitari, alla complessità per raggiungere le strutture scolastiche, nonché, per i singoli Istituti scolastici del territorio, di raggiungere il numero minimo di iscritti. Si riversa sul turismo, poiché non riesce a soddisfare le richieste di spostamenti di turisti e visitatori che vogliano godere
appieno delle bellezze del territorio sparse nei tanti borghi, ma soprattutto condiziona l’economia che rimanendo in un “sistema chiuso” non trova facili sbocchi di mercato al di fuori del territorio di riferimento.
Il sistema produttivo è poco complesso: su 9.639 imprese attive, ben 5.460 sono agricole, mentre i settori artigianale, industriale e dei servizi presentano numeri estremamente inferiori.
Pur costituendo la gran parte del tessuto produttivo dell’area, l’agricoltura genera poca occupazione sul territorio, poiché le coltivazioni sono prevalentemente estensive: circa il 90% della Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U) è infatti destinata a seminativi, e fra questi in particolare cereali e grano. Inoltre, la conduzione delle aziende agricole è prevalentemente demandata a persone ormai anziane, poco inclini ai processi di rinnovamento, innovazione e valorizzazione del ricco patrimonio agroalimentare. Ne consegue che le aziende agricole del territorio si collocano in classi di dimensione economica basse.
Il settore agroalimentare, tuttavia, ha le caratteristiche per diventare un settore produttivo trainante, poiché il territorio è ricco di cultivar autoctone (legumi, salumi, formaggi e vini oltre a varietà di “grani antichi”) e di “saperi locali” nelle produzioni tipiche. E’ fondamentale che le aziende agricole divengano aziende “multifunzionali”: capaci di trasformare e commercializzare i propri prodotti, di generare servizi, connessi a forme di turismo sostenibile, all’ospitalità offrendo al visitatore la possibilità di vivere esperienze sensoriali della ruralità.
Il patrimonio naturalistico-ambientale dell'area rappresenta uno dei macro-ambiti per lo sviluppo dell'Area. I Monti Dauni, pur in assenza dello status di area Parco, possono certamente connotarsi come area “intatta” sotto il profilo naturalistico- ambientale. Vi sono molte aree di pregio, cinque delle quali riconosciute come S.I.C., attualmente poco fruite a causa della scarsa manutenzione dei sentieri presenti e per una scarsamente diffusa cultura del cammino. Nell’area sono stanziali specie faunistiche quali il lupo e il cinghiale
(protetti anche in una piccola riserva tra Roseto e Biccari). Tutta l’area viene designata dalla UE come IBA (Important Bird Area) con la possibilità di realizzare attività collegate all’avvistamento degli uccelli. I primi esempi di utilizzo in chiave turistica del patrimonio ambientale sono i “Parchi Avventura” che registrano un incoraggiante presenza di visitatori.
Al momento il turismo non rappresenta un vero e proprio settore economico poiché è sottodimensionato per capacità ricettiva, e perché mancano quasi del tutto reti di offerta e servizi complementari. Infatti, i Comuni dei Monti Dauni rappresentano solo una minima parte della capacità ricettiva della provincia di Foggia: i 1.116 posti letto complessivi sono infatti solo lo 0,98% dell’intera capacità ricettiva provinciale, prevale decisamente l’offerta di strutture e posti letto di natura extralberghiera. Sono pochissime le strutture a più ampia capienza ricettiva, rendendo particolarmente difficoltoso ospitare gruppi organizzati (CRAL, associazioni, scuole, anziani, religioso, ecc.), che rappresenterebbero un target adatto alle caratteristiche del territorio. Si sottolinea in tal senso l’opportunità di utilizzare edifici pubblici, strutture già esistenti e facilmente riqualificabili, mai utilizzati anche per l’assenza di validi Piani di gestione, come
l’Ostello situato a Carlantino e i Villaggi Primavera. Il territorio dei Monti Dauni presenta una domanda turistica ancora piuttosto contenuta: i dati dell’Agenzia Regionale Puglia Promozione registrano tra le
15.000 e 25.000 presenze all’anno, dato che raddoppia se si includono le presenze di Lucera, porta di ingresso e perno degli itinerari turistici che coinvolgono i Monti dauni. La carenza della domanda è dovuta, principalmente, alla scarsa conoscenza del territorio da parte dei possibili target: l’area dei Monti Dauni è ancora sconosciuta innanzitutto al turista di prossimità e ancor più ai provenienti da altre regioni. La presenza di servizi complementari è scarsa: l’unico settore presente, anche molto dinamico, è quello della ristorazione. Gli altri servizi e "attività" proposte in forma organizzata al turista (servizi di noleggio biciclette, maneggi, guide naturalistiche, ecc.) sono esigui e manca, al momento, la sinergia tra i servizi turistici ed il sistema ricettivo.
Il sistema imprenditoriale complessivo si caratterizza per l’assenza di reti di imprese o forme cooperativistiche fra aziende. Le piccole dimensioni delle imprese, incapaci di produrre un reddito dignitoso, costringono molto spesso i titolari a chiudere le attività produttive e ad indirizzare i giovani verso altre occupazioni maggiormente remunerative, spingendoli addirittura ad allontanarsi dai piccoli centri.
Il programma di razionalizzazione dei servizi sanitari della Regione Puglia ha portato ad un drastico ridimensionamento del numero dei servizi sanitari presenti nell’Area dei Monti Dauni: l’Ospedale “Lastaria” a Lucera è l’unico ospedale presente nell’area. Il territorio sconta dunque la difficoltà di dover raggiungere tali servizi fuori dall’area, con le difficoltà della mobilità e viabilità già evidenziate. Il riequilibrio tra servizi offerti dagli ospedali e dai presidi territoriali specialistici, ambulatori, laboratori e medici di medicina generale sta avvenendo però con molte difficoltà. L’integrazione tra Sanità (ASL/Distretti) e sistemi locali di servizi socio-sanitari (Ambiti sociali Territoriali), non è finora mai decollata. Con la programmazione sociale dei Piani di Zona 2014-2016 tra Ambiti e ASL Foggia è stato sottoscritto un Accordo di Programma che dovrebbe vincolare le parti a realizzare i servizi socio-sanitari come previsti dalla norma (ADI, SAD, PUA).
Per ciò che concerne il welfare, la maggior parte dei servizi è erogata dai due Ambiti Territoriali di Troia e Lucera, con pochi sebbene rilevanti centri servizi (poli funzionali). Il Privato Sociale è presente ma strutturalmente debole con cooperative sociali, sia di tipo A (servizi socio-educativi e socio-assistenziali- sanitari) sia di tipo B (inserimento lavorativo soggetti svantaggiati).
In tema d’istruzione, oltre alla carenza infrastrutturale, il sistema mostra una fragilità dovuta essenzialmente alla dislocazione sull’intero territorio di istituti scolastici distaccati che dipendono quasi sempre da sedi scolastiche esterne all’area, che non conoscono appieno le problematiche e le necessità dei Monti Dauni. Osservando l’area dei Monti Dauni, il quadro che emerge relativamente all’istruzione è sicuramente, per ciò che riguarda il primo ciclo, una copertura quasi totale di plessi per comune, con diversi casi di pluriclassi che tuttavia non sembrano incidere in modo negativo sugli esiti degli apprendimenti e sulle ammissioni. Avere plessi in ognuno dei comuni di residenza favorisce senz’altro i residenti dell’area, pertanto sarà necessario lasciare inalterato l’equilibrio, mantenendo plessi anche con un ridotto numero di alunni. Ciò che risulta più preoccupante è il panorama relativo al secondo ciclo d’istruzione, dove il pendolarismo dei giovani studenti, dovuto al desiderio di frequentare l’indirizzo che più preferiscono, impatta fortemente sulla qualità della vita. Veri e propri viaggi quotidiani per andare a scuola caratterizzano la vita di molti giovani residenti. E’ ovvio che questo impone una riorganizzazione in termini di offerta formativa, in particolare centrandola sui temi caratterizzanti l’area. Inoltre gli effetti del turnover dei docenti cresce all’aumentare degli ordini e gradi: tale fenomeno influisce anche in termini di esiti degli alunni. La scuola non svolge una funzione di formazione rivolta alla conoscenza del territorio ed alla sua
valorizzazione, minando alla base il senso di appartenenza innato che ognuno ha per la propria terra, le proprie origini.
E’ necessario che la rottura con il passato intervenga proprio sulla “coscienza” di chi abita il territorio,
intesa come amore, senso di appartenenza dei luoghi. A voler riprendere le parole di X. Xxxxxx: "Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti".
Troppo spesso i giovani, terminate le scuole superiori, abbandonano l’area per gli studi universitari e difficilmente vi fanno ritorno: chi rimane, invece, spesso svolge piccoli lavori in nero, senza tramutarli in attività imprenditoriali, potendo contare sulla presenza, nel nucleo familiare, degli anziani che contribuiscono con il loro reddito al benessere della famiglia. Lo spopolamento e l’emigrazione giovanile determinano, inoltre, un problema di perdita di capitale sociale: non solo le classi attive del territorio vanno riducendosi, ma coloro che rimangono lamentano poca propensione all’innovazione, spirito imprenditoriale ridotto, perdita dei “saperi tipici” del territorio.
Questa analisi, emersa anche nel corso degli incontri tematici svolti con le comunità locali, stride con la tradizione agricola, i giacimenti enogastronomici (segno di saper fare) e con la presenza in provincia di Foggia di centri di competenza sui temi di Innovazione Tecnologica in agricoltura: il Distretto Tecnologico Agroalimentare, il Centro di Ricerca per la Cerealicoltura (Foggia), l’Università degli Studi di Foggia – Facoltà di Agraria e i suoi spin-off. Tuttavia, tranne alcuni casi di eccellenza, sono poche le aziende del territorio che si mettono in rete e sperimentano l’applicazione della ricerca in azienda. L’innovazione tecnologica, il “saper fare” e i saperi accademici non riescono, in assenza di una strategia di condivisione, a diffondersi capillarmente per produrre un processo virtuoso di messa a valore e applicazione della conoscenza.
In conclusione, l’area, caratterizzata da bassa densità demografica, da basso indice di occupazione, nonché da difficili collegamenti interni, si presenta come un territorio molto “diradato”, in cui è spesso difficile che la classe attiva possa innescare, senza un intervento mirato ed esterno, quel meccanismo di condivisione informale di informazioni che permetta di far conoscere le eccellenze -pur presenti- nel territorio stesso e al suo esterno, di condividere una strategia di crescita, di fare sistema, di creare sviluppo.
In sintesi le principali criticità dell’area sono:
TERRITORIO | ECONOMIA | SOCIETA’ |
-Territorio molto esteso, collinare, con strade dissestate e costituito da piccoli comuni | -Bassi Livelli occupazionali -Bosco non utilizzato a fini economici | -Rischio spopolamento per calo natalità e invecchiamento della popolazione -Vulnerabilità dei nuovi poveri e diffuse situazioni di disagio, specie giovanile -Perdita di capitale sociale (giovani che lasciano il territorio), perdita dei saperi (se non vi è passaggio intergenerazionale) -Aumento delle famiglie monopersonali: persone anziane, sole e scarsamente autonome -Isolamento sociale dovuto alla periferizzazione e marginalizzazione -Ridimensionamento nell’offerta dei servizi di cittadinanza per politiche nazionali di razionalizzazione della spesa standardizzate, -Insufficiente rispondenza dell’offerta scolastica e formativa rispetto ai bisogni del territorio e delle imprese -Insufficiente rispondenza dell’offerta sanitaria, welfare e servizi sociali essenziali per la popolazione. |
-Scarso trasporto pubblico, specie interurbano | -Aziende agricole di piccola dimensione, non consorziate e che generano poco reddito | |
-Rischio Dissesto idrogeologico | -Quasi monocultura dei seminativi | |
-Rischio abbandono centri storici -Rischio abbandono Bosco e presidi agricoli | -Scarso trasferimento tecnologico e interconnessione fra Centri di Ricerca e aziende -Bassa propensione alla creazioni di reti | |
-Diminuzione SAU dal 2000 al 2010 | -Agricoltori in età avanzata e poco propensi alle innovazioni; | |
-Poca diffusione delle attività artigianali e perdita degli antichi mestieri artigianali | ||
-Pochi addetti nel comparto agricolo e turistico | ||
-Offerta turistica embrionale e mancanza di reti (fra le strutture ricettive, fra le strutture ricettive e i servizi complementari, fra i comuni nell’organizzare il calendario degli eventi) | ||
-Ricettività inadeguata e mancanza di ricettività per turismo di gruppo Carenza di servizi complementari al turismo | ||
Bassi flussi turistici pernottanti; |
Come evidenziato, in assenza di interventi programmati, l’area dei Monti Dauni è destinata:
- ad un processo di ulteriore spopolamento, dovuto al progressivo invecchiamento della popolazione e alla denatalità;
- ad un complessivo abbandono di importanti porzioni di territorio, con la contestuale contrazione delle imprese e delle occasioni di lavoro;
- all’abbandono dei terreni agricoli, del patrimonio boschivo ad essi annesso, con conseguente perdita di SAU, degrado del paesaggio rurale e minore tutela del territorio, con aumento di frane e dissesti che comportano un ulteriore isolamento territoriale;
- all’ abbandono del patrimonio architettonico nei centri storici destinati a subire ulteriore degrado;
- alla perdita dei servizi essenziali (ad esempio chiusura dei plessi scolastici, uffici postali, sportelli bancari ecc. ) non più sostenibili economicamente per numero di utenze;
- ad un ulteriore impoverimento del capitale sociale dell’area fino ad una “chiusura” dei paesi.
Questi fattori rischiano di generare un circolo vizioso perché strettamente interconnessi fra loro: la diminuzione della popolazione, in particolar modo delle sue fasce attive, comporta una riduzione delle attività economiche e dei servizi offerti, con un conseguente impoverimento del tessuto socioeconomico. Ne consegue, quindi, l’abbandono del territorio a 360 gradi: la diminuzione della Superficie Agricola Utilizzata, il degrado dei paesaggi naturalistici-ambientali, ma anche i centri storici perderanno vitalità, lasciando una sensazione di vuoto e di abbandono. In questo scenario, anche i beni architettonici, se non valorizzati come contenitori culturali, andranno incontro ad un progressivo degrado dovuto all’incuria. Anche per coloro che rimarranno sul territorio la vita sarà più difficile poiché diminuiranno man mano i servizi alla persona, sia quelli erogati dagli enti pubblici locali sia dai privati perché saranno sempre meno sostenibili economicamente. In questo contesto, la mobilità e la viabilità diventano un fattore cruciale per raggiungere i principali servizi ancora esistenti nell’area, ma soprattutto per garantire la qualità della vita agli abitanti dell’area.
In alcuni comuni ad esempio, già ad oggi non vi è più la distribuzione dei giornali, i servizi postali sono erogati a giorni alterni, addirittura in qualche comune sono stati ridotti anche i servizi bancomat. Nel futuro, la stessa sorte potrebbe toccare a bar, palestre e in generale ai luoghi di aggregazione sociale, inducendo le persone (ed in particolare i giovani) a trasferirsi nei centri più grandi al di fuori dell’area.
E’ dunque essenziale cogliere le opportunità del territorio e gli elementi di forza percepiti dall’area e, con un intervento strategico, costruire vie di cambiamento che si integrino fra di loro come un processo di filiera, tale da poter contrastare i fenomeni in atto.
OPPORTUNITA’
TERRITORIO | ECONOMIA | SOCIETA’ |
- Presenza diffusa di un ricco patrimonio ambientale di qualità (ben 5 aree SIC) con elevata superficie boschiva (comunale e annesso alle aziende agricole) - Elevata percentuale SAU/SAT - Borghi storici in buono stato e spesso certificati (Borghi più belli, Bandiere Arancioni, Borghi autentici ecc) - Grande valore paesaggistico dell’area (aree SIC, Monte Cornacchia, Diga di Occhito) - Diffuso patrimonio storico culturale architettonico e risorse archeologiche di grande pregio (possibili contenitori culturali) - Presenza di sentieri e cammini (Frassati, via Francigena, Tratturi) e Parchi avventura per turismo outdoor - Presenza di una forte identità legata alla storia e ai costumi (culturali, linguistici, religiosi) profondamente radicati nelle comunità. - Eventi popolari di arte e intrattenimento maturi (Orsara Jazz, Accadia Blues, Fucacoste e Cocce Priatorie) - Patrimonio religioso estremamente ricco - Presenza di un sito termale a Castelnuovo della Daunia (unico sito termale provinciale | -Aumento della redditività del comparto agricolo e degli addetti grazie alla diversificazione e alla multifunzionalità delle aziende agricole (piccola trasformazione, attività di filiera, servizi connessi sociale o al turismo) e all’applicazione di R.I in agricoltura -Nuove prospettive di mercato generate dall'innovazione di prodotto, dal recupero di cultivar autoctone e dalla valorizzazione delle produzioni legate a certificazioni (DOC, DOP, IGP) -Riutilizzo e riqualificazione edifici pubblici inutilizzati per ricettività (Villaggi primavera, l’Ostello di Carlantino, Rifugi,ecc.) -Riutilizzo patrimonio immobiliare privato a fini turistici -Possibilità di sviluppare turismo verde e outdoor in tutta l’area ed in particolare nelle Aree SIC, oltre al turismo scolastico | -Integrazione sinergica tra tutti i principali attori del territorio con condivisione dell’intera programmazione territoriale (Pianificazione Strategica, Piani di Zona, PSL) -Opportunità legate all’economia sociale (collaborazione tra imprese sociali e aziende agro- alimentare e turistiche) -Implementazione di una rete stabile di servizi di prossimità -Coinvolgimento della popolazione straniera come forza lavoro -Integrazione delle politiche pubbliche attraverso la Strategia Nazionale per le Aree Interne |
2.LO SCENARIO DESIDERATO E I RISULTATI ATTESI
L’obiettivo della Strategia è modificare lo scenario descritto, invertire le tendenze in atto con una nuova visione del territorio, facendo leva su un processo di innovazione, innanzitutto culturale, che partendo dalle buone prassi esistenti, assicuri il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione locale e produca una rinnovata attrattività del territorio. Le azioni da intraprendere per innescare un processo di crescita sono state individuate, con un approccio bottom up, attraverso tavoli di lavoro in ognuno dei 29 Comuni, organizzati dai sindaci in collaborazione con gli attori rilevanti del territorio e con il GAL Meridaunia. Gli interventi individuati, sono stati poi coniugati, in modo sinergico, e ricondotti agli obiettivi della Strategia Nazionale Aree Interne e alle risorse dei fondi SIE, in particolare del FEASR tramite il PSR Puglia 2014/2020 e il Piano di Azione Locale del GAL Meridaunia, e del FESR/FSE. La strategia dei Monti Dauni è, dunque, da considerarsi come un unico processo di sviluppo, a 360 gradi, che dovrà avvalersi di tutte le possibili fonti di finanziamento idonee ad apportare un cambiamento strutturale nei vari settori economici e sociali.
I tavoli di approfondimento, insieme ai focus svolti in collaborazione con il CTAI e il processo di scouting che ha coinvolto gli attori rilevanti dell’area, hanno restituito una lettura delle problematiche del territorio, caratterizzato dai seguenti elementi:
- la tendenza all’isolamento, dovuta all’ampiezza dell’area, alla sua conformazione morfologica, ai dissesti e alla mancanza di collegamenti interni;
- un’economia rarefatta prevalentemente legata alle attività agricole e al settore agro-alimentare che non genera al momento grande valore aggiunto;
- la scarsa innovazione e la difficoltà a fare rete in tutti i settori;
- un ricco patrimonio culturale e naturalistico, caratterizzato da borghi storici certificati e di grande pregio e per la presenza di un ricco patrimonio naturalistico, potenziale leva per lo sviluppo turistico;
- la diminuzione dei servizi essenziali, in ragione della bassa sostenibilità economica, dovuta allo spopolamento in atto.
Da questa analisi è scaturita l’esigenza sia di intervenire con forza sugli asset tangibili (strade, viabilità, mobilità) sia di rinnovare e rafforzare profondamente le reti del capitale sociale. È fondamentale puntare sulle parole chiave aggregare, innovare, connettere: aggregare per mettere a sistema i “saperi” e le risorse dell’area, creare nuove opportunità di sviluppo economico tramite l’ammodernamento del tessuto produttivo esistente, in primis l’agricoltura, ma anche puntando ad un turismo esperienziale che valorizzi in rete le risorse naturali, paesaggistiche e culturali, i giacimenti enogastronomici, innovare per potenziare servizi, sanità e scuola e capitale sociale, connettere per superare il divario territoriale (assetto idrogeologico, viabilità e mobilità).
L’innovazione a cui si mira è un processo circolare che attraversa tutti i settori dello sviluppo economico e sociale dell’area. In questo processo tutti gli attori pubblici e privati della filiera cognitiva - dall’agricoltura all’ambiente, dal turismo ai servizi (scuola e sanità), e alle istituzioni - possono inserirsi in funzione delle proprie esigenze e delle proprie potenzialità, generando un insieme di connessioni che crei processi dinamici di apprendimento collettivo, cooperazione e sviluppo. Il più importante punto di rottura rispetto al passato sarà il coinvolgimento di tutti gli attori rilevanti del territorio, con un approccio partecipativo, ampliando l’esperienza dei tavoli di lavoro svolti in fase di scouting e progettazione, attraverso approfondimenti tematici nel corso di tutta l’attuazione della strategia.
La leva che avvierà il processo di crescita del territorio è l’agricoltura, il settore economico con maggiore potenzialità in termini di valore aggiunto e di ricaduta occupazionale. In particolare però, affinché il sistema
produca lo slancio atteso in termini di sviluppo dell’ economia e dell’ occupazione, è necessario innovare profondamente il settore, attraverso una doppia azione che operi, da un lato, sulla “forma mentis”, degli imprenditori agricoli stimolandoli a fare rete, a recuperare e mantenere la biodiversità del territorio, dall’altro attraverso investimenti rivolti ai privati per innovare le aziende agricole in termini di processo produttivo (e dunque di attrezzature ad esso connesse), incentivandole ad attivare altre fasi del processo – oltre che la produzione – come la commercializzazione e la diversificazione delle proprie attività per ottenere un maggior ritorno economico.
L’idea di puntare sull’agricoltura per ridare slancio all’economia del territorio si basa su diverse considerazioni: l’agricoltura rappresenta storicamente la vocazione del territorio e soprattutto esistono nell’area (o a ridosso della stessa) Centri di Competenze, riconosciuti a livello locale e nazionale, che hanno posto in essere esperienze già validate e che dunque rappresentano per il territorio un’opportunità immediata e facilmente realizzabile. Inoltre questa prospettiva di crescita, rispettosa dell’ambiente e vicina alle radici, trova grande condivisione del territorio, come emerso nel processo di ascolto degli attori rilevanti.
La spinta sul settore agricolo tout court favorirà anche i settori collegati quali l’agroalimentare, ed il turismo enogastronomico ed esperienziale. L’incremento del settore turistico, infatti, consentirà la nascita di nuove attività imprenditoriali, sia di carattere ricettivo e ricreativo, sia connesse ai servizi complementari al turismo. La strategia, sinergicamente, mira al recupero dei borghi e del patrimonio culturale oltre che alla creazione di un’offerta integrata. Gli investimenti a favore delle attività economiche hanno l’obiettivo di incrementare le opportunità lavorative, offrendo alla popolazione la possibilità di rimanere nel proprio territorio d’origine, e di contrastare il fenomeno dello spopolamento in atto.
La strategia interviene sul processo di crescita economica, nel breve periodo, con incentivi alle imprese, e nel medio periodo sulla creazione di competenze specifiche, attivando un rinnovamento nell’ambito dell’Istruzione e della formazione della Scuola secondaria superiore al fine di dare ai giovani le competenze necessarie per meglio conoscere il territorio e le sue opportunità di sviluppo. Lo scenario auspicato è la sinergia fra Scuola e territorio in modo tale che essa risponda ai bisogni dell’area e sia elemento propulsore dell’innovazione e del rinnovamento del capitale sociale. L’obiettivo è garantire agli studenti una solida formazione iniziale che, compensando svantaggi culturali, economici e sociali di contesto, favorisca l’acquisizione di competenze necessarie alla crescita individuale e alla partecipazione attiva allo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio. L’inserimento di materie di studio che indirizzino alla conoscenza del territorio e alle attività di educazione al patrimonio, di educazione ambientale sin dai primi anni scolastici potranno rendere i bambini di adesso i futuri comunicatori delle bellezze dell’area.
Tuttavia per garantire la qualità della vita sui Monti Dauni è necessario intervenire anche sui servizi essenziali che influenzano la permanenza ed il benessere della popolazione sul territorio. A supporto della strategia, la Regione Puglia, con la ASL Foggia e gli ambiti territoriali, hanno previsto un piano di riordino dei servizi socio-sanitari dell’area interna Monti Dauni, di cui verrà fornito qualche approfondimento in un paragrafo successivo del documento. Per questa ragione, la Strategia dei Monti Dauni non impegnerà risorse sul fronte socio-sanitario, ritenendo esaustivo l’impegno contestuale della Regione. Per la mobilità sia interna al territorio, sia verso l’esterno, sono previsti, adeguamenti del trasporto pubblico locale nel nuovo Piano di Bacino che la Provincia di Foggia, ente di governo del Bacino, sta elaborando. L’Ente Provincia di Foggia, in considerazione dei dati relativi all’utilizzo dei mezzi dei TPL, prevede di sostituire gli attuali mezzi con quelli di dimensioni inferiori, che avranno anche maggior facilità di accesso nei percorsi
più tortuosi dell’area. Con le economie rinvenienti dall’utilizzo di mezzi di dimensioni inferiori sarà effettuata anche la rimodulazione delle corse implementando o modificando le frequenze per soddisfare le esigenze connesse ai servizi minimi (scuola, sanità, turismo).
La strategia attua interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e il miglioramento dei collegamenti interni e della rete viaria all’area che rappresentano una condizione essenziale perché il territorio venga vissuto e attraversato.
Si allega schema riepilogativo dei risultati attesi ed il relativo set di indicatori per il monitoraggio dei singoli interventi. (Allegato A)
3. IL SEGNO DI UNA SCELTA PERMANENTE
Le criticità evidenziate nei paragrafi precedenti e la Strategia così definita, richiede che la Pubblica Amministrazione sia in grado, sia dal punto di vista strutturale ed organizzativo, sia dal punto di vista delle competenze e delle capacità, di programmare e gestire adeguatamente gli interventi di sviluppo.
In passato tutti i Comuni dell’area facevano parte delle due Comunità Montane dei Monti Dauni (Meridionale e Settentrionale), e tramite questi Enti e i relativi Uffici Unici, sono riusciti ad attivare una positiva collaborazione con le amministrazioni locali, con il Partenariato e con le altre Istituzioni durante tutta la fase attuativa del PIT 10. Con queste forme di aggregazione istituzionale, i Comuni hanno acquisito maggiori competenze in tema di programmazione e di pianificazione strategica ed una capacità adeguata di attuazione finanziaria dei programmi. Purtroppo con la soppressione delle due Comunità Xxxxxxx è venuta meno la possibilità di delegare ai due Enti Territoriali e agli Uffici Unici le funzioni sovracomunali. Negli ultimi anni, inoltre, si è avuto, da una parte, un significativo incremento delle competenze in capo agli Enti Locali/Piccoli Comuni, dall’altra parte un decremento sia dei trasferimenti delle risorse pubbliche sia del personale dipendente. L’aggregazione dei servizi rappresenta, alla luce dell’esperienza già maturata e delle contingenti necessità, uno degli ambiti strategici per l’attuazione dello sviluppo del territorio.
In fase di definizione ed adesione alla Strategia di Area Interna, tutti i Comuni hanno sottoscritto una Convenzione ex art. 30 del Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali e s.m.i, al fine di associare i servizi necessari per l’attuazione della suddetta strategia. Nella stessa Convenzione è stata stabilita la creazione di più Unioni di Comuni per soddisfare appieno i requisiti della Strategia di Area Interna. Infatti, sono in fase di costituzione ed avvio operativo quattro Unioni di Comuni. La prima “Unione dei Comuni dei Monti Dauni” è stata già formalmente costituita il 22/05/2015 fra i comuni di Bovino, Orsara di Puglia, Deliceto, S’Agata di Puglia, Accadia, Panni, Rocchetta S. Xxxxxxx e Xxxxxxxxxx di Puglia. Successivamente, hanno fatto richiesta di adesione a tale Unione anche i Comuni di Castelluccio dei Sauri, Anzano di Puglia e Candela. E’ stata da poco costituita anche l’ “Unione dei Comuni Casali Dauni” a cui hanno aderito i comuni di Casalvecchio di Puglia, Castelnuovo della Daunia, Casalnuovo Monterotaro. Gli altri Comuni hanno già deliberato la costituzione delle altre due Unioni di Comuni, approvandone lo Statuto nei singoli consigli comunali, e rispettivamente:
✓ “Unione dei Comuni dei Monti Dauni Settentrionali” a cui hanno aderito i comuni di: Pietramontecorvino, Motta Montecorvino, Volturino, San Marco la Catola, Celenza Valfortore, Carlantino, Volturara Appula;
✓ “Unione dei Comuni Monte Cornacchia” a cui hanno aderito i comuni di: Biccari, Faeto, Alberona, Roseto Valfortore, Castelluccio Valmaggiore.
I Comuni di Ascoli Satriano, Celle di San Xxxx e Troia per il momento non hanno ancora deliberato l’adesione ad una delle costituende Unioni e partecipano alla Strategia tramite l’adesione alla Convenzione di Area Interna.
Tutti i 29 Comuni dei Monti Dauni e il Comune di Lucera erogano già alcuni servizi in forma associata tramite la Convenzione sottoscritta in attuazione del Progetto esecutivo a valere sull’ ASSE I, Azione 1.5.2 del P.O. XXXX 0000-0000 “e-Gov Area Vasta Monti Dauni - Sviluppo del sistema dell’e-government regionale”. Nello specifico il progetto include i servizi del: • SIT/SUAE • Archiviazione ottica • Identificazione in rete del cittadino • Servizi anagrafici e circolarità anagrafica per i cittadini.
Inoltre, gestiscono congiuntamente ed in forma associata i servizi sociosanitari attraverso l’Ambito Territoriale di Troia e l’Ambito Territoriale di Lucera, e nello specifico: SAD (Servizio Assistenza Domiciliare), ADI (Servizio Assistenza Domiciliare Integrata), ADE (Assistenza Domiciliare Educativa), Servizio di integrazione scolastica, Centri sociali polivalenti per anziani, per diversamente abili, Centro diurno socio- educativo e riabilitativo, Servizi a sostegno delle responsabilità familiari, Servizi a sostegno delle disabilità (es. contributi per eliminazione delle barriere architettoniche), Servizi di inclusione sociale (es. cantieri di cittadinanza), Servizio trasporto sociale.
Si è ritenuto fondamentale prevedere la gestione in forma associata di altre funzioni che presuppongono la realizzazione di un sistema unitario e condivisibile di conoscenza del territorio, un sistema informativo territoriale che sia in grado di aggregare conoscenza ai diversi livelli richiesti.
Tutto questo si può realizzare associando, dapprima, la funzione del Catasto per creare un unico sistema informativo territoriale (SIT), con la costituzione di un ufficio unico a servizio dei Comuni e delle Unioni che rientrano nell’area. La realizzazione del SIT intercomunale e la gestione associata del catasto è strettamente connessa alla volontà di associare e gestire in modo armonico anche la programmazione turistica, funzione che assume particolare importanza nell’ambito della strategia area interna. In particolar modo entrambe le funzioni, il Catasto e la programmazione turistica, consentono di avere la possibilità di utilizzare uno strumento di lavoro comune per attuare programmi di pianificazione territoriale, programmazione ed attuazione degli strumenti programmatici per lo sviluppo dell’area: recupero e gestione del patrimonio edilizio inutilizzato (pubblico e privato), della rete sentieristica, della rete stradale, del patrimonio boschivo e promozione unitaria del territorio a scopo turistico.
Il SIT rappresenta, di fatto, il tessuto connettivo dei territori, sia rispetto alle variazioni che possono intervenire nel tempo sia rispetto ad altre chiavi di lettura.
I Comuni hanno deciso, pertanto, di procedere alla gestione in forma associata dei seguenti funzioni/servizi:
▪ Catasto
I Comuni intendono associare la funzione del Catasto, in modo da mettere in rete tutte le informazioni e i servizi ad esso collegati in un ottica di gestione sovracomunale di maggiore efficienza.
▪ Programmazione turistica
Il territorio intende promuovere una offerta turistica organica, creando nell’immaginario collettivo la destinazione Monti Dauni attraverso un’ azione coordinata di Comunicazione e marketing, anche verso operatori della domanda. Al contempo è fondamentale dare sistematicità all’offerta storico-culturale, attraverso la realizzazione di reti, itinerari, sistemi, affinché l’intero territorio dei Monti Dauni si configuri come un’offerta integrata nei servizi.
▪ Fundraising – Sportello informativo
La Strategia di Area Interna Monti Dauni mette in evidenza la necessità di rafforzare il Capitale sociale in termini di asset di conoscenza delle opportunità, di capitale relazionale e di innovazione. E’ fondamentale all’uopo creare un ufficio di fundraising, rivolto sia agli Enti pubblici sia a soggetti privati, che, attraverso un team di risorse umane qualificate, svolga un’attività di coordinamento per avviare e sviluppare progetti integrati coerenti con le strategia avvalendosi di risorse regionali, nazionali e comunitarie. L’azione sarà rivolta anche ai cittadini per incrementare l’auto- imprenditorialità, con un’attività di assistenza ed accompagnamento alla creazione di impresa e la creazione di uno spazio di co-working.
Fra i Comuni dell’Area è stata raggiunta una intesa per lo svolgimento, in forma associata, dapprima, della funzione del Catasto e della programmazione turistica. In particolare, si è stabilito che i Comuni che aderiscono all’Unione dei “Comuni dei Monti Dauni” conferiscono alla stessa l’esercizio della funzione del Catasto e della programmazione turistica, mentre i Comuni che hanno deliberato la costituzione di una delle altre tre Unioni, nonché i Comuni che non intendono aderire a nessuna delle quattro Unioni, approvano in Consiglio comunale una Convenzione per lo svolgimento in forma associata delle medesime funzioni con l’Unione dei “Comuni dei Monti Dauni”;
Allorché saranno formalmente costituite le altre Unioni, i Comuni che vi faranno parte conferiranno ad esse lo svolgimento della funzione del Catasto e della programmazione turistica e la medesima funzione sarà effettivamente svolta in forma associata da tutti i Comuni dell’Area mediante una convenzione tra le Unioni costituite ed esistenti e tra queste e i Comuni che non intendono aderire a nessuna Unione.
Le attività delle Unioni dei Comuni saranno coordinate dall’ UFFICIO di COORDINAMENTO, che sarà costituito dai Presidenti pro tempore delle singole Unioni dei Comuni, dal sindaco capofila della Strategia Area Interna Monti Dauni e dai sindaci dei Comuni che non hanno ancora aderito alle Unioni di Comuni. La funzione principale è quella di favorire l’integrazione fra strategie, obiettivi ed attività, garantendo il controllo dei risultati e della performance a livello strategico, direzionale ed operativo. L’Ufficio di coordinamento si occuperà del coordinamento nelle relazioni fra Enti coinvolti nell’attuazione della Strategia, posti a livelli territoriali differenti - nel rispetto delle competenze e delle prerogative di ciascun Ente - e fra attori pubblici e privati, nonché la coerenza delle attività rispetto agli obiettivi. A tale fine dovrà sovrintendere alla gestione complessiva di tutti i soggetti coinvolti, perseguendo livelli ottimali di efficacia e di efficienza garantendo l’unitarietà ed il coordinamento dell’azione amministrativa.
4. LA STRATEGIA D’AREA E GLI ATTORI COINVOLTI
L’idea guida “DALLA TERRA ALL’UOMO” del Preliminare si rafforza e si delinea nella Strategia dell’area: si riparte dalla terra, quale elemento fondante della crescita dei Monti Dauni, e si dirama, poi, in un dedalo di percorsi che conducono alla valorizzazione dell’intera economia del territorio, dall’ agricoltura al turismo e all’ambiente, intervenendo sui servizi essenziali, Istruzione e Formazione, mobilità e welfare.
Per la realizzazione della Strategia, in primis, sarà organizzato un nuovo modello di “governance” a cui partecipano tutti i sindaci dei Comuni aderenti e che vede il coinvolgimento attivo delle comunità locali e degli attori già individuati nelle fasi di scouting con il supporto del Comitato Tecnico Aree Interne e della Regione Puglia.
Partendo dalla terra quale fulcro, la strategia fa leva sulle altre direttrici dello sviluppo ad essa funzionalmente connesse. Si parte con interventi per innovare la scuola e potenziare la formazione, per creare maggiori sinergie con il mondo del lavoro, attraverso un’offerta formativa legata alle risorse dell’area e che risponda ai fabbisogni del territorio. Verrà rafforzato il capitale sociale, attraverso attività di animazione, mirate ad orientare i giovani all’autoimprenditorialità e all’aggregazione con nuove forme di cooperazione, per la promozione e commercializzazione del patrimonio culturale e delle produzioni agroalimentari. Si darà nuovo slancio al turismo sostenibile, attraverso un’azione di incoming che coinvolga gli operatori e valorizzi il patrimonio culturale, enogastronomico e paesaggistico, con particolare attenzione alle risorse naturalistiche.
L’innovazione della scuola e il potenziamento dell’offerta formativa con progetti di alternanza scuola- lavoro produrranno un rinnovamento nei settori economici trainanti (agricoltura e turismo), che potranno generare nuova occupazione qualificata, contribuendo a “mantenere sui luoghi le persone” e a migliorare la qualità della vita.
Tuttavia, presupposto imprescindibile alle azioni volte allo sviluppo del territorio, è il rafforzamento dei collegamenti interni ed esterni all’area con interventi rivolti alla viabilità e alla mobilità.
Obiettivo generale della strategia è frenare lo spopolamento del territorio creando occupazione, facendo in modo che soprattutto i giovani sfuggano al lento fenomeno di emigrazione che li induce ad abbandonare la loro terra, i luoghi e le persone solo per la ricerca di lavoro. E’ necessario porre rimedio al senso di indifferenza verso i paesi e i luoghi, che si avviano a diventare muti testimoni di quella rassegnazione che permea il viver quotidiano. L’elemento di rottura avrà inizio sin dai primi anni scolastici, attraverso un processo di formazione mirato innanzitutto alla conoscenza del territorio, che specializzi i giovani nei settori potenziali di crescita locale. È inoltre indispensabile dare spazio all'inserimento di giovani nel tessuto produttivo, con interventi finalizzati alla creazione di nuova imprenditorialità non solo in forma individuale, ma anche in forma associata: dalla multifunzionalità in agricoltura, all’opportunità di nuove forme di inclusione sociale, ai servizi connessi al turismo, soprattutto attraverso la creazione di reti di operatori dei vari settori dell’economia e della società.
Per rafforzare il sistema economico la strategia interviene in modo decisivo sull’agricoltura, settore produttivo prevalente e sul turismo, che, sotto l’aspetto economico, è ancora in fase embrionale.
La priorità è ripristinare un legame con la terra: una maggiore apertura mentale all’innovazione e alla creazione di reti può trasformarsi in opportunità, favorendo la riscoperta anche delle attività tradizionali, modernizzandole e trasformandole in fonti di reddito.
Il settore agroalimentare ha le caratteristiche per diventare un settore produttivo trainante, poiché il territorio è ricco di cultivar autoctone e biodiverse (legumi, salumi, formaggi e vini oltre a varietà di “grani antichi”) e di “saperi locali” nelle produzioni tipiche. La SNAI, pertanto, interviene, in sinergia con la Strategia del Piano di Azione Locale del GAL Meridaunia, con misure di sostegno rivolte alle imprese per apportare nel settore innovazione e crescita economica, privilegiando l’ aggregazione dei produttori.
La Strategia prevede risorse finalizzate ad incrementare la redditività delle aziende agricole, l’occupazione familiare e la competitività sul mercato, a favorire la creazione di filiere corte, a incentivare la promozione e commercializzazione del patrimonio/produzione enogastronomica del territorio, trasferendo anche gli output della ricerca e innovazione dei centri di competenze presenti sul territorio (Centro di Ricerca per la Cerealicoltura, D.A.R.E., Università degli Studi di Foggia – Facoltà di Agraria che ha conseguito numerosi risultati nel campo del gluten friendly). Gli interventi sono inoltre finalizzati a favorire la multifunzionalità delle aziende agricole (ad es. l’azienda agricola che cura e mantiene il verde pubblico, riqualifica l’ambiente, gestisce le aree venatorie e la forestazione, svolge attività connesse al turismo e contribuisce allo sviluppo rurale del territorio). L’azione è rivolta alle piccole aziende agricole del territorio che non hanno i requisiti minimi di accesso alle Misure del PSR Puglia.
Nell’elaborazione dei bandi rivolti ai privati si punterà ad un’agricoltura di qualità individuando criteri di premialità per produzioni tipiche o biologiche, recupero di cultivar autoctone e biodiverse, “filiera corta”, produzione a “Km zero”. In particolare sono previsti interventi per il sostegno alle piccole aziende agricole per l’introduzione di nuove produzioni vegetali ed animali, anche minori, che consentano alle aziende di incrementare il reddito anche attraverso la trasformazione dei prodotti aziendali e la vendita diretta sui mercati locali o nazionali. Il miglioramento aziendale avverrà anche con la divulgazione di buone pratiche di coltivazione e di allevamento con il recupero di cultivar e specie peculiari della biodiversità del territorio (a titolo esemplificativo ma non esaustivo: farro, orzo, mela-cotogna, sorbe, grano senatore cappelli, grano tenero “bianchetta”, uva spina, orchidee, ecc..) in modo tale da custodire, valorizzare e preservare il territorio e la sua biodiversità. A tal fine, si prevede anche il trasferimento dei risultati dei “Progetti integrati per la Biodiversità”, a valere sul PSR PUGLIA 2007-2013, che hanno realizzato una mappatura delle risorse genetiche vegetali ed animali a rischio di estinzione ed il loro legame con il territorio.
Poiché il comparto agricolo dei Monti Dauni genera, ad oggi, poco valore aggiunto, fermandosi alla prima fase della filiera (solo produzione), la strategia prevede interventi (inferiori a € 200.000, soglia minima di accesso alla mis.4.2 del PSR PUGLIA) anche per le PMI per la trasformazione, lavorazione e commercializzazione di prodotti agricoli, finalizzati a rafforzare il settore agroalimentare, e ad apportare ricadute positive anche per il turismo enogastronomico. In particolare sono previsti interventi per il miglioramento delle strutture e degli impianti di stoccaggio, lavorazione/trasformazione, confezionamento e commercializzazione dei prodotti agricoli, con l’introduzione di tecnologie e processi produttivi innovativi, per intercettare nuove opportunità di mercato, sviluppare prodotti di qualità oltre che per migliorare le performance ambientali del processo produttivo e la sicurezza sul lavoro.
Al fine di favorire l’incremento dell’occupazione e l’inserimento dei giovani nel tessuto produttivo saranno inseriti nei bandi criteri di premialità per i progetti presentati da imprese giovanili con età fino a 40 anni, e da disoccupati. Saranno inoltre privilegiati gli interventi che favoriscono la creazione di filiere corte e/o progetti integrati, mirati all’innovazione delle produzioni e dei processi produttivi, e all’efficienza energetica.
La forte domanda di servizi alla popolazione rappresenta un’opportunità di diversificazione per le aziende agricole che possono offrire servizi alla persona connessi al welfare e al sociale, replicando e migliorando le poche ma significative esperienze presenti nell’area. La Strategia, quindi, individua interventi mirati a connettere il mondo dell’agricoltura con il sociale a valere sulla Misura 16 del PSR Puglia 2014/2020. Si intende sostenere una forma di cooperazione tra diversi attori: soggetti operanti nel campo dell’agricoltura e soggetti operanti nel settore sociale, per costruire e ampliare l’offerta di servizi socio-sanitari per le fasce deboli della popolazione (persone con disturbo dello spettro autistico, persone in stato di disagio sociale, persone con DSA, etc.) e di incrementare l’offerta di servizi educativi, formativi, puntando alla creazione di Centri Multifunzionali. Si potranno erogare interventi assistiti con gli animali (IAA), con le piante, horticultural therapy, arte-terapia, attività atte a sviluppare e rinforzare le abilità dei minori in difficoltà, attività formative ed educative che sviluppino nuove competenze pratiche e attività di lavoro di gruppo per migliorare la capacita di affrontare la vita e interagire all’interno della società, attività volte ad aumentare l’autoconsapevolezza attraverso una migliore comprensione dell’ambiente rurale ed altri servizi per il benessere delle persone. La lezione appresa dalle esperienze pregresse sul territorio, è che la frammentarietà e la mancanza di sinergia fra pubblico e privato ha limitato la durata dei progetti alla tempistica del finanziamento pubblico. Il processo di innovazione a cui mira l’intervento è un ampio coinvolgimento di tutta la filiera che opera nel sociale. Pertanto, sarà data premialità ai progetti in cui sia presente una forte connessione fra pubblico e privato, dimostrata attraverso la composizione del partenariato (Cooperative sociali, Associazioni operanti nel sociale, Centri specialistici, Enti Pubblici) e valutata la coerenza con i fabbisogni del territorio individuati nei Piani Sociali di Zona e nei Piani della Salute dei Distretto ASL.
Sarà poi incentivata la diversificazione dell’azienda mediante la creazione e lo sviluppo di attività extra- agricole, attraverso l’offerta di servizi alla popolazione e l’integrazione fra agricoltura e turismo.
Il cambiamento auspicato in agricoltura produce effetti anche sul turismo poiché la multifunzionalità delle aziende agricole crea esperienze di visitazione in chiave turistica (attività in Masseria, possibilità di acquisto prodotti della filiera locale, enogastronomia di qualità). Difatti il turismo sui Monti Dauni si basa sulle “risorse della ruralità” (in primis agricoltura ed enogastronomia, ma anche aree naturalistiche, risorse culturali, archeologiche e artistiche) e crea valore mediante la combinazione, operata da una pluralità di attori, dell’insieme delle risorse del patrimonio locale rurale. Alcune risorse (es.: la qualità paesaggistica, la biodiversità agricola, i prodotti tipici) sono prodotte e mantenute con il contributo fondamentale degli agricoltori, ma sono strettamente connesse al turismo.
La vocazione turistica è una potenzialità non ancora valorizzata, che necessita di programmazione innovazione e formazione. Occorre trasformare le potenzialità turistiche in un effettivo settore produttivo e dare sistematicità all’offerta storico-culturale, riannodando la trama delle relazioni attraverso la realizzazione di reti, itinerari, sistemi, affinché l’intero territorio dei Monti Dauni si configuri come un’offerta turistica integrata.
Il recupero del patrimonio storico culturale, la presa di coscienza e la qualificazione degli operatori locali (in primis), l’integrazione dell’offerta, la creazione nell’immaginario collettivo della destinazione Monti Dauni e la sua promozione verso operatori della domanda, sono azioni realizzabili in un ciclo di programmazione, capaci di trasformare il settore turistico dell’area in un settore effettivamente produttivo che vada ad integrarsi con quello agricolo, in grado di contribuire a diversificare e qualificare il PIL dell’area, generando ritorni economici diretti agli operatori del settore ed indiretti al territorio.
Il settore turistico dei Monti Dauni si contraddistingue inoltre per la sua “socialità” poiché coinvolge ed impiega (nei servizi complementari al turismo) la popolazione locale nelle fasce femminili (ora scarsamente occupate) e giovanili più facilmente qualificabili (che, al momento, lasciano l’area al compimento della maggiore età per mancanza di opportunità lavorative) contribuendo a “mantenere sui luoghi le persone” ovvero a contrastare lo spopolamento. Lo sviluppo del turismo, inoltre, contribuisce a recuperare e valorizzare il patrimonio storico, archeologico, abitativo e naturalistico dell’area sottraendolo all’abbandono, contribuendo a mantenere i presidi territoriali anche attraverso investimenti privati di piccola scala (e quindi facilmente realizzabili), genera ricchezza diffusa, quindi distribuita sporadicamente sul territorio.
Uno dei punti forza del territorio dei Monti Dauni è costituito dal grande valore del suo patrimonio culturale. Attraverso il recupero e la valorizzazione dei beni culturali del territorio, con standard di elevata qualità e il ricorso a tecnologie innovative, gli interventi della strategia mirano ad assicurare le migliori condizioni di fruizione del patrimonio stesso da parte di ogni tipo di pubblico, per diffonderne la conoscenza e metterne in evidenza il valore identitario. L’infrastrutturazione di singoli beni prevede la realizzazione di strutture di servizio per la fruizione destinate sia alle collettività locali (scuole, anziani, etc.) sia ai turisti. A valere sui fondi del FESR 2014-2020, i Comuni di Accadia, Ascoli Satriano, Casalnuovo Monterotaro, Castelluccio dei Sauri, Castelluccio Valmaggiore, Castelnuovo della Daunia, Xxxxxxxxxx di Puglia, Motta Montecorvino, Orsara di Puglia, Roseto Valfortore, Sant’Agata di Puglia, Volturara Appula, Volturino potranno realizzare interventi di recupero sui beni immobili di proprietà pubblica, volti a incentivarne l’utilizzo con forme di gestione che coinvolgano le comunità locali (si allegano schede progetto).
L’offerta ricettiva è di tipo prevalentemente extralberghiero, ancora esigua e distribuita in maniera non uniforme, tanto da essere concentrata solo in pochi comuni e completamente inesistente in alcuni dell’area settentrionale. Considerate le distanze fra i 29 comuni è necessario che la ricettività abbia una diffusione capillare per evitare lunghi spostamenti per raggiungere i luoghi di interesse turistico. Pertanto si ritiene più strategico realizzare piccole strutture ricettive in ogni borgo, piuttosto che realizzare poche grandi strutture, non funzionali alla conformazione del territorio. Le piccole strutture ricettive finanziate saranno messe in rete attraverso l’obbligo di aderire ad un sistemo unico di prenotazione, in modo da creare quasi un “albergo diffuso” sull’intera area. Questo sistema ricettivo, in considerazione anche delle presenze finora registrate, risulta anche economicamente più sostenibile. La creazione di nuova ricettività extralberghiera, avverrà in primis, attraverso il recupero di abitazioni nei centri storici e rurali. Al fine di favorire l’incremento dell’occupazione e l’inserimento dei giovani nel tessuto produttivo sono stati individuati criteri premianti per i progetti presentati da imprese giovanili con età fino a 40 anni e da disoccupati. Da tale azione consegue anche il recupero e la tutela dei borghi che saranno architettonicamente riqualificati, preservati dall’abbandono, offrendo un’esperienza di “vita nei borghi”.
Al fine di dare sistematicità all’offerta culturale e di intrattenimento e di migliorare la conoscenza del brand Monti Dauni, la strategia intende potenziare l’offerta di servizi turistici integrati, attraverso il coordinamento degli attori coinvolti nell’offerta turistica dai quali dipendono la fruizione e l’accessibilità degli attrattori turistici: operatori privati, Comuni, Pro Loco, Associazioni di promozione e di organizzazione di Festival e rassegne teatrali. Si intende favorire l’aggregazione dell’offerta nelle sue varie componenti (ricettività, servizi complementari al turismo, offerta naturalistica, culturale, esperienziale, eventi) e creare prodotti turistici unitari, selezionando ed intercettando i target di domanda potenziale. Per migliorare la fruizione turistica della destinazione “Monti Dauni”, verrà realizzato un sistema unico di prenotazione di servizi ed attività esperienziali (ad esempio, visita in masseria, pernotto, prenotazione di specifiche attività)
in particolare quelle inerenti il turismo rurale sostenibile attraverso il portale xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx, oltre che un redazionale con le aziende del territorio (ricettive, servizi complementari, trasporti, agricole interessate alla diversificazione turistica) al fine di rendere visibili le offerte turistiche dei singoli operatori. L’azione di accompagnamento al territorio è necessaria poiché le aziende turistiche (B&B, Masserie didattiche ecc) dell’area non sono riuscite, ad oggi, ad affrontare le sfide della comunicazione digitale in autonomia ed in forma individuale. Questa forma di aggregazione consentirà all’area di offrire un unico prodotto turistico, con esperienze di visita ed "attività" da poter proporre al turista (pacchetti benessere, degustazioni, aree fitness, attività sportive all’area aperta come escursionismo, attività a cavallo, noleggio bike ecc.).
Per permettere inoltre al visitatore di conoscere l’intera area dei Monti Dauni, ovviando al problema delle distanze che non consentirebbe facilmente di visitarlo in poco tempo, sarà inoltre realizzato un museo virtuale, per potenziare il sistema di identità ed avere un’immagine completa del patrimonio naturalistico ed archeologico, storico e culturale. Grazie ad un allestimento e a sistemi di proiezione innovativi e/o tecnologie avanzate, dovrà essere in grado di generare una conoscenza polisensoriale, creando un’esperienza tridimensionale che possa far vivere il territorio in modo emozionale e partecipato, attraverso ambienti e grafiche che consentano al visitatore di entrare e visitare gli spazi con la modalità di visualizzazione “in prima persona” e con possibilità di interazione da parte degli utenti. La visitazione virtuale dei luoghi dovrà “superare lo spazio chiuso”, creando una varietà di ambienti in grado di presentare l’intero territorio, attraverso un tema a scelta del visitatore (a titolo esemplificativo, contesti archeologici, storici-artistici, religiosi, naturalistici, antropici). Le tematiche e i racconti generati dovranno essere di particolare interesse, consentendo all’utente di vivere in modo coinvolgente e innovativo il territorio dei Monti Dauni. Il museo virtuale sarà considerato il primo punto di accesso al sistema di visitazione del territorio.
Il sistema imprenditoriale del turismo dei Monti Dauni sarà consolidato attraverso l’integrazione dell’offerta di turismo sostenibile ed esperienziale con interventi che mirano a rafforzare gli eventi più rilevanti del territorio al fine di renderli forti attrattori (a titolo esemplificativo: eventi del teatro, eventi espositivi d’arte, festival e rassegne di spettacolo dal vivo in location di particolare interesse storico, architettonico, naturalistico e paesaggistico). In particolare si intende realizzare eventi dedicati a valorizzare l’enogastronomia e le produzioni tipiche del territorio dei Monti Dauni, prioritariamente presso il Centro del Gusto dei Monti Dauni a Troia, realizzato nell’ambito del PSL Meridaunia a valere sul PSR Puglia 2007- 2013, e che saranno destinati a stakeholder (distributori di prodotti, ristoratori, giornalisti e food-blogger ecc.) con l’obiettivo far conoscere e valorizzare le produzioni tipiche. Allo stesso tempo sarà ampliata e rafforzata l’offerta degli eventi culturali e i Festival già esistenti sui Monti Dauni con l’obiettivo di dare continuità e sistematicità all’offerta culturale e di intrattenimento, e di migliorare la conoscenza del brand Monti Dauni. I suddetti eventi saranno integrati da attività ed esperienze, che mirano a valorizzare le specificità del patrimonio culturale, rurale e naturalistico del territorio (ad esempio: laboratori dell’artigianato tipico, di musica e balli tradizionali, di scoperta delle tradizioni culturali popolari e dei prodotti enogastronomici, attività esperienziali innovative in scenari che valorizzino location storiche (centri storici, castelli, etc.) e naturalistiche (boschi, parchi, etc.). Sarà realizzato un nuovo evento che funga da forte attrattore e da traino per il territorio.
Rafforzata l’offerta di servizi al turismo (ricettività, servizi complementari, eventi ed offerta culturale e di intrattenimento), è altresì necessario promuovere la creazione nell’immaginario collettivo della destinazione Monti Dauni attraverso educational tour, press e blog tour, visite guidate sul territorio ed azioni di “destination marketing” da svolgersi in Italia ed all’estero.
Tutte le attività sul turismo, ed in particolare quelle di promozione del territorio, saranno svolte in sinergia con le Associazioni e reti dei Comuni Certificati, quale ad esempio il progetto “Comunità Ospitali” che la rete “Borghi Autentici d’Italia” sta attuando sul territorio, in collaborazione con l’Agenzia Regionale Puglia- Promozione.
L’opportunità di aprirsi a mercati esterni è fortemente avvertita non solo dal settore turistico, ma anche da quello agroalimentare. Si sosterranno pertanto processi di crescita delle aziende locali, che verranno accompagnate a processi di internazionalizzazione attraverso servizi di informazione, consulenza e affiancamento su specifici mercati. In particolare verrà sondata la risposta dei mercati esteri alle produzioni tipiche del territorio e alle cultivar valorizzate attraverso gli interventi in agricoltura, anche attraverso la partecipazione a fiere di settore, BtoB, eventi per favorire l’incontro fra domanda e offerta, e saranno spronate le aziende a fare rete per creare un bacino di offerta più consistente. Come veicolo di “penetrazione” ci si avvarrà anche della rete delle Associazioni di “Pugliesi nel Mondo” costituita ai sensi della L.R. 23/2000”, della quale fanno parte tanti pugliesi residenti all’estero, molti dei quali si occupano stabilmente di turismo, enogastronomia ed agroalimentare nei paesi ove risiedono, costituendo un vero e proprio ponte per le aziende locali. Queste attività saranno realizzate in collaborazione con la Regione Puglia -Servizio Internazionalizzazione-, la CCIAA di Foggia, le Camere di Commercio Italiane all’estero, e/o altre strutture associative a carattere internazionale specializzate nei mercati dei paesi target.
I Monti Dauni presentano caratteristiche ambientali che ben si prestano allo sviluppo del settore turistico ambientale, tuttavia tranne poche eccezioni rappresentate dai Parchi avventura, sono insufficienti le attività strutturate che, ad oggi, è possibile svolgere immersi nella natura. E’ necessario, dunque, sviluppare le potenzialità dei Monti Dauni come destinazione verde, attraverso infrastrutture di piccola scala finalizzate ad un turismo ambientale e sportivo. Gli interventi previsti mirano alla realizzazione, ristrutturazione ed adeguamento di strutture per l’accesso e la fruizione di aree rurali e naturali, quali aree di sosta per campeggio, aree attrezzate per camper, aree pic-nic, punti sosta, punti esposizione di aree fluviali attrezzate con percorsi ciclopedonali, ippovie, capanni di osservazione della fauna e per il birdwatching, piccole infrastrutture legate al turismo ed escursionismo e aree ricreative a servizio delle fruizione turistico-naturalistica. Si potranno creare nuove opportunità di reddito collegate all’offerta turistica che valorizza le risorse naturali-ambientali. Nei bandi saranno previsti criteri di premialità per gli interventi ricadenti in aree naturali protette e in zone ZPS, SIC e ZSC, per i progetti che prevedono un cofinanziamento degli Enti pubblici beneficiari, per l'incremento occupazionale per la gestione e per iniziative che si integrano con infrastrutture e percorsi esistenti.
La conservazione e la valorizzazione dell’ambiente, sarà inoltre concretizzata con opere strutturali volte a mitigare il rischio idrogeologico. Gli interventi previsti, in accordo con la Regione Puglia, sono quelli di messa in sicurezza e aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico, selezionati fra i progetti inseriti nella Banca dati RENDIS del Ministero dell'Ambiente. Gli interventi previsti sono svolti in coerenza con quanto previsto nelle Direttive 2007/60/CE e 2000/60/CE, nonché con le indicazioni e le priorità definite dall'Autorità di Bacino della Puglia e dall'Assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Puglia. Gli interventi riguardano la messa in sicurezza degli insediamenti abitativi dei centri urbani e delle reti infrastrutturali delle zone a più alto rischio idraulico e/o geomorfologico e mirano a fronteggiare il fenomeno di dissesti in essere e a mitigare il rischio per le popolazioni residenti oltre che a mitigare i fenomeni franosi favoriti dalla natura dei terreni, dall’acclività dei luoghi e dalla sismicità dell’area. La mitigazione del rischio idrogeologico comporta inoltre un significativo miglioramento delle condizioni delle aziende presenti nell’area (agricole, PMI e turistiche) che spesso sopportano gravi sacrifici, anche economici, poiché le difficoltà di accesso, connesse alla cattive condizioni della viabilità per frane e
smottamenti, ne riducono le potenzialità di crescita. Sebbene il fenomeno sia ampiamente diffuso su tutto il territorio, la strategia interviene sui fenomeni più rilevanti, in atto nei Comuni di Motta Montecorvino, Alberona e Troia.
Per la conservazione dell’ambiente, si prevedono, inoltre, interventi per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, per ridurre i consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non, scuole e immobili destinati ad attività connesse all’Istruzione, anche attraverso l’ integrazione delle fonti rinnovabili, con progetti di investimento promossi dalla Regione Puglia e dalle amministrazioni locali, volti a incrementare il livello di efficienza energetica degli edifici. Si mira a conseguire il miglioramento della sostenibilità ambientale e delle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio pubblico esistente, al fine di accelerare l’evoluzione verso gli edifici a energia quasi zero, definiti dalla Direttiva 2010/31/UE e recepiti con Legge n.90 del 4 luglio 2013. In tal modo l’intervento pubblico costituisce un incentivo verso la produzione di soluzioni tecnologiche innovative volte a ridurre i consumi energetici, con positive ricadute ambientali ed economiche sull’intero territorio. Sono stati individuati interventi da realizzare negli edifici scolastici dei Comuni di Castelluccio Valmaggiore, Pietramontecorvino, Volturara Appula e nelle sedi municipali dei Comuni di Carlantino, Casalvecchio di Puglia, Castelluccio dei Sauri, Faeto e Volturino. La riduzione dei consumi energetici consentirà alle amministrazioni pubbliche di destinare maggiori risorse a favore della collettività.
Trasversale allo sviluppo dell’area sono gli interventi nel settore della viabilità e della mobilità per migliorare le condizioni di vita dei residenti. Si vuole superare l’isolamento territoriale in cui versa l’area dei Monti Dauni per creare migliori condizioni di base per l’economia locale e migliorare le condizioni di accesso ai servizi più rilevanti (istruzione, assistenza sanitaria), oltre che agevolare gli spostamenti dei turisti e la fruizione dei beni culturali, artistici, naturalistici diffusi. A supporto della Strategia, sono previsti interventi infrastrutturali di messa in sicurezza degli assi viari a valere sul POR PUGLIA 2014-2020. L’assemblea dei sindaci dei Monti Dauni ha evidenziato le criticità connesse alla viabilità e ha stabilito criteri di priorità, che ha sottoposto all’attenzione della Provincia di Foggia, per l’individuazione degli interventi da realizzare e, nel dettaglio, secondo le seguenti priorità:
1) Strade provinciali interrotte con ordinanza di chiusura, o che sono unica xxx xx xxxxxxxxxxxx xx xxxxxxxxx, o indispensabili a garantire ai centri privi del servizio del 118 il collegamento con i centri muniti del servizio, o sulle quali è istituito il servizio di linea del trasporto pubblico;
2) Strade provinciali che collegano più centri;
3) Strade provinciali che collegano a strade statali o autostrade;
4) Strade provinciali che collegano ai centri di maggiore importanza;
5) Strade provinciali con scarsa percorribilità con limiti di velocità;
6) Economicità degli interventi.
L’elenco degli interventi è stato approvato dall’assemblea dei sindaci che ha delegato l’ente provinciale ad avviare le procedure per la realizzazione dei lavori. I tratti individuati riguardano le seguenti strade provinciali:
- S.P. 130 LUCERA-ALBERONA-ROSETO
-S.P. 125 PONTE CELONE-P.TE LUCIFERO
- S.P. 121 PONTE BOVINO-PANNI
- S.P. 8 LUCERA-SCULGOLA
-S.P. 122 BOVINO-DELICETO
-S.P. 134 VOLTURINO-CROCELLA DI MOTTA
-S.P. 139 BOVINO-ACCADIA
-S.P. 100 DI VARCO DI ACCADIA
-S.P. 115 TROIANA
-S.P. 99 ST. ASCOLI-CANDELA-ROCCHETTA
-S.P. 126 DI CELLE DI SAN XXXX
-S.P. 5 LUCERA-PONTE FORTORE
-S.P. 10 TORREMAGGIORE-CASALVECCHIO
-S.P. 91 DELL’OFANTO.
Per quanto concerne la mobilità, l’attuale sistema di trasporto pubblico locale, va rivisitato e calibrato alla luce della nuova programmazione POR PUGLIA 2014/2020, della pianificazione regionale Piano attuativo del Piano Regionale dei Trasporti 2015/2019 e del Piano Triennale dei Servizi, ovvero alle indicazioni contenute nel Piano di Riprogrammazione dei servizi del trasporto pubblico locale, in modo da superare le criticità emerse nelle fasi di scouting in relazione alle difficoltà degli spostamenti all'interno dell'area e verso l'esterno, per le caratteristiche morfologiche del territorio e per la dotazione esistente di attrezzature da riqualificare. A supporto della Strategia, si prevede di adeguare il prossimo Piano di Bacino dell' ATO Foggia alle esigenze emerse per il settore: il Piano di Bacino è in via di definizione da parte della Provincia e sarà messo a bando nel 2018. In particolare si mira ad offrire un numero di collegamenti, orari e stazionamenti, capaci di fornire risposte adeguate in termini di servizi flessibili rispetto alle esigenze di mobilità della popolazione locale connessi a spostamenti casa-scuola, spostamenti casa-salute, spostamenti casa lavoro e di fruizione turistica del territorio. Nella Strategia, invece, si prevede un intervento pilota che mira a supportare gli interventi previsti nell’ambito della Scuola. Si prevede quindi di:
- riqualificare le direttrici esistenti con l’intento di rafforzare il sistema di mobilità sia interno sia esterno all’area, secondo le varie destinazione specifiche (servizi sanitari, scolastici, turismo, ecc.), di ridurre i tempi di percorrenza e di attivare un servizio nei giorni festivi connesso alla fruizione turistica, attraverso la rimodulazione del Piano di Bacino dell’ATO Foggia;
- migliorare il servizio di mobilità destinato agli studenti, in particolar modo a supporto degli interventi previsti nella Strategia per la riqualificazione della Scuola dei Monti Dauni, attraverso un intervento pilota inserito nella Strategia area interna.
Per quanto attiene la riqualificazione delle direttrici esistenti e l’adeguamento dei relativi mezzi, l’Area ha presentato le proprie istanze alla Provincia affinché, nel nuovo Piano di Bacino, sia agevolato il collegamento fra gli Istituti superiori interni all’area, il collegamento fra i singoli comuni ed i centri di erogazione dei servizi sanitari ( PTA di Accadia, Troia, Pietramontecorvino e Lucera), adattando i mezzi al numero di utenti, nelle diverse fasce orarie. Ha richiesto, inoltre, la presenza di corse festive verso i maggiori attrattori turistici del territorio. La Provincia di Foggia-Settore mobilità ha recepito le istanze e si è impegnata ad attuare una pianificazione della mobilità dell’area che includa nel prossimo Piano di Ambito una rimodulazione delle tratte esistenti finalizzata a migliorare il servizio e l’adeguamento dei mezzi per razionalizzare i costi.
La strategia interviene direttamente, per il settore della mobilità, con l’attivazione di un servizio di trasporto, a supporto delle azioni di riqualificazione della Scuola e dell’offerta formativa dei Monti Dauni.
Difatti, la Strategia prevede l’apertura di una sede dislocate sul territorio dell' ITS Agroalimentare e una sede dell'ITS Turismo. A queste si aggiunge il nuovo l' IT Agraria a Troia e l’IT Amministrazione Finanza e Marketing con specializzazione sul Turismo a Pietramontecorvino che ampliano l’offerta degli Istituti di Istruzione secondaria superiore. L’intervento relativo alla mobilità, dunque, mira a creare un collegamento fra i Comuni dell’area e le sedi dei suddetti Istituti. Si ritiene, infatti, che anche consentendo una più facile mobilità agli studenti e riducendo i costi degli abbonamenti, si potrà incentivare l’iscrizione ai nuovi corsi e pertanto contribuire a rendere più efficace l’attuazione della strategia, generando una interazione fra il settore della scuola e quello della mobilità.
L’intervento consisterà in un servizio "navetta" che, grazie a un sistema di interscambio, potrà intercettare il TPL in più località, utilizzando le fermate a valle dei Comuni. Il collegamento avverrà nei seguenti punti di interscambio: Casello autostradale di Candela, località Palazzo d’Ascoli (Ascoli Satriano), località Giardinetto (Troia), Troia, Lucera, fino a raggiungere Pietramontecorvino e da Lucera (dove confluisce il TPL di tutti i comuni dell’area settentrionale) a Troia e verso le sedi degli Istituti. In questo modo saranno collegati sia l’ITS Agroalimentare e l’IT Agrario con sede a Troia che l’ITS per il Turismo e l’IT Amministrazione, Finanza e Marketing con specializzazione sul Turismo, con sede a Pietramontecorvino.
Il percorso, di circa 120 km, sarà svolto con due mezzi: uno con partenza da Xxxxxxx e capolinea a Pietramontecorvino e l’altro con partenza da Lucera e capolinea a Troia. Saranno attivate due corse giornaliere(andata/ritorno) in mattinata e nel pomeriggio per consentire anche la partecipazione alle attività pomeridiane per tutta la durata del periodo scolastico (circa 210 giorni). E’ stato calcolato un costo di € 2,5/km per circa 110.000 km all’anno (i chilometri saranno meglio dettagliati nel bando). I mezzi di trasporto saranno adeguati alla richiesta derivante dal numero di alunni che si iscriveranno ai suddetti Istituti. Tale servizio sarà erogato con risorse della legge di stabilità per i primi 3 anni a seguito di pubblicazione di un bando per l ‘affidamento del servizio, da parte dell’Ente Provincia. Questa forma di mobilità aggiuntiva costituisce un elemento innovativo rispetto al passato ed è volta, nel breve periodo, a rappresentare un’ esperienze pilota per il periodo 2018/2020, avvalendosi delle risorse della legge di stabilità per le Aree Interne. In seguito, sulla base dei risultati maturati e degli obiettivi effettivamente raggiunti, in accordo con la Provincia di Foggia potrà entrare a regime nella programmazione provinciale, poiché sarà fin d’ora prevista nel Piano di Bacino della Provincia.
La strategia di medio lungo periodo, quindi, potrà in futuro prevedere attraverso continui e successivi aggiustamenti e miglioramenti che le esperienze pilota escano dalla straordinarietà per diventare servizi ordinari di trasporto pubblico locale.
“La Scuola rappresenta (con salute e mobilità) uno dei servizi di base da cui dipende la scelta di restare a vivere o di trasferirsi nelle aree interne del paese.” (La Buona Scuola per le Aree Interne).
Il punto di rottura rispetto al passato sarà il progetto “la Scuola dei Monti Dauni”, un’offerta formativa rispondente ai bisogni dell’area, elaborata e condivisa attraverso numerosi incontri svolti dai Sindaci dell’area con gli studenti e i docenti, e numerosi tavoli di approfondimenti svolti sul territorio in collaborazione con i Dirigenti degli Istituti Scolastici dell’area, con l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, a cui hanno partecipato con il loro supporto tecnico i componenti del CTAI.
La popolazione scolastica dei Monti Dauni appare connotata da una sostanziale “debolezza” e sul piano più propriamente scolastico e su quello più generale del contesto socio culturale di provenienza. Il fenomeno della dispersione inteso come abbandono, come frequenza irregolare, come debole motivazione è reso più
eclatante dalla presenza di alunni provenienti da famiglie svantaggiate dal punto di vista socio-economico. Ciò è particolarmente evidente nel biennio del secondo ciclo, durante il quale si registra un’alta percentuale di insuccesso scolastico le cui cause sono da ricercarsi nel basso livello delle competenze di base e, più in generale, nel rapporto problematico che questi studenti maturano progressivamente con la scuola. Il rischio di emarginazione scolastica e sociale nella fascia più debole della popolazione studentesca è reale. Da anni il problema assume particolare rilievo nella riflessione pedagogica e nella progettazione didattico educativa. Gli studenti che usufruiscono dell’offerta scolastica dei Monti Dauni presentano gravi carenze negli apprendimenti di base rilevati in termini di esiti degli scrutini e risultati delle prove standard nazionali. Nonostante alcune differenze territoriali, gli apprendimenti maturati nel primo ciclo si collocano significativamente al di sotto delle medie nazionali e regionali. Situazioni di disagio si rilevano, inoltre, nel secondo ciclo dell’istruzione con riferimento alle percentuali di non ammessi alle classi successive e ai tassi di abbandono e di insuccesso scolastico. Al fine di contrastare queste criticità gli interventi finanziano azioni formative rivolte ai docenti ed alla popolazione scolastica del primo e del secondo ciclo con l’obiettivo di promuoverne la crescita professionale e rafforzare la capacità di ogni scuola di utilizzare le risorse per migliorare la qualità dell’offerta educativa e gli apprendimenti degli allievi, attraverso percorsi formati mirati attraverso:
- azioni formative rivolte ai docenti con l’obiettivo di promuoverne la crescita professionale e rafforzare la capacità di ogni scuola di utilizzare le risorse per migliorare la qualità dell’offerta educativa e gli apprendimenti degli allievi. La proposta si articola in percorsi formativi afferenti alle seguenti 3 aree: nuovi ambienti di apprendimento, progettare e valutare per competenze; coding, pensiero computazionale e robotica;
- azioni rivolte alla popolazione scolastica attraverso attività di co-docenza e progetti di ampliamento dell'offerta formativa.
Nello specifico si prevedono moduli formativi per i docenti, inerenti le seguenti aree tematiche: Area nuovi ambienti di apprendimento e digital literacy, Area della progettazione e della valutazione per competenze, Area Coding e sviluppo pensiero computazionale, ed azioni rivolte alla popolazione scolastica attraverso attività di co-docenza e progetti di ampliamento dell'offerta formativa. Uno specifico intervento è mirato al rinnovamento degli spazi educativi attraverso la dotazione di arredi scolastici innovativi, laboratori multimediali e la bibliomediateca. A questi si aggiungono per il secondo ciclo Aree formative per progetti di alternanza scola-lavoro.
L’attuale offerta del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione dei Monti Dauni presenta alcune criticità legate a molteplici fattori che ne hanno determinato gradualmente la perdita di capacità di attrazione. Al fine di coniugare le esigenze educative con le esigenze di sviluppo territoriale espresse dall’Area, la Direzione scolastica regionale e l’Ufficio Scolastico Regionale, nell’ambito del procedimento che condurrà alla deliberazione del Piano di dimensionamento per l’a.s.2018/2019, nei limiti delle risorse umane e finanziarie disponibili (Dlg 112/1998), avanzeranno la proposta di istituire un Istituto d’Istruzione Superiore “Polivalente” (I.I.S.) a Bovino, articolato come segue: IPSIA per Manutenzione e assistenza tecnica di impianti di Bovino (98, sede coord. del Pacinotti di Foggia), L. S. di Bovino (73 sez. staccata del L.
C. ”Xxxxx - Perugini” di Foggia), L.S. di Accadia (104 sez. stacc. del L. S. “Marconi” di Foggia); l’ IPSIA Settore Servizi Commerciali di Deliceto (47, sede coord. dell’I. P. “Olivetti” di Ortanova); IIS Amministrazione, Finanza e marketing di Troia (49, sez. coordinata dell’I.I.S.S. “Xxxxxxxx-Xxxx” di Foggia) e l’IT Agr. Settore Agroalimentare e Agroindustria di Troia (0, attivo dall’a.s. 2017/18), per complessivi 371 studenti nelle 5 sedi d’ora in poi unificate sotto un’unica dirigenza a Bovino. Per completare il riassetto della scuola
secondaria di II grado, si propone di istituire - presso Pietramontecorvino - una prima classe dell’Istituto l’IT Amministrazione Finanza e Marketing con specializzazione sul Turismo che qualifichi operatori delle attività turistiche.
Alla luce delle strutture scolastiche esistenti in cui saranno allocate le classi, l’intervento intende supportare il costituendo Istituto e le altre autonomie scolastiche presenti nell’Area attraverso un percorso di ripensamento degli spazi educativi alla luce delle evidenze che la ricerca pedagogica offre in tema di modelli didattico-pedagogici, organizzazione dei tempi e degli spazi degli ambienti di apprendimento. Riconoscendo un ruolo chiave dell’ambiente nei processi di insegnamento e apprendimento, si vuole accompagnare il rinnovamento degli ambienti di apprendimento interni alle scuole a partire dalla condivisione di alcune proposte di innovazione elaborate e sperimentate da Indire, distinte tra primo e secondo ciclo, (Avanguardie educative, Modello 1+4, Piccole scuole).
Le complesse trasformazioni del mondo del lavoro richiedono sempre più alle persone disponibilità alle innovazioni, dinamismo, capacità di relazione e creatività. Ciò assume maggiore complessità in territori come i Monti Dauni dove si rileva la presenza di cittadini con bassa scolarità e si evidenzia un fabbisogno sommerso di alfabetizzazione funzionale difficile da intercettare. Per fare fronte a questo scenario e contribuire ad un innalzamento del livello di istruzione di base della popolazione adulta, l'Area intende identificare due Enti Locali fra i Comuni dell'Area che presentino proposta di istituzione di un C.P.I.A (Centro provinciale di Istruzione degli Adulti) impegnandosi ad assicurare la disponibilità di sedi scolastiche idonee, quali sedi della struttura organizzativa e di erogazione del servizio (auspicabili 2 Punti di erogazione del servizio nell'Area), garantendo un'offerta più ampia possibile sul territorio. L'attivazione sarà condizionata all'esito dell'apposito provvedimento regionale. L’intervento prevede la realizzazione di attività formative finalizzate all’acquisizione e/o aggiornamento di competenze utili sia nel mercato del lavoro che per la vita sociale e l’autorealizzazione, con particolare riferimento alle seguenti categorie di utenza:
- giovani e adulti italiani e stranieri che non risultano provvisti di titoli di studio a livello primario e secondario di primo grado;
- disoccupati, inoccupati o occupati appartenenti a categorie vulnerabili con difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro (over 55, disoccupati di lunga durata, cittadini con bassa scolarità, donne, migranti, ecc)
Inoltre, al fine di ridurre il turn-over dei docenti sarà favorita la residenzialità di questi attraverso la stipula di particolari convenzioni tra gli Enti Locali e società esercenti dell’Area (es. aziende di trasporto pubblico locale, strutture ricettive e imprese di ristorazione) con l’obiettivo di permettere ai docenti di usufruire di un contributo sui costi relativi ai seguenti servizi:
- abbonamenti alla rete di trasporto locale
- canoni di locazione
- ticket ristorazione.
L’utilizzo del sistema di ticket-service sarà effettuato nel rispetto della normativa vigente in materia di mobilità dei docenti, non configurandosi, perciò, come retribuzione accessoria, bensì sotto forma di titoli di pagamento a importo predefinito (buoni acquisto), assegnati ed erogati dagli Enti Locali fino ad un massimo di Euro 2.000,00 pro capite annue per la durata della strategia. L’intera procedura di attribuzione e gestione del sistema di ticket service sarà disciplinato con apposito regolamento di competenza delle Unioni dei Comuni dell’Area.
L’area per le ridotte dimensioni demografiche non ha alcuna offerta formativa post diploma. Pertanto, per integrare l’offerta scolastica pubblica, saranno attivate una sede distaccata dell’ITS Agroalimentare di Locorotondo e una sede distaccata dell’ITS per l’Industria dell’Ospitalità di Lecce (Turismo) al fine di formare professionisti specializzati nelle aree tecnologiche strategiche, assecondando la vocazione territoriale e offrire agli allievi reali opportunità di lavoro, grazie anche al coinvolgimento delle aziende locali nei percorsi di alternanza scuola/lavoro. Sarà implementata anche l’Offerta della Formazione Professionale attraverso l’attivazione di corsi nel settore dell’agroalimentare e del turismo.
Nella Strategia non sono destinate risorse specifiche per la Sanità e il Welfare poiché gli interventi rientrano nel Piano Sanitario Regionale.
L’Azienda Sanitaria Locale di Foggia ha presentato il “Piano degli investimenti per interventi infrastrutturali (anno 2016)” tramite il quale ha avviato un processo di riorganizzazione e rifunzionalizzazione volto ad erogare prestazioni relative all’Assistenza Distrettuale e all’Assistenza Sanitaria Collettiva. I suddetti servizi sono previsti a supporto della Strategia dell’area Interna Monti Dauni ed attuati con le risorse del PO FESR PUGLIA 2014-2020.
Nel rapporto di istruttoria predisposto dal Comitato Tecnico Aree Interne in seguito al primo focus nell’area Monti Dauni sono evidenziate alcune criticità sul fronte socio-sanitario, che si confermano e acutizzano nella griglia indicatori aggiornata. I dati sulla specialistica ambulatoriale (1.430 prestazioni ogni 1000 abitanti) sono nettamente al di sotto del valore regionale per le aree interne (3.217), il tasso di ospedalizzazione evitabile pari a 917 è al di sopra del valore LEA (570) e al valore medio della Puglia aree interne (636,8). Anche la percentuale di anziani trattati in ADI risulta bassa, 1,1 contro i 2,1 della media regionale aree interne.
Anche a partire da queste osservazioni, l’Azienda Sanitaria Locale di Foggia ha realizzato e presentato il “Piano degli investimenti per interventi infrastrutturali (anno 2016)” tramite il quale ha avviato un processo di riorganizzazione e rifunzionalizzazione volto ad erogare prestazioni relative all’Assistenza Distrettuale e all’Assistenza Sanitaria Collettiva. Gli interventi previsti, volti a dare risposta alla carenza si specialistica ambulatoriale, all’elevato tasso di ospedalizzazione evitabile e al sottodimensionamento dell’ADI si articolano in:
- nuovi modelli di governance tra medici, specialisti ambulatoriali e ospedalieri, infermieri in modo da garantire l’integrazione e l’incremento delle prestazioni specialistiche (incremento specialistica ambulatoriale);
- innovazione tecnologica (telemedicina, teleassistenza, telemonitoraggio), che consente di evitare ospedalizzazioni improprie e viene concepita come strumento per facilitare la presa in carico domiciliare e la continuità assistenziale ospedale-territorio (diminuzione del tasso di ospedalizzazione evitabile e incremento ADI);
- la riorganizzazione e creazioni di nuovi Presidi Territoriali di Assistenza, dove saranno erogate forme sempre più aggregate ed integrate di prestazioni sanitarie che consentiranno di dare risposta ai bisogni di salute dei cittadini nei centri presenti nell’area, ridimensionando così l’accesso improprio al Pronto Soccorso, e riducendone i tempi di attesa (diminuzione del tasso di ospedalizzazione evitabile e incremento ADI);
- interventi strutturali di efficientamento degli edifici socio-sanitari, per generare risparmio gestionali funzionali a incrementare nel tempo l’offerta di servizi e migliorare le dotazioni tecnologiche (riduzione spesa socio-sanitaria per la gestione degli edifici).
Con il Regolamento Regionale 10 marzo 2017, n. 7 “Riordino Ospedaliero della Regione Puglia ai sensi del
D.M. N. 70/2015 e delle leggi di stabilità 2016-2017- Modifica e integrazione del R.R. n. 14/2015”, la Regione Puglia interviene sul piano della salute e del welfare attraverso la promozione di forme evolute di collaborazione tra Medici di Famiglia, Specialisti Ambulatoriali ed Ospedalieri, Infermieri ed altre figure professionali, con l’obiettivo di realizzare modelli gestionali di tipo integrato e multi professionale. L’innovazione tecnologica (telemedicina, teleconsulto, telemonitoraggio), a supporto di tale Programma Assistenziale, garantisce tutte le potenzialità offerte da un uso intelligente di risorse ICT che costituiscono la base per lo sviluppo di un maggior coordinamento e comunicazione tra i diversi operatori sanitari e socio- sanitari, il paziente, i caregiver e le associazioni di volontariato, nella cura ed assistenza della persona con bisogni complessi ad alto rischio di ospedalizzazione e di non auto-sufficienza. La ASL Foggia, inoltre, sta elaborando un progetto dettagliato che sarà finalizzato allo sviluppo della telemedicina per favorire la continuità assistenziale a persone affette da: cardiopatie croniche, diabete, insufficienza respiratoria cronica (BPCO) in ossigenoterapia domiciliare, patologie croniche a lungo termine. Per l’assistenza a queste persone, gli operatori sanitari condivideranno una scheda clinica territoriale, il percorso assistenziale dei servizi erogati al paziente nei vari servizi distrettuali, ospedalieri ed in assistenza domiciliare oltre che visualizzare i parametri vitali acquisiti mediante il sistema di tele-monitoraggio.
La Regione Puglia, con la D.G.R. del 6 maggio 2015, n. 930: “Criteri di riordino della rete ospedaliera 2015- 2016 e definizione di modelli di riconversione dell’assistenza ospedaliera in applicazione dell’Intesa Stato- Regioni 10 luglio 2014 - Patto per la Salute 2014-2016”, ha introdotto il Presidio Territoriale di Assistenza (PTA), che rappresenta il fulcro della riorganizzazione dei servizi territoriali. Esso, infatti, raffigura la modalità di riorganizzare e rifunzionalizzare le cure primarie e costituisce la porta di ingresso del cittadino- utente alle cure distrettuali.
Il PTA si realizza sia attraverso l’accorpamento dei servizi territoriali in un’unica struttura, sia attraverso un’aggregazione funzionale degli stessi, in particolar modo nella zona dei Monti Dauni in cui sono presenti tanti piccoli comuni dove, per via delle distanze tra i comuni, per le precarie condizioni di viabilità e per la difficoltà di far spostare una popolazione particolarmente anziana e fragile residente nei piccoli centri, è necessario intervenire con una riorganizzazione del sistema.
Nel territorio dei Monti Dauni ci saranno i seguenti PRESIDI TERRITORIALI DI ASSISTENZA (PTA) ISTITUITI DALLA REGIONE PUGLIA (REGOLAMENTO REGIONALE N.14 DEL 04.06.2015):
DISTRETTO | COMUNE SEDE DI PTA | COMUNI AFFERENTI |
TROIA | TROIA/ACCADIA | Castelluccio Valmaggiore, Celle di X. Xxxx, Orsara, Faeto, Castelluccio dei Sauri, Ascoli Satriano, Candela, - Rocchetta S. Xxxxxxx, Sant' Agata di Puglia, Anzano di Puglia, Xxxxxxxxxx di Puglia, Panni, Deliceto, Bovino |
LUCERA | LUCERA | Biccari, Alberona, Roseto Valfortore |
XXXXXX | XXXXXXXXXXXXXXXXXX | Castelnuovo della Daunia, Casalvecchio di Puglia, Casalnuovo Monterotaro, Carlantino, Celenza Valfortore, Motta Montecorvino, S. Marco la Catola, Volturara Appula, Volturino. |
Nei Presidi Territoriali di Assistenza, nei quali confluiscono la Medicina di Famiglia, la Continuità Assistenziale, la Specialistica Ambulatoriale Territoriale saranno erogate forme sempre più aggregate ed integrate di prestazioni sanitarie che consentiranno di dare risposta ai bisogni di salute dei cittadini nei centri presenti nell’area, ridimensionando così l’accesso improprio al Pronto Soccorso, e riducendone i tempi di attesa. Nell’ambito della rete dei servizi sanitari e sociosanitari distrettuali, la Regione Puglia intende favorire il completamento della rete delle strutture sanitarie extra-ospedaliere per gli obiettivi di riabilitazione e long-term care per pazienti cronici e persone non autosufficienti. L’obiettivo è quello di ridurre il ricorso all’ istituzionalizzazione delle cure per pazienti non autosufficienti e per persone affette da patologie croniche e favorire lo sviluppo di servizi sociosanitari a ciclo diurno, in una logica di filiera per l’integrazione con le prestazioni domiciliari sociosanitarie.
Ulteriore obiettivo è quello di realizzare “maggiori risparmi” da impegnare nell’ampliamento dell’offerta dell’Assistenza Distrettuale tramite interventi strutturali:
INTERVENTI STRUTTURALI RELATIVI AI MONTI DAUNI
Lucera | Lucera e paesi | interventi | Lavori di riqualificazione | € 7.500.000,00 |
D.S.S. n. 58 | limitrofi | strutturali: | energetica e | |
ristrutturazione / | adeguamento a norme | |||
messa a norma | dell’ex P.O. di Lucera per | |||
attivazione del PTA. | ||||
Troia/Accadia dist. n. 59 | Accadia (Poliambulatorio) | interventi strutturali: ristrutturazione / | Lavori di completamento casa della salute nel Comune di Accadia. | € 265.000,00 |
messa a norma | ||||
Troia/Accadia D.S.S. n. 59 | Troia (PTA) | interventi strutturali: ristrutturazione / messa a norma | Lavori di riqualificazione energetica e adeguamento a norme del per attivazione del | € 6.500.000,00 |
PTA. | ||||
Tutti i Comuni ASL | Comuni afferenti a tutti i distretti ASL | dotazioni tecnologiche: apparecchiature | Sistema integrato di Telemedicina | € 3.725.000,00 |
diffuse | ||||
Tutti i Comuni ASL | Comuni afferenti a tutti i distretti ASL | dotazioni tecnologiche: apparecchiature | Servizi innovativi a supporto dei servizi sanitari on -line | € 5.000.000,00 |
diffuse |
Tutti i Comuni ASL | Comuni afferenti a tutti i distretti ASL | dotazioni tecnologiche: apparecchiature diffuse | Servizi innovativi a supporto dell’incremento e della facilità di Accesso alle Cure Domiciliari Integrate | € 2.000.000,00 |
Totale Interventi programmati nell’ambito territoriale dei Monti Dauni | € 24.990.000 |
Stima Investimenti per Dotazioni Tecnologiche Monti Dauni | ||||
Lucera D.S.S. n. 58 | P.O. di Lucera (Poliambulatorio e ambulatori) | Dotazioni tecnologiche: apparecchiature diffuse | Attrezzature per dotazione tecnologica del Poliambulatorio di Lucera | € 335.000,00 |
Lucera D.S.S. n. 58 | P.O. di Lucera (Poliambulatorio e ambulatori) | Dotazioni tecnologiche: apparecchiature diffuse | Attrezzature per dotazione tecnologica del Poliambulatorio di Lucera | € 1.615.780,00 |
Troia/Accadia D.S.S. n. 59 | Troia (Poliambulatorio) | Dotazioni tecnologiche: apparecchiature diffuse | Attrezzature per dotazione tecnologia del Poliambulatorio di Troia | € 130.000,00 |
Troia/Accadia D.S.S. n. 59 | Comuni afferenti a tutti i distretti Troia/Accadia | Dotazioni tecnologiche: apparecchiature diffuse | Attrezzature per dotazione tecnologia dei Comuni afferenti al distretto Troia/Accadia | € 2.058.387,20 |
Tutti i Comuni Monti Dauni | Comuni Monti Dauni | Dotazioni tecnologiche: apparecchiature diffuse | Sistema integrato di Telemedicina | € 5.000.000,00 |
Totale Interventi programmati nell’ambito territoriale dei Monti Dauni | € 9.139.167,20 |
In totale le risorse destinate per l’area interna Monti Dauni sono: | |
Investimenti per Dotazioni Tecnologiche Monti Dauni | € 9.139.167,20 |
Interventi strutturali | € 24.990.000,00 |
Per il raggiungimento degli obiettivi sopra descritti sono necessarie attività specifiche volte a migliorare, rispetto a ciascun ambito, l’efficacia e l’efficienza della strategia, mediante azioni e strumenti di supporto al Comune di Bovino, soggetto capofila e di tutti i comuni appartenenti all'area interna. Le attività consisteranno in azioni di sistema e di accompagnamento che consentiranno di operare con elevati livelli di efficacia e di efficienza nella progettazione e nell’attuazione e gestione degli interventi della Strategia, nei limiti delle competenze dell'Ente capofila, e di assicurare l'efficace ricaduta sul territorio. Le attività
consistono in: supporto alle amministrazioni comunali dall’area nella definizione e redazione della strategia d’area, nel rispetto dei contenuti, modalità e tempistiche stabilite dalla strategia nazionale per le aree interne; gestione dello start-up della strategia e dei singoli Progetti/Azioni, anche attraverso azioni di coinvolgimento e coordinamento degli operatori locali e il supporto alla creazione di reti tra gli stessi per l’attivazione delle singole progettualità; assistenza tecnica all’individuazione dei contenuti e alla predisposizione degli atti amministrativi per l’avvio dei Progetti/Azioni previsti; assistenza tecnica al monitoraggio procedurale, fisico e finanziario degli interventi avviati, anche attraverso l’impiego degli strumenti all’uopo individuati; supporto nell’applicazione delle normative afferenti ai diversi settori coinvolti; mantenimento dei rapporti e scambio sistematico di informazioni con il CNAI e gli enti regionali; affiancamento, supporto e formazione del personale.
4.1 La filiera cognitiva della strategia
Le componenti più importanti della filiera cognitiva della Strategia di Area Interna sono da ricercare nella storia e nella cultura del territorio, inteso come conoscenza (saperi) e saper fare. Le varie componenti della filiera cognitiva, nel tempo si sono sovrapposti ed intersecati, dando vita ud un patrimonio culturale ormai sedimentato che costituisce l’identità e l’anima dei Monti Dauni. La Strategia intende “aprire” il territorio dei Monti Dauni all’esterno e condividere questo scrigno di giacimenti naturali e culturali, ricercando connessioni fra attori interni ed esterni.
Le componenti interne rilevanti della filiera cognitiva vanno individuate in:
I Giacimenti Eno-Gastronomici
Le produzioni d’eccellenza, sebbene di nicchia, dell’area dei Monti Dauni raccontano un territorio ricco di prodotti. I prodotti tradizionali (DM 8 settembre 1999, n. 350) includono: il Lardo e il Prosciutto di Faeto, il maiale nero, la Salsiccia e la Soppressata dell'Appennino Dauno, il Caciocavallo Podolico Dauno, il Pane di Ascoli Satriano, il Fagiolo, la Mela Limoncella, l’olio DOP Dauno.
Numerosi Comuni hanno certificato alcune produzioni di nicchia come De. Co. (Denominazioni Comunali). Nel corso degli incontri di concertazione, le comunità locali hanno sottolineato l’opportunità di riscoprire, anche in termini di trasformazione oltre che di coltivazione, cultivar autoctone e varietà locali prima impiantate e poi perse a favore della cerealicoltura. Tale opportunità è stata inoltre sottolineata dai risultati di Progetto condotto dall’Università di Foggia, insieme ad altri partner, e finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito della misura 214 azione 4a del PSR Puglia 2007/13, che dimostra che il territorio dei Monti Dauni è uno dei più ricchi di biodiversità orticola dell’intera Puglia, a testimonianza dell’attaccamento alle coltivazioni tradizionali dei contadini dell’area. Alcune delle varietà ritrovate sul territorio sono: l’aglio e la cima di rapa di Anzano; la fava e l’aglio di Accadia; il pomodoro, la cipolla rosa, i peperoni “corna di capra” di Monteleone; il pomodoro a sole e lo scalogno di Panni, il pomodoro “prunill” di Orsara. Nelle zone in quota si trovano i tipici prodotti dell’appennino (tartufo, noci, funghi, castagne).
Oltre i prodotti certificati, dunque, i Monti Dauni hanno un patrimonio enogastronomico enorme fatto di legumi, ortofrutta, tipologie di olivo, salumi tradizionali (la noglia), erbe spontanee che andrebbe tutelato e valorizzato attraverso l’ottenimento di marchi.
E’ inoltre importante il capitolo dei vini che annovera due DOC: “Tavoliere delle Puglie” alla quale appartiene la tipologia “Nero di Troia”, e “Cacc'e Mmitte” di Lucera, tra i vitigni più antichi e caratteristici della Puglia centrosettentrionale.
Attori fondamentali: imprenditori agricoli singoli o associate (Associazioni di categoria, ma anche associazionismo spontaneo come la Rete Terre Ospitali o la Rete “Vazapp”), gli Enti di Ricerca presenti sul territorio (il Centro di Ricerca per la Cerealicoltura di Foggia, l’Università degli Studi di Foggia–Facoltà di Agraria e i suoi spin off), il Distretto Tecnologico Agroalimentare (X.X.Xx.), il Gruppo di Azione Locale (GAL) Meridaunia, attuatore della programmazione Leader sul territorio dal 1998, e altri soggetti che possono apportare contributi innovativi.
Paesaggio rurale e naturalistico
Le aziende agricole, anche se di piccola dimensione, hanno svolto nel tempo, oltre alla produzione, una funzione di presidio del territorio, come sentinelle ambientali, garantendo la tenuta economica e sociale dei piccoli centri abitati. I cosiddetti asset intangibili del territorio, infatti, (es.: la qualità paesaggistica, la biodiversità agricola, i prodotti tipici) sono prodotti e mantenuti con il contributo fondamentale degli agricoltori, che gestiscono una grandissima parte del territorio.
La strategia si pone l’obiettivo di innescare un cambiamento nel settore anche in termini di capitale sociale. Attraverso un processo di formazione, stage in altre realtà, collaborazioni con i centri di ricerca, scambio di buone prassi, si punta all’innovazione e alla multifunzionalità dell’azienda agricola, ad ampliare il campo di azione al sociale (fattoria sociale e didattica) e al turismo, creando esperienze di visita (attività in Masseria, possibilità di acquisto prodotti della filiera locale, enogastronomia di qualità, percorsi esperienziali). Difatti anche il turismo sui Monti Dauni si basa sulle “risorse della ruralità” (in primis agricoltura ed enogastronomia, ma anche aree naturalistiche, risorse culturali, archeologiche e artistiche) e crea valore mediante la combinazione, operata da una pluralità di attori, dell’insieme delle risorse del patrimonio locale rurale.
I Monti Dauni, inoltre, sono un’area ad altissimo valore naturalistico contando 5 Aree SIC (IT9110033 Accadia-Deliceto, IT9110003 Monte Cornacchia-Bosco Di Faeto, IT9110002 Valle Fortore Lago di Occhito, IT9110032 Valle del Cervaro - Bosco Incoronata; XX0000000 Xxxxx Xxxxxxx). Tutta l’area viene designata dalla UE come IBA (Important Bird Area) e sono stanziali specie quali il lupo e il cinghiale (protetto anche in una piccola riserva tra Roseto e Biccari). L’area conta la vetta più alta della Puglia, estesi boschi, il Lago di Occhito, numerosi cammini e parchi avventura per le attività outdoor.
Attori fondamentali: imprenditori agricoli singoli o associati, gli enti pubblici proprietari delle aree boschive, società cooperative che si occupano di cura e manutenzione del patrimonio boschivo e forestale sia pubblico che privato, Associazioni naturalistiche.
Patrimonio culturale
L’offerta turistica dei Monti Dauni è costituita dal grande patrimonio di risorse storico-culturali ed ambientali, che si possono racchiudere nella definizione “La Puglia delle eccellenze”: i Monti Dauni possono vantare Borghi storici intatti che hanno conseguito numerosi certificazioni (Borghi Autentici, Borghi più Belli d’Italia, Città Slow, Bandiere Arancioni ecc.).
È di assoluto pregio il sistema di borghi murati di origine medievale: numerosi castelli (oltre 15), torri di avvistamento e decine di palazzi nobiliari. Alcuni, decisamente importanti, come la Fortezza svevo-angioina di Lucera (con le imponenti torri del Re e della Regina), sono utilizzati come sedi di musei o di Istituzioni (il palazzo ducale di Bovino è sede del Museo Diocesano), altri ancora invece, totalmente abbandonati (Dragonara a Casalnuovo Monterotaro).
Le risorse archeologiche giocano certamente un ruolo di primo piano nella caratterizzazione dell’Area: queste terre, “regno” dell’antico popolo dei Dauni (di origine euroasiatica), successivamente dei Romani, offrono un patrimonio interessantissimo e spunti per far divenire l’archeologia uno dei temi affascinanti di scoperta turistica dell’intera zona. Tutta la zona collinare è disseminata di resti archeologici di età preistorica e romana sia sparsi nelle campagne che concentrati in antichi insediamenti: dall’Anfiteatro Romano di Lucera, alla villa Romana di Faragola e al Parco Archeologico dei Dauni ad Ascoli Satriano, noto soprattutto per i “Grifoni del Trapezophoros”.
Attori fondamentali: Enti Pubblici ed ecclesiastici, titolari del patrimonio storico; il GAL Meridaunia; gli operatori privati e le Associazioni culturali (ad es. ACT Monti Dauni, Carovana Folkart, Festival dei Monti dauni, ecc.) che organizzano sul territorio eventi, finanziati anche dalla Regione Puglia, quali il festival del teatro a Troia e festival musicali di diverso genere; le Pro Loco - nelle quali spesso operano i cittadini a titolo gratuito.
Alle componenti interne della filiera cognitiva si affiancano quelle esterne che hanno contribuito attivamente all’elaborazione della strategia: il Comitato Tecnico Nazionale di Aree Interne, i dirigenti della Regione Puglia dei vari settori interessati dalla Strategia, che, con le loro competenze specifiche, hanno collaborato fornendo un apporto tecnico per gli interventi relativi a scuola, turismo, viabilità e i trasporti, con il coordinamento del Dipartimento dello Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro - Sezione Programmazione Unitaria della Regione Puglia, la Provincia di Foggia e le amministrazioni locali.
Fondamentale è stato l’apporto delle istituzioni scolastiche pubbliche, dell’ITS Agroalimentare di Locorotondo, dell’ITS Turismo di Lecce e degli Enti di Formazione.
4.2 LA CONCATENAZIONE LOGICA TEMPORALE
La Strategia verrà attuata in due macro fasi temporali. Nella prima fase saranno avviate le attività di coinvolgimento delle componenti interne della filiera cognitiva, al fine di intraprendere il processo di rinnovamento del capitale sociale. Sarà svolta una capillare e mirata azione di promozione all’auto- imprenditorialità, sarà stimolata la conoscenza del territorio e del mondo rurale attraverso la scuola con attività immateriali di animazione e di informazione, e saranno divulgate tutte le opportunità che la
strategia offre ai fini dell’innovazione delle imprese e di sviluppo del turismo. Nello specifico, si realizzerà un' azione capillare di animazione, mirata a far conoscere le opportunità di crescita e di sviluppo previste dalla SNAI, specie a favore delle fasce giovanili, attraverso attività da organizzare all'interno degli spazi comuni, quali seminari, incontri tematici, conversazioni imprenditoriali finalizzate a incrementare il reddito delle imprese di piccola e micro dimensione, nei settori del turismo sostenibile, dell’agricoltura e della valorizzazione delle filiere agroalimentari per offrire nuove opportunità occupazionali. Le attività di animazione e di coinvolgimento degli attori dei diversi settori produttivi, nelle varie forme di aggregazioni possibili, consentiranno anche di sostenere la propensione all’internazionalizzazione delle aziende dell’agroalimentare e del turismo dei Monti Dauni, allo scopo di creare nuovi mercati di sbocco, quale leva determinante per il sostegno alla competitività ed alla qualificazione delle produzioni locali, sia attraverso attività di outgoing (partecipazione a fiere, BtoB, eventi) che attraverso missioni di incoming rivolti a specifici potenziali investitori esteri. A tal fine verrà costituito un tavolo di lavoro congiunto fra il GAL Meridaunia, l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari, il Servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia e la Camera di Commercio di Foggia per concordare il calendario delle attività da realizzare, la programmazione e la gestione delle stesse. Il GAL dovrà coinvolgere in modo capillare - in termini di informazione e conoscenza dell’iniziativa- le aziende dell’agroalimentare dei Monti Dauni. Le aziende che parteciperanno alle attività di progetto saranno selezionate in base alla tipologia di evento, alla preparazione ai mercati internazionali, attraverso manifestazione di interesse, non saranno destinatarie di voucher/contributi diretti, ma beneficeranno indirettamente delle attività di progetto (a titolo esemplificativo: attività di comunicazione, servizi di interpretariato, noleggio, costi di viaggio, spedizione prodotti a valere sull’intervento). Tutte queste attività saranno realizzate in stretta integrazione con l’attività di animazione che il GAL ha previsto per il completamento e l’attuazione degli interventi previsti nella Strategia del Piano di Azione Locale.
Questa azione sul capitale sociale crea il presupposto per poter aggregare gli attori e le competenze e ottenere, attraverso la strategia, un cambiamento permanente.
Contemporaneamente si concretizzerà la nuova forma di governance istituzionale con le Unioni dei Comuni e l’Ufficio di Coordinamento che erogherà servizi condivisi e di organizzazione, connettendo competenze amministrative, tecniche e progettuali.
Sarà avviato il processo di innovazione della “Scuola dei Monti Dauni”: la riorganizzazione degli Istituti Scolastici presenti sul territorio che dipenderanno tutti dalla nuova Direzione Didattica di Bovino, la creazione di nuovi percorsi di formazione, l’istituzione nell’area di sedi distaccate dell’ITS Agroalimentare di Locorotondo e dell’ITS Turismo di Lecce, con il coinvolgimento delle aziende locali in percorsi di alternanza scuola lavoro. Questo processo di innovazione che coinvolge attivamente il mondo dell’istruzione (Scuola Pubblica, ITS, Enti di Formazione, Università), collegandolo con le realtà imprenditoriali del territorio, porterà alla creazione di un Polo Agroalimentare a Troia e un Polo Turistico a Pietramontecorvino, con nuove prospettive occupazionali. Il Polo turistico comprenderà l’istituto Alberghiero di Lucera, gli Enti di Formazione già esistenti, l’ITS ai quali si affiancherà un nuovo Istituto Tecnico per il Turismo che erogherà un’offerta formativa legata nello specifico alla creazione e gestione di destinazioni turistiche e servizi al turismo, integrando e completando l’offerta formativa ora esistente sull’area.
Nella seconda fase, verranno pubblicati i bandi rivolti agli operatori privati nel settore agricolo e del turismo. (Bandi per Innovazione delle aziende agricole, Commercializzazione delle produzioni, Agricoltura sociale, Creazione nuova ricettività). Contemporaneamente verranno avviate attività di promozione del
territorio e delle produzioni tipiche: attività di Incoming turistico rivolte ad operatori della domanda (italiani ed esteri), realizzazione di eventi di grande visibilità in collaborazione con l’Agenzia Regionale Pugliapromozione, attività di supporto all’internazionalizzazione delle aziende, con la partecipazione anche a Fiere di settore.
Tempi più lunghi sono previsti per l’attuazione degli interventi la cui realizzazione è demandata agli Enti Pubblici (Comuni e Provincia di Foggia): interventi sul patrimonio culturale e ambientale, interventi sulla viabilità, dissesti, ed efficientamento energetico.
Le azioni della strategia
Tenendo conto dell’orizzonte temporale degli interventi, nel dettaglio si riportano i risultati attesi, le azioni e i singoli interventi.
Azione 1 – L’azione prevede interventi, trasversali a tutta la strategia, finalizzati a rafforzare il capitale sociale dell’Area attraverso la scuola, la formazione e le attività di animazione, volte alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio.
RISULTATI ATTESI | AZIONE | INTERVENTO |
Miglioramento delle competenze di base degli studenti dei Monti Dauni | 1 –SOSTEGNO ALL’ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE | 1.1a - Formazione docenti e ampliamento offerta formativa - Primo ciclo |
Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici | 1.1b - Nuovi ambienti di apprendimento - Primo ciclo | |
Miglioramento delle competenze di base degli studenti dei Monti Dauni | 1.1c - Formazione docenti e ampliamento dell'offerta formativa - Secondo ciclo | |
Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici | 1.1d –Nuovi ambienti di apprendimento - Secondo ciclo | |
Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolazione dell’inserimento/ reinserimento lavorativo | 1.1e - Istruzione degli adulti |
Miglioramento delle competenze di base degli studenti dei Monti Dauni | 1.1f – Residenzialita’ dei docenti | |
Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale | 1.2 - Istituto Tecnico Superiore (ITS) | |
Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale | 1.3 - Enti di Formazione | |
Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale | 1.4 - Orientamento alla Scuola dei Monti Dauni |
Azione 2 - Gli interventi in agricoltura della SNAI sono strettamente connessi con il Piano di Azione Locale del Gruppo di Azione Locale “Meridaunia” (risorse SNAI aggiuntive alle risorse FEASR previste nel Piano di Azione Locale) che, evitando le sovrapposizioni con le Misure (4.1, 4.2 e 16) del PSR Puglia 2014/2020, completano le azioni specifiche messe in campo sul territorio con la Strategia del Piano di Azione Locale. L’azione interviene con misure di sostegno rivolte alle imprese agricole di piccole dimensioni, volte a rafforzarne la competitività, a incentivare l’aggregazione dei produttori, per apportare nel settore innovazione e crescita economica.
Poiché il territorio è ricco di cultivar autoctone e biodiverse (legumi, salumi, formaggi e vini oltre a varietà di “grani antichi”, ecc.) e di produzioni tipiche, saranno favoriti i progetti per la produzione, promozione e commercializzazione del patrimonio/produzione enogastronomica, presentati in forma collettiva, con il coinvolgimento di più imprese, associate in rete. Le azioni specifiche messe in campo, in sinergia con la Strategia del PAL, sono finalizzate, inoltre, a favorire la diversificazione e la multifunzionalità delle aziende agricole con attività, connesse a quelle principali, in grado di fornire servizi secondari utili alla collettività: attività didattiche, cura del verde pubblico, riqualificazione dell’ambiente, gestione di aree venatorie e di forestazione. Particolare attenzione sarà rivolta alle attività connesse al sociale e alla promozione delle produzioni agroalimentari nei mercati esteri. Le azioni della SNAI, in sinergia con quelle del PAL, contribuiscono allo sviluppo rurale del territorio, del suo potenziale turistico e alla costituzione di nuove reti di operatori. Attraverso la valorizzazione delle produzioni tipiche dell’area sarà incentivato il turismo enogastronomico, dando vita a forme di dialogo fra agricoltura e operatori del turismo, con la creazione di nuove reti che vedono la collaborazione e la sinergia fra gli operatori economici più attivi.
RISULTATI ATTESI | AZIONI | INTERVENTO |
Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dell'agricoltura | 2 -Innovazione e competitività delle piccole imprese | 2.1 Sostegno alle aziende agricole dei Monti Dauni |
Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali | 2.2 Sostegno alla trasformazione e commercializzazione | |
Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali | 2.3 Internazionalizzazione dei Monti Dauni | |
Diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale | 2.4 Interventi di agricoltura sociale: sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole. |
Azione 3 – L’azione è volta a valorizzare il patrimonio ambientale e la biodiversità del territorio legata all’ “ambiente bosco” attraverso interventi infrastrutturali che possano promuovere la conoscenza delle aree naturalistiche di maggior pregio (aree SIC e Natura 2000).
RISULTATI ATTESI | AZIONI | INTERVENTO |
Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 3 -Valorizzazione del patrimonio naturalistico dei Monti Dauni | 3.1 Realizzazione, ristrutturazione ed adeguamento di strutture per l’accesso e la fruizione di aree rurali e naturali. |
Azione 4 – L’azione promuove la nascita e il rafforzamento di un’offerta turistica integrata, attraverso un’attività di rete tra operatori privati e soggetti pubblici coinvolti, attività di marketing d’area da realizzarsi con eventi di grande risonanza in collaborazione con l’Agenzia regionale Pugliapromozione, reti strategiche con soggetti esterni al territorio, attività di Incoming per operatori della domanda e partecipazione ad eventi di promozione.
L'azione si integra con l’intervento 1.2.1 della Strategia del Piano di Azione Locale del GAL Meridaunia e garantisce un sostegno agli investimenti in ambito extra agricolo e concorre al raggiungimento degli obiettivi di aumentare l’attrattività dell’ambiente rurale attraverso l’incremento quantitativo e il miglioramento qualitativo del sistema ospitale dei Monti Dauni, implementando una rete ricettiva diffusa sul territorio attraverso il recupero del patrimonio edilizio abbandonato o sottoutilizzato, di proprietà privata, valorizzando la tradizione costruttiva locale.
L’obiettivo operativo dell’intervento è quello di sostenere l’aumento della quantità e il miglioramento della qualità dei servizi turistici ricettivi di piccole dimensioni nei Borghi rurali e nei Centri storici dei Comuni dell’Area dei Monti Dauni.
RISULTATI ATTESI | AZIONI | INTERVENTO |
Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 4 - Qualificare l’offerta turistica dei Monti Dauni | 4.1 Attività di incoming rurale dei Monti Dauni, Azioni di “destination marketing”, museo virtuale |
4.2 Eventi di promozione e valorizzazione il patrimonio culturale e naturale dei Monti Dauni | ||
4.3 Qualificazione e diversificazione funzionale e organizzativa delle imprese turistiche ricettive |
A supporto della strategia, si prevedono inoltre le seguenti azioni sinergiche a valere sul PO FESR:
Azione 5 – L’azione prevede il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale, archeologico più significativo dell’area dei Monti Dauni, attraverso interventi volti a favorirne l’accessibilità e la fruibilità con forme di gestione innovative e sostenibili.
RISULTATI ATTESI | AZIONI | INTERVENTO |
Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 5 - Migliorare la fruibilià del patrimonio culturale | 5.1 Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale |
Azione 6 - L’azione prevede interventi a difesa del suolo, volti a frenare i dissesti in atto e a mitigare il rischio idrogeologico, con un piano concordato con la Regione Puglia. Si prevede, inoltre, in accordo con la Provincia di Foggia di superare l’isolamento territoriale dell’area intervenendo sul sistema viario interno, attraverso interventi straordinari di messa in sicurezza degli assi viari, con priorità per le direttrici di penetrazione dalle aree interne ai principali poli attrattori urbani. Al fine di migliorare gli spostamenti all’interno e verso l’esterno dell’area si prevedono interventi volti ad ottimizzare il sistema dei collegamenti che avvengono attraverso il Trasporto Pubblico Locale, ma soprattutto a favorire la mobilità scolastica con un intervento pilota, a valere sulle risorse della Legge di Stabilità.
RISULTATI ATTESI | AZIONI | INTERVENTO |
6.1 Interventi di messa in sicurezza e | ||
aumento della resilienza dei territori | ||
Riduzione del rischio idrogeologico | più esposti a rischio idrogeologico selezionati fra quelli inseriti nella | |
Banca dati RENDIS del Ministero | ||
dell'Ambiente. | ||
6.2 Interventi sulle strade provinciali | ||
Miglioramento delle condizioni di vita di coloro che si spostano all'interno dell'area e verso l’esterno | 6 - Migliorare l’accessibilità dell’area | con priorità per quelle interrotte o che sono unica xxx xx xxxxxxxxxxxx xx xxxxxxxxx, o indispensabili a garantire il servizio del 118, o sulle quali è |
istituito il servizio di linea del trasporto | ||
pubblico; |
Miglioramento della mobilità da, per e entro le aree interne al fine di rendere più accessibili i servizi sul territorio | 6.3 Razionalizzazione e potenziamento del trasporto pubblico locale a servizio della scuola |
Azione 7 - Sono inoltre previsti interventi rivolti all’efficientemento energetico degli edifici pubblici, al fine di migliorare la sostenibilità ambientale ed economica del territorio.
RISULTATI ATTESI | AZIONI | INTERVENTO |
Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili | 7- Efficientamento energetico degli edifici pubblici | 7.1 Sostenere l'efficienza energetica e la gestione intelligente dell'energia nelle infrastrutture pubbliche |
Azione 8 – Sono previste attività specifiche volte a migliorare, rispetto a ciascun ambito, l’efficacia e l’efficienza della strategia, mediante azioni e strumenti di supporto al Comune di Bovino, soggetto capofila e di tutti i comuni appartenenti all'area interna.
L’azione comprende inoltre le attività di animazione e di coinvolgimento del partenariato socio-economico, nonché degli abitanti mirate a far conoscere le opportunità di crescita e di sviluppo previste dalla SNAI.
RISULTATI ATTESI | AZIONI | INTERVENTO |
Integrazione di funzioni e di strategie di sviluppo e rafforzamento della governance multilivello ed in particolare della capacità amministrativa e tecnica delle pubbliche amministrazioni | 8 - Servizio di assistenza tecnica al Comune di Bovino (ente capofila) nella definizione, attuazione e monitoraggio della Strategia dell'area interna Monti Dauni. | 8.1 Supporto alla progettazione, gestione, monitoraggio e controllo della Strategia dell'area interna |
8.2 Attività di animazione e informazione | 8.2 Attività di animazione e informazione a supporto degli interventi di sostegno alla crescita economica della SNAI, finalizzati al rafforzamento dei sistemi produttivi locali sui mercati nazionali ed esteri. |
5. L’ORGANIZZAZIONE PROGRAMMATICA E FINANZIARIA
Gli interventi della strategia di Area Interna Monti Dauni sono attuati attivando una pluralità di Fondi: il PO FESR/FSE 2014-2020, il PSR Puglia 2014/2020 a valere sul FEASR, e le risorse legge della Legge di Stabilità.
La Regione Puglia, nel proprio Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, utilizza lo strumento del CLLD per il rafforzamento della strategia SNAI. Inoltre, la Conferenza dei Sindaci dell’Area Interna Monti Dauni, ha stabilito di inserire gli interventi e le risorse aggiuntive SNAI del PSR PUGLIA 2014-2020 ( mln) e quelle rivenienti dal PO FESR/FSE 2014-2020 (3 mln) nel Piano di Azione Locale (PAL) Monti Dauni, elaborato dal
G.A.L. Meridaunia per interventi coerenti con la Strategia. La scelta dei Sindaci è stata determinata dalla volontà di ottenere una efficace e mirata pianificazione territoriale.
AZIONI E INTERVENTI DELLA STRATEGIA
AZIONI | INTERVENTO | RISORSE | FONTE FINANZIARIA |
AZIONI | INTERVENTO | RISORSE | FONTE FINANZIARIA |
1 –Sostegno all’Istruzione e alla Formazione | 1.1a - FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO | € 446.724,00 | Legge di stabilità |
1.1b - NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - PRIMO CICLO | € 427.800,00 | Legge di stabilità | |
1.1c - FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA - SECONDO CICLO | € 466.800,00 | Legge di stabilità | |
1.1d –NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - SECONDO CICLO | € 964.800,00 | Legge di stabilità | |
1.1e - ISTRUZIONE DEGLI ADULTI | € 146.600,00 | Legge di stabilità | |
1.1f – RESIDENZIALITA’ DEI DOCENTI | € 292.500,00 | Legge di stabilità | |
1.2 - Istituto Tecnico Superiore (ITS) | € 950.000,00 | FSE - POR PUGLIA 2014- 2020 - Asse X | |
1.3 Enti di Formazione | € 1.000.000,00 | FSE - POR PUGLIA 2014- 2020 - Asse X | |
1.4 - Orientamento alla Scuola dei Monti Dauni | € 50.000,00 | FSE - POR PUGLIA 2014- 2020 - Asse X | |
2 -Innovazione e competitività delle piccole imprese | 2.1 Sostegno alle aziende agricole dei Monti Dauni | € 4.300.000,00 | FEASR/SNAI - PSR PUGLIA - MIS. 19 |
2.2 Sostegno alla trasformazione e commercializzazione | € 2.000.000,00 | FEASR CLLD MONTI DAUNI |
2.3 Internazionalizzazione dei Monti Dauni | € 700.000,00 | FEASR/SNAI - PSR PUGLIA - MIS. 19 | |
2.4 Interventi di agricoltura sociale: sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole. | € 1.300.000,00 | FEASR/SNAI - PSR PUGLIA - MIS. 19 | |
3 -Valorizzazione del patrimonio naturalistico dei Monti Dauni | 3.1 Realizzazione, ristrutturazione ed adeguamento di strutture per l’accesso e la fruizione di aree rurali e naturali. | € 2.500.000,00 | FEASR/SNAI - PSR PUGLIA - MIS. 19 |
4 - Qualificare l’offerta turistica dei Monti Dauni | 4.1 Attività di incoming rurale dei Monti Dauni- Azioni di “destination marketing” – Museo virtuale | € 1.890.000,00 | PO FESR 2014-2020 |
4.2 Eventi di promozione e valorizzazione il patrimonio culturale e naturale dei Monti Dauni | € 410.000,00 | PO FESR 2014-2020 | |
4.3 Qualificazione e diversificazione funzionale e organizzativa delle imprese turistiche ricettive | € 6.000.000,00 | FEASR/SNAI - PSR PUGLIA - MIS. 19 | |
8- Assistenza tecnica | 8.1 Supporto alla progettazione, gestione, monitoraggio e controllo della Strategia dell'area interna | € 187.500,00 | Legge di stabilità |
8.2 Attività di animazione e informazione a supporto degli interventi previsti dalla SNAI, a sostegno dello sviluppo economico dell’area. | € 900.000,00 | FEASR/SNAI - PSR PUGLIA - MIS. 19 |
AZIONI A SUPPORTO DELLA STRATEGIA DI AREE INTERNE | |||
AZIONI | INTERVENTO | RISORSE | FONTE FINANZIARIA |
5 -Migliorare la | |||
fruibilià del patrimonio | 5.1 – Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale | € 7.449.000,00 | PO FESR 2014/2020 - ASSE VI |
culturale |
6 -Riduzione del rischio idrogeologico | 6.1 - Migliorare l’accessibilità dell’area con interventi sui dissesti | € 7.480.000,00 | PO FESR 2014/2020 - ASSE V |
Miglioramento delle condizioni di vita di coloro che si spostano all'interno dell'area e verso i comuni limitrofi | 6.2 - Interventi su strade provinciali | € 15.071.000,00 | PO FESR 2014/2020 |
Miglioramento della mobilità da, per e entro le aree interne al fine di rendere più accessibili i servizi sul territorio | 6.3 - Razionalizzazione e potenziamento del trasporto pubblico locale a servizio della scuola | € 807.276,00 | Legge di Stabilita |
7 - Efficientamento energetico degli edifici pubblici | 7.1 – Efficientamento energetico degli edifici pubblici | €8.000.000,00 | PO FESR 2014/2020- ASSE IV |
RIEPILOGO RISORSE
RISORSE PREDETERMINATE | FONTE FINANZIARIA | RISORSE DISPONIBILI | RISORSE COFINANZIAMENTO |
PO FESR Asse V | € 7.480.000 | ||
PO FESR Asse IV | € 8.000.000 | ||
PO FESR Asse VI Patrimonio culturale | € 7.449.000 | ||
PO FESR Asse VI promozione del territorio | € 3.000.000 | ||
PO FESR Asse VII | € 15.071.000 | ||
PO FSE | € 2.000.000 | ||
Legge di Stabilità | € 3.740.000 | ||
Totale A | € 46.740.000 |
RISORSE A BANDO | FONTE FINANZIARIA | RISORSE DISPONIBILI | RISORSE COFINANZIAMENTO |
PSR FEASR | € 17.000.000 | € 12.800.000 | |
Totale B | € 17.000.000 | € 12.800.000 | |
TOTALE (A+B) | € 63.740.000 | € 12.800.000 |
Le risorse a bando sono destinate a beneficiari privati, pertanto si procederà allo scorrimento delle graduatorie fino al totale esaurimento delle risorse destinate, mentre le risorse predeterminate sono assegnate con la procedura negoziata.
6. LE MISURE DI CONTESTO
La Strategia d’area interna si avvarrà delle azioni di sviluppo previste dai Fondi europei, nazionali e regionali per incentivare la crescita economica. In particolare la sinergia con la Regione Puglia prevede la possibilità di partecipare ai bandi regionali o a procedure negoziali indirizzate alle aree meno sviluppate, a valere sul PO FESR-FSE, oltre che la possibilità di partecipare a bandi a valere sul PSR Puglia nell’ambito del FEASR.
In particolare per gli interventi dell’azione 1 - SOSTEGNO ALL’ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE –A sostegno della formazione del capitale sociale gli agricoltori potranno partecipare ai bandi del PSR Puglia, in particolare alla Misura 1 che prevede il “Trasferimento di conoscenze, azioni di informazione professionale e acquisizione di competenze” e alla Misura 2 per “servizi di consulenza e di assistenza alla gestione delle aziende agricole”.
Le scuole e gli enti di formazione del territorio possono inoltre partecipare anche ai bandi a valere sul PO FSE per il rafforzamento delle competenze linguistiche degli allievi, organizzare attività di tirocinio nazionale, internazionale e attività di collegamento con il mondo del lavoro. La mobilità degli studenti e delle aziende è inoltre sostenuta dal Programma Europeo ERASMUS.
Per l’azione 2 - INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ DELLE PICCOLE IMPRESE – le realtà imprenditoriali legate al mondo dell’agricoltura possono avvalersi di tutti i bandi del PSR Puglia 2014/2020. In particolar modo la Misura 3 che prevede l’adesione ai regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, potrebbe incrementare il numero delle aziende vitivinicole aderenti alle Doc esistenti sul territorio (Nero di Troia, Cacc’ e Mitt), nonché ottenere nuove certificazioni per le produzioni tipiche in coerenza con i fabbisogni emersi durante la fase di ascolto del territorio. Tramite la partecipazione ai bandi della Mis. 16, le realtà produttive potranno creare nuove forme di associazionismo al fine di rendere competitive le aziende sui mercati di riferimento attraverso aggregazioni di prodotti o di processo, anche capitalizzando l’esperienza di rete diffusa di “ Vazzap” presentata nel Preliminare di Strategia. La Regione Puglia ha attivato numerose misure a sostegno dell’Innovazione delle aziende in sinergia con le attività e i risultati della Ricerca (Bando Innotechwork). Inoltre, il PO FESR con l’Asse III prevede interventi a sostegno dell’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Sono inoltre rilevanti le attività attuate da Puglia Sviluppo S.p.A. - società interamente partecipata dalla Regione - a favore sia delle Nuove Iniziative d'Impresa per agevolare l'autoimpiego, sia per sostenere la competitività delle imprese già esistenti. E’ da sottolineare le attività svolte dai Nodi Abilitati per accedere a tali risorse che svolgono una funzione capillare di informazione ed orientamento sul territorio.
Per l’azione 3 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO NATURALISTICO DEI MONTI DAUNI – la Strategia
incentiva la valorizzazione del patrimonio boschivo sia in termini produttivi sia di fruibilità turistica. In tale contesto interviene anche la Misura 8 del PSR Puglia che consente investimenti, pubblici e privati, per lo sviluppo delle aree forestali e per il miglioramento della redditività: sostegno per l’imboschimento dei terreni agricoli, per la manutenzione di sistemi agroforestali, prevenzione dei danni causati dagli incendi e da calamità naturali e per accrescere la resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali, nonché incentivi per una fruizione turistica del bosco.
L’azione 4 - QUALIFICARE L’OFFERTA TURISTICA DEI MONTI DAUNI – è trasversale a tutta la strategia e coinvolge i vari settori economici del territorio, dai soggetti pubblici alle imprese, che potranno porre in essere interventi mirati a dare nuova vita ai centri storici attraverso nuove forme di ricettività, a qualificare l’offerta turistica attraverso nuovi servizi da mettere in rete. La Strategia sarà supportata da investimenti per la riqualificazione dei Borghi, il recupero e la valorizzazione del ricco patrimonio culturale (castelli, palazzi, musei, ecc.) ma soprattutto finalizzati a soddisfare i fondamentali fabbisogni in tema di gestione. Le azioni a sostegno dei suddetti interventi sono previste dall’ Asse VI del PO FESR e consentiranno di gestire e di rendere fruibili i beni culturali con contenuti ed attività innovative (laboratori artigianali, recupero antichi mestieri, ecc). Sarà data continuità all’esperienza del Programma Bollenti Spiriti sul territorio e all’esperienza maturata con il SAC Apulia Fluminum, finanziato nell’ambito del PO XXXX 0000-0000, che, attraverso lo spin off Archeologica, ha promosso la conoscenza dei siti archeologici con visite guidate professionali ed adatte ai vari target (adulti, scuole ecc.).
In questo contesto, le attività di marketing e comunicazione previste dalla strategia saranno organizzate in collaborazione con l’Agenzia regionale PugliaPromozione che ha segmentato l’offerta turistica regionale e attraverso il Programma Puglia 365 sta delineando le linee di sviluppo turistico dell’intera Regione Puglia.
Trasversale alla strategia sono gli interventi del PO PESR 2014-2020 e del PATTO PER IL SUD volti a favorire l’accessibilità dell’area tramite interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e volti a mitigare i dissesti idrogeologici. Rientrano fra le misure collegate all’attuazione della strategia l’adeguamento dei servizi alla mobilità con il coinvolgimento dell’Ente Provincia.
7. IL PROCESSO DI COSTRUZIONE DELLA STRATEGIA D’AREA
Per la definizione della Strategia si è dato un rilevante valore all’approccio partecipativo secondo le Linee Guida SNAI, consultando tutte le istituzioni, le associazioni (culturali, sportive, sociali, ecc.), i cittadini, gli imprenditori, i soggetti privati legati alla mobilità, oltre che i centri di competenza locali (AUSL, i distretti scolastici, il GAL Meridaunia, agenzia per lo sviluppo del territorio, stimolando le comunità locali per far emergere i bisogni e le risorse disponibili su cui puntare per interventi di sviluppo permanenti.
I 29 Sindaci dei Comuni aderenti alla Strategia hanno deliberato nei singoli consigli comunali la costituzione della Cabina di Regia e individuato il referente tecnico, Xxxxxxx Xxxxxxxx, che hanno affiancato il sindaco capofila nel coordinamento e nella definizione del progetto occupandosi anche dei contatti con gli enti locali di livello superiore, come la Regione Puglia, e l’Agenzia per la Coesione Territoriale.
I referenti di area hanno avviato più cicli di comunicazione: il primo Focus Group, che ha visto la partecipazione del Comitato Tecnico Aree Interne, si è svolto presso la Residenza Ducale di Bovino nel mese di luglio 2014 ed ha rappresentato una prima fase di ascolto degli attori rilevanti del territorio. Tutti i partecipanti hanno portato la loro esperienza nei settori di competenza (Istituzioni, Imprese, Scuola e Formazione, Sanità e Welfare, Mobilità, Sviluppo Locale). Il processo di ascolto del territorio si è concluso
con la stesura della Bozza di Strategia, che individuava le idee e i soggetti su cui puntare, per guardare ad un nuovo modello di sviluppo territoriale. A livello metodologico si è tentato non solo di ascoltare il territorio, ma di coinvolgere le comunità nel processo: dall’analisi di contesto, alla individuazione dell’idea guida di sviluppo e della visione futura comune.
Successivamente all’approvazione della Bozza di Idee, sono stati realizzati ulteriori tavoli di lavoro, mediante i quali, approfondendo e discutendo le idee individuate, i partecipanti hanno identificato obiettivi e prodotto ipotesi concrete, indirizzando la strategia e la progettazione generale verso il Preliminare di Strategia. Questa azione di scouting ha prodotto un notevole interesse negli attori rilevanti, tanto da raccogliere numerosi contributi in termini di schede progetto.
Le proposte sono state ulteriormente approfondite in un incontro pubblico svoltosi a Faeto, in cui oltre ai rappresentanti locali delle istituzioni, del mondo dell’associazionismo e dell’imprenditoria, dalla Scuola all’Università, dall’agricoltura al turismo, sono intervenuti i referenti della Regione Puglia, fra cui l’Autorità di Gestione del PO FESR e i rappresentanti del Comitato Tecnico Aree Interne. Tale fase di ascolto si è conclusa con la redazione e la successiva approvazione del Preliminare di Strategia.
Da Febbraio ad Aprile 2016 sono stati svolti ulteriori incontri nei 29 Comuni del comprensorio allo scopo di presentare il Preliminare e definire la Strategia. In tutti gli incontri, dopo un intervento di presentazione, i partecipanti sono stati suddivisi in gruppo di lavoro per definire nel dettaglio gli interventi da realizzare mediante la Strategia Aree Interne in complementarietà con altri strumenti di progettazione (PSR Puglia, ecc.). Gli incontri, realizzati e promossi con il supporto delle amministrazioni locali, hanno visto la partecipazione totale di 540 persone.
La comunicazione degli incontri è stata veicolata attraverso manifesti, inviti e mailing list. E’ stata attivata una pagina web xxxx://xxx.xxxxxxxxxx0000.xx/ dove è possibile prendere visione degli out-come delle varie fasi del processo.
Filiera cognitiva
Filiera cognitiva | Pubblico | Privato |
Istruzione e formazione | - Ufficio Scolastico Regionale -Dirigenti Scolastici degli Istituti comprensivi di Bovino-Deliceto- Castelluccio e Celenza Valfortore- Carlantino-X.Xxxxx, - docenti e alunni della scuola superiore secondaria | Enti di Formazione (IRFIP di Pietramontecorvino) |
Agricoltura e ambiente | Università di Foggia e spin off Centri di ricerca (DARE e CREA) | Aziende del settore eno- gastronomico. Cooperative per la gestione del bosco (Confat, ATS Montemaggiore) Aziende e Cooperative agricole Associazioni |
Turismo | Agenzia Regionale per il Turismo “Pugliapromozione” | Strutture turistico-ricettive. Reti territoriali (Terre ospitali, Rete del Mediterraneo) Associazioni di promozione turistica locali (ACT Monti Dauni – Festival –Teatro) |
Sanita’ e Walfare | Azienda Sanitaria Pubblica Centro di Riabilitazione Socio Psichiatrico | Strutture sanitarie private: Keres onlus Terme di Castelnuovo della Daunia |
Tutti gli ambiti | - Regione Puglia AdG PO FESR/FSE - Regione Puglia - Uffici di competenza - Sindaci e amministratori dei Comuni aderenti alla Strategia | Gal Meridaunia |
8.- LA STRATEGIA IN UN MOTTO
DALLA TERRA ALL’UOMO: l’innovazione e l’associazione, nuova linfa del territorio.
Accordo di programma quadro Regione Puglia
“Area interna- Monti Dauni”
Allegato 2 Programma d’interventi
Roma, aprile 2019
Allegato 2 - Programma degli interventi - Quadro interventi
COD INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Soggetto Attuatore | Settori di intervento | Amministrazione capofila | Data Inizio intervento | Data Fine intervento | COSTO COMPLESSIVO | Legge di Stabilità | FESR | FSE | FEASR | S.A. | ||
1.1a.1 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO -FORMAZIONE DOCENTI I° CICLO | Istituto comprensivo di Bovino, Castelluccio dei Sauri, Panni | istruzione | regione puglia | set-19 | giu-21 | € | 85.050,00 | € | 85.050,00 | ||||
1.1a.2 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO - - COMPETENZE PER IL CITTADINO SCUOLA PRIMARIA | Istituto comprensivo di Bovino, Castelluccio dei Sauri, Panni | istruzione | regione puglia | set-19 | giu-21 | € | 86.400,00 | € | 86.400,00 | ||||
1.1a.3 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO -COMPETENZE PER IL CITTADINO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO | Istituto comprensivo di Bovino, Castelluccio dei Sauri, Panni | istruzione | regione puglia | mar-20 | dic-20 | € | 275.274,00 | € | 275.274,00 | ||||
1.1c.1 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA - SECONDO CICLO-MODULI FORMATIVI PER I DOCENTI | Istituto Superiore Polivalente (I.I.S.) di nuova costituzione | istruzione | regione puglia | gen-20 | giu-22 | € | 43.200,00 | € | 43.200,00 | ||||
1.1c.2 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA - SECONDO CICLO-COMPETENZE PER IL CITTADINO BIENNIO (ampliamento offerta formativa) | Istituto Superiore Polivalente (I.I.S.) di nuova costituzione | istruzione | regione puglia | gen-20 | lug-22 | € | 127.800,00 | € | 127.800,00 | ||||
1.1c.3 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA - SECONDO CICLO-COMPETENZE PER IL CITTADINO TRIENNIO (ampliamento offerta formativa) | Istituto Superiore Polivalente (I.I.S.) di nuova costituzione | istruzione | regione puglia | feb-21 | giu-22 | € | 127.800,00 | € | 127.800,00 | ||||
1.1c.4 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA - SECONDO CICLO -COMPETENZE PER IL CITTADINO TRIENNIO: Alternanza scuola la-voro (ampliamento offerta formativa) | Istituto Superiore Polivalente (I.I.S.) di nuova costituzione | istruzione | regione puglia | mar-20 | giu-22 | € | 168.000,00 | € | 168.000,00 | ||||
1.1f | RESIDENZIALITA’ DEI DOCENTI | Comune di Bovino - capofila | istruzione | regione puglia | set-19 | mar-22 | € | 292.500,00 | € | 292.500,00 | ||||
1.1b.1 | NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - PRIMO CICLO- BIBLIOMEDIATECA SCOLASTICA | Istituto Comprensivo Bovino, Castelluccio dei Sauri, Panni | istruzione | regione puglia | ott-19 | mag-20 | € | 48.000,00 | € | 48.000,00 | ||||
1.1b.2 | NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - PRIMO CICLO | Istituto Comprensivo Bovino, Castelluccio dei Sauri, Panni | istruzione | regione puglia | dic-19 | apr-20 | € | 379.800,00 | € | 379.800,00 | ||||
1.1d.1 | NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - SECONDO CICLO | Istituto Istruzione Superiore Polivalente Bovino di nuova costituzione | istruzione | regione puglia | feb-20 | dic-22 | € | 324.000,00 | € | 324.000,00 | ||||
1.1d.2 | NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - SECONDO CICLO LABORATORI MULTIMEDIALI e LABORATORI MOBILI | Istituto Istruzione Superiore Polivalente Bovino di nuova costituzione | istruzione | regione puglia | feb-20 | dic-22 | € | 342.000,00 | € | 342.000,00 | ||||
1.1d.3 | NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - SECONDO CICLO- LABORATORIO TECNICO AGRARIO POTENZIAMENTO DOTAZIONI DI SUPPORTO | Istituto ISTITUTO TECNICO AGRARIO DI TROIA | istruzione | regione puglia | gen-21 | lug-21 | € | 298.800,00 | € | 298.800,00 | ||||
1.1e | ISTRUZIONE DEGLI ADULTI | C.P.I.A. FOGGIA 1 | istruzione | regione puglia | gen-20 | giu-22 | € | 146.600,00 | € | 146.600,00 | ||||
1.2 | Istituto Tecnico Superiore (ITS) | ITS Agroalimentare Locorotondo - ITS Turismo Lecce | set-19 | set-21 | € | 950.000,00 | € 950.000,00 | |||||||
1.3 | Enti di Formazione | Enti di Formazione accreditati | set-19 | set-21 | € | 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 | |||||||
1.4 | Orientamento alla Scuola dei Monti Dauni | Comune di Bovino - Capofila Area Interna/Regione Puglia | gen-19 | set-21 | € | 50.000,00 | € 50.000,00 | |||||||
2.1 | Sostegno per il miglioramento e la sostenibilità delle prestazioni globali delle aziende agricole dei Monti Dauni | GAL MERIDAUNIA | dic-18 | dic-22 | € | 8.600.000,00 | € 4.300.000,00 | € 4.300.000,00 | ||||||
2.2 | Sostegno agli investimenti per la trasformazione/commercializzazione e lo sviluppo dei prodotti agricoli dei Monti Dauni | GAL MERIDAUNIA | dic-18 | dic-22 | € | 4.000.000,00 | € 2.000.000,00 | € 2.000.000,00 | ||||||
2.3 | Internazionalizzazione dei Monti Dauni | GAL MERIDAUNIA | dic-18 | ott-22 | € | 700.000,00 | € 700.000,00 | |||||||
2.4 | Interventi di agricoltura sociale: sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole. | GAL MERIDAUNIA | gen-19 | dic-22 | € | 1.800.000,00 | € 1.300.000,00 | € 500.000,00 | ||||||
3.1 | Realizzazione, ristrutturazione ed adeguamento di strutture per l’accesso e la fruizione di aree rurali e naturali. | GAL MERIDAUNIA | dic-18 | dic-22 | € | 2.500.000,00 | € 2.500.000,00 | |||||||
4.1 | Attività di incoming rurale dei Monti Dauni- Azioni di “destination marketing” – Museo virtuale | GAL MERIDAUNIA | dic-18 | dic-22 | € | 1.890.000,00 | € 1.890.000,00 | |||||||
4.2 | Eventi di promozione e valorizzazione il patrimonio culturale e naturale dei Monti Dauni | GAL MERIDAUNIA | dic-18 | dic-22 | € | 410.000,00 | € 410.000,00 | |||||||
4.3 | Qualificazione e diversificazione funzionale e organizzativa delle imprese turistiche ricettive | GAL MERIDAUNIA | dic-18 | dic-22 | € | 12.000.000,00 | € 6.000.000,00 | € 6.000.000,00 |
*Settore di intervento |
SALUTE |
MOBILITA' |
ISTRUZIONE |
ASSISTENZA TECNICA |
COD INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Soggetto Attuatore | Settori di intervento | Amministrazione capofila | Data Inizio intervento | Data Fine intervento | COSTO COMPLESSIVO | Legge di Stabilità | FESR | FSE | FEASR | S.A. | |
5.1.1 | ACCADIA - Recupero e rifunzionalizzazione degli immobili comunali siti nel centro antico (Rione Fossi) denominati Palazzo “Di Stefano” ed ex Carcere mandamentale | comune di Accadia | set-19 | nov-20 | € | 1.150.000,00 | € 1.150.000,00 | ||||||
5.1.2 | ANZANO DI PUGLIA - Riqualificazione centro culturale per la memoria e i servizi di accoglienza turistica della Daunia | comune di anzano | ott-19 | apr-20 | € | 300.000,00 | € 300.000,00 | ||||||
5.1.3 | ASCOLI SATRIANO - Recupero funzionale del Castello Ducale | comune di Ascoli Satriano | nov-19 | dic-20 | € | 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 | ||||||
5.1.4 | CASALNUOVO MONTEROTARO -Palazzo della Cultura e dell’Accoglienza | comune di Casalnuovo Monterotaro | gen-20 | set-20 | € | 400.000,00 | € 400.000,00 | ||||||
5.1.5 | CASTELLUCCIO DEI SAURI - Intervento di riqualificazione e di allestimento del Museo della civiltà contadina e emigrazione | comune di Castelluccio dei Sauri | nov-19 | feb-20 | € | 350.000,00 | € 350.000,00 | ||||||
5.1.6 | CASTELLUCCIO VALMAGGIORE - Completamenti strutturali e urbani finalizzati all’aumento della fruizione culturale della Torre Bizantina | comune di Castelluccio Valmaggiore | mag-19 | ott-19 | € | 300.000,00 | € 300.000,00 | ||||||
5.1.7 | CASTELNUOVO DELLA DAUNIA - Recupero e riqualificazione di “Palazzo Romano” da destinare ad incubatore storico-culturale di promozione territoriale | comune di Castelnuov della Daunia | gen-20 | mar-21 | € | 776.000,00 | € 776.000,00 | ||||||
5.1.8 | XXXXXXXXXX DI PUGLIA -Recupero e valorizzazione delle fontane monumentali | comune di Xxxxxxxxxx di Puglia | giu-19 | feb-20 | € | 485.000,00 | € 485.000,00 | ||||||
5.1.9 | ORSARA DI PUGLIA - Lavori di restauro del Palazzo Torre Xxxxxxx – IV stralcio | comunedi Orsara di Puglia | set-19 | apr-20 | € | 800.000,00 | € 800.000,00 | ||||||
5.1.10 | ROSETO VALFORTORE - Recupero, restauro e valorizzazione Chiesa di San Xxxxx e aree di pertinenza | comune di Roseto Valfortore | ott-19 | ago-20 | € | 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 | ||||||
5.1.11 | SANT'AGATA DI PUGLIA -Museo archeologico all’interno del Castello Comunale | comune di Sant'Agata di Puglia | set-19 | apr-20 | € | 300.000,00 | € 300.000,00 | ||||||
5.1.12 | XXXX'XXXXX XX XXXXXX -Xxxxxxxxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxxxxx | xxxxxx xx Xxxx'Xxxxx xx Xxxxxx | set-19 | apr-20 | € | 500.000,00 | € 500.000,00 | ||||||
5.1.13 | VOLTURARA - “Palazzo Xxxxxxxxxx” | omune di Voltura Appula | mag-19 | dic-19 | € | 304.000,00 | € 304.000,00 | ||||||
5.1.14 | VOLTURINO - Recupero e valorizzazione di bene culturale costituito dal percorso di accesso al Convento dei Domenicani di proprietà comunale adiacente il Santuario della Madonna della Serritella | comunedi Volturino | set-19 | dic-20 | € | 395.000,00 | € 395.000,00 | ||||||
6.1.1 | Comune di Alberona_completamento messa in sicurezza campo sportivo € 2.480.000,00 | Comune di Alberona | lug-19 | ago-20 | € | 2.480.000,00 | € 2.480.000,00 | ||||||
6.1.2 | Comune di Motta Montecorvino_mitigazione del rischio località Serrone € 2.000.000,00 | Comune di Motta Montecorvino | ago-19 | dic-20 | € | 2.000.000,00 | € 2.000.000,00 | ||||||
6.1.3 | Comune di Troia loc.Capra Pazza € 3.000.000,00 | Comune di Troia | dic-19 | gen-21 | € | 3.000.000,00 | € 3.000.000,00 | ||||||
6.2.1 | Lotto 1: “X.X. 000 XXXXXX-XXXXXXXX-XXXXXX”, importo € 2.380.000,00; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 3.000.000,00 | € 3.000.000,00 | |||||||
6.2.2 | Lotto 2: “S.P. 134 VOLTURINO-CROCELLA DI MOTTA”, importo a base d'asta € 1.195.000,00; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 1.500.000,00 | € 1.500.000,00 | |||||||
6.2.3 | Lotto 3: “S.P. 125 PONTE CELONE-PONTE LUCIFERO”, importo € 1.194.815,36; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 1.500.000,00 | € 1.500.000,00 | |||||||
6.2.4 | Lotto 4: “X.X. 000 XXXXXXX”, importo € 1.194.794,90; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 1.500.000,00 | € 1.500.000,00 | |||||||
6.2.5 | Lotto 5: “X.X. 0 XXXXXX-XXXXX XXXXXXX”, importo €861.702,80; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 1.100.000,00 | € 1.100.000,00 | |||||||
6.2.6 | Lotto 6: “S.P. 121 PONTE BOVINO-PANNI”, importo €796.500,00; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 | |||||||
6.2.7 | Lotto 7: “X.X. 000 XXXXXX-XXXXXXX”, importo € 796.500,00; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 | |||||||
6.2.8 | Lotto 8: “X.X. 00 XXXXXX-XXXXXXX-XXXXXXXXX”, importo € 796.752,72; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 | |||||||
6.2.9 | Lotto 9: “S.P. 100 DI VARCO DI ACCADIA”, importo € 796.903,09; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 1.000.000,00 | € 1.000.000,00 | |||||||
6.2.10 | Lotto 10: “X.X. 000 XXXXXX-XXXXXXXX”, importo € 457.700,00; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 600.000,00 | € 600.000,00 | |||||||
6.2.11 | Lotto 11: “X.X. 000 XX XXXXX XX XXX XXXX”, importo € 398.318,00; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 500.000,00 | € 500.000,00 | |||||||
6.2.12 | Lotto 12: “S.P. 8 LUCERA-SCULGOLA”, importo € 390.000,00; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 500.000,00 | € 500.000,00 | |||||||
6.2.13 | Lotto 13: “S.P. 91 DELL’OFANTO”, importo € 321.688,30; | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 400.000,00 | € 400.000,00 | |||||||
6.2.14 | Lotto 14: “X.X. 00 XXXXXXXXXXXXX-XXXXXXXXXXXX”, importo € 300.000,00 | Provincia di Foggia | set-18 | dic-20 | € 400.000,00 | € 400.000,00 |
COD INTERVENTO | Titolo dell'operazione | Soggetto Attuatore | Settori di intervento | Amministrazione capofila | Data Inizio intervento | Data Fine intervento | COSTO COMPLESSIVO | Legge di Stabilità | FESR | FSE | FEASR | S.A. | ||
6.3 | Razionalizzazione e potenziamento del trasporto pubblico locale a servizio della scuola | Provincia di Foggia | mobilità | regione puglia | set-19 | dic-21 | € | 807.276,00 | € 807.276,00 | |||||
7.1.1 | Progetto per l'efficientamento energetico della scuola elementare/media CARLANTINO | comune di Xxxxxxxxxx | xxx-19 | mar-20 | € | 400.000,00 | € | 400.000,00 | ||||||
7.1.2 | Progetto per l'efficientamento energetico della sede municipale CARLANTINO | comune di Carlantino | lug-19 | mar-20 | € | 500.000,00 | € | 500.000,00 | ||||||
7.1.3 | Riqualificazione energetica edificio sede comunale CASALVECCHIO di P. | comune di Casalvecchio di Puglia | set-19 | apr-20 | € | 1.500.000,00 | € | 1.500.000,00 | ||||||
7.1.4 | Intervento di efficientamento energetico palazzo municipale Castelluccio dei Sauri | comune di Castelluccio dei Sauri | mar-20 | ott-20 | € | 800.000,00 | € | 800.000,00 | ||||||
7.1.5 | Efficientamento energetico del plesso scuola elementare e materna con relative pertinenze CASTELLUCCIO VALMAGGIORE | comune di Castelluccio Valmaggiore | apr-19 | set-19 | € | 600.000,00 | € | 600.000,00 | ||||||
7.1.6 | Intervento di efficientamento energetico della sede municipale FAETO | comune di Faeto | mar-20 | dic-20 | € | 1.500.000,00 | € | 1.500.000,00 | ||||||
7.1.7 | Efficientamento energetico Palestra comunale PIETRAMONTECORVINO | comune di Pietramontecorvino | set-19 | lug-20 | € | 650.000,00 | € | 650.000,00 | ||||||
7.1.8 | Efficientamento energetico scuola media – plesso “Xxxxxxxx XXXX” PIETRAMONTECORVINO | comune di Pietramontecorvino | set-19 | lug-20 | € | 850.000,00 | € | 850.000,00 | ||||||
7.1.9 | Efficientamento energetico Palestra comunale VOLTURARA | comune di Volturara Appula | nov-19 | giu-20 | € | 600.000,00 | € | 600.000,00 | ||||||
7.1.10 | Intervento di riqualificazione ed incremento efficienza energetica sede municipale VOLTURINO | comune di Volturino | mar-20 | dic-20 | € | 600.000,00 | € | 600.000,00 | ||||||
8.1 | Supporto alla progettazione, gestione, monitoraggio e controllo della Strategia dell'area interna | Comune di Bovino - Capofila Area Interna/Regione Puglia | assistenza tecnica | regione puglia | apr-19 | dic-21 | € | 187.500,00 | € 187.500,00 | |||||
8.2 | Attività di animazione e informazione a supporto degli interventi previsti dalla SNAI, a sostegno dello sviluppo economico dell’area. | GAL MERIDAUNIA | mar-17 | dic-21 | € | 900.000,00 | € 900.000,00 | |||||||
TOTALI | € 77.080.000 | € 3.740.000 | € 41.540.000 | € 2.000.000 | € 17.000.000 | € 12.800.000 |
Allegato 2 - Programma degli interventi - Quadro indicatori | Allegato A | ||||||||||
Codice Risultato atteso | Risultato atteso | Codice Indicatore di Risultato | Indicatore di risultato | Definizione Indicatore di Risultato | Fonte | Baseline | Obiettivo al 2020 | Cod. INTERVENTO | INTERVENTI - nr intervento e titolo intervento | Definizione Indicatore di realizzazione | Target - realizzazione |
10:02 | Miglioramento delle competenze di base degli studenti dei Monti Dauni. | 6032, 6035 | 1) Competenze degli allievi in italiano - Classe V primaria; 2) Competenze degli allievi in matematica - Classe V primaria | Numero delle risposte corrette sul totale delle risposte/ Radice quadrata della media aritmetica dei quadrati delle differenze fra i risultati degli alunni e la loro media aritmetica | MIUR USR/PUGLIA | Italiano: 64,9 (17,7) Matematica: 47,3 (19,3) | Italiano: 70,7 (16,3) Matematica: 52,9 (17,4) | 1.1a.1 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO -FORMAZIONE DOCENTI I° CICLO | n. di percorsi formativi erogati per docenti (gruppo) | 18 |
1.1a.2 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO - - COMPETENZE PER IL CITTADINO SCUOLA PRIMARIA | ||||||||||
1.1a.3 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO -COMPETENZE PER IL CITTADINO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO | ||||||||||
6030, 6033 | 1) Competenze degli allievi in italiano - Classe II secondaria di II grado; 2) Competenze degli allievi in matematica - Classe II secondaria di II grado | Numero delle risposte corrette sul totale delle risposte/ Radice quadrata della media aritmetica dei quadrati delle differenze fra i risultati degli alunni e la loro media aritmetica | MIUR USR/PUGLIA | Italiano: 61,6 (15,8) Matematica: 40,9 (14,3) | Italiano: 63,7 (16,5) Matematica: 41,3 (16,8) | 1.1c.1 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA - SECONDO CICLO-MODULI FORMATIVI PER I DOCENTI | n. ore di formazione erogate per Istituto n. ore di attività realizzate in ampliamento formativo n. di laboratori realizzati | in corso di definizione | ||
1.1c.2 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA - SECONDO CICLO-COMPETENZE PER IL CITTADINO BIENNIO (ampliamento offerta formativa) | ||||||||||
1.1c.3 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA - SECONDO CICLO-COMPETENZE PER IL CITTADINO TRIENNIO (ampliamento offerta formativa) | ||||||||||
1.1c.4 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA - SECONDO CICLO -COMPETENZE PER IL CITTADINO TRIENNIO: Alternanza scuola la-voro (ampliamento offerta formativa) | ||||||||||
6030, 6033 | 1) Competenze degli allievi in italiano - Classe II secondaria di II grado; 2) Competenze degli allievi in matematica - Classe II secondaria di II grado | Numero delle risposte corrette sul totale delle risposte/ Radice quadrata della media aritmetica dei quadrati delle differenze fra i risultati degli alunni e la loro media aritmetica | MIUR USR/PUGLIA | Italiano: 61,6 (15,8) Matematica: 40,9 (14,3) | Italiano: 63,7 (16,5) Matematica: 41,3 (16,8) | 1.1f | Residenzialità dei docenti | Numero di docenti che hanno beneficiato delle agevolazioni | 120 | ||
10:07 | Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici | 087 | Tasso di abbandono alla fine del primo anno delle scuole secondarie superiori | Numero di abbandoni in percentuale sul totale degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori | MIUR USR/PUGLIA | Primo ciclo: 94 Secondo Ciclo inferiore: 67,6 Secondo Ciclo superiore: 68,9 | Primo ciclo: 96 Secondo Ciclo inferiore: 70 Secondo Ciclo superiore: 72 | 1.1b.1 | NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - PRIMO CICLO-BIBLIOMEDIATECA SCOLASTICA | n. di arredi innovativi (Aule 3.0) | 18 |
1.1b.2 | NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - PRIMO CICLO | ||||||||||
087 | Tasso di abbandono alla fine del primo anno delle scuole secondarie superiori | Numero di abbandoni in percentuale sul totale degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori | MIUR USR/PUGLIA | Primo ciclo: 94 Secondo Ciclo inferiore: 67,6 Secondo Ciclo superiore: 68,9 | Primo ciclo: 96 Secondo Ciclo inferiore: 70 Secondo Ciclo superiore: 72 | 1.1d.1 | NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - SECONDO CICLO | n. di arredi innovativi (Aule 3.0) | in corso di definizione | ||
1.1d.2 | NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - SECONDO CICLO LABORATORI MULTIMEDIALI e LABORATORI MOBILI | ||||||||||
1.1d.3 | NUOVI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO - SECONDO CICLO- LABORATORIO TECNICO AGRARIO POTENZIAMENTO DOTAZIONI DI SUPPORTO |
1.1a.3 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO -COMPETENZE PER IL CITTADINO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO | ||||||||||
10:04 | Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolazione dell’inserimento/ reinserimento lavorativo | 4006 | Partecipanti che hanno un lavoro, anche autonomo, entro i 6 mesi successivi alla fine della loro partecipazione all'intervento | Numero dei partecipanti che hanno un lavoro anche autonomo entro i 6 mesi successivi alla partecipazione all'intervento sul totale dei partecipanti | Fonte dati: Indagini ad hoc ; target e baseline da definire | 0 | target da definire | 1.1e | ISTRUZIONE DEGLI ADULTI | n. ore di formazione erogate | 800 |
10:06 | Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale | 4003 | Partecipanti che ottengono una qualifica alla fine della loro partecipazione all'intervento | Partecipanti che ottengono una qualifica alla fine della loro partecipazione all'intervento | sistema di monitoraggio | 52,6 | 78,78 | 1.2 | Istituto Tecnico Superiore (ITS) | CO09 titolari di un diploma di istruzione primaria (ISCED1) e di istruzione secondaria inferiore (ISCED2) | in corso di definizione |
1.3 | Enti di Formazione | ||||||||||
1.4 | Orientamento alla Scuola dei Monti Dauni | ||||||||||
Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali | 3004 | Percentuale di aziende agricole che ricevono un sostegno per la partecipazione a regimi di qualità, mercati locali e filiere corte, nonché a gruppi/organizzazioni di produttori (aspetto specifico 3 A) | Percentuale di aziende agricole che ricevono un sostegno per la partecipazione a regimi di qualità, mercati locali e filiere corte, nonché a gruppi/organizzazioni di produttori (aspetto specifico 3 A) | Fonte Individuazione di un percorso di stima (a partire da fonti esistenti, Rica, REA, amministrative ad esempio camere di commercio) - Indicatore di realizzazione: numero di aziende coinvolte nell'intervento | Baseline definire | Target definire | 2.1 | Sostegno per il miglioramento e la sostenibilità delle prestazioni globali delle aziende agricole dei Monti Dauni | Numero imprese finanziate | 60 | |
6078 | Valore della produzione locale commercializzata per le filiere produttive | Quantità della produzione commercializzata delle filiere produttive oggetto di intervento sul totale della quantità produzione agricola totale commercializzata | Fonte Individuazione di un percorso di stima (a partire da fonti esistenti, Rica, REA, amministrative ad esempio camere di commercio) - Indicatore di realizzazione: numero di aziende coinvolte nell'intervento | Baseline definire | Target definire | 2.2 | Sostegno agli investimenti per la trasformazione/commercializzazione e lo sviluppo dei prodotti agricoli dei Monti Dauni | Numero imprese finanziate | 25 | ||
1) 6063 2) 3004 (PO FESR Puglia) 3) 3008 (PO FESR Puglia) | 1) Indice di specializzazione nelle filiere agroalimentari 2) Grado di apertura commerciale del comparto manifatturiero 3) Capacità di esportare: valore delle esportazioni merci sul PIL | 1) Numero di addetti dell'area nelle filiere agroalimentari sul totale degli addetti dell'area / Numero di addetti della regione nelle filiere agroalimentari sul totale degli addetti della regione; 2) Grado di apertura commerciale del comparto manifatturiero; 3) Capacità di esportare: valore delle esportazioni merci sul PIL | Baseline definire | Target definire | 2.3 | Internazionalizzazione dei Monti Dauni | R302 n di imprese beneficiarie di interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione | 100 | |||
9.7 | Diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale | 399 | Addetti alle imprese che e alle istituzioni no profit che svolgono attività a contenuto sociale | Numero di addetti delle UL delle imprese che svolgono attività a contenuto sociale + numero di addetti e lavoratori esterni delle UL delle istituzioni non profit sulla popolazione residente (per mille abitanti) | Istat / Unioncamere | 0 | 40 | 2.4 | Interventi di agricoltura sociale: sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole. | numero di Interventi realizzati | 2 |
105 | Tasso di turisticità | Tasso di turisticità | 3,3 | 3,79 | 3.1 | Realizzazione, ristrutturazione ed adeguamento di strutture per l’accesso e la fruizione di aree rurali e naturali. | numero di Interventi realizzati | 25 | |||
4.1 | Attività di incoming rurale dei Monti Dauni- Azioni di “destination marketing” – Museo virtuale | R603 progetti per la fruizione integrata e promozione | 12 | ||||||||
4.2 | Eventi di promozione e valorizzazione il patrimonio culturale e naturale dei Monti Dauni | Piccoli eventi realizzati a latere di eventi culturali consolidati, eventi dedicati alla promozione enogastronomica | 10 | ||||||||
4.3 | Qualificazione e diversificazione funzionale e organizzativa delle imprese turistiche ricettive | Numero di interventi realizzati | 45 |
6.8 | Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 1.1a.3 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO -COMPETENZE PER IL CITTADINO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO | ||||||||
PO FESR Puglia | Incremento occcupazionale nel settore cultura | Incremento occcupazionale nel settore cultura | Istat | 16.800 | 17.010 | 5.1.1 | ACCADIA - Recupero e rifunzionalizzazione degli immobili comunali siti nel centro antico (Rione Fossi) denominati Palazzo “Di Stefano” ed ex Carcere mandamentale | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | da quantificare nel piano di gestione in corso di redazione | ||
5.1.2 | ANZANO DI PUGLIA - Riqualificazione centro culturale per la memoria e i servizi di accoglienza turistica della Daunia | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.3 | ASCOLI SATRIANO - Recupero funzionale del Castello Ducale | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.4 | CASALNUOVO MONTEROTARO -Palazzo della Cultura e dell’Accoglienza | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.5 | CASTELLUCCIO DEI SAURI - Intervento di riqualificazione e di allestimento del Museo della civiltà contadina e emigrazione | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.6 | CASTELLUCCIO VALMAGGIORE - Completamenti strutturali e urbani finalizzati all’aumento della fruizione culturale della Torre Bizantina | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.7 | CASTELNUOVO DELLA DAUNIA - Recupero e riqualificazione di “Palazzo Romano” da destinare ad incubatore storico-culturale di promozione territoriale | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.8 | XXXXXXXXXX DI PUGLIA -Recupero e valorizzazione delle fontane monumentali | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.9 | ORSARA DI PUGLIA - Lavori di restauro del Palazzo Torre Xxxxxxx – IV stralcio | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.10 | ROSETO VALFORTORE - Recupero, restauro e valorizzazione Chiesa di San Xxxxx e aree di pertinenza | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.11 | SANT'AGATA DI PUGLIA -Museo archeologico all’interno del Castello Comunale | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.12 | SANT'AGATA DI PUGLIA -Ristrutturazione del Cineteatro comunale | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.13 | VOLTURARA - “Palazzo Xxxxxxxxxx” | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1.14 | VOLTURINO - Recupero e valorizzazione di bene culturale costituito dal percorso di accesso al Convento dei Domenicani di proprietà comunale adiacente il Santuario della Madonna della Serritella | CO09Crescita del numero atteso di visite a siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno | |||||||||
5.1 | Riduzione del rischio idrogeologico | 277 | Popolazione esposta a rischio frane | Abitanti per kmq2 esposti a rischio frane | istat | 0,5 | 0,5 | 6.1.1 | Comune di Alberona_completamento messa in sicurezza campo sportivo € 2.480.000,00 | Numero di interventi di messa in sicurezza nelle zone esposte a rischio idrogeologico | 1 |
6.1.2 | Comune di Motta Montecorvino_mitigazione del rischio località Serrone € 2.000.000,00 | 1 | |||||||||
6.1.3 | Comune di Troia loc.Capra Pazza € 3.000.000,00 | 1 |
1.1a.3 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO -COMPETENZE PER IL CITTADINO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO | ||||||||||
Miglioramento delle condizioni di vita di coloro che si spostano all'interno dell'area e verso l’esterno | 445 | Indice di accessibilità verso i nodi urbani e logistici | Tempi di percorrenza verso i nodi urbani e logistici | istat | 75 | 51,2 | 6.2.1 | Lotto 1: “X.X. 000 XXXXXX-XXXXXXXX-XXXXXX”, importo € 2.380.000,00; | CO14Lunghezza totale delle strade ricostruite o rinnovate | Km 45+000 | |
6.2.2 | Lotto 2: “S.P. 134 VOLTURINO-CROCELLA DI MOTTA”, importo a base d'asta € 1.195.000,00; | Km 27+900 | |||||||||
6.2.3 | Lotto 3: “S.P. 125 PONTE CELONE-PONTE LUCIFERO”, importo € 1.194.815,36; | Km 27+900 | |||||||||
6.2.4 | Lotto 4: “X.X. 000 XXXXXXX”, importo € 1.194.794,90; | Km 17.00 | |||||||||
6.2.5 | Lotto 5: “X.X. 0 XXXXXX-XXXXX XXXXXXX”, importo €861.702,80; | Km 39+700 | |||||||||
6.2.6 | Lotto 6: “S.P. 121 PONTE BOVINO-PANNI”, importo €796.500,00; | Km 29+200 | |||||||||
6.2.7 | Lotto 7: “X.X. 000 XXXXXX-XXXXXXX”, importo € 796.500,00; | Km 12+000 | |||||||||
6.2.8 | Lotto 8: “X.X. 00 XXXXXX-XXXXXXX-XXXXXXXXX”, importo € 796.752,72; | Km 26+300 | |||||||||
6.2.9 | Lotto 9: “S.P. 100 DI VARCO DI ACCADIA”, importo € 796.903,09; | Km 25+000 | |||||||||
6.2.10 | Lotto 10: “X.X. 000 XXXXXX-XXXXXXXX”, importo € 457.700,00; | Km 8+400 | |||||||||
6.2.11 | Lotto 11: “X.X. 000 XX XXXXX XX XXX XXXX”, importo € 398.318,00; | Km 3+500 | |||||||||
6.2.12 | Lotto 12: “S.P. 8 LUCERA-SCULGOLA”, importo € 390.000,00; | Km 23+500 | |||||||||
6.2.13 | Lotto 13: “S.P. 91 DELL’OFANTO”, importo € 321.688,30; | Km 39+300 | |||||||||
6.2.14 | Lotto 14: “X.X. 00 XXXXXXXXXXXXX-XXXXXXXXXXXX”, importo € 300.000,00 | Km 20+200 | |||||||||
Miglioramento della mobilità da, per e entro le aree interne al fine di rendere più accessibili i servizi sul territorio | 6005 | Utilizzo di servizi collettivi innovativi per la mobilità sostenibile | Numero di persone che usufruiscono di servizi collettivi innovativi sul totale della popolazione residente (o del target di riferimento) | indagine ad hoc tramite soggetto gestore | 0 | 50/totale*100 | 6.3 | Razionalizzazione e potenziamento del trasporto pubblico locale a servizio della scuola | Numeri di abbonamenti per anno scolastico | 50 |
1.1a.3 | FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO -COMPETENZE PER IL CITTADINO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO | ||||||||||
Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili | 373 | Consumi di energia elettrica della PA per Unità di lavoro | Consumi di energia elettrica della PA misurati in GWh per centomila ULA della PA (media annua in migliaia) | istat | 3,2 | 2,87 | 7.1.1 | Progetto per l'efficientamento energetico della scuola elementare/media CARLANTINO | RE401 Numero di edifici pubblici con classificazione del consumo energetico migliorata | 1 | |
7.1.2 | Progetto per l'efficientamento energetico della sede municipale CARLANTINO | 1 | |||||||||
7.1.3 | Riqualificazione energetica edificio sede comunale CASALVECCHIO di P. | 1 | |||||||||
7.1.4 | Intervento di efficientamento energetico palazzo municipale XXXXXXXXXXXX XXX XXXXX | 0 | |||||||||
7.1.5 | Efficientamento energetico del plesso scuola elementare e materna con relative pertinenze XXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXX | 0 | |||||||||
7.1.6 | Intervento di efficientamento energetico della sede municipale FAETO | 1 | |||||||||
7.1.7 | Efficientamento energetico Palestra comunale PIETRAMONTECORVINO | 1 | |||||||||
7.1.8 | Efficientamento energetico scuola media – plesso “Xxxxxxxx XXXX” PIETRAMONTECORVINO | 1 | |||||||||
7.1.9 | Efficientamento energetico Palestra comunale VOLTURARA | 1 | |||||||||
7.1.10 | Intervento di riqualificazione ed incremento efficienza energetica sede municipale VOLTURINO | 1 | |||||||||
Integrazione di funzioni e di strategie di sviluppo e rafforzamento della governance multilivello ed in particolare della capacità amministrativa e tecnica delle pubbliche amministrazioni | 405 | Progetti e interventi che rispettano i cronoprogrammi di attuazione e un tracciato unico completo | Quota di progetti e interventi che rispettano i crono- programmi di attuazione e un tracciato unico completo nel Sistema di monitoraggio unitario | indagine ad hoc | 0 | >50% | 8.1 | Supporto alla progettazione, gestione, monitoraggio e controllo della Strategia dell'area interna | Giornate effettuate dall’Assistenza tecnica (n.) | da quantificare | |
Integrazione di funzioni e di strategie di sviluppo e rafforzamento della governance multilivello ed in particolare della capacità amministrativa e tecnica delle pubbliche amministrazioni | 6053 | Capacità di accesso ai finanziamento dei Comuni | Numero di progetti finanziati su totale dei progetti presentati per il finanziamento | indagine ad hoc | 0 | >50% | 8.2 | Attività di animazione e informazione a supporto degli interventi previsti dalla SNAI, a sostegno dello sviluppo economico dell’area. | Giornate effettuate dall’Assistenza tecnica (n.) | da quantificare |
Accordo di programma quadro Regione Puglia
“Area interna- Monti Dauni”
Allegato 2a Relazioni tecniche
Roma, aprile 2019
RELAZIONE TECNICA E CRONOPROGRAMMA
1 | Codice intervento e Titolo | 1.1a.1 FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA – I CICLO FORMAZIONE DOCENTI I° CICLO |
2 | Costo e copertura finanziaria | € 85.050 - Legge di stabilità 2014 |
3 | Oggetto dell'intervento | Promuoverne la crescita professionale dei docenti e rafforzare la capacità di ogni scuola di utilizzare le risorse per migliorare la qualità dell’offerta educativa e gli apprendimenti degli allievi. |
4 | CUP | Da richiedere al momento dell’attuazione |
5 | Localizzazione intervento | Autonomie scolastiche del primo ciclo presenti nei Comuni dei Monti Dauni |
6 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | Rivisitazione del sistema scolastico dei Monti Dauni |
7 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Moduli formativi per i docenti, inerenti le seguenti aree tematiche: a1. Area nuovi ambienti di apprendimento e digital literacy [30 h] A partire dalle evidenze della ricerca pedagogica di Indire i gruppi classe saranno accompagnati in percorsi di ripensamento degli spazi verso soluzioni modulari flessibili e di riflessione sugli apprendimenti ad essi associati, fortemente legati a processi sociali e partecipativi. Attraverso la progettazione di nuovi ambienti di apprendimento per i propri istituti, i docenti potranno sperimentare l’utilizzo di nuovi arredi scolastici che facilitano le combinazioni di strategie didattiche diverse. Tra gli argomenti oggetto della sperimentazione vi sarà anche il rafforzamento delle competenze di base attraverso l’uso di metodologie didattiche innovative, i legami tra innovazione didattica e l’uso di tecnologie digitali, il rapporto tra competenze didattiche dei docenti e nuovi ambienti per l’apprendimento (fisici e digitali). I docenti riceveranno pertanto formazione per la Digital literacy al fine di apprendere le competenze necessarie per utilizzare in modo efficace de i nuovi strumenti digitali nella didattica, progettare UDA integrate con ICT mobili e portatili, produrre materiali multimediali e condurre le attività del gruppo classe con il supporto delle ICT. a2. Area della progettazione e della valutazione per competenze [30 h] Interventi mirati a formare i docenti sulla progettazione del curricolo per competenze (di base, disciplinari e trasversali), in ottica verticale e integrata tra gli apprendimenti disciplinari. Partendo dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo si realizzerà un percorso di confronto che vedrà coinvolte alcune scuole dei Monti Dauni al fine di costruire un curricolo verticale. a3. Area Coding e sviluppo pensiero computazionale [30 h] Interventi formativi rivolti ai docenti del primo ciclo affinché introducano nelle classi i concetti base della programmazione in modo intuitivo e ludico, ricercando soluzioni con il Coding, lo sviluppo strutturale del pensiero computazionale e la robotica fondendo esperienze di didattica computazionale con pratiche manipolative ed esperienziali. Si prevede n.1 percorso formativo ad Area per autonomia scolastica del primo ciclo (9) per un totale di n. 27 percorsi da realizzare in base ad una progettazione esecutiva e ai docenti potenzialmente destinatari. Le attività di formazione, oggetto di approfondimento collegiale, saranno dimensionate dalle |
singole istituzioni scolastiche in coerenza con gli obiettivi definiti nei Piani triennali dell'offerta formativa, tenendo conto delle azioni individuate nei Piani di miglioramento (DPR 80/13) e in accordo con le indicazioni del Piano triennale per la formazione dei docenti. Attraverso un approccio formativo di tipo laboratoriale, i docenti, i consigli di classe e i dipartimenti, avranno l’occasione di sperimentare in classe proposte, pratiche didattiche e strumenti operativi. | ||
8 | Risultati attesi | ✓ Miglioramento delle competenze di base degli studenti dei Monti Dauni. ✓ Qualificazione dell'offerta di istruzione e formazione del primo ciclo ✓ Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa |
9 | Indicatori di realizzazione e risultato | Indicatori di realizzazione: numero di percorsi formativi erogati per docenti (gruppo) Baseline n.a. Target 18 Indicatori di risultato: 1) Competenze degli allievi in italiano - Classe V primaria; 2) Competenze degli allievi in matematica - Classe V primaria Baseline Italiano: 64,9 (17,7) Matematica: 47,3 (19,3) Target Italiano: 70,7 (16,3) Matematica: 52,9 (17,4) Fonte: MIUR USR/PUGLIA Invalsi, annuale. |
10 | Modalità previste per l'attivazione | Bando ad evidenza pubblica per la selezione delle risorse umane/esperti in formazione |
11 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Livello unico di progettazione |
12 | Progettazione attualmente disponibile | Livello unico di progettazione/relazione illustrativa |
13 | Soggetto attuatore | Istituto comprensivo di Bovino, Castelluccio dei Sauri, Panni |
14 | Responsabile dell’attuazione/RUP | Dirigente scolastico p.t. di Bovino |
Tipologie di spesa
Voci di spesa | Descrizione | Valuta | |||
Costi del personale | ✓ Corso area: Nuovi ambienti di apprendimento − Costo personale per attività di coordinamento e tutoring 30 € x 15 ore x 9 corsi − Costo personale per attività di docenza 60 € x 30 ore x 9 corsi − Costo personale esterno per attività laboratoriali 60 € x 15 ore x 9 corsi ✓ Corso area: Progettazione e valutazione per competenze − Costo personale per attività di coordinamento e tutoring 30 € x 15 ore x 9 corsi | € 85.050 |
− Costo personale per attività di docenza 60 € x 30 ore x 9 corsi − Costo personale esterno per attività laboratoriali 60 € x 15 ore x 9 corsi ✓ a3. Corso area: Coding e pensiero computazionale − Costo personale per attività di coordinamento e tutoring 30 € x 15 ore x 9 corsi − Costo personale per attività di docenza 60 € x 30 ore x 9 corsi − Costo personale esterno per attività laboratoriali 60 € x 15 ore x 9 corsi | ||
Spese notarili | ||
Spese tecniche | ||
Opere civili | ||
Opere di riqualificazione ambientale | ||
Imprevisti | ||
Oneri per la sicurezza | ||
Acquisto terreni | ||
Acquisto beni/forniture | ||
Acquisizione servizi | ||
Spese pubblicità |
Cronoprogramma delle attività
Fasi | Data inizio prevista | Data fine prevista |
Fattibilità tecnica ed economica/Livello unico di progettazione | ||
Progettazione definitiva | Settembre 2017 | Ottobre 2018 |
Progettazione esecutiva | Aprile 2019 | Maggio 2019 |
Pubblicazione servizi bando / affidamento lavori/servizi | Giugno 2019 | Agosto 2019 |
Esecuzione | Settembre 2019 | Giugno 2021 |
Collaudo/funzionalità |
Cronoprogramma finanziario
Trimestre | Anno | Costo |
I trimestre | ||
II trimestre | ||
III trimestre | ||
IV trimestre | ||
I trimestre | 2020 | 25.506 € |
II trimestre | 2020 | 34.038 € |
III trimestre | ||
IV trimestre | 2021 | 25.506 € |
Costo totale | 85.050 € |
RELAZIONE TECNICA E CRONOPROGRAMMA
1 | Codice intervento e Titolo | 1.1a.2 - FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO COMPETENZE PER IL CITTADINO SCUOLA PRIMARIA |
2 | Costo e copertura finanziaria | € 86.400 Legge di stabilità 2014 |
3 | Oggetto dell'intervento | Migliorare gli esiti degli apprendimenti degli studenti delle scuole primarie afferenti all’area della strategia |
4 | CUP | Da richiedere al momento dell’attuazione |
5 | Localizzazione intervento | Autonomie scolastiche presenti nei Comuni dei Monti Dauni (primo ciclo) |
6 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | Rivisitazione del sistema scolastico dei Monti Dauni |
7 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Gli studenti che usufruiscono dell’offerta scolastica dei Monti Dauni presentano gravi carenze negli apprendimenti di base rilevati in termini di esiti degli scrutini e risultati delle prove standard nazionali. Nonostante alcune differenze territoriali, gli apprendimenti maturati nel primo ciclo si collocano significativamente al di sotto delle medie nazionali e regionali. Al fine di contrastare queste criticità l’intervento intende supportare complessivamente le autonomie scolastiche presenti nell’Area, attraverso l’attivazione di co-docenza finalizzate al potenziamento, nella scuola primaria, delle competenze di base in italiano, inglese ed elementi di informatica. A questo proposito le classi sperimenteranno le pratiche di didattica computazione (Coding e pensiero computazionale) oggetto di formazione specifica dei docenti. |
8 | Risultati attesi | ✓ Miglioramento delle competenze di base degli studenti dei Monti Dauni. ✓ Qualificazione dell'offerta di istruzione e formazione del primo ciclo ✓ Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa |
9 | Indicatori di realizzazione e risultato | Indicatori di realizzazione: numero di percorsi formativi erogati per docenti (gruppo) Baseline n.a. Target 18 Indicatori di risultato: 1) Competenze degli allievi in italiano - Classe V primaria; 2) Competenze degli allievi in matematica - Classe V primaria Baseline Italiano: 64,9 (17,7) Matematica: 47,3 (19,3) Target Italiano: 70,7 (16,3) Matematica: 52,9 (17,4) Fonte: MIUR USR/PUGLIA Invalsi, annuale. |
10 | Modalità previste per l'attivazione | Bandi per la selezione delle risorse umane/esperti in formazione |
11 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Livello unico di progettazione |
12 | Progettazione attualmente disponibile | Livello unico di progettazione/relazione illustrativa |
13 | Soggetto attuatore | Istituto comprensivo di Bovino, Castelluccio dei Sauri, Panni |
14 | Responsabile dell’attuazione/RUP | Dirigente scolastico p.t. di Bovino, Castelluccio dei Sauri, Panni |
Tipologie di spesa
Voci di spesa | Descrizione | Valuta | |||
Costi del personale | Attività di docenza e tutoraggio 80 ore x 60 euro x 18 classi | € 86.400 | |||
Spese notarili | |||||
Spese tecniche | |||||
Opere civili | |||||
Opere di riqualificazione ambientale | |||||
Imprevisti | |||||
Oneri per la sicurezza | |||||
Acquisto terreni | |||||
Acquisto beni/forniture | |||||
Acquisizione servizi | |||||
Spese pubblicità |
Cronoprogramma delle attività
Fasi | Data inizio prevista | Data fine prevista |
Fattibilità tecnica ed economica/Livello unico di progettazione | ||
Progettazione definitiva | Settembre 2017 | Ottobre 2018 |
Progettazione esecutiva | Aprile 2019 | Maggio 2019 |
Pubblicazione servizi bando / affidamento lavori/servizi | Giugno 2019 | Agosto 2019 |
Esecuzione | Settembre 2019 | Giugno 2021 |
Collaudo/funzionalità |
Cronoprogramma finanziario
Trimestre | Anno | Costo |
I trimestre | ||
II trimestre | ||
III trimestre |
IV trimestre | ||
I trimestre | 2020 | 25.920 € |
II trimestre | 2020 | 25.920 € |
III trimestre | ||
IV trimestre | 2021 | 34.560 € |
Costo totale | 86.400,00 € |
RELAZIONE TECNICA E CRONOPROGRAMMA
1 | Codice intervento e Titolo | 1.1a.3 FORMAZIONE DOCENTI E AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA - PRIMO CICLO COMPETENZE PER IL CITTADINO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO |
2 | Costo e copertura finanziaria | € 275.274 Legge di stabilità 2014 |
3 | Oggetto dell'intervento | Migliorare gli esiti degli apprendimenti degli studenti delle scuole secondarie di primo grado dell’area afferente alla strategia |
4 | CUP | Da richiedere al momento dell’attuazione |
5 | Localizzazione intervento | Autonomie scolastiche presenti nei Comuni dei Monti Dauni (primo ciclo) |
6 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | Rivisitazione del sistema scolastico dei Monti Dauni |
7 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Gli studenti che usufruiscono dell’offerta scolastica dei Monti Dauni presentano gravi carenze negli apprendimenti di base rilevati in termini di esiti degli scrutini e risultati delle prove standard nazionali. Nonostante alcune differenze territoriali, gli apprendimenti maturati nel primo ciclo si collocano significativamente al di sotto delle medie nazionali e regionali. Al fine di contrastare queste criticità l’intervento intende supportare complessivamente le autonomie scolastiche presenti nell’Area attraverso l’attivazione nelle scuole secondarie di 1° grado di interventi di potenziamento delle competenze di base in italiano, inglese, matematica e informatica a cui si aggiungerà nel terzo anno un potenziamento nell’ambito delle competenze di cittadinanza. Saranno realizzate, in particolare, attività di educazione al patrimonio naturalistico-ambientale e storico- artistico in modo da sviluppare il senso di identità e appartenenza al territorio dei Monti Dauni. Azioni di continuità fra scuola secondaria di primo e secondo grado che prevedano laboratori di presentazione dell’offerta formativa presente sul territorio, visite guidate per conoscere l’ambiente, l’arte e le aziende del territorio in collaborazione con gli istituti superiori. |