BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI FINANZIARI A FAVORE DEI COMUNI PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI INNOVATIVI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI
BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI FINANZIARI A FAVORE DEI COMUNI PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI INNOVATIVI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI
1. FINALITA’
In esecuzione della DGP n. 175 del 17/06/2010, concernente: “Assegnazione di incentivi a favore di Comuni, singoli o associati, per la diffusione delle raccolte differenziate domiciliari ed il riciclaggio dei rifiuti urbani - Approvazione dei criteri generali e dello schema di avviso pubblico”, la Provincia della Spezia concede incentivi in conto capitale(*) per la realizzazione di progetti finalizzati alla diffusione delle raccolte differenziate domiciliari “integrate”, al recupero di materia e/o riciclaggio dei rifiuti urbani, per un importo massimo totale, riferito all’anno 2010, di €. 1.000.000,00
Per raccolta domiciliare “integrata” si intende un sistema che prevede la raccolta domiciliare presso le utenze domestiche e non domestiche delle frazioni: organico, carta, rifiuto residuo indifferenziato e preferibilmente anche degli imballaggi in vetro e delle frazioni metalliche e plastiche come illustrato nell’Allegato alla DGP .
2. DESTINATARI
Sono destinatari degli incentivi e possono presentare domanda i Comuni anche con progetti di valenza sovracomunale (in tal caso la domanda dovrà essere presentata da un Comune capofila) ovvero organizzati in S.p.A. pubbliche.
3. TIPOLOGIE DI INTERVENTI AMMISSIBILI.
Interventi per lo sviluppo e la promozione della raccolta differenziata con particolare riferimento alla tipologia del servizio di tipo Porta-a-Porta. In particolare con questo Bando si intende agevolare le iniziative volte ad ottenere un consistente incremento della percentuale di raccolta differenziata e, più in generale, perseguire l’obiettivo del miglioramento del sistema complessivo di raccolta dei rifiuti, formulando già da ora un’ipotesi di riduzione della tassa di smaltimento. Gli interventi per risultare ammissibili dovranno essere coerenti con gli orientamenti del Piano per la Gestione dei Rifiuti adottato con DCP n. 23 del 03/03/2003 ed essere ambientalmente ed economicamente sostenibili.
3.1 SPESE AMMISSIBILI
Sono ammessi ad incentivo le spese di investimento relative a:
a) acquisto di attrezzature fisse e/o mobili per i servizi di raccolta differenziata domiciliare “integrata” ;
b) acquisto di materiali e spese per azioni di informazione e sensibilizzazione (piano di comunicazione), fino ad un massimo ammissibile pari al 15% del costo delle attrezzature di cui al punto precedente.
Non sono ammesse le spese relative all’IVA nonché le spese di progettazione degli interventi di cui ai precedenti punti a) e b).
4. CARATTERISTICHE DEI PROGETTI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DOMICILIARE
I progetti che verranno presentati per il finanziamento dovranno essere coerenti con gli indirizzi delineati nell’Allegato 2
5. MODALITA’, TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE E DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE
La domanda, redatta in conformità allo schema (Allegato 1) riportato in calce al presente Xxxxx dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante corredata dalla documentazione prevista, consegnata a mano o inviata, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.
La documentazione dovrà pervenire, a pena di esclusione, entro le ore 12.00 del giorno 26 luglio 2010, in busta chiusa, con la seguente indicazione in evidenza: “BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI FINANZIARI A FAVORE DEI
COMUNI PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI INNOVATIVI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI”.
Costituisce requisito indispensabile per l’ammissione agli incentivi, la presentazione dei seguenti documenti ed elaborati:
a) domanda di richiesta di contributo alla Provincia della Spezia (redatta secondo lo schema
Allegato 1 riportato in calce al presente Bando);
b) atto deliberativo, adottato nelle forme di legge, da parte dell’organismo competente del soggetto proponente contenente:
- approvazione del progetto e del relativo quadro economico;
- impegno a provvedere alla spesa per gli interventi nella quota non coperta da contributo;
c) due copie del progetto territoriale di raccolta differenziata domiciliare, una in formato cartaceo e una in formato digitale (CD-ROM), redatto secondo i criteri generali indicati nell’Allegato 2 col relativo quadro economico;
d) due copie del progetto, una in formato cartaceo e una in formato digitale, afferente le azioni di informazione e sensibilizzazione dei cittadini e relativo quadro economico;
e) quadro economico complessivo riportante, nel dettaglio, la suddivisione, per ogni singolo Comune, delle varie voci di intervento (raccolta differenziata, azioni di sensibilizzazione) ;
f) relazione illustrativa degli obiettivi di raccolta differenziata, qualitativi e quantitativi, che saranno raggiunti e sistemi di monitoraggio degli stessi, quali quantità e percentuali di intercettazione dei materiali riciclabili e loro incremento su base pluriennale, riduzione dei rifiuti da conferire in discarica, gettito contributo CONAI;
g) dichiarazione attestante il regime I.V.A.
6. MODALITA’ D’ISTRUTTORIA, VALUTAZIONE E DEFINIZIONE DELL’ELENCO DEI PROGETTI AMMESSI
L’istruttoria dei progetti ammessi ad incentivo nonché la relativa graduatoria, sarà effettuata entro 45 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle domande, da un’apposita commissione tecnica nominata dal Dirigente del Servizio Gestione Rifiuti con propria Determinazione.
La valutazione dei progetti concernerà la conformità tecnica con i “criteri di valutazione di priorità” dei progetti di raccolta differenziata di cui all’Allegato 2, nonché il grado di innovazione ed efficacia del progetto (tariffazione puntuale del servizio, tipologia e qualità delle attrezzature e materiali utilizzati; numero frazioni recuperate; convenzioni, accordi, protocolli con operatori del recupero ed associazioni; qualità e quantità degli obiettivi da raggiungere), la verifica della congruità dei costi proposti anche in rapporto agli utenti serviti, le attività di monitoraggio del servizio e degli obiettivi che sono predisposte.
7. TERMINI PER LA REALIZZAZIONE ED ULTIMAZIONE DEI PROGETTI AMMESSI
Gli interventi atti a favorire la raccolta differenziata domiciliare finanziati ai sensi del presente bando, dovranno essere avviati sul territorio, da parte dei soggetti richiedenti (anche mediante le loro S.p.A.) entro e non oltre 6 mesi dalla data di notifica del provvedimento di concessione dei contributi a pena di revoca del contributo concesso secondo quando stabilito al successivo punto 9.
La notifica del predetto provvedimento di concessione, pertanto, sarà effettuata a mezzo raccomandata A.R.. In nessun caso, pertanto, saranno ammesse proroghe al suddetto termine, fatta eccezione per quelle riconducibili ad eventi eccezionali di portata tale da rendere pressoché impossibile il regolare svolgimento dell’iter tecnico-amministrativo della pratica.
8. MISURA DEGLI INCENTIVI E MODALITA’ DI EROGAZIONE
Si considerano spese in conto capitale quelle che soddisfano quanto previsto dall’art.3 comma 18 della L.350/2003 (legge finanziaria per il 2004) in ordine al finanziamento mediante ricorso all’indebitamento delle spese di investimento. Il rispetto di tale condizione verrà verificato anche successivamente in sede di ammissione a finanziamento dei progetti presentati dai soggetti beneficiari.
L’individuazione dei progetti sarà effettuata dall’Ente, nell’ottica della soluzione che integri al meglio il territorio con le scelte tecniche da realizzarsi, e sarà finalizzata al raggiungimento degli obiettivi di incremento della raccolta differenziata su scala di ambito territoriale ottimale in conformità con il Piano Provinciale Rifiuti.
Il contributo concedibile per ogni progetto è fissato nella misura massima del 90% della spesa ammessa, quale risulta dal quadro economico allegato al progetto presentato, e non potrà comunque superare la cifra massima di € 600.000,00.
Ai fini della sua erogazione, invece, il contributo effettivamente liquidabile (sempre nella misura massima del 90%), sarà commisurato alla spesa complessiva quale risulterà dal quadro economico definitivo conseguente l’aggiudicazione delle forniture e sarà erogato secondo le seguenti modalità:
- 60% dell’incentivo liquidabile dietro presentazione, da parte del responsabile del procedimento, di apposita richiesta, accompagnata dall’attestazione comprovante l’attivazione dei servizi di raccolta differenziata domiciliare e dalla documentazione comprovante l’avvenuto acquisto delle attrezzature fisse e mobili di cui alla domanda presentata (bando di gara, verbale di aggiudicazione, lettere d’ordine, fatture, bolle di consegna); analoga documentazione dovrà essere prodotta per le attività afferenti le azioni di informazione e sensibilizzazione sia nel caso in cui tali attività siano affidate in tutto a soggetti esperti del settore della comunicazione, sia nel caso in cui il richiedente non vi faccia ricorso (in tale secondo caso dovranno essere rendicontate le sole spese vive sostenute);
- 40% dell’incentivo liquidabile dietro presentazione di apposita richiesta, accompagnata da una relazione di resoconto dell’iniziativa e dalla documentazione comprovante l’avvenuto pagamento delle attrezzature fisse e mobili di cui alla domanda presentata (bonifici bancari, mandati di pagamento, dichiarazioni liberatorie da parte delle ditte fornitrici) allo scadere dei sei mesi dall’attivazione dei servizi di raccolta differenziate domiciliare.
Gli atti di erogazione degli incentivi saranno disposti con determinazione dirigenziale da parte del Dirigente del Settore Ambiente entro il 30° giorno, naturale e consecutivo, dalla data di acquisizione delle richieste anzidette.
Le eventuali economie conseguite (differenza tra la spesa ammissibile risultante dal quadro economico allegato al progetto presentato e la spesa risultante dal quadro economico definitivo derivante dall’aggiudicazione delle forniture) non potranno, in nessun caso e senza alcuna eccezione, essere utilizzate dal beneficiario che, quindi, non potrà farne richiesta.
Non sono ammesse, in nessun caso, perizie di variante al progetto presentato fatta eccezione per i casi riconducibili ad eventi eccezionali di portata tale da rendere impossibile l’attuazione del progetto così come presentato.
9. REVOCA DEGLI INCENTIVI
La Provincia della Spezia provvederà a rendere pubblico sul proprio sito internet l’elenco dei soggetti ammessi a contributo.
Nel caso di mancato rispetto dei termini previsti per la realizzazione dei progetti, gli incentivi assegnati potranno essere revocati, previa diffida ad adempiervi entro e non oltre 30 giorni naturali e consecutivi.
Nel caso di gravi inadempienze e/o irregolarità nell’iter procedurale seguito, si potrà dar luogo, ugualmente, alla revoca degli incentivi concessi, previa diffida a provvedere alla regolarizzazione (ove questa sia possibile) entro e non oltre un congruo termine comunque non superiore a 60 giorni naturali e consecutivi. L’incentivo concesso potrà, altresì, essere recuperato qualora, sulla base di ispezioni e controlli, risulti che sono venuti meno il rispetto dei termini e dei contenuti previsti dal progetto ammesso a finanziamento. La revoca dell’incentivo nonché l’eventuale recupero di somme già erogate, è disposta con Determinazione Dirigenziale.
Si procederà alla revoca parziale dell’incentivo in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata esposti in sede di presentazione di progetto. In tal caso la riduzione verrà calcolata in proporzione diretta.
10. REGOLE PER L’USO DELLE ATTREZZATURE E DEGLI IMPIANTI AMMESSI AD INCENTIVO
I soggetti beneficiari dovranno mantenere la proprietà delle attrezzature oggetto di incentivo per almeno 3 anni. Qualora la gestione del servizio di raccolta differenziata sia affidata a soggetti terzi, il beneficiario potrà mettere a disposizione di tale soggetto le attrezzature acquisite con contributo provinciale, unicamente con contratti che non prevedano la cessione a titolo oneroso di tali attrezzature, quale comodato d’uso od altre forme equivalenti. Sono fatti salvi eventuali obblighi di legge che dispongano diversamente.
I soggetti beneficiari, inoltre, dovranno apporre sulle attrezzature oggetto di incentivo il logo della Provincia della Spezia con la dicitura: “Progetto finanziato con il contributo della Provincia della Spezia e della Regione Liguria” .
11. CRITERI DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI
per la valutazione dei progetti presentati saranno considerati i seguenti parametri:
EFFICACIA
Incidenza della popolazione coinvolta sul totale della popolazione comunale Variazione punti % raccolta differenziata rispetto alla quota 2009
Riduzione in valore assoluto del Rifiuto a smaltimento Popolazione coinvolta nelle attività di progetto
max punti 20
max punti 40
max punti 20
max punti 20
EFFICIENZA
Quota di cofinanziamento Valore investimento per abitante
Economie di costi di smaltimento in valore assoluto
max punti 15
max punti 45
max punti 40
12. NORME FINALI
La Provincia della Spezia potrà stanziare ulteriori risorse finanziarie, a valere sugli esercizi finanziari successivi, sia per il finanziamento dei progetti presentati a seguito del presente bando e non finanziati per esaurimento delle risorse disponibili, sia per i progetti che richiedono ulteriori integrazioni non previste all’atto della presentazione della richiesta e si riserva altresì di riaprire i termini per la presentazione di nuove domande.
(*) Definizione spese in conto capitali - Art. 3 c. 18 L. 350/2003 (Finanziaria 2004)
Ai fini di cui all'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, costituiscono investimenti:
a) l'acquisto, la costruzione, la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria di beni immobili, costituiti da fabbricati sia residenziali che non residenziali;
b) la costruzione, la demolizione, la ristrutturazione, il recupero e la manutenzione straordinaria di opere e impianti;
c) l'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni mobili ad utilizzo pluriennale;
d) gli oneri per beni immateriali ad utilizzo pluriennale;
e) l'acquisizione di aree, espropri e servitù onerose;
f) le partecipazioni azionarie e i conferimenti di capitale, nei limiti della facoltà di partecipazione concessa ai singoli enti mutuatari dai rispettivi ordinamenti;
g) i trasferimenti in conto capitale destinati specificamente alla realizzazione degli investimenti a cura di un altro ente od organismo appartenente al settore delle pubbliche amministrazioni;
h) i trasferimenti in conto capitale in favore di soggetti concessionari di lavori pubblici o di proprietari o gestori di impianti, di reti o di dotazioni funzionali all'erogazione di servizi
pubblici o di soggetti che erogano servizi pubblici, le cui concessioni o contratti di servizio prevedono la retrocessione degli investimenti agli enti committenti alla loro scadenza, anche
anticipata. In tale fattispecie rientra l'intervento finanziario a favore del concessionario di cui al comma 2 dell'articolo 19 della legge 11 febbraio 1994, n. 109;
i) gli interventi contenuti in programmi generali relativi a piani urbanistici attuativi, esecutivi, dichiarati di preminente interesse regionale aventi finalità pubblica volti al recupero e alla
valorizzazione del territorio.
ALLEGATO 1
MODULO DI RICHIESTA CONTRIBUTI
[Intestazione dell’Ente]
Data Prot. n.
Alla Provincia della Spezia
Settore Ambiente
Servizio Gestione Rifiuti
Xxx Xxxxxx, 0
00000 Xx Xxxxxx
Il sottoscritto , nato a , il , in qualità di legale rappresentante del Comune di
Il sottoscritto , nato a , il in qualità di legale rappresentante del Consorzio e/o SpA di
ai sensi del bando emanato dalla Provincia della Spezia con DGP XX-XXXX, vista la
(indicare la natura e gli estremi dell'atto assunto dal competente organismo comunale/consortile),
fa richiesta
di assegnazione di un contributo in conto capitale di € (max 90% del costo del progetto) finalizzato alla realizzazione (oppure implementazione) di un sistema di raccolta differenziata domiciliare, conforme ai requisiti di cui all’Allegato 2 alla DGP XX-XXXX del
, da realizzarsi sul territorio comunale/consortile oppure su porzioni significative/rappresentative di questo);
si impegna
(indicare se
- a realizzare il progetto secondo gli elaborati presentati in conformità al richiamato All. 2 alla DGP XX-XXXX del ;
- a far fronte, con proprie risorse finanziarie, alla quota parte del costo degli interventi proposti non coperti da contributo provinciale nonché di eventuali extracosti comunque conseguenti o connessi all’attuazione del progetto medesimo non coperti da contributo provinciale così come specificato dal bando;
comunica
- che il numero degli abitanti del territorio interessato (Comune/i, Consorzio, etc), residenti al
, è pari a ;
- che il delegato alla gestione dei rifiuti è e che il responsabile del procedimento è
.
- che l’iniziativa di cui sopra è coerente con la programmazione prevista dal vigente Piano Provinciale Rifiuti adottato con DCP n. 23 del 03/03/2003.
- che il contributo assegnato dalla Provincia sarà contabilizzato nel piano finanziario per la determinazione della tassa o tariffa.
Allega alla presente la seguente documentazione:
□ Copia di deliberazione di approvazione dell’iniziativa
□ Progetto redatto secondo quanto previsto dal Bando di cui alla DGP XX-XXXX su supporto informatico
In attesa di un cortese riscontro si porgono cordiali saluti.
p. Il Comune p. Il Consorzio/ SpA
ALLEGATO 2
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PRIORITA’ REQUISITI MINIMI DEI PROGETTI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA
DOMICILIARE AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO
1. DEFINIZIONI E MODELLO ORGANIZZATIVO
Per raccolta domiciliare “integrata” si intende un sistema che prevede la raccolta domiciliare presso le utenze domestiche e non domestiche delle frazioni: organico, carta, rifiuto residuo indifferenziato e preferibilmente anche degli imballaggi in vetro e delle frazioni metalliche e plastiche (Tab. 1). Il sistema di raccolta differenziata domiciliare dovrà prevedere almeno:
• un circuito di raccolta domiciliarizzato per il recupero degli scarti organici umidi dalle utenze domestiche e non domestiche;
• l'attivazione di un servizio domiciliarizzato per la frazione secca residua dalle utenze domestiche e non domestiche;
• l'adozione di un circuito domiciliarizzato di raccolta della carta dalle utenze domestiche ed enti/uffici e di raccolta del cartone dalle utenze non domestiche assimilate, caratterizzate da un'alta produzione di imballaggi cellulosici.
Si precisa che saranno valutati positivamente i sistemi che prevedono la domiciliariazzazione delle frazioni plastica/metalli e del vetro (laddove sia possibile e conveniente) ed una qualità progettuale fortemente innovativa, come ad esempio con la predisposizione di sistemi di raccolta compatibili con l'adozione della tariffazione puntuale e/o l'adozione di un sistema integrato di raccolta anche nelle aree mercatali.
Potranno essere ridefiniti gli obiettivi di produzione e di raccolta differenziata per le singole frazioni merceologiche, aggiornando quanto stabilito con il Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti.
Per i Comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti o per le porzioni di territorio comunale aventi caratteristiche rurali, collinari o montane si considerano inoltre ammissibili sistemi di raccolta che prevedano l’adesione obbligatoria all’autocompostaggio per gli scarti organici umidi delle utenze domestiche e l’assenza di un circuito di raccolta domiciliarizzato per tale frazione di rifiuti.
Per tale territorio, ai fini del calcolo delle percentuali di raccolta differenziata relative ad organico e verde potranno essere conteggiate le percentuali di riduzione delle stesse frazioni calcolate sulla base dell’anno precedente, risultanti da politiche attive di autocompostaggio; a tale scopo dovranno essere specificate e dichiarate quali politiche il Comune ha attivato:
es. numero di compostatori domestici distribuiti, etc. etc. (anche in relazione ai passati finanziamenti sull’autocompostaggio)
Per i Comuni situati in aree rurali e montane del territorio provinciale ove, per le caratteristiche territoriali della struttura urbana, può risultare poco efficiente, in particolare da un punto di vista economico, e di difficile gestione la realizzazione di sistemi di raccolta dei rifiuti strettamente domiciliari, si considerano inoltre ammissibili sistemi di raccolta alternativi (sistemi di prossimità, sistemi misti) purchè sia chiaramente ed univocamente identificabile il contenitore asservito ad una specifica utenza (anche non singola) .
2. MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DEI PROGETTI
Nella redazione dei progetti dovranno essere comprese le seguenti schede tecniche:
a. Descrizione del territorio servito;
b. Individuazione, su supporto cartografico, del territorio coinvolto dalla riorganizzazione dello stesso;
c. Descrizione tecnica delle integrazioni da apportare all'organizzazione dei servizi di raccolta già in atto sul territorio servito, al fine di conformare i servizi esistenti ai nuovi criteri progettuali;
d. Elenco delle frazioni di rifiuto raccolte in modo differenziato;
e. Numero e tipologia delle utenze servite;
f. Descrizione delle modalità di raccolta delle varie frazioni di rifiuto raccolte in modo differenziato e della frazione residuale indifferenziata;
g. Dati progettuali relativi all'organizzazione del servizio di raccolta per ciascuna frazione di rifiuto, compresa la descrizione dei circuiti di raccolta, dei tempi previsti e dell’efficienza degli operatori (es. numero contenitori svuotati all’ora);
h. Elenco e descrizione tecnica dei mezzi di raccolta e trasporto, contenitori ed attrezzature utilizzate per ciascuna frazione di rifiuto differenziata e non;
i. Stima dei quantitativi annui in peso, per ciascuna frazione di rifiuto differenziato e non, presumibilmente intercettabili dalle nuove raccolte con i sistemi previsti del progetto per singolo Comune;
j. Quadro economico dettagliato delle spese di gestione, di attrezzature e d’investimento previste distinte per ogni singola frazione raccolta;
k. Destinazione delle varie frazioni di rifiuto raccolte in modo differenziato e non, stima dei prezzi di collocazione sul mercato o dei corrispettivi CONAI-ANCI dei materiali recuperati, analisi dei costi e benefici consequenziali all’attuazione del progetto;
l. Progetto delle azioni di informazione e sensibilizzazione e relativo quadro economico che descriva le modalità della campagna di informazione (forniture e servizi);
m. Individuazione tempistica, con riferimento all’attivazione del servizio adeguata agli obiettivi prefissi ed alle “attività di monitoraggio” da organizzare per la realizzazione delle attività.
3. AZIONI RELATIVE AL IL PIANO DI COMUNICAZIONE
Un programma di raccolta differenziata ha successo quando non solo ottiene obiettivi quantitativi ma, insieme alla quantità, ottiene la necessaria qualità dei materiali raccolti, affinché le industrie che provvedono al riciclo degli stessi possano ottenere nuovi prodotti (ri-prodotti).
In questo senso la qualità è funzione diretta della correttezza con la quale si separano all’origine i diversi materiali.
Per un programma di raccolta differenziata il successo dipende proporzionalmente dall’adesione dei cittadini ed in generale di tutte le utenze dei “produttori” di rifiuti alle quali il programma si rivolge.
Questo comporta che i cittadini e le diverse utenze coinvolte devono essere corresponsabilizzati, mobilitati, sensibilizzati, attraverso un’efficace “comunicazione”.
Quindi è necessario dedicare uno spazio di assoluta evidenza a questa voce, assegnandole il ruolo di “strumento” per la progettazione e gestione del sistema al pari degli altri aspetti, senza operare in modo episodico o casuale, ma come essenziale atto di gestione, integrato rispetto alle altre modalità di comunicazione.
Un piano di comunicazione efficace a sostegno della raccolta differenziata deve quindi prevedere almeno le seguenti azioni:
a. azioni di “direct marketing”: operazioni di comunicazione che agiscono direttamente sui destinatari, senza intermediazioni, intese come “istruzioni per l’uso” (cosa dividere, dove mettere le diverse frazioni di rifiuto, ..etc), come ad esempio la distribuzione di pieghevoli (in carta riciclata) o altro materiale informativo, messaggi di tipo istituzionale, in forma diretta ai singoli target;
b. azioni di “direct relation”: iniziative con un’interlocuzione diretta tra chi gestisce i servizi di RD e l’utente, individuando figure come “tutor”, “amici del riciclo”, “responsabili di zona della RD”, con funzioni di comunicazione ed educazione ambientale più vicina all’utilizzatore, con un servizio di tipo “capillare”;
c. comunicazione tabellare: spazi a pagamento su periodici o quotidiani, attraverso cui veicolari messaggi;
d. comunicazione radiotelevisiva: comunicazione di tipo pubblicitario su emittenti locali (es. trasmissioni di servizio, interviste, testimonianze, spiegazioni, ..etc);
e. affissione stradale: comunicazione con lo scopo di richiamare l’attenzione dell’utente su temi che devono avere necessariamente il carattere generale, evocativo, di suggestione;
f. conferenze stampa: lo scopo è di stabilire buone relazioni con gli organi di stampa che possono svolgere un ruolo di grande rilievo nel sostenere il servizio;
x. xxxxxxxx, seminari: incontri con la partecipazione di esperti chiamati ad avvalorare le scelte strategiche di chi deve gestire i servizi (importante incontro con i cd. “opinion leaders”);
h. programmi specifici per le scuole: iniziative come “casse di risonanza” che possono esercitare i giovanissimi nel processo di attuazione di un programma di tutela ambientale, con innovativi contenuti culturali, come investimento sul futuro dei servizi;
i. comunicazione interna: il ruolo del personale che gestisce il servizio, come “front line” aziendale nei confronti dei cittadini è fondamentale e spesso ignorato, mentre le aziende devono comunicare con i fatti e con i comportamenti (es. corsi di formazione, newletter a soggetti selezionati, attività sociali, ..etc.
4. MODALITA’ DI RENDICONTAZIONE
Successivamente all’assegnazione del contributo il beneficiario è tenuto ad inviare (su supporto informatico) all’Osservatorio Provinciale Rifiuti, con cadenza mensile, i quantitativi di produzione, di raccolta differenziata suddivisi per le principali frazioni merceologiche e di residuo secco avviato a smaltimento, secondo lo schema predisposto (Allegato 3).
Alla scadenza dei 12 mesi sarà obbligatorio allegare, alle schede sopraccitate, la dichiarazione da parte dell’impianto al quale vengono conferite le raccolte differenziata (“recuperatore”) di avvenuto ritiro dei materiali; al fine di valutare la qualità dei materiali differenziati raccolti, sarà inoltre richiesta una dichiarazione relativa alla presenza di materiali estranei, la cui percentuale dovrà essere comunque coerente con i limiti riferiti all’Accordo quadro Anci-Conai (2009-2013):
• Carta: fino al 10% di impurità;
• Acciaio: fino al 20% di impurità;
• Alluminio: fino al 15% di impurità;
• Plastica: fino al 15% di impurità;
• Vetro: fino al 5% di impurità
e le frazioni compostabili:
• Organico: fino al 10% di impurità (limite indicato dagli impianti di compostaggio).
Tab. 1 – Tipologie di Raccolte per Frazione Valorizzabile
Utenze domestiche (UD) | Utenze non domestiche (UnD) | ||
Frazione indifferenziata | Tipologia di raccolta | Raccolta domiciliare con il sistema "porta a porta" | Raccolta tramite contenitori dedicati alle UnD identificate |
Modalità di effettuazione del servizio | Sacchi semi-trasparenti oppure contenitori per ogni stabile, di capacità non superiore a 360 litri, da posizionarsi in via prioritaria nelle aree di pertinenza dei medesimi; se posizionati in strada devono essere ad uso esclusivo delle stesse utenze . | Sacchi semi-trasparenti oppure contenitori per ciascuna utenza, di capacità non superiore a 660 litri, in via prioritaria posizionati nelle aree di pertinenza delle medesime; se posizionati in strada devono essere ad uso esclusivo delle stesse utenze. | |
Frazione organica umida | Tipologia di raccolta | Raccolta domiciliare con il sistema "porta a porta" | Raccolta tramite contenitori dedicati alle UnD identificate |
Modalità di effettuazione del servizio | Sacchi trasparenti biodegradabili oppure contenitori per ogni stabile, di capacità non superiore a 240 litri, da posizionarsi in via prioritaria nelle aree di pertinenza dei medesimi; se posizionati in strada devono essere ad uso esclusivo delle stesse utenze. | Sacchi trasparenti b i o d e g r a d a b i l i oppure contenitori per ciascuna utenza, di capacità non superiore a 360 litri, in via prioritaria posizionati nelle aree di pertinenza delle medesime; se posizionati in strada devono essere ad uso esclusivo delle stesse utenze. | |
Frazione carta e cartone | Tipologia di raccolta | Raccolta domiciliare con il sistema "porta a porta" | Raccolta tramite contenitori dedicati alle UnD identificate |
Modalità di effettuazione del servizio | Contenitori per ogni stabile, da posizionarsi in via prioritaria nelle aree di pertinenza dei medesimi; se posizionati in strada devono essere ad uso esclusivo delle stesse utenze. | Contenitori per ciascuna utenza in via prioritaria posizionati nelle aree di pertinenza delle medesime. Se posizionati in strada devono essere ad uso esclusivo delle stesse utenze. | |
Frazione plastica | Tipologia di raccolta | Preferibilmente raccolta domiciliare con il sistema "porta a porta" | Preferibilmente raccolta tramite contenitori dedicati alle UnD identificate |
Modalità di effettuazione del servizio | Preferibilmente sacchi semitrasparenti o contenitori per ogni stabile, da posizionarsi in via prioritaria nelle aree di pertinenza dei medesimi | Preferibilmente sacchi semitrasparenti o contenitori per ciascuna utenza, in via prioritaria posizionati nelle aree di pertinenza delle medesime. Se posizionati in strada devono essere ad uso esclusivo delle stesse utenze. | |
Frazione vetro | Tipologia di raccolta | Preferibilmente raccolta domiciliare con il sistema "porta a porta", in subordine tramite le campane stradali | Preferibilmente raccolta tramite contenitori dedicati alle UnD identificate |
Modalità di effettuazione del servizio | Preferibilmente contenitori per ogni stabile, da posizionarsi in via prioritaria nelle aree di pertinenza dei medesimi | Preferibilmente contenitori per ciascuna utenza in via prioritaria posizionati nelle aree di pertinenza delle medesime. Se posizionati in strada devono essere ad uso esclusivo delle stesse utenze. | |
Frazione imballaggi in alluminio o metalliche | Tipologia di raccolta | Preferibilmente raccolta domiciliare con il sistema "porta a porta" in abbinamento ai servizi di raccolta degli imballaggi in plastica | Preferibilmente raccolta tramite contenitori dedicati alle utenze non domestiche prescelte in abbinamento ai servizi di raccolta degli imballaggi in plastica |
Modalità di effettuazione del servizio | Preferibilmente contenitori per ogni stabile, da posizionarsi in via prioritaria nelle aree di pertinenza dei medesimi. | Preferibilmente contenitori per ciascuna utenza in via prioritaria posizionati nelle aree di pertinenza delle medesime. Se posizionati in strada devono essere ad uso esclusivo delle stesse utenze. |
ALLEGATO 3
Scheda monitoraggio trimestrale interventi realizzati da Enti locali
Beneficiario | Intervento finanziato (descrizione) | Impegno delle risorse assegnate con provvedimento n…. del ….. |
Stato avanzamento fisico | Termini previsti | Stato avanzamento finanziario | ||
Ordinativo acquisto attrezzature | Consegna e messa in opere attrezzature | Mandato pagamento n… del … a fronte fattura n. del …. | ||
Affidamento | Inizio lavori | …. | Mandato pagamento n… del … a | |
lavori | fronte fattura n. del | |||
Fine lavori | …..\ | |||
Altre spese ammissibili effettuate | Termini realizzazione attività | Mandato pagamento n… del … a fronte fattura n. del …. | ||