AFFIDA IL CONTRATTO D’APPALTO O D’OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE
ALL.2 ALLE CONDIZIONI GENERALI D’APPALTO
DOCUMENTO
SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI DURANTE IL LAVORO A CURA DEL COMMITTENTE CHE
AFFIDA IL CONTRATTO D’APPALTO O D’OPERA O DI
SOMMINISTRAZIONE
ex art. 26 comma 3-ter del D.Lgs. 81/08
In relazione all’Ordine ……………………….
Affidati all’impresa ……………………….
presso lo stabilimento di ………………………
DUVRI RICOGNITIVO STANDARD | Rev.1 del 22/01/2019 Pagina 2 di 22 | |
INDICE GENERALE |
FATTORI DI RISCHIO LEGATI AL CICLO PRODUTTIVO DI LEGANTI IDRAULICI E RELATIVE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 6
RISCHI LEGATI ALL’ATTIVITA’ DI PROCESSO 6
RISCHI CHE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DELLA PRESTAZIONE POSSONO POTENZIALMENTE ESSERE INTRODOTTI DALL’IMPRESA APPALTATRICE IN AZIENDA E RELATIVE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ATTUATE 16
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ATTE AD ELIMINARE/RIDURRE I RISCHI INTERFERENZIALI TRA COMMITTENTE E IMPRESA APPALTATRICE O TRA DIVERSI APPALTATORI 19
STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA CHE OGNI IMPRESA SOSTERRÀ DURANTE L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO PER ATTUARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PER ELIMINARE/RIDURRE (ESCLUSIVAMENTE) I XXXXXX XXXXXXXXXXXX 00
INTRODUZIONE
Il presente Documento Unico di Valutazione dei Rischi da interferenze costituisce adempimento alle disposizioni di cui all’art. 26, comma 3-ter del D.Lgs. 81 del 2008 e s.m.i. ed è parte integrante del contratto.
In particolare il presente documento contiene una valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione dei lavori appaltati.
Il soggetto (datore di lavoro dello stabilimento) presso il quale devono essere eseguiti i lavori, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto.
Allo scopo di ottemperare a quanto disposto dall’art. 26 comma 1 lettera a) del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., che prevede a carico del Datore di Lavoro - Committente l’obbligo di verificare l’idoneità tecnico- professionale dei soggetti che intervengono nella realizzazione dell’opera e/o della prestazione affidata all’interno dello stabilimento, a ciascuna impresa appaltatrice o lavoratore autonomo verrà richiesto ed acquisito:
Il certificato di iscrizione alla camera di commercio , industria e artigianato;
L’autocertificazione del possesso dei requisiti di idoneità tecnico – professionale, ai sensi del
D.P.R. 445/2000. Corredata dalla fotocopia del documento d’identità del Dichiarante.
I datori di lavoro delle imprese appaltatrici e/o i lavoratori autonomi, informano la committente:
sui fattori di rischio specifici legati alla loro attività che potrebbe generare rischi interferenziali con le attività della committente e/o con le attività di altre imprese appaltatrici/lavoratori autonomi eventualmente presenti nel luogo di lavoro in cui verranno eseguite le prestazioni oggetto del contratto d’appalto.
sui costi delle misure di prevenzione e protezione adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi interferenziali in materia di salute e sicurezza sul lavoro derivanti dalle attività presenti nei luoghi di lavoro dove verranno eseguite le prestazioni oggetto del contratto d’appalto.
DEFINIZIONI
Rischi da Interferenze (interferenziali)
Tutti quei rischi presenti nei luoghi di lavoro dove viene eseguito il contratto di appalto che si aggiungono od aggravano i rischi specifici delle attività dell’impresa appaltatrice/lavoratore autonomo. Essi possono essere causati dalle attività della committente e/o dalle attività di altre imprese appaltatrici/lavoratori autonomi presenti nei luoghi di lavoro oggetto della prestazione
Area
Luogo o posto di lavoro interessato dai lavori necessari alla realizzazione dell’opera complessiva.
Documento Unico di Valutazione dei rischi da Interferenza (DUVRI)
Documento richiamato dal comma 3 dell’art. 26 del TUS (“unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze”).
Impresa appaltatrice
Soggetto giuridico estraneo all’organizzazione aziendale (appaltatore) cui è affidata in appalto l’esecuzione di un lavoro.
Subappaltatore
è il soggetto che si obbliga nei confronti dell'appaltatore a fornire un'opera e/o una prestazione con mezzi propri;
Lavoratore autonomo o prestatore d'opera
è colui che mette a disposizione del committente, dietro un compenso, il risultato del proprio lavoro. Se la singola persona compone la ditta individuale e ne è anche titolare è l'unico prestatore d'opera della ditta.
Contratto d'appalto
l'appalto è il contratto con il quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro (art. 1655 cod. civ.).
Appalto scorporato
è il caso in cui l'opera viene eseguita all'interno del luogo di lavoro del committente, senza la copresenza di lavoratori dipendenti da quest'ultimo. Questo contratto si realizza quando l'opera richiede una massiccia specializzazione, divisione, parcellizzazione dei lavori appaltati in quanto volendo eseguire, in campo industriale (esempio manutenzione con elettricisti, meccanici, idraulici, ecc.), opere di diversa natura secondo le regole dell'arte, occorre richiedere l'intervento di personale in possesso di determinati requisiti tecnici. Si generano perciò interferenze che sono fonte di rischi aggiuntivi rispetto a quelli già insiti nei singoli lavori e la cui responsabilità può gravare sul committente.
Subappalto
il subappalto è un contratto fra appaltatore e subappaltatore cui è estraneo il committente, nonostante l'autorizzazione. L'appaltatore non può dare in subappalto l'esecuzione dell'opera se non autorizzato dal committente (art. 1656 cod. civ.).
Contratto d'opera
il contratto d'opera si configura quando una persona si obbliga verso "un'altra persona fisica o giuridica" a fornire un'opera o un servizio pervenendo al risultato concordato senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente (art. 2222 cod. civ.).
Interferenza
Circostanza in cui si verifica un sovrapposizione tra il personale del Datore di Lavoro committente e quello dell’appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa area con contratti differenti. La sussistenza di interferenza dà luogo a un rischio interferenziale;
a mero titolo esemplificativo si possono considerare interferenti i seguenti rischi:
• Derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi;
• Immessi nel luogo di lavoro del datore di lavoro committente dalle lavorazioni dell’appaltatore;
• Esistenti nel luogo di lavoro del datore di lavoro committente, ove è previsto che debba operare l’appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell’attività propria dell’appaltatore;
• Derivanti da modalità di esecuzione particolari richiesta esplicitamente dal committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività appaltata).
Lavoro
Attività o insieme delle attività svolte all’interno di un’Area da uno o più Imprese.
Promozione della Cooperazione e del Coordinamento
Complesso delle azioni che, in caso di affidamento di Lavoro in appalto all’interno di un’Area ad imprese appaltatrici, il datore di lavoro committente è tenuto a svolgere ai sensi dell’art. 26 comma 3 del TUS affinché tutti i datori di lavoro coinvolti nell’esecuzione dell’opera complessiva cooperino all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro che incidono sull’opera complessiva e coordinino gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre
al minimo i rischi da interferenza.
Rischio
Probabilità di raggiungimento del livello potenziali di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione.
SEZIONE 1
FATTORI DI RISCHIO LEGATI AL CICLO PRODUTTIVO DI LEGANTI IDRAULICI E RELATIVE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
La conoscenza, l’individuazione e il riconoscimento dei fattori di rischio o pericoli, presenti nell’ambiente o nelle attività svolte, sono le azioni iniziali e più importanti per una corretta valutazione e per un’efficace prevenzione.
Sono di seguito elencati i fattori di rischio “standard” relativi alle attività svolte nelle unità produttive aziendali (cementerie, centri di macinazione) che possono generare rischi interferenziali “aggiuntivi” per le imprese appaltatrici/lavoratori autonomi che andranno a svolgere le attività oggetto dell’appalto nelle stesse unità produttive.
RISCHI LEGATI ALL’ATTIVITA’ DI PROCESSO
Fattore di rischio | Descrizione | Principali misure di prevenzione e protezione |
• Polveri | Il rischio da emissione di polveri, sia nell’ambiente di lavoro che all’esterno, è da considerare come un rischio specifico per la caratterizzazione merceologica del prodotto finito, in quanto il cemento si presenta allo stato di polvere, così come le materie prime da cui deriva che, normalmente, devono sottostare ad un processo di frantumazione e/o macinazione. All’interno dello stabilimento possono essere presenti polveri generate dalla movimentazione delle suddette materie prime e/o semilavorati nelle celle o nei piazzali, o da anomalie verificatesi ai sistemi di depolverazione costituiti da impianti di filtrazione, presenti lungo tutto il processo. | ✓ Tutti gli impianti sono chiusi ed in depressione, muniti di punti di aspirazione opportunamente localizzati collegati ad un filtro di depolverazione. ✓ Negli interventi manutentivi, in cui è possibile la formazione di polveri, sono presi tutti quei provvedimenti atti a ridurne lo sviluppo e la diffusione ✓ Periodicamente è effettuato il controllo degli ambienti di lavoro che, da accordi contrattuali ed aziendali, prevede il monitoraggio per la valutazione dell’esposizione a polveri per quei lavoratori la cui mansione ricoperta li espone con maggiore frequenza a tale agente. I risultati di tale valutazione sono riportati in apposite indagini ambientali. ✓ Stoccaggi di materiali in ambienti chiusi e non soggetti a ventilazioni; ✓ Effettuazioni di operazioni di pulizia periodiche con impianti di aspirazione industriali ✓ Mantenimento costante dell’efficienza degli impianti di captazione e filtrazione ✓ Mantenimento ordine e pulizia dei reparti ✓ Utilizzo idonei Dispositivi di Protezione Individuali - DPI |
• Rumore | Il rumore è un rischio specifico legato al ciclo tecnologico, che prevede l’utilizzo di impianti di grosse dimensioni (frantumazione, macinazione, vagliatura sono fasi del ciclo tecnologico indispensabili per rendere le materie prime ed il semilavorato adatti alle successive fasi del processo) e rilevanti flussi di materiale a cui è legata la produzione e l’emissione di energia sotto forma di rumore. | ✓ Progettazione corretta dei luoghi e postazioni di lavoro; ✓ Programmazione opportuna della manutenzione delle attrezzature, luoghi e sistemi di lavoro; ✓ Interventi tecnici di insonorizzazione di macchine ed ambienti ✓ Organizzazione opportuna del lavoro (minimizzare i tempi di esposizione) ✓ Introduzione di sistemi automatici per la conduzione del processo a distanza ✓ Effettuazione della valutazione fonometrica nei luoghi di lavoro ✓ Informazione e formazione dei lavoratori. ✓ Scelta secondo i criteri della normativa vigente e utilizzo dei dispositivi di protezione individuale dell’udito (cuffie o tappi auricolari). ✓ Installazione e rispetto della segnaletica di sicurezza ✓ Acquisto di nuove macchine/attrezzature che comportino le minori esposizione al rumore. ✓ Utilizzo idonei Dispositivi di Protezione Individuali - DPI |
• Incendio | La presenza nei reparti di sostanze o | ✓ Compartimentazione delle aree a rischio specifico |
Fattore di rischio | Descrizione | Principali misure di prevenzione e protezione |
materiali combustibili o infiammabili, che costituiscono carico d’incendio possono esporre, l’addetto nell’espletamento della sua mansione al rischio di incendio oggetto di specifica valutazione | ✓ Controllo periodico degli impianti di rilevazione e protezione antincendio ✓ Informazione e formazione del personale ✓ Presenza personale SGE (Servizio Gestione Emergenze) ✓ Isolamento di materiali infiammabili e loro stoccaggio in recipienti chiusi e lontani da sorgenti di innesco. ✓ Interventi immediati in caso di perdite di sostanze infiammabili e sversamenti accidentali ✓ Divieto di fumo e di utilizzo di fiamme libere nei luoghi dove c’è pericolo di esplosione o di incendio ✓ Sono stati collocati nei vari reparti dei siti estintori e altri sistemi di spegnimento compatibili con la classe di fuoco eventualmente generate dalle sostanze combustibili presenti. ✓ Ispezioni periodiche interne per verifica degli accessi ai mezzi antincendio, della loro efficienza e corretta dislocazione . ✓ Corretta gestione depositi bombole di gas combustibili. ✓ Installazione e rispetto della segnaletica di sicurezza ✓ Utilizzo dei DPI previsti ✓ Per tutte le attività sottoposte al controllo dei V.V.F. esercite all’interno dei siti è stato richiesto il parere di conformità antincendio. Per le stesse attività il comando provinciale dei V.V.F. ha rilasciato i certificati prevenzione incendio - CPI ✓ Sostituzione, quando possibile, dei materiali pericolosi con altri che non lo siano o lo siano meno e riduzione degli stoccaggi dei materiali combustibili, infiammabili e comburenti. ✓ E’ stato predisposto un Piano di Emergenza per i siti in cui sono state definite le procedure da attuare in caso di incendio, così come previsto dall’allegato VIII al D.M. 10 marzo 1998. ✓ Rispetto della procedura “Lavori a caldo” ✓ Rispetto della procedura “Fire Impairment” ✓ Rispetto della procedura “Gestione sili polverino carbone” ✓ Rilascio di appositi permessi autorizzativi per esecuzione dei lavori a caldo | |
• Esplosione | La presenza nei reparti di polveri combustibili, gas o vapori che, miscelati con l’ossigeno presente nell’aria potrebbero generare atmosfere esplosive, può esporre l’addetto, nell’espletamento della sua mansione, al rischio esplosione oggetto di specifica valutazione. Le attività in stabilimento dove è probabile che siano presenti atmosfere esplosive sono: □ Carbone: tramogge di scarico petcoke/carbon fossile in pezzatura all’aperto o in capannone interno reparto macinazione carbone (elevatori, pompe di trasporto polverino, coclee di trasporto, ecc.) □ Gas metano: cabina di decompressione metano armadi di riduzione pressione | ✓ Predisposizione Documento di Protezione contro le Esplosioni – DPE ✓ Le aree a rischio di esplosione sono ripartite in zone in base alla frequenza e alla durata della presenza di atmosfere esplosive ✓ Installazione di apparecchiature di rilevamento e di controllo della temperatura delle sostanze combustibili e di concentrazione del CO durante le normali condizioni di esercizio ✓ Installazione impianti di inertizzazione a CO2 ✓ Mantenimento in depressione degli impianti e delle macchine di processo che trattano materiali combustibili, infiammabili (impianto macinazione, trasporto e deposito petcoke) ✓ Installazione apparecchiature idonee al tipo di zona pericolosa individuata ✓ Collegamento a terra di tutte le parti/strutture metalliche ✓ Installazione segnaletica di sicurezza ✓ Divieto di fumo e di utilizzo di fiamme libere nei luoghi dove c’è pericolo di esplosione o di incendio ✓ Installazione di idonei sistemi di protezione contro le esplosioni (portine antiscoppio, sistemi di sfogo, …) ✓ Corretta gestione depositi bombole di gas combustibili. ✓ Implementazione di apposite procedure organizzative ✓ Presenza personale SGE (Servizio Gestione Emergenze) |
Fattore di rischio | Descrizione | Principali misure di prevenzione e protezione |
rampe di riduzione □ Impianto stoccaggio, condizionamento e distribuzione olio combustibile: pompe di spinta accoppiamenti flangiati □ Impianti di distribuzione carburanti contenitore distributore colonnine di erogazione gasolio □ Area di ricarica batterie di trazione carrelli elevatori lungo il perimetro del carrello elevatore □ Laboratorio chimico in corrispondenza di stoccaggi di sostanze infiammabili cappe di lavorazione bombole gas forni, stufe, ecc. ecc. □ Impianti di stoccaggio e alimentazione additivo culminal □ Impianto di stoccaggio e alimentazione fanghi essiccati | ✓ Isolamento di materiali infiammabili e loro stoccaggio in recipienti chiusi e lontani da sorgenti di innesco. ✓ Rispetto della procedura “Lavori a caldo” ✓ Rispetto della procedura “Fire Impairment” ✓ Rispetto della procedura “Gestione sili polverino carbone” ✓ Rilascio di appositi permessi autorizzativi per esecuzione dei lavori a caldo |
RISCHI GENERICI
Fattore di rischio | Descrizione | Principali misure di prevenzione e protezione |
• Esposizione a radiazioni infrarosse e ultraviolette e fumi di saldatura | Durante lo svolgimento di operazioni di saldatura effettuate su macchine/impianti in vari reparti dei siti oltre che in officina, personale non direttamente interessato all’operazione potrebbe essere esposto a radiazioni infrarosse ed ultraviolette e /o fumi di saldatura | ✓ Informazione, formazione del personale ✓ Utilizzo di apposite schermature ✓ Nell’ambiente di lavoro, soprattutto se confinato, in cui si effettuano operazioni di saldatura, é previsto l’utilizzo di apparecchi mobili di aspirazione localizzata con braccio flessibile di captazione ✓ Utilizzo idonei Dispositivi di Protezione Individuali - DPI |
• Rischio chimico | Le sostanze/prodotti impiegati nel ciclo di lavoro per la produzione di leganti idraulici, possono essere intrinsecamente pericolosi o risultare pericolosi in relazione alle condizioni di impiego. Tali sostanze possono generare una esposizione per gli addetti e per il personale non direttamente interessato all’utilizzo della sostanza, ma presente a reparto, in seguito ad un accadimento accidentale (cedimento, perdita o anomalia impiantistica, esplosione o incendio, reazione anomala o traboccamento, etc.) o in situazione di normale funzionamento dell’attività svolta ( evaporazione, contatto, dispersione, etc.). I pericoli derivanti dagli agenti chimici possono riguardare la sicurezza delle persone (incendio , esplosione, corrosione, etc.), la loro salute ( effetti acuti o cronici) o l’ambiente esterno (inquinamento o evento accidentale). In relazione a tale tipologia di rischio negli stabilimenti bisogna tener conto della presenza di oli e grassi lubrificanti, solventi per la pulizia di parti meccaniche, additivi per il processo, carburanti, agenti chimici di laboratorio, etc | ✓ Sostituzione, ove possibile, dei prodotti più pericolosi con formulati meno pericolosi ✓ Adozione di impianti automatici a ciclo chiuso di dosaggio e miscelazione, in modo da evitare il contatto diretto degli addetti con tali prodotti ✓ Utilizzo di attrezzature atte a evitare sversamenti e diffusione di vapori ✓ Sistemi di captazione (cappe di aspirazione) che impediscono l’accumulo di gas, vapori e polveri pericolosi per i lavoratori ✓ Stoccaggio delle sostanze pericolose in aree apposite, isolate e non presidiate dai lavoratori e dei reagenti di laboratorio in appositi armadi aerati ✓ Installazione segnaletica di sicurezza ✓ Censimento di tutte le sostanze ed i preparati chimici pericolosi e raccolta e messa a disposizione dei lavoratori delle relative schede di sicurezza ✓ Informazione, formazione del personale ✓ Etichettatura e colorazione specifica su serbatoi, tubazioni, rubinetti, etc. contenenti sostanze chimiche ✓ Utilizzo idonei Dispositivi di Protezione Individuali - DPI |
• Esposizione a calore radiante, microclima caldo, lavoro in prossimità di superfici calde | All’interno dei siti sono presenti impianti con tubazioni e tratti di condotte utilizzati per convogliare aria calda e fumi di processo il cui calore, in alcuni casi, è sfruttato termicamente come aria di essiccazione. In prossimità di suddetti impianti vi è dunque ,a causa dell’elevata temperatura, la generazione di calore radiante a cui, personale presente a reparto o che effettua interventi di manutenzione potrebbe essere esposto. | ✓ Coibentazione delle tubazioni e condotte. ✓ Utilizzo idonei Dispositivi di Protezione Individuali - DPI. ✓ Informazione, formazione del personale ✓ Installazione segnaletica di sicurezza ✓ Installazione barriere isolanti ✓ Periodicamente è effettuato il controllo degli ambienti di lavoro che, da accordi contrattuali ed aziendali, prevede il monitoraggio per la valutazione dell’esposizione a calore radiante e stress termico per quei lavoratori la cui mansione ricoperta li espone con maggiore frequenza a tale rischio. I risultati di tale valutazione sono riportati in apposite indagini ambientali. |
Fattore di rischio | Descrizione | Principali misure di prevenzione e protezione |
• Aree di transito | All’interno dei siti transitano autotreni che trasportano materie prime, autobotti per il carico del cemento sfuso e altri veicoli la cui transitabilità può comportare il rischio di investimento dei lavoratori | ✓ Installazione di idonea segnaletica di sicurezza orizzontale, verticale e luminosa ✓ Rispetto procedura operative di sicurezza e norme comportamentali ✓ Regolamentazione traffico interno con segnalazione percorsi dedicati al fine di limitare le interferenze con i luoghi/aree di lavoro ✓ Realizzazione percorsi sicuri per pedoni all’interno degli stabilimenti ✓ Rispetto norme/regole comportamentali per autotrasportatori ✓ Le zone di passaggio sono chiaramente delimitate e mantenute libere da ostacoli, evitando il deposito di materiali ✓ Pulizia delle aree di transito |
• Presenza di impianti a gas o olio combustibile | In occasione della normale attività lavorativa (giornaliera o a turno), tutto il personale presente nei siti e che accede nei vari reparti può trovarsi in prossimità di reti e apparecchi di distribuzione gas , liquidi e impianti termici. La presenza dei suddetti circuiti, può comportare rischi per la presenza di fughe di gas metano con conseguente formazione di miscele esplosive, fuoriuscite accidentali di olio combustibile, contatto con vapore d’acqua o acqua ad elevata temperatura | ✓ Lungo il circuito del gas metano, sono installate idonee elettrovalvole di intercettazione controllate da rivelatori di fuga di gas. ✓ Le installazioni elettriche sono del tipo adatto ai luoghi a maggior rischio in caso di incendio. ✓ E’ garantita l’osservanza dei requisiti necessari al rilascio del C.P.I. da parte dei VV.FF., e la presenza di presidi antincendio. ✓ All’interno dei locali di condizionamento dell’olio combustibile, in corrispondenza delle pompe di spinta, sono presenti bacini di contenimento per eventuali sversamenti accidentali. ✓ Viene costantemente garantita la manutenzione sui circuiti intervenendo in caso di xxxxxx e ispezionando periodicamente i punti critici. ✓ Eventuali anomalie riscontrate, come fughe di gas o fuoriuscite di liquidi combustibili dalle reti o apparecchiature, vengono prontamente segnalate dagli addetti al proprio responsabile, intervenendo per la risoluzione del problema. ✓ Le tubazioni e gli accessori che si sviluppano sia lungo i cunicoli dello stabilimento che in superficie, sono opportunamente contrassegnati ed etichettati come previsto dalla normativa vigente. ✓ E’ installata idonea segnaletica di sicurezza di divieto di fumo e divieto di utilizzo di fiamme libere; laddove c’è ,invece, la possibilità di formazione di atmosfere esplosive è stata effettuata la specifica valutazione, la classificazione delle zone, è stata installata a idonea segnaletica di sicurezza ed il personale è stato opportunamente formato ed informato sulla presenza di tali luoghi. ✓ Rilascio di appositi permessi autorizzativi per esecuzione dei lavori a caldo |
• Lavoro in prossimità di macchine (organi in movimento) | Gli organi lavoratori e di trasmissione del moto delle macchine/impianti se non adeguatamente protetti, possono determinare il rischio di presa, impigliamento, schiacciamento e trascinamento. In particolare i nastri trasportatori possono determinare rischi di infortuni gravi, specie quando vengono effettuati interventi di manutenzione e pulitura su o in prossimità di essi | ✓ Tutte le macchine in uso costruite dopo il 6/9/96 soddisfano precisi requisiti tecnici di sicurezza, sono cioè munite di dichiarazione di conformità e recano l'apposizione della marcatura CE. ✓ Le macchine sono installate, utilizzate, mantenute, riparate e regolate in maniera conforme alle istruzioni del costruttore, infatti, esiste un manuale d’istruzione in cui si specifica come realizzare in modo sicuro le distinte operazioni sulla macchina: messa a punto, funzionamento, manutenzione e pulizia. |
Fattore di rischio | Descrizione | Principali misure di prevenzione e protezione |
✓ Per l’avviamento delle stesse esistono segnali acustici e di messa in marcia per ogni inizio o ripresa di movimento di motori o trasmissioni inseribili. ✓ Tutte le macchine sono munite di idonei dispositivi di sicurezza atti a prevenire il riavviamento automatico (es. relè di minima tensione) e sono adeguate in modo da proteggere i lavoratori contro i rischi d'incendio o di surriscaldamento e prevenire i rischi di esplosione della macchina stessa o delle sostanze prodotte, usate o depositate in essa. ✓ Gli ingombri massimi delle macchine sono stati opportunamente segnalati, soprattutto se in presenza di parti a spigolo sporgenti in modo pericoloso e se si trovano su aree di transito di frequente utilizzo o se presentano parti esterne in moto. ✓ E’ installata nei reparti opportuna segnaletica di avvertimento/divieto, chiaramente visibile, che evidenzia la presenza di organi in moto e fa esplicito riferimento al divieto di pulire, oliare, ingrassare, riparare o registrare a mano gli organi e gli elementi delle macchine quando queste sono in marcia. ✓ Quando viene effettuato un controllo, una pulizia interna delle macchine/impianti (frantoio, elevatori, ecc..) o la sostituzione degli organi lavoratori, tutto l’impianto è posto in sicurezza elettrica. In particolare viene garantita la messa in sicurezza elettrica e meccanica della macchina/impianto sottoposto a controllo/pulizia/manutenzione attraverso il rispetto di idonea procedura di lavoro sicuro (procedura LOTOTO) che impedisca la possibilità di ripristino di una macchina/impianto, quando ci sono ancora lavoratori impegnati all’interno e/o in prossimità di esso. ✓ I nastri trasportatori con tappeto in gomma sono dotati su entrambi i lati di dispositivo di arresto di emergenza costituito da una fune a strappo continua, rapidamente e facilmente accessibile; le loro testate ed i rulli ivi presenti sono stati protetti con protezioni fisse; quando i nastri trasportatori, in alcuni tratti, si sviluppano lungo delle passerelle, queste sono dotate di idonei camminamenti che consentono l’accesso per la manutenzione; in questi casi, all’inizio della passerella sono installati cancelli di accesso. Tuttavia, quando possibile si cerca di programmare la manutenzione nei giorni di fermo dell’impianto. ✓ I motori delle macchine sono manovrabili nella messa in moto e nell’arresto con facilità ed in sicurezza. ✓ La protezione da contatti diretti delle macchine, è garantita con involucri che assicurano un adeguato grado di protezione; la protezione da contatti indiretti con dispositivo di interruzione automatica dell'alimentazione; la protezione contro sovraccarichi e cortocircuiti con interruttori automatici magnetotermici o equivalenti. ✓ Indossare indumenti ben aderenti al corpo e privi di parti svolazzanti; legare e raccogliere i capelli se lunghi,; non indossare anelli, catenine, orologi, sciarpe e quant’altro possa essere trascinato da organi in movimento |
Fattore di rischio | Descrizione | Principali misure di prevenzione e protezione |
• Lavoro in postazioni sopraelevate | Durante le operazioni di manutenzione, di verifica di eventuali situazioni anomale, di controlli a reparto può presentarsi la necessità di raggiungere postazioni in quota, con conseguente rischio di caduta dall’alto. E’ inoltre possibile che altre persone a terra siano colpite da materiali e/o da attrezzature utilizzate per la manutenzione, cadute accidentalmente dall’alto | ✓ Le zone di passaggio sono per quanto possibile sempre mantenute libere da ostacoli e materiali. ✓ Viene periodicamente controllato il buono stato strutturale dei piani di calpestio e dei parapetti di sicurezza, specie quando realizzati in materiale metallico soggetto ad azione deteriorante da parte degli agenti atmosferici. ✓ Utilizzo idonei sistemi di protezione individuale (imbracature di sicurezza) ✓ Verifica periodica delle opere provvisionali/dispositivi di protezione collettiva per lavori in quota (linee vita, punti di ancoraggio, ponteggi, etc.). ✓ Rilascio di appositi permessi autorizzativi per esecuzione dei lavori in quota |
• Apparecchi a pressione | All’interno dei vari luoghi di lavoro/reparti in cui il personale transita o stazione per lo svolgimento della normale attività lavorativa, sono eserciti recipienti in pressione, scambiatori di calore, ecc, linee di distribuzione di gas, aria compressa o di liquidi pericolosi a servizio del processo. I recipienti, possono essere fissi o mobili, e quindi trasportabili all’interno del luogo di lavoro | ✓ Tutte le attrezzature e i loro insiemi posseggono i necessari requisiti di resistenza e idoneità all'uso cui sono destinati, con particolare riferimento alla pressione e alla temperatura di esercizio del fluido. ✓ Effettuate verifiche periodiche istituzionali da parte degli Organismi di Vigilanza ✓ Installate apposita segnaletica di sicurezza ✓ Oltre alle verifiche degli enti istituzionali, le attrezzature sono sottoposte a controlli periodici di manutenzione, secondo le frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti. I risultati di tali controlli sono riportati su apposito registro e conservate almeno tre anni ed a disposizione degli organismi di vigilanza. ✓ Rispetto procedure operative di sicurezza |
• Stoccaggio e movimentazione bombole per gruppo ossitaglio | Per l’effettuazione delle operazioni di taglio nei vari interventi di manutenzione sono utilizzati dei gruppi ossitaglio attrezzati con bombole di ossigeno ed acetilene ad alta pressione. La presenza di bombole di acetilene può comportare il rischio di fughe di gas e di scoppio. | ✓ Viene posta massima cura ed attenzione nello stoccaggio, movimentazione ed utilizzo di bombole. ✓ Rispetto procedure operative di sicurezza ✓ Le bombole di gas compresso sono dotate di etichettatura e sono stoccate in apposite aree lontane da fonti di calore. Nel locale di stoccaggio è disposto e segnalato il divieto di fumare e usare fiamme libere. ✓ Suddette bombole sono sempre efficacemente ancorate (ad esempio catenelle a muro o tenute sull’apposito carrellino del gruppo di taglio), per evitarne la caduta accidentale, sia durante lo stoccaggio che nell’utilizzo; qualora le stesse siano poste su carrelli, questi ultimi sono stabili e conformati in modo da evitare rischi di ribaltamento. ✓ Il personale addetto è informato e formato sulle modalità di movimentazione e stoccaggio ed utilizzo. ✓ Vengono utilizzate apposite protezioni della valvola contro urti accidentali durante le fasi di deposito, trasporto ed utilizzo delle bombole. |
• Rischi Elettrico | Presenti impianti elettrici in bassa ed in alta tensione e durante gli interventi di manutenzione, ispezioni e controlli a reparto, potrebbe esserci il rischio di contatti diretti e indiretti con parti sotto tensione elettrica, anche se non si stanno svolgendo “lavori elettrici”. | ✓ I conduttori elettrici sono protetti contro i danneggiamenti meccanici e gli urti accidentali; ✓ Tutti gli impianti elettrici sono stati installati da personale abilitato, gli stessi effettuano periodicamente controlli secondo le indicazioni delle norme di buona tecnica e la normativa vigente, ✓ Gli impianti hanno adeguate protezioni per prevenire i contatti diretti. |
Fattore di rischio | Descrizione | Principali misure di prevenzione e protezione |
✓ Per evitare i contatti indiretti negli impianti elettrici è stata realizzato un idoneo impianto di terra. ✓ Effettuate verifiche periodiche istituzionali da parte degli Organismi di Vigilanza ✓ Installate apposita segnaletica di sicurezza ✓ Oltre alle verifiche degli enti istituzionali, gli impianti elettrici sono sottoposti a controlli periodici di manutenzione. I risultati di tali controlli sono riportati su apposito registro e conservate almeno tre anni ed a disposizione degli organismi di vigilanza. ✓ Per quanto riguarda la protezione contro le scariche atmosferiche, si segnala che le strutture metalliche all’aperto installate possono ritenersi auto protetti contro le fulminazione dirette ed indirette ✓ Rispetto procedura LOTOTO” ✓ Informazione, formazione ed addestramento personale (PES, PSV, PEI) ✓ Utilizzo specifici DPI (guanti dielettrici, visiere contro arco elettrico, etc.) | ||
• Apparecchi di sollevamento (gru, argani, paranchi, etc.), ascensori e montacarichi | In alcuni reparti sono presenti sia apparecchi di sollevamento, sia ascensori e/o montacarichi per il trasporto di persone e/o materiali. L’utilizzo di suddetti apparecchi sottopone il personale all’interno dello stabilimento al rischio di investimenti, urti, convogliamento e trascinamento dovuto agli organi in moto, caduta carichi sospesi, etc.) | ✓ Predisposizione e rispetto segnaletica di sicurezza orizzontale e verticale ✓ Tutti gli apparecchi posseggono i necessari requisiti di resistenza e idoneità all'uso cui sono destinati. ✓ Effettuate verifiche periodiche istituzionali da parte degli Organismi di Vigilanza ✓ Oltre alle verifiche degli enti istituzionali, gli apparecchi sono sottoposti a controlli periodici di manutenzione, secondo le frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti. I risultati di tali controlli sono riportati su apposito registro e conservate almeno tre anni ed a disposizione degli organismi di vigilanza. ✓ Rispetto procedure operative di sicurezza ✓ Formazione, informazione e addestramento dei lavoratori ✓ Utilizzo idonei dispositivi di protezione individuali – DPI ✓ Segnalazione portata massima ammissibile dell’apparecchio di sollevamento ✓ Predisposizione delle protezioni collettive su macchine e/o impianti e rimozione degli stessi solo previa autorizzazione ✓ Indossare indumenti ben aderenti al corpo e privi di parti svolazzanti; legare e raccogliere i capelli se lunghi,; non indossare anelli, catenine, orologi, sciarpe e quant’altro possa essere trascinato da organi in movimento ✓ Verifica periodica interna di braghe, funi e catene |
• Macchine operatrici e mezzi di trasporto (pale, escavatori, motoscopa, automezzi, etc.) | Durante ‘attività operativa il personale di stabilimento opera in aree/reparti in cui possono essere presenti macchine operatrici sociali e non come pale, mezzi mobili, motoscopa, automezzi, carrelli elevatori, etc. | ✓ Predisposizione e rispetto della segnaletica di sicurezza orizzontale e verticale ✓ Rispetto procedura operative di sicurezza ✓ Formazione, informazione e addestramento dei lavoratori ✓ Regolamentazione del traffico interno al sito e scelta percorsi idonei limitando le interferenze con luoghi e aree di lavoro ✓ Applicazione e rispetto procedure operative di sicurezza per l’utilizzo dei mezzi (es. “Carrello elevatore”) ✓ Limitazione dell’utilizzo di mezzi con motore a combustione interna in ambienti confinati ✓ Utilizzo dei DPI previsti |
Fattore di rischio | Descrizione | Principali misure di prevenzione e protezione |
✓ Manutenzione programmata del mezzo ✓ Mantenimento efficienza dispositivi di sicurezza, in particolare sistema di frenatura, sistemi di segnalazione acustica e luminosa | ||
• Scale fisse | In occasione della normale attività lavorativa il personale di stabilimento anche nel semplice accesso ai reparti utilizza scale fisse a gradini; in alcuni casi per l’accesso su determinate macchine/impianti, non necessariamente per interventi di manutenzione, ma anche per attività di ispezione/controllo, utilizza scale fisse a pioli. | ✓ Le scale di accesso ed i relativi pianerottoli, hanno rampe che dispongono di parapetti normali e ciascuna ha larghezza non inferiore a quella delle uscite di piano su cui si immettono. ✓ Tutte le scale fisse sono provviste di idoneo corrimano ✓ Le scale sono costruite in modo robusto e conforme alle modalità d’uso e sono in grado di resistere ai carichi massimi derivanti dall’affollamento in condizioni di emergenza. ✓ In base alla destinazione d'uso della scala sono stati installati idonee protezioni laterali dei parapetti (barre orizzontali o verticali, reti etc.) anche per prevenire la caduta di oggetti. Si è provveduto alla corretta illuminazione dei vani scale. ✓ Si effettua la pulizia delle scale con cura e idonea frequenza. |
• Lavoro in ambienti confinati: Rischi ordinari: determinati dall’attività svolta all’interno del luogo confinato. Tra questi: o Rischi meccanici: ∗ Attrezzature che possono essere avviate involontariamente ∗ Intrappolamenti, collisioni e urti a mezzo elementi mobili, elementi sporgenti, dimensioni ridotte della bocca d’ingresso, ostacoli all’interno, etc.) o Rischi di elettrocuzione a seguito di contatto con parti metalliche accidentalmente sotto tensione o Cadute a vari livelli e sul medesimo livello a seguito di scivoloni, etc. o Cadute di oggetti all’interno nel corso del lavoro o Cattive posture o Ambiente fisico aggressivo. Ambiente caldo o freddo. Rumorosità e vibrazioni, scarsa illuminazione, fumi di saldatura o Ambiente aggressivo, oltre che i rischi di infortunio, aumenta anche la fatica | Costituisce un ambiente confinato un qualsiasi luogo di lavoro che presenta contemporaneamente le seguenti caratteristiche: ✓ Ampiezza sufficiente affinché un lavoratore possa entrarvi con il proprio corpo allo scopo di eseguire un’attività lavorativa; ✓ Possibilità di entrata ed uscita ristrette o limitate e ventilazione naturale sfavorevole in cui si possono accumulare inquinanti tossici o infiammabili oppure disporre di un’atmosfera deficiente in ossigeno ✓ Spazio non concepito per un’occupazione non continuativa. I rischi di tali spazi sono molteplici dal momento che, oltre all’accumulo di eventuali sostanze tossiche o infiammabili e scarsità di ossigeno, si vanno ad affiancare quelli dovuti alla strettezza, alle scomode posizioni di lavoro, all’illuminazione scadente, ecc. Un altro aspetto da evidenziare è l’amplificazione di alcuni rischi come nel caso della rumorosità, di gran lunga superiore a quella prodotta da una medesima attrezzatura in un ambiente aperto, a seguito della trasmissione delle vibrazioni. In linea generale, si distinguono due tipi di spazi confinati: | ✓ Nel caso in cui non sia possibile evitare l'ingresso nello spazio confinato, bisognerà assicurarsi di disporre di adeguate procedure operative per la sicurezza nei suddetti spazi. ✓ Nomina di Rappresentante del Datore di Lavoro Committente in possesso di adeguate competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro e che abbia comunque svolto le attività di informazione, formazione e addestramento di cui all'articolo 2, comma 1, lettere c) e f), a conoscenza dei rischi presenti nei luoghi in cui si svolgono le attività lavorative, che vigili in funzione di indirizzo e coordinamento delle attività svolte dai lavoratori impiegati dalla impresa appaltatrice o dai lavoratori autonomi e per limitare il rischio da interferenza di tali lavorazioni con quelle del personale impiegato dal datore di lavoro committente ✓ Verifica dell’idoneità (sanitaria ed esperienza) del personale addetto ai lavori in spazi confinati (in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro con esperienza almeno triennale) ✓ Isolamento / messa in sicurezza dell’impianto ✓ Rispetto procedura LOTOTO” ✓ Pulizia preventiva degli spazi confinati ✓ Verifica delle dimensioni dell'apertura di accesso ✓ Verifica dell’efficienza della ventilazione ✓ Verifica dei sistemi di illuminazione e dei dispositivi speciali ✓ Utilizzo di idonei DPI e DPI speciali ✓ Informazione, formazione, addestramento del personale sull’utilizzo degli stessi ✓ Predisposizione di adeguato sistema di comunicazione che permetta il contatto tra personale interno all’ambiente confinato ed all’esterno ✓ Predisposizione di specifiche procedure di allerta e di emergenza ✓ Predisposizione di dispositivi di emergenza ✓ Rilascio di appositi permessi autorizzativi per esecuzione dei lavori in ambienti confinati |
Fattore di rischio | Descrizione | Principali misure di prevenzione e protezione |
o Rischi derivanti da problemi di comunicazione tra interno ed esterno Rischi specifici: dovuti a condizioni speciali in cui si svolge il lavoro, indicate nella definizione di ambiente confinato e riconducibili ad un’atmosfera pericolosa che può portare a: o asfissia; o incendio/esplosione; o intossicazione; o etc. | ✓ Spazi confinati aperti in alto e aventi una profondità tale da renderne difficile la ventilazione naturale. Vi rientrano: o Tramogge/Silos. x Xxxxx/Serbatoi aperti. ✓ Spazi confinati chiusi con una piccola apertura d’ingresso e di uscita. Vi rientrano: o Serbatoi di stoccaggio,. o Gallerie/Cunicoli o Rete fognaria. o Pozzetti con dispersore sotterranei. o Cisterne di trasporto x Xxxxxx o Celle di stoccaggio materie prime L’accesso agli spazi confinati, caratterizzati dalla scarsa frequenza degli ingressi a intervalli irregolari e per lavori non di routine e non connessi alla produzione, può avvenire per operazioni di: o Costruzione dell’ambiente o Pulizia/Manutenzione o Riparazione/Ispezione. | ✓ Formazione e addestramento di tutto il personale impiegato nei lavori in spazi confinati |
Ad integrazione delle misure di prevenzione e protezione da adottare in relazione ai fattori di rischio presenti presso le unità produttive di cui sopra, le imprese appaltatrici/lavoratori autonomi, riceveranno dettagliate informazioni prima dell’inizio dei lavori oggetto dell’appalto/contratto d’opera, durante le riunioni di coordinamento che si terranno presso ogni stabilimento.
SEZIONE 2
RISCHI CHE IN RELAZIONE ALLA TIPOLOGIA DELLA PRESTAZIONE POSSONO POTENZIALMENTE ESSERE INTRODOTTI DALL’IMPRESA APPALTATRICE IN AZIENDA E RELATIVE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ATTUATE
L’identificazione dei fattori di rischio specifici dell’impresa che possono generare rischi interferenti per il personale, con le relative misure di prevenzione e protezione adottate, viene evidenziata dal datore di lavoro dell’impresa appaltatrice.
Attività dell’impresa | Rischi interferenti per il sito e/o per altre imprese presenti | Misure di prevenzione e protezione |
Saldatura elettrica Taglio con cannello ossiacetilenico Fumi di saldatura | • Elettrocuzione • Scoppio apparecchi idraulici in pressione • Proiezione materiali • Incendio • Esplosioni • Proiezione di schegge • Radiazioni termiche e luminose • Folgorazioni elettriche • Fumi dannosi • Ustioni • Rumore • Esposizione a gas di combustione • Altro | • Transennamento area di cantiere • Applicazione Procedure di lavoro specifiche. • Predisposizione e segnalazione opportuna di cavi di alimentazione di macchine/attrezzature evitando il loro possibile danneggiamento meccanico • Pulizia e riordino zona di lavoro • Differenziazione stoccaggio bombole gas tecnici utilizzate per il taglio e/o la saldatura a fiamma • Ancoraggio bombole • Installazione sulle tubazioni del gas di valvola di non ritorno fiamma • Valutazione del rischio rumore ed adozione delle conseguenti misure di prevenzione e protezione al fine di ridurre i livelli di esposizione • Puntuale manutenzione di macchine semoventi • Puntuale manutenzione di attrezzature di lavoro • Mantenimento efficienza dispositivi di sicurezza, in particolare sistema di frenatura, sistemi di segnalazione acustica e luminosa • Utilizzo di aspirazione localizzata (fissa o carrellata) • Utilizzo di personale addestrato • Permessi di lavoro • Altro |
Movimentazione/ sollevamento materiali | • Schiacciamento causato da caduta di materiale durante la loro movimentazione • Caduta materiali e/o attrezzature • Altro | • Transennamento area di cantiere • Applicazione Procedure di lavoro specifiche. • Puntuale manutenzione di macchine semoventi • Puntuale manutenzione di attrezzature di lavoro ed accessori sollevamento |
Attività dell’impresa | Rischi interferenti per il sito e/o per altre imprese presenti | Misure di prevenzione e protezione |
• Presenza personale sorveglianza • Verifiche istituzionali • Permessi di lavoro • Altro | ||
Uso di Mezzi semoventi – carrelli elevatori | • Schiacciamento causato da caduta di materiale durante la loro movimentazione • Investimento • Ribaltamento del mezzo • Esposizione a rumore/polveri • Esposizione a gas di combustione • Investimento • Caduta materiali e/o attrezzature • Proiezioni materiali • Altro | • Puntuale manutenzione mezzi/ attrezzature • Predisposizione segnaletica sicurezza • Procedura di lavoro specifiche • Mantenimento efficienza dispositivi di sicurezza, in particolare sistema di frenatura, sistemi di segnalazione acustica e luminosa • Limitazione dell’utilizzo di mezzi con motore a combustione interna in ambienti confinati. • Utilizzo di personale addestrato • Transennamento area di cantiere • Presenza personale sorveglianza • Rispettare i limiti di portata indicati sui mezzi di sollevamento • Permessi di lavoro • Utilizzo DPI • Altro |
Polveri | • Proiezione corpuscoli • Inalazione • Altro | • Utilizzo di aspirazione localizzata (fissa o carrellata) • Adozione di idonei DPI (APVR, occhiali) • Utilizzo di macchine utensili ( presse, trance, torni, mole..) provviste di idonei dispositivi di sicurezza (ripari, dispositivi di interblocco, magnetotermici, comandi a pressione continua, ecc..) • Utilizzo di personale addestrato • Permessi di lavoro • Altro |
Utilizzo di macchine utensili | • Proiezione materiali • Proiezione di schegge • Folgorazioni elettriche • Tagli • Cesoiamento • Esposizione al rumore • Trascinamento | • Utilizzo di macchine utensili ( presse, trance, torni, mole..) provviste di idonei dispositivi di sicurezza (ripari, dispositivi di interblocco, magnetotermici, comandi a pressione continua, ecc..) • Utilizzo di personale addestrato • Permessi di lavoro • Altro |
Montaggio opere provvisionali: ✓ ponteggi ✓ trabattelli ✓ …. | • Caduta materiali e/o attrezzature • Caduta dall’alto • Altro | • Adozione di idonei DPI • Predisposizione di appositi schermi para-sassi • Utilizzo di personale addestrato al montaggio delle opere provvisionali (ponteggi e tra battelli) |
Attività dell’impresa | Rischi interferenti per il sito e/o per altre imprese presenti | Misure di prevenzione e protezione |
• Realizzazione di xxxxxx XXXXX e disegni esecutivi • Permessi di lavoro • Altro | ||
Lavoro di scavo e movimento terra | • Cadute nel vuoto • Franamento del fronte • Seppellimento • Esposizione al Rumore • Altro | • Transennamento area di cantiere • Delimitazione del ciglio di scavo • Eventuale stabilizzazione del fronte di scavo con palificazioni • Uso di otoprotettori • Permessi di lavoro • Altro |
Lavori elettrici fuori tensione o sotto tensione | • Folgorazione • Tetanizzazione • Arresto della respirazione • Fibrillazione ventricolare • Ustione da Arco elettrico • Altro | • Messa fuori tensione ed in sicurezza delle parti attive • Utilizzo appositi DPI isolanti • Utilizzo attrezzature isolate • Barriere provvisorie • Distanza con sorveglianza • Applicazione Procedure di lavoro specifiche. • Permessi di lavoro • Altro |
Utilizzo di attrezzature elettriche | • Inciampo • Caduta dallo stesso livello • Folgorazione • Tetanizzazione • Arresto della respirazione • Fibrillazione ventricolare • Ustione da Arco elettrico • Escoriazioni • Amputazioni • Tagli • Caduta di materiali • Contusioni • Investimento da parte del carico per sbandamenti • Caduta dall’alto • Altro | • Rispetto procedure LOTOTO • Applicazione Procedure di lavoro specifiche. • Predisposizione al di fuori di aree di passaggio e transito e segnalazione opportuna di cavi durante le fasi di lavoro. • Isolamento di Classe II (doppio speciale o rinforzato), in luoghi conduttori • Permessi di lavoro • Utilizzo appositi DPI • Altro |
SEZIONE 3
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ATTE AD ELIMINARE/RIDURRE I RISCHI INTERFERENZIALI TRA COMMITTENTE E IMPRESA APPALTATRICE O TRA DIVERSI APPALTATORI
In ottemperanza agli obblighi di cui all’art 26 c. 3 - ter del D.Lgs 81/08, presso ogni unità produttiva, prima dell’inizio dei lavori, al fine di un’efficace “promozione delle azioni di coordinamento/cooperazione” tra le imprese appaltatrici/lavoratori autonomi, ad integrazione del presente documento si effettuerà una “riunione di coordinamento generale” durante la quale il Datore di lavoro del luogo di lavoro in cui si svolge l’appalto, illustrerà il contenuto del Documento Unico di Valutazione dei rischi Interferenti - DUVRI, all’interno del quale sono stati riprodotti tutti gli strumenti per la gestione ed il coordinamento in sicurezza delle attività affidate in appalto.
Si evidenzia che suddetto DUVRI sarà di volta in volta integrato, a cura del Datore di Lavoro della Committente con la valutazione dei rischi e le relative misure di prevenzione/protezione adottate per tutte le attività non prevedibili nel coordinamento generale e quindi non inserite inizialmente in esso, attraverso attività di coordinamento sul campo per verificare la puntuale e corretta applicazione delle misure di sicurezza, e/o integrare le stesse in caso di nuove situazioni o fattori di rischio.
Le attività sono subordinate al rilascio di permessi di lavoro.
In occasione della “riunione di coordinamento generale”, alle imprese appaltatrici verrà richiesta tutta la documentazione obbligatoria a corredo del DUVRI.
Verranno effettuati congiuntamente ai responsabili delle imprese esterne, “sopralluoghi” nei reparti per fornire alle stesse imprese appaltatrici dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinate ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate dalla Committente per i rischi accertati, affinché ogni impresa appaltatrice possa tenerne conto nel proprio “Piano di Sicurezza”.
Durante i sopralluoghi i responsabili delle imprese appaltatrici prenderanno atto che:
• nell’ambiente in cui l’impresa appaltatrice è destinata ad operare potrà transitare personale di altre imprese appaltatrici esterne;
• in caso di interventi su macchine e/o impianti produttivi, i lavori appaltati potranno iniziare solo dopo che il responsabile di ciascuna impresa appaltatrice avrà controfirmato, per presa d’atto della disponibilità in sicurezza della macchina e/o dell’impianto oggetto dell’intervento, l’apposito
Registro LOTOTO in conformità alle procedure di sicurezza in atto presso l’unità produttiva della Committente, con l’obbligo, comunque, di attivare le procedure di sicurezza idonee alla tipologia delle operazioni da effettuare, anche al fine di eliminare i rischi dovuti ad interferenze tra i lavori di altre eventuali imprese appaltatrici coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva;
• all’interno del cantiere, che dovrà essere delimitato per quanto possibile, la responsabilità del controllo delle attività in esso svolte compete al responsabile dell’impresa appaltatrice e/o al suo capo cantiere e, comunque, ai responsabili delle imprese appaltatrici
eventualmente coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva;
• le maestranze ed i mezzi d’opera dell’impresa appaltatrice dovranno accedere al cantiere dalla portineria dell’unità produttiva o da altro punto di accesso espressamente indicato dalla
Committente, seguendo la via più breve già visionata, fermo restando che il responsabile dell’impresa appaltatrice dovrà vigilare ed adottare tutti i presidi necessari ad impedire che persone non autorizzate possano accedere all’interno del cantiere;
• eventuali interventi al di fuori dell’area di cantiere dovranno essere preventivamente concordati con la Committente al fine di adottare le misure di protezione e prevenzione necessarie a garantire l’incolumità e la sicurezza delle maestranze e degli impianti della Committente;
• dell’avvenuta consegna da parte della Committente delle aree interessate dai lavori appaltati, essendo stata evidenziata la presenza di ogni elemento che possa interferire con la
regolare esecuzione dei lavori ed in particolare per gli aspetti della sicurezza;
• dell’esistenza delle seguenti apparecchiature di protezione e misure di prevenzione:
◊ ubicazione sia delle uscite da utilizzare che dei mezzi di estinzione incendi (estintori portatili e carrellati, idranti a parete, completi di lancia e manichetta flessibile) opportunamente segnalati;
◊ ubicazione e principio di funzionamento dei sistemi di allarme in caso d’incendio;
◊ dislocazione, su apposite planimetrie, delle vie di uscita d’emergenza, dei mezzi di estinzione incendi e del luogo sicuro di raduno, dove, in caso di segnalazione di evacuazione (allarme sonoro continuo), si dovrà recare tutto il personale, dopo aver abbandonato il proprio luogo di
lavoro, percorrendo le vie d’esodo più vicine e non interessate dalle situazioni di pericolo;
• delle procedure previste dallo specifico Piano di Emergenza dell’unità produttiva della Committente, impegnandosi a rispettarle e ad effettuare, dopo aver raggiunto il luogo sicuro di raduno in caso di segnalazione di evacuazione, il censimento del proprio personale evacuato;
e si impegnano ad osservare ed a far osservare al proprio personale il rispetto delle norme di legge e di buona tecnica in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro, ad esigere l’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI), ad ottemperare le prescrizioni sull’idoneo utilizzo e stoccaggio delle sostanze e/o preparati pericolosi, a raccogliere il materiale di risulta derivante dalla propria attività lavorativa ed a depositarlo nelle apposite aree, controllando e richiedendo il rispetto di tali disposizioni;
Le attività di cui ai punti precedenti costituiscono nel loro complesso le azioni finalizzate ad un’efficace “promozione delle attività di cooperazione/coordinamento” che sono implementate nei siti e sono parte integrante del Documento unico di valutazione sui rischi interferenziali – DUVRI di sito.
SEZIONE 4
STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA CHE OGNI IMPRESA SOSTERRÀ DURANTE L’ESECUZIONE DEL CONTRATTO PER ATTUARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PER ELIMINARE/RIDURRE (ESCLUSIVAMENTE) I RISCHI INTERFERENTI
Attività dell’impresa:
🞏 Saldatura elettrica 🞏 Cannello ossiacetilenico 🞏 Fumi di saldatura 🞏 Movimentazione/sollevamento materiali 🞏 Uso di Mezzi semoventi – carrelli elevatori 🞏 Polveri 🞏 Utilizzo di macchine utensili 🞏 Montaggio opere provvisionali: ✓ ponteggi ✓ trabattelli ✓ …. | 🞏 Lavoro di scavo e movimento terra 🞏 Lavori elettrici fuori tensione o sotto tensione 🞏 Utilizzo di attrezzature elettriche 🞏 Altro |
Per quanto riguarda la stima dei costi per eliminare e/o ridurre i rischi interferenziali eventualmente determinati dalle attività svolte dalla committente presso lo stabilimento dove verranno eseguite le prestazioni oggetto del contratto di appalto/d’opera, gli stessi possono essere evidenziati attraverso il seguente schema:
Misure di prevenzione e protezione | Fattori di rischio presenti in sito | Stima indicativa costi di sicurezza annuali |
□ Formazione □ Addestramento | □ rumore □ polveri □ incendio / esplosioni □ lavori in quota □ spazi confinati □ altro | □ € □ € □ € □ € □ € □ € |
□ DPI | □ rumore □ polveri □ incendio / esplosioni □ lavori in quota □ spazi confinati □ altro | □ € □ € □ € □ € □ € □ € |
□ Misure di prevenzione collettiva | □ ponteggi □ trabattelli □ segnaletica □ barriere □ altro | □ € □ € □ € □ € □ € |
□ Misure organizzativo/ procedurali | □ riunioni di coordinamento □ ispezioni in cantiere □ redazione apposite procedure operative di sicurezza □ riunioni di reparto □ altro | □ € □ € □ € □ € □ € □ € |
□Rumore negli impianti tecnologici | □ misure di prevenzione collettiva □ misure di protezione individuale | □ € □ € |
Misure di prevenzione e protezione | Fattori di rischio presenti in sito | Stima indicativa costi di sicurezza annuali |
□ informazione / formazione □ addestramento □ altro | □ € □ € □ € | |
□ Altro (SPECIFICARE) | □ misure di prevenzione collettiva □ misure di protezione individuale □ informazione / formazione □ addestramento □ altro | □ € □ € □ € □ € □ € |
Il sottoscritto ,
titolare/legale rappresentante della ditta …………………………………….
D I CH I A R A
di aver preso visione dei contenuti del presente documento e si impegna a trasferire suddette informazioni a tutto il personale alle proprie dipendenze e/o ad eventuali subappaltatori.
Il rappresentante dell’impresa appaltatrice Xxxxxx e firma
Il rappresentante della Committente
Timbro e firma