CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO:
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO:
AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL SERVIZIO MENSA PER GLI STUDENTI ED IL PERSONALE
DELL’UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA
ALLEGATO 4
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
(art. 26 D.Lgs.81/2008 e s.m.i.)
INDICE
Processo di valutazione dei rischi da interferenza 3
Dati generale della stazione appaltante 4
Le sedi oggetto dell’appalto sono presso il Campus universitario di Arcavacata di Rende (CS) 4
Rischi potenziali esistenti negli ambienti di lavoro oggetto dell’appalto 4
Ditta appaltatrice e oggetto dell’appalto 4
Rischi generali da interferenze 10
Rischi specifici da interferenze per servizi di mensa 15
Stima dei costi della sicurezza 23
Costi per rischi di natura interferenziale 23
Premessa
Il presente documento è stato redatto in adempimento a quanto previsto dall’Art. 26 del D. Lgs 81/2008, secondo il quale le stazioni appaltanti sono tenute a redigere il documento unico di valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI) che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze.
Tale documento viene allegato al contratto di appalto o di opera e va adeguato in funzione dell’evoluzione dei
lavori, servizi e forniture.
Finalità
Il Documento di valutazione dei rischi da interferenza viene redatto dalla stazione appaltante per promuovere:
- la cooperazione fra datori di lavoro, appaltatori e committenti, per l'attuazione delle misure di prevenzionee protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto (art. 26 comma 2 punto “a” del D.Lgs. 81/2008);
- il coordinamento fra datori di lavoro, appaltatori e committenti, al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze fra le attività appaltate a terzi e quelle presenti nell’unità produttiva (art.26 comma 2 punto “b” del D.Lgs.81/2008).
Campo di applicazione
La Determinazione dell'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture n. 3 del 05 marzo 2008 ha chiarito che l'elaborazione del documento Unico di Valutazione dei Rischi e la stima dei costi della sicurezza si riferiscono ai soli casi in cui siano presenti interferenze. La stessa Determinazione ha chiarito che "si parla di interferenza nella circostanza in cui si verifica un contatto rischioso tra il personale del committente e quello dell'appaltatore o tra il personale di imprese diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti."
La Determinazione ha, inoltre, precisato che si possono considerare interferenti i rischi:
- derivanti da sovrapposizioni di più attività svolte da operatori di appaltatori diversi;
- immessi nel luogo di lavoro del committente dalle lavorazioni dell'appaltatore;
- esistenti nel luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare l'appaltatore, ulteriori rispetto a quelli specifici dell'attività propria dell'appaltatore;
- derivanti da modalità di esecuzione particolari richieste esplicitamente dal committente (che comportino pericoli aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell'attività appaltata).
Processo di valutazione dei rischi da interferenza
Il processo di valutazione dei rischi di interferenza si sviluppa secondo le seguenti fasi:
1. Analisi delle attività oggetto dell’appalto
Definizione del perimetro delle attività appaltate ovvero delle fasi operative che caratterizzano i lavori/servizi affidati alla Ditta appaltatrice o lavoratore autonomo. Questa attività consente inoltre di individuare i casi in cui si possano ragionevolmente ritenere nulli i rischi da interferenza individuati dalla Determinazione del 5 marzo 2008.
2. Valutazione delle interferenze
Ricognizione dei rischi derivanti dalle interferenze delle attività connesse all’esecuzione dell’appalto.
3. Predisposizione del DUVRI
Nel documento unico di valutazione dei rischi di interferenza sono descritti, per quanto di rilievo ai fini della prevenzione nella gestione dell’appalto:
• luoghi ed attività svolte dal committente nella sede oggetto d’appalto
• attività svolte dall’appaltatore
• rischi derivanti dalle interferenze tra le attività
• misure di prevenzione e protezione per l’eliminazione/riduzione dei rischi da interferenza per
l’oggetto dell’appalto, ivi incluse quelle necessarie per la presenza di ulteriori appaltatori
4. Attuazione del DUVRI
Attività di cooperazione all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto ed attività di coordinamento dei relativi interventi per l’eliminazione o riduzione dei rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera mediante riunioni e sopralluoghi (compilazione del verbale di cooperazione e coordinamento, ai fini di individuare eventuali misure di prevenzione e protezione aggiuntive rispetto a quelle riportate nel DUVRI ).
5. Aggiornamento del DUVRI
Il documento unico di valutazione dei rischi da interferenza è un documento dinamico che necessita di aggiornamento in caso di appalti e/o subappalti di lavori, forniture e servizi intervenuti successivamente o in caso di modifiche di carattere tecnico, logistico o organizzativo incidenti sulle modalità realizzative dell'opera o del servizio che dovessero intervenire in corso d'opera, anche su proposta dell’Appaltatore.
Dati generale della stazione appaltante
Amministrazione | Università della Calabria |
Indirizzo | xxx Xxxxxx Xxxxx - 00000 Xxxxxxxxxx xx Xxxxx, Xx |
Recapiti telefonici | (x00) 0000 0000 |
Settore/attività | Ente pubblico |
Le sedi oggetto dell’appalto sono presso il Campus universitario di Arcavacata di Rende (CS):
X. Xxxxx con annesso bar sito presso il quartiere Maisonnettes;
B. Mensa con annesso bar sito presso il quartiere Xxxxxxxxxx A;
C. Mensa presso l’edificio Technest di piazza Vermicelli;
D. Mensa con annesso bar sito presso il complesso Polifunzionale dell’Università.
Rischi potenziali esistenti negli ambienti di lavoro oggetto dell’appalto
Ai sensi di quanto previsto all’art. 26, comma 1, lett. b, del D.Lgs. 81/08 il Committente fornisce alle Imprese appaltatrici dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinate ad operare e sulle misure di emergenza adottate in relazione alla propria attività. Al fine di ottemperare a quanto disposto dalla sopra richiamata norma è stato predisposto un Documento Informativo per le imprese appaltatrici e prestatori d’opera, che costituisce parte integrante del presente DUVRI ed a cui si rimanda (Allegato 1).
Ditta appaltatrice e oggetto dell’appalto
RAGIONE SOCIALE | |
SEDE | |
TELEFONO/FAX |
C.F. P.IVA | |
SETTORE/ATTIVITÀ | |
REFERENTE PER I LAVORI IN APPALTO | |
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELLA SICUREZZA | |
Datore di Lavoro | |
Rspp | |
Medico Competente | |
Addetti alla gestione emergenze (squadra antincendio, squadra primo soccorso) | |
OGGETTO DELL’APPALTO | Gestione del servizio di ristorazione dell’Università della Calabria |
DURATA DELL’APPALTO | 6 anni |
AREA LAVORI: | Mense dell’Università della Calabria |
NUMERO LAVORATORI (IMPIEGATI PER LO SVOLGIMENTO DEI LAVORI IN APPALTO) | Vedi capitolato |
ORARIO DI LAVORO | Secondo capitolato |
PERIODICITÀ DEI LAVORI (quotidiana, settimanale, mensile, variabile) | quotidiana |
ATTIVITÀ LAVORATIVA OGGETTO DELL’APPALTO (servizi compresi nella Convenzione) | L’Università della Calabria intende realizzare, per i propri utenti, un servizio di ristorazione di qualità, condotto secondo criteri di gestione efficienti e sostenibili basati sui requisiti di legge e standard nazionali/internazionali volontari (D. Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. norma ISO 9001, comunicazione Commissione UE 302/03, Criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione collettiva e per la fornitura di derrate alimentari approvati con Decreto del Ministero dell’Ambiente, e in grado di: • qualificare ulteriormente il servizio di ristorazione valorizzando la qualità percepita dagli utenti; • assicurare un contesto ambientale funzionale e gradevole per il consumo dei pasti; • tutelare la salute dei lavoratori e dei consumatori; • valorizzare il patrimonio agro-alimentare territoriale, regionale e nazionale; • garantire la preparazione e la presentazione di piatti salubri e gustosi agli utenti, utilizzando buone prassi tecniche e tecnologiche di cucina, in linea con i principi dell’alimentazione mediterranea; • ottimizzare le risorse, ridurre gli sprechi, contenere l’impatto ambientale dei processi, anche attraverso la valorizzazione dei prodotti stagionali freschi; applicare un piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi. |
Rischi da interferenze
Per le sedi sopra elencate alle lettere A, B, e C i costi della sicurezza a carico dell’Università attualmente prevedibili per l’esecuzione dell’appalto sono pari a zero in quanto non si ravvisano rischi interferenziali, perché l’attività verrà svolta in edifici indipendenti sia per gli accessi che energeticamente.
Nel caso di sopralluoghi da parte del personale dell’Università alle aree di lavoro, per verifiche o controlli, si potrà accedere solo se autorizzati dal responsabile dell'appaltatore e qualora sia fornito dei mezzi di protezione individuale.
In queste situazioni sarà cura della ditta appaltatrice, in collaborazione con i referenti dell'UNICAL, organizzare la propria attività lavorativa in modo da ridurre al minimo i rischi da interferenza.
Relativamente alla sede individuata con la lettera D - Mensa presso l’edificio Technest di piazza Vermicelli si rileva un basso rischio derivanti da accessi e impianti parzialmente condivisi con attività di ufficio.
I rischi derivanti dalle interferenze delle attività connesse comprendono sia i rischi generali, che guardano in particolare le operazioni di trasporto, smaltimento rifiuti e gestione emergenza, sia i rischi specifici per la tipologia di appalto.
Rischi generali da interferenze
La tabella di seguito riportata individua i rischi generali prevedibili derivanti dalle attività affidate e le misure di prevenzione e protezione minime da adottare, da parte
dell’impresa appaltatrice e del Committente rispettivamente, per eliminare oppure, ove ciò non fosse possibile, minimizzare tali rischi.
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | RISCHI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE | MISURE DA DOTTARE DA PARTE DEL COMMITTENTE |
Affidamento di lavori a imprese esterne | Contatto “rischioso” tra il personale dell’appaltatore e il personale operante presso le strutture (dipendenti, ditte appaltatrici), ospiti e visitatori | Le imprese devono attenersi scrupolosamente alle disposizioni contenute nel presente DUVRI e a quelle indicate nel relativo verbale di cooperazione e coordinamento. | Il Committente promuove la cooperazione e il coordinamento effettuando prima dell’inizio dei lavori la riunione di coordinamento. Nel corso dell’incontro provvederà a informare le imprese sulle misure da adottare per eliminare i rischi da interferenze. L’attività lavorativa delle varie imprese dovrà essere organizzata in modo tale da non generare (per quanto possibile) sovrapposizioni spaziali (lavori in aree separate) e temporali (lavori in orari diversi), con le altre imprese e con il personale dell’Amministrazione. In sede di riunione di coordinamento devono essere trasferite tutte le informazioni relative alle squadre di emergenza e relativi riferimenti, oltre alle misure di coordinamento tra la ditta appaltatrice e le diverse amministrazioni coinvolte. |
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | RISCHI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE | MISURE DA DOTTARE DA PARTE DEL COMMITTENTE |
Transito, manovra e sosta di automezzi nelle aree esterne. | Impatti tra autoveicoli, investimenti di pedoni. | Le imprese devono concordare preventivamente con il Committente, le modalità di accesso e i percorsi interni da utilizzare. Nelle aree esterne, durante la manovra o transito con automezzi è obbligatorio procedere lentamente. In particolare, nelle operazioni di retromarcia, segnalare la manovra con il clacson. Parcheggiare il veicolo in modo che sia ridotto al minimo l’ingombro della via di transito. In caso di scarsa visibilità accertarsi che l’area sia libera da pedoni anche facendosi aiutare da persona a terra. Prima delle operazioni di carico/scarico assicurarsi che il veicolo sia a motore spento e con freno a mano inserito. È assolutamente vietato stazionare, anche temporaneamente, in prossimità delle uscite di emergenza o ostruire le stesse con qualsiasi materiale. Il conferimento di materiali ed attrezzature di lavoro, deve avvenire negli orari ed in prossimità dagli ingressi concordati con il referente dell’appalto. | Tutto il personale operante presso la struttura e i visitatori sono tenuti - a rispettare i divieti e la segnaletica presente. - a non transitare o sostare dietro autoveicoli in fase di manovra. |
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | RISCHI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE | MISURE DA DOTTARE DA PARTE DEL COMMITTENTE |
CARICO/SCARICO E MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI E MERCI | Rischi da deposito di materiali/merci: urti, inciampo, schiacciamenti | Qualora sia necessario depositare momentaneamente i carichi all’esterno in apposita area riservata, appoggiarli su superfici piane verificando che gli stessi siano stabili e sicuri in modo che non si verifichi il loro rovesciamento, scivolamento o rotolamento. Qualora siano impilate scatole o pallets l’altezza raggiunta non deve essere eccessiva e comunque tale da non comportare rischi di rovesciamento o caduta. È vietato effettuare le operazioni di scarico e carico in prossimità delle uscite non preposte allo scopo. Qualora le suddette operazioni siano già stata iniziate devono essere immediatamente sospese e riprese solo dopo aver avuto esplicita autorizzazione da parte del Committente. | Tutto il personale operante presso la struttura e i visitatori sono tenuti a - non transitare o sostare in prossimità di materiali depositati. |
DEPOSITO DI MATERIALIE ATTREZZATURE | Rischi da deposito di materiali/merci: urti, inciampo, schiacciamenti Ingombro di percorsi d’esodo e uscite d’emergenza | Non intralciare con materiali/attrezzature i passaggi nonché le uscite di emergenza e le vie che a queste conducono. Utilizzare esclusivamente i locali messi a disposizione dal Committente destinati al deposito dei materiali. Segnalare il deposito temporaneo di materiali mediante cartellonistica mobile. | Ove necessario per le caratteristiche dei lavori dovranno essere definiti con il referente dell’appaltatore eventuali luoghi di stoccaggio temporaneo di materiali / attrezzature. |
Accesso alle aree oggetto di lavori. | Presenza di personale operante presso le strutture (dipendenti, ditte appaltatrici, utenti e visitatori nelle aree oggetto dei lavori in appalto. | L’impresa, laddove le lavorazioni oggetto di appalto lo richiedano, provvede a delimitare/confinare le aree di lavoro e a porre specifica segnaletica informando il referente del Committente e fornendogli specifiche informazioni sui rischi introdotti (es. rischio elettrico, sostanze pericolose, ecc.). | Tutto il personale operante presso la struttura e i visitatori/utenti sono tenuti a - rispettare le delimitazioni e la segnaletica collocata dall’impresa. - non utilizzare le attrezzature di proprietà dell’impresa. - - non utilizzare attrezzi o macchinari di proprietà dell’impresa |
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | RISCHI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE | MISURE DA DOTTARE DA PARTE DEL COMMITTENTE |
Smaltimento rifiuti | Presenza di materiale di rifiuto sul luogo di lavoro o di transito del personale operante presso la struttura e dei visitatori | E’ obbligo dell’impresa provvedere allo smaltimento di tutti i rifiuti delle lavorazioni e forniture di materiali (es. imballaggi, contenitori prodotti pulizie, ecc.). Terminate le operazioni il luogo va lasciato pulito e in ordine. Lo smaltimento di residui e/o sostanze pericolose deve avvenire secondo la normativa vigente. L’eventuale conferimento dei rifiuti deve avvenire presso impianti autorizzati |
GESTIONE DELLE EMERGENZE | Mancata conoscenza delle procedure di emergenza da parte del personale di imprese esterne. Ingombro vie di esodo e rimozione o spostamento presidi antincendio. | Le operazioni in loco devono essere sempre comunicate in anticipo e concordate con il personale preposto al controllo dell’appalto, in particolare numero e nominativi dei lavoratori dell’impresa presenti nella sede e del piano/zona di lavoro. Prima di iniziare l’attività ciascun lavoratore dell’impresa che opera all’interno della struttura deve prendere visione dei luoghi ed individuare in modo chiaro i percorsi di emergenza, le vie di uscita ed i presidi antincendio. Durante un’emergenza i lavoratori dell’impresa si dovranno attenere alle disposizioni impartite dagli addetti incaricati alla gestione dell’emergenza presenti nella sede. In caso il personale ravvisi una situazione di emergenza (principio di incendio, puzza di fumo, etc.) chiamare il numero di emergenza che dovrà essere affisso negli spazi di ingresso e/o nel locale custode o l’addetto all’emergenza presente nelle vicinanze. Non ingombrare le vie di esodo e i corridoi ma lasciarli sempre liberi in modo da garantire il deflusso delle persone in caso di evacuazione. Non spostare o occultare i mezzi di estinzione e la segnaletica di emergenza che devono sempre essere facilmente raggiungibili e visibili. Qualora per motivi inderogabili sia necessario rendere impraticabili temporaneamente delle vie o uscite di emergenza, informare preventivamente il referente del Committente affinché siano trovati percorsi alternativi e data comunicazione a tutti gli occupanti la sede delle nuove disposizioni. | Il Committente mette a disposizione delle imprese le istruzioni per l’evacuazione e l’indicazione degli addetti alla squadra di emergenza formati, coordina il personale addetto con quello dell’impresa in modo da garantire la copertura di tutti i turni di apertura degli impianti sportivi. Qualora ricorrano condizioni inderogabili che rendano necessaria la chiusura di una uscita di emergenza o di una via di esodo, occorre individuare i percorsi di esodo alternativi e informare, tutto il personale presente nella sede sulle nuove procedure |
Rischi specifici da interferenze per servizi di mensa
A favore di sicurezza, viene considerato al pari del personale dell’Università, qualsiasi persona (pubblico/utenti) che si trovasse ad interferire con i dipendenti dell’appaltatore e sia, per tale motivo, soggetto a rischi dovuti ad attività interferenti. Per tale motivo, le misure di tutela, saranno volte anche alla protezione di tali soggetti, anche se non facenti parte dell’organigramma comunale.
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | AREE INTERESSATE DALLE ATTIVITÀ | FREQUENZA DELLE ATTIVITÀ | RISCHI SPECIFICI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE |
Servizi di gestione | Secondo capitolato | quotidiana | Contatto rischioso tra addetti ditta appaltatrice, studenti, committente e lavoratori dell’amministrazione | Il preposto della ditta deve coordinarsi con i referenti dell’Università al fine di prevenire qualsiasi rischio da interferenza e adottare idonee misure di prevenzione e protezione dei rischi; in generale le attività e i servizi comportano l’introduzione di rischi (attrezzature, prodotti chimici, etc.; preparazione pasti e pulizie devono essere svolti in assenza di studenti e lavoratori dell’Università e di altre amministrazioni o altre ditte appaltatrice. Utilizzare esclusivamente i locali messi a disposizione dal Committente. Comunicare ai responsabili del Committente eventuali anomalie di tipo strutturale/impiantistico e riguardanti i macchinari utilizzati, riscontrate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa. Effettuare le attività secondo specifiche procedure di coordinamento (con il Committente) ai fini della gestione delle emergenze. Informazione ai lavoratori della presenza delle interferenze mediante: - riconoscimento delle ditte appaltatrici con cartellino personalizzato (come previsto dall’art. del D.Lgs 81/2008) invio di circolari di avviso di lavori di manutenzione in aree di attività o parti di esse agli studenti e a tutti i lavoratori. |
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | AREE INTERESSATE DALLE ATTIVITÀ | FREQUENZA DELLE ATTIVITÀ | RISCHI SPECIFICI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE |
Servizio di mensa | Mense e punti ristoro | quotidiano | Rischi derivanti dall’uso di attrezzi/attrezzature di lavoro edal deposito di materiali e attrezzature (schizzi, urti, inciampo, schiacciamenti) Rischio ustioni Rischio scivolamento | Utilizzare esclusivamente i locali messi a disposizione dal Committente. Non intralciare con materiali/attrezzature i passaggi nonché le uscite di emergenza e le vie che a queste conducono. Utilizzare per l’espletamento del servizio attrezzature/macchinari conformi alla normativa vigente di sicurezza. |
Le attrezzature e gli arredi utilizzati (sia quelli di proprietà dell’ente che quelli introdotti ad integrazione dei precedenti dalla ditta appaltatrice) devono essere oggetto di valutazione dei rischi all’interno del documento di valutazione dei rischi della ditta appaltatrici con relative misure di prevenzione e protezione e programma di manutenzione periodica; tutti i lavoratori devono essere sottoposti a idonea formazione, informazione e addestramento ai sensi del D.Lgs.81/2008 e utilizzare idonei DPI (previsti nel DVR). | ||||
Utilizzo di apparecchi elettrici e componenti elettrici (cavi, spine, prese, adattatori etc.) rispondenti alla regola dell’arte (marchio CE o altro tipo di certificazione) ed efficienti sotto il profilo della sicurezza. | ||||
Prelievo dell’energia elettrica dai punti individuati dal Committente nel rispetto delle caratteristiche tecniche del punto di presa. | ||||
Verifica tramite il responsabile tecnico di sede che la potenza dell’apparecchio utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già collegati al quadro. |
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | AREE INTERESSATE DALLE ATTIVITÀ | FREQUENZA DELLE ATTIVITÀ | RISCHI SPECIFICI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE |
Utilizzo dell’impianto elettrico secondo quanto imposto dalla buona tecnica e dalla regola dell’arte anche per quanto riguarda l’utilizzo di prese a spina del tipo industriale. Gli interventi di manutenzione sugli impianti e attrezzature devono essere effettuati da personale specializzato e abilitato. Effettuare le attività di preparazione dei pasti e trasporto in assenza di altro personale e utenti. Individuare percorsi a minor rischio di interferenza per la movimentazione delle attrezzature, dei materiali/prodotti e pasti all’interno dell’edificio; tali attività dovranno essere svolte in assenza di utenti. | ||||
Servizio di pulizie | Aree sedi come da capitolato | Secondo capitolato | - scivolamento (pavimentazioni bagnate) - rischi da deposito attrezzature (urto, inciampo) - rischio chimico - caduta di oggetti dall’alto - rischi derivanti dall’uso di attrezzature elettriche - proiezione di schizzi, materiali etc. - rischio inciampo presenza cavi volanti | Effettuare le operazioni in assenza del personale operante presso le strutture e degli utenti. Individuare percorsi a minor rischio di interferenza per la movimentazione delle attrezzature e dei materiali all’interno dell’edificio; tali attività dovranno essere svolte in assenza di utenti. Segnalare i pericoli (pavimento bagnato) mediante cartellonistica e delimitare le aree interessate con nastro, in caso di sversamento di materiale o liquidi sui pavimenti e in caso di lavaggio. Durante lo svolgimento dei servizi con l’uso di macchine a funzionamento elettrico, posizionamento delle prolunghe di alimentazione in modo tale che non abbiano a costituire occasione di inciampo sia per il personale operatore che per persone terze; dopo l’utilizzo, eliminazione delle prolunghe e dei cavi di alimentazione. |
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | AREE INTERESSATE DALLE ATTIVITÀ | FREQUENZA DELLE ATTIVITÀ | RISCHI SPECIFICI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE |
Utilizzo di apparecchi elettrici e componenti elettrici (cavi, spine, prese, adattatori etc.) rispondenti alla regola dell’arte (marchio CE o altro tipo di certificazione) ed efficienti sotto il profilo della sicurezza. Prelievo dell’energia elettrica dai punti individuati dal Committente nel rispetto delle caratteristiche tecniche del punto di presa. Verifica tramite il responsabile tecnico di sede che la potenza dell’apparecchio utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già collegati al quadro. Utilizzo dell’impianto elettrico secondo quanto imposto dalla buona tecnica e dalla regola dell’arte anche per quanto riguarda l’utilizzo di prese a spina del tipo industriale. Le operazioni si svolgeranno, in questi casi, in assenza di personale del Committente, di terzi e/o di utenti. Deposito temporaneo del materiale dell’Impresa in posizioni tali da non ostacolare un eventuale esodo di emergenza e/o pregiudicare l’utilizzo dei percorsi d’esodo. A conclusione dei servizi svolti, il personale provvederà alla collocazione delle attrezzature e materiali propri negli spazi a ciò dedicati, definiti dal Committente al fine di mantenere liberi i pavimenti dei luoghi di lavoro, le vie di passaggio, le scale e le uscite di sicurezza I prodotti impiegati devono essere conformi alla normativa vigente, in particolare per quanto riguarda la biodegradabilità. Utilizzare i prodotti chimici rispettando le indicazioni contenute nelle schede di sicurezza (modalità di stoccaggio, utilizzo, manipolazione, dispositivi di protezione individuali, ecc.). Non miscelare tra loro prodotti chimici diversi, non travasarli in contenitori non correttamente etichettati. |
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | AREE INTERESSATE DALLE ATTIVITÀ | FREQUENZA DELLE ATTIVITÀ | RISCHI SPECIFICI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE |
Non lasciare incustoditi prodotti chimici e loro contenitori, anche se vuoti. Divieto assoluto di uso di prodotti tossici e/o cancerogeni Utilizzare per l’espletamento del servizio attrezzature/macchinari conformi alla normativa vigente di sicurezza. Utilizzare esclusivamente i locali messi a disposizione dal Committente destinati a spogliatoio e deposito di materiali ed attrezzature. Comunicare ai responsabili del Committente eventuali anomalie di tipo strutturale/impiantistico riscontrate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa Le attività lavorative che prevedono l’eventuale utilizzo di attrezzature di proprietà del Committente (es. scale portatili, trabatelli, ecc.), dovranno essere eseguite secondo opportune procedure individuate nel DVR della Ditta e verificandone la rispondenza alla vigente normativa di sicurezza. | ||||
Attività di igiene ambientale | Vedi capitolato | Vedi capitolato | rischi da deposito attrezzature (urto, inciampo). rischio chimico rischio biologico | Effettuare le operazioni in assenza del personale del Committente/ditte appaltatrici e di utenti. Delimitare l’area di intervento e segnalare mediante cartellonistica. L’appaltatore dovrà assicurarsi che l’ambiente sottoposto precedentemente ai trattamenti sia sicuro e salubre (aerazione dell’ambiente nel caso di disinfestazione) secondo quanto previsto nelle schede di sicurezza del prodotto. Segnalare le aree trattate e informare gli utenti e il personale dell’amministrazione e di altre ditte del rischio presente con apposita cartellonistica di sicurezza. |
Servizio manutenzione | Rischi derivanti dall’uso di attrezzi/attrezzature di lavoro e dal | I lavori di manutenzione devono essere eseguiti da personale specializzato e abilitato. |
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | AREE INTERESSATE DALLE ATTIVITÀ | FREQUENZA DELLE ATTIVITÀ | RISCHI SPECIFICI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE |
ordinaria e straordinaria | deposito di materiali e attrezzature (urti, inciampo, schiacciamenti) Rischio elettrico Rischio cauta materialidall’alto Rischio caduta a livello Rischio incendio Rischi da interferenze con i lavori di manutenzione (si rimanda al Piano di sicurezza specifico o DUVRI integrativo) | Gli interventi di manutenzione devono essere effettuati in assenza di utenti e personale delle amministrazioni e/o altre ditte. Il trasporto dei materiali il percorso e le modalità di accesso devono essere preventivamente concordate con il preposto dell’ente/amministrazione di sede, individuando percorsi a minor rischio di interferenza per la movimentazione delle attrezzature e dei materiali all’interno e all’esterno della sede. Prelievo dell’energia elettrica dai punti individuati dall’amministrazione nel rispetto delle caratteristiche tecniche del punto di presa. Verificare che la potenza dell’apparecchio utilizzatore sia compatibile con la sezione della conduttura che lo alimenta, anche in relazione ad altri apparecchi utilizzatori già collegati al quadro. | ||
Durante lo svolgimento dei servizi con l’uso di macchine a funzionamento elettrico, posizionamento delle prolunghe di alimentazione in modo tale che non abbiano a costituire occasione di inciampo sia per il personale operatore che per persone terze; dopo l’utilizzo, eliminazione delle prolunghe e dei cavi di alimentazione | ||||
Prelievo dell’energia elettrica dai punti individuati dal Committente | ||||
nel rispetto delle caratteristiche tecniche del punto di presa. | ||||
Utilizzo dell’impianto elettrico secondo quanto imposto dalla buona | ||||
tecnica e dalla regola dell’arte anche per quanto riguarda l’utilizzo di | ||||
prese a spina del tipo industriale. | ||||
Verificare l'assenza di danneggiamenti nell'isolamento dei | ||||
cavi elettrici e segnalare la criticità ai referenti dell’Università e/o | ||||
amministrazione di sede. Non saranno eseguiti interventi di |
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | AREE INTERESSATE DALLE ATTIVITÀ | FREQUENZA DELLE ATTIVITÀ | RISCHI SPECIFICI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE |
riparazione se non da personale qualificato e non dovranno essere manomessi i sistemi di protezione attiva e passiva delle parti elettriche. Effettuare i collegamenti elettrici con le prese esistenti senza utilizzo di adattatori tripli a “T”, non effettuare inserzione in serie (a catena) di adattatori e verificare che la somma delle potenze assorbite dagli apparecchi utilizzatori non superi la potenza massima prelevabile dalla presa. Durante lo svolgimento delle attività con l’uso di macchine a funzionamento elettrico, posizionamento delle prolunghe di alimentazione in modo tale che non abbiano a costituire occasione di inciampo sia per il personale operatore che per persone terze; dopo l’utilizzo, eliminazione delle prolunghe e dei cavi di alimentazione. Utilizzo di apparecchi elettrici e componenti elettrici (cavi, spine, prese, adattatori etc.) rispondenti alla regola dell’arte (marchio CE o altro tipo di certificazione) ed efficienti sotto il profilo della sicurezza. Utilizzare per l’espletamento del servizio attrezzature/macchinari conformi alla normativa vigente di sicurezza. Individuare percorsi a minor rischio di interferenza per la movimentazione delle attrezzature e dei materiali all’interno dell’edificio. Nell’utilizzo di apparecchiature elettriche il personale operante deve evitare di lasciare cavi sul pavimento in zone interessate dal passaggio. Non saranno eseguiti interventi di riparazione se non da personale qualificato e non dovranno essere manomessi i sistemi di protezione attiva e passiva delle parti elettriche. |
ATTIVITA’/FASE OPERATIVA | AREE INTERESSATE DALLE ATTIVITÀ | FREQUENZA DELLE ATTIVITÀ | RISCHI SPECIFICI DA INTERFERENZE | MISURE DA ADOTTARE DA PARTE DELL’IMPRESA APPALTATRICE |
Effettuare le operazioni di manutenzione in assenza di studenti e personale dell’Università o di altre ditte appaltatrici; le attività’ devono essere delimitate e segnalate con apposita cartellonistica di sicurezza. Non lasciare incustoditi prodotti chimici e loro contenitori, anche se vuoti. Divieto assoluto di uso di prodotti tossici e/o cancerogeni. Divieto di uso di fiamme libere. Tutti gli interventi di manutenzione devono essere proceduti da una valutazione preliminare da parte del SPP della ditta appaltatrice dei rischi da interferenza; valutando l’applicazione del Capo I del Titolo IV (in caso di lavori edili o di ingegneria civile -cantieri temporanei o mobili) del D.Lgs. n° 81/2008 o l’art 26 D.Lgs.81/2008. La ditta appaltatrice deve dare preventiva comunicazione all’Università. A conclusione dei servizi svolti, il personale provvederà alla collocazione delle attrezzature e materiali propri negli spazi a ciò dedicati, definiti dal Committente al fine di mantenere liberi i pavimenti dei luoghi di lavoro, le vie di passaggio, le scale e le uscite di sicurezza. Comunicare ai responsabili del Committente eventuali anomalie di tipo strutturale/impiantistico riscontrate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa. |
Stima dei costi della sicurezza
Vengono di seguito riportati i costi della sicurezza per l’eliminazione dei rischi da interferenze individuati dal DUVRI per tutta la durata dell’appalto.
Sono esclusi da questo conteggio tutti gli oneri direttamente sostenuti dall’Appaltatore per l’adempimento agli obblighi sulla sicurezza derivanti dalle proprie lavorazioni (ad esempio: sorveglianza sanitaria, dotazione di dispositivi di protezione individuale, formazione ed informazione specifica).
Tutti gli obblighi e oneri assicurativi antinfortunistici, assistenziali e previdenziali relativi al personale sono a carico dell'Appaltatore, il quale ne è il solo responsabile.
Costi per rischi di natura interferenziale
I costi che le Ditte Appaltatrici dovranno sostenere per mettere in atto le specifiche misure di sicurezza per prevenire i rischi di natura esclusivamente interferenziale non soggetti a ribasso a base d’asta, quantificati sulla base dell’analisi dei rischi di natura interferenziale relativamente agli appalti sopra menzionati, sono riportati nella tabella sottostante e comprendono
⮚ misure di coordinamento,
⮚ misure di protezione collettiva.
COSTI DELLA SICUREZZA DA INTERFERENZE (6 anni) | |||||
descrizione | U.M. | Prezzo unitario (€) | Durata (ore) | Quantità | Totale (€) |
Attività di coordinamento generale | |||||
Riunioni di coordinamento e sopralluogo congiunto | Costo orario | € 100,00 | 1 | 6 | 600,00 |
Corso di Formazione del personale sui rischi da interferenza (durata 4 ore) | Costo orario | € 130,00 | 4 | 2 | 1.040,00 |
Cartellonistica di sicurezza Cavalletto in plastica con segnale (pavimento bagnato e scivoloso, pericolo carico/scarico) | Cad. | 30 | 15 | 450,00 | |
Rotolo di nastro segnaletico 10 cm × 250 m, bicolore (bianco/rosso) | Cad. | 10 | 15 | 150 | |
TOTALE costi della sicurezza da interferenze | €2.240,00 |
Il presente documento, redatto in applicazione del D.Lgs. n. 81/2008 art 26, costituisce parte integrante del Contratto di Appalto a cui si fa riferimento per ogni ulteriore informazione.
È relativo solo ai rischi residui dovuti ad interferenze tra le lavorazioni delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva e non si estende ai rischi specifici delle imprese appaltatrici e/o dei singoli lavoratori autonomi, rischi descritti e valutati in un documento redatto dall’impresa appaltatrice ai sensi degli artt. 17 e 28 del D.Lgs. 81/2008, specifico per il singolo appalto.
Il presente documento verrà aggiornato in occasione di significative modifiche ai processi lavorativi e/o introduzione di nuovi rischi, all’atto della consegna delle aree lavori e/o durante riunioni di coordinamento indette dal Committente.
Documento Informativo per le imprese
appaltatrici e prestatori d’opera
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VALUTAZIONE SCHEMATICA DEI RISCHI ESISTENTI MISURE DI PREVENZIONE E DI EMERGENZA ADOTTATE REGOLAMENTO GENERALE PER LA SICUREZZA
ai sensi dell'art.26 del D.Lgs. 81/2008
Con le presenti note vengono fornite le indicazioni generali circa i rischi specifici esistenti presso le sedi oggetto
dell’appalto e sulle misure di prevenzione ed emergenza adottate.
Se per qualsiasi motivo le informazioni dovessero risultare insufficienti, vi preghiamo di contattare il Referente per l’esecuzione dei servizi che potrà fornire ulteriori informazioni. Sottolineiamo inoltre l’importanza di continuare tale collaborazione durante l’esecuzione dei lavori al fine di rendere effettiva l’attuazione delle misure di protezione e prevenzione dei rischi che si rendessero necessarie in relazione alle situazioni affrontate.
SCOPO DEL DOCUMENTO
Il presente documento informativo è stato elaborato in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 26 co. 1 lettera
b) del D.Lgs. 81/2008, allo scopo di fornire dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui le imprese appaltatrici e i lavoratori autonomi sono destinati a operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate.
Il presente documento è stato redatto sulla base dell’individuazione e della valutazione dei rischi effettuata ai sensi degli
artt. 17 e 28 del Dlgs. 81/2008. Il presente documento:
• Individua i luoghi di lavoro e le attività che in essi vengono svolte.
• Individua i fattori di pericolo presenti nei luoghi di lavoro
• Definisce l’indice di rischio per ciascuna fonte di pericolo individuata, sulla base della stima analitica dell’entità delle esposizioni, effettuata attraverso una stima della probabilità di accadimento e dell'entità del danno. Di seguito sono descritte le scale semiquantitative della Probabilità P e del Danno D.
SCALA DELLE PROBABILITÀ “P” | SCALA DELL’ENTITÀ DEL DANNO “D” | ||||||
Livello | Valore | Livello | Livello | ||||
1 | Improbabile | 1 | Lieve | ||||
2 | Poco probabile | 2 | Medio | ||||
3 | Probabile | 3 | Grave | ||||
4 | Altamente probabile | 4 | Gravissimo |
Si definisce "rischio" (R) il prodotto tra la frequenza attesa (Probabilità P) di presentazione di un evento indesiderato e la grandezza del danno (Danno D) che può causare:
Indice di rischio R = P x D
• Definisce le misure di emergenza stabilite in accordo con le risultanze della valutazione dei rischi e con le disposizioni del DM 10 marzo 1998.
• Definisce il regolamento di sicurezza che deve essere rispettato dagli appaltatori.
SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PRESENTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
TIPOLOGIA DEI LUOGHI | UFFICI | |||||||||
Ambienti di lavoro, arredamenti e dotazioni | Possono essere presenti porte a vetri. Gli ambienti sono attrezzati con comuni tavoli ed armadiature /scaffalature. Vengono utilizzate comuni apparecchiature quali computers, stampanti ed altre periferiche, telefoni. Possono essere presenti derivazioni a prese multiple per il collegamento delle apparecchiature alla rete elettrica e dati. In caso di pioggia la pavimentazione degli spazi esterni di accesso alla sede può risultare scivolosa. Possono essere presenti discontinuità nella pavimentazione e gradini lungo i percorsi con conseguente rischio di inciampo. | |||||||||
Impianti a servizio | Impianto elettrico con corpi illuminanti fissati a soffitto o a parete. Impianti di riscaldamento Impianto idrico Impianto fognante | |||||||||
Rischio di incendio (intera attività) | Gli ambienti sono luoghi classificati in generale a livello di rischio MEDIO/BASSO. Attività protetta da: estintori portatili La sede è dotata di cassetta di primo soccorso e di una squadra di addetti al primo soccorso. | |||||||||
DESCRIZIONE E CALCOLO DELL’INDICE DI RISCHIO PER FATTORE DI PERICOLO | ||||||||||
URTO CONTRO OSTACOLI FISSI | SCIVOLAMENTO O INCIAMPO | |||||||||
Probabilità | Probabile | 3 | Probabilità | Probabile | 3 | |||||
Gravità | Medio | 2 | Gravità | Medio | 2 | |||||
Indice di rischio | 6 | Indice di rischio | 6 | |||||||
ELETTROCUZIONE | GESTIONE EMERGENZE | |||||||||
Probabilità | Poco probabile | 2 | Probabilità | Probabile | 3 | |||||
Gravità | Gravissimo | 4 | Gravità | Gravissimo | 4 |
Indice di rischio | 8 | Indice di rischio | 12 | ||||||
FERIMENTO DA VETRI O PARTI TAGLIENTI | INVESTIMENTO PERCORSI ESTERNI | ||||||||
Probabilità | Poco probabile | 2 | Probabilità | Improbabile | 1 | ||||
Gravità | Medio | 2 | Gravità | Gravissimo | 4 | ||||
Indice di rischio | 4 | Indice di rischio | 4 | ||||||
CADUTA DALL’ALTO | RISCHIO BIOLOGICO (CONTATTO CON IL PUBBLICO O DIPENDENTI UNIVERSITA’) | ||||||||
Probabilità | Improbabile | 1 | |||||||
Gravità | Medio | 2 | |||||||
Indice di rischio | 2 | ||||||||
SCHIACCIAMENTO | CADUTA MATERIALI DALL’ALTO (DEPOSITO MATERIALI SU SCAFFALATURE E ARMADI, PLAFONIERE, ETC.) | ||||||||
Probabilità | Poco probabile | 2 | |||||||
Gravità | Gravissimo | 4 | |||||||
Indice di rischio | 8 |
Probabilità | Improbabile | 1 |
Gravità | Gravissimo | 4 |
Indice di rischio | 4 |
Probabilità | Improbabile | 1 |
Gravità | Grave | 3 |
Indice di rischio | 3 |
TIPOLOGIA DEI LUOGHI | LOCALI TECNICI (CALDAIA, QUADRO ELETTRICO, ECC.) | ||||||||
Ambienti di lavoro, arredamenti e dotazioni | Sono accessibili solo per ispezioni ed interventi di manutenzione da parte di personale esperto. I locali saranno identificati da segnaletica conforme e tenuti chiusi a chiave (ove necessario) Prima dell’autorizzazione all’accesso ogni Ditta appaltatrice effettua un sopralluogo di verifica. È vietato il deposito di materiali all’interno dei locali | ||||||||
Rischio di incendio (intera attività) | Luoghi classificati a livello di rischio MEDIO. Attività protetta da: estintori portatili. | ||||||||
DESCRIZIONE E CALCOLO DELL’INDICE DI RISCHIO PER FATTORE DI PERICOLO | |||||||||
URTO CONTRO OSTACOLI FISSI | SCIVOLAMENTO O INCIAMPO | ||||||||
ELETTROCUZIONE | INCENDIO | ||||||||
Probabilità | Poco probabile | 2 | Probabilità | Poco probabile | 2 | ||||
Gravità | Gravissimo | 4 | Gravità | Gravissimo | 4 | ||||
Indice di rischio | 8 | Indice di rischio | 8 | ||||||
AFFERRAMENTO TRASCINAMENTO | |||||||||
Probabilità | Poco probabile | 2 | |||||||
Gravità | Medio | 3 | |||||||
Indice di rischio | 6 |
Probabilità | Poco probabile | 2 |
Gravità | Medio | 2 |
Indice di rischio | 4 |
Probabilità | Poco probabile | 2 |
Gravità | Medio | 2 |
Indice di rischio | 4 |
Tipologia ambiente di lavoro | Rischi potenziali | Misure di prevenzione e protezione |
Uffici, Università, e locali di servizio | Elettrico | Impianti elettrici conformi |
Inciampo | Lay-out ambientale postazioni lavoro/attrezzature/prese elettriche | |
Caduta di materiali | Scaffalature ancorate Procedure di deposito/archiviazione in sicurezza da attivare | |
Incendio/primo soccorso | Divieto di fumo Procedure di emergenza Addetti antincendio e primo soccorso Presidi antincendio | |
Scivolamento | Superfici antisdrucciolo | |
Biologico | Procedure di sicurezza e dispositivi di protezione collettiva. | |
Incendio e gestione delle emergenze Inciampo/scivolamento (presenza di | Piano di emergenza Addetti squadra di emergenza formati Cassetta di primo soccorso Presidi antincendio, segnaletica di sicurezza e illuminazione di emergenza. Divieto di fumo Informativa ai lavoratori da parte del SPP della ditta appaltatrice. |
Tipologia ambiente di lavoro | Rischi potenziali | Misure di prevenzione e protezione |
discontinuità sul | Sorveglianza periodica dei percorsi e divieto di deposito lungo | |
pavimento, dislivelli, | gli stessi e nelle aree non autorizzate. | |
cavi volanti, etc.). | Segnaletica di sicurezza | |
Urti | Spazi idonei al passaggio | |
Corretto ancoraggio e installazione degli arredi e dei materiali | ||
Caduta di materiali | in esposizione. | |
Magazzini | Caduta di materiali | Scaffalature ancorate Procedure di deposito/archiviazione in sicurezza da attivare (rispetto portata max) |
Urti | Spazi idonei al passaggio | |
Incendio | Divieto di fumo Procedure di emergenza Presidi antincendio Illuminazione di emergenza Iter in corso per il rilascio del CPI | |
Locali tecnici | Elettrico | Impianti elettrici conformi Procedure di sicurezza sull’uso delle attrezzature Divieto di accesso ai non addetti ai lavori di manutenzione |
Incendio/esplosione | Divieto di fumo Procedure di emergenza Presidi antincendio Illuminazione di emergenza Cartellonistica di sicurezza Certificazione/documentazione sicurezza (in fase di verifica) Manutenzione periodica da ditta accreditata | |
Aree terrazzate Tetti | Caduta dall’alto Mancata informazione | Parapetti |
Cartellonistica di sicurezza dove non parapettato |
Tipologia ambiente di lavoro | Rischi potenziali | Misure di prevenzione e protezione |
Sopralluogo congiunto con il responsabile della sede che segnalerà alla ditta prima dell’inizio del servizio i parapetti con altezza inferiore a 1 m e il divieto di accesso. Chiusura a chiave delle porte di accesso e cartellonistica di sicurezza di divieto e pericolo. | ||
Corridoi Portineria Vie di fuga Aree comuni | Incendio ed emergenza | Procedure di emergenza Controllo periodico fruibilità percorsi esodo Presidi antincendio Illuminazione di emergenza |
Cartellonistica di emergenza | ||
Inciampi e urti | Controllo periodico percorsi liberi da ingombri | |
Vie di circolazione esterne e parcheggi | Investimento Incidenti tra mezzi Caduta di materiale dall’alto | Segnaletica verticale e orizzontale Rispetto del codice della strada e della segnaletica Manutenzione aree verdi |
Scivolamenti e inciampo | Manutenzione periodica percorsi e aree esterne Realizzazione di superfici antisdrucciolo | |
Rampe di collegamento provviste di corrimano e gradini antisdrucciolo | ||
Idonea illuminazione delle aree esterne |
Per ulteriori dubbi o informazioni specifiche sull'area in cui andrete ad operare Vi preghiamo di contattare direttamente il Referente dell’Università.
Gestione delle emergenze |
Le figure dell’emergenza previste dal piano d’emergenza, redatto per lo stabile in esame, sono le seguenti:
FIGURE DELL'EMERGENZA | DESCRIZIONE |
SQUADRA DI EMERGENZA | Si attiva per le azioni da compiere nei confronti di un'emergenza. Personale appositamente formato come indicato dal D.M. 10.03.1998 |
SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO | Designati ai sensi dell'articolo 43, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e formati con istruzione teorica e pratica per l'attuazione delle misure di primo intervento interno e per l'attivazione degli interventi di primo soccorso |
ADDETTI AI DISABILI | Al verificarsi di un'emergenza agisce per la salvaguardia di persone che possiedono un'inabilità temporanea o permanente |
ADDETTO ALLE COMUNICAZIONI (SQUADRA DI EMERGENZA) | Si attiva per tutte le comunicazioni da effettuare, in caso di emergenza, verso le figure dell’emergenza (squadra, addetto disattivazione impianti) e gli organi esterni di soccorso |
ADDETTO ALLA DISATTIVAZIONE IMPIANTI | Al verificarsi di un'emergenza si attiva provvedendo alla disattivazione degli impianti (blocco degli ascensori al piano terra, quadro elettrico generale, etc.) |
ISTRUZIONI E PROCEDURE DI INTERVENTO
Lo stato di emergenza (o allarme) deriva dal verificarsi di qualunque accadimento o situazione che comporti un danno o
un rischio per l’incolumità dei lavoratori e dei presenti all’interno della sede.
Nel seguito vengono individuate procedure operative da seguire in caso di emergenza al fine di evidenziare le azioni da svolgersi per gli scenari incidentali principali.
Le indicazioni seguono alcuni principi generali:
• raggiungere un buon grado di dettaglio nella definizione degli interventi, ma non va trascurato che il comportamento umano è uno strumento flessibile rispetto alla possibilità che gli eventi non seguano esattamente l’evoluzione prevista
• nell’ottica illustrata nel punto precedente, quindi, si può affermare che la capacità di affrontare le emergenze del personale aziendale, essendo una miscela di nozioni apprese a corsi specifici, eventuali esperienze personali e conoscenza degli impianti, può ragionevolmente abbassare il livello di pericolosità delle emergenze, riducendone i tempi di risoluzione o variando, per il meglio, lo schema di intervento.
Infine, nell’intento di raggiungere un buon grado di efficienza e considerato che l’emergenza in quanto tale induce situazioni di affanno e minore lucidità, è comunque opportuno impartire un numero non troppo elevato di istruzioni chiare e semplici, evitando dettagli trascurabili e difficili da ricordare.
Livelli di allarme
Il presente piano di Emergenza prevede tre diversi livelli di allarme:
allarme di primo livello PREALLARME
Rappresenta uno stato di allerta nei confronti di un possibile evento pericoloso.
Lo scopo del preallarme è di attivare tempestivamente le figure competenti individuate nel piano di emergenza; in questo modo la struttura risulterà pronta ed organizzata ad affrontare una eventuale evacuazione.
Viene diramato da un qualsiasi componente della squadra di emergenza qualora ravvisi una situazione di potenziale pericolo.
Qualora la situazione lo richieda il preallarme dovrà essere comunicato (a voce) solo alle persone interessate, e successivamente a tutto il personale presente a voce.
allarme di secondo livello EVACUAZIONE
Rappresenta la necessità di abbandonare la struttura nel minor tempo possibile.
Le modalità di evacuazione dello stabile sono decise dagli addetti all’emergenze (es. evacuazione di una
parte di edificio, ecc.).
Viene diramato da un addetto all’emergenze a voce.
fine emergenza CESSATO ALLARME
Rappresenta la fine dello stato di emergenza reale o presunta.
Viene diramato da un addetto all’emergenze quando le condizioni di sicurezza all’interno della struttura sono
state ripristinate.
ATTENZIONE!
Entro il tempo massimo di tre minuti dal segnale di PREALLARME, a seguito delle necessarie verifiche effettuate dagli addetti alle squadre per la gestione delle emergenze, deve essere diramato o il segnale di cessato allarme o di evacuazione.
Qualora non fosse diramato nessun segnale, ai fini della sicurezza, si procede all’evacuazione.
Procedure di Intervento per Tipologia di Ruolo
I soggetti designati a vario titolo per la gestione delle emergenze dovranno attuare specifiche azioni in funzione del livello di allarme.
Di seguito si illustrano per ciascuna figura le azioni da svolgere sia in condizioni di "normalità" al fine di prevenire l'insorgere di una situazione di emergenza che in stato di eventuale preallarme, allarme e cessato allarme.
SQUADRA DI EMERGENZA
COMPITI IN CONDIZIONI DI NORMALITÀ |
• Riceve segnalazione di eventuali inefficienze di uno o più elementi di sicurezza da chiunque le rilevi (inefficienza dei mezzi e delle attrezzature di difesa antincendio, ostacoli che impediscono l'immediata, costante e sicura utilizzazione dei mezzi antincendio o che condizionano il deflusso del personale verso luoghi sicuri) |
• In relazione alla gravità delle inefficienze riscontrate, provvede a definire, le misure di sicurezza da adottare nell'attesa del ripristino delle condizioni di sicurezza preesistenti |
• Si assicura che tutto il personale, i prestatori d'opera e gli utenti siano a conoscenza delle procedure d'emergenza |
COMPITI IN CONDIZIONI DI PREALLARME |
• Si porta immediatamente presso il luogo dove si è manifestato l'evento, avvertito da chiunque abbia rilevato l'emergenza |
• Se le condizioni lo richiedono, utilizza i mezzi di contrasto presenti (estintori) sulla base della propria capacità e competenza |
• Si preparano (se l'evento lo richiede) alla evacuazione (totale o parziale) di propria iniziativa. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI ALLARME/EVACUAZIONE |
• Diffonde l'ordine di evacuazione nel rispetto delle procedure e norme comportamentali descritte nel presentepiano |
• Segnala i percorsi di esodo al personale e utenti presenti al fine di conseguire un deflusso ordinato ecomposto |
• Individuano ed aiutano le persone in evidente stato di agitazione, oppure con difficoltà motorie (preesistenti o sopravvenute), o comunque in difficoltà, avvalendosi eventualmente della collaborazione di altro personale presente per l’assistenza ai diversamente abili. |
• Ispezionano i locali prima di abbandonare i locali, controllando che l'area sia stata interamente evacuata, chiudendo le porte eventualmente lasciate aperte |
• al momento di abbandonare l’edificio, disattiva il quadro elettrico generale (e/o altri impianti) |
• Raggiungono il punto di raccolta esterno e verificano le presenze |
• allerta le strutture di soccorso esterne fornendo le seguenti indicazioni: - natura e stato di evoluzione dell'evento che ha determinato l'emergenza; - ubicazione del luogo dove si è manifestato l'evento/incidente; - localizzazione dell'evento/incidente all'interno dell'edificio (piano interrato, terra, fuori terra); - numero approssimativo di presenze; - stato di avanzamento dell'evacuazione ed eventuale presenza di personale impossibilitato all'esodo (localizzandolo esattamente); |
• Collaborano con le squadre di soccorso esterne con azioni di supporto e forniscono a queste ogni utile informazione per localizzare eventualmente le difese ed i mezzi di contrasto esistenti nella zona di loro competenza |
COMPITI IN CONDIZIONI DI CESSATO ALLARME |
• Provvede ad attivare l’impianto elettrico generale (e/o altri impianti) • Dirama la comunicazione del Cessato Allarme e, se le condizioni di sicurezza sono state ripristinate, riconduce il personale presente e gli utenti nella struttura |
SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO
COMPITI IN CONDIZIONI DI NORMALITÀ |
• Equiparata ai lavoratori senza compiti specifici |
COMPITI IN CONDIZIONI DI EMERGENZA SANITARIA |
• Si porta immediatamente sul luogo in cui è stata segnalata l'emergenza sanitaria e provvede affinché siano eseguiti i primi interventi sulla persona infortunata |
• Se necessario contatta i soccorsi sanitari esterni direttamente segnalando, visto lo stato di gravità della persona, chiama immediatamente il 118, evitando di utilizzare mezzi privati per il trasporto dell'infortunato. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI PREALLARME |
• Al segnale di preallarme, interrompe la propria attività e si mette a disposizione dei componenti la squadra di emergenza - antincendio o agisce come tale (se ha ricevuto incarico specifico) badando anche ai compiti di primo soccorso se si dovessero presentare le condizioni necessarie per l'intervento. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI ALLARME/EVACUAZIONE |
• Se il suo servizio non viene espressamente richiesto da un qualsiasi addetto alla gestione dell’emergenza esce dai locali seguendo il flusso di persone e raggiunge il punto di raccolta. |
• Si mette a disposizione del personale per fornire l'assistenza sanitaria eventualmente necessaria. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI CESSATO ALLARME |
• Contatta il Coordinatore delle emergenze per assicurarsi che non vi siano infortunati o persone che necessitano di assistenza sanitaria. |
• Riprende la propria attività seguendo le indicazioni diffuse. |
ADDETTI AI DIVERSAMENTE ABILI
COMPITI IN CONDIZIONI DI PREALLARME |
• Raggiungono immediatamente la persona a supporto della quale sono stati preventivamente assegnati oppure indicatagli dagli addetti all’emergenza |
• Si portano, con l'assistito, in prossimità della più vicina uscita |
COMPITI IN CONDIZIONI DI ALLARME/EVACUAZIONE |
• Agevolano l'esodo del diversamente abile |
• Assistono il diversamente abile anche dopo aver raggiunto il punto esterno di raccolta |
COMPITI IN CONDIZIONI DI CESSATO ALLARME |
• Si dirigono, insieme al disabile, verso i locali precedentemente abbandonati con lo scopo di riprendere, se possibile, le attività sospese |
ADDETTO ALL’ATTIVITA’ DI SORVEGLIANZA
COMPITI IN CONDIZIONI DI NORMALITÀ |
• Viene incaricato del controllo del mantenimento delle condizioni di sicurezza ovvero il compito di verificare eventuali anomalie, guasti e manomissioni delle seguenti difese e sistemi di sicurezza: - fruibilità delle vie di esodo (corridoi, porte, scala, ecc.); - efficienza di manufatti, impianti ed attrezzature di difesa/contrasto (estintori, cassetta sanitaria, ecc.); - efficienza degli impianti/dispositivi di sicurezza ed allarme (illuminazione diemergenza, cartellonistica di sicurezza). • il tipo e la periodicità dei controlli, nonché l’esito degli stessi, dovrà essere riportato in un apposito “Registro dei Controlli”, nel quale dovranno essere annotati: - il tipo di controllo effettuato; - la data di effettuazione; - l’esito del controllo, con eventuali osservazioni in merito; - firma dell’addetto che ha effettuato il controllo. • Eventuali inefficienze di uno o più elementi di sicurezza devono essere immediatamente comunicate al Responsabile di sede, il quale dovrà definire, in relazione alla gravità delle inefficienze riscontrate, le misure di sicurezza da adottare in attesa del ripristino delle condizioni di sicurezza preesistenti. • Nell’impossibilità di contattare tempestivamente il Responsabile di sede, devono essere informati almeno i componenti delle squadre per la gestione dell’emergenza e, se del caso, tutto il personale potenzialmente interessato dalle suddette inefficienze. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI PREALLARME |
• Vedi addetto all’emergenza |
COMPITI IN CONDIZIONI DI ALLARME/EVACUAZIONE |
• Vedi addetto all’emergenza |
COMPITI IN CONDIZIONI DI CESSATO ALLARME |
• Vedi addetto all’emergenza |
LAVORATORI |
COMPITI IN CONDIZIONI DI NORMALITÀ |
• Mantengono le generali condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro. |
• Evitano di intralciare i passaggi e soprattutto le vie e le uscite di emergenza. |
• Comunicano all'addetto per l'emergenza eventuali anomalie di tipo strutturale e malfunzionamenti riscontrati durante le proprie attività (efficienza dei mezzi e delle attrezzature di difesa; ostacoli che impediscono l'immediata, costante e sicura utilizzazione dei mezzi antincendio, o che condizionano il deflusso del personale verso luoghi sicuri) |
• Usufruiscono delle attrezzature e degli impianti nei tempi e nei modi indispensabili all'espletamento dei propri compiti, nella correttezza delle procedure di sicurezza. |
• Non effettuano interventi personali sugli impianti se non per i casi autorizzati (se espressamente autorizzati). |
• Evitano di manomettere, ostruire e/o spostare mezzi di estinzione. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI PREALLARME |
• Se ricevono comunicazione dagli addetti all'emergenza: - interrompono le normali attività di lavoro, nei tempi e nei modi previsti e le comunicazioni telefoniche (sia interne che esterne); - mettono in sicurezza le macchine/attrezzature utilizzate e quelle dei colleghi non presenti in stanza (es. spegnere le attrezzature elettriche, togliendo l'alimentazione ovvero disinserendo la presa a spina; rimuovere eventuali ostacoli o intralci lungo i passaggi); - si preparano all'eventuale imminente attuazione dell'esodo di emergenza e, comunque, alle indicazioni impartite dal personale addetto alla gestione dell'emergenza informando anche personale esterno o visitatori. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI ALLARME/EVACUAZIONE |
• Abbandonano il posto di lavoro ed impegnano i percorsi d'esodo solo a seguito di espressa comunicazione dell'ordine di evacuazione. • Evitano i seguenti comportamenti: - urlare, produrre rumori superflui; - muoversi nel verso opposto a quello dell'esodo; - correre (in modo particolare lungo le scale) e tentare di sopravanzare chi sta attuando l'esodo; - trattenersi in prossimità o avvicinarsi alla zona in cui si è verificata l'emergenza. |
• Evitano di portare effetti personali pesanti/voluminosi (ivi inclusi i capi di abbigliamento, con particolare riferimento agli indumenti/accessori di natura acrilica e/o plastica) |
• Raggiungono il luogo sicuro esterno, rimanendo ordinatamente nel gruppo fino alla cessazione dell'allarme, al fine di agevolare la verifica delle presenze. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI CESSATO ALLARME |
• Mantengono la calma ed evitano comportamenti di incontrollata euforia. |
• Si attengono alle indicazioni impartite dal coordinatore. |
PRESTATORI D'OPERA |
COMPITI IN CONDIZIONI DI NORMALITÀ |
• Espletano le proprie attività (compreso il deposito delle proprie attrezzature e dei propri prodotti), esclusivamente in locali nei quali sono stati preventivamente ed espressamente autorizzati |
• Utilizzano solo attrezzature a norma e si attengono alle norme di detenzione delle sostanze utilizzate previste sulle schede di sicurezza. |
• Evitano di intralciare i passaggi e soprattutto le vie e le uscite di emergenza. |
• Mantengono le generali condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro. |
• Comunicano ai responsabili dell'Azienda eventuali anomalie di tipo strutturale riscontrate durante le proprie attività e li informano di ogni evento dal quale potrebbe originarsi una situazione di pericolo. |
• Usufruiscono degli impianti nei tempi e nei modi indispensabili all'espletamento dei propri compiti, nella correttezza delle procedure di sicurezza. |
• Non effettuano interventi sugli impianti se non previsti dall'appalto. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI PREALLARME |
• Se individuano il pericolo mantengono la calma, ne danno comunicazione agli addetti alla squadra di emergenza e si astengono da iniziative personali. |
• Se ricevono comunicazione dagli addetti all'emergenza: - sospendono le proprie attività, si predispongono all'emergenza, mettono in sicurezza le macchine e le attrezzature utilizzate (disinserendo se possibile anche la spina dalla presa e proteggendo organi o parti pericolose), rimuovono materiali eventualmente depositati, sia pur momentaneamente, lungo i passaggi; - si predispongono all'eventuale ed imminente esodo dai locali; - attendono ulteriori comunicazioni e/o segnalazioni da parte del personale incaricato (xxxxxxx xxxxxxx e/o allarme) attenendosi alle disposizioni che gli vengono impartite. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI ALLARME/EVACUAZIONE |
• Abbandonano gli ambienti occupati al momento del preallarme ed impegnano i percorsi d'esodo solo a seguito di apposita segnalazione del personale incaricato alla gestione dell'emergenza. |
• Si astengono in particolare dai seguenti comportamenti: - urlare, produrre rumori superflui; - muoversi nel verso opposto a quello dell'esodo; - correre (in particolar modo lungo le scale) e tentare di sopravanzare chi sta attuando l'esodo; trattenersi in prossimità o avvicinarsi alla zona in cui si è verificata l'emergenza. |
• Raggiungono il "luogo sicuro" indicato dagli addetti che li assistono, rimanendo sempre nel gruppo fino alla cessazione della emergenza, al fine di agevolare la verifica delle presenze. |
COMPITI IN CONDIZIONI DI CESSATO ALLARME |
• Mantengono la calma ed evitano comportamenti di incontrollata euforia. |
• Si attengono alle indicazioni impartite dal coordinatore. |
UTENTE/VISITATORE ESTERNO |
Xxxx deve fare |
In caso di segnale di allarme antincendio e/o su indicazione dell’addetto all’emergenza il visitatore presente dovrà: Al segnale di PREALLARME: – interrompere le attività e porre in sicurezza eventuali attrezzature di pertinenza – predisporsi in attesa di una successiva comunicazione Al segnale di EVACUAZIONE: – Chiudere le finestre – abbandonare rapidamente l’ambiente utilizzando le vie e le uscite di emergenza stabilite. – Osservare le indicazioni impartite dalla Squadra di Emergenza interna – Abbandonare l’ambiente, ordinatamente, senza correre, senza creare confusione, senza gridare utilizzando le vie di fuga stabilite (indicate dalla segnaletica di esodo). – in caso di impossibilità ad allontanarsi dall’ambiente, rientrarvi immediatamente chiudendo la porta (non a chiave) – in presenza di fumo camminare chini stando il più in basso possibile, se necessario orientarsi tramite il contatto con le pareti e respirare tramite un fazzoletto possibilmente bagnato – Abbandonare l’edificio e dirigersi verso le aree di raccolta stabilite |
Procedure di emergenza per scenari emergenziali
Le procedure operative da attuare variano a seconda della specifica tipologia di accadimento, fermo restando che gli incaricati della gestione della emergenza valuteranno di volta in volta le circostanze, l'evoluzione degli eventi e le azioni da porre in essere per la tutela della integrità fisica dei presenti.
Si precisa che l'evacuazione dell'unità produttiva normalmente deve essere effettuata per i seguenti accadimenti: Incendio - Terremoto/crollo di strutture interne - Fuga gas/sostanze pericolose - Telefonate anonime (minacce di bomba).
In altre circostanze, invece, può risultare più opportuno che i lavoratori restino all'interno dei locali
di lavoro, come per esempio nei seguenti casi:
Alluvione - Tromba d'aria - Scoppio/crollo all'esterno (gas edifici vicini, caduta di aeromobili, ecc.) - Minaccia diretta con armi ed azioni criminose - Presenza di un folle.
Si esaminano, di seguito, le differenti tipologie di accadimento.
INCENDIO
• In caso d’incendio in un locale i presenti devono allontanarsi celermente da questo, avendo cura di chiudere (se la cosa non comporta rischi per le persone) le finestre eventualmente aperte e, alla fine dell’evacuazione, la porta del locale; avvisare con la massima tempestività possibile gli addetti alla gestione della emergenza, portarsi lontano dal locale e rimanere in prossimità della più vicina via di esodo in attesa che venga diramato l’ordine di evacuazione generale dell’edificio e/o parte diesso.
• In caso di allarme con focolaio d’incendio in ambienti distinti e relativamente lontani da quello in cui ci si trova, attendere che i preposti diramino le direttive di evacuazione (parziale o totale) evitando di intralciare i percorsi d’esodo. Gli addetti all’assistenza di disabili raggiungono sollecitamente la persona loro assegnata. Ciascuno è tenuto ad osservare le procedure stabilite dal piano di emergenza.
• Evitare di utilizzare il telefono al fine di consentire una più agevole comunicazione al personale addetto alla gestione dell’emergenza.
• Nelle vie di esodo (corridoi, atri, ecc.) in presenza di fumo in quantità tale da rendere difficoltosa la respirazione, camminare chini, proteggere naso e bocca con un fazzoletto bagnato (se possibile) ed orientarsi tramite il contatto con le pareti per raggiungere luoghi sicuri.
• Nel caso in cui il percorso che conduce alle uscite di sicurezza fosse impedito da fiamme e fumo, dirigersi all’esterno utilizzando le vie alternative di deflusso, seguendo comunque le indicazioni fornite dal personale addetto alla gestione dell’emergenza.
• Nel caso che dal luogo in cui ci si trova non fosse possibile evacuare verso l’esterno (p. es. per impedimenti dovuti a fiamme, fumosità, forte calore, pericolo di crolli e comunque su indicazione del personale addetto alla gestione dell’emergenza), è indispensabile allontanarsi il più possibile dall’incendio (recandosi eventualmente sul piano terrazzo) o in alternativa, nell’impossibilità di abbandonare il piano in cui ci si trova, nei locali bagno (presenza di acqua e poco materiale combustibile), oppure restare nell’ambiente in cui ci si trova avendo cura di chiudere completamente la porta di accesso. Le fessure a filo pavimento potranno agevolmente essere occluse con indumenti (possibilmente bagnati) disponibili all’interno. Ove possibile è bene mantenere umido il lato interno della porta applicando un indumento (grembiule, impermeabile, tendaggio) precedentemente bagnato.
• Le finestre, se l’ambiente non è interessato da fumo, dovranno essere mantenute chiuse (dopo aver segnalato all’esterno la propria presenza). Gli arredi combustibili (mobili, tavoli, sedie, ecc.) dovranno essere allontanati dalla porta ed accostati in prossimità di una finestra (se la cosa non impedisce un eventuale accesso dall’esterno), oppure in luogo distante dalla finestra e contrapposto all’area di attesa dei presenti.
• In linea generale, se le vie di esodo lo consentono l’evacuazione deve svolgersi nel senso discendente; in caso di impedimenti, nel senso ascendente, specie se l’edificio è dotato di terrazzo od ampi balconi.
• In caso di incendio è proibito categoricamente utilizzare ascensori e montacarichi per l’evacuazione. È fatto divieto percorrere le vie di esodo in direzione opposta ai normali flussi di evacuazione (scendono tutti o salgono tutti).
• Durante l’evacuazione tutte le porte antincendio, dopo l’utilizzo, devono rimanere chiuse.
• È fatto divieto, a chiunque non abbia avuto una preparazione specifica, tentare di estinguere un incendio con le dotazioni mobili esistenti e specialmente quando le fiamme hanno forte intensità espansiva. Il corretto comportamento da tenere è quello di avvisare gli addetti, segnalare l’evento pacatamente ai presenti e lasciare ai preposti l’incarico di chiamare i soccorsi pubblici.
• Incendi di natura elettrica possono essere spenti solo con l’impiego di estintori a CO2 o Polvere utilizzabile su apparecchi in tensione.
• Se l’incendio ha coinvolto una persona è necessario impedire che questa possa correre; sia pure con la forza, bisogna obbligarla a distendersi e poi soffocare le fiamme con indumenti, coperte od altro. L’uso di un estintore a CO2 può provocare il soffocamento dell’infortunato ed ustioni da freddo; se necessario, è preferibile utilizzare un estintore a polvere.
• Al di là di suggerimenti tecnici, è opportuno che durante le operazioni di evacuazione ciascuno mantenga un comportamento ispirato a sentimenti di solidarietà, civismo e collaborazione verso gli altri.
• Raggiunte le aree esterne, coloro che non hanno specifiche mansioni previste dal Piano di emergenza devono sostare nelle previste aree di raccolta per non ostacolare le operazioni di salvataggio e di estinzione delle Strutture Pubbliche di soccorso (Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Polizia, ecc.). È necessario che i gruppi di lavoratori impiegati nei diversi settori aziendali (reparti, uffici) si riuniscano ordinatamente presso l’area di raccolta affinché si possa procedere ad un controllo di tutte le presenze da parte degli incaricati.
TERREMOTO
Allo stato attuale non sono noti sistemi affidabili per la previsione di terremoti: non è pertanto possibile prendere precauzioni preliminari al di fuori della formazione preventiva del personale sulle misure più opportune da attuare per fronteggiare l’emergenza quando questa si verifica.
Vi sono, comunque, informazioni che possono aiutarci ad affrontare l’emergenza terremoto, come conoscere quali siano i punti più sicuri degli edifici (muri portanti, travi in cemento armato) e dove si trovino spazi sicuri vicino all’immobile. Inoltre, nell’arredamento è bene evitare di posizionare mobili che, cadendo, potrebbero ostruire l’apertura della porta o l’uscita dall’ambiente.
Un terremoto normalmente si manifesta con violente scosse iniziali, seguite da alcuni momenti di pausa, con successive scosse di intensità assai inferiore a quelle iniziali (scosse di assestamento). Anche queste ultime, comunque, possono essere estremamente pericolose in quanto possono causare il crollo di strutture lesionate dalle scosse iniziali.
In caso di terremoto:
• Alle prime scosse telluriche, anche di lieve intensità, è necessario mantenere la calma.
• Se ci si trova in un ambiente, si raccomanda di allontanarsi da finestre, vetri, specchi o oggetti pesanti che potrebbero cadere e ferire. È bene aprire la porta (la scossa potrebbe infatti incastrare i battenti) e ripararsi sotto i tavoli o le strutture portanti.
• Si raccomanda inoltre di non uscire durante la scossa, non sostate sui balconi, non utilizzare fiamme libere, non utilizzare l'ascensore.
• Terminate le prime scosse portarsi al di fuori dell’edificio in modo ordinato, utilizzando le regolari vie di esodo, escludendo l’uso degli ascensori ed attuando l’evacuazione secondo le procedure già verificate in occasione di simulazioni.
• Per quest’evento, evidentemente, si ritiene che non si debba attendere l’avviso sonoro per attivare l’emergenza. Si consegue un risultato soddisfacente preparando i lavoratori ad acquisire una propria maturità individuale sulla “filosofia della sicurezza e dell’emergenza” con dibattiti edesercitazioni.
• Nel caso che le scosse telluriche dovessero compromettere subito la stabilità delle strutture al punto da non permettere l’esodo delle persone, è preferibile non sostare al centro degli ambienti e rifugiarsi possibilmente vicino alle pareti perimetrali, in aree d’angolo o in un sottoscala in quanto strutture più resistenti. Anche un robusto tavolo può costituire un valido rifugio.
• Prima di abbandonare lo stabile, una volta terminata la scossa tellurica, accertarsi con cautela se le regolari vie di esodo sono sicuramente fruibili (saggiando il pavimento, scale e pianerottoli appoggiandovi prima il piede che non sopporta il peso del corpo e, successivamente, avanzando). In caso contrario
attendere l’arrivo dei soccorsi esterni evitando di provocare sollecitazioni alle strutture che potrebbero creare
ulteriori crolli.
• Spostarsi muovendosi lungo i muri, anche discendendo le scale.
• Se le condizioni ambientali lo consentono, può essere utile scendere le scale all’indietro: ciò consente di saggiare la resistenza del gradino prima di trasferirvi tutto il peso del corpo.
• Controllare attentamente la presenza di crepe sui muri, tenendo presente che le crepe orizzontali sono, in genere, più pericolose di quelle verticali.
• Non usare gli ascensori.
• Non usare fiammiferi o accendini: le scosse potrebbero aver danneggiato le tubazioni del gas.
• Una volta al di fuori dello stabile, allontanarsi da questo e da altri vicini e portarsi in ampi piazzali lontano da
alberi di alto fusto e da linee elettriche aeree e restare in attesa che l’evento venga acessare.
• Se durante una scossa ci si trova all’aperto, è un comportamento sicuro allontanarsi da edifici, cavi elettrici, ponti, dighe, pareti franose. È importante evitate l'uso dell'automobile e non avvicinarsi ad animali visibilmente spaventati, perché potrebbero reagire violentemente.
Si ritiene che, in linea generale, le medesime norme comportamentali siano applicabili in caso di crolli di strutture interne
all’edificio.
FUGA DI GAS/SOSTANZE PERICOLOSE
• In caso di fuga di gas o presenza di odori che lasciano prevedere la significativa presenza in un locale di gas o vapori di sostanze pericolose, non deve essere consentito ad alcuno l’accesso nel locale e deve essere immediatamente contattato, un addetto alla gestione dell’emergenza;
• far evacuare il personale potenzialmente coinvolto da un’eventuale esplosione o potenzialmente esposto alla sostanza pericolosa;
• richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco e, se del caso, delle altre strutture pubbliche di soccorso e pronto intervento;
• se possibile, interrompere l’erogazione del gas/sostanza pericolosa agendo sugli organi di intercettazione installati
all’esterno dei locali interessati dalla fuga;
• se ci si trova nei locali interessati dalla fuga, nell’abbandonare i locali è necessario evitare di accendere o spegnere utilizzatori elettrici, evitando comunque l’uso di fiamme libere e la produzione discintille;
• se ci si trova nel medesimo ambiente in cui si è verificata la fuga di gas/sostanza pericolosa, nell’abbandonare il locale interrompere l’erogazione del gas/sostanza pericolosa e, se possibile, aprire le finestre, avendo cura comunque di chiudere la porta dopo l’allontanamento dal luogo;
• disattivare l’energia elettrica dal quadro di piano e/o generale;
• respirare con calma e se fosse necessario frapporre tra la bocca, il naso e l’ambiente un fazzoletto
preferibilmente umido.
TROMBA D’ARIA
• Alle prime manifestazioni della formazione di una tromba d’aria, cercare di evitare di restare all’aperto.
• Se ci si trova nelle vicinanze di piante ad alto fusto o linee elettriche aeree, allontanarsi da queste.
• Qualora nella zona aperta interessata dalla tromba d’aria dovessero essere presenti dei fossati o buche è opportuno ripararsi in questi; anche il riparo offerto da un solido muro può fornire una valida protezione. Si raccomanda, comunque, di porre attenzione alla caduta di oggetti dall’alto (tegole, vasi, ecc.) ed alla proiezione di materiali solidi (cartelloni pubblicitari, pannellature leggere, ecc.).
• Se nelle vicinanze dovessero essere presenti fabbricati di solida costruzione, ricoverarsi negli stessi e restarvi in
attesa che l’evento sia terminato.
• Trovandosi all’interno di un ambiente chiuso, porsi lontano da finestre, scaffalature o da qualunque altra area dove siano possibili proiezioni di vetri, arredi, ecc.
• Prima di uscire da uno stabile interessato dall’evento, accertarsi che l’ambiente esterno e le vie di esodo siano prive di elementi sospesi o in procinto di cadere.
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ESPLOSIONI / CROLLI / ATTENTATI
In questi casi, ed in altri casi simili in cui l’evento interessi direttamente aree esterne all’edificio aziendale, si prevede la “non evacuazione” dai luoghi di lavoro.
In ogni caso i comportamenti da tenere sono i seguenti:
• non abbandonare il proprio posto di lavoro e non affacciarsi alle finestre per curiosare;
• spostarsi dalle porzioni del locale prospicienti le porte e le finestre esterne, raggruppandosi in zone più sicure quali, ad esempio, in prossimità della parete delimitata da due finestre o della parete del locale opposta a quella esterna;
• mantenere la calma e non condizionare i comportamenti altrui con isterismi e urla;
• rincuorare ed assistere i colleghi in evidente stato di maggior agitazione;
• attendere le ulteriori istruzioni che verranno fornite dagli addetti alla gestione della emergenza.
Considerata la funzione istituzionale della sede e la sua ubicazione non distante da altre sedi istituzionali, si individuano come aree più esposte a tale rischio il piano terra (portineria, ufficio passi) e il piano secondo, nel quale sono ubicati gli uffici delle autorità politiche.
MINACCIA ARMATA E PRESENZA FOLLE
Anche in questo caso, almeno per il personale direttamente esposto alla minaccia, si prevede la “non evacuazione”.
Chi rileva la presenza di un evento criminoso dovrà, sempre che le condizioni di sicurezza della propria incolumità lo consentano:
* telefonare al numero di emergenza indicando le proprie generalità, il luogo in cui si è verificato
l’evento, tutte le informazioni utili a definire al meglio la sua entità;
* rendersi disponibile a fornire ulteriori informazioni alla squadra di emergenza; L’addetto alle comunicazioni esterne e al posto di chiamata (ufficio passi) a seguito della segnalazione di minaccia armata dovrà:
* avvisare le forze dell’ordine;
* avvisare il coordinatore delle emergenze e le squadre di emergenza; il
coordinatore per l’emergenza dovrà:
* seguire l’evolversi dell’evento tenendosi in contatto con le forze dell’ordine;
* fornire tutte le istruzioni alle squadre di emergenza per mantenere in tutte le zone non interessate
direttamente dall’evento, le condizioni di calma;
* richiedere, se necessario, l’intervento del pronto soccorso esterno.
Gli addetti alla squadra di emergenza dovranno:
* attenersi alle disposizioni del CEG per mantenere in tutte le zone dell’edificio le condizioni di calma e sicurezza;
* se la minaccia è all’interno dei luoghi di lavoro, gli addetti alla gestione dell’emergenza valuteranno
l’opportunità di attivare l’evacuazione del personale non direttamente esposto alla minaccia; I lavoratori direttamente minacciati dovranno attenersi ai seguenti principi comportamentali:
* non concentrarsi per non offrire maggiore superficie ad azioni di offesa fisica
* non contrastare con i propri comportamenti le azioni compiute dall’attentatore/folle;
* mantenere la calma ed il controllo delle proprie azioni per offese ricevute e non deridere i comportamenti squilibrati del folle;
* restare ciascuno al proprio posto e con la testa china;
* qualsiasi azione e/o movimento compiuto deve essere eseguito con naturalezza e con calma (nessuna azione che possa apparire furtiva - nessun movimento che possa apparire una fuga o una reazione di difesa);
* se la minaccia è all’esterno dei locali di lavoro, non abbandonare i posti di lavoro e non affacciarsi
alle porte ed alle finestre per curiosare all’esterno;
i lavoratori non direttamente minacciati, ma in zone limitrofe a quella in cui si sta verificando l’evento criminoso dovranno:
* se certi delle azioni attive di contrasto delle forze dell’ordine, porsi sedute o distese a terra e attendere ulteriori istruzioni;
* se possibile chiudere le porte della propria stanza ed attendere la comunicazione di fine emergenza
senza cercare di avvicinarsi in alcun modo al luogo dell’evento e senza farsi prendere dal panico;
* se la minaccia è all’esterno dei locali di lavoro, non abbandonare i posti di lavoro e non affacciarsi alle porte ed alle finestre per curiosare all’esterno;
SCOPPIO DI UN ORDIGNO
Lo scoppio di un ordigno è certamente la situazione più drammatica e di più difficile gestione, perché senza alcuna misura prevedibile né per intensità né per localizzazione né per numero di persone coinvolte. Già dal suo insorgere, infatti, genera il panico tra i presenti, che può contagiare gli stessi incaricati alla gestione delle emergenze e al primo soccorso.
Una volta terminata la fase "acuta" e improvvisa dell'evento, è importante, quindi, cercare di ristabilire la calma. La prima azione da compiere è quella di allertare le forze dell'ordine e i soccorsi esterni eventualmente necessari (Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Pronto Soccorso, etc.) descrivendo l'accaduto e fornendo informazioni sulle varie situazioni rilevate.
Successivamente, il compito principale è quello attribuito agli addetti alla gestione dell'emergenza che, una volta ricevute le opportune disposizioni da parte del Responsabile dell'Emergenza e/o Coordinatore dell'Emergenza, provvederanno all'immediata verifica della praticabilità delle vie di esodo in modo da condurre tutte le persone presenti – con particolare attenzione ai diversamente abili e alle persone in evidente difficoltà – verso i luoghi sicuri individuati all'esterno della struttura, in particolar modo le aree aperte e le strade prospicienti, in attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine. Gli addetti al primo soccorso presteranno, invece, i primi interventi sanitari ad eventuali infortunati in attesa dell'arrivo dei soccorsi esterni.
A cessato pericolo e se la situazione lo consente, prima dell'eventuale rientro nella sede autorizzato innanzitutto dalle forze dell'ordine e, successivamente, dal Responsabile dell'Emergenza, attendere che sia terminata l’ispezione tecnica sullo stato di praticabilità dei luoghi.
In caso di diversa tipologia di attentato o atto terroristico con utilizzo di altri mezzi e modalità di azione (ad esempio utilizzo di armi da fuoco, presa di ostaggi, disattivazione di impianti tecnologici, utilizzo di sostanze chimiche, etc.), verranno seguite le procedure indicate per gli altri scenari emergenziali, fermo restando che chiunque rilevi la presenza dell'evento e sia nelle condizioni di sicurezza per farlo, dovrà allertare le forze dell'ordine e i soccorsi esterni fornendo tutte le informazioni utili possibili e in particolare:
- posizione degli attentatori in azione;
- numero degli attentatori e, se possibile, loro descrizione fisica;
- numero e tipo di armi utilizzate;
- numero degli eventuali ostaggi;
- numero dei potenziali feriti e vittime presenti.
MINACCIA, SEGNALAZIONE E/O SOSPETTO DI ATTACCO ANTROPICO (ES. PRESENZA DI INDIVIDUI E/O OGGETTI SOSPETTI O PERICOLOSI) O DI ALTRE AZIONI POTENZIALMENTE CRIMINOSE O TERRORISTICHE
In caso di minaccia, segnalazione e/o sospetto della presenza di individui pericolosi (armati, malintenzionati, non autorizzati, etc.), oggetti pericolosi (quali bombe e altri ordigni, armi da fuoco, armi chimiche, armi batteriologiche, altri oggetti abbandonati e/o non meglio identificati, etc.) e di altri eventi potenzialmente criminosi o terroristici imminenti, colui che riceve la minaccia o segnalazione (nella maggior parte dei casi, telefonica) o rileva l'evento sospetto avverte subito il Responsabile dell'Emergenza e/o il Coordinatore dell'Emergenza che dovranno immediatamente attivare le autorità competenti (Polizia/Carabinieri) affinché venga valutata l’attendibilità della minaccia. A seguito del loro intervento, sarà la pubblica autorità stessa a stabilire il da farsi a seconda dell'effettiva situazione.
Gli addetti alla sorveglianza e alle emergenze (custodi, addetti alla vigilanza, addetti all'antincendio e alla gestione delle emergenze, etc.) non dovranno, per nessun motivo, intervenire di propria iniziativa ma dovranno attendere disposizioni dalle autorità competenti. Essi si limiteranno a mantenere la calma tranquillizzando le persone presenti e a restare a disposizione in caso di necessità.
In caso di attendibilità della minaccia, dovrà essere impartita l’evacuazione generale secondo le procedure previste: in questa situazione i presenti dovranno sfollare ad una certa distanza di sicurezza che dovrà essere stabilita dagli Enti preposti intervenuti.
Allo scopo di prevenire questo genere di eventi e di tenere alta l'attenzione, è fondamentale istituire il potenziamento della vigilanza e del controllo in merito agli attacchi antropici, concentrandosi soprattutto sulle aree di accesso alla struttura, sulle aree caratterizzate da particolare rischio o accessibili soltanto al personale autorizzato, sulle attività ed eventi "ordinari" e "straordinari" da effettuarsi nella struttura.
I punti chiave di seguito riportati riassumono alcuni comportamenti che potrebbero essere ritenuti sospetti.
1. Pacchi sospetti e ordigni esplosivi improvvisati camuffati
Gli ordigni esplosivi improvvisati sono la principale minaccia terroristica per i luoghi pubblici. Essisono generalmente piccoli e facilmente trasportabili.
• Fare attenzione a borse e pacchi incustoditi.
• Se si vede una persona che abbandona una borsa, non toccarla: allontanarsi e avvisare le autorità.
2. Sorveglianza
Durante la fase di pianificazione, un terrorista spesso sorveglia il possibile bersaglio. Fare attenzione ai seguenti comportamenti sospetti:
• Scattare foto o girare video dei punti di ingresso e uscita.
• Cercare di camuffare le proprie azioni.
• Fare domande inappropriate su orari, edificio o sicurezza.
• Utilizzare binocoli o disegnare schemi.
3. Forniture insolite
• Diffidare di oggetti come fili, batterie, prodotti elettronici alterati, prodotti chimici o varie sostanze non identificabili
• Prestare attenzione alle persone che acquistano grandi quantità di prodotti chimici, fertilizzanti o altri articoli sospetti
4. Abbigliamento fuori stagione o ingombrante
• Osservare quando qualcuno sembra indossare abiti insolitamente spessi o ingombranti; tale abbigliamento potrebbe indicare la presenza di esplosivi o armi nascoste, in modo particolare se l’abbigliamento non è adatto per la stagione.
• Se possibile, frapporre un oggetto solido fisico e/o una certa distanza tra sé stessi e la potenziale minaccia.
5. Ingresso non autorizzato in aree ad accesso limitato
• Persone che si introducono in aree riservate unicamente a dipendenti o che entrano all’interno di edifici chiusi seguendo qualcuno rappresentano una minaccia alla sicurezza.
• Sul luogo di lavoro, non lasciare mai entrare in aree protette persone non in possesso di documento d’identità.
• Se qualcuno accede a un’area vietata, o se non si è sicuri che possa stare in un’area ad accesso limitato, avvertire la sicurezza o le autorità.
6. Veicoli non autorizzati o vuoti
• Segnalare i veicoli apparentemente lasciati vuoti per lunghi periodi o veicoli in sosta in zone vietate. • Segnalare se si
vede qualcuno parcheggiare un veicolo in una zona vietata e poi allontanarsi dal luogo.
INCIDENTI ED INFORTUNI SUL LAVORO
Durante l’ordinaria attività lavorativa ed anche in occasione di un evento sinistroso può accadere che qualcuno possa restare vittima di incidente o subire un malore momentaneo. In attesa di un soccorso qualificato (medico, ambulanza, Pronto Soccorso Ospedaliero) le persone opportunamente addestrate presenti nell’edificio aziendale possono prestare un primo soccorso ed assistenza all’infortunato usando materiali e mezzi disponibili al momento dell’incidente.
Si riportano di seguito alcuni incidenti che più frequentemente si possono verificare all’interno di una unità produttiva
durante la normale attività ed anche in situazioni di emergenza. GENERALITÀ
Se qualcuno subisce un infortunio, si è tenuti a darne avviso al diretto responsabile del primo soccorso sanitario. La persona competente effettuerà una prima medicazione utilizzando i contenuti della “cassetta di pronto intervento”, lasciando ai sanitari qualificati il compito di una più risoluta ed efficacemedicazione.
In caso di folgorazioni: dapprima interrompere la corrente; qualora ciò non sia possibile, distaccare il malcapitato dalla sorgente elettrica utilizzando un corpo non conduttore (legno per esempio). Praticare immediatamente la rianimazione corporea agendo sul torace.
In caso di ferite profonde con emorragia esterna: pulire subito la ferita, tamponare il flusso con bende e ridurre l’afflusso
sanguigno con una contenuta fasciatura della zona ferita.
Per distorsioni, strappi e lussazioni: applicare una fasciatura rigida ma non stringente. Lasciare l’infortunato nella posizione di minor dolore ed attendere l’arrivo del soccorso esterno.
In caso di svenimenti: non tentare di sollevare l’infortunato; è preferibile distenderlo tenendo le gambe sollevate rispetto la posizione della testa. Per svenimenti in posizione seduta piegare la testa fra le ginocchia. Non soffocare l’infortunato con la presenza di più persone e ventilare.
In caso di convulsioni: tenere l’infortunato in posizione orizzontale con la testa girata su un fianco per evitare vomiti e probabili soffocamenti. Chiamare subito un soccorso esterno.
In caso di inalazioni di fumi: senza mettere a repentaglio la propria incolumità, mettere in salvo l’infortunato allontanandolo dall’ambiente contaminato dai fumi (spesso tossici). Se l’infortunato è incosciente ma respira, disporlo in posizione laterale di sicurezza. Se respira con difficoltà o non respira, praticare la respirazione artificiale. Se l’infortunato è lievemente ustionato (1° grado) applicare la pomata disponibile nella cassetta di pronto intervento e coprire la zona con un panno pulito ed umido.
In caso di grandi ustioni (2° e 3° grado): raffreddare le parti con acqua fredda. Non tentare di rimuovere lembi di tessuto bruciati ed attaccati alla pelle. Sfilare delicatamente anelli, braccialetti, cinture, orologi o abiti intorno
alla parte ustionata prima che inizi a gonfiare. Applicare i medicamenti disponibili nella cassetta di pronto soccorso. Evitare di applicare sostanze oleose e grasse, ma ricoverare l’infortunato in Centri specializzati.
In caso di ferimenti alla testa: se l’incidente è accompagnato anche da perdita di conoscenza e/o sbandamenti e sonnolenza si può ipotizzare anche un trauma cranico. In questi casi non cercare di sollevare l’infortunato, né dargli da bere, ma chiamare subito il Soccorso Sanitario Pubblico.
In caso di lesioni da schiacciamento: arrestare ogni eventuale emorragia e trattare tutte le ferite con i medicamenti
disponibili nella cassetta di pronto soccorso. Se l’arto può essere liberato subito rimuovere il peso che lo comprime; qualora l’arto dovesse rimanere schiacciato per più di 30 minuti, attendere il soccorso medico prima di estrarlo o, per estrema
necessità, apporre un laccio tra la parte schiacciata e la radice dell’arto prima della rimozione del peso che comprime. Quando possibile le lesioni da schiacciamento devono essere lasciate scoperte. Se l’infortunato perde conoscenza ma respira, va messo in posizione laterale di sicurezza; se si arresta il battito cardiaco e la respirazione, praticare immediatamente la rianimazione. Riferire sempre al personale del soccorso medico la durata dello schiacciamento.
Si rimanda all’apposita sezione per le specifiche procedure di intervento delle varie figure dell’emergenza.
Trasporto di persona disabile o incapace di mobilità propria di evacuazione: in caso di evacuazione se nell’ambiente da abbandonare è presente una persona disabile o che momentaneamente (per panico, svenimento ecc.) non sia in grado di muoversi si può tentare un trasporto improvvisato con uno o più soccorritori e con diversi metodi:
Trasporto di persona disabile o incapace di mobilità propria di evacuazione
In caso di evacuazione se nell’ambiente da abbandonare è presente una persona disabile o che momentaneamente (per panico, svenimento ecc.) non sia in grado di muoversi si può tentare un trasporto improvvisato con uno o più soccorritori e con diversi metodi:
METODO DELLA STAMPELLA UMANA (figura1)
È utilizzata per reggere un infortunato cosciente capace di camminare se assistito. Questo metodo non può essere usato in caso di impedimenti degli arti superiori dell’infortunato.
Figura 1
METODO DELLA SLITTA (figura2)
Consiste nel trascinare l’infortunato dal suolo senza sollevarlo.
METODO DEL POMPIERE (figura3)
Figura 2
Si ricorre a questo metodo quando il soccorritore vuole mantenersi sempre
disponibile almeno una mano per compiere altre operazioni durante l’evacuazione (esempio: aprire/chiudere una porta, trasportare altri oggetti). Xxxxxxx l’infortunato ad alzarsi. Se è incapace di alzarsi mettersi in piedi davanti alla testa e sollevare
l’infortunato utilizzando le braccia intorno le ascelle di quest’ultimo. Afferrare il
polso dell’infortunato con la mano dello stesso lato e caricare la propria spalla con il corpo dell’infortunato a livello della zona addominale. Mettere l’altro braccio tra o intorno alle gambe del trasportato.
FURTO/RAPINA
L’attuale gestione dell’evento “furto” o “rapina” viene ottemperata secondo le normative vigenti ministeriali, che prevedono di procedere, nel limite del possibile, con l’identificazione del soggetto che ha commesso il reato (furto, rapina, ecc.…) da parte del personale addetto alla vigilanza, e con il successivo avviso alle forze dell’ordine (polizia, carabinieri, ecc.…) per le procedure del caso.
Una volta accertato l’allarme intrusione si provvede a far richiedere l’intervento immediato delle Forze dell’Ordine
(112 - 113) fornendo indirizzo, natura e gravità dell’intervento.
Situazione
Situazione in cui si presenta una intrusione ed attività criminosa, finalizzata al furto / rapina.
Comportamento preventivo del lavoratore
• Mantenere la riservatezza sia sul luogo di lavoro sia fuori dal lavoro riguardo i valori presenti;
• Svolgere con tatto e discrezione una costante sorveglianza e, se si ritiene necessario, controllare l’identità di
persone non riconosciute;
Comportamento del lavoratore che ha scoperto l’evento (furto in corso)
• Non lasciarsi sconcertare dall’apparizione in attesa dell’aggressore, cercando allo stesso tempo di mantenere il più possibile la calma;
• Non prendere iniziative, attendere che l’aggressore manifesti la propria volontà;
• Non opporsi agli ordini, una resistenza maldestra può essere assai pericolosa; non attenersi comunque agli ordini con eccessiva premura e non più del necessario;
• Cercare di mettersi in contatto con l’esterno solo se si è sicuri di non mettere in pericolo se stessi o gli altri;
• Qualora la rapina venga effettuata presentando un foglio con le istruzioni e/o minacce conservare, se possibile, il biglietto stesso;
• Se viene preso qualche ostaggio, fare di tutto per tranquillizzare la vittima e calmare l’aggressore;
• Cercare di imprimersi bene in mente (se gli aggressori sono più di uno concentrare l’attenzione soltanto su di una persona)
- I connotati (altezza, corporatura, colore dei capelli e degli occhi, segni particolari);
- L’abbigliamento;
- L’atteggiamento;
- Il modo di agire e di parlare;
• Osservare se l’arma viene tenuta dall’aggressore con la mano destra o sinistra e gli oggetti toccati a mani nude, per
un’agevole rilevazione delle impronte digitali;
• Non bloccare le uscite o cercare di impedire la fuga; osservare invece se possibile, la direzione presa e il mezzo utilizzato per la fuga e in particolare la targa, la marca, il colore e il tipo.
ATTO VANDALICO
Situazione
Situazione in cui si presenta un atto vandalico interno o esterno.
Comportamento del lavoratore che ha scoperto l’evento (atto vandalico in corso)
• Mantenere la calma;
• Cercare, se possibile e senza alcun rischio, di bloccare tempestivamente l’azione del vandalo;
• Segnalare immediatamente al Centro controllo l’atto in corso.
Comportamento dell’addetto al posto di chiamata (atto vandalico ultimato)
• Comunicare l’accaduto al coordinatore dell’emergenza;
• Fornire via telefono e con immediatezza alla Polizia di Stato o ai Carabinieri tutte le informazioni relative
all’accaduto. In seguito, dare comunicazione dell’accaduto alla Direzione.
INTERRUZIONE ENERGIA ELETTRICA
Situazione
Situazione in cui avviene un blackout elettrico. Il Coordinatore dell’emergenza (CEG) deve accertarsi su quali siano state le cause che lo hanno provocato e quindi procedere verificando se è scattato il salvavita o se il blackout riguarda
l’intero quartiere.
Comportamento dell’addetto al posto di chiamata
• Non farsi prendere dal panico;
• Far intervenire gli addetti alla gestione dell’emergenza;
• Avvisare il Coordinatore dell’emergenza.
Comportamento del Coordinatore dell’emergenza
Se le lampade di emergenza si sono regolarmente accese deve:
• Invitare il personale ed i visitatori a rimanere nella posizione in cui sui trovano senza lasciarsi prendere dal panico;
• Attendere qualche minuto; poi SE NECESSARIO, disporre l’evacuazione ordinata dei visitatori e del personale seguendo le planimetrie di evacuazione.
Se le lampade di emergenza non si sono regolarmente accese deve:
• Invitare il personale ed i visitatori a rimanere nella posizione in cui sui trovano senza lasciarsi prendere dal panico;
• Procurarsi torce elettriche e, SE NECESSARIO, disporre l’evacuazione ordinata dei visitatori e del personale
illuminando le vie di fuga predefinite e seguendo le planimetrie di evacuazione.
Regolamento interno per la sicurezza degli appalti
Ai sensi di quanto stabilito all'art. 26 del D.Lgs 81/2008 Vi ricordiamo che l’esecuzione di lavori o servizi presso l’immobile nonché eventuali lavori da Voi realizzati nell’ambito del nostro ciclo produttivo, dovranno essere svolti sotto la Vostra direzione e sorveglianza. Pertanto, qualsiasi responsabilità per eventuali danni a persone e a cose, sia di nostra proprietà che di terzi, che si possano verificare nell’esecuzione dei lavori stessi, saranno a vostro carico.
Vi chiediamo di adempiere tassativamente alle seguenti richieste:
a) ottemperare agli obblighi specificatamente previsti dalla vigente normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
b) rispettare le normative vigenti in campo ambientale applicabili alla Vostra attività;
c) garantire:
• un contegno corretto del vostro personale sostituendo coloro che non osservano i propri doveri;
• l’esecuzione dei lavori con capitali, macchine e attrezzature di Vostra proprietà e in conformità alle norme di buona
tecnica;
d) assolvere regolarmente le obbligazioni per la previdenza sociale e assicurativa (INAIL, INPS, ecc.);
e) dotare il personale di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (art 26 del D.Lgs 81/2008)
f) rispettare le disposizioni più avanti riportate.
NORME PARTICOLARI: DISCIPLINA INTERNA |
Il Vostro personale è soggetto all’osservanza di tutte le norme e regolamenti interni delle nostre sedi. In particolare: a) L’impiego di attrezzature o di opere provvisionali di proprietà dell’Amministrazione è di norma vietato. Eventuali impieghi, a carattere eccezionale, devono essere di volta in volta preventivamente autorizzati. b) La custodia delle attrezzature e dei materiali necessari per l’esecuzione dei lavori, all’interno della nostra sede, è completamente a cura e rischio dell’Assuntore che dovrà provvedere alle relative incombenze. c) La sosta di autoveicoli o mezzi dell’impresa al di fuori delle aree adibite a parcheggio è consentito solo per il tempo strettamente necessario allo scarico dei materiali e strumenti di lavoro. Vi preghiamo di istruire i conducenti sulle eventuali disposizioni vigenti in materia di circolazione all’interno delle aree di pertinenza dell’Amministrazione e di esigerne la più rigorosa osservanza. d) L’introduzione di materiali e/o attrezzature pericolose (per esempio, bombole di gas infiammabili, sostanze chimiche, ecc.), dovrà essere preventivamente autorizzata. e) L'accesso all’edificio del personale afferente a ditte appaltatrici, subappaltatrici e/o lavoratori autonomi dovrà essere limitato esclusivamente alle zone interessate ai lavori a Voi commissionati. f) L’orario di lavoro dovrà di norma rispettare l’orario concordato con il Referente dell’appalto, anche al fine di eliminare o ridurre i rischi interferenti. g) A lavori ultimati, dovrete lasciare la zona interessata sgombra e libera da macchinari, materiali di risulta e rottami (smaltiti a vostro carico secondo la normativa di legge), fosse o avvallamenti pericolosi, ecc. |
NORME E DISPOSIZIONI RIGUARDANTI LA SICUREZZA SUL LAVORO |
Come stabilito dall'art. 26 del D.Lgs. 81/2008, l’osservanza di tutte le norme in materia di Sicurezza e di Igiene sul lavoro, nonché della prescrizione di tutte le relative misure di tutela e della adozione delle cautele prevenzionistiche necessarie è a Vostro carico per i rischi specifici propri della Vostra Impresa e/o attività. Prima dell’inizio dei lavori, Vi preghiamo di informarci su eventuali rischi derivanti dalla Vostra attività che potrebbero interferire con la nostra normale attività lavorativa. A tale scopo vi chiediamo di consegnare copia della Valutazione dei rischi per l’esecuzione delle attività presso il nostro immobile o del Piano operativo della sicurezza. Oltre alle misure e cautele riportate al precedente punto “Norme particolari: disciplina interna”, Vi invitiamo a rendere noto al vostro personale dipendente e a fargli osservare scrupolosamente anche le seguenti note riportate a titolo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo: Obbligo di esporre il cartellino di riconoscimento Obbligo di attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni segnaletiche ed in specie ai divieti contenuti nei cartelli indicatori e negli avvisi dati con segnali visivi e/o acustici. Divieto di accedere senza precisa autorizzazione a zone diverse da quelle interessate ai lavori. Obbligo di non trattenersi negli ambienti di lavoro al di fuori dell’orario stabilito. Divieto di introdurre sostanze infiammabili o comunque pericolose o nocive. Obbligo di recintare la zona di scavo o le zone sottostanti a lavori che si svolgono in posizionisopraelevate; Divieto di compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non siano di propria competenza e che possono perciò compromettere anche la sicurezza di altre persone; Divieto di compiere lavori usando fiamme libere, di utilizzare mezzi ignifughi o fumare nei luoghi con pericolo di incendio o di scoppio ed in tutti gli altri luoghi ove vige apposito divieto; Obbligo di usare i mezzi protettivi individuali; Obbligo di non usare, sul luogo di lavoro, indumenti o abbigliamento che, in relazione alla natura delle operazioni da svolgere, possono costituire pericolo per chi lo indossa; Divieto di ingombrare passaggi, corridoi e uscite di sicurezza con materiali di qualsiasi natura; Obbligo di impiegare macchine, attrezzi ed utensili rispondenti alle vigenti norme di legge; Divieto di passare sotto carichi sospesi; Obbligo di segnalare immediatamente eventuali deficienze dei dispositivi di sicurezza o l’esistenza di condizioni di pericolo (adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell’ambito delle proprie competenze e possibilità, per l’eliminazione di dette deficienze o pericoli). |
Documento di valutazione dei rischi impresa appaltatrice/piano di emergenza e attestati squadra di emergenza (antincendio e primo soccorso)
Aggiornamenti / integrazione DUVRI /verbale di
coordinamento
VERBALE DI RIUNIONE/SOPRALLUOGO DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
(art. 26 comma 2 lett. a) e b) D.Lgs 81/2008)
In relazione all’incarico che l’impresa appaltatrice
…………………………...........................................................................................
ha ricevuto dall’Università della Calabria presso le aree indicate nel capitolato
il servizio di cui al contratto n. ............................. del si sono riuniti e hanno
effettuato un
sopralluogo congiunto di coordinamento e cooperazione i Signori:
• (per l’Università) .................................................................
.................................................................
.................................................................
• (per la Ditta) .................................................................
.................................................................
...............................................................
PRESSO:
………………………………………………………………………………………………………………….
allo scopo di integrare quanto già definito nel DUVRI precedentemente redatto e di cui l’impresa appaltatrice ha preso visione, per assicurare una piena e reciproca informazione sui rischi e sui pericoli connessi all’attività di cui all’appalto nonché di quelli derivanti dalle altre attività lavorative svolte nell’ambiente di lavoro e sulle reciproche possibili interferenze tra tutte queste attività.
In relazione a quanto sopra premesso si evidenziano i seguenti rischi interferenziali o aggiuntivi, che si aggiungono a quelli già individuati nel DUVRI precedentemente redatto:
· Ulteriori nuovi rischi connessi all’ambiente di lavoro nel suo complesso (a cura del committente):
…………………………………………...……………………………………………………………...
…………………………………………………………………………………………………………..
· Ulteriori nuovi rischi connessi alle lavorazioni da effettuare per il servizio o lavori (a cura
dell’Esecutore):
..…………………………………………………….……………………………………………………
………………………………………………………………………….………………………………..
· Ulteriori nuovi rischi connessi all’uso di attrezzature, macchine ed impianti per il servizio (a cura
dell’Esecutore): ……………………….………………………….…………………………………..
………………………………………………………………………………….………………………..
· Ulteriori nuovi rischi connessi all’uso di particolari sostanze, radiazioni, vibrazioni ecc. per il servizio o lavori (a cura dell’Esecutore): ...……………………………………...……………………………………
………………………………………………………………………………………………………….. In relazione a quanto sopra riportato si
concorda di adottare le seguenti misure di protezione
integrative rispetto a quelle già definite nel DUVRI precedentemente redatto:
..................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................
..................................................................................................................................................................
Per l’Università
.......................................................
Per la Ditta
......................................................