PATTO DI CORRESPONSABILITA’/REGOLAMENTO RELATIVO ALLA CONSUMAZIONE DEL PASTO DOMESTICO
PATTO DI CORRESPONSABILITA’/REGOLAMENTO RELATIVO ALLA CONSUMAZIONE DEL PASTO DOMESTICO
L’Istituzione scolastica, Istituto Comprensivo Baricco, sita a Torino in Xxxxx Xxxxxxxxx 000 (TOIC8CD00E) – in persona del legale rappresentante pro tempore Prof.ssa Xxxxx Xxxxxxxxxx Xxxx, dirigente scolastico dell’istituzione medesima
– C.F. RMOMNT65C48L219M
e
i Sigg.ri , genitori dell’alunno/a
, frequentante la classe sez Scuola primaria plesso
in relazione alla propria istanza di consumazione del pasto domestico da parte del proprio/a figlio/a all’interno dei locali della sala mensa
VISTA | l’istanza dei genitori degli alunni iscritti alle classi di scuola Primaria per anno scolastico 19/20 |
VALUTATE | le osservazioni presentate dagli istanti |
RAVVISATA | l'opportunità e la sussistenza dei presupposti nel caso specifico di applicare le norme in materia di procedimento amministrativo di cui all'art 11 comma 1 della L. 241/90 e s.m.i., con l'obiettivo di regolamentare e definire le modalità di interazione fra l'Amministrazione scolastica e l’assemblea dei genitori quanto alle modalità di gestione del servizio di autorefezione |
VISTA | la comunicazione di avvio del procedimento prot. n. 5574/V6 del 16/09/2019 notificata ai sensi degli artt. 7 seguenti della legge n. 241/1990 e pubblicata sul Sito |
VISTA | la sentenza della Corte di Cassazione, SS.UU., 30/07/2019 n. 20540 nella parte in cui riconosce il diritto all’autorefezione non quale espressione di libertà assoluta bensì quale diritto condizionato e dipendente dalle scelte organizzative rimesse alla singola istituzione scolastica nel bilanciamento con gli interessi pubblici coinvolti |
VISTE | le note dell’USR Piemonte nn. 8292 e 8539 rispettivamente del 31/07/2019 e 7/08/2019, esplicative della sentenza delle Sezioni Unite civili e del procedimento amministrativo da adottare per far fronte alle istanze dei genitori |
VISTA | la nota prot. n. 555/057 del 09/09/2019 dell’Assessore all’Istruzione e all’edilizia scolastica, trasmissione del resoconto dell’incontro della Commissione Salute e Sicurezza della Conferenza Cittadina delle Autonomie scolastiche, avente ad oggetto la collaborazione tra il Comune di Torino e le Autonomie Scolastiche Cittadine sulla gestione dei pasti a scuola |
CONSIDERATO | altresì che l’introduzione del pasto domestico deve avvenire senza oneri aggiuntivi di spesa o aggravio di risorse umane per le scuole e la pubblica amministrazione |
CONSIDERATA | la fase istruttoria, che si è articolata in incontri plenari con le famiglie degli alunni interessati alla consumazione del pasto domestico, in sedute degli Organi Collegiali della Scuola, in incontri con le Amministrazioni interessate e con il Dirigente dell’Ufficio scolastico, in una attenta raccolta di tutti gli elementi economici e legislativi utili per definire gli aspetti organizzativi, nonchè nell’approfondita ed attenta valutazione delle diverse controdeduzioni inoltrate alla Dirigenza |
RITENUTO | a garanzia dell’imparzialità e del buon andamento dell’azione amministrativa che il presente accordo attui il contemperamento delle contrapposte esigenze: quelle dei privati, connesse alla scelta di far consumare ai propri figli il pasto domestico nei locali scolastici, con quelle a rilevanza pubblica, connesse alla sostenibilità (logistica, finanziaria e di risorse umane) della relativa organizzazione |
TENUTO | del proficuo e consolidato rapporto di collaborazione e di fiducia tra istituzione scolastica e famiglie, |
CONTO | delle quali si è sempre garantito il rispetto delle scelte educative, e della necessità di definire e condividere con loro le linee di gestione relative alla consumazione del pasto domestico all’interno del refettorio scolastico |
VISTA | la necessità di non variare ogni anno i numeri degli iscritti al “pasto domestico” per consentire l’organizzazione all’interno dei parametri indicati dalla SCIA rilasciata dal Comune alla scuola e afferente gli spazi occupati dai tavoli utili per la consumazione del pasto domestico |
VISTI | i principali regolamenti comunitari e la normativa nazionale in materia: - REGOLAMENTO (UE) N. 1169/2011 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 ottobre 2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori; - Ministero della Salute, Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti, Direzione Generale della Sicurezza degli Alimenti e della Nutrizione, Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica; - Linee guida per la refezione scolastica emanate dalla Regione Piemonte; - D. Lgs 193/07: Igiene dei prodotti alimentari, normativa HACCP; - MIUR Linee guida per l’educazione alimentare 2015. |
VISTA | la delibera n. 113 del Consiglio di Circolo del 25 ottobre 2019 con cui è stato approvato il presente Regolamento/patto di corresponsabilità relativo alla consumazione del pasto domestico nei locali della sala mensa, quale accordo integrativo del provvedimento di accoglimento |
RITENUTO | pertanto, di dover procedere all'adozione di un accordo procedimentale al fine di definire l'assetto degli interessi di cui in premessa |
RICHIAMATO | l’art. 11, l. 241/1990 “Accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento” |
VISTA | la sentenza del TAR Piemonte Nota 00066/2020 del 20 febbraio 2020, che recita “le soluzioni organizzative adottate appaiono operare un corretto ed equilibrato bilanciamento dei contrapposti interessi” e che conferma la validità dell’organizzazione posta in essere dalla scuola Baricco |
VISTA | la delibera n. 29 del 9 luglio 2020 del Consiglio di Circolo che conferma le modalità organizzative adottate per l’a.s. 2019/2020 |
VISTA | la richiesta della famiglia per il/la proprio/a figlio/a inoltrata entro i termini previsti |
per le motivazioni in premessa, parte integrante e sostanziale del presente atto,
STIPULANO
IL SEGUENTE PATTO DI CORRESPONSABILITÀ RELATIVO AL CONSUMO DEL PASTO DOMESTICO
con il quale l’Istituzione Scolastica Autonoma e le famiglie, nel rispetto dei reciproci diritti e doveri e per la parte di propria competenza, si impegnano a collaborare alla realizzazione del Piano triennale dell’Offerta Formativa, relativamente alla fruizione del pasto domestico nei locali scolastici senza oneri per le famiglie.
Il presente Patto di corresponsabilità disciplina l’organizzazione ed il funzionamento del servizio di refezione scolastica con il pasto di preparazione domestica consumato nel refettorio della scuola ed ha lo scopo di far condividere regole tra la famiglia e la scuola al fine di facilitare una costruttiva prosecuzione del progetto di educazione alimentare nell'ambito della refezione scolastica. E’ inoltre finalizzato a determinare comportamenti omogenei all’interno dell’Istituzione Scolastica che tengano conto delle norme vigenti in ordine all’alimentazione in luoghi collettivi e normare una situazione determinata da esigenze e richiesta di parte delle famiglie.
Come tutte le attività svolte a scuola, il momento dedicato al pasto, sia esso mensa scolastica o refezione individuale, è da considerarsi a pieno titolo momento formativo e di socializzazione, che rientra nel tempo scuola in quanto parte dell’offerta formativa, che consiste nel consumo del pasto insieme, sotto la vigilanza dei docenti. Durante il tempo
mensa gli alunni possono costruire positive relazioni con compagni e insegnanti, applicare le norme di educazione alimentare apprese a scuola e in altri contesti, imparando a prendersi cura responsabilmente della propria salute e dell’ambiente scolastico. Il momento del pasto fa parte a pieno titolo dell’orario scolastico e costituisce un’opportunità importante di condivisione, socializzazione e confronto tra i bambini e ragazzi anche nel rispetto delle differenze.
La refezione scolastica con pasto domestico rappresenta, all’interno del tempo scuola con mensa, un tempo scuola che ha la stessa valenza educativa e socializzante e tiene in considerazione le esigenze individuali di carattere economico, culturale, religioso e sanitario. Tale scelta però tiene in considerazione anche le esigenze comuni di un equilibrato apporto calorico e nutrizionale e la responsabilità genitoriale che comporta tale scelta in merito agli impegni che le famiglie si assumono, declinati nei punti sottoscritti nel patto.
Se infatti i pasti forniti dalle Ditte gestrici della refezione scolastica sono attentamente controllati per garantire sia la sicurezza igienica (in tutte le fasi, dalla produzione al trasporto fino alla consumazione) sia il corretto equilibrio nutrizionale, nel caso invece di consumo di pasti preparati a casa sia la preparazione che il trasporto e la conservabilità dei cibi, come anche il loro apporto nutrizionale, risultano rientrare nelle competenze e responsabilità che si assumono i genitori. A questo proposito, si precisa che, nell’interesse primario della salute dei bambini, è essenziale che vengano assicurate idonee condizioni igieniche degli alimenti consumati ed il giusto apporto di sostanze nutrienti e caloriche e che le famiglie assumano piena coscienza e responsabilità di questi due fattori.
Fatte queste premesse, è istituita nella pausa pranzo la possibilità di fruire del servizio di refezione con pasto portato da casa. Tale servizio si configura come risposta a richieste pervenute da parte di genitori. La scelta di consumare il pasto domestico comporta inevitabilmente per il richiedente la cancellazione dal servizio comunale della mensa, che viene effettuato dalla famiglia secondo le modalità previste. La refezione con pasto portato da casa è da considerarsi alternativa al servizio di refezione con pasto servito dalla ditta di ristorazione. Qualora decida di ritornare al pasto fornito dal servizio del Comune, potrà farlo.
Vista l'impossibilità pratica, al momento, di garantire le stesse condizioni igienico-sanitarie che la refezione comunale è tenuta ad assicurare e, di conseguenza, l'eliminazione dei rischi connessi, la scuola declina ogni responsabilità in ordine alla conservazione e alla qualità dei cibi forniti dalle famiglie.
Pertanto i genitori si impegnano a rispettare i seguenti principi
1. Il pasto fornito dalla famiglia deve essere portato al momento dell’ingresso a scuola in uno zainetto separato
da quello dei libri.
2. I genitori sono tenuti a provvedere a un adeguato e opportuno confezionamento del pasto affinché siano evitate fuoriuscite del cibo dai contenitori.
3. Nello zainetto devono essere collocati pane, frutta e acqua, tovaglietta, tovagliolo, bicchiere e posate in un apposito astuccio portaposate e il contenitore con il cibo. Per motivi di sicurezza non sono ammessi coltelli di alcun tipo, scatolame in latta, contenitori di vetro né apparecchiature personali per raffreddamento/riscaldamento del pasto.
4. È opportuno e consigliabile variare la tipologia di alimenti nell’arco della settimana (pasta, riso, orzo e altri cereali, carne, pesce, uova, formaggi, legumi, verdure: piselli, fagiolini, carote, patate, insalate e verdure a foglia) prevedendo giornalmente almeno una porzione di frutta e/o verdura, una porzione di farinacei, una porzione di proteine; i condimenti (olio, aceto, limone, sale) sono a carico dei genitori. Si suggerisce di consultare il proprio pediatra per indicazioni più dettagliate e specifiche per ogni singolo bambino per gli apporti nutrizionali; in ogni caso il genitore deve dotare il proprio figlio di un pasto appropriato ed
equilibrato dal punto di vista nutrizionale.
5. Da bere si può portare solo l’acqua in borraccia.
6. Il cibo fornito da casa non può essere refrigerato né riscaldato a scuola in alcun modo: la scuola non dispone infatti di mezzi idonei a garantire la corretta conservazione dei cibi in termini igienico-sanitari e pertanto non si assume la responsabilità della stessa. La famiglia provvede pertanto a garantire la conservazione idonea del freddo o del caldo a seconda degli alimenti forniti al bambino.
7. Ai bambini non è consentito lo scambio e l’assaggio dei cibi degli altri bambini. Le famiglie si impegnano ad istruire correttamente i propri figli relativamente all’importanza di tale aspetto al fine di garantire e tutelare la salute dei bambini, nel caso di possibili allergie o intolleranze alimentari presenti o potenziali. È importantissimo che tutta la collettività scolastica cooperi nel sensibilizzare i bambini sull'importanza di non scambiarsi cibo e bevande per evitare che un alimento di per sé sano e preparato con cura e attenzione possa costituire fonte di pericolo per altre persone. Gli insegnanti, per quanto vigili e attente, non potranno garantire che i bambini non si scambino il cibo: è pertanto importante che i bambini vengano responsabilizzati rispetto a tale aspetto.
8. Le famiglie segnalano alla scuola la presenza di eventuali bambini allergici.
9. Gli insegnanti vigilano con attenzione che non avvengano scambi di cibo, tuttavia i genitori sono consapevoli del rischio connesso alla scelta effettuata, soprattutto in caso di presenza di allergie diagnosticate o sospette o dal consumo di cibi non perfettamente conservati.
10. Per ragioni organizzative, non è possibile far recapitare i pasti ai bambini durante le lezioni.
11. Per quanto riguarda le attività extracurricolari che prevedano il consumo del pasto domestico a scuola si chiede di rispettare le norme igieniche sopra descritte.
Gli alunni si impegnano a
1. Consumare il proprio pasto avendo cura di non sprecarlo e di non scambiarlo con i compagni.
2. Apparecchiare e sparecchiare la propria porzione di tavolo.
3. Attenersi alle regole di comportamento adottate all’interno dei locali scolastici.
La scuola si impegna a
1. Garantire la sostenibilità e l’organizzazione della fruizione del pasto domestico secondo quanto deliberato dal
Consiglio di circolo e definito dal presente Patto di corresponsabilità dedicato.
2. Fornire attenta vigilanza e assistenza educativa da parte di tutti i docenti presenti durante il consumo del pasto domestico.
3. Assicurare il valore educativo del tempo mensa, segmento del processo educativo unitario del tempo pieno e del tempo prolungato.
4. Assicurare la pulizia degli spazi dedicati al pasto domestico.
5. Vigilare sulla corretta applicazione delle regole condivise intervenendo con le famiglie che vengono meno rispetto al Patto sottoscritto.
Viene costituita una commissione apposita formata da genitori di bambini che fruiscono del pasto domestico a supporto del punto 3 che riguarda le responsabilità della scuola.
Qualora venissero meno i principi condivisi, la scuola si riserva di sospendere la fruizione del pasto domestico per gli
studenti le cui famiglie non firmino il presente Patto (è richiesta la forma scritta dell’accordo a pena di nullità, Legge
n. 241/1990, art. 11, comma 2) o non si attengano a quanto deliberato.
Le controversia in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo (art. 133, c.p.a.)
Per tutto quanto espressamente non previsto si rinvia al contenuto dell’art. 11, legge n. 241/1990 e, in quanto
compatibili, ai principi civilistici in materia di obbligazioni e contratti.
Torino,
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Xxxxx Xxxxxxxxxx Xxxx
I genitori