CAPITOLATO PER LA FORNITURA DI UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO PERCOLATO AD OSMOSI INVERSA CON MEMBRANE PIANE - DA 180 MC/GG- DISCARICA DI CA’ LUCIO – URBINO (PU)
Discarica per rifiuti non pericolosi “Ca’ Lucio di Urbino (PU) ”
CAPITOLATO PER LA FORNITURA DI UN IMPIANTO DI TRATTAMENTO PERCOLATO AD OSMOSI INVERSA CON MEMBRANE PIANE - DA 180 MC/GG- DISCARICA DI CA’ LUCIO – URBINO (PU)
CIG [53645495E0]
SOMMARIO
Art.1: | OGGETTO DELL’INCARICO | 3 |
Art.2: | DESCRIZIONE SOMMARIA DELLA DISCARICA E GESTIONE DEL PERCOLATO | 3 |
Art.3: | CARATTERISTICHE QUALI-QUANTITATIVE DEL PERCOLATO DA TRATTARE | 5 |
Art.4: | LUOGHI DI ESECUZIONE | 6 |
Art.5: | DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO – COLLAUDO DEFINITIVO | 7 |
Art.6: | TEMPI DI AVVIAMENTO DELL’IMPIANTO | 12 |
Art.7: | ONERI A CARICO DELLA DITTA AGGIUDICATARIA | 12 |
Art.8: | IMPORTO E PAGAMENTI | 15 |
Art.9: | OBBLIGHI A CARICO DELLA DITTA AGGIUDICATARIA | 16 |
Art.10: | DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA E AMBIENTE | 16 |
Art.11: | PENALI | 18 |
Art.12: | RECESSO E RISOLUZIONE | 18 |
Art.13: | TRATTAMENTO DATI | 19 |
Art.14: | RINVIO | 20 |
Art.15: | CONTRATTO | 20 |
Art.16: | CONTROVERSIE | 20 |
Art.1: OGGETTO DELL’INCARICO
L’appalto ha per oggetto la fornitura di n.1 impianto per il trattamento del percolato tramite la tecnologia dell’osmosi inversa a membrane piane, prodotto dalla discarica per rifiuti non pericolosi di Ca’ Lucio, con capacità di trattamento minima pari a 180 m3/giorno, da installare in sito.
E’ inoltre richiesto alla Ditta Aggiudicataria di effettuare la conduzione diretta, con proprio personale, per i primi n.12 mesi di avvio dell’impianto finalizzato al collaudo definitivo ed alla formazione del personale della Stazione appaltante, comprensivo di tutti i costi relativi ad operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, quali ad esempio la sostituzione di membrane, pompe o altre parti usurate, in affiancamento al personale del gruppo Marche Multiservizi S.p.a.; trascorsi i n.12 mesi di avviamento la conduzione giornaliera sarà effettuata direttamente dal personale del gruppo Marche Multiservizi S.p.a. con una supervisione periodica da parte dell’Impresa.
La discarica di Ca’ Lucio è ubicata in via Ca’ Gasperino n.13 nel Comune di Urbino (PU) (nel seguito anche denominata semplicemente DISCARICA). La discarica è gestita dall’Azienda Marche Multiservizi Spa (nel seguito anche denominata semplicemente STAZIONE APPALTANTE), con sede legale in Via dei Canonici n.144 – 00000 Xxxxxx (XX) - tel.0721/6991 - Fax0721/699300
e-mail: xxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx .
La Ditta Aggiudicataria si impegnerà a consegnare l’impianto completo in ogni parte, accessori inclusi, funzionanti in condizione di normale esercizio, ivi compresi tutti gli oneri e obblighi derivanti dal contratto di appalto e dalle leggi vigenti.
In forza del contratto di appalto, la Ditta Aggiudicataria provvederà a fornire ed installare l’impianto avente le caratteristiche tecniche previste e di seguito riportate.
La Ditta Aggiudicataria dichiara sin d’ora di essere a perfetta conoscenza delle prescrizioni tecniche previste dal presente capitolato, e di accettare integralmente quanto ivi previsto.
Inoltre durante l’esecuzione del contratto di fornitura la Ditta Aggiudicataria non potrà eccepire né fare oggetto di riserve fatti, circostanze e/o condizioni che dipendano direttamente o indirettamente dalla mancata conoscenza di quanto previsto dal presente capitolato.
Ogni modifica e/o variazione al presente capitolato dovrà essere pattuita tra le parti e accettata per iscritto.
Art.2: DESCRIZIONE SOMMARIA DELLA DISCARICA E GESTIONE DEL PERCOLATO
La discarica di Cà Xxxxx, in base al D. Lgs 36/2003, è classificata come “Discarica per rifiuti non pericolosi”. L’impianto è autorizzato tramite la procedura AIA (Autorizzazione integrata ambientale) in conformità al requisiti di cui al D.lgs. 152/06 smi parte II titolo III bis dovendo sottostare alla normativa IPPC (“Integrated Pollution Prevention and Control” ossia “prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento”). In particolare rientra fra le attività elencate nell’allegato VIII, Punto 5.4 “discariche con una capacità totale di oltre 25.000 ton…“.
L’impianto comprende anche altre attività che vengono inglobate, come previsto dalla norma stessa, nella struttura sottoposta alla normativa IPPC, e cioè:
• Impianto di compostaggio;
• Impianto di trattamento del percolato ad osmosi;
• Impianto di cogenerazione del biogas;
• Strutture amministrative e periferiche (uffici pesa, accettazione rifiuti, vasche raccolta percolato ed eluato, ecc..).
In particolare la discarica è stata soggetta a procedura coordinata V.I.A.-A.I.A. con giudizio positivo tramite la deliberazione regionale n. 182/2013, Oggetto: Procedimento coordinato di V.I.A. - A.I.A. - ditta
Marche Multiservizi S.p.A. - Progetto: "Ampliamento dell'impianto di discarica per rifiuti non pericolosi di Ca' Lucio per la ricomposizione morfologica e il ripristino ambientale del sito" in località Ca' Lucio, Comune di Urbino. Giudizio positivo di compatibilità Ambientale ai sensi dell'art.16 del d.lgs. N. 152/06 e rilascio di Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi degli artt. 29-nonies e 213 del d.lgs. N. 152/06.
La discarica è stata attivata nel 1990 ed è costituita da una parte (denominata ritombata) caratterizzata da 4 vasche di coltivazione, per una capienza complessiva di 180.000 m3, esaurita nell’anno 2000, e da una vasca ancora in coltivazione da 300.000 m3.
E’ stata autorizzata una nuova vasca di coltivazione sopra il corpo rifiuti attuale di 680.000 mc.
I rifiuti mediamente smaltiti in discarica ogni anno ammontavano a circa 30.000 ton, sono progressivamente aumentati e nell’anno 2012 sono state raggiunte 40.000 ton (per la precisione 28.700,01 RSU, 5.974,09 RSA e 5.262,09 come scarto dall’impianto di compostaggio); questo è l’ordine di grandezza delle quantità che si stima saranno smaltite in futuro.
La maggior parte dei rifiuti è rappresentata dalla categoria con codici 20 (rifiuti solidi urbani), in percentuale variabile dall’80% al 90%.
La rimanente quota è rappresentata da rifiuti speciali non pericolosi, fra i quali dominano il fango da depurazione urbana proveniente dai depuratori locali e lo scarto dall’adiacente impianto di compostaggio. Fra i rimanenti codici conferiti, la maggior parte rientra nella categoria 15 – imballaggi- o nella categoria 17- costruzione e demolizione.
Il dettaglio dei quantitativi di rifiuti smaltiti in discarica negli ultimi anni è il seguente:
Anno | Ton |
2004 | 19.739 |
2005 | 20.273 |
2006 | 27.724 |
2007 | 26.024 |
2008 | 26.585 |
2009 | 37.099 |
2010 | 31.924 |
2011 | 41.258 |
2012 | 39.936 |
La gestione del percolato è distinta per i diversi ambiti di coltivazione (vasca ritombata - percolato denominato PR – vasca attualmente in coltivazione - percolato denominato PN), con possibilità di avviare entrambi i percolati ad un’unica vasca interrata di stoccaggio a valle.
La produzione della vasca in coltivazione costituisce circa il 90% della produzione totale.
Nel sito sono complessivamente presenti i seguenti serbatoi:
- N. 1 vasca interrata con capienza 300 m3 a valle della discarica;
- N. 2 vasche prefabbricate da 30 m3 l’una, poste a monte della discarica per il rilancio del percolato in discarica;
- N. 6 vasche prefabbricate da 35 m3 l’una, poste a fianco della discarica in coltivazione, per il carico del percolato sulle autobotti.
E’ in fase finale di realizzazione una vasca di accumulo e di sedimentazione, con una capienza da 1.600 mc nel piazzale dove posizionare il nuovo impianto osmosi.
Attualmente è anche in funzione un impianto di trattamento ad osmosi inversa da 60 mc giorno.
Al fine di limitare in futuro l’ingresso di acque meteoriche nel corpo discarica si sta procedendo alla copertura con teli delle superfici di discarica non oggetto di coltivazione, si è intercettata l’acqua delle grondaie dei capannoni e si stanno per realizzare vasche di prima pioggia nei piazzali di ricezione rifiuto.
Art.3: CARATTERISTICHE QUALI-QUANTITATIVE DEL PERCOLATO DA TRATTARE
Si riporta di seguito la tabella, con i quantitativi di percolato (CER 190703) smaltito o trattato, negli ultimi anni dalla discarica di Ca’ Lucio, come valore complessivo dei due percolati PR e PN prodotto dai due ambiti di coltivazione, rispettivamente ritombato e in coltivazione.
ANNO | Ton smaltite | Ton trattate | Ton totale |
2009 | 11.130 | 11.130 | |
2010 | 17.867 | 17.867 | |
2011 | 17.103 | 17.103 | |
2012 | 16.445 | 9.458 | 25.903 |
2013 primi sei mesi | 25.605 | 5.569 | 31.174 |
La quantità giornaliera di percolato (comprensivo di acque contaminate e sottotelo) dipende pesantemente dalle precipitazioni meteoriche.
Le condizioni meteoclimatiche sono tali per cui periodi particolarmente piovosi possono avere una durata relativamente lunga (si pensi che i primi tre mesi dell’anno 2013 hanno registrato precipitazioni mensili di oltre 100 mm con una produzione giornaliera media di 240 mc/gg), e con il nuovo impianto osmosi si vuole gestire anche questi periodi senza dover ricorrere a smaltimenti esterni, o limitarli alle eccedenze. Si cercherà di sfruttare l’effetto “polmone” della vasca da 1.600 mc e la capacità di accumulo della discarica attuale, per permettere agli impianti di continuare il trattamento anche a termine degli eventi meteorici.
Nella seguente tabella, viene riportata la stima dei mc mensili da trattare come riferimento: si evince che durante il periodo estivo potrebbero anche non essere sfruttati pienamente i due impianti con necessità di fermi prolungati, mentre nei mesi piovosi o caratterizzati da neve sarà necessario il loro pieno utilizzo.
mese | mc tot da trattare |
gen-12 | 1.441 |
feb-12 | 14.829 |
mar-12 | 1.356 |
apr-12 | 6.254 |
mag-12 | 3.093 |
giu-12 | 648 |
lug-12 | 593 |
ago-12 | 886 |
set-12 | 5.351 |
ott-12 | 3.572 |
nov-12 | 1.542 |
dic-12 | 3.457 |
gen-13 | 4.517 |
feb-13 | 6.144 |
mar-13 | 8.652 |
apr-13 | 2.572 |
mag-13 | 1.771 |
giu-13 | 2.898 |
Totale | 69.576 |
Sono allegate al presente Capitolato Speciale le analisi del percolato prodotto (CER 190703 – percolato di discarica di verso da quello di cui alla voce 190702) dalla discarica di Cà Xxxxx del lotto ritombato, PR, e del lotto in coltivazione, PN, relative agli anni 2010, 2011, 2012, 2013.
Le caratteristiche qualitative del percolato, le fluttuazioni delle concentrazioni degli inquinanti normalmente presenti, derivanti dalla natura dei rifiuti conferiti, dalle modalità di realizzazione e gestione della discarica, dall’evoluzione nel tempo dei processi biologici che avvengono in discarica, implicano la necessità di utilizzare tecnologie in grado di:
- Trattare sia composti ad elevata biodegradabilità che sostanze bioresistenti ed essere in grado di separare la componente salina;
- Ridurre la produzione di residuo concentrato.
Si riporta nella seguente tabella la composizione di base del refluo, essa tiene conto dei certificati analitici sui percolati da trattare. In via cautelativa i valori sono stati definiti anche considerando studi su discariche analoghe, con settori in coltivazione ed altri esauriti, che hanno smaltito sia rifiuti urbani che del settore produttivo.
Descrizione | Unità Misura | Minimo | Massimo |
pH | unità pH | 5,5 | 10 |
BOD5 | mg/L di O2 | 200 | 10000 |
COD | mg/L di O2 | 1000 | 20000 |
Ammoniaca (ione ammonio) | mg/L | 300 | 5000 |
Conducibilità elettrica a 20 °C | µS/cm | 3500 | 30000 |
Azoto nitrico (come N) | mg/L | <0,2 | <0,2 |
Azoto nitroso (come N) | mg/L | <0,02 | 0,4 |
Cloruri (ione cloruro) | mg/L | 200 | 6000 |
Solfati (ione solfato) | mg/L | 6 | 400 |
Fosforo totale (come P) | mg/L | 1 | 100 |
Bicarbonati (ione bicarbonato) | mg/L | 2000 | 15000 |
Fenoli totali (C6H5OH) | mg/L | 1 | 50 |
METALLI | |||
Alluminio | mg/L | 0,2 | 3 |
Arsenico | mg/L | 0,02 | 0,1 |
Boro | mg/L | 1 | 8 |
Cadmio | mg/L | <0,02 | <0,02 |
Cromo esavalente | mg/L | 0,1 | 40 |
Ferro | mg/L | 2 | 150 |
Manganese | mg/L | 0,1 | 50 |
Mercurio | mg/L | 0,001 | 0,005 |
Nichel | mg/L | 0,1 | 1 |
Piombo | mg/L | <0,2 | <0,2 |
Rame | mg/L | 0,1 | 0,6 |
Zinco | mg/L | 0,5 | 4 |
Calcio | mg/L | 50 | 1000 |
Oli minerali e grassi | mg/L | 1 | 40 |
Solidi Sospesi | mg/L | 100 | 1500 |
Tensioattivi | mg/L | 1 | 50 |
Fenoli | mg/L | 1 | 50 |
Art.4: LUOGHI DI ESECUZIONE
L’impianto di trattamento percolato va installato in sito, all’interno dell’area perimetrata della discarica per rifiuti non pericolosi di Ca’ Lucio, ubicata in via Ca’ Gasperino – Loc. Ca’ Lucio di Urbino.
La zona che indicativamente potrebbe essere utilizzata per la localizzazione dell’impianto è quella a valle della discarica, a fianco della vasca di stoccaggio da 1.600 m3 in fase di realizzazione.
L’impresa Aggiudicataria nel predisporre il progetto preliminare, definitivo ed esecutivo dovrà individuare l’area in cui ubicare l’impianto tenendo conto che il suo posizionamento non dovrà interferire con la circolazione dei mezzi impiegati nella gestione della discarica e dell’impianto di compostaggio, e dovrà avere una dislocazione ottimale anche in relazione al punto di scarico del permeato nei Fossi sottostanti, nonché dei pozzi di ricircolo del concentrato nella discarica.
L’ubicazione è comunque preventivamente avvallata dall’Azienda Marche Multiservizi Spa e sarà con essa concordata.
Art.5: DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO – COLLAUDO DEFINITIVO
L’ impianto di trattamento percolato da fornire ed installare in sito dovrà essere nuovo in ogni sua parte e componente.
La tecnologia scelta è quella dell’osmosi inversa con membrane di tipo piano, che permetta la separazione dei contaminanti dal fluido e la formazione di due effluenti: il permeato ed il concentrato. La separazione è un processo fisico e quindi i componenti che devono essere separati non subiscono modifiche termiche, né chimiche, né biologiche.
L’impianto richiesto ha requisiti di semplicità ed economicità.
I problemi nell’applicazione delle membrane al trattamento del percolato sono legati soprattutto al cosiddetto Fouling e quindi alla durata delle membrane.
Per Fouling si intende lo “sporcamento delle membrane”, dovuto a sostanze in sospensione, a microorganismi, a sostanze oleose e grasse, nonché alla precipitazione di sali per eccessiva concentrazione; il Fouling si presenta facilmente con le membrane tradizionali, di tipo a spirale avvolta, che inoltre per la loro conformazione non permettono un’adeguata pulizia con le tecniche di lavaggio abituali e che necessitano quindi di essere sostituite abbastanza frequentemente.
Nel caso del trattamento del percolato è quindi preferibile ricorrere all’uso di membrane di tipo piano, facilmente lavabili, disposte su diversi livelli, separate da dischi e facilmente sostituibili in caso di danneggiamento; per questo motivo viene richiesta questa tipologia di membrane, che presenta un’elevata efficienza, grazie all’elevata superficie di scambio complessiva delle membrane, oltre ad una praticità ed economicità di gestione dovuta alla semplicità dei sistemi di pulizia e di sostituzione.
L’impianto di trattamento deve essere in grado di trattare almeno 180 m3/giorno effettivi di percolato proveniente dalla discarica di Cà Lucio.
Per l’impianto la percentuale media di concentrato prodotto dovrà essere inferiore o uguale al 35% del percolato in ingresso. Tale valore dovrà essere garantito su base annua. In caso di superamento del valore percentuale saranno applicate le penali di cui all’Art. 11. Nel caso si riscontrassero valori del concentrato superiori al 40% la Stazione Appaltante si riserva la possibilità di recesso del contratto in essere.
E’ richiesta l’installazione di un numero di misuratori di portata tali da averne:
- N.1 nelle correnti di ingresso di ogni impianto, nel caso in cui la scelta dovesse ricadere in un sistema plurifrazionato, in maniera tale da misurare l’effettiva portata di percolato prelevata dalla vasca di stoccaggio, senza conteggiare eventuali ricircoli interni dell’impianto;
- N.1 per ogni corrente di permeato in uscita;
- N.1 per ogni corrente di concentrato in uscita.
La corrente di permeato in uscita dagli impianti dovrà garantire almeno il rispetto dei limiti fissati dalla Tabella 4 dell’Allegato 5 alla Parte III del D.Lgs 152/2006 per lo scarico in acque superficiali (vedi tabella sottostante) e quanto richiesto dagli organi autorizzativi; in particolare per l’ammoniaca è richiesto un valore massimo di 1 mg/mc.
unità di misura | (il valore della concentrazione deve essere minore o uguale a quello indicato) | ||
1 | pH | 6 – 8 | |
2 | SAR | 10 | |
3 | Materiali grossolani | - | assenti |
4 | Solidi sospesi totali | mg/L | 25 |
5 | BOD5 | mg O2/L | 20 |
6 | COD | mg O2/L | 100 |
7 | Azoto totale | mg N /L | 15 |
8 | Fosforo totale | mg P /L | 2 |
9 | Tensioattivi totali | mg/L | 0,5 |
10 | Alluminio | mg/L | 1 |
11 | Berillio | mg/L | 0,1 |
12 | Arsenico | mg/L | 0,05 |
13 | Bario | mg/L | 10 |
14 | Boro | mg/L | 0,5 |
15 | Cromo totale | mg/L | 1 |
16 | Ferro | mg/L | 2 |
17 | Manganese | mg/L | 0,2 |
18 | Nichel | mg/L | 0,2 |
19 | Piombo | mg/L | 0,1 |
20 | Rame | mg/L | 0,1 |
21 | Selenio | mg/L | 0,002 |
22 | Stagno | mg/L | 3 |
23 | Vanadio | mg/L | 0,1 |
24 | Zinco | mg/L | 0,5 |
25 | Solfuri | mg H2S/L | 0,5 |
26 | Solfiti | mg SO3/L | 0,5 |
27 | Solfati | mgSO4/L | 500 |
28 | Cloro attivo | mg/L | 0,2 |
29 | Cloruri | mg Cl/L | 200 |
30 | Fluoruri | mg F/L | 1 |
31 | Fenoli totali | mg/L | 0,1 |
32 | Aldeidi totali | mg/L | 0,5 |
33 | Solventi organici aromatici totali | mg/L | 0,01 |
34 | Solventi organici azotati totali (1) | mg/L | 0,01 |
35 | Saggio di tossicità su”Daphnia magna”(vedi nota 8 di tabella 3) | LC50 24h | il campione non è accettabile quando dopo 24 ore il numero degli organismi immobili è uguale o maggiore del 50% del totale |
36 | Escherichia coli | UFC/100 mL |
Nel caso si riscontrassero valori del permeato in uscita superiori ai limiti normativi sopra indicati, oltre alla possibilità di rescissione del contratto in essere, la STAZIONE APPALTANTE si riserva di quantificare i danni conseguenti alla necessità di smaltimento del percolato (e/o del permeato) in altri impianti di depurazione.
La misura della conducibilità permette di verificare in continuo la qualità del permeato scaricato, per cui è fatto obbligo di installare un suo misuratore in continuo prima dello scarico di ogni corrente di permeato. Il suo valore è indicativo come valore di riferimento del trattamento e rileva l’integrità e la funzionalità delle membrane
Il concentrato potrà essere reiniettato nella discarica, per mezzo di pozzi e dreni appositamente realizzati dalla STAZIONE APPALTANTE, salvo diverse prescrizioni provinciali. Qualora il ricircolo interferisca od ostacoli le attività della discarica o in periodi particolarmente piovosi, la STAZIONE APPALTANTE si riserva la possibilità di sospenderlo temporaneamente e di diluirne il flusso nel tempo. A tale scopo è necessario che la Ditta Aggiudicataria si rifornisca di apposito serbatoio di stoccaggio concentrato con capacità pari alla produzione di almeno 5 giorni.
L’impianto dovrà essere containerizzato ed insonorizzato in modo da garantire i limiti di emissione di cui alla Legge 26-10-95 n° 447 e DPCM 14-11-97 e s.m.i. e previsti dalla zonizzazione acustica dell’area, ed occupare un ingombro il più ridotto possibile.
La Ditta dovrà rifornire ed installare tutte le pompe di rilancio, tubazioni, serbatoi permeato e concentrato, misuratori di portata, nonché qualunque attrezzatura connessa con gli impianti dal punto di prelievo nella vasca di stoccaggio del percolato ai serbatoi di raccolta e controllo permeato e concentrato. Saranno realizzate a cura della STAZIONE APPALTANTE, sulla base degli elaborati e planimetrie fornite dalla Ditta Aggiudicataria in fase di progettazione degli interi impianti e delle opere accessorie, tutte le opere edili annesse, la condotta di scarico nei Fossi e il sistema di dreni e pozzi per la re-iniezione nelle discariche del concentrato e/o eventuali ulteriori vasche di stoccaggio necessarie.
All’ultimazione dei lavori di realizzazione dell’impianto, verrà nominata e convocata una Commissione di Collaudo per l’esecuzione delle prove di collaudo.
La Commissione di Collaudo sarà così composta:
- un rappresentante nominato dalla Stazione Appaltante;
- un rappresentante nominato dalla Ditta Aggiudicataria;
- un soggetto terzo ed imparziale che le parti concordano essere un chimico o altro professionista competente, in rappresentanza del laboratorio che effettuerà le analisi di collaudo.
La Commissione di Xxxxxxxx prenderà le proprie decisioni a maggioranza. Le decisioni prese dalla Commissione di Collaudo sono insindacabili.
Il collaudo dell’impianto sarà effettuato attraverso le fasi di:
⚫ avviamento dell’impianto: per avviamento si intende il complesso delle operazioni di messa in marcia necessarie al corretto funzionamento della parti componenti l’impianto fino a far conseguire al permeato i limiti di emissione allo scarico prescritti, in seguito alla ultimazione dei lavori di costruzione. L’impianto verrà avviato dalla Ditta Aggiudicataria alla presenza della Commissione di Collaudo. La valutazione analitica del conseguimento dei limiti di legge sul permeato sarà effettuata sui parametri pH, COD, Cloruri, Azoto Ammoniacale, Azoto nitroso, Azoto Nitrico, Ferro, Manganese, Nichel, etc. e utilizzando Kit colorimetrici e altri metodi brevi e avvalendosi di personale di fiducia della Stazione Appaltante;
⚫ esercizio provvisorio: successivamente all’avviamento dell’impianto e per un periodo di 30 (trenta) giorni consecutivi, l’impianto sarà condotto in via provvisoria dall’appaltatrice in presenza della Commissione di Collaudo; tale fase ha lo scopo di valutare la resa e l’efficienza
dell’impianto in condizioni normali di esercizio. Nel corso dell’esercizio provvisorio l’appaltatrice ha anche l’obbligo di addestrare il personale della Stazione Appaltante per un periodo non inferiore a due settimane. I trenta giorni sono consecutivi, continuativi ed ininterrotti; pertanto: l’impianto dovrà operare per tale periodo 24 ore su 24, senza interruzioni; in ipotesi di fermo dell’impianto, il suddetto termine si interrompe ovverosia, nel caso di interruzione del funzionamento dell’impianto il termine di trenta giorni riparte da zero salvo la possibilità, per l’appaltatrice, di usufruire di un termine programmato di sospensione di 72 (settantadue) ore complessive nei trenta giorni di esercizio provvisorio. La commissione di collaudo può richiedere un periodo di proroga ulteriore di 30 (trenta) giorni;
⚫ collaudo funzionale: qualora l’esito dell’esercizio provvisorio sia positivo la commissione di collaudo redigerà il certificato di collaudo provvisorio;
⚫ periodo di verifica di permanenza delle prestazioni: successivo al collaudo funzionale, detto periodo ha una durata fino al completamento dei primi n° 12 mesi dal collaudo funzionale. Nel corso del periodo di verifica di permanenza delle prestazioni, l’impianto sarà condotto dalla Ditta Aggiudicataria e verranno monitorate le resa e l’efficienza dell’impianto in condizioni normali di esercizio.
⚫ collaudo definitivo: se il periodo di verifica di permanenza delle prestazioni ha esito positivo il collaudo sarà considerato concluso e la commissione di collaudo redigerà il certificato di collaudo definitivo.
Per ciascuna di queste fasi, in caso di esito positivo, la commissione di collaudo emetterà un certificato; tutti gli oneri derivanti e conseguenti dalle prove di collaudo relativi a personale ed ai tecnici della ditta Aggiudicataria sono a carico della ditta Aggiudicataria stessa.
La Ditta Aggiudicataria provvederà per mezzo di personale opportunamente formato, alla gestione diretta degli impianti di trattamento, alla somministrazione di qualunque additivo, correttore, acido o pre- trattamento si ritenga necessario, al lavaggio periodico delle membrane, al controllo continuo della qualità del permeato in uscita ed a qualunque operazione di manutenzione ordinaria e straordinaria per i primi n.12 mesi di avviamento degli impianti, in affiancamento con personale di Marche Multiservizi Spa o Ditte controllate.
La persona addetta alla conduzione degli impianti dovrà garantire la reperibilità 24 ore su 24 anche nei giorni festivi, qualora sia necessario intervenire in momenti in cui non è presente in impianto. I sistemi dovranno essere dotati di telecontrollo e di un sistema di allarme collegato con il telefono cellulare dell’operatore addetto e del personale incaricato di Marche Multiservizi Spa o Ditte controllate.
I primi n.12 mesi di conduzione diretta da parte della Ditta Aggiudicataria hanno valenza anche ai fini del
collaudo definitivo degli impianti.
Trascorsi i n.12 mesi di avviamento, ed a collaudo definitivo avvenuto con esito positivo, la conduzione sarà effettuata direttamente da personale della Stazione Appaltante, ivi compreso gli interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, la fornitura di ricambi, compresa la fornitura di prodotti chimici e reagenti, necessari al normale trattamento del percolato, e rispondenti a specifiche caratteristiche definite dalla Ditta Aggiudicataria in sede di offerta con relative schede di sicurezza. Resta a carico della Ditta Aggiudicataria la supervisione degli stessi con sopralluoghi di frequenza almeno mensile per anni 5 e un continuativo supporto telefonico e telematico: in particolare per fermi macchina dovuti a guasti e/o manutenzione straordinaria, la Ditta Aggiudicataria dovrà assicurare un intervento entro 48 ore dalla segnalazione. In caso di superamento del termine indicato saranno applicate le penali di cui all’art. 11.
Al fine di garantire in impianto un’adeguata scorta di prodotti chimici e reagenti nonché di qualunque altro additivo si ritenga necessario somministrare per la corretta depurazione del percolato la Ditta aggiudicataria dovrà fornire e installare serbatoi di stoccaggio conformi alle norme specifiche e alle schede di sicurezza aggiornate e prodotte dalla Ditta fornitrice in modo tale da garantire la continuità di trattamento.
Le parti possono concordare test relativi all’efficacia e al rendimento dell’impianto, al di fuori delle ipotesi relative al collaudo che potranno essere richieste dalla committente in qualsiasi momento nel corso dei primi due anni di esercizio coperti dalla garanzia dell’impianto. La Stazione Appaltante affiderà i test ad un laboratorio qualificato ed indipendente (in possesso di accreditamento ACCREDIA per le prove di interesse) e sosterrà i relativi costi salvo che dai risultati di detti test risultino malfunzionamenti dell’impianto o rese inferiori a quelle attese; in quest’ultima eventualità i costi relativi ai test eseguiti saranno sostenuti dalla Ditta Aggiudicataria.
Descrizione del processo di depurazione
Il percolato di discarica accumulato nelle vasche di stoccaggio viene trasferito da una pompa antideflagrante ad una vasca di sedimentazione in modo da eliminare eventuali parti solide presenti (vasca da 1.600 mc).
Una volta avvenuta la sedimentazione, devono avvenire almeno le seguenti due fasi:
- regolazione del pH: dove tramite il dosaggio di composti si esegue una variazione di pH del fluido. Il valore viene regolato ad un valore di circa 6,5 per evitare veloci e inammissibili precipitazioni di sali e idrossidi che possono causare o favorire la formazione di incrostazioni.
- trattamento con filtri a sabbia: che permette di eliminare tutte le particelle grossolane residuate dal trattamento di sedimentazione.
Il percolato sedimentato e filtrato viene quindi alimentato da una pompa che lavora ad alta pressione, al primo stadio di trattamento ad osmosi inversa con membrane di tipo piano.
Dal primo stadio si generano due correnti: il permeato ed il concentrato.
Il primo stadio deve lavorare con un recupero di permeato (acqua depurata) compreso in un campo fra il 70 ed il 75% e con una pressione massima operativa di almeno 60 bar.
Il concentrato viene accumulato nelle cisterne per il rilancio, mentre il permeato passa al secondo stadio di osmosi con membrane di tipo piano.
Il secondo stadio deve lavorare con un recupero di permeato (acqua depurata) compreso in un campo fra il 90 ed il 95% e con una pressione d’esercizio fra 30 e almeno 60 bar (a tale proposito si richiede per entrambi gli stadi l’installazione di un sistema di regolazione delle pressioni). La sua qualità deve essere controllata in tempo reale tramite la misura della conduttività.
Il concentrato viene rilanciato in testa al primo stadio, mentre il permeato viene accumulato in apposito serbatoio per poi essere scaricato nel pozzetto fiscale. Il permeato deve essere utilizzato anche per risciacquare l’impianto in caso di fermata e prima della rigenerazione chimica delle membrane. Potrebbe anche essere usato per il controlavaggio dei filtri.
Qualora con due stadi non sia possibile raggiungere i valori di cui alla Tab 4 dell’Allegato 5 alla Parte III del D.Lgs 152/2006 per lo scarico in acque superficiali ed in particolare per l’ammoniaca un valore massimo di 1 mg/mc, viene tassativamente richiesto un terzo stadio ad osmosi con membrane di tipo piano.
Il terzo stadio deve lavorare con un recupero di permeato (acqua depurata) almeno del 95% e con una pressione d’esercizio massima di almeno 60 bar (anche per questo stadio viene richiesta l’installazione di un sistema di regolazione delle pressioni).
La sua qualità deve essere controllata in tempo reale tramite la misura della conduttività.
Il concentrato viene rilanciato in testa agli altri due stadi, mentre il permeato viene accumulato in apposito serbatoio per poi essere scaricato nel pozzetto fiscale. Il permeato deve essere utilizzato anche per risciacquare l’impianto in caso di fermata e prima della rigenerazione chimica delle membrane. Potrebbe anche essere usato per il controlavaggio dei filtri.
Sistema di pulizia. Il sistema di lavaggio deve poter essere attivato sia manualmente che automaticamente. La pulizia delle membrane può essere effettuata in diversi modi a seconda del tipo di incrostamento o fouling causato dal fluido di alimento (percolato). I prodotti di pulizia necessari devono essere alimentati, durante la procedura di rigenerazione delle membrane, per mezzo di pompe volumetriche progettate e regolate per ridurre al minimo il consumo di prodotti.
Devono essere previsti idonei serbatoi di accumulo dei liquidi di lavaggio o trattamento.
Elementi dell’impianto
1. Stazione dosaggio acido solforico;
2. Omogeneizzazione (regolazione del pH) e pre-filtrazione percolato (filtri a sabbia);
3. Primo stadio osmosi, con membrane piane;
4. Secondo stadio ad osmosi con membrane piane;
5. Eventuale terzo stadio di osmosi con membrane piane;
6. Sistema di serbatoi di omogeneizzazione, detergenti per lavaggio membrane, accumulo del permeato installati dentro il container;
7. Container coibentato/i e insonorizzato/i;
8. Quadri elettrici, sistema computerizzato di controllo del sistema ad osmosi, controllo dei livelli serbatoi, di tutte le fasi operative, archiviazione dei dati operativi e segnalazione tramite messaggi telefonici di malfunzionamenti o allarmi;
9. Silos concentrato;
10. Pompe di rilancio;
11. Tutto quanto necessario per rendere funzionante il sistema.
La fornitura deve riguardare quanto indicato nelle specifiche tecniche ed in particolare per i n.12 mesi di avviamento da parte della Ditta Aggiudicataria fino al collaudo definitivo con esito positivo, tutta l’attrezzatura ed il personale per il suo avviamento; includendo:
- Prodotti per la rigenerazione delle membrane osmotiche in quantità e qualità necessaria per tutta la durata della gestione;
- Prodotti per il condizionamento dell’alimento in ingresso (regolazione del pH)
- Materiale di consumo e parti di ricambio necessari al buon funzionamento dell’impianto e gestione full service;
- Il mantenimento e riparazione delle apparecchiature facenti parte dell’impianto utilizzando il proprio personale specializzato;
- I costi derivanti dalla gestione dell’impianto, della manutenzione ordinaria e delle eventuali riparazioni straordinarie.
Art.6: TEMPI DI AVVIAMENTO DELL’IMPIANTO
La Ditta aggiudicataria deve completare ed avviare l’impianto di trattamento del percolato entro e non oltre n.4 mesi dalla data di aggiudicazione definitiva.
Eventuali ritardi rispetto a tale data saranno soggetti all’applicazione delle corrispondenti penali previste al successivo art.11.
L’aggiudicazione definitiva della fornitura è subordinata al rilascio dell’autorizzazione alla STAZIONE APPALTANTE da parte della Provincia di Pesaro Urbino (modifica Autorizzazione AIA ed eventuale VIA).
Art.7: ONERI A CARICO DELLA DITTA AGGIUDICATARIA
Il concorrente aggiudicatario sarà tenuto a propria cura e spese a:
• Fornire in sede di gara tutta la documentazione tecnica relativa all’impianto oggetto della fornitura dove dovranno essere ben specificate le performance di resa minima di concentrato e permeato, i valori massimi di consumo di energia elettrica, detergenti alcalini, detergenti acidi, acido solforico, eventuali altri materiali (tutti con relative schede di sicurezza e norme d’uso) da utilizzare, durata minima delle membrane osmotiche, lista delle parti costituenti l’impianto, cronoprogramma di realizzazione, installazione e avvio dell’impianto; si specifica che i valori massimi di energia elettrica non potranno eccedere i 12 Kwh/mc, eventuali sforamenti rispetto a tale valore in sede di collaudo definitivo saranno soggetti all’applicazione delle corrispondenti penali previste al successivo art.11;
• Fornire tutta la documentazione tecnica necessaria al rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio degli impianti di trattamento percolato, nonché l’autorizzazione allo scarico del permeato da parte degli organi di controllo (progetto preliminare, definitivo ed esecutivo dell’impianto di trattamento del percolato e di tutte le opere accessorie, ed eventuali integrazioni o prescrizioni richieste, ad esempio documentazione per verifica di assoggettabilità a VIA, relazione tecnica e sintesi non tecnica per modifica sostanziale AIA, ecc…) nonché i documenti tecnici esecutivi per la realizzazione delle platee in cemento armato e di tutti i collegamenti ai servizi elettrici, idrici, fonia, telecomunicazioni e alle vasche di stoccaggio che l’appaltatrice si impegna a presentare entro e non oltre 20 (venti) giorni dalla sottoscrizione del contratto di appalto. Le autorizzazioni saranno tutte in capo alla STAZIONE APPALTANTE;
• Fornire cronoprogramma generale, cronoprogramma dettagliato, indicativo di tutte le fasi inerenti l’appalto, da consegnare entro e non oltre 10 (dieci) giorni dalla sottoscrizione del contratto di appalto,
• Fornire ed installare l’impianto di trattamento percolato ad osmosi inversa in tutte le sue parti come definito nel presente Capitolato;
• Fornire, al termine dell’installazione, un certificato di conformità globale dell’intero impianto, anche ai sensi della direttiva Macchine 2006/42/CE, nonché i certificati di conformità delle singole componenti installate, oltre al relativo Manuale di uso e manutenzione e Fascicolo Tecnico, per l’impianto installato;
• Realizzare le opere e i sistemi di captazione del percolato dalle vasche di stoccaggio presenti nella discarica e installare l’impianto di trattamento;
• Fornire ed installare tutti i serbatoi (stoccaggio concentrato, permeato, ecc…), tubazioni, pompe, misuratori di portata e accessori annessi, necessari per la funzionalità degli impianti;
• Fornire ed installare le pompe di rilancio
• Provvedere alla conduzione diretta dell’impianto per i primi n.12 mesi di avviamento, che consiste nello specifico in:
a. impiego di personale, opportunamente formato, della Ditta aggiudicataria, reperibile 24 ore su 24, e collegato telefonicamente con il sistema di allarme dell’impianto corrispondente, in affiancamento con personale della STAZIONE APPALTANTE;
b. prelievo del percolato dalla vasca di stoccaggio, effettuazione dei pre-trattamenti previsti e depurazione, rilevando le portate all’ingresso e all’uscita;
c. monitoraggio in continuo dei parametri di processo, in particolare quelli relativi alla qualità del permeato per garantirne l’idoneità allo scarico;
x. xxxxxxxxx del concentrato per mezzo di pozzi dedicati, compatibilmente con le normali attività di gestione della discarica;
e. esecuzione di operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria necessaria per il corretto funzionamento delle attrezzature utilizzate nelle operazioni di cui ai punti precedenti;
f. sorveglianza e controllo delle prestazioni ambientali (eventuali emissioni atmosferiche, rumore, scarichi, ecc) conformemente ai limiti di legge e autorizzativi anche generali dell’intera area.
• trascorsi i primi 12 mesi di avviamento dovrà garantire, a collaudo definitivo avvenuto con esito positivo, per tutta la successiva durata dell’impianto, la supervisione dell’impianto, con
sopralluoghi di frequenza almeno mensile, e un continuativo supporto telefonico e telematico: in particolare per fermi macchina dovuti a guasti e/o manutenzione straordinaria, la Ditta Aggiudicataria dovrà assicurare un intervento entro 48 ore dalla segnalazione.;
• rispetto a tale impianto il concorrente aggiudicatario è diretto responsabile nei confronti della STAZIONE APPALTANTE.
La Ditta aggiudicataria opererà autonomamente per effettuare una corretta progettazione, costruzione e gestione dell’impianto nell’osservanza di quanto già richiesto e della vigente normativa sia in campo ambientale, sia nel campo della prevenzione degli infortuni, sia nel campo dell’igiene del lavoro.
Il Progetto preliminare e definitivo dell’impianto e di tutte le opere accessorie, redatti dalla Ditta aggiudicataria, deve essere preventivamente approvato da Marche Multiservizi.
Per tale avvallo è necessario che tale progetto contenga, fra le altre cose, anche indicazioni sul grado di coordinamento fra le attività di gestione della discarica e quelle di gestione dell’impianto di trattamento del percolato.
La Ditta aggiudicataria sarà responsabile:
a) del rispetto della legislazione nazionale e regionale vigente nel settore depurazione percolato, scarichi idrici, smaltimento rifiuti, emissioni nonché di ogni altra disposizione impartita in materia da parte della Stazione Appaltante o delle autorità competenti (Provincia, Arpam, ecc.);
b) dell’attuazione di tutte le misure necessarie per l’applicazione delle norme sull’igiene del lavoro ed antinfortunistiche;
c) dell’organizzazione del cantiere e la sua conduzione a mezzo di macchinari e mezzi d’opera idonei in numero, tipo e caratteristiche all’esecuzione dei lavori secondo la migliore tecnica, nel rispetto delle norme per l’igiene e la sicurezza del lavoro, anche per eventuali appalti a terzi;
A titolo esemplificativo e non esaustivo si riportano nel seguito alcuni degli oneri a carico della Ditta aggiudicataria:
a) la fornitura di tutti i materiali (compresi prodotti chimici e reagenti con relative schede di sicurezza), mano d’opera, mezzi e attrezzature di lavoro, trasporto e servizi e quant’altro possa comunque occorrere, anche se non specificatamente contemplato nel presente Capitolato Speciale o in altri documenti contrattuali, per installare e gestire per n° 12 mesi l’impianto;
b) la predisposizione e l’organizzazione del cantiere di lavoro con attrezzature, macchinari e mezzi d’opera idonei in numero, tipo e caratteristiche all’esecuzione dei lavori secondo la migliore tecnica;
c) le spese di amministrazione del personale dipendente nel senso più lato del termine, comprendenti, oltre ai salari e gli stipendi, gli oneri per le assicurazioni, previdenza, contributi, tasse e quant’altro onere inerente e conseguente alle norme di legge e dei contratti collettivi di lavoro in vigore;
d) sono pure a carico dell’impresa e non danno luogo a compensi aggiuntivi tutte le maggiorazioni sui minimi salariali, gratifiche, premi, incentivi di produzione, rimborsi, trasferte ed in generale qualsiasi emolumento o provvidenza relativa al personale;
e) la stipula delle polizze assicurative previste;
f) la fornitura del personale, dei mezzi d’opera e degli strumenti necessari per l’esecuzione dei collaudi e di tutte le spese ad esso collegate;
g) l’allontanamento e smaltimento di tutti gli imballi e dei materiali di risulta a fine lavori con accurata pulizia dell’area;
h) le spese tecniche di progettazione degli impianti e delle opere accessorie, direzione lavori, collaudo, nonché le spese per la sicurezza;
i) il monitoraggio di tutti i parametri di funzionamento e di processo delle diverse fasi di trattamento;
j) la dichiarazione di conformità delle apparecchiature fornite;
k) la riparazione delle anomalie riscontrate in sede di collaudo;
l) gli oneri relativi all’adempimento di tutte le prescrizioni che dovessero essere poste dalle autorità competenti e recepite nelle varie autorizzazioni/contratti necessarie agli impianti.
La Ditta aggiudicataria, nelle fasi di costruzione, supervisione, manutenzione ed esercizio dell’impianto, dovrà inoltre rispettare le disposizioni di legge che disciplinano:
a) Norme di sicurezza e prevenzione infortuni;
b) lo smaltimento dei rifiuti;
c) la costruzione ed esercizio di impianti tecnologici (elettrici, meccanici, termotecnici, idraulici);
d) la materia relativa alla prevenzione incendi;
e) la materia relativa alle emissioni in atmosfera;
f) la sicurezza sui luoghi di lavoro;
g) la normativa relativa all’impatto acustico.
L’impianto dovrà essere opportunamente insonorizzato. A tal proposito deve essere garantito il rispetto dei limiti di emissione di cui alla Legge 26-10-95 n° 447 e DPCM 14-11-97 e s.m.i. e previsti dalla, zonizzazione acustica dell’area di riferimento. Sarà comunque cura della Ditta aggiudicataria svolgere tutti gli adempimenti previsti dal D.P.R. n.277 del 15.8.1991 e dal D.Lgs. n. 81/2006 e s.m. e i., nonché osservare tutte le norme e regolamenti vigenti, anche se entrati in vigore dopo l’affidamento dell’incarico.
Le apparecchiature elettriche dovranno necessariamente riportare il marchio di conformità CE.
Per la costruzione, messa in opera e prova delle apparecchiature costituenti gli impianti, saranno adottate le seguenti norme di riferimento:
- UNI ( Ente Nazionale Italiano di Unificazione);
- direttiva Macchine 2006/42/CE
- CEI (Comitato Elettrotecnico italiano);
- D.P.R. N. 547 del 27.4.1955 e seguenti.
Qualora i costruttori si riferiscano ad altre norme (ICE, ISO, ASME, DIN, VDE, CIMAC), la Ditta aggiudicataria ne farà di volta in volta esplicita menzione.
Al termine dell’installazione dell’impianto dovrà essere rilasciato un certificato di conformità globale relativo all’intero impianto, ai sensi della direttiva Macchine 2006/42/CE, nonché i certificati di conformità delle singole componenti installate, oltre al relativo Manuale di uso e manutenzione e Fascicolo Tecnico
Art.8: IMPORTO E PAGAMENTI
L’importo a base di gara per la fornitura di un impianto di trattamento percolato ad osmosi inversa con membrane piane - da 180 mc/gg da installare nella Discarica di Ca’ Lucio – Urbino (Pu) oggetto del presente Capitolato, comprensivo di n° 1 mese di conduzione diretta per avvio dell’impianto e collaudo funzionale, n° 12 mesi di conduzione diretta e la supervisione mensile di durata giornaliera per anni 5 viene stabilito pari a Euro 1.100.000,00 (Euro unmilionecentomila/00) comprensive di 83.160,00 € non soggette a ribasso di cui 78.000,00 € di costo del lavoro di cui all’art. 82, comma 3-bis del Codice Appalti e 5.160,00 € di costi per la sicurezza di cui all’art. 86, comma 3-bis. e comma 3-ter, del Codice Appalti.
Non sono ammesse offerte al rialzo. I Pagamenti saranno così suddivisi:
30 % all’avvio dell’impianto
60% all’atto del collaudo definitivo con esito positivo; 2% a 1 anno dal collaudo definitivo con esito positivo 2% a 2 anni dal collaudo definitivo con esito positivo 2% a 3 anni dal collaudo definitivo con esito positivo 2% a 4 anni dal collaudo definitivo con esito positivo 2% a 5 anni dal collaudo definitivo con esito positivo
Il pagamento sarà effettuato a 120 gg. D.f.f.m.
Gli importi suddivisi come sopra vanno fatturati a Marche Multiservizi Spa – via dei Canonici 144 – 00000 Xxxxxx (XX) – P. Iva n. 02059030417
Art.9: OBBLIGHI A CARICO DELLA DITTA AGGIUDICATARIA
Il personale che verrà utilizzato dalla Ditta aggiudicataria per la costruzione, la gestione diretta dell’impianto per i primi n.12 mesi, la supervisione mensile e qualunque intervento di manutenzione straordinaria si ritenga necessario eseguire, compresi i soci delle cooperative, dovrà essere in regola con le norme relative alla 81/2006 e s.m.e i. e in materia di igiene e sanità sui luoghi di lavoro. In tal senso il Responsabile del Servizio della Stazione Appaltante ha facoltà di verificare in ogni momento la sussistenza delle condizioni sanitarie necessarie per l'espletamento del servizio. La Ditta aggiudicataria ancorché non aderente ad associazioni firmatarie si obbliga ad applicare nei confronti dei lavoratori dipendenti e, se cooperative, nei confronti dei soci lavoratori, condizioni contrattuali, normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicati, e dagli accordi integrativi territoriali sottoscritti dalle organizzazioni imprenditoriali e dei lavoratori maggiormente rappresentative, nonché a rispettare le norme e le procedure previste dalla legge.
L’obbligo permane anche dopo la scadenza dei suindicati contratti collettivi e fino alla loro sostituzione. I suddetti obblighi vincolano la Ditta aggiudicataria anche nel caso che non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse ed indipendentemente dalla natura artigiana o industriale, dalla struttura o dimensione della società/impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica o sindacale, ivi compresa la forma cooperativa.
La Ditta aggiudicataria è tenuta inoltre all’osservanza ed all’applicazione di tutte le norme relative alle assicurazioni obbligatorie ed antinfortunistiche, previdenziali ed assistenziali, nei confronti del proprio personale dipendente e dei soci lavoratori nel caso di cooperative. La Ditta aggiudicataria deve certificare a richiesta della Stazione Appaltante l’avvenuto pagamento dei contributi assicurativi e previdenziali, nonché l’applicazione del trattamento retributivo previsto dal CCNL applicato e dagli accordi integrativi territoriali, ai lavoratori, compresi i soci lavoratori qualora si tratti di cooperativa, impiegati nel servizio oggetto dell’appalto.
Art.10: DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA E AMBIENTE
Fatta la valutazione dei rischi inerenti le possibili interferenze tra personale di Marche Multiservizi Spa e personale della futura aggiudicataria, in ordine alla fase di fornitura e installazione dell’impianto, considerato che le lavorazioni di realizzazione delle opere sono effettuate senza interferenza di alcun genere con operatori di Marche Multiservizi o con Ditte esterne conferenti alla discarica/compostaggio, essendo l’impianto in area destinata e confinata, si ritiene sufficiente la sottoscrizione della Nota Informativa (M 741.12A), già consegnata all’atto del sopraluogo, nonché del modulo M741.1 – “Norme generali di comportamento sulla sicurezza per lavori a committenza Marche Multiservizi spa”.
Qualora si dovessero verificare interferenze non previste dovrà essere redatto dalla committenza uno specifico D.U.V.R.I., accettato e controfirmato dalla Ditta Aggiudicataria.
In ogni caso al termine della attività costruttiva dell’impianto o qualora e prima dell’avvio delle attività di gestione e supervisione dello stesso, dovrà essere redatto dalla committenza uno specifico D.U.V.R.I., accettato e controfirmato dalla Ditta Aggiudicataria.
L’Impresa che risulterà aggiudicataria del servizio disciplinato dal presente Capitolato Speciale è obbligata a rispettare tutta la normativa relativa:
o alla sicurezza e igiene del lavoro dei propri addetti al servizio;
o alla previdenza per i lavoratori impiegati nello svolgimento del servizio;
o alla sicurezza per i lavoratori di MMS, di utenti o di imprese terze operanti nei siti di riferimento per l’appalto;
o alla prevenzione e protezione di danni ambientali e al territorio in genere.
In particolare l’Impresa è tenuta a:
o comunicare alla Committente il nominativo del proprio Responsabile Operativo che sarà anche il responsabile del rispetto e dell’adozione di tutte le misure antinfortunistiche e di igiene sul lavoro a salvaguardia del personale incaricato dall’Impresa per lo svolgimento dei servizi oggetto dell’appalto;
o
o predisporre un “Piano delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori”, sottoscritto dal legale rappresentante dell’Impresa, che dovrà essere anche redatto sulla base del Documento di Valutazione dei Rischi (VdR), relativo alle lavorazioni di cui al presente e che tenga conto anche del DUVRI e delle informazioni ricevute in sede di sopralluogo;
o
o consegnare il “Piano delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori” alla Committente entro 30 giorni dall’aggiudicazione del servizio e comunque prima della stipula del contratto.
Si sottolinea che la mancata presentazione del Piano o la redazione non conforme alle indicazioni fornite sui fattori di rischio ambientale potrà comportare la risoluzione del contratto
Nel rispetto dei principi di cooperazione e coordinamento, ai sensi del D.Lvo 81/08 e s.m.i., il Responsabile Operativo dell’Impresa deve partecipare alle riunioni indette dal Referente Aziendale della Committente. La firma del verbale di Riunione di coordinamento e cooperazione (M741.13 o simili) è impegnativa per l’Impresa.
L’Impresa dovrà rendere disponibili su richiesta del Referente Aziendale ogni altro documento attestante il rispetto delle prescrizioni ambientali e di sicurezza vigenti. (es: Documento di Valutazione dei rischi, registro carico scarico rifiuti, formulari di identificazione dei rifiuti, autorizzazioni ecc).
La Committente si riserva il diritto di controllare, in qualsiasi momento, l’adempimento da parte dell’Impresa di quanto sopra descritto effettuando audit e sopralluoghi di verifica tramite personale appositamente incaricato.
In caso di associazioni temporanee di imprese o di consorzi gli adempimenti di cui al presente articolo spettano a tutte le imprese costituenti l’A.T.I. e alle consorziate esecutrici dell’attività appaltata.
L’Impresa si impegna a fornire al Referente Aziendale, entro il primo giorno lavorativo successivo, “Segnalazione di infortunio o incidente per imprese appaltatrici”, (ad esempio con compilato in ogni sua parte e firmato dal Responsabile Operativo del modulo M643.1, avvenuto durante l’esecuzione dei lavori da parte dell’Impresa o delle eventuali imprese subappaltatrici nei casi di:
a. infortunio occorso ad un proprio dipendente durante lo svolgimento delle attività oggetto del contratto;
b. incidente con impatto sull’ambiente o sulla pubblica sicurezza avvenuto durante l’esecuzione dei lavori da parte dell’Impresa.
Al termine del periodo contrattuale, e comunque con cadenza annuale, l'Impresa dovrà consegnare al Referente Aziendale il riepilogo degli infortuni e degli incidenti occorsi attraverso modulo condiviso con il Referente Aziendale, compilato in ogni sua parte e firmato dal Legale Rappresentante (M741.14).
Il Referente Aziendale può richiedere all’Impresa in qualsiasi momento riscontro di tutti o parte dei documenti sopra elencati e di tutta la documentazione atta a verificare la conformità legislativa in particolare in materia Ambientale e di Sicurezza.
L’Impresa deve predisporre e dotarsi di attrezzature e mezzi necessari ed opportuni per la corretta e sicura esecuzione delle attività previste dal presente Capitolato Speciale conformi alle vigenti normative (CE, codice della strada ADR, ecc) in campo ambientale, ed emanerà le disposizioni e le procedure di utilizzo che riterrà opportuno adottare per garantire la protezione dell’ambiente, comunicandole al Referente Aziendale.
Art.11: PENALI
Premesso che l'applicazione delle penali non esclude il diritto della Stazione Appaltante a pretendere il risarcimento dell’eventuale ulteriore danno, al verificarsi di inadempienze e violazioni delle norme contrattuali, qualora la Ditta aggiudicataria non ottemperi agli obblighi assunti, sia per quanto inerente alla puntualità, alla qualità, alla non perfetta esecuzione del servizio, saranno applicate penali nella seguente misura:
1) superamento della concentrazione percentuale di concentrato prodotto = penale pari a 50,00 €/m3 calcolato sulla quantità integrativa di concentrato reiniettato in discarica, rispetto al valore limite del 35% di concentrato prodotto, indicato al precedente art.5.;
2) ritardo nei tempi di intervento e supervisione per manutenzione straordinaria = penale pari a 200,00 (euro duecento/00) per ogni giorno naturale e consecutivo di ritardo rispetto al limite stabilito art.5;
3) ritardo nell’avvio degli impianti = penale pari a 200,00 (euro duecento/00) per ogni giorno naturale e consecutivo di ritardo rispetto alla data indicata al precedente art.6.
4) superamento dei valori massimi di energia elettrica = penale pari a 0,25 €/kwh calcolata sulla eccedenza, verificata in sede di collaudo definitivo, rispetto al valore massimo di 12 KWh/mc percolato, sulla base di produzione percolato pari a 45.000 mc/anno;
Art.12: RECESSO E RISOLUZIONE
La Stazione appaltante si riserva la facoltà, in caso di sopravvenute esigenze di interesse pubblico e a tutela della propria autonomia amministrativa, di recedere in ogni momento dal presente contratto, spettando in tale caso alla Ditta aggiudicataria, le voci di cui all’art.134 del D.Lgs. 163/2006.
Si potrà procedere alla risoluzione del contratto nei seguenti casi:
a. quando la Stazione Appaltante e la Ditta aggiudicataria, per mutuo consenso, sono d'accordo sull'estinzione del contratto prima dell'avvenuto compimento dello stesso; la Ditta aggiudicataria ha diritto alla restituzione della cauzione definitiva;
b. per cessione del contratto da parte della Ditta aggiudicataria; la Stazione Appaltante incamera la cauzione definitiva;
c. per frode, grave negligenza e inadempimento, mancato rispetto degli obblighi e delle condizioni sottoscritte, la Stazione Appaltante incamera la cauzione definitiva, salva l’applicazione delle previste penali e l’ulteriore diritto al risarcimento danni derivanti dal nuovo affidamento quantificati anche nell’eventuale differenza di prezzo conseguente al medesimo;
d. qualora l’importo complessivo delle penali irrogate sia superiore al 10 per cento della cauzione contrattuale, la Stazione Appaltante incamera la cauzione definitiva, salvo l’ulteriore diritto al risarcimento danni derivanti dal nuovo affidamento quantificati anche nell’eventuale differenza di prezzo conseguente al medesimo;
e. negli altri casi previsti dal presente Capitolato Speciale e dalla vigente normativa;
f. manifesta incapacità o inidoneità, anche solo legale, nell’esecuzione del servizio da parte della Ditta aggiudicataria; la Stazione Appaltante incamera la cauzione definitiva;
g. inadempienza accertata alle norme di legge sulla prevenzione degli infortuni, la sicurezza sul luogo del servizio e le assicurazioni obbligatorie del personale da parte della Ditta aggiudicataria; la Stazione Appaltante incamera la cauzione definitiva;
h. subappalto non autorizzato, associazione in partecipazione, cessione anche parziale del contratto; la Stazione Appaltante incamera la cauzione definitiva;
i. perdita, da parte della Ditta aggiudicataria, dei requisiti per l'esecuzione di appalti pubblici, quali il fallimento o la irrogazione di misure sanzionatorie o cautelari che inibiscono la capacità di contrattare con la pubblica amministrazione; la Stazione Appaltante incamera la cauzione definitiva;
j. la comprovata inadeguatezza e inaffidabilità dell’impianto allo svolgimento del servizio di depurazione per il quale è stato progettato, anche intervenute successivamente al collaudo definitivo.
In caso di recesso la ditta aggiudicataria è tenuta a dismettere a proprie spese gli impianti e le attrezzature connesse, salvo indicazioni diverse concordate con la Stazione Appaltante.
In tutti i casi, escluso quello sub a) la risoluzione del contratto opererà ex art. 1456 cod. civ. e la Stazione Appaltante avrà la facoltà di affidare a terzi il servizio, ai sensi e nelle forme di cui all’art.140 del D.Lgs. 163/2006.
Alla Ditta aggiudicataria inadempiente sono addebitate le spese sostenute in più dalla Stazione Appaltante rispetto a quelle previste dal contratto risolto. L'esecuzione in danno non esime la Ditta aggiudicataria dalle responsabilità civili e penali in cui la stessa possa incorrere a norma di legge per i fatti che hanno motivato la risoluzione.
In caso di recesso unilaterale della Ditta aggiudicataria, il medesimo sarà obbligato a risarcire il danno che sarà individuato e quantificato nell’eventuale differenza di prezzo conseguente al nuovo affidamento, e la Stazione Appaltante è titolata ad incamerare, la cauzione definitiva fino alla concorrenza del danno accertato.
Si precisa che in tutti i casi sopra precisati la cauzione definitiva sarà incamerata per intero salvi gli eventuali conguagli.
Art.13: TRATTAMENTO DATI
I dati personali conferiti ai fini della partecipazione alla gara saranno oggetto di trattamento, informatico o manuale da parte della Stazione Appaltante, nel rispetto di quanto prescritto dal D.Lgs. 196/2003. Competono al fornitore del servizio i diritti di cui all’art.7 D.Lgs. 196/2003. I soggetti e/o le categorie di soggetti ai quali i dati possono essere comunicati e/o che possono venire a conoscenza dei dati sono: il personale della Stazione Appaltante coinvolto nel procedimento per ragioni di servizio, Enti ed in generale ogni soggetto, pubblico o privato, aventi titolo ai sensi della L. 241/90 e delle altre norme disciplinanti la presente procedura d’appalto.
La Ditta aggiudicataria si impegna, sotto la sua responsabilità, a mantenere la più assoluta riservatezza circa l'uso di tutti i dati, le misure le informazioni inerenti gli impianti oggetto del presente appalto.
La Ditta aggiudicataria non si assume in nessun caso nessuna responsabilità in merito sia all’utilizzo dei dati da parte della Stazione Appaltante sia del relativo significato che questi rappresentano nel relativo processo industriale a cui si riferiscono, che rimane di esclusiva competenza e responsabilità della Stazione Appaltante stessa.
Art.14: RINVIO
Per tutto quanto non espressamente contemplato nel presente Capitolato Speciale le parti fanno riferimento alle disposizioni di legge e regolamenti vigenti in materia di acquisizione di forniture, servizi, noleggi e lavori in quanto applicabili.
Art.15: CONTRATTO
La Ditta aggiudicataria, è tenuto, previe le verifiche di legge, a stipulare apposito contratto.
Il contratto a scrittura privata, che sarà stipulato tra la Stazione Appaltante e la Ditta aggiudicataria sarà soggetto, ai sensi D.P.R. n.131/1986 alla registrazione a carico del fornitore stesso.
Art.16: CONTROVERSIE
Per qualsiasi controversia che dovesse sorgere tra la committente e il fornitore del servizio in ordine alla validità, esecuzione, interpretazione del presente appalto di fornitura, è competente il Foro di Pesaro.
Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx
Direttore Funzione Ambiente
Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx
Amministratore Delegato