PROTOCOLLO D’INTESA
PROTOCOLLO D’INTESA
“PATTO LOCALE SU LAVORO E FORMAZIONE PROFESSIONALE NEL TERRITORIO DELLA PIANA FIORENTINA”
REGIONE TOSCANA
CITTA’ METROPOLITANA DI FIRENZE
COMUNI DI CALENZANO, CAMPI BISENZIO, LASTRA A SIGNA, SCANDICCI, SIGNA, XXXXX XXXXXXXXXX
CAMERA DI COMMERCIO SINDACATI CGIL, CISL, UIL ASSOCIAZIONI DATORIALI
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE CNR
Visto
il protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Sindacati dei lavoratori e categorie economiche, per la stipula del “Patto locale per la formazione”, il cui schema è stato approvato con delibera della GR n. 453 del 26 aprile 2021, stipulato in data 30 giugno 2021, che costituisce, in quanto accordo stretto tra Regione e Città Metropolitana di Firenze, la cornice di riferimento del presente protocollo d’intesa;
Visti
la Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” e ss.mm.ii;
il Regolamento di esecuzione della LR 32/2002, emanato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 47/R del 8/08/2003 e ss.mm.ii;
l’ Informativa preliminare al Programma Regionale di sviluppo 2021-2025, adottata dalla Giunta regionale con Documento preliminare n. 1 del 26 aprile 2021;
il Programma di Governo 2020-2025, approvato dal Consiglio regionale con risoluzione n. 1 del 21 ottobre 2020;
il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2022, approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 73 del 27 luglio 2021;
la Nota di Aggiornamento al DEFR 2022, approvata con deliberazione del Consiglio regionale n. 113 del 22 dicembre 2021 con particolare riferimento al Progetto regionale 19 "Diritto e qualità del lavoro";
la risoluzione 21 ottobre 2020, n. 1, con la quale il Consiglio regionale ha approvato il programma di governo 2020 – 2025;
l’Accordo di partenariato 2014-2020, adottato il 29 ottobre 2014 dalla Commissione Europea;
la Decisione della Commissione C (2014) n. 9913 del 12 dicembre 2014, che approva il Programma Operativo “Regione Toscana – Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014 – 2020” per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’Occupazione" per la Regione Toscana in Italia;
la Delibera della Giunta Regionale n. 17 del 12 gennaio 2015, con la quale è stato preso atto del testo del Programma Operativo Regionale FSE 2014–2020, così come approvato dalla Commissione Europea con la sopra citata decisione;
la Delibera della Giunta Regionale n. 197 del 2 marzo 2015 e successive modifiche, che approva il Provvedimento attuativo di dettaglio (PAD) del POR Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione” FSE 2014-2020 e, in particolare, gli Assi A "Occupazione" e C "Istruzione e formazione”;
la Delibera della Giunta Regionale n. 855 del 9 luglio 2020, “Accordo tra Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministero per il Sud e la Coesione territoriale - e la Regione Toscana "Riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell'articolo 242 del decreto legge 34/2020”;
la Delibera della Giunta Regionale n. 1089 del 3 agosto 2020, “Riprogrammazione POR FESR e POR FSE per emergenza COVID-19. Approvazione proposte per invio a Commissione Europea”;
la Delibera della Giunta Regionale n. 1205 del 7 settembre 2020, “Regolamento (UE) 1303/2013 - Presa d'atto della Decisione della Commissione C(2020) n. 5779 del 20 agosto 2020 che approva la riprogrammazione del POR FSE 2014/2020 a seguito dell'emergenza COVID-19”;
il Decreto Legislativo n. 219 del 25 novembre 2016, che ha modificato la legge 29 dicembre 1993, n. 580, attribuendo alle Camere di commercio, singolarmente o in forma associata, tra le altre, le funzioni:
- in materia di orientamento al lavoro, di supporto alle esigenze delle imprese nella ricerca delle risorse umane, di collegamento scuola – lavoro e università
– lavoro oltre che di formazione e di certificazione delle competenze, anche mediante la collaborazione con i soggetti pubblici e privati competenti, in coordinamento con il Governo e con le Regioni e l'ANPAL
- di sostegno alla competitività delle imprese e dei territori tramite attività d'informazione economica e assistenza tecnica alla creazione di imprese e start up;
la Delibera della Giunta Regionale n. 508 del 17 maggio 2018, con la quale è stato approvato il Protocollo tra Regione Toscana ed Unioncamere Toscana per la “realizzazione di interventi coordinati per la formazione, il lavoro e l’apprendimento permanente”;
l’Intesa per lo sviluppo della Toscana, approvata con la Delibera della Giunta Regionale n. 898 dell’8 luglio 2019 e sottoscritta dalla Regione Toscana e dalle parti sociali il 12 luglio 2019, che prevede l’impegno regionale per promuovere un maggiore allineamento tra domanda e offerta di lavoro, favorire il ricambio generazionale e sostenere gli interventi per lo sviluppo e l’aggiornamento delle competenze che occorrono per competere nell’economia digitale;
la Delibera della Giunta Regionale n. 78 del 3 febbraio 2020, che ha approvato il “Quadro strategico regionale per uno sviluppo sostenibile ed equo - Programmazione Comunitaria 2021 2027” il quale costituisce l’inquadramento programmatico del confronto, in ambito regionale, che porterà alla puntuale definizione degli interventi che saranno finanziati dagli strumenti della programmazione comunitaria del nuovo ciclo 2021-2027;
Premesso che:
La pandemia ha messo a dura prova il nostro Paese e il nostro territorio, con effetti economici e sociali che richiedono l’implementazione di politiche di investimento sulla formazione, utilizzando anche le risorse del PNRR, e la necessità di governare la transizione ecologica e digitale in modo che queste possano risultare un’opportunità per le imprese del territorio e per nuova occupazione.
Il territorio della Piana fiorentina è ricco di imprese che ne fanno una delle aree industriali più importanti della Toscana.
Nei 6 Comuni della cosiddetta Piana Fiorentina (Calenzano, Campi, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto e Signa) ha sede il 19,3% delle unità locali della Città Metropolitana di Firenze che occupano il 24,4% del totale degli addetti. In particolare, nel terzo trimestre 2021, la Piana fiorentina registrava 22.840 unità locali e 89.665 addetti a fronte, rispettivamente, delle 118.049 unità e 367.131 addetti dell’area metropolitana.
La crisi causata dalla pandemia ha portato a una riduzione del numero di addetti. Infatti, al terzo trimestre 2021 si è registrata una contrazione dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2019 e dello 0,8% rispetto al 2020, corrispondenti, rispettivamente, a 825 e 507 addetti in meno. Nonostante questo, la Piana Fiorentina ha mostrato una struttura produttiva capace di attenuare gli effetti della crisi più di quanto sia accaduto a livello di area metropolitana. In quest’ultima, ad esempio, la contrazione del numero di addetti, per lo stesso trimestre, è stata del 4,3% rispetto al 2019 e dell’1,3% rispetto al 2020. Si registrano invece a Scandicci 165 unità lavorative perse nel 2020 a fronte di 951 rioccupate nel 2021, mostrando quindi una importante vivacità e resilienza del territorio.
Infine, l’attuale situazione legata, anche, alla guerra in Ucraina sta delineando scenari estremamente complessi e imprevedibili che, se si protrarranno a lungo, potrebbero modificare sostanzialmente la struttura economica dei Paesi occidentali, con inevitabili riflessi non solo per gli aumenti di energia, gas e materie prime ma anche sulle necessità nell’ambito della formazione.
In questo scenario diventa fondamentale e nell’interesse di tutte le parti coinvolte – a partire da enti locali/istituzioni, sindacati e associazioni datoriali, oltre che per la collettività – mettere in campo ogni azione possibile per rendere attrattivo il territorio al fine di favorire nuovi insediamenti/investimenti e, nel contempo, evitare delocalizzazioni di aziende e le conseguenze che queste possono comportare per lavoratrici e lavoratori ed il tessuto sociale e industriale del territorio ed il tessuto sociale e industriale del territorio, puntando su innovazione e infrastrutture.
Per affrontare e contrastare una fase così straordinaria sono fondamentali politiche mirate di investimento a sostegno e rilancio dell’economia e dell’occupazione che mettano al centro la persona, i suoi bisogni primari quali la salute, il lavoro, il territorio e l’ambiente. La stessa Unione Europea, in riferimento al programma di investimenti del Next Generation EU, ha individuato alcune direttrici comuni che sono: Transizione ambientale, Sostenibilità sociale, Transizione Digitale e Innovazione e competitività.
Le criticità evidenziate dalla crisi, e le linee guida del piano “Next Generation EU” che intende favorire un modello di sviluppo legato ai principi della sostenibilità ambientale e sociale inducono a favorire l'introduzione di innovazioni nei cicli produttivi e lo sviluppo della digitalizzazione.
Il sistema scolastico e universitario sono gli architravi di una società più consapevole e di un contesto socio-economico maggiormente in grado di produrre innovazione e qualità delle produzioni e del lavoro. Per questo è auspicio delle parti che scuola e università vengano individuati come agenti primari dello sviluppo del Paese.
L'abbandono scolastico e la povertà educativa sono altresì questioni rilevanti che devono trovare un contrasto efficace attraverso idonee politiche per il diritto allo studio e per il successo scolastico e formativo, capaci di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo dei giovani.
Allo stesso modo gli investimenti in innovazione e ricerca, nella formazione dei cittadini e dei lavoratori hanno un ruolo prioritario, così come l’educazione dei giovani, il supporto al loro successo formativo tramite efficaci azioni di orientamento e la promozione della cultura tecnica scientifica legata all’innovazione digitale ed alla transizione ecologica.
L’introduzione di innovazioni nei cicli produttivi inoltre non può prescindere da riqualificazioni del personale attraverso percorsi di formazione che permettano un costante aggiornamento delle competenze e la specializzazione in nuove professionalità
Tra gli strumenti più utili, la formazione professionale di qualità, anche declinata come life long learning, in aggiunta ai percorsi dell’istruzione scolastica o universitaria, ha un ruolo di primo piano nel consentire l’acquisizione e l’aggiornamento delle competenze finalizzate all’occupabilità dei cittadini a garantire un nuovo e duraturo sviluppo del territorio anche in termini di competizione del sistema produttivo in ambito internazionale.
Per questo è importante che si sviluppi una rete formativa che metta in connessione il sistema di istruzione e formazione scolastica ed universitaria con l’esperienza delle imprese ed i fabbisogni legati alle specificità produttive del territorio.
Da questo punto sarebbe necessario rafforzare e consolidare la rete di formazione professionale presente sul territorio, in particolare Scandicci, per quanto riguarda l’ambito della pelletteria. Da una parte l’alta scuola di formazione della pelletteria che parte dalla formazione di figure professionali che seguono tutti aspetti manuali della produzione della pelletteria fino alla formazione di manager per le piccole e medie imprese. Per proseguire con il Mita (Made in Italy Tuscany Academy), che è un Istituto Tecnico Superiore (ITS) altamente professionalizzante nell’ambito della moda rivolto ai giovani diplomati per offrire delle opportunità di lavoro qualificato nel settore del Made in Italy unendo la tradizione artigiana del territorio con l’uso delle tecnologie più all’avanguardia per una formazione di altissimo livello. Per finire con il Polimoda, che ospita laboratori creativi di corsi di fashion design, fashion technology e design calzature e accessori, con 13 laboratori per disegno, cucito, maglieria, cartamodello, calzatura e pelletteria.
Esistono già dei robusti rapporti fra l’Università degli Studi di Firenze, gli EPR (Enti pubblici di ricerca) presenti sul territorio ed i comuni della Piana. In particolare, l’Università degli Studi di Firenze funge da riferimento per la formazione superiore per gli abitanti del territorio e, insieme alla sede CNR di Xxxxx Xxxxxxxxxx, fornisce
servizi di ricerca e sviluppo alle aziende che insistono nell’area, sia tramite lo sviluppo di attività di ricerca contrattuale che tramite la partecipazione congiunta a bandi di finanziamento. Lo sviluppo di percorsi formativi sempre più affini alle esigenze del territorio, con l’obiettivo di migliorare l’occupabilità dei laureati, sono da sempre obiettivi prioritari dell’Università degli Studi di Firenze. L’Università degli Studi di Firenze è inoltre impegnata nell’erogazione di percorsi di upskilling e reskilling, tramite strumenti come i Master di primo e secondo livello e la realizzazione di eventi formativi specifici sulla base di richieste da parte di aziende o enti.
Per quanto riguarda la formazione erogata presso l’Area CNR di Firenze, il personale staff ricercatore e tecnologo è impegnato da diversi anni nella formazione e alta formazione di personale sulle tematiche del trasferimento tecnologico nell’ambito di progetti regionali (AFTTER, ORMA). Molte di queste attività si sviluppano nell’ambito del Centratec, il centro per il trasferimento tecnologico dell’Area CNR di Firenze. Diversi istituti del CNR Firenze sono poi coinvolti nelle attività di trasferimento tecnologico e formazione verso le imprese sia in ambito di attività nazionali (progetto Artes4.0, Competence Center con finanziamento MISE) che europea (PhotonHub Europe).
E’ pertanto possibile erogare formazione su diverse tematiche di interesse applicativo e industriale, sia in presenza (sfruttando il centro congressi presente in Area CNR) sia in modalità remota, sfruttando anche delle piattaforme di e-learning già sviluppate precedentemente; inoltre, vi è la possibilità di creare corsi specifici su tematiche particolari di interesse aziendale, prevedendo eventualmente anche un periodo si stage presso gruppi di ricerca degli Istituti dell’Area di ricerca del CNR di Firenze che afferiscono al Centratec.
Premesso inoltre che
-le filiere formative regionali strategiche sono state individuate dalla Regione Toscana in base a un'analisi svolta da IRPET;
-la Regione Toscana ha identificato le filiere formative regionali strategiche, sulle quali concentrare il sostegno regionale ai Poli Tecnico Professionali, alla formazione per l'inserimento lavorativo e ai percorsi di alta formazione tecnica (ITS e IFTS), con gli obiettivi di contrastare le tendenze alla dispersione scolastica, favorire l'inserimento e il reinserimento nel mondo del lavoro e sviluppare le competenze fondamentali per lo sviluppo dei territori e la competitività delle imprese;
-ha preso avvio, con l’approvazione del “Quadro strategico regionale per uno sviluppo sostenibile ed equo - Programmazione Comunitaria 2021 2027”, il confronto, in ambito regionale, che porterà alla puntuale definizione degli interventi che saranno finanziati dagli strumenti della programmazione comunitaria del ciclo
2021-2027, ed è perciò opportuno rilevare e segnalare eventuali necessità del territorio in tema di progetti di supporto alla formazione e allo sviluppo di competenze per l'impresa;
-le Amministrazioni comunali di Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Xxxxx Xxxxxxxxxx e Signa che costituiscono il territorio denominato della Piana, intendono favorire la costituzione di una rete di soggetti pubblici e privati che, valorizzando le rispettive esperienze e competenze, miri ad integrare le risorse presenti sul territorio, in grado di promuovere, indirizzare e supportare proposte formative di sviluppo per i settori imprenditoriali strategici sulla base dei fabbisogni formativi rilevati periodicamente, rendendoli sempre più performanti;
- i comuni di Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa e Calenzano sono privi di una scuola superiore fatta eccezione per la succursale del Liceo scientifico Agnoletti. Solo il comune di Campi Bisenzio ha 2416 abitanti in età di scuola secondaria.
- nel comune di Campi Bisenzio è maturata in sede istituzionale la proposta, attualmente al vaglio del Ministero, di costruire una nuova scuola superiore con un'offerta formativa flessibile, con particolare attenzione alla meccanica, meccatronica e logistica, con i seguenti indirizzi: Liceo scienze applicate, Istruzione professionale (IPIA), con possibilità di istituire anche percorsi di IeFP e FORMAZIONE PROFESSIONALE in raccordo anche con l’Istruzione Tecnica Superiore. Una scuola autonoma fortemente innovativa nei curricoli didattici, nell'organizzazione all’interno dell’ordinamento scolastico, e con un forte investimento in tecnologie per la didattica incentrata sui laboratori. Una scuola per il territorio con un forte legame con le aziende con le quali condividere percorsi di formazione. Quindi una scuola per i giovani che frequentano i tradizionali percorsi di istruzione per conseguire il diploma ma anche con offerte formative articolate per tutti e per tutte le età.
-le Amministrazioni comunali dei comuni della Piana, la Regione Toscana,( la Camera di commercio di Firenze) e le Associazioni sindacali e le Associazioni di impresa (d’ora in poi, “le Parti”) ritengono opportuno stipulare un 'Patto locale su lavoro e formazione professionale nel territorio della Piana Fiorentina', al fine di rilevare con costanza i fabbisogni formativi delle imprese del territorio e individuare azioni per la formazione finalizzata all’inserimento o al reinserimento lavorativo e la qualificazione e riqualificazione professionale dei cittadini del territorio.
-le Parti intendono altresì favorire, attraverso adeguati strumenti di intervento, l'occupazione dei giovani e di coloro che hanno perso il lavoro anche favorendo i cosiddetti “percorsi di ricollocazione collettiva” previsti dai recenti decreti ministeriali e l'avvio di iniziative di impresa principalmente nei settori strategici garantendo anche tutte le azioni utili al rafforzamento delle aziende già operanti sul territorio;
-le Parti inoltre intendono sostenere percorsi formativi per le pari opportunità di accesso al mondo del lavoro e la rioccupabilità delle lavoratrici che risultano particolarmente colpite dalla crisi, così come la necessità di garantire una effettiva parità di genere - quale diritto all’uguaglianza di opportunità e quale strumento per la crescita economica e la coesione sociale - anche nell’accesso alla formazione e allo sviluppo delle competenze digitali, tecnologiche e ambientali,
- le mutate condizioni economiche e occupazionali rendono necessario prevedere nelle imprese, là dove le dimensioni lo consentano, interventi formativi che supportino il personale nell’acquisizione delle nuove competenze, in una logica di apprendimento permanente, necessarie anche alla ricollocazione all’interno dell’impresa, attraverso l’uso integrato dei vari strumenti formativi a partire dall’utilizzo del nuovo sistema finanziato da risorse pubbliche quale il Fondo Nuovo Competenze e quello degli enti bilaterali quali ad esempio i Fondi Interprofessionali, sviluppando un confronto reale e di merito fra le Parti Sociali, limitando il ricorso a soggetti esterni per alcune specifiche funzioni.
- le Parti ritengono altresì di intervenire su tutti i fattori alla base della crescita occupazionale economica e sociale dell’area, mediante la elaborazione di linee di azione e strumenti per la qualificazione del lavoro e le politiche attive, concordemente individuati quali ambiti prioritari di intervento;
Si conviene quanto segue:
Art. 1
Le Premesse formano parte integrale e sostanziale del presente Protocollo.
Art. 2 (Oggetto)
1.Con il presente Protocollo le Parti intendono sostenere la difesa ed il rilancio della condizione occupazionale e produttiva attraverso la promozione dell’allineamento dell’offerta formativa regionale ai fabbisogni delle aziende presenti sul territorio, mettendo a disposizione dei cittadini un insieme integrato di opportunità per l’acquisizione, l’aggiornamento e l’adeguamento delle competenze e migliorando così l’occupabilità dei cittadini e la capacità di risposta del sistema formativo locale ai fabbisogni di professionalità e competenze dei settori produttivi strategici del territorio.
Le parti intendono inoltre, attraverso un costante monitoraggio della situazione occupazionale e di possibili crisi aziendali del territorio, fornire una risposta sollecita ai fabbisogni formativi per una tempestiva riqualificazione su nuove competenze
nonché individuare e attuare percorsi e strumenti per la continuità e la salvaguardia dell’occupazione.
Art. 3
(Impegni delle parti)
1.I Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Xxxxx Xxxxxxxxxx e Signa si impegnano a promuovere la costituzione e la formalizzazione di alleanze formative volte a dar vita ad una rete integrata da attivare sul territorio che possano:
a) garantire un’offerta formativa integrata;
b) individuare e specializzare le diverse figure professionali;
c) consentire ai giovani di sviluppare la propria carriera in stretta collaborazione con le imprese esistenti sul territorio;
d) valutare l'organizzazione di iniziative di orientamento al lavoro, all'auto- imprenditorialità e alla formazione professionale con le scuole superiori della città;
1.2 Inoltre i Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Xxxxx Xxxxxxxxxx e Signa si impegnano a creare e sostenere iniziative per l’autoimprenditorialità .
0.Xx Regione Toscana si impegna:
a) a garantire un'informazione costante sulle opportunità offerte dagli strumenti regionali di sostegno alla formazione, con particolare riferimento:
alle figure professionali formate nell'ambito dei percorsi di IeFP, di istruzione e formazione tecnica superiore e di formazione professionale per i settori individuati come prioritari e strategici dalle analisi e condivisioni prodotte dal Tavolo di Coordinamento oggetto del presente Protocollo;
agli interventi per la formazione dei lavoratori, dei manager e degli imprenditori, per il rafforzamento delle capacità dei lavoratori e delle imprese di far fronte ai cambiamenti tecnologici ed economici dei mercati e dei sistemi produttivi in cui sono collocati e per il ricambio generazionale;
agli interventi di formazione individuale;
agli interventi di supporto formativo alla creazione di impresa e al lavoro autonomo;
agli interventi formativi prontamente attivabili in risposta alle esigenze formative emerse;
b) a promuovere un’effettiva parità di genere anche nell’accesso agli interventi per l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze digitali, tecnologiche e ambientali;
c) a garantire ogni necessario aggiornamento del Repertorio regionale delle figure professionali;
d) a mettere a disposizione, nell’ambito del sistema regionale delle competenze, i necessari dispositivi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze;
e) a valutare, nell’ambito dei propri documenti di programmazione in materia di formazione, ed in raccordo con IRPET, gli esiti delle rilevazioni condotte a livello territoriale nell’ambito del “Tavolo di coordinamento dell’ Area della Piana” di cui al successivo art. 4, riguardo le necessità formative emergenti per la qualificazione e riqualificazione dei lavoratori;
f) a rendere disponibili, alle condizioni e nei limiti definiti dai rispettivi atti di programmazione e regolamentari, gli strumenti degli incentivi assunzionali finanziati nell’ambito delle misure di prossima emanazione, i cui concreti contenuti saranno peraltro concertati con le Parti sociali, ed ogni altro strumento che sarà disponibile per lo sviluppo di impresa e l’occupazione
L’Agenzia Regionale ARTI, oltre a quanto sopra previsto, si impegna attraverso la rete dei Centri per l’impiego ed in particolare il Centro per l’Impiego di Xxxxx Xxxxxxxxxx e il Servizio Territoriale di Campi Bisenzio, ad assicurare l’erogazione di servizi volti ad aumentare l’occupabilità attraverso azioni di informazione e consulenza individualizzata, orientamento, supporto all’autoimpiego, promozione di interventi individualizzati di politica attiva, rappresentando il punto di accesso ai servizi e alle misure di politiche attive per il lavoro
3. La Città Metropolitana di Firenze si impegna in un costante monitoraggio sulle crisi aziendali dell'area metropolitana che arrivano al tavolo di unità di crisi per trarre elementi utili a individuare fabbisogni formativi per la riqualificazione dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, anche svolgendo funzioni di raccordo e scambio con altri eventuali tavoli di confronto attivi a livello dei diversi territori, per il rispetto delle specificità locali.
0.Xx Camera di Commercio si impegna a:
a) contribuire nella promozione, la costituzione e la formalizzazione di alleanze formative volte a dar vita ad una rete integrata da attivare sul territorio;
b) contribuire alla valutazione ed organizzazione di iniziative di orientamento al lavoro, all’auto-imprenditorialità e alla formazione professionale anche nelle scuole superiori della città e nell'ambito degli accordi in essere sottoscritti dalla Camera su tali tematiche con i medesimi ed altri soggetti del presente protocollo;
c) collaborare con la Regione Toscana per la realizzazione del sistema regionale delle competenze;
d) rendere disponibili ai partecipanti al protocollo i rapporti del sistema informativo Excelsior sui fabbisogni professionali delle imprese, promuovendo anche iniziative informative e formative al riguardo;
5.Le Parti sociali si impegnano:
a) a individuare nei partecipanti al protocollo i soggetti più vicini per intraprendere forme di dialogo utili alla risoluzione di eventuali criticità da loro rilevate;
b) a tenere informato il Tavolo di coordinamento dell’ Area della Piana costantemente in merito ai fabbisogni formativi individuati presso le aziende e fra i lavoratori o coloro che sono in cerca di occupazione;
c) sostenere i partecipanti al protocollo nelle eventuali attività di coordinamento alla formazione, nell'ambito delle rispettive competenze, utili al rafforzamento delle competenze, al miglioramento del livello delle qualifiche e favorire lo sviluppo della qualità del tessuto imprenditoriale presente sul territorio;
d) individuare le esigenze lavorative sul territorio, ognuno per le rispettive competenze, e suggerire attività di orientamento rivolte alle scuole secondarie di primi e secondo grado.
e) a fornire e rendere fruibili i servizi di orientamento che ogni Associazione ha già all’interno della propria struttura.
Art. 4
Tavolo di Coordinamento dell’Area della Piana
1. È costituito un Tavolo di Coordinamento dell’Area della Piana che, partendo dall’osservazione della situazione e dei fenomeni presenti sul territorio di riferimento, è finalizzato a definire le azioni comuni e presidiare il raggiungimento degli obbiettivi condivisi nel presente Protocollo.
2. Il Tavolo è coordinato dal Comune di Xxxxx Xxxxxxxxxx e formato dai soggetti individuati dalle parti firmatarie, si riunisce periodicamente, almeno una volta ogni sei mesi.
0.Xx Tavolo sulla base dei dati complessivi della Camera di Commercio e delle segnalazioni specifiche provenienti dai Sindacati e dalle Associazioni di Categoria, elabora – in accordo con le altre Parti – un quadro di sintesi dei fabbisogni formativi
4. Il Tavolo svolge una verifica periodica dello stato di attuazione del presente protocollo e un monitoraggio dei risultati raggiunti.
5. Il Tavolo può essere convocato dai Comuni in accordo con la Regione anche su richiesta degli altri firmatari del presente protocollo con richiesta di specifico ordine del giorno.
6. La Città Metropolitana di Firenze svolgerà un ruolo di raccordo con gli altri Tavoli attivi nell’area metropolitana.
Art. 5 (Durata)
0.Xx presente Protocollo d'intesa ha validità di tre anni ed è rinnovabile per ulteriori due anni.
Art.6 (Adesioni)
È prevista l'adesione al presente protocollo da parte di altri soggetti interessati all'attuazione del presente protocollo, a condizione del consenso delle Parti e previa sottoscrizione del medesimo.
Data
Per Comune di Calenzano
Per Comune di Campi Bisenzio
Per Comune di Lastra a Signa
Per Comune di Scandicci
Per Comune di Xxxxx Xxxxxxxxxx
Per Comune di Signa
Per la Regione Toscana
Per la Città Metropolitana di Firenze
Per la Camera di Commercio di Firenze
Per Università degli Studi di Firenze
Per CNR
per CGIL
per CISL
per UIL
Per Confindustria
Per Confcommercio
Per Confartigianato
Per Confesercenti
Per CNA
Per Legacoop