INIZIATIVA URBANA EUROPEA
INIZIATIVA URBANA EUROPEA
– AZIONI INNOVATIVE
TERZO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE EUI-IA
06/05/2024 – 14/10/2024
06/05/2024
Indice
2
2. AUTORITÀ AMMISSIBILI: CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA
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2.4 Requisiti comuni per le autorità urbane ammissibili 6
3. COPERTURA TEMATICA PER IL TERZO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL'AMBITO DELL'EUI-IA
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6. ELABORAZIONE E SVILUPPO DEI PROGETTI
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6.2 Piano di lavoro e logica di intervento del progetto 32
7. PROCESSO DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
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8.1 Verifica di ammissibilita 39
8.4 Sistema di valutazione a punteggio 42
8.5 Criteri di esclusione per i richiedenti delle sovvenzioni 43
9. FASE DI AVVIO E AGGIUDICAZIONE
44
45
45
Il pacchetto legislativo sulla politica di coesione per il periodo 2021-2027 comprende l'istituzione dell'Iniziativa urbana europea (prevista dall'articolo 12 del regolamento 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione1, regolamento FESR/FC), uno strumento dell'Unione europea che succede all'iniziativa Azioni urbane innovative attuata durante il periodo di programmazione 2014-2020. Questa nuova Iniziativa rappresenta uno strumento essenziale per sostenere le città di qualsiasi dimensione, creare capacità e conoscenze, sostenere l'innovazione e sviluppare soluzioni innovative trasferibili e scalabili per le sfide urbane a livello dell'Unione europea (UE). L'obiettivo finale è stimolare l'uso dei programmi convenzionali della politica di coesione nelle aree urbane con innovazioni di comprovata efficacia, in particolare quelle che ricevono il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per gli obiettivi specifici definiti nell'articolo 3 del regolamento FESR/FC2, e rafforzare le capacità di innovazione delle città quali beneficiarie o intermediarie nella gestione di tali fondi.
Uno dei principali obiettivi dell'Iniziativa urbana europea (EUI), e in particolare del suo elemento costitutivo riguardante le azioni innovative (EUI-IA), consiste nella prosecuzione del sostegno avviato dall'iniziativa Azioni urbane innovative fornendo alle autorità urbane di tutta Europa spazi e risorse per individuare e sperimentare (attraverso progetti pilota) nuove risposte innovative alle sfide locali interconnesse e complesse legate allo sviluppo urbano sostenibile. Attraverso l'EUI-IA, le autorità urbane avranno la possibilità di testare il modo in cui le soluzioni nuove e non sperimentate funzionano nella pratica nonché il modo in cui rispondono alla complessità della vita reale. I processi e i risultati della sperimentazione saranno seguiti da città partner di altri Paesi (partner di trasferimento) al fine di sostenere e rafforzare la trasferibilità e la replicabilità delle soluzioni innovative testate in tutta l'UE.
Le autorità urbane dovrebbero cogliere l'opportunità offerta dall'EUI-IA per sperimentare approcci e metodi di lavoro innovativi al di fuori dell'ambito dei "progetti ordinari" (che potrebbero essere finanziati attraverso le fonti di finanziamento "tradizionali", ivi compresi i programmi convenzionali del FESR). L'EUI-IA consente alle città di trasformare idee ambiziose e creative in prototipi che possono essere collaudati in contesti urbani reali. In altre parole, l'EUI-IA sostiene progetti pilota che sono troppo rischiosi per essere finanziati attraverso fonti di finanziamento tradizionali, purché siano altamente innovativi e di carattere sperimentale.
I progetti dell'EUI-IA sono selezionati mediante inviti a presentare proposte inerenti a uno o più temi proposti dalla Commissione europea. L'EUI dispone di un bilancio totale del FESR pari a 450 milioni di EUR, di cui il 75 % è destinato a sostenere l'elemento EUI-IA. Ciascun progetto può ricevere fino a un
1 Regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione: xxxxx://xxx-xxx.xxxxxx.xx/xxxxx- content/EN/ALL/?uri=CELEX:32021R1058. Gli obiettivi perseguiti specifici del FESR saranno specificati in ogni singolo invito a presentare proposte dell'Iniziativa urbana europea riguardante le azioni innovative.
2 Ibidem.
massimo di 5 milioni di EUR di cofinanziamento del FESR e l'attuazione del progetto dovrebbe avvenire entro un termine massimo di 3,5 anni.
L'EUI è gestita dalla direzione generale della Politica regionale e urbana (DG REGIO) della Commissione europea attraverso la gestione indiretta. La Commissione europea ha designato la regione Xxxx Xxxxxxx (Francia) come entità delegata dell'attuazione dell'EUI. Il segretariato permanente dell'EUI è stato creato per assistere l'entità delegata e garantire la gestione quotidiana dell'EUI.
Mediante il presente capitolato d'oneri, l'entità delegata invita le autorità ammissibili a presentare proposte di progetto nel quadro del terzo invito a presentare proposte dell'EUI-IA. Per il presente invito a presentare proposte è stato stanziato un bilancio indicativo di 90 milioni di EUR del FESR.
Il presente documento definisce i requisiti e la procedura da seguire per il terzo invito a presentare proposte dell'EUI-IA. Dovrebbe essere letto in combinato disposto con gli orientamenti dell'EUI-IA, il documento di lavoro di cortesia del modulo di domanda (Application Form Courtesy Working Document) e altri documenti relativi all'invito pubblicati sul sito web dell'EUI.
2. AUTORITÀ AMMISSIBILI: CHI PUÒ PRESENTARE DOMANDA
Possono richiedere sostegno nel quadro dell'EUI-IA le autorità seguenti.
• Prima categoria: qualsiasi autorità urbana di un'unità amministrativa locale definita secondo il grado di urbanizzazione (DEGURBA) di Eurostat come città, paese o sobborgo (corrispondente al codice DEGURBA 1 o al codice DEGURBA 2 di Eurostat) con almeno 50 000 abitanti.
• Seconda categoria: un'associazione o un raggruppamento di autorità urbane con status giuridico di agglomerato organizzato composto da unità amministrative locali, in cui la maggioranza (almeno il 51 %) degli abitanti vive in unità amministrative locali definite secondo il grado di urbanizzazione (DEGURBA) di Eurostat come città, paesi o sobborghi (corrispondenti al codice DEGURBA 1 o al codice DEGURBA 2) e in cui la popolazione totale combinata è di almeno 50 000 abitanti.
• Terza categoria: un'associazione o un raggruppamento di autorità urbane senza status giuridico di agglomerato organizzato in cui tutte le autorità urbane coinvolte (autorità urbana principale e autorità urbane associate) sono unità amministrative locali definite secondo il grado di urbanizzazione (DEGURBA) di Eurostat come città, paesi o sobborghi (corrispondenti al codice DEGURBA 1 o al codice DEGURBA 2) e in cui la popolazione totale combinata (autorità urbana principale e autorità urbane associate) è di almeno 50 000 abitanti.
Solo le autorità urbane ammissibili quali sopra definite possono presentare un modulo di domanda nel quadro dell'invito a presentare proposte dell'EUI-IA.
La definizione di unità amministrative locali, la classificazione basata sul grado di urbanizzazione e i dati sul numero di abitanti dipendono dalle informazioni fornite nella tabella di corrispondenza dell'EUI-IA (xxxxx://xxx.xxxxx-xxxxxxxxxx.xx/xxxxx/xxxxxxx/xxxxx/0000-00/XXX- IA_Call_3_Correspondence_table.xlsx). Tale tabella sarà utilizzata come principale documento di riferimento per la verifica dell'ammissibilità. I richiedenti sono invitati a fare riferimento alla tabella di corrispondenza per verificare la propria ammissibilità e a fornire informazioni sulle unità amministrative locali incluse nei rispettivi confini amministrativi e sui dati relativi al numero di abitanti. Si raccomanda vivamente di effettuare un'autovalutazione di ammissibilità (sulla base della summenzionata tabella di corrispondenza) prima di compilare il modulo di domanda. In caso di lacune, incongruenze o dubbi sull'interpretazione dei dati riportati nella tabella di corrispondenza EUI-IA, si consiglia ai richiedenti di contattare il segretariato permanente prima di compilare e presentare il modulo di domanda. Durante la procedura di selezione il segretariato permanente effettuerà la verifica di ammissibilità esclusivamente sulla base delle informazioni inserite nel modulo di domanda. Qualora l'ammissibilità del richiedente risultasse incerta, il segretariato permanente contatterà tutti i partner pertinenti, compreso Eurostat, per determinarne l'ammissibilità.
2.1 PRIMA CATEGORIA
• Comuni/consigli comunali/distretti i cui confini amministrativi corrispondono a un'unica unità amministrativa locale. In questo caso l'unità amministrativa locale è classificata come città, paese e sobborgo in base al grado di urbanizzazione (codice 1 e/o 2 nella tabella di corrispondenza, colonna Grado di urbanizzazione) e deve avere almeno 50 000 abitanti.
• Comuni/consigli comunali i cui confini amministrativi comprendono più unità amministrative locali. È il caso di comuni/consigli comunali di Portogallo, Irlanda, Grecia, Malta e Lettonia in cui la definizione Eurostat di unità amministrativa locale non corrisponde a comuni/consigli comunali, ma a unità infracomunali (parrocchie) o statistiche (circoscrizioni elettorali). In questo caso, il comune/consiglio comunale può essere ammissibile solo se ha in tutto 50 000 abitanti e se la maggior parte (almeno il 51 % degli abitanti) vive in unità amministrative locali classificate come città, paesi o sobborghi in base al grado di urbanizzazione (codice 1 e/o 2 nella tabella di corrispondenza, colonna Grado di urbanizzazione).
2.2 SECONDA CATEGORIA
Agglomerati organizzati che sono un'associazione/raggruppamento di autorità urbane che soddisfano i seguenti criteri:
• sono riconosciuti ufficialmente come un livello amministrativo locale (diverso dal livello regionale e provinciale) dal diritto nazionale con l'obbligo per i comuni/consigli comunali di aderire all'organizzazione sovracomunale (pertanto in tale categoria non sono incluse le associazioni che sono composte su base volontaria, per uno scopo specifico e/o per un periodo limitato di tempo);
• sono composti solo da comuni/consigli comunali (quindi in questa categoria non sono incluse le associazioni riguardanti altre istituzioni come le università, le camere di commercio, ecc.);
• possiedono competenze specifiche, stabilite dal diritto nazionale, delegate dai comuni coinvolti per i settori di intervento pertinenti per il progetto dell'EUI-IA. Le associazioni sono invitate a fornire un riferimento preciso al quadro giuridico nazionale. Gli agglomerati organizzati hanno competenze esclusive per la progettazione e l'attuazione nei settori di intervento pertinenti per il progetto EUI-IA;
• hanno una specifica struttura politica (con rappresentanza indiretta dei comuni coinvolti) e amministrativa (personale dedicato).
Alcuni esempi di agglomerati organizzati ammissibili nel quadro dell'EUI-IA sono:
• Francia: Métropoles, Communautés Urbaines, Communautés d'Agglomération, Etablissements Publics Territoriaux (EPT) e Communautés de Communes;
• Italia: solo città metropolitane e unione di comuni. Non sono ammessi consorzi, gruppi di azione locale (GAL), convenzioni di comuni o altri agglomerati organizzati che non sono considerati autorità locali dalla legislazione nazionale italiana (testo unico degli enti locali);
• Germania: Landkreis;
• Spagna: Mancomunidades e Area Metropolitana Barcelona. Si noti che le "Diputaciones provinciales" (amministrazioni provinciali) sono considerate enti provinciali e quindi non sono riconosciute come agglomerati organizzati ammissibili;
• Portogallo: Comunidades Intermunicipais (CIM).
I gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT) i cui partenariati sono composti solo da autorità urbane (come sopra definite) e con competenze specifiche per la progettazione e l'attuazione di strategie pertinenti per l'invito nel quadro dell'EUI-IA sono considerati agglomerati organizzati e quindi possono presentare domande nell'ambito degli inviti a presentare proposte nel quadro dell'EUI-IA come autorità urbane principali o associate. I GECT i cui partenariati includono altre organizzazioni (ad esempio Stati membri, autorità regionali, associazioni, università, ecc.) non sono considerati agglomerati organizzati e non possono presentare domande come autorità urbane principali o associate, ma possono partecipare in qualità di partner di realizzazione a una proposta presentata da un'autorità urbana ammissibile.
Nel quadro dell'EUI-IA, gli agglomerati organizzati sono considerati come un'unica autorità urbana che rappresenta tutti i comuni/consigli comunali interessati. Per questo motivo, in una proposta di progetto presentata da un agglomerato organizzato, quest'ultimo dovrà essere indicato come autorità urbana principale. Per verificare l'ammissibilità degli agglomerati organizzati, il segretariato permanente controllerà che il numero totale di abitanti sia di almeno 50 000 persone e che la maggior parte (almeno il 51 % degli abitanti) risieda nelle unità amministrative locali relative all'agglomerato classificate come città, paesi o sobborghi in base al grado di urbanizzazione.
2.3 TERZA CATEGORIA
Qualsiasi associazione di autorità urbane (associazioni nazionali/regionali di autorità urbane, patti territoriali, distretti di sviluppo, ecc.) nonché le singole autorità urbane senza accordi di cooperazione formalizzati ma disposte a presentare la domanda congiuntamente possono presentarla individuando un'autorità urbana principale tra i comuni/consigli comunali coinvolti e indicando le altre come autorità urbane associate.
Per essere ammissibili, tutte le autorità urbane coinvolte (autorità urbane principali e associate) devono essere riconosciute come unità amministrative locali ed essere classificate come città, paesi o sobborghi secondo il grado di urbanizzazione di Eurostat (codice DEGURBA 1 o codice DEGURBA 2). Nel caso di autorità urbane i cui confini amministrativi comprendano più di un'unità amministrativa locale, per la definizione del grado di urbanizzazione si applicano le medesime regole di cui alla sezione 2.1. Non occorre che il rapporto tra le autorità urbane principali e le autorità urbane associate sia formalizzato al momento della presentazione del modulo di domanda. Nel caso in cui la proposta sia approvata e sovvenzionata, il rapporto dovrà essere formalizzato in un accordo di partenariato (il segretariato permanente fornirà un modello all'autorità urbana principale).
Le esperienze precedenti dimostrano che i singoli progetti realizzati da associazioni o raggruppamenti di città senza lo status di agglomerato organizzato, che comprendono più di 3 autorità urbane (autorità urbane principali e associate) prive di contiguità territoriale, rischiano di perdere coerenza e di avere difficoltà a produrre risultati significativi. Si raccomanda pertanto che le associazioni e/o i raggruppamenti di autorità urbane (senza lo status di agglomerato organizzato) che desiderano presentare domanda siano territorialmente contigui e cerchino di limitare il numero di autorità urbane associate coinvolte.
2.4 REQUISITI COMUNI PER LE AUTORITÀ URBANE AMMISSIBILI
Oltre ai principi sopra descritti per ciascuna categoria specifica di autorità urbane ammissibili, si applicano i seguenti principi a tutte le autorità urbane ammissibili nel quadro dell'EUI-IA.
• Tutte le autorità urbane devono avere sede in uno Stato membro dell'UE.
• Solo le autorità urbane ammissibili in base a quanto sopra definito possono presentare il modulo di domanda nel quadro dell'invito a presentare proposte nell'ambito dell'EUI-IA. Un modulo di domanda presentato da un partner di realizzazione sarà dichiarato inammissibile.
• Le autorità urbane (quali sopra definite) possono essere iscritte in una proposta di progetto solo come autorità urbane principali e/o associate. La categoria dei partner di realizzazione è riservata solo a organizzazioni e/o istituzioni che non sono riconosciute come autorità urbane nel quadro dell'EUI-IA.
• Se le soluzioni innovative richiedono un approccio basato sul rapporto tra zone urbane e rurali o sulle aree funzionali, è possibile includere come partner di realizzazione le unità amministrative locali definite come rurali in base al loro grado di urbanizzazione (codice DEGURBA 3 di Eurostat). Si noti che il loro numero di abitanti non rientra nel computo necessario a raggiungere la soglia minima di ammissibilità di 50 000 abitanti. Il motivo dell'inclusione delle unità amministrative locali definite come rurali deve essere chiaramente presentato e giustificato nel modulo di domanda.
• Un'autorità urbana o un agglomerato organizzato può essere coinvolto in una sola proposta di progetto nell'ambito di ciascun invito a presentare proposte (anche se tali proposte di progetto sono presentate in relazione a temi diversi nel medesimo invito). La regola si applica anche alle autorità urbane associate (un comune può essere coinvolto in una sola proposta di progetto indipendentemente dal fatto che sia considerato come un'autorità urbana principale o come un'autorità urbana associata).
• Le autorità urbane che hanno già beneficiato di un sostegno in un progetto approvato dall'EUI- Azioni Innovative nel quadro di un precedente invito a presentare proposte non possono presentare un nuovo modulo di candidatura.
• Le autorità urbane devono rispettare i requisiti di esclusione dall'accesso ai finanziamenti (maggiori dettagli sono forniti nella Sezione 8.5 "Criteri di esclusione per i richiedenti delle sovvenzioni" e negli orientamenti dell'EUI-IA, capitolo 3.3 "Criteri di esclusione per i richiedenti delle sovvenzioni").
Le agenzie e le società (ad esempio: nel campo dell'energia/della gestione dei rifiuti, dello sviluppo economico, della promozione turistica, ecc.) di proprietà totale o parziale del comune/consiglio comunale non sono considerate unità amministrative locali e pertanto non possono essere riconosciute come autorità urbane ammissibili. Tuttavia tali organizzazioni possono essere coinvolte nel partenariato in qualità di partner di realizzazione (per maggiori dettagli sui ruoli e sulle responsabilità dei partner di realizzazione consultare gli orientamenti dell'EUI-IA, capitolo 2.1.2 "Tipologia di partner dell'Iniziativa urbana europea - Azioni innovative").
Si noti che, in caso di associazioni o raggruppamenti di autorità urbane con status giuridico di agglomerato organizzato (seconda categoria di autorità ammissibili, cfr. sopra per maggiori informazioni), l'istituzione, ivi comprese tutte le altre autorità urbane coinvolte, è considerata come un'unica autorità urbana nel quadro dell'EUI-IA e pertanto l'agglomerato è iscritto come autorità urbana
principale. In caso di associazioni o raggruppamenti di autorità urbane senza status giuridico di agglomerato organizzato (terza categoria di autorità ammissibili, cfr. sopra per maggiori informazioni), le autorità urbane coinvolte sono tenute a designare un comune come autorità urbana principale e gli altri comuni come autorità urbane associate.
3. COPERTURA TEMATICA PER IL TERZO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE NELL'AMBITO DELL'EUI-IA
L'EUI è stata istituita come una delle misure a sostegno dell'attuazione dell'agenda urbana per l'UE, uno strumento chiave per l'attuazione della nuova Carta di Lipsia. In continuità con l'approccio delle Azioni urbane innovative, gli inviti a presentare proposte nell'ambito dell'EUI-IA saranno organizzati su temi definiti dalla Commissione europea in base alla nuova Carta di Lipsia e alle priorità della Commissione europea che presentano una dimensione intersettoriale, come le transizioni verde e digitale. Al fine di aumentare la leggibilità dei progetti dell'EUI-IA in relazione alla politica di coesione e facilitare la loro successiva estensione e/o replica con i finanziamenti del FESR, gli inviti a presentare proposte nell'ambito dell'EUI-IA precisano anche gli obiettivi specifici della politica di coesione perseguiti dall'invito. I richiedenti dovranno prestare particolare attenzione a dimostrare la pertinenza per la politica di coesione delle soluzioni che propongono di testare alla luce degli obiettivi specifici presentati. È inoltre definito un elenco di indicatori (da utilizzare e monitorare insieme ad altri indicatori che i partner del progetto stabiliranno per sé) per facilitare la comprensione degli effetti desiderati a livello di progetto e consentire l'aggregazione dei risultati a livello di settore di intervento e/o di EUI-IA.
Per il terzo invito a presentare proposte, i candidati possono presentare proposte di progetto incentrate su uno dei tre temi: transizione energetica e tecnologia nelle città.
DEFINIZIONE GLOBALE E CONTESTO DEL TEMA "TRANSIZIONE ENERGETICA"
L'energia è fondamentale per la transizione dell'Unione europea verso la neutralità climatica entro il 2050, in linea con il Green Deal europeo. Responsabile per oltre il 75 % delle emissioni di gas a effetto serra nell'UE, il settore energetico sta attraversando una profonda trasformazione verso un'economia a zero emissioni nette.
La guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina ha anche ricordato il livello critico di dipendenza dell'Europa dalle fonti di combustibili fossili e le pesanti conseguenze sotto il profilo economico che ciò comporta in caso di carenze, in particolare per i gruppi vulnerabili e i settori fortemente dipendenti dall'energia.
Nell'ambito della sua risposta, l'UE ha adottato il piano REPowerEU al fine di: i) ridurre la dipendenza dell'UE dai combustibili fossili attraverso il risparmio energetico; ii) diversificare le forniture; e iii) sostituire rapidamente i combustibili fossili con alternative rinnovabili e a basse emissioni di carbonio.
Più recentemente, la Commissione ha proposto di includere le biotecnologie e le tecnologie pulite (anche per la produzione e il consumo di energia) tra le tecnologie critiche su cui fondare la sovranità industriale e la competitività a lungo termine dell'UE, nell'ambito della piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa3.
L'UE fa affidamento su un quadro legislativo e politico globale che fissa obiettivi per l'uso delle energie rinnovabili, l'efficienza energetica e la decarbonizzazione del parco immobiliare. Il raggiungimento di questi obiettivi richiede la mobilitazione da parte di tutti gli attori. Gli Stati membri sono stati chiamati a sviluppare piani nazionali per l'energia e il clima (PNEC) definitivi e aggiornati entro giugno 20244 al fine di delineare i rispettivi contributi. Si stima che per la transizione energetica dell'UE sia necessario un investimento aggiuntivo di 620 miliardi di EUR all'anno rispetto ai livelli attuali5.
Alla luce di questo contesto, la politica di coesione gioca un ruolo chiave ed è completamente orientata al raggiungimento di una transizione energetica socialmente giusta. Per il periodo 2021-2027, il 33 % delle dotazioni dei programmi del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il 56 % del Fondo di coesione saranno messi a disposizione per gli investimenti nell'azione per il clima, anche per sostenere il risparmio energetico (in particolare negli edifici), la mobilità urbana sostenibile e l'adattamento ai cambiamenti climatici negli Stati membri, nelle regioni, nelle città e nei piccoli centri urbani. Oltre il 15 % di tali fondi sarà destinato al risparmio energetico, alla promozione delle energie rinnovabili, al rafforzamento delle reti intelligenti nonché all'aggiornamento e alla riqualificazione delle competenze delle persone per le transizioni verde e digitale. Il Fondo per una transizione giusta, nuovo strumento creato per garantire che nessuna regione sia lasciata indietro, investirà inoltre altri 25 miliardi di EUR nelle competenze e nella diversificazione economica, nel sostegno ai settori delle energie rinnovabili e nella decarbonizzazione dei settori ad alta intensità di carbonio nelle regioni carbonifere e negli altri territori più colpiti dall'impatto negativo della transizione climatica. Nel complesso, una dotazione di 110 miliardi di EUR per la politica di coesione rappresenta un'opportunità senza precedenti per garantire un percorso sostenibile verso un'Europa a impatto climatico zero6.
Affrontare in modo olistico l'inquinamento atmosferico, la sicurezza e l'accessibilità in termini economici dell'approvvigionamento energetico nonché la disponibilità di edifici, servizi e trasporti pubblici a zero
3 Regolamento (UE) 2024/795 del 29.2.2024 che istituisce la piattaforma per le tecnologie strategiche.
4 Piani nazionali per l'energia e il clima (xxxxxx.xx)
5 Relazione di previsione 2023 (COM(2023) 376 del 6.7.2023).
6 #EURegioDataStories – Exploring investments 2021-2027
emissioni di carbonio nelle aree urbane richiede soluzioni innovative, integrate e inclusive sul piano sociale. È indispensabile includere la transizione energetica in approcci integrati al di là dei settori tradizionali (energia, trasporti e gestione dei rifiuti) per affrontare obiettivi sociali più ampi quali la mobilità attiva, gli alloggi a prezzi accessibili, la povertà energetica, l'economia circolare, la sanità pubblica e/o la promozione di posti di lavoro e competenze per la transizione verde.
Nel quadro del tema "Transizione energetica", l'iniziativa urbana europea (EUI) mira a sostenere la sperimentazione di soluzioni innovative trasferibili e scalabili nei contesti di vita reale per le reti di energia locali economicamente sostenibili, più intelligenti e più integrate, a zero emissioni di carbonio e guidate dalla domanda rafforzando al contempo il ruolo dei cittadini e dei portatori di interessi al fine di accelerare la transizione.
Il tema "transizione energetica" favorisce ed è caratterizzato da interconnessioni con alcune politiche e iniziative dell'UE quali il Green Deal europeo, il piano REPowerEU, la strategia dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici, il piano strategico europeo per le tecnologie energetiche, il piano d'azione dell'UE per l'inquinamento zero, l'iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo, la strategia dell'UE sull'ondata di ristrutturazioni, l'iniziativa per alloggi a prezzi abbordabili, il nuovo quadro europeo per la mobilità, le missioni dell'UE sulle città intelligenti e a impatto climatico zero e sull'adattamento ai cambiamenti climatici, il partenariato europeo che guida le transizioni urbane verso un futuro sostenibile di Orizzonte Europa, il Patto dei sindaci dell'UE per il clima e l'energia nonché l'iniziativa "Intelligent Cities Challenge".
Si fonda inoltre sui risultati dell'agenda urbana per il partenariato tematico dell'UE sulla "transizione energetica" e sulle azioni elaborate per il miglioramento della regolamentazione, dei finanziamenti e delle conoscenze nel settore7.
La Commissione europea mira a conseguire un portafoglio equilibrato di progetti che soddisfino le più elevate norme di qualità riflettendo al tempo stesso le peculiarità geografiche, demografiche e in termini di spazio delle città europee. Le proposte di progetto dovrebbero essere altamente sperimentali e quindi difficilmente finanziabili con fonti ordinarie o tradizionali.
RILEVANZA PER LE AUTORITÀ URBANE E RUOLO DI QUESTE ULTIME
L'azione urbana è fondamentale per raggiungere la neutralità climatica. Oltre il 75 % della popolazione dell'UE vive in aree urbane e si prevede che tale percentuale aumenterà fino a quasi l'85 % entro il 2050. Di conseguenza le città sono responsabili della maggior parte della domanda di energia dell'UE, il più delle volte generata al di fuori di esse, e dei livelli più elevati di emissioni di gas a effetto serra.
Allo stesso tempo, in quanto poli di attività economica, innovazione e coinvolgimento delle comunità, le città sono nella posizione ideale per assumere un ruolo di guida nella diffusione delle soluzioni richieste dalla transizione energetica e per guidare i partenariati con esperti scientifici sul campo,
7 xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxx.xxxxx-xxxxxxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxx/xxxxxx-xxxxxxxxxx
portatori di interessi di tutti i settori energetici, imprese e cittadini al fine di dare luogo ad azioni coordinate e a cambiamenti nei comportamenti dei consumatori.
Sfruttando il loro potere normativo e impositivo a livello locale, le città possono guidare gli sviluppi per l'uso del suolo e la pianificazione territoriale in modo tale da aumentare l'efficienza energetica in tutti i settori urbani, dal trasporto sostenibile (ad esempio le aree chiuse al traffico, le tariffe per gli ingorghi) alla produzione locale di energia rinnovabile (ad esempio le obbligazioni verdi). Hanno inoltre un ruolo rafforzato direttamente dalla legislazione dell'UE, come ad esempio la direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia recentemente rivista8 e la direttiva sull'efficienza energetica9 che prevede che i comuni con almeno 45 000 abitanti elaborino piani di raffreddamento e riscaldamento locali.
Le città possono anche fare veramente la differenza come prestatori di servizi locali quando gestiscono, mantengono o prendono decisioni strategiche sugli investimenti in beni di proprietà comunale. Di conseguenza, hanno una voce in capitolo per quanto riguarda le strade da percorrere per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra derivanti dai parchi veicoli per il trasporto pubblico, dalla gestione dei rifiuti e delle acque reflue nonché dagli impianti di riscaldamento/raffreddamento del patrimonio edilizio comunale (comprese le abitazioni). Possono integrare nuove pratiche attraverso appalti pubblici verdi e innovativi, audit energetici o partenariati pubblico-privati.
Le autorità urbane sono nella posizione ideale per mobilitare gli attori industriali ed economici locali pertinenti. I sistemi energetici sostenibili devono essere sviluppati su scala adeguata per servire più consumatori ed edifici a livello di quartiere o distretto. La gestione energetica a livello di distretto svolge un ruolo importante nella creazione di sistemi energetici integrati intelligenti che riducano al minimo la domanda di energia primaria. I distretti rappresentano la scala giusta per l'innovazione10 e per il coinvolgimento dei cittadini come pure affinché questi ultimi controllino direttamente parti della catena di approvvigionamento di energia (mercati locali). In particolare, le città di piccole e medie dimensioni potrebbero trarre vantaggio da reti di distribuzione energetica meno vincolate (centralizzate) rispetto agli agglomerati più grandi, al fine di eccellere in tali approcci innovativi e partecipativi.
D'altro canto, il passaggio a tecnologie e sistemi energetici più decentralizzati e dinamici richiede sempre più che le città e i comuni circostanti prevedano insieme l'evoluzione della domanda energetica e come sarà soddisfatta nel tempo in una data località. Unire le forze aiuta a raggiungere la massa critica necessaria per determinati tipi di investimenti al fine di garantire un uso più efficiente delle risorse e realizzare economie di scala, diversificare le fonti di approvvigionamento e/o integrarsi meglio in reti energetiche più ampie. Lavorare oltre i confini amministrativi e agire a livello di aree urbane funzionali è anche molto importante per finanziare e conseguire una mobilità più pulita nelle zone di migrazione pendolare e nell'interazione tra zone urbane e rurali.
8 xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xxxxxx.xx/xxxx/xx/xxxxx-xxxx/00000000XXX00000/xxxx-xxxxx-xx-xx-xxxxxx-xx-xxxxx-xxxx- efficienza-energetica-degli-edifici
9 Direttiva (UE) 2023/1791 del 13.9.2023 sull'efficienza energetica e che modifica il regolamento (UE) 2023/955.
10 Cfr. l'approccio integrato ai distretti energetici positivi nell'ambito della revisione del piano strategico europeo per la tecnologie energetiche (COM(2023) 634 final del 20.10.2023).
Le autorità urbane devono inoltre abituarsi a un approccio più simile a quello del marketing per essere in grado di presentare piani e progetti energetici validi a un'ampia serie di portatori di interesse, ivi compresi i cittadini, le aziende locali, i ricercatori, le banche e gli investitori privati. I regimi di finanziamento innovativi e le soluzioni per attrarre gli finanziamenti privati saranno aspetti fondamentali per rafforzare la replicabilità e il potenziale di espansione degli investimenti. Iniziative come City Facility dell'UE11 o la piattaforma delle città intelligenti12 offrono un sostegno pratico e concreto nonché consigli su come le città dovrebbero organizzarsi al riguardo.
Alla luce di quanto sopra, le proposte di progetto sul tema della "transizione energetica" non dovrebbero essere elaborate separatamente rispetto all'azione a medio e lungo termine volta ad affrontare in modo olistico le sfide socioeconomiche e ambientali della transizione energetica e dovrebbero essere integrate negli approcci strategici e sistematici esistenti in favore dell'inverdimento e/o della neutralità climatica come pure della resilienza di una città. Tali approcci13 possono ad esempio comprendere le strategie di sviluppo urbano sostenibile della politica di coesione14, i piani d'azione per l'energia sostenibile e il clima (PAESC) elaborati nell'ambito del Patto dei sindaci dell'UE per il clima e l'energia15, i piani urbani della mobilità sostenibile, i Green Deal locali della Intelligent City Challenge (Sfida "città intelligenti")16 o i "contratti cittadini per il clima" ("Climate City Contract") preparati dalle città coinvolte nella missione europea sulle città intelligenti e a impatto climatico zero o aderenti a tale missione17. Tale inclusione nelle strategie e nei piani urbani pertinenti sarà presa in considerazione nella valutazione strategica delle proposte di progetto18.
SUGGERIMENTI PER LE AUTORITÀ URBANE
Senza essere prescrittivi in termini di risposta attesa, che può variare in modo significativo da una città all'altra in considerazione delle dimensioni, delle caratteristiche intrinseche e delle sfide, nella preparazione delle loro proposte di progetto i candidati sono invitati a considerare i temi e le questioni elencati di seguito. Ai fini del presente invito è anche possibile e vivamente raccomandata la sperimentazione, in modo integrato, di misure legate a più di uno di tali temi e questioni.
• Ridurre al minimo la domanda energetica nelle città attraverso:
• l'adeguamento degli edifici pubblici e del settore delle abitazioni nonché altre misure energetiche che incoraggiano le società immobiliari, le imprese e/o i privati a effettuare
11 xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx/xxxx.xxxx
12 xxxxx://xxxxx-xxxxxx-xxxxxxxxxxx.xx.xxxxxx.xx/?xxxxxxx
13 L'elenco degli approcci strategici/sistemici è indicativo.
14 Articolo 11 del regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione.
15 xxxxx://xx-xxxxxx.xx.xxxxxx.xx/xx/xxxx?xxxxxxxxx
16 xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxxxx-xxxxx-xxxxx
17 Città intelligenti e a impatto climatico zero - Commissione europea (xxxxxx.xx)
18 Per ulteriori dettagli sulla procedura di selezione, si veda il capitolo 3.2 del documento "EUI-IA Guidance" per i candidati.
questo tipo di investimenti, con particolare attenzione ai quartieri svantaggiati e/o alle famiglie vulnerabili al fine di affrontare la povertà energetica e i costi della transizione energetica accelerata;
• la decarbonizzazione del trasporto pubblico urbano quale alternativa alle autovetture, sfruttando il potenziale combinato dell'elettrificazione (in particolare proveniente dalle energie rinnovabili), della connettività, dell'automazione o delle flotte intelligenti, del traffico stradale e della gestione dell'energia. Si potrebbero anche prendere in considerazione le soluzioni emergenti nel campo della micromobilità e mobilità come servizio (MaaS), le nuove tecnologie e i poli logistici volti ad accelerare il trasferimento modale verso forme di mobilità più pulite e più accessibili (camminare, andare in bicicletta), con vantaggi aggiuntivi in termini di salute, ingorghi, incidenti, rumore e crescente povertà urbana sul piano dei trasporti, come pure le misure di decarbonizzazione coordinate e gli incentivi a livello di area urbana funzionale per consentire ai pendolari provenienti dall'esterno dei confini amministrativi della città di contribuire al passaggio a forme di mobilità più pulite e di trarvi vantaggio.
• Diversificare le fonti energetiche locali, massimizzando il potenziale endogeno per la produzione e l'uso di energia rinnovabile (eolica, idrica, oceanica, solare, geotermica, da biomassa) o di fonti energetiche secondarie locali, anche attraverso il recupero e l'utilizzo di un'ampia varietà di rifiuti e/o fonti di calore secondarie disponibili nella città e nei suoi dintorni, eliminando gli ostacoli per la circolarità e l'efficienza delle risorse.
• Diffondere sistemi energetici locali intelligenti e integrati, promuovendo approcci innovativi allo stoccaggio e alla fornitura di energia per ridurre la dipendenza da fonti esterne e/o aumentando l'interazione tra edifici e sistemi energetici di trasporto attraverso reti intelligenti (elettriche o termiche) oppure espandendo e sperimentando ulteriormente il modello dei distretti energetici positivi19.
• Massimizzare il coinvolgimento multilaterale di cittadini e portatori di interessi sviluppando incentivi e/o regimi di sostegno innovativi e/o modelli di business per lo sviluppo delle comunità di energia20 nonché qualsiasi altra iniziativa simile che consenta a vari clienti di diventare "prosumatori" di energia, vale a dire sia consumatori che produttori di energia sul mercato locale. Si potrebbero prendere in considerazione anche soluzioni digitali (app intelligenti, condivisione di dati) al fine di accelerare la compartecipazione e i cambiamenti di comportamento.
19 Secondo la definizione elaborata nell'ambito del programma JPI Urban Europe "Positive Energy Districts and Neighbourhoods for Sustainable Urban Development": "I distretti energetici positivi sono aree urbane efficienti e flessibili dal punto di vista energetico o gruppi di edifici collegati con emissioni nette di gas a effetto serra pari a zero e che gestiscono attivamente una sovrapproduzione annuale locale o regionale di energia rinnovabile. Richiedono l'integrazione di diversi sistemi e infrastrutture nonché l'interazione tra edifici, utenti e sistemi regionali di energia, mobilità e TIC, garantendo al tempo stesso l'approvvigionamento energetico e una buona qualità di vita per tutti in linea con la sostenibilità sociale, economica e ambientale".
20 Tramite il pacchetto "Energia pulita per tutti gli europei", adottato nel 2019, l'UE ha introdotto nella sua legislazione il concetto di comunità dell'energia, in particolare di comunità energetiche dei cittadini e comunità di energia rinnovabile.
xxxxx://xxxxxx.xx.xxxxxx.xx/xxxxxx/xxxxxxx-xxx-xxxxxxxxx/xxxxxx-xxxxxxxxxxx_xx
• Incrementare l'occupazione e le competenze per la transizione energetica individuando e affrontando le lacune esistenti nei mercati del lavoro locali in termini di personale qualificato per i settori dell'energia e dei trasporti puliti e/o esplorando il potenziale di nuovi prodotti sostenibili, posti di lavoro innovativi nonché conoscenze e competenze di livello più elevato che possono essere resi possibili dalla transizione. In particolare si potrebbe prendere in considerazione l'innovazione sociale, che porta all'occupabilità delle persone più vulnerabili e/o allo sviluppo di servizi di prossimità, start-up (ivi comprese le microimprese) basate sulla riparazione, sul riutilizzo e/o sulla commercializzazione di prodotti riciclati di alta qualità.
OBIETTIVI DELLA POLITICA DI COESIONE
• Obiettivo specifico 2.1 per un'Europa più verde "promuovere l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra",
• Obiettivo specifico 2.2 per un'Europa più verde "promuovere le energie rinnovabili in conformità della direttiva (UE) 2018/2001, compresi i criteri di sostenibilità ivi stabiliti",
• Obiettivo specifico 2.3 per un'Europa più verde "sviluppare sistemi, reti e impianti di stoccaggio energetici intelligenti al di fuori della rete transeuropea dell'energia (RTE-E)",
• Obiettivo specifico 2.6 per un'Europa più verde "promuovere la transizione verso un'economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse",
• Obiettivo specifico 2.8 per un'Europa più verde "promuovere la mobilità urbana multimodale sostenibile quale parte della transizione verso un'economia a zero emissioni nette di carbonio",
• Obiettivo specifico 5.1 per un'Europa più vicina ai cittadini "promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane".
INDICATORI DI RISULTATO E DI OUTPUT
Le proposte di progetto saranno valutate, tra l'altro, in base alla loro capacità di conseguire risultati credibili e alla solidità della loro metodologia per misurare tali risultati.
In particolare, nel contesto del tema "Transizione energetica", le autorità urbane sono invitate a definire una serie di indicatori che rappresentino, in modo integrato, i benefici collaterali correlati (ad esempio la qualità dell'aria, la resilienza climatica, l'occupazione, l'inclusività) che sarebbero generati dalle loro proposte di progetto.
Nelle candidature, le autorità urbane possono fare riferimento a qualsiasi indicatore tra quelli elencati di seguito, ove pertinente per le loro idee progettuali. L'elenco non è prescrittivo né esaustivo. Comprende indicatori che non sono esplicitamente correlati all'oggetto del tema della transizione energetica ma che possono aiutare a esprimere risultati tangibili e che vale quindi la pena considerare. Tali indicatori dovrebbero essere integrati da indicatori pertinenti al progetto specifico.
Le autorità urbane rimangono libere di definire i propri indicatori specifici di progetto, pur tenendo conto di quelli elencati, al fine di rispecchiare nel modo più chiaro e più convincente i cambiamenti che il loro progetto è potenzialmente in grado di realizzare.
Indicatori di output
• Nuovi prodotti e servizi creati (unità di misura: nuovi prodotti/servizi).
• Infrastrutture beneficiarie di un sostegno (nuove, rinnovate, riconvertite o ammodernate) (unità di misura: infrastrutture beneficiarie di un sostegno).
• Nuove attrezzature create e/o beneficiarie di un sostegno (unità di misura: nuove attrezzature).
• Persone beneficiarie di un sostegno (formate, qualificate, accompagnate o assistite) (unità di misura: persone).
• Imprese che collaborano con organizzazioni di ricerca (unità di misura: imprese che collaborano con organizzazioni di ricerca).
• Imprese beneficiarie di un sostegno (di cui: microimprese, piccole, medie e grandi imprese) (unità di misura: imprese).
• Popolazione interessata da progetti integrati a favore dell'inclusione socioeconomica delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati (unità di misura: persone).
• Edifici pubblici con una prestazione energetica migliorata (unità di misura: metri quadrati).
• Abitazioni con una prestazione energetica migliorata (unità di misura: abitazioni).
• Capacità supplementare di produzione di energia rinnovabile (di cui elettrica, termica) (unità di misura: MW).
• Condutture di reti di teleriscaldamento e di teleraffreddamento recentemente costruite o migliorate (unità di misura: km).
• Comunità di energia rinnovabile beneficiarie di un sostegno (unità di misura: comunità di energia rinnovabile).
• Soluzioni per lo stoccaggio di energia elettrica (unità di misura: MWh).
• Sistemi di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico installati (unità di misura: numero di sistemi21).
• Sistemi di gestione digitale per sistemi energetici intelligenti (unità di misura: componenti del sistema).
• Portatori di interessi che partecipano alla preparazione e co-attuazione del progetto (unità di misura: partecipazioni dei portatori di interessi).
• Cittadini che partecipano alla preparazione e co-attuazione del progetto (unità di misura: persone).
Indicatori di risultato
• Posti di lavoro creati presso i soggetti beneficiari di un sostegno (unità di misura: ETP annuali).
• Utenti di servizi, prodotti e processi digitali nuovi e aggiornati (unità di misura: utenti/anno).
• PMI che introducono innovazioni a livello di prodotti, processi, marketing o organizzazione (unità di misura: imprese).
• Domande di marchio e di disegno o modello (unità di misura: domande di marchio e di disegno o modello.
• Riduzione del consumo di energia finale annuo (unità di misura: percentuale di riduzione rispetto all'anno precedente).
• Totale dell'energia rinnovabile prodotta (di cui, ad esempio, elettrica, termica) (unità di misura:
MWh/anno).
• Emissioni di gas a effetto serra stimate (unità di misura: tonnellate di CO2 equivalente/anno).
• Miglioramento della qualità dell'aria (unità di misura: concentrazioni di particolato fine (PM2,5)).
• Utenti allacciati a sistemi energetici intelligenti (unità di misura: utenti finali/anno)
• Numero annuale di utenti dei trasporti pubblici nuovi o modernizzati (unità di misura: numero di utenti finali/anno).
• Aumento della popolazione che utilizza forme di mobilità attiva (unità di misura: percentuale di popolazione locale).
21 Le stazioni di misurazione devono soddisfare i requisiti di qualità stabiliti dalla legislazione dell'UE in materia di aria pulita, ossia le direttive 2008/50 e 2004/107, e sono debitamente segnalate all'Agenzia europea dell'ambiente in linea con la decisione 2011/850.
• Livello di partecipazione ottenuta nel coinvolgimento delle comunità locali (informazione, consultazione, co-creazione, codecisione) (unità di misura: percentuale di popolazione locale coinvolta).
DEFINIZIONE GENERALE E CONTESTO DEL TEMA "TECNOLOGIA NELLE CITTÀ"
Una delle sei priorità della Commissione europea22 è garantire che la tecnologia digitale sia al servizio della crescita sostenibile, migliori la qualità della vita e garantisca la leadership dell'Europa nell'economia globale. Le tecnologie emergenti possono costituire un importante alleato nello sviluppo di città inclusive, più sicure, resilienti e sostenibili.
L'innovazione, e in particolare la nuova ondata di innovazioni deep-tech, è la risposta dell'UE all'impegno globale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, rendere le nostre economie più digitali e garantire la sicurezza alimentare, energetica e delle materie prime dell'Europa. La nuova agenda europea per l'innovazione23 prevede azioni per mobilitare le città e le regioni attraverso le "valli regionali dell'innovazione" al fine di accelerare la diffusione delle innovazioni deep tech.
L'UE persegue una visione sostenibile e antropocentrica per una società digitale che rafforzi il ruolo dei cittadini e delle imprese. I progetti multinazionali sono sostenuti dal programma Europa digitale24 2030 al fine di potenziare le competenze e le capacità digitali europee incentrate su quattro obiettivi tematici: competenze digitali, infrastruttura digitale, trasformazione digitale delle imprese e digitalizzazione dei servizi pubblici.
Per contribuire a costruire un decennio digitale dell'Europa resiliente25, le pubbliche amministrazioni, i cittadini e le imprese dovrebbero poter godere dei vantaggi dell'intelligenza artificiale (IA) pur sentendosi sicuri e protetti. La strategia sull'IA per l'Europa mira a rendere l'UE un polo di livello mondiale per l'intelligenza artificiale nonché a garantire che l'IA sia antropocentrica e affidabile. Tale obiettivo si traduce nell'approccio europeo all'eccellenza e alla fiducia attraverso norme e azioni concrete.
Oltre all'intelligenza artificiale, l'Internet delle cose (IoT) ci consente di unire il mondo fisico a quello virtuale. Offre soluzioni innovative e ci permette di creare ambienti intelligenti. Le tecnologie dell'IoT costituiscono un elemento fondamentale nella trasformazione digitale dell'economia mondiale. I dati raccolti dai sensori IoT possono essere monitorati e restituiti a un sistema centrale per attivare
22 Priorità 2019-2024 - Commissione europea (xxxxxx.xx)
23 La nuova agenda europea dell'innovazione – Commissione europea (xxxxxx.xx) 24 Programma Europa digitale | Plasmare il futuro digitale dell'Europa (xxxxxx.xx) 25 Decennio digitale europeo | Plasmare il futuro digitale dell'Europa (xxxxxx.xx)
un'azione, ricevere informazioni o rispondere a un altro oggetto connesso, a centinaia di chilometri di distanza.
I dati sono un'altra risorsa essenziale del mondo digitale con un elevato potenziale per la crescita economica, la competitività, l'innovazione, la creazione di posti di lavoro e il progresso sociale in generale. Lo sviluppo di applicazioni basate sui dati offrirà vari vantaggi alla pubblica amministrazione, ai cittadini e alle imprese: un processo decisionale e servizi pubblici migliori, il miglioramento dell'assistenza sanitaria, nuovi prodotti e servizi, riducendo al contempo i costi dei servizi pubblici e aumentandone la sostenibilità ed efficienza.
In questo contesto, i fondi di coesione contribuiscono allo sviluppo di una società digitale inclusiva in cui i cittadini, le organizzazioni di ricerca, le imprese e le pubbliche amministrazioni sfruttano appieno le opportunità offerte dalla digitalizzazione. Un e-government efficace a livello nazionale, regionale e locale implica lo sviluppo di strumenti e il ripensamento dell'organizzazione e dei processi, al fine di fornire servizi pubblici in modo più efficace, semplice, rapido e a costi inferiori. In particolare, le tecnologie digitali e delle telecomunicazioni possono essere utilizzate per rafforzare i servizi e le reti tradizionali a vantaggio delle comunità locali attraverso lo sviluppo di progetti quali i piccoli agglomerati urbani e le città intelligenti.
La politica di coesione presta particolare attenzione ad affrontare le sfide ambientali e climatiche, in particolare la transizione verso un'economica neutra sotto il profilo climatico entro il 2050, a sfruttare il potenziale delle tecnologie digitali per fini di innovazione e a sostenere lo sviluppo delle aree urbane funzionali26.
È da oltre un decennio che la politica di coesione contribuisce agli sforzi dell'Europa volti alla diffusione della tecnologia digitale per raggiungere gli obiettivi di crescita e sostenibilità. Per il periodo 2021-2027, tale politica ha previsto oltre 40 miliardi di EUR di investimenti nella digitalizzazione attraverso i programmi del periodo 2021-2027 finanziati dal FESR, dal FSE+, dal Fondo di coesione, da Interreg e dal Fondo per una transizione giusta.
Nel quadro del tema "Tecnologia nelle città", l'EUI mira a sostenere la sperimentazione di soluzioni innovative basate sulle nuove tecnologie in contesti di vita reale per migliori servizi ai cittadini e/o per potenziare le capacità delle autorità locali di offrire tali servizi, attraverso sperimentazioni che potrebbero essere replicate su scala più ampia con l'aiuto degli investimenti della politica di coesione.
Il tema "Tecnologia nelle città" è caratterizzato da collegamenti con alcune politiche e iniziative dell'UE quali il Green Deal europeo, Un'Europa pronta per l'era digitale, la missione dell'UE sulle città intelligenti e a impatto climatico zero, la strategia dell'Unione per la sicurezza dell'UE, la strategia dell'UE in materia di cibersicurezza, l'iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo, l'iniziativa "Utilizzo dei talenti nelle regioni d'Europa", il partenariato europeo per l'innovazione sull'invecchiamento attivo e in buona salute e contribuisce a tali politiche e iniziative.
26 Articolo 11 del regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione.
Si fonda inoltre sui risultati dell'agenda urbana per il partenariato tematico dell'UE sulla "transizione digitale" e sulle azioni sviluppate per normative, finanziamenti e conoscenze migliori nel settore27.
La Commissione europea mira a conseguire un portafoglio equilibrato di progetti che soddisfino le più elevate norme di qualità riflettendo al tempo stesso le peculiarità geografiche, demografiche e in termini di spazio delle città europee. Le proposte di progetto dovrebbero essere altamente sperimentali e quindi difficilmente finanziabili con fonti ordinarie o tradizionali.
RILEVANZA PER LE AUTORITÀ URBANE E RUOLO DI QUESTE ULTIME
Le città sono luoghi di pluralismo, creatività e solidarietà. Le tradizioni culturali e politiche sono state le basi per lo sviluppo di città che rispecchiano diritti e valori democratici. Le città sono anche laboratori per nuove forme di risoluzione dei problemi e banchi di prova per l'innovazione sociale.
Si trovano ad affrontare numerose sfide sempre più complesse, ma dispongono anche di nuovi strumenti tecnologici per gestirle meglio. La tecnologia, i dati e le informazioni svolgono ruoli sempre più importanti nella vita dei cittadini e cambiano le dinamiche di potere della nostra società. Le città sono in prima linea in questo cambiamento tecnologico. Grazie al loro specifico ecosistema caratterizzato da un'elevata densità di popolazione e infrastrutture, le città rappresentano luoghi privilegiati per la realizzazione di nuove tecnologie e per la generazione, raccolta e condivisione di dati al fine di ottimizzare i benefici delle nuove tecnologie per diversi portatori di interessi.
Non vi è alcun limite alle potenzialità delle nuove tecnologie di aiutare le città a migliorare i servizi pubblici, interagire meglio con le imprese locali e i cittadini nonché favorire il loro coinvolgimento (democrazia attiva e partecipativa), aumentare la produttività e affrontare le sfide della sostenibilità.
Tramite la creazione di comunità urbane innovative e inclusive al fine di sperimentare e utilizzare le nuove tecnologie per una migliore governance urbana, si potrebbero innescare nuove dinamiche nell'ecosistema urbano nonché individuare e/o co-creare all'interno dei poli digitali o di innovazione locali e regionali strumenti e processi rispondenti alle specifiche necessità della città.
Il recente sviluppo di sensori meno costosi, unito alla diffusione di Internet mobile e ad alta velocità nonché alla miniaturizzazione della tecnologia informatica, ha aperto la strada a una nuova rivoluzione tecnologica. L'Internet delle cose (IoT), l'intelligenza artificiale (IA), il sistema di posizionamento globale ad alta risoluzione (GPS), i big data, la tecnologia blockchain, la realtà virtuale e aumentata (AR/VR), i gemelli digitali con componenti base di IA e AR/VR incorporati nonché i nuovi materiali e tecniche di costruzione dovrebbero trasformare gli elementi operativi fondamentali delle città come pure il modo in cui i nostri cittadini vivono e interagiscono nelle aree urbane.
In questo contesto, le autorità locali dovrebbero concentrarsi sulla ricerca di nuove soluzioni legate al territorio e incentrate sul cittadino che rispondano ai bisogni della comunità e alle sfide economiche, sociali e ambientali locali, garantendo al tempo stesso la protezione e la sicurezza dei dati. Tali
27 xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxx.xxxxx-xxxxxxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxx/xxxxxxx-xxxxxxxxxx
tecnologie utilizzate nel contesto urbano dovranno interagire senza soluzione di continuità ed essere inclusive a vantaggio di tutti i cittadini.
Le questioni relative al controllo pubblico e alla proprietà dei dati locali accumulati tramite le nuove tecnologie dovrebbero essere valutate con attenzione e trasparenza, in particolare nei casi in cui i servizi sono esternalizzati a terzi che potrebbero potenzialmente utilizzare tali informazioni in modo scorretto. Le applicazioni create a vantaggio della comunità dovrebbero essere gratuite, open source e facili da usare. Le tecnologie di per sé sono neutre ma il modo in cui sono gestite ne determinerà gli impatti reali sulla vita cittadina.
Le proposte di progetto sul tema "Tecnologia nelle città" non dovrebbero quindi essere elaborate separatamente rispetto agli obiettivi a medio e lungo termine delle città candidate, come enunciato, ad esempio, nelle strategie di sviluppo urbano sostenibile della politica di coesione28 o in qualsiasi altro documento strategico a livello di città. Tale inclusione nelle strategie e nei piani urbani pertinenti sarà presa in considerazione nella valutazione strategica delle proposte di progetto29.
SUGGERIMENTI PER LE AUTORITÀ URBANE
Senza essere prescrittivi in termini di risposta attesa, che può variare in modo significativo da una città all'altra in considerazione delle dimensioni, delle caratteristiche intrinseche e delle sfide, nella preparazione delle loro proposte di progetto i candidati sono invitati a considerare i temi e le questioni elencati di seguito. Ai fini del presente invito è anche possibile e vivamente raccomandata la sperimentazione, in modo integrato, di misure legate a più di uno di tali temi e questioni.
• Garantire servizi pubblici migliori e adeguati facilitando l'accesso a servizi di qualità, riducendo gli oneri amministrativi per i cittadini, creando nuovi servizi flessibili, migliorando la gestione delle infrastrutture pubbliche, aumentando la trasparenza e l'efficienza, assicurando lo scambio di informazioni in tempo reale con gli utenti, diminuendo i costi, le tempistiche delle operazioni e gli errori. L'accento deve essere posto sulla riduzione dei costi, sull'automazione, sull'accelerazione e sulla semplificazione delle procedure amministrative. Per contrastare il divario digitale, qualsiasi cambiamento proposto deve includere il sostegno alle persone più vulnerabili nella transizione digitale.
• Consolidare la governance multilivello e multipartecipativa, garantire una democrazia partecipativa efficace e stimolare l'innovazione e la competitività aumentando il numero di portatori di interessi locali e di cittadini coinvolti in modo attivo e strutturale nella pianificazione strategica e nel processo decisionale come pure rafforzando gli approcci di co-progettazione e co- creazione, ad esempio, per integrare l'uguaglianza di genere nella pianificazione urbana; sviluppando la struttura organizzativa, normativa e di governance che fornisce il contesto e le condizioni per sostenere una cultura dell'innovazione nonché agevolare i partenariati tra città,
28 Articolo 11 del regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione.
29 Per ulteriori dettagli sulla procedura di selezione si veda il capitolo 3.2 del documento "EUI-IA Guidance" per i candidati.
università e imprese locali, per creare/rafforzare le dinamiche di specializzazione intelligente e innovazione. Il gemellaggio digitale AR/VR delle comunità intelligenti potrebbe essere utilizzato anche per consentire processi decisionali informati attraverso tecniche di modellazione avanzate e interfacce immersive naturali che rafforzino il ruolo dei cittadini e dei portatori di interessi delle città (CitiVERSE).
• Controllare la trasformazione digitale, la raccolta e la condivisione dei dati locali garantendo al tempo stesso gli standard più elevati per la protezione dei dati valutando come le città possono raccogliere, utilizzare, archiviare e condividere dati a livello sub-urbano, con maggiore granularità, al fine di agevolare e migliorare la fornitura di servizi ai loro cittadini, favorire il processo decisionale basato sulla gestione dei dati, contribuire all'innovazione e allo sviluppo economico locale, alla qualificazione e riqualificazione delle persone più vulnerabili, promuovere la creazione di posti di lavoro e nuove imprese nonché attrarre e trattenere i talenti.
• Perfezionare la pianificazione e l'uso del territorio nonché la zonizzazione industriale utilizzando le tecnologie nella pianificazione strategica e del territorio, al fine di garantire uno sviluppo urbano e periurbano armonioso e ottimale. Le città devono trovare modalità innovative nell'utilizzo delle nuove tecnologie al fine di ottimizzare l'equilibrio tra le esigenze delle varie destinazioni d'uso del suolo come l'edilizia abitativa, l'attivazione sul territorio delle aree industriali, la bonifica e il rinnovamento dei siti industriali dismessi, lo spazio pubblico e i servizi sociali.
• Garantire servizi migliori, l'accessibilità fisica e digitale nonché l'inclusione delle persone con disabilità e della popolazione anziana aumentando la partecipazione attiva al sistema di governance della città, raccogliendo e analizzando dati specifici sulle esigenze ed esperienze specifiche locali al fine di creare/adattare la politica locale, assegnare le risorse, migliorare i servizi e realizzare arredi/attrezzature infrastrutturali e/o stradali intelligenti adattati ai fini della parità di accesso agli spazi urbani, a edifici e/o trasporti pubblici; sviluppando applicazioni mobili gratuite, open source e di facile utilizzo pensate per varie forme di disabilità (ad esempio la lettura dello schermo, i comandi vocali, i caratteri di grandi dimensioni). I progetti proposti dovrebbero sostenere l'integrazione delle persone con disabilità e una politica di invecchiamento attivo, con un'attenzione specifica alle misure per l'inclusione nel mercato del lavoro, l'apprendimento permanente e il trattenimento dei talenti.
• Rendere le città sicure, protette e resilienti riprogettando gli spazi urbani affinché i cittadini siano meno esposti ai cambiamenti climatici e ad altre minacce sulla base di valutazioni e scenari di vulnerabilità, proponendo attrezzature, infrastrutture e servizi nuovi e innovativi che contribuiscano anche alla resilienza delle infrastrutture critiche e degli spazi pubblici, elaborando e utilizzando tecniche e piani di prevenzione e gestione delle crisi, accompagnati da corsi di formazione specializzati per gli operatori locali e tecniche di sensibilizzazione dei cittadini; rafforzando le capacità delle amministrazioni locali in collaborazione con i cittadini e i portatori di interessi per combattere la criminalità (informatica) organizzata.
Tra le varie aree da esaminare per rendere le città dell'UE più sicure, protette e resilienti, i candidati potrebbero prendere in considerazione quanto segue:
• Rafforzare la prevenzione e la mitigazione dei disastri naturali e provocati dall'uomo (rischi industriali, condizioni meteorologiche estreme, incendi, terremoti, rischi per la salute pubblica, minacce alla sicurezza) nelle aree urbane integrando le tecnologie in progetti, piani e politiche predittivi e preventivi utilizzati come nuove modalità per elaborare scenari diversi, anticipare le sfide ambientali e climatiche e i rischi economici nonché le fonti di preoccupazione sanitaria e le trasformazioni sociali associate.
• Garantire la sicurezza alimentare nelle aree urbane e funzionali. Alla luce del crescente impatto dei cambiamenti climatici e della crisi della biodiversità, le città hanno un ruolo chiave nel dare forma agli "ambienti alimentari". Le nuove tecnologie potrebbero essere utilizzate nelle aree urbane in modo tale da creare modalità innovative, inclusive e integrate per entrare in contatto con gli agricoltori locali, al fine di creare aree funzionali per sistemi alimentari sostenibili e resilienti.
• Cibersicurezza, introducendo una previsione strategica e processi proattivi di gestione dei rischi di cibersicurezza nei loro piani e progetti per l'integrazione delle nuove tecnologie nei loro sistemi infrastrutturali; gestendo in modo proattivo il rischio della catena di fornitura TIC di qualsiasi nuova tecnologia utilizzata nei servizi e/o nelle infrastrutture delle città. Garantire la cibersicurezza nelle città coinvolgendo attivamente i cittadini richiede un approccio multiforme che tenga debitamente conto dell'istruzione e della sensibilizzazione con particolare attenzione al pubblico più vulnerabile.
OBIETTIVI DELLA POLITICA DI COESIONE
• Obiettivo specifico 1.1 per un'Europa più competitiva e intelligente "sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l'introduzione di tecnologie avanzate".
• Obiettivo specifico 1.2 per un'Europa più competitiva e intelligente "permettere ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e alle autorità pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione".
• Obiettivo specifico 1.4 per un'Europa più competitiva e intelligente "sviluppare le competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l'imprenditorialità".
• Obiettivo specifico 1.5 per un'Europa più competitiva e intelligente "rafforzare la connettività digitale".
• Obiettivo specifico 2.4 per un'Europa più verde "promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione dei rischi di catastrofe e la resilienza, prendendo in considerazione approcci ecosistemici".
• Obiettivo specifico 4.1 per un'Europa più sociale e inclusiva "rafforzare l'efficacia e l'inclusività dei mercati del lavoro e l'accesso a un'occupazione di qualità, mediante lo sviluppo delle infrastrutture sociali e la promozione dell'economia sociale".
• Obiettivo specifico 4.2 per un'Europa più sociale e inclusiva "migliorare la parità di accesso a servizi di qualità e inclusivi nel campo dell'istruzione, della formazione e dell'apprendimento permanente mediante lo sviluppo di infrastrutture accessibili, anche promuovendo la resilienza dell'istruzione e della formazione online e a distanza".
• Obiettivo specifico 4.3 per un'Europa più sociale e inclusiva "promuovere l'inclusione socioeconomica delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati, incluse le persone con bisogni speciali, mediante azioni integrate, compresi gli alloggi e i servizi sociali".
• Obiettivo specifico 5.1 per un'Europa più vicina ai cittadini "promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane".
INDICATORI DI RISULTATO E DI OUTPUT
Le proposte di progetto saranno valutate, tra l'altro, in base alla loro capacità di conseguire risultati credibili e alla solidità della loro metodologia per misurare tali risultati.
In particolare, nel contesto del tema "Tecnologia nelle città", le autorità urbane sono invitate a definire una serie di indicatori che rappresentino, in modo integrato, i benefici collaterali correlati (ad esempio imprese beneficiarie di un sostegno, coinvolgimento dei cittadini, posti di lavoro e forza lavoro, cittadini o attori locali formati ecc.) che sarebbero generati dalle loro proposte di progetto.
Nelle candidature, le autorità urbane possono fare riferimento a qualsiasi indicatore tra quelli elencati di seguito, ove pertinente per le loro idee progettuali. L'elenco non è prescrittivo né esaustivo. Comprende indicatori che non sono esplicitamente correlati all'oggetto di questo tema ma che possono aiutare a esprimere risultati tangibili e che vale quindi la pena considerare. Tali indicatori dovrebbero essere integrati da indicatori pertinenti al progetto specifico.
Le autorità urbane rimangono libere di definire i propri indicatori specifici di progetto, pur tenendo conto di quelli elencati, al fine di rispecchiare nel modo più chiaro e più convincente i cambiamenti che il loro progetto è potenzialmente in grado di realizzare.
Indicatori di output
• Cittadini che partecipano alla preparazione e co-attuazione del progetto; (unità di misura: persone).
• Imprese che collaborano con organizzazioni di ricerca (unità di misura: imprese che collaborano con organizzazioni di ricerca).
• Imprese beneficiarie di un sostegno (di cui: microimprese, piccole, medie e grandi imprese) (unità di misura: imprese).
• Nuove imprese beneficiarie di un sostegno (unità di misura: nuove imprese).
• Nuove attrezzature create e/o beneficiarie di un sostegno (unità di misura: nuove attrezzature).
• Nuovi prodotti e servizi creati (unità di misura: nuovi prodotti/servizi).
• Persone beneficiarie di un sostegno (formate, qualificate, accompagnate o assistite) (unità di misura: persone).
• Popolazione interessata da progetti integrati a favore dell'inclusione socioeconomica delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati (unità di misura: persone).
• Portatori di interessi che partecipano alla preparazione e co-attuazione del progetto (unità di misura: partecipazioni dei portatori di interessi).
• Valore dei servizi, prodotti e processi digitali sviluppati per le imprese (unità di misura: euro).
• Investimenti in sistemi nuovi o aggiornati di monitoraggio, allarme e reazione in caso di catastrofi naturali (unità di misura: euro).
• Investimenti in sistemi nuovi o aggiornati di monitoraggio, allarme e reazione alle catastrofi causate da rischi naturali non connessi al clima e da attività umane (unità di misura: euro).
Indicatori di risultato
• Apprendistati che beneficiano di un sostegno nelle PMI (unità di misura: persone).
• Posti di lavoro creati presso i soggetti beneficiari di un sostegno (unità di misura: ETP annuali).
• Livello di partecipazione ottenuta nel coinvolgimento delle comunità locali – informazione, consultazione, co-creazione, codecisione (unità di misura: percentuale di popolazione locale coinvolta).
• PMI che introducono innovazioni a livello di prodotti, processi, marketing o organizzazione (unità di misura: imprese).
• Domande di marchio e di disegno o modello (unità di misura: domande di marchio e di disegno o modello).
• Personale di PMI che completa una formazione relativa alle competenze per la specializzazione intelligente, per la transizione industriale e l'imprenditorialità (per tipo di competenze tecniche, di gestione, imprenditoriali, verdi, altro) (unità di misura: partecipanti).
• Utenti di servizi, prodotti e processi digitali nuovi e aggiornati (unità di misura: utenti/anno).
• Popolazione che beneficia di misure di protezione contro le inondazioni (unità di misura:
percentuale di popolazione locale protetta).
• Popolazione che beneficia di misure di protezione contro gli incendi boschivi (unità di misura:
percentuale di popolazione locale protetta).
• Popolazione che beneficia di misure di protezione contro le catastrofi naturali connesse al clima (diverse dalle inondazioni o dagli incendi boschivi) (unità di misura: percentuale di popolazione locale protetta).
• Popolazione che beneficia di misure di protezione contro rischi naturali non connessi al clima e rischi causati da attività umane (unità di misura: percentuale di popolazione locale protetta).
• Numero annuale di utenti dei servizi per l'impiego nuovi o modernizzati (unità di misura: numero di utenti/anno).
• Numero annuale di utenti di servizi di sanità elettronica nuovi o modernizzati (unità di misura:
numero di utenti/anno).
• Utenti annuali di strutture sanitarie e/o sociali nuove o ammodernate (unità di misura: utenti/anno).
Il progetto nel quadro dell'EUI-IA si compone di 4 fasi (per i dettagli si vedano gli orientamenti dell'EUI- IA):
i. la preparazione del progetto (cui è assegnato un importo forfettario) comprende tutte le attività relative all'elaborazione della domanda di progetto e termina con l'approvazione del progetto per il finanziamento da parte delle autorità dell'EUI;
ii. la fase di avvio del progetto (cui è assegnato un importo forfettario) dura 6 mesi e inizia dopo l'approvazione ufficiale del progetto. È separata dalla fase di attuazione, è condotta prima dell'inizio ufficiale dell'attuazione del progetto e dedicata esclusivamente alla verifica della preparazione del progetto (compreso l'audit ex-ante) nonché alle attività di gestione del progetto volte a creare le condizioni per un avvio e un'attuazione agevoli delle attività del progetto;
iii. la fase di attuazione del progetto dura 3,5 anni; inizia dopo il completamento positivo della fase di avvio del progetto e dura fino alla data approvata di fine attuazione del progetto;
Si noti che vi sono alcune differenze per quanto riguarda la durata dei pacchetti di lavoro del progetto eseguiti durante la fase di attuazione:
• pacchetti di lavoro "orizzontali": gestione del progetto, monitoraggio e valutazione, comunicazione e capitalizzazione durano per l'intero periodo della fase di attuazione (3,5
anni). Si prevede che durante gli ultimi 6 mesi della fase di attuazione (in seguito al completamento della sperimentazione della soluzione innovativa, ossia l'attuazione dei pacchetti di lavoro Tematici), i pacchetti di lavoro "orizzontali" siano incentrati sulla sintesi e sulla valutazione delle attività dei progetti, sulla preparazione delle conclusioni dei progetti, sull'ulteriore comunicazione, divulgazione e capitalizzazione dei risultati dei progetti e degli insegnamenti tratti, sulla preparazione del seguito da dare al progetto, riflettendo sulle prospettive di continuare ed estendere le soluzioni testate che si sono dimostrate efficaci una volta terminato il finanziamento dell'EUI-IA, adattando la soluzione innovativa testata nelle città dei partner di trasferimento e la sua ulteriore replica in tutta Europa nonché sulla rendicontazione finale;
• i pacchetti di lavoro Tematici possono durare fino a un massimo di 3 anni e dovrebbero terminare 6 mesi prima della data di conclusione della fase di attuazione, al fine di consentire, come già anticipato sopra, un'adeguata valutazione dell'attuazione del progetto e delle soluzioni innovative sperimentate per il conseguimento degli obiettivi e dei risultati attesi, favorire le attività di trasferimento e capitalizzare ulteriormente i risultati del progetto. La valutazione delle prestazioni del progetto e della soluzione innovativa sperimentata è fondamentale per consentire lo sviluppo nell'area urbana del progetto e la replicabilità in altre città europee, pertanto un periodo di 6 mesi dopo la sperimentazione dovrebbe essere dedicato alle attività di valutazione;
• il pacchetto di lavoro Trasferimento è avviato al più tardi 12 mesi dopo la data di inizio del progetto e dura fino alla conclusione della fase di attuazione. L’inizio di questo pacchetto di lavoro dovrebbe essere deciso dalla MUA e dai partner di trasferimento dopo aver analizzato il momento più adatto e vantaggioso per avviare la cooperazione. Dovrebbe consentire ai partner di trasferimento di essere coinvolti nel momento più opportuno durante le fasi iniziali dell’attuazione di un progetto.
iv. la fase di chiusura amministrativa (cui è assegnato un importo forfettario) dura 3 mesi e fa riferimento a tutte le attività amministrative che si svolgono dopo la fase di attuazione, al fine di chiudere il progetto e ottenere la convalida dei documenti di rendicontazione discorsiva e finanziaria. Si noti che è previsto che durante questa fase i rappresentanti del progetto dell'EUI- IA siano ancora disponibili a partecipare alle attività di capitalizzazione e divulgazione delle conoscenze avviate dal segretariato permanente.
Principio dei costi totali
L'EUI-IA segue il principio dei costi totali. Ciò significa che, sebbene il progetto riceva un cofinanziamento dal FESR pari a fino l'80 % dei costi ammissibili, ogni partner (autorità urbane principali
e associate, partner di realizzazione e partner di trasferimento) che riceve il finanziamento dal FESR deve garantire almeno il 20 % di contributo pubblico o privato per completare il proprio bilancio, da risorse proprie o da altre fonti (ma non da un'altra fonte di finanziamento dell'UE). Il contributo dei partner può essere in denaro e/o in natura.
Pagamenti del FESR
Il regime di pagamento dell'EUI-IA si basa in larga misura sui principi dei pagamenti anticipati del FESR e sostanzialmente sul rimborso dei costi effettivamente sostenuti:
• un primo pagamento dal FESR (anticipato) corrispondente al 50 % della sovvenzione di tale Fondo è corrisposto all'autorità urbana principale entro 90 giorni dal completamento positivo della fase di avvio. Questo primo anticipo copre anche i due importi forfettari per il pacchetto di lavoro Preparazione e fase di avvio. Tale importo forfettario complessivo di 100 000 EUR di costi totali ammissibili (corrispondenti a 80 000 EUR dal FESR) è composto dall'importo forfettario di 25 000 EUR (corrispondenti a 20 000 EUR dal FESR) per la preparazione del progetto e dall'importo forfettario di 75 000 EUR (corrispondenti a 60 000 EUR dal FESR) per la fase di avvio;
• un secondo pagamento dal FESR (anticipato) corrispondente al 30 % della sovvenzione di tale Fondo è corrisposto all'autorità urbana principale in seguito alla presentazione e all'approvazione della dichiarazione finanziaria n. 1 che comprende le spese del progetto convalidate attraverso il “First Level Control” (controllo di primo livello). Prima della convalida attraverso il First Level Control, la spesa dichiarata deve ammontare ad almeno il 35 % del bilancio totale del progetto. Nel caso in cui la spesa del progetto convalidata attraverso il First Level Control fosse inferiore al 35 % dei costi totali ammissibili, il secondo anticipo del FESR viene erogato su base proporzionale;
• un terzo pagamento del FESR corrispondente al massimo al 20 % della sovvenzione di tale Fondo viene corrisposto all'autorità urbana principale previa approvazione della 4a relazione annuale di avanzamento (finale), l'approvazione della relazione qualitativa finale e la convalida delle spese di progetto nella dichiarazione finanziaria n. 2 attraverso il First Level Control. La relazione annuale di avanzamento finale è presentata al più tardi un mese dopo la fase di attuazione, mentre la dichiarazione finanziaria n. 2 (finale) è presentata insieme alla relazione qualitativa finale al termine della fase di chiusura amministrativa. Nel caso in cui la spesa del progetto convalidata attraverso il First Level Control fosse inferiore al 100 % dei costi totali ammissibili del progetto, il terzo pagamento del FESR è erogato su base proporzionale. È importante notare che il terzo pagamento non si basa più sul principio del pagamento anticipato, ma su quello del rimborso dei costi sostenuti ed esborsati. I partner del progetto devono pertanto prefinanziare le loro spese durante l'ultima fase di attuazione del progetto (non coperte dall'80 % dell'anticipo ricevuto). Il terzo pagamento copre anche la somma forfettaria di 20 000 EUR di spesa totale ammissibile (corrispondente a 16 000 EUR dal FESR), che copre la fase di chiusura amministrativa del progetto.
6. ELABORAZIONE E SVILUPPO DEI PROGETTI
6.1 PARTENARIATO
Come illustrato nella sezione 2 "Autorità ammissibili: chi può presentare domanda", solo le autorità urbane ammissibili possono presentare un modulo di domanda nel quadro di un invito a presentare proposte nell'ambito dell'EUI-IA. In tale quadro, si prevede che l'autorità urbana principale sia direttamente coinvolta nella sperimentazione e svolga un ruolo strategico di guida nello sviluppo del progetto dell'EUI-IA, istituendo e presiedendo un forte partenariato di progetto che lo renda tecnicamente, scientificamente e finanziariamente sostenibile.
Il partenariato di progetto coinvolge:
• partner di realizzazione: istituzioni e organizzazioni chiave in grado di contribuire all'attuazione del progetto, che ricoprono un ruolo attivo nella realizzazione e nel finanziamento delle attività del progetto fornendo un contributo finanziario al progetto (la quota di bilancio assicurata da un partner del progetto, vale a dire il tasso di cofinanziamento);
• partner di trasferimento: città interessate ad apprendere dalla sperimentazione e a replicare le soluzioni innovative, seguire l'attuazione del progetto e fornire all'autorità urbana principale una prospettiva esterna relativa alla trasferibilità e alla replicabilità della soluzione innovativa sperimentata;
• (se del caso) autorità urbane/a associate/a.
Tutti i partner del progetto (autorità urbane principali o associate, partner di realizzazione e partner di trasferimento) che beneficiano dello stanziamento del FESR devono garantire i loro propri contributi.
Tutti i partner devono avere sede nell'Unione europea (è possibile coinvolgere partner di realizzazione di Paesi terzi, a condizione che abbiano sede negli Stati membri dell'UE e che ciò sia chiaramente giustificato in termini di valore aggiunto per il progetto). Tutti i partner coinvolti devono inoltre formalizzare la loro collaborazione firmando un accordo di partenariato.
Autorità urbana principale
I progetti dovrebbero dimostrare una chiara titolarità dell'autorità urbana coinvolta attivamente nella realizzazione delle attività e nel partenariato locale. L'EUI-IA opera sulla base di un'autorità urbana principale responsabile dell'attuazione e della gestione complessiva dell'intero progetto. L'autorità urbana principale si assume l'intera responsabilità finanziaria e giuridica nei confronti dell'entità delegata. Gli altri partner del progetto mantengono la propria responsabilità nei confronti dell'autorità
urbana principale. Le responsabilità del partenariato rappresentato dall'autorità urbana principale sono descritte in un contratto di sovvenzione tra l'autorità urbana principale e l'entità delegata e nell'accordo di partenariato che devono essere sottoscritti da tutti i partner coinvolti previa approvazione del progetto (e dai partner di trasferimento dopo la loro selezione). L'autorità urbana principale dovrebbe garantire il coinvolgimento di tutti i partner del progetto nella progettazione e nell'attuazione di quest'ultimo.
Autorità urbane associate
Qualsiasi associazione di autorità urbane esistente (associazioni nazionali/regionali di autorità urbane, patti o associazioni territoriali, distretti di sviluppo, ecc.) con o senza status giuridico di agglomerato organizzato nonché singole autorità urbane senza un accordo di cooperazione formalizzato, ma disposte a presentare domanda congiuntamente nell'ambito dell'EUI-IA designano nel modulo di domanda un'unità amministrativa locale come autorità urbana principale e le altre unità amministrative locali come autorità urbane associate. Le autorità urbane associate sono responsabili della realizzazione di attività specifiche e della produzione dei relativi risultati/output. Le autorità urbane associate dispongono di una quota di bilancio del progetto e provvedono alla rendicontazione dei costi sostenuti per la realizzazione delle attività. Le informazioni dettagliate sulle autorità urbane associate (tra cui lo status giuridico, l'esperienza e le competenze, le persone di contatto, ecc.) devono essere riportate nel modulo di domanda.
Si raccomanda che le associazioni e/o i raggruppamenti di autorità urbane (senza lo status di agglomerati organizzati) che desiderano presentare domanda siano territorialmente contigui e cerchino di limitare il numero di autorità urbane associate coinvolte.
Le autorità urbane associate formalizzano il rapporto contrattuale con l'autorità urbana principale firmando l'accordo di partenariato, al pari di altri partner del progetto, previa approvazione del progetto.
La proposta di nuove forme di cooperazione, di condivisione dei mezzi per raggiungere la massa critica desiderata per un fine condiviso e quindi la presentazione di una domanda a seguito di un invito a presentare proposte nell'ambito dell'EUI-IA come gruppo di autorità urbane è possibile e talvolta altamente auspicabile per promuovere le dinamiche funzionali dell'area urbana.
Partner di realizzazione
Lo sviluppo di forti partenariati tra enti pubblici, settore privato e società civile (compresi i cittadini e gli abitanti) è ampiamente riconosciuto come una pietra miliare dello sviluppo urbano sostenibile. A seconda della problematica da affrontare e sulla base del contesto locale e delle esperienze precedenti, le autorità urbane principali dovrebbero coinvolgere un gruppo variegato di partner pertinenti (istituzioni, agenzie, anche se interamente di proprietà dei comuni/consigli comunali, istituti di istruzione superiore, partner del settore privato, investitori, istituti di ricerca, ONG, ecc.) necessari a fornire le soluzioni innovative proposte, per conseguire gli obiettivi del progetto e assicurare effetti di più lungo termine per quanto riguarda la sostenibilità e l'estensione. I partner di realizzazione dovrebbero avere un'esperienza e una competenza pertinenti tali da integrare quelle dell'autorità
urbana principale e da rappresentare un valore aggiunto per l'intero progetto. Se i progetti sono intesi ad affrontare le sfide percepite come le più urgenti dai portatori di interessi e dai gruppi destinatari, se devono essere veramente audaci in termini di innovazione e finalizzati ad applicare le soluzioni sperimentate su scala più ampia una volta completato il progetto, allora dovrebbero cercare di trarre vantaggio dalle conoscenze e dalle competenze presenti al di fuori delle autorità urbane nell'ecosistema locale nonché dal sostegno di investitori pubblici e/o privati interessati ad associarsi.
Il partenariato dovrebbe essere equilibrato e complementare in termini di competenze tematiche e strategiche. I partenariati dovrebbero cercare di promuovere l'integrazione orizzontale (includendo gli attori che si occupano delle diverse dimensioni della sfida urbana da affrontare) e verticale (includendo diversi livelli di governance). Non esiste una soluzione univoca. I richiedenti dovrebbero essere consapevoli che i partenariati con più di 10 partner possono richiedere sforzi e risorse supplementari per garantire una gestione efficace.
Qualsiasi organizzazione dotata di personalità giuridica può ricoprire il ruolo di partner di realizzazione in un progetto dell'EUI-IA. I partner di realizzazione hanno un ruolo attivo nella progettazione e nell'attuazione del progetto e sono responsabili della realizzazione di attività specifiche e della produzione dei relativi risultati/output. I partner di realizzazione dispongono di una quota del bilancio del progetto e provvedono alla rendicontazione di costi esborsati per la realizzazione delle attività. I partner di realizzazione dovrebbero essere selezionati nel rispetto dei principi di trasparenza e parità di trattamento. Le società di consulenza che hanno come obiettivo primario lo sviluppo e la gestione di progetti europei e le organizzazioni senza costi in bilancio per il personale (che dichiarano solo i costi per le consulenze esterne) non sono autorizzate a partecipare a un progetto come partner di realizzazione. Informazioni dettagliate sui partner di realizzazione (incluso lo status giuridico, l'esperienza e le competenze, le persone di contatto, ecc.) devono essere riportate nel modulo di domanda. In linea di principio, un partner di realizzazione può essere coinvolto in più proposte di progetto nell'ambito dello stesso invito a presentare proposte, a condizione che il contributo e il valore aggiunto nei diversi progetti siano chiaramente giustificati.
Si noti che le autorità urbane non possono essere considerate e iscritte come partner di realizzazione, ma solo come autorità urbana principale o autorità urbana associata, a condizione che soddisfino i criteri di ammissibilità sopra elencati.
Partner di trasferimento
I partner di trasferimento sono autorità urbane che aderiscono al partenariato di progetto per seguire la sperimentazione e trarre insegnamenti da essa. Si prevede che ogni progetto dell'EUI-IA avrà 3 partner di trasferimento provenienti da Stati membri diversi da quello dell'Autorità urbana principale.
Qualsiasi autorità urbana di un'unità amministrativa locale definita secondo il grado di urbanizzazione (DEGURBA) di Eurostat come città, paese o sobborgo (corrispondente al codice DEGURBA 1 o DEGURBA 2 di Eurostat) e situata nell'Unione europea può diventare un partner di trasferimento. Non è richiesto un numero minimo di abitanti (le città possono diventare partner di trasferimento indipendentemente dalle loro dimensioni).
La logica alla base dell'invito dei partner di trasferimento al partenariato di progetto è quella di favorire l'adattabilità della soluzione sperimentata ad altri contesti urbani nell'UE e di aumentare così le possibilità di replicarla all'estero e utilizzarla su scala più ampia a lungo termine, eventualmente con finanziamenti provenienti dai programmi convenzionali della politica di coesione e dal FESR in particolare. Inoltre può anche contribuire a sostenere lo scambio di conoscenze tra le città dell'UE e a costruire relazioni a lungo termine tra di esse. Il coinvolgimento nella sperimentazione consentirà ai partner di trasferimento di rafforzare il loro potenziale di innovazione e aumentare la loro capacità di attuare soluzioni innovative (sia in termini di contenuti che di processi) come pure di preparare il processo di adattamento e replica, totale o parziale, della soluzione innovativa testata nelle loro città attraverso la partecipazione alle attività di trasferimento e i benefici tratti da una soluzione che vedranno concretizzarsi e portare risultati nonché di superare problemi e ostacoli spianando la strada alle innovazioni.
I partner di trasferimento devono essere individuati e selezionati e si dovrebbero impegnare a partecipare al partenariato di progetto al più tardi durante la fase di avvio. La cooperazione di trasferimento, attuata attraverso il pacchetto di lavoro Trasferimento, deve iniziare al più tardi 12 mesi dopo l’avvio di attuazione del progetto. I partner di trasferimento avranno un bilancio fisso loro assegnato.
Coinvolgimento dei gruppi destinatari e dei portatori di interessi in senso lato
Durante lo sviluppo del progetto dell'EUI-IA e in tutte le sue fasi, è necessario individuare e coinvolgere il gruppo di portatori di interessi in senso lato, a seconda del carattere del progetto: comunità locali, parti sociali, imprese, ONG, esperti, istituzioni, organizzazioni, persone fisiche, ecc. e i gruppi destinatari del progetto (vale a dire, a seconda dei progetti: cittadini, tirocinanti, persone in cerca di lavoro, gruppi vulnerabili e/o comunità emarginate, utenti di un determinato servizio o amministrazione), che possono influenzare il progetto o esserne influenzati. L'individuazione dei portatori di interessi, la comprensione della loro influenza sul progetto dell'EUI-IA e il bilanciamento delle loro esigenze e aspettative sono fondamentali per il successo del progetto. Le autorità urbane dovrebbero pertanto riunire tutti i portatori di interessi pertinenti per definire meglio i problemi e le esigenze, concordare una visione condivisa o un cambiamento desiderato che il progetto dell'EUI-IA dovrebbe contribuire a realizzare nonché progettare soluzioni e azioni concrete che affrontino i problemi e portino al cambiamento desiderato. Il gruppo di portatori di interessi più in generale trae benefici diretti e/o indiretti dal progetto, ma non ha un ruolo diretto nell'attuazione del progetto dell'EUI-IA e non dovrebbero essere considerati come partner di tale progetto. Non dispongono pertanto di un bilancio specifico assegnato, né hanno responsabilità esplicite nell'attuazione del progetto, ma sono considerati pertinenti e dovrebbero essere coinvolti attivamente (creazione congiunta) per garantire una realizzazione agevole ed efficace del progetto.
6.2 PIANO DI LAVORO E LOGICA DI INTERVENTO DEL PROGETTO
La logica di intervento del progetto dell'EUI-IA è una rappresentazione di un'idea chiara e ben ponderata sul modo in cui le azioni pianificate devono portare al cambiamento desiderato e ai risultati attesi. È un modo per descrivere la sequenza logica tra esigenze iniziali, input, attività di progetto, output, risultati e impatto finale. È uno strumento per strutturare interventi complessi e per preparare la valutazione di un progetto. La logica di intervento risponde alle seguenti domande: qual è la logica dell'intervento/progetto? quali sono le sfide/esigenze che hanno portato all'intervento? quali sono i problemi che l'intervento intende risolvere? cos'è il "cambiamento desiderato"? come si intende raggiungere tali cambiamenti?
La logica di intervento è composta da componenti strategiche, operative e di monitoraggio e valutazione:
• le componenti strategiche comprendono l'obiettivo generale, gli obiettivi specifici e i risultati previsti;
• le componenti operative comprendono il piano di lavoro del progetto, i pacchetti di lavoro, le attività, i risultati e gli output;
Il piano di lavoro del progetto spiega come sarà realizzato il progetto. È una tabella di marcia che funge da guida per l'attuazione del progetto, qualora sia finanziato. Il piano di lavoro è una suddivisione del progetto in fasi principali chiamate "pacchetti di lavoro" i quali sono suddivisi in fasi più piccole chiamate "attività". Le attività portano a risultati e ogni pacchetto di lavoro porta a uno o più output.
I pacchetti di lavoro sono elementi costitutivi del piano di lavoro, rappresentano i pilastri principali del progetto e sono composti da attività di progetto correlate necessarie per realizzare componenti specifiche del progetto e produrre output di progetto. Per strutturare il progetto dell'EUI-IA si dovrebbero utilizzare i seguenti pacchetti di lavoro:
• pacchetto di lavoro Preparazione e fase di avvio,
• pacchetto di lavoro Gestione del progetto,
• pacchetto di lavoro Monitoraggio e valutazione,
• pacchetto di lavoro Comunicazione e capitalizzazione,
• pacchetti di lavoro Tematici,
• pacchetto di lavoro Trasferimento,
• pacchetto di lavoro Chiusura.
• le componenti di monitoraggio e valutazione comprendono gli indicatori di output e gli indicatori di risultato.
6.3 SOSTEGNO DEGLI ESPERTI
Ogni progetto finanziato nell'ambito dell'EUI-IA beneficerà del sostegno di un esperto dell'EUI. Più specificamente, gli esperti dell'EUI provvederanno a:
• fornire consulenza e orientamento a livello strategico e operativo sul progetto e sulla sua attuazione;
• fornire assistenza nello sviluppo della documentazione e degli output del progetto che raccoglieranno e divulgheranno i risultati e le prospettive successive all'attuazione (potenziale di sostenibilità, estensione e trasferibilità), gli insegnamenti tratti e le buone pratiche a un pubblico più ampio, al fine di facilitare la diffusione delle innovazioni di maggior successo in altre città dell'UE;
• partecipare e contribuire alle attività di capitalizzazione e divulgazione;
• fornire assistenza nell'attuazione del pacchetto di lavoro Trasferimento.
Il sostegno e la consulenza saranno forniti dagli esperti dell'EUI su base continuativa durante il processo di attuazione dei progetti e durante la fase di chiusura.
Gli esperti dell'EUI sono persone dotate di una conoscenza approfondita delle tematiche urbane pertinenti per ogni invito a presentare proposte, esperienza di lavoro con le autorità urbane sui progetti che prevedono investimenti pubblici e la loro realizzazione concreta, buona comprensione del quadro della politica di coesione ed esperienza comprovata nel sostenere la sperimentazione e l'innovazione di carattere urbano.
L'EUI-IA copre direttamente tutti i costi relativi alle attività degli esperti dell'EUI (compresi i costi di viaggio e alloggio). Pertanto i richiedenti non dovrebbero prevedere alcun bilancio destinato a tale scopo nel loro modulo di domanda.
6.4 TRASFERIMENTO
Una novità fondamentale rispetto ai progetti dell'Iniziativa Urbana Europea finanziati durante il periodo di programmazione 2014-2020 è l'inclusione della componente di trasferimento transnazionale quale parte integrante dei progetti dell'EUI-IA.
È importante sottolineare che il principale oggetto di interesse dei progetti dell'EUI-IA rimane la sperimentazione di nuove soluzioni innovative in una determinata località, ma tramite questa nuova
componente si prevede che i processi e i risultati della sperimentazione saranno seguiti dalle città partner di altri Paesi (partner di trasferimento). Un apposito pacchetto di lavoro Trasferimento è ora incluso in tutti i progetti dell'EUI-IA, con attività, bilanci, risultati e output specifici.
L'EUI-IA è stata istituita per individuare e sostenere la sperimentazione di soluzioni innovative trasferibili e scalabili volte ad affrontare le questioni relative allo sviluppo urbano sostenibile a livello dell'Unione europea. L'iniziativa mira, inoltre, a raccogliere e condividere i risultati delle sperimentazioni (anche attraverso il sostegno alle attività di trasferimento) per promuovere le capacità di innovazione e lo sviluppo delle conoscenze per tutte le aree urbane dell'UE. L'obiettivo è far sì che gli output dei progetti dell'EUI-IA siano utilizzati (replicati, estesi) da altre città dell'UE aumentando l'impatto dell'intera Iniziativa, contribuendo alla definizione delle politiche urbane a diversi livelli e sostenendo la cooperazione tra le aree urbane europee.
L'integrazione della componente di trasferimento dovrebbe incentrarsi su quanto segue:
• consentire ai partner di trasferimento di seguire la pianificazione e la sperimentazione della soluzione innovativa testata,
• consentire ai partner di trasferimento di analizzare i loro contesti urbani locali per comprendere meglio come le soluzioni innovative possano essere adattate alle esigenze e alle condizioni locali,
• scambiare le conoscenze e le esperienze tra tutti i partner del progetto,
• condividere gli input critici che possono sia fornire una prospettiva esterna al progetto dell'EUI- IA che stimolare i partner di trasferimento,
• far sì che i partner di trasferimento preparino documenti che possano servire loro per la futura replica della soluzione innovativa (studio di fattibilità e opportunità della replica e documentazione dell'investimento),
• far sì che l'autorità urbana principale e i suoi partner del progetto preparino il seguito da dare al progetto dell'EUI-IA sotto forma di un modello di soluzione innovativa EUI di cui possano servirsi altre città dell'UE interessate alla soluzione innovativa.
Le attività di cui sopra possono essere realizzate utilizzando la seguente serie di metodi di lavoro: visite in loco, seminari/riunioni/discussioni online oppure offline, attività di revisione tra pari, lavoro proprio dei partner di trasferimento che consente loro di capitalizzare ulteriormente gli insegnamenti tratti dallo scambio di trasferimento ma anche di prepararsi per la futura replica della soluzione innovativa e altre forme di lavoro e cooperazione desiderate.
I partner di trasferimento devono provvedere alla preparazione dei seguenti risultati e output in materia di apprendimento e investimento: indagine sulla capacità di trasferimento e studio di fattibilità e opportunità della replica (uno per ogni partner di trasferimento). Hanno inoltre la facoltà di finanziare la documentazione relativa agli investimenti e l'attuazione di investimenti pilota su piccola scala.
L'autorità urbana principale deve preparare un modello di soluzione innovativa dell'EUI, un documento finale incentrato sulla trasferibilità e sull'estensione della soluzione innovativa sperimentata per consentire a terzi (non solo ai partner di trasferimento, ma anche a tutte le città dell'UE interessate) di conoscere i risultati della sperimentazione e di ricevere indicazioni su come replicare tale progetto.
Il bilancio totale del pacchetto di lavoro Trasferimento deve essere deciso dal richiedente nel quadro dell'EUI-IA e dovrebbe includere:
• un bilancio assegnato all'autorità urbana principale e al partner di realizzazione pertinente a sostegno dell'attuazione del pacchetto di lavoro Trasferimento;
• bilanci per ciascun partner di trasferimento sotto forma di importo forfettario (opzione di spesa semplificata) pari a 150 000 EUR (corrispondenti a 120 000 EUR dal FESR e a un contributo proprio di 30 000 EUR).
L'autorità urbana principale è responsabile dell'individuazione e della selezione dei partner di trasferimento che desidera integrare nel partenariato. Il processo di individuazione dei partner di trasferimento dovrebbe iniziare già nella fase di presentazione della domanda, quando ai richiedenti è chiesto di individuare altre aree urbane europee che potrebbero trarre beneficio dalla replica della soluzione proposta considerando condizioni favorevoli per il trasferimento (simili caratteristiche, e contesti) o l’aumento del potenziale di innovazione; da considerare il modo in cui i partner di trasferimento più adatti saranno identificati, e specificare i potenziali partner di trasferimento, se già individuati, insieme alle motivazioni/logiche di fondo del progetto. Dal momento che uno degli obiettivi dell'EUI-IA è che gli output dei progetti siano utilizzati da altre città, aumentando l'impatto dell'intera iniziativa, e che l'ambizione dell'EUI-IA è aumentare la replicabilità delle soluzioni innovative sviluppate dai progetti, è importante che i progetti durante la fase di presentazione delle domande possano dare prova di un processo ben elaborato, delle motivazioni e delle logiche alla base della selezione dei partner di trasferimento più idonei.
I partner di trasferimento devono essere individuati al più tardi durante la fase di avvio e il completamento con successo di tale fase è subordinato come minimo alla firma da parte dei partner di trasferimento delle lettere di intenti.
La selezione dei partner di trasferimento dovrebbe consentire di: i) mantenere un buon equilibrio in termini di varietà delle città coinvolte nel partenariato in riferimento alle loro dimensioni (piccole, medie, grandi città) e di ubicazione (regioni meno sviluppate, in transizione e più sviluppate) e ii) fare appello ai partner di trasferimento più pertinenti per la qualità delle attività di replica. Pertanto la selezione dei partner di trasferimento seguirà alcuni principi guida:
• i partner di trasferimento provengono da diversi Stati membri dell'UE;
• almeno due delle quattro città coinvolte (l'autorità urbana principale + i 3 partner di trasferimento) sono situate in regioni meno sviluppate o in transizione30;
• il partenariato include città di diverse dimensioni.
6.5 CATEGORIE DI COSTO
Possono essere utilizzate dai progetti dell'EUI-IA le seguenti categorie di costo:
• personale,
• ufficio e amministrazione,
• viaggio e alloggio,
• perizie e servizi esterni,
• attrezzatura,
• opere di costruzione e infrastrutturali.
Per ogni categoria di costo, gli orientamenti dell'EUI-IA forniscono una definizione e indicazioni per l'elaborazione del bilancio e la rendicontazione. Si raccomanda vivamente ai partner del progetto di rivolgersi al segretariato permanente per qualsiasi questione relativa all'ammissibilità delle spese che non trovi risposta nelle presenti norme. Si noti che le spese dei partner di trasferimento sono coperte da una somma forfettaria.
Le spese dichiarate dal progetto devono essere verificate attraverso un First Level Control. Il parere indipendente del First Level Control deve riguardare la legalità e la periodicità delle spese dichiarate, la fornitura di prodotti e servizi, la validità delle spese dichiarate nonché la conformità delle spese e delle operazioni con le norme dell'EUI-IA, dell'UE e nazionali. Poiché l'addetto del First Level Control è nominato e retribuito direttamente dall'EUI-IA, il partenariato di progetto non dovrebbe prevedere costi per il controllo (audit) al momento della definizione del bilancio del progetto. Anche i controlli in loco sui progetti saranno organizzati attraverso il First Level Control. Per "controllo in loco" si intende il fatto che l'addetto del First Level Control visiterà effettivamente il luogo del progetto e verificherà che determinate attività, acquisti di servizi e prodotti e investimenti siano effettivamente avvenuti in conformità con il modulo di domanda approvato durante l'attuazione e che siano stati rispettati i relativi regolamenti.
Come indicato nei principi di finanziamento, i progetti dell'EUI-IA seguono il principio dei "costi totali": un progetto è cofinanziato dal FESR fino all'80 % dei costi totali ammissibili e ogni partner del progetto (autorità urbana principale o associata, partner di realizzazione e partner di trasferimento) che riceve
30 xxxxx://xx.xxxxxx.xx/xxxxxxxx/xxx/xxxxxxx/xxxxxxxxxx.
finanziamenti del FESR deve garantire un contributo finanziario per completare il suo bilancio fino all'obiettivo di contributo (almeno il 20 % dei costi ammissibili del partner).
Se tali contributi provengono da fonti private esulano dall'ambito di applicazione della normativa sugli aiuti di Stato. Quando i contributi provengono da fonti pubbliche e nella misura in cui le attività del progetto non abbiano carattere economico, il finanziamento di tali attività non costituisce un aiuto di Stato. Tuttavia quando sono presenti contributi da risorse pubbliche di uno Stato membro a progetti che comportano "attività economiche", cioè l'offerta di beni e servizi sul mercato, tali progetti devono essere concepiti in modo che qualsiasi contributo pubblico sia conforme alle norme sugli aiuti di Stato a tutti i livelli, cioè a livello di proprietario, costruttore e/o operatore del progetto o della struttura. In tali casi, il finanziamento pubblico fornito dovrebbe essere in linea con i requisiti del regolamento "de minimis" o con le condizioni stabilite dal regolamento generale di esenzione per categoria o dalla decisione SGEI per i servizi di interesse economico generale.
Informazioni dettagliate sugli appalti pubblici e sugli aiuti di Stato sono contenute negli orientamenti dell'EUI-IA.
7. PROCESSO DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
Il pacchetto di presentazione delle domande per il terzo invito a presentare proposte dell'EUI-IA è composto da quanto segue:
• il presente capitolato d'oneri disponibile in tutte le lingue dell'UE. Tuttavia, in caso di discrepanze, fa fede la versione inglese;
• gli orientamenti dell'EUI-IA (disponibili solo in inglese) che devono essere consultati esaustivamente per quanto riguarda le regole generali dell'Iniziativa;
• gli orientamenti tecnici per la piattaforma di scambio elettronico (EEP);
• le istruzioni dettagliate su come compilare il modulo di domanda disponibili online in tutte le lingue dell'UE sul sistema EEP; tuttavia, in caso di discrepanze, fa fede la versione inglese;
• il documento di lavoro di cortesia per la presentazione del modulo di domanda (una versione di lavoro del modulo di domanda e della scheda di conferma, un documento Word disponibile solo in inglese) quale strumento di assistenza nel processo di compilazione della domanda.
Tutta la documentazione è disponibile sul sito web dell'EUI.
Il processo di presentazione della domanda è online al 100 % grazie all'utilizzo dell'EEP (xxxxx://xxxxxxx.xxxxx-xxxxxxxxxx.xx).
La domanda è composta da:
• modulo di domanda: il modulo di domanda deve essere compilato online utilizzando la piattaforma EEP. Si compone di sezioni che presentano l'idea del progetto e la logica di fondo (comprese le informazioni sull'innovatività della proposta), il partenariato (compresi l'autorità urbana principale, i partner di realizzazione, i partner di trasferimento e, se pertinente, le autorità urbane associate), gli obiettivi principali e i risultati previsti, il piano di lavoro proposto e il bilancio. La modifica e l'invio sono possibili solo durante il periodo di apertura dell'invito a presentare proposte. La domanda include una serie di link, formule e controlli automatici. Queste caratteristiche fanno sì che appaiano messaggi di errore (compresa la scheda di conferma mancante) se il modulo non è compilato correttamente e non è possibile presentarlo. In questo modo si riduce significativamente il rischio di presentare domande inammissibili;
• allegato: i richiedenti possono caricare un documento nel sistema EEP che sarà allegato al modulo di domanda. Può trattarsi di una mappa che rappresenta l'area di intervento, un grafico, un'infografica, ecc. Il tipo e le dimensioni del file da allegare sono specificati negli orientamenti dell'EEP;
• scheda di conferma: la scheda di conferma viene generata automaticamente dalla piattaforma online durante la compilazione del modulo di domanda o dopo il suo completamento. Deve essere stampata, firmata da un rappresentante legale dell'autorità urbana principale, scansionata e caricata nella scheda di conferma della parte H di cui al modulo di domanda. Il modulo di domanda non può essere presentato se privo di scheda di conferma.
Si raccomanda vivamente ai richiedenti di compilare il modulo di domanda in un inglese chiaro, sebbene possa essere presentato anche in una qualsiasi lingua ufficiale dell'UE. Si noti che le valutazioni strategiche e operative saranno effettuate sulla base della versione inglese del modulo di domanda (tradotto in inglese da un fornitore esterno incaricato dal segretariato permanente, nel caso in cui il modulo di domanda sia presentato in un'altra lingua). La qualità della traduzione non sarà garantita dal segretariato permanente e pertanto è a rischio dei richiedenti. Inoltre il contratto di sovvenzione, la gestione del progetto, le relazioni formali, i principali documenti da consegnare e tutte le comunicazioni con l'entità delegata e il segretariato permanente dovranno essere in inglese.
Il termine ultimo per la presentazione del modulo di domanda e della scheda di conferma è il 14/10/2024, ore 14:00 CEST
In seguito alla presentazione, ogni domanda è soggetta a una procedura di selezione organizzata secondo le seguenti fasi:
1. verifica di ammissibilità,
2. valutazione strategica,
3. valutazione operativa.
8.1 VERIFICA DI AMMISSIBILITA
Alla chiusura dell'invito a presentare proposte nell'ambito dell'EUI-IA, il segretariato permanente effettua un controllo di ammissibilità su tutte le domande presentate prima del termine dell'invito a presentare proposte. Il controllo di ammissibilità è volto a verificare la conformità dei moduli di domanda ricevuti e dei relativi allegati con i criteri formali di ammissibilità, evitare un'ulteriore valutazione delle domande non ammissibili e garantire la parità di trattamento di tutte le proposte da selezionare per il finanziamento.
I criteri di ammissibilità dell'EUI-IA sono i seguenti:
1. il modulo di domanda è stato presentato per via elettronica tramite l'EEP entro il termine indicato nel capitolato d'oneri dell'invito a presentare proposte;
2. il modulo di domanda è compilato in ogni sua parte;
3. il richiedente è una singola autorità urbana di un'unità amministrativa locale definita in base al grado di urbanizzazione come città, paese o sobborgo (corrispondente al codice DEGURBA 1 o DEGURBA 2 di Eurostat) e comprendente almeno 50 000 abitanti;
OPPURE
il richiedente è un'associazione o un raggruppamento di autorità urbane con status giuridico di agglomerato organizzato composto da unità amministrative locali, in cui la maggioranza (almeno il 51 %) degli abitanti vive in unità amministrative locali definite secondo il grado di urbanizzazione (DEGURBA) di Eurostat come città, paesi o sobborghi (corrispondenti al codice DEGURBA 1 o al codice DEGURBA 2) e in cui la popolazione totale combinata è di almeno 50 000 abitanti;
OPPURE
il richiedente è un'associazione o un raggruppamento di autorità urbane senza status giuridico di agglomerato organizzato in cui tutte le autorità urbane coinvolte (autorità urbana principale e autorità urbane associate) sono unità amministrative locali definite secondo il grado di urbanizzazione (DEGURBA) di Eurostat come città, paesi o sobborghi (corrispondenti al codice DEGURBA 1 o al codice DEGURBA 2) e in cui la popolazione totale combinata (autorità urbana principale e autorità urbane associate) è di almeno 50 000 abitanti;
4. il periodo di ammissibilità è rispettato: la data di conclusione del progetto rispetta l'invito e i requisiti dell'iniziativa;
5. i requisiti massimi di bilancio (massimo 5 milioni di EUR del FESR) e il principio di cofinanziamento (minimo 20 % del contributo garantito dal partenariato) sono rispettati;
6. tutti i partner coinvolti (autorità urbana principale, autorità urbane associate e partner di realizzazione) provengono da Stati membri dell'UE;
7. nel caso di un'associazione o di un raggruppamento di autorità urbane senza uno status giuridico di agglomerato organizzato, nel modulo di domanda vengono presentate un'autorità urbana principale e le autorità urbane associate;
8. le autorità urbane che presentano domanda (autorità urbane principali e/o autorità urbane associate) partecipano a una sola proposta di progetto nell'ambito dello stesso invito a presentare proposte;
9. le autorità urbane che si candidano (autorità urbane principali e/o autorità urbane associate) non sono state selezionate e finanziate da un precedente invito a presentare proposte dell'EUI- Azioni Innovative;
10. una scheda di conferma non modificata e debitamente firmata dal rappresentante legale dell'autorità urbana principale è caricata sull'EEP, nella sezione dedicata alla scheda di conferma del modulo di domanda.
Se non sono soddisfatti tutti i requisiti di cui sopra, la domanda viene considerata non ammissibile e non si procede a ulteriori valutazioni. Al termine della verifica di ammissibilità, i richiedenti saranno informati della decisione in merito alla loro domanda (eventuale passaggio alla fase successiva).
8.2 VALUTAZIONE STRATEGICA
Le domande dichiarate ammissibili e ricevibili saranno sottoposte a una valutazione strategica effettuata da un gruppo di esperti esterni. La valutazione strategica rappresenta il 70 % della valutazione complessiva del progetto e consiste nei criteri elencati di seguito.
• Innovatività e pertinenza (30 %). In quale misura il richiedente è in grado di dimostrare che la proposta di progetto rappresenta una nuova soluzione caratterizzata da un valore aggiunto
rispetto al tema dell'invito a presentare proposte? In che misura la soluzione è pertinente per il contesto locale e gli obiettivi della politica di coesione?
• Partenariato e creazione congiunta (12 %). In che misura il partenariato è pertinente e valido per l'attuazione della soluzione proposta e il raggiungimento dei risultati attesi? In che misura la proposta consente una partecipazione e una creazione congiunta significative da parte di portatori di interessi, gruppi destinatari e cittadini?
• Misurabilità dei risultati e dell'impatto (12 %). In che misura i risultati attesi sono specifici e realistici e rispecchiano l'impatto previsto dal progetto sul contesto locale e sui beneficiari/utenti finali?
• Sostenibilità ed estensione (8 %). In che misura il progetto fornirà un contributo duraturo per affrontare la sfida individuata? In che misura la soluzione proposta sarà auto-sostenibile oltre la data di conclusione e ha il potenziale di essere estesa se ne viene dimostrata l'efficacia?
• Trasferibilità (8 %). In che misura il progetto ha il potenziale per essere trasferito ad altre aree urbane in Europa?
Le domande di valutazione indicative per ogni criterio sono presentate negli orientamenti dell'EUI-IA, capitolo 3.2 "Procedura di selezione".
A seguito della valutazione strategica, il gruppo di esperti esterni elabora una valutazione delle domande e le classifica in base al loro punteggio della valutazione strategica. In accordo con la Commissione europea, le domande selezionate nella classifica generale passano alla valutazione operativa. Al termine del processo di valutazione strategica, i richiedenti sono informati della decisione relativa alla loro domanda (eventuale passaggio alla fase successiva).
8.3 VALUTAZIONE OPERATIVA
La valutazione operativa viene effettuata dal segretariato permanente e rappresenta il 30 % della valutazione complessiva del progetto. L'obiettivo principale della valutazione operativa è valutare la validità della proposta, vale a dire se è giustificata, realistica, coerente e coesa, completa, pronta per essere gestita efficacemente e attuata rapidamente e se dimostra un buon rapporto costi-benefici. Durante la valutazione operativa sono valutati i criteri elencati di seguito.
• Elaborazione e logica del progetto (12 %). In che misura gli elementi del piano di lavoro (attività, risultati, output, indicatori) sono completi, realistici, coerenti e coesi? In che misura l'elaborazione del progetto proposta porterà al raggiungimento degli obiettivi e dei risultati attesi?
• Fattibilità del progetto e preparazione operativa (8 %). In che misura la proposta dimostra di essere fattibile (da attuare entro i tempi previsti) e pronta dal punto di vista operativo?
• Disposizioni organizzative e capacità operativa (5 %). In che misura le attività di gestione e comunicazione sono idonee e sostengono l'attuazione complessiva del progetto?
• Bilancio (5 %). In che misura il bilancio è coerente e proporzionato?
Le domande di valutazione indicative per ogni criterio sono presentate negli orientamenti dell'EUI-IA, capitolo 3.2 "Procedura di selezione".
Dopo la valutazione operativa, un comitato di selezione effettua la selezione finale. La decisione sarà comunicata ai richiedenti al termine della procedura di valutazione operativa.
8.4 SISTEMA DI VALUTAZIONE A PUNTEGGIO
A sostegno del processo decisionale viene utilizzato un sistema di assegnazione del punteggio. A ogni criterio ponderato viene attribuito un punteggio da 1 a 10. Ne risulta un punteggio medio per progetto. Si utilizza la seguente scala di punteggio:
9-10, eccellente
7-8, buono
5-6, sufficiente
3-4, scarso
1-2, molto scarso
Si noti che se un progetto ottiene un punteggio pari o inferiore a 4 in un qualsiasi criterio di valutazione, è automaticamente respinto e non sarà ulteriormente valutato.
Il sistema di assegnazione del punteggio viene applicato tenendo conto non solo dei meriti specifici di ciascuna proposta di progetto ma anche, nello spirito di un processo competitivo, considerando in modo comparativo le altre proposte di progetti presentate nell'ambito dello stesso invito a presentare proposte. Per questo motivo, ai soggetti che hanno presentato proposte di progetto non selezionate per la valutazione operativa o non approvate in via definitiva non vengono forniti i rispettivi punteggi, ma commenti dettagliati per tutti i criteri valutati.
I richiedenti dovrebbero tenere presente che il fatto di essere stati selezionati a seguito del processo di selezione non dà loro automaticamente diritto a ricevere la corrispondente sovvenzione dell'UE. Nel caso in cui le condizioni definite durante la fase di avvio del progetto non fossero soddisfatte (laddove il progetto non sia abbastanza pronto per essere reso operativo), l'entità delegata si riserva il diritto di terminare il progetto e di rimuoverlo dall'elenco dei progetti approvati dell'EUI-IA (per maggiori dettagli, si vedano gli orientamenti dell'EUI-IA, capitolo 4 "Fase di avvio e aggiudicazione").
8.5 CRITERI DI ESCLUSIONE PER I RICHIEDENTI DELLE SOVVENZIONI
Ai sensi del regolamento finanziario31, i richiedenti possono essere esclusi dalla procedura di attribuzione delle sovvenzioni se l'autorità urbana principale o i soggetti che hanno poteri di rappresentanza, decisione o controllo all'interno dell'autorità urbana principale oppure i soggetti che sono essenziali per l'attuazione del progetto, si trovano in una o più delle seguenti situazioni che danno luogo all'esclusione:
• procedure di fallimento, insolvenza o liquidazione,
• violazione degli obblighi relativi al pagamento di imposte e tasse o dei contributi previdenziali e assistenziali,
• grave illecito professionale, compresa la falsa dichiarazione,
• frode,
• corruzione,
• condotta collegata a un'organizzazione criminale,
• riciclaggio o finanziamento del terrorismo,
• reati terroristici o reati connessi ad attività terroristiche,
• lavoro minorile e altre forme di tratta di esseri umani,
• irregolarità,
• creare o essere una società di comodo.
Durante il processo di presentazione delle domande, tutti i richiedenti devono presentare, insieme al modulo di domanda, una dichiarazione che confermi che l'autorità urbana principale e i partner del progetto non rispondono a uno dei criteri di esclusione sopra menzionati. Tale dichiarazione è contenuta nella scheda di conferma allegata al modulo di domanda nell'EEP. Si noti che la scheda di conferma deve essere debitamente firmata dal rappresentante legale dell'autorità urbana principale affinché la domanda sia considerata ammissibile durante la verifica di ammissibilità.
Durante la procedura di selezione e prima della decisione finale del comitato di selezione sull'assegnazione delle sovvenzioni, il segretariato permanente controlla i richiedenti nel sistema di
31 Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE)
n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012, xxxxx://xxx- xxx.xxxxxx.xx/xxxxx-xxxxxxx/XX/XXX/XXXX/?xxxxXXXXX:00000X0000&xxxx0000000000000&xxxxxXX.
individuazione precoce e di esclusione (EDES), il sistema istituito dalla Commissione europea per rafforzare la protezione degli interessi finanziari dell'Unione e garantire una sana gestione finanziaria32. Se un'autorità urbana principale è rilevata nell'EDES, il segretariato permanente informa il richiedente, che ha quindi l'opportunità di presentare un controricorso prima della decisione finale del comitato di selezione, nel rispetto del principio di proporzionalità.
9. FASE DI AVVIO E AGGIUDICAZIONE
La fase di avvio si svolge nei 6 mesi iniziali prima della fase di attuazione del progetto. Il suo scopo consiste nell'assicurare che tutte le condizioni amministrative siano soddisfatte per un avvio regolare ed efficiente dell'attuazione del progetto e al fine di fornire garanzie sul livello di preparazione del progetto (gestione del progetto, attuazione del progetto, gestione dei rischi). Gli aspetti principali affrontati in questa fase sono la formazione sulla gestione del progetto (compresa l'introduzione al quadro di rendicontazione e monitoraggio), l'adempimento delle prescrizioni di natura amministrativa e giuridica per l'avvio del progetto, l'integrazione delle raccomandazioni del comitato di selezione, l'audit ex-ante e la verifica della preparazione. La fase di avvio mira anche a stabilire una proficua collaborazione tra i responsabili del progetto e il segretariato permanente.
Il controllo della preparazione del progetto è un processo incorporato nella fase di avvio per prevenire il più possibile i principali problemi imprevisti durante l'attuazione del progetto. Il controllo della preparazione del progetto viene effettuato sia dall'addetto del First Level Control durante l'audit ex- ante sia dal segretariato permanente e riguarda l'intera gamma di questioni di carattere gestionale, amministrativo, finanziario e operativo che possono influire sulla buona esecuzione del progetto e sul raggiungimento dei risultati prefissati. Il controllo della preparazione è anche volto a valutare se il progetto dispone di una strategia affidabile e se sia caratterizzato da previsioni adeguate per quanto riguarda gli argomenti trattati nella sezione “Gestione dei rischi” del modulo di domanda (ad esempio la gestione del progetto, le capacità umane per l'attuazione del progetto, la preparazione nelle procedure di appalto, la tempistica realistica, il contesto giuridico per l'attuazione del progetto, la documentazione relativa agli investimenti, l'ubicazione e le autorizzazioni amministrative…).
Se la fase di avvio non viene completata con successo entro il termine proposto di 6 mesi (una qualsiasi delle fasi summenzionate non è stata completata o esito negativo dell'audit ex-ante e/o del controllo di preparazione), l'entità delegata ha il diritto di terminare il progetto (poiché il progetto non è ritenuto abbastanza pronto per essere reso operativo) e di rimuoverlo dall'elenco dei progetti approvati nell'ambito dell'EUI-IA. In tal caso, al progetto vengono corrisposti solo i due importi forfettari per la fase di preparazione e di avvio del progetto. Se la fase di avvio è interrotta prima di essere completata
32 Articolo 142 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio sulle regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione.
(ad esempio, il progetto viene abbandonato), solo l'importo forfettario previsto per i costi di preparazione del progetto verrà corrisposto all'autorità urbana principale.
Una fase di avvio completata con successo è la condizione imprescindibile per ricevere il finanziamento del FESR per la realizzazione e l'avvio della fase di attuazione del progetto.
Il personale del segretariato permanente sarà pronto a fornire assistenza a chi presenta il modulo di domanda in caso di domande tecniche durante l'invito a presentare proposte nell'ambito dell'EUI-IA. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web dell'EUI. Inoltre:
• il segretariato permanente organizzerà seminari per i richiedenti in diverse città d'Europa. Le date e le sedi dei seminari per i richiedenti sono disponibili sul sito web dell'EUI. Durante tali seminari, i partecipanti avranno la possibilità di prenotare incontri bilaterali con i membri del segretariato permanente e/o con i rappresentanti della Commissione europea per discutere la loro idea di progetto;
• saranno organizzati webinar online su aspetti specifici dello sviluppo e della presentazione del progetto;
• sul sito web dell'EUI è disponibile una sezione di domande e risposte online e si terranno consultazioni bilaterali online;
• il pacchetto di presentazione delle domande (composto dal capitolato d'oneri, dagli orientamenti dell'EUI-IA, dagli orientamenti tecnici per la piattaforma di scambio elettronico, EEP, dalle istruzioni dettagliate su come compilare il modulo di domanda disponibile online in tutte le lingue dell'UE sul sistema EEP e dal documento di lavoro di cortesia del modulo di domanda) è disponibile sul sito web dell'EUI.
• 06/05/2024 – Lancio del terzo invito a presentare proposte nell'ambito dell'EUI-IA
• 06/2024 – 10/2024 – Seminari per i richiedenti e consultazioni online
• 14/10/2024 (14:00 CEST) – Termine ultimo per la presentazione dei moduli di domanda
• 03/2025 – Data indicativa per la decisione finale di approvazione dei progetti
• 09/2025 - Data di conclusione della fase di avvio
• 01/10/2025 – Data di inizio dell'attuazione per tutti i progetti approvati
Xxxxxx lieti di leggere presto le vostre proposte di progetto!