OTTOBRE 2018
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
Allegato Tecnico
DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZA (DUVRI)
OTTOBRE 2018
OGGETTO DELL’APPALTO: | Servizio di biglietteria e bookshop |
APPALTATORE: | Parco Archeologico di Paestum |
DATA DOCUMENTO: | ottobre 2018 |
INDICE REVISIONI
5
1.1 Struttura del documento di valutazione 5
1.3 Contenuti e riferimenti legislativi 6
1.4.1 Rischi specifici dell’ambiente 7
1.4.2 Rischi da interferenze 7
1.5 Costi relativi alla sicurezza 10
1.5.1 Costi per la sicurezza stimati con prezzi unitari 10
1.5.2 Costi per la sicurezza non presenti 10
2 INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
11
2.3 Descrizione dei luoghi oggetto dell’appalto 12
2.3.1 Caratteristiche dell’edificio 12
2.3.2 Disposizioni generali 15
3 APPALTATORE E OGGETTO DELL’APPALTO – DA INDIVIDUARE
17
3.2 Descrizione dell’appalto 18
3.3 Locali oggetto dell’appalto 19
3.4 Concessione d’uso attrezzature 21
3.6 Misure generali per appaltatore 22
4 RISCHI SPECIFICI E INTERFERENZIALI
24
5 STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA DOVUTI AD INTERFERENZE
38
6 PROCEDURE PER I LAVORATORI ESTERNI IN CASO DI EMERGENZA
40
7 Allegati: piantine di emergenza
42
8 PRESA VISIONE E ACCETTAZIONE DEL DOCUMENTO
44
Premessa
Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI) si configura come un documento di regolamentazione interna che affronti in maniera organica il tema della gestione coordinata delle attività appaltate a ditte esterne e di quelle svolte dal personale dall’Ente.
La metodologia attuata per l’elaborazione del Documento Unico di Valutazione delle Interferenze e successivo aggiornamento si articola nelle seguenti fasi operative di seguito illustrate:
⮚ FASE A: fase in cui l’Amministrazione predispone la gara e la relativa documentazione a disposizione delle imprese ai fini della formulazione dell’offerta;
⮚ FASE B: fase preliminare all’aggiudicazione dell’offerta (in caso di gara con criterio di aggiudicazione economicamente più vantaggiosa) e/o successiva all’aggiudicazione;
⮚ FASE C: fase di esecuzione dell’attività.
L’ente si pone come obiettivo quello di minimizzare il rischio di incidenti e/o infortuni durante l’esecuzione di attività affidate in incarico a ditte esterne/lavoratori autonomi. La sicurezza del lavoro risponde ad un interesse prioritario dell’Ente, sia per ragioni sociali, morali e d’immagine, che per ragioni pratiche di regolarità e puntualità nella realizzazione dei lavori. Con il presente documento l’ente intende inoltre garantire il rispetto, da parte dell’impresa esterna / lavoratori autonomi, dei regolamenti e delle procedure interne finalizzate a tutelare la sicurezza fisica dei propri beni. Relativamente a tale obiettivo, per quanto non specificatamente riportato nel presente, si dovrà fare riferimento al referente dell’ente.
1.1 Struttura del documento di valutazione
Il presente documento comprende gli adempimenti previsti dall’art. 26 del D.Lgs. 81/08, è suddiviso per paragrafi che di seguito vengono descritti:
• Capito 1 aspetti generali.
• Capitolo 2 vengono riportate le informazioni di carattere generale dell’Ente committente.
• Capitolo 3 vengono riportate le informazioni di carattere generale dell’appaltatore.
• Capitolo 4 valutazione dei rischi dovuti ad interferenze e le misure di prevenzione e protezione per l’eliminazione o la riduzione al minimo di detti rischi.
1.2 Moduli
Il presente documento è corredato da quattro moduli:
• MOD 01 🡪 Elenco informazioni trasmesse dalla ditta appaltatrice
• MOD 02 🡪 Elenco informazioni trasmesse dai lavoratori autonomi
• MOD 03 🡪 Verbale di cooperazione e di coordinamento
• MOD 04 🡪 Concessione in uso macchine/attrezzature
1.3 Contenuti e riferimenti legislativi
Di seguito vengono riportati i riferimenti legislativi (art. 26 del D.Lgs. 81/08) che determinano obblighi in capo al datore di lavoro committente e la documentazione con la quale vi si adempie:
x. Xxxxx 1 lettera a: la capacità tecnico professionale dell’impresa esterna/lavoratore autonomo, viene verificata dal committente.
b. Comma 1 lettera b: le informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare le ditte esterne/lav. autonomi e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività vengono fornite tramite l’invio delle informazioni generali §2, delle valutazioni dei rischi (§4) ed eventualmente dei regolamenti dell’ente. Nei casi previsti dal comma 3 bis, l’adempimento al comma 1 lettera b viene effettuato come descritto al punto d.
c. Comma 2 lettere a e b, comma 3: la cooperazione ed il coordinamento sono contenute nel
d. Comma 3 bis: ferme restando le disposizioni di cui ai commi 1 e 2, l’obbligo di cui al comma 3 non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature, ai lavori o servizi la cui durata non è superiore a cinque uomini-giorno, sempre che essi non comportino rischi derivanti dal rischio di incendio di livello elevato, ai sensi del decreto del Ministro dell’interno 10 marzo 1998, pubblicato nel supplemento ordinario n. 64 alla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 1998, o dallo svolgimento di attività in ambienti confinati, di cui al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 settembre 2011, n. 177, o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari di cui all’allegato XI del presente decreto. Ai fini del presente comma, per uomini-giorno si intende l’entità presunta dei lavori, servizi e forniture rappresentata dalla somma delle giornate di lavoro necessarie all’effettuazione dei lavori, servizi o forniture considerata con riferimento all’arco temporale di un anno dall’inizio dei lavori.
e. Comma 3 ter: nel caso in cui il datore di lavoro non coincide con il committente:
⇨ il soggetto che affida il contratto redige una valutazione dei rischi che va integrata con la valutazione del soggetto titolare dei luoghi;
Art. 26 comma 3 ter - Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, o in tutti i casi in cui il datore di
lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.
f. Comma 4: verifica della regolarità contributiva e retributiva.
g. Comma 5: i costi relativi alla sicurezza. In alcune circostanze i costi relativi alla sicurezza non sono individuabili a priori perché dipendono dalle situazioni contingenti che si vengono a creare. In tal caso questi saranno valutati e determinati in un verbale di cooperazione e coordinamento che costituirà integrazione ed aggiornamento.
1.4 Metodologia dei rischi
Nel §4 vengono valutati i rischi come di seguito specificato.
1.4.1 Rischi specifici dell’ambiente
I rischi specifici trasmissibili dall’ambiente di lavoro/reparto:
• reparto/ambiente di lavoro;
• rischi per la sicurezza e salute;
• localizzazione spaziale e/o temporale;
• individuazione delle misure di prevenzione e protezione;
• individuazione di misure di prevenzione e protezione generiche;
• indicazione dei dispositivi di protezione individuale eventualmente necessari.
I rischi da interferenze dall’ambiente di lavoro/reparto vengono analizzati al par. 04 come di seguito specificato:
• indicazione del contratto/attività svolta da ditte esterne;
• valutazione dei rischi per la sicurezza e salute in tre fasi:
1. individuazione dei rischi, sia per quanto attiene la salute che per la sicurezza
2. stima dell'entità del rischio
3. individuazione delle misure di prevenzione e protezione
Per quanto riguarda il punto 2 della valutazione, R (rischio) è il prodotto tra la probabilità (P) ed il danno (D), di seguito si riportano le definizioni:
Probabilità (P): si tratta della probabilità che i possibili danni si concretizzino. La probabilità sarà definita secondo la seguente scala di valori:
VALORE | LIVELLO | DEFINIZIONI/CRITERI |
4 | Altamente probabile | Si sono verificati altri fatti analoghi. Il suo verificarsi è praticamente dato per scontato. |
3 | Probabile | Si sono verificati altri fatti analoghi. Il suo verificarsi susciterebbe modesta sorpresa. |
2 | Poco probabile | Il suo verificarsi richiederebbe circostanze non comuni e di poca probabilità. Si sono verificati pochi fatti analoghi. Il suo verificarsi susciterebbe modesta sorpresa. |
1 | Improbabile | Il suo verificarsi richiederebbe la concomitanza di più eventi poco probabili. Non sono noti episodi già verificatisi. Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. |
Danno (D): effetto possibile causato dall'esposizione a fattori di rischio connessi all'attività lavorativa, ad esempio il rumore (che può causare la diminuzione della soglia uditiva). L’entità del danno sarà valutata secondo la seguente scala di valori:
VALORE | LIVELLO | DEFINIZIONI/CRITERI |
4 | Gravissimo | Incidente/malattia mortale. Incidente mortale multiplo. |
Ferite/malattie gravi (fratture, amputazioni, debilitazioni gravi, ipoacusie). | ||
3 | Grave | |
2 | Medio | Incidente che non provoca ferite e/o malattie. Ferite/malattie di modesta entità (abrasioni, piccoli tagli). |
Danno lieve | ||
1 | Lieve |
P | |||||
4 | 4 | 8 | 12 | 16 | |
3 | 3 | 6 | 9 | 12 | |
2 | 2 | 4 | 6 | 8 | |
1 | 1 | 2 | 3 | 4 | |
1 | 2 | 3 | 4 | D |
R > 8 | Rischio elevato |
4 ≤ R ≤ 8 | Rischio medio |
2 ≤ R ≤ 3 | Rischio basso |
R = 1 | Rischio minimo |
Rischio: probabilità che sia raggiunto un livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un pericolo da parte di un lavoratore. Nella tabella seguente sono indicate le diverse combinazioni:
DOVE
Misure preventive generali da adottare:
• Non intralciare con materiali/attrezzature i passaggi nonché le uscite di emergenza e le vie che a queste conducono.
• Utilizzare per l’espletamento del servizio attrezzature/macchinari conformi alla normativa vigente di sicurezza.
• Effettuare le attività secondo specifiche procedure di coordinamento (con il Committente e le ditte appaltatrici) ai fini della gestione delle emergenze.
• Utilizzare esclusivamente i locali messi a disposizione dal Committente destinati a spogliatoio e deposito di materiali ed attrezzature.
• Comunicare ai responsabili del Committente eventuali anomalie di tipo strutturale/impiantistico riscontrate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa
• Le attività lavorative che prevedono l’eventuale utilizzo di attrezzature di proprietà del Committente (es. scale portatili), dovranno essere eseguite secondo opportune procedure individuate nel DVR della Ditta esecutrice e verificandone la rispondenza alla vigente normativa di sicurezza.
1.5 Costi relativi alla sicurezza
Così come previsto dall’art. 26 comma 5 primo capoverso, per la quantificazione dei costi della sicurezza riferiti allo specifico appalto, vengono prese in considerazione:
• Rischi da interferenze tra le varie ditte/lavoratori autonomi presenti;
• Rischi trasmissibili dall’ambiente di lavoro SOLO qualora esulino dai rischi specifici e prevedibili della normale attività della ditta appaltatrice e non siano ragionevolmente valutabili dal datore di lavoro della stessa ditta (es. qualora un elettricista operi in un ambiente con presenza di rischi biologici, i DPI conseguenti sono costi della sicurezza).
La stima dei costi è specifica per ogni contratto e analitica per singole voci, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente.
1.5.1 Costi per la sicurezza stimati con prezzi unitari
Qualora in fase di contrattazione non siano quantificabili i singoli costi della sicurezza (es. per un contratto di manutenzione non è spesso possibile stabilire quali e quanti interventi debbano essere realizzati per la durata del contratto e di conseguenza non possono essere individuati esattamente i singoli costi), verranno indicati dei prezzi unitari omettendo quantità e totale.
Successivamente, prima dello svolgimento della specifica attività, si provvederà ad una definizione più precisa (ed eventualmente ad una integrazione se le attività non erano contemplate) riportando le risultanze in un verbale che costituirà integrazione alla presente.
Si precisa inoltre che in caso di subappalto, qualora autorizzato, gli oneri relativi alla sicurezza non devono essere soggetti a riduzione e vanno evidenziati separatamente da quelli soggetti a ribasso d'asta nel relativo contratto tra la ditta aggiudicataria e l’eventuale subappaltatore o subappaltatori.
1.5.2 Costi per la sicurezza non presenti
Tuttavia non essendo escludibile che, prima della data prevista per l’inizio effettivo dei lavori e, successivamente, durante la durata degli stessi, possano intervenire variazioni ambientali od operative, inizialmente non prevedibili, comportanti rischi aggiuntivi, il valore economico di eventuali misure di sicurezza (apprestamenti, DPI, ecc.) per rischi aggiuntivi interferenziali, rispetto a quelli specifici dell’Impresa Appaltatrice, che saranno determinate dalla necessità di cooperazione ed ulteriore coordinamento, ai sensi dei commi 2 e 3 dell’art. 26 D. Lgs 81/2008, saranno stabiliti, nel caso in cui l’Impresa Appaltatrice vi provveda autonomamente.
2 INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
2.1 Dati generali
Ente committente: | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM | |
Sede legale e produttiva | indirizzo: | Xxx Xxxxx xxxxxx – Xxxxxxxx (Xx) |
telefono: | 0828/811023 | |
fax: | 0828/811023 | |
e-mail: | ||
PEC: |
2.2 Figure di riferimento
Datore di lavoro: | Dottor Xxxxxxx Xxxxxxxxxx |
Resp. Servizio Prevenzione e Protezione: | Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx |
Medico Competente: | Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx |
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: | Sig.r Xxxxxxxx Xxxxxxx |
Referente sede: | / |
2.3 Descrizione dei luoghi oggetto dell’appalto
2.3.1 Caratteristiche dell’edificio
Il Parco Archeologico di Paestum, iscritto dal 1998 nella lista del patrimonio mondiale UNESCO, dal 2014 è un complesso museale autonomo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
E’ costituito da un Parco Archeologico contenente i 3 templi greci costruiti tra il VI e V sec. A.C.:
• Il tempio di Hera, c.d. Basilica, è il più antico dei tre grandi edifici, appartiene alla prima generazione dei grandi templi in pietra, iniziato intorno al 560 a.C.
• il tempio di Atena (“di Cerere”) dedicato alla dea dell’artigianato e della guerra realizzato intorno al 500 a.C.
• il tempio “di Nettuno” è il più grande tempio di Paestum e quello meglio conservato. Realizzato verso la metà del V sec. a.C.
Fanno parte del Parco Archeologico anche le mura della città, restaurate di recente, sono lunghe quasi 5 km e la loro altezza originaria doveva essere di circa 7 m. Il complesso difensivo può essere datato tra la fine del IV a.C. e il III secolo a.C.
La strada attuale, edificata nel 1829, ha tagliato a nord e a sud la cinta muraria distruggendo la porta settentrionale, la c.d. porta Aurea che attraverso un ponte, oggi coperto dalla strada moderna, consentiva l’attraversamento del fossato che proteggeva la città su tre lati.
Paestum offre al visitatore un’occasione unica: “leggere” la sua storia millenaria attraverso i monumenti che hanno attraversato il tempo.
I tre templi con i loro altari, la xxxxxx xxxxxxxxxx xxxxx xxxxx xxxxx (xxxxx) con i suoi edifici simbolo come la tomba dell’eroe fondatore (xxxxxx) e la struttura circolare per le assemblee (ekklesiasterion), sono i segni più evidenti dell’abitato nella sua fase greca.
Con l’arrivo dei Romani si costruiscono nuove strutture: il Foro, spazio politico e commerciale, l’Anfiteatro, dove si svolgevano i duelli tra Gladiatori e animali e il Campus, in cui i Romani si esercitavano nello sport.
Vastissimi erano i quartieri abitativi con le numerose case aristocratiche, tra cui spicca quella con piscina di circa 2.800 mq.
I reperti rinvenuti nel Parco sono custoditi ed esposti nel Museo interno al Parco.
Condizioni ambientali, microclima, illuminazione
Presso i locali, l'illuminazione è in parte di tipo naturale diretta (superfici finestrate apribili) ed in parte di tipo artificiale generale (diffusa e localizzata nei singoli posti di lavoro).
E’ presente un impianto di climatizzazione; il ricambio naturale dell’aria è garantito dall’apertura delle finestre.
Il microclima è moderato.
Servizi igienici
Il Parco Archeologico di Paestum sono provviste in più aree di servizi igienici.
Barriere architettoniche
Il Parco Archeologico di Paestum è provvisto di 1 ascensori nel vano scala parallelo all’ingresso che collegano il piano terra, primo e secondo. Non tutti i locali sono raggiungibili mediante ascensore.
Elenco delle attrezzature e delle sostanze presenti
Nei locali al piano primo sono adibiti a spogliatoio e sala riposo per il personale, sono presenti oltre a tavoli e armadietti, televisore e altre apparecchiature elettriche.
Gli uffici sono dotati delle tipiche attrezzature per attività d’ufficio quali: scrivanie, armadi, librerie, mobili d’arredo, computer, stampanti, fax, fotocopiatrici, ecc.
Elenco degli impianti
All’interno degli ambienti sono presenti i seguenti impianti:
– Impianto elettrico e di illuminazione;
– Impianto TVCC (centralina in locale Corpo di Guardia);
– Impianto telefonico e rete dati (centralina in locale Corpo di Guardia);
– Impianto antintrusione (centralina in locale Corpo di Guardia);
– Impianto di videosorveglianza (centralina in locale Corpo di Guardia);
– Impianto di rivelazione e allarme incendi (centralina in locale Corpo di Guardia);
– Impianto di climatizzazione (estiva e invernale);
– Impianto idrico sanitario.
Dotazioni di emergenza presenti
DUVRI | DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZA D.Lgs. 81/08 - TITOLO I, CAPO III, SEZ. I | |||
Ente/Xxx.xx Plesso | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | |||
SI | Descrizione | |||
X | Estintori | |||
X | Rete idrica antincendio (idranti e naspi) | |||
X | Impianto di rivelazione e allarme antincendio | |||
X | Illuminazione di sicurezza | |||
Alimentazione sussidiaria d’emergenza (GE o UPS) | ||||
X | Impianto di ricetrasmittenza con radio portatili | |||
X | Impianto di spegnimento automatico | |||
X | Segnaletica d’emergenza | |||
X | Cassetta di Pronto Soccorso | |||
X | Presidi antincendio (DPI) | |||
X | Pulsante di sgancio elettrico | |||
X | Valvola di intercettazione gas metano (presso centrale termica) | |||
X | Valvola di intercettazione acqua |
Altre misure di prevenzione adottate
Il personale in servizio è formato per la lotta antincendio, per il primo soccorso e, in generale, per la gestione delle emergenze.
Descrizione delle attività presenti
Essendo il Parco Archeologico di Paestum, una ampia area museale chiusa e all’aperto, le attività principali sono legate alle funzioni espositivo-museali, di bigliettazione e guardiania, oltre che di vendita presso il bookshop. Al piano terra, entrata del museo, è situato il corpo di guardia con sala regia, al piano primo uno spogliatoi per il personale. Al piano secondo sono inoltre presenti uffici.
Numero degli addetti operanti nelle zone dei lavori
Il personale presente è variabile intorno alle 55-60 persone a seconda dei turni. Esiste inoltre un servizio di guardiania notturna. Il museo è normalmente aperto al pubblico.
Orario di lavoro
Personale interno | Lunedì - Domenica | 8.00 – 19.30 |
Apertura al pubblico | Lunedì | 8.15 – 14.00 |
Martedì - Domenica | 8.15 – 19.15 |
Inoltre è presente il turno notturno.
Disponibilità di servizi igienici
All’interno dell’edificio oggetto dell’appalto sono presenti aree adibite a servizi igienici. La scelta per la fruizione del servizio igienico deve essere fatta in base alla vicinanza dello stesso al punto di lavoro.
Cassetta di pronto soccorso
Gli operatori della ditta appaltatrice dovranno avere una propria cassetta di primo soccorso; solo in caso di estrema necessità si potrà richiedere l’uso della cassetta di pronto soccorso dell’ente. Per la richiesta d’uso contattare il referente dell’ente.
Collocazione degli apparecchi telefonici da utilizzare per comunicazioni di emergenza
Gli operatori della ditta appaltatrice dovranno essere dotati di telefono cellulare da utilizzare per comunicazioni interne/esterne sia di servizio che di emergenza, in particolare per le lavorazioni svolte in orari dove la presenza di lavoratori dell’ente è limitata.
Nel caso di comunicazioni di emergenza (infortuni, incendio, ecc.) si dovrà provvedere a darne pronta comunicazione prima all’ente.
Lavoratori del committente che collaborano con la ditta appaltatrice/sub appaltatrice all'esecuzione dei lavori oggetto dell’appalto
L’eventuale collaborazione di lavoratori dell’ente con lavoratori dell’appaltante verrà concordato durante la riunione di coordinamento prima dell’inizio dei lavori. In tale riunione l’appaltante dovrà fornire un quadro completo dei rischi a cui i lavoratori dell’ente saranno esposti nelle attività svolte oltre alle indicazioni sulle misure di prevenzione e protezione ed i D.P.I. necessari.
Xxxxxx presso i quali è data la possibilità di organizzare un deposito dei materiali della ditta appaltatrice/sub appaltatrice
L’area destinata a deposito di materiali verrà concordata durante la riunione di coordinamento e dovrà essere opportunamente recintata. Resta comunque inteso che è assolutamente vietato depositare e/o accatastare materiali lungo le vie di circolazione/emergenza, davanti alle porte di uscita di emergenza e/o davanti ai presidi antincendio (estintori, manichette, ecc.). Inoltre l’accatastamento di materiali dovrà essere eseguito ordinatamente al fine di evitare il rischio di caduta accidentale dello stesso.
Punti dell’alimentazione elettrica ove è possibile installare quadri elettrici di derivazione per eventuali allacciamenti
L’impianto elettrico presente è soggetto a verifiche periodiche sullo stato di conservazione, pertanto non presenta particolari rischi. Si ricorda che è assolutamente vietato apportare modifiche allo stesso e togliere spine inserite nelle prese. Le spine delle vostre attrezzature dovranno essere adeguate alle prese di corrente, è assolutamente vietato forzare l’inserimento di spine di tipo “SUCKO” nelle normali prese a tre fori, ma dovrà essere utilizzato l’apposito adattatore. Si potrà usufruire delle prese o quadri elettrici posizionati nelle vicinanze del luogo dove si sta operando.
Attrezzature di proprietà del committente messe a disposizione con l'eventualità dell'uso promiscuo
Non è previsto che la committenza metta a disposizione attrezzature di lavoro con l’eventualità dell’uso promiscuo; in caso ciò risultasse necessario interfacciarsi col referente interno, attuare la specifica procedura e compilare la modulistica allegata.
Zone ad accesso controllato per le quali è necessaria un’autorizzazione scritta del committente
È vietato l’accesso a qualsiasi area non esplicitamente autorizzata.
Piano di emergenza e/o comportamento da adottare in caso di emergenza
In caso d’emergenza avvertire immediatamente il personale dell’ente, rimanendo a disposizione; in caso d’evacuazione portarsi al punto di raccolta ubicato fuori dalla sede seguendo le vie di uscita di emergenza come indicato nei piani di evacuazione esposti.
3 APPALTATORE E OGGETTO DELL’APPALTO – DA INDIVIDUARE
3.1 Dati dell’appaltatore
Dati generali:
Ragione sociale | ||
Partita IVA/Iscrizione CCIAA | ||
Sede legale e operativa | indirizzo | |
telefono | ||
fax | ||
PEC |
Figure di riferimento e con compiti di sicurezza:
Datore di lavoro | |
Referente per l’appalto | |
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) | |
Medico competente | |
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS/RLST) | |
Capocantiere/Preposto per la sicurezza |
Personale dell’impresa. I lavoratori dell’impresa che prestano servizio presso il committente sono:
N. | Nominativo | Qualifica/Mansione |
1 | ||
2 |
DUVRI | DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZA D.Lgs. 81/08 - TITOLO I, CAPO III, SEZ. I | |||
Ente/Xxx.xx Plesso | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | |||
N. | Nominativo | Qualifica/Mansione | ||
3 | ||||
4 | ||||
5 | ||||
6 | ||||
7 |
3.2 Descrizione dell’appalto
Fornitura del servizio di biglietteria e bookshop presso il Parco Archeologico di Paestum. Nello specifico le attività riguardano:
− carico/scarico e movimentazione di materiali e merci;
− deposito di materie prime e attrezzature;
− smaltimento rifiuti;
− allestimento;
− servizio di biglietteria;
− servizio di bookshop;
− gestione delle emergenze.
3.3 Locali oggetto dell’appalto
I locali interessati dall’appalto sono collocati al piano terra del museo del Parco Archeologico di Paestum, sono: l’ingresso del museo e il locale deposito/spogliatoio collocato alle spalle della biglietteria.
Nella planimetria seguente sono indicati i luoghi soggetti dall’appalto.
Piano terra
Servizio di biglietteria e bookshop
3.4 Concessione d’uso attrezzature
Non sono previste attrezzature in concessione d’uso.
Sono previste le seguenti attrezzature in concessione d’uso:
Codice | Tipo macchina/attrezzatura | Marca/Modello |
01 | ||
02 |
3.5 Subappalto
Non previsto. Previsto.
Dati generali subappaltatore:
Ragione sociale | ||
Partita IVA/Iscrizione CCIAA | ||
Sede legale e operativa | indirizzo | |
telefono | ||
fax | ||
PEC |
Figure di riferimento e con compiti di sicurezza dell’impresa in subappalto:
Datore di lavoro | |
Referente per l’appalto |
DUVRI | DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZA D.Lgs. 81/08 - TITOLO I, CAPO III, SEZ. I | |||
Ente/Xxx.xx Plesso | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | |||
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) | ||||
Medico competente | ||||
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS/RLST) | ||||
Capocantiere/Preposto per la sicurezza |
Personale dell’impresa in subappalto.
I lavoratori dell’impresa in subappalto che prestano servizio presso il committente sono:
Nominativo | Qualifica/Mansione |
3.6 Misure generali per appaltatore
Durante lo svolgimento delle attività lavorative da parte dell’appaltatore, dovranno essere sempre osservate le seguenti misure:
• Forma e informa i propri addetti sui contenuti del presente documento.
• Avvisa il Committente di ogni cambiamento del personale impiegato e del calendario delle attività di manutenzione.
• Il personale deve essere munito di apposita tesserino di riconoscimento corredato di:
o fotografia,
o generalità del lavoratore;
o indicazione dell’impresa/datore di lavoro;
o la data di assunzione;
o estremi dell’autorizzazione al subappalto (in caso di subappalto).
• Gli addetti della ditta appaltatrice devono utilizzare esclusivamente i propri attrezzi e prodotti. In caso di necessità di utilizzare attrezzi del Committente, dovrà essere fatta apposita richiesta in forma scritta.
• Le vie di fuga verso l’esterno dovranno essere mantenute sempre sgombre e libere, senza che i materiali o attrezzature ostacolino l’accesso ai mezzi antincendio o alle uscite di emergenza.
DUVRI | DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZA D.Lgs. 81/08 - TITOLO I, CAPO III, SEZ. I | |
Ente/Xxx.xx Plesso | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) |
• Gli addetti che intervengono nella sede oggetto dell’appalto devono preventivamente prendere visione delle piante e procedure per l’emergenza.
Inoltre, la ditta appaltatrice deve rendere noto al proprio personale dipendente:
• Obbligo di esporre il cartellino di riconoscimento
• Obbligo di attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni segnaletiche ed in specie ai divieti contenuti nei cartelli indicatori e negli avvisi dati con segnali visivi e/o acustici.
• Divieto di accedere senza precisa autorizzazione a zone diverse da quelle interessate ai lavori.
• Obbligo di non trattenersi negli ambienti di lavoro al di fuori dell’orario stabilito.
• Obbligo di recintare le zone sottostanti a lavori che si svolgono in posizioni sopraelevate;
• Divieto di compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non siano di propria competenza e che possono perciò compromettere anche la sicurezza di altre persone;
• Divieto di compiere lavori usando fiamme libere, di utilizzare mezzi ignifughi o fumare nei luoghi con pericolo di incendio o di scoppio ed in tutti gli altri luoghi ove vige apposito divieto.
• Obbligo di usare i mezzi di protezione individuali.
• Obbligo di impiegare macchine, attrezzi ed utensili rispondenti alle vigenti norme di legge.
• Divieto di passare sotto carichi sospesi.
DUVRI | DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZA D.Lgs. 81/08 - TITOLO I, CAPO III, SEZ. I | |
Ente/Xxx.xx | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | |
Plesso |
4 RISCHI SPECIFICI E INTERFERENZIALI
La tabella seguente elenca le possibili fonti di pericolo degli ambienti di lavoro.
In giallo evidenziati i rischi da interferenza per le attività in oggetto del presente DUVRI.
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione |
A = Appaltatore, C = Committente | |||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||
1. Coperture o strutture non pedonabili | A/C | 1 | 3 | 3 | Si fa assoluto divieto di accesso su coperture non calpestabili. Utilizzare opportune attrezzature. Attenzione in alcune aree dei sottotetti. Possibilità di camminamenti o passerelle in tavole di legno non resistenti al peso di un uomo. Effettuare sopralluoghi esplorativi. Segnalare al committente eventuali situazioni di pericolosità ed astenersi dal percorrere camminamenti o passerelle poco stabili o resistenti. Prestare attenzione nei passaggi dei sottotetti, pericolo inciampo e caduta. |
2. Coperture in ETERNIT (amianto) | |||||
3. Caduta da luoghi sopraelevati / caduta da dislivello | A/C | 2 | 3 | 6 | Si raccomanda l’utilizzo dei DPI anti caduta. Si ricorda infine che i DPI anti caduta devono assolutamente essere fissati ad appositi ancoraggi. Caduta dalle scale portatili con investimento del personale e del pubblico per errato appoggio delle scale. Usare scale idonee; non appoggiare le scale in punti pericolosi o non perfettamente allineati. Segregare l’area di lavoro, delimitarla con nastro bicolore o altra idonea recinzione provvisoria. Si fa assoluto divieto di arrampicamento. Si fa assoluto divieto di arrampicamento su strutture. Divieto di sporgersi oltre i parapetti o di salire su scale in prossimità di aperture con pericolo di |
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Ente/Xxx.xx | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | ||||||
Plesso | |||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
caduta dall’alto (es. finestre, terrazze, rampe scale, ecc.). Prestare attenzione alla scala interna che dal secondo piano conduce al sottotetto, non presente parapetto e corrimano, non sporgersi. Non sporgersi e appoggiarsi con forza al parapetto della scala ovata. Prestare attenzione ai dislivelli presenti in prossimità delle piattaforme elevatrici. Prestare attenzione alle scale tra le sale espositive del primo piano prive di parapetto. | |||||||
4. Dislivelli o pendenze pericolose – Scale | C/A | 2 | 3 | 6 | Salita e discesa scale con materiali e arredi in presenza del personale e del pubblico. Fare attenzione al pericolo di inciampo. Prima di movimentare materiali o arredi assicurarsi che non vi siano oggetti o altri materiali che costituiscano intralcio nel percorso. Non scendere/salire le scale con il materiale in presenza del personale e del pubblico, all'occorrenza dovrà essere presente una terza persona per vigilare. Prestare la massima attenzione e non correre lungo le scale. | ||
5. Aperture nel suolo o nelle pareti – Ascensori e montacarichi | C/A | 1 | 4 | 4 | Assicurarsi sempre della presenza al piano dell'ascensore. Nel caso di manutenzioni alle porte di accesso, segregare l’area per evitare cadute nel vuoto. | ||
6. Caduta di oggetti o materiali dall’alto | A | 2 | 2 | 4 | Durante le lavorazioni fare attenzione a non far cadere gli utensili o altri oggetti. Disporre il personale che lavora in quota abbia agganciati al proprio corpo utensili manuali ed elettrici. Le lavorazioni in quota devono avvenire assicurandosi che non via sia nessuno al di sotto. |
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Ente/Xxx.xx | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | ||||||
Plesso | |||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
È obbligatoria la presenza di un secondo addetto ai piedi della scala o al disotto dell’area operativa in quota per assicurare l’assenza di persone estranee durante i lavori. I lavori in quota non devono essere effettuati in corrispondenza delle aperture delle porte senza preventiva chiusura del percorso. Nel caso di lavori con carichi sospesi è possibile che una caduta possa generare danni al personale e al pubblico. Transennare l’area pericolosa sottostante la zona dell’intervento in modo da evitare che possano accedervi persone. La delimitazione deve essere effettuata con nastro bicolore o altra idonea delimitazione. Usare comunque accessori idonei ai carichi da sollevare. | |||||||
7. Ribaltamento di oggetti o macchinari | A/C | 2 | 3 | 6 | Movimentazione di oggetti pesanti. La movimentazione deve essere eseguita con mezzi adeguati e da personale specializzato. L’area deve essere segnalata e non deve esserci presenza di pubblico e/o terze persone. Utilizzare l’area di accesso all’edificio e le aree di carico/scarico dei materiali indicate dal Committente. Se si usano, ad esempio, scale portatili, si deve comunque transennare l’area di lavoro e appoggiarle correttamente al pavimento. Se il pavimento è irregolare, non appoggiare la scala. Si ricorda che la scala deve appoggiare su livelli perfettamente orizzontali. Le gambe in appoggio devono essere 4 per le scale a libro, 2 per quelle a pioli. |
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Ente/Xxx.xx | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | ||||||
Plesso | |||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
Vige il divieto di apposizione di materiale, attrezzature di lavoro lungo le zone di passaggio e lungo le vie di fuga. Nel caso di lavori in corrispondenza di una via d’esodo, deve essere assicurata la percorrenza della via in caso di emergenza dai lavoratori presenti. L’appaltatore conviene preventivamente con il Direttore o suoi preposti tempi e modi per la chiusura di percorsi e sale per ragioni di sicurezza o di operatività. Prestare attenzione nei depositi. Non arrampicarsi sulle scaffalature, non appoggiarsi e fare attenzione a non urtare il mobilio. Non movimentare opere se non autorizzati. Fare attenzione a non urtare le opere d’arte nelle sale espositive. Utilizzare esclusivamente i locali messi a disposizione dal Committente destinati al deposito dei materiali. Qualora sia necessario depositare momentaneamente i carichi all’esterno in apposita area riservata, appoggiarli su superfici piane verificando che gli stessi siano stabili e sicuri in modo che non si verifichi il loro rovesciamento, scivolamento o rotolamento. Qualora siano impilate scatole, l’altezza raggiunta non deve essere eccessiva e comunque tale da non comportare rischi di rovesciamento o caduta. Ove necessario per le caratteristiche dei lavori dovranno essere definiti con il referente dell’appaltatore eventuali luoghi di stoccaggio temporaneo di materiali e attrezzature. |
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Plesso | |||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
Individuare preventivamente con il Committente i percorsi a minor rischio di interferenza per la movimentazione delle attrezzature e dei materiali all’interno dell’edificio. | |||||||
8. Rischio di crollo di strutture e impiantistiche (causa terzi) | C/A | 1 | 4 | 4 | Verificare con la direzione dell’ente lo stato delle strutture. Segnalare al committente eventuali situazioni di pericolosità. Sceglie le attrezzature provvisionali (trabattelli, scale) in funzione dell’accessibilità alle zone operative e alla sicurezza. Astenersi dal percorrere camminamenti o passerelle poco stabili o resistenti. | ||
9. Pavimenti bagnati / pericolosi | C/A | 2 | 3 | 6 | In caso di pavimento bagnato fare attenzione ed utilizzare scarpe di sicurezza antiscivolo. Durante le pulizie dei locali viene installata opportuna segnaletica con indicazioni di “Pavimento Bagnato”. Stessa situazione nel caso di acqua alta o umidità relativa esterna elevata. Informare tempestivamente il referente interno in caso di sversamenti accidentali o di pavimentazioni pericolose. Prevedere opportuna segnaletica “Pavimento Bagnato”. Negli uffici fare attenzione ai cavi tra le scrivanie. Pavimenti in alcuni punti usurati, fare attenzione. | ||
10. Superfici e pareti vetrate o trasparenti | C/A | 2 | 2 | 4 | Fare attenzione a non appoggiarsi ai vetri/vetrate. Prestare attenzione nell’apertura e chiusura di serramenti interni ed esterni. Prestare attenzione alle porte interne con specchiature in vetro frangibile. |
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Plesso | |||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
Nel caso di pulizia o trasporto vetri fare attenzione, ed eventualmente usare i guanti antitaglio per la raccolta dei cocci. | |||||||
11. Ambienti di lavoro ristretti / poco ventilati/ poco illuminati | |||||||
12. Cavi elettrici ad alta tensione | |||||||
13. Linee elettriche aeree esterne | |||||||
14. Cabine elettriche di trasformazione | C | 1 | 4 | 4 | Prestare attenzione alla cabina elettrica presente al piano terra. Accedervi solo se autorizzati. | ||
15. Cavi elettrici interrati o sotto traccia | C/A | 1 | 4 | 4 | Prima di eseguire una lavorazione su murature, verificare la presenza di linee elettriche. | ||
16. Impianti elettrici a bassa tensione | A/C | 1 | 4 | 4 | Prolunghe e cavi volanti devono essere segnalati in modo da evitare situazioni di pericolo quali inciampo, usura e danni del cavo per calpestio con conseguente pericolo di elettrocuzione. Nel caso di manutenzioni ai quadri elettrici, il personale deve essere opportunamente formato ai sensi della CEI 11/27. Prestare attenzione a non sezionare i cavi elettrici: pericolo di elettrocuzione. Prima di eseguire qualsiasi lavorazione, consultare gli schemi elettrici. È necessario concordare preventivamente all’avvio delle operazioni il punto di allaccio delle apparecchiature elettriche. Impedire il passaggio al personale dipendente e/o al pubblico e ad altre ditte appaltatrici sui cavi in tensione che alimentano le attrezzature dell’appaltatore. Impedire di posizionare i cavi elettrici in aree dove vi è presenza di acqua. Tutte le apparecchiature e componenti elettriche devono essere in buono stato di manutenzione, |
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Plesso | |||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
conformi alle norme di legge e dotate di marcatura CE. Utilizzare per l’espletamento del servizio attrezzature/macchinari conformi alla normativa vigente di sicurezza. Non devono essere lasciati incustoditi nemmeno provvisoriamente utensili, cavi nudi in tensione, scatolette di derivazione e quadri elettrici aperti. Non accendere le attrezzature presenti nella zona di ristoro custodi. | |||||||
17. Blindosbarre | |||||||
18. Cariche elettrostatiche | |||||||
19. Xxxxx. o recipienti di fluidi pericolosi, in press. o ad alta temp. | C | 1 | 3 | 3 | Non forare le tubazioni, non usare fiamme libere. | ||
20. Organi meccanici in movimento | A/C | 1 | 3 | 3 | Prestare attenzione agli utensili di lavoro elettrici. Vietato utilizzare gli strumenti senza le adeguate protezioni. Isolare l’area di lavoro in modo che nessun esterno possa accedervi. Non devono essere lasciati incustoditi nemmeno provvisoriamente utensili. Utilizzare per l’espletamento del servizio attrezzature/macchinari conformi alla normativa vigente di sicurezza. Prestare attenzione se si utilizza la piattaforma elevatrice nelle sale espositive del primo piano rischio schiacciamento su cilindro del cancello, tra parete e base elevabile. | ||
21. Impianti a funzionamento automatico | |||||||
22. Proiezione di schegge, schizzi, scintille | C/A | 2 | 3 | 6 | Fare attenzione a non appoggiarsi ai vetri/vetrate. |
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Ente/Xxx.xx | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | ||||||
Plesso | |||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
Nel caso di pulizia fare attenzione alle rotture, ed eventualmente usare i guanti antitaglio per la raccolta dei cocci. In caso di utilizzo di altri utensili abrasivi usare i DPI di protezione occhi. Tali operazioni dovranno essere eseguite nei luoghi indicati dal referente interno, al fine di evitare il contatto con opere di pregio o terze persone. Non usare elettroutensili che possano generare polvere e scintille. Isolare adeguatamente l’area di lavoro per evitare l’accesso di terzi. Prestare attenzione se si movimentano teche in vetro o installazioni. Usare appositi DPI e guanti antitaglio. Durante il trasporto di teche, vetri, ecc. assicurarsi che il pavimento sia idoneo, che non ci sia pericolo di scivolamento nelle scale ed usare adeguate attrezzature. | |||||||
23. Superfici a temperatura elevata | |||||||
24. Parti sporgenti, taglienti,….etc. | A/C | 2 | 1 | 2 | Sostituzione vetri rotti o parti scheggiate: utilizzare guanti anti taglio. Se si accede al sottotetto prestare attenzione alla testa. Attenzione alla testa in prossimità della scala F nel bagno per i visitatori al piano terra. Presenza di spigoli vivi in ferro. | ||
25. Carrelli elevatori | |||||||
26. Carrelli automatici filoguidati | |||||||
27. Mezzi di trasporto su rotaia |
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Ente/Xxx.xx | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | ||||||
Plesso | |||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
28. Autovetture e automezzi in genere | |||||||
29. Apparecchi di sollevamento e accessori | A | 1 | 4 | 4 | Nel caso di utilizzo di accessori di sollevamento (ad esempio paranchi, etc.) si dovrà: - concordare la committenza la necessità di utilizzo dell’apparecchio; - fissare l’apparecchio ad una struttura stabile, possibilmente non a strutture del Palazzo per evitare rotture o danni al patrimonio; - segregare l’area di carico/movimentazione; - identificare l’area con opportuna segnaletica. | ||
30. Trasportatori aerei / a pavimento | |||||||
31. Prodotti chimici pericolosi | A/C | 2 | 2 | 4 | Prima di utilizzare qualsiasi prodotto chimico, il committente dovrà avvisare la committenza e la stessa deciderà se si possono utilizzare o no tali prodotti. In caso di utilizzo di prodotti chimici, fornire le schede di sicurezza al referente interno per le valutazioni del caso. Smalti e diluenti: l’utilizzo deve avvenire in locali arieggiati e stoccaggio in luoghi idonei. Non fumare, non usare fiamme libere. Tenere a portata di mano un estintore portatile. DPI: mascherina. Non è consentito utilizzare e conservare prodotti chimici pericolosi all’interno dell’ente. Possibilità di presenza di prodotti chimici per attività di restauro. I lavoratori non devono toccare o spostare alcun contenitore contenente prodotti chimici ma avvertire il responsabile della sede che provvederà al loro spostamento. In caso di |
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Plesso | ||||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | |||
A = Appaltatore, C = Committente | ||||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | ||||||||
contenitori aperti con prodotti chimici in uso i | ||||||||
lavoratori sospendono l’attività e avvertono il | ||||||||
responsabile della sede di tale mancanza. | ||||||||
32. Gas, vapori, fumi, polveri, fibre aereo-disperse | A | 2 | 2 | 4 | Diluenti. Fare attenzione a non inalare gas da diluenti o altre sostanze (acidi). DPI: mascherina. Nel caso in cui le attività producano polverosità, provvedere alla pulizia accurata al termine dei lavori. Limitare al minimo lo sviluppo di polveri e odori e garantire un’adeguata aerazione delle aree interessate. Non è consentito utilizzare prodotti chimici pericolosi all’interno dell’ente. | |||
33. Amianto friabile (coibentazioni ecc) | ||||||||
34. Agenti cancerogeni e mutageni | ||||||||
35. Agenti biologici o infettivi | C | 1 | 2 | 2 | Prestare attenzione al guano dei piccioni. Usare guanti e mascherina per lavori in ambiente a rischio. Si consiglia comunque la pulizia preventiva prima di iniziare i lavori. | |||
36. Scarsa illuminazione | C | 2 | 2 | 4 | Tutte le operazioni vanno svolte durante orario diurno. Vietato l’accesso alle aree di lavoro durante le ore non diurne a meno di accordi particolari. Dotarsi di propria illuminazione artificiale (anche portatile) per le lavorazioni ove necessario. | |||
37. Abbagliamento | ||||||||
38. Microclima. Temperatura elevata / Temperatura bassa / Umidità | C | 1 | 2 | 2 | Possibilità di scarsa ventilazione e assenza di riscaldamento in alcuni locali. Condizione presente in tutti i locali tecnici, i sottotetti. L’appaltatore deve indossare abbigliamento idoneo. |
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Ente/Xxx.xx | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | ||||||
Plesso | |||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
39. Rumorosità ambientale (x) Leq < 80 dB(A) | Nel caso di lavorazioni che possano generare rumore Leq oltre gli 80 dB(A), dovranno essere | ||||||
( ) Leq fra 80 e 85 dB(A) | preventivamente valutate misure atte a ridurre le | ||||||
( ) Leq fra 85 e 87 dB(A) ( ) Leq > 87 dB(A) | A | 2 | 2 | 4 | emissioni sonore. | ||
( ) Rumori impulsivi | |||||||
( ) Ultrasuoni | |||||||
40. Vibrazioni meccaniche | |||||||
41. Radiazioni ionizzanti | |||||||
42. Campi elettromagnetici – microonde | |||||||
43. Sorgenti laser | A | 1 | 3 | 3 | Nel caso si usino, per misure o altre finalità, laser o similari, evitare di utilizzarli in presenza di pubblico. I laser dovranno essere di categoria opportuna. | ||
44. Radiazioni infrarosse / ultraviolette | |||||||
45. Liquidi infiammabili o combustibili | A/C | 1 | 3 | 3 | Non devono essere depositati negli ambienti dell’ente liquidi infiammabili. | ||
46. Gas infiammabili o combustibili | A/C | 1 | 3 | 3 | Non usare fiamme libere, non fumare negli ambienti interni ed esterni dell’ente. Non usare materiali infiammabili all’interno dell’ente. Se necessario, concordare le quantità massime utilizzabili e preventivamente indicare le sostanze che verranno utilizzate. | ||
47. Materiale combustibile solido | A/C | 1 | 3 | 3 | L’ente contiene un rilevante patrimonio storico- artistico. Presenza di materiale combustibile e potenziali fonti di innesco. Non usare fiamme libere, non fumare negli ambienti dell’ente (interni ed esterni). Non lasciare mai incustodito e disattivare ogni dispositivo elettrico e ogni altra macchina e attrezzatura al termine della lavorazione. |
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Ente/Xxx.xx | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | ||||||
Plesso | |||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
Non spostare o occultare i mezzi di estinzione e la segnaletica di emergenza che devono sempre essere facilmente raggiungibili e visibili. | |||||||
48. Materiale esplosivo | |||||||
49. Zona a rischio esplosione atex | |||||||
50. Sostanze comburenti (es. ossigeno) | |||||||
51. Pozzetti della rete fognaria | |||||||
52. Annegamento | |||||||
53. Aree di stoccaggio rifiuti pericolosi e non pericolosi (speciali) | A | 2 | 2 | 4 | Barattoli di vernici esausti, di acidi, criptogamici e spray esausti. La ditta appaltatrice dovrà smaltire i rifiuti a proprie spese presso centri autorizzati e non dovrà abbandonarli nell’ente. | ||
54. Interazione con il pubblico e/o personale interno | A | 1 | 3 | 3 | Qualsiasi attività con accesso alle aree visitate dal pubblico deve avvenire durante la chiusura dell’ente oppure segregando l’area di intervento. L’attività lavorativa delle varie imprese dovrà essere organizzata in modo tale da non generare, per quanto possibile, sovrapposizioni spaziali (lavori in aree separate) e temporali (lavori in orari diversi), con le altre imprese e con il personale del Committente. Le imprese devono attenersi scrupolosamente alle disposizioni contenute nel presente DUVRI e a quelle indicate nel relativo verbale di cooperazione e coordinamento. Tutto il personale operante presso la struttura è tenuto a − rispettare le delimitazioni e la segnaletica collocata dall’impresa. |
DUVRI | DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZA D.Lgs. 81/08 - TITOLO I, CAPO III, SEZ. I | ||||||
Ente/Xxx.xx | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | ||||||
Plesso | |||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
− non utilizzare le attrezzature di proprietà dell’impresa. − - non utilizzare attrezzi o macchinari di proprietà dell’impresa. | |||||||
NOTE | |||||||
• Per l’utilizzo di scale, usare scale a norma ed eventualmente farsi assistere da una terza persona; transennare con nastro rosso bianco tutta l'area interessata alle varie operazioni. Le scale devono essere conformi al TU 81/08 o alle EN 131. • Non utilizzare le scale dell’ente a meno di autorizzazione scritta da parte della direzione. • Danneggiamento edificio e beni contenuti. L’appaltatore informa il proprio personale, anche mediante sopralluoghi preventivi, sui pericoli e sulle zone a rischio. L’appaltatore non è autorizzato a muovere, spostare o toccare arredi, attrezzature od altri oggetti. Il datore di lavoro deve fornire le necessarie istruzioni sulle modalità d’uso degli attrezzi e utensili perché non costituiscano causa di danno. In caso di fortuito danneggiamento l’addetto segnala immediatamente l’accaduto al personale interno. • L’impresa, laddove le lavorazioni oggetto di appalto lo richiedano, provvede a delimitare/confinare le aree di lavoro e a porre specifica segnaletica informando il referente del Committente e fornendogli specifiche informazioni sui rischi introdotti (es. rischio elettrico, rischio chimico, ecc.). • GESTIONE DELLE EMERGENZE: − Le operazioni in loco devono essere sempre comunicate in anticipo e concordate con il personale preposto al controllo dell’appalto, in particolare numero e nominativi dei lavoratori dell’impresa presenti nella sede e del piano/zona di lavoro. − Prima di iniziare l’attività, ciascun lavoratore dell’impresa che opera all’interno della struttura deve prendere visione dei luoghi ed individuare in modo chiaro i percorsi di emergenza, le vie di uscita ed i presidi antincendio. − Durante un’emergenza i lavoratori dell’impresa si dovranno attenere alle disposizioni impartite dagli addetti incaricati alla gestione dell’emergenza presenti nella sede. − Non ingombrare le vie di esodo e i corridoi ma lasciarli sempre liberi in modo da garantire il deflusso delle persone in caso di evacuazione. − Non spostare o occultare i mezzi di estinzione e la segnaletica di emergenza che devono sempre essere facilmente raggiungibili e visibili. − Qualora per motivi inderogabili sia necessario rendere impraticabili temporaneamente delle vie o uscite di emergenza, informare preventivamente il referente del Committente affinché siano trovati percorsi alternativi e data comunicazione a tutti gli occupanti la sede delle nuove disposizioni. |
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Ente/Xxx.xx Plesso | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | ||||||
Rischi specifici e interferenziali: INFORMAZIONI UTILI | Origine pericolo | P | G | R | Descrizione e proposta per riduzione del rischio Misure di prevenzione e protezione | ||
A = Appaltatore, C = Committente | |||||||
P = probabilità (1,2,3,4); D = danno (1,2,3,4); R = rischio (P x D da 1 a 16) | |||||||
− Il Committente mette a disposizione delle imprese il piano di emergenza, le istruzioni per l’evacuazione e l’indicazione degli addetti alla squadra di emergenza. − Qualora ricorrano condizioni inderogabili che rendano necessaria la chiusura di una uscita di emergenza o di una via di esodo, occorre individuare i percorsi di esodo alternativi e informare tutto il personale presente nella sede sulle nuove procedure | |||||||
NOTE (riunione di coordinamento e cooperazione) | |||||||
I rischi di cui sopra NON COMPRENDONO i rischi SPECIFICI propri dell’attività della Ditta APPALTATRICE, la cui gestione e tutela rimane quindi a carico della stessa APPALTATRICE. | |||||||
Per Appalti rientranti nel campo di applicazione della Direttiva “Cantieri” (X.Xxx. 81/08 Titolo IV e successive modifiche ed integrazioni) si rimanda a quanto contenuto nel PIANO di SICUREZZA e di COORDINAMENTO in possesso della Ditta Appaltatrice. | |||||||
DPI: a carico delle aziende in base alle attività dell’appalto. |
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Ente/Xxx.xx Plesso | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) |
5 STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA DOVUTI AD INTERFERENZE
Premesso che il corpo complessivo a corpo/a misura delle opere/servizi in appalto/subappalto/somministrazione è da intendersi comprensivo di:
• la manodopera, i materiali, i mezzi d’opera, le attrezzature, i trasporti, le spese generali, etc.;
• i costi o gli oneri per eseguire tutte le attività oggetto dell’appalto in piena sicurezza. E’ necessario chiarire che questi ultimi possono intendersi costituiti sia da:
• costi interni (o oneri interni): quali desumibili dall’insieme di misure di prevenzione e protezione collettiva, individuale e di coordinamento contenute nel piano operativo delle misure di sicurezza e nel documento di valutazione dei rischi redatto a cura dell’appaltatore (apprestamenti, opere provvisionali, DPC, DPI, formazione, etc.);
• costi esterni (o oneri esterni): derivanti dai rischi interferenti presenti negli ambienti di lavoro del committente nei quali si va ad operare (presenza rischio incendio, etc.).
I costi della sicurezza dovuti ad interferenze sono:
Descrizione | Unità di misura | Prezzo unitario (€) | Quantità | Totale (€) |
Formazione ed Informazione specifica del personale in merito all’attività oggetto d’Appalto | h | 50,00 | 1 | 50,00 |
Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) | ||||
Attrezzature per il Primo Soccorso | ||||
Mezzi di Estinzione | ||||
Segnale di divieto in polipropilene di colore giallo con foro per aggancio catena, con segnale "Vietato Entrare” | Cad. | 40,00 | 1 | 40,00 |
Pellicola autoadesiva - cartello "Divieto D'accesso" | Cad. | 3,00 | 1 | 3,00 |
Segnale di avviso in polipropilene di colore giallo – “Pavimento Bagnato” | Cad. | 15,00 | 1 | 15,00 |
Pellicola autoadesiva - cartello "Pericolo Caduta" | Cad. | 3,00 | 1 | 3,00 |
Cartelli di divieto rettangolari in alluminio: Dimensioni mm 333 x 125. Distanza massima di lettura m 4 | ||||
Cartelli di pericolo rettangolari in alluminio Dimensioni mm 333 x 125. Distanza massima di lettura m 4 | ||||
Cartelli di obbligo rettangolari in alluminio Dimensioni mm 125 x 333. Distanza massima di lettura m 4 | ||||
Confinamento, Perimetrazione e messa in sicurezza dell’area di lavoro - Catena in plastica ad ignizione continua senza saldature - kit da 5 mt. | Cad. | 5,00 | 3 | 15,00 |
Confinamento, Perimetrazione e messa in sicurezza dell’area di lavoro (Nastro segnaletico bianco/rosso) | Cad. | 10,00 | 1 | 10,00 |
Protezione e messa in sicurezza della viabilità aziendale o di cantiere | ||||
Interventi richiesti a seguito dello sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti |
DUVRI | DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZA D.Lgs. 81/08 - TITOLO I, CAPO III, SEZ. I | |||||
Ente/Xxx.xx Plesso | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | |||||
Descrizione | Unità di misura | Prezzo unitario (€) | Quantità | Totale (€) | ||
Misure di Coordinamento relative all’uso comune di | ||||||
apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di | ||||||
protezione collettiva | ||||||
Attrezzature e dispositivi di salvataggio | ||||||
Riunioni di coordinamento | h | 50,00 | 10 | 500,00 | ||
Con due responsabili per le imprese, durata 1 ora | ||||||
Altro: ……………………………………… | ||||||
Imprevisti ed arrotondamento | ||||||
TOTALE | 636 |
Ulteriori costi della sicurezza dovuti ad interferenze verranno concordati durante la riunione di coordinamento prima dell’inizio dei lavori.
DUVRI | DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZA D.Lgs. 81/08 - TITOLO I, CAPO III, SEZ. I | |
Ente/Xxx.xx Plesso | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) |
6 PROCEDURE PER I LAVORATORI ESTERNI IN CASO DI EMERGENZA
STATO DI EMERGENZA | COMPORTAMENTO DA TENERE |
NORMALITA’ | • Espletano le proprie attività (compreso il deposito delle proprie attrezzature e dei propri prodotti), esclusivamente in locali nei quali sono stati preventivamente ed espressamente autorizzati dalla DIREZIONE dell’ENTE. • Utilizzano solo attrezzature a norma e si attengono alle norme di detenzione previste sulle schede di sicurezza. • Evitano di intralciare i passaggi e soprattutto le vie e le uscite di emergenza. • Mantengono le generali condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro. • Comunicano ai responsabili dell’ente eventuali anomalie di tipo strutturale riscontrate durante le proprie attività. • Usufruiscono degli impianti nei tempi e nei modi indispensabili all’espletamento dei propri compiti. • Non effettuano interventi personali sugli impianti se non per i casi autorizzati (se espressamente autorizzati). • Comunicano tempestivamente eventuali malfunzionamenti ai responsabili dell’ente. • Informano un incaricato referente dell’ente di ogni evento dal quale potrebbe originarsi una situazione di pericolo ed in caso di irreperibilità dell’incaricato, altra persona dell’ente e s’impegna ad informare telefonicamente l’Ufficio Tecnico. |
PREALLARME La comunicazione è data dal personale appositamente incaricato in uno dei seguenti modi: − a voce di persona − via interfono − via telefono | • Mantengono la calma e si astengono da iniziative personali. • Interrompono eventuali comunicazioni telefoniche. • Sospendono le proprie attività, si predispongono all’emergenza, mettono in sicurezza le macchine e le attrezzature utilizzate (se utilizzate e disinserendo se possibile anche la spina dalla presa); rimuovono materiali eventualmente depositati sia pur momentaneamente lungo i passaggi, proteggono organi o parti pericolose. • Si predispongono, mentalmente e fisicamente, all’eventuale ed imminente esodo dai locali. • Attendono ulteriori comunicazioni e/o segnalazioni da parte del personale incaricato (cessato allarme e/o allarme). • Comunque si attengono alle disposizioni che gli sono impartite dalle persone incaricato di gestire l’emergenza. |
ALLARME La comunicazione è data dal personale appositamente incaricato: − a voce di persona | • Sulla base delle informazioni ricevute per lo svolgimento di un esodo ordinato e sicuro, eseguendo comunque prontamente e con diligenza gli ordini impartiti; abbandonano il posto di lavoro ed impegnano i percorsi d’esodo solo a seguito di apposita segnalazione. • Si astengono in particolare dai seguenti comportamenti: o urlare, produrre rumori superflui; o muoversi nel verso opposto a quello dell’esodo; |
DUVRI | DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZA D.Lgs. 81/08 - TITOLO I, CAPO III, SEZ. I | |||
Ente/Xxx.xx Plesso | PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM Via Magna Grecia – Capaccio (Sa) | |||
STATO DI EMERGENZA | COMPORTAMENTO DA TENERE | |||
− via interfono − via telefono oppure tramite: − pannelli ottico- acustici − allarme | o correre (in particolar modo lungo le scale) e tentare di sopravanzare chi sta attuando l’esodo; o trattenersi in prossimità o avvicinarsi alla zona in cui si è verificata l’emergenza, se non espressamente richiesto dal personale addetto alla gestione dell’emergenza; o utilizzare il telefono, se non per le operazioni previste dalle presenti procedure o se impossibilitati ad agire diversamente in caso di pericolo. • Tutti evitano di portare ogni effetto personale pesante e/o voluminoso (ivi inclusi capi di abbigliamento, con particolare riferimento agli indumenti/accessori di natura acrilica e/o plastica). • Raggiungono il “luogo sicuro” indicato dal personale che li assiste, rimanendo sempre nel gruppo fino alla cessazione dell’emergenza, al fine di agevolare la verifica delle presenze. | |||
EMERGENZA La comunicazione è effettuata nei modi stabiliti. | • Abbandonano la “zona critica”. • Mantengono il silenzio e la calma e si attengono alle disposizioni impartite dai preposti facenti parte delle squadre di emergenza e soccorso intervenute allo scopo di dirigere le operazioni di esodo. | |||
CESSATO ALLARME Se conseguente le fasi di Preallarme ed Allarme, la comunicazione è data dal personale appositamente incaricato in uno dei seguenti modi: − a voce di persona − via interfono − via telefono | • Mantengono la calma ed evitano comportamenti di incontrollata euforia. • Si dirigono verso i locali precedentemente abbandonati con lo scopo di riprendere se possibile le attività sospese; oppure si attengono a diverse indicazioni loro impartite dal personale preposto. • Si astengono in particolare dai seguenti comportamenti: o urlare, produrre rumori superflui; o correre (in particolar modo lungo le scale) e tentare di sopravanzare gli altri trattenersi in prossimità o avvicinarsi alla zona in cui si è verificata l’emergenza, se non espressamente richiesto dal personale addetto alla gestione dell’emergenza; o utilizzare il telefono cellulare se non espressamente richiesto dal personale preposto all’assistenza. |
7 Allegati: piantine di emergenza
In azzurro l’area interessata dall’appalto.
L’esodo può avvenire usando l’ingresso alla biglietteria visto che prospiciente all’ingresso o posteriormente dove e allocata una seconda uscita che conduce sulla scala di emergenza interna che conduce al luogo sicuro esterno
Piano terra
8 PRESA VISIONE E ACCETTAZIONE DEL DOCUMENTO
Documento del Datore di Lavoro:
Firma | ||
Il Direttore | Dottor Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx |
Per presa visione:
Firma | ||
Il RSPP | Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxx | |
Il RLS | Sig.r Xxxxxxx Xxxxxxxx |
Per accettazione l’imprese esecutrice:
Impresa | Datore di lavoro/Delegato* | Firma |
* In caso di firma del delegato si dovrà produrre delega scritta da parte del datore di lavoro.
Capaccio (Sa)