Manuale di installazione, uso e manutenzione
Manuale di installazione, uso e manutenzione
Raffrescatori evaporativi AD
Per raffrescare in modo naturale, semplice ed economico edifici di media e grande dimensione
SMALTIMENTO
L’apparecchio e tutti i suoi accessori devono essere smaltiti differenziandoli opportunamente secondo le norme vigenti.
L’uso del simbolo RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) indica l’impossibilita di smaltire questo prodotto come rifiuto domestico. Lo smaltimento corretto di questo prodotto aiuta a prevenire potenziali conseguenze negative per l’ambiente e la salute della persona.
Revisione: E Codice: D-LBR754
Il presente Manuale di installazione, uso e manutenzione è stato redatto e stampato da Robur S.p.A.; la riproduzione anche parziale di questo Manuale di installazione, uso e manutenzione è vietata.
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Con l'obiettivo di migliorare la qualità dei suoi prodotti, Robur S.p.A. si riserva il diritto di modificare, senza preavviso, i dati ed i contenuti del presente Manuale di installazione, uso e manutenzione.
INDICE DEI CONTENUTI
I.1 Destinatari ...............................................................................p. 4
I.2 Dispositivo di controllo ......................................................p. 4
II Simboli e definizioni ...............................................................p. 4
II.1 Legenda simboli....................................................................p. 4
II.2 Segnaletica applicata a bordo macchina .....................p. 4
II.3 Xxxxxxx e definizioni ............................................................p. 4
III Avvertenze.......................................................................................p. 4
III.1 Avvertenze generali e di sicurezza .................................p. 4
III.2 Conformità ..............................................................................p. 5
III.3 Esclusioni di responsabilità e garanzia .........................p. 5 1 Caratteristiche e dati tecnici............................................p. 7 1.1 Caratteristiche........................................................................p. 7
1.2 Dimensioni ..............................................................................p. 7
1.3 Schema elettrico ...................................................................p. 8
1.4 Controlli....................................................................................p. 9
1.5 Dati tecnici ........................................................................... p. 10
1.6 Funzionamento dell'impianto....................................... p. 10
2 Trasporto e posizionamento ........................................ p. 11
2.1 Avvertenze ........................................................................... p. 11
2.2 Movimentazione ................................................................ p. 11
2.4 Collocazione dell'apparecchio ...................................... p. 11
3 Installatore idraulico ........................................................... p. 15
3.1 Avvertenze ........................................................................... p. 15
3.2 Collegamenti idraulici ...................................................... p. 15
4 Installatore elettrico............................................................. p. 16
4.1 Avvertenze ........................................................................... p. 16
4.2 Impianti elettrici................................................................. p. 16
4.3 Alimentazione elettrica ................................................... p. 16
4.4 Sistema di controllo .......................................................... p. 16
5 Prima accensione .................................................................... p. 17
5.1 Verifiche preliminari.......................................................... p. 17
5.2 Indicazioni per la prima accensione ........................... p. 17 6 Conduzione ordinaria......................................................... p. 18 6.1 Avvertenze ........................................................................... p. 18
6.2 Accendere e spegnere ..................................................... p. 18
7 Manutenzione............................................................................ p. 18
7.1 Avvertenze ........................................................................... p. 18
7.2 Manutenzione a fine stagione ...................................... p. 18
7.3 Manutenzione prestagionale ........................................ p. 18
Introduzione I
I INTRODUZIONE
Manuale
Questo Manuale è parte integrante dell'unità AD e deve essere consegnato all'utente finale insieme all'apparecchio.
I.1 DESTINATARI
Il presente Manuale è rivolto a:
▶ Utente finale, per l'utilizzo appropriato e sicuro dell'apparecchio.
II SIMBOLI E DEFINIZIONI
▶ Installatore qualificato, per la corretta installazione dell'appa- recchio.
▶ Progettista, per le informazioni specifiche sull'apparecchio.
I.2 DISPOSITIVO DI CONTROLLO
PERICOLO
II.1 LEGENDA SIMBOLI
AVVERTIMENTO
NOTA
II.2 SEGNALETICA APPLICATA A BORDO MACCHINA
Organi elettrici sotto tensione: segnala il pericolo dovuto a parti elettriche sotto tensione.
PROCEDURA
RIFERIMENTO (ad altro documento)
Organi meccanici: segnala il pericolo dovuto a parti mec- caniche in movimento.
II.3 TERMINI E DEFINIZIONI
Apparecchio / Unità = termini equivalenti, entrambi usati per desi- gnare il raffrescatore evaporativo AD.
CAT = Centro Assistenza Tecnica autorizzato Robur.
III AVVERTENZE
III.1 AVVERTENZE GENERALI E DI SICUREZZA
Qualifica dell'installatore
L'installazione deve essere effettuata esclusivamente da un'impresa abilitata e da personale qualificato, con specifi- che competenze sugli impianti termici, elettrici e idraulici ai sensi di legge del Paese d'installazione.
Dichiarazione di conformità alla regola d'arte
Utilizzo da parte di bambini
L'apparecchio può essere utilizzato da bambini di età non inferiore a 8 anni e da persone con ridotte capacità fisiche, sensoriali o mentali, o prive di esperienza o della necessaria conoscenza, purché sotto sorveglianza oppure dopo che le stesse abbiano ricevuto istruzioni relative all'uso sicuro dell'apparecchio e alla comprensione dei pericoli ad esso inerenti. I bambini non devono giocare con l'apparecchio. La pulizia e la manutenzione destinata ad essere effettuata dall'utilizzatore non deve essere effettuata da bambini sen- za sorveglianza.
Ad installazione ultimata, l'impresa installatrice dovrà ri-
lasciare al proprietario/committente la dichiarazione di conformità dell'impianto alla regola d'arte, secondo le nor- me nazionali/locali vigenti e le istruzioni/prescrizioni del costruttore.
Utilizzo improprio
L'apparecchio deve essere destinato solo allo scopo per il quale è concepito. Ogni altro uso è da considerarsi pericolo- so. Un utilizzo scorretto può pregiudicare il funzionamento, la durata e la sicurezza dell'apparecchio. Attenersi alle istru- zioni del costruttore.
Situazioni pericolose
Non avviare l'apparecchio in condizioni di pericolo, qua- li: problemi all'impianto elettrico, parti dell'apparecchio smontate o danneggiate, malfunzionamento, disattivazio- ne o esclusione di dispositivi di controllo e sicurezza.
In caso di pericolo, chiedere l'intervento di personale qua- lificato.
In caso di pericolo, togliere l'alimentazione elettrica solo se possibile agire in assoluta sicurezza.
Non lasciare l'utilizzo dell'apparecchio ai bambini o a perso- ne con ridotte capacità fisiche, sensoriali o psichiche, o con mancanza di conoscenza ed esperienza.
III Avvertenze
Parti in movimento
All'interno dell'apparecchio sono presenti parti in movimento.
Non rimuovere le protezioni durante il funzionamento, e comunque prima di aver interrotto l'alimentazione elettrica.
Pericolo di folgorazione
Disinserire l'alimentazione elettrica prima di ogni lavoro/ intervento sui componenti dell'apparecchio.
Per i collegamenti elettrici utilizzare esclusivamente com- ponenti a norma e secondo le specifiche fornite dal costrut- tore.
Assicurarsi che l'apparecchio non possa essere riattivato inavvertitamente.
Messa a terra
La sicurezza elettrica dipende da un efficace impianto di messa a terra, correttamente collegato all'apparecchio ed eseguito secondo le norme vigenti.
La manutenzione deve essere eseguita secondo le istruzio- ni del costruttore (vedi Capitolo 7 p. 18) e in conformità alle norme vigenti.
Stipulare un contratto di manutenzione con una ditta spe- cializzata autorizzata per la manutenzione ordinaria e per interventi in caso di necessità.
Utilizzare solo ricambi originali.
Conservare il Manuale
Il presente Manuale di installazione, uso e manutenzione deve sempre accompagnare l'apparecchio e deve essere consegnato al nuovo proprietario o all'installatore in caso di vendita o trasferimento.
III.2 CONFORMITÀ
Direttive e norme EU
I Raffrescatori evaporativi AD rispondono ai requisiti essenziali delle seguenti Direttive:
▶ 2014/30/CE "Direttiva Compatibilità elettromagnetica" e suc-
Sostanze aggressive nell'aria
L'aria del sito d'installazione deve essere priva di sostanze aggressive o contenenti impurità che possano sporcare i pacchi evaporativi dell'apparecchio.
cessive modifiche e integrazioni.
▶ 2014/35/CE "Direttiva Bassa Tensione" e successive modifiche e integrazioni.
▶ 2006/42/CE "Direttiva macchine" e successive modifiche e inte- grazioni.
▶ 327/2011/EC "Regolamento ErP ventilatori" e successive modi-
Spegnimento dell'apparecchio
Salvo il caso di pericolo, non interrompere l'alimentazione elettrica per spegnere l'apparecchio, ma agire sempre ed esclusivamente tramite il dispositivo di controllo predispo- sto.
fiche e integrazioni.
Altre disposizioni e norme applicabili
La progettazione, l'installazione, la conduzione e la manutenzione degli impianti devono essere eseguite in ottemperanza alle norme vigenti applicabili, in base al Paese e alla località di installazione, e
in conformità alle istruzioni del costruttore. In particolare dovranno
In caso di guasto
Le operazioni sui componenti interni e le riparazioni posso- no essere eseguite esclusivamente da un CAT, utilizzando solo ricambi originali.
In caso di guasto dell'apparecchio e/o rottura di parti di es- so, astenersi da qualsiasi tentativo di riparazione o ripristino e contattare immediatamente il CAT.
Collocazione dell'apparecchio
In particolare, la garanzia sull'apparecchio può essere inva- lidata dalle seguenti condizioni:
Non installare la macchina in locali chiusi, l'installazione della stessa dovrà avvenire all'esterno dei locali da trattare, salvo esplicita approvazione del costruttore.
essere rispettate le norme in materia di:
▶ Impianti e apparecchiature elettrici.
▶ Ogni altra legge, norma e regolamento applicabili.
III.3 ESCLUSIONI DI RESPONSABILITÀ E GARANZIA
È esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed extra- contrattuale del costruttore per eventuali danni causati da errori di installazione e/o da un uso improprio e/o da inos- servanza di normative e dalle indicazioni/istruzioni del co- struttore.
Prima accensione
Non mettere in funzione l'apparecchio prima di avere instal-
lato e collegato il condotto di mandata dell'aria.
Acqua di scarico
Durante il normale funzionamento del sistema in modalità di raffrescamento, il processo di evaporazione produce un accumulo di sali minerali e residui solidi nell'acqua di scari- co; quest'acqua non è potabile.
Manutenzione ordinaria
Una corretta manutenzione assicura l'efficienza e il buon funzionamento dell'apparecchio nel tempo.
Errata installazione.
Uso improprio.
Mancato rispetto delle indicazioni di installazione, uso e manutenzione del costruttore.
Alterazione o modifica del prodotto o di una sua qualunque parte.
Condizioni operative estreme o comunque al di fuori dai campi operativi previsti dal costruttore.
Danni causati da agenti esterni quali sali, cloro, zolfo o altre sostanze chimiche presenti nell'aria del sito di installazione e/o nell'acqua di alimentazione dell'apparecchio.
Azioni anomale trasmesse al prodotto dall'impianto o dall'installazione (sforzi meccanici, pressioni, vibrazioni,
Avvertenze III
dilatazioni termiche, sovratensioni elettriche ...). Danni accidentali o per forza maggiore.
1 Caratteristiche e dati tecnici
1 CARATTERISTICHE E DATI TECNICI
1.1 CARATTERISTICHE
1.1.1 Gamma disponibile
I raffrescatori evaporativi AD sono disponibili in due modelli, che si differenziano per la portata aria massima erogabile:
▶ AD14 con portata aria fino a 13000 m³/h
▶ AD20 con portata aria fino a 20000 m³/h
Per ciascun modello sono disponibili tre differenti versioni, due del- le quali dotate di un comando remoto base (ECO) o evoluto (EVO) indipendente per ogni unità, e la terza (SC) adatta alla gestione cen- tralizzata di un impianto composto da un massimo di 30 unità, da associare ad un sistema di controllo centralizzato, fornito da Robur. Le tre versioni possono essere riassunte come di seguito:
▶ AD14/AD20 ECO: provviste del comando remoto base ECO (Pa- ragrafo 1.4.2 p. 9).
▶ AD14/AD20 EVO: provviste del comando remoto evoluto EVO (Paragrafo 1.4.3 p. 9).
▶ AD14/AD20 SC: prive di comando remoto individuale, ma pre- disposte per un controllo centralizzato (Paragrafo 1.4.4 p. 9).
1.1.2 Funzionamento
Per migliorare il microclima estivo all'interno di un locale produttivo,
1.2 DIMENSIONI
Figura 1.1 Dimensioni AD14
commerciale o altro occorre ventilare l'ambiente con molti ricambi d'aria nuova e filtrata, possibilmente raffreddata. Nel caso di grandi locali, ad esempio quelli industriali, un impianto di condizionamen- to spesso non è consigliabile in quanto, a causa del grande volume d'aria da raffreddare e dei carichi termici di processo da neutraliz- zare, la quantità di energia necessaria è elevatissima e l'effetto di raffreddamento viene ridotto dagli impianti di estrazione dell'aria esausta e dalla frequente apertura dei portoni per lo svolgimento dell'attività.
Un'ottima soluzione è rappresentata da un impianto di raffrescato- ri evaporativi che raffreddano l'aria con un principio naturale: l'aria passa attraverso speciali filtri bagnati d'acqua, cede parte del suo calore durante il processo di evaporazione dell'acqua ed abbassa la sua temperatura. L'assenza di macchine frigorifere riduce al minimo i consumi di energia e consente di trattare grandi volumi d'aria per i molti ricambi necessari.
Il raffrescatore evaporativo AD può essere installato in tutti gli am- bienti dove è necessario un miglioramento del microclima, dove oc- corre ventilare l'ambiente con molti ricambi d'aria nuova e filtrata, possibilmente raffrescata, come:
▶ locali produttivi e artigianali
▶ locali commerciali e magazzini
▶ locali sportivi in genere
C
86 A243 B
110 112 217
440
1150 1150
1050
D
170
C A
38 280
320 65
D
117
80
B
209
555
595
600 | ||
600 | 630 | |
630 |
660
660
A Ingresso acqua 3/8" M B Scarico acqua 60 mm M C Quadro elettrico
D-D
Caratteristiche e dati tecnici 1
1650
1150
D
D
A
C
A
B
261.5
C
B
530
195 165
592.5
592.5
825
825
205
1245
1185
170 85 280
530
D-D
1215
150
1050
189
130
80
Figura 1.2 Dimensioni AD20
660
590
620
A Ingresso acqua 3/8" M B Scarico acqua 60 mm M C Quadro elettrico
Figura 1.3 Schema elettrico
1
V+ X0 X0 V- M/S
X
A1
2
A3
X- X0 X0 V+
5
1 Quadro elettrico a bordo macchina
2 Alimentazione elettrica 230 V - 50 Hz
3 Comando remoto
4 Cavo schermato 20 AWG 5x0,5 mm2
5 Da non collegare
A1 Interruttore generale a bordo macchina BRO Marrone
WHI Bianco GRE Verde
BRO WHI GRE YEL GRY
3 YEL Giallo GRY Grigio
MAX 25 m
4
1 Caratteristiche e dati tecnici
1.4 CONTROLLI
1.4.1 Dispositivo di controllo
Il funzionamento dell'apparecchio è comandato da un comando re- moto, disponibile nelle seguenti versioni:
1. Comando remoto base ECO (versioni AD14/AD20 ECO)
2. Comando remoto evoluto EVO (versioni AD14/AD20 EVO)
3. Controllo centralizzato (versioni AD14/AD20 SC)
1.4.2 Comando remoto base ECO
Figura 1.4 Comando remoto base ECO
1.4.4 Controllo centralizzato
Figura 1.6 Scheda di rete OCDS009
Figura 1.7 Controllo centralizzato OCDS010/OCDS011
Le funzioni del comando remoto base ECO sono:
▶ Accensione/spegnimento dell'unità.
▶ Selezione raffrescamento/ventilazione.
▶ Selezione velocità di ventilazione (3 livelli).
▶ Diagnostica di eventuali anomalie.
Per ulteriori dettagli fare riferimento al foglio di istruzioni fornito con il comando remoto ECO.
1.4.3 Comando remoto evoluto EVO
Figura 1.5 Comando remoto evoluto EVO
Le funzioni del comando remoto evoluto EVO sono:
▶ Selezione funzionamento automatico/manuale.
▶ Selezione raffrescamento/ventilazione.
▶ Selezione automatica o manuale della velocità di ventilazione (3 livelli).
▶ Rilevazione della temperatura ambiente tramite termostato in- tegrato.
▶ Rilevazione dell'umidità ambiente tramite umidostato integra- to.
▶ Funzionamento automatico sulla base del setpoint impostato.
▶ Programmazione giornaliera degli orari di funzionamento.
▶ Diagnostica di eventuali anomalie.
Per ulteriori dettagli fare riferimento al foglio di istruzioni fornito con il comando remoto EVO.
Le funzioni del controllo centralizzato sono:
▶ Visualizzazione e impostazione data e ora dei dispositivi di rete.
▶ Visualizzazione temperatura e umidità misurate dai dispositivi di rete.
▶ Visualizzazione e modifica setpoint di temperatura e umidità relativa di ogni singolo dispositivo di rete.
▶ Visualizzazione e modifica dei parametri dei dispositivi di rete.
▶ Accensione/spegnimento di ogni singolo dispositivo di rete.
▶ Programmazione giornaliera degli orari di funzionamento dell'intero impianto.
▶ Selezione funzionamento automatico/manuale/spento per ogni singolo dispositivo di rete.
▶ Selezione raffrescamento/ventilazione per ogni singolo dispo- sitivo di rete.
▶ Diagnostica di eventuali anomalie.
Per l'utilizzo di questa modalità di controllo è indispensabile che ogni raffrescatore (fino a un massimo di 30) sia equipaggiato della scheda di rete OCDS009 e che le stesse siano collegate in alternativa o al quadro elettrico di controllo OCDS010 oppure OCDS011 (se è richiesta la connessione alla rete Modbus).
Per ulteriori dettagli fare riferimento al foglio di istruzioni fornito con le schede di rete OCDS009 e con il quadro elet- trico di controllo OCDS010/OCDS011.
Caratteristiche e dati tecnici 1
1.5 DATI TECNICI
Tabella 1.1 Dati tecnici
AD14 | AD20 | ||||
Dati di installazione | |||||
Portata aria | alla velocità massima | m³/h | 13000 | 20000 | |
alla velocità media | m³/h | 9700 | 15000 | ||
alla velocità minima | m³/h | 6500 | 10000 | ||
tipo di ventilatore | - | assiale | |||
prevalenza massima utile | Pa | 80 | |||
consumo d’acqua | l/h | 43 (1) | 64 (1) | ||
Ingresso acqua | tipo | - | M | ||
filetto | “ | 3/8 | |||
Scarico acqua | tipo | - | M | ||
diametro (Ø) | mm | 60 | |||
Pannello umidificante | superficie | m² | 2,7 | 3,4 | |
spessore | mm | 100 | |||
efficienza di saturazione | % | 88 | |||
Dimensioni | larghezza | mm | 1150 | 1650 | |
profondità | mm | 1150 | |||
altezza | mm | 1050 | |||
Bocca di mandata aria | larghezza | mm | 600 | 1185 | |
altezza | mm | 600 | 590 | ||
Peso | peso | kg | 67 | 120 | |
in funzionamento | kg | 88 | 146 | ||
Caratteristiche elettriche | |||||
Alimentazione | tensione | V | 230 | ||
tipo | - | monofase | |||
frequenza | Hz | 50 | |||
Potenza elettrica assorbita | nominale | kW | 1,10 | 1,80 | |
assorbimento massimo | A | 4,8 | 7,0 |
(1) Condizioni di prova: temperatura esterna 33 °C, umidità relativa esterna 60%.
1.6 FUNZIONAMENTO DELL'IMPIANTO
1.6.1 Ventilazione e lavaggio dell'ambiente
L'impianto di raffrescamento evaporativo è un sistema che lavora in regime dinamico e funziona sulla base di un principio naturale: esso introduce nel locale grandi quantità di aria esterna preventivamen- te raffreddata ed espelle l'aria calda esausta attraverso portoni, por- te, finestre e altre aperture d'evacuazione che sono lasciate aperte. Il principio di funzionamento è molto semplice: se l'impianto espel- le tutta l'aria introdotta, il sistema produce il massimo rendimento, garantisce tutti i rinnovi d'aria previsti e raffresca l'ambiente alle condizioni di progetto.
È anche possibile avere una portata d'aria estratta leggermente inferiore rispetto alla portata d'aria introdotta (ma non inferiore all'80%), che permette di mantenere il locale raffrescato in leggera sovrapressione rispetto all'esterno, impedendo all'aria calda esterna di rientrare nel locale attraverso le aperture naturali.
La condizione ideale è quella di posizionare i diffusori d'aria lontano dalle aperture (finestre, portoni, ecc.) e distribuirli in modo unifor- me all'interno del locale. Aprendo una finestra lontano dai diffuso- ri, l'aria attraversa il locale raffrescandolo prima di essere espulsa. Calcolando le corrette dimensioni delle aperture di evacuazione si raggiunge la massima efficacia del sistema. L'impianto deve essere in grado di espellere il grande volume d'aria introdotto per non ri- durre l'efficacia del sistema.
Se le aperture disponibili non sono sufficienti, occorre aggiungere dei sistemi di estrazione forzata dell'aria (torrini di estrazione).
Il mancato rispetto di queste condizioni preclude i ricambi d'aria previsti, riduce l'effetto raffrescante e fa aumentare il tasso di umidi- tà relativa all'interno del locale.
Per evacuare l'aria esausta occorrono aperture naturali di circa 1 m2 per 1000 m3 di aria.
1.6.2 Prestazioni del sistema
il sistema aumenta la sua capacità di raffreddamento dell'aria al diminuire dell'umidità relativa dell'aria esterna: più l'aria esterna di ricambio è secca, più alta è la sua possibilità di saturazione, più alta è la riduzione del calore sensibile in essa contenuto, quindi maggiore è la diminuzione della temperatura dell'aria ottenibile.
Il raffrescatore evaporativo AD è dotato di un gruppo evaporante ad alta efficienza di saturazione che produce un buon livello di raffre- scamento anche a valori di umidità relativa dell'aria esterna intorno al 70%.
In aree con umidità elevata il raffrescatore dovrà essere sovradi- mensionato per garantire un maggiore ricambio d'aria, in modo da compensare la poca differenza di temperatura. In queste aree, il massimo raffrescamento verrà raggiunto assicurandosi che ci sia- no i corretti ricambi d'aria e che l'unità venga messa in funzione di mattino presto per bloccare l'aumento del calore latente all'inter- no dello spazio raffrescato. In fase di progetto è comunque bene considerare le condizioni climatiche locali. Nei giorni in cui il tasso d'umidità relativa esterna sarà prossima o superiore al 70÷75% si consiglia di far funzionare l'unità solo in modalità di ventilazione. L'efficienza di raffrescamento non è relativa solo all'efficienza dell'u- nità impiegata, ma anche alla progettazione della canalizzazione e all'installazione. Soffitti isolati diminuiranno la temperatura interna significativamente rispetto a soffitti non isolati. Lo stesso concetto è applicabile per la canalizzazione dell'aria.
2 Trasporto e posizionamento
2 TRASPORTO E POSIZIONAMENTO
2.1 AVVERTENZE
Danni da trasporto o messa in opera
Il costruttore non è responsabile per qualsiasi dan- neggiamento durante il trasporto e la messa in opera dell'apparecchio.
Controllo in cantiere
All'arrivo in cantiere, controllare che non ci siano danni da trasporto all'imballo, ai pannelli metallici o al comando re- moto.
Tolto l'imballo, assicurarsi dell'integrità e della completezza dell'apparecchio.
Imballaggio
Rimuovere l'imballo solo dopo aver posizionato l'apparec- chio in sito.
Non lasciare parti dell'imballo alla portata di bambini (pla- stica, polistirolo, chiodi, ...), in quanto potenzialmente peri- colose.
Peso
I mezzi di sollevamento devono essere idonei al carico.
2.2 MOVIMENTAZIONE
2.2.1 Movimentazione e sollevamento
▶ Movimentare l'apparecchio mantenendolo sempre nell'imbal- lo, come uscito di fabbrica.
▶ Osservare le norme di sicurezza in cantiere.
Figura 2.1 Sollevamento con muletto
Figura 2.2 Sollevamento con funi
È vivamente consigliato applicare le funi come indicato in Figura
2.2 p. 11 interponendo distanziali di lunghezza adeguata per im- pedire che le funi stringendosi non danneggino l'involucro.
È assolutamente vietato sostare sotto i carichi sospesi ed all'interno del raggio di azione del mezzo di sollevamento.
2.3 IMMAGAZZINAMENTO
Durante il trasporto e l'immagazzinamento assicurarsi che la temperatura ambiente sia compresa tra -10 e 50
°C.
Qualora i raffrescatori evaporativi debbano essere immagazzinati, assicurarsi che l'umidità relativa del magazzino sia compresa tra il 5% ed il 90%.
2.4 COLLOCAZIONE DELL'APPARECCHIO
Non installare la macchina in locali chiusi, l'installazione della stessa dovrà avvenire all'esterno dei locali da trattare, salvo esplicita approvazione del costruttore.
2.4.1 Installazione a tetto
Come installare l'unità a tetto
Allargare le forche in modo da equilibrare il carico.
1. Predisporre e fissare un canale flangiato di ingresso aria aven- te le medesime dimensioni del tronco di canale flangiato della macchina (Paragrafo 1.2 p. 7), che andrà fissato sulla flangia del canale precedentemente predisposto (Figura 2.3 p. 12).
Trasporto e posizionamento 2
Figura 2.3 Predisporre un canale flangiato
2. Portare la base del raffrescatore evaporativo sul punto di fissag- gio (Figura 2.4 p. 12).
Figura 2.4 Portare la base del raffrescatore evaporativo sul punto di fissaggio
3. Procedere al fissaggio delle due flange (base-canale) mediante bullonatura.
4. Si consiglia di interporre della pasta siliconica tra i fissaggi delle flange per garantirne il perfetto isolamento dagli agenti esterni.
Figura 2.5 Posizionare e fissare i montanti alla base del raffrescatore
6. Verificare il serraggio della fascetta stringi tubo sul tubo flessibi- le collegato alla pompa (Figura 2.6 p. 12).
Figura 2.6 Verificare il serraggio della fascetta stringi tubo sul tubo flessibile collegato alla pompa.
7. Applicare i pannelli umidificanti appoggiandoli ai montanti mantenendo la gola, ricavata su un lato del pannello, verso l'al- to e verso la parte esterna della macchina (Figura 2.7 p. 12).
Figura 2.7 Applicare i pannelli umidificanti appoggiandoli ai montanti
8. Inserire nella gola dei pannelli le piattine di distribuzione acqua. Verificare che queste siano ben premute fino a battuta inferiore della loro sede (Figura 2.8 p. 12).
Figura 2.8 Inserire nella gola dei pannelli le piattine di distribuzione acqua
9. Inserire il distributore d'acqua nelle gole dei pannelli umidifi- canti facendo attenzione che i supporti dello stesso appoggi- no in maniera uniforme sulle piattine di distribuzione (Figura 2.9 p. 13).
2
Figura 2.9 Inserire il distributore d'acqua
10. Mantenere il portagomma in corrispondenza del lato della mac- china dove è presente la pompa dell'acqua, avendo cura di pra- ticare, in corrispondenza del portagomma stesso, una apertura nel pannello umidificante per permetterne il passaggio.
Figura 2.10 Collegare al porta gomma del distributore il tubo flessibile pro- veniente dalla pompa
12. Inserire le griglie laterali e posteriori della macchina, fissandole con i fermagli forniti in dotazione. Non montare la griglia sul lato anteriore (lato componenti/ collegamenti) (Figura 2.11 p. 13).
Figura 2.11 Inserire le griglie laterali e posteriori della macchina
13. Inserire i fermagli sui due lati della griglia, inizialmente fino al "primo scatto" e successivamente forzare fino al loro completo inserimento in modo tale che non sporgano, in altezza, oltre i pannelli umidificanti (Figura 2.12 p. 13 e Figura 2.13 p. 13).
Trasporto e posizionamento
Figura 2.12 Xxxxxxx con i fermagli forniti in dotazione
Figura 2.13 Inserire i fermagli sui due lati della griglia
14. Posizionare il cappello senza fissarlo per permettere il succes- sivo inserimento della griglia frontale. Si dovrà sollevare il cap- pello fino a che la griglia occupi correttamente la propria sede (Figura 2.14 p. 13).
Figura 2.14 Posizionare il cappello
15. Non fissare la griglia frontale con i fermagli perché ciò impedi- rebbe un agevole accesso all'interno della macchina per even- tuali operazioni di manutenzione.
16. Dopo avere posizionato la griglia frontale, fissare il cappello me- diante le viti in dotazione.
2.4.2 Installazione a parete/finestra
Come installare l'unità a parete/finestra
Trasporto e posizionamento 2
Figura 2.15 Predisporre e fissare un telaio per il sostegno della macchina ed un canale flangiato
I canali devono essere dimensionati in funzione dell'im- pianto e delle caratteristiche aerauliche del ventilatore. Un errato calcolo delle canalizzazioni causa perdite o eccessi di potenza provocando possibili anomalie di funzionamento.
Al termine dell'installazione dell'impianto, ruotare verso l'esterno le alette dei diffusori e regolarle in modo ottimale per direzionare il flusso d'aria.
2.4.4 Esempi di installazione
Le Figure di seguito riportano degli esempi di installazione.
Figura 2.17 Esempio di installazione
≥ 0,4 m
2. Verificare che il telaio di sostegno sia in grado di sopportare il peso della macchina e tale da non causare vibrazioni e che sia perfettamente in piano (posizionare in bolla).
3. Portare il raffrescatore evaporativo sul punto di fissaggio (Figura 2.16 p. 14).
Figura 2.16 Portare il raffrescatore evaporativo sul punto di fissaggio
1 6
2 ≥ 1 m
3
5
4
1 Catene in acciaio zincato o inox per il fissaggio dei canali a soffitto
2 Canale con flange e guarnizioni in neoprene
3 Diffusore a 2 vie con alette orientabili
4 Muro
5 Curva a 90° con flange e guarnizioni in neoprene
6 Telaio di sostegno
Figura 2.18 Esempio di installazione
4. Procedere al fissaggio delle due flange (base-canale) e della ba- se al telaio mediante bullonatura.
5. Si consiglia di interporre della pasta siliconica tra i fissaggi delle flange per garantirne il perfetto isolamento dagli agenti esterni.
2.4.3 Note a completamento
Predisporre all'interno dell'edificio i punti d'ancoraggio per le cate- ne di sostegno della condotta d'immissione aria. Questi dovranno essere definiti in modo tale che le catene non provochino eccessivi sforzi sulla condotta stessa. Accertarsi che questa sia in asse con la macchina.
Per l'ancoraggio al soffitto o a parete dei canali utilizzare catene e relativi accessori muniti di certificato di collaudo, realizzati in accia- io zincato o inox, aventi il diametro del filo non inferiore a 3 mm o comunque dimensionato in relazione al peso che dovrà sostenere, tenendo conto dei margini di sicurezza imposti dalle normative.
1
2
3 6
4 7
8
5
1 Lucernario
2 Copertura
3 Staffe in acciaio inox
4 Canale con flange e guarnizioni in neoprene
5 Diffusore a 6 vie con alette orientabili
6 Tasselli per vincolare le staffe a soffitto
7 Viti per vincolare il canale alle staffe
8 Catene in acciaio zincato o inox per il fissaggio dei canali a soffitto
Non utilizzare componenti in leghe d'alluminio o similari.
3
Figura 2.19 Esempio di installazione
Installatore idraulico
1
5
2
3
6
4
1 Telaio di sostegno
2 Canale con flange e guarnizioni in neoprene
3 Catene in acciaio zincato o inox per il fissaggio dei canali a soffitto
4 Diffusore a 6 vie con alette orientabili
5 Curva a 45° con flange e guarnizioni in neoprene
6 Canale con flange e guarnizioni in neoprene
3 INSTALLATORE IDRAULICO
3.1 AVVERTENZE
3.1.1 Avvertenze generali
Leggere le avvertenze al Capitolo III.1 p. 4: qui sono contenute importanti informazioni sulle norme e sulla si- curezza.
Conformità norme impianti
L'installazione deve essere conforme alle norme vigenti ap- plicabili, in base al Paese e alla località di installazione.
L'installazione deve inoltre essere conforme alle prescrizioni del costruttore.
3.2 COLLEGAMENTI IDRAULICI
3.2.1 Attacchi idraulici
nella parte inferiore (Figura 1.1 p. 7 e Figura 1.2 p. 8).
A. Ingresso acqua 3/8" M
B. Scarico acqua 60 mm M
3.2.2 Allacciamento alla rete idrica
Prevedere sempre, in prossimità dell'apparecchio:
▶ sulla tubazione acqua in ingresso
valvola a sfera di intercettazione
filtro anti sabbia
sistema di addolcimento (nel caso di durezza > 27 °f )
▶ sulla tubazione acqua in uscita
sistema di svuotamento dell'impianto prima della stagione invernale
La rete idrica deve garantire per ogni unità una portata minima di 7 l/min ad una pressione di 1,5÷3 bar (pres- sione massima consentita: 6 bar).
Si consiglia di realizzare la condotta dell'acqua all'interno del fabbricato, in caso contrario prevedere una tubazione adeguatamente isolata.
Si raccomanda l'utilizzo di acqua potabile, di durezza non superiore ai 27 °f e non inferiore ai 7 °f.
Non utilizzare acqua demineralizzata.
Figura 3.1 Collegamento del manicotto da 3/8" M alla rete idrica
La macchina è inoltre dotata di un manicotto filettato Ø 60 mm M per lo scarico dell'acqua.
Installatore elettrico 4
Figura 3.2 Collegare al manicotto la tubazione flessibile Se dovesse essere presente un sistema di scarico centralizzato, con-
vogliare il tubo al sistema di scarico centralizzato secondo le norme
vigenti nel Paese d'installazione.
4 INSTALLATORE ELETTRICO
4.1 AVVERTENZE
4.2 IMPIANTI ELETTRICI
I collegamenti elettrici prevedono:
A. Alimentazione elettrica (Paragrafo 4.3 p. 16).
Come effettuare i collegamenti
B. Sistema di controllo (Paragrafo 4.4 p. 16).
Avvertenze generali
Leggere le avvertenze al Capitolo III p. 4, sono contenu- te importanti informazioni sulle norme e sulla sicurezza.
Conformità norme impianti
L'installazione deve inoltre essere conforme alle prescrizioni del costruttore.
L'installazione deve essere conforme alle norme vigenti ap- plicabili, in base al Paese e alla località di installazione, in materia di sicurezza, progettazione, realizzazione e manu- tenzione degli impianti elettrici.
Tutti i collegamenti elettrici vanno realizzati nella morsettiera di col- legamento posta in prossimità del quadro elettrico:
1. Assicurarsi che l'apparecchio non sia in tensione.
2. Per accedere al quadro elettrico aprire la scatola elettrica posta sulla flangia del canale d'aria (riferimento C di Figura 1.1 p. 7 e di Figura 1.2 p. 8).
3. Individuare gli appropriati morsetti di connessione.
4. Effettuare i collegamenti come indicato in Figura 1.3 p. 8.
5. Chiudere il quadro elettrico.
4.3 ALIMENTAZIONE ELETTRICA
4.3.1 Linea alimentazione
Componenti in tensione
Posto l'apparecchio nella posizione definitiva, prima di ef- fettuare i collegamenti elettrici, assicurarsi di non operare su componenti in tensione.
Prevedere (a cura dell'installatore) una linea protetta monofase (230 V - 50 Hz) con:
▶ Cavo di tipo H05 VVF 3x1,5 mm2.
▶ Interruttore bipolare con apertura minima dei contatti di 3 mm.
▶ Interruttore magnetotermico.
Messa a terra
Come collegare l'alimentazione
L'apparecchio deve essere collegato a un efficace impianto
di messa a terra, realizzato in conformità alle norme vigenti.
È vietato utilizzare i tubi del gas come messa a terra.
Segregazione cavi
Tenere separati fisicamente i cavi di potenza da quelli di segnale.
Non utilizzare l'interruttore di alimentazione elettrica per accendere/spegnere l'apparecchio
Non utilizzare mai l'interruttore di alimentazione elettrica per accendere e spegnere l'apparecchio, in quanto a lungo andare si può danneggiare (saltuari blackout sono tollerati).
Per accendere e spegnere l'apparecchio, adoperare esclu- sivamente il dispositivo di controllo appositamente predi- sposto.
Per connettere il cavo tripolare di alimentazione:
1. Accedere alla morsettiera di collegamento secondo la Procedu- ra 4.2 p. 16.
2. Collegare i tre conduttori alla morsettiera come indicato in Fi- gura 1.3 p. 8.
3. Prevedere il conduttore di terra più lungo di quelli in tensione (ultimo a strapparsi in caso di trazione accidentale).
4.4 SISTEMA DI CONTROLLO
Per il collegamento del comando remoto utilizzare un cavo scher- mato 20 AWG 5x0,5 mm2 con sviluppo massimo 25 metri.
Effettuare i collegamenti come indicato in Figura 1.3 p. 8.
Per ulteriori informazioni fare riferimento al foglio di istru-
zioni dello specifico comando remoto utilizzato.
4.4.1 Posizionamento sistema di controllo
Installare il sistema di controllo scelto rispettando le seguenti indicazioni:
5 Prima accensione
▶ A circa 1,5 m dal pavimento, al riparo da correnti d'aria, esposi- zione diretta ai raggi di sole, influenza da fonti di riscaldamento diretto (lampade, flussi d'aria dell'apparecchio stesso ecc.).
▶ Se possibile non su pareti confinanti con l'esterno, per non fal- sare la temperatura rilevata e quindi il funzionamento dell'im- pianto. In caso contrario schermare il sistema di controllo in- terponendo tra esso e la parete un foglio di materiale isolante (sughero, polistirolo o altro).
Rispettando le suddette indicazioni si eviteranno avvia- menti ed arresti dell'impianto non voluti e si garantirà un ottimale comfort nell'ambiente.
4.4.2 Posizione dip switch
I raffrescatori evaporativi possiedono un dip switch sulla scheda elettronica, la cui posizione va variata nel caso in cui venga utilizzato il comando ECO piuttosto che EVO:
Figura 4.1 Posizione dip switch
OFF
ON
Modificare la posizione del dip switch solo ad apparecchio spento.
OFF
ON
OFF: in caso di utilizzo del comando EVO
ON: in caso di utilizzo del comando ECO
5 PRIMA ACCENSIONE
L'installatore è tenuto ad effettuare le verifiche preliminari descritte al Paragrafo 5.1 p. 17.
5.1 VERIFICHE PRELIMINARI
Effettuati gli interventi risolutivi (a cura dell'installatore), se (a parere del CAT) sussistono le condizioni di sicurezza e di conformità, si può procedere alla prima accensione.
Paragrafo dedicato all'installatore.
5.1.1 Verifiche preventive per la prima accensione
Terminata l'installazione, l'installatore è tenuto a controllare:
▶ Impianto elettrico idoneo per le portate necessarie e dotato di tutti i dispositivi di sicurezza e controllo prescritti dalle norme vigenti.
▶ Rete elettrica di alimentazione rispondente ai dati di targa dell'apparecchio.
▶ Apparecchio installato correttamente, secondo le istruzioni del costruttore.
▶ Impianto eseguito a regola d'arte, secondo le norme vigenti na- zionali e locali.
5.1.2 Situazioni impiantistiche anomale o pericolose
Se si sono riscontrate situazioni impiantistiche anomale o pericolo- se l'apparecchio non potrà essere avviato.
Tali situazioni possono essere:
▶ Condizioni tali da non consentire l'accesso e la manutenzione in sicurezza.
▶ Apparecchio avviato/spento con l'interruttore generale, anzi- ché con il dispositivo di controllo predisposto.
▶ Difetti o guasti dell'apparecchio causati durante il trasporto o l'installazione.
▶ Tutte le situazioni che possono comportare anomalie di funzio- namento o potenzialmente pericolose.
5.1.3 Impianto non conforme e interventi correttivi
In caso di intervento di un CAT, se questo dovesse rilevare delle non conformità, l'utente/installatore è tenuto ad eseguire gli eventuali interventi correttivi richiesti dal CAT.
ACCENSIONE
Per un funzionamento ottimale dell'apparecchio è indispensabile che, all'atto della prima accensione, il ventilatore venga posto al- la velocità minima e che questa venga mantenuta per almeno un giorno.
La mancata esecuzione della suddetta procedura potrebbe causare, solo per il primo giorno di utilizzo, un malfunziona- mento dei pannelli evaporanti con conseguente fuoriuscita di gocce d'acqua dalle canalizzazioni.
Nelle prime ore dalla prima messa in funzione del sistema di raffre- scamento potrebbe essere avvertito un odore inconsueto, dovuto al bagnamento dei materiali in cellulosa trattata che compongono i pannelli evaporanti. La durata di questo fenomeno è comunque limitata a poche ore e le sostanze emesse non sono in ogni caso nocive.
Anche il motore del ventilatore potrebbe emettere per un breve pe- riodo un odore particolare, causato dal riscaldamento iniziale e dai residui di oli o vernici sulla superficie del motore stesso.
Conduzione ordinaria 6
6 CONDUZIONE ORDINARIA
Questa sezione è rivolta all'utente.
Avvertenze generali
AVVERTENZE
Non togliere mai tensione all'apparecchio in funzione
Prima di utilizzare l'apparecchio leggere attentamente le avvertenze al Capitolo III.1 p. 4, sono contenute impor- tanti informazioni sulle norme e sulla sicurezza.
Non togliere MAI l'alimentazione elettrica mentre l'ap- parecchio è in funzione (salvo il caso di pericolo, Capitolo
III.1 p. 4).
ACCENDERE E SPEGNERE
mediante il dispositivo di controllo appositamente predisposto.
Verifiche prima di accendere
Prima di accendere l'apparecchio controllare:
rubinetto acqua aperto
alimentazione elettrica dell'apparecchio (interruttore gene- rale ON)
collegamento ed eventuale alimentazione dispositivo di controllo
6.2.1 Dispositivo di controllo
I Raffrescatori evaporativi AD vanno corredati di un comando remo- to che ne permette il funzionamento.
Nel Paragrafo 1.4 p. 9 sono dettagliate le tipologie di controlli disponibili e le relative funzionalità.
Per il dettaglio circa le modalità di funzionamento, fare rife- rimento al foglio di istruzioni a corredo dello specifico co- mando remoto utilizzato.
Avvio/arresto ordinario
L'apparecchio può essere acceso/spento esclusivamente
7 MANUTENZIONE
7.1 AVVERTENZE
Usare un detergente delicato, ma non solvente in quanto po- trebbe reagire con il materiale plastico.
Una manutenzione corretta previene problemi, garantisce l'efficienza e contiene i costi di gestione.
▶ Rimontare il coperchio e assicurarsi che sia ben fissato tramite gli appositi bulloni.
Le operazioni di manutenzione qui descritte possono es- sere eseguite dal CAT o dal manutentore qualificato.
▶ Applicare alla macchina la copertura di protezione (optional OCPR003) verificando preventivamente che questa non sia dan- neggiata e, nel caso lo fosse, verificare che questa sia riparabile altrimenti procedere alla sua sostituzione.
Qualsiasi operazione sui componenti interni può essere eseguita esclusivamente dal CAT.
Per evitare che la macchina possa subire danni a causa dei fattori climatici ai quali potrebbe essere sottoposta durante la messa a ri- poso (smog, piogge acide, gelo, ecc.) è opportuno che la copertura di protezione sia applicata già da fine stagione.
7.3 MANUTENZIONE PRESTAGIONALE
Prima di eseguire qualsiasi operazione, spegnere l'apparec- chio mediante il dispositivo di controllo e attendere la fine del ciclo di spegnimento, quindi interrompere l'alimenta- zione elettrica, agendo sul sezionatore elettrico.
7.2 MANUTENZIONE A FINE STAGIONE
▶ Togliere tensione all'unità tramite l'interruttore di alimentazio- ne generale.
▶ Chiudere l'alimentazione dell'acqua.
▶ Svuotare l'impianto di alimentazione acqua per evitare rotture dovute al gelo.
▶ Rimuovere il coperchio della macchina.
▶ Controllare che i canali dell'acqua siano puliti e che non ci siano ostruzioni nel distributore d'acqua, nella parte superiore dell'u- nità. Rimuovere eventuali detriti dal pescante della pompa di ricircolo acqua.
▶ Delicatamente, ma accuratamente, pulire la base dell'unità.
▶ Togliere tensione all'unità tramite l'interruttore sul quadro elet- trico a bordo macchina.
▶ Se presente rimuovere la copertura di protezione verificando che questa non abbia subito danni, pulirla accuratamente con detergente delicato e riporla in un luogo dove non sia esposta direttamente alle intemperie.
▶ Rimuovere il coperchio della macchina.
▶ Se necessario, pulire la base.
▶ Controllare i pannelli evaporanti ed eventualmente pulirli da eventuali depositi limacciosi mediante lavaggio con acqua e da depositi calcarei di piccola entità mediante scuotimento. In presenza di incrostazioni rilevanti è necessario sostituire il pan- nello.
▶ Controllare che i canali dell'acqua siano puliti e che non ci siano ostruzioni nel distributore d'acqua, nella parte superiore dell'u- nità. Rimuovere eventuali detriti dal pescante della pompa di ricircolo acqua.
▶ Alimentare elettricamente l'unità tramite l'interruttore sul
7
quadro elettrico a bordo macchina.
▶ Aprire l'alimentazione dell'acqua.
▶ Attivare, tramite il sistema di controllo predisposto, il funziona- mento in modalità di raffrescamento ex xxxervare che la valvo- la di scarico si chiuda ed il serbatoio si riempia di acqua fino al punto in cui la valvola di carico cesserà di immettere acqua.
▶ Verificare che l'acqua si distribuisca uniformemente su tutti i pannelli evaporanti.
▶ Verificare il funzionamento della valvola di scarico, assicurando- si che si apra entro 5 minuti dallo spegnimento della macchina.
▶ Verificare eventuali perdite d'acqua dalle vasche e dalle tuba- zioni di alimentazione.
▶ Controllare lo stato di conservazione dei cavi elettrici.
▶ Rimontare il coperchio e assicurarsi che sia ben fissato tramite gli appositi bulloni.
Manutenzione
19 MCM SDC 022
26/07/2019
Robur mission
Muoverci dinamicamente,
nella ricerca, sviluppo e diffusione
Codice: D-LBR754
di prodotti sicuri, ecologici, a basso consumo energetico, attraverso la consapevole responsabilità
Revisione: E
di tutti i collaboratori.
Robur S.p.A. tecnologie avanzate per la climatizzazione xxx Xxxxxx 0/0
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