PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA
C.F.P. SCUOLA TRENTO
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA
Tra la famiglia dell’alunno/a ………………………………………………………...
nato/a a …………………………………… prov. …………….il …………………
e il CFP Scuola Trento, rappresentata dal Dirigente Scolastico, ai sensi del D.P.R. n. 249/1998 modificato dal D.P.R. 235/2007 viene stabilito il presente Patto Educativo di Corresponsabilità, valido per tutta la permanenza dell’alunno nella scuola.
Premessa
La scuola e la famiglia devono condividere un modello educativo basato sul rispetto della Costituzione, delle Leggi in vigore e dei Regolamenti scolastici.
La nostra Costituzione assegna alla famiglia e alla scuola la responsabilità di educare e di istruire i giovani. Fin dalla nascita della moderna Repubblica, pertanto, i genitori e gli insegnanti hanno rivestito un ruolo di grande rilevanza nello sviluppo dei giovani.
Nel tempo, il dettato costituzionale ha avuto varie interpretazioni, a livello normativo e a livello attuativo e le innovazioni introdotte nella scuola hanno fatto progressivamente evolvere l’interpretazione del rapporto scuola/famiglia nella direzione di una relazione via via sempre più interattiva.
E’ scaturito, quindi, l’obbligo per le istituzioni scolastiche di dare piena esecuzione alle disposizioni normative per introdurre nuove modalità organizzative atte a favorire un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, investendoli della corresponsabilità educativa.
Pertanto il presente Xxxxx sancisce un rapporto collaborativo che coinvolge la famiglia nei comportamenti dell’alunno. Alla base del modello educativo condiviso vi sono il rispetto di
sé e degli altri, delle altrui proprietà, delle regole della convivenza civile, della correttezza, della tolleranza, della solidarietà e della volontà di collaborare.
Scopo della sottoscrizione del presente Patto è:
• richiamare la responsabilità educativa che grava sulla famiglia nel comportamento del figlio a scuola e, specificatamente, nei casi in cui il proprio figlio si renda responsabile di danni a persone o cose in conseguenza di comportamenti scorretti e violenti;
• stipulare un accordo di collaborazione tra famiglia e scuola che abbia come unico ed univoco scopo la crescita dell’alunno come persona e professionista del settore;
• far comprendere alla famiglia che, anche in sede di un eventuale contenzioso giudiziario, le responsabilità connesse all’educazione dei figli non sono da ritenersi escluse quando il minore è affidato alla vigilanza del personale della scuola.
La scuola si impegna a:
• garantire la sicurezza dell’alunno attraverso un’adeguata sorveglianza, anche per prevenire allontanamenti dalla scuola non autorizzati dalla famiglia;
• effettuare un attento controllo sulle richieste di giustificazione o di ingresso ed uscita;
• controllare la frequenza delle lezioni per prevenire disagi o problemi, portando all’attenzione della famiglia comportamenti anomali;
• contattare la famiglia in caso di problemi relativi a frequenza, puntualità, profitto e comportamento, in modo da poter intervenire in modo collaborativo con la famiglia stessa al primo insorgere di difficoltà;
• prevenire e controllare, in collaborazione con la famiglia, fenomeni di bullismo, vandalismo, tentativi di diffusione di sostanze stupefacenti;
• esporre chiaramente alle famiglie e agli alunni gli obiettivi didattici e le modalità di valutazione;
• predisporre a favore dell’alunno un clima collaborativo ed accogliente;
• sostenere l’alunno in difficoltà con azioni ed opportunità di recupero;
• sostenere l’alunno nelle sue scelte per il futuro con adeguate attività di orientamento;
• coordinare adeguatamente i carichi di lavoro a casa dell’alunno e la pianificazione delle verifiche.
La famiglia si impegna a:
• collaborare con la scuola nel far rispettare all'alunno i suoi impegni;
• sostenere l'alunno nel suo lavoro a casa;
• assicurare la frequenza regolare e la puntualità alle lezioni;
• informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica dell'alunno;
• giustificare sempre le assenze e i ritardi;
• firmare puntualmente per presa visione le comunicazioni;
• controllare con scrupolo e regolarità il diario, il libretto personale e il registro on line, sensibilizzando il/la figlio/a sul fatto che eventuali alterazioni e falsificazioni dei voti, oltre a costituire reato se fatte su documenti ufficiali, rappresentano una grave mancanza nel rapporto con la famiglia e con gli insegnanti, oltre a comportare pesanti sanzioni disciplinari da parte della scuola;
• informarsi sull’andamento scolastico dell'alunno, mantenendo contatti regolari con i docenti e partecipando agli incontri individuali e/o collettivi con gli insegnanti;
• segnalare alla scuola situazioni critiche quali atti di bullismo o cyberbullismo che si dovessero verificare nelle classi o che dovessero coinvolgere gli allievi e/o il personale della scuola al di fuori dell'edificio scolastico;
• in caso di danno a proprietà della scuola o di terzi (provocati nell’edificio scolastico), determinati da un comportamento scorretto fatto risalire all’alunno, impegnarsi a risarcire in solido il danno arrecato, ripristinando le condizioni precedenti con le modalità stabilite dal Dirigente Scolastico;
• in caso di uso improprio degli strumenti informatici e multimediali di proprietà della scuola da parte dell’alunno, provvedere a mettere in atto tutto quanto sia in suo potere per evitare il ripetersi dell’evento e per far comprendere la negatività della scelta fatta dall’alunno;
• sostenere le eventuali spese derivanti da accertati danni materiali provocati ai suddetti strumenti;
• in caso di uso improprio dei mezzi multimediali di proprietà dell’alunno durante le lezioni (ad es. utilizzo del telefono cellulare durante le lezioni per effettuare