Contract
P.S.C. COMUNE DI CIVITAVECCHIA | Indice delle sezioni | Rev. 0 – 02/08/2018 pag. 1 |
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO redatto ai sensi del D.Lgs. 81/08 (art. 100 ed Allegato XV Punto) e s.m.i. | ||
DENOMINAZIONE DEL CANTIERE: COMUNE DI CIVITAVECCHIA COMMITENTE: COMUNE DI CIVITAVECCHIA INDIRIZZO CANTIERE: VIABILITA’ STRADE (Zona Sud) DEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA il Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione FIRMA ………………………………………….. GEOM. XXXXXXX XXXXXXX XXXXXXX il Committente XXX. XXXXX XXXX XXXXX-ANGE DE LA VAISSIERE DE FIRMA ………………………………………….. XXXXXXXX il Responsabile dei lavori XXX. XXXXX XXXX XXXXX-ANGE DE LA VAISSIERE DE FIRMA …………………………………………… XXXXXXXX Il Direttore dei lavori DA NOMINARE FIRMA …………………………………………… Il Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione FIRMA…………………………………………… GEOM. XXXXXXX XXXXXXX XXXXXXX | ||
Revisione N°00 - del 02/02/18 |
INDICE DELLE SEZIONI E REVISIONI
PSC - ALLEGATO XV - punto 2.1
SEZ. | CONTENUTI DEL P.S.C. | REVISIONE/ DATA |
1 | ANAGRAFICA DEL CANTIERE Dati identificativi del cantiere Descrizione sintetica dell’opera Contesto in cui è collocata l’area di cantiere Caratteristiche idrogeologiche | Rev. 0 – 02/08/2018 |
2 | FIGURE RESPONSABILI Compiti Delle figure responsabili Anagrafica delle figure responsabili Imprese e lavoratori autonomi | Rev. 0 – 02/08/2018 |
3 | AREA DI CANTIERE Caratteristiche Rischi trasmessi dall’ambiente esterno al cantiere Rischi trasmessi dalle lavorazioni all’ambiente esterno | Rev. 0 – 02/08/2018 |
4 | ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Apprestamenti, Impianti, attrezzature, Infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. | Rev. 0 – 02/08/2018 |
5 | LAVORAZIONI Attività, fasi di lavoro, attrezzature e rischi | Rev. 0 – 02/08/2018 |
6 | CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI | Rev. 0 – 02/08/2018 |
7 | INTERFERENZE E COORDINAMENTO Cooperazione responsabili, imprese e lavoratori autonomi Coordinamento lavorazioni e loro interferenze Coordinamento elementi di uso comune | Rev. 0 – 02/08/2018 |
8 | PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO | Rev. 0 – 02/08/2018 |
9 | PROCEDURE DI EMERGENZA Numeri utili, Chiamata soccorsi, regole comportamentali. | Rev. 0 – 02/08/2018 |
10 | SEGNALETICA DI CANTIERE | Rev. 0 – 02/08/2018 |
11 | COSTI DELLA SICUREZZA | Rev. 0 – 02/08/2018 |
12 | TAVOLE ESPLICATIVE | Rev. 0 – 02/08/2018 |
13 | ELENCO DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN CANTIERE | Rev. 0 – 02/08/2018 |
Sezione 1 - IDENTIFICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA
Dati identificativi del cantiere
Cantiere | |
Denominazione del cantiere | COMUNE DI CIVITAVECCHIA |
Ubicazione del cantiere | |
Indirizzo | VIABILITA’ STRADE ZONA SUD DEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA |
Committente | |
Ragione sociale | COMUNE DI CIVITAVECCHIA |
Indirizzo | X.XX XXXXXXXXXXXX, 0 |
Xxxxxx | XXXXXXXXXXXXX |
Xxxxxxxxx | XX |
Sede | CIVITAVECCHIA |
nella persona di R.U.P. | |
Nominativo | XXX. XXXXX XXXX XXXXX-ANGE DE LA VAISSIERE DE XXXXXXXX |
Indirizzo | C/O COMUNE DI CIVITAVECCHIA |
Importi ed entità del cantiere | |
Importo lavori | € 734.785,31 |
Oneri della sicurezza | € 25.717,00 |
Data presunta di inizio lavori | Da definire |
Durata presunta dei lavori (gg) | 210 |
Data presunta fine lavori | |
N° massimo di lavoratori giornalieri presunto | 6 |
Entità presunta uomini/giorno | 1260 |
OGGETTO LAVORI
Manutenzione straordinaria delle strade zona sud della città di Civitavecchia.
PREMESSA
L'art.14 del Codice della Strada di cui al Decreto Legislativo 285/1992 e s.m.i, contiene opportuni precetti ai quali devono attenersi gli Enti proprietari per assolvere, con efficienza, correttezza e compiutezza, ai compiti di gestione, manutenzione e pulizia delle strade e delle loro pertinenze, degli arredi, delle attrezzature, degli impianti e dei servizi.
Nello stesso articolo è stato opportunamente previsto, l'obbligo della manutenzione e della gestione delle strade nonché il controllo tecnico dell'efficienza delle medesime e delle relative pertinenze.
Ne consegue che tutte le infrastrutture al servizio della viabilità pedonale e veicolare devono sempre essere mantenute in perfetta efficienza da parte degli Enti proprietari o dei soggetti esercenti che sono tenuti alla loro gestione.
In ottemperanza a quanto sopra riportato, pertanto, la riqualificazione della viabilità, in quanto materia trascurata negli ultimi anni, costituisce ad oggi un obiettivo primario per il Comune di Civitavecchia chiamato
sempre più spesso ad intervenire in maniera occasionale e non programmata per rimuovere pericoli imminenti dovuti alla carenza di manutenzione nel tempo con conseguente accentuazione, in numero e gravità, dei fenomeni di avvallamento, sconnessioni, discontinuità, buche, ecc., della sede stradale e di tutte le opere accessorie e a servizio della stessa.
DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA
Il contenuto del presente progetto definitivo-esecutivo è rappresentato, per quanto esposto in premessa, nella esecuzione di interventi manutentivi sui manufatti afferenti al patrimonio stradale comunale che rientra nell’ambito territoriale sud della città come rappresentato nella sotto riportata Fig. 1:
Figura 1
La suddivisione in due zone (nord/sud) del territorio comunale è stata effettuata, attraverso l’individuazione di una linea coincidente, per la maggior parte della sua estensione, con via Montanucci, in maniera da determinare due porzioni di città perlopiù equivalenti in termini di estensione superficiaria.
ANALISI DELLO STATO DI FATTO
A seguito della delimitazione territoriale si è provveduto ad individuare in maniera oggettiva, in base a valutazioni legate anche a questioni di responsabilità civile e penale che l’A.C. si troverebbe a dover affrontare in caso di infortuni subiti dalla cittadinanza per la presenza diffusa sul territorio di elementi di insidia e trabocchetto, gli ambiti di intervento e i relativi livelli di priorità che vengono indicati nella tabella sotto riportata:
nome xxxxxx | xxxxxxxxx xxxxxx | xxxxx xx xxxxxxxx 0 alta 2 media 3 secondaria | |
1 | Xxx Xxxxxxx Xxx | xxxxxxxxxxxxxx | 0 |
2 | Xxx Xxxxxxxxxx | xxxxxxxxxxxxxx | 0 |
0 | Xxx xxxxx Xxxxxxxx | interquartiere | 1 |
4 | Viale Xxxxx Xxxxxxxx | interquartiere | 1 |
5 | Xxx Xxxxxxxx | xxxxxxxxx | 0 |
6 | Xxx Xxxxxxxxx | xxxxxxxxx | 0 |
7 | Xxx Xxxxxxxx | xxxxxxxxx | 0 |
8 | Via Buonarroti | quartiere | 1 |
9 | Xxx Xxxxxxxxxx | xxxxxxxxx | 0 |
10 | via Galilei | secondaria | 1 |
11 | via Xxxxx | secondaria | 1 |
12 | Via Lepanto | interquartiere | 1 |
13 | Via Xxxxxxx Xxxxxxx | interquartiere | 1 |
14 | Xxx Xxxxx | xxxxxxxxx | 0 |
00 | Xxxxx Xxxxx | interquartiere | 1 |
16 | Xxx Xxx Xxxxxxxx | xxxxxxxxx | 0 |
17 | Via del Tiro a Segno | quartiere | 1 |
Dalla lettura della tabella sopra riportata è evidente come le opere da porre in essere siano limitate per la totalità, per ovvie ragioni di capienza economica, alle infrastrutture ricadenti all’interno della tipologia n. 1 (priorità alta).
Le aree stradali così individuate e su cui si andrà ad intervenire presentano uno stato di degrado dovuto a molteplici fattori:
• obsolescenza dei materiali per cause legate al normale decadimento delle proprietà di resistenza dei materiali;
• carenza, prolungata nel tempo, dell’attività manutentiva necessaria ed indispensabile al mantenimento di accettabili livelli prestazionali;
• obsolescenza dei sottoservizi (con particolare riferimento alle rotture delle condotte idriche e fognarie) con conseguenti cedimenti del piano viabile;
• inadeguatezza del “corpo stradale” in riferimento a lle sollecitazioni che lo stesso è tenuto a sopportare a seguito del transito veicolare. Nella maggior parte dei casi l’inadeguatezza è dovuta al cambiamento nel tempo delle condizioni di riferimento ovvero all’incremento nel tempo dei traffici motorizzati con particolare riferimento ai mezzi pesanti;
• vecchi interventi di ripristino della pavimentazione stradale e della relativa fondazione eseguiti successivamente a manomissione di suolo pubblico da parte dei gestori dei servizi pubblici (luce, gas, acqua, ecc.) che non hanno avuto esiti particolarmente durevoli nel tempo;
• danneggiamenti dei manufatti per cause legate ad incidenti stradali e atti vandalici.
Il soprastante elenco può comunque essere oggetto di variazioni su disposizione dell’A.C. attraverso l’inserimento di altre aree del territorio comunale in base alle necessità ed urgenze che si possono manifestare nel corso della durata dell’appalto al fine di limitare al massimo i potenziali rischi per l’incolumità pubblica. Oltre a variazioni sulle are e di intervento, sempre per motivazioni legate ad urgenze contingibili, è possibile che sia necessario far eseguire anche interventi diversi rispetto alla messa in sicurezza della pavimentazione stradale e dei marciapiedi ma comunque sempre rientranti nella tipologia delle opere edili-stradali.
DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO
A seguito della individuazione delle aree di intervento e dell’analisi dello stato di fatto sono state determinate in base alle esigenze attuali, che come detto potrebbero subire modifiche più o meno rilevanti durante il periodo di tempo intercorrente tra la redazione del presente progetto esecutivo e il momento di avvio dei lavori, le estensioni areali su cui eseguire le opere che si ritengono improcrastinabili nonché le tipologie delle stesse come riportato esemplificativamente nella sotto riportata tabella:
DISTINTA INTERVENTI
Tabella 1
N. | STRADA | TOTALE SUPERFICIE DI INTERVENTO (mq) | FRESATURA E DISCARICA (si/no) | TAPPETO (si/no) | STRATO COLLEGA MENTO (si/no) | RICARICHE (si/no) | BONIFICA XXXXXXXXXX (xx/xx) |
0 | Xxx Xxxxxxx Sud | 875,00 | X | X | X | ||
2 | Xxx Xxxxxxxxxx | 0 300,00 | X | X | X | ||
3 | Xxx xxxxx Xxxxxxxx | 0 000,00 | X | X | X | ||
4 | Viale Xxxxx Xxxxxxxx | 400,00 | X | X | X | ||
5 | Xxx Xxxxxxxx | 0 100,00 | X | X | X | ||
6 | Xxx Xxxxxxxxx | 0 040,00 | X | X | X | ||
7 | Xxx Xxxxxxxx | 0 600,00 | X | X | X | ||
8 | Via Buonarroti | 480,00 | X | X | X | ||
9 | Xxx Xxxxxxxxxx | 0 560,00 | X | X | X | X | |
10 | via Galilei | 960,00 | X | X | X | ||
11 | via Xxxxx | 800,00 | X | X | X | X | |
12 | Xxx Xxxxxxx | 0 800,00 | X | X | X | ||
13 | Via Xxxxxxx Xxxxxxx | 520,00 | X | X | X | ||
14 | Xxx Xxxxx | 0 160,00 | X | X | X | ||
15 | Xxxxx Xxxxx | 0 310,00 | X | X | X | X | X |
16 | Xxx Xxx Xxxxxxxx | 0 560,00 | X | X | X | X | X |
17 | Xxx xxx Xxxx x Xxxxx | 0 400,00 | X | X | X | X |
DISTINTA INTERVENTI
Ulteriori interventi previsti per ripristino della pavimentazione stradale causa presenza apparati radicali essenze arboree
Tabella 2
X. | XXXXXX |
0 | Xxxxxxxxx xx Xxx Xxxxxxxx |
0 | Xxx Xxxxxxxxxx xxxxxx xxx Xxxxxxx |
0 | Xxx Xxxxx |
0 | Xxx Xxxxxx / xxx Xxxxxxxx |
0 | Xxxxx Xxxxxxxxx |
0 | Xxx Xxxxxxxx |
Relativamente agli interventi di ripristino della pavimentazione stradale lesionata dalla presenza di radici, l’intervento deve essere eseguito sulla scorta delle indicazioni di un professionista agronomo che valuterà le circostanze del caso al fine di non compromettere la normale stabilità dell’albero.
Agli interventi riportati nella soprastante tabella (vedi tabella 1), che riguardano le opere da porre in essere sulla pavimentazione stradale, sono da aggiungere lavorazioni accessorie necessarie al ripristino della funzionalità di tutti i manufatti facenti parte integrante della sede stradale che possono essere esemplificate a titolo non esaustivo come segue:
• banchine stradali;
• chiusini;
• griglie;
• cigli e bordure;
• pavimentazione di marciapiedi;
• segnaletica stradale.
Sulla scorta del rilievo dello stato di fatto e delle considerazioni tecniche effettuate sono stati ritenuti indispensabili all’adeguamento e messa in sicurezza dei manufatti stradali comunali i seguenti interventi:
OPERE SULLA PAVIMENTAZIONE STRADALE
• fresatura del manto stradale per una profondità variabile, caso per caso a seconda dello stato di conservazione del conglomerato bituminoso;
• carico e trasporto a discarica dei materiali rimossi a seguito di fresatura;
• bonifica della fondazione stradale attraverso rigenerazione della stessa consistente nello spandimento di materiale legante (calce) in idonee proporzioni, nella successiva miscelazione e frantumazione del materiale attraverso apposito macchinario e intervento finale di compattazione attraverso rulli vibranti;
• ricariche attraverso posa di conglomerato bituminoso tipo binder per livellamento e riprofilatura di porzioni sede stradale;
• stesura di emulsione bituminosa e di conglomerato bituminoso per strato di collegamento per spessore variabile tra 5 e 10 cm;
• posa di tappeto di usura in conglomerato bituminoso dello spessore variabile tra 3 e 5 cm previa preparazione del piano di posa mediante stesa di emulsione bituminosa.
OPERE ACCESSORIE
• interventi di demolizione e scavo, anche a mano, con successivo trasporto a discarica dei materiali di risulta per esecuzione di lavorazioni di recupero e/o rifacimento di tratti di marciapiedi, aree pedonali, chiusini, griglie, recinzioni, dissuasori, segnaletica stradale, ecc.
• rifacimento di porzioni di marciapiedi da eseguire previa rimozione della pavimentazione esistente, bonifica del sottofondo, eventuale rifacimento del massetto in cls, pulizia della pavimentazione rimossa e successivo ripristino in sito della stessa. Nel caso di impossibilità di utilizzo della vecchia pavimentazione, la stessa sarà sostituita con nuovi elementi della stessa tipologia e materiali;
• rimozione dei cigli dei marciapiedi sconnessi e/o disallineati, successiva bonifica della fondazione attraverso opere di demolizione, scavo e rifacimento della base di appoggio in cls, ricollocazione in opera dei cigli rimossi previa pulizia degli stessi, ovvero la sostituzione con elementi nuovi nel caso di inutilizzabilità dei cigli rimossi;
• rifacimento di segnaletica stradale orizzontale cancellata a seguito del rifacimento della pavimentazione stradale;
• ripristino di chiusini e caditoie, consistente nella sostituzione degli elementi danneggiati con eventuale rifacimento del telaio e base di appoggio dello stesso attraverso la demolizione, anche a mano, delle opere murarie obsolete, la creazione di adeguato cassonetto (circa 30cm) per la ricostruzione della base mediante getto di cls armato;
• pulizia delle caditoie oggetto di operazioni di intervento di risanamento delle opere murarie e in ghisa;
• eventuale realizzazione di nuove caditoie ad integrazione di quelle esistenti per l’adeguamento e miglioramento del sistema della rete di smaltimento delle acque meteoriche, consistente nell’esecuzione di operazioni di scavo, posa tubazione in PEAD di adeguato diametro, di pozzetto, di chiusino in ghisa di
tipo carrabile, di rinterro con misto granulare stabilizzato e rifacimento pavimentazione in conglomerato bituminoso;
• manutenzione e/o sostituzione di elementi metallici e murari di recinzione a delimitazione delle opere comunali;
• manutenzione minuta e/o sostituzione di opere varie di arredo urbano finalizzati alla messa in sicurezza;
Considerato che il servizio idrico è attualmente gestito dalla Soc. Acea S.p.A., mentre quello fognario verrà rilevato prossimamente dalla stessa società, gli eventuali interventi tesi a ripristina re gli sprofondamenti e/o avvallamenti stradali, dovuti a crolli di tratti fognari, perdite idriche, ed ogni altro evento riconducibile ai sopra detti sottoservizi sono esclusi dal presente progetto, salvo direttive precise impartite da parte dell’A.C. scaturenti da appositi e reciproci accordi con il gestore del servizio idrico integrato.
Gli interventi necessari per la messa in sicurezza della viabilità interessata dalla proliferazione de gli apparati radicali di essenze arboree presenti nelle vicinanze della sede stradale verranno eseguiti attraverso affidamento, nell’ambito delle risorse previste per l’esecuzione di lavori in economia del quadro economico di progetto, a ditta specializzata da effettuare a latere del contratto principale sulla scorta di apposito progetto esecutivo redatto da tecnico agronomo con esperienza in materia. A tal fine verranno predisposte nell’ambito delle somme a disposizione del quadro economico del presente progetto gli importi economici necessari all’affidamento professionale sopra citato.
INTERFERENZE
Le interferenze che interessano i lavori di cui al presente progetto sono quelle tipiche dei cantieri stradali e pertanto la problematica di maggiore rilievo, che deve essere tenuta in considerazione ai fini della esecuzione dei lavori in sicurezza nel rispetto delle norme in materia vigenti, è rappresentata dalla presenza di traffico veicolare in prossimità delle aree di cantiere. Secondariamente, ma non meno importante, sono le interferenze con le attività commerciali prospicienti con le strade pubbliche che per ovvie ragioni devono continuare a poter svolgere in piena sicurezza la propria attività anche durante l o svolgimento dei lavori.
Ulteriori interferenze sono rappresentate dalla esecuzione dei lavori in prossimità degli istituti scolastici (vedi tabella 3), in tale circostanza le lavorazioni saranno eseguite privilegiando l’esecuzione lavorativa nelle eventuali pause festive e/o eseguendo l’attività lavorativa negli orari più congrui con meno impatto sull’attività scolastica ovvero evitando gli orari di punta (7,30-8,30 e 13,00-14,00) inoltre dovrà essere disposta la massima attenzione per le lavorazioni ubicate nelle vicinanze di ospedali e/o case di cura in cui dovrà essere sempre garantita la viabilità funzionale e adeguata per eventuali emergenze.
Per le suddette motivazioni, i lavori dovranno pertanto essere programmati e realizzati per singole fasi/zone di intervento da individuarsi nelle planimetrie di cantiere e opportunamente delimitate e segnalate durante le fasi lavorative. Potranno essere presenti due o più Imprese nella realizzazione dell’opera in quanto, oltre ai lavori puramente edili, nell'appalto sono compresi anche la realizzazione di segnaletica stradale pavimentazione stradale e bonifica apparati radicali.
Quanto sopra sarà definito nel dettaglio in fase di esecuzione con relativo cronoprogramma condiviso con la
D.L. al fine di definire per ciascuna fase di lavoro, comprese le fasi di allestimento e smontaggio, tutte le misure atte a provvedere alla messa in sicurezza del cantiere. Ogni fase così definita sarà caratterizzata da un arco temporale così da individuare la contemporaneità tra le stesse ed individuare le necessarie azioni di coordinamento, tenendo anche presente la possibilità che alcune fasi di lavoro possano essere svolte da imprese diverse.
Data la tipologia delle lavorazioni potrebbe essere necessario in alcuni casi, prima di dare avvio ai lavori, acquisire notizie, informazioni presso i gestori delle reti dei sottoservizi presenti nel sottosuolo comunale al fine di evitare possibili danneggiamenti degli stessi, infortuni sul lavoro, e disservizi all’utenza. Oltre a quanto sopra indicato potrebbe risultare necessario eseguire approfondimenti ulteriori attraverso uso di strumentazioni e tecnologie idonee in grado di eseguire una mappatura dettagliata della natura e consistenza del sottosuolo.
Per quanto riguarda gli interventi da eseguire sulle essenze arboree poste in prossimità delle carreggiate stradali (vedi tabella 2), si procederà seguendo le linee operative, ivi comprese le indicazioni in merito all’iter burocratico/i da porre in essere per l’eventuale acquisizione di pareri/nulla-osta, ecc., di cui ai contenuti dei progetti specialistici redatti da personale tecnico esterno appositamente individuato.
DISTINTA SITI SENSIBILI (scuole, ospedali e similari)
Tabella 3
N. | STRADA | PRESENZA SITI SENSIBILI SCUOLE, OSPEDALI, CLINICHE | SCUOLE | OSPEDALI E SIMILARI | |
SI | NO | ||||
1 | Via Aurelia Sud | X | |||
2 | Via Xxxxxxxxxx | X (*) | 1 Consorzio Università per Civitavecchia 2 Il Mondo della Serenità Potenziale Interferenza altezza incrocio P.zza Verdi | ||
3 | Via della Vittoria | X | |||
4 | Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxx | X | |||
0 | Via Bramante | X | |||
6 | Xxx Xxxxxxxxx | X | |||
0 | Xxx Xxxxxxxx | X | |||
0 | Via Buonarroti | X | Circolo didattico X.Xxxxxx Altezza civico 9-11 | 1 Casa di cura “Siligato” Altezza civico 54 2 Casa di cura Madonna del Rosario altezza civico 81 | |
9 | Via Montanucci | X | 1 Scuola dell’infanzia Xxx Xxxxxx 2 Istituto Comp.o Via Montanucci altezza civico 138 | ||
11 | xxx Xxxxx | X | |||
00 | Xxx Xxxxxxx | X | |||
00 | Via Xxxxxxx Xxxxxxx | X | |||
14 | Via Adige | X | IIS A. Guglielmotti Liceo Artistico Altezza civico 1 | ||
15 | Viale Lazio | X | |||
16 | Via San Gordiano | X | |||
17 | Via del Tiro a Segno | X |
ORARIO DI LAVORO
Il cantiere rispetterà il seguente orario di lavoro ordinario: 7,30 -12,00 mattino e 13,00 - 16,30 pomeriggio dal lunedì al venerdì, in difetto le imprese dovranno comunicare eventuali variazioni alla committente, direzione lavori e coordinatore in fase di esecuzione.
Sezione 2 - FIGURE CON COMPITI DI SICUREZZA E SALUTE
Compiti delle figure coinvolte nell’organizzazione del cantiere
Ai fini di una migliore gestione del cantiere, si ritiene fondamentale la chiara definizione delle competenze delle figure presenti. Fermo restando gli obblighi previsti dalla normativa a capo delle singole figure, sono di seguito individuate le norme comportamentali per l’attuazione degli stessi.
Committente
• Invierà all’Azienda USL (U.O. Prevenzione e sicurezza) e al Dipartimento Territoriale Ispettorato del Lavoro la notifica preliminare ai sensi dell’art. 99 del D.Lgs.81/2008. Nel corso delle attività di cantiere valuterà se procedere alla sospensione dei lavori e l’eventuale allontanamento delle imprese affidatarie ed appaltatrici in caso di gravi inadempienze alle norme di prevenzione infortuni, segnalate anche dal coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione.
• Sarà inoltre sua cura valutare i requisiti tecnico-professionali delle imprese incaricate. Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione - CSP
• Redige il Piano di Sicurezza e Coordinamento nel rispetto dell’Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. . In funzione delle indicazioni fornite da tale allegato, il documento contiene l’analisi e la valutazione dei rischi concreti, con riferimento all’area e organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze.
• Predispone inoltre il Fascicolo dell’opera da consegnare al committente prima dell’inizio dei lavori. L’aggiornamento del fascicolo sarà curato dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione.
Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione - CSE
• Dovrà curare principalmente l’applicazione delle disposizioni contenute nel Piano da parte delle figure presenti in cantiere. L’attività di vigilanza dovrà essere principalmente rivolta all’organizzazione del cantiere e dei lavori, alla corrispondenza dei sistemi di prevenzione indicati nel Piano, al rispetto dei tempi ed alla programmazione dei lavori.
• Allo stesso modo il CSE dovrà verificare i requisiti per le macchine al momento della loro installazione, ma rimarrà a carico dei singoli Datori di Lavoro la manutenzione e la corrispondenza alla normativa.
• In caso di variazioni dei lavori provvederà, se necessario, ad aggiornare il presente Piano. Tali aggiornamenti dovranno essere illustrati al committente ed alle imprese presenti e controfirmati da tutti i soggetti coinvolti, compresi i Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza, in occasione di una specifica riunione di coordinamento.
• Prima dell’accesso in cantiere, verificherà i POS delle singole imprese, verbalizzandone l’acquisizione e la necessità o meno di effettuare modifiche o integrazioni.
• Coordinerà l’utilizzo in comune dei servizi, impianti ed attrezzature.
• Potrà proporre al Committente o Responsabile dei Lavori la sospensione dei lavori e, in caso di pericolo grave e imminente, sospenderli lui stesso rivolgendosi alla persona che in quel momento rappresenta l’impresa nel cantiere (Preposto).
• Qualora emergesse la necessità di segnalare all’Organo di Xxxxxxxxx inadempienze dovute alla mancanza di provvedimenti da parte del committente, invierà allo stesso copia della documentazione.
Datori di Lavoro e Imprese familiari
• I Datori di Lavoro delle imprese presenti nel cantiere, prima del loro ingresso, forniranno al CSE il POS dell’impresa.
• Nel POS dovranno essere indicati i nominativi della o delle persone preposte alla rappresentanza della ditta nei rapporti con il CSE, specificandone il ruolo, i poteri a lui attribuiti e l’attestazione dell’avvenuta formazione specifica.
• Dovrà essere sempre presente nel cantiere una persona di adeguate capacità decisionali al quale il CSE, il Committente/Il Responsabile dei Lavori si rivolgeranno per comunicazioni o per eventuali contestazioni.
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza - RLS
• Esaminato il presente Xxxxx e ricevuto eventuali chiarimenti sul suo contenuto, procederà alla compilazione di apposito verbale, posto in calce al presente PSC, dal quale risulteranno eventuali proposte formulate o l’assenza delle stesse.
Indicazione dei nominativi delle figure coinvolte
Direttore dei lavori
DA NOMINARE | |
Indirizzo | |
Codice Fiscale | |
Partita IVA |
Progettista
ARCH. XXX XXXXXXX | |
Indirizzo | |
Codice Fiscale | |
Partita IVA |
Coordinatore sicurezza in fase di progettazione
GEOM. XXXXXXX XXXXXXX XXXXXXX | |
Indirizzo | XXX X.XXX XXXXX, 00/X |
Xxxxx | XXXXXXXXXXXXX |
CAP | 00053 |
Indirizzo e-mail | |
Codice Fiscale | XXXXXX00X00X000X |
Partita IVA |
Coordinatore sicurezza in fase di esecuzione
GEOM. XXXXXXX XXXXXXX XXXXXXX | |
Indirizzo | |
Codice Fiscale | |
Partita IVA |
ORGANIGRAMMA DEL CANTIERE
Imprese, Datori di lavoro e Lavoratori autonomi
Impresa esecutrice - Impresa esecutrice | |
Data presunta di inizio lavori | |
Data presunta di fine lavori | |
Importo lavori appaltati/subappaltati | |
Oneri sicurezza per i lavori svolti |
P.S.C. COMUNE DI CIVITAVECCHIA | Sezione 3 - AREA DI CANTIERE | Rev. 0 – 02/08/2018 |
pag. 17 |
Sezione 3 - AREA DI CANTIERE
In questa sezione sono presi in considerazione i pericoli relativi sia alle caratteristiche dell'area su cui dovrà essere allestito il cantiere, sia al contesto all'interno del quale esso stesso andrà a collocarsi. In conformità all’allegato XV punto 2.2.1 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. l’analisi è finalizzata all’individuazione e valutazione dei rischi che il cantiere può trasmettere all’ambiente circostante e quelli che può ricevere da esso (es. altri cantieri, insediamenti produttivi ecc.).
Per quanto sopra si evidenziano i seguenti fattori di rischio:
RISCHI TRASMESSI DAL CANTIERE NELL’AMBIENTE:
- diffusione di agenti chimici, quali polveri nelle fasi di demolizione e movimentazione dei materiali di risulta;
- diffusione di agenti fisici, quali rumore nelle fasi di utilizzo di utensili elettrici portatili quali smerigliatrice, trapano, martello demolitore, attrezzature quali piastra vibrante e impiego di mezzi d’opera quali autocarro, macchina scarificatrice, vibro finitrice, rullo compattatore;
RISCHI TRASMESSI DALL’AMBIENTE AL CANTIERE:
- Investimento per transito di veicoli sulle sedi stradali;
- Inalazione di smog per presenza di traffico veicolare;
P.S.C. COMUNE DI CIVITAVECCHIA | Sezione 4 - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE | Rev. 0 – 02/08/2018 |
pag. 18 |
Sezione 4 - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
In questa sezione sono presi in considerazione i pericoli che si riferiscono all’organizzazione del cantiere con particolare riferimento agli elementi caratteristici di cui all’allegato XV punto 2.2.2 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i
Per quanto sopra stante la caratteristica dei lavori quale attività lavorativa edile del tipo cantieri stradali, relativamente alla organizzazione del cantiere da articolarsi nelle varie sedi stradali oggetto dell’appalto, per gli addetti ai lavori è condizione fondamentale che gli stessi devono essere in possesso oltre della debita formazione (attestato di formazione per rischio alto cosi come previsto all’art. 37 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i e conforme a quanto disposto dall’Accordo Stato Regioni del 21/12/2011) di attestato formativo specifico per cantieri stradali cosi come previsto dal decreto interministeriale del 04/03/2013 “Criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare”
Consultazione RLS - attuazione a quanto previsto dall'articolo 102
Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 e delle modifiche significative apportate allo stesso, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice consulta il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli fornisce eventuali chiarimenti sul contenuto del piano. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ha facoltà di formulare proposte al riguardo.
La presa visione del presente Piano e la formulazione delle eventuali proposte da parte dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, sono riportate al'ultima pagina del PSC alla Sezione FIRME.
Disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall'art. 92, comma 1 lettera c)
L'organizzazione per la cooperazione e il coordinamento tra i datori di lavoro, compresi i lavoratori autonomi, dovrà avvenire per mezzo di riunioni di coordinamento convocate dal CSE, con periodicità stabilite dallo stesso in funzione delle esigenze di cantiere.
Prima del loro ingresso in cantiere le imprese esecutrici dovranno fornire al CSE il nominativo di un preposto al quale il CSE si rivolgerà per eventuali comunicazioni in assenza del datore di lavoro. Il nominativo del preposto dovrà essere indicato nel POS di ogni impresa.
Alle imprese e lavoratori autonomi sarà consegnato il Piano di sicurezza e coordinamento prima del loro ingresso in cantiere.
All'inizio di ogni fase lavorativa il CSE dovrà effettuare un sopralluogo per accertarsi della completa installazione delle opere provvisionali e il mantenimento in sicurezza delle stesse.
Il sopralluogo sarà verbalizzato dal coordinatore e controfirmato dalle figure responsabili (imprese, committente/ responsabile dei lavori).
Sezione 5 - LAVORAZIONI
Nella seguente tabella sono riportate le lavorazioni oggetto del presente Piano di Sicurezza, che sono state suddivise in ATTIVITA’ LAVORATIVE ed in FASI DI LAVORO.
ATTIVITA’ | FASI DI LAVORO |
ALLESTIMENTO CANTIERE STRADALE | • Organizzazione area cantiere fissa e mobile, realizzazione impianto elettrico e di terra del cantiere e logistica dei servizi • Apposizione segnaletica stradale provvisoria • Delimitazione aree di lavoro |
OPERE STRADALI | • Cordoli marciapiedi e canalette • Demolizione massicciata stradale • Posa in opera di conglomerato bituminoso • Segnaletica orizzontale stradale |
RIMOZIONE DEL CANTIERE STRADALE | • Smontaggio recinzione e segnaletica di cantiere |
RISCHI E MISURE GENERALI
Di seguito sono riportati i rischi comuni alle lavorazioni previste e le prescrizioni che le aziende dovranno adottare a carattere generale.
RISCHIO: Elettrocuzione
Situazioni di pericolo: Ogni volta che si lavora con attrezzature funzionanti ad energia elettrica o si transita in prossimità di lavoratori che ne fanno uso o si eseguono scavi e/o demolizioni con possibilità di intercettazione di linee elettriche in tensione. Lavori nelle vicinanze di linee elettriche aeree.
Prima di iniziare le attività dovrà essere effettuata una ricognizione dei luoghi di lavoro, al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti
o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione dovranno essere rilevati e segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Dovranno essere altresì formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di linee
elettriche.
• La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili dovrà essere effettuata in funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di buona tecnica.
• L’impianto elettrico di cantiere dovrà essere sempre progettato e dovrà essere redatto in forma scritta nei casi previsti dalla Xxxxx; l’esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso dovrà essere effettuata da personale qualificato.
• Utilizzare materiale elettrico (cavi, prese) solo dopo attenta verifica di personale esperto (elettricista)
• Le condutture devono essere disposte in modo che non vi sia alcuna sollecitazione sulle connessioni dei conduttori, a meno che esse non siano progettate specificatamente a questo scopo.
• Per evitare danni, i cavi non devono passare attraverso luoghi di passaggio per veicoli o pedoni. Quando questo sia invece necessario, deve essere assicurata una protezione speciale contro i danni meccanici e contro il contatto con macchinario di cantiere.
• Per i cavi flessibili deve essere utilizzato il tipo H07 RN-F oppure un tipo equivalente.
• Verificare sempre, prima dell’utilizzo di attrezzature elettriche, i cavi di alimentazione per accertare l’ assenza di usure, abrasioni.
• Non manomettere mai il polo di terra
• Usare spine di sicurezza omologate CEI
• Usare attrezzature con doppio isolamento
• Controllare i punti di appoggio delle scale metalliche
• Evitare di lavorare in ambienti molto umidi o bagnati o con parti del corpo umide
RISCHIO: Caduta di materiale dall'alto
Situazioni di pericolo: Il rischio è presente tutte le volte che si lavora sotto o nelle vicinanze di strutture elevate in costruzione, restauro o demolizione, di ponteggi, di apparecchi di sollevamento ecc.
Il rischio è anche presente nei lavori dentro scavi, nelle fondazioni, nei pozzi, in cavità. Occorrerà installare idonei parapetti completi, con tavole fermapiede nei ponteggi e in tutte le zone con pericolo di caduta nel vuoto (scale fisse, aperture nei solai, vani ascensore, ecc.)
Le perdite di stabilità incontrollate dell’equilibrio di masse materiali in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l’adozione di misure atte a trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose dovranno essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Elmetto in polietilene o ABS
Rif. norm.: UNI EN 397
Antiurto, elettricamente isolato fino a 440 V e con sottogola
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, dovrà essere impedito l’accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del pericolo.
Per tutti i lavori in altezza i lavoratori dovranno assicurare gli attrezzi di uso comune ad appositi cordini o deporli in appositi contenitori.
Tutti gli addetti dovranno, comunque, fare uso sempre dell’elmetto di protezione personale, dotato di passagola per tutti i lavori in quota.
RISCHIO: Urti e compressioni
Situazioni di pericolo: L’urto con mezzi, macchine e attrezzature in movimento è un evento abbastanza comune e può essere causa d’infortuni anche di considerevole gravità.
Avvenimento
• Ogni volta che si transita o si lavora nelle vicinanze di ponteggi, opere provvisionali, strutture in fase di realizzazione, macchinari, attrezzature ecc… è presente il pericolo di urti contro parti sporgenti o parti in movimento
• Esecuzione di lavorazioni in prossimità di macchine e attrezzature con elementi a movimento alternato
• Presenza di oggetti sporgenti non segnalati adeguatamente
• Presenza di percorsi stretti e inadeguati alle esigenze di transito dei lavoratori e di movimentazione contemporanea di materiali
Gli utensili, gli attrezzi e gli apparecchi per l’impiego manuale dovranno essere tenuti in buono stato di conservazione ed efficienza e quando non utilizzati dovranno essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (ad esempio riposti in contenitori o assicurati al corpo dell’addetto) e non dovranno ingombrare posti di passaggio o di lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi dovranno essere organizzati in modo da evitare crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
I lavoratori esposti a tale rischio dovranno essere dotati dei seguenti DPI:
Guanti -Edilizia Antitaglio
Rif. norm.: UNI EN 388,420
Guanti di protezione contro i rischi meccanici
Calzature - Livello di Protezione S3
Rif. norm.: UNI EN ISO 20345
Antiforo, sfilamento rapido e puntale in acciaio
Elmetto - In polietilene o ABS Rif. norm.: UNI EN 397 Antiurto
RISCHIO: Tagli
Situazioni di pericolo: Durante il carico, lo scarico e la movimentazione di materiali ed attrezzature di lavoro. Ogni volta che si maneggia materiale edile pesante scabroso in superficie (legname, laterizi, sacchi di cemento, ecc.) e quando si utilizzano attrezzi (martello, cutter, cazzuola, ecc.)
Dovrà essere evitato il contatto del corpo dell’operatore con elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature dovranno essere protetti contro i contatti accidentali.
Utilizzare sempre Guanti e Calzature di sicurezza Guanti -Edilizia Antitaglio
Rif. norm.: UNI EN 388,420
Guanti di protezione contro i rischi meccanici
Calzature - Livello di Protezione S3
Rif. norm.: UNI EN ISO 20345
Antiforo, sfilamento rapido e puntale in acciaio
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive (delimitazione delle aree a rischio), dovranno essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, ecc.). Effettuare sempre una presa salda del materiale e delle attrezzature che si movimentano.
RISCHIO: Scivolamenti
Situazioni di pericolo: Presenza di materiali vari, cavi elettrici e scavi aperti durante gli spostamenti in cantiere. Perdita di equilibrio durante la movimentazione dei carichi, anche per la irregolarità dei percorsi.
I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei depositi dovranno essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere dovranno sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature, materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti dovranno, comunque, indossare calzature di sicurezza idonee. Per ogni postazione di lavoro occorrerà individuare la via di fuga più vicina.
Essendo tale rischio sempre presente, occorrerà utilizzare, in tutte le attività di cantiere, le calzature di sicurezza.
Calzature - Livello di Protezione S3
Rif. norm.: UNI EN ISO 20345
Antiforo, sfilamento rapido e puntale in acciaio
Dovrà altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in profondità. Le vie d’accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni dovranno essere illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
RISCHIO: Incidenti automezzi
Situazioni di pericolo: Durante la circolazione di più automezzi e macchine semoventi in cantiere o nelle immediate vicinanze, si possono verificare incidenti tra gli stessi, con conseguenti gravi danni a persone e/o a cose.
All'interno del cantiere, la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione su strade pubbliche, la velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
La viabilità di cantiere deve essere atte a resistere al transito dei mezzi di cui è previsto l'impiego, con pendenze e curve adeguate alle possibilità dei mezzi stessi ed essere mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
La larghezza delle strade e delle rampe deve essere tale da consentire un franco di almeno 0,70 metri oltre la sagoma di ingombro massimo dei mezzi previsti. Qualora il franco venga limitato ad un solo lato, devono essere realizzate, nell'altro lato, piazzole o nicchie di rifugio ad intervalli non superiori a 20 metri una dall'altra.
• Tutti i mezzi mobili a motore devono essere provvisti di segnale acustico.
• Se un mezzo non è progettato per operare indifferentemente nelle due direzioni, esso deve essere equi- paggiato con uno speciale segnale luminoso e/o acustico che automaticamente diventa operativo quando si innesta la marcia indietro.
• I mezzi progettati per operare indifferentemente nelle due direzioni devono avere luci frontali nella di- rezione di marcia e luci rosse a tergo. Tali luci si devono invertire automaticamente quando si inverte la direzione di marcia.
• I mezzi mobili devono essere equipaggiati con girofaro i mezzi di trasporto speciali (per esplosivi, di emergenza) devono essere equipaggiati con segnali speciali.
• Le strade usate dai mezzi meccanici devono avere una manutenzione appropriata.
• Per evitare la formazione di fango e di polvere se sterrate, devono essere spianate, trattate con inerti e innaffiate periodicamente.
• La velocità deve essere limitata per garantire la massima sicurezza in ogni condizione.
• Le manovre in spazi ristretti od impegnati da altri automezzi devono avvenire con l'aiuto di personale a terra.
• Tali disposizioni devono essere richiamate con apposita segnaletica.
• Deve essere regolamentato l'accesso e la circolazione dei mezzi di trasporto personali per raggiungere i posti di lavoro. Se non sono approntate zone di parcheggio, separate da quelle di lavoro, all'interno del cantiere, i mezzi di trasporto personali devono essere lasciati all'esterno.
RISCHIO: Investimento
Situazioni di pericolo: Presenza di automezzi e macchine semoventi circolanti o comunque presenti in cantiere o nelle immediate vicinanze.
All’interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi dovrà essere regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la velocità dovrà essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l’accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro dovranno essere approntati percorsi sicuri e, quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
Le vie d’accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni dovranno essere illuminate secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
Occorrerà controllare gli automezzi prima di ogni lavoro, in modo da accertarsi che tutte le parti e accessori possano operare in condizioni di sicurezza
Dovrà essere vietato condurre automezzi in retromarcia in condizioni di scarsa visibilità, ed occorrerà utilizzare un sistema di segnalazione sonoro e visivo specifico, e farsi segnalare da un altro lavoratore che la retromarcia può essere effettuata
Gli automezzi potranno essere condotti solo su percorsi sicuri
Occorrerà assicurarsi che tutti i lavoratori siano visibili e a distanza di sicurezza prima di utilizzare mezzi di scarico o di sollevamento
Sarà obbligatorio l’inserimento del freno di stazionamento durante le soste e la messa a dimora di idonee zeppe alle ruote se il mezzo è posizionato in pendenza
Utilizzare sbarramenti e segnaletica idonea in vicinanza di strade pubbliche
Tutti gli automezzi utilizzati in cantiere vanno ispezionati prima dell’inizio di ogni turno lavorativo, in modo da assicurare condizioni adeguate di sicurezza e scongiurare danni al veicolo con conseguente possibile incidente. Tutti i difetti devono essere eliminati prima della messa in servizio.
Indumenti Alta Visibilità - Giubbotti, tute, ecc.
Rif. norm.: UUNI EN 471
Utilizzare in caso di scarsa visibilità o lavori notturni
I lavoratori devono essere perfettamente visibili in ogni condizione di illuminamento. Utilizzare indumenti ad alta visibilità, di tipo rifrangente in lavori notturni
RISCHIO: Inalazione polveri
Situazioni di pericolo: Inalazione di polveri durante lavorazioni quali demolizioni totali o parziali, esecuzione di tracce e fori, ecc, lavori di pulizia in genere, o che avvengono con l’utilizzo di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi.
Nelle lavorazioni che prevedono l’impiego di materiali in grana minuta o in polvere oppure fibrosi e nei lavori che comportano l’emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Mascherina- Facciale Filtrante (Facciale filtrante FFP1 a doppia protezione)
Rif. norm.: UNI UNI EN 405
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. Durante le demolizioni di murature, tramezzi, intonaci ecc, al fine di ridurre sensibilmente la diffusione di polveri occorrerà irrorare di acqua le parti da demolire.
Utilizzare idonea mascherina antipolvere o maschera a filtri, in funzione delle polveri o fibre presenti.
RISCHIO: Cesoiamento
Situazioni di pericolo: Presenza di macchine con parti mobili (escavatori, gru, sollevatori, ecc.) o automezzi e equipaggiamenti in genere in posizione instabile.
Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, dovrà essere impedito limitando con mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa.
Qualora ciò non risulti possibile dovrà essere installata una segnaletica appropriata e dovranno essere osservate opportune distanze di rispetto; ove necessario dovranno essere disposti comandi di arresto di emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
Dovrà essere obbligatorio abbassare e bloccare le lame dei mezzi di scavo, le secchie dei caricatori, ecc., quando non utilizzati e lasciare tutti i controlli in posizione neutra
Prima di utilizzare mezzi di scarico o di sollevamento o comunque con organi in movimento, occorrerà assicurarsi che tutti i lavoratori siano visibili e a distanza di sicurezza .
In caso di non completa visibilità dell’area, occorrerà predisporre un lavoratore addetto in grado di segnalare che la manovra o la attivazione può essere effettuata in condizioni di sicurezza ed in grado di interrompere la movimentazione in caso di pericolo.
RISCHIO: Proiezione di schegge
Situazioni di pericolo: Ogni volta che si transita o si lavora nelle vicinanze di macchine o attrezzature con organi meccanici in movimento, per la sagomatura di materiali (flessibile, sega circolare, scalpelli, martelli demolitori, ecc.) o durante le fasi di demolizione (ristrutturazioni, esecuzione di tracce nei muri, ecc.).
Non manomettere le protezioni degli organi in movimento.
Eseguire periodicamente la manutenzione sulle macchine o attrezzature (ingrassaggio, sostituzione parti danneggiate, sostituzione dischi consumati, affilatura delle parti taglienti, ecc.).
Occhiali - Di protezione - In policarbonato antigraffio
Rif. norm.: UNI EN 166
Visiera - Antischegge Rif. norm.: NI EN 166 Visiera antischegge
In presenza di tale rischio occorre utilizzare gli occhiali protettivi o uno schermo di protezione del volto.
RISCHIO: Inalazione gas e vapori
Situazioni di pericolo: Nei lavori a freddo o a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che possono dar luogo, da soli o in combinazione, a sviluppo di gas, vapori, nebbie, aerosol e simili, dannosi alla salute.
Devono essere adottati provvedimenti atti ad impedire che la concentrazione di inquinanti nell’aria superi il valore massimo tollerato indicato nelle norme vigenti. La diminuzione della concentrazione può anche essere ottenuta con
mezzi di ventilazione generale o con mezzi di aspirazione localizzata seguita da abbattimento.
In ambienti confinati deve essere effettuato il controllo del tenore di ossigeno, procedendo all’insufflamento di aria pura secondo le necessità riscontrate o utilizzando i DPI adeguati all’agente. Deve, comunque, essere organizzato il rapido deflusso del personale per i casi di emergenza.
Semimaschera - Filtrante Antigas (UNI EN 405)
Rif. norm.: UNI EN 361
Qualora sia accertata o sia da temere la presenza o la possibilità di produzione di gas tossici o asfissianti o la irrespirabilità dell’aria ambiente e non sia possibile assicurare una efficace aerazione ed una completa bonifica, gli addetti ai lavori devono essere provvisti di idonei respiratori dotati di sufficiente autonomia. Deve inoltre sempre essere garantito il continuo collegamento con persone all’esterno in grado di intervenire prontamente nei casi di emergenza.
Utilizzare maschere o semimaschere di protezione adeguate in funzione dell’agente.
RISCHIO: Ustioni
Situazioni di pericolo: Quando si transita o lavora nelle vicinanze di attrezzature che producono calore (lance termiche, fiamma ossidrica, saldatrici, ecc.) o macchine funzionanti con motori (generatori elettrici, compressori, ecc.); quando si effettuano lavorazioni con sostanze ustionanti.
Spegnere l’attrezzatura o il motore delle macchine se non utilizzate.
Seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal produttore o riportate sull’etichetta delle sostanze utilizzate.
Utilizzare guanti ed indumenti protettivi adeguati in funzione delle lavorazioni in atto.
Guanti -Anticalore
Guanti di protezione contro i rischi termici
Non transitare o sostare nell’area in cui vengono eseguite lavorazioni con sviluppo di calore, scintille, ecc. o nelle quali vengono utilizzare sostanze pericolose.
RISCHIO: Rumore
Ai sensi dell’art. 190 del D.Lgs. 81/08, dovrà essere valutato il rumore durante le effettive attività lavorative, prendendo in considerazione in particolare:
• Il livello, il tipo e la durata dell’esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a rumore impulsivo
• I valori limite di esposizione ed i valori di azione di cui all’art. 189 del D.Lgs. 81/08
• Tutti gli effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rumore
• Gli effetti sulla salute e sicurezza dei lavoratori derivanti dalle interazioni tra rumore e sostanze ototossiche connesse all’attività svolta e fra rumore e vibrazioni, seguendo attentamente l’orientamento della letteratura scientifica e sanitaria ed i suggerimenti del medico competente
• Le informazioni sull’emissione di rumore fornite dai costruttori delle attrezzature impiegate, in conformità alle vigenti disposizioni in materia
• L'esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre l'emissione di rumore;
• Il prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l'orario di lavoro normale, in locali di cui e' responsabile
• Le informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica;
• La disponibilità di dispositivi di protezione dell'udito con adeguate caratteristiche di attenuazione
Le classi di rischio e le relative misure di prevenzione sono riassunte nella seguente tabella:
Classi di Rischio | Misure di Prevenzione |
Classe di Rischio 0 LEX ≤ 80 dB (A) Lpicco ≤ 135 dB (C) | Nessuna azione specifica |
Classe di Rischio 1 80 < LEX ≤ 85 dB (A) 135 <Lpicco≤ 137 dB (C) | INFORMAZIONE E FORMAZIONE:in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore DPI: messa a disposizione dei lavoratori dei dispositivi di protezione (rif. X.Xxx. 81/08 art. 193 , comma1, lettera a) VISITE MEDICHE: solo sul richiesta del lavoratore o qualora il medico competente ne confermi l'opportunità (rif. D.Lgs. 81/08 art. 196, comma 2) |
Classe di Rischio 2 85 < LEX ≤ 87 dB (A) 137 < Lpicco≤ 140 dB (C) | INFORMAZIONE E FORMAZIONE: in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore; adeguata informazione e formazione sull'uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore DPI: scelta dei DPI che consentano di eliminare o ridurre al minimo il rischio per l'udito, previa consultazione dei lavoratori o dei loro rappresentanti (rif. D.Lgs. 81/08 art. 193 , comma1, lettera c). Si esigerà altresì che tali DPI vengano indossati (rif. D.Lgs. 81/08 art. 193 , comma1, lettera b) VISITE MEDICHE: obbligatorie (rif. D.Lgs. 81/08 art. 196 , comma 1) |
Classe di Rischio 3 LEX > 87 dB (A) Lpicco > 140 dB (C) | INFORMAZIONE E FORMAZIONE: in relazione ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore; adeguata informazione e formazione sull'uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da ridurre al minimo l'esposizione al rumore DPI: scelta dei DPI che consentano di eliminare o ridurre al minimo il rischio per l'udito, previa consultazione dei lavoratori o dei loro rappresentanti (rif. D.Lgs. 81/08 art. 193 , comma1, lettera c). Imposizione dell'obbligo di indossare tali DPI in grado di abbassare l'esposizione al di sotto dei valori inferiori di azione salvo richiesta e concessione in deroga da parte dell'organo vigilante competente (D.Lgs. 81/08 art.197) Verifica l'efficacia dei DPI e verifica che l'esposizione scende al di sotto del valore inferiore di azione. VISITE MEDICHE: obbligatorie (rif. D.Lgs. 81/08 art. 196 , comma 1) |
RISCHIO: Vibrazioni Mano-Braccio
Situazioni di pericolo: Ogni qualvolta vengono utilizzate attrezzature che producono vibrazioni al sistema
xxxx-xxxxxxx, quali:
• Scalpellatori, Scrostatori, Rivettatori
• Martelli Perforatori
• Martelli Demolitori e Picconatori
• Trapani a percussione
• Cesoie
• Levigatrici orbitali e roto-orbitali
• Seghe circolari
• Smerigliatrici
• Motoseghe
• Decespugliatori
• Tagliaerba
Durante l’utilizzo di tali attrezzature, vengono trasmesse vibrazioni al sistema mano-braccio, che comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari.
Il datore di lavoro dell' Impresa esecutrice dovrà valutare l' esposizione totale dei lavoratori esposti a tale rischio, come indicato dal D. Lgs. 81/08.
Nel POS dovrà indicare gli esiti di tale valutazione.
RISCHIO: Fiamme ed esplosioni
Situazioni di pericolo: Lavori con presenza di fiamme libere o che possono produrre scintille sia di origine elettrica che elettrostatica. Lavori in ambienti con vapori o polveri combustibili di sostanze instabili e reattive o con materie esplosive. Presenza, movimentazione e stoccaggio di bombole di gas.
L’incendio è una combustione che si sviluppa in modo incontrollato nel tempo e nello spazio. La combustione è una reazione chimica tra un corpo combustibile ed un comburente. I combustibili sono numerosi: legno, carbone, carta, petrolio, gas
combustibile, ecc. Il comburente che interviene in un incendio è l’aria o, più precisamente, l’ossigeno presente nell’aria (21% in volume). Il rischio di incendio, quindi, esiste in tutti i locali. L’esplosione è una combustione a propagazione molto rapida con violenta liberazione di energia. Può avvenire solo in presenza di gas, vapori o polveri combustibili di alcune sostanze instabili e fortemente reattive o di materie esplosive.
Le cause, che possono provocare un incendio, sono:
• fiamme libere (ad esempio nelle operazioni di saldatura)
• particelle incandescenti provenienti da un qualsiasi fonte
• scintille di origine elettrica
• scintille di origine elettrostatica
• scintille provocate da un urto o sfregamento
• superfici e punti caldi
• innalzamento della temperatura dovuto alla compressione di gas
• reazioni chimiche
• getto conglomerato cementizio (vedi scheda specifica)
• messa in opera pozzetti
• ripristino e pulizia
Precauzioni:
• Non effettuare saldature, operazioni di taglio o che possano comunque sviluppare calore o scintille in presenza di sostanze o polveri infiammabili.
• Non utilizzare contenitori che hanno contenuto sostanze infiammabili o tossiche prima di averli riempiti con acqua e lavati convenientemente.
• Durante le operazioni di saldatura non utilizzare ossigeno per ventilazione o pulizia.
• Attenersi alle istruzioni riportate nella scheda di sicurezza delle sostanze infiammabili utilizzate.
• Dovrà essere assolutamente vietato fumare nelle aree a rischio di incendio.
In caso di utilizzo di bombole di gas occorrerà attenersi alle seguenti misure minime preventive:
• Verificare l’esistenza della documentazione di prevenzione incendi prevista.
• Scegliere l’ubicazione delle bombole e loro posizionamento, considerando un possibile rischio d’incendio o d’esplosione.
• Tenere le bombole lontano dai luoghi di lavoro e da eventuali fonti di calore (fiamme, fucine, stufe, calore solare intenso e prolungato).
• Tenere in buono stato di funzionamento le valvole di protezione, i tubi, i cannelli, e gli attacchi, non sporcare con grasso od olio le parti della testa della bombola.
• Tenere ben stretti ai raccordi i tubi flessibili e proteggerli da calpestamenti.
• Evitare qualsiasi fuoriuscita di GPL perché essendo più pesante dell’aria può depositarsi nei punti più bassi (cantine, fosse), creando una miscela esplosiva che si può innescare anche solo con una scintilla (evitare pavimentazioni metalliche).
• Verificare l’adeguatezza ed il funzionamento dei sistemi di estinzione presenti (idranti, estintori, ecc.).
RISCHIO: Ribaltamento
Situazioni di pericolo: Nella conduzione di automezzi di cantiere in genere o nel sollevamento meccanico di carichi, si può verificare il ribaltamento del mezzo con il rischio di schiacciamento di persone estranee o dello stesso operatore.
Le cause principali che portano i mezzi di cantiere all’instabilità si verificano quando essi
sono in movimento.
Le due cause principali, che possono provocare il ribaltamento sono:
• il sovraccarico
• lo spostamento del baricentro
• i percorsi accidentati ed eventuali ostacoli.
La perdita dell’equilibrio in senso trasversale non può essere causata dal carico, ma solo da una manovra sbagliata: la più frequente è costituita dall’errore di frenare il mezzo, mentre esso sta percorrendo una traiettoria curvilinea. Tanto più alto è il baricentro del mezzo, tanto più facilmente esso si può ribaltare, per cui, soprattutto durante la marcia in curva, sia a vuoto che a carico, è assolutamente necessario procedere con prudenza ed evitare brusche manovre.
Tutti i mezzi con rischio di ribaltamento devono essere dotati di cabina ROPS (Roll Over Protective Structure), cioè di una cabina progettata e costruita con una struttura atta a resistere a più ribaltamenti completi del mezzo.
Occorre effettuare sempre un sopralluogo sulle aree da percorrere, controllandone la stabilità, la assenza di impedimenti e valutando che le pendenze da superare siano al di sotto delle capacità del mezzo.
RISCHIO: Vibrazioni Corpo Intero
Situazioni di pericolo: Ogni qualvolta vengono utilizzate attrezzature che producono vibrazioni al corpo intero, quali:
• Xxxxx, pale meccaniche, escavatori
• Perforatori
• Carrelli elevatori
• Autocarri
• Autogru, gru
• Piattaforme vibranti
Durante l’utilizzo di tali attrezzature, vengono trasmesse vibrazioni al corpo intero, che comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide.
Il datore di lavoro dell' Impresa esecutrice dovrà valutare l' esposizione totale dei lavoratori esposti a tale rischio, come indicato dal D. Lgs. 81/08.
Nel POS dovrà indicare gli esiti di tale valutazione.
RISCHIO: Getti e schizzi
Situazioni di pericolo: Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali, sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute.
In presenza di tali sostanze, devono essere adottati provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell’ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di intervento.
Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
Occhiali - Di protezione - In policarbonato antigraffio
Rif. norm.: UNI EN 166
Visiera - Antischegge Rif. norm.: NI EN 166 Visiera antischegge
RISCHIO: Postura
Situazioni di pericolo: il rischio da posture incongrue è assai diffuso e, seguendo una classificazione basata sul tipo di rischio posturale si possono individuare contesti lavorativi in cui sono presenti:
• sforzi fisici ed in particolare spostamenti manuali di pesi;
• posture fisse prolungate (sedute o erette);
• vibrazioni trasmesse a tutto il corpo;
• movimenti ripetitivi e continui di un particolare segmento corporeo.
E' ovvio che vi sono contesti lavorativi in cui si realizzano contemporaneamente due, anche più, di queste condizioni; tuttavia è utile rifarsi a questa classificazione unicamente per semplicità espositiva.
Le mansioni più esposte al rischio sono quelle del tinteggiatore e dell'intonacatore, che si caratterizzano per le elevate frequenze d'azione, le posture incongrue e lo sforzo applicato, spesso considerevole. Ad un livello di rischio medio si collocano i ferraioli e i carpentieri, anch'essi impegnati in attività con frequenze d'azione notevoli, ma con un minore sforzo applicato e pause decisamente più prolungate. I muratori, almeno per questo tipo di rischio, rientrano invece nella fascia con indici di rischio minori, con bassa frequenza d'azione, sforzo modesto (eccetto il caso della posa elementi) e pause più frequenti e prolungate.
PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE
Modifiche strutturali del posto di lavoro
Nei lavori pesanti andrà favorita la meccanizzazione, negli altri il posto dovrà essere progettato "ergonomicamente" tenuto conto cioè delle dimensioni e delle esigenze e capacità funzionali dell'operatore.
Modifiche dell’organizzazione del lavoro
Nei lavori pesanti, oltre alla meccanizzazione, servono a garantire l'adeguato apporto numerico di persone alle operazioni più faticose che dovessero essere svolte comunque manualmente (pensiamo al personale sanitario!). Negli altri lavori servono a introdurre apposite pause o alternative posturali per evitare il sovraccarico di singoli distretti corporei.
Training, informazione sanitaria ed educazione alla salute
Sono di fondamentale importanza per la riuscita di qualsiasi intervento preventivo. Sono finalizzati non solo ad accrescere la consapevolezza dei lavoratori sull'argomento ma anche all'assunzione o modifica da parte di questi, tanto sul lavoro che nella vita extra lavorativa, di posture, atteggiamenti e modalità di comportamento che mantengano la buona efficienza fisica del loro corpo.
RISCHIO: Crolli e cedimenti strutturali
ATTIVITA’ LAVORATIVE
Qui di seguito vengono riportate le diverse fasi lavorative oggetto dei lavori. Per ognuna di esse sono stati individuati i rischi e sono state dettagliate le misure di prevenzione ed indicati i Dispositivi di Protezione Individuale da indossare. Per ogni attività lavorativa sono state, inoltre, indicate le eventuali attrezzature, opere provvisionali e sostanze impiegate.
ATTIVITA’: ALLESTIMENTO CANTIERE STRADALE
Trattasi delle attività connesse all'allestimento del cantiere per l'esecuzione in sicurezza dei lavori oggetto dell'appalto. Prima di approntare il cantiere, occorrerà analizzare attentamente l'organizzazione generale. Ciò significa, in relazione al tipo ed all'entità, considerare il periodo in cui si svolgeranno i lavori, la durata prevista, il numero massimo ipotizzabile di addetti, la necessità di predisporre logisticamente il sito in modo da garantire un ambiente di lavoro non solo tecnicamente sicuro e igienico, ma anche il più possibile confortevole.
VALUTAZIONE FASI DI LAVORO
ALLESTIMENTO CANTIERE STRADALE
FASE DI LAVORO: Realizzazione impianto elettrico e di terra del cantiere
Impresa Esecutrice: Impresa esecutrice
Formazione di impianto elettrico del cantiere completo di allacciamenti, quadri, linee, dispersori, e quant'altro necessario. Il lavoro consiste nella realizzazione dell'impianto elettrico di cantiere e dell'impianto di terra. L'impianto sarà funzionante con l'eventuale ausilio di idoneo gruppo elettrogeno.
L'esecuzione dell'impianto elettrico e di terra dovrà essere affidata a personale qualificato che seguirà il progetto firmato da tecnico iscritto all'albo professionale. L'installatore dovrà rilasciare dichiarazioni scritte che l'impianto elettrico e di terra sono stati realizzati conformemente alle norme UNI, alle
norme CEI 186/68 e nel rispetto della legislazione tecnica vigente in materia. Prima della messa in esercizio dell'impianto accertarsi dell'osservanza di tutte le prescrizioni e del grado d'isolamento. Dopo la messa in esercizio controllare le correnti assorbite, le cadute di tensione e la taratura dei dispositivi di protezione. Predisporre periodicamente controlli sul buon funzionamento dell'impianto.
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Elettrocuzione
• Tagli
• Scivolamenti
• Urti e compressioni
• Rumore
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• Vietare l’avvicinamento e la sosta ai non addetti ai lavori
Elettrocuzione
• Identificare i circuiti protetti dai singoli interruttori mediante cartellini
• Sorreggere i dispersori con pinza a manico lungo
• E' fatto divieto di lavorare su quadri in tensione
• Per lavorare sui quadri elettrici occorre che il personale preposto sia qualificato ed abbia i requisiti necessari per poter svolgere questa mansione
• Saranno predisposti comandi di emergenza per interrompere rapidamente l'alimentazione all'intero impianto elettrico (sul quadro generale) e a sue parti (sui quadri di zona); tali comandi saranno noti a tutte le maestranze e facilmente raggiungibili ed individuabili. (Norme CEI 64-8/4 Sez.464 - Norme CEI 64-8/7 Art.704.537)
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Utensili elettrici portatili
• Attrezzi manuali di uso comune
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
FASE DI LAVORO: Segnaletica cantiere
ALLESTIMENTO CANTIERE STRADALE
Allestimento della segnaletica di sicurezza.
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Investimento
• Tagli
• Urti e compressioni
Impresa Esecutrice: Impresa esecutrice
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• All'entrata di ogni area di lavoro affiggere un cartello "Vietato l'ingresso ai non addetti ai lavori" .
• All'ingresso del cantiere installare i cartelli d'obbligo "usare l'elmetto", "indossare i guanti", "calzare le scarpe protettive".
• La segnaletica di cantiere deve mettere in risalto le condizioni di rischio con i conseguenti obblighi e divieti e deve essere integrata con la segnaletica di sicurezza
Investimento
• Tutte le tratte di cantiere comprese nelle sedi stradali andranno delimitate e protette con barriere idonee adeguatamente segnalate ed illuminate
• Tutti i veicoli di cantiere devono essere in perfetta efficienza (dispositivi di segnalazione acustica, luci e freni)
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Attrezzi manuali di uso comune
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Tuta
EN 471
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
ALLESTIMENTO CANTIERE STRADALE
FASE DI LAVORO: Demolizione massicciata stradale
Impresa Esecutrice:
L'attività consiste nella scarificazione, taglio e rottura di massicciata stradale consolidata con mezzi meccanici (fresatrice, martello demolitore o simile) ed attrezzi manuali di uso comune
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Cesoiamento
• Investimento
• Rumore
• Scivolamenti
• Vibrazioni Mano-Braccio
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• Individuare e segnalare, precedentemente alle operazioni, tutti i servizi interrati
• Verificare periodicamente l'efficienza dei camion e dei macchinari a motore
Cesoiamento
• Effettuare eventuali riparazioni del mezzo solo quando ha il motore spento e limitatamente ad interventi di emergenza
Investimento
• Vietare l'avvicinamento, la sosta e l'attraversamento alle persone non addette
Scivolamenti
• Salire e scendere dai mezzi meccanici utilizzando idonei dispositivi e solo a motore spento
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Fresa per asfalti su mezzo
• Attrezzi manuali di uso comune
• Autocarro
• Escavatore con martello demolitore
• Polveri inerti
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per vibrazioni
EN ISO 10819
Inserti auricolari modellabili usa e getta
EN 352-2; EN 458
Occhiali due oculari
EN 166
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
FASE DI LAVORO: Montaggio bagni chimici
ALLESTIMENTO CANTIERE STRADALE
Impresa Esecutrice: Impresa esecutrice
Collocazione dei box prefabbricati, adibiti a bagno chimico, da poggiare su cordoli in calcestruzzo.
Fasi previste: Gli operatori provvederanno a pulire le zone dove andranno sistemati i box. Provvederanno alla sistemazione dei piani di appoggio delle strutture prefabbricate e costruiranno le pedane di legno da porre davanti alle porte d'ingresso. L'operatore autista, che trasporterà i prefabbricati, si avvicinerà alla
zona in base alle indicazioni che verranno date da uno dei due operatori, all'uopo istruito. L'automezzo, dotato di gru a bordo, prima di scaricare i prefabbricati, verrà bloccato e sistemato in modo da non creare rischi riguardo al ribaltamento. Il carico in discesa sarà guidato dai due operatori per mezzo di cime e attraverso comandi verbali. Solo quando i prefabbricati saranno definitivamente sganciati dall'organo di sollevamento, l'operatore a terra darà il via libera al guidatore il quale sarà autorizzato a rimuovere i mezzi di stabilizzazione del camion e quindi muoversi. Gli operatori provvederanno, infine, ad eseguire gli ancoraggi del prefabbricato al suolo, se previsto dai grafici e dalle istruzioni per il montaggio.
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Tagli
• Scivolamenti
• Urti e compressioni
• Rumore
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• Attenersi scrupolosamente alle istruzioni relative all'utilizzo dell'autogru o dell'autocarro con gru durante la movimentazione e la posa delle baracche.
• Curare gli allacciamenti dei servizi ai sistemi fognanti o ad una adeguata fossa settica prima del convogliamento alla depurazione
• Dotare le baracche dei presidi di pronto soccorso e delle indicazioni dei primi soccorsi da prestare in caso di infortunio
• In caso di installazione delle baracche su terreno in pendio occorrerà avvalersi della sorveglianza di un tecnico competente
• Installare le baracche di cantiere su terreno pianeggiante e stabile, lontano da avallamenti
• Le baracche di cantiere devono presentare una struttura ed una stabilità adeguate al tipo di impiego.
• Nel montaggio delle baracche di cantiere attenersi scrupolosamente alle schede tecniche fornite dal costruttore del prefabbricato
• Prevedere lo smaltimento dei rifiuti non assimilabili agli urbani attraverso operatori autorizzati, curando tutte le registrazioni come per legge.
Scivolamenti
• In caso di realizzazione di gradini di accesso alle baracche di cantiere, è necessario realizzare un parapetto di idonea resistenza, H= 1.00 m, corrente intermedio e tavola fermapiede da 20 cm
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Autocarro con gru
• Attrezzi manuali di uso comune
• Ganci
• Fune
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
FASE DI LAVORO: Viabilita' e segnaletica cantiere
ALLESTIMENTO CANTIERE STRADALE
Impresa Esecutrice: Impresa esecutrice
Le delimitazione delle aree di cantiere dovranno essere eseguiti come previsto dal DM del 10 Luglio del 2002 "Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada da adottare per il segnalamento temporaneo".
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Investimento
• Tagli
• Ribaltamento
• Urti e compressioni
• Rumore
• Vibrazioni Corpo Intero
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• All'entrata di ogni area di lavoro affiggere un cartello "Vietato l'ingresso ai non addetti ai lavori" .
• All'ingresso del cantiere installare i cartelli d'obbligo "usare l'elmetto", "indossare i guanti", "calzare le scarpe protettive".
• La segnaletica di cantiere deve mettere in risalto le condizioni di rischio con i conseguenti obblighi e divieti
e deve essere integrata con la segnaletica di sicurezza
• Curare che in prossimità di scavi sia affisso il cartello "Attenzione scavi aperti"
• Curare che ogni mezzo operativo disponga di un cartello "Vietato sostare o passare nel raggio d'azione della macchina" .
• Curare che tutti gli apparecchi di sollevamento dispongano di un cartello "Attenzione carichi sospesi".
• Le vie d'accesso ed i punti pericolosi non proteggibili dovranno essere segnalati ed illuminati opportunamente
Investimento
• Tutte le tratte di cantiere comprese nelle sedi stradali andranno delimitate e protette con barriere idonee adeguatamente segnalate ed illuminate
• Tutti i veicoli di cantiere devono essere in perfetta efficienza (dispositivi di segnalazione acustica, luci e freni)
• Occorrerà segnalare la massima velocità dei mezzi di cantiere (max 40 Km/h) e, per i lavori da eseguirsi in presenza di traffico, occorrerà disporre cartelli con limite di velocità di 5, max 10 Km/h
• Tutti i veicoli adibiti alla circolazione su strada devono essere in regola con i collaudi periodici
Ribaltamento
• Le rampe di accesso al fondo degli scavi devono avere una carreggiata solida in riferimento ai mezzi di trasporto ed una pendenza adeguata. (Punto 1.1, Allegato XVIII - D.Lgs.81/08)
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Attrezzi manuali di uso comune
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Tuta
EN 471
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
ALLESTIMENTO CANTIERE STRADALE
FASE DI LAVORO: Apposizione segnaletica stradale provvisoria
Impresa Esecutrice: Impresa esecutrice
Posizionamento della dovuta segnaletica provvisoria (orizzontale e verticale) sulla carreggiata interessata dai lavori cantieristici, lungo il percorso; tale operazione può avvenire una sola volta all’apertura del cantiere o può ripetersi quotidianamente all’inizio della giornata lavorativa.
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Investimento
• Tagli
• Urti e compressioni
• Rumore
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• All'entrata di ogni area di lavoro affiggere un cartello "Vietato l'ingresso ai non addetti ai lavori" .
• All'ingresso del cantiere installare i cartelli d'obbligo "usare l'elmetto", "indossare i guanti", "calzare le scarpe protettive".
• La segnaletica di cantiere deve mettere in risalto le condizioni di rischio con i conseguenti obblighi e divieti e deve essere integrata con la segnaletica di sicurezza
• Curare che in prossimità di scavi sia affisso il cartello "Attenzione scavi aperti"
• Curare che ogni mezzo operativo disponga di un cartello "Vietato sostare o passare nel raggio d'azione della macchina" .
• Curare che tutti gli apparecchi di sollevamento dispongano di un cartello "Attenzione carichi sospesi".
• Le vie d'accesso ed i punti pericolosi non proteggibili dovranno essere segnalati ed illuminati opportunamente
• Il caposquadra è fornito di cellulare, con indicazione chiara dei numeri utili per il pronto intervento.
Investimento
• Occorrerà segnalare la massima velocità dei mezzi di cantiere (max 40 Km/h) e, per i lavori da eseguirsi in presenza di traffico, occorrerà disporre cartelli con limite di velocità di 5, max 10 Km/h.
• Tutte le tratte di cantiere comprese nelle sedi stradali andranno delimitate e protette con barriere idonee adeguatamente segnalate ed illuminate.
• E' obbligatorio posizionare la segnaletica delimitante il cantiere seguendo le regole di sicurezza indicate dal datore di lavoro o da suoi preposti, prestando massimo attenzione ai pericoli derivanti dal possibile traffico autoveicolare.
• Vengono appositamente studiante e messe in pratica le norme di sicurezza di volta in volta ritenute più idonee al cantiere stradale su cui operano i lavoratori.
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Attrezzi manuali di uso comune
• Mazza e scalpello
• Macchina per verniciatura segnaletica stradale
• Transenna
• Nastro segnaletico
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Gilet ad alta visibilità
EN 471
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Tuta
EN 471
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
ATTIVITA’: OPERE STRADALI
Esecuzione di opere stradali
VALUTAZIONE FASI DI LAVORO
FASE DI LAVORO: Xxxxxxx xxxxxxxxxxx e xxxxxxxxx
OPERE STRADALI
Impresa Esecutrice:
Trattasi della formazione, su scavo predisposto, di cordoli in pietra e/o marciapiedi, e della realizzazione di canalette di scolo prefabbricate per lo smaltimento di acque meteoriche.
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Investimento
• Postura
• Tagli
• Rumore
• Vibrazioni Mano-Braccio
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• Durante i lavori su strada, in caso di passaggio di pedoni, se non esiste il marciapiede, o questo è occupato dal cantiere, dovrà essere delimitato e protetto un corridoio di transito pedonale, lungo il lato od i lati prospicienti il traffico veicolare
• In caso di presenza di traffico veicolare nella zona interessata, predisporre un Piano specifico di regolazione del traffico.
Investimento
• Accertarsi che sia stata delimitata l'area di intervento e che siano state predisposte le segnalazioni e protezioni necessarie per lavori su strade aperte al traffico
• Durante i lavori su strada, con necessità di interruzione momentanea del traffico, in caso di autorizzazione dell'ente proprietario, dovranno essere posti per ogni senso di marcia, segnali di «Limitazione della velocità» (seguiti dal segnale di «Fine limitazione della velocità) e di «Preavviso di deviazione»
Postura
• Adottare una postura ergonomicamente corretta, evitare sforzi eccessivi, movimenti bruschi e ripetitivi
Tagli
• Impedire l'avvicinamento, la sosta ed il transito di persone non addette ai lavori, soprattutto durante l'utilizzo di attrezzi taglienti quali falci, decespugliatori, forbici per potatura, ecc., con segnalazioni e delimitazioni idonee
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Compattatore a piatto vibrante
• Piccone
• Attrezzi manuali di uso comune
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Gilet ad alta visibilità
EN 471
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
FASE DI LAVORO: Demolizione massicciata stradale
OPERE STRADALI
Impresa Esecutrice:
L'attività consiste nella scarificazione, taglio e rottura di massicciata stradale consolidata con mezzi meccanici (fresatrice, martello demolitore o simile) ed attrezzi manuali di uso comune
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Cesoiamento
• Investimento
• Rumore
• Scivolamenti
• Vibrazioni Mano-Braccio
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• Individuare e segnalare, precedentemente alle operazioni, tutti i servizi interrati
• Verificare periodicamente l'efficienza dei camion e dei macchinari a motore
Cesoiamento
• Effettuare eventuali riparazioni del mezzo solo quando ha il motore spento e limitatamente ad interventi di emergenza
Investimento
• Vietare l'avvicinamento, la sosta e l'attraversamento alle persone non addette
Scivolamenti
• Salire e scendere dai mezzi meccanici utilizzando idonei dispositivi e solo a motore spento
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Fresa per asfalti su mezzo
• Attrezzi manuali di uso comune
• Autocarro
• Escavatore con martello demolitore
• Polveri inerti
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per vibrazioni
EN ISO 10819
Inserti auricolari modellabili usa e getta
EN 352-2; EN 458
Occhiali due oculari
EN 166
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
FASE DI LAVORO: Finitura manto stradale
OPERE STRADALI
Impresa Esecutrice:
La fase di lavoro prevede la finitura del manto stradale formato da: conglomerato bituminoso (binder) e tappetino, stesi a caldo e di vario spessore. I vari strati sono stesi con vibrofinitrice, previo spandimento di bitume liquido su sottofondo già predisposto. Si prevedono, pertanto, le seguenti attività:
- delimitazione dell'area di intervento
- movimentazione macchine operatrici
- posa conglomerato bituminoso (binder)
- posa tappetino
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Incidenti automezzi
• Rumore
• Vibrazioni Corpo Intero
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• Verificare periodicamente l'efficienza dei camion e dei macchinari a motore
• Impedire l'avvicinamento, la sosta ed il transito di persone non addette ai lavori, con segnalazioni e sbarramenti
• Sottoporre gli addetti a visite mediche periodiche secondo la periodicità prevista dalla norma
• Di notte illuminare le testate di cantiere con luci regolamentari
• Impedire l'avvicinamento, la sosta ed il transito di persone non addette ai lavori, con segnalazioni e sbarramenti idonei alle circostanze
• Sottoporre gli addetti allo stendimento del bitume a visite mediche semestrali
• Utilizzare mascherine bocca naso
Incidenti automezzi
• Quando i lavori si svolgono in zone a traffico intenso, predisporre almeno due operai per regolare il transito delle autovetture
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Rullo compressore
• Attrezzi manuali di uso comune
• Finitrice per asfalti
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Guanti per vibrazioni
EN ISO 10819
Inserti auricolari modellabili usa e getta
EN 352-2; EN 458
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Semimaschera filtrante per polveri FF P3
EN 149
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
FASE DI LAVORO: Posa in opera di conglomerato bituminoso
Trattasi della posa in opera del conglomerato bituminoso caldo
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Investimento
• Rumore
• Urti e compressioni
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
OPERE STRADALI
Impresa Esecutrice:
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• Verificare periodicamente l'efficienza dei camion e dei macchinari a motore
• Impedire l'avvicinamento, la sosta ed il transito di persone non addette ai lavori, con segnalazioni e sbarramenti
• Sottoporre gli addetti a visite mediche periodiche secondo la periodicità prevista dalla norma
• Per le attività che si svolgono a notevole distanza dal più vicino centro di Pronto Soccorso è necessario prevedere idonei sistemi di comunicazione per contattare direttamente i Centri di trasporto di emergenza (es. Elisoccorso)
Investimento
• In caso di esecuzione dei lavori in zona con traffico di autoveicoli, accertarsi della predisposizione della idonea segnaletica e degli sbarramenti atti ad impedire investimenti o incidenti. Se del caso, adibire uno o più lavoratori al controllo della circolazione
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa
• Attrezzi manuali di uso comune
• Finitrice per asfalti
• Rullo compressore
• Bitume e catrame
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Inserti auricolari modellabili usa e getta
EN 352-2; EN 458
Mascherina con carboni attivi
Conforme UNI EN 149
Scarpa S1
UNI EN ISO 20345
Tuta
EN 471
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
FASE DI LAVORO: Segnaletica orizzontale stradale
OPERE STRADALI
Impresa Esecutrice:
Trattasi della verniciatura della segnaletica orizzontale stradale eseguita mediante compressore a spruzzo manuale o su automezzo speciale. In particolare si prevede:
- Predisposizione segnaletica e sbarramenti protettivi dell'area di intervento
- Tracciamenti
- Esecuzione della verniciatura
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Fiamme ed esplosioni
• Inalazione gas e vapori
• Rumore
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• Impedire l'avvicinamento, la sosta ed il transito di persone non addette ai lavori, con segnalazioni e sbarramenti idonei alle circostanze
Fiamme ed esplosioni
• Accertare l'assenza di sostanze infiammabili nei pressi del compressore
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Compressore
• Macchina per verniciatura segnaletica stradale
• Pistola per verniciatura a spruzzo
• Vernici
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Maschera intera per gas e particelle GasX PX
EN 136
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Tuta
EN 471
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
ATTIVITA’: RIMOZIONE DEL CANTIERE STRADALE
Trattasi delle attività connesse allo smontaggio delle attrezzature ed apprestamenti di cantiere e del relativo allontanamento e pulizia dai residui.
VALUTAZIONE FASI DI LAVORO
FASE DI LAVORO: Smontaggio bagni chimici
RIMOZIONE DEL CANTIERE STRADALE
Impresa Esecutrice: Impresa esecutrice
Il lavoro consiste nella rimozione dei box prefabbricati installati e relativo carico sui mezzi di trasporto.
Dopo avere provveduto all'eventuale rimozione degli ancoraggi, l'operatore autista, che trasporterà i prefabbricati, si avvicinerà alla zona in base alle
indicazioni che verranno date da uno dei due operatori, all'uopo istruito. L'automezzo, dotato di gru a bordo, prima di caricare i prefabbricati, verrà bloccato e sistemato in modo da non creare rischi riguardo al ribaltamento. Il carico in salita sarà guidato dai due operatori per mezzo di cime e attraverso comandi verbali. Solo quando i prefabbricati saranno definitivamente agganciati dall'organo di sollevamento, l'operatore a terra darà il via libera al guidatore il quale sarà autorizzato a sollevare i box, quindi a rimuovere i mezzi di stabilizzazione del camion ed allontanarsi.
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Caduta di materiale dall'alto
• Ribaltamento
• Urti e compressioni
• Tagli
• Rumore
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• Attenersi scrupolosamente alle istruzioni relative all'utilizzo dell'autogru o dell'autocarro con gru durante la movimentazione e la posa delle baracche.
Caduta di materiale dall'alto
• Utilizzare funi e ganci conformi ed in buono stato di conservazione
Ribaltamento
• Accertarsi della stabilità dell'area di accesso e di sosta della autogru
• Accertarsi che venga utilizzato il sistema di stabilizzazione dell'automezzo preposto
Urti e compressioni
• Accertarsi che non vi siano persone non autorizzate nell'area interessata alla movimentazione
• Prevedere la presenza a terra di due operatori che daranno i segnali convenuti all'autista
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Autocarro con gru
• Attrezzi manuali di uso comune
• Ganci
• Fune
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
RIMOZIONE DEL CANTIERE STRADALE
FASE DI LAVORO: Smontaggio recinzione e segnaletica di cantiere
Impresa Esecutrice: Impresa esecutrice
Si prevede lo smontaggio della recinzione di cantiere . La rimozione dei cartelli di segnalazione, avvertimento, ecc.
RISCHI DELLA FASE DI LAVORO
• Tagli
• Scivolamenti
• Urti e compressioni
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutti i lavoratori.
• Il caposquadra è fornito di cellulare, con indicazione chiara dei numeri utili per il pronto intervento.
Tagli
• Non lasciare chiodi nell'area, ma provvedere a racchiuderli mano a mano in un apposito contenitore
• Verificare l'efficienza degli utensili utilizzati
Scivolamenti
• Accatastare i materiali smontati in modo ordinato e facilmente visibile
ELENCO FONTI DI RISCHIO DELLA FASE DI LAVORO
• Attrezzi manuali di uso comune
• Transenna
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Nota: la valutazione dei rischi delle fonti sopra indicate è riportata ai paragrafi successivi.
VALUTAZIONE RISCHI ATTREZZATURE IMPIEGATE
Di seguito, la valutazione dei rischi derivanti dalle attrezzature utilizzate nelle fasi di lavoro precedentemente analizzate.
ATTREZZATURA: Attrezzi manuali di uso comune
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Proiezione di schegge
• Tagli
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
• Selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego ed accertarsi che sia integro in tutte le sue parti
Proiezione di schegge
• Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
ATTREZZATURA: Autocarro
Mezzo di trasporto utilizzato per il carico e scarico di attrezzature, materie prime, materiali edili, materiale di risulta delle lavorazioni, ecc.
Poiché lo scopo degli autocarri è il trasferimento su strada di merci, sono dotati di cassoni o comunque di vani di carico più o meno grandi e, in certi casi, di particolari apparecchiature da lavoro (come gru caricatrici e sponde montacarichi, per rendere più facili le operazioni di carico e scarico).
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Incidenti automezzi
• Investimento
• Ribaltamento
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Assicurarsi della corretta chiusura delle sponde
• Verificare il funzionamento dei dispositivi di manovra posti sulla piattaforma e sull'autocarro
Incidenti automezzi
• Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo per i pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie
Investimento
• Durante l'uso dovrà essere impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
• Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona di lavoro, devono essere stabilite e rispettate apposite regole di circolazione (Punto 2.2, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• Dovrà essere garantita la visibilità del posto di guida prima di utilizzare l'autocarro
• Durante l'uso dell'autocarro dovranno essere allontanati i non addetti mediante sbarramenti e segnaletica di sicurezza (vietato sostare, vietato ai non addetti ai lavori, ecc.).
• Durante l'utilizzo dovrà essere esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l'obbligo di moderare la velocità.
• Durante l'utilizzo su strada non all'interno di un'area di cantiere, dovrà essere attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale di 'passaggio obbligatorio'
• Segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere
• Verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere prima di utilizzare l'autocarro
• Verificare che la pressione delle ruote sia quella riportata nel libretto d'uso dell'autocarro
• Verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi prima di utilizzare l'autocarro
Ribaltamento
• Controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità dell'autocarro
DPI DA UTILIZZARE
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
ATTREZZATURA: Autocarro con gru
Autocarro attrezzato con gru, utilizzata per il sollevamento di materiale e di attrezzature di vario genere.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Investimento
• Ribaltamento
• Urti e compressioni
• Fiamme ed esplosioni
• Caduta di materiale dall'alto
• Rumore
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona con presenza di lavoratori, devono essere stabilite e rispettate apposite regole di circolazione. In particolare si devono prendere misure organizzative atte e evitare che lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature di lavoro semoventi. Qualora la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, si devono prendere misure appropriate per evitare che essi siano feriti dall'attrezzatura (punti 2.2 e 2.3, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
• DOPO L'USO DELL'AUTOCARRO CON GRU- rialzare il gancio ed avvicinarlo alla torre- scollegare elettricamente la gru- ancorare la gru alle rotaie con i tenaglioni
• DURANTE L'USO DELL'AUTOCARRO CON GRU- posizionare correttamente l'automezzo- verificare la presenza di linee elettriche aeree nelle vicinanze- inserire il freno di stazionamento, lasciando il cambio
dell'automezzo in folle- posizionare la segnaletica di sicurezza- inserire la presa di forza- transennare la zona interessata dalle manovre del braccio della gru, previo controllo di eventuali ostacoli nel raggio d'azione della gru- imbracare i carichi da movimentare- non movimentare manualmente carichi troppo pesanti (maggiori di 30 Kg) e/o troppo ingombranti o in equilibrio instabile- non usare impropriamente la gru e non effettuare il distacco di macchine e attrezzature fissate al pavimento o ad altra struttura- abbassare le sponde dell'automezzo- mettere in tensione le brache, sollevando di alcuni millimetri il carico al fine di verificarne l'equilibratura- durante le operazioni di sollevamento del carico, il gancio della gru deve essere mantenuto a piombo rispetto al baricentro del carico da sollevare, per non causare bruschi spostamenti laterali del carico - sollevare il carico procedendo con la massima cautela ed in modo graduale evitando il passaggio dei carichi sospesi sopra i lavoratori, che dovranno mantenersi a distanza di sicurezza fino a fine manovra- posizionare il carico sul pianale dell'automezzo o posizionare a terra il carico- un operatore provvederà a liberare il gancio della gru dall'imbracatura- non manovrare la gru in presenza di personale che opera sul pianale dell'automezzo- assicurare il carico con le funi in dotazione all'automezzo- ultimate le operazioni di carico/scarico, riporre il braccio nella posizione di riposo, - escludere la presa di forza, alzare e bloccare le sponde dell'automezzo- durante il trasporto procedere con cautela per non causare bruschi spostamenti del carico
• I mezzi di sollevamento e di trasporto devono essere scelti in modo da risultare appropriati, per quanto riguarda la sicurezza, alla natura, alla forma e al volume dei carichi al cui sollevamento e trasporto sono destinati, nonché alle condizioni d'impiego con particolare riguardo alle fasi di avviamento e di arresto (Punto 3.1.1, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• PRIMA DELL'USO DELL'AUTOCARRO CON GRU- controllare brache e gancio della Gru- individuare il peso del carico da movimentare- controllare la pulsantiera (che deve riportare in maniera chiara e precisa le indicazioni relative ai movimenti corrispondenti a ciascun comando) o, in mancanza della pulsantiera, controllare accuratamente le indicazioni riportate alle leve di comando che regolano gli spostamenti dei bracci gru e del gancio- controllare le attrezzature necessarie per il lavoro ed indossare i D.P.I. previsti- concordare con il preposto le manovre da effettuare
• Quando due o più attrezzature di lavoro che servono al sollevamento di carichi non guidati sono installate o montate in un luogo di lavoro di modo che i loro raggi d'azione si intersecano, è necessario prendere misure appropriate per evitare la collisione tra i carichi e/o elementi delle attrezzature di lavoro stesse (Punto 3.2.1, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• Se l'operatore di un'attrezzatura di lavoro che serve al sollevamento di carichi non guidati non può osservare l'intera traiettoria del carico né direttamente né per mezzo di dispositivi ausiliari in grado di fornire le informazioni utili, deve essere designato un capomanovra in comunicazione con lui per guidarlo e devono essere prese misure organizzative per evitare collisioni del carico suscettibili di mettere in pericolo i lavoratori (Punto 3.2.3, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
Investimento
• Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona di lavoro, devono essere stabilite e rispettate apposite regole di circolazione (Punto 2.2, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
Ribaltamento
• I mezzi di sollevamento e di trasporto devono essere scelti in modo da risultare appropriati, per quanto riguarda la sicurezza, alla natura, alla forma e al volume dei carichi al cui sollevamento e trasporto sono destinati, nonché alle condizioni d'impiego con particolare riguardo alle fasi di avviamento e di arresto (Punto 3.1.1, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• Le attrezzature di lavoro smontabili o mobili che servono a sollevare carichi devono essere utilizzate in modo tale da garantire la stabilità dell'attrezzatura di lavoro durante il suo impiego, in tutte le condizioni prevedibili e tenendo conto della natura del suolo (Punto 3.1.3, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• L'utilizzazione all'aria aperta di attrezzature di lavoro che servono al sollevamento di carichi non guidati deve essere sospesa allorché le condizioni meteorologiche si degradano ad un punto tale da mettere in pericolo la sicurezza di funzionamento esponendo così i lavoratori a rischi. Si devono adottare adeguate misure di protezione per evitare di esporre i lavoratori ai rischi relativi e in particolare misure che impediscano il ribaltamento dell'attrezzatura di lavoro (Punto 3.2.7, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• Nel caso di utilizzazione di attrezzature di lavoro mobili che servono al sollevamento di carichi non guidati, si devono prendere misure onde evitare l'inclinarsi, il ribaltamento e, se del caso, lo spostamento e lo scivolamento dell'attrezzatura di lavoro. Si deve verificare la buona esecuzione di queste misure (Punto 3.2.2, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• Gli accessori di sollevamento devono essere scelti in funzione dei carichi da movimentare, dei punti di presa, del dispositivo di aggancio, delle condizioni atmosferiche nonché tenendo conto del modo e della configurazione dell'imbracatura. Le combinazioni di più accessori di sollevamento devono essere contrassegnate in modo chiaro onde consentire all'utilizzatore di conoscerne le caratteristiche qualora esse non siano scomposte dopo l'uso (Punto 3.1.6, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• La velocità dei mezzi di trasporto è adeguatamente regolata e controllata
• Agli addetti dovranno disporre il carico razionalmente e in misura non eccedente ai limiti di portata massima indicati sulla carta di circolazione.
Urti e compressioni
• Saranno predisposti opportuni carter nei pressi di tutti gli organi mobili che potenzialmente possono generare pericoli di urti o di compressione per il personale.
Fiamme ed esplosioni
• Le attrezzature di lavoro mobili dotate di un motore a combustione possono essere utilizzate nella zona di lavoro soltanto qualora sia assicurata una quantità sufficiente di aria senza rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori (Punto 2.5, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare
Caduta di materiale dall'alto
• Posizionare ed ancorare correttamente i materiali, le macchine e le attrezzature durante le fasi di lavoro e durante il loro trasporto.
• Nell'utilizzo di apparecchi di sollevamento, verrà controllata e garantita la stabilità del mezzo e del carico.
• Le attrezzature impiegate al sollevamento e alla movimentazioni di materiali saranno periodicamente verificate.
• Se l'operatore di un'attrezzatura di lavoro che serve al sollevamento di carichi non guidati non può osservare l'intera traiettoria del carico né direttamente né per mezzo di dispositivi ausiliari in grado di fornire le informazioni utili, deve avvenire la designazione di un capomanovra in comunicazione con lui per guidarlo e devono essere prese misure organizzative per evitare collisioni del carico suscettibili di mettere in pericolo i lavoratori.
• Non è consentito far passare i carichi al di sopra di luoghi di lavoro non protetti abitualmente occupati dai lavoratori. In tale ipotesi, qualora non sia possibile in altro modo il corretto svolgimento del lavoro, saranno applicate procedure appropriate.
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per rischi meccanici
EN 388
ATTREZZATURA: Autocarro con macchina spruzza emulsione bituminosa
Autocarro speciale equipaggiato con macchina per spruzzare emulsione bituminosa.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Incidenti automezzi
• Investimento
• Rumore
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
• Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
• Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti, tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona con presenza di lavoratori, devono essere stabilite e rispettate apposite regole di circolazione. In particolare si devono prendere misure organizzative atte e evitare che lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature di lavoro semoventi. Qualora la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, si devono prendere misure
appropriate per evitare che essi siano feriti dall'attrezzatura (punti 2.2 e 2.3, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• Le attrezzature di lavoro mobili dotate di un motore a combustione possono essere utilizzate nella zona di lavoro soltanto qualora sia assicurata una quantità sufficiente di aria senza rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori (Punto 2.5, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
Investimento
• Durante l'uso dovrà essere impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
• Durante l'uso dell'attrezzatura, sulla sede stradale sarà sistemata una idonea segnaletica in accordo con il codice della strada
• Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona di lavoro, devono essere stabilite e rispettate apposite regole di circolazione (Punto 2.2, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• Durante l'utilizzo dovrà essere esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l'obbligo di moderare la velocità.
DPI DA UTILIZZARE
Gilet ad alta visibilità
EN 471
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Maschera intera per gas GasX. EN 136
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
ATTREZZATURA: Compattatore a piatto vibrante
Attrezzatura utilizzata per la compattazione di materiale di diversa natura.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Rumore
• Ustioni
• Vibrazioni Mano-Braccio
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
• Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
• Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti, tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego del compattatore a motore spento
• Non utilizzare il compattatore in ambienti chiusi e poco ventilati
• Verificare la consistenza dell'area da compattare prima di utilizzare il compattatore
• Verificare l'efficienza dei comandi del compattatore
• Verificare l'efficienza del carter della cinghia di trasmissione del compattatore
Ustioni
• Verificare l'efficienza dell'involucro coprimotore del compattatore
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Inserti auricolari modellabili usa e getta
EN 352-2; EN 458
ATTREZZATURA: Compressore
E' costituito da un motore elettrico che azionare una pompa a pistone che ha la funzione di comprimere l'aria immettendola in un serbatoio metallico a pressione.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Fiamme ed esplosioni
• Inalazione gas e vapori
• Rumore
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
• Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
• Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti, tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• Ai lavoratori vengono vietate operazioni di manutenzione o pulizia con il compressore collegato all'impianto
• Durante l'uso del compressore dovrà essere saltuariamente controllata l'efficienza della valvola di sicurezza.
• Sistemare in posizione stabile il compressore
• Verificare la funzionalità della strumentazione del compressore
Fiamme ed esplosioni
• Accertare l'assenza di sostanze infiammabili nei pressi del compressore
• Allontanare dal compressore materiali infiammabili
Inalazione gas e vapori
• Posizionare il compressore in luoghi sufficientemente ventilati
• Verificare l'efficienza del filtro d'aria aspirato del compressore
DPI DA UTILIZZARE
Inserti auricolari modellabili usa e getta
EN 352-2; EN 458
ATTREZZATURA: Escavatore con martello demolitore
Automezzo utilizzato per la demolizione di opere in calcestruzzo, massicciate stradali ed altro.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Elettrocuzione
• Inalazione polveri
• Investimento
• Ribaltamento
• Rumore
• Vibrazioni Corpo Intero
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
• Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
• Le attrezzature di lavoro mobili dotate di un motore a combustione possono essere utilizzate nella zona di lavoro soltanto qualora sia assicurata una quantità sufficiente di aria senza rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori (Punto 2.5, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• I lavoratori addetti dovranno utilizzare l'escavatore con martello demolitore in modo da non arrecare danni alle strutture sottostanti.
• Il posto di manovra dell'addetto all'escavatore, quando questo non sia munito di cabina metallica, deve essere protetto con solido riparo (Art. 118, comma 4, X.Xxx. 81/08)
• L'escavatore con martello demolitore deve essere usato da personale esperto.
Elettrocuzione
• Durante l'uso dell'escavatore con martello demolitore viene accertato preventivamente che non vi siano cavi elettrici all'interno dei materiali su cui intervenire.
• Durante l'uso dell'escavatore con martello demolitore, in prossimità di linee elettriche o di impianti elettrici con parti attive non protette, occorrerà rispettare i limiti di cui alla tabella 1 dell' Allegato IX dlgs.81/08.
Inalazione polveri
• Durante l'uso dell'attrezzatura, i materiali verranno irrorati con acqua per ridurre il sollevamento della polvere (Art. 153, comma 5, D.Lgs. 81/08)
Investimento
• Durante l'uso dovrà essere impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
• Durante l'uso dell'attrezzatura, sulla sede stradale sarà sistemata una idonea segnaletica in accordo con il codice della strada
• Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona di lavoro, devono essere stabilite e rispettate apposite regole di circolazione (Punto 2.2, Allegato VI, D.Lgs. 81/08)
• Durante l'utilizzo dovrà essere esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l'obbligo di moderare la velocità.
• Durante l'utilizzo su strada non all'interno di un'area di cantiere, dovrà essere attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale di 'passaggio obbligatorio'
• I dispositivi di comando dell'escavatore con martello demolitore saranno contrassegnati da apposite indicazioni delle manovre a cui si riferiscono.
• I percorsi riservati all'escavatore con martello demolitore dovranno presentare un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. (Punto 3.3.3, Allegato V - D.Lgs.81/08)
• Le chiavi dell'escavatore con martello demolitore dovranno essere affidate a personale responsabile che le consegnerà esclusivamente al personale preposto all'uso del mezzo
• L'escavatore con martello demolitore sara' dotato di adeguato segnalatore acustico e luminoso lampeggiante.
• L'escavatore con martello demolitore sara' dotato di dispositivo acustico e di retromarcia.
Ribaltamento
• L'escavatore con martello demolitore sara' dotato di cabina di protezione dell'operatore in caso di rovesciamento.
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Inserti auricolari modellabili usa e getta
EN 352-2; EN 458
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
ATTREZZATURA: Finitrice per asfalti
Macchina utilizzata per la finitura di asfalti in genere.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Investimento
• Rumore
• Urti e compressioni
• Ustioni
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
• Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
• Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona con presenza di lavoratori, devono essere stabilite e rispettate apposite regole di circolazione. In particolare si devono prendere misure organizzative atte e evitare che lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature di lavoro semoventi. Qualora la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, si devono prendere misure appropriate per evitare che essi siano feriti dall'attrezzatura (punti 2.2 e 2.3, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• Ai lavoratori viene ricordato frequentemente il divieto di avvicinarsi alla coclea della macchina finitrice per asfalti.
• La macchina finitrice per asfalti sara' dotata di sedile ergonomico.
• La macchina finitrice per asfalti dovrà essere usata da personale esperto.
Investimento
• Durante l'uso dovrà essere impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
• Durante l'uso dell'attrezzatura, sulla sede stradale sarà sistemata una idonea segnaletica in accordo con il codice della strada
• Durante l'utilizzo dovrà essere esposta una segnaletica di sicurezza richiamante l'obbligo di moderare la velocità.
• I dispositivi di comando della macchina finitrice per asfalti saranno contrassegnati da apposite indicazioni delle manovre a cui si riferiscono.
• La macchina finitrice per asfalti sara' dotata di adeguato segnalatore acustico e luminoso lampeggiante.
• Le chiavi della macchina finitrice per asfalti dovranno essere affidate a personale responsabile che le consegnerà esclusivamente al personale preposto all'uso del mezzo.
Urti e compressioni
• Il dispositivo della piastra mobile della macchina finitrice per asfalti sara' costituito da un pulsante a uomo presente.
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per calore e fuoco
EN 407
Inserti auricolari modellabili usa e getta
EN 352-2; EN 458
Maschera intera per gas GasX. EN 136
Scarpe di sicurezza con intersuola termoisolante
Conformi UNI EN 345-344
Tuta
EN 471
ATTREZZATURA: Fresa per asfalti su mezzo
Macchina utensile usata per la lavorazione ed il ripristino di asfalti.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Investimento
• Proiezione di schegge
• Tagli
• Rumore
• Urti e compressioni
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
• Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
• Presso la macchina, poichè vengono effettuate operazioni che presentano particolari pericoli, per prodotti o materie (infiammabili, esplodenti, corrosivi, a temperature dannose, asfissianti, irritanti, tossici o infettanti, taglienti o pungenti) dovranno essere esposte le disposizioni e le istruzioni concernenti la sicurezza delle specifiche lavorazioni (punto 1.8.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona con presenza di lavoratori, devono essere stabilite e rispettate apposite regole di circolazione. In particolare si devono prendere misure organizzative atte e evitare che lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature di lavoro semoventi. Qualora la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, si devono prendere misure appropriate per evitare che essi siano feriti dall'attrezzatura (punti 2.2 e 2.3, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• I percorsi riservati alla fresa per asfalti devono presentare un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi. (Punto 3.3.3, Allegato X - X.Xxx.00/00)
• La fresa per asfalti dovrà essere oggetto di periodica e regolare manutenzione come previsto dal costruttore.
• La fresa per asfalti prevederà un arresto di emergenza nel posto di guida per il rapido arresto della macchina.
• La fresa per asfalti sarà dotata di chiare indicazioni sulle modalità di movimentazione e spostamento per il trasporto.
• La fresa per asfalti sarà dotata di sedile ergonomico.
• L'utilizzo della fresa per asfalti avviene solo da parte di personale esperto ed adeguatamente istruito.
Investimento
• Durante l'uso dovrà essere impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
• Durante l'uso dell'attrezzatura, sulla sede stradale sarà sistemata una idonea segnaletica in accordo con il codice della strada
• Durante l'utilizzo della fresa per asfalti dovrà essere pretesa dal conducente la minima velocità di spostamento possibile compatibilmente con il lavoro da eseguire.
• I dispositivi di comando della fresa per asfalti saranno contrassegnati da apposite indicazioni delle manovre a cui si riferiscono.
• La fresa per asfalti dovra' essere munita di lampeggiante.
• La fresa per asfalti sara' dotata di dispositivo acustico (clacson).
• Le chiavi della fresa per asfalti dovranno essere affidate a personale responsabile che le consegnerà esclusivamente al personale preposto all'uso del mezzo.
Proiezione di schegge
• Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
Tagli
• Il nastro trasportatore della fresa per asfalti dovrà risultare protetto nella parte sottostante contro il contatto accidentale.
• La fresa per asfalti prevederà la segregazione dell'utensile fresa.
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Inserti auricolari modellabili usa e getta
EN 352-2; EN 458
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Semimaschera filtrante per polveri FF P3
EN 149
ATTREZZATURA: Fune
La fune è una corda più o meno flessibile. È costituita da un insieme di fili metallici, più raramente da trefoli in fibre tessili (in questo caso è detto più comunemente corda) strettamente avvolti a forma di elica.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Incidenti automezzi
• Caduta di materiale dall'alto
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Incidenti automezzi
• E' vietato lavorare o camminare in condizioni di equilibrio precario.
Caduta di materiale dall'alto
• Le funi e le catene debbono essere sottoposte a controlli trimestrali in mancanza di specifica indicazione da parte del fabbricante (Punto 3.1.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• Le funi di sollevamento devono essere immediatamente sostituite quando presentano segni di usura
• Le funi di sollevamento devono essere utilizzate per carichi compresi nei limiti della loro portata e mai superiori
• Le funi di sollevamento in genere di portata fino a 200 Kg devono essere sottoposte ad una verifica di controllo trimestrale
ATTREZZATURA: Ganci
Parte dell'attrezzature utilizzate per la movimentazione ed il sollevamento di carichi diversi.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Caduta di materiale dall'alto
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• L'attrezzatura dovra' essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
Caduta di materiale dall'alto
• Posizionare ed ancorare correttamente i materiali, le macchine e le attrezzature durante le fasi di lavoro e durante il loro trasporto.
• I ganci devono essere integri e privi di segni di usura, deterioramenti e lesioni
• I ganci devono essere provvisti di chiusura dell'imbocco o essere conformati in modo da impedire lo sganciamento di funi, catene e organi di presa
• I ganci devono riportare l'indicazione della loro portata massima ammissibile. (Punto 3.1.3, Allegato X - X.Xxx.00/00)
• I ganci utilizzati nei mezzi di sollevamento e di trasporto devono portare in rilievo o incisa la chiara indicazione della loro portata massima ammissibile. (Punto 3.1.3, Allegato V - D.Lgs.81/08)
ATTREZZATURA: Macchina per verniciatura segnaletica stradale
Attrezzatura specialistica mobile per la verniciatura di segnaletica orizzontale di strade in genere.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Inalazione gas e vapori
• Rumore
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
• Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
• Segnalare efficacemente l'area di lavoro prima dell'uso della macchina per verniciatura segnaletica stradale
• Verificare i dispositivi di comando e di controllo della macchina per verniciatura segnaletica stradale
• Verificare l'efficienza del carter, della puleggia e della cinghia della macchina per verniciatura segnaletica stradale
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Inserti auricolari modellabili usa e getta
EN 352-2; EN 458
Maschera intera per gas e particelle GasX PX
EN 136
ATTREZZATURA: Mazza e scalpello
Attrezzo comune per lavori diversi di cantiere.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Proiezione di schegge
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
• L'attrezzatura dovra' essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
Proiezione di schegge
• Nelle operazioni di scalpellatura, sbavatura, taglio di chiodi e in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore, che possono dar luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate abbiano a recare danno alle persone (punto 1.5, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• Durante l'uso della mazza e scalpello si dovrà avere cura di verificare che lo scalpello sia sempre bene affilato e con la testa priva di ricalcature che possano dare luogo a schegge
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per rischi meccanici
EN 388
ATTREZZATURA: Nastro segnaletico
Nastro in polietilene a fasce bianco/rosse o giallo/nero, utilizzato per delimitare aree in modo semplice e veloce.
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
ATTREZZATURA: Piccone
Il piccone è un arnese manuale utilizzato per spezzare i terreni duri e le rocce; serve anche per abbattere muri, pareti e altro materiale solido e massiccio.
È costituito da una parte di metallo robusto (acciaio) leggermente ricurvo, terminante
con due punte o con un'estremità a punta e l'altra a taglio, fissata ad un robusto manico in legno (quercia, ciliegio, bosso o gaggia).
Viene usato in molti settori, tra cui l'edilizia (ove pala e piccone erano gli attrezzi tipici del manovale), l'industria mineraria, le costruzioni stradali e l'agricoltura. Attualmente, nelle applicazioni più impegnative, viene spesso sostituito dal più moderno martello pneumatico e il suo impiego è sempre più ridotto alle opere di manutenzione, al giardinaggio e a piccoli lavori.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Proiezione di schegge
• Tagli
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
• Si raccomanda ai lavoratori di valutare con attenzione l'entità dei colpi del piccone in riferimento soprattutto ai punti su cui l'attrezzo si andrà a conficcare
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Occhiali due oculari
EN 166
ATTREZZATURA: Pistola per verniciatura a spruzzo
Attrezzatura utilizzata per verniciature a spruzzo di diversa natura e su diversi materiali. La pericolosità dell'attrezzatura è soprattutto dovuta alle eventuali sostanze tossiche impiegate, nebulizzate e quasi sempre infiammabili.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Inalazione gas e vapori
• Getti e schizzi
• Urti e compressioni
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Durante l'uso della pistola per verniciatura a spruzzo in luoghi chiusi deve essere assicurata una buona ventilazione all'ambiente
Urti e compressioni
• Controllare le connessioni tra tubi di alimentazione e pistola per verniciatura a spruzzo
• Verificare la pulizia dell'ugello e delle tubazioni della pistola per verniciatura a spruzzo
DPI DA UTILIZZARE
Maschera intera per gas e particelle GasX PX
EN 136
Occhiali due oculari
EN 166
ATTREZZATURA: Rullo compressore
Il rullo compressore è un mezzo operatore utilizzato per il compattamento del terreno e/o dei materiali utilizzati per la formazione del corpo stradale, al fine di uniformarlo e renderlo perfettamente aderente allo strato sottostante.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Investimento
• Ribaltamento
• Rumore
• Urti e compressioni
• Vibrazioni Corpo Intero
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
• Se l'attrezzatura di lavoro manovra in una zona con presenza di lavoratori, devono essere stabilite e rispettate apposite regole di circolazione. In particolare si devono prendere misure organizzative atte e evitare che lavoratori a piedi si trovino nella zona di attività di attrezzature di lavoro semoventi. Qualora la presenza di lavoratori a piedi sia necessaria per la buona esecuzione dei lavori, si devono prendere misure appropriate per evitare che essi siano feriti dall'attrezzatura (punti 2.2 e 2.3, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• Controllare l'efficienza dei comandi del rullo compressore
• Durante l'uso del rullo compressore ai lavoratori viene frequentemente ricordato di non lavorare o passare davanti o dietro allo stesso.
• Il rullo compressore sarà oggetto di periodica e regolare manutenzione come previsto dal costruttore.
Investimento
• Durante l'uso dovrà essere impiegato un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
• Durante l'uso dell'attrezzatura, sulla sede stradale sarà sistemata una idonea segnaletica in accordo con il codice della strada
• Durante l'utilizzo su strada non all'interno di un'area di cantiere, dovrà essere attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un segnale di 'passaggio obbligatorio'
• Durante l'utilizzo del rullo compressore sarà pretesa dal conducente la minima velocità di spostamento possibile compatibilmente con il lavoro da eseguire.
• I dispositivi di comando del rullo compressore dovranno essere contrassegnati da apposite indicazioni delle manovre a cui si riferiscono.
• I percorsi riservati al rullo compressore dovranno presentare un franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi.
• Il rullo compressore dovrà essere dotato di dispositivo acustico (clacson).
• Il rullo compressore dovrà essere munito di lampeggiante.
• Il rullo compressore prevederà un dispositivo in grado di impedire la messa in moto se il motore non si trova in folle.
• La zona antistante e retrostante al rullo compressore viene mantenuta libera da qualsiasi persona.
• Le chiavi del rullo compressore devono essere affidate a personale responsabile che le consegnerà esclusivamente al personale preposto all'uso del mezzo
• Verificare che l'avvisatore acustico ed il girofaro del rullo compressore siano funzionanti
• Verificare l'efficienza dei gruppi ottici del rullo compressore per le lavorazioni con scarsa illuminazione
Ribaltamento
• Controllare i percorsi e le aeree di manovra verificando le condizioni di stabilità del rullo compressore
DPI DA UTILIZZARE
Elmetti di protezione
EN 397
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Inserti auricolari modellabili usa e getta
EN 352-2; EN 458
Scarpa S2
UNI EN ISO 20345
Tuta
EN 471
ATTREZZATURA: Transenna
La transenna è un tipo di barriera fissa o mobile utilizzata per regolare il traffico di persone o veicoli o sbarrare l'accesso del pubblico a determinate zone in occasione di eventi, manifestazioni ecc.
Oltre che per il suo scopo primario, può essere usata quale elemento di arredo urbano e supporto per l'affissione di pubblicità.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Urti e compressioni
• Ribaltamento
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Urti e compressioni
• La transenna è disposta ed usata in maniera tale da ridurre i rischi per i loro utilizzatori e per le altre persone.
Ribaltamento
• Posizionare la transenna in condizioni di stabilità adeguata.
ATTREZZATURA: Utensili elettrici portatili
Piccoli utensili ad alimentazione elettrica utilizzati per lavori diversi nei cantieri edili.
RISCHI DELL'ATTREZZATURA
• Elettrocuzione
• Proiezione di schegge
• Rumore
• Urti e compressioni
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Accertarsi che l'attrezzatura sia marcata "CE"
• È vietato compiere sugli organi in moto dell'attrezzatura qualsiasi operazione di riparazione o registrazione. Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si devono adottare adeguate cautele a difesa dell'incolumità del lavoratore. Del divieto indicato devono essere resi edotti i lavoratori mediante avvisi chiaramente visibili (punto 1.6.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• L'attrezzatura dovrà essere corredata da un libretto d'uso e manutenzione (art. 71, comma 4, D.Lgs. 81/08)
Elettrocuzione
• E' vietato l'uso dell'attrezzo a tensione superiore a 50 V verso terra nei lavori in luoghi bagnati o molto umidi, e nei lavori a contatto od entro grandi masse metalliche (punto 6.2.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• Gli utensili elettrici portatili provvisti di doppio isolamento elettrico non verranno collegati all'impianto di terra
• L'attrezzatura di lavoro verrà installata in modo da proteggere i lavoratori esposti contro i rischi di un contatto diretto o indiretto con la corrente elettrica (punto 6.1, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• L'attrezzatura dovrà portare l'indicazione della tensione, dell'intensità e del tipo di corrente e delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l'uso (Punto 9.4, Allegato V, D.Lgs. 81/08)
Proiezione di schegge
• Saranno installati opportuni carter nei pressi di tutti gli organi mobili o di utensili manuali ed automatici potenzialmente pericolosi per la proiezione di schegge.
Urti e compressioni
• È vietato compiere sugli organi in moto dell'attrezzatura qualsiasi operazione di riparazione o registrazione. Qualora sia necessario eseguire tali operazioni durante il moto, si devono adottare adeguate cautele a difesa dell'incolumità del lavoratore. Del divieto indicato devono essere resi edotti i lavoratori mediante avvisi chiaramente visibili (punto 1.6.2, Allegato VI D.Lgs. 81/08)
• Per gli addetti è posto l'obbligo di assicurarsi, prima di utilizzare mezzi con organi in movimento, che tutti i lavoratori ed eventuali altre persone presenti, siano visibili e a distanza di sicurezza. In caso di non completa visibilità, viene predisposto un lavoratore addetto in grado di segnalare che la manovra o l'attivazione può essere effettuata in condizione di sicurezza ed in grado di interrompere la movimentazione in caso di pericolo.
• Le attrezzature saranno correttamente disposte allo scopo di non ridurre gli spazi di lavoro, al fine di prevenire traumi da urti, facilitare i movimenti e non intralciare le manovre necessarie in caso di emergenza.
• Saranno predisposti opportuni carter nei pressi di tutti gli organi mobili che potenzialmente possono generare pericoli di urti o di compressione per il personale.
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per rischi meccanici
EN 388
VALUTAZIONE RISCHI AGENTI CHIMICI IMPIEGATI
Di seguito, la valutazione dei rischi relativa agli agenti chimici utilizzati nelle fasi di lavoro precedentemente analizzate.
AGENTE CHIMICO: Bitume e catrame
Tipo | Numero Indice | Numero CAS | Etichetta |
Sostanza |
Posa in opera di conglomerato bituminoso
Fasi di lavoro in cui è utilizzato
• Inalazione gas e vapori
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati
• Durante l'uso di sostanze del tipo in esame, non devono essere consumati cibi e bevande
• Gli operatori addetti all'utilizzo del bitume e/o catrame vengono sottoposti a visita medica periodica (semestrale) e a tempestiva visita dermatologica nel caso di sospetto di tumore.
Inalazione gas e vapori
• Il bitume e/o catrame applicati a caldo, vengono posati partendo dal basso in modo che l'operatore non sia a contatto con i vapori liberati dal prodotto già posato.
• Per gli addetti all'utilizzo del bitume e/o catrame dovrà essere istituito un registro di esposizione, apposite cartelle sanitarie e di rischio e un registro tumori.
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Maschera intera per gas GasX. EN 136
AGENTE CHIMICO: Polveri inerti
Tipo | Numero Indice | Numero CAS | Etichetta |
Sostanza |
Demolizione massicciata stradale
Fasi di lavoro in cui è utilizzato
• Inalazione polveri
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati
Inalazione polveri
• Per ridurre la polverosità irrorare con acqua i materiali in grado di generare polveri
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Occhiali due oculari
EN 166
Semimaschera filtrante per polveri FF P3
EN 149
AGENTE CHIMICO: Vernici
Tipo | Numero Indice | Numero CAS | Etichetta |
Sostanza |
Segnaletica orizzontale stradale
Fasi di lavoro in cui è utilizzato
• Fiamme ed esplosioni
• Inalazione gas e vapori
PRESCRIZIONI ORGANIZZATIVE ED ESECUTIVE
Generali
• Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati
• Durante l'uso di sostanze del tipo in esame, non devono essere consumati cibi e bevande
• Ogni sostanza del tipo in esame deve essere opportunamente conservata e tenuta in ambienti adeguati
• Nel caso di contatto cutaneo con vernici ai lavoratori viene raccomandato di lavarsi con abbondante acqua e sapone o comunque di utilizzare le sostanze specifiche indicate per la detersione
Fiamme ed esplosioni
• In presenza di lavorazioni con fiamme libere o che comportino scintille o temperature elevate, l'uso della sostanza dovrà avvenire con la dovuta accortezza e dopo aver adottato tutte le misure necessarie per eliminare o far fronte ad un eventuale incendio
DPI DA UTILIZZARE
Guanti per rischi meccanici
EN 388
Mascherina con carboni attivi
Conforme UNI EN 149
P.S.C. COMUNE DI CIVITAVECCHIA | Sezione 6 - CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI | Rev. 0 – 02/08/2018 |
pag. 64 |
Sezione 6 - CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI
In osservanza all’allegato XV, punto 2.1.2, lettera i) del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. sono state analizzate le attività lavorative previste nel presente piano di sicurezza.
Le durate previste delle lavorazioni e delle singole fasi che costituiscono il Cronoprogramma dei lavori sono riportate nella seguente tabella che evidenzia le singole fasi lavorative. La tabella riportata evidenzia la sola sequenza delle lavorazioni, in quanto non essendo disponibile il programma lavori definitivo non si è potuto identificare il programma temporale, pertanto in fase di esecuzione definito il programma di lavoro per ogni viabilità oggetto della manutenzione si procederà con l’esatta quantificazione da cui far scaturire lo specifico cronoprogramma dei lavori.
Procedura tipo delle fasi lavorative di ripristino pavimentazione stradale.
Attività | Durata | Importo | % M.O |
ALLESTIMENTO CANTIERE STRADALE | |||
Realizzazione cantierizzazione per la logistica quale punto fisso del cantiere. | € 0,00 | ||
Acquisizione preliminare di ordinanze per l’interdizione dell’area di lavoro da concordare congiuntamente con D.L. e Polizia locale | € 0,00 | ||
Posizionamento della segnaletica e viabilità provvisoria di cantiere (cantiere mobile temporaneo) | € 0,00 | ||
Delimitazione delle aree mobile di lavoro | € 0,00 | ||
Acquisizione notizie da enti gestori e sopralluogo per segnalare la presenza di eventuali sottoservizi | € 0,00 |
OPERE STRADALI | |||
Cordoli marciapiedi e canalette | € 0,00 | ||
Demolizione massicciata stradale (fresatura) | € 0,00 | ||
Pulizia sede stradale dei residui del fresato | |||
Posa emulsione bituminosa | € 0,00 | ||
Posa in opera di conglomerato bituminoso | € 0,00 | ||
Compattazione del conglomerato bituminoso | |||
Segnaletica orizzontale stradale | € 0,00 |
RIMOZIONE DEL CANTIERE STRADALE | |||
Rimozione della recinzione e segnaletica di cantiere | € 0,00 |
P.S.C. COMUNE DI CIVITAVECCHIA | Sezione 7 - INTERFERENZE E COORDINAMENTO | Rev. 0 – 02/08/2018 pag. 65 |
Sezione 7 - INTERFERENZE E COORDINAMENTO
La presente sezione è dedicata al coordinamento del cantiere e, in funzione dei vari aspetti, sono di seguito specificati i seguenti capitoli:
• Cooperazione responsabili, imprese e lavoratori autonomi
• Coordinamento lavorazioni e loro interferenze
• Coordinamento elementi di uso comune
COOPERAZIONE RESPONSABILI, IMPRESE E LAVORATORI
Qui di seguito sono indicate le azioni di coordinamento in funzione dei soggetti responsabili per l’attuazione delle stesse:
Il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori dovrà:
• Illustrare le scelte organizzative, le procedure e le misure preventive e protettive previste nel PSC in riferimento all’area di cantiere, durante una riunione di coordinamento, alla presenza di tutte le parti interessate, da eseguire prima dell’inizio dei lavori;
• Individuare l’impresa esecutrice incaricata all’allestimento del cantiere ed alla manutenzione in efficienza dello stesso;
• Provvedere all’aggiornamento del PSC in occasione di circostanze che modifichino sostanzialmente il contenuto del piano;
• In caso di aggiornamento del PSC, il coordinatore per l’esecuzione potrà richiedere alle imprese esecutrici l’aggiornamento del relativo POS. In tale ipotesi il coordinatore per l’esecuzione prenderà le iniziative necessarie per informare il committente ed i responsabili di tutte le imprese esecutrici sul contenuto delle modifiche apportate.
Le Imprese affidatarie dovranno:
• Redigere il POS;
• Verificare la congruenza dei POS delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima di inviarlo al CSE;
• Trasmettere i POS delle imprese esecutrici al CSE;
• Indicare al committente il nominativo del preposto alla verifica delle idoneità tecnico professionali delle imprese esecutrici;
• Verificare il rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
• Verificare il rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro da parte delle imprese esecutrici cui ha affidato i lavori;
• Corrispondere alle imprese esecutrici gli oneri della sicurezza “non ribassati” in relazione ai lavori affidati in subappalto;
• Formare il proprio personale in funzione delle mansioni di sicurezza assegnate.
Le Imprese esecutrici, oltre a quanto previsto per le imprese affidatarie, se del caso, dovranno:
• Nominare un preposto per i lavori assegnati, al quale il CSE farà riferimento per ogni comunicazione;
• Realizzare l’impostazione di cantiere in conformità al PSC o proporre modifiche al CSE che avrà l’onere di approvarle o richiedere modifiche e integrazioni;
• Mantenere in efficienza gli apprestamenti per tutta la durata dei lavori. I Lavoratori e i lavoratori autonomi presenti cantiere, dovranno:
• Essere muniti ed esporre di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore, del datore di lavoro;
P.S.C. COMUNE DI CIVITAVECCHIA | Sezione 7 - INTERFERENZE E COORDINAMENTO | Rev. 0 – 02/08/2018 pag. 66 |
COORDINAMENTO LAVORAZIONI E LORO INTERFERENZE
Le interferenze, desunte dal Cronoprogramma dei lavori, sono state identificate prendendo in considerazione le lavorazioni concomitanti in termini temporali ed eseguite nella medesima zona di lavoro. Le date riportate nella tabella che segue sono indicative e in funzione della data presunta di inizio lavori, sarà cura del CSE adeguare le stesse in funzione dell’effettiva data di inizio.
A tale scopo in fase di esecuzione sarà disposto specifica procedura in merito alle potenziali interferenze del lotto lavorativo ovvero delle interferenze relative al singolo tratto di viabilità stradale oggetto dei lavori.
P.S.C. COMUNE DI CIVITAVECCHIA | Sezione 8 - PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO | Rev. 0 – 02/08/2018 pag. 67 |
Sezione 8 - PROCEDURE COMPLEMENTARI E DI DETTAGLIO
Considerata la particolarità delle lavorazioni è prescritta l’indicazione di procedure complementari e di dettaglio al presente PSC oltre a quanto previsto dal D. Lgs. 81/08 e s.m.i., costituito dalle procedure di sicurezza dettate dall’applicazione del decreto del 10 luglio 2002 “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo.
P.S.C. COMUNE DI CIVITAVECCHIA | Sezione 9 - PROCEDURE DI EMERGENZA | Rev. 0 – 02/08/2018 pag. 68 |
Sezione 9 - PROCEDURE DI EMERGENZA
Nel cantiere dovranno sempre essere presenti gli addetti al primo soccorso, alla prevenzione incendi ed alla evacuazione. Le persone nominate dovranno essere indicate nel POS delle imprese esecutrici.
In cantiere dovrà essere esposta una tabella ben visibile che, in funzione della tipologia di emergenza, riporti almeno i seguenti numeri telefonici:
NUMERI UTILI
EVENTO | CHI CHIAMARE | X.xx TELEFONICO |
Emergenza incendio | Vigili del fuoco | 115 |
Emergenza sanitaria | Emergenza sanitaria | 118 |
Forze dell'ordine | Carabinieri | 112 |
Forze dell'ordine | Polizia di stato | 113 |
CHIAMATA SOCCORSI ESTERNI
In caso d’incendio
• Chiamare i vigili del fuoco telefonando al 115.
• Rispondere con calma alle domande dell’operatore dei vigili del fuoco che richiederà: indirizzo e telefono del cantiere, informazioni sull’incendio.
• Non interrompere la comunicazione finché non lo decide l’operatore.
• Attendere i soccorsi esterni al di fuori del cantiere.
In caso d’infortunio o malore
• Chiamare il SOCCORSO PUBBLICO componendo il numero telefonico 118.
• Rispondere con calma alle domande dell’operatore che richiederà: cognome e nome, indirizzo, n. telefonico ed eventuale percorso per arrivarci, tipo di incidente: descrizione sintetica della situazione, numero dei feriti, ecc.
• Conclusa la telefonata, lasciare libero il telefono: potrebbe essere necessario richiamarvi.
REGOLE COMPORTAMENTALI
• Seguire i consigli dell’operatore della Centrale Operativa 118.
• Osservare bene quanto sta accadendo per poterlo riferire.
• Prestare attenzione ad eventuali fonti di pericolo (rischio di incendio, ecc.).
• Incoraggiare e rassicurare l’infortunato.
• Inviare, se del caso, una persona ad attendere l’ambulanza in un luogo facilmente individuabile.
• Assicurarsi che il percorso per l’accesso dei mezzi esterni sia libero da ostacoli.
P.S.C. COMUNE DI CIVITAVECCHIA | Sezione 10 SEGNALETICA DI CANTIERE | Rev. 0 – 02/08/2018 pag. 69 |
Sezione 10 - SEGNALETICA DI CANTIERE
In cantiere dovrà essere predisposta la segnaletica di sicurezza prevista dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i tenuto conto dalle disposizioni previste dal decreto interministeriale del 04/03/2013 “Criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare”
Sezione 11 - COSTI DELLA SICUREZZA
Num . Ord. | DESCRIZIONE | UM | DIMENSIONI | quantità | IMPORTI | TOTALE | ||||
par. ug. | lung. | larg. | H/pe so | unitario | ||||||
descrizione lavori | ||||||||||
1 | S 1.01.1.4 S 1.01.1.9.a S 1.01.2.1.b | Recinzione prefabbricata da cantiere costituita da pannelli metallici di rete elettrosaldata (dimensioni circa m 3,5x1,95 h) e basi in cemento. Compreso il trasporto, il montaggio e lo smontaggio. Costo d'uso mensile o frazione Delimitazione provvisoria di zone di lavoro realizzata mediante transenne modulari costituite da struttura principale in tubolare di ferro, diametro 33 mm, e barre verticali in tondino, diametro 8 mm, entrambe zincate a caldo, dotate di ganci e attacchi per il collegamento continuo degli elementi senza vincoli di orientamento. Nolo per ogni mese o frazioneModulo di altezza pari a 1110 mm e lunghezza pari a 2000 mm. Elemento prefabbricato monoblocco per uso spogliatoio, refettorio, dormitorio, uffici; con pannelli di tamponatura strutturali, tetto in lamiera grecata zincata, soffitto in doghe preverniciate con uno strato dilana di roccia, pareti in pannelli sandwich da 50 mm, con due lamiere d'acciaio zincate e preverniciate coibentate con poliuretano espanso autoestinguente, pavimento in lastre di legno truciolare idrofugo con piano di calpestio in guaina di pvc pesante, serramenti in alluminio anodizzato con barre di protezione esterne, impianto elettrico canalizzato rispondente al DM 37/08, interruttore generale magnetotermico differenziale, tubazioni e scatole in materiale termoplastico autoestinguente con una finestra e portoncino esterno semivetrato, con allacciamento alle linee di alimentazione e di scarico (esclusi gli arredi): Montaggio, smontaggio e nolo primo mese o frazione (esclusi arredi) Nolo per ogni mese successivo o frazione (esclusi arredi). | ML CAD MQ MQ | 300 10 10 | 250 2,50 2,50 | 250 300 25 25 | € 13,10 € 1,64 € 89,00 € 3,30 | € 3.275,00 € 492,00 € 2.225,00 € 82,50 | ||
S 1.01.2.4.a | Predisposizione di locale ad uso refettorio provvisto di tavoli e sedie, minimo sei posti.Montaggio, smontaggio e nolo per 1° mese o frazione | ADD | 6 | 6 | € 13,48 | € 80,88 | ||||
S 1.01.2.4.b | Nolo per ogni mese successivo o frazione | ADD | 6 | 6 | € 1,22 | € 7,32 | ||||
S 1.01.2.22.a | Bagno chimico portatile, realizzato in materiale plastico antiurto, delle dimensioni di 110 x 110 x 230 cm, peso 75 kg, allestimento in opera e successivo smontaggio a fine lavori, manutenzione settimanale comprendente il risucchio del liquame, lavaggio con lancia a pressione della cabina, immissione acqua pulita con disgregante chimico, fornitura carta igienica, trasporto e smaltimento rifiuti speciali. Per ogni mese o frazione di mese successivo Montaggio, smontaggio e nolo per 1° mese o frazione Nolo per ogni mese successivo o frazione | CAD CAD | 1 6 | 6 6 | € 296,00 € 130,00 | € 1.776,00 € 780,00 |
S 1.04.2.13.a
S 1.04.2.19.a
S 1.04.6.1.d
S 1.05.12
S 1.07.1.c
S 1.03.1.2
S 1.03.1.4
S 1.03.1.3
S 1.04.2.1.b
S 1.04.2.2.b
S 1.04.1.8.f
Coppia di semafori a tre luci e centralina di regolazione traffico, dotati di carrelli per lo spostamento, autoalimentati, con autonomia non inferiore a 16 ore, corredati con 100 ml. di cavo. Nolo per un mese o frazione.
Posa e rimozione.
Costo di esercizio, compresa sostituzione e ricarica batterie.
Coni in gomma con rifrangenza di classe 2 (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig.II 396). Costo d'uso mensile compreso eventuali perdite e/o danneggiamenti. Altezza del cono pari a 30 cm, con 2 fasce rifrangenti.
Estintore a polvere, omologato, con valvola a pulsante,valvola di sicurezza a molla e manometro di indicazione di carica e sistema di controllo della pressione tramite valvola di non ritorno, comprese verifiche periodiche, posato su supporto a terra. Nolo per mese o frazione Da 6 Kg. classe 34 A 233 BC.
Riunione di coordinamento fra i responsabili delle imprese operanti in cantiere e il coordinatore per l'esecuzione dei lavori, prevista all'inizio dei lavori e di ogni nuova fase lavorativa o introduzione di nuova impresa esecutrice. Costo medio pro-capite per ogni riunione. Costo orario di manodopera necessario per la gestione puntuale e la corretta attuazione delle prescrizioni contenute a tal fine nel PSC da parte dei soggetti individuati dal cordinatore pe la Progettazione. opearaio specializzato
Dispersore in acciaio zincato Ø 20 mm. della lunghezza di m. 1,50, per impianto di terra. Dato in opera collegato alla rete di terra mediante capocorda.
Collegamento all'impianto di terra con cavo di rame isolato sez. 16 mm².
Pozzetto prefabbricato in plastica pesante con coperchio per ispezioni dispersori o raccordi impianto di terra, compreso scavo e reinterro.
Cartello di forma triangolare, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig.II 383-390, 404), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm. Costo d'uso per mese o frazione: Lato 60 cm, rifrangenza classe II
Cartello di forma circolare, segnalante divieti o obblighi (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig.II 46-75), in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm.Costo d'uso per mese o frazione: Diametro 60 cm, rifrangenza classe II
Xxxxxxxx riportanti indicazioni associate di avvertimento, divieto e prescrizione, conformi al D. Lgs. 81/08, in lamiera di alluminio 5/10, con pellicola adesiva rifrangente; costo di utilizzo per mese o frazione: 500 x 700 mm
CAD CAD GG
CAD
CAD
ADD
ORA
CAD M
CAD
CAD
CAD
1
17
50
500
10
10
100
17
17
17
30
30
30
5,00
1
17
50
500
10
10
100
17,00
85,00
17,00
30,00
30,00
30,00
€ 50,89
€ 89,42
€ 23,10
€ 0,33
€ 1,63
€ 203,26
€ 33,50
€ 29,55
€ 9,45
€ 61,07
€ 3,14
€ 4,38
€ 0,89
€ 50,89
€ 1.520,14
€ 1.155,00
€ 165,00
€ 16,30
€ 2.032,60
€ 3.350,00
€ 502,35
€ 803,25
€ 1.038,19
€ 94,20
€ 131,40
€ 26,70
S 1.04.2.3
S 1.04.1.2.d
S 1.04.2.4.b
S 1.04.2.5
S 1.04.2.6.c
S 1.01.2.21.a
S 1.01.2.21.b
S 1.01.5.9
S 1.01.1.12.a
S 1.01.1.12.b S 1.01.1.16.a
S 1.01.1.16.b
S 1.02.2.27.c
Cartello di forma rettangolare, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 411/a,b,c,d, 412/a,b,c, 413/a,b,c,
414) in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm con rifrangenza classe I. Dimensioni 90x135 cm. Costo d'uso per mese o frazione
Cartelli di divieto (colore rosso), conformi al D. Lgs. 81/08, in lamiera di alluminio 5/10, con pellicola adesiva rifrangente; costo di utilizzo per mese o frazione: 270 x 430 mm.
Presegnale di cantiere mobile, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig. II 399/a,b), formato dalla composizione di tre cartelli, in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm con rifrangenza classe I (segnale lavori, segnale corsie disponibili e un pannello integrativo indicante la distanza del cantiere), tra cui uno con luci gialle lampeggianti di diametro 230 mm. Costo d'uso per mese o frazione:Dimensioni 135x365 cm Tabella lavori, fondo giallo (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig II 382) da apporre in cantieri di durata superiore ai sette giorni di dimensioni 200x150 cm, in lamiera di acciaio spessore 10/10 mm a rifrangenza classe I. Costo d'uso per mese o frazione:
Barriera normale di delimitazione per cantieri stradali (in osservanza del Regolamento di attuazione del Codice della strada, fig.II 392), costituita da due cavalletti metallici corredati da una fascia metallica, altezza 200 mm, con strisce alternate oblique, rifrangenti in classe I. Costo d'uso per mese o frazione: Lunghezza pari a 1800 mm
Box in lamiera per deposito attrezzature e materiali. fornitura e posa su area attrezzata. Montaggio, smontaggio e nolo per un mese. Montaggio, smontaggio e nolo per 1° mese o frazione
Nolo per ogni mese successivo o frazione
Impalcato in legno realizzato con tavole dello spessore di cm. 5 fissate tra loro ed a terra da montare a protezione di aperture nel solaio. Montaggio, smontaggio e nolo per un mese o frazione.
Delimitazione di zone con piantoni metallici su base stabilizzata con pesi in cls o similari, posti ad intervallo di m.3 e collegati con banda in plastica colorata. Nolo dei piantoni per ogni mese o frazione.
Messa in opera e successiva rimozione.
Illuminazione mobile di recinzioni o barriere o di segnali, con lampade anche ad intermittenza, alimentate a batteria con autonomia non inferiore a 16 ore di funzionamento continuo. Durata un anno Nolo per un ogni mese o frazione.
Costo di esercizio compresa sostituzione e ricarica batterie.
Filtro per maschera o semimaschera in ABS dotato di attacco filettato. Bigiornaliero Classe A2-B2-P3 per gas organici, inorganici e polveri.
CAD
CAD
CAD
CAD
MQ MQ
MQ
ML ML
CAD GG
CAD
30
30
17
17
100
10
10
80
450
200
45
200
20
2,50
2,50
2,00
1,50
30,00
30,00
17,00
17,00
100,00
25,00
25,00
240,00
450,00
200,00
45,00
200,00
20,00
€ 0,42
€ 9,78
€ 25,44
€ 25,01
€ 3,54
€ 66,75
€ 2,48
€ 6,00
€ 0,23
€ 0,72
€ 1,50
€ 2,82
€ 20,81
€ 12,60
€ 293,40
€ 432,48
€ 425,17
€ 354,00
€ 1.668,75
€ 62,00
€ 1.440,00
€ 103,50
€ 144,00
€ 67,50
€ 564,00
€ 416,20
S 1.02.2.26 | Maschera a pieno facciale in gomma siliconica resistente. Doppio bordo di tenuta sul viso. Struttura a due filtri. Bardatura a 6 elastici. Schermo in policarbonato: resistente a graffi e urti. Da utilizzare in presenza di alte concentrazioni di contaminante o quando il contaminante risulta pericoloso per gli occhi o per la pelle, con dispositivo fonico e due raccordi filettati per filtri. Conforme alla norma UNI-EN 136 classe II. Costo d'uso per mese o frazione | CAD | 10 | 10,00 | € 9,07 | € 90,70 | ||||
S 1.02.2.66 | Giubbino alta visibilità in poliestere e cotone, con bande rifrangenti. Conforme alla norma UNI-EN 471. Costo d'uso per mese o frazione. | 10 | 10,00 | € 3,84 | € 38,40 | |||||
totale | € 25.717,42 |
Sezione 12 - TAVOLE ESPLICATIVE
Procedure di posizionamento segnaletica di cui decreto interministeriale del 04/03/2013, tali indicazioni sono da considerarsi indicative e non esaustive.
Sezione 13 - ELENCO DELLA DOCUMENTAZIONE DA TENERE IN CANTIERE
• | Piano Operativo di sicurezza |
• | Elenco Macchine e attrezzature utilizzate in cantiere |
• | Dichiarazione di conformità macchine ed attrezzature |
• | D.U.R.C. in corso di validità |
• | Copia verbali di consegna dei DPI |
• | Certificato di iscrizione camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente la tipologia dell'appalto |
• | Schede di sicurezza sostanze e materiali pericolose utilizzati in cantiere |
• | Cartellino di riconoscimento dei lavoratori |
• | Xxxxxxx nomine lavoratori con mansioni di sicurezza |
• | Verbale di formazione e informazione ai lavoratori |
• | Dichiarazione organico medio annuo, distinto per qualifica |
• | Certificato di idoneità alla mansione dei lavoratori |
• | Documento di valutazione dei rischi (art. 17 D. Lgs 81/08) |
• | Dichiarazione di assenza di provvedimenti interdittivi ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 81/08 (Datore di lavoro impresa affidataria) |
• | Nominativi soggetti incaricati dall'impresa esecutrice per l'assolvimento dei compiti di cui all'art. 97 del D.Lgs. 81/08 |
• | Allegati al d.v.r. esiti valutazione rischio rumore, vibrazioni e chimico |
FIRME
Quadro da compilarsi alla prima stesura del PSC
Il presente documento è composto da n. 82 pagine.
1. Il C.S.P. trasmette al Committente il presente PSC per la sua presa in considerazione.
Data Firma del C.S.P.
2. Il committente, dopo aver preso in considerazione il PSC, lo trasmette a tutte le imprese invitate a presentare offerte.
Data Firma del committente
Quadro da compilarsi alla prima stesura e ad ogni successivo aggiornamento del PSC
Il presente documento è composta da n. 82 pagine.
3. L’impresa affidataria dei lavori Xxxxx in relazione ai contenuti per la sicurezza indicati nel PSC / PSC aggiornato:
non ritiene di presentare proposte integrative; presenta le seguenti proposte integrative
Data Firma
4. L’impresa affidataria dei lavori Xxxxx trasmette il PSC / PSC aggiornato alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi:
a. Ditta
b. Ditta
c. Sig.
d. Sig.
Data Firma
5. Le imprese esecutrici (almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori) consultano e mettono a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori copia del PSC e del POS
Data
6. Il rappresentante per la sicurezza:
Non formula proposte a riguardo; Formula proposte a riguardo:
Firma della Ditta
Data Firma del RLS