Redditi da locazione immobili ad uso abitativo Nuova cedolare secca
Redditi da locazione immobili ad uso abitativo Nuova cedolare secca
L’art. 3 del D.Lgs. n. 23/2011 ha introdotto con decorrenza dall’anno 2011, un nuovo sistema opzionale di tassazione dei redditi delle persone fisiche derivanti dalla locazione di immobili abitativi e relative pertinenze.
QUANTO COSTA
In luogo delle imposte sui redditi (IRPEF, addizionali regionali e comunali, imposta di registro e imposta di bollo sul contratto) si verserà un’imposta sostitutiva pari al:
21% del canone d’affitto;
19% del canone d’affitto per i contratti a canone concordato nei comuni ad alta tensione abitativa.
OPZIONE
L’opzione per la cedolare secca può essere esercitata dalla persona fisica proprietario o titolare di altri diritti reali ( ad es. usufruttuario ) dell’unità immobiliare.
Sono escluse dall’opzione le locazioni effettuate in regime di impresa, arti i professioni.
Gli immobili interessati sono soltanto quelli a destinazione abitativa (categorie catastali da A/1 ad A/11, esclusa A/10) locati per finalità abitative, nonché le relative pertinenze (garage, cantine) locate unitamente all’abitazione.
ESERCIZIO DELL’OPZIONE
E’ necessario, a pena di inefficacia dell’opzione, comunicare preventivamente all’inquilino con lettera raccomandata, l’opzione per la cedolare secca e la rinuncia all’adeguamento Istat (vedi fac- simile lettera). Per i contratti in essere l’opzione andrà successivamente effettuata nei dichiarativi dei redditi che saranno redatti nel 2012; per nuovi contratti dovrà essere utilizzato il mod. S.I.R.I.A. dell’Agenzia Entrate, da trasmettere esclusivamente per via telematica.
QUANDO si VERSA
Ai fini delle imposte dovute per il 2011, la scelta per la cedolare secca potrà avere effetti solo sugli acconti. E’ stabilito inoltre che l’acconto di tale imposta sostitutiva è dovuto nella misura dell’85%, con versamenti in due rate, la prima, pari al 40% dell’85%, nei termini stabiliti per il versamento delle imposte sui redditi, la seconda pari al 60% dell’85% entro novembre.
QUANDO CONVIENE
L’analisi di convenienza dell’opzione va fatta caso per caso in quanto sono molte le variabili che influiscono sul calcolo del carico fiscale.
La convenienza è tanto maggiore all’aumentare dell’aliquota marginale Irpef del contribuente e risulta pertanto in generale vantaggiosa per il contribuente con redditi imponibili superiori ad euro
15.000 (per canoni a contratto libero) ed a Euro 28.000 (per canoni a contratto concordato).
I contribuenti associati interessati, sono invitati a rivolgersi al personale della Confartigianato Servizi Xxxxxxxx Veneto, per ogni ulteriore chiarimento, approfondimento e per il calcolo di convenienza.