AVVISO 03/18
FONDO PARITETICO INTERPROFESSIONALE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA NEGLI STUDI PROFESSIONALI E NELLE AZIENDE COLLEGATE
AVVISO 03/18
Avviso con scadenze multiple per il finanziamento di attività formative di “rete”
1. Premessa
Fondoprofessioni, Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua negli studi professionali e nelle aziende collegate, istituito a seguito dell’accordo interconfederale del 7 novembre 2003, tra Confprofessioni, Confedertecnica, Cipa e Cgil, Cisl, Uil e riconosciuto dal Ministero del Lavoro con decreto del 29 dicembre 2003, opera nel rispetto di quanto previsto dall’art. 118 della Legge 388/2000 e dall’art. 48 della Legge 289/2002, nonché nel rispetto della Circolare n. 36 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 18 novembre 2003, dei relativi allegati e della Circolare n. 10 del 18/02/2016 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Inoltre, Fondoprofessioni richiede la conoscenza e l’osservanza di quanto previsto dal proprio Codice Etico e dal Modello Organizzativo, stilato ai sensi del Decreto Legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001.
Fondoprofessioni finanzia la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori che operano all’interno degli Studi Professionali e delle Aziende collegate e promuove la cultura della formazione continua quale strumento privilegiato, capace di incidere sulla qualità dei saperi professionali, sull’occupabilità dei lavoratori, sulla competitività e sulla capacità di innovazione degli Studi e delle Aziende collegate.
2. Obiettivi
Fondoprofessioni, attraverso il presente Avviso, intende promuovere la partecipazione a Piani formativi concordati tra le Parti Sociali in favore degli Studi Professionali/Aziende che hanno aderito al Fondo:
a) promuovendo, sostenendo e diffondendo la cultura della Formazione Continua;
b) migliorando la competitività degli Studi Professionali/Aziende, nonché le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti nei percorsi formativi;
c) ampliando la platea dei beneficiari ai percorsi di formazione così da diffondere l’attività del Fondo stesso soprattutto per lo sviluppo delle strutture aderenti;
d) favorendo opportunità formative in grado di valorizzare il capitale umano attraverso percorsi professionalizzanti;
e) realizzando interventi di Formazione Continua volti allo sviluppo della logica di “rete”, per favorire l’aggregazione e la cooperazione, integrando saperi e competenze diverse;
f) diffondendo un approccio innovativo alla Formazione Continua, intesa come leva strategica per rispondere ai cambiamenti durante l’arco della vita e non solo a fronte dei fenomeni di crisi;
g) riconoscendo e valorizzando il ruolo degli Enti Proponenti nella rappresentazione dei bisogni formativi degli Studi/Aziende coinvolti nelle “reti”.
3. Risorse finanziarie
Le risorse allocate dal presente Avviso sono complessivamente pari ad euro 700.000,00 (settecentomila/00) e saranno destinate alla realizzazione di attività formative a vantaggio degli Studi professionali/Aziende, secondo n. 2 scadenze di presentazione.
Tale disponibilità potrà essere, eventualmente, integrata in seguito a delibera del C.d.A. di Fondoprofessioni.
4. Parametri del finanziamento
Il contributo per ogni singolo Piano formativo non può superare l’importo di euro 50.000,00 e gli importi indicati sono comprensivi di IVA e, se dovuti, di ogni altro onere ed imposta.
Sono ammesse attività d’aula e F.A.D..
- Parametri specifici dei progetti d’aula
I progetti prevedono una durata minima di 4h ed un massimo di 40h, con un gruppo d’aula di almeno 8 e non oltre 35 beneficiari.
Il parametro massimo di contributo erogato per un’ora di formazione per lavoratore (costo ora/allievo) è fissato a € 25,00.
- Parametri specifici dei progetti F.A.D.
I progetti prevedono una durata minima di 4h ed un massimo di 40h, con almeno 25 beneficiari in formazione.
Il parametro massimo di contributo erogato per un’ora di formazione per lavoratore (costo ora/allievo) è fissato a € 18,00.
5. Destinatari
I destinatari dell’attività formativa sono le lavoratrici e i lavoratori dipendenti, con contratto a tempo indeterminato/determinato o di apprendistato, per i quali gli Studi Professionali/Aziende sono tenuti a versare il contributo di cui all’art. 12 della legge n. 160/1975, così come modificato dall’art. 25 della legge quadro sulla formazione professionale n. 845/1978 e successive modificazioni, e che siano in regola con l’adesione e il versamento a Fondoprofessioni attraverso l’invio del flusso Uniemens.
Si ricorda che è possibile verificare tale adesione attraverso la raccolta del "cassetto previdenziale", reperibile tramite il portale INPS - xxx.xxxx.xx - all’interno del “fascicolo elettronico”, nella sezione “dati complementari”.
Il Fondo, al fine di permettere l’integrazione delle competenze tra le diverse risorse interne, favorendo tra queste una sinergia di “rete” per consentire che il contesto lavorativo diventi luogo di condivisione di saperi, di esperienze, di visione dei problemi, consente di coinvolgere nelle attività formative, in qualità di uditori della struttura in formazione, i datori di lavoro, i collaboratori coordinati e in regime di Partita IVA fino ad un incremento massimo del 100% del numero totale dei partecipanti al singolo progetto, senza alcun incremento di spesa.
È inoltre possibile coinvolgere i dipendenti che godono di sgravi contributivi entro e non oltre la misura del 20% del totale dei partecipanti al Piano formativo.
6. Enti proponenti
L’Ente proponente è colui che rappresenta il bisogno formativo degli Studi professionali/Aziende della “rete” e dei relativi dipendenti, assicurando la realizzazione dell’attività formativa attraverso una struttura accreditata al Fondo, detta Ente attuatore.
Il Piano formativo può essere presentato dai seguenti soggetti:
a) Studi/Aziende legati da un “contratto di rete” già costituito;
b) Consorzi tra Studi/Aziende;
c) ATS/ATI tra Studi/Aziende;
d) Franchisor per Aziende collegate in franchising;
e) Holding per Aziende controllate;
f) Studi professionali, in rappresentanza di Studi/Aziende collegate.
Ogni Ente Proponente non potrà richiedere più di un piano formativo per singola scadenza di presentazione.
Si specifica che non saranno considerati ammissibili i piani formativi monoaziendali, data la natura dell’Avviso.
7. Enti attuatori
Il Piano formativo può essere attuato solo da soggetti accreditati presso Fondoprofessioni, ai quali farà capo la gestione economica e rendicontativa del Piano. Essi manterranno la completa responsabilità gestionale del Piano anche nell’ipotesi in cui si avvalgano della facoltà di attivare una collaborazione complementare in partenariato con Ente o soggetto qualificato, definendone in fase progettuale di presentazione le aree di attività e il loro rilievo economico, secondo le modalità gestionali previste nel Manuale – Guida alla presentazione, gestione e rendicontazione dei Piani (di seguito per brevità “Manuale”).
Si specifica che è anche possibile realizzare il piano formativo tramite una A.T.S. di Enti attuatori accreditati. Resta inteso che il contributo potrà essere erogato dal Fondo, a fronte dei costi effettivamente sostenuti, unicamente nei confronti dell’Ente Attuatore Capofila dell’A.T.S..
Nello specifico, gli Enti Attuatori che hanno conferito il mandato al Capofila possono operare secondo le modalità previste nel caso di Ente Partner, ossia rendicontando a costi reali l’attività dagli stessi svolta. Pertanto, in fase di presentazione, sarà necessario dettagliare le aree di intervento di ciascuno degli Enti Attuatori coinvolti nell’A.T.S..
8. Altri soggetti coinvolti
È possibile coinvolgere nella realizzazione del Piano formativo:
• Enti delegati nel caso siano previste attività formative che richiedano il ricorso ad attività specialistiche. L’Ente attuatore potrà presentare richiesta di delega di parte dell’attività a terzi solo nella fase di presentazione del Piano formativo secondo i parametri previsti dal Manuale.
• Enti partner che, operando fuori dal regime di delega, sia per caratteristiche che per ambiti di competenza, possano integrare, arricchire e rinforzare l’attività dell’Ente attuatore conferendo al Piano un valore aggiunto secondo le regole previste dal Manuale.
9. Regimi di aiuto
Gli interventi di formazione continua da realizzare nel quadro del presente provvedimento si configurano come “Aiuti di Stato” e devono quindi rispettare le normative comunitarie in materia.
Le strutture coinvolte devono specificare in fase di presentazione, per ogni Piano formativo, per quale regime intendono optare tra:
• Regolamento (CE) n. 1407/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea “de minimis”;
• Regolamento (CE) n. 875/2007 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato CE agli aiuti “de minimis” nel settore della pesca;
• Regolamento (CE) n. 1408/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato CE agli aiuti “de minimis” nel settore della produzione dei prodotti agricoli;
• Regolamento (CE) n. 651/2014 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato CE agli aiuti destinati alla formazione.
Nel caso in cui la scelta ricada sul Regolamento n. 651/2014, relativo agli aiuti alla formazione, dovrà essere garantita la percentuale di cofinanziamento prevista mediante il costo del lavoro o mediante contributo privato. Nello specifico, è prevista una differente percentuale di cofinanziamento obbligatorio nel caso di piccola, media o grande impresa.
Il Regolamento n. 651/2014, inoltre, esclude la possibilità di finanziare la formazione obbligatoria per legge, ossia gli interventi finalizzati a conformarsi alla normativa nazionale.
Per maggiori informazioni sulle direttive dell’Unione Europea in materia di contributi alla formazione è possibile consultare la Circolare 02/2014, pubblicata sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx.
In conseguenza delle disposizioni cogenti in materia di Aiuti di Stato, l’Ente attuatore è tenuto a fornire l’elenco degli Enti Beneficiari coinvolti, almeno 15 giorni prima dell’avvio del piano, riportando anche la quota-parte di importo che verrà singolarmente fruito. Tale
adempimento è obbligatorio ai fini della registrazione degli Aiuti concessi, all’interno del Registro Nazionale, da parte del Fondo. Tale adempimento è obbligatorio ai fini della registrazione degli Aiuti concessi, all’interno del Registro Nazionale, da parte del Fondo, pena il divieto di avvio delle attività formative.
10. Modalità e termini per la presentazione dei Piani formativi
L’Ente attuatore deve validare il formulario e caricare in piattaforma la documentazione di presentazione prevista al punto 11 del presente Avviso entro e non oltre le ore 17, delle scadenze di seguito riportate:
1) Martedì 24/04/2018;
2) Venerdì 05/10/2018.
Qualora vi siano risorse residue, in seguito all’approvazione dei piani della prima scadenza, verrà comunicata la relativa disponibilità, sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx. Al contrario, in caso di eventuale esaurimento delle risorse sull’Avviso o di esigue disponibilità, Fondoprofessioni potrà comunicare il rifinanziamento o l’annullamento della seconda scadenza, sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx.
Il Piano formativo deve essere presentato dall’Ente attuatore accreditato, per conto dell’Ente proponente.
La presentazione avviene tramite la piattaforma informatica, alla quale si accede dal sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx.
Il Piano formativo, per essere ammesso e valutato, deve essere validato/inviato tramite la piattaforma e accompagnato dalla documentazione richiesta. Si specifica che tutta la documentazione dovrà essere caricata all’interno del sistema informatico per procedere con la validazione e, quindi, con la presentazione del piano.
Si precisa che è necessario inserire in piattaforma l’elenco degli enti beneficiari dell’attività formativa, sui quali si è basata l’azione di analisi e progettazione. Sarà valutata ed eventualmente autorizzata ogni richiesta di variazione e/o integrazione di tale elencazione prima della partenza di ogni singolo progetto.
11. Ammissibilità
La struttura interna di Fondoprofessioni, dopo ognuno dei termini di presentazione previsti dall’Avviso, provvede all’istruttoria di ammissibilità verificando la documentazione allegata a ciascun Piano formativo presentato mediante la piattaforma informatica.
La documentazione da caricare in piattaforma è la seguente:
1. Originale della domanda di finanziamento unitamente alla copia fotostatica del documento di identità in corso di validità del Legale Rappresentate dell’Ente proponente:
tale domanda, autocertificata ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 28/12/2000 nr. 445, deve essere compilata in ogni sua parte, timbrata e firmata dal Legale Rappresentante dell’Ente proponente; in essa si dichiara l’impegno a rispettare la normativa europea per gli interventi finanziati e che le medesime iniziative non sono state ammesse a contributo nell’ambito di altri programmi operativi nazionali, regionali o iniziative comunitarie;
2. Verbale di accordo sottoscritto dalle Parti Sociali che concertano il Piano formativo: la firma è di competenza del livello nazionale. Nello specifico, per la parte datoriale sarà sufficiente la firma di almeno una delle parti, mentre, per le XX.XX, saranno necessarie le firme di tutte e tre. Per facilitare la condivisione dei Piani formativi è necessario accompagnare il verbale con un abstract del Piano nel quale riportare la descrizione degli Studi Professionali/Aziende, le finalità del Piano ed i relativi contenuti.
3. Documentazione relativa all’Ente proponente:
- Per il “contratto di rete” tra Studi/Aziende
Documentazione che certifichi la formale adesione degli Studi/Aziende coinvolti nel contratto di rete, stipulato secondo i termini di legge, con evidenza del soggetto amministratore o capofila, ossia:
✓ Visura camerale da cui risulti il contratto di rete con i soggetti interessati; o in alternativa
✓ Contratto di rete registrato presso l’Agenzia delle Entrate nel caso in cui il soggetto amministratore o capofila non sia obbligato a pubblicità camerale;
- Per il Consorzio tra Studi/Aziende
Codice fiscale, eventuale Partita IVA, visura camerale e atto costitutivo con nota integrativa/libro soci, se previsto, che dia evidenza delle strutture facenti parte del Consorzio;
- Per il Franchising
Contratto di franchising o attestazione da parte del franchisor;
- Per l’Associazione temporanea di scopo e l’Associazione temporanea di imprese Documentazione specifica di ognuno dei soggetti che costituiscono l’ATI/ATS unitamente alla dichiarazione d’intenti con cui gli stessi intendono costituirsi in associazione temporanea, con indicazione del soggetto capofila, oltre alla copia fotostatica del documento di identità in corso di validità del Legale Rappresentate di ciascun ente coinvolto;
- Per la Holding
Documentazione che certifichi la formale adesione alla holding delle Aziende coinvolte o in alternativa visura camerale da cui risulti la partecipazione delle stesse;
- Per lo Studio Professionale in rappresentanza degli Studi/Aziende collegati
Certificato di attribuzione della partita IVA dello Studio;
4. Eventuale dichiarazione d’intenti per la costituzione dell’A.T.S. tra Enti Xxxxxxxxx, sottoscritta da tutti i rappresentanti legali coinvolti e accompagnata dai rispettivi documenti d’identità.
Non saranno considerati ammissibili i Piani privi anche di uno solo dei documenti obbligatoriamente previsti, così come riportato nel Manuale.
12. Valutazione
Dopo aver superato l’istruttoria di ammissibilità, i Piani formativi saranno valutati dalla Commissione Tecnica di Valutazione secondo i criteri qualitativi riportati nella griglia specifica. Saranno ritenuti finanziabili i Piani formativi ai quali verrà attribuito un punteggio qualitativo non inferiore ai 50 punti su 85 a disposizione della Commissione.
In fase di valutazione si darà particolare attenzione, e conseguente punteggio, alla composizione del preventivo di spesa, alla sua articolazione, al rapporto tra spese formative e spese gestionali, alla loro coerenza con gli obiettivi e con le strutture beneficiarie a salvaguardia
dell’ottimizzazione delle risorse; conseguentemente, richieste di modifica a detto preventivo in corso d’opera saranno autorizzate solo ed esclusivamente in situazioni eccezionali ed adeguatamente giustificate, secondo le regole previste dal Manuale.
Si specifica, inoltre, che il Fondo intende promuovere e valorizzare Piani formativi che abbiano tra le loro finalità quelle di adeguare e potenziare le competenze dei beneficiari oltre che orientare il “processo formativo” alla creazione di percorsi professionalizzanti e specifici; saranno infatti valorizzati i Piani nei quali i percorsi formativi, adeguatamente motivati e contestualizzati, rappresentino per gli Studi professionali/Aziende un effettivo accrescimento e sviluppo, grazie all’ideazione di progetti esecutivi tra loro congruenti, integrati e rispondenti agli obiettivi del Piano e del singolo progetto.
Non potranno partecipare agli interventi formativi in materia di salute e sicurezza obbligatoria le strutture che applicano il CCNL Studi Professionali, per le quali è assicurato da Ebipro (ente bilaterale degli Studi Professionali) il finanziamento di tali attività.
Nell’ambito dei progetti d’aula di almeno 16 ore, vige l’obbligo di prevedere lo svolgimento di almeno due (2) ore di intervento riservato alle Parti sociali, per la conoscenza e l’approfondimento dei temi contrattuali, degli organismi di sistema e della tematica delle pari opportunità; tale intervento non sarà necessario se assolto con gli stessi partecipanti in altro progetto del medesimo Piano, secondo le regole previste dal Manuale.
La valutazione quantitativa, a cura della struttura interna di Fondoprofessioni, invece avrà valore di premialità per un valore massimo di 15 punti e sarà attribuita solo a quei Piani formativi il cui valore qualitativo non sia inferiore ai 50 punti. Verrà previsto un sistema premiale per gli Enti attuatori, laddove non abbiano mai avuto piani formativi approvati nell’ambito degli Avvisi, e per gli Enti Proponenti, nel caso in cui almeno il 50%+1 degli Enti beneficiari coinvolti applichi il CCNL Studi Professionali, sottoscritto da Confprofessioni, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, e/o laddove gli Enti beneficiari aderenti previsti presentino almeno 100 dipendenti in organico.
Le graduatorie dei Piani richiedenti il finanziamento, così composte, saranno sottoposte all’attenzione del C.d.A. che ne darà approvazione e conseguente delibera di definitiva ammissione a finanziamento, indicativamente entro 60 giorni dalla chiusura dell’Avviso.
Le attività formative previste dal presente Avviso devono concludersi entro e non oltre i quindici
(15) mesi dalla data di delibera di ammissione al finanziamento del C.d.A., così come previsto dal Manuale.
13. Ricorsi
In caso di non approvazione del Piano, l’Ente proponente può fare ricorso al C.d.A. attraverso raccomandata A/R entro 10 giorni di calendario dalla comunicazione dell’esito della non approvazione da parte del Fondo; il C.d.A. esaminerà la richiesta e delibererà in merito a suo insindacabile giudizio.
14. Obblighi dei soggetti ammessi al finanziamento
Ottenuta l’approvazione del Piano formativo si può procedere all’attivazione delle attività formative programmate, previa stipula e sottoscrizione della Convenzione, atto che certifica le regole, gli obblighi e le responsabilità dell’Ente proponente e dell’Ente attuatore cui farà capo la gestione economica e rendicontativa del Piano. Si specifica che le attività formative dovranno essere avviate entro i 120 giorni successivi alla data di delibera di approvazione del C.d.A. di Fondoprofessioni, pena la revoca del piano.
Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione alla chiusura delle attività previste dal Piano, previa rendicontazione e giustificazione delle spese effettivamente sostenute nel rispetto del preventivo approvato.
È facoltà dell’Ente attuatore richiedere, prima della chiusura rendicontativa del Piano formativo, l’erogazione dell’anticipo con messa a disposizione su conto corrente dell’Ente stesso per un importo pari al 90% del finanziamento concesso, previa stipula con primari Istituti bancari o assicurativi di apposita polizza fideiussoria, così come previsto dal Manuale.
Gli obblighi per la gestione e la rendicontazione del Piano formativo sono precisati nel Manuale, nella Convenzione e in tutti gli allegati che costituiscono parte integrante del presente avviso, incluse eventuali Circolari/Linee di indirizzo pubblicate sul sito del Fondo.
15. Monitoraggio e controllo dei Piani
L’attività formativa finanziata dal Fondo è soggetta a controlli che verranno effettuati con la finalità di verificare:
• lo stato di realizzazione dell'attività formativa, il suo regolare svolgimento e la sua congruenza con il Piano presentato e finanziato;
• le attività di monitoraggio necessarie per elaborare e tenere sotto controllo gli indicatori fisici, procedurali e finanziari che l’Ente attuatore, conformemente a quanto previsto dalla Circolare n. 36 del 18 novembre 2003 è tenuto a fornire.
I controlli potranno essere effettuati dal Fondo o da Revisori dallo stesso incaricati presso le sedi di svolgimento delle attività e le sedi degli Enti attuatori, nel rispetto della legge 196/03.
Entro 60 giorni dalla conclusione dell’attività formativa, una volta effettuata la verifica da parte del certificatore, dovrà essere inviato a mezzo pec il rendiconto delle spese regolarmente ed effettivamente sostenute corredato dei relativi documenti allegati, così come previsto dal Manuale.
16. Altre informazioni
Per la definizione in dettaglio delle procedure, dei parametri e delle loro componenti in generale, si fa riferimento al Manuale pubblicato sul sito, alle eventuali Linee di indirizzo pubblicate e al presente Avviso.
La struttura interna di Fondoprofessioni, inoltre, fornirà agli interessati assistenza per l’interpretazione del presente Avviso sia telefonicamente allo 06/00.00.00.00, sia per posta elettronica all’indirizzo xxxx@xxxxxxxxxxxxxxxx.xx.
Roma, 13/03/2018
Il Presidente La Vice Presidente
Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxx