PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DELL’ACCORDO QUADRO RELATIVO AL SERVIZIO DI SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO TEMPORANEO PER LE AMMINISTRAZIONI COLPITE DAL SISMA NEL TERRITORIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 5
PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DELL’ACCORDO QUADRO RELATIVO AL SERVIZIO DI SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO TEMPORANEO PER LE AMMINISTRAZIONI COLPITE DAL SISMA NEL TERRITORIO DELLA REGIONE XXXXXX-ROMAGNA 5
ALLEGATO 8 D.U.V.R.I.
1. INTRODUZIONE
La Regione Xxxxxx-Romagna attua una politica organizzativa volta al rispetto ed alla valorizzazione dei lavoratori nell’ambito del posto di lavoro. Anche l’esternalizzazione di attività e servizi può determinare l’incremento di occasioni d’infortunio a causa della promiscuità del lavoro, dovuto alla presenza di più operatori all’interno dei medesimi luoghi, tanto maggiormente quanto più complessa è la struttura o più elevati sono i rischi in essa presenti o quanto più basso è il livello di sicurezza raggiunto o quanto meno affidabile è il prestatore esterno.
Il presente documento unico di valutazione dei rischi da interferenze è stato redatto in applicazione
dell’art. 26 del D. Lgs. 81/08 s.m.i.
2. SCOPO
Lo scopo di questo documento è quello di valutare, in presenza di contratti di appalto di servizi o d’opera, l’esistenza di rischi derivanti da possibili interferenze negli ambienti in cui sono destinate ad operare le ditte appaltatrici e di definire le misure da attuare per eliminare o, ove non sia possibile, ridurre al minimo i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori derivanti da interferenza.
Il DUVRI è un documento “dinamico” per cui la valutazione dei rischi da interferenza deve essere necessariamente aggiornata al mutare delle situazioni originarie, quali l’intervento di subappalti, lavoratori autonomi, ulteriori forniture, servizi e pose in opera nonché in caso di modifiche di tipo tecnico, logistico o organizzativo che si sono rese necessarie nel corso dell’esecuzione delle attività previste.
Inoltre, in riferimento a quanto previsto dal comma 3-ter dell’art. 26 D. Lgs. 81/08 s.m.i., il presente documento contiene le informazioni preliminari sulla valutazione ricognitiva dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione presso le Amministrazioni della Regione Xxxxxx-Romagna che potenzialmente potrebbero derivare dall’esecuzione del contratto da fornire alle imprese appaltatrici in sede di gara.
Così come esplicitato nei capitoli successivi, l’Amministrazione presso la quale deve essere eseguito il servizio, prima dell’inizio dell’esecuzione, provvederà ad integrare il presente documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei propri luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, andrà ad integrare gli atti contrattuali.
In linea di principio, il presente documento riferisce la valutazione dei rischi interferenziali estendendola anche alle persone che a vario titolo possono essere presenti presso le strutture delle Amministrazioni della Regione Xxxxxx-Romagna.
3. RIFERIMENTI LEGISLATIVI
• D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, in particolare l’art. 26.
• D. Lgs. n. 50/2006, Codice dei contratti pubblici, come modificato dal D.Lgs. n. 56/2017.
4. INFORMAZIONI GENERALI SULL’APPALTO
4.1 Anagrafica committente
RAGIONE SOCIALE | REGIONE XXXXXX XXXXXXX |
INDIRIZZO SEDE LEGALE | Vedere Bando di Gara |
RECAPITO TELEFONICO | Vedere Bando di Gara |
LEGALE RAPPRESENTANTE/DATORE DI LAVORO | Vedere Bando di Xxxx |
RECAPITO POSTA ELETTRONICA | Vedere Bando di Gara |
4.2 ANAGRAFICA AMMINISTRAZIONE CONTRAENTE
RAGIONE SOCIALE | |
INDIRIZZO SEDE LEGALE | |
RECAPITO TELEFONICO | |
LEGALE RAPPRESENTANTE/DATORE DI LAVORO | |
DELEGATO DEL D.L. IN MATERIA DI SICUREZZA | |
RECAPITO POSTA ELETTRONICA | |
RESPONSABILE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE |
4.3 ANAGRAFICA APPALTATORE
AZIENDA APPALTATRICE 1 | |
INDIRIZZO |
RESP. PER I SERVIZI IN APPALTO | |
RECAPITO TELEFONICO | |
RECAPITO POSTA ELETTRONICA | |
DATORE DI LAVORO | |
ALTRO |
AZIENDA APPALTATRICE 2 | |
INDIRIZZO | |
RESP. PER I SERVIZI IN APPALTO |
RECAPITO TELEFONICO | |
RECAPITO POSTA ELETTRONICA | |
DATORE DI LAVORO | |
ALTRO |
AZIENDA APPALTATRICE 3 | |
INDIRIZZO | |
RESP. PER I SERVIZI IN APPALTO | |
RECAPITO TELEFONICO | |
RECAPITO POSTA ELETTRONICA |
DATORE DI LAVORO | |
ALTRO |
4.4 CARATTERISTICHE DELL’APPALTO
OGGETTO DELL’APPALTO | Procedura aperta per l’affidamento dei servizi di portierato, vigilanza armata e altri servizi, trasporto valori e contazione denaro 2 |
DURATA DELL’APPALTO | (vedere la documentazione di gara) |
AREA SERVIZIO | (vedere la documentazione di gara) |
REPARTO | |
PIANO | |
AREA SPECIFICA | |
NUMERO LAVORATORI IMPIEGATI |
INDIVIDUAZIONE DEI LAVORATORI | Nell'ambito dello svolgimento delle attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro. I lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento (art 6 della Legge 123/2007) |
ADDETTI ALLA GESTIONE EMERGENZE | |
(APPALTATORE) | |
ORARIO DI LAVORO | |
PERIODICITÀ DEI SERVIZI | |
QUOTIDIANA, SETTIMANALE | |
MENSILE, VARIABILE | |
INTERFERENZA CON ALTRI APPALTATORI | |
INIZIO DEI SERVIZI | Si stabilisce che non potrà essere iniziata alcuna operazione all’interno dei luoghi di lavoro dell’Amministrazione, da parte dell’impresa appaltatrice/lavoratore autonomo, se non a seguito di avvenuta firma, da parte del responsabile incaricato dall’Amministrazione, dell’apposito Piano degli Interventi. |
INTERRUZIONE STRAORDINARIA DEI SERVIZI | Si stabilisce che il rappresentante dell’Amministrazione ed il rappresentante incaricato della ditta, per il coordinamento degli stessi servizi affidati in appalto, potranno interromperli, qualora ritenessero, nel prosieguo delle attività, che le medesime, anche per sopraggiunte nuove interferenze, non fossero più da considerarsi sicure. In tale evenienza, si provvederà all’aggiornamento delle misure di prevenzione necessarie a controllare le interferenze ed all’implementazione del presente documento. |
5. INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DELL’AMMINISTRAZIONE E DELLA DITTA
5.1 ATTIVITÀ DELL’AMMINISTRAZIONE
AMMINISTRAZIONE |
RISCHI PRESENTI NEI LUOGHI DI LAVORO DEL COMMITTENTE |
AGENTI CHIMICI | Uso di reagenti di laboratorio, disinfettanti, decontaminanti, gas anestetici e medicinali antiblastici. I reparti dove sono presenti queste sostanze sono prevalentemente i Laboratori, le Sale Operatorie, l’Anatomia Patologica, i Reparti e Day Hospital di Oncoematologia, i locali tecnologici, officine, la Centrale di Sterilizzazione e gli ambienti dove si eseguono le disinfezioni degli strumenti. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. |
AGENTI BIOLOGICI | E’ un rischio ubiquitario; gli ambienti a rischio maggiore sono i reparti di Malattie Infettive, Pneumologia, le Sale Operatorie, l’Anatomia Patologica e la Sala Autoptica, i Laboratori ed il Centro trasfusionale. Le aree sono ad accesso controllato e limitato secondo le indicazioni della Direzione. I rifiuti sanitari sono raccolti in contenitori a tenuta e opportunamente segnalati, sono collocati nei reparti, e stoccati provvisoriamente in locali dedicati in attesa dello smaltimento. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. |
RADIAZIONI IONIZZANTI | Le sorgenti di radiazioni ionizzanti possono essere differenti, in particolare si può essere in presenza di rischio da irradiazione (apparecchi RX e sorgenti sigillate), oppure in presenza di rischio anche (o solo) da contaminazione (sorgenti non sigillate). L’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti in ambito ospedaliero (macchine RX, sorgenti rappresentate da radioisotopi – in forma sigillata e non) avviene nelle aree radiologiche tradizionali (radiodiagnostica e TAC). L’accesso alle Zone Controllate è segnalato e regolamentato mediante apposita cartellonistica. |
RADIAZIONI NON IONIZZANTI | Uso di sistemi ed apparecchiature sorgenti di campi magnetici statici ed in radiofrequenza, microonde, luce (visibile, ultravioletto, infrarosso). Esposizione a radiazioni elettromagnetiche della stessa natura della luce o delle onde radio, dovute all’uso di sistemi ed apparecchiature che comportano campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenze alte. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. |
CAMPI MAGNETICI | Nei locali destinati a diagnostica con Risonanza Magnetica Nucleare le radiazioni sono dovute a presenza del campo magnetico statico; si impone la massima attenzione poiché esso è SEMPRE ATTIVO: non possono essere introdotti elementi metallici nelle stanze in cui è presente il magnete, in quanto possono verificarsi seri danni alle apparecchiature di gravi incidenti qualora all’interno sia presente il paziente od il personale. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. |
RADIAZIONI LASER | Impiego di apparecchi laser, pericolosi particolarmente per l’occhio: emettono un particolare tipo di luce, in una sola direzione, concentrando grandi quantità di energia in breve tempo e in un punto preciso. Apparecchiature utilizzate in sale operatorie e ambulatori (oculistica, dermatologia) e per usi fisioterapici. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. |
ENERGIA ELETTRICA | In ogni ambiente esistono impianti ed apparecchiature elettriche, conformi a specifiche norme, verificati e gestiti dagli uffici Tecnici. Ogni intervento o utilizzo di energia deve essere effettuato con precisa autorizzazione e accordi con il Responsabile della suddetta struttura. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. |
MOVIMENTAZION E CARICHI | Movimento delle merci all’interno della Struttura sanitaria. Le movimentazioni possono avvenire sia manualmente che con mezzi meccanici. I magazzini sono dotati di traspallets, i reparti sono dotati di carrelli. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi L’utilizzo di queste attrezzature di proprietà della committenza è precluso alla ditta appaltatrice, salvo autorizzazioni specifiche. |
CADUTE | Possono essere presenti negli ambienti di lavoro e nei percorsi zone con pavimenti bagnati, ostacoli sui percorsi, pozzetti aperti. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. |
RISCHIO DI INCENDIO EMERGENZA ED EVACUAZIONE | I luoghi di lavoro sono dotati di idonei mezzi e sistemi per la prevenzione e protezione incendi. Sono presenti vie ed uscite di emergenza, luoghi filtro e punti di raccolta, idonei a garantire l’esodo ordinato e sicuro delle persone presenti. Le uscite di emergenza e i percorsi di fuga sono opportunamente individuati da segnaletica conforme ed illuminate in condizioni ordinarie e di emergenza. Nell’attività è presente la squadra per la gestione delle emergenze, formata ed addestrata secondo le disposizioni vigenti. |
STRUTTURE E FABBRICATI | Gli ambienti di lavoro sono di norma idonei per altezza, superficie e cubatura al tipo di lavoro svolto ed al numero di lavoratori presenti. Sono presenti all’interno delle strutture locali igienico-assistenziali idonei e riforniti di sufficienti mezzi ordinari per l’igiene della persona. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. |
LUOGHI DI LAVORO | L’organizzazione dei locali di lavoro è realizzata in modo da rispondere ai requisiti di sicurezza generale degli ambienti di lavoro. I luoghi di lavoro sono illuminati naturalmente e/o artificialmente, con luminosità sufficiente in relazione alle attività da svolgere. Le condizioni microclimatiche sono adeguate alla tipologia di lavoro svolto |
IMPIANTI TECNOLOGICI E DI SERVIZIO | Gli impianti sono realizzati e sottoposti a manutenzione e verifica periodica secondo le disposizioni tecniche e normative vigenti. L’accesso ai locali tecnici a rischio specifico è riservato alle sole persone autorizzate ed ove necessario, sono stabilite le procedure specifiche. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi |
LOCALI A RISCHIO SPECIFICO (DEPOSITI DI MATERIALI, DEPOSITI BOMBOLE, ARCHIVI, ECC.) | Sono in uso attrezzature conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalla vigente normativa. L’accesso ai locali è riservato al solo personale autorizzato. Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi |
5.2 ATTIVITÀ DELLA DITTA
ATTIVITÀ SVOLTA DALLA DITTA 1
RISCHI INTRODOTTI DALLA DITTA 1 |
ATTIVITÀ SVOLTA DALLA DITTA 2
RISCHI INTRODOTTI DALLA DITTA 2 |
6. VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZA
La valutazione dei rischi coordinata tra Amministrazione e Ditta, con particolare riferimento ai rischi di interferenza, stabilisce le misure di prevenzione e protezione ritenute necessarie per il controllo dei rischi stessi.
Tra le misure di prevenzione e riduzione dei rischi connessi alle interferenze evidenziate di massima importanza sono quelle di informazione e formazione. In ogni caso la Ditta aggiudicataria dovrà produrre un piano di formazione il cui contenuto dovrà essere valutato ed approvato dall’Amministrazione in sede di riunione di cooperazione e coordinamento.
Alla definizione di dette misure si perviene attraverso un processo di valutazione che si svolge secondo le seguenti fasi:
FASE 1. Comunicazione di dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui le imprese appaltatrici e i lavoratori autonomi sono destinati a operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate.
In fase di richiesta di servizi, l’Amministrazione fornisce all’appaltatore un documento, denominato DUVRI PRELIMINARE in cui sono riportati:
• le informazioni generali e specifiche sui rischi per i luoghi di lavoro del committente;
• le misure di prevenzione adottate;
• le misure stabilite per la gestione delle emergenze;
• le procedure ed i regolamenti di sicurezza per gli appaltatori.
FASE 2. Verifica dell'idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai servizi loro affidati.
La verifica dell’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici e subappaltatrici, che l’Amministrazione è obbligata ad effettuare, si effettua con la richiesta e il controllo sugli appaltatori e subappaltatori del possesso di requisiti quali l’iscrizione alla Camera di commercio, la certificazione sulla regolarità contributiva, la dichiarazione (punto 13) relativa agli adempimenti del D.Lgs. 81/2008 s.m.i., documentazione relativa agli obblighi dal D. Lgs. 50/2016 s.m.i., ecc.
FASE 3. Cooperazione con gli appaltatori per l'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività lavorativa oggetto dell'appalto e coordinamento degli interventi attraverso lo scambio di informazioni reciproche.
Al fine di consentire la corretta gestione della procedura di coordinamento e cooperazione, la Ditta fornisce, oltre alle informazioni di cui sopra, copia del documento della sicurezza
per l’esecuzione delle lavorazioni presso il sito dell’Amministrazione specifico per l’oggetto dell’appalto.
Prima dell’emissione dell’Ordinativo di Fornitura, la Ditta e l’Amministrazione potranno effettuano sopralluoghi e riunioni specifiche, allo scopo di cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto e per coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, preoccupandosi di attuare un’opera di informazione reciproca anche al fine di eliminare i rischi dovuti ad interferenze tra i servizi delle diverse imprese coinvolte.
L’esito di tale incontro è riportato nel Piano degli Interventi, all’interno del quale è tra l’altro riportato il nominativo del responsabile dei servizi nominato dall’impresa appaltatrice e sono indicate le misure di prevenzione e protezione collettive e individuali da adottare anche al fine di evitare le interferenze.
Al fine di non compromettere la validità delle misure di prevenzione e protezione adottate, la Società Appaltatrice non potrà subappaltare i servizi senza preventiva comunicazione ed approvazione del committente, salvo quanto regolamentato nella Documentazione di gara.
FASE 4. Integrazione del documento unico di valutazione dei rischi d’ interferenze preliminare
e sottoscrizione del DUVRI.
Terminata la fase preliminare di ricognizione dei pericoli, l’Amministrazione integra il documento unico di valutazione dei rischi di interferenza preliminare e redige il DUVRI, in cui sono descritti, per quanto di rilievo ai fini della prevenzione nella gestione dell’appalto:
• luoghi ed attività svolte dal committente
• attività svolte dall’appaltatore
• rischi derivanti dalle interferenze tra le attività
• misure di prevenzione e protezione stabilite di comune accordo per l’eliminazione dei rischi da interferenza per l’oggetto dell’appalto, ivi incluse quelle necessarie per la presenza di ulteriori appaltatori.
Il documento viene sottoposto alla firma congiunta con l’Appaltatore.
Atteso il carattere “dinamico” il DUVRI viene revisionato al mutare delle situazioni originarie, quali l’intervento di subappalti, lavoratori autonomi, ulteriori forniture e pose in opera nonché in caso di modifiche di tipo tecnico, logistico o organizzativo che si sono rese necessarie nel corso dell’esecuzione delle attività previste.
6.1 FASE 1 - VALUTAZIONE PRELIMINARE RISCHI INTERFERENZIALI
Premesso che il comma 1 dell’art. 26 del D.Lgs. 81/08 e smi esclude la valutazione dei rischi d’interferenza nei luoghi sottratti alla disponibilità giuridica dell’Amministrazione, si evidenzia quanto segue:
• le attività oggetto dell’appalto dovranno essere effettuate secondo il Piano Dettagliato degli Interventi, così come previsto dalla Documentazione di gara;
• i rischi espressi nella tabella rischi interferenza rappresentano una ricognizione dei rischi standard relativi alla tipologia della prestazione nell’ambito degli ambienti ove verrà erogato il servizio.
L'identificazione delle fonti di rischio da interferenze standard è stata guidata dalle conoscenze disponibili su norme di legge e standard tecnici, dati desunti dalle esperienze ed il contributo dato dai soggetti che a vario titolo hanno partecipato alla valutazione stessa. La valutazione preliminare ha riguardato sostanzialmente tutti i rischi di interferenza standard cui potenzialmente sono esposti i lavoratori dell’Amministrazione e della Ditta; tuttavia, i sistemi di valutazione e quantificazione impiegati nella valutazione, sono stati diversi, in funzione del fatto che le azioni preventive e protettive fossero o no stabilite a priori.
Si riporta di seguito l’analisi dei rischi da possibili interferenze comuni alle Amministrazioni.
D.U.V.R.I. | AGENZIA INTERCENT-ER | ||||||
Ambiente di lavoro | TUTTE LE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE XXXXXX XXXXXXX | ||||||
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico dell’Amministrazione | Misure di tutela a carico della Ditta | Tempi | Costi |
CONSEGNA ED INSTALLAZIONE | Incendio | Innesco accidentale di fiamma | M | Informazione in merito al piano di emergenza, alle regolamentazioni aziendali per la gestione delle emergenze | Gli operatori devono adottare le misure e le cautele nell’utilizzo di fiamme libere o altri inneschi Nelle strutture vige l’assoluto divieto di fumo Informare gli operatori sui contenuti delle istruzioni per la gestione dell’emergenza incendio dell’Azienda, evitare di ingombrare, depositare materiali e attrezzature lungo le vie di esodo | - Al momento della attivazione del contratto - Al momento degli interventi | Costo 0 |
Agenti Biologici | Contatto accidentale o contaminazione con materiale biologico | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio Informazioni relative all'organizzazione, alle procedure, istruzioni operative aziendali | Attenersi alle istruzioni e norme comportamentali e di cautela, da adottarsi per le specifiche attività Accordarsi, se previsto con il Servizio di Ingegneria Clinica, e con il Responsabile di zona per le modalità di accesso al Servizio. | - Al momento della attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | Costo 0 | |
Ambienti Posti di lavoro Passaggio interni | Consegna/Trasporto/movim entazione e collocazione beni all'interno delle strutture aziendali | B | Informazione in merito alle modalità operative per la corretta movimentazione, individuazione percorsi e tempi ed eventuale collocazione negli spazi o locali concordati con i coordinatori | Adottare misure e cautele adeguate atte a ridurre o eliminare il rischio legato alla interazione con tutti gli operatori, pazienti e visitatori durante la movimentazione e installazione di beni con i mezzi elettrici e manuali in dotazione all'appaltatore Accordo sulle modalità di accesso e sulla corretta collocazione dei beni con i responsabili di zona | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 |
D.U.V.R.I. | AGENZIA INTERCENT-ER | ||||||
Ambiente di lavoro | TUTTE LE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE XXXXXX XXXXXXX | ||||||
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico dell’Amministrazione | Misure di tutela a carico della Ditta | Tempi | Costi |
CONSEGNA ED INSTALLAZIONE | Agenti chimici | Utilizzo, sversamento /sviluppo accidentale di vapori | B | Informazioni relative all'organizzazione, alle procedure, istruzioni operative aziendali | Attenersi alle istruzioni aziendali Opportune informazioni e accordo con i responsabili di zona per gestire eventuali interferenze delle attività | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 |
Gas vapori e fumi | Sviluppo di reazioni chimiche non controllate | B | Informazioni relative all'organizzazione, alle procedure, istruzioni operative aziendali | Evitare miscelazioni accidentali di prodotti che sviluppano gas o vapori nocivi o tossici (es: acido ed ipoclorito di sodio) Avvisare i coordinatori d'area ed i soggetti delle aree confinanti per la gestione dell'emergenza | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 | |
Radiazioni Ionizzanti | Esposizione accidentale a radiazioni ionizzanti in aree segnalate a rischio radiologico | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio attraverso segnaletica esistente | Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 | |
Radiazioni non Ionizzanti | Esposizione accidentale a radiazioni non ionizzanti | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio | Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali- in particolare presidiare l'accesso con materiali metallici ferrosi nelle aree dove si effettuano indagini di Risonanza Magnetica Nucleare | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 |
D.U.V.R.I. | AGENZIA INTERCENT-ER | ||||||
Ambiente di lavoro | TUTTE LE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE XXXXXX XXXXXXX | ||||||
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico dell’Amministrazione | Misure di tutela a carico della Ditta | Tempi | Costi |
CONSEGNA ED INSTALLAZIONE | Macchine Attrezzature Impianti | Urti, schiacciamenti generati nell'utilizzo, transito o nell’installazione Allacciamenti non adeguati agli impianti dell’azienda (elettrici, idraulici, gas medicinali, canalizzazione reflui, altro) | B | Informazione in merito alle modalità d'uso delle attrezzature ed impianti presenti per la corretta installazione | Adottare misure e cautele adeguate atte a ridurre o eliminare il rischio legato alla interazione con tutti gli operatori, pazienti e visitatori durante il processo di installazione delle attrezzature e degli impianti Accordarsi, se previsto con il Servizio di Ingegneria Clinica e/o Servizio Tecnico | - Al momento della attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | Costo 0 |
Rischio elettrico | Contatto indiretto o diretto con parti in tensione | B | Informazione in merito all’uso corretto degli impianti prendere accordi con il coordinatore dell’area – | Per attività particolari per evitare condizioni di sovraccarico agli impianti prendere accordi con il Servizio Tecnico e, se previsto, con il Servizio di Ingegneria Clinica Segnalare immediatamente anomalie riscontrate | - Al momento della attivazione del contratto di appalto - Al momento dell'intervento | Costo 0 |
D.U.V.R.I. | AGENZIA INTERCENT-ER | ||||||
Ambiente di lavoro | TUTTE LE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE XXXXXX XXXXXXX | ||||||
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico dell’Amministrazi one | Misure di tutela a carico della Ditta | Tempi | Costi |
SERVIZIO DI MANUTENZIONE | Incendio | Innesco accidentale di fiamma | M | Informazione in merito al piano di emergenza e, alle regolamentazioni aziendali per la gestione delle emergenze | Gli operatori devono adottare le misure e le cautele nell’utilizzo di fiamme libere o altri inneschi Nelle strutture vige l’assoluto divieto di fumo Informare gli operatori sui contenuti delle istruzioni per la gestione dell’emergenza incendio dell’Azienda, evitare di ingombrare, depositare materiali e attrezzature lungo le vie di esodo | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 |
Agenti Biologici | Contatto accidentale o contaminazione con materiale biologico | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio- informazioni relative all'organizzazione, alle procedure, istruzioni operative aziendali | Attenersi alle istruzioni e norme comportamentali e di cautela, da adottarsi per le specifiche attività. Accordarsi, se previsto con il Servizio di Ingegneria Clinica e con il Responsabile di zona per le modalità di accesso al Servizio | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 | |
Ambienti Posti di lavoro Passaggio interni | Consegna/Trasporto/movimentaz ione e collocazione beni all'interno delle strutture aziendali | B | Informazione in merito alle modalità operative per la corretta movimentazione, individuazione percorsi e tempi ed eventuale collocazione negli spazi o locali concordati con i coordinatori | Adottare misure e cautele adeguate atte a ridurre o eliminare il rischio legato alla interazione con tutti gli operatori, pazienti e visitatori durante la movimentazione e installazione di beni con i mezzi elettrici e manuali in dotazione all'appaltatore Accordo sulle modalità di accesso e sulla corretta collocazione dei beni con i responsabili di zona | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 |
Rischio elettrico | Contatto indiretto o diretto con parti in tensione | B | Informazione in merito all’uso corretto degli impianti prendere accordi con il coordinatore dell’area – | Per attività particolari per evitare condizioni di sovraccarico agli impianti prendere accordi con il Servizio Tecnico e, se previsto, con l’UO di Ingegneria Clinica Segnalare immediatamente anomalie riscontrate | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 |
D.U.V.R.I. | AGENZIA INTERCENT-ER | ||||||
Ambiente di lavoro | TUTTE LE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE XXXXXX XXXXXXX | ||||||
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico dell’Amministrazi one | Misure di tutela a carico della Ditta | Tempi | Costi |
SERVIZIO DI MANUTENZIONE | Agenti chimici | Sversamento o sviluppo di vapori accidentale durante l’attività | B | Informazioni relative all'organizzazione del lavoro e alle procedure e, istruzioni operative aziendali | Segnalare immediatamente al coordinatore dell'area lo sviluppo di gas o vapori nocivi - ventilare la zona Evitare ogni forma di innesco Accordo con i Responsabili di zona per l’accesso ai locali | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 |
Polveri e nebbie | Inalazione/ contatto accidentale | B | Informazioni relative all'organizzazione del lavoro e alle procedure e, istruzioni operative aziendali | Opportune informazioni e accordo con i responsabili di zona per gestire eventuali interferenze delle attività Nei casi necessari e quando possibile delimitare e/ segnalare l’area di intervento Utilizzare, se necessario, adeguate attrezzature di aspirazione e ventilare il locale | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 | |
Radiazioni ionizzanti | Esposizione accidentale a radiazioni ionizzanti in aree segnalate a rischio radiologico | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio attraverso segnaletica esistente | Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 |
D.U.V.R.I. | D.U.V.R.I. AGENZIA INTERCENT-ER | ||||||
Ambiente di lavoro | TUTTE LE AMMINISTRAZIONI DELLA REGIONE XXXXXX XXXXXXX | ||||||
Attività | Argomento Rischio | Rischi Interferenti | Grado di rischio | Misure di tutela a carico dell’Amministrazione | Misure di tutela a carico della Ditta | Tempi | Costi |
SERVIZIO DI MANUTENZIONE | Radiazioni non ionizzanti | Esposizione accidentale | B | Informazione in merito agli ambienti dove è presente questo rischio attraverso segnaletica esistente | Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 |
Rumore | Superamento dei livelli di rumore previsti dalla normativa a seguito di utilizzo di attrezzature | B | Informazioni relative all'organizzazione del lavoro e alle procedure e, istruzioni operative aziendali | Opportune informazioni e accordo con i responsabili di zona per gestire eventuali interferenze delle attività Adottare le necessarie misure e cautele adeguate atte a ridurre al minimo il rumore | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 | |
Caduta di materiale dall’alto | Rischi conseguenti a caduta di materiale | B | Informazioni relative all'organizzazione del lavoro e alle procedure e, istruzioni operative aziendali | Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali Nei casi necessari e quando possibile delimitare e/ segnalare l’area di intervento Utilizzare secondo quanto previsto nelle istruzioni operative il materiale in altezza | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 | |
Macchine Attrezzature | Rischi generati nell'utilizzo, nel transito o nella collocazione nelle unità operative | B | Informazioni relative all'organizzazione del lavoro e alle procedure e, istruzioni operative aziendali | Accordo con i responsabili di zona per l'accesso ai locali. Nei casi necessari e quando possibile delimitare e/ segnalare l’area di intervento Allontanare se possibile e/o necessario i soggetti non coinvolti nell'attività accordarsi, se previsto con l’UO di Ingegneria Clinica e/o Servizio Tecnico | - Al momento della attivazione del contratto – Al momento degli interventi | Costo 0 |
7. DEFINIZIONE DEI COSTI DELLA SICUREZZA DA INTERFERENZA
Premesso che l’art. 2087 del Codice Civile obbliga il Datore di Lavoro ad: “adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”, l’Appaltatore è pertanto obbligato a farsi carico di tutti i costi derivanti dall’applicazione della legislazione e delle norme tecniche vigenti al fine di salvaguardare la salute e la sicurezza dei propri lavoratori.
Per questo principio, ad esempio, le spese da sostenere per dotare i lavoratori dei dispositivi di protezione individuale non rientrano nei costi della sicurezza, a meno che tali dispositivi si rendono necessari per la presenza di interferenze tra lavorazioni di due soggetti imprenditoriali diversi.
La stima dei costi della sicurezza deve essere eseguita secondo le disposizioni di cui all’art. 95,
comma 10, del Codice
Sulla base dei rischi interferenti analizzati, le interferenze sono eliminabili con procedure tecnico organizzative e con misure preventive e protettive di carattere comportamentale/prescrittivo che non generano costi.
8. NORME DI COMPORTAMENTO PER IL PERSONALE DELL’APPALTATORE
Il personale della Ditta è soggetto all’osservanza di tutte le norme e regolamenti interni di ogni singola Amministrazione.
In via generale dovrà comunque osservare quanto segue:
a) L’impiego di attrezzature o di opere provvisionali di proprietà dell’Amministrazione è di norma vietato. Eventuali impieghi, a carattere eccezionale, devono essere di volta in volta preventivamente autorizzati.
b) La custodia delle attrezzature e dei materiali necessari per l’esecuzione del servizio o dell’opera, all’interno delle nostre sedi, è completamente a cura e rischio dell’appaltatore che dovrà provvedere alle relative incombenze.
c) La sosta di autoveicoli o mezzi dell’impresa al di fuori delle aree adibite a parcheggio è consentita solo per il tempo strettamente necessario allo scarico dei materiali e strumenti di lavoro. L’Appaltatore deve istruire i conducenti sulle eventuali disposizioni vigenti in materia di circolazione e di esigerne la più rigorosa osservanza.
d) L’introduzione di materiali e/o attrezzature pericolose (per esempio, bombole di gas infiammabili,
sostanze chimiche, ecc.), dovrà essere preventivamente autorizzata.
e) L'accesso agli edifici del personale afferente a ditte appaltatrici, subappaltatrici e/o lavoratori autonomi dovrà essere limitato esclusivamente alle zone interessate alle attività oggetto del contratto.
f) L’orario di lavoro dovrà di norma essere concordato con l’Amministrazione, anche al fine di
eliminare o ridurre i rischi interferenti.
g) A prestazione ultimata, deve essere lasciata la zona interessata sgombra e libera da macchinari, materiali di risulta e rottami (smaltiti a carico della Ditta secondo la normativa di legge), fosse o avvallamenti pericolosi, ecc.
È compito del Datore di Lavoro della Ditta rendere noto al proprio personale e a fargli osservare scrupolosamente le seguenti prescrizioni riportate a titolo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo:
a) Obbligo di esporre il cartellino di riconoscimento di cui all’art. 6 della L.123/2007;
b) Obbligo di attenersi scrupolosamente a tutte le indicazioni segnaletiche ed in specie ai divieti contenuti nei cartelli indicatori e negli avvisi dati con segnali visivi e/o acustici.
c) Divieto di accedere senza precisa autorizzazione a zone diverse da quelle interessate ai servizi.
d) Obbligo di non trattenersi negli ambienti di lavoro al di fuori dell’orario stabilito.
e) Divieto di introdurre sostanze infiammabili o comunque pericolose o nocive.
f) Obbligo di recintare eventuali zone di scavo o le zone sottostanti a lavori che si svolgono in posizioni sopraelevate;
g) Divieto di compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non siano di propria competenza e che possono perciò compromettere anche la sicurezza di altre persone;
h) Divieto di compiere lavori usando fiamme libere, di utilizzare mezzi ignifori nei luoghi con pericolo di incendio o di scoppio ed in tutti gli altri luoghi ove vige apposito divieto;
i) Obbligo di usare i dispositivi di protezione individuale, ove previsti;
j) Obbligo di non usare, sul luogo di lavoro, indumenti o abbigliamento che, in relazione alla natura delle operazioni da svolgere, possono costituire pericolo per chi lo indossa;
k) Divieto di ingombrare passaggi, corridoi e uscite di sicurezza con materiali di qualsiasi natura;
l) Obbligo di impiegare macchine, attrezzi ed utensili rispondenti alle vigenti norme di legge;
m) Divieto di procurare falsi allarmi emergenza, al fine di non compromettere anche la sicurezza di
altri lavoratori o occupanti l’Amministrazione.
8.1 DIVIETO DI FUMO
Ai sensi della Normativa Vigente (L. 3/2003 e L. 311/ 2004 sul divieto di fumo) che disciplina il divieto di fumo all’interno dei locali pubblici:
È SEVERAMENTE VIETATO FUMARE
IN TUTTE LE AREE DELL’AMMINISTRAZIONE
È compito del Datore di Lavoro dell’Impresa appaltatrice vigilare sul rispetto di tale disposizione, ogni violazione accertata potrà essere sanzionata secondo le norme vigenti ed in base a quanto previsto dal Contratto.
8.2 LOCALI ED AREE A RISCHIO SPECIFICO
Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi. L’accesso ai locali è riservato al solo personale autorizzato.
8.3 RISPETTO DELL’UTENZA
Il personale delle Società appaltatrici è tenuto a seguire le regole di comportamento e di rispetto
dell’utenza riportate negli accordi generali.
La Società e il suo personale dovranno mantenere riservato quanto verrà a loro conoscenza in merito ai pazienti ed alla organizzazione e attività svolte dall’Amministrazione durante l’espletamento del servizio.
Nel caso dovessero verificarsi impedimenti di varia natura al normale svolgimento del lavoro si consiglia di fare riferimento ai referenti contrattuali.
8.4 SEGNALETICA DI SICUREZZA
La segnaletica di sicurezza è di norma installata in conformità alle disposizioni del Titolo V e dell’allegato XXIV del D.Lgs. 81/2008. La segnaletica di sicurezza ha lo scopo di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l’attenzione su oggetti e situazioni che possono provocare determinati pericoli, ed in particolare:
• Vietare comportamenti pericolosi;
• Avvertire la presenza di un rischio o di un pericolo per le persone esposte;
• Fornire indicazioni relative alle uscite di sicurezza e ai mezzi di soccorso o di salvataggio;
• Prescrivere comportamenti sicuri ai fini della sicurezza.
In conformità al D.Lgs. 14/08/1996 n. 493 la segnaletica deve avere le caratteristiche riportate nella seguente tabella:
CARTELLO | SIGNIFICATO | CARATTERISTICHE |
Cartelli di divieto | forma rotonda; pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo, con un’Inclinazione di 45°) rossi (il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello). |
Cartelli antincendio | forma quadrata o rettangolare; pittogramma bianco su fondo rosso. | |
Cartelli di avvertimento | forma triangolare; pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello). | |
Cartelli di prescrizione | forma rotonda; pittogramma bianco su fondo azzurro (l'azzurro deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello). | |
Cartelli di salvataggio | forma quadrata o rettangolare; pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello). |
9. PRESCRIZIONI DI SICUREZZA PER I RISCHI SPECIFICI PRESENTI NEI LUOGHI DI LAVORO
9.1 RISCHI STRUTTURALI
Gli ambienti di lavoro sono di norma idonei per altezza, superficie e cubatura al tipo di lavoro svolto ed al numero di lavoratori presenti.
Ove necessario, è presente segnaletica conforme atta ad individuare le fonti di pericolo, le prescrizioni ed i divieti connessi
I luoghi di lavoro sono progettati, costruiti e mantenuti secondo le regole di buona tecnica, tuttavia:
• potrebbero essere presenti pavimentazioni e superfici non perfettamente in piano;
• si potrebbero presentare superfici bagnate e nel periodo invernale può esserci presenza di neve o ghiaccio;
• può essere presente controsoffittatura a pannelli rimovibili, con passaggio di cavi elettrici e canalizzazioni varie;
• possono essere presenti porte a vetri o altre superfici vetrate.
•
9.2 RISCHIO ELETTRICO
I rischi principali connessi all’utilizzo dell’elettricità sono identificabili in rischi alle persone per
contatto diretto e per contatto indiretto e rischi secondari dovuti ad errato o non conforme utilizzo di
parti di impianti elettrici consistenti nella probabilità di innesco incendio degli stessi o di materiali posti nelle immediate vicinanze.
Fanno parte dell’impianto elettrico tutti i componenti elettrici non alimentati tramite prese a spina; nonché gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spine destinate unicamente alla loro alimentazione.
9.2.1 NORME PRECAUZIONALI
Non effettuare mai interventi e/o riparazioni sugli impianti elettrici o sulle macchine se non si è in possesso di conoscenze specifiche o delle caratteristiche di professionalità previste dalla legislazione vigente.
Un impianto elettrico o una apparecchiatura definiti sicuri possono, per errato intervento o riparazione, diventare pericolosi. Inoltre, la manomissione di un impianto o di un componente fa perdere agli stessi la garanzia del costruttore.
Non effettuare operazioni di pulizia su macchine elettriche con detergenti liquidi nebulizzati o con strofinacci umidi, prima di avere disinserito la spina di alimentazione elettrica.
Non utilizzare componenti elettrici non conformi alle norme. Tutta la sicurezza di un impianto finisce quando si usano utilizzatori elettrici (ad esempio spine, adattatori, prese multiple, prolunghe, lampade portatili, ecc) non rispondenti alle norme.
Non utilizzare componenti elettrici o macchine per scopi non previsti dal costruttore. In questi casi l’uso improprio del componente può generare situazioni di rischio, elettrico o meccanico, non previsti all’atto della sua costruzione.
Non usare apparecchiature elettriche non predisposte, in condizioni di rischio elettrico accresciuto (ad esempio: con le mani bagnate, su pavimenti bagnati o in ambienti umidi).
Non lasciare apparecchiature elettriche (cavi, prolunghe, trapani, ecc.) abbandonate sulle vie di transito perché, oltre a determinare intralcio o possibilità di caduta di persone, possono essere sottoposte a sollecitazioni meccaniche non previste dal costruttore con conseguenti situazioni di rischio.
Al fine di evitare rischi connessi all’utilizzo di apparecchiature rotte o deteriorate occorre controllare periodicamente lo stato di conservazione delle attrezzature che si usano segnalando i problemi riscontrati. L’uso di componenti elettrici deteriorati (conduttori con isolamento non integro, custodie rotte, connessioni elettriche approssimate, prese e spine spaccate, ecc.) aumenta considerevolmente il rischio di contatti elettrici quindi sarà indispensabile non utilizzare:
• cavi o attrezzature non isolati
• linee o circuiti il cui sezionamento delle parti attive non permette il controllo diretto o sicuro delle parti sezionate.
Le prese a spina di tutti gli utilizzatori devono:
• essere protette contro i contatti diretti
• essere provviste di un dispositivo di trattenuta del cavo
• essere smontabili solo con l’uso di un utensile (es.: cacciavite)
• gli spinotti devono essere trattenuti dal corpo isolante della spina Le prese non devono permettere l’inserzione unipolare della spina.
Per la probabilità di innesco incendio a causa di effetti dovuti al surriscaldamento degli impianti o loro parti o guasti elettrici da corto circuito. Si rimanda alla trattazione relativa al rischio di incendio.
9.3 RISCHIO DI INCENDIO
Ogni singola Amministrazione è dotata di un sistema organizzativo e di regole di comportamento per le situazioni di emergenza.
9.3.1 SISTEMA DI COMUNICAZIONE D’EMERGENZA
In qualsiasi situazione di pericolo quale incendio, infortuni, allagamenti importanti, crolli strutturali, pericoli per l’incolumità fisica (rissa, minaccia folle, ecc.) si possono attivare i soccorsi tramite un’apposita numerazione interna specifica per ogni Amministrazione.
Le imprese esterne sono invitate ad osservare quanto previsto dal DM 10/3/98 ed in particolare tutte le possibili misure di tipo organizzativo e gestionale come:
• rispetto dell'ordine e della pulizia dei locali di lavoro;
• controlli sulle misure di sicurezza; predisposizione di un regolamento interno sulle misure di sicurezza da osservare;
• informazione e formazione dei lavoratori.
Nel caso di lavori di manutenzione e di ristrutturazione, le imprese esterne devono prendere in considerazione, in relazione alla presenza di lavori, le seguenti problematiche (DM 10/03/98):
• accumulo di materiali combustibili;
• ostruzione delle vie di esodo;
• bloccaggio in apertura delle porte resistenti al fuoco;
• realizzazione di aperture su solai o murature resistenti al fuoco.
All'inizio della giornata lavorativa occorre assicurarsi che l'esodo delle persone dal luogo di lavoro sia garantito.
Alla fine della giornata lavorativa deve essere fatto un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state attuate e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l'innesco di un incendio. Particolare attenzione deve essere prestata dove si eseguono lavori a caldo (saldatura o uso di fiamme libere).
Il luogo ove si effettuano tali lavori a caldo deve essere oggetto di preventivo sopralluogo per accertare che ogni materiale combustibile sia stato rimosso o protetto contro calore e scintille. Xxxxxxx informare gli addetti al lavoro sul sistema di allarme antincendio esistente.
Ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l'ultimazione dei lavori medesimi per assicurarsi che non ci siano residui di materiali accesi o braci.
Le sostanze infiammabili devono essere depositate in luogo sicuro e ventilato.
Il fumo e l'uso di fiamme libere deve essere vietato quando si impiegano tali prodotti.
Le bombole di gas, quando non sono utilizzate, non devono essere depositate all'interno del luogo di lavoro.
Nei luoghi di lavoro dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, occorre prendere idonee precauzioni per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione.
Particolari precauzioni vanno adottate nei lavori di manutenzione su impianti elettrici e di adduzione del gas combustibile.
9.4 RISCHIO BIOLOGICO
Il X.Xxx. 81/08 s.mi. definisce agente biologico qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni.
Le modalità di esposizione più frequenti agli agenti biologici sono: puntura, taglio, contatto con mucose (congiuntive, bocca) o cutaneo, abrasione con superfici, oggetti, macchine/attrezzature o sue parti.
I locali e le aree a rischio biologico specifico sono segnalati dal cartello apposito.
9.4.1 NORME PRECAUZIONALI E COMPORTAMENTI GENERALI
Prima dell’accesso ai luoghi di lavoro, concordare con i referenti dei lavori le modalità di
esecuzione degli interventi ed operare tenendo conto dei rischi specifici presenti.
Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale o di
osservare procedure particolari per l’accesso.
Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza
l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto o servizio.
Durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in contatto con luoghi, attività, persone non previste al fine di non costituire pericolo o intralcio.
Applicare le norme igieniche basilari: evitare di portare le mani alla bocca o agli occhi, di mangiare, bere o fumare nel luogo di lavoro, o comunque, prima di essersi lavati accuratamente le mani.
Lavarsi sempre le mani dopo aver eseguito il lavoro.
Coprire con cerotti o apposite medicazioni impermeabili eventuali graffi o lesioni cutanee. Non toccare i contenitori sanitari di colore giallo (infetti o potenzialmente tali).
Note particolari relative a incidenti comportanti contaminazione:
In caso di incidente di qualsiasi natura, seguire la procedura di gestione delle emergenze, per la comunicazione della situazione di pericolo e per essere messi in contatto con il Servizio medico competente.
9.5 RISCHIO RADIOLOGICO
I locali all’interno dei quali possono essere presenti fonti artificiali di radiazioni sono contrassegnati con il seguente segnale:
In ambiente sanitario le fonti pericolose di radiazioni ionizzanti sono costituite dagli apparecchi generatori di raggi X, dalle macchine acceleratrici di ioni e dai così detti “isotopi radioattivi”, utilizzati a scopi diagnostici e terapeutici o anche di ricerca
biomedica. Il maggior contributo deriva senza dubbio dall’uso delle macchine a raggi X per
radiodiagnostica.
In Radiologia i rischi di esposizione sono essenzialmente dovuti ad irraggiamento esterno, mentre in Medicina Nucleare o in quei settori nei quali si manipolano sostanze radioattive non sigillate, il pericolo maggiore sta nella possibilità di contaminazione ed assimilazione per via orale, respiratoria o cutanea delle sostanze radioattive impiegate.
È tuttavia sempre possibile ottenere un'efficace protezione dalle radiazioni, purché siano opportunamente valutati i fattori che nella protezione assumono un'importanza determinante e che siano rigorosamente osservate le norme di sicurezza che tendono a realizzare condizioni di lavoro in cui non vengono superate le esposizioni raccomandate dalle vigenti leggi.
Nel caso dell'irradiazione esterna, in cui un organismo viene irradiato da una sorgente esterna più o meno vicino ad esso, la protezione può essere realizzata sia aumentando la distanza dalla sorgente, sia interponendo opportune schermature, sia diminuendo il tempo di esposizione. In pratica le condizioni ottimali di lavoro si raggiungono mediante un'opportuna combinazione di questi tre fattori:
• TEMPO
• DISTANZA
• SCHERMATURE
Preme sottolineare che in radiologia diagnostica i rischi di esposizione sono esclusivamente legati al funzionamento delle apparecchiature, quindi quando non si stanno eseguendo indagini di tipo radiologico l’apparecchio non eroga radiazioni.
Anche nei locali all’interno dei quali vengono effettuante manipolazioni con sostanze radioattive il personale che non fa parte della struttura entra quando tutte le sorgenti sono state riposte negli appositi contenitori ed i banchi di lavoro sono stati puliti dai tecnici addetti alle manipolazioni. Comunque, in quest’ultimo caso, le modalità di esposizione più frequenti sono:
• contatto (pelle, occhi),
• inalazione.
Sono potenziali sorgenti di rischio: i contenitori dei prodotti radioattivi e quelli utilizzati per lo smaltimento, tutti contrassegnati dal simbolo precedente.
9.5.1 NORME PRECAUZIONALI E COMPORTAMENTI GENERALI
Prima dell’accesso ai luoghi di lavoro, concordare con i referenti dei lavori le modalità di esecuzione degli interventi ed operare tenendo conto dei rischi specifici presenti.
Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale o di osservare procedure particolari per l’accesso.
Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza
l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto o servizio.
E’ buona norma indossare guanti (specifici) durante le operazioni lavorative
Applicare le norme igieniche basilari: evitare di portare le mani alla bocca o agli occhi, di mangiare, bere nel luogo di lavoro, o comunque, prima di essersi lavati accuratamente le mani. Lavarsi sempre le mani dopo aver eseguito il lavoro.
Coprire con cerotti o apposite medicazioni impermeabili eventuali graffi o lesioni cutanee.
Non toccare bottiglie e contenitori vari dei quali non se ne conosca il contenuto e la sua pericolosità (fare riferimento alle informazioni poste sull’etichetta dei prodotti) e comunque senza l’autorizzazione del responsabile/referente del reparto o servizio.
Astenersi dal compiere operazioni pericolose in prossimità di recipienti contenenti sostanze
radioattive e comunque all’interno dei laboratori aziendali (fumare, etc.)
Alcune note particolari
Se è necessario l'ingresso in laboratorio o in un deposito di sostanze radioattive, accertarsi (mediante informazioni dai responsabili del reparto/servizio) sulla necessità o meno di indossare dispositivi di protezione individuale. Se vi è spandimento di sostanze radioattive o in caso di incidenti, contattare immediatamente il Numero di Emergenza secondo le procedure definite
dalle Amministrazioni.
9.6 RISCHIO LASER
L’utilizzo dei laser comporta a seconda del tipo di sorgente usata, l’osservanza di alcune norme
operative per garantire sicurezza a tutto il personale potenzialmente esposto.
Le zone in cui sono in uso apparecchiature laser sono segnalate da cartelli indicanti il segnale di pericolo di emissione laser e la dicitura: PERICOLO RADIAZIONE LASER Attualmente i laser sono stati divisi in 4 classi:
Classe I: laser sicuri; l’osservazione diretta del fascio non risulta pericolosa.
Classe II: nell’osservazione diretta del fascio la protezione dell’occhio è generalmente assicurata dai riflessi di difesa (riflesso palpebrale); danni possono essere provocati con deliberata e prolungata visione del fascio o quando i riflessi sono compromessi.
Classe IIIA: l’osservazione diretta del fascio con strumenti ottici è pericolosa (oculari, microscopi,
ecc.).
Classe IIIB: l’osservazione diretta del fascio è sempre pericolosa.
Classe IV: è pericolosa l’osservazione anche della radiazione diffusa da uno schermo. Possono causare danni a carico della cute e possono essere causa d’incendio. E’ necessario evitare l’esposizione dell’occhio e della pelle alla radiazione diretta o diffusa.
Nella tabella seguente sono indicate le precauzioni generali che devono essere adottate nell’utilizzo
delle sorgenti laser a seconda della classe di appartenenza:
Laser di Classe I: nessuna precauzione |
Laser di Classe II: non osservare direttamente il fascio laser |
Laser di Classe III: non fissare il fascio né ad occhio nudo né utilizzando strumenti ottici |
Laser di Classe IV: evitare l’esposizione dell’occhio e della pelle a radiazione diretta o diffusa; usare particolare cautela in quanto probabile fonte di incendio. |
9.6.1 NORME PRECAUZIONALI E COMPORTAMENTI GENERALI
Prima dell’accesso ai luoghi di lavoro, concordare con i referenti dei lavori le modalità di
esecuzione degli interventi ed operare tenendo conto dei rischi specifici presenti.
Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale o di
osservare procedure particolari per l’accesso.
Evitare di toccare oggetti e strumenti dei quali non si conosca l'uso e comunque senza
l’autorizzazione di Dirigenti o Preposti del reparto o servizio.
L’accesso alla zona delimitata deve essere consentito solo alle persone autorizzate.
Le pulizie dei locali devono avvenire a laser spento.
Sono da evitare le riflessioni non controllate ed accidentali (non indossare orologi o gioielli, qualora gli apparecchi siano in funzione).
Quando è in funzione tutti devono indossare occhiali di protezione.
In caso di incidente comunicare al Responsabile l’accaduto.
9.7 RISCHIO CHIMICO
Si può definire rischio chimico qualunque esposizione a sostanze chimiche, siano esse presenti sotto forma di solidi, liquidi, aerosol o vapori. Il rischio chimico è legato alla manipolazione diretta di sostanze chimiche o all’accidentale interazione con lavorazioni che avvengono nelle immediate vicinanze.
Tale rischio risulta molto basso per gli operatori che non devono operare direttamente con sostanze pericolose purché al corrente delle situazioni o sorgenti di rischio.
Le modalità di esposizione più frequenti sono:
• contatto (pelle, occhi), con liquidi, polveri (corrosivi, caustici, solventi)
• inalazione di vapori, aerosol o polveri che si sviluppano o sollevano durante le lavorazioni Sono potenziali sorgenti di rischio: i contenitori dei prodotti chimici in origine o utilizzati per le lavorazioni o lo smaltimento.
9.7.1 NORME PRECAUZIONALI E COMPORTAMENTI GENERALI
Prima dell’accesso ai luoghi di lavoro, concordare con i referenti dei lavori le modalità di
esecuzione degli interventi ed operare tenendo conto dei rischi specifici presenti.
Accertarsi della necessità di indossare/utilizzare dispositivi di protezione individuale o di
osservare procedure particolari per l’accesso.
Durante gli interventi lavorativi evitare di entrare in contatto con attività o persone al fine di non costituire pericolo o intralcio.
Applicare le norme igieniche basilari: evitare di portare le mani alla bocca o agli occhi, di mangiare, bere o fumare nel luogo di lavoro, o comunque, prima di essersi lavati accuratamente le mani.
Lavarsi sempre le mani dopo aver eseguito il lavoro.
Coprire con cerotti o apposite medicazioni impermeabili eventuali graffi o lesioni cutanee.
Non toccare bottiglie e contenitori vari dei quali non se ne conosca il contenuto e la sua pericolosità (fare riferimento alle informazioni poste sull’etichetta dei prodotti) e comunque senza l’autorizzazione del responsabile/referente del reparto o servizio.
Astenersi dal compiere operazioni pericolose in prossimità di recipienti contenenti sostanze
chimiche e comunque all’interno dei laboratori aziendali (fumare, etc.).
Alcune note particolari
• se è necessario l'ingresso in laboratorio o in un deposito di sostanze chimiche, accertarsi (mediante informazioni dai responsabili del reparto/servizio) sulla necessità o meno di indossare dispositivi di protezione individuale;
• se il lavoro che si deve eseguire comporta il contatto con sostanze pericolose si devono indossare i dispositivi individuali di protezione che sono stati previsti dal proprio Servizio di Prev. e Protezione;
• è vietato utilizzare prodotti e sostanze chimiche presenti c/o reparti/servizi/divisioni
dell’Azienda;
• se vi è spandimento di sostanze/preparati o rifiuti pericolosi chimici;
• segnalare la situazione anomala al personale eventualmente presente nel reparto/servizio, qualora non sia presente nessuno nei locali in cui è avvenuto lo spandimento contattare il numero di emergenza ed attivare le procedure previste per la bonifica.
• se presente nel locale coprire il materiale con inerte (sabbia o assorbenti) mai con carta o stracci;
• è vietato utilizzare direttamente le mani per raccogliere questo materiale;
• aprire le finestre e chiudere le porte di accesso ai locali allertando i presenti del pericolo presente.
9.8 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Tutti gli operatori delle imprese esterne dovranno fare uso dei dispositivi di protezione individuale definiti nei rispettivi piani di sicurezza e/o lavoro; in alcuni casi posso essere indicati specifici dispositivi di protezione individuale per l’accesso ad ambienti particolari, questi saranno oggetto di valutazione con le singole Amministrazioni e nella integrazione nel
XXXXX che verrà allegato al contratto.
10. VALIDAZIONE E FIRMA AMMINISTRAZIONE
DATA | |
DATORE DI LAVORO (Direttore Generale) | |
Firma per Delega del Datore di Lavoro | |
RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE |
Firma |
11. VALIDAZIONE E FIRMA IMPRESA APPALTATRICE
DATA | |
DATORE DI LAVORO | |
Firma | |
RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE IMPRESA APPALTATRICE | |
Firma |