Segreteria di Gruppo Segreteria di Coordinamento ISGS
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“PROGETTO 8000” IN ISGS RISTRUTTURAZIONE DEI POLI DI BACK OFFICE
In data 15/9 si è tenuto un incontro nel quale l’Azienda ha illustrato le ricadute del “Progetto 8000” su Intesa Sanpaolo Group Services.
ORGANICI L’organico di ISGS è di 8.376 risorse al 31/7/2011 (ultimo dato consolidato disponibile) con una diminuzione rispetto al 31/12/2010 di 308 unità pari al 3,5%. In massima parte questa diminuzione è dovuta al mancato rinnovo dei contratti a Tempo Determinato ed al rientro in Rete dei distaccati che non hanno ceduto il contratto.
L’applicazione dell’accordo 29 luglio vede i seguenti perimetri di risorse interessate:
• uscite per pensionamenti (parte A dell’accordo): circa 500 persone
• adesione al Fondo (parte B dell’accordo): circa 700 persone
• richiesta di trasferimenti: circa 300 persone, di cui 200 con domande inoltrate dopo il 2006 L’Azienda ha dichiarato che non esistono domande di part time inevase e che lo stesso si attesta ad una percentuale del 13%.
Su tutta la materia dell’organico dovrà essere fatto un punto più approfondito a valle del processo di adesione alle previsioni dell’accordo 29 luglio.
XXXX DI BACK OFFICE Verranno completamente riorganizzati i Poli di back office della DOR. Attualmente la struttura è costituita da 29 Poli che sono coordinati da 4 Servizi su base territoriale (Nord Ovest, Nord Est, Centro e Sud) e le lavorazioni vengono svolte in modo omogeneo con limitata specializzazione. La nuova struttura vedrà 6 Poli Hub ad elevata specializzazione di lavorazioni, da cui dipenderanno dei distaccamenti minori. La nuova configurazione sarà quindi:
Assago con satelliti Bergamo, Como e Sesto
Torino | “ | Genova, Pavia e Torino ex via Lugaro |
Padova | “ | Mestre e Vicenza |
Firenze | “ | Roma, Bologna e Forlì |
Napoli | “ | Bari e Cosenza |
Lecce | “ | L’Aquila e Potenza |
Di conseguenza l’azienda ha deciso di chiudere 8 dei Poli attuali:
Teramo, Rieti, Ascoli e Rovigo nel primo semestre 2012
Pistoia, Treviso, Udine e Trapani nel secondo semestre 2012
A fronte delle nostre richieste di spiegazioni l’Azienda ha dichiarato che la scelta è stata di natura economica e di avere individuato tutti i Poli al di sotto delle 50 risorse di organico. Ha fatto una
eccezione solo per il Polo di Cosenza che, pur essendo di ridotta dimensione, svolge una attività molto specialistica e di consulenza legale alla Rete sui pignoramenti.
I colleghi coinvolti sono circa 300 e verranno riconvertiti in Rete con applicazione degli accordi di mobilità vigenti.
Auspichiamo che la chiusura dei Poli dislocati in territori che presentano particolari criticità sia stata ponderata in base a criteri certi di ricollocamento sui territori stessi
La creazione di Poli Hub inizierà da Assago nel secondo semestre 2011 e a seguire, con tempi da definire, per gi altri. Per specializzare le nuove strutture sulle lavorazioni sarà necessaria una riconversione interna di 450 persone, per cui si prevederà un piano di formazione costituito dal 50% di aula e dal 50% di affiancamento.
Sono inoltre state comunicate le seguenti iniziative:
• trasferimento in Rete di 85 persone dal Polo e di 5 dalla DIA di Napoli
• trasformazione del Polo di Cagliari in struttura di Contact Unit per 45 persone; per quanto attiene la creazione di altre strutture di Contact Unit prevista dal Piano Industriale verrà fatto un punto a valle del processo di adesione agli esodi
• completamento del passaggio in ISGS dei Centri Domus entro il 2012 per 168 FTE e applicazione della nuovo processo operativo che è stato sperimentato con un pilota in Veneto
• chiusura della Control Room di Napoli per 15 FTE e accentramento dell’attività su Milano. Abbiamo contestato questa decisione in quanto è stata presa al di fuori di una verifica più generale dell’andamento degli organici; inoltre riteniamo che alcuni aspetti di organizzazione non siano stati considerati a sufficienza vista la delicatezza della materia.
• concentrazione entro il 2012 su Parma delle attività di Payment Hub in prospettiva del venir meno delle lavorazioni che oggi si svolgono per conto di State Street; le attività di anagrafe verranno ricollocate su Torino.
Per quanto riguarda infine le strutture di Direzione Centrale di Capogruppo, potrebbero non essere coinvolte da ricadute in relazione al “Progetto 8000”. A tal fine sarà necessario effettuare una stima circa la platea dei colleghi potenzialmente interessati dall’accordo 29 luglio (parte A e parte B) e verificare la congruità delle uscite.
Nel corso dell’incontro abbiamo espresso una forte preoccupazione rispetto alla decisione di chiudere delle strutture con una ricaduta su centinaia di colleghi. Abbiamo richiesto all’azienda di operare non solo attraverso il rispetto degli accordi ma anche con la massima attenzione di natura gestionale, tenendo in considerazione l’età e la storia lavorativa delle persone coinvolte che i questi anni sono state più volte oggetto di trasferimenti e cessioni di contratti. Le sedi di incontri decentrati trimestrali dovranno essere il momento della attenta verifica di quanto accadrà nei fatti. Abbiamo inoltre sollecitato la necessità di un maggiore impegno aziendale per migliorare le relazioni sindacali in ISGS. Le dimensioni del Consorzio, per organici e distribuzione nazionale, nonché la complessità delle sue articolazioni e dei piani di ristrutturazione che si susseguono incessantemente impongono relazioni fra le Parti Sociali molto più frequenti ed efficienti di quanto non sia avvenuto fino ad oggi.
Milano,16 settembre 2011