DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 8 maggio 2017, n. 094/Pres.
L.R. 25/2016, art. 2, c. 62 B.U.R. 17/5/2017, n. 20
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 8 maggio 2017, n. 094/Pres.
Regolamento recante disposizioni di attuazione dell’articolo 2, commi 56-62, della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 25, per il finanziamento di attività di cooperative e associazioni finalizzate al miglioramento della vita e al mantenimento e valorizzazione di borghi e ambienti naturali in montagna.
Modifiche ed integrazioni approvate da:
DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49). L.R. 37/2017, art. 2, c. 45 (B.U.R. 10/11/2017, S.O. n. 44).
Art. 1 Finalità
Art. 2 Definizioni
Art. 3 Soggetti beneficiari e requisiti
Art. 4 Iniziative finanziabili e costi ammissibili
Art. 5 Tipologie di spese ammissibili e condizioni di ammissibilità delle spese Art. 6 Spese non ammissibili e divieto di cumulo
Art. 7 Limiti di spesa
Art. 8 Regime e ammontare del contributo Art. 9 Presentazione della domanda
Art. 10 Termini e comunicazione di avvio del procedimento Art. 11 Procedimento contributivo
Art. 12 Criteri di selezione e formazione della graduatoria Art. 13 Conclusione dell’attività finanziata
Art. 14 Modalità di liquidazione ed erogazione del contributo Art. 15 Obblighi del beneficiario e subentro nel contributo Art. 16 Variazioni al progetto di attività
Art. 17 Rendicontazione
Art. 18 Documentazione giustificativa della spesa
Art. 19 Revoca del provvedimento di concessione e rideterminazione del contributo per mancato rispetto di obblighi e condizioni da parte del beneficiario
Art. 20 Sospensione dell’erogazione del contributo Art. 21 Ispezioni e controlli
Art. 22 Trattamento dei dati personali Art. 23 Rinvio a norme
Art. 24 Entrata in vigore
Allegato A Elenco dei comuni di localizzazione dell’unità locale Allegato B Modello di dichiarazione relativa ad aiuti “de minimis” Allegato C Modello di domanda di contributo
Allegato D Modello di progetto d’attività
Allegato E Modello di dichiarazione relativa alla dimensione dell’impresa
Art. 1
(Finalità)
1. Il presente regolamento disciplina la concessione dei contributi previsti dall’articolo 2, commi 56-62, della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 25 (Legge di stabilità 2017) a sostegno di iniziative indirizzate a migliorare la qualità della vita delle persone e a mantenere e valorizzare la qualità paesaggistica e storica dei borghi e dell’ambiente montano, al fine di sostenere la residenza della popolazione nelle aree montane maggiormente disagiate.
2. Ai sensi del comma 62 dell’articolo 2 della legge regionale 25/2016, il regolamento determina i criteri e le modalità per i requisiti dei beneficiari e la validità, la valutazione e la presentazione delle domande di contributo, nonché gli elementi del procedimento contributivo.
Art. 2
(Definizioni)
1. Ai fini del presente regolamento si intende per:
a) attività di inclusione sociale e lavorativa: attività svolta con lo scopo di offrire opportunità lavorative o di partecipazione non occasionale alla vita comunitaria a persone in situazione di vulnerabilità o a lavoratori svantaggiati. Nel caso di attività riguardante persone in situazione di vulnerabilità, tale attività è riconosciuta solo se il progetto di attività di cui all’articolo 4 è concordato con l’ente gestore del servizio sociale dei Comuni competente per territorio del “Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale” disciplinato dalla legge regionale 31 marzo 2006, n. 6; nel caso di attività riguardante persone in situazione di vulnerabilità che è svolta da cooperative, tale attività è riconosciuta solo se svolta da cooperative sociali iscritte all’Albo regionale delle cooperative sociali, sezioni a) e b), previsto dal Capo II della legge regionale 26 ottobre 2006, n. 20 (Norme in materia di cooperazione sociale);
b) fornitura di servizi di prossimità: offerta alla popolazione locale di servizi che
concorrono a sostenere e facilitare la residenza1 attraverso almeno una delle seguenti attività:
1) attività commerciali e pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande;
2) consegna a domicilio di beni;
3) trasporto di persone;
4) assistenza alle persone e collaborazioni domestiche;
c) organizzazione di iniziative di vicinato o di volontariato: attività finalizzata a coordinare e fornire aiuti gratuiti alla popolazione in maniera strutturata, condividendo i mezzi necessari, grazie alla cooperativa o all’associazione. Le
1 Parole sostituite da art. 1, c. 1, lett. a), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
iniziative di vicinato si caratterizzano, rispetto a quelle di volontariato, per la collaborazione tra gli appartenenti a contesti insediativi limitati, quali la frazione o il borgo, nei quali la solidarietà tra le persone nasce e si sviluppa dalle reciproche relazioni e frequentazioni. Le iniziative di vicinato e volontariato riguardano i bisogni delle persone e i diversi aspetti della vita comunitaria che, a titolo orientativo e non prescrittivo, si elencano di seguito: permanenza delle persone anziane nel proprio contesto abitativo e relazionale per limitare il ricorso a strutture residenziali, collaborazione nel soddisfacimento di bisogni della vita quotidiana di persone con problemi di salute o di condizione fisica, riduzione dei rischi da isolamento ed emarginazione di individui e famiglie, mobilità, momenti di incontro comunitari, attività di tipo motorio e riabilitativo a favore di anziani, attività domestiche a favore di anziani;
d) manutenzione e valorizzazione degli edifici e dei borghi, nonché dell’ambiente
naturale circostante: attività finalizzata a promuovere ed eseguire interventi riguardanti la conservazione di contesti insediativi, compresa la cura dell’ambiente naturale ad essi limitrofi, anche a scopo di valorizzazione turistica. Sono esclusi gli interventi riguardanti immobili funzionali all’esercizio di un’attività di impresa secondo la definizione recata dalla lettera k).2
e) mantenimento dell’uso agricolo non professionale dei piccoli apprezzamenti limitrofi alle abitazioni e ai centri abitati: attività finalizzata a promuovere ed eseguire interventi di recupero a pratiche agricole non professionali di terreni incolti o abbandonati, anche a scopo di valorizzazione del paesaggio o di miglioramento della qualità della vita delle persone coinvolte negli interventi;
f) spesa ammissibile: il costo dell’attività oggetto della domanda di contributo, determinato in via definitiva con il provvedimento regionale di concessione del contributo e assunto come base per la determinazione del contributo medesimo;
g) persona in situazione di vulnerabilità: persona con disabilità, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, della legge 12 marzo 1999, n. 68 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili), persona svantaggiata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 8 novembre 1991, n. 381 (Disciplina delle cooperative sociali) o componente di un nucleo familiare avente i requisiti per beneficiare della misura attiva di sostegno al reddito prevista dalla legge regionale 10 luglio 2015, n. 15 (Misure di inclusione attiva e di sostegno al reddito);
h) lavoratore svantaggiato: chiunque soddisfi una delle seguenti condizioni già riscontrabile nella definizione recata dall’articolo 2 del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014:
1) non avere un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
2) avere un’età compresa tra i 15 e i 24 anni;
3) non possedere un diploma di scuola media superiore o professionale (livello ISCED 3) o aver completato la formazione a tempo pieno da non più di due anni e non avere ancora ottenuto il primo impiego regolarmente retribuito;
4) aver superato i 50 anni di età;
5) essere un adulto che vive solo con una o più persone a carico;
2 Parole aggiunte da art. 1, c. 1, lett. b), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
i) unità locale: luogo fisico nel quale è esercitata o si organizza l’attività del beneficiario;
j) nuova unità locale: unità locale attivata a partire dall’anno della domanda di contributo o entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione al beneficiario, con posta elettronica certificata, del provvedimento di concessione del contributo, come da documentazione relativa alla proprietà o alla disponibilità dell’immobile, o come da visura camerale se l’unità locale è attivata in anno diverso da quello dell’acquisizione in proprietà o della disponibilità giuridica;3
k) impresa: ai sensi del diritto europeo qualsiasi soggetto che svolge attività economica offrendo beni e servizi sul mercato, indipendentemente dalla forma giuridica assunta. L’associazione che, titolare di partita IVA, presenta domanda di contributo dichiarando di non svolgere attività di impresa, fornisce nel progetto di attività le informazioni necessarie a valutare l’estraneità del progetto all’attività commerciale da essa svolta ed è tenuta ad adottare una contabilità separata ed autonoma dimostrata nei modi previsti dall’articolo 17, comma 3, lettera e bis);4
l) impresa unica: insieme delle imprese tra loro collegate secondo le modalità indicate dall’articolo 2, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”;
m) microimpresa, piccola e media impresa (PMI): impresa che soddisfa i requisiti di cui alla definizione di microimpresa, piccola e media impresa, recata dall’Allegato I al regolamento (UE) n. 651/2014.
Art. 3
(Soggetti beneficiari e requisiti)
1. I beneficiari del contributo sono le cooperative e le associazioni che svolgono almeno una delle seguenti attività:
a) inclusione sociale e lavorativa;
b) fornitura di servizi di prossimità;
c) organizzazione di iniziative di vicinato o di volontariato;
d) manutenzione e valorizzazione degli edifici e dei borghi, nonché dell’ambiente naturale circostante;
e) mantenimento dell’uso agricolo non professionale dei piccoli apprezzamenti limitrofi alle abitazioni e ai centri abitati.
2. Le attività di cui al comma 1 devono essere compatibili con lo statuto e, nel caso di iscrizione al registro nelle imprese o al repertorio economico amministrativo (REA), con la classificazione ATECO.
3. I beneficiari devono svolgere l’attività di cui al comma 1 tramite una o più unità locali a proprio uso esclusivo5 situate nei Comuni classificati montani ai sensi dell’articolo 2
3 Lettera sostituita da art. 1, c. 1, lett. c), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49). 4 Lettera sostituita da art. 1, c. 1, lett. d), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49). 5 Parole aggiunte da art. 2, c. 1, lett. a), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
della legge regionale 20 dicembre 2002, n. 33 (Istituzione dei Comprensori montani del Friuli Venezia Giulia) che risultano inseriti nella zona di svantaggio socio-economica C o, a condizione che comprendano centri abitati in zona C, nella zona di svantaggio socio- economico B individuate con la deliberazione della Giunta regionale n. 3303 del 31 ottobre 2000, ed elencati nell’ Allegato A del presente regolamento.
4. Le unità locali di cui al comma 3 devono essere collocate in immobili di cui i beneficiari siano proprietari o abbiano disponibilità, per un periodo non inferiore a quello del vincolo di destinazione di cui all’articolo 15, comma 2, in base a un titolo legale che, in caso di lavori, ne consenta l’effettuazione.
4 bis. Le unità locali di cui al comma 3 sono indicate in domanda di contributo, con la quale il richiedente dichiara ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 445/2000 che le stesse sono attive oppure che saranno attivate entro il termine previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera j).6
5. Le cooperative devono essere iscritte all’Albo regionale delle cooperative sociali di cui al Capo II della legge regionale 20/2006 o al Registro regionale delle cooperative di cui all’articolo 3, comma 1, della legge regionale 3 dicembre 2007, n. 27 (Disciplina organica in materia di promozione e vigilanza del comparto cooperativo) e possedere i seguenti requisiti:
a) avere la dimensione di micro, piccola o media impresa;
b) essere iscritte al registro delle imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura;
c) non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria o di fallimento o non avere in atto altra procedura concorsuale o di liquidazione.
6. Le associazioni devono possedere i seguenti requisiti:
a) essere regolarmente costituite. A tal fine, le associazioni presentano7 copia di idonea documentazione, quale l’atto costitutivo o l’atto di riconoscimento previsto da leggi speciali;
b) in caso di esercizio di attività di impresa come da definizione di cui all’articolo 2, comma 1, lettera k)8, rientrare nelle dimensioni di micro, piccola o media impresa ed essere iscritte al registro delle imprese o al repertorio economico amministrativo (REA) tenuto dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.
7. Le cooperative e le associazioni non devono essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300).
6 Comma aggiunto da art. 2, c. 1, lett. b), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49). 7 Parole sostituite da art. 2, c. 1, lett. c), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49). 8 Parole aggiunte da art. 2, c. 1, lett. d), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
Art. 4
(Attività finanziabili e costi ammissibili)
1. E’ finanziabile, per ogni beneficiario, un solo progetto di attività di durata almeno triennale, incentrato su una o più delle attività elencate all’articolo 3, comma 1, e riguardante l’ambito territoriale di cui all’articolo 3, comma 3.
2. Il contributo copre i costi di:
a) costituzione della cooperativa o dell’associazione;
b) avviamento di una nuova unità locale, compresi gli oneri amministrativi e i costi del personale e dei collaboratori;
c) investimento, riferito alle attività del progetto.
3. Ai sensi dell’articolo 41 bis, commi 4 e 4 bis, della legge regionale 20 marzo 2000,
n. 7 (Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso), il contributo copre anche i costi per la rendicontazione delle spese tramite certificazione da parte dei soggetti indicati al comma 1 del medesimo articolo di legge.
4. Il progetto di attività è redatto secondo il modello allegato alla domanda di contributo ai sensi dell’articolo 9, comma 7, lettera b).
Art. 5
(Tipologie di spese ammissibili e condizioni di ammissibilità delle spese)
1. Con riferimento ai costi di cui all’articolo 4, comma 2, sono ammissibili a contributo le seguenti tipologie di spesa:
a) costituzione della cooperativa o dell’associazione, nel limite del 5 percento del totale della spesa ammissibile a contributo: tributi e tasse, spese notarili, consulenze legali, consulenze fiscali ed economico-finanziarie;
b) avviamento di una nuova unità locale, nel limite del 45 percento del totale della spesa ammissibile a contributo:
1) lavori di manutenzione ordinaria e, limitatamente alla realizzazione di servizi igienico-sanitari e impianti tecnologici, manutenzione straordinaria di cui all’articolo 4, comma 2, lettere a) e b), della legge regionale 11 novembre 2009,
n. 19 (Codice regionale dell'edilizia);
2) retribuzioni del personale e oneri riflessi, nei limiti del trattamento retributivo tabellare previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro;
3) compensi per collaboratori, compresi i corrispettivi per lavoro autonomo e i compensi per il lavoro accessorio;
4) corrispettivi per il lavoro somministrato;
5) corrispettivi per i servizi di contabilità e assistenza fiscale e di consulente del lavoro;
c) investimento: acquisto di impianti, macchinari e attrezzi, arredi, autoveicoli, dispositivi personali per la sicurezza9.
2. Sono comprese nella spesa ammissibile per lavori di cui al comma 1, lettera b), punto 1), per un importo non superiore al 10 percento di tale spesa, anche le spese tecniche di progettazione, direzione dei lavori, collaudi e certificazioni o asseverazioni.
3. Le unità locali interessate dai lavori consentono l’accesso alle persone disabili, secondo la normativa in materia di superamento di barriere architettoniche.
4. L’ammissibilità della spesa per i lavori di cui al comma 1, lettera b), punto 1) è determinata tanto sulla base del computo metrico estimativo presentato in allegato alla domanda di contributo, ai fini della concessione del contributo, quanto, ai fini della liquidazione a saldo del contributo, sulla base del computo metrico a consuntivo.
5. Le spese di avviamento di cui al comma 1, lettera b), punti 2), 3), 4) e 5), sono riconosciute ammissibili se imputabili ad un periodo non superiore ad un anno, a decorrere dalla data di presentazione della domanda di contributo oppure a decorrere dalla data di attivazione se l’unità locale è attivata successivamente alla domanda di contributo nel termine previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera j)10.
6. Le spese di avviamento di cui al comma 1, lettera b), punto 5) sono riconosciute pro quota, con riferimento all’attività di progetto.
7. Le spese per l’acquisto di beni sono riconosciute ammissibili solo se i beni risultano registrati nella contabilità aziendale o inventariati, e se i beni riportano gli elementi identificativi registrati nella contabilità aziendale o nell’inventario tramite segnatura o etichettatura indelebili.
8. L’acquisto di veicoli destinati al trasporto di merci su strada è ammesso solo se è effettuato da soggetti che non effettuano tale trasporto per conto terzi.
9. L’imposta sul valore aggiunto (IVA) è ammissibile solo se e in quanto definitivamente sostenuta dal beneficiario che sia un’associazione, a condizione che quest’ultima non svolga attività di impresa ai sensi del diritto europeo.
10. Con riferimento al costo di cui all’articolo 4, comma 3, è ammissibile a contributo nel limite di spesa di euro 1.000,00 il corrispettivo pagato al soggetto certificatore.
11. Sono ammesse a contributo esclusivamente le spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda, fatta eccezione per le spese di cui al comma 1, lettera a), le quali sono ammissibili anche se precedenti alla domanda a condizione che siano state sostenute nel medesimo anno di presentazione della domanda.
9 Parole aggiunte da art. 3, c. 1, lett. a), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
10 Parole aggiunte da art. 3, c. 1, lett. b), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
Art. 6
(Spese non ammissibili e divieto di cumulo)
1. Non sono ammissibili a contributo le spese relative a:
a) acquisto di veicoli destinati al trasporto di merci su strada, se il contributo è richiesto da un soggetto che opera imprenditorialmente nel settore del trasporto per conto terzi;
b) IVA, ad eccezione di quanto indicato dall’articolo 5, comma 911;
c) acquisto di minuterie e materiale di consumo;
d) acquisti12 di costo unitario inferiore ad euro 50,00;
e) acquisto di beni usati;
f) lavori eseguiti con apporto di lavoro di dipendenti, collaboratori o associati (lavori in economia).
2. Non sono ammissibili le spese per lavori o per prestazioni professionali eseguiti da persone fisiche e giuridiche che abbiano un rapporto giuridico, a qualunque titolo instaurato, con il beneficiario o con amministratori e soci del medesimo beneficiario, rilevante ai fini della concessione del contributo. Parimenti, non sono ammissibili le spese per lavori e per prestazioni professionali eseguiti da coniugi, parenti e affini sino al secondo grado degli amministratori e soci del beneficiario.
3. Il contributo di cui al presente regolamento non è cumulabile con altri contributi concessi al beneficiario per le medesime spese. L’eventuale cumulo comporta la revoca del contributo.
Art. 7
(Limiti di spesa)
1. Non sono ammesse a contributo domande che prevedono una spesa complessiva inferiore ad euro 20.000,00.
Art. 8
(Regime e ammontare del contributo)
1. Il contributo si configura, secondo la natura del beneficiario e dell’attività da esso
svolta:
a) cooperativa o associazione che svolge attività di impresa ai sensi del diritto europeo: come contributo concesso in conformità della definizione di aiuto “de minimis” di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 24 dicembre 2013, L352;
11 Parole sostituite da art. 4, c. 1, lett. a), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
12 Parole sostituite da art. 4, c. 1, lett. b), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
b) associazione che non svolge attività di impresa ai sensi del diritto europeo: come contributo in conto capitale non rientrante nella nozione di aiuto di Stato del diritto europeo.
2. Il contributo è concesso nell’importo richiesto in domanda, con un limite massimo di euro 200.000,00.
3. Nel caso di impresa che opera nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi, il limite massimo del contributo è di euro 100.000,00, a meno che non ricorrano le condizioni poste dall’articolo 3, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1407/2013.
4. L’importo massimo del contributo concedibile è pari alle seguenti percentuali calcolate sulla spesa ammissibile:
a) 80% nel caso di contributo richiesto da cooperativa o associazione che svolge attività di impresa ai sensi del diritto europeo e concesso come aiuto “de minimis” ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013;
b) 100% nel caso di associazione che non svolge attività di impresa ai sensi del diritto europeo.
5. Ai sensi dell’articolo 3 del regolamento (UE) n. 1407/2013, il contributo concesso come aiuto “de minimis” deve essere contenuto nei seguenti massimali che le amministrazioni centrali, regionali o locali e in genere le autorità o gli enti incaricati di uno Stato membro possono concedere a un’impresa unica nell’arco di tre esercizi finanziari:
a) euro 200.000,00 in generale;
b) euro 100.000,00 in caso di impresa unica che opera nel settore del trasporto di merci su strada per conto terzi.
6. Al fine di verificare il rispetto del massimale di cui al comma 5, il richiedente che risponda a una delle caratteristiche soggettive di cui al comma 1, lettera a), allega alla domanda di contributo una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, resa nella forma prevista dall’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), relativa gli aiuti “de minimis”, utilizzando il modello riprodotto nell’Allegato
B. Tale dichiarazione dovrà essere reiterata a richiesta dell’Amministrazione regionale, qualora ritenuta necessaria ai fini dell’aggiornamento dei dati, prima della concessione del contributo a seguito dell’approvazione della graduatoria di cui all’articolo 11.
7. Il contributo è concesso secondo le modalità definite dall’articolo 11.
Art. 9
(Presentazione della domanda)
1. La domanda di contributo, redatta come da modello riportato in Allegato C, è presentata alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Servizio coordinamento politiche per la montagna entro e non oltre il 31 marzo di ogni anno.13
2. In prima applicazione, il termine di cui al comma 1 è fissato in 60 giorni dall’entrata in vigore del presente regolamento.
4. La data del ricevimento della domanda è determinata dalla data di ricevuta della accettazione della PEC che comprova l’avvenuta spedizione del messaggio, con la relativa domanda di contributo in allegato.
5. La domanda si intende validamente inviata se:
a) sottoscritta con firma digitale, oppure
b) firmata in originale sul formato cartaceo, scansionata ed inviata nel formato elettronico tramite PEC.
6. Ai fini dell’assolvimento dell’imposta di bollo, è apposta sulla domanda stessa la relativa marca da bollo. In caso di firma digitale della domanda, quest’ultima deve essere comunque stampata e, previa apposizione e annullamento della marca da bollo, scansionata e inviata nel formato elettronico tramite PEC in allegato alla domanda. In caso di esenzione dal pagamento dell’imposta, sulla domanda deve essere indicata la specifica causale di esenzione.
7. Alla domanda è allegata la seguente documentazione:
a) copia fotostatica di un documento di identità personale in corso di validità del legale rappresentante;
b) progetto di attività redatto secondo il modello riportato nell’Allegato D, comprensivo del preventivo dettagliato delle spese;
b bis) corografia e rappresentazione cartografica, con delimitazione delle particelle catastali, nonché visure catastali, degli edifici, delle aree e degli appezzamenti interessati dagli interventi di cui alle fattispecie previste dall’articolo 2, comma 1, lettere d) ed e);14
b ter) dichiarazione dei proprietari degli edifici, aree e appezzamenti interessati dagli interventi di cui alle fattispecie previste dall’articolo 2, comma 1, lettere d) ed e), dalla quale risulti l’assenso alla realizzazione del progetto d’attività;15
13 Ai sensi dell’art. 2, c. 45, L.R. 37/2017 (B.U.R. 10/11/2017, S.O. n. 44) è fissato in sessanta giorni dall’entrata in vigore della medesima L.R. 37/2017 il termine straordinario entro il quale le cooperative e le associazioni interessate possono presentare domanda di contributo.
14 Lettera aggiunta da art. 5, c. 1, lett. a), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
15 Lettera aggiunta da art. 5, c. 1, lett. a), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
c) dichiarazione dell’ente gestore del servizio sociale dei Comuni di avere concordato il progetto con il richiedente se ricorre la fattispecie prevista dall’articolo 2, comma 1, lettera a);
d) in caso di lavori, a firma del progettista:
1) progetto, o relazione illustrativa, ed elaborato grafico. Il progetto, o la relazione illustrativa, contiene la dichiarazione secondo la quale l’unità locale interessata dai lavori consente l’accesso alle persone disabili, secondo la normativa in materia di superamento di barriere architettoniche;
2) computo metrico estimativo dei lavori previsti, redatto in base al prezzario regionale in vigore o ad altre fonti di informazione sui prezzi indicate dall’articolo 26 del “Regolamento di attuazione della legge regionale n. 14/2002 in materia di lavori pubblici” emanato con decreto del Presidente della Regione 5 giugno 2003, n. 0165/Pres.;
e) documentazione relativa alla proprietà della unità locale o alla disponibilità della stessa da parte del richiedente, secondo quanto indicato dall’articolo 3, comma 4, se in domanda è dichiarato che l’unità locale è attiva ai sensi degli articoli 2, comma 1, lettera j), e 3, comma 4 bis, ovvero se l’unità locale, dichiarata come unità che sarà attivata, è già nella proprietà o disponibilità del richiedente;16
f) per le sole associazioni:
1) autorizzazione della spesa e autorizzazione alla presentazione della domanda di contributo, deliberate dal competente organo statutario;
2) copia dell’atto costitutivo, o dell’atto di riconoscimento previsto da leggi speciali, e dello statuto dell’associazione;
3) elenco delle cariche (nominativo, data e luogo di nascita, carica rivestita nell’associazione);
g) per le sole cooperative e associazioni che svolgono attività di impresa:
1) dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dall’articolo 47 del
D.P.R. 445/2000, attestante la dimensione dell’impresa, resa secondo il modello riportato in Allegato E;
2) dichiarazione relativa agli aiuti “de minimis” di cui all’articolo 8, comma 6.
8. La presentazione della domanda oltre i termini di cui ai commi 1 e 2 e con modalità diverse da quelle indicate ai commi 1, 3 e 5, nonché l’assenza dei documenti elencati alle lettere a), b), b bis), b ter) e d) del comma 7, comportano la non ammissibilità della domanda e quindi l’esclusione dalla valutazione effettuata ai sensi dell’articolo 12.17
8 bis. Qualora la struttura regionale procedente riscontri l’assenza in allegato alla domanda di contributo dei documenti elencati al comma 7, lettere c), e), f) e g), ne dà comunicazione al richiedente il quale deve provvedere all’integrazione della domanda con i suddetti documenti entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione a pena della non ammissibilità della domanda.18
16 Lettera sostituita da art. 5, c. 1, lett. b), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49). 17 Comma sostituito da art. 5, c. 1, lett. c), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49). 18 Comma aggiunto da art. 5, c. 1, lett. d), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
8 ter. La domanda di contributo e i documenti elencati al comma 7, lettere b), b bis), b ter), c), d), e), f) e g) possono essere oggetto di integrazione o correzione su richiesta della struttura regionale procedente avanzata ai sensi dell’articolo 11, comma 1, lettera c) della legge regionale 7/2000, qualora ciò risulti necessario al fine della conclusione dell’istruttoria e della valutazione della domanda di contributo.19
9. Ai fini della verifica della veridicità delle dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà rese, con la domanda di contributo, ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. 445/2000, il Servizio coordinamento politiche per la montagna effettua in via generale un controllo su un campione pari ad almeno il 5 percento delle domande ammesse a finanziamento secondo quanto previsto dall’articolo 11, nonché sulle dichiarazioni la cui verifica risulti, dall’esame delle domande presentate, giustificata ai fini dell’applicazione dei criteri di selezione di cui all’articolo 12.
Art. 10
(Termini e comunicazione di avvio del procedimento)
1. Il termine di conclusione del procedimento di concessione del contributo è fissato in 90 giorni a decorrere dal termine finale per la presentazione della domanda di contributo di cui all’articolo 9.
2. Il termine per la conclusione del procedimento di liquidazione ed erogazione del contributo è fissato in 60 giorni a decorrere dalla data di presentazione della domanda di liquidazione ed erogazione di cui all’articolo 14.
3. Il Servizio coordinamento politiche per la montagna dà comunicazione dell’avvio del procedimento ai soggetti che hanno presentato domanda di contributo ai sensi degli articoli 13 e 14 della legge regionale 7/2000.
Art. 11
(Procedimento contributivo)
1. La concessione del contributo avviene a seguito della conclusione di una procedura valutativa svolta secondo la modalità del procedimento a graduatoria, ai sensi dell’articolo 36 della legge regionale 7/2000.
2. La graduatoria è approvata con decreto del direttore del Servizio coordinamento politiche per la montagna, pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione.
3. Con il decreto del direttore del Servizio coordinamento politiche per la montagna di cui al comma 2 sono altresì dichiarate non ammissibili a contributo le domande prive dei requisiti di ammissibilità ai sensi dell’articolo 2, commi 56, 57, 58, 59, 60 e 61, della legge
19 Comma aggiunto da art. 5, c. 1, lett. d), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
regionale 25/2016 e del presente regolamento, per le quali non si dà corso alla valutazione secondo i criteri di selezione definiti dal successivo articolo 12.
4. La concessione del contributo a favore dei soggetti utilmente inseriti in graduatoria, in ordine decrescente di punteggio, è disposta nei limiti delle risorse disponibili dal Direttore del Servizio coordinamento politiche per la montagna.
5. Il provvedimento di cui al comma 4 è adottato a seguito dell’acquisizione:
a) del documento unico di regolarità contributiva (DURC), nel caso che il progetto di attività finanziato contempli spese per il personale;
b) della documentazione antimafia prevista dal decreto legislativo 6 settembre 2011,
n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136), nel caso di contributi di importo superiore ad euro 150.000,00.
6. Nel caso che una domanda di contributo non risulti finanziabile, per carenza di risorse, nella misura del 100 per cento, il contributo viene concesso nei limiti delle risorse disponibili per tale domanda, previa accettazione da parte del beneficiario e sempre che il contributo non sia inferiore al 50 per cento della spesa ammissibile.
7. Il contributo concesso nella misura ridotta prevista dal comma 6 può essere integrato, sino al raggiungimento del 100 per cento del contributo concedibile, con ulteriori risorse che dovessero rendersi disponibili, ai sensi dell’articolo 33, comma 5, della legge regionale 7/2000.
Art. 12
(Criteri di selezione e formazione della graduatoria)
1. Sono ammissibili a contributo tutte le domande che presentano i requisiti di ammissibilità previsti dall’articolo 2, commi 56, 57, 58, 59, 60 e 61, della legge regionale 25/2016 e dal presente regolamento.
2. La graduatoria delle domande ammissibili è formata attribuendo alle stesse il seguente punteggio:
a) localizzazione dell’unità locale, per un massimo di punti 35:
1) unità locale in un Comune appartenente alla zona di svantaggio socio economico C ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 3303 del 31 ottobre 2000: punti 15;
2) unità locale in un centro abitato appartenente alla zona di svantaggio socio economico C ai sensi della deliberazione 3303/2000: punti 10;
3) unità locale in un Comune appartenente alla zona di svantaggio socio economico B ai sensi della deliberazione 3303/2000: punti 5;
4) unità locale in un Comune con numero di residenti pari o minore di 500 (ultimo dato annuale ISTAT disponibile): punti 10;
5) unità locale in un Comune con numero di residenti compreso tra 501 e 1000 (ultimo dato annuale ISTAT disponibile): punti 5;
6) unità locale in un Comune con popolazione residente con indice di vecchiaia pari o superiore a 301 (ultimo dato annuale ISTAT disponibile): punti 10;
7) unità locale in un Comune con popolazione residente con indice di vecchiaia compreso tra 300 e 200 (ultimo dato annuale ISTAT disponibile): punti 5;
b) tipologia di attività, per un massimo di punti 40:
1) inclusione sociale e lavorativa, fornitura di servizi di prossimità: punti 25;
2) organizzazione di iniziative di vicinato o volontariato: punti 15;
3) manutenzione e valorizzazione degli edifici e dei borghi, nonché dell'ambiente naturale circostante; mantenimento dell'uso agricolo non professionale dei piccoli appezzamenti limitrofi alle abitazioni a ai centri abitati: punti 10;
c) caratteristiche del beneficiario, per un massimo di punti 25:
1) cooperativa: punti 10;
2) nuova iniziativa, con costituzione di cooperativa o associazione beneficiaria nell’anno di presentazione della domanda di contributo: punti 15;
3) nuova iniziativa, con apertura di nuova unità locale: punti 10.
2 bis. Il punteggio di cui al comma 2, lettera b) è assegnato a condizione che alla tipologia di attività sia associata una specifica e pertinente spesa ammissibile.20
3. Per la formazione della graduatoria, in caso di parità di punteggio è data priorità alla domanda presentata dalla cooperativa o dall’associazione la cui unità locale, interessata dal contributo, è nel Comune con il minor numero di residenti.
3 bis. In caso di ulteriore parità, è data priorità alla domanda presentata prima in ordine cronologico.21
Art. 13
(Conclusione dell’attività finanziata)
1. L’attività finanziata si conclude con l’attuazione del progetto d’attività allegato alla domanda di contributo, la quale si svolge necessariamente nel corso dei tre anni successivi alla data di presentazione della domanda.
2. L’effettuazione delle singole spese avviene secondo il cronoprogramma indicato nel progetto, fatta eccezione per la spesa di certificazione prevista dall’articolo 4, comma 3.
3. Il cronoprogramma di cui al comma 2 può essere oggetto di modifica, autorizzata dal Servizio coordinamento politiche per la montagna su istanza motivata del beneficiario.
Art. 14
20 Comma aggiunto da art. 6, c. 1, lett. a), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
21 Comma aggiunto da art. 6, c. 1, lett. b), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
(Modalità di liquidazione ed erogazione del contributo)
1. Alla liquidazione ed erogazione del contributo si provvede nel modo seguente:
a) anticipazione di importo non superiore al 60 percento del contributo, su domanda subordinatamente alla prestazione a favore della Regione di fideiussione bancaria o polizza fideiussoria di importo pari all’anticipazione, maggiorato degli eventuali interessi calcolati al tasso legale, ovvero al tasso netto attivo praticato tempo per tempo dalla Tesoreria regionale, qualora sia superiore a quello legale, in conformità dell’articolo 49, comma 1, della legge regionale 7/2000, che preveda le clausole dell'esclusione del beneficio della preventiva escussione del debitore principale e del pagamento entro trenta giorni a semplice richiesta da parte della Regione tramite la struttura organizzativa competente;
b) acconti ad avvenuta effettuazione almeno del 30, 60 e 90 percento dei pagamenti effettuati dal beneficiario. In caso di liquidazione ed erogazione dell’anticipazione di cui alla precedente lettera a), possono essere liquidati solo gli acconti previsti al raggiungimento del 60 percento della spesa, se l’anticipazione è inferiore al 60 percento del contributo concesso e scomputando dall’acconto medesimo l’importo dell’anticipazione, e al raggiungimento del 90 percento della spesa;
c) saldo ad avvenuta conclusione del progetto d’attività triennale.
2. I pagamenti effettuati dal beneficiario e posti a giustificazione della richiesta di acconto ai sensi del comma 1, lettera b), non possono avere solamente la natura di anticipazioni e acconti rispetto ai lavori, ai beni e ai servizi che ne sono oggetto. E’ richiesto in ogni caso il pagamento a titolo definitivo, a estinzione dell’obbligazione contrattuale.
3. Lo svincolo della garanzia fideiussoria di cui al comma 1, lettera a), è disposto dal Servizio coordinamento politiche per la montagna dopo l’erogazione dell’acconto liquidato al raggiungimento del 60 percento della spesa.
4. La liquidazione degli acconti è definita in base alla rendicontazione della spesa resa secondo le modalità indicate agli articoli 17 e 18 ed è subordinata all’acquisizione della documentazione indicata all’articolo 11, comma 5, se dovuta secondo quanto ivi specificato.
Art. 15
(Obblighi del beneficiario e subentro nel contributo)
1. Il beneficiario è tenuto all'osservanza delle norme vigenti in tema di sicurezza sul lavoro, come, da dichiarazione resa con la domanda di aiuto, in attuazione di quanto disposto dall’articolo 73 della legge regionale 5 dicembre 2003, n. 18 (Interventi urgenti nei settori dell’industria, dell’artigianato, della cooperazione, del commercio e del turismo, in materia di sicurezza sul lavoro, asili nido nei luoghi di lavoro, nonché a favore delle imprese danneggiate da eventi calamitosi).
1 bis. Il beneficiario che in domanda di contributo dichiara che l’unità locale di cui all’articolo 3, comma 3, sarà attivata nel termine previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera j), ha l’obbligo di comunicare alla struttura regionale procedente l’attivazione dell’unità locale entro 30 giorni dal termine suddetto, a pena della revoca dello stesso, fatta salva la possibilità di proroga su istanza motivata, allegando alla comunicazione la documentazione prevista dall’articolo 9, comma 7, lettera e).22
2. Il beneficiario si impegna con la presentazione della domanda di contributo a rispettare i seguenti vincoli:
a) cooperative e associazioni che svolgono attività di impresa: mantenere per la durata di 3 anni:
1) la destinazione dei beni immobili oggetto del contributo dalla data di conclusione delle spese, coincidente con la data dell’ultima fattura emessa nei confronti del beneficiario in ordine di tempo tra quelle attinenti la finalità del vincolo;
2) la sede o l’unità operativa nel territorio regionale dalla data di conclusione delle spese, coincidente con la data dell’ultima fattura in assoluto emessa nei confronti del beneficiario in ordine di tempo, tra quelle attinenti al progetto di attività finanziato;
b) associazioni: mantenere per la durata di 5 anni la destinazione dei beni immobili oggetto di contributo dalla data di conclusione delle spese, coincidente con la data dell’ultima fattura emessa nei confronti del beneficiario in ordine di tempo tra quelle attinenti la finalità del vincolo;
c) cooperative e associazioni: mantenere per la durata di 3 anni la destinazione dei beni mobili oggetto di contributo dalla data di conclusione delle spese, coincidente con la data dell’ultima fattura emessa nei confronti del beneficiario in ordine di tempo tra quelle attinenti la finalità del vincolo.
3. Il beneficiario attesta annualmente, entro il 31 gennaio dell’anno immediatamente successivo a quello di riferimento, il rispetto degli obblighi di cui al comma 223 mediante dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà rese ai sensi del D.P.R. 445/2000 e soggette alla verifica tramite un controllo su un campione pari ad almeno il 5 percento delle dichiarazioni pervenute nell’anno entro il termine sopra indicato e un controllo su tutte le dichiarazioni pervenute dopo il suddetto termine, se riferite sempre all’anno precedente.
4. La mancata presentazione delle dichiarazioni di cui al comma 3 comporta l’effettuazione di controlli e ispezioni da parte dell’Amministrazione regionale.
5. Il beneficiario è tenuto a fornire con sollecitudine all’Amministrazione regionale le informazioni ad esso richieste sull’avanzamento dell’attività finanziata.
22 Comma aggiunto da art. 7, c. 1, lett. a), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
23 Parole sostituite da art. 7, c. 1, lett. b), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
6. Il subentro ad una cooperativa utilmente collocata in graduatoria da parte di un’altra cooperativa è ammesso alle condizioni previste dall’articolo 32 ter della legge regionale 7/2000. Il subentrante assume tutti gli obblighi del beneficiario.
Art. 16
(Variazioni al progetto di attività)
1. Le varianti al progetto di attività devono essere preventivamente autorizzate dal Servizio coordinamento politiche per la montagna, al quale il beneficiario indirizza la richiesta di autorizzazione accompagnata da una relazione sullo stato di attuazione del progetto e sulle motivazioni delle varianti e dal progetto d’attività aggiornato con le varianti.
2. Non sono soggetti ad autorizzazione gli scostamenti di importo per le singole spese indicate nel progetto d’attività che risultano contenuti nel limite del 10 percento, fermi restando i prezzi unitari del computo metrico estimativo riguardante i lavori.
3. Le varianti non comportano in alcun modo la rideterminazione in aumento del contributo concesso.
Art. 17
(Rendicontazione)
1. Il beneficiario presenta la rendicontazione finale della spesa sostenuta entro 3 mesi dalla data di conclusione dell’attività, determinata ai sensi dell’articolo 13, comma 1, secondo le modalità dettate da:
a) articoli 41 e 41 bis, della legge regionale 7/2000 se beneficiario è una cooperativa o un’associazione che svolge attività di impresa;
b) articolo 43 della legge regionale 7/2000, se beneficiario è un’associazione che non svolge attività di impresa.
2. Proroghe al termine di presentazione della rendicontazione possono essere concesse dal Servizio coordinamento politiche per la montagna, su istanza motivata del beneficiario.
3. La rendicontazione si compone della seguente documentazione:
a) relazione illustrativa dell’attività realizzata e dei risultati raggiunti, sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto beneficiario, comprensiva del quadro economico finale di spesa e della dichiarazione della registrazione dei beni acquistati nella contabilità aziendale o nell’inventario con indicazione degli elementi identificativi quali risultano dalla fattura d’acquisto. Nel caso di progetto d’attività riguardante l’inclusione sociale e lavorativa di lavoratori svantaggiati, la relazione specifica dettagliatamente numero e tipologia di lavoratori seguiti, numero di
imprese o enti presso cui è avvenuta il loro impiego e qualificazione giuridica e durata di quest’ultimo;
b) elenco analitico della documentazione giustificativa della spesa;
c) documentazione giustificativa della spesa in originale o secondo quanto previsto dall’articolo 41, comma 2, della legge regionale 7/2000, o in alternativa la certificazione prevista dall’articolo 41 bis della legge regionale 7/2000, nel caso il beneficiario sia una cooperativa o un’associazione che svolge attività di impresa;
d) computo metrico a consuntivo dei lavori redatto da un tecnico qualificato e copia degli eventuali titoli abilitativi per l’esecuzione dei lavori o delle comunicazioni previste per i suddetti lavori dalla legge regionale 19/2009, secondo quanto indicato nel provvedimento di concessione del contributo;
e) per le spese ammesse pro quota, prospetto giustificativo della quantificazione della spesa in relazione alle attività di progetto cui ineriscono;
e bis) per le spese rendicontate da associazioni che dichiarano in domanda di contributo di non svolgere attività di impresa in relazione al progetto di attività, pur essendo titolari di partita IVA, una dichiarazione del legale rappresentante dalla quale risulti che non vi è stato recupero dell’IVA a qualsiasi titolo in relazione alle spese suddette, non rientrando le medesime tra le attività commerciali dell’associazione, e che per tali spese è tenuta una contabilità separata e autonoma rispetto alla contabilità riguardate le attività commerciali.24
4. E’ facoltà dell’Amministrazione regionale chiedere al beneficiario ogni documentazione ulteriore ed effettuare ogni controllo o ispezione ritenuti necessari per la valutazione dell’attività rendicontata.
Art. 18
(Documentazione giustificativa della spesa)
1. Ai fini della rendicontazione di cui all’articolo 17 la documentazione giustificativa della spesa è costituita da fatture o da documentazione fiscalmente valida di pari valore probatorio, nonché da buste paga nel caso di spese per il personale, e dalla documentazione comprovante i relativi pagamenti.
2. La spesa deve essere effettuata dal beneficiario, al quale i giustificativi di spesa devono essere intestati o attributi, e deve essere idonea a dimostrare:
a) l’attinenza della spesa con l’attività finanziata. A tal fine le fatture o la documentazione di pari valore probatorio devono riportare nell’oggetto gli elementi identificativi del bene o del servizio addebitati:
1) nel caso di acquisto di beni è richiesta l’indicazione di elementi identificativi quali la denominazione commerciale specifica, la marca, il numero di serie;
2) nel caso di servizi è richiesto il riferimento al progetto di attività finanziato.
b) l’avvenuto pagamento tramite modalità tracciabili, quali bonifico bancario, ricevuta bancaria, versamento su conto corrente postale o vaglia postale o altro mezzo che
24 Lettera aggiunta da art. 8, c. 1, DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
consenta di riferire in maniera certa il pagamento alla documentazione giustificativa di cui al comma 1.
3. Sono esclusi i pagamenti in contanti.
4. E’ facoltà dell’Amministrazione regionale chiedere al beneficiario ogni documentazione ritenuta necessaria per accertare la conformità della spesa all’attività finanziata e la sua congruità.
Art. 19
(Revoca del provvedimento di concessione e rideterminazione del contributo per mancato rispetto di obblighi e condizioni da parte del beneficiario)
1. Il provvedimento di concessione del contributo è revocato per:
a) rinuncia del beneficiario;
a bis) mancata attivazione, nel termine di 60 giorni previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera j), dell’unità locale indicata in domanda ai sensi dell’articolo 3, comma 4 bis;25
a ter) mancata comunicazione prevista dall’articolo 15, comma 1 bis;26
b) mancata realizzazione assoluta del progetto di attività;
c) il venir meno dei requisiti soggettivi e delle condizioni previsti per la richiesta e la concessione del contributo;
c bis) l’utilizzo dei beni in pendenza dei vincoli di cui all’articolo 15, comma 2, per attività imprenditoriale nel caso di contributo concesso ad associazioni per attività non qualificata come attività di impresa;27
d) cumulo del contributo ai sensi dell’articolo 6, comma 3;
e) accertamento della falsità delle informazioni, dichiarazioni e documentazione prodotte dal beneficiario;
f) violazioni di norme espressamente sanzionate con la revoca dei finanziamenti pubblici.
2. La violazione degli obblighi di vincolo dei beni cui all’articolo 15 comporta la revoca o la rideterminazione del contributo in proporzione al periodo per il quale i vincoli non sono stati rispettati in applicazione degli articoli 32, comma 2, e 32 bis della legge regionale 7/2000.
3. In caso di realizzazione parziale del progetto di attività, compresa l’interruzione anticipata delle attività rispetto alla durata triennale del progetto, motivata da circostanze che ne rendano impossibile il completamento o proseguimento, il contributo viene rideterminato tenuto conto della spesa sostenuta e rendicontata ai sensi degli articoli 14, comma 4, 17 e 18 e a condizione che l’importo della spesa ammessa non sia inferiore all’importo di euro 20.000 previsto quale limite minimo di spesa dall’articolo 7 e che la stessa:
25 Lettera aggiunta da art. 9, c. 1, lett. a), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49). 26 Lettera aggiunta da art. 9, c. 1, lett. a), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49). 27 Lettera aggiunta da art. 9, c. 1, lett. b), DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
a) sia documentata da pagamenti di importo non inferiore al 30 percento della spesa prevista in domanda o con successiva variante approvata dall’Amministrazione regionale, alle condizioni dettate dall’articolo 14 per la liquidazione degli acconti;
b) sia stata svolta l’attività prevista in progetto per il periodo considerato.
4. A condizione che sia stata conseguita la finalità dell’attività finanziata, la difformità delle spese sostenute rispetto a quelle previste comporta la loro non ammissibilità e l’eventuale conseguente riduzione del contributo.
5. La revoca e la riduzione del contributo comportano la restituzione da parte del beneficiario delle somme eventualmente percepite, secondo quanto previsto dal Titolo III, Capo II della legge regionale 7/2000.
Art. 20
(Sospensione dell’erogazione del contributo)
1. L’erogazione del contributo può essere sospesa ricorrendo le circostanze previste dagli articoli 47 e 48 della legge regionale 7/2000.
Art. 21
(Ispezioni e controlli)
1. Ai sensi dell’articolo 44 della legge regionale 7/2000, l’Amministrazione regionale può disporre in qualsiasi momento ispezioni e controlli allo scopo di verificare lo stato di attuazione dell’intervento oggetto di contributo, il rispetto degli obblighi del beneficiario e la veridicità delle dichiarazioni e informazioni prodotte dal beneficiario.
Art. 22
(Trattamento dei dati personali)
1. Per quanto riguarda il trattamento dei dati personali trovano applicazione le norme recate dal decreto legislativo 30 giungo 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali).
2. Ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 196/2003, l’obbligo di informativa è assolto con le seguenti indicazioni: a) i dati personali forniti con le domande di aiuto e la documentazione prevista nel presente regolamento sono trattati, anche mediante strumenti informatici, per le finalità inerenti al procedimento di finanziamento di cui al presente regolamento e possono essere comunicati ai soggetti a ciò legittimati a norma di legge; b) i dati personali richiesti ai fini dell’ammissibilità della domanda e della concessione del contributo, anche attraverso la compilazione della modulistica allegata, sono conferiti obbligatoriamente; c) all’interessato spettano i diritti previsti dall’articolo 7 e seguenti del
citato decreto legislativo; d) titolare del trattamento è la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Art. 23
(Rinvio a norme)
1. Per quanto non disposto dal presente regolamento, si fa rinvio alle disposizioni normative che disciplinano le materie e i settori interessati dall’intervento finanziato. In particolare, si fa rinvio alla seguenti leggi regionali e ai rispettivi regolamenti attuativi:
a) legge regionale 31 maggio 2002, n. 14 (Disciplina organica dei lavori pubblici);
b) legge regionale 26 ottobre 2006, n. 20 (Norme in materia di cooperazione sociale);
c) legge regionale 3 dicembre 2007, n. 27 (Disciplina organica in materia di promozione e vigilanza del comparto cooperativo);
d) legge regionale 11 novembre 2009, n. 19 (Codice regionale dell’edilizia).
2. Per quanto riguarda il procedimento contributivo, compresi l’erogazione delle risorse e gli obblighi successivi al saldo del contributo, si fa rinvio alla legge regionale 20 marzo 2000, n. 7 (Testo unico delle norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso).
Art. 24
(Entrata in vigore)
1. Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Allegato A
(riferito ad articolo 3, comma 3)
ELENCO DEI COMUNI DI LOCALIZZAZIONE DELL’UNITÀ LOCALE
Dalla deliberazione della Giunta regionale n. 3303 del 31 ottobre 2000:
A) COMUNI APPARTENENTE ALLA ZONA DI SVANTAGGIO SOCIO ECONOMICO C
Ampezzo, Andreis, Arta Terme, Barcis, Cercivento, Chiusaforte, Cimolais, Claut, Clauzetto, Comeglians, Dogna, Drenchia, Erto e Casso, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Frisanco, Grimacco, Lauco, Ligosullo, Lusevera, Malborghetto-Valbruna, Moggio Udinese, Montenars, Ovaro, Paluzza, Paularo, Pontebba, Prato Carnico, Preone, Pulfero, Ravascletto, Resia, Resiutta, Rigolato, Sauris, Savogna, Socchieve, Stregna, Sutrio, Taipana, Tarvisio, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Treppo Carnico, Verzegnis, Xxxx d’Asio.
B) COMUNI APPARTENENTE ALLA ZONA DI SVANTAGGIO SOCIO ECONOMICO B CON CENTRI ABITATI IN ZONA DI SVANTAGGIO C
Comuni | Centri abitati |
Attimis | Porzus, Subit, Cancellier |
Enemonzo | Fresis, Maiaso, Tartinis-Colza |
Forgaria nel Friuli | Monteprat |
Nimis | Chialminis, Monteprato, Borgo di Mezzo |
Prepotto | Castelmonte |
Xxxxx | Xxxxx |
San Xxxxxxxx | Iainich |
Xxxxxx | Xxxxxx, Sezza |
Allegato B
(riferito ad articolo 8, comma 6)
MODELLO DI DICHIARAZIONE RELATIVA AD AIUTI “DE MINIMIS”
- IMPRESA RICHIEDENTE E IMPRESE COLLEGATE (IMPRESA UNICA) -
A) DICHIARAZIONE DELL’IMPRESA RICHIEDENTE
Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti «de minimis», ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445
(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa)
Il sottoscritto:
SEZIONE 1 – Anagrafica richiedente | |||||
Il Titolare / legale rappresentante dell'impresa | Nome e cognome | nata/o il | nel Comune di | Prov | |
Comune di residenza | CAP | Via | n. | Prov | |
In qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa:
SEZIONE 2 – Anagrafica impresa | |||||
Impresa | Denominazione/Ragione sociale dell’impresa | Forma giuridica | |||
Sede legale | Comune | CAP | Via | n. | prov |
Dati impresa | Codice fiscale | Partita IVA | |||
In relazione alla richiesta del contributo previsto dall’articolo 2, commi 56-62, della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 25(Legge di stabilità 2017) e del relativo regolamento di esecuzione emanato ai sensi dell’articolo 2, comma 62, della suddetta legge regionale, concesso come aiuto “de minimis” ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L 352 del 24 dicembre 2013);
presa visione delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione (Allegato B del regolamento di esecuzione di cui all’articolo 2, comma 62, della legge regionale 25/2016);
Consapevole delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa)
DICHIARA
Sezione A – Natura dell’impresa
Che l’impresa non è controllata né controlla, direttamente o indirettamente1, altre imprese.
Che l’impresa controlla, anche indirettamente, le imprese seguenti aventi sede legale in Italia, per ciascuna delle quali presenta la DICHIARAZIONE DELL’IMPRESA CONTROLLANTE O CONTROLLATA di cui all’Allegato B del regolamento di esecuzione di cui all’articolo 2, comma 62, della legge regionale 25/2016:
(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)
Anagrafica impresa controllata | |||||
Impresa | Denominazione/Ragione sociale dell’impresa | Forma giuridica | |||
Sede legale | Comune | CAP | Via | n. | prov |
Dati impresa | Codice fiscale | Partita IVA | |||
Che l’impresa è controllata, anche indirettamente, dalle imprese seguenti aventi sede legale o unità operativa in Italia, per ciascuna delle quali presenta la DICHIARAZIONE DELL’IMPRESA CONTROLLANTE O CONTROLLATA di cui all’Allegato B del regolamento di esecuzione di cui all’articolo 2, comma 62, della legge regionale 25/2016:
(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)
Anagrafica dell’impresa che esercita il controllo sulla richiedente | |||||
Impresa | Denominazione/Ragione sociale dell’impresa | Forma giuridica | |||
Sede legale | Comune | CAP | Via | n. | prov |
Dati impresa | Codice fiscale | Partita IVA | |||
Sezione B – Rispetto del massimale
1) che l’esercizio finanziario (anno fiscale) dell’impresa rappresentata inizia il e termina il ;
2)
2.1 - che all’impresa rappresentata NON E’ STATO CONCESSO nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto “de minimis”, tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni2;
2.2 - che all’impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti “de minimis”, tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni1:
1 Per il concetto di controllo, ai fini della presente dichiarazione, si vedano le DICHIARAZIONI – ISTRUZIONI PER LE IMPRESE PER LA COMPILAZIONE riportate dopo i modelli di dichiarazione.
2 In proposito si vedano le DICHIARAZIONI – ISTRUZIONI PER LE IMPRESE PER LA COMPILAZIONE.
(Aggiungere righe se necessario)
Impresa cui è stato concesso il de minimis | Ente concedente | Riferimento normativo/ amministrativo che prevede l’agevolazione | Provvedimento di concessione e data | Reg. UE de minimis2 | Importo dell’aiuto de minimis | Di cui imputabile all’attività di trasporto merci su strada per conto terzi | ||
Concesso | Effettivo3 | |||||||
1 | ||||||||
2 | ||||||||
3 | ||||||||
TOTALE |
Sezione C – settori in cui opera l’impresa
Che l’impresa rappresentata opera solo nei settori economici ammissibili al finanziamento;
Che l’impresa rappresentata opera anche in settori economici esclusi, tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi;
Che l’impresa rappresentata opera anche nel settore economico del «trasporto merci su strada per conto terzi», tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi.
AUTORIZZA
l’Amministrazione concedente al trattamento e all’elaborazione dei dati forniti con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell’articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità.
Località e data ……………
In fede
(Il titolare/legale rappresentante dell'impresa)
1 In caso di acquisizioni di aziende o di rami di aziende o fusioni, in tabella va inserito anche il de minimis usufruito dall’impresa o ramo d’azienda oggetto di acquisizione o fusione. In caso di scissioni, indicare solo l’ammontare attribuito o assegnato all’impresa richiedente. In proposito si vedano le DICHIARAZIONI – ISTRUZIONI PER LE IMPRESE PER LA COMPILAZIONE.
2 Indicare il regolamento in base al quale è stato concesso l’aiuto “de minimis”: Reg. n. 1998/2006 (generale per il periodo 2007-2013); Reg. n. 1407/2013 (generale per il periodo 2014-2020); Reg. n: 1535/2007 (agricoltura 2007-2013); Reg. n: 1408/2013 (settore agricolo 2014- 2020), Reg. n. 875/2007 (pesca 2007-2013); Reg. n. 717/ 2014 (pesca 2014-2020); Xxx. x. 000/0000 (XXXX).
3 Indicare l’importo effettivamente liquidato a saldo, se inferiore a quello concesso, e/o l’importo attribuito o assegnato all’impresa richiedente in caso di scissione e/o l’importo attribuito o assegnato al ramo d’azienda ceduto. Si vedano anche le DICHIARAZIONI – ISTRUZIONI PER LE IMPRESE PER LA COMPILAZIONE.
B) DICHIARAZIONE DELL’IMPRESA CONTROLLANTE O CONTROLLATA
Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in «de minimis»,
ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445
(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa)
Il sottoscritto:
SEZIONE 1 – Anagrafica | |||||
Il Titolare / legale rappresentante dell'impresa | Nome e cognome | nata/o il | nel Comune di | Prov | |
Comune di residenza | CAP | Via | n. | Prov | |
In qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa:
SEZIONE 2 – Anagrafica impresa | |||||
Impresa | Denominazione/Ragione sociale dell’impresa | Forma giuridica | |||
Sede legale | Comune | CAP | Via | n. | prov |
Dati impresa | Codice fiscale | Partita IVA | |||
CONTROLLATA o CONTROLLANTE dell’impresa …………… (denominazione/ragione sociale, forma giuridica)
…………., in relazione alla richiesta della suddetta impresa del contributo previsto dall’articolo 2, commi 56-62, della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 25 (Legge di stabilità 2017) e del relativo regolamento di esecuzione emanato ai sensi dell’articolo 2, comma 62, della suddetta legge regionale, concesso come aiuto “de minimis” ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L 352 del 24 dicembre 2013);
presa visione delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione (Allegato B del regolamento di esecuzione di cui all’articolo 2, comma 62, della legge regionale 25/2016);
Consapevole delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa)
DICHIARA1
1.1 - Che all’impresa rappresentata NON E’ STATO CONCESSO nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto “de minimis”.
1.2 - Che all’impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti “de minimis”:
(Aggiungere righe se necessario)
1 Il triennio fiscale di riferimento da applicare è quello dell’impresa richiedente l’agevolazione.
Ente concedente | Riferimento normativo/amministrativo che prevede l’agevolazione | Provvedimento di concessione e data | Reg. UE de minimis1 | Importo dell’aiuto de minimis | Di cui imputabile all’attività di trasporto merci su strada per conto terzi | ||
Concesso | Effettivo2 | ||||||
1 | |||||||
2 | |||||||
3 | |||||||
TOTALE |
Il sottoscritto, infine, tenuto conto di quanto dichiarato, ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione di dati personali) e successive modifiche ed integrazioni:
AUTORIZZA
l’Amministrazione concedente al trattamento e all’elaborazione dei dati forniti con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell’articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità.
Località e data ……………
In fede
(Il titolare/legale rappresentante dell'impresa)
1 Indicare il regolamento in base al quale è stato concesso l’aiuto “de minimis”: Reg. n. 1998/2006 (generale per il periodo 2007-2013); Reg. n. 1407/2013 (generale per il periodo 2014-2020); Reg. n: 1535/2007 (agricoltura 2007-2013); Reg. n: 1408/2013 (settore agricolo 2014- 2020), Reg. n. 875/2007 (pesca 2007-2013); Xxx. x. 000/0000 (xxxxx 2014-2020); Reg. n. 360/2012 (SIEG)
2 Indicare l’importo effettivamente liquidato a saldo, se inferiore a quello concesso, e/o l’importo attribuito o assegnato all’impresa richiedente in caso di scissione. Si vedano anche le DICHIARAZIONI – ISTRUZIONI PER LE IMPRESE PER LA COMPILAZIONE.
C) DICHIARAZIONI – ISTRUZIONI PER LE IMPRESE PER LA COMPILAZIONE (dalla “Nota tecnica” al documento 14/077/CR08/C3 della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome)
Il legale rappresentante di ogni impresa candidata a ricevere un aiuto in regime “de minimis” è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione – rilasciata ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000 – che attesti l’ammontare degli aiuti “de minimis” ottenuti nell’esercizio finanziario in corso e nei due precedenti (DICHIARAZIONE DELL’IMPRESA RICHIEDENTE).
Il nuovo aiuto potrà essere concesso solo se, sommato a quelli già ottenuti nei tre esercizi finanziari suddetti, non superi i massimali stabiliti da ogni Regolamento di riferimento. Poiché il momento rilevante per la verifica dell’ammissibilità è quello in cui avviene la concessione (il momento in cui sorge il diritto all’agevolazione), la dichiarazione dovrà essere confermata – o aggiornata – con riferimento al momento della concessione.
Si ricorda che se con la concessione Y fosse superato il massimale previsto, l’impresa perderebbe il diritto non all’importo in eccedenza, ma all’intero importo dell’aiuto oggetto della concessione Y in conseguenza del quale tale massimale è stato superato.
Sezione A: Come individuare il beneficiario – Il concetto di “controllo” e l’impresa unica.
Le regole europee stabiliscono che, ai fini della verifica del rispetto dei massimali, “le entità controllate (di diritto o di fatto) dalla stessa entità debbano essere considerate come un’unica impresa beneficiaria”. Ne consegue che nel rilasciare la dichiarazione “de minimis” si dovrà tener conto degli aiuti ottenuti nel triennio di riferimento non solo dall’impresa richiedente, ma anche da tutte le imprese, a monte o a valle, legate ad essa da un rapporto di collegamento (controllo), nell’ambito dello stesso Stato membro.
Fanno eccezione le imprese tra le quali il collegamento si realizza attraverso un Ente pubblico, che sono prese in considerazione singolarmente. Fanno eccezione anche le imprese tra quali il collegamento si realizza attraverso persone fisiche, che non dà luogo all’”impresa unica”.
Il rapporto di collegamento (controllo) può essere anche indiretto, cioè può sussistere anche per il tramite di un’impresa terza.
Art. 2, par. 2 Regolamento n. 1407/2013/UE
Ai fini del presente regolamento, s'intende per «impresa unica» l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti:
a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa;
b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa;
c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima;
d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.
Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui al primo comma, lettere da a) a d), per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica.
Pertanto, qualora l’impresa richiedente faccia parte di “un’impresa unica” così definita, ciascuna impresa ad essa collegata (controllata o controllante) dovrà fornire le informazioni relative al rispetto del massimale, facendo sottoscrivere al proprio legale rappresentante una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (DICHIARAZIONE DELL’IMPRESA CONTROLLANTE O CONTROLLATA). Tali dichiarazioni dovranno essere allegate alla domanda da parte dell’impresa richiedente.
Sezione B: Rispetto del massimale.
Quali agevolazioni indicare?
Devono essere riportate tutte le agevolazioni ottenute in «de minimis» ai sensi di qualsiasi regolamento europeo relativo a tale tipologia di aiuti, specificando, per ogni aiuto, a quale regolamento faccia riferimento (agricoltura, pesca, SIEG o “generale”).
Nel caso di aiuti concessi in forma diversa dalla sovvenzione (ad esempio, come prestito agevolato o come garanzia), dovrà essere indicato l’importo dell’equivalente sovvenzione, come risulta dall’atto di concessione di ciascun aiuto.
In relazione a ciascun aiuto deve essere rispettato il massimale triennale stabilito dal regolamento di riferimento e nell’avviso.
Un’impresa può essere beneficiaria di aiuti ai sensi di più regolamenti “de minimis”; a ciascuno di tali aiuti si applicherà il massimale pertinente, con l’avvertenza che l’importo totale degli aiuti “de minimis” ottenuti in ciascun triennio di riferimento non potrà comunque superare il tetto massimo più elevato tra quelli cui si fa riferimento.
Inoltre, qualora l'importo concesso sia stato nel frattempo anche liquidato a saldo, l'impresa potrà dichiarare anche questo importo effettivamente ricevuto se di valore diverso (inferiore) da quello concesso. Fino al momento in cui non sia intervenuta l’erogazione a saldo, dovrà essere indicato solo l’importo concesso.
Periodo di riferimento:
Il massimale ammissibile stabilito nell’avviso si riferisce all’esercizio finanziario in corso e ai due esercizi precedenti. Per “esercizio finanziario” si intende l’anno fiscale dell’impresa. Qualora le imprese facenti parte dell’”impresa unica” abbiano esercizi fiscali non coincidenti, l’esercizio fiscale di riferimento ai fini del calcolo del cumulo è quello dell’impresa richiedente per tutte le imprese facenti parte dell’impresa unica.
Il caso specifico delle fusioni, acquisizioni e trasferimenti di rami d’azienda:
Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente sia incorsa in vicende di fusioni o acquisizioni (art.3(8) del Reg 1407/2013/UE) tutti gli aiuti “de minimis” accordati alle imprese oggetto dell’operazione devono essere sommati.
In questo caso la tabella andrà compilata inserendo anche il “de minimis” ottenuto dall’impresa/dalle imprese oggetto acquisizione o fusione.
Ad esempio:
All’impresa A sono stati concessi 80.000€ in de minimis nell’anno 2010. All’impresa B sono stati concessi 20.000€ in de minimis nell’anno 2010.
Nell’anno 2011 l’impresa A si fonde con l’impresa B e diventa un nuovo soggetto (A+B).
Nell’anno 2011 il soggetto (A+B) vuole fare domanda per un nuovo de minimis di 70.000€. L’impresa (A+B) dovrà dichiarare gli aiuti ricevuti anche dalle imprese A e B, che ammonteranno ad un totale di 100.000€
Qualora l’impresa (A+B) voglia ottenere un nuovo de minimis nel 2012, dovrà dichiarare che gli sono stati concessi nell’anno in corso e nei due precedenti aiuti de minimis pari a 170.000€
Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente origini da operazioni di scissione (art.3(9) del Reg. 1407/2013/UE) di un’impresa in due o più imprese distinte, si segnala che l’importo degli aiuti “de minimis” ottenuti dall’impresa originaria deve essere attribuito all’impresa che acquisirà le attività che hanno beneficiato degli aiuti o, se ciò non è possibile, deve essere suddiviso proporzionalmente al valore delle nuove imprese in termini di capitale investito.
Valutazioni caso per caso dovranno essere effettuate per la fattispecie di un trasferimento di un ramo d’azienda che, configurato come operazione di acquisizione, determina il trasferimento del de minimis in capo all’impresa che ha effettuato l’acquisizione, se l’aiuto de xxxxxxx era imputato al ramo d’azienda trasferito. Viceversa, nel caso in cui un trasferimento di ramo d’azienda si configuri come una operazione di cessione, l’impresa che ha ceduto il ramo può dedurre dall’importo dichiarato l’aiuto de minimis imputato al ramo ceduto.
Sezione C: Campo di applicazione
Se un’impresa opera sia in settori ammissibili dall’avviso/bando, sia in settori esclusi, deve essere va garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficino degli aiuti “de minimis”.
Da Regolamento 1407/2013/UE (articolo 1, par.1), sono esclusi gli aiuti alle imprese operanti nei seguenti settori:
- della pesca e dell’acquacoltura, di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio;
- della produzione primaria dei prodotti agricoli;
- solo negli specifici casi in cui l’importo dell’aiuto sia stato fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate, o qualora l’aiuto sia stato subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
La stessa regola vale per le imprese che operano in settori ammissibili ma che ai sensi dei regolamenti “de minimis” godono di massimali diversi. Ad esempio, se un’impresa che effettua trasporto di merci su strada per conto terzi esercita anche altre attività soggette al massimale di 200.000 EUR, all’impresa si applicherà quest’ultimo massimale, a condizione che sia garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che l’attività di trasporto di merci su strada non tragga un vantaggio superiore a 100.000 EUR.
Allegato C*
(riferito ad articolo 9, comma 1del D.P.REG. 94/2017)
MODELLO DI DOMANDA DI CONTRIBUTO (ASSOCIAZIONE)
Alla
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Presidenza
Servizio coordinamento politiche per la montagna
Xxx Xxxxxxxxx x. 00 00000 Xxxxx
PEC: xxxxxxxx@xxxxxxxxxxx.xxx.xx
Il/La sottoscritto/a , 1 e legale rappresentante
dell’associazione con sede legale a
, piazza/via n. civico , indirizzo PEC .
codice fiscale partita IVA ;
n. REA CCIAA di ;
Visto l’art. 2, commi 56, 57, 58, 59, 60, 61 e 62, della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 25 (Legge di stabilità
2017);
Visto il regolamento di esecuzione emanato con decreto del Presidente della Regione, ai sensi dell’art. 2, comma 62, della legge regionale 25/2016 (di seguito citato come “regolamento”);
CHIEDE
la concessione del contributo previsto dalla succitata legge regionale per l’attuazione del progetto di attività denominato 2,
tramite l’unità locale dell’associazione sita nel
Comune di , centro abitato di , al seguente indirizzo:
,
Il contributo richiesto è di euro con riferimento alla previsione dettagliata delle spese riportata nel suddetto progetto d’attività, avente la seguente finalità tra quelle previste dall’art. 2, comma 57,
* Allegato sostituito da art. 10, c. 1, DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
1Indicare la carica ricoperta.
2 Riportare il titolo del progetto che lo identificherà nel procedimento contributivo.
della legge regionale 25/2016: 1. La previsione di spesa totale ammonta ad euro .
DICHIARA
ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, relativo alla dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, consapevole delle sanzioni penali previste dall'articolo 76 del D.P.R. 445/2000, per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci ivi indicate, che l’associazione da lui rappresentata è in possesso dei requisiti per l’accesso al contributo previsti dal regolamento e che l’unità locale sopra indicata è attiva/sarà attivata nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione del provvedimento di concessione del contributo previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera d) del regolamento2.
Dichiara, inoltre, sempre ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000, che l’associazione rappresentata3:
1. è/non è titolare di partita IVA (n. );
2. svolge/non svolge attività di impresa secondo la definizione recata dal regolamento ed è/non è iscritta al Registro delle imprese/Repertorio economico amministrativo presso la CCIAA di , soddisfacendo il requisito di microimpresa/piccola impresa/media impresa4;
3. è proprietaria/ha disponibilità a titolo di dell’unità locale sopra indicata quale struttura attivata e interessata dal progetto d’attività allegato, dalla seguente data: ;
(oppure)
non ha al momento la proprietà o disponibilità dell’unità locale sopra indicata quale struttura interessata dal progetto d’attività xxxxxxxx0;
4. non è destinataria di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
5. ha/non ha personale alle proprie dipendenze (n. unità lavorative );
6. non ha richiesto né ricevuto contributi e incentivi in genere per le attività e le spese descritte nel progetto allegato;
7. rispetta le normative vigenti in tema di sicurezza sul lavoro, come previsto dall’articolo 73 della legge regionale 5 dicembre 2003, n. 18, ai fini della concessione di contributi regionali alle imprese6;
DICHIARA7
di avere consapevolezza che il contributo è concesso come aiuto “de minimis” ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 24 dicembre 2013, L352.
ALLEGA8
□ copia di un documento di identità in corso di validità del sottoscritto (art. 9, comma 7, lett. a) del regolamento);
□ progetto di attività (art. 9, comma 7, lett. b) del regolamento);
1 Riportare una o più finalità tra quelle previste dall’art. 2, comma 57, della legge regionale 25/2016
a) attività di inclusione sociale e lavorativa;
b) fornitura di servizi di prossimità;
c) organizzazione di iniziative di vicinato o di volontariato;
d) manutenzione e valorizzazione degli edifici e dei borghi, nonché dell’ambiente naturale circostante;
e) mantenimento dell’uso agricolo non professionale dei piccoli appezzamenti limitrofi alle abitazioni e ai centri abitati
.
2 Scegliere l’opzione pertinente tra quelle indicate (è attiva/sarà attivata nel termine ecc.).
3 Scegliere l’opzione pertinente tra quelle indicate (è/non è; svolge/non svolge, ecc.).
4 La parte della dichiarazione relativa alla dimensione dell’impresa è resa solo per le associazioni che svolgono attività di impresa.
5 Scegliere la dichiarazione pertinente, relativamente alla proprietà o disponibilità dell’unità locale.
6 La dichiarazione di cui al punto 5 è resa solo da associazioni che svolgono attività di impresa.
7 La dichiarazione è resa solo da associazioni che svolgono attività di impresa.
8 Barrare le caselle pertinenti, rispetto a finalità e contenuto del progetto di attività e alle spese previste.
□ corografia e rappresentazione cartografica, con delimitazione delle particelle catastali, nonché visure catastali, degli edifici, delle aree e degli appezzamenti interessati dagli interventi (art. 9, comma 7, lett. b bis) del regolamento);
□ dichiarazione dei proprietari degli edifici, aree e appezzamenti interessati dagli interventi (art. 9, comma 7, lett. b ter) del regolamento);
□ dichiarazione dell’ente gestore del servizio sociale dei Comuni 1 di data (art. 9, comma 7, lett. c) del regolamento);
□ progetto/relazione illustrativa dei lavori previsti e relativo elaborato grafico (art. 9, comma 7, lett. d), punto 1) del regolamento);
□ computo metrico estimativo dei lavori (art. 9, comma 7, lett. d), punto 2) del regolamento);
□ documentazione relativa alla proprietà/disponibilità dell’unità locale indicata in domanda: tipo documentazione estremi2 (art. 9, comma 7, lett. e) del regolamento);
□ delibera di autorizzazione della spesa e di presentazione della presente domanda di contributo (art. 9, comma 7, lett. f), punto 1) del regolamento);
□ copia dell’atto costitutivo e dello statuto dell’associazione, ovvero (art. 9, comma 7, lett. f), punto 2) del regolamento);
□ elenco delle cariche (art. 9, comma 7, lett. f), punto 3) del regolamento);
□ dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000 relativa alla dimensione imprenditoriale (art. 9, comma 7, lett. g), punto 1) del regolamento);
□ dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000 relativa agli aiuti “de minimis” (art. 9, comma 7, lett. g), punto 2) del regolamento).
N. allegati: .
Esente da imposta di bollo ai sensi di .
Luogo e data Firma
1 Inserire la denominazione dell’ente.
2 Inserire elementi identificativi: data, altri eventuali riferimenti.
MODELLO DI DOMANDA DI CONTRIBUTO (COOPERATIVA)
Alla
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Presidenza
Servizio coordinamento politiche per la montagna
Xxx Xxxxxxxxx x. 00 00000 Xxxxx
PEC: xxxxxxxx@xxxxxxxxxxx.xxx.xx
Il/La sottoscritto/a , 1 e legale rappresentante della
cooperativa con sede legale a
, piazza/via n. civico , indirizzo PEC .
codice fiscale partita IVA ;
Visto l’art. 2, commi 56, 57, 58, 59, 60, 61 e 62, della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 25 (Legge di stabilità
2017);
Visto il regolamento di esecuzione emanato con decreto del Presidente della Regione, ai sensi dell’art. 2, comma 62, della legge regionale 25/2016 (di seguito citato come “regolamento”);
CHIEDE
la concessione del contributo previsto dalla succitata legge regionale per l’attuazione del progetto di attività denominato 2, allegato alla presente domanda,
tramite l’unità locale della cooperativa sita nel
Comune di , centro abitato di , al seguente indirizzo:
,
Il contributo richiesto è di euro con riferimento alla previsione dettagliata delle spese riportata nel suddetto progetto d’attività avente la seguente finalità tra quelle previste dall’art. 2, comma 57, della legge regionale 25/2016: 3. La previsione di spesa totale ammonta ad euro .
1Indicare la carica ricoperta.
2 Riportare il titolo del progetto che lo identificherà nel procedimento contributivo.
3 Riportare una o più finalità tra quelle previste dall’art. 2, comma 57, della legge regionale 25/2016
a) attività di inclusione sociale e lavorativa;
b) fornitura di servizi di prossimità;
c) organizzazione di iniziative di vicinato o di volontariato;
d) manutenzione e valorizzazione degli edifici e dei borghi, nonché dell’ambiente naturale circostante;
e) mantenimento dell’uso agricolo non professionale dei piccoli appezzamenti limitrofi alle abitazioni e ai centri abitati
.
DICHIARA
ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, relativo alla dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, consapevole delle sanzioni penali previste dall'articolo 76 del D.P.R. 445/2000, per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci ivi indicate, che la cooperativa rappresentata è in possesso dei requisiti per l’accesso al contributo previsti dal regolamento e che l’unità locale sopra indicata è attiva/sarà attivata nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione del provvedimento di concessione del contributo previsto dall’articolo 2, comma 1, lettera d) del regolamento1.
Dichiara, inoltre, sempre ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000, che la cooperativa rappresentata2:
1. è iscritta al Registro delle imprese presso la CCIAA di , soddisfacendo il requisito di microimpresa/piccola impresa/media impresa;
2. è iscritta all’Albo regionale delle cooperative sociali/Registro regionale delle cooperative;
3. è proprietaria/ha la disponibilità a titolo di dell’unità locale sopra indicata quale struttura attivata e interessata dal progetto d’attività allegato, dalla seguente data: ;
(oppure)
non ha al momento la proprietà o disponibilità dell’unità locale sopra indicata quale struttura interessata dal progetto d’attività allegato3;
4. ha come personale alle proprie dipendenze e soci lavoratori le seguenti unità lavorative: n. ;
5. non è in stato di scioglimento o liquidazione volontaria o fallimento, né ha in atto altra procedura concorsuale o di liquidazione;
6. non è destinataria di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
7. rispetta le normative vigenti in tema di sicurezza sul lavoro, come previsto dall’articolo 73 della legge regionale 5 dicembre 2003, n. 18;
8. non ha richiesto né ricevuto contributi e incentivi in genere per le attività e le spese descritte nel progetto allegato.
DICHIARA
di avere consapevolezza che il contributo è concesso come aiuto “de minimis” ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 24 dicembre 2013, L352.
ALLEGA4
□ copia di un documento di identità in corso di validità del sottoscritto (art. 9, comma 7, lett. a) del regolamento);
□ progetto di attività (art. 9, comma 7, lett. b) del regolamento);
□ corografia e rappresentazione cartografica, con delimitazione delle particelle catastali, nonché visure catastali, degli edifici, delle aree e degli appezzamenti interessati dagli interventi (art. 9, comma 7, lett. b bis) del regolamento);
□ dichiarazione dei proprietari degli edifici, aree e appezzamenti interessati dagli interventi (art. 9, comma 7, lett. b ter) del regolamento);
□ dichiarazione dell’ente gestore del servizio sociale dei Comuni 5 di data (art. 9, comma 7, lett. c) del regolamento);
□ progetto/relazione illustrativa dei lavori previsti e relativo elaborato grafico (art. 9, comma 7, lett. d), punto 1) del regolamento);
1 Scegliere l’opzione pertinente tra quelle indicate (è attiva/sarà attivata nel termine ecc.).
2 Scegliere l’opzione pertinente tra quelle indicate (microimpresa/piccola impresa, ecc.).
3 Scegliere la dichiarazione pertinente, relativamente alla proprietà o disponibilità dell’unità locale.
4 Barrare le caselle pertinenti, rispetto a finalità e contenuto del progetto di attività e alle spese previste.
5 Inserire la denominazione dell’ente.
□ computo metrico estimativo dei lavori (art. 9, comma 7, lett. d), punto 2) del regolamento);
□ documentazione relativa alla proprietà/disponibilità dell’unità locale indicata in domanda: tipo documentazione estremi1 (art. 9, comma 7, lett. e) del regolamento);
□ dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000 relativa alla dimensione imprenditoriale (art. 9, comma 7, lett. g), punto 1) del regolamento);
□ dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000 relativa agli aiuti “de minimis” (art. 9, comma 7, lett. g), punto 2) del regolamento).
N. allegati: .
Esente da imposta di bollo ai sensi di .
Luogo e data Firma
1 Inserire elementi identificativi: data, altri eventuali riferimenti.
Allegato D**
(riferito agli articoli 4, comma 4, e 9, comma 7, lett. b) del D.P.Reg. 94/2017)
MODELLO DI PROGETTO D’ATTIVITÀ
COPERTINA (PRIMA PAGINA) .
La copertina (o prima pagina) della relazione contiene gli elementi identificativi del documento.
Intestazione | Denominazione dell’associazione o della cooperativa ed eventuale stemma/logo Sede legale, indirizzo e PEC ,codice fiscale, partita IVA Unità locale di progetto, indirizzo |
Titolo (denominazione) | Denominazione del progetto seguita dalla seguente indicazione: “art. 2, commi 56-62, della legge regionale 29 dicembre 2016, n. 25” |
Durata | [indicare le annualità interessate. Es.: 2017-2020] |
Data | |
Firma del legale rappresentante | Qualificazione [carica ricoperta] Nome e Cognome Firma |
1. L’ASSOCIAZIONE/LA COOPERATIVA
1.1. Forma legale e finalità.
1.2. Attività.
Descrizione schematica dell’attività svolta negli ultimi anni e delle linee di attività future.
1.3. Organizzazione.
Descrizione schematica dell’organizzazione: risorse umane e materiali quali unità locali e mezzi.
2. IL CONTESTO GEOGRAFICO E SOCIALE.
2.1. La realtà geografica.
Descrizione schematica del contesto geografico in cui opera l’associazione o la cooperativa, attraverso le informazioni più significative: la posizione geografica del Comune e della località interessata dal progetto di attività, le caratteristiche salienti del territorio.
2.2. La realtà sociale.
Descrizione schematica del contesto sociale, attraverso le informazioni più significative: la popolazione, le attività economiche, ecc., con particolare riferimento all’attività descritta nel progetto, ai suoi scopi e obiettivi.
3. IL PROGETTO.
3.1 La finalità del progetto.
Indicazione di una o più finalità tra quelle dell’art. 2, comma 57, della legge regionale 25/2017:
a) inclusione sociale e lavorativa;
b) fornitura di servizi di prossimità;
** Allegato sostituito da art. 10, c. 1, DPReg. 29/11/2017, n. 0267/Pres. (B.U.R. 6/12/2017, n. 49).
c) organizzazione di iniziative di vicinato o di volontariato;
d) manutenzione e valorizzazione degli edifici e dei borghi, nonché dell’ambiente naturale circostante;
e) mantenimento dell’uso agricolo non professionale dei piccoli apprezzamenti limitrofi alle abitazioni e ai centri abitati.
3.2 L’attività (art. 2, comma 58, della legge regionale 25/2016).
Descrizione distinta secondo la finalità e articolata per annualità, per una durata triennale. Esempio.
FORNITURA DI SERVIZI DI PROSSIMITÀ
Descrizione dei servizi e delle modalità attraverso cui si intende garantire all’utenza di usufruirne; tipologia dei fruitori dei servizi; località interessate; ecc..
1° ANNO DI PROGETTO (dalla domanda di contributo)
Descrizione dell’attività che si intende svolgere nel 1° anno di progetto.
Previsione di spesa (specificare: al netto o al lordo dell’IVA)
Descrizione puntuale della natura della spesa, dei servizi e dei beni che si intendono acquisire e quadro della spesa riferito all’anno, redatto secondo l’esempio sotto riportato.
AVVIAMENTO DI NUOVA UNITÀ LOCALE | € 45.000,00 | ||
Tipologia di spesa | Quantità/Unità | Spesa (euro) | |
Per singola quantità/unità | Totale | ||
Lavori di manutenzione ordinaria (computo metrico estimativo) | 1 | 14.000,00 | 14.000,00 |
Spese tecniche per lavori di manutenzione ordinaria | 1 | 1.000,00 | 1.400,00 |
Retribuzioni del personale dipendente e oneri riflessi – Contratto commercio, III livello | 1 | 26.000,00 | 26.000,00 |
Collaborazioni – lavoro occasionale o autonomo | 2 | 300,00 | 600,00 |
Compenso per il consulente per lavoro | 1 | 1.000,00 | 1.000,00 |
Compenso per servizio di contabilità | 1 | 2.000,00 | 2.000,00 |
INVESTIMENTO | € 2.500,00 | ||
Tipologia di spesa | Quantità/Unità | Spesa (euro) | |
Per singola quantità/unità | Totale | ||
Acquisto di lavasciuga per pavimenti - modello XXXX | 1 | 1.500,00 | 1.500,00 |
Acquisto sedie a rotelle/carrozzine per disabili pieghevoli – tipo XXXX | 4 | 250,00 | 1.000,00 |
2° ANNO DI PROGETTO
Descrizione dell’attività che si intende svolgere nel 2° anno di progetto.
Previsione di spesa (specificare: al netto o al lordo dell’IVA)
Descrizione puntuale dei beni che si intendono acquistare e quadro della spesa riferito all’anno, redatto secondo l’esempio sotto riportato. Dal 2° anno di progetto sono ammissibili solo spese di investimento.
INVESTIMENTO | € 50.000,00 | ||
Tipologia di spesa | Quantità/Unità | Spesa (euro) | |
Per singola quantità/unità | Totale | ||
Acquisto di autoveicolo per trasporto persone con disabilità – 9 posti – modello XXXX | 1 | 50.000,00 | 50.000,00 |
3° ANNO DI PROGETTO
Descrizione dell’attività che si intende svolgere nel 3° anno di progetto.
Previsione di spesa (specificare: al netto o al lordo dell’IVA)
Descrizione puntuale dei beni che si intendono acquistare e quadro della spesa riferito all’anno, redatto secondo l’esempio sopra riportato, se si prevede di effettuare investimenti anche nel 3° anno. Se non si prevedono spese, precisazione in tal senso.
Se si prevede più di una finalità (ad esempio, oltre alla fornitura di servizi di prossimità di cui sopra, l’organizzazione di iniziative di volontariato), è necessaria una descrizione specifica, sempre secondo l’esempio sopra riportato:
ORGANIZZAZIONE DI INIZIATIVE DI VOLONTARIATO
Descrizione dei servizi e delle modalità attraverso cui si intende garantire all’utenza di usufruirne; tipologia dei fruitori dei servizi; località interessate; ecc..
1° ANNO DI PROGETTO (dalla domanda di contributo)
Descrizione dell’attività che si intende svolgere nel 1° anno di progetto.
Previsione di spesa (specificare: al netto o al lordo dell’IVA)
Eccetera, come sopra, anno per anno.
3.3 Le risorse.
Descrizione delle risorse di cui l’associazione o la cooperativa si avvarrà per lo svolgimento dell’attività: RISORSE UMANE
personale dipendente: n. unità e tipologia lavoro/qualifica;
collaboratori: n. unità, tipologia di collaborazione, tipologia di contratto;
volontari/prestazioni gratuite: n. unità, tipologia di prestazione.
UNITA’ LOCALE
anno di attivazione;
descrizione della struttura: dimensione, spazi, allestimenti interni. Allegare anche una o più
fotografie di supporto alla descrizione;
dotazioni strumentali.
3.4 Le ricadute positive attese.
Descrizione degli effetti positivi che il progetto comporta in termini di soddisfacimento di bisogni territoriali, sia dal punto di vista dei fruitori o destinatari delle attività, sia dal punto di vista dello sviluppo dell’attività economica dell’associazione o cooperativa:
A) RICADUTE SUL TERRITORIO
B) OBIETTIVI ORGANIZZATIVI O AZIENDALI.
Nella descrizione, utilizzare degli indicatori per ognuno dei quali deve essere indicato il valore numerico atteso.
Esempi per ricadute sul territorio: numero di fruitori del servizio di collaborazione domestica, 120; superficie di terreno incolto recuperato ad uso agricolo, ha 0,5.
Esempi per obiettivi organizzativi/aziendali: numero di nuove assunzioni, 2; numero di volontari interessati all’attività , alla fine del progetto, 20.
4. IL QUADRO ECONOMICO.
4.1 La gestione economica.
Descrizione schematica del “progetto economico” per la sostenibilità dell’attività.
Nel caso di associazioni che dichiarano di non svolgere un’attività imprenditoriale, precisazione che l’attività non si sostiene attraverso la vendita di servizi o di risultati e prodotti riconducibili dell’attività medesima, compreso l’uso dei beni oggetto del contributo, ovvero attraverso entrate generate dal pagamento di prestazioni da parte degli utenti o fruitori dell’attività prevista, o da parte di enti appaltanti, e descrizione delle modalità attraverso le quali, anche dal punto di vista contabile e fiscale, è assicurata una gestione non commerciale dei beni e dei risultati o prodotti dell’attività.
4.2 Spese e investimenti (previsione complessiva di progetto).
Quadro economico riassuntivo e complessivo delle spese e degli investimenti necessari per la realizzazione dell’ attività prevista, con indicazione delle singole voci di spesa e i singoli investimenti, nonché del cronoprogramma ad esso collegato, costruito come da esempio seguente:
COSTITUZIONE DELLA ASSOCIAZIONE/COOPERATIVA | |
Tipologia di spesa | Importo (euro) |
Studio di fattibilità economico-finanziaria | 2.000,00 |
AVVIAMENTO DI NUOVA UNITÀ LOCALE | |
Tipologia di spesa | Importo (euro) |
Lavori di manutenzione ordinaria (computo metrico estimativo) | 14.000,00 |
Spese tecniche per lavori di manutenzione ordinaria | 1.400,00 |
Retribuzioni del personale dipendente e oneri riflessi | 26.000,00 |
Collaborazioni – lavoro occasionale o autonomo | 600,00 |
Compenso per il consulente per lavoro | 1.000,00 |
Compenso per servizio di contabilità | 2.000,00 |
Totale parziale - “Avviamento di nuova unità locale” | 45.000,00 |
INVESTIMENTO | |
Tipologia di spesa | Importo (euro) |
Acquisto di lavasciuga per pavimenti | 1.500,00 |
Acquisto sedie a rotelle/carrozzine per disabili pieghevoli | 1.000,00 |
Acquisto di autoveicolo per trasporto persone con disabilità | 50.000,00 |
Totale parziale - “Investimento” | 52.500,00 |
CERTIFICAZIONE DELLE SPESE (RENDICONTAZIONE ART. 41BIS L.R. 7/2000) | |
Tipologia di spesa | Importo (euro) |
Compenso per certificazione | 1.000,00 |
TOTALE PROGETTO (euro) (al netto/al lordo dell’IVA) | 100.500,00 |
CONTRIBUTO RICHIESTO (euro) | 80.400,00 |
Nell’esempio si considera un contributo all’80%, richiedibile come intensità massima contributiva da parte delle cooperative e delle associazioni che svolgono attività di impresa. Nel caso di associazioni che non svolgono attività di impresa, il contributo può essere pari al 100% della spesa.
Nella costruzione della previsione di spesa si deve tener conto delle percentuali (massimali) entro cui le spese devono rimanere ai sensi dell’art. 5 del regolamento:
- costituzione della associazione/cooperativa, 5% del totale progetto;
- avviamento di nuova unità locale, 45% del totale progetto. Nell’esempio sopra riportato la composizione percentuale delle spese è:
2%
costituzione della associazione/cooperativa, 5% del totale progetto
avviamento di nuova unità locale | 45% |
Investimento | 52% |
Certificazione delle spese | 1% |
Totale | 100% |
L’esempio propone tutti gli aggregati di spesa ammissibile previsti dal regolamento. Naturalmente, la spesa per la quale viene chiesto il contributo può consistere anche del solo investimento. Mai però può consistere dei soli primi due aggregati della tabella (costituzione della associazione/cooperativa e avviamento di nuova unità locale): l’investimento è componente necessaria e prevalente (quando non esclusiva) della spesa che si prevede di sostenere.
Allegato E
(riferito ad articolo 9, comma 7, lett. g), punto 1))
MODELLO DI DICHIARAZIONE RELATIVA ALLA DIMENSIONE DELL’IMPRESA
Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in «de minimis»,
ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445
(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa)
Il sottoscritto , in qualità di legale rappresentante
della cooperativa /associazione ,
con sede in. , codice fiscale ,
consapevole delle responsabilità penali previste dall’art. 76 del D.P.R. n. 445 del 28/12/2000 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) in caso di dichiarazioni mendaci, ai sensi e per gli effetti dell’art. 47 del citato D.P.R. n. 445/2000
DICHIARA
quanto segue ai fini della classificazione della predetta impresa ai sensi dell’Allegato I del regolamento (UE) n. 651 della Commissione del 17 giugno 2014:
1. che alla data dell’ultimo bilancio approvato, chiuso il 31/12/20 , gli effettivi e le soglie finanziarie, di cui all’art. 2 del suddetto Allegato I erano i seguenti:
IMPRESA | n. effettivi in U.L.A. | FATTURATO in MEuro | TOTALE DI BILANCIO in MEuro |
- Richiedente | |||
- Associate [riportare i dati totali dell’allegato A, imprese associate] | |||
- Collegate [riportare i dati totali dell’allegato A, imprese collegate] | |||
Totale |
2. che, alla data di presentazione della domanda, la composizione sociale era la seguente:
COMPOSIZIONE SOCIALE | Per le imprese presenti indicare | Quota % | (*) | ||
Nominativo soci | sede | n. registro imprese o codice fiscale | Diritto voto | Partecipa zione | |
(*) indicare “A” per associate, “C” per collegate, “I” per investitori istituzionali, “IC” per investitori istituzionali collegati, “P” per persone fisiche collegate ad altre imprese. Nel caso in cui non ricorra alcuna delle ipotesi previste, lasciare il campo in bianco.
3. che è un’impresa AUTONOMA, così come definita dall’art. 3, paragrafo 1, del citato Allegato I. che è un’impresa ASSOCIATA, così come definita dall’art. 3, paragrafo 2, del citato Allegato I. che è un’impresa COLLEGATA, così come definita dall’art. 3, paragrafo 3, del citato Allegato I.
che non è un’impresa cui si applica l’art. 3, paragrafo 4, del citato Allegato I, riguardante la partecipazione o il controllo da parte di enti pubblici .
In fede
Allegati: elenchi imprese associate e collegate (in caso di impresa associata o collegata).
Luogo e data Timbro dell’impresa e firma del legale rappresentante
Allegato 1 dell’Allegato E
Imprese ASSOCIATE e COLLEGATE alla cooperativa/associazione ____________________________con sede in___________________________________________
A) IMPRESE ASSOCIATE
Tabella 1 - Imprese ASSOCIATE DIRETTAMENTE all’impresa richiedente:
N. | RAGIONE SOCIALE (e codice fiscale) | SEDE LEGALE | Anno di riferimento | Numero occupati in ULA | Quota % di partecip. e diritti voto | Fatturato annuo (in MEuro) | Totale di bilancio (in MEuro) | |
1A | ||||||||
2A | ||||||||
... |
Tabella 2 - Imprese COLLEGATE delle imprese ASSOCIATE di cui alla Tabella 1, per tutta la catena di collegamenti (con esclusione della richiedente):
N. | IMPRESA ASSOCIATA DI TABELLA 1 (N. Tabella 1) | RAGIONE SOCIALE (e codice fiscale) | SEDE LEGALE | NOMINATIVO DELLA PERSONA /DELLE PERSONE FISICHE TRAMITE CUI AVVIENE IL COLLEGAMENTO | Anno di riferimento | Numero occupati in ULA | Quota % di partecip. e diritti voto | Fatturato annuo (in MEuro) | Totale di bilancio (in MEuro) | |
1B | ||||||||||
2B | ||||||||||
... |
Indicare le collegate ma non i loro dati se questi sono già ripresi tramite consolidamento.
Tabella 3 - Imprese ASSOCIATE alle imprese COLLEGATE di cui alla Tabella 2 (con esclusione della richiedente):
N. | IMPRESA COLLEGATA DI TABELLA 2 (N. Tabella 2) | RAGIONE SOCIALE (e codice fiscale) | SEDE LEGALE | Anno di riferimento | Numero occupati in ULA | Quota % di partecip. e diritti voto | Fatturato annuo (in MEuro) | Totale di bilancio (in MEuro) | Dati in proporzione a (%) | |||
ULA | Fatt. annuo | Tot. Bilancio | ||||||||||
1C | ||||||||||||
2C | ||||||||||||
... |
Non si computano le associate delle associate.
Indicare le associate ma non i loro dati se questi sono già ripresi tramite consolidamento in proporzione almeno equivalente alle percentuali di partecipazione.
B) IMPRESE COLLEGATE
Tabella 4 - imprese COLLEGATE DIRETTAMENTE all’impresa richiedente
N. | RAGIONE SOCIALE (e codice fiscale) | SEDE LEGALE | Anno di riferimento | Numero occupati in ULA | quota % di partecip. e diritti voto | fatturato annuo (in MEuro) | totale di bilancio (in MEuro) | |
1D | ||||||||
2D | ||||||||
... |
Tabella 5 - imprese COLLEGATE alle imprese COLLEGATE di cui alla Tabella 4 per tutta la catena di collegamenti (con esclusione della richiedente):
N. | IMPRESA COLLEGATA DI TABELLA 4 (N. Tabella 4) | RAGIONE SOCIALE (e codice fiscale) | SEDE LEGALE | NOMINATIVO DELLA PERSONA /DELLE PERSONE FISICHE TRAMITE CUI AVVIENE IL COLLEGAMENTO | Anno di riferimento | Numero occupati in ULA | Quota % di partecip. e diritti voto | Fatturato annuo (in MEuro) | Totale di bilancio (in MEuro) | |
1E | ||||||||||
2E | ||||||||||
... |
Indicare le collegate ma non i loro dati se questi sono già ripresi tramite consolidamento.
Tabella 6 - imprese ASSOCIATE alle imprese COLLEGATE di cui alla Tabella 5 (con esclusione della richiedente):
N. | IMPRESA COLLEGAT A DI TABELLA 5 (N. Tabella 5) | RAGIONE SOCIALE (e codice fiscale) | SEDE LEGALE | Anno di riferimento | Numero occupati in ULA | Quota % di partecip. e diritti voto | Fatturato annuo (in MEuro) | Totale di bilancio (in MEuro) | Dati in proporzione a (%) | |||
ULA | Fatt. annuo | Tot. Bilancio | ||||||||||
1F | ||||||||||||
2F | ||||||||||||
... |
Non si computano le associate delle associate.
Indicare le associate ma non i loro dati se questi sono già ripresi tramite consolidamento in proporzione almeno equivalente alle percentuali di partecipazione.
Timbro dell’impresa e firma del legale rappresentante
Allegato 2 dell’Allegato E
Dal regolamento(UE) n. 651/2014 (estratto)
ALLEGATO I
Definizione di PMI
Articolo 1
Impresa
Si considera impresa qualsiasi entità che eserciti un'attività economica, indipendentemente dalla sua forma giuridica. In particolare sono considerate tali le entità che esercitano un'attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano regolarmente un'attività economica.
Articolo 2
Effettivi e soglie finanziarie che definiscono le categorie di imprese
1. La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI) è costituita da imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di EUR e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di EUR.
2. All'interno della categoria delle PMI, si definisce piccola impresa un'impresa che occupa meno di 50 persone e che realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di EUR.
3. All'interno della categoria delle PMI, si definisce microimpresa un'impresa che occupa meno di 10 persone e che realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di EUR.
Articolo 3
Tipi di imprese considerati ai fini del calcolo degli effettivi e degli importi finanziari
1. Si definisce «impresa autonoma» qualsiasi impresa non classificata come impresa associata ai sensi del paragrafo 2 oppure come impresa collegata ai sensi del paragrafo 3.
2. Si definiscono «imprese associate» tutte le imprese non classificate come imprese collegate ai sensi del paragrafo 3 e tra le quali esiste la relazione seguente: un'impresa (impresa a monte) detiene, da sola o insieme a una o più imprese collegate ai sensi del paragrafo 3, almeno il 25 % del capitale o dei diritti di voto di un'altra impresa (impresa a valle).
Un'impresa può tuttavia essere definita autonoma, dunque priva di imprese associate, anche se viene raggiunta o superata la soglia del 25 % dalle categorie di investitori elencate qui di seguito, a condizione che tali investitori non siano individualmente o congiuntamente collegati ai sensi del paragrafo 3 con l'impresa in questione:
a) società pubbliche di partecipazione, società di capitale di rischio, persone fisiche o gruppi di persone fisiche esercitanti regolare attività di investimento in capitali di rischio che investono fondi propri in imprese non quotate («business angels»), a condizione che il totale investito dai suddetti «business angels» in una stessa impresa non superi 1 250 000 EUR;
b) università o centri di ricerca senza scopo di lucro;
c) investitori istituzionali, compresi i fondi di sviluppo regionale;
d) autorità locali autonome aventi un bilancio annuale inferiore a 10 milioni di EUR e meno di 5 000 abitanti.
3. Si definiscono «imprese collegate» le imprese fra le quali esiste una delle relazioni seguenti:
a) un'impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un'altra impresa;
b) un'impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un'altra impresa;
c) un'impresa ha il diritto di esercitare un'influenza dominante su un'altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest'ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest'ultima;
d) un'impresa azionista o socia di un'altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell'altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest'ultima.
Sussiste una presunzione juris tantum che non vi sia influenza dominante qualora gli investitori di cui al paragrafo 2, secondo comma, non intervengano direttamente o indirettamente nella gestione dell'impresa in questione, fermi restando i diritti che essi detengono in quanto azionisti.
Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui al primo comma per il tramite di una o più altre imprese, o degli investitori di cui al paragrafo 2, sono anch'esse considerate imprese collegate.
Le imprese fra le quali intercorre una delle suddette relazioni per il tramite di una persona fisica o di un gruppo di persone fisiche che agiscono di concerto sono anch'esse considerate imprese collegate, a patto che esercitino le loro attività o una parte delle loro attività sullo stesso mercato rilevante o su mercati contigui.
Si considera «mercato contiguo» il mercato di un prodotto o servizio situato direttamente a monte o a valle del mercato rilevante.
4. Xxxxx nei casi contemplati al paragrafo 2, secondo xxxxx, un'impresa non può essere considerata una PMI se almeno il 25 % del suo capitale o dei suoi diritti di voto è controllato direttamente o indirettamente da uno o più enti pubblici, a titolo individuale o congiuntamente.
5. Le imprese possono dichiarare il loro status di impresa autonoma, associata o collegata, nonché i dati relativi alle soglie di cui all'articolo 2. Tale dichiarazione può essere resa anche se la dispersione del capitale non permette l'individuazione esatta dei suoi detentori, dato che l'impresa può dichiarare in buona fede di supporre legittimamente di non essere detenuta al 25%, o oltre, da una o più imprese collegate fra loro. La dichiarazione non pregiudica i controlli o le verifiche previsti dalle normative nazionali o dell'Unione.
Articolo 4
Dati utilizzati per il calcolo degli effettivi e degli importi finanziari e periodo di riferimento
1. I dati impiegati per calcolare gli effettivi e gli importi finanziari sono quelli riguardanti l'ultimo esercizio contabile chiuso e calcolati su base annua. Tali dati sono presi in considerazione a partire dalla data di chiusura dei conti. L'importo del fatturato è calcolato al netto dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) e di altre imposte indirette.
2. Se, alla data di chiusura dei conti, un'impresa constata di aver superato su base annua le soglie degli effettivi o le soglie finanziarie di cui all'articolo 2, o di essere scesa al di sotto di tali soglie, essa perde o acquisisce la qualifica di media, piccola o microimpresa solo se questo scostamento avviene per due esercizi consecutivi.
3. Se si tratta di un'impresa di nuova costituzione i cui conti non sono ancora stati chiusi, i dati in questione sono oggetto di una stima in buona fede ad esercizio in corso.
Articolo 5
Effettivi
Gli effettivi corrispondono al numero di unità lavorative/anno (ULA), ovvero al numero di persone che, durante tutto l'esercizio in questione, hanno lavorato nell'impresa o per conto di essa a tempo pieno. Il lavoro dei dipendenti che non hanno lavorato durante tutto l'esercizio oppure che hanno lavorato a tempo parziale, a prescindere dalla durata, o come lavoratori stagionali, è contabilizzato in frazioni di ULA. Gli effettivi sono composti:
a) dai dipendenti dell'impresa;
b) dalle persone che lavorano per l'impresa, ne sono dipendenti e, per la legislazione nazionale, sono considerati come gli altri dipendenti dell'impresa;
c) dai proprietari gestori;
d) dai soci che svolgono un'attività regolare nell'impresa e beneficiano di vantaggi finanziari da essa forniti.
Gli apprendisti con contratto di apprendistato o gli studenti con contratto di formazione non sono contabilizzati come facenti parte degli effettivi. La durata dei congedi di maternità o dei congedi parentali non è contabilizzata.
Articolo 6
Determinazione dei dati dell'impresa
1. Per le imprese autonome, i dati, compresi quelli relativi al numero degli effettivi, vengono determinati esclusivamente in base ai conti dell'impresa stessa.
2. Per le imprese associate o collegate, i dati, compresi quelli relativi al calcolo degli effettivi, sono determinati sulla base dei conti e di altri dati dell'impresa oppure, se disponibili, sulla base dei conti consolidati dell'impresa o di conti consolidati in cui l'impresa è ripresa tramite consolidamento.
Ai dati di cui al primo comma si aggregano i dati delle eventuali imprese associate dell'impresa in questione, situate immediatamente a monte o a valle di quest'ultima. L'aggregazione è effettuata in proporzione alla percentuale di partecipazione al capitale o alla percentuale di diritti di voto detenuti (la più elevata fra le due). Per le partecipazioni incrociate, si applica la percentuale più elevata.
Ai dati di cui al primo e al secondo comma si aggiunge il 100 % dei dati relativi alle eventuali imprese direttamente o indirettamente collegate all'impresa in questione che non siano già stati ripresi nei conti tramite consolidamento.
3. Ai fini dell'applicazione del paragrafo 2, i dati delle imprese associate dell'impresa in questione risultano dai loro conti e da altri dati, consolidati se disponibili in tale forma. A questi si aggiunge il 100 % dei dati relativi alle imprese collegate a tali imprese associate, a meno che i loro dati contabili non siano già stati ripresi tramite consolidamento.
Sempre ai fini dell'applicazione del paragrafo 2, i dati delle imprese collegate all'impresa in questione risultano dai loro conti e da altri dati, consolidati se disponibili in tale forma. Ad essi, vengono aggregati, in modo proporzionale, i dati delle eventuali imprese associate di tali imprese collegate situate immediatamente a monte o a valle di queste ultime, se non sono già stati ripresi nei conti consolidati in proporzione almeno equivalente alla percentuale definita al paragrafo 2, secondo comma.
4. Se dai conti consolidati non risultano dati relativi agli effettivi di una determinata impresa, il calcolo di tali dati si effettua aggregando in modo proporzionale i dati relativi alle imprese cui essa è associata e aggiungendo quelli relativi alle imprese con le quali essa è collegata.