ALLEGATO 3
Allegato alla Delib.G.R. n.____ del _______________
ALLEGATO 3
Allegato alla Delib.G.R. n. 6/28 del 5.2.2019
3 Percorsi formativi per le figure professionali operanti nelle piscine
L’Accordo tra Regioni e Province Autonome sancito in data 16 dicembre 2004 recante “Disciplina interregionale delle piscine” (in attuazione dell’Accordo Stato-Regioni-Province Autonome Rep. Atti n. 1605 del 16 gennaio 2003 relativo agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio) ha previsto, relativamente alla “Dotazione di personale”, tra le altre, la figura del responsabile di piscina e quella dell’addetto agli impianti tecnologici indicando, seppur in modo sommario, le competenze per entrambe le figure.
L’Assessorato dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale di concerto con l’Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale hanno, quindi, definito i percorsi formativi finalizzati all’acquisizione delle competenze di base per lo svolgimento delle mansioni di:
- responsabile della piscina
- addetto agli impianti tecnologici.
3.1 Destinatari dei corsi di formazione
I corsi sono rivolti a coloro che vogliono acquisire le competenze necessarie per la gestione delle piscine ad uso natatorio e/o la manutenzione degli impianti tecnologici a servizio delle medesime. Tali corsi dovranno essere pure seguiti, come percorso abbreviato, entro 4 anni dall’adozione del presente documento da coloro che, pur non essendo in possesso di alcun titolo, abbiano maturato esperienze professionali certificate in impianti natatori per almeno un biennio (anche non consecutivo) successivamente all’Accordo sulla “Disciplina interregionale delle piscine” sancito in data 16 dicembre 2004.
I corsi devono prevedere la presenza di un numero di discenti non superiore a 25. La durata e l’articolazione
dei percorsi formativi varia a seconda della figura professionale.
3.2 Soggetti attuatori dei percorsi formativi
Le Agenzie formative che possono erogare i percorsi formativi di cui al presente allegato devono essere inserite nell’elenco regionale dei soggetti abilitati a proporre e realizzare attività di formazione professionale in conformità alle linee di indirizzo di cui alla Delibera della Giunta Regionale del 22 febbraio 2006 n.7/10, al Decreto del Ministero del Lavoro del 25/05/2001 n.166 e al Decreto assessoriale del 12.04.2005, n° 10/05.
Le medesime Agenzie devono, preliminarmente all’avvio delle azioni formative, presentare istanza di accreditamento delle sedi formative quale luogo individuato per l’erogazione delle azioni autorizzate, riconosciute o affidate dall’Amministrazione Regionale.
Il sistema di Accreditamento regionale delle Agenzie e delle sedi Formative è consultabile nel portale Sardegna Lavoro al seguente link xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx/ - sezione Formazione.
3.3 Competenze regionali
Le Agenzie formative organizzano i percorsi formativi di cui al presente allegato in regime di autofinanziamento e devono richiedere l’approvazione delle proposte progettuali all’Amministrazione regionale - Assessorato del lavoro, Formazione Professionale Cooperazione e Sicurezza Sociale, Servizio Formazione che, attraverso la verifica istruttoria, ne autorizzerà l'avvio e la gestione secondo le procedure in uso.
3.4 Formatori
I formatori che svolgono le docenze nell’ambito dei percorsi formativi in parola devono essere in possesso di adeguato titolo di studio (quali laurea in giurisprudenza, in biologia, in fisica, in chimica, in ingegneria, in medicina con specializzazione in igiene e medicina preventiva, in tecnica della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro) e preferibilmente in possesso di adeguata esperienza professionale inerente le problematiche relative agli impianti natatori.
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3.5 Aggiornamento periodico della formazione
I corsi di aggiornamento della formazione per “responsabile della piscina” e per “addetto agli impianti tecnologici” devono avere una cadenza non superiore a cinque anni e riguarderanno, in particolare, le innovazioni normative e tecnologiche per un totale di 10 ore per il responsabile della piscina e di 8 ore per l’addetto agli impianti tecnologici.
3.6 Requisiti per l’accesso ai percorsi formativi
3.6.1 Requisiti per l’accesso ai percorsi formativi completi finalizzati alla certificazione delle competenze I percorsi formativi completi sono rivolti a soggetti in possesso dei seguenti requisiti:
- per responsabile della piscina, diploma di scuola secondaria di II grado
- per addetto agli impianti tecnologici delle piscine, le relative abilitazioni di legge nonché diploma tecnico o qualifica almeno triennale (anche del sistema di Istruzione e Formazione Professionale).
3.6.2 Requisiti per l’accesso ai percorsi formativi abbreviati
I percorsi formativi abbreviati sono rivolti a soggetti in possesso dei seguenti requisiti:
- per responsabile della piscina, esperienza professionale certificata relativa alla gestione degli impianti natatori maturata alla data di pubblicazione delle presenti Linee di Indirizzo in impianti natatori per almeno un biennio (anche non consecutivo) successivamente all’Accordo sulla “Disciplina interregionale delle piscine” sancito in data 16 dicembre 2004.
- per addetto agli impianti tecnologici delle piscine, esperienza professionale certificata come addetto agli impianti tecnologici delle piscine maturate alla data di pubblicazione delle presenti Linee di Indirizzo in impianti natatori per almeno un biennio (anche non consecutivo) successivamente all’Accordo sulla “Disciplina interregionale delle piscine” sancito in data 16 dicembre 2004.
3.7 Ammissione alla valutazione finale e certificazione delle competenze al termine del percorso formativo completo
Sono ammessi alla valutazione finale per la certificazione delle competenze coloro che abbiano frequentato regolarmente per almeno il 90% delle ore totali previste per il percorso formativo completo.
Le ore relative all’esame finale non rientrano nelle ore standard dei percorsi formativi.
La valutazione finale delle competenze acquisite, ai sensi del D.Lgs 13/2013, è regolamentata con Determinazione del Direttore del Servizio Formazione n. 56434/6545 del 16.12.2015 recante “Certificazione delle competenze in esito a percorsi formativi, in regime di finanziamento pubblico o di auto-finanziamento, riconosciuti dalla Regione Autonoma della Sardegna - regime transitorio”. Il competente Assessorato Regionale del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale procederà alla nomina delle Commissioni di valutazione e al rilascio della certificazione delle competenze, nel rispetto di quanto impartito dalla sopracitata Determinazione.
Tale certificazione delle competenze costituirà un allegato del Piano di autocontrollo, a disposizione degli Organi di vigilanza.
3.8 Attestazione finale di frequenza per il percorso formativo abbreviato
Al termine del percorso formativo abbreviato non è prevista la valutazione finale; ai destinatari che abbiano frequentato regolarmente per almeno il 90% delle ore totali previste per il percorso formativo abbreviato, verrà rilasciato dalla Agenzia formativa un attestato di frequenza che costituirà un allegato del Piano di autocontrollo, a disposizione degli Organi di vigilanza.
3.9 Dettaglio dei percorsi formativi
In questo paragrafo sono riportate le schede descrittive dei percorsi formativi per “responsabile della piscina”
e per “addetto agli impianti tecnologici”.
3.9.1 Percorso di formazione per responsabile di piscina ad uso natatorio
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Competenze
Il responsabile della piscina deve, tra l’altro, garantire:
- il corretto funzionamento della struttura sotto il profilo gestionale, tecnologico, organizzativo;
- l’adozione delle misure per la sicurezza dei frequentatori, secondo modalità indicate nelle procedure di autocontrollo;
- il rispetto dei requisiti igienico-sanitari ed ambientali di cui all’Allegato 1;
- la corretta adozione delle procedure di autocontrollo e l’aggiornamento di tali procedure;
- la corretta esecuzione, la frequenza di attuazione e l’aggiornamento degli interventi indicati nel piano di
autocontrollo, secondo i protocolli di gestione;
- la regolare tenuta dei registri di gestione della piscina, con costante registrazioni delle attività compiute, degli interventi effettuati e dei controlli eseguiti in applicazione del piano di autocontrollo;
- la regolare tenuta e l’aggiornamento di tutta la documentazione, compresa quella relativa alla certificazione degli impianti;
- la cura di aspetti gestionali giornalieri (quali, ad esempio, la pulizia quotidiana di tutti gli ambienti della piscina, la periodica disinfezione, l’allontanamento di ogni rifiuto), secondo modalità indicate nelle procedure di autocontrollo;
- il libero accesso, per i controlli esterni, alle ASSL dell’ATS e agli altri organi di vigilanza;
- la conservazione e la messa a disposizione per i controlli delle ASSL del piano di autocontrollo e dei registri di gestione della piscina per un periodo minimo di due anni;
- il rispetto del regolamento interno della piscina da parte degli utenti.
Ore di formazione:
60 ore - percorso completo
30 ore - percorso abbreviato per coloro che hanno già svolto per almeno 2 anni la professione di responsabile della piscina successivamente all’Accordo del 16.12.2004.
Contenuti unità didattica | Abilità | Ore per percorso completo | Ore per percorso abbreviato |
1) Disciplina normativa e giuridica in materia di piscine natatorie e dei relativi impianti per la gestione ed il funzionamento delle stesse. | Applicare la normativa di settore nazionale e regionale e le norme tecniche UNI relative alle piscine natatorie; Applicare la normativa relativa ai requisiti delle acque di approvvigionamento, di immissione, della vasca e di scarico. | 8 | 4 |
2) Disciplina normativa in materia di responsabilità civile e penale con particolare riferimento agli impianti natatori. La Tutela sanitaria. Elementi di primo soccorso. Normativa sulle barriere architettoniche. | Assicurare il rispetto della normativa in materia di responsabilità civile e penale e le relative indicazioni operative con particolare riferimento agli impianti natatori; Garantire la sicurezza in vasca e nelle operazioni di manutenzione. Rilevare e comunicare i rischi. Garantire il rispetto della normativa sulle barriere architettoniche e sulle certificazioni mediche. | 8 | 4 |
3) Caratteristiche delle acque utilizzate nell’impianto di piscina. Terminologia e specifiche tecniche delle schede degli impianti di trattamento acque. | Assicurare il rispetto dei parametri indicati dalla normativa per le caratteristiche chimico, fisico e microbiologiche delle acque di approvvigionamento. Utilizzare la documentazione tecnica degli impianti. Supervisionare i sistemi e gli impianti di approvvigionamento e di ricircolo, i sistemi di | 12 | 6 |
Requisiti degli impianti tecnologici per trattamento delle acque. | trattamento delle acque, le pompe di circolazione, i sistemi e gli impianti di disinfezione. Esaminare la documentazione tecnica e supervisionare gli impianti di sicurezza e allarme | ||
4) Sistemi e metodologie per il risparmio energetico e del benessere ambientale. | Supervisionare i sistemi e le metodologie per il risparmio energetico; Supervisionare gli impianti di trattamento per la qualità dell’aria, i requisiti acustici e del microclima. Utilizzare i sistemi di telegestione degli impianti tecnologici e la loro ottimizzazione. | 6 | 4 |
5) Definizione e gestione del rischio (fisico, chimico e microbiologico) inerente agli impianti natatori | Prevenire il rischio fisico, chimico e microbiologico. Garantire i requisiti chimico-fisici delle sostanze/prodotti ammessi nel trattamento delle acque attraverso gli specifici impianti e relative schede di sicurezza. Comprendere gli esiti delle misurazioni e delle analisi di laboratorio per l’adozione di procedure di manutenzione. Verificare il corretto funzionamento degli impianti tecnologici. | 10 | 4 |
6) Protocolli di gestione e di autocontrollo. Regolamento della piscina. | Redigere il piano di autocontrollo, il registro dei requisiti tecnico funzionali della struttura, il registro degli interventi di manutenzione, il registro controlli in vasca e il regolamento della piscina. Gestire emergenze igienico-sanitarie. Comunicare con le Autorità competenti. | 10 | 6 |
7) Organizzazione e gestione | Gestire: - i rapporti con gli Enti Pubblici, privati, contrattualistica relativa alla fornitura di servizi (pulizie, manutenzione, etc.); - le risorse umane: contratti di lavoro applicabili alle attività di piscina, metodologie di direzione del personale, sistemi di monitoraggio delle performance, schemi di organizzazione del lavoro. | 6 | 2 |
TOTALE | 60 | 30 |
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3.9.2 Percorso di formazione per addetto agli impianti tecnologici delle piscine ad uso natatorio Competenze
L'addetto agli impianti tecnologici, già in possesso delle relative abilitazioni di legge ove previste, deve:
- possedere competenza tecnica specifica in materia di piscine ad uso natatorio e dei relativi impianti;
- garantire il corretto funzionamento di tutti gli impianti, ai fini del rispetto dei requisiti igienico-ambientali, quali, ad esempio, centrale idrica ed impianti di trattamento dell’acqua, centrale termica ed impianti di produzione dell’acqua calda, impianti elettrici e antincendio, impianti di riscaldamento, di ventilazione e di condizionamento dell’aria, impianti di trattamento delle acque, impianti di sicurezza e allarme, impianti di smaltimento delle acque reflue;
- provvedere al mantenimento dei requisiti di qualità delle acque utilizzate nell'impianto di piscina, alla gestione delle sostanze da impiegare per il trattamento dell’acqua ed al mantenimento delle condizioni termo-igrometriche, di ventilazione, illuminotecniche ed acustiche dell’impianto.
Ore di formazione:
40 ore - percorso completo
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20 ore - percorso abbreviato per coloro che hanno già svolto per almeno 2 anni la professione di addetto agli impianti tecnologici delle piscine successivamente all’Accordo del 16.12.2004.
Contenuti unità didattica | Ore per percorso completo | Ore per percorso abbreviato | |
1) Disciplina normativa e giuridica in materia di piscine natatorie e dei relativi impianti per la gestione ed il funzionamento delle stesse. | Applicare la normativa di settore nazionale e regionale e le norme tecniche UNI relative alle piscine natatorie; Applicare la normativa relativa ai requisiti delle acque di approvvigionamento, di immissione, della vasca e di scarico. | 4 | 2 |
2) Disciplina normativa in materia di responsabilità civile e penale con particolare riferimento agli impianti natatori. La Tutela sanitaria Elementi di primo soccorso | Assicurare il rispetto della normativa in materia di responsabilità civile e penale e le relative indicazioni operative. Garantire la sicurezza in vasca e nelle operazioni di gestione e manutenzione. Rilevare e comunicare i rischi. | 4 | 2 |
3) Caratteristiche delle acque utilizzate nell’impianto di piscina. Terminologia e specifiche tecniche delle schede degli impianti di trattamento acque. Requisiti degli impianti tecnologici per trattamento delle acque. | Assicurare il rispetto dei parametri indicati dalla normativa per le caratteristiche chimico, fisico e microbiologiche delle acque utilizzate nell’impianto di piscina (acqua di approvvigionamento, di immissione in vasca, contenuta in vasca). Esaminare la documentazione tecnica degli impianti e dei singoli componenti impiantistici. Garantire il corretto funzionamento di tutti gli impianti, quali i sistemi e gli impianti di approvvigionamento e di ricircolo con le pompe di circolazione, i sistemi e gli impianti di trattamento delle acque (compresi sistemi e impianti di disinfezione), la centrale termica ed impianti di produzione dell’acqua calda, gli impianti elettrici e antincendio, gli impianti di riscaldamento, di ventilazione e di condizionamento dell’aria, gli impianti di sicurezza e allarme, gli impianti di smaltimento delle acque reflue. | 8 | 4 |
4) Sistemi e metodologie per il risparmio energetico e del benessere ambientale. | Assicurare l’efficacia e l’efficienza dei sistemi e delle metodologie per il risparmio energetico, degli impianti di trattamento per la qualità dell’aria e per garantire i requisiti acustici e del microclima. Utilizzare i sistemi di telegestione degli impianti tecnologici e loro ottimizzazione. | 4 | 2 |
5) Gestione degli impianti tecnologici, conoscenza dei prodotti chimici e loro manipolazione per il mantenimento dei requisiti igienico sanitari delle piscine natatorie. Conoscenza degli impianti termici e di ventilazione. | Utilizzare le sostanze/prodotti ammessi nel trattamento delle acque attraverso gli specifici impianti (utilizzo, metodologie di dosaggio e relative schede di sicurezza). Seguire le metodologie ed utilizzare le attrezzature per le misurazioni sul campo della qualità dell’acqua. Comprendere gli esiti delle misurazioni e delle analisi di laboratorio. Adottare procedure di manutenzione. | 10 | 4 |
6) Sistemi di pulizia, disinfezione e bonifica delle piscine natatorie. | Prevenire i pericoli igienico-sanitari in piscina. Assicurare il corretto funzionamento di tutti i sistemi e le metodologie di pulizia, disinfezione e di bonifica | 6 | 4 |
degli impianti tecnici e delle vasche idonei a prevenire rischi chimico-fisico-biologici. | |||
7) Principio e significato dell’autocontrollo. | Applicare i protocolli di gestione e di autocontrollo redatti dal responsabile della piscina natatoria. Registrare i dati giornalieri. | 4 | 2 |
TOTALE | 40 | 20 |
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