ACCORDO DI COLLABORAZIONE
Firmato digitalmente da
XXXXXX XXXXX
CN = XXXXX XXXXXX
C = XX
XXXXXXX XX XXXXXXXXXXXXXX
(XX XXX. 00 XXXXX XXXXX 0 AGOSTO 1990 N. 241) PER LA REALIZZAZIONE DI
UN “LABORATORIO SCIENTIFICO MERCEOLOGICO DEL PORTO DI TARANTO”
TRA
Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, con sede in Taranto, presso il porto mercantile Molo X. Xxxxxxx - Codice Fiscale n. 9004827073 in persona del Presidente, Prof. Avv. Xxxxxx Xxxxx, nato a Taranto, il 06/09/1967, in qualità di legale rappresentante avente poteri per la firma del presente Accordo (di seguito, per brevità, denominata “AdSPMI“).
E
Consiglio Nazionale delle Ricerche, con sede in Roma, Xxxxxxxx Xxxx Xxxx, 0 - 00000 Xxxx, Xxxxxx, C.F. 80054330586 P.IVA 02118311006, in persona del Presidente Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx nato a Lecce il 26/01/1950, in qualità di legale rappresentante avente poteri per la firma del presente Accordo (di seguito, per brevità, denominato “CNR”).
E
AGENZIA DELLE DOGANE E DEI MONOPOLI (di seguito anche “Agenzia” o "ADM"), codice fiscale 97210890584, con sede legale in Roma, Piazza Mastai 12, in persona del Direttore Generale xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx, nato a Bari il 26/12/1971
D’ora innanzi, congiuntamente, “le Parti”.
Premesso che:
- I progetti di sviluppo del porto di Taranto, delineati nella programmazione strategica dell’AdSPMI, presuppongono l’attivazione e implementazione di servizi efficienti, a supporto dei traffici in import/export, che consentano un agevole movimentazione e trasferimento delle merci, senza colli di bottiglia, al fine di dotare lo scalo di ogni asset necessario ad uno sviluppo armonico e globale che ne soddisfi la vocazione di hub portuale e logistico;
- il 14 dicembre 2019 è entrato in vigore il Regolamento UE n. 625 del 15 marzo 2017 che prevede un nuovo assetto dei controlli sanitari ai confini dell’UE al fine di semplificare, armonizzare e unificare il quadro normativo globale sui controlli ufficiali nel settore dell’importazione di animali e merci provenienti da Paesi terzi. La nuova organizzazione dei controlli ha previsto l’istituzione dei Posti di Controllo Frontalieri (PCF) in sostituzione delle precedenti strutture di controllo rappresentate dai Posti d’Ispezione Frontalieri (PIF), Punti di Entrata Designati (PED) e Punti Designati per l'Importazione (PDI), nonché i requisiti minimi previsti per la designazione di tali PCF;
- il Piano Operativo Triennale 2020-2022 (POT) del Porto di Taranto prevede – fra l’altro – specifiche azioni mirate ad incoraggiare la competitività del porto, a latere di una strategia di diversificazione e innovazione ben definita da realizzarsi anche attraverso la sottoscrizione di “Accordi e partnership” con realtà pubbliche e private che concorrano al raggiungimento di obiettivi di crescita economica e territoriale attraverso percorsi di collaborazione consapevolmente strutturati e condivisi;
- lo stesso XXX nel delineare il modello di “Porto 6.0” - utile a fornire una nuova chiave interpretativa delle attività che uno scalo moderno deve essere in grado di mettere in campo per favorire la crescita di un territorio e per dare valore aggiunto alle attività marittime e logistiche - ha individuato nella collaborazione con università ed enti di ricerca uno dei driver di sviluppo necessari al raggiungimento degli standard previsti dal modello. Inoltre, l’Azione n.13 “Efficientamento ed ottimizzazione dei servizi portuali” del POT 2020-2022, nell’ambito dell’obiettivo strategico n. 4 “Infrastruttura fisica e competitività” nasce dalla necessità di implementare al meglio i servizi offerti dal porto di Taranto, attraverso l’individuazione di modalità per incidere sui tempi e conseguenti costi nella movimentazione delle merci per creare le migliori condizioni di operatività dello scalo;
- il Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) di Taranto – istituito in data 30 dicembre 2015 – ha dato avvio ad una serie di progetti volti all’attuazione degli interventi funzionali a risolvere le situazioni di criticità ambientale, socio-economica e di riqualificazione urbana riguardanti la città e l’area di Taranto, nonché la realizzazione del piano di interventi per il Porto di Taranto, il recupero e la valorizzazione della città vecchia e la valorizzazione culturale e turistica dell’Arsenale Militare, attraverso la riprogrammazione delle risorse esistenti;
- con DPCM 11 giugno 2015 è stato istituito il Tavolo Istituzionale Permanente per l’Area di Taranto (TIP), presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con il compito di definire il contenuto operativo dello strumento di programmazione degli interventi nell’area di Taranto e di coordinarne l’attuazione;
- nell’ambito della riunione del CIS del 22 maggio 2020, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, il TIP ha accolto – fra le altre - la proposta di inserire nella programmazione degli interventi la realizzazione di un Laboratorio Scientifico Merceologico del Porto di Taranto (LaMPoT), al quale destinare fondi per un importo complessivo pari a 6.6 milioni di euro, <<L’intervento nasce su proposta del CNR, con l’obiettivo di creare un polo di analisi al servizio sia del porto di Taranto, in collaborazione con gli Uffici di Sanità Marittima e delle altre Autorità presenti, sia della società pubblica «AGROMED» per le analisi merceologiche e per il rilascio delle certificazioni agroalimentari - quarta gamma>>;
- l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, attraverso la sua rete di Laboratori chimici, svolge compiti di ricerca e di analisi merceologica rivolti alla sfera dell’import-export e ad importanti produzioni industriali nazionali (tabacchi, sali, zuccheri, e poi anche prodotti petroliferi, alcoli), per l’esatta applicazione della Tariffa doganale e delle imposte di fabbricazione e per la tutela della salute e sicurezza dei consumatori, e rende i servizi dei laboratori in regime di mercato;
- ADM, attraverso la società partecipata Qualitalia, fornisce in regime di mercato il bollino di qualità e origine alle merci, quale strumento di qualificazione dei prodotti nazionali e sostegno alle aziende esportatrici;
- la realizzazione del LaMPoT si manifesta quale azione necessaria anche alla luce della ripresa dei traffici commerciali containerizzati al Molo Polisettoriale, sede del nuovo terminal contenitori gestito dalla San Xxxxxxx Container Terminal SpA, controllata dal gruppo internazionale Yilport Holding Inc. La presenza di un laboratorio dedicato e ubicato nel porto di Taranto, che assicuri la possibilità di effettuare in loco le analisi sulle merci movimentate, consentirà allo scalo jonico di acquisire maggiore competitività nell’area mediterranea superando la criticità di dover ricorrere ad altri laboratori regionali e nazionali per i controlli;
- il LaMPoT avrà tra i propri obiettivi anche quello di effettuare analisi sui prodotti agroalimentari, al fine di consentire alle produzioni locali di acquisire le necessarie certificazioni ed accedere alla filiera della Grande Distribuzione Organizzata (GDO);
- l’implementazione delle azioni necessarie alla istituzione del Laboratorio in argomento può qualificarsi come interesse comune tra le tre amministrazioni ai sensi dell’art. 15 della legge n. 241/90 nonché come interesse pubblico ai fini di agevolare le operazioni di import/export nel porto di Taranto concorrendo all’incremento dei traffici dello scalo con le relative ricadute economiche e occupazionali sul territorio ionico;
- negli accordi tra amministrazioni pubbliche, ex art. 15 l. 241/1990, assume rilievo la posizione di equiordinazione tra le stesse, al fine di coordinare i rispettivi ambiti di intervento su oggetti di interesse comune; con il presente accordo si sostanzia, quindi, una “sinergica convergenza” su attività di interesse comune, pur nella diversità del fine pubblico perseguito da ciascuna amministrazione interessata e resta escluso il pagamento di un vero e proprio corrispettivo che dia luogo a margine di guadagno per ciascuna delle parti;
- lo strumento dell’accordo di collaborazione è stato recepito dall’ordinamento interno del CNR, che all’art. 26 del proprio Regolamento di organizzazione di funzionamento prevede che “i rapporti di collaborazione nell'attività di ricerca tra il CNR e soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri sono regolati attraverso contratti aventi come riferimento di massima la seguente tipologia: a) protocolli d'intesa; b) accordi quadro; c) convenzioni operative”;
- nell’ambito delle “Collaborazioni con altri soggetti” previste del citato art. 26, rientrano infatti gli strumenti strategici di partecipazione dell’Ente (CNR) per l’attivazione di iniziative di diversa natura con istituzioni pubbliche e private sia a carattere nazionale, come quelle con Ministeri e altri Enti, sia territoriali, come le Regioni e gli Enti locali, nonché altre categorie di soggetti (altri Enti) con cui il CNR ha già attivato accordi di collaborazione;
- in considerazione dell’avvio dei traffici presso il Molo Polisettoriale e del ripristino del ruolo di hub intermodale e logistico dello scalo ionico, unitamente alla costituzione della Zona Economica Speciale Ionica ed all’istituzione di una Xxxx Xxxxxx Xxxxxxxx xxx xxxxx xx Xxxxxxx, l’attività di cui al presente accordo si incardina nella più ampia offerta di servizi che completa e integra quella infrastrutturale del porto stesso.
Considerato:
- che è comune interesse delle Parti, in relazione all’oggetto del presente accordo, collaborare, nel rispetto della propria autonomia, alla identificazione delle modalità operative e procedurali sottese alla realizzazione del Laboratorio Scientifico del Porto di Taranto (LaMPoT);
- opportuno definire un approccio che miri al coordinamento e monitoraggio delle attività oggetto del presente accordo;
- necessario regolamentare le azioni da intraprendere al fine di dare attuazione a quanto deliberato dal CIS in merito alla destinazione delle somme finalizzate alla realizzazione del LaMPoT;
Visti:
- l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i., il quale stabilisce che le Amministrazioni Pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3, della medesima legge;
- il decreto legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito con modifiche in Legge 4 marzo 2015, n. 20, all’art. 5, co. 1, ha previsto che l’attuazione degli interventi funzionali a risolvere le situazioni di criticità ambientale, socio-economica e di riqualificazione urbana, riguardante la città e l’area di Taranto, sia disciplinata da uno specifico Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS);
- la Legge 28 gennaio 1994, n. 84 e ss.mm.ii.;
- lo Statuto del Consiglio Nazionale delle Ricerche emanato con Provvedimento del Presidente n.93 in data 19 luglio 2018 ed entrato in vigore in data 1° agosto 2018;
- il Regolamento di organizzazione e funzionamento del CNR di cui al Provvedimento n. 43 del 26 maggio 2015;
- gli esiti della riunione del CIS del 22 maggio 2020;
- il Regolamento UE n. 625 del 15 marzo 2017;
- il verbale del Comitato di Gestione dell’AdSP MI del 21.09.2020
TUTTO CIÒ PREMESSO, SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
Art. 1 - EFFICACIA DELLE PREMESSE
Le premesse del presente Accordo costituiscono parte integrante e sostanziale dello stesso.
Art. 2 - FINALITA’ E OGGETTO DELL’ACCORDO
Le Parti intendono, con il presente Accordo, nell’ambito degli interventi definiti dal Contratto Istituzionale di Sviluppo per l’area di Taranto, attivare congiuntamente una azione integrata e coordinata volta alla realizzazione del “Laboratorio scientifico del Porto di Taranto (LaMPoT)” finalizzato alla creazione di un polo di analisi al servizio dell’utenza del porto di Taranto operando in sinergia e complementarità rispetto alle
altre strutture pubbliche presenti sul territorio. L’attività di LaMPoT sarà indirizzata in maniera prioritaria ad effettuare le analisi sui campioni di merci in transito e import/export del Porto di Taranto e richieste dai suindicati uffici sanitari portuali, nonché le analisi previste per l’applicazione della normativa doganale e delle normative la cui applicazione è demandata alle dogane, mediante il personale di ADM. Il LaMPoT effettuerà anche le analisi sulle produzioni ortofrutticole locali al fine di consentire alle stesse di essere esportate e/o di ottenere le certificazioni per la vendita alla GDO, anche mediante l’applicazione alle merci del bollino Qualitalia reso, in regime di mercato, da ADM.
L’attività del LaMPoT focalizzerà la sua attenzione su prove di laboratorio standard (così come previsto dalle normative che regolano il settore) nonché altre, appositamente allestite con tecnologie innovative, al fine valutare in modo oggettivo le caratteristiche e le prestazioni di materiali e di prodotti, per verificarne ed attestarne la rispondenza a norme, specifiche tecniche, regole e prescrizioni in genere, al fine di consentire la distribuzione sui territori nazionali ed esteri e tutelare la qualità dei prodotti.
La costituzione del Laboratorio Scientifico del Porto di Taranto prevede l’acquisizione di strumentazione all’avanguardia, e l’allestimento dei laboratori e la loro manutenzione e gestione quanto più possibile versatile, con l’obiettivo di:
• effettuare analisi e prove di conformità sulla più ampia gamma di matrici mediante tecniche standard e tecniche innovative sviluppate internamente;
• coprire le esigenze merceologiche del Porto, contribuendo a garantire il “livello accresciuto di controlli ufficiali” previsto dai regolamenti europei;
• velocizzare le operazioni di analisi, anche grazie alla massima limitazione di utilizzo di laboratori al di fuori dell’ambito provinciale o regionale, riducendo così i periodi di permanenza delle navi o di sosta delle merci;
• soddisfare le necessità del territorio, valorizzandone le produzioni agroalimentari in termini di qualità e sicurezza.
Sarà cura del CNR provvedere a stipulare i necessari accordi con gli Enti preposti per l’ottenimento delle specifiche autorizzazione alla effettuazione delle analisi, tra i quali, in particolare l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale.
Sarà altresì cura del CNR provvedere con tutte le necessarie certificazioni che si rendono necessarie per l’espletamento delle attività previste dal presente Accordo, in ottemperanza a quanto previsto dalle vigenti norme.
Nello specifico, il LaMPoT avrà tra i propri compiti l’effettuazione delle analisi di seguito indicate in modo non esaustivo:
• Frutta e ortaggi
• Prodotti lattiero-caseari
• Olii e grassi vegetali ed animali
• Cereali
• Semi oleosi
• Animali terrestri
• Fauna ittica
Ai prodotti sopra indicati si aggiungono anche altre categorie di materiali che transitano (in entrata) per il Porto di Taranto e che già richiedono controlli specifici:
• Materiali a contatto con gli alimenti
• Metalli e prodotti mineralogici
o che potrebbero richiedere dei controlli in futuro da parte del Laboratorio Scientifico del Porto di Taranto (ora sono di competenza di USMAF):
• Cosmetici
• Dispositivi medici
• Piumini d'oca
Le analisi che si possono prevedere riguardano principalmente gli alimenti ed i mangimi di origine animale e vegetale per i quali sono sempre richiesti i seguenti controlli:
• Residui di prodotti fitosanitari (350 sostanze attive ricercate): pesticidi; glifosate; claviceps (è un fungo); micotossine totali e frazionate; conservanti; metalli pesanti; coloranti; anidride solforosa e livelli di radioattività.
• Inquinanti organici persistenti su derrate alimentari destinate al consumo umano: diossine; policlorobifenili (PCB); idrocarburi policiclici aromatici (IPA); polibromodifenileteri (PBDE)
Per quanto riguarda il controllo dei materiali a contatto con gli alimenti, le analisi generalmente richieste sono:
• Prove di cessione di metalli pesanti (materiali in vetro, ceramica, acciaio inox, alluminio);
• Prove di migrazione totale da materiali plastici;
• Composizione di contenitori in alluminio (*)
(*) Le apparecchiature utilizzate per la determinazione della composizione di contenitori in alluminio dovrebbero consentire anche l’analisi di altri materiali metallici e mineralogici, consentendo un ampliamento del campo di applicazione
I prodotti vegetali cosiddetti di IV gamma (es. insalate già lavate e pronte per l’uso), in generale, richiedono i seguenti controlli:
• Residui di fitofarmaci
• Bromuri
• Nitrati
• Parametri microbiologici: microorganismi patogeni; micotossine; composti chimici
ART. 3 – IMPEGNI DELLE PARTI DELL'ACCORDO
Le Parti, nell’ambito delle proprie competenze, si impegnano a collaborare per la realizzazione di interventi congiunti finalizzati al perseguimento degli obiettivi di cui al presente accordo.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio:
- in qualità di soggetto finanziatore, si impegna a sostenere economicamente la fase di avvio e realizzazione e messa in esercizio del LaMPoT attraverso la copertura dei relativi costi con un finanziamento una tantum ed omnicomprensivo pari a € 5.900.000,00;
- consegnare, attraverso altra Pubblica Amministrazione, un sito in ambito portuale (id est locali all’interno delle palazzine insistenti sul Molo Polisettoriale) idoneo ad ospitare il LaMPoT.
Si precisa come sia allo stato pendente tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio e il Consorzio ASI Taranto contenzioso civile innanzi al Tribunale di Taranto, iscritto al n. 6122/2015 R.G., afferente tra l’altro l’accertamento della demanialità delle palazzine insistenti sul Molo Polisettoriale del Porto di Taranto ivi compresi i precitati locali.
Nelle more della definizione di tale giudizio e fatti salvi ed impregiudicati gli esiti dello stesso, l’AdSP e il Consorzio ASI hanno sottoscritto, in data 25.09.2020 - previo parere dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Lecce e il nulla osta del Ministero delle lnfrastrutture e dei Trasporti, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell'Economia e delle Finanze e Agenzia del Demanio, costituiti nel giudizio cit. - apposito Accordo al fine di regolamentare l’uso delle suddette palazzine.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche in qualità di Soggetto attuatore, si impegna a realizzare il Laboratorio di cui all’art. 2 attraverso l’acquisizione della necessaria strumentazione, a fornire le competenze per l’allestimento e l’organizzazione tecnico scientifica dello stesso, a identificare e gestire il personale dedicato per lo svolgimento delle attività del laboratorio, nonchè a coordinare il ruolo dei diversi attori coinvolti.
Il CNR, cui è affidata la governance e la responsabilità del LaMPoT, garantirà una idonea organizzazione funzionale allo svolgimento delle attività di cui al presente Accordo. L’indipendenza e completezza delle analisi eseguibili avrà luogo attraverso l’accreditamento delle prove sia per quanto riguarda le metodologie di analisi che le specifiche matrici dei prodotti ed articoli da testare.
Il CNR, nell’ambito della gestione della governance, al fine di razionalizzare e rendere più sostenibile economicamente l’intervento, realizzerà convenzioni con ARPA Puglia, Università degli Studi di Bari “Xxxx Xxxx” ed eventualmente, altre con altre Istituzioni, Università e altri Centri di Ricerca, definendo le attività previste negli ambiti della collaborazione.
Il CNR metterà in atto le necessarie procedure ad evidenza pubblica per l’acquisizione di impianti e macchinari funzionali al laboratorio nonché per l’esecuzione di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali che ospiteranno il laboratorio stesso.
Il CNR si impegna a garantire il proseguimento delle attività anche dopo l’utilizzo del finanziamento da parte dell’AdSP MI per l’avvio dell’iniziativa.
Il CNR si impegna ad utilizzare gli immobili ricevuti in consegna ed i macchinari acquistati nell’ambito del finanziamento dell’AdSP MI esclusivamente per le finalità di cui al presente Accordo.
Nel caso di non uso o uso differente da quanto pattuito, il CNR si obbliga alla immediata riconsegna degli immobili e al trasferimento all’AdSP MI, a titolo gratuito, dei suindicati macchinari.
ADM fornirà collaborazione per il funzionamento del LaMPoT nelle forme della partecipazione diretta con proprio personale e/o mezzi e/o della fornitura dei propri servizi istituzionali e di mercato mediante convenzione, direttamente con ADM o per il tramite della società partecipata Qualitalia.
I Responsabili dell'accordo saranno, ognuno per il proprio ambito di competenza:
⮚ per il CNR, il Presidente, Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx
⮚ per l’AdSP MI, il Presidente, Prof. Avv. Xxxxxx Xxxxx
⮚ per ADM, il Direttore Generale, Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx
In particolare, le Parti si impegnano ad una reciproca e costante informazione e collaborazione sugli argomenti oggetto del presente accordo e sugli ulteriori elementi che si rivelassero di comune interesse.
Ai fini della corretta applicazione di quanto previsto nel presente Accordo, sarà istituito un apposito gruppo di lavoro composto da n. 6 componenti (due per ciascuna Parte) da nominare entro dieci giorni dalla sottoscrizione del presente Atto. Il gruppo di lavoro monitorerà lo svolgimento delle attività oggetto dell’Accordo.
Art. 4 - PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI E RISERVATEZZA
Ai fini della verifica di fattibilità, le parti si impegnano a scambiare informazioni e dati strettamente necessari e danno reciprocamente atto che le informazioni e i dati scambiati sono riservati; in particolare, si impegnano a mettere in atto tutte le misure occorrenti per assicurare la sicurezza e riservatezza dei dati. I dati trasmessi saranno utilizzati per le sole finalità di cui al presente Accordo e per il tempo necessario all’espletamento dello stesso.
Le parti concordano che, al termine di efficacia del presente Accordo, ciascuna di esse restituirà all’altra tutti i documenti in proprio possesso relativi alle informazioni di cui sopra, a meno che le stesse non siano già di dominio pubblico per motivo diverso dalla violazione della presente clausola o siano state divulgate per motivi o per ordine dell’Autorità giudiziaria o amministrativa.
Art. 5 - DECORRENZA E DURATA
Il presente Accordo sarà valido ed efficace a partire dalla data di sottoscrizione, mediante firma elettronica qualificata, e lo stesso avrà la durata di anni 10 (dieci) e si rinnoverà tacitamente salvo volontà contraria delle parti da comunicarsi almeno mesi 6 prima della scadenza, ferme le facoltà di recesso, risoluzione e revoca ove ne ricorrano i presupposti ai sensi di legge e dell’Accordo stesso.
Ai sensi dell’art. 15, co. 2-bis, della Legge 241/90, a fare data dal 30 giugno 2014, gli accordi di cui al comma 1 del citato art. 15 sono sottoscritti con firma digitale, ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, con firma elettronica avanzata, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lettera q-bis) del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, o con altra firma elettronica qualificata pena la nullità degli stessi.
Art. 6 - COSTI E RIMBORSI
Nel corso delle riunioni tecniche del CIS è stato appurato che l'intervento “Lavori di riqualificazione del Molo Polisettoriale di Taranto – ammodernamento della banchina di ormeggio”, ha generato 5,9 milioni di euro di economie da riprogrammare. Tale somma è nella disponibilità dell’AdSP MI.
L’AdSP MI, come indicato nel precedente articolo 3, si impegna a finanziare il CNR per un l’importo complessivo pari a € 5.900.000,00 per l’attivazione e messa in esercizio del Laboratorio (acquisto macchinari e spese di funzionamento) e per ogni spesa necessaria per ristrutturazione, allestimento e
adeguamento dei locali - messi a disposizione del LaMPoT dalla stessa AdSP - che ospiteranno il laboratorio nonché per la relativa manutenzione ordinaria e straordinaria.
Il finanziamento sarà erogato secondo le seguenti modalità:
- una prima tranche, pari al 50% del finanziamento, a titolo di anticipazione da erogarsi da parte di AdSP al CNR entro trenta giorni dalla stipula del presente Accordo
- una seconda tranche una volta conclusi gli investimenti oggetto del presente Accordo previa presentazione di richiesta da parte del CNR corredata della documentazione relativa alla rendicontazione dei costi le cui modalità saranno definite dalle Parti entro trenta giorni dalla sottoscrizione del presente Accordo.
Il saldo finale (seconda tranche) avverrà entro trenta giorni dal ricevimento delle predette richieste, previa verifica formale da parte dell'AdSP . Tali rimborsi si configurano quale mero ristoro dei costi opportunamente rendicontati.
Le Parti danno atto che per far fronte a costi ulteriori rispetto alle somme erogate dall’AdSP MI sarà necessario individuare le relative fonti di finanziamento.
Art. 7 - COMUNICAZIONI
Le Parti convengono che qualsiasi comunicazione relativa all’esecuzione del presente Accordo dovrà essere inviata per iscritto all’altra Parte, con qualsiasi mezzo che consenta di comprovarne la ricezione (lettera, fax, e-mail), presso gli indirizzi di seguito indicati:
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
Xxxxxxxx Xxxx Xxxx, 0 - 00000 Xxxx, Xxxxxx Tel: 06 – 4993.3200 – fax 06/00000000
E-mail: xxxxxxxxxx-xxxxxx@xxx.xxx.xx, xxxxxxxxxx@xxx.xx
AUTORITÁ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR IONIO - PORTO DI TARANTO
Porto Mercantile Molo X. Xxxxxxx
CAP: 74100 Casella postale aperta Succursale Taranto 2 Tel:.099-4711.611 – fax.000-0000000
E-mail: xxxxxxxxxx.xxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx; xxxxxxxxx@xxxx.xxxxxxx.xx;
XXXXXXX XXXXX XXXXXX X XXX XXXXXXXX
xxxxxx Xxxxxx, 00 – 00000 Xxxx
Telefono: 0000 00 00000000 - 3801
Fax: 0000 0000000000
E-mail: xxx.xxxxxxxxx@xxx.xxx.xx
PEC: xxx.xxxxxxxxx@xxx.xxx.xxx.xx
Art. 8 – CONTROVERSIE
La Parti si impegnano a concordare, in uno spirito di reciproca collaborazione, che eventuali procedure e adempimenti non specificati nel presente Accordo che si rendano tuttavia necessari per un ottimale conseguimento degli obiettivi e a definire consensualmente eventuali controversie che possano sorgere nel corso del rapporto di collaborazione. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere in tal modo l'accordo, le Parti convengono di risolvere ogni eventuale controversia presso l'autorità giudiziaria competente secondo le disposizioni del codice di procedura civile.
Art. 9 - NORME FINALI
Il presente accordo è impegnativo per le parti contraenti in conformità delle leggi vigenti. Per tutto ciò che non è espressamente regolato dai precedenti articoli si applicano le disposizioni del Codice Civile, in quanto compatibili.
Letto, confermato e sottoscritto. Taranto, lì / / .
x.xx digitalmente da
Per il Consiglio Nazionale delle Ricerche
Il Presidente, Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx
Per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio
Il Presidente, Prof. Avv. Xxxxxx Xxxxx
Per l’Agenzia delle dogane e dei monopoli
Il Direttore Generale, Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx
XXXXXXXX XXXXXXX 26.10.2020 12:07:03 CET
Firmato
digitalmente da
XXXXXX XXXXX
CN = XXXXX XXXXXX
C = IT