PROSPETTO INFORMATIVO
PROSPETTO INFORMATIVO
relativo all’Offerta Pubblica di Sottoscrizione di azioni ordinarie di
Prospetto Informativo depositato presso la CONSOB in data 18 marzo 2009 a seguito di comunicazione dell’avvenuto rilascio del nulla-osta con nota del 12 marzo 2009, protocollo n. 9022305.
L’adempimento di pubblicazione del presente Prospetto Informativo non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Il Prospetto Informativo è disponibile presso la sede dell’Emittente in Padova, via Tommaseo 7, presso le Filiali dell’Emittente e presso i suoi promotori finanziari, nonché presso il sito internet xxx.xxxxxxxxxx.xx
[Questa pagina è stata lasciata volutamente in bianco]
INDICE
DEFINIZIONI 10
GLOSSARIO 14
NOTA DI SINTESI 18
SEZIONE PRIMA 33
CAPITOLO I 34
PERSONE RESPONSABILI 34
1.1 RESPONSABILI DEL PROSPETTO INFORMATIVO 34
1.2 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ 34
CAPITOLO II 35
REVISORI LEGALI DEI CONTI 35
2.1 REVISORI LEGALI DELL’EMITTENTE 35
2.2 INFORMAZIONI SUI RAPPORTI CON LA SOCIETÀ DI REVISIONE 35
CAPITOLO III 36
INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE 36
3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE RELATIVE AGLI ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2005, 2006 E 2007 37
3.2 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE RELATIVE AL SEMESTRE CHIUSO AL 30 GIUGNO 2008 43
FATTORI DI RISCHIO 46
CAPITOLO IV 46
FATTORI DI RISCHIO 46
I RISCHI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE 46
II .. FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN CUI OPERA L’EMITTENTE E IL GRUPPO DELL’EMITTENTE 50
IIIFATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE AZIONI OGGETTO DI OFFERTA 51
PER MAGGIORI INFORMAZIONI SI VEDA LA SEZIONE II, CAPITOLO V, PARAGRAFO 5.1.4 54
CAPITOLO V 55
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE 55
5.1STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE 55
5.1.1 Denominazione sociale 55
5.1.2 Estremi di iscrizione nel Registro delle imprese 55
5.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente 55
5.1.4 .Xxxxxxxxx e forma giuridica, legislazione in base alla quale opera l’Emittente, Paese di costituzione e sede sociale 55
5.1.5 Fatti rilevanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente 55
5.2 PRINCIPALI INVESTIMENTI 60
5.2.1 Investimenti effettuati da BPE nel corso dell’esercizio corrente e degli esercizi chiusi al 31 dicembre
2007, 31 DICEMBRE 2006 E 31 DICEMBRE 2005 60
5.2.2 Investimenti in corso di realizzazione 61
5.2.3 Investimenti futuri 61
CAPITOLO VI 62
ATTIVITA’ DELL’EMITTENTE 62
6.1. PRINCIPALI ATTIVITÀ 62
6.1.1. Descrizione della natura delle attività dell’Emittente e delle sue principali attività 62
6.1.1.1. Introduzione 62
6.1.1.2. Descrizione dei prodotti e dei servizi dell’Emittente 63
6.1.1.3. Indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o di servizi prestati in ogni esercizio finanziario per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati 66
6.1.1.4 Modello Organizzativo 67
6.1.1.5 Fattori chiave 71
6.1.1.6. Normativa di Riferimento 72
6.1.2. Indicazione di nuovi prodotti e nuove attività 75
6.1.3 Gestione dei Rischi 77
6.1.3.1 Rischio di credito 77
6.1.3.2 Xxxxxxx xx xxxxxxx 00
6.1.3.3 Rischio di cambio 79
6.1.3.4 Rischio di liquidità 79
6.1.3.5 Xxxxxxx xx Xxxxx 00
6.1.3.6 Rischi operativi 79
6.2 PRINCIPALI MERCATI 80
6.2.1 Clientela di riferimento 80
6.2.2 Distribuzione geografica delle attività 81
6.2.3. Posizionamento Competitivo dell’Emittente 83
6.3 EVENTI ECCEZIONALI 83
6.4 DIPENDENZA DA BREVETTI O LICENZE, DA CONTRATTI INDUSTRIALI, COMMERCIALI O FINANZIARI, O DA NUOVI PROCEDIMENTI DI FABBRICAZIONE 83
6.5 FONTE DEI DATI SULLA POSIZIONE CONCORRENZIALE DELL’EMITTENTE 83
6.6 SCENARI DI SVILUPPO DELL’EMITTENTE 83
CAPITOLO VII 86
STRUTTURA ORGANIZZATIVA 86
7.1 DESCRIZIONE DEL GRUPPO CUI APPARTIENE L’EMITTENTE 86
7.2 SOCIETA’ CONTROLLATE, A CONTROLLO CONGIUNTO E COLLEGATE 87
7.2.1 Società controllate in via esclusiva 87
7.2.2 Società sulla quale l’Emittente esercita il controllo congiunto unitamente ad altri soci 87
7.2.3 Società Collegate 88
CAPITOLO VIII 89
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI 89
8.1 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 89
8.2 PROBLEMATICHE AMBIENTALI 91
CAPITOLO IX 92
RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA 92
9.1 SITUAZIONE FINANZIARIA 92
9.1.1 Analisi dell’andamento gestionale dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2007, 2006, 2005 ed alla data del 30 giugno 2008 92
9.2 GESTIONE OPERATIVA 105
9.2.1 Effetti della transizione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS 113
Prospetti di riconciliazione 115
9.3 INFORMAZIONI RIGUARDANTI FATTORI IMPORTANTI, COMPRESI EVENTI INSOLITI O RARI O NUOVI SVILUPPI, CHE HANNO AVUTO RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SUL REDDITO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE 126
9.4 SINTESI DELLE VARIAZIONI SOSTANZIALI DELLE VENDITE O DELLE ENTRATE NETTE 126
9.5 INFORMAZIONI RIGUARDANTI POLITICHE O FATTORI DI NATURA GOVERNATIVA, ECONOMICA, FISCALE, MONETARIA O POLITICA CHE ABBIANO AVUTO, O POTREBBERO AVERE, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE, RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE 126
CAPITOLO X 128
RISORSE FINANZIARIE 128
10.1 RISORSE FINANZIARIE DELL’EMITTENTE 128
10.2 DESCRIZIONE DEI FLUSSI DI CASSA PER GLI ESERCIZI 2007, 2006 E 2005 128
10.3 FABBISOGNO E STRUTTURA DI FINANZIAMENTO DELL’EMITTENTE 128
10.3.1 Prestiti Obbligazionari di propria emissione 129
10.4 INFORMAZIONI RIGUARDANTI EVENTUALI LIMITAZIONI ALL’USO DELLE RISORSE FINANZIARIE CHE ABBIANO AVUTO, O POTREBBERO AVERE, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE, RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE 130
10.5 INFORMAZIONI RIGUARDANTI LE FONTI PREVISTE DEI FINANZIAMENTI NECESSARI PER ADEMPIERE AGLI IMPEGNI RELATIVI AI PRINCIPALI INVESTIMENTI FUTURI ED ALLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ESISTENTI O PREVISTE 130
CAPITOLO XI 131
RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE 131
11.1RICERCA E SVILUPPO 131
11.2PROPRIETÀ INTELLETTUALE 131
CAPITOLO XII 132
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE 132
12.1 TENDENZE RECENTI SULL’ANDAMENTO DELLE ATTIVITA’ DELL’EMITTENTE 132
12.2 TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE POTREBBERO RAGIONEVOLMENTE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE DELL’EMITTENTE ALMENO PER L’ESERCIZIO IN CORSO 132
CAPITOLO XIII 133
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI 133
13.1 DATI PREVISIONALI 133
13.2 PREVISIONE CONTENUTA IN ALTRO PROSPETTO 133
CAPITOLO XIV 134
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI 134
14.1. ORGANI SOCIALI E ALTI DIRIGENTI 134
14.1.1 Consiglio di Amministrazione 134
14.1.2 Collegio sindacale 142
14.1.3 Alti Dirigenti nell’ambito dell’Emittente 146
14.1.4 Rapporti di parentela 150
14.2 CONFLITTI DI INTERESSI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E DEGLI ALTI DIRIGENTI 151
14.2.1 Indicazione dei potenziali conflitti di interessi riconducibili ai soggetti di cui alla Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1 151
14.2.2 Indicazione di eventuali accordi o intese in forza dei quali siano stati individuati i soggetti di cui alla Sezione I, Capitolo XIV, Paragrafo 14.1 152
CAPITOLO XV 153
REMUNERAZIONI E BENEFICI 153
15.1 REMUNERAZIONI E BENEFICI A FAVORE DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE, DEGLI ALTI DIRIGENTI 153
15.2 AMMONTARE DEGLI IMPORTI ACCANTONATI O ACCUMULATI DALL’EMITTENTE O DALLE SUE CONTROLLATE PER LA CORRESPONSIONE DI PENSIONI, INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO O BENEFICI ANALOGHI 155
CAPITOLO XVI 156
PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 156
16.1 DURATA DELLA CARICA DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI MEMBRI DEL COLLEGIO SINDACALE 156
16.2 CONTRATTI DI LAVORO STIPULATI DAI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DAI COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE CON L’EMITTENTE O CON LE ALTRE SOCIETÀ DEL GRUPPO CHE PREVEDONO UNA INDENNITA’ DI FINE RAPPORTO 157
16.3 COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO E COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 157
16.4 RECEPIMENTO DELLE NORME IN MATERIA DI GOVERNO SOCIETARIO 157
CAPITOLO 159
XVII DIPENDENTI 159
17.1 DIPENDENTI 159
17.2 PARTECIPAZIONI AZIONARIE E STOCK OPTION 159
17.3 ACCORDI DI PARTECIPAZIONE DI DIPENDENTI AL CAPITALE SOCIALE 161
CAPITOLO XVIII 162
PRINCIPALI AZIONISTI 162
18.1 PRINCIPALI AZIONISTI 162
18.2 DIRITTI DI VOTO DIVERSI IN CAPO AI PRINCIPALI AZIONISTI 162
18.3 INDICAZIONE DELL’EVENTUALE SOGGETTO CONTROLLANTE AI SENSI DELL’ARTICOLO 93 TUF 162
18.4 PATTI PARASOCIALI 162
CAPITOLO XIX 163
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 163
CAPITOLO XX 169
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE 169
20.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI 169
20.1.1 Informazioni finanziarie relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2007, 2006 e 2005 169
20.1.2 Situazione finanziaria ed economica 169
20.1.3 Principi contabili relativi alle principali voci di bilancio 178
20.1.4 Analisi dell’andamento del conto economico al 30 giugno 2008 203
20.1.5 Analisi dell’andamento patrimoniale e finanziario al 30 giugno 2008 207
20.1.6 Informazioni finanziarie della controllata Etica Sgr relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2007, 2006 e 2005 e al 30 giugno 2008 213
20.1.7 Situazione finanziaria ed economica della controllata Etica Sgr 214
20.1.8 Analisi dell’andamento del conto economico della controllata Etica Sgr al 30 giugno 2008 222
20.2 REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI 224
20.3 DATA DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE PIÙ RECENTI SOTTOPOSTE A REVISIONE CONTABILE 225
20.4 POLITICA DEI DIVIDENDI 225
20.5 PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI 226
20.6 CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA O COMMERCIALE DELL’EMITTENTE
................................................................................................................................................................... 226
CAPITOLO XXI
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 227
21.1 CAPITALE SOCIALE 227
21.1.1 Capitale sociale sottoscritto e versato 227
21.1.2 Esistenza di azioni non rappresentative del capitale 227
21.1.3 Azioni proprie 227
21.1.4 Ammontare delle obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant 227
21.1.5 Esistenza di diritti e/o obblighi di acquisto su capitale deliberato, ma non emesso, o di un impegno all’aumento del capitale 227
21.1.6 Esistenza di offerte in opzione aventi ad oggetto il capitale di eventuale membri del Gruppo 227
21.1.7 Evoluzione del capitale sociale 227
21.2 ATTO COSTITUTIVO E STATUTO SOCIALE 228
21.2.1 Oggetto sociale e scopi dell’Emittente 228
21.2.2 Sintesi delle disposizioni dello Statuto dell’Emittente riguardanti i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale 229
21.2.3 Descrizione dei diritti, dei privilegi e restrizioni connessi a ciascuna classe di azioni esistenti 231
21.2.4 Modifica dei diritti dei possessori delle azioni 232
21.2.5 Convocazione delle assemblee degli azionisti 232
21.2.6 Disposizioni statutarie relative alla variazione dell’assetto di controllo 233
21.2.7 Obbligo di comunicazione al pubblico 233
21.2.8 Modifica del capitale 233
21.2.9 Ammissione a socio 234
21.2.10 Recesso del Socio 234
CAPITOLO XXII 235
CONTRATTI RILEVANTI 235
22.1 CONTRATTI IMMOBILIARI 235
22.2 CONTRATTI DI OUTSOURCING 236
22.3 CONVENZIONI CON SOGGETTI PUBBLICI E CON ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO E LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE 237
CAPITOLO XXIII 239
INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 239
23.1 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 239
23.2 ATTESTAZIONE IN MERITO ALLE INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI INTERESSI 239
CAPITOLO XXIV 240
CAPITOLO XXIV 240
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO 240
CAPITOLO XXV 241
INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI 241
SEZIONE SECONDA 242
CAPITOLO I 243
PERSONE RESPONSABILI 243
1.1 RESPONSABILI DEL PROSPETTO INFORMATIVO 243
1.2 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ 243
CAPITOLO II 244
FATTORI DI RISCHIO 244
CAPITOLO III 245
INFORMAZIONI FONDAMENTALI 245
3.1 DICHIARAZIONE RELATIVA AL CAPITALE CIRCOLANTE 245
3.2 FONDI PROPRI E INDEBITAMENTO 245
3.3 INTERESSI DI PERSONE FISICHE E XXXXXXXXXX PARTECIPANTI ALL’OFFERTA DI SOTTOSCRIZIONE 246
3.4 MOTIVAZIONI DELL’OFFERTA E IMPIEGO DEI PROVENTI 246
CAPITOLO IV 248
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE 248
4.1 DESCRIZIONE DELLE AZIONI 248
4.2 LEGISLAZIONE IN BASE ALLA QUALE LE AZIONI SONO STATE EMESSE 248
4.3 REGIME DI CIRCOLAZIONE E FORMA DELLE AZIONI 248
4.4 VALUTA DI EMISSIONE DELLE AZIONI 248
4.5 DESCRIZIONE DEI DIRITTI CONNESSI ALLE AZIONI 248
4.6 INDICAZIONE DELLA DELIBERA E DELLA AUTORIZZAZIONE IN VIRTÙ DELLA QUALE LE AZIONI SARANNO EMESSE 249
4.7 DATA PREVISTA PER L’EMISSIONE DELLE AZIONI 249
4.8 LIMITAZIONI ALLA LIBERA TRASFERIBILITÀ DELLE AZIONI 249
4.9 INDICAZIONE DELL’ESISTENZA DI EVENTUALI NORME IN MATERIA DI OBBLIGO DI OFFERTA AL PUBBLICO DI ACQUISTO E/O DI OFFERTA DI ACQUISTO E DI VENDITA RESIDUALI IN RELAZIONE ALLE AZIONI
................................................................................................................................................................... 250 4.10 PRECEDENTI OFFERTE PUBBLICHE DI ACQUISTO SULLE AZIONI......................................................... 250
4.11 REGIME FISCALE 250
4.11.1 Regime fiscale dei dividendi 251
4.11.2 Regime fiscale delle plusvalenze derivanti dalla cessione di azioni 255
4.11.3 Tassa sui contratti di borsa 258
4.11.4 Imposta sulle successioni e donazioni 259
CAPITOLO V 260
CONDIZIONI DELL’OFFERTA 260
5.1 CONDIZIONI, STATISTICHE RELATIVE ALL’OFFERTA, CALENDARIO PREVISTO E MODALITÀ DI SOTTOSCRIZIONE DELL’OFFERTA 260
5.1.1 Condizioni alle quali l’Offerta è subordinata 260
5.1.2 Ammontare totale dell’Offerta 260
5.1.3 Periodo di validità dell’Offerta e modalità di sottoscrizione 260
5.1.4 Informazioni circa la revoca, sospensione e chiusura anticipata dell’Offerta 262
5.1.5 Riduzione, ritiro o revoca della Richiesta di Sottoscrizione e modalità di rimborso 263
5.1.6 Ammontare minimo e/o massimo della sottoscrizione 264
5.1.7 Possibilità e termini per ritirare la Richiesta di Sottoscrizione 264
5.1.8 Modalità e termini per il pagamento e la consegna delle Azioni 264
5.1.9 Pubblicazione dei risultati dell’Offerta 266
5.1.10 Diritti di opzione e prelazione 266
5.2 PIANO DI RIPARTIZIONE E DI ASSEGNAZIONE 266
5.2.1 Destinatari e mercati dell’Offerta 266
5.2.2 Impegni a sottoscrivere gli strumenti finanziari dell’Emittente 267
5.2.3 Informazioni da comunicare prima della assegnazione 267
5.2.4 Procedura per la comunicazione ai sottoscrittori delle assegnazioni 267
5.2.5 Sovrallocazione e Greenshoe 267
5.3 FISSAZIONE DEL PREZZO DI OFFERTA 267
5.3.1 Prezzo di Offerta e spese a carico del sottoscrittore 267
5.3.2 Procedura per la comunicazione del prezzo dell’Offerta 269
5.3.3 Differenza tra il Prezzo di Offerta e il prezzo delle azioni pagato nel corso dell’anno precedente o da pagare da parte dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei membri del Collegio Sindacale e degli Alti Dirigenti 269
5.4 COLLOCAMENTO E SOTTOSCRIZIONE 270
5.4.1 Indicazione dei responsabili del collocamento dell’Offerta e dei collocatori 270
5.4.2 Denominazione e indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario e degli agenti depositari in ogni paese 270
5.4.3 Impegni di sottoscrizione e garanzia 270
5.4.4 Data di stipula degli accordi di sottoscrizione e garanzia 270
CAPITOLO VI 271
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE 271
CAPITOLO VII 272
POSSESSORI DI STRUMENTI FINANZIARI CHE PROCEDONO ALLA VENDITA 272
CAPITOLO VIII 273
SPESE LEGATE ALL’OFFERTA 273
8.1 PROVENTI NETTI TOTALI E STIMA DELLE SPESE TOTALI LEGATE ALL’OFFERTA 273
CAPITOLO IX 274
DILUIZIONE 274
CAPITOLO X 275
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI 275
10.1 CONSULENTI MENZIONATI NELLA SEZIONE SECONDA 275
10.2 INDICAZIONE DI INFORMAZIONI CONTENUTE NEL PROSPETTO INFORMATIVO SOTTOPOSTE A REVISIONE O A REVISIONE LIMITATA DA PARTE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 275
10.3 PARERI O RELAZIONI REDATTE DA ESPERTI 275
10.4 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI E INDICAZIONE DELLE FONTI 275
APPENDICI 276
DEFINIZIONI
Assemblea o Assemblea Ordinaria | Assemblea Ordinaria dei soci di Banca Popolare Etica S.c.p.a. | ||||||
Assemblea Straordinaria | Assemblea Straordinaria dei soci di Banca Popolare Etica S.c.p.a. | ||||||
Azioni | Le azioni ordinarie di Banca Popolare Etica S.c.p.a.. del valore nominale di Euro 52,50 cadauna | ||||||
Banca d’Italia | La Banca d’Xxxxxx, Xxxxxxxxx x. 00. | con | sede | legale | in | Roma, | Via |
Banchieri Ambulanti | Promotori Finanziari iscritti all’Albo dei promotori finanziari ai sensi dell’articolo 31 del TUF e legati a Banca Popolare Etica S.c.p.a. da un rapporto di agenzia | ||||||
Borsa Italiana | Borsa Italiana S.p.A., con sede in Xxxxxx, Xxxxxx xxxxx Xxxxxx, x. 0. | ||||||
CICR | Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio | ||||||
Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 | Indica la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d’Italia, come successivamente modificata ed integrata, concernente gli schemi e regole di compilazione del bilancio bancario. | ||||||
CONSOB | Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con sede in Roma, Via G.B. Martini, n. 3. | ||||||
Etimos o Etimos sc | Etimos – Etica Microcredito Organizzazione e Solidarietà Società Consortile, con sede in Padova, via Giusto De’ Menabuoi, n. 25. | ||||||
Data del Prospetto Informativo | La data di deposito del presente Prospetto Informativo. | ||||||
Disposizioni di Xxxxxxxxx | Le “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” contenute nella Circolare numero 263 del 27 dicembre 2006 di Banca d’Italia, come successivamente modificata ed integrata. | ||||||
Durata dell’Offerta | Periodo di 12 mesi dalla data del Prospetto Informativo. | ||||||
Emittente o Banca o Banca Etica o Banca Popolare Etica o BPE | Banca Popolare Etica S.c.p.a., con sede in Padova, via Tommaseo, n. 7. | ||||||
Etica Sgr | Etica SGR S.p.A., con sede in Milano, via Copernico, n. 1/30. | ||||||
Febea | Fédèration Européenne de Finances et Banques Ethiques et Alternatives, con sede in Xxx xx Xxxxxxx, 000 xxx 5 • B-1030 Brussels | ||||||
Fiare | FUNDACIÒN INVERSIÓN Y AHORRO RESPONSABLE, con sede in Bilbao, Plaza Nueva, nº 4 (Edificio Barria) | ||||||
Filiale | Succursale della Banca localizzata nel territorio della Repubblica italiana | ||||||
Fondazione Responsabilità Etica | Fondazione Culturale Responsabilità Etica ONLUS, con sede in Padova, Piazza Dei Signori, n.1 | ||||||
Gruppo Banca Etica o Gruppo o Gruppo Bancario | Gruppo Bancario di cui Banca Popolare Etica S.c.p.a. è la società capogruppo, composto oltre che dall’Emittente anche da Etica Sgr | ||||||
G.U. | Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana |
IACP | Indice Armonizzato per i prezzi al Consumo |
IAS | International Accounting Standards |
IASB | International Accounting Standards Board |
ICAAP | Internal Capital Adequacy Assessment Process |
IFRS | Tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC). |
Intermediari autorizzati | Ai sensi dell’articolo 26 del Regolamento Intermediari, sono intermediari autorizzati: le SIM, ivi comprese le società di cui all’articolo 60, comma 4, del decreto legislativo n. 415 del 1996, le banche italiane autorizzate alla prestazione di servizi e di attività di investimento, gli agenti di cambio, gli intermediari finanziari iscritti nell’elenco previsto dall’articolo 107 del decreto legislativo n. 385 del 1993 autorizzati alla prestazione di servizi di investimento, le società di gestione del risparmio e le società di gestione armonizzate nella prestazione del servizio di gestione di portafogli e del servizio di consulenza in materia di investimenti, la società Poste Italiane - Divisione Servizi di Banco Posta autorizzata ai sensi dell’articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 144 del 14 marzo 2001, le imprese di investimento e le banche comunitarie con succursale in Italia, nonché le imprese di investimento e le banche extracomunitarie comunque abilitate alla prestazione di servizi e di attività di investimento in Italia. |
IRAP | Imposta regionale sulle attività produttive di cui al D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446 |
IRES | Imposta sul reddito delle società di cui X.Xxx. 12 dicembre 2003, n. 344 |
ISIN | International Security Identification Number, consistente nel codice internazionale per identificare univocamente gli strumenti finanziari. |
Istruzioni di Vigilanza | La circolare di Banca d’Italia n. 229 del 21 aprile 1999 (Istruzioni di vigilanza per le banche) e successive modificazioni ed integrazioni. |
Istruzioni sul Patrimonio di Vigilanza | Indica le “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali” contenute nella Circolare numero 155 del 18 dicembre 1991 di Banca d’Italia come successivamente modificata e integrata. |
La Nef | Société financière de la Nef, société anonyme coopérative financière à capital variable, con sede in boulevard du 11 novembre 1918, 114 – 00000 Xxxxxxxxxxxx Cedex |
MIFID | La Direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004, relativa ai mercati degli strumenti finanziari, che modifica le direttive 85/611/CEE e 93/6/CEE del Consiglio e la direttiva 2000/12/CE del parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 93/22/CEE del Consiglio, come |
successivamente integrata e modificata. | |
Monte Titoli | Monte Titoli S.p.A. con sede legale in Xxxxxx, Xxx Xxxxxxxx, x. 0 |
Offerta di Sottoscrizione o Offerta | L’offerta di sottoscrizione di Azioni di Banca Popolare Etica rivolta ai soci della Banca e ai soggetti interessati che facciano richiesta di ammissione a socio |
Periodo di Offerta | Il periodo di 12 mesi decorrenti dalla data del Prospetto Informativo durante il quale ha luogo l’Offerta, che si divide in 13 Periodi di Offerta Mensile |
Periodo di Offerta Mensile | Sezione del Periodo di Offerta della durata di un mese ovvero, con riferimento al primo e al tredicesimo Periodo di Offerta Mensile, di una frazione di mese. |
Principi contabili italiani | Le norme di legge vigenti alla data di riferimento di ciascun bilancio dell’Emittente che disciplinano i criteri di redazione dei bilanci come interpretate ed integrate dai principi contabili emanati dai Consiglii Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e dal documento interpretativo “I principali effetti della riforma del diritto societario sulla redazione del Bilancio di Esercizio” predisposto dall’OIC-Organismo Italiano di Contabilità |
Prospetto/Prospetto Informativo | Il presente Prospetto Informativo relativo alla Offerta Pubblica di Sottoscrizione |
Regolamento Emittenti | Il regolamento adottato dalla CONSOB con deliberazione n. 11971 in data 14 maggio 1999 e successive modificazioni e integrazioni |
Regolamento Intermediari | Il regolamento adottato dalla CONSOB con deliberazione n. 11522 in data 1 luglio 1988 e successive modificazioni ed integrazioni |
Richiesta di Sottoscrizione | La richiesta contenuta nella Scheda di Adesione di sottoscrivere un numero determinato di Azioni di Banca Popolare Etica nell’ambito dell’Offerta di Sottoscrizione oggetto del Prospetto Informativo. |
Scheda di Adesione | Modulo di adesione alla Offerta di Sottoscrizione oggetto del Prospetto Informativo, contenente, secondo quanto previsto dall’articolo 13 del Regolamento Emittenti, l’avvertenza che il richiedente può ottenere gratuitamente copia del Prospetto Informativo e il richiamo al Capitolo “Fattori di Rischio” in esso contenuto. La Scheda di Adesione è disponibile presso le Filiali e i Banchieri ambulanti e deve essere consegnata, debitamente sottoscritta, e corredata dalla necessaria documentazione, presso le Filiali e i Banchieri Ambulanti. |
Sefea | Società europea della finanza etica e alternativa, società cooperativa a responsabilità limitata con sede in Trento, Via Segantini, 5 |
ALM | Asset Liability Management |
Società di Revisione | PricewaterhouseCoopers S.p.A. con sede legale in Milano, via Monte Rosa, n. 91 |
Sportello | Succursale della banca localizzata nel territorio della Repubblica italiana |
TUB | D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385 e successive modifiche e integrazioni |
TUF | D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e successive |
modificazioni e integrazioni | |
TUIR | Testo Unico Imposte sui Redditi di cui al Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx 00 dicembre 1986, n. 917 e successive modificazioni ed integrazioni |
GLOSSARIO
Attività di rischio ponderate o RWA | Valore di rischio delle attività e delle esposizioni a rischi fuori bilancio. A seconda della tipologia di attività, le stesse sono ponderate allo 0%, al 20%, al 50%, al 100% o al 200%. Le attività incluse tra le attività di rischio ponderate e i relativi criteri di ponderazione sono dettagliati nelle Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti patrimoniali emanate dalla Banca d’Italia. |
Basilea 2 | Accordo internazionale, del gennaio 2001, sui requisiti patrimoniali delle banche redatto dal Comitato di Basilea, istituito dai governatori delle Banche Centrali dei dieci paesi più industrializzati (G10) alla fine del 1974. Tale accordo prevede, tra l’altro, che le banche dei paesi aderenti accantonino quote di capitale proporzionali ai tipici rischi bancari assunti. |
Cartolarizzazione | Operazione di cessione di crediti in blocco ex Legge n. 130 del 1999 a favore di un soggetto terzo che emette strumenti finanziari rimborsabili mediante l’incasso dei crediti ceduti. |
Codice di Autodisciplina | Codice di Autodisciplina delle società quotate predisposto dal Comitato per la corporate governance delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A.. |
Coefficiente di solvibilità | indica il rapporto tra il Tier 1 Capital Ratio ed il Total Capital |
Collocamento | Servizio di investimento di cui all’articolo 1 del TUF |
Commercio equo e solidale | Attività commerciale a carattere mondiale il cui obiettivo primario non è la massimizzazione del profitto commerciale di pochi distributori, ma la creazione di ricchezza anche per i produttori dei Sud del Mondo, di solito in condizioni di disagio per cause economiche, politiche o sociali. Aspetti fondamentali di tale attività sono la qualità, il pagamento di un prezzo giusto, la sicurezza degli acquisti e il prefinanziamento. |
Cooperazione internazionale | Serie di azioni e progetti con/per il Sud del Mondo finalizzati al perseguimento di obiettivi di sviluppo delle popolazioni povere e/o indigenti. Le suddette azioni e progetti comprendono anche un'attività di lobbyng nei confronti delle Istituzioni per ottenere un cambiamento adeguato delle loro politiche internazionali, non sempre ispirate da logiche di solidarietà e giustizia, al fine di rimuovere le cause della povertà. |
Cooperazione sociale | Attività socio/economica finalizzata ad aiutare le persone emarginate. |
Ettari/h | Unità di misura della superficie corrispondente a un quadrato il cui lato misuri 100 metri lineari |
Xxxxxxx | Xxxxx di interesse, applicato ai prestiti in Euro, calcolato giornalmente come media semplice delle quotazioni rilevate a mezzogiorno su un campione di banche con merito creditizio selezionato periodicamente dalla European Banking Federation |
Finanza Etica | Attività finanziaria ispirata dall’obiettivo di sostenere le attività di promozione umana e socio ambientali, ponendo al centro del sistema finanziario ed economico la persona e non il capitale, il progetto e non il patrimonio, la giusta remunerazione dell'investimento e non la speculazione |
Git | Insieme di soci di Banca Popolare Etica che svolgono un ruolo attivo nell’ambito della Struttura Territoriale dei Soci |
Libera Prestazione di Servizi | Attività svolta in uno o più Paesi dell’Unione Europea diversi da quello in cui ha sede l’intermediario secondo quanto previsto dall’articolo 16 del TUB |
MAG | (Mutua AutoGestione) è stata la prima forma di Finanza Etica moderna in Italia. Di fatto è una società cooperativa finanziaria che opera nell'ambito sociale fornendo sia servizi finanziari e sia apporti gestionali e fiscali. |
Microfinanza | É un sotto-istituto della Finanza che, utilizzando la gestione dei flussi finanziari in favore di persone con basso e/o bassissimo profilo socio/economico, e normalmente escluse a vario titolo dalle istituzioni finanziarie (a causa della mancanza di garanzie), permette loro l’accesso ai servizi finanziari bancari e parabancari per la creazione o lo sviluppo d’attività produttive e commerciali o per il risolvimento di problematiche sociali. In essi vi sono: il microcredito, il microrisparmio, la microassicurazione, la ricerca e dazione di garanzie, le partecipazioni sociali, la formazione e consulenza, ecc. |
Microcredito | È il prestito senza garanzia (fornita spesso da terzi) di una ridotta somma di denaro concesso da intermediari finanziari di diversa natura giuridica a favore di persone (singole od organizzate in gruppi) sia per lo sviluppo di un’economia, formale e informale (e che non possiedono i normali requisiti per accedere alle tradizionali linee di credito bancario) e sia per situazioni socio assistenziali. |
Mutui Subprime | Mutui erogati a clienti ad “alto rischio”. Il termine “subprime” indica la caratteristica “non primaria” del finanziamento a causa del maggiore rischio cui è sottoposto il creditore, in contrapposizione alla qualità “primaria” (Prime) relativa a finanziamenti erogati a clienti con una storia creditizia e delle garanzie sufficientemente affidabili. |
Non-Profit | Organizzazioni/enti altrimenti detti “senza scopo di lucro”, i cui avanzi di gestione (i profitti) sono |
interamente reinvestiti per gli scopi organizzativi. Non s'intende, quindi, assenza di profitto che, sia economico o sociale, c'è e dev'esserci sempre proprio per una sana gestione dell'attività svolta. | |
Outsourcing | Affidamento a terzi di attività precedentemente svolte internamente all’azienda |
Patrimonio di Vigilanza o Total Capital | Patrimonio delle banche valido ai fini della normativa di vigilanza, costituito dall’ammontare complessivo del Patrimonio di Base e del Patrimonio Supplementare, dedotte, con specifiche e dettagliate modalità, le partecipazioni e le altre interessenze possedute in enti creditizi e/o finanziari. |
Price/Book Value (P/B) | Rapporto tra il prezzo di mercato (quotazione) dell'azione di una società e il valore del capitale proprio della società risultante dal bilancio (valore di libro) per azione |
Price/Earnings (P/E) | Rapporto tra il prezzo di mercato (quotazione) dell'azione di una società e gli utili per azione. Si esprime anche come rapporto tra la capitalizzazione di borsa dell'emittente e gli utili conseguiti. |
Profit | Qualifica propria di organizzazioni/enti/imprese che impiegano capitale e svolgono attività tipiche al fine di ottenere profitti e/o utili da destinare a chi ha la proprietà societaria sotto forma di dividendi |
Ricezione e trasmissione ordini nonché mediazione, consulenza | Servizi di investimento di cui all’articolo 1 del TUF |
Struttura Territoriale dei Soci | L’organizzazione in Circoscrizioni Locali e di Area dei soci di Banca Popolare Etica |
Stock option | Forma di incentivo e di remunerazione per il personale di un’azienda in forma societaria consistente nella assegnazione di opzioni a sottoscrivere o ad acquistare in futuro azioni delle società ad un prezzo predeterminato |
Sud del Mondo | Insieme dei Paesi poveri sottosviluppati o in via di sviluppo |
Terzo Settore | Insieme di soggetti di natura privata, volti alla produzione di beni e servizi a destinazione pubblica o collettiva (cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, ONG, ecc.) e che non è possibile inserire nel Primo settore (Imprese) né nel Secondo (Stato). Tale settore è oggi preferibilmente denominato Economia Civile. |
Tier 1 Capital Ratio | Rapporto tra il Patrimonio di Base e le Attività di Rischio Ponderate. |
Tier 1 o Patrimonio di Base | Il capitale versato, le riserve, gli strumenti innovativi di capitale e l’utile del periodo costituiscono gli |
elementi patrimoniali di qualità primaria. A questi si aggiungono i “filtri prudenziali” positivi del patrimonio di base. Il totale dei suddetti elementi, al netto delle azioni o quote proprie, delle attività immateriali, della perdita del periodo e di quelle registrate negli esercizi precedenti nonché dei “filtri prudenziali” negativi del patrimonio di base, costituisce il “Patrimonio di Base”. La Banca d’Italia può richiedere che vengano portati in deduzione ulteriori elementi che, per le loro caratteristiche, possano determinare un “annacquamento” del Patrimonio di Base. Si vedano le Istruzioni sul Patrimonio di Vigilanza. | |
Tier 2 o Patrimonio Supplementare | Le riserve da valutazione, gli strumenti innovativi di capitale non computati nel patrimonio di base, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione, le passività subordinate, le plusvalenze nette implicite su partecipazioni, gli altri elementi positivi costituiscono gli elementi patrimoniali di qualità secondaria. A questi si aggiungono i ‘‘filtri prudenziali’’ positivi del patrimonio supplementare. Il totale dei suddetti elementi, diminuito delle minusvalenze nette implicite su partecipazioni, degli altri elementi negativi, dei ‘‘filtri prudenziali’’ negativi del patrimonio supplementare costituisce il Patrimonio Supplementare. Si vedano le Istruzioni sul Patrimonio di Vigilanza. |
NOTA DI SINTESI
NOTA DI SINTESI
AVVERTENZE
Il presente Prospetto Informativo, oltre che della presente Nota di Sintesi, si compone del Documento di Registrazione e della Nota Informativa sugli Strumenti Finanziari.
La Nota di Xxxxxxx riporta brevemente le principali informazioni, necessarie affinché gli investitori possano valutare la situazione patrimoniale e finanziaria, i risultati economici e le prospettive dell’Emittente, come pure i diritti connessi agli strumenti finanziari offerti.
Tuttavia si segnala che:
− la Nota di Sintesi va letta esclusivamente come introduzione al Prospetto Informativo;
− qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari offerti dovrebbe basarsi sull’esame, da parte dell’investitore del Prospetto Informativo nel suo complesso;
− qualora sia proposta un’azione dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto Informativo, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto a sostenere le spese di traduzione del Prospetto Informativo medesimo prima dell’inizio del procedimento;
− la responsabilità civile incombe sulle persone che hanno redatto la Nota di Xxxxxxx, ed eventualmente la traduzione della medesima, soltanto qualora la Nota di Sintesi risulti fuorviante, imprecisa o incoerente se letta congiuntamente alle altre parti del Prospetto Informativo.
I termini riportati con le lettere maiuscole hanno il significato loro attribuito nel paragrafo Definizioni o nel Glossario, ove non diversamente specificato.
1. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
L’Emittente è registrato presso il Registro delle Imprese di Padova al numero 256099, P. IVA n. 01029710280 e codice fiscale n. 02622940233.
L’Emittente è registrato presso l’Albo delle Banche e presso l’Albo dei gruppi bancari in qualità di capogruppo del Gruppo Bancario Banca Popolare Etica al n. 5018.7.
L’Emittente, inoltre, sulla base del provvedimento della Consob del 1 giugno 1999, è stato iscritto nell’Elenco degli emittenti strumenti finanziari, nella specie titoli azionari, diffusi tra il pubblico in misura rilevante, di cui all’art. 116 del TUF.
1.1 Statuto e atto costitutivo
Lo statuto sociale vigente è quello deliberato dall’Assemblea Straordinaria dell’Emittente in data 26 maggio 2007 ed iscritto nel Registro delle Imprese di Padova. Il testo integrale dello Statuto è disponibile presso la sede sociale dell’Emittente e presso il sito web di Banca Popolare Etica: xxx.xxxxxxxxxx.xx
1.2 Storia e sviluppo dell’Emittente
Il 1° giugno 1995 viene costituita la Società Cooperativa a responsabilità limitata “Verso la Banca Etica” da 22 soggetti appartenenti alla realtà del Terzo Settore che perseguono il progetto di dar vita ad una banca intesa come punto d’incontro tra risparmiatori, che condividono l’esigenza di una più consapevole e responsabile gestione del proprio denaro, e le iniziative socio-economiche che si ispirano ai principi di un modello di sviluppo umano e sociale sostenibile, secondo cui la produzione della ricchezza e la sua distribuzione siano fondati sui valori della solidarietà, della responsabilità civile e della realizzazione del bene comune.
Con delibera dell’Assemblea Straordinaria del 30 maggio 1998 la Cooperativa Verso la Banca Etica viene trasformata in Banca Popolare Etica. I suddetti obiettivi sottesi alla costituzione di Banca Popolare Etica vengono formalizzati nel testo dell’’art 5 dello Statuto Sociale.
Nel 1999 viene aperta la prima sede di Banca Popolare Etica a Padova e nello stesso anno vengono aperte le Filiali di Brescia e Milano.
La diffusione territoriale di Banca Popolare Etica è assicurata, sin dalla sua costituzione, anche dalla figura del “Banchiere Ambulante”, ossia un promotore finanziario cui è affidato il compito di rendere capillare la diffusione della Banca sul territorio nazionale.
Alla data del Prospetto Informativo la Banca conta 12 Filiali e 27 Banchieri Ambulanti. Nel 2008 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’apertura di 4 nuove Filiali.
Il 27 maggio 2003 viene data vita al Gruppo Bancario Banca Popolare Etica che comprende Banca Popolare Etica ed Etica Sgr.
L’Emittente ha, sin dalla costituzione, svolto la propria attività coerentemente con le finalità istituzionali espresse dal citato articolo 5 dello Statuto Sociale ed ha, inoltre, adottato un modello organizzativo che realizza, da una lato, i principi cooperativi rispondenti al tipo sociale attraverso la Struttura Territoriale dei Soci e, dall’altro, una collaborazione proficua fra tutti i soggetti, soci, clienti, amministratori ma anche partner sociali, comunità e istituzioni con cui la Banca entra in relazione, che, a vario titolo, concorrono a diffondere e sviluppare la cultura e le prassi della Finanza Etica.
Per maggiori informazioni sulla storia dell’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5.
1.3 Panoramica dell’attività
La Banca esercita l’attività di intermediazione creditizia offrendo alla clientela, soci e non soci, una vasta gamma di prodotti e servizi atti a soddisfare le più comuni esigenze finanziarie o di investimento, escludendo per scelta precisa, e, conformemente alla propria mission istituzionale, l’offerta di prodotti e servizi non coerenti con i principi della Finanza Etica ed in primis quei prodotti e servizi che non garantiscono trasparenza e tracciabilità dei flussi monetari.
I prodotti e servizi offerti includono: (i) per quanto attiene all’attività di Raccolta Diretta, depositi a risparmio, conti correnti, certificati di deposito, pronti contro termine e obbligazioni proprie; (ii) per quanto attiene l’attività di Raccolta Indiretta, quote di fondi di Etica Sgr, titoli obbligazionari di emittenti statali e sovranazionali; (iii) per quanto riguarda l’Attività di Impiego, prestiti a breve, medio e lungo termine. Inoltre, l’Emittente offre servizi di incasso e pagamento, emissione di carte di debito e di credito e servizi di internet-banking.
Per maggiori informazioni sulle attività dell’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo VI.
1.4 Struttura del Gruppo
L’Emittente è la società Capogruppo del “Gruppo bancario Banca Popolare Etica” iscritto all’ Albo dei Gruppi Bancari al n. 5018.7, costituito da esso stesso e dalla società Etica Sgr. L’Emittente detiene una percentuale pari al 49,90% del capitale sociale di Etica Sgr e controlla la stessa per effetto di un patto parasociale stipulato con gli altri soci di Etica Sgr che conferisce all’Emittente significativi poteri in merito alla gestione dell’attività di Etica Sgr.
L’Emittente, inoltre, detiene partecipazioni di controllo in La Xxxxxxxxxxx s.r.l. Società Agricola e di controllo congiunto in Innesco S.p.A..
Per quanto concerne la struttura del gruppo e informazioni sulle società controllate si veda la Sezione I, Capitolo VII. Con riferimento, invece, ai rapporti con le Parti Correlate si rinvia alla Sezione I, Capitolo IXX.
1.5 Capitale Sociale
Il capitale sociale di Banca Popolare Etica, in quanto società cooperativa, è variabile. Alla data del presente Prospetto Informativo, il capitale sociale, sottoscritto ed interamente versato, è pari ad [Euro 22.773.975,00] ed è costituito da n. [433.790] azioni ordinarie del valore nominale di Euro 52,50 ciascuna.
Per maggiori informazioni sul capitale sociale dell’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.
1.6 Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Alti Dirigenti, Società di Revisione, dipendenti e Banchieri Ambulanti
Sono qui di seguito riportati i dati identificativi dei componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, degli Alti Dirigenti e delle figure che, pur non avendo la qualifica di dirigente, hanno una rilevante importanza all’interno dell’Emittente e l’indicazione della Società di Revisione alla Data del Prospetto Informativo.
Consiglio di Amministrazione
Alla data del Prospetto Informativo, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente è composto dai seguenti membri:
Xxxxxx | Xxxx e cognome | Xxxxx e data di nascita | Residenza |
Presidente | Xxxxx Xxxxxxxx | Xxxxxx, 29/06/1958 | Xxx Xxxxxxxx 0, Xxxxxx (XX) |
Vicepresidente | Xxxxxxxx Xxxxx | Xxxxx Terme, 15/09/1935 | Xxx Xxxxxxxx 0, Xxxxxxx (XX) |
Vicepresidente | Xxxxxx Xxxxx | Xxxx, 11/12/1938 | Xxx Xxxxxx Xxx Xxxx 00, Xxxxxxxxxxx (XX) |
Xxxxxxxxxxxxxx | Xxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxx Xxxxxxxx, 29/01/1951 | Xxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxx Xxx, 0/X, Xxxxxx Xxxxxxxx (XX) |
Vicepresidente | Xxxxx Xxxxx | Xxxxxxx, 10/9/1957 | Xxx Xxxxxxx 00, Xxxxxx Xxxxxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxxxxx Di Xxxxxxxxx | Xxxxxxx, 21/01/1955 | Xxx Xxxxxxxx 00, Xxxxxxx (XX) |
Consigliere | Xxxx Xx Xxxxxx | Foggia, 20/05/1955 | Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx 00, Xxxxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxxx D’Xxxxxx | Xxxxxx, 01/09/1956 | Xxx Xxxx xxxxx Xxxxx 00, Xxxxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxxx Xxxxx | Bolzano, 10/06/1961 | xxx Xxxxxx 0/X, Xxxxxxx X’Xxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxxxxx Xxxxxx | Catanzaro, 07/07/1946 | Xxxxx xxxxx Xxxx xx Xxxxxxxxx xxx, Xxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxx Xxxxxxx | Padova, 27/01/1967 | Xxx Xxxxxxxxx 0, Xxxxxxxxxx Xxxxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxxx Xxxxxxx | Buederch (Germania) 04/07/1952 | Xxx Xxxxxxx 00, Xxxx (XX) |
Consigliere | Xxxxxx Xxxxxxx | Milano, 03/05/1941 | Xxx Xxxxxx 00, Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx (XX) |
Alla data del Prospetto Informativo sono membri del Comitato Esecutivo, come stabilito dal Consiglio di Amministrazione in data 1 giugno 2007, i consiglieri: Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxx Xx Xxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx.
Collegio sindacale
Alla data del Prospetto Informativo, il Collegio Sindacale dell’Emittente è composto dai seguenti membri:
Xxxxxx | Xxxx e cognome | Xxxxx e data di nascita | Residenza |
Presidente | Xxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxx Xxxxxxx, 29/08/1937 | Xxx Xxxxx Xxxx 00, Xxxxx (XX) |
Sindaco Effettivo | Xxxxxxxx Xxxxxxxxx | Napoli, 21/05/1942 | Xxx Xxxxx x’Xxxxx 0, Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx (XX) |
Xxxxxxx Xxxxxxxxx | Xxxxxxxxxx Xxxxxxx | Xxxxxx, 25/02/1959 | Xxx Xxxxxx Xxxxxxx 00, Xxxxxx (XX) |
Sindaco Supplente | Xxxxxxxx Xxxxxxx | Taranto, 21/04/1963 | Xxx Xxxxxx 000, Xxxxxxx (XX) |
Sindaco Supplente | Xxxxxxxxx Xxxx | Roma, 25/08/1968 | Xxxxx Xxxxx Xxxx 000, Xxxxxxx (XX) |
Alti Dirigenti
La seguente tabella indica gli Alti Dirigenti e le figure che, pur non avendo la qualifica di dirigente, hanno una rilevante importanza all’interno dell’Emittente, individuati nell’ambito dell’Emittente e del Gruppo Bancario, alla data del Prospetto Informativo.
Tutte le persone di seguito indicate sono dipendenti dell’Emittente e soci cooperatori.
Xxxxxx | Xxxx e cognome | Xxxxx e data di nascita | Residenza |
Direttore Generale | Xxxxx Xxxxxx | Piove di Sacco, 05/09/1963 | Xxxxx Xxxxxxxx 00, Xxxxx xx Xxxxx (XX) |
Vice Direttore Xxxxxxx | Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx | Pisa, 05/07/1964 | Xxx Xxxxxxx 0, Xxxxx Xxxxx (XX) |
Vice Direttore | Xxxx Xxxxxxxxx | Treviso, 22/10/1965 | Xxx Xxxxx 00, Xxxxxxxx Xxxxxx (XX) |
Vice Direttore | Marco Piccolo | Padova, 26/12/1957 | Xxx Xxxxxxx 00/X, Xxxxxxx (XX) |
Responsabile Legale Compliance e Partecipazione | Xxxxxx Xxxxxxxx | Venezia, 13/12/1964 | Xxx Xxxxxx 00, Xxxxxxx-Xxxxxx (XX) |
Responsabile di Gruppo Comunicazione e Marketing | Xxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxx, 14/09/1966 | Xxx Xxxxxx 00, Xxxx (XX) |
Segreteria Generale | Xxxxxx Xxxxxxxxxx | Venezia, 28/04/1964 | Xxx Xxxxx 0/x, Xxxxxxx-Xxxxxx (XX) |
Responsabile Gestione e Xxx.xx del Personale | Xxxxxxx Xxxxxx | Padova, 09/03/1961 | Xxx Xxxxxx/0, Xxxxxx (XX) |
Internal Audit | Xxxxxxxxx | Loss Teques | Via Correr 11, Xxxxx Xxxxxxxx |
Xxxxxxx | (Caracas, Venezuela), 24/05/1959 | (PD) |
Per maggiori informazioni sugli organi di amministrazione e controllo e sugli Alti Dirigenti dell’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo XIV.
Società di Revisione
La revisione contabile dei bilanci di Banca Popolare Etica è svolta, a partire dall’esercizio 1999 da PricewaterhouseCoopers S.p.A., (alla data del primo conferimento dell’incarico denominata “Coopers & Librand”), con sede in Xxxxxx, xxx Xxxxx Xxxx 00.
L’Assemblea Ordinaria tenutasi il 17 maggio 2008 ha confermato l’incarico di revisione alla predetta società di revisione per gli esercizi 2008, 2009 e 2010.
Per maggiori informazioni sulla Società di Revisione si veda la Sezione I, Capitolo II.
Dipendenti e Banchieri Ambulanti
Alla data del Prospetto Informativo il numero totale dei dipendenti di Banca Popolare Etica è pari a 171, di cui 1 Dirigente e 42 Quadri Direttivi di cui 17 di 3°e 4° livello e 25
di 1°e 2°livello.
Banca Popolare Etica ha in xxxxx xxxxxxxxx xx xxxxxxx xxx x. 00 promotori finanziari (Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx).
Per maggiori informazioni sui dipendenti e i Banchieri Ambulanti si veda la Sezione I, Capitolo XVII.
2. PRINCIPALI INFORMAZIONI RELATIVE ALL’OFFERTA
2.1 Ragioni dell’Offerta
L’Offerta è principalmente funzionale al rafforzamento patrimoniale di Banca Popolare Etica, finalizzato a sostenere lo sviluppo dell’Emittente, assicurando, anche in relazione ai programmi di sviluppo, equilibri patrimoniali e finanziari idonei a garantire il rispetto dei parametri dettati dalla normativa di vigilanza.
Dal punto di vista dei programmi di sviluppo si segnala che l’Emittente intende adottare politiche di espansione sia territoriale che in termini di prodotti e servizi offerti.
In particolare, con riferimento all’ampliamento dell’offerta di prodotti e servizi, l’Emittente ha richiesto in data 30 gennaio 2009 a Banca d’Italia l’autorizzazione all’esercizio dei servizi di investimento di negoziazione in conto proprio e di negoziazione in conto terzi.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.6.
Per quanto attiene all’espansione territoriale, l’Emittente ha programmato l’apertura di quattro nuove Filiali (Ancona, Genova, Perugia e Trieste).
Per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.2.3.
Alla data del Prospetto Informativo è, inoltre, in fase di analisi da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente un progetto di aggregazione e ampliamento dell’operatività a livello europeo, che si fonda sulle partnership significative con la finanziaria La Nef in Francia e con la Fondazione FIARE in Spagna.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.6.
2.2. Oggetto dell’Offerta
L’Offerta ha ad oggetto Azioni ordinarie Banca Popolare Etica che hanno le stesse caratteristiche e attribuiscono i medesimi diritti delle azioni ordinarie Banca Popolare Etica già in circolazione alla data di inizio dell’Offerta.
Sulla base del regime del capitale variabile applicabile all’Emittente, quale società cooperativa, (articolo 2524 c.c. commi 1 e 2) ed in conformità alle proprie previsioni statutarie, l’Emittente procederà ad emettere le Azioni oggetto dell’Offerta in virtù di delibere del Consiglio di Amministrazione chiamato, di volta in volta a decidere sull’ammissione di nuovi soci e a fissare l’ammontare di nuove azioni secondo le richieste pervenute dai soggetti richiedenti l’ammissione a socio ovvero dai soci esistenti che fanno richiesta di aumentare la propria partecipazione.
Non è previsto un ammontare massimo delle Azioni di nuova emissione.
Le Azioni sono ammesse al sistema di gestione e amministrazione accentrata di Monte Titoli con sede in Xxxxxx, xxx Xxxxxxxx 0, in regime di dematerializzazione ai sensi del d.lgs. 24 giugno 1998, n. 213 e al Regolamento adottato con Delibera Consob 11768 del 23 dicembre 1998 e successive modifiche ed integrazioni.
2.3 Prezzo unitario di emissione
Il prezzo unitario di emissione delle Azioni è pari ad Euro 55,50 per ciascuna Azione, corrispondente al valore nominale delle Azioni di Euro 52,50, maggiorato di un sovrapprezzo di Euro 3,00 per ogni Azione, secondo quanto deliberato dall’Assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007.
Per ulteriori informazioni sul prezzo delle Azioni oggetto dell’Offerta si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3.1.
2.4 Durata dell’Offerta
L’Offerta di Sottoscrizione ha la durata complessiva di 12 mesi e si svolge in 13 Periodi di Offerta Mensili, ciascuno della durata di un mese ovvero, con riferimento al primo e al tredicesimo Periodo di Offerta Mensile, di una frazione di mese.
Per ulteriori informazioni sulla durata dell’Offerta si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.3.
2.5 Richieste di Sottoscrizione
Il soggetto, persona fisica o persona giuridica, che intenda sottoscrivere le Azioni dovrà compilare l’apposita Scheda di Adesione.
La Scheda di Adesione è disponibile presso tutte le Filiali e presso i Banchieri Ambulanti. La Scheda di Adesione unitamente alla documentazione richiesta deve essere trasmessa a Banca Popolare Etica, presso le sue Filiali ovvero presso i Banchieri Ambulanti.
L’Addetto alla Filiale o il Banchiere Ambulante rilascia ricevuta della ricezione della Scheda di Adesione la cui data fa fede ai fini della ricezione della Richiesta di Sottoscrizione in essa contenuta.
Per maggiori informazioni sulla documentazione richiesta si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.3.
Agli aderenti all’Offerta non è concessa la possibilità di ridurre, ritirare o revocare, salvo i casi di legge, la propria Richiesta di Sottoscrizione.
In particolare, conformemente a quanto previsto dall’art. 95-bis, comma 2, del TUF, in caso di pubblicazione di un supplemento al presente Prospetto Informativo, coloro i quali hanno formulato la Richiesta di Sottoscrizione, nell’ambito dell’Offerta di Sottoscrizione oggetto del Prospetto Informativo, prima della pubblicazione del predetto supplemento hanno il diritto, esercitabile entro il termine indicato nel supplemento stesso e che, comunque, non potrà essere inferiore a due giorni lavorativi a partire dalla pubblicazione del supplemento, di revocare la loro Richiesta di Sottoscrizione.
Con riferimento a tali ipotesi si precisa che l’approvazione del bilancio dell’Emittente relativo all’esercizio sociale conclusosi il 31 dicembre 2008, comporterà la pubblicazione di un supplemento al presente Prospetto Informativo.
Per maggiori informazioni sulle modalità di revoca della sottoscrizione ai sensi dell’articolo 95-bis e di restituzione delle somme si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5.
2.6 Emissione delle Azioni
Le Azioni oggetto dell’Offerta di cui al presente Prospetto Informativo saranno emesse con delibere del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, ciascuna relativa a un singolo Periodo di Offerta Mensile, sulla base delle Richieste di Sottoscrizione formulate durante il Periodo di Offerta Mensile dal socio che intenda implementare la partecipazione, fermi restando i limiti previsti dalla legge, ovvero dal soggetto che abbia fatto richiesta di ammissione a socio, a seguito del positivo esito della procedura di ammissione secondo quanto previsto nello Statuto dell’Emittente.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione delibererà l’emissione delle Azioni oggetto dell’Offerta alla prima adunanza utile che si terrà entro i primi 10 giorni del mese successivo a ciascun Periodo di Offerta Mensile e ne fisserà il numero sulla base delle Richieste di Sottoscrizione, pervenute nel singolo Periodo di Offerta Mensile, accolte in quanto il socio è stato ammesso e in ogni caso accoglibili in quanto rientranti nei limiti di legge per la partecipazione in una banca popolare. Per maggiori informazioni sui requisiti di ammissione a socio si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.9.
2.7 Periodi di Offerta Mensili e Calendario
La durata prevista per l’Offerta è di dodici mesi e si svolge in tredici Periodi di Offerta Mensili, ciascuno della durata di un mese o di frazione di mese, come indicato nel seguente Calendario:
- Primo Periodo di Offerta Mensile: dal 20 marzo 2009 al 31 marzo 2009, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 marzo 2009 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di aprile 2009;
- Secondo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 aprile 2009 al 30 aprile 2009, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 aprile 2009 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di maggio 2009;
- Terzo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 maggio 2009 al 31 maggio 2009, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 maggio 2009 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di giugno 2009;
- Quarto Periodo di Offerta Mensile: dal 1 giugno 2009 al 30 giugno 2009, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 giugno 2009 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di luglio 2009;
- Quinto Periodo di Offerta Mensile: dal 1 luglio 2009 al 31 luglio 2009, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 luglio 2009 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di agosto 2009;
- Sesto Periodo di Offerta Mensile: dal 1 agosto 2009 al 31 agosto 2009, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 agosto 2009 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di settembre 2009;
- Settimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 settembre 2009 al 30 settembre 2009, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 settembre 2009 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di ottobre 2009;
- Ottavo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 ottobre 2009 al 31 ottobre 2009, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 ottobre 2009 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di novembre 2009;
- Nono Periodo di Offerta Mensile: dal 1 novembre 2009 al 30 novembre 2009, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 30 novembre 2009 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di dicembre 2009;
- Decimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 dicembre 2009 al 31 dicembre 2009, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 dicembre 2009 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di gennaio 2010;
- Undicesimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 gennaio 2010 al 31 gennaio 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 31 gennaio 2010 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di febbraio 2010;
- Dodicesimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 febbraio 2010 al 28 febbraio 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 28 febbraio 2010 e comunque entro i primi 10 giorni del mese di marzo 2010;
- Tredicesimo Periodo di Offerta Mensile: dal 1 marzo 2010 al 17 marzo 2010, l’emissione delle Azioni avverrà alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione dopo il 17 marzo 2010 e comunque entro i successivi 10 giorni dal 17 marzo 2010.
L’Emittente ha la facoltà di sospendere o chiudere anticipatamente l’Offerta. Per ulteriori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.4.
2.8 Destinatari e mercati
L’Offerta è indirizzata al pubblico indistinto. Il mercato dell’Offerta è il mercato italiano.
L’Offerta non è promossa, nè direttamente, nè indirettamente, negli Stati Uniti d’America, Canada, Giappone e/o Australia, o in qualsiasi altro Paese estero nel quale tale Offerta non sia consentita in assenza di specifiche autorizzazioni da parte delle autorità competenti o di deroga rispetto alle disposizioni applicabili. Conseguentemente, non saranno accettate adesioni provenienti, direttamente o indirettamente, da Stati Uniti d’America, Canada, Giappone e Australia, nonché dagli Altri Paesi in cui tali adesioni siano in violazione delle norme locali.
Le Azioni ed i relativi diritti di opzione non sono stati e non saranno registrati ai sensi dello United States Securities Act of 1933 e sue successive modifiche, vigente negli Stati Uniti d’America, né ai sensi di corrispondenti normative in vigore in Canada, Giappone, Australia o negli Altri Paesi.
2.7 Pagamento e consegna delle azioni
All’atto della presentazione della Scheda di Adesione delle Azioni il richiedente dovrà provvedere al versamento a titolo di cauzione della somma corrispondente al Prezzo delle Azioni che intende sottoscrivere.
Il richiedente l’ammissione a socio può, all’atto della richiesta di sottoscrizione e di ammissione a socio, versare un contributo volontario “Una Tantum”, pari a 40 Euro per le persone fisiche e 80 Euro per le persone giuridiche. Il mancato versamento del contributo volontario “Una Tantum” non influenza in alcun modo la decisione del Consiglio di Amministrazione in ordine all’ammissione a socio.
Qualora il richiedente sia in possesso di un conto corrente presso Banca Popolare Etica la somma corrispondente al Prezzo delle Azioni che intende sottoscrivere sarà temporaneamente resa indisponibile sul conto corrente del richiedente dall’Emittente. Ove il richiedente non abbia sul conto corrente la liquidità necessaria dovrà versare, all’atto della presentazione della Scheda di Adesione la somma necessaria nel conto corrente a lui intestato. Qualora invece il richiedente non fosse in possesso di un conto corrente presso Banca Popolare Etica la somma dovrà essere versata dal richiedente in un conto di transito che consente l’individuazione nominativa del richiedente (attraverso bonifico su c/c. di Banca Popolare Etica Codice IBAN IT 03 F 05018 12100
000000600200 o versamento sul c/c Postale n. 14948350 con indicazione del nominativo del richiedente).
La somma costituita dall’importo versato a titolo di cauzione e da quello eventualmente versato dal richiedente l’ammissione a socio, a titolo di contributo “Una Tantum”, verrà addebitata direttamente dall’Emittente sul conto corrente presso Banca Popolare Etica intestato al richiedente ovvero sul conto di transito entro il quinto giorno lavorativo successivo alla data della delibera del Consiglio di Amministrazione di emissione delle Azioni come pagamento del prezzo per la sottoscrizione,
ovvero:
(i) sarà restituita, in tutto o in parte, al richiedente già socio ove questi abbia richiesto un numero di Azioni tale da superare i limiti previsti dalla legge per la partecipazione al capitale di banche popolari;
(ii) sarà restituita al richiedente che abbia contestualmente richiesto l’ammissione a socio, in caso di esito negativo della relativa procedura di ammissione.
In caso di rigetto della richiesta da parte del Consiglio di Amministrazione il richiedente l’ammissione a socio può proporre ricorso al Collegio dei Probiviri, con istanza di revisione da presentarsi, presso la sede legale della Banca, a pena di decadenza, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione di rigetto.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.9.
In caso di rigetto della richiesta da parte del Consiglio di Amministrazione, la somma costituita dall’importo versato a titolo di cauzione e da quello eventualmente versato, dal richiedente l’ammissione a socio a titolo di contributo “Una Tantum”, verrà restituita maggiorata di un interesse pari a quello previsto per i clienti dell’Emittente nell’ambito del rapporto di Conto Corrente “Incontro”, che alla data del Prospetto Informativo è pari allo 0,10% lordo – 0,07% al netto della ritenuta fiscale del 27%, soggetto a variazione secondo quanto previsto nel Foglio Informativo del Conto Corrente Incontro disponibile presso il sito internet www.bancaetica,it.
All’atto della presentazione della Scheda di Adesione delle Azioni il richiedente dovrà richiedere l’apertura di una custodia titoli presso Banca Popolare Etica ovvero indicare le coordinate di una custodia titoli aperta dal richiedente presso altro intermediario autorizzato presso il quale intenda che le Azioni vengano depositate.
Entro il quinto giorno lavorativo successivo alla data della delibera del Consiglio di Amministrazione di emissione delle Azioni oggetto di Richiesta di Sottoscrizione contenuta nella Scheda di Adesione, l’Emittente registra il deposito presso la custodia titoli aperta dal richiedente presso l’Emittente stesso ovvero trasferisce le azioni presso la custodia titoli di altro intermediario indicata dal richiedente.
2.8 Quotazione e negoziazione
Le Azioni non sono quotate in un mercato regolamentato né sono negoziate in sistemi multilaterali di negoziazione o attraverso internalizzatori sistematici..
2.9 Impegni di sottoscrizione e garanzia sul buon esito dell’Offerta
Nessun soggetto terzo ha assunto a fermo l’emissione, in tutto o in parte, né garantisce il buon esito dell’operazione, né interviene nel collocamento delle Azioni. L’operazione è curata dalla sola Banca Popolare Etica in qualità di Emittente e collocatore.
3. PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI, FINANZIARI REDDITUALI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE
3.1 Esercizi chiusi al 31 dicembre 2005, 2006 e 2007
Le tabelle che seguono riportano sinteticamente i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici riferiti agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2005, 2006 e 2007.
Principali dati patrimoniali (in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Raccolta da banche | 4.518 | 4.515 | 3 | 0,07% | 4.512 | 3 | 0,07% |
Raccolta diretta da clientela | 482.582 | 413.946 | 68.636 | 16,58% | 378.040 | 35.906 | 9,50% |
Raccolta indiretta | 104.803 | 91.427 | 13.376 | 14,63% | 90.684 | 743 | 0,82% |
Mezzi di terzi amministrati | 591.903 | 509.888 | 82.015 | 16,08% | 473.236 | 36.652 | 7,74% |
Crediti verso la clientela | 238.513 | 202.009 | 36.504 | 18,07% | 171.261 | 30.748 | 17,95% |
Altre attività finanziarie | 271.777 | 237.594 | 34.183 | 14,39% | 231.781 | 5.813 | 2,51% |
Totale dell'attivo | 525.693 | 452.828 | 72.865 | 16,09% | 412.997 | 39.831 | 9,64% |
Patrimonio netto (compreso | |||||||
utile di periodo) | 25.287 | 21.369 | 3.918 | 18,33% | 19.203 | 2.166 | 11,28% |
Dati per azione: | |||||||
Patrimonio netto per azione | |||||||
(unità di euro) | (*) 65 | 57 | 8 | 13,80% | 54 | 3 | 5,65% |
(*) Il dato 2007 è stato depurato di quanto destinato a Beneficenza
Principali dati patrimoniali di Vigilanza (importi in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
assol. | % | assol. | % | ||||
Patrimonio di Vigilanza di | |||||||
23.854 | 20.736 | 3.118 | 15,04% | 18.766 | 1.970 | 10,50% | |
base (Tier 1) | |||||||
Patrimonio di Vigilanza | |||||||
supplementare | 9.311 | 10.436 | (1.125) | (10,78%) | 9.325 | 1.111 | 11,91% |
Patrimonio di Vigilanza | |||||||
complessivo (Total | |||||||
Capital Ratio) | 33.166 | 29.676 | 3.490 | 11,76% | 26.595 | 3.081 | 11,58% |
Attività a rischio ponderate | 267.445 | 229.528 | 37.917 | 16,52% | 218.073 | 11.455 | 5,25% |
Totale attività di rischio per | |||||||
cassa | 241.524 | 211.122 | 30.402 | 14,40% | 195.458 | 15.664 | 8,01% |
Totale garanzie rilasciate ed | |||||||
impegni | 26.096 | 18.406 | 7.690 | 41,78% | 22.615 | (4.209) | (18,61%) |
di cui: Contratti derivati | 76 | 159 | (83) | (52,20%) | 138 | 21 | 15,22% |
Attività di rischio | |||||||
complessive | 267.620 | 229.528 | 38.092 | 16,60% | 218.073 | 11.455 | 5,25% |
Posizione patrimoniale di | |||||||
Vigilanza | |||||||
- rischi di credito (8%) | 21.396 | 18.362 | 3.034 | 16,52% | 17.446 | 916 | 5,25% |
- rischi di mercato - altri requisiti - altri requisiti specifici Totale requisiti prudenziali minimi richiesti Attività di rischio e coefficienti di Vigilanza Attività di rischio ponderate Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate Patrimonio di Vigilanza/Attività di rischio ponderate Coefficienti di solvibilità individuali riferiti al rischio di credito: - coeff.di solvibilità individuale sul Patrimonio di Base - coeff.di solvibilità individuale sul Patrimonio di Vigilanza Posizione patrimoniale individuale: eccedenza | - | - | - | - | 757 | (757) | (100,00%) |
- | - | - | - | - | - | - | |
- | - | - | - | - | - | - | |
21.396 | 18.362 | 3.034 | 16,52% | 18.203 | 159 | 0,87% | |
267.445 | 229.528 | 37.917 | 16,52% | 227.538 | 1.991 | 0,87% | |
8,92% | 9,03% | (0,11%) | (1,27%) | 8,25% | 0,79% | 9,54% | |
12,40% | 12,93% | (0,53%) | (4,08%) | 11,69% | 1,24% | 10,62% | |
8,92% | 9,03% | (0,11%) | (1,27%) | 8,61% | 0,43% | 4,98% | |
12,40% | 12,93% | (0,53%) | (4,08%) | 12,20% | 0,73% | 6,02% | |
11.770 | 11.314 | 456 | 4,03% | 8.392 | 2.922 | 34,82% |
Principali dati di conto economico (importi in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Margine di interesse | 15.632 | 11.237 | 4.395 | 39,11% | 8142 | 3.095 | 38,01% |
Commissioni nette | 2.521 | 2.278 | 243 | 10,67% | 1.995 | 283 | 14,19% |
Margine di intermediazione | 18.757 | 13.801 | 4.956 | 35,91% | 11.105 | 2.696 | 24,28% |
Risultato netto della gestione | |||||||
finanziaria | 18.744 | 12.950 | 5.794 | 44,74% | 9.461 | 3.489 | 36,88% |
Costi operativi | (12.663) | (10.413) | (2.250) | 21,61% | (8.029) | (2.384) | 29,69% |
Utile della operatività corrente | |||||||
al lordo delle imposte | 6.100 | 2.552 | 3.548 | 139,03% | 1.446 | 1.106 | 76,49% |
Imposte sul reddito | |||||||
dell'esercizio dell'operatività | |||||||
corrente | (2.748) | (1.290) | (1.458) | 113,02% | (814) | (476) | 58,48% |
Utile d'esercizio | 3.353 | 1.262 | 2.091 | 165,69% | 632 | 630 | 99,68% |
3.2 Semestre chiuso al 30 giugno 2008
Le tabelle che seguono riportano sinteticamente i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici riferiti al semestre chiuso al 30 giugno 2008.
Principali dati patrimoniali (in migliaia di Euro) | 30/06/2008 | 30/06/2007 | Variazioni | 31/12/2007 | |
assolute | relative | ||||
Raccolta da banche | 4.519 | 4.516 | 3 | 0,07% | 4.518 |
Raccolta diretta da clientela | 526.060 | 448.107 | 77.953 | 17,39% | 482.582 |
Raccolta indiretta | 106.050 | 107.786 | (1.736) | (1,61%) | 104.803 |
Mezzi di terzi amministrati | 636.629 | 560.409 | 76.220 | (13,6%) | 591.903 |
Crediti verso la clientela | 258.381 | 235.733 | 22.648 | 9,60% | 238.513 |
Altre attività finanziarie | 290.138 | 241.724 | 48.414 | 20,02% | 271.777 |
Totale dell'attivo | 570.092 | 493.402 | 76.690 | 15,54% | 525.693 |
Patrimonio netto (compreso utile di | |||||
periodo) | 25.197 | 23.556 | 1.641 | 6,96% | 25.287 |
Dati per azione: | |||||
Patrimonio netto per azione (unità di | |||||
euro) | 63 | ND | 65(*) |
(*) Il dato 2007 è stato depurato di quanto destinato a Beneficenza
Coefficiente di Solvibilità e Patrimonio di Vigilanza al (importi in migliaia di Euro) | 30/06/2008 | 30/06/2007(*) |
Totale Attività di rischio ponderate | 286.432 | 262.434 |
Rischio di credito e di controparte | 20.731 | 20.995 |
Rischi di mercato: metodologia standardizzata | - | - |
Rischio operativo: metodo base | 2.183 | - |
Riduzione per banche appartenenti a gruppi | - | - |
Altri requisiti | - | - |
Requisiti patrimoniali specifici (sul rischio di credito) | - | - |
Requisiti patrimoniali totali Patrimonio di base | 22.914 24.094 | 20.995 23.370 |
Patrimonio di Vigilanza Posizione patrimoniale - eccedenza | 31.462 8.548 | 30.749 9.754 |
Patrimonio di base/Att.di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) | 8,41% | 8,90% |
Patrimonio di Vigilanza/Att.di rischio ponderate (Total capital | ||
ratio) (soglia minima prevista dalla normativa di vigilanza: 8%) | 10,98% | 11,72% |
(*) I dati al 30 giugno 2007 sono calcolati secondo la normativa allora vigente (Basilea 1)
Principali dati di Conto Economico (in migliaia di Euro) | 30/06 2008 | 30/06 2007 | Variazioni | |
ass. | Rel. | |||
Margine di interesse Commissioni nette Margine di intermediazione Risultato netto della gestione finanziaria Costi operativi Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente Utile (Perdita) d'esercizio | 8.495 1.290 9.128 8.421 (7.655) 767 (197) 570 | 7.358 1.298 9.099 9.212 (5.969) 3.239 (1.411) 1.828 | 1.138 (8) 29 (791) (1.686) (2.472) 1.214 (1.258) | 15,46% (0,63%) 0,32% (8,59%) 28,24% (76,32% ) (86,04% ) (68,81% ) |
4. FATTORI DI RISCHIO
In relazione all’investimento oggetto dell’Offerta, si sintetizzano di seguito i fattori di rischio che devono essere considerati. Si veda la Sezione I, Capitolo IV.
I RISCHI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE
I.1 Rischi propri dell’attività bancaria
I.1.1 Rischio di credito
I.1.2 Rischio di concentrazione degli impieghi
I.1.3 Rischio finanziario
I.1.4 Rischio operativo
I.1.5 Rischio di liquidità
I.1.6 Rischio connesso alle modalità di raccolta e di concentrazione
I.2 Rischio reputazionale
I.3 Rischi connessi alle strategie di espansione dell’Emittente
I.4 Rischio di diminuzione del ROE
I.5 Presidio dei rischi
I.6 Rischi connessi al dimensionamento di mercato dell’Emittente conseguente alle scelte in materia di attività di impiego
I.7 Rischio connesso alle scelte gestionali dell’Emittente
I.8 Rischio connesso alla previsione statutaria in materia di recesso
I.9 Rischio derivante dalla mancata adozione di un modello organizzativo ai sensi del d.lgs. 231 del 2001
II FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN CUI OPERA L’EMITTENTE E IL GRUPPO DELL’EMITTENTE
II.1 Rischio derivante dalla congiuntura economica
II.2 Rischi connessi alla composizione della clientela di riferimento dell’Emittente
II.3 Rischio connesso al quadro normativo
III FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE AZIONI OGGETTO DI OFFERTA
III.1 Rischi relativi ad assenza di rating dell’Emittente e delle azioni
III.2 Procedimento di ammissione a socio
III.3 Rischi connessi a conflitti d’interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di offerta
III.4 Rischio effetti diluitivi
III.5 Rischi relativi alla difficoltà del disinvestimento per mancanza di quotazione delle azioni
III.6 Rischi relativi alla mancata previsione di quote dell’Offerta riservate ad Investitori Istituzionali
III. 7 Rischio derivante dalle modalità di determinazione del prezzo delle Azioni
III.8 Rischio derivante dalla possibilità di sospendere e/o chiudere anticipatamente l’Offerta di Sottoscrizione.
5. DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Il presente Prospetto Informativo, unitamente alla documentazione il cui elenco è riportato nella Sezione I, Capitolo XXIV, è a disposizione del pubblico presso la sede sociale di Banca Popolare Etica, in Xxxxxx, Xxx Xxxxxxxx 0, nonchè sul sito internet dell’Emittente all’indirizzo xxx.xxxxxxxxxx.xx. Il presente Prospetto Informativo è altresì a disposizione del pubblico presso le Filiali dell’Emittente e presso i suoi promotori finanziari.
SEZIONE PRIMA
CAPITOLO I
PERSONE RESPONSABILI
1.1 RESPONSABILI DEL PROSPETTO INFORMATIVO
Banca Popolare Etica S.c.p.a. xxx Xxxxxxxx 0, Xxxxxx, si assume la responsabilità della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nel Prospetto Informativo.
1.2 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ
Banca Popolare Etica S.c.p.a. attesta che, avendo adottato tutta la ragionevole diligenza a tale scopo, le informazioni contenute nel Prospetto Informativo sono, per quanto a sua conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
CAPITOLO II
REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1 REVISORI LEGALI DELL’EMITTENTE
La revisione contabile dei bilanci di Banca Popolare Etica è svolta, a partire dall’esercizio 1999 da PricewaterhouseCoopers S.p.A. (alla data del primo conferimento dell’incarico denominata “Coopers & Librand”), con sede in Xxxxxx, xxx Xxxxx Xxxx 00.
L’Assemblea Ordinaria tenutasi il 17 maggio 2008 ha confermato l’incarico di revisione alla predetta società di revisione per gli esercizi 2008, 2009 e 2010.
I bilanci relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2005, 2006 e 2007 sono stati oggetto di revisione da parte della Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A..
La Società di Revisione, con apposite relazioni, ha rilasciato sui bilanci al 31 dicembre 2005 e 2007 giudizi senza rilievi.
La Società di Revisione ha rilasciato in data 13 aprile 2007 con riferimento al bilancio chiuso al 31 dicembre 2006 un giudizio positivo con rilievi per limitazione al procedimento di revisione, relativamente all’accantonamento per imposte sul reddito di competenza dell’esercizio. Successivamente a tale data il Consiglio di Amministrazione ha approvato il 10 maggio 2007 un nuovo progetto di bilancio e contestualmente ha richiesto alla Società di Revisione la riemissione della relazione di revisione. La Società di Revisione ha, pertanto, emesso una nuova relazione di revisione con giudizio positivo e senza rilievi in data 11 maggio 2007.
2.2 INFORMAZIONI SUI RAPPORTI CON LA SOCIETÀ DI REVISIONE
Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2005, 2006, 2007 e 2008, e nel corso del 2009 fino alla data del Prospetto Informativo, la Società di Revisione ha svolto il proprio incarico senza interruzioni per revoca o mancata conferma dello stesso o per dimissione della Società di Revisione stessa.
CAPITOLO III
INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE
Di seguito vengono riportate le principali informazioni finanziarie selezionate dell’Emittente relative agli esercizi annuali chiusi al 31 dicembre 2007, 2006 e 2005 nonchè al semestre chiuso al 30 giugno 2008.
La revisione contabile del bilancio di esercizio dell’Emittente per gli esercizi 2005, 2006 e 2007 è stata effettuata dalla Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.
A partire dall’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006, il bilancio dell’Emittente è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS.
La Banca, secondo quanto previsto dal § 6 dell’IFRS 1, ha redatto uno stato patrimoniale d’apertura in conformità agli IAS/IFRS alla data del 1° gennaio 2005 che costituisce il punto di partenza per l’applicazione degli IAS/IFRS. L’intero bilancio relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2005 è stato riclassificato ai fini della comparazione richiesta in sede di prima applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
Le informazioni finanziarie relative all’Emittente contenute nel Prospetto Informativo sono state estratte dai seguenti documenti:
1) relazione semestrale al 30 giugno 2008 contenente i prospetti contabili di stato patrimoniale, conto economico semestrale, variazioni del patrimonio netto e relative note esplicative, redatta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nelle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 22 settembre 2008 e non sottoposta a revisione contabile da parte della Società di Revisione;
2) Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 24 aprile 2008;
3) relazione semestrale al 30 giugno 2007 contenente i prospetti contabili di stato patrimoniale, conto economico semestrale, variazioni del patrimonio netto e relative note esplicative, redatta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nelle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 24 settembre 2007 e non sottoposta a revisione contabile da parte della Società di Revisione;
4) Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2006 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 11 maggio 2007;
5) nota esplicativa “L’adozione dei nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS”, Appendice IAS inclusa nel bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2006 della Banca, contenente lo stato patrimoniale e il conto economico riferiti all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005, riesposti in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, ed esaminati dalla Società di Revisione ai fini dell’espressione del giudizio sul bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006, così come indicato nella propria relazione emessa in data 11 maggio 2007.
Le informazioni finanziarie di seguito riportate devono essere lette congiuntamente ai Capitoli IX, X e XX della Sezione I del Prospetto Informativo.
3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE RELATIVE AGLI ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2005, 2006 E 2007
Le tabelle che seguono riportano sinteticamente i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici riferiti agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2005, 2006 e 2007.
Principali dati patrimoniali (in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Raccolta da banche | 4.518 | 4.515 | 3 | 0,07% | 4.512 | 3 | 0,07% |
Raccolta diretta da clientela | 482.582 | 413.946 | 68.636 | 16,58% | 378.040 | 35.906 | 9,50% |
Raccolta indiretta | 104.803 | 91.427 | 13.376 | 14,63% | 90.684 | 743 | 0,82% |
Mezzi di terzi amministrati | 591.903 | 509.888 | 82.015 | 16,08% | 473.236 | 36.652 | 7,74% |
Crediti verso la clientela | 238.513 | 202.009 | 36.504 | 18,07% | 171.261 | 30.748 | 17,95% |
Altre attività finanziarie | 271.777 | 237.594 | 34.183 | 14,39% | 231.781 | 5.813 | 2,51% |
Totale dell'attivo | 525.693 | 452.828 | 72.865 | 16,09% | 412.997 | 39.831 | 9,64% |
Patrimonio netto (compreso | |||||||
utile di periodo) | 25.287 | 21.369 | 3.918 | 18,33% | 19.203 | 2.166 | 11,28% |
Dati per azione: | |||||||
Patrimonio netto per azione | |||||||
(unità di euro) | (*) 65 | 57 | 8 | 13,80% | 54 | 3 | 5,65% |
(*) Il dato 2007 è stato depurato di quanto destinato a Beneficenza
La tabella che segue mostra il rendiconto finanziario dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2007, 2006 e 2005.
RENDICONTO FINANZIARIO Metodo indiretto | Importi in unità di Euro | ||
A. ATTIVITA' OPERATIVA | 31.12.2007 | 31.12.2006 | 31.12.2005 |
1. Gestione | (2.099.847) | 4.525.550 | 2.751.794 |
- risultato d'esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+) - rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in xxx xx | 0.000.000 | 1.261.704 | 632.279 |
(336.298) | 586.730 | 73.179 | |
475.874 | 869.306 | 243.755 | |
57.545 | 851.281 | 1.333.611 | |
498.249 | 320.569 | 218.483 | |
11.277 | 325.822 | (31.721) | |
520.323 | 309.296 | 281.211 | |
- | - | - |
dismissione al netto dell’effetto fiscale (+/-) - altri aggiustamenti (+/-) | (6.679.449) | 842 | 997 |
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (73.837.544) | (29.572.014) | (65.327.982) |
- attività finanziarie detenute per la negoziazione | 0 | (677.870) | (198.081) |
- attività finanziarie valutate al fair value | 0 | - | - |
- attività finanziarie disponibili per la vendita | (14.989.789) | (6.789.544) | (13.508.576) |
- crediti verso banche: a vista | (1.415.117) | - | - |
- crediti verso banche: altri crediti | (21.732.257) | 11.070.839 | (6.564.797) |
- crediti verso clientela | (35.691.656) | (32.351.177) | (44.787.091) |
- altre attività | (8.724) | (824.262) | (269.437) |
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 73.884.615 | 37.047.923 | 62.579.039 |
- debiti verso banche: a vista | 000.000 | - | - |
- debiti verso banche: altri debiti | - | (892.948) | 1.474.608 |
- debiti verso clientela | 55.659.436 | 16.283.020 | 46.829.565 |
- titoli in circolazione | 30.745.371 | (11.821.379) | 8.061.720 |
- passività finanziarie di negoziazione | - | 638.395 | 2.678 |
- passività finanziarie valutate al fair value | (17.982.000) | 31.254.865 | 5.145.853 |
- altre passività | 5.323.674 | 1.585.970 | 1.064.615 |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (2.052.775) | 12.001.459 | 2.851 |
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | |||
1. Liquidità generata da | 15.758.511 | 146 | 4.680 |
- vendite di partecipazioni | - | - | - |
- dividendi incassati su partecipazioni | 4.485 | 146 | - |
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 15.754.026 | - | 4.680 |
- vendite di attività materiali | - | - | - |
- vendite di attività immateriali | - | - | - |
- vendite di rami d'azienda | - | - | - |
2. Liquidità assorbita da | (14.439.954) | (12.795.848) | (953.705) |
- acquisti di partecipazioni | (1.013.000) | (29.952) | (21.430) |
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza | (12.102.194) | (10.055.005) | - |
- acquisti di attività materiali | (1.244.669) | (2.680.666) | (861.896) |
- acquisti di attività immateriali | (80.091) | (30.225) | (70.379) |
- acquisti di rami d'azienda | - | - | |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | 1.318.557 | (12.795.702) | (949.025) |
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | |||
- emissioni/acquisti di azioni proprie | 883.613 | 982.658 | 1.102.721 |
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | - | - |
- distribuzione dividendi e altre finalità | - | - | - |
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | 883.613 | 982.658 | 1.102.721 |
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | 149.395 | 188.415 | 156.547 |
LEGENDA (+) generata (-) assorbita
Principali dati patrimoniali | 31/12 | 31/12 | Variazioni | 31/12 | Variazioni |
di Vigilanza | 2007 | 2006 | 2005 |
(importi in migliaia di Euro) | assol. | % | assol. | % | |||
Patrimonio di Vigilanza di | |||||||
23.854 | 20.736 | 3.118 | 15,04% | 18.766 | 1.970 | 10,50% | |
base (Tier 1) | |||||||
Patrimonio di Vigilanza | |||||||
supplementare (Tier 2) | 9.311 | 10.436 | (1.125) | (10,78%) | 9.325 | 1.111 | 11,91% |
Patrimonio di Vigilanza | |||||||
complessivo (Total | |||||||
Capital Ratio) | 33.166 | 29.676 | 3.490 | 11,76% | 26.595 | 3.081 | 11,58% |
Attività a rischio ponderate | 267.445 | 229.528 | 37.917 | 16,52% | 218.073 | 11.455 | 5,25% |
Totale attività di rischio per | |||||||
cassa | 241.524 | 211.122 | 30.402 | 14,40% | 195.458 | 15.664 | 8,01% |
Totale garanzie rilasciate ed | |||||||
impegni | 26.096 | 18.406 | 7.690 | 41,78% | 22.615 | (4.209) | (18,61%) |
di cui: Contratti derivati | 76 | 159 | (83) | (52,20%) | 138 | 21 | 15,22% |
Attività di rischio | |||||||
complessive | 267.620 | 229.528 | 38.092 | 16,60% | 218.073 | 11.455 | 5,25% |
Posizione patrimoniale di | |||||||
Vigilanza | |||||||
- rischi di credito (8%) | 21.396 | 18.362 | 3.034 | 16,52% | 17.446 | 916 | 5,25% |
- rischi di mercato | - | - | - | - | 757 | (757) | (100,00%) |
- altri requisiti | - | - | - | - | - | - | - |
- altri requisiti specifici | - | - | - | - | - | - | - |
Totale requisiti prudenziali | |||||||
minimi richiesti | 21.396 | 18.362 | 3.034 | 16,52% | 18.203 | 159 | 0,87% |
Attività di rischio e | |||||||
coefficienti di Vigilanza | |||||||
Attività di rischio ponderate | 267.445 | 229.528 | 37.917 | 16,52% | 227.538 | 1.991 | 0,87% |
Patrimonio di base/Attività | |||||||
di rischio ponderate | 8,92% | 9,03% | (0,11%) | (1,27%) | 8,25% | 0,79% | 9,54% |
Patrimonio di | |||||||
Vigilanza/Attività di | |||||||
rischio ponderate | |||||||
(soglia minima prevista | |||||||
dalla normativa di vigilanza: | |||||||
8%) | 12,40% | 12,93% | (0,53%) | (4,08%) | 11,69% | 1,24% | 10,62% |
Coefficienti di solvibilità | |||||||
individuali riferiti al | |||||||
rischio di credito: | |||||||
- coeff.di solvibilità | |||||||
individuale sul | |||||||
Patrimonio di Base | 8,92% | 9,03% | (0,11%) | (1,27%) | 8,61% | 0,43% | 4,98% |
- coeff.di solvibilità | |||||||
individuale sul | |||||||
Patrimonio di Vigilanza | 12,40% | 12,93% | (0,53%) | (4,08%) | 12,20% | 0,73% | 6,02% |
Posizione patrimoniale individuale: eccedenza | 11.770 | 11.314 | 456 | 4,03% | 8.392 | 2.922 | 34,82% |
Si riportano inoltre nella seguente tabella il coefficiente di solvibilità ed il patrimonio di vigilanza alla data del 30 giugno 2008.
Coefficiente di Solvibilità e Patrimonio di Vigilanza al (importi in migliaia di Euro) | 30/06/2008 | 30/06/2007(*) |
Totale Attività di rischio ponderate | 286.432 | 262.434 |
Rischio di credito e di controparte | 20.731 | 20.995 |
Rischi di mercato: metodologia standardizzata | - | - |
Rischio operativo: metodo base | 2.183 | - |
Riduzione per banche appartenenti a gruppi | - | - |
Altri requisiti | - | - |
Requisiti patrimoniali specifici (sul rischio di credito) | - | - |
Requisiti patrimoniali totali Patrimonio di base | 22.914 24.094 | 20.995 23.370 |
Patrimonio di Vigilanza Posizione patrimoniale - eccedenza | 31.462 8.548 | 30.749 9.754 |
Patrimonio di base/Att.di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) | 8,41% | 8,90% |
Patrimonio di Vigilanza/Att.di rischio ponderate (Total capital | ||
ratio) (soglia minima prevista dalla normativa di vigilanza: 8%) | 10,98% | 11,72% |
(*) I dati al 30 giugno 2007 sono calcolati sulla base della normativa allora in vigore (Basilea 1)
La consistenza patrimoniale dell’Emittente copre adeguatamente l’esposizione complessiva ai rischi, composta principalmente dai rischi di credito, assicurando nel contempo adeguati margini di crescita. Il rapporto tra il Patrimonio di Vigilanza e le attività di rischio ponderate, rappresentate nella quasi totalità da rischi di credito, si è attestato sia negli esercizi chiusi al 2005, 2006 e 2007 che al 30 giugno 2008, ben al di sopra della soglia minima prevista dalla normativa di vigilanza pari all’8%.
Si riportano di seguito i principali dati di conto economico relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2005, 2006 e 2007.
Principali dati di conto economico (importi in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Margine di interesse | 15.632 | 11.237 | 4.395 | 39,11% | 8142 | 3.095 | 38,01% |
Commissioni nette | 2.521 | 2.278 | 243 | 10,67% | 1.995 | 283 | 14,19% |
Margine di intermediazione | 18.757 | 13.801 | 4.956 | 35,91% | 11.105 | 2.696 | 24,28% |
Risultato netto della gestione | |||||||
finanziaria | 18.744 | 12.950 | 5.794 | 44,74% | 9.461 | 3.489 | 36,88% |
Costi operativi | (12.663) | (10.413) | (2.250) | 21,61% | (8.029) | (2.384) | 29,69% |
Utile della operatività corrente | |||||||
al lordo delle imposte | 6.100 | 2.552 | 3.548 | 139,03% | 1.446 | 1.106 | 76,49% |
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (2.748) | (1.290) | (1.458) | 113,02% | (814) | (476) | 58,48% |
Utile d'esercizio | 3.353 | 1.262 | 2.091 | 165,69% | 632 | 630 | 99,68% |
Nella tabella seguente sono altresì riportate informazioni relative all’utile per azione, come richiesto dallo IAS 33.
Dati per azione (importi in Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
assol. | % | assol. | % | ||||
Numero azioni ordinarie | 386.534 | 376.179 | 10.355 | 2,75% | 357.150 | 19.029 | 5,33% |
Dividendo per azione | - | - | - | - | - | - | |
Utile per aumento gratuito | |||||||
valore nominale azioni | - | 0,86 | (0,86) | (100,00%) | - | 0,86 | 100,00% |
Utile per futuro aumento del | |||||||
capitale sociale | 3,00 | - | 3,00 | 100,00% | - | - | 0,00% |
Utile d'esercizio per azione | 8,67 | 3,35 | 5,32 | 158,59% | 1,77 | 1,58 | 89,46% |
Nelle tabelle seguenti si espone l’articolazione dei crediti a clientela con profili di rischio al 31 dicembre 2007, al 31 dicembre 2006 ed al 31 dicembre 2005, nella quale vengono riportate le consistenze lorde, le rettifiche di valore (comprendenti sia le rettifiche effettuate con riferimento alla recuperabilità del credito erogato, sia quelle determinate dall’effetto finanziario dell’attualizzazione dei flussi di cassa attesi) e le consistenze nette, nonché la loro incidenza percentuale sul comparto e le relative dinamiche registrate.
Tipologie esposizioni/valori (importi in migliaia di Euro) | 31/12/2007 | |||||
Valore lordo | Fondi svalutativi | Valore netto | Grado di copertura dei fondi svalutativi | |||
importi | % di comp. | Importi | rapporto % su impieghi netti | |||
A. ESPOSIZIONI PER CASSA | ||||||
a) Sofferenze | 1.068 | 0,44% | 947 | 121 | 0,05% | 88,67% |
b) Incagli | 3.920 | 1,62% | 878 | 3.042 | 1,28% | 22,40% |
c) Esposizioni ristrutturate | 41 | 0,02% | 8 | 33 | 0,01% | 19,51% |
d) Esposizioni scadute | 2.933 | 1,21% | 133 | 2.800 | 1,17% | 4,53% |
e) Rischio Paese | - | 0,00% | - | - | 0,00% | 0,00% |
TOTALE CREDITI DETERIORATI | 7.962 | 3,30% | 1.966 | 5.996 | 2,51% | 24,69% |
f) ALTRI IMPIEGHI IN BONIS | 233.663 | 96,70% | 1.145 | 232.518 | 97,49% | 0,49% |
TOTALE CREDITI PER CASSA | 241.625 | 100,00% | 3.111 | 238.514 | 100,00% | 1,29% |
B. ESPOSIZIONI FUORI |
BILANCIO a) Deteriorate b) Altre | 242 44.254 | 0,54% 99,46% | - (*)349 | 242 44.254 | 0,54% 99,46% | - 0,79% |
TOTALE ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | 44.496 | 100,00% | 349 | 44.496 | 100,00% | 0,78% |
(*) Le rettifiche di valore di portafoglio di cui al punto “B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO b) Altre” non sono state ricondotte a diretta decurtazione dei crediti di firma ma risultano allocate in apposito “Fondo rischi per garanzie ed impegni”.
Tipologie esposizioni/valori (importi in migliaia di Euro) | 31/12/2006 | |||||
Valore lordo | Fondi svalutativi | Valore netto | Grado di copertura dei fondi svalutativi | |||
importi | % di comp. | importi | rapporto % su impieghi netti | |||
A. ESPOSIZIONI PER CASSA | ||||||
a) Sofferenze | 1.319 | 0,64% | 1.096 | 223 | 0,11% | 83,09% |
b) Incagli | 2.889 | 1,41% | 678 | 2.211 | 1,09% | 23,47% |
c) Esposizioni ristrutturate | - | 0,00% | - | - | 0,00% | 0,00% |
d) Esposizioni scadute | 680 | 0,33% | 6 | 674 | 0,33% | 0,88% |
e) Rischio Paese | - | 0,00% | - | - | 0,00% | 0,00% |
TOTALE CREDITI DETERIORATI | 4.888 | 2,38% | 1.780 | 3.108 | 1,54% | 36,42% |
f) ALTRI IMPIEGHI IN BONIS | 200.494 | 97,62% | 1.593 | 198.901 | 98,46% | 0,79% |
TOTALE CREDITI PER CASSA | 205.382 | 100,00% | 3.373 | 202.009 | 100,00% | 1,64% |
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | ||||||
a) Deteriorate | 23 | 0,07% | - | 23 | 0,07% | - |
b) Altre | 32.769 | 99,93% | (*)145 | 32.769 | 99,93% | 0,44% |
TOTALE ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | 32.792 | 100,00% | 145 | 32.792 | 100,00% | 0,44% |
(*) Le rettifiche di valore di portafoglio di cui al punto “B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO b) Altre” non sono state ricondotte a diretta decurtazione dei crediti di firma ma risultano allocate in apposito “Fondo rischi per garanzie ed impegni”.
Tipologie esposizioni/valori (importi in migliaia di Euro) | 31/12/2005 | |||||
Valore lordo | Fondi svalutativi | Valore netto | Grado di copertura dei fondi svalutativi | |||
importi | % di comp. | importi | rapporto % su impieghi netti | |||
A. ESPOSIZIONI PER CASSA |
a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Rischio Paese | 1.982 2.540 - 558 - | 1,14% 1,46% 0% 0,32% 0% | 1.329 352 - 3 0% | 653 2.188 - 555 0% | 0,38% 1,28% 0% 0,32% 0% | 67,05% 13,86% 0% 0,54% 0% |
TOTALE CREDITI DETERIORATI | 5.080 | 2,92% | 1.684 | 3.396 | 1,98% | 33,15% |
f) ALTRI IMPIEGHI IN BONIS | 169.051 | 97,08% | 1.187 | 167.864 | 98,02% | 0,70% |
TOTALE CREDITI PER CASSA | 174.131 | 100,00% | 2.871 | 171.260 | 100,00% | 1,65% |
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate b) Altre | - 14.717 | 0% 100,00% | - (*)88 | - 14.717 | 0,00% 100,00% | 0 0,60% |
TOTALE ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | 14.717 | 100,00% | 88 | 14.717 | 100,00% | 0,60% |
(*) Le rettifiche di valore di portafoglio di cui al punto “B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO b) Altre” non sono state ricondotte a diretta decurtazione dei crediti di firma ma risultano allocate in apposito “Fondo rischi per garanzie ed impegni”.
Si riporta di seguito il rapporto “sofferenze lorde/totale impieghi” rilevato per il Sistema bancario a livello sia nazionale, sia della Regione Veneto (da elaborazione dati Banca d’Italia).
Rapporto Sofferenze Lorde/Totale impieghi | 2007 | 2006 | 2005 |
Intero sistema bancario | 3,11% | 3,42% | 3,65% |
Regione Veneto | 2,81% | 2,86% | 2,95% |
Banca Popolare Etica - Padova | 0,44% | 0,64% | 1,14% |
3.2 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE RELATIVE AL SEMESTRE CHIUSO AL 30 GIUGNO 2008
Le tabelle che seguono riportano sinteticamente i principali dati patrimoniali, finanziari ed economici riferiti al semestre chiuso al 30 giugno 2008.
Principali dati patrimoniali (in migliaia di Euro) | 30/06/2008 | 30/06/2007 | Variazioni | 31/12/2007 | |
assolute | relative | ||||
Raccolta da banche | 4.519 | 4.516 | 3 | 0,07% | 4.518 |
Raccolta diretta da clientela | 526.060 | 448.107 | 77.953 | 17,39% | 482.582 |
Raccolta indiretta | 106.050 | 107.786 | (1.736) | (1,61%) | 104.803 |
Mezzi di terzi amministrati | 636.629 | 560.409 | 76.220 | (13,6%) | 591.903 |
Crediti verso la clientela | 258.381 | 235.733 | 22.648 | 9,60% | 238.513 |
Altre attività finanziarie | 290.138 | 241.724 | 48.414 | 20,02% | 271.777 |
Totale dell'attivo | 570.092 | 493.402 | 76.690 | 15,54% | 525.693 |
Patrimonio netto (compreso utile di | |||||
periodo) | 25.197 | 23.556 | 1.641 | 6,96% | 25.287 |
Dati per azione: | |||||
Patrimonio netto per azione (unità di | |||||
euro) | 63 | ND | 65(*) | ||
4.516 |
(*) Il dato 2007 è stato depurato di quanto destinato a Beneficenza
Principali dati di Conto Economico (in migliaia di Euro) | 30/06 2008 | 30/06 2007 | Variazioni | |
ass. | % | |||
Margine di interesse | 8.495 | 7.358 | 1.138 | 15,46% |
Commissioni nette | 1.290 | 1.298 | (8) | (0,63%) |
Margine di intermediazione | 9.128 | 9.099 | 29 | 0,32% |
Risultato netto della gestione finanziaria | 8.421 | 9.212 | (791) | (8,59%) |
Costi operativi | (7.655) | (5.969) | (1.686) | 28,24% |
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle | ||||
imposte | 767 | 3.239 | (2.472) | (76,32%) |
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (197) | (1.411) | 1.214 | (86,04%) |
Utile (Perdita) d'esercizio | 570 | 1.828 | (1.258) | (68,81%) |
Nella tabella seguente sono altresì riportate informazioni relative all’utile per azione, come richiesto dallo IAS 33.
Dati per azione | 30/06/2008 | 31/12/2007 | Variazioni | |
assolute | % | |||
Numero azioni ordinarie | 400.195 | 386.534 | 13.661 | 3,53% |
Dividendo per azione | - | - | - | |
Utile per aumento gratuito valore nominale azioni | - | - | - | - |
Utile per futuro aumento del capitale sociale | - | 3 | (3,00) | 100,00% |
Utile d'esercizio per azione (Euro) | 1,43 | 8,67 | (7,25) | -83,56% |
Tipologie esposizioni/valori (migliaia di Euro) | 30/06/2008 | |||||
Valore lordo | Fondi svalutativi | Valore netto | Grado di copertura dei fondi svalutativi | |||
importi | % di comp. | importi | rapporto % su impieghi netti |
A. ESPOSIZIONI PER | ||||||
CASSA | ||||||
a) Sofferenze | 2.146 | 0,82% | 1.499 | 647 | 0,25% | 69,83% |
b) Incagli | 5.871 | 2,24% | 872 | 4.998 | 1,93% | 14,86% |
c) Esposizioni | ||||||
ristrutturate | 36 | 0,01% | 7 | 29 | 0,01% | 18,48% |
d) Esposizioni scadute | 1.578 | 0,60% | 131 | 1.447 | 0,56% | 8,31% |
e) Rischio Paese | - | 0,00% | - | - | 0,00% | 0,00% |
TOTALE CREDITI DETERIORATI | 9.631 | 3,67% | 2.509 | 7.122 | 2,76% | 26,05% |
f) ALTRI IMPIEGHI IN BONIS | 252.464 | 96,33% | 1.206 | 251.258 | 97,24% | 0,48% |
TOTALE CREDITI PER CASSA | 262.096 | 100,00% | 3.715 | 258.381 | 100,00% | 1,42% |
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | ||||||
a) Deteriorate | - | 0,00% | - | - | 0,00% | 0 |
b) Altre | 40.311 | 100,00% | (*)431 | 40.311 | 100,00% | 0,87% |
TOTALE ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO | 40.311 | 100,00% | 349 | 40.311 | 100,00% | 0,87% |
(*) Le rettifiche di valore di portafoglio di cui al punto “B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO b) Altre” non sono state ricondotte a diretta decurtazione dei crediti di firma ma risultano allocate in apposito “Fondo rischi per garanzie ed impegni”
FATTORI DI RISCHIO
CAPITOLO IV FATTORI DI RISCHIO
L’operazione descritta nel presente Prospetto Informativo presenta gli elementi di rischio tipici di un investimento in azioni.
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento, gli investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi all’Emittente, al settore di attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari oggetto dell’Offerta.
I fattori di rischio devono essere letti congiuntamente alle informazioni contenute nel Prospetto Informativo.
I RISCHI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE
I.1. Rischi propri dell’attività bancaria
L’Emittente è soggetto ai rischi propri della attività bancaria e precisamente:
I.1.1. Rischio di credito
Sebbene l’Emittente preliminarmente alla erogazione di credito svolga verifiche dettagliate che comprendono controlli sul merito di credito dei clienti oltre che indagini socio-ambientali, lo stesso è soggetto ai normali rischi derivanti dall’erogazione di finanziamenti alla propria clientela e, di conseguenza, è possibile che, per ragioni al di fuori del proprio controllo (come a titolo esemplificativo, comportamenti fraudolenti da parte dei clienti o evoluzioni sfavorevoli nei mercato in cui gli stessi operano), il verificarsi di insolvenze a carico dei soggetti finanziari possa avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3.
I.1.2 Rischio di concentrazione degli impieghi
Il rischio di concentrazione consiste in una sottocategoria del rischio di credito determinata da una concentrazione delle attività di impiego della Banca in favore di un numero limitato di beneficiari. La clientela di riferimento dell’Emittente rispetto all’attività di impiego si caratterizza per essere eterogenea, in quanto include associazioni di notevoli dimensioni, da un lato, e famiglie e risparmiatori, dall’altro. Tale circostanza determina la naturale conseguenza che gli impieghi nei confronti delle associazioni di notevoli dimensioni, generalmente di ammontare rilevante e più contenuti numericamente rispetto agli impieghi nei confronti delle famiglie, risultano essere una percentuale significativa degli impieghi totali dell’Emittente. Sebbene, negli ultimi anni, la clientela di riferimento si sia sempre più allargata e diversificata ed, in ogni caso, sia riscontrabile un alto standing dei prenditori aventi natura associativa, allo stato, non si può escludere un rischio di concentrazione degli impieghi in capo all’Emittente, che potrebbe avere effetti negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.1.
I.1.3. Rischio finanziario
L’Emittente è esposto ai rischi tipicamente connessi con l'operatività nei mercati finanziari. Questi includono, tra gli altri, i rischi connessi alla variazione dei tassi di interesse, al fluttuare dei tassi di cambio e, più in generale, all’andamento dei mercati finanziari. Nonostante la Banca abbia adottato le misure necessarie al fine di contenere e/o neutralizzare l’esposizione a tali rischi e nonostante la Banca compia,
46
FATTORI DI RISCHIO
per conto proprio, unicamente investimenti in strumenti finanziari che presentano in generale un basso profilo di rischio (obbligazioni emesse da Stati, enti sovranazionali, Banche di Credito Cooperativo e organismi centrali del credito cooperativo) e, coerentemente ai principi cui l’attività si ispira, non faccia ricorso a strumenti derivati se non per copertura di prestiti obbligazionari di propria emissione, l’attività di investimento in strumenti finanziari con risorse proprie comunque comporta, di per sé, un rischio di effetti negativi in termini di possibili minusvalenze sugli investimenti effettuati e conseguentemente sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
In particolare, si evidenza che dal 30 giugno 2008 alla data del Prospetto Informativo il valore lordo della riserva da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, alimentata quasi interamente dalle minusvalenze di titoli di Stato (CCT), ha registrato una variazione negativa di 1,665 milioni di Euro passando da - 1,860 milioni di Euro a - 2,789 milioni di Euro.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3. e Sezione I, Capitolo XX, Paragrafo 20.6.
I.1.4. Rischio operativo
L’Emittente è esposto ai rischi tipicamente connessi con l'operatività bancaria. Questi includono, tra l'altro, i rischi connessi all'interruzione dei servizi, ad errori, omissioni e ritardi nell’esecuzione dei servizi offerti, così come al mancato rispetto delle norme di sicurezza previste. In particolare, con riferimento all’eventualità di indisponibilità dei sistemi informativi, coerentemente con quanto richiesto dalla normativa in materia, l’Emittente ha attivato, nell’ambito delle misure del Piano di Continuità Operativa, il piano c.d. di “disaster recovery” in cui si prevedono una serie di simulazioni e test, finora effettuati con esito positivo, ed altre misure concernenti principalmente l’istituzione di siti di recovery dislocati a congrua distanza dai siti primari, processi di back-up e produzione di duplicati. La gestione dei processi critici è affidata a una società esterna.
Nonostante l’Emittente abbia adottato misure al fine di evitare le problematiche connesse a tali rischi, non vi può essere alcuna certezza circa il fatto che gli stessi potranno in futuro essere sempre e totalmente evitati e che, nel caso in cui dovessero concretizzarsi, non possano avere un impatto negativo, anche rilevante, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3.
I.1.5 Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità consiste nella possibilità che la Banca non riesca a mantenere i propri impegni di pagamento a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi, dell’incapacità di vendere attività sul mercato per far fronte allo sbilancio da finanziare ovvero nella possibilità che la Banca stessa sia costretta a sostenere costi molto alti per far fronte ai propri impegni. L’Emittente effettua permanentemente un controllo del rischio di liquidità conformandosi alle previsioni dell’Autorità di vigilanza. In ogni caso, sebbene, alla data del Prospetto Informativo, il rapporto fra i volumi rivenienti dalla raccolta e quelli impiegati sia tale da abbattere tale rischio al di sotto della soglia di rilevanza, non è possibile escludere che, in futuro, un incremento della percentuale dei volumi impiegati rispetto ai volumi della raccolta, cui eventualmente si aggiunga un incremento dei costi gestionali dell’Emittente possano rendere più significativo il rischio di liquidità.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3.
FATTORI DI RISCHIO
I.1.6 Rischio connesso alle modalità di raccolta e di concentrazione
I risultati della Banca sono condizionati dalla capacità di continuare a finanziare i propri impieghi attraverso la raccolta diretta dalla clientela.
Se in futuro il ricorso a tale forma di finanziamento dovesse ridursi, anche a causa di una eccessiva concentrazione della raccolta in capo ad un numero limitato di soggetti, l’Emittente dovrebbe ricorrere ad un incremento nella raccolta attraverso fonti più onerose, quali, ad esempio, il mercato interbancario o il mercato obbligazionario, con conseguente impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.2.
I.2 Rischio reputazionale
L’Emittente svolge l’attività di intermediazione creditizia in conformità ai principi ispiratori della Finanza Etica e in coerenza con i valori dell’economia sociale e civile, volti al perseguimento di uno sviluppo economico e sociale equo e rispettoso dei diritti umani, fondato sulla ricerca dell’interesse comune e dell’inclusione dei più deboli, sulla protezione e rigenerazione dei beni comuni e sull’equilibrio ambientale. La reputazione dell’Emittente come soggetto operante nel rispetto dei suddetti principi è un fattore chiave per l’Emittente con riferimento ai rapporti con i soci, i clienti, i partner commerciali. Pertanto, qualsiasi atto o fatto posto in essere o relativo all’Emittente e/o a Etica Sgr ovvero ad altre società con cui l’Emittente ha sviluppato strette relazioni commerciali che leda la reputazione dell’Emittente in quanto non coerente con i suesposti principi potrebbe avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
I.3 Rischi connessi alle strategie di espansione dell’Emittente
Alla data del Prospetto Informativo, è oggetto di studio da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente la possibilità di sviluppare un progetto per la costituzione di una Banca Etica Europea, che accolga in un’unica realtà societaria europea, con sede a Padova, oltre alla Banca, anche altri due soggetti appartenenti alla realtà della finanza etica europea, La Nef e FIARE.
Il progetto, sebbene ancora in fase di studio, prevede il conseguimento di risultati i cui presupposti si basano su complessi processi di integrazione operativa ed organizzativa.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.6.
I.4 Rischio di diminuzione del ROE
L’Offerta di Sottoscrizione descritta nella Sezione II del presente Prospetto Informativo potrebbe comportare un rischio di diminuzione del ROE della Banca al 31 dicembre 2008.
Il ROE dell’Emittente al 31 dicembre 2007 è pari al 15,95%. L’Aumento di Capitale che seguirà all’Offerta di Sottoscrizione comporterà un aumento del patrimonio netto contabile dell’Emittente al quale potrebbe non corrispondere un proporzionale aumento dell’utile.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.2.1.
I.5 Presidio dei rischi
L’Emittente ha istituito al suo interno la funzione Risk Controller alla quale è attribuito il monitoraggio periodico dei livelli di rischio assunti, al fine di presidiare più efficacemente i suddetti rischi, stabilendo specifiche procedure per il loro controllo. Tuttavia, qualora le politiche e le procedure della funzione Risk Controller volte ad identificare, monitorare e gestire tali rischi non si dovessero rivelare sempre
FATTORI DI RISCHIO
adeguate, l’Emittente potrebbe essere soggetto a possibili effetti pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione Prima, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.3.
I.6 Rischi connessi al dimensionamento di mercato dell’Emittente conseguente alle scelte in materia di attività di impiego
La Banca esercita l’attività di intermediazione creditizia in modo coerente con le proprie finalità sociali e, pertanto, adotta politiche di credito tali per cui l’attività di Impiego è svolta in favore di soggetti o progetti, economicamente affidabili e socialmente responsabili in riferimento allo sviluppo sociale e al rispetto ambientale, con esclusione di quei soggetti impegnati in attività non ritenute meritevoli dalla Banca.
Le scelte dell’Emittente con riferimento allo svolgimento dell’Attività di Impiego comportano il rischio di limitare le possibilità commerciali dell’Emittente in termini di dimensionamento del mercato.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.2.
I.7 Rischio connesso alle scelte gestionali dell’Emittente
Il fatto che le scelte relative alla gestione operativa dell’Emittente siano caratterizzate da valutazioni di carattere etico comporta il fatto che l’Emittente limita la propria attività rispetto ad operazioni che non siano coerenti con i principi della Finanza Etica, quali ad esempio attività speculative, ecc.
Tale circostanza costituisce, da un lato, un elemento positivo in relazione alla reputazione dell’Emittente e alla propria capacità di attrarre clienti e partner che condividono tali logiche, tuttavia, dall’altro lato, costituisce un rischio in relazione alla possibilità commerciali dell’Emittente ed, in ultima analisi, alla profittabilità aziendale. Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.
I.8 Rischio connesso alla previsione statutaria in materia di recesso
L’articolo 15 dello Statuto dell’Emittente prevede che il socio può recedere nell’ipotesi in cui dichiari di non condividere più l’azione economica della Banca in quanto non più rispondente alle finalità etiche che la caratterizzano.
Tale previsione, nell’ipotesi di adozione di nuove politiche che possono essere percepite da soci o gruppi di soci come non rispondenti ai principi ispiratori della Banca, genera il rischio di recesso che, ove riguardi un numero significativo di soci, potrebbe avere effetti pregiudizievoli sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.10.
I.9 Rischio derivante dalla mancata adozione di un modello organizzativo ai sensi del d.lgs. 231 del 2001
Il d.lgs. 231/2001, recante la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”, dispone una responsabilità amministrativa degli enti, quale conseguenza di alcuni reati commessi da amministratori, dirigenti e dipendenti nell'interesse e a vantaggio dell’ente medesimo. Tale decreto prevede, tuttavia, che l’ente sia esonerato dalla responsabilità in parola qualora dimostri di aver adottato ed efficacemente attuato, modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire la commissione degli illeciti penali considerati.
FATTORI DI RISCHIO
Sebbene l’Emittente abbia avviato le attività necessarie alla predisposizione di un Codice Etico e di un modello organizzativo ai sensi della citata disciplina, il modello organizzativo non è stato ancora formalmente adottato e, conseguentemente, è esposto, nel caso in cui venisse commesso uno dei reati richiamati dal decreto nell’interesse a vantaggio dell’Emittente, al rischio di subire gli effetti sanzionatori comminati dalla disciplina richiamata, senza poter richiedere l'esonero dalla responsabilità amministrativa.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo 16, Paragrafo 16.4.
II FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI SETTORI DI ATTIVITÀ E AI MERCATI IN CUI OPERA L’EMITTENTE E IL GRUPPO DELL’EMITTENTE
II.1 Rischio derivante dalla congiuntura economica
La situazione patrimoniale ed i risultati d’esercizio dell’Emittente e del Gruppo, dipendono inevitabilmente dell’andamento generale dell’economia e dei mercati finanziari, con particolare riguardo alla dinamica congiunturale ed al livello ed alla struttura dei tassi di interesse.
Alla fine del 2006 ha avuto inizio una crisi finanziaria che, alla data del Prospetto Informativo, manifesta gravi conseguenze sull’economia mondiale. La crisi nata in relazione ai mutui subprime si è tradotta in una crisi di liquidità e conseguentemente in crisi del mercato del credito.
Fermo restando che l’Emittente non ha esposizione, diretta e indiretta, al comparto dei mutui subprime e non ha operatività nel segmento della finanza strutturata e fermo restando che le tensioni sui mercati internazionali dei capitali non hanno avuto effetti di rilievo sui canali e sul costo della provvista dell’Emittente, risultando la provvista da raccolta ordinaria, non è possibile escludere che, ove la crisi finanziaria si traduca in una recessione dell’economia reale con inevitabili ripercussioni sui consumi delle famiglie, sulla loro propensione al risparmio e sui piani di investimento dei soggetti di riferimento, la redditività della Banca possa risultare inferiore rispetto a quella conseguita negli anni precedenti.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.5.
II.2 Rischi connessi alla composizione della clientela di riferimento dell’Emittente
L’Emittente offre i propri prodotti e i propri servizi ad una clientela eterogenea, composta anche da soggetti che non hanno finalità di lucro (quali a titolo esemplificativo organizzazioni non-profit, parrocchie, ecc.). Inoltre soprattutto con riferimento all’attività di microcredito l’Emittente finanzia soggetti i quali non presentano quelle caratteristiche e requisiti normalmente richiesti per l’accesso al credito.
Stringere relazioni e concedere credito a soggetti che non operano con logiche commerciali e nel rispetto di regole di natura commerciale, quali ad esempio la tenuta di scritture contabili, potrebbe comportare un rischio per l’Emittente e avere effetti negativi sull’attività, i risultati e le prospettive dello stesso.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.
II.3 Rischio connesso al quadro normativo
L’attività della Banca e del Gruppo è ampiamente regolamentata sia a livello nazionale che comunitario. L’ordinamento sottopone gli istituti di credito al controllo della Banca d’Italia, quale organo di vigilanza, al Comitato Interministeriale Credito e
FATTORI DI RISCHIO
Risparmio per l’alta vigilanza in materia di credito e di tutela del risparmio e alla CONSOB per l’esercizio dei servizi di investimento.
Il rischio attinente alla mancata conformazione delle attività alle norme applicabili è gestito dall’Emittente mediante l’attività di controllo espletata dalla funzione Compliance istituita ai sensi delle Istruzioni di Vigilanza.
Non è possibile escludere che in futuro vengano adottate nuove leggi e regolamenti che potrebbero comportare un incremento dei costi operativi e avere effetti negativi sull’attività, i risultati e le prospettive sia della Banca e del Gruppo sia del contesto competitivo in cui la Banca e il Gruppo operano.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.6.
III FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALLE AZIONI OGGETTO DI OFFERTA
III. 1 Rischi relativi ad assenza di rating dell’Emittente e delle azioni
L’Emittente non ha richiesto né in altro modo ricevuto alcun attribuzione di rating. Conseguentemente le relative azioni non hanno mai ottenuto alcun rating da parte di soggetti specializzati.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XXIII, Paragrafo 23.1.
III.2 Procedimento di ammissione a socio
Ai sensi dell’articolo 11 dello Statuto dell’Emittente, chi intenda diventare socio deve farne richiesta al Consiglio di Amministrazione.
La domanda s'intende accolta qualora non venga comunicata al domicilio dichiarato dal richiedente una determinazione contraria entro sessanta giorni dal momento in cui la domanda è pervenuta alla Società.
In caso di rigetto della richiesta da parte del Consiglio di Amministrazione il richiedente l’ammissione a socio può proporre ricorso al Collegio dei Probiviri.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.9.
III.3 Rischi connessi a conflitti d’interesse in ordine al collocamento delle azioni oggetto di offerta
Le Azioni oggetto dell’Offerta saranno collocate da Banca Popolare Etica, che nello svolgimento di queste attività, si troverà in situazione di conflitto d’interesse, essendo al contempo l’emittente e il collocatore delle Azioni.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.4.
III.4 Rischio effetti diluitivi
La possibilità che vengano a determinarsi effetti diluitivi sul capitale sociale detenuto da ciascun socio, consistenti nella riduzione della quota di capitale detenuta per effetto dell’ingresso di nuovi soci o, nei limiti previsti dalla legge, della sottoscrizione di ulteriori azioni da parte dei soci esistenti, sono immanenti al tipo sociale dell’Emittente, che, in quanto cooperativa, è una società a capitale variabile. Tale profilo di rischio, sebbene i relativi effetti, stante il principio del voto capitario applicabile alle banche popolari, aventi natura di cooperativa, siano circoscritti ai soli aspetti economici, può tradursi di fatto nel rischio di una momentanea riduzione di redditività delle azioni sottoscritte determinata dall’eventuale ritardo sui ritorni del nuovo capitale investito, nonché in ragione delle differenze tra prezzo di emissione e valore patrimoniale delle Azioni, nel rischio di una riduzione del valore patrimoniale dell’ammontare complessivo di Azioni risultanti per effetto delle nuove emissioni. In ogni caso, posto che l’Offerta in questione, costituendo attuazione di un programma
FATTORI DI RISCHIO
di capitalizzazione di lunga durata basato sull’emissione di nuove azioni, non destinate esclusivamente ai soci esistenti ma che potranno essere sottoscritte anche da nuovi soggetti, a seguito dell’ammissione a socio, il suddetto rischio può riguardare sia gli azionisti già esistenti sia quelli che lo diverranno in relazione alla Offerta di Sottoscrizione oggetto del presente Prospetto Informativo.
Poiché non è possibile prevedere il numero delle richieste di ammissione a socio e l’ammontare di azioni oggetto delle richieste di sottoscrizione che perverranno all’Emittente, non può indicarsi a priori né il numero possibile di nuovi soci, né l’ammontare di nuovo capitale sociale che risulterà all’esito dell’Offerta, e pertanto non è possibile fornire alcuna stima circa la portata dei suindicati effetti di riduzione, eventuale, della redditività.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3.1, e Capitolo IX.
III.5 Rischi relativi alla difficoltà del disinvestimento per mancanza di quotazione delle azioni
Le Azioni di nuova emissione oggetto dell’Offerta di cui al presente Prospetto Informativo, pur essendo strumenti finanziari diffusi, non sono quotati in un mercato regolamentato italiano o in altri mercati internazionali e, pertanto, salve le disposizioni statutarie in materia di recesso del socio, i sottoscrittori delle stesse sono esposti ai rischi connessi alla difficoltà di liquidare rapidamente le Azioni sottoscritte.
Non sussistendo per tali strumenti un mercato regolamentato, il disinvestimento sarà possibile o a condizione che il titolare delle azioni riesca a trovare, per suo conto, un soggetto interessato all’acquisto o facendo ricorso al fondo Acquisto Azioni Proprie dell’Emittente nei limiti di disponibilità del fondo stesso.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo VI.
III.6 Rischi relativi alla mancata previsione di quote dell’Offerta riservate ad Investitori Istituzionali
L’Offerta di cui al presente Prospetto Informativo non prevede una quota riservata ad Investitori Istituzionali, con la conseguenza che viene a mancare l’effetto segnaletico sulla qualità dell’investimento che normalmente può scaturire dalla posizione assunta dagli Investitori Istituzionali in ordine alla quota loro riservata di strumenti finanziari oggetto di un’offerta.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.2.2.
III.7 Rischio relativo alle modalità di determinazione del prezzo
Il prezzo delle azioni di cui all’Offerta oggetto del presente Prospetto Informativo, che non sono quotate in un mercato regolamentato o comunque negoziate su un sistema multilaterale di negoziazione o attraverso un internalizzatore sistematico e non hanno un valore di riferimento di mercato, è stato determinato secondo la procedura di cui all’articolo 2528 c.c. che prevede che il prezzo di emissione delle azioni di società cooperative può essere maggiorato di un sovraprezzo determinato dall’assemblea dei soci in sede di approvazione del bilancio su proposta del Consiglio di Amministrazione.
Conformemente alla suddetta procedura, il prezzo delle Azioni di nuova emissione di cui all’Offerta oggetto del presente Prospetto Informativo è stato determinato in Euro 55,50, risultanti dalla somma di Euro 52,50, quale valore nominale unitario, e di Euro 3,00, quale sovrapprezzo di emissione, dall’Assemblea dei soci dell’Emittente in sede di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007.
FATTORI DI RISCHIO Il sovraprezzo di Euro 3,00 per azione è stato determinato unicamente prendendo in considerazione il rapporto fra il valore patrimoniale della Banca ed il numero totale di azioni, di cui si è tenuto conto in modo parziale, al fine di contemperare l’obiettivo di preservare il valore economico del capitale sociale già sottoscritto con l’obiettivo di favorire l’ampliamento della base sociale ed il buon esito dell’Offerta di Sottoscrizione oggetto del presente Prospetto Informativo. Il prezzo delle Azioni, come sopra determinato, che non è stato oggetto di adeguamento a seguito dell’accentuarsi della crisi finanziaria internazionale, esprime i multipli in termini di Price/Earnings e Price/Book Value, raffrontabili a quelli medi relativi all’aggregato banche popolari ed ai sottoaggregati banche popolari quotate e banche popolari non quotate, al 31 dicembre 2007 e al 30 giugno 2008, secondo i valori esposti nelle tabelle di seguito riportate. | |||
Multipli Price/Earnings e Price/Book Value relativi all’Emittente | |||
31 dicembre 2007 | 30 giugno 2008 | ||
Numero di Azioni 386.534 400.195 Price/earnings (*) 6,40 19,47 (**) Price/book value (***) 0,85 0,88 | |||
(*) Calcolato sulla base del prezzo di emissione e dell’utile per azione. (**) Calcolato sulla base dell’utile semestrale annualizzato, raddoppiando il dato riferito all’utile al 30 giugno 2008 (***) Calcolato sulla base del prezzo di emissione dell’azione e del valore di libro per azione. Dati elaborati da Assopopolari sulla base dei dati di bilanci pubblici bancari delle associate. L’analisi del confronto fra i multipli, al 30 giugno 2008, in buona sostanza, denota un più alto apprezzamento delle Azioni dell’Emittente in termini di rapporto Price/Book Value rispetto ai valori medi dell’aggregato banche popolari e dei due sottoaggregati banche popolari quotate e banche popolari non quotate e, contrariamente a quanto riscontrabile dei valori calcolati al 31 dicembre 2007, un minor rendimento rapportato al prezzo di emissione delle Azioni. In particolare, quest’ultimo elemento trova giustificazione nel fatto che nel corso del primo semestre 2008 il dato dell’utile di |
Multipli price/earnings e price book value relativi all’aggregato banche popolari e ai sottoaggregati banche popolari quotate e banche popolari non quotate | ||||
31 dicembre 2007 | 30 giugno 2008 | |||
Price/Earning | Price/B.Value | Price/Earning | Price/B.Value | |
Banche Popolari quotate | 14,01 | 1,06 | 9,85 | 0,80 |
Banche Popolari non quotate | 10,39 | 0,50 | 8,98 | 0,53 |
Totale Banche Popolari | 13,42 | 0,98 | 9,74 | 0,77 |
53
FATTORI DI RISCHIO
periodo è stato condizionato in maniera importante dalla variazione negativa del risultato netto dell’attività di copertura.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione I, Capitolo IX, Paragrafo 9.2.
Non si può escludere che a seguito di una eventuale futura diminuzione del valore patrimoniale dell’Emittente per effetto di un accentuarsi della crisi finanziaria internazionale, che vada a riflettersi negativamente nei bilanci futuri dell’Emittente possa determinarsi una riduzione del valore patrimoniale delle Azioni rispetto a quello preso a riferimento per la determinazione del prezzo in sede di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007.
Per maggiori informazioni circa le modalità di determinazione del sovraprezzo adottate dall’Emittente si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.3.
III. 8 Rischio relativo alla possibilità di sospendere e chiudere anticipatamente l’Offerta di Sottoscrizione.
l’Emittente si è riservato il diritto di sospendere ovvero chiudere anticipatamente l’Offerta di Sottoscrizione, qualora, durante uno dei Periodi di Offerta Mensile dovessero verificarsi circostanze quali gravi mutamenti negativi nella situazione politica, finanziaria, economica, normativa, valutaria o di mercato, ovvero eventi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell’Emittente che siano tali da rendere necessaria la modifica di uno o più degli elementi essenziali dell’Offerta, ovvero in ogni caso tali da rendere sconsigliabile la prosecuzione od opportuna la sospensione dell’Offerta,
Nel caso di sospensione o chiusura anticipata dell’Offerta di Sottoscrizione, tutte le Richieste di Sottoscrizione pervenute entro la data prevista per la sospensione o la chiusura definitiva dell’Offerta di Sottoscrizione, e non ancora valutate dal Consiglio di Amministrazione, verranno valutate alla prima adunanza utile del Consiglio di Amministrazione.
Della sospensione e/o della chiusura anticipata dell’Offerta di Sottoscrizione verrà data comunicazione al pubblico e a CONSOB, mediante apposito avviso pubblicato su un quotidiano a diffusione nazionale e contestualmente trasmesso a CONSOB, almeno 5 giorni prima della data prevista per la sospensione o per la chiusura anticipata.
Per maggiori informazioni si veda la Sezione II, Capitolo V, Paragrafo 5.1.4.
CAPITOLO V
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
5.1 STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE
5.1.1 Denominazione sociale
La denominazione sociale dell’Emittente è “BANCA POPOLARE ETICA - Società cooperativa per azioni” o in forma abbreviata “Banca Etica” o “BPE”. L’attuale denominazione è stata adottata con delibera dell’Assemblea Straordinaria del 28 maggio 2005.
5.1.2 Estremi di iscrizione nel Registro delle imprese
L’Emittente è registrato presso il Registro delle Imprese di Padova al numero 256099, P. IVA n. 01029710280 e codice fiscale n. 02622940233.
L’Emittente è registrato presso l’Albo delle Banche e presso l’Albo dei gruppi bancari in qualità di capogruppo del Gruppo Bancario Banca Popolare Etica al n. 5018.7.
L’Emittente, inoltre, sulla base del provvedimento della Consob del 1 giugno 1999, è stato iscritto nell’Elenco degli emittenti strumenti finanziari, nella specie titoli azionari, diffusi tra il pubblico in misura rilevante, di cui all’art. 116 del TUF, tenuto dalla CONSOB, sussistendo i requisiti previsti dal TUF stesso e dal regolamento Consob di attuazione.
5.1.3 Data di costituzione e durata dell’Emittente
Il 1° giugno 1995 viene costituita la Società Cooperativa a responsabilità limitata “Verso la Banca Etica” quale strumento tecnico operativo finalizzato alla costituzione di Banca Etica. Con delibera dell’Assemblea Straordinaria del 30 maggio 1998 la Cooperativa “Verso la Banca Etica” viene trasformata in Banca Popolare Etica. La durata della Banca è fissata sino al 31 dicembre 2100, con facoltà di proroga da parte della Assemblea Straordinaria. Per ulteriori informazioni sulla costituzione dell’Emittente, cfr. Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.1.5.
5.1.4 Domicilio e forma giuridica, legislazione in base alla quale opera l’Emittente, Paese di costituzione e sede sociale
L’Emittente ha la forma giuridica di società cooperativa per azioni.
L’Emittente è stata costituita in Italia e la legislazione applicabile è quella italiana. La Banca Popolare Etica ha sede legale in Padova (PD), Xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx, x. 0, XXX 00000, telefono n. 049/0000000, fax 049/0000000, posta elettronica xxxxx@xxxxxxxxxx.xxx.
5.1.5 Fatti rilevanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente
Il percorso che ha portato alla costituzione della Banca Popolare Etica affonda le radici nei movimenti animati, già alla fine degli Anni ’80, intorno alle c.d. cooperative di finanziamento sorte con la finalità di attuare, secondo regole di strettissima mutualità, la concessione di finanziamenti in favore dei soci, prevalentemente nell’ambito del settore del non-profit. Dalle esperienze delle cooperative di finanziamento, sia per meglio conformarsi alle nuove regole della intermediazione
finanziaria che andavano a definirsi nei primi Anni ’90, sia per dotarsi di soluzioni organizzative idonee a dare risposta su base strutturata e sistematica alle esigenze del settore di riferimento, prende forma il progetto di dar vita ad un soggetto bancario, e nel 1994 viene costituita l’Associazione Verso la Banca Etica, il primo tentativo di organizzare risorse umane e sociali.
Il 1° giugno del 1995 viene, quindi, costituita la Società Cooperativa a responsabilità limitata “Verso la Banca Etica”, quale strumento tecnico operativo finalizzato a promuovere il messaggio culturale legato alla finanza etica e, al tempo stesso, in termini concreti, la costituzione di Banca Etica. Comincia così a realizzarsi l’obiettivo di tradurre in pratica l’idea di una banca intesa come punto d’incontro tra risparmiatori, che condividono l’esigenza di una più consapevole e responsabile gestione del proprio denaro, e le iniziative socio-economiche che si ispirano ai principi di un modello di sviluppo umano e sociale sostenibile, ove la produzione della ricchezza e la sua distribuzione siano fondati sui valori della solidarietà, della responsabilità civile e della realizzazione del bene comune.
I soci fondatori della Cooperativa Verso la Banca Etica sono 22: Acli, Agesci, Arci, Ass. Botteghe del Commercio Equo e Solidale, Ass. Italiana Agricoltura Biologica, Cgm, Cooperativa Oltremare, Cooperazione Terzo Mondo, Ctm-Mag, Emmaus Italia, Europe Conservation, Fiba – Cisl Brianza, Gruppo Xxxxx, Janus, Mag 2 Finance Milano, Mag 4 Piemonte Torino, Mag Venezia, Mag Verona, ManiTese, Overseas, Uisp, Ust – Cisl Brianza.
Il 30 maggio 1998, in Selvazzano Dentro, frazione Tencarola, via Monte del Grappa
n. 21, si è tenuta l’assemblea, parte straordinaria e parte ordinaria di Verso la Banca Etica S.c. a r. l., che delibera la modifica dell’oggetto sociale, prevedendo l’esercizio dell’attività creditizia, la trasformazione in società cooperativa per azioni, con contestuale cambio di denominazione sociale in “Banca Popolare Etica – Società Cooperativa per azioni a responsabilità limitata”, nonché all’approvazione del nuovo statuto sociale anche ai sensi di quanto previsto dall’articolo 1 del TUB.
La suddetta assemblea del 30 maggio 1998 delibera altresì che il capitale sociale, fino a quel momento, ripartito in quote di nominali Lire 100.000 ciascuna, è ripartito in azioni nominative di nominali Lire 100.000 assegnate a ciascun socio in proporzione alle quote possedute.
Gli obiettivi sottesi alla costituzione di Banca Popolare Etica vengono formalizzati nel testo dell’art 5 dello Statuto Sociale, in cui viene esplicitato il proponimento di gestire le risorse finanziarie di famiglie, donne, uomini, organizzazioni, società di ogni tipo ed enti, orientando i loro risparmi e disponibilità verso la realizzazione del bene comune della collettività.
Più specificamente, viene dichiarato l’obiettivo della Società di fare ricorso agli strumenti dell’attività creditizia, per indirizzare la raccolta verso attività socio-economiche finalizzate all’utile sociale, ambientale e culturale, sostenendo - in particolare, mediante le organizzazione non-profit - le attività di promozione umana sociale ed economica delle fasce più deboli della popolazione e delle aree più svantaggiate. Viene al tempo stesso dichiarato l’obiettivo di riservare particolare attenzione al sostegno delle iniziative di lavoro autonomo e/o imprenditoriale di donne e giovani anche attraverso interventi di microcredito e microfinanza. Per contro, viene dichiarato l’intento di escludere, in ogni caso, i rapporti finanziari con quelle attività economiche che, anche in modo indiretto, ostacolano lo sviluppo umano e contribuiscono a violare i diritti fondamentali della persona. Da ultimo, sempre nel testo dell’art. 5 dello statuto sociale viene proclamato l’obiettivo della Società di svolgere una funzione educativa nei confronti del risparmiatore e del beneficiario del credito, da un lato, responsabilizzando, il primo, a conoscere la
destinazione e le modalità di impiego del suo denaro e, da un altro lato, stimolando il secondo a sviluppare con responsabilità progettuale la sua autonomia e capacità imprenditoriale.
Successivamente, il 21 novembre 1998 l’Assemblea approva la “Struttura Territoriale dei Soci” sulla cui base, nel rispetto di quanto contemplato dallo Statuto, i soci sono organizzati territorialmente in “Circoscrizioni Locali” e “Coordinamenti di Area”.
La Struttura Territoriale dei Soci, di cui il Consiglio di Amministrazione può avvalersi – secondo quanto previsto dall’articolo 37 dello Statuto Sociale - per il conseguimento di scopi ed obiettivi necessari per il perseguimento delle finalità della Banca, rappresenta una peculiarità del modello organizzativo di Banca Popolare Etica, volta a consentire e favorire un contesto partecipativo allargato all’intera compagine sociale nell’ambito dell’assetto istituzionale.
Nella medesima seduta l’Assemblea dei soci approva il regolamento del Comitato Etico della Banca e nomina i membri che compongono il primo Comitato Etico.
Il Comitato Etico è un organo nominato dall’Assemblea dei soci che ha una funzione consultiva e propositiva. In particolare vigila affinché la Banca si sviluppi nel rispetto dei principi espressi dal contesto socio-culturale che ad essa ha dato vita e che ne promuove lo sviluppo, con particolare riferimento alla concessione di finanziamenti.
In data 20 novembre 1998, la Banca d’Italia rilascia a Banca Popolare Etica l’autorizzazione all’esercizio dell’attività creditizia e l’operatività bancaria viene avviata in concreto l’8 marzo 1999.
Dal 1999 Banca Popolare Etica figura nell’elenco degli emittenti strumenti finanziari diffusi pubblicato dalla Consob con delibera n. 11996 dell’1 giugno 1999.
Il 5 dicembre 2000 viene costituita la società di gestione del risparmio Etica Sgr, il cui obiettivo è offrire prodotti finanziari coerenti con i valori che ispirano l’azione della Banca. Etica Sgr è operativa dal febbraio 2003.
Nel maggio 2001, Banca Popolare Etica costituisce, unitamente ad altri soggetti appartenenti al mondo dell’economia sociale e del mondo non profit, la Cooperativa Editoriale Etica, che realizza e provvede alla pubblicazione della rivista “Valori”. La partecipazione nella Cooperativa Editoriale Etica è stata successivamente ceduta alla Fondazione Culturale Responsabilità Etica.
Il 27 maggio 2003 viene costituito il Gruppo Bancario Banca Popolare Etica che comprende Banca Popolare Etica ed Etica Sgr.
Il 2 dicembre 2002 l’Emittente partecipa alla costituzione di Sefea, Società Europea Finanziaria Etica e Alternativa, società consortile di diritto italiano finalizzata a promuovere e sostenere lo sviluppo della finanza etica ed economia solidale in Europa.
Il 16 aprile 2003 l’Emittente ha costituito la Fondazione Culturale Responsabilità Etica – Onlus per il perseguimento di finalità di solidarietà sociale nei settori della formazione, della promozione della cultura e dell’arte e della tutela dei diritti civili.
Nel giugno 2003, Banca Popolare Etica partecipa con 8 partner europei alla costituzione di Febea, associazione internazionale senza fine di lucro per la promozione della finanza etica e solidale in Europa.
Dal 2005 l’Emittente è certificata SA 8000:2001 “per il sistema di responsabilità sociale utilizzato per l’attività di raccolta del risparmio e l’esercizio del credito; per i servizi finanziari innovativi a supporto del settore non profit e delle imprese responsabili dal
punto di vista sociale ed ambientale; per il servizio di collegamento fra imprese” (certificato n. 059). La certificazione è stata rilasciata dal C.I.S.E., Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico, ente accreditato SAI (Social Accountability International) come organismo di certificazione dei sistemi di responsabilità sociali delle imprese secondo la norma SA8000.
Il 28 maggio 2005 l’assemblea straordinaria dell’Emittente delibera la modifica della denominazione sociale in “Banca Popolare Etica società cooperativa per azioni”.
In data 26 maggio 2007 l’Assemblea Straordinaria ha deliberato l’aumento a titolo gratuito, per un importo di Euro 325.037,86, del capitale sociale che, alla data della delibera, risulta essere pari a Euro 19.517.389,64. L’aumento è stato realizzato, impiegando una quota dell’utile realizzato nel corso del 2006, attraverso un aumento del valore nominale di ciascuna azione da Euro 51,64 a Euro 52,50.
Lo Sviluppo di Banca Popolare Etica
Banca Popolare Etica ha avuto sin dalla sua costituzione un carattere nazionale e la sua organizzazione si è sviluppata sul territorio in quattro grandi aree geografiche (Nord- Ovest, Nord-Est, Sud e Centro) ed in due dimensioni strutturali, quella commerciale e quella socio-culturale.
Sviluppo della dimensione commerciale
Nel 1999 viene aperta la prima sede di Banca Popolare Etica a Padova e nello stesso anno vengono aperte le Filiali di Brescia e Milano.
Nel 2000 viene inaugurata la Filiale di Roma e fra il 2001 e il 2003 vengono aperte le Filiali di Vicenza, Treviso, Firenze e Bologna.
Successivamente, nel 2005 viene aperta la Filiale di Napoli e nel 2006 quella di Torino, infine nel 2007 la Filiale di Palermo e il 27 ottobre 2008 apre la Filiale di Bari.
Inoltre nel 2005, l’Emittente comincia ad operare in Spagna in regime di libera prestazione di servizi.
Alla data del Prospetto Informativo la Banca conta 12 Filiali e nel 2008 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l’apertura di 4 nuove Filiali ad Ancona, Genova, Perugia e Trieste. Per ulteriori informazioni relativamente alle sedi in corso di apertura si veda la Sezione I, Capitolo V, Paragrafo 5.2.2.
La diffusione territoriale di Banca Popolare Etica è assicurata, sin dalla sua costituzione, anche dalla figura del “Banchiere Ambulante”, ossia un promotore finanziario cui è affidato il compito di rendere capillare la diffusione della Banca sul territorio nazionale.
Lo sviluppo della dimensione commerciale si caratterizza anche per la ricerca e la messa a punto di prodotti coerenti con le finalità della Banca come promotrice di finanza etica. Inizialmente l’offerta di prodotti e i servizi era principalmente rivolta alle realtà del Terzo Settore, ma a partire dal 2001, partendo dall’analisi delle esigenze manifestate dai soci, l’offerta della Banca si è arricchita di una gamma di prodotti e servizi rivolti alle imprese e ai cittadini socialmente responsabili.
Per maggiori informazione sui prodotti e delle attività dell’Emittente si veda la Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.
Sviluppo della dimensione socio-culturale
Alla Struttura Territoriale dei Soci si affiancano quattro “Forum d'Area”, secondo quanto previsto dall’assemblea dei soci del 24 novembre 2007.
Il Forum d’Area rappresenta una modalità formalizzata di dialogo continuativo tra soci, portatori vari di interesse della Banca, e strutture della Banca stessa e realizza concretamente l’aspirazione alla partecipazione intesa come valore fondante di Banca Etica.
Progetti per lo sviluppo del territorio e la cooperazione internazionale
Coerentemente con i principi ispiratori che ne caratterizzano l’attività, l’Emittente ha intrapreso numerosi progetti per lo sviluppo del territorio e la cooperazione internazionale. In particolare:
Nei primi mesi del 2000, Banca Popolare Etica ha collaborato con la cooperativa sociale “Il Posto delle Fragole” nel progetto di reinserimento sociale e lavorativo delle persone con disagi psichiatrici, finanziando la gestione da parte della cooperativa, composta principalmente da donne ex degenti dell’Ospedale Psichiatrico, dell’albergo “Il Tritone”, situato in Trieste.
Nel 2005, l’Emittente ha stipulato una convenzione con il Consorzio Sviluppo e Legalità per realizzare operazioni di finanziamento alle cooperative sociali assegnatarie dei beni confiscati ai sensi della normativa antimafia per la gestione dei beni assegnati.
Nel 2006, è stato avviato da Banca Popolare Etica il progetto in favore delle popolazioni colpite dal maremoto del 26 dicembre 2005 in Sri Lanka.
L’Emittente, in particolare, ha collaborato con Etimos per la gestione dei fondi stanziati dal Dipartimento della Protezione Civile Italiana per lo svolgimento di attività di microcredito, che si è articolata in interventi di capitalizzazione, finanziamento e forme di assistenza tecnica alle realtà economiche locali.
Nel corso del 2007, l’Emittente ha stipulato una convenzione con la Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri per la costituzione di un fondo di garanzia, attraverso cui l’Emittente ha avviato specifici progetti di microcredito in favore di aree svantaggiate. Ad esempio, nell’ambito di tale convenzione, sono stati sottoscritti specifici accordi per il finanziamento di progetti di ricostruzione in Libano ed Afghanistan.
Alla fine del 2007, l’Emittente ha stipulato un accordo volto alla promozione di progetti di microcredito in collaborazione con l’organizzazione non governativa palestinese PARC (Palestinian Agricoltural Relief Committees), attiva in Palestina nel sostegno delle aree rurali e nel rafforzamento del ruolo delle donne.
Nel 2008, l’Emittente ha stipulato con la Fondazione Antiusura e la Provincia di Potenza “Protezione Uomo”, una convenzione per promuovere forme di sostegno economico a favore di soggetti vittime di usura ai sensi della vigente legislazione antiusura.
Il Progetto di una banca etica europea
L’Emittente, unitamente a FIARE (Spagna) e La Nef (Francia) ha intrapreso nel 2006 un percorso per la costituzione di una Banca Etica Europea. Su questa linea di azione si situa il Manifesto dei Valori della finanza etica europea che è stato condiviso fra Banca Popolare Etica, La Nef e FIARE, e che è stato portato all’approvazione dei rispettivi soci in occasione della assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre
2007. Alla data del Prospetto Informativo è oggetto di studio da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente un progetto per la costituzione di una banca etica europea, che accolga in un’unica realtà societaria europea, con sede a Padova, oltre che le attività e le iniziative della Banca, anche quella di La Nef e FIARE.
5.2 PRINCIPALI INVESTIMENTI
5.2.1 Investimenti effettuati da BPE nel corso dell’esercizio corrente e degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2007, 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005
Le seguenti tabelle forniscono i dati relativi ai principali investimenti effettuati da Banca Popolare Etica nel corso del I Semestre del 2008 e nel xxxxx xxxxx xxxxxxxx xxxxxx al 31 dicembre 2007, 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005.
Investimenti in immobilizzazioni materiali (Valori in migliaia di Euro) | 30.06.2008 | 31.12.2007 | 31.12.2006 | 31.12.2005 | ||
A)Immobili e terreni | ||||||
di investimento – acquisti | - | - | - | - | ||
di investimento – costi incrementativi | - | - | - | - | ||
strumentali – acquisti | 2.107 | - | - | - | ||
strumentali – leasing (*) | 2.702 | - | - | - | ||
strumentali – costi incrementativi | - | 934 | 1.991 | 688 | ||
B)Mobili e macchine | ||||||
mobili e arredi | 91 | 170 | 210 | 24 | ||
impianti elettronici | 150 | 125 | 168 | 115 | ||
altre | 175 | 121 | 111 | 35 | ||
Totale investimenti in immobilizzazioni materiali (A+B) | 5.225 | 1.350 | 2.480 | 862 |
(*) L’Emittente ha esercitato il diritto di riscatto anticipato previsto dal contratto di locazione finanziaria, acquistando l’immobile oggetto di locazione finanziaria in data 19 dicembre 2008.
Nel corso del I Semestre 2008 e degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2007, 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Banca Popolare Etica ha effettuato investimenti in immobilizzazioni materiali principalmente volti all’acquisto ed alla ristrutturazione di immobili destinati ad ospitare le Filiali della Banca.
Investimenti in immobilizzazioni immateriali | 30.06.2008 | 31.12.2007 | 31.12.2006 | 31.12.2005 |
(Valori in migliaia di Euro) | ||||
Software applicativo | 6 | 69 | 29 | 45 |
Marchi | - | 11 | 1 | - |
Costi allestimento Filiali in immobili locati (*) | 94 | 164 | 200 | 26 |
Totale investimenti in immobilizzazioni |
immateriali 100 244 230 71
(*) Nei bilanci di esercizio di BPE sono ricompresi tra le “Altre attività”
5.2.2 Investimenti in corso di realizzazione
Gli investimenti realizzati nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008 riguardano l’apertura della filiale di Bari, per una spesa di Euro 555.000 (acquisto e ristrutturazione), la ristrutturazione della filiale di Vicenza, per una spesa di circa Euro 200.000, l’acquisto dell’immobile adiacente a quello ove è ubicata la sede sociale dell’Emittente in Padova, per una spesa di Euro 1.770.000; ed infine l’acquisto e la ristrutturazione della filiale di Roma, per un ammontare complessivo di circa Euro 3.000.000.
I costi per investimenti in corso di realizzazione già sostenuti nel corso del I Semestre del 2008 sono inclusi nella Tabella del precedente Paragrafo 5.2.1..
Inoltre sono stati previsti investimenti per la ristrutturazione di filiali già esistenti (Bologna e Napoli) per un totale di Euro 695.000, e per la ristrutturazione dell’immobile adiacente a quello ove è ubicata la sede sociale dell’Emittente in Padova per Euro 2.200.000.Gli investimenti citati, alla data del Prospetto Informativo, sono in corso di realizzazione.
Tutti gli investimenti sono finanziati con mezzi propri.
5.2.3 Investimenti futuri
Gli investimenti futuri di Banca Popolare Etica hanno ad oggetto principalmente l’ampliamento della Rete Distributiva mediante l’apertura di quattro nuove filiali nei prossimi anni nelle Città di Genova, Perugia, Ancona e Trieste.
L’ammontare della spesa prevista per l’apertura delle filiali di Genova e Perugia è pari ad Euro 725.000. Per la filiale di Genova è stato locato un immobile in data 1° settembre 2008.
La spesa per l’apertura delle filiali di Ancona e Trieste verrà stimata nell’ambito del bilancio previsionale per il 2010.
Tali investimenti troveranno le loro fonti di finanziamento nei mezzi propri dell’Emittente anche rivenienti dalla Offerta di Sottoscrizione oggetto del presente Prospetto Informativo.
CAPITOLO VI
ATTIVITA’ DELL’EMITTENTE
6.1. PRINCIPALI ATTIVITÀ
6.1.1. Descrizione della natura delle attività dell’Emittente e delle sue principali attività
6.1.1.1. Introduzione
L’Emittente esercita l’attività di raccolta del risparmio ed erogazione del credito, nelle sue varie forme, ex artt. 10 e seguenti del TUB. Essa può compiere altresì ogni altra operazione e/o attività strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale, in conformità alle disposizioni emanate dalle Autorità di Vigilanza.
Inoltre l’Emittente è autorizzata a prestare al pubblico i seguenti servizi di investimento:
• collocamento con o senza preventiva sottoscrizione o acquisto a fermo, ovvero assunzione di garanzia nei confronti di terzi,
• ricezione e trasmissione ordini nonché mediazione, consulenza.
Banca Popolare Etica esercita le attività suindicate in conformità ai principi ispiratori della finanza etica e in coerenza con i valori dell’economia sociale e civile, volti al perseguimento di uno sviluppo economico e sociale equo e rispettoso dei diritti umani, fondato sulla ricerca dell’interesse comune e dell’inclusione dei più deboli, sulla protezione e rigenerazione dei beni comuni e sull’equilibrio ambientale.
Tali finalità sono fissate nell’articolo 5 dello Statuto Sociale, che prevede:
«[..] La Società si propone di gestire le risorse finanziarie di famiglie, donne, uomini, organizzazioni, società di ogni tipo ed enti, orientando i loro risparmi e disponibilità verso la realizzazione del bene comune della collettività.
Attraverso gli strumenti dell’attività creditizia, la Società indirizza la raccolta ad attività socio-economiche finalizzate all’utile sociale, ambientale e culturale, sostenendo – in particolare mediante le organizzazione non profit – le attività di promozione umana sociale ed economica delle fasce più deboli della popolazione e delle aree più svantaggiate. Inoltre sarà riservata particolare attenzione al sostegno delle iniziative di lavoro autonomo e/o imprenditoriale di donne e giovani anche attraverso interventi di microcredito e microfinanza. Saranno comunque esclusi i rapporti finanziari con quelle attività economiche che, anche in modo indiretto, ostacolano lo sviluppo umano e contribuiscono a violare i diritti fondamentali della persona. La Società svolge una funzione educativa nei confronti del risparmiatore e del beneficiario del credito, responsabilizzando il primo a conoscere la destinazione e le modalità di impiego del suo denaro e stimolando il secondo a sviluppare con responsabilità progettuale la sua autonomia e capacità imprenditoriale.»
Per maggiori informazione sullo statuto sociale dell’Emittente Cfr. Sezione I, Capitolo XXI, Paragrafo 21.2.
Banca Popolare Etica ha inoltre adottato un modello organizzativo che realizza, da una lato i principi cooperativi rispondenti al tipo sociale attraverso la Struttura Territoriale dei Soci, e dall’altro una collaborazione efficiente fra tutte le persone, soci, clienti, amministratori ma anche partner sociali, comunità e istituzioni con cui la Banca entra in relazione, che a vario titolo concorrono a diffondere e sviluppare la cultura e le prassi della finanza etica.
Per maggiori informazioni sul modello organizzativo dell’Emittente Cfr. Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.6.
6.1.1.2. Descrizione dei prodotti e dei servizi dell’Emittente
La Banca esercita l’attività di intermediazione creditizia offrendo alla clientela, soci e non soci, una vasta gamma di prodotti e servizi atti a soddisfare le più comuni esigenze finanziarie o di investimento, escludendo per scelta precisa, e, conformemente alla propria mission istituzionale, l’offerta di prodotti e servizi non coerenti con i principi della Finanza Etica ed in primis quei prodotti e servizi che non garantiscono trasparenza e tracciabilità dei flussi monetari.
I prodotti e servizi offerti includono: (i) per quanto attiene all’attività di Raccolta Diretta, depositi a risparmio, conti correnti, certificati di deposito, pronti contro termine e obbligazioni proprie; (ii) per quanto attiene l’attività di Raccolta Indiretta, quote di fondi di Etica Sgr, titoli obbligazionari di emittenti statali e sovranazionali; (iii) per quanto riguarda l’Attività di Impiego, prestiti a breve, medio e lungo termine. Inoltre, l’Emittente offre servizi di incasso e pagamento, emissione di carte di debito e di credito e servizi di internet-banking.
Attività di Raccolta Diretta
Depositi a risparmio
L’offerta comprende esclusivamente libretti di risparmio nominativi.
Conti correnti
L’offerta comprende una gamma di prodotti tarati sulle esigenze di liquidità del singolo e della famiglia (Conto Corrente Salvadanaio, Conto Risposta, Conto Corrente Incontro), un pacchetto di prodotti riservati ai giovani (Conto alla Rovescia) oltre che alcuni prodotti che si rivolgono in particolare alle esigenze di società ed enti, sia con riferimento alla normale gestione della liquidità (Conto Comunque, Conto Agile, Conto Ovunque, Conto Agilissimo) che con riferimento alle attività di raccolta di fondi da destinare ad interventi umanitari e sociali (Conto Pro).
Certificati di deposito
L’offerta comprende l’emissione di certificati di deposito ordinari a tasso fisso e certificati di deposito a tasso variabile.
Per i certificati di deposito, l’Emittente ha creato degli strumenti collegati a progetti ed organizzazioni e pertanto direttamente collegati al finanziamento di strutture ed attività che abbiano finalità coerenti con quelle della Banca, in particolare la Banca mette a disposizione dei suoi clienti:
“Certificati di deposito microcredito Etimos”. La raccolta di questi certificati di deposito viene destinata ai progetti di Etimos (programmi di micro finanza, di cooperative di piccoli produttori nei Paesi del Sud del Mondo e nelle aree di crisi economica).
“Certificati di Deposito Sud del Mondo”. I fondi raccolti vengono destinati al sostegno di progetti e richieste di finanziamenti provenienti dai Paesi del Sud del Mondo.
“Certificati di Deposito Dedicati”. Destinati al finanziamento di progetto specifici scelti dal risparmiatore fra quelli promossi dalla Banca.
Obbligazioni proprie
L’Emittente offre in sottoscrizione obbligazioni nell’ambito di proprie emissioni effettuate nel corso dell’anno. Tutte le obbligazioni emesse dalla Banca prevedono il pagamento di cedole a tasso fisso (anche step-up) o a tasso variabile, con esclusione del ricorso ad obbligazioni strutturate. Alla data del Prospetto Informativo, sono in circolazione delle obbligazioni a tasso fisso (anche step-up) e tipi di obbligazioni a tasso variabile, calcolato
sull’Euribor o IACP. Per maggiori informazioni si veda il Sezione I, Capitolo X, Paragrafo 10.3.1.
Alcuni prodotti offerti nell’ambito della raccolta diretta (Conto corrente Salvadanaio, Libretto di risparmio, certificati di deposito ordinari e obbligazioni proprie) consentono al cliente di esprimere una preferenza circa la destinazione del proprio risparmio indicando in quali dei settori di intervento della Banca (cooperazione sociale, ambiente, cultura e società civile, cooperazione internazionale) utilizzarlo.
Attività di Raccolta Indiretta
Attraverso l’esercizio dei servizi di investimento, che è autorizzata a prestare, l’Emittente svolge attività di Raccolta Indiretta.
Secondo quanto previsto dalla delibera del Consiglio di Amministrazione del 30 ottobre 2007, l’Emittente colloca unicamente i fondi di Etica Sgr: “Valori Responsabili monetario”; “Valori Responsabili obbligazionario misto”; “Valori Responsabili bilanciato” e “Valori Responsabili azionario”. Tali fondi si caratterizzano per la trasparenza e la responsabilità sociale dell’investimento. Infatti Xxxxx Sgr rende integralmente nota la composizione del paniere di investimento dei fondi e determina la composizione del paniere oltre che su criteri economici anche in base a valutazioni di responsabilità socio-ambientali degli emittenti (imprese e Stati), secondo principi formalizzati in un regolamento adottato da Etica Sgr.
Secondo quanto previsto dalla citata delibera, inoltre, l’Emittente svolge il servizio di raccolta e trasmissione ordini ai sensi dell’articolo 1, comma 5, lettera e) del TUF, aventi ad oggetto esclusivamente strumenti finanziari obbligazionari quali titoli di stato ed obbligazioni emesse da enti sovranazionali.
Servizi
L’Emittente offre i tradizionali servizi bancari:
- Moneta elettronica: carta bancomat, bancomat prepagato, carte di credito.
Le carte di credito di Banca Popolare Etica, utilizzano il circuito VISA e sono emesse da CartaSi, e si caratterizzano per l’essere collegate ad alcune realtà del Terzo Settore (Amnesty International, Agesci, Intersos, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, ManiTese, Aibi, Economia di Comunione). Al momento dell’emissione della carta il cliente sceglie l’associazione o l’ente collegato a cui l’Emittente retrocede un contributo fisso al momento dell’emissione e una percentuale sugli importi spesi dal cliente stesso.
- Banca Virtuale: operatività via internet, via telefono e un servizio integrato per gestire raccolte fondi o abbonamenti.
- L’Emittente offre inoltre tutti i tradizionali servizi di incasso e pagamento.
Attività di Impiego
Le attività di impiego sono essenzialmente quelle normalmente praticate dal sistema bancario ed, in particolare, consistono in: (i) apertura di credito in conto corrente per elasticità di cassa; (ii) linee di credito per anticipi autoliquidanti; (iii) finanziamenti a medio/lungo termine chirografari e finanziamenti assistiti da garanzia ipotecaria; (iv) rilascio di impegni di firma.
Coerentemente con gli indirizzi e le finalità proprie istituzionali la Banca ha scelto, sin dall’inizio della sua attività, di non applicare per nessuna forma tecnica la condizione di massimo scoperto e di effettuare la capitalizzazione degli interessi con cadenza annuale.
I principi sottesi all’attività di impiego sono da un lato il diritto al credito e dell’altro il vincolo nella scelta dei progetti e delle realtà da finanziare.
Coerentemente a detti principi l’Emittente:
- Concede credito, per quanto attiene alle persone fisiche, per il sostegno e il soddisfacimento di specifiche esigenze che si caratterizzano per la loro valenza sociale o di specifici bisogni primari;
- Applica condizioni di spese e di tasso uniformi su tutto il territorio nazionale;
- Ha sviluppato con particolare attenzione l’attività di microcredito;
- Ha adottato una politica del credito secondo cui i finanziamenti sono destinati a soggetti o progetti, economicamente affidabili, e socialmente responsabili in riferimento allo sviluppo sociale e al rispetto ambientale, con esclusione di quei soggetti impegnati in attività che prevedono:
• .produzione e commercializzazione di armi;
• .evidente impatto negativo sull’ambiente;
• utilizzo e sviluppo di fonti energetiche e di tecnologie rischiose per l’uomo e l’ambiente;
• .sfruttamento del lavoro minorile, violazione dei diritti della persona, non rispetto delle garanzie contrattuali;
• attività di ricerca in campo scientifico che conducano ad esperimenti su soggetti deboli o non tutelati;
• .esclusione/emarginazione delle minoranze o di intere categorie della popolazione;
• rapporto diretto con regimi che notoriamente non rispettino i diritti umani e/o che siano gravemente responsabili della distruzione dell’ambiente;
• .mercificazione del sesso;
• gioco d’azzardo.
Con riferimento a tale ultimo aspetto e per quanto attiene alle persone giuridiche, l’Emittente, secondo quanto previsto dal Regolamento del Credito deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 marzo 2006 e aggiornato in data 13 ottobre 2008, affianca alla tradizionale istruttoria economica bancaria, un’istruttoria socio- ambientale attraverso cui la Banca assume elementi di conoscenza sul valore sociale dell’attività da finanziare e sulla coerenza dell’attività del beneficiario del finanziamento con i valori di riferimento della Banca. Per lo svolgimento dell’istruttoria socio-ambientale l’Emittente si avvale della figura del “Valutatore sociale”, ossia di soci, persone fisiche, a tal fine formate dalla Banca, che svolgono gratuitamente l’analisi socio-ambientale secondo quanto previsto nel Regolamento Credito.
La Banca ha sviluppato l’attività di microcredito sulla base di due direttrici fondamentali, il microcredito socio assistenziale e il microcredito per start up e sviluppo di impresa. In entrambi i casi l’Emittente eroga credito anche a soggetti i quali non presentano quelle caratteristiche e requisiti normalmente richiesti per l’accesso al credito. I crediti sono garantiti da fondi di garanzia costituiti da enti locali e/o realtà del territorio (associazioni e organizzazioni) a fronte di specifici progetti. L’attività di Microcredito viene finanziata, inoltre, dall’Emittente anche attraverso il contributo dell’1/1000 eventualmente devoluto, in favore di progetti di Microcredito, dai sottoscrittori di quote di fondi di Etica Sgr.
Elemento non secondario della operazione di microcredito è rappresentato dall’assistenza tecnica che la Banca fornisce al beneficiario per supportarlo nelle fasi di gestione del credito.
L’Emittente, nel corso della sua attività, ha stipulato accordi con associazioni e consorzi appartenenti al Terzo Settore (quali a titolo esemplificativo ARCI, ACLI, CGM, CTM Altro Mercato) attraverso i quali l’Emittente concede credito, a particolari condizioni, in favore degli associati o consorziati, anche al fine di rafforzare la coesione con le realtà del Terzo
Settore che costituiscono, sin dalla costituzione dell’Emittente, uno dei suoi principali contesti di riferimento.
L’Emittente ha inoltre sviluppato nel corso della sua attività delle convenzioni con associazioni e organizzazioni non governative e con soggetti istituzionali (quali a titolo esemplificativo: la Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, il Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Comuni e Province) attraverso cui ha definito delle forme di collaborazione strumentali alla realizzazione di finanziamenti, microcredito, e altre forme tecniche di impiego tipicamente offerte dall’Emittente in favore di particolari categorie di soggetti nell’ambito di progetti per lo sviluppo del territorio e la cooperazione internazionale.
Cfr. Sezione I, Capitolo XXII, Paragrafo 22.3.
Attività dell’Emittente in Spagna
L’Emittente opera dal 2005, in regime di Libera Prestazione di Servizi in Spagna, mediante la società di diritto spagnolo FIARE S.L.U., controllata dalla Fondazione FIARE, con la quale l’Emittente ha stipulato un contratto di agenzia.
Attraverso il suddetto rapporto di agenzia, l’Emittente offre sul mercato spagnolo una gamma limitata dei propri prodotti. In particolare:
- con riferimento all’Attività di Raccolta diretta, l’Emittente offre unicamente dei Libretti di Risparmio nominativi (libretto”Disponibilidad” liquidabile a richiesta del cliente; libretto “Vinculado” liquidabile a scadenze di 24, 36 e 48 mesi, libretto “Vinculado Redes” che prevede la retrocessione di parte dell’interesse maturato dal cliente in favore di organizzazioni ed enti che svolgono attività coerenti con le finalità della Banca; e libretto “Tesoreria” per depositi superiori nel minimo a Euro 25.000);
- con riferimento all’Attività di Impiego, l’Emittente offre le medesime forme tecniche messe a disposizione sul mercato italiano. Sussistono inoltre i medesimi vincoli derivanti dalle politiche di credito adottate in ordine ai soggetti cui l’Emittente concede i finanziamenti. La valutazione Socio-Ambientale viene effettuata a cura dell’agente FIARE S.L.U.
Non viene, invece, svolta Attività di Raccolta Indiretta.
6.1.1.3. Indicazione delle principali categorie di prodotti venduti e/o di servizi prestati in ogni esercizio finanziario per il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
Nelle tabelle di seguito vengono rappresentati i dati puntuali di fine periodo relativamente alla raccolta diretta, alla raccolta indiretta e agli impieghi.
RACCOLTA DIRETTA | 2005 | 2006 | 2007 | I Semestre 2008 |
Conti correnti | 188.911 | 200.919 | 243.087 | 240.504 |
Depositi a risparmio | 4.162 | 10.574 | 13.485 | 14.516 |
Certificati di deposito | 107.112 | 101.968 | 99.466 | 99.970 |
Pronti c/termine | 27.206 | 25.323 | 35.473 | 62.473 |
Presiti obbligazionari di propria emissione | 54.802 | 79.491 | 96. 974 | 112.149 |
Fondi di terzi in amministrazione | 0 | 0 | 395 | 748 |
Raccolta Estero | 360 | 187 | 220 | 218 |
Totale | 382.553 | 418.462 | 487.100 | 530.578 |
RACCOLTA INDIRETTA | 2005 | 2006 | 2007 | I Semestre 2008 |
Collocamento Fondi (Risparmio Gestito) | 86.555 | 84.551 | 93.216 | 91.632 |
Raccolta ordini (Risparmio Amministrato) | 4.129 | 6.876 | 11.587 | 14.418 |
Totale | 90.684 | 91.427 | 104.803 | 106.050 |
IMPIEGO | 2005 | 2006 | 2007 | I Semestre 2008 |
conti correnti | 39.958 | 34.369 | 38.859 | 46.124 |
Finanziamenti a clientela per anticipi Sfb | 21.906 | 25.784 | 24.780 | 29.858 |
Mutui e sovvenzioni | 104.901 | 138.524 | 170.739 | 177.480 |
Finanziamenti estero | 3.450 | 2.710 | 2.840 | 2.854 |
Sofferenze | 653 | 223 | 121 | 647 |
Altre operazioni | 393 | 399 | 779 | 671 |
Finanziamenti con fondi di terzi in amministrazione | 0 | 0 | 395 | 746 |
Totale | 171.261 | 202.009 | 238.514 | 258.381 |
Crediti di firma | 14.717 | 18.082 | 25.820 | 27.970 |
Dati espressi in migliaia di Euro
6.1.1.4 Modello Organizzativo
Banca Popolare Etica ha avuto sin dalla sua costituzione un carattere nazionale e la sua organizzazione si sviluppa sul territorio nazionale in quattro grandi aree geografiche (Nord-Ovest, Nord-Est, Sud e Centro) ed in due dimensioni strutturali, quella commerciale della rete distributiva e quella sociale della Struttura Territoriale dei Soci.
L’Emittente, inoltre, opera in regime di libera prestazione di servizi in Spagna. Rete distributiva
In Italia sono attive 12 Filiali nelle città di Palermo, Napoli, Bari, Roma, Firenze, Bologna, Torino, Milano, Brescia, Vicenza, Treviso e Padova.
La rete distributiva dell’Emittente è costituita anche da n. 27 Banchieri Ambulanti, anch’essi operanti su tutto il territorio nazionale.
Il Banchiere Ambulante è un Promotore Finanziario iscritto all’Albo dei promotori finanziari ai sensi dell’articolo 31 del TUF. Questa figura interviene soprattutto nelle aree non coperte da Xxxxxxx ed ha il compito di sviluppare contatti con soci e clienti, di raccoglierne le istanze, analizzarle, farne una pre-valutazione ed istruttoria, seguirne l’iter a distanza, in sinergia con i Valutatori socio-ambientali e in collaborazione con le strutture interne della Banca.
Il Banchiere Ambulante ha il compito, inoltre, di diffondere e promuovere la cultura di finanza etica.
L’operatività dell’Emittente in Spagna è svolta, in regime di libera prestazione di servizi, attraverso la società FIARE S.L.U., con la quale l’Emittente ha stipulato un contratto di agenzia. La società FIARE S.L.U. ha sede legale ed operativa a Bilbao e sede operativa a Barcellona oltre che un promotore a Madrid.
Struttura Territoriale dei Soci e Forum di Area
Struttura Territoriale dei Soci
Banca Popolare Etica, sin dalla sua costituzione, ha curato lo spirito cooperativo, assegnando particolare rilevanza alla partecipazione dei soci, stimolati a dare il proprio contributo, non solo economico, alla vita della Banca.
L’Assemblea dei soci del 21 novembre 1998 ha approvato la Struttura Territoriale dei Soci, tramite organizzata in Circoscrizioni Locali su base provinciale e in quattro Coordinamenti di Area, uno per ciascuna macro-area Nord Ovest, Nord Est, Sud e Centro.
La Struttura Territoriale dei Soci:
• Favorisce momenti di incontro e di aggregazione, tra i soci e tra questi e Banca Popolare Etica;
• può fornire suggerimenti e pareri in merito a persone e organizzazioni che interagiscono con Banca Popolare Etica;
• promuove la conoscenza dei candidati alle cariche degli organi sociali di Banca Popolare Etica;
• garantisce l’informazione e la promozione di Banca Popolare Etica;
• supporta e sviluppa le attività sociali di Banca Popolare Etica;
• promuove la cultura del risparmio etico;
• effettua un’analisi costante e continuativa del territorio al fine di individuare nuovi bisogni ai quali Banca Popolare Etica può offrire una risposta;
• verifica quanto le attività di Banca Popolare Etica siano condivise dai soci e dalle diverse realtà del territorio;
• promuove la partecipazione dei soci alle Assemblee Ordinarie e Straordinarie di Banca Popolare Etica.
Le Circoscrizioni Locali sono composte da tutti i soci, persone fisiche e giuridiche, che hanno il domicilio nei comuni che fanno parte del territorio di competenza (normalmente una provincia purché abbia una base sociale di almeno 200 soci).
Nell’ambito delle Circoscrizioni Locali, i soci che svolgono un ruolo attivo all’interno della Circoscrizione costituiscono il “Git”.
La Fondazione Responsabilità Etica fornisce le necessarie risorse economiche per lo svolgimento delle attività delle Circoscrizioni Locali.
Il Coordinamento d'Area è composto dalle/dai Coordinatrici/tori delle Circoscrizioni locali dell'Area di competenza ed ha funzioni di coordinamento delle attività delle Circoscrizioni.
Forum d’Area
Il Forum d’Area, secondo quanto previsto dall’Assemblea dei soci del 24 novembre 2007, è il luogo in cui si integrano sul territorio i quattro livelli della struttura di Banca Etica, ossia il livello istituzionale, quello operativo, quello culturale e quello partecipativo. Il Forum d’Area è composto da uno dei quattro Vice Presidenti di Banca Etica (dimensione politica), dal Responsabile Operativo (dimensione operativa bancaria), dal Segretario d’Area (dimensione culturale) e dal referente d’Area, eletto dal coordinamento d’Area, composto dai coordinatori dei GIT dell’Area di competenza (dimensione sociale), il quale esprime il punto di vista dei soci sul territorio.
Attualmente i Forum d’Area sono quattro, uno per ogni macroarea: Nord-Est, Nord- Ovest, Centro e Sud.
Sinteticamente, il Forum d'Area ha il compito di:
• raccogliere e analizzare i bisogni e le proposte del territorio, dando indicazioni utili alla Banca per una puntuale risposta a queste esigenze, verificandone sul campo l'efficacia e la coerenza con la missione di Banca Popolare Etica;
• far crescere le relazioni con le Circoscrizioni e i Soci della Banca, stringere sinergie con realtà che operano a livello locale;
• definire gli interventi socio-culturali nell'area.
Interforum
L’Interforum è un organismo consultivo e propositivo che contribuisce ad individuare gli obiettivi e le strategie nazionali, proponendo l’articolazione per ciascuna area e partecipando a tutte quelle azioni che riguardano il decentramento delle politiche territoriali.
L’Interforum è composto da:
- Presidente della Banca
- Componenti dei Forum di Area
- Direttore Generale
- Responsabile Area Promozione Culturale. Organizzazione Interna dell’Emittente
La struttura organizzativa, sulla base di quanto previsto dalla delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 novembre 2008 ed a far data dal 1° gennaio 2009, si articola in una Direzione Generale composta dal Direttore Generale e da diversi uffici di staff oltre che da tre vice-direttori, dai quali dipendono:
- l’area commerciale;
- l’area promozione culturale;
- l’area pianificazione organizzativa;
- l’area controlli andamentali;
- l’area innovazione;
- l’area amministrazione.
Sono inoltre previsti due Comitati con specifiche funzioni:
• Comitato di Direzione Strategica, con funzione di pianificazione strategica;
• Comitato ICAAP, che ingloba, a far data dal 1° gennaio 2009, i Comitati Finanza e Rischio Aggravato, con funzione di controllo dei rischi secondo quanto previsto dalla circolare Banca d’Italia 263 del 2006 e successivi aggiornamenti.
A seguire l’Organigramma dell’Emittente, così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 17 novembre 2008:
6.1.1.5 Fattori chiave
Il management dell’Emittente ritiene che i fattori chiave che hanno consentito lo sviluppo della Banca e che ne caratterizzano oggi l'attività siano:
Ricerca e Sviluppo
L’attività di studio e ricerca volta alla messa a punto di prodotti e servizi si fonda principalmente sull’analisi delle esigenze trasmesse dalla base sociale dell’Emittente. Tale analisi consente all’Emittente stesso di modulare gli strumenti classici dell’attività bancaria per creare strumenti che rispondendo a logiche economiche prima che finanziarie siano di maggior sostegno dell’economia sociale.
Interdipendenza dell’attività bancaria e socio culturale
L’Emittente sia attraverso attività dirette che attraverso la Fondazione Responsabilità Etica promuove e diffonde la cultura della finanza etica. Tale attività, finalizzata essenzialmente alla diffusione dei valori propri della finanza etica, si è rivelata anche un utile strumento di promozione dell’Emittente stesso e di diffusione del marchio.
Modello organizzativo
Il modello organizzativo di cui la Banca si è dotata consente di realizzare l’elemento di partecipazione dei soci nell’ottica di una cooperazione reale. I soci costituiscono il patrimonio più importante di Banca Popolare Etica, il loro coinvolgimento diretto e la fiducia nel progetto si traducono nella sottoscrizione di azioni della Banca. La base sociale assume una rilevanza fondamentale per la Banca perché la sua attività è indipendente dai capitali dei grandi gruppi economico-finanziari.
I soci sono considerati non solo per il capitale conferito quanto anche per l’apporto umano in termini apporto culturale necessario per lo sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi progetti.
Eticità delle scelte di investimento della Banca e dei prodotti commercializzati
La Banca esercita l’attività di intermediazione creditizia in modo coerente con le proprie finalità sociali. La scelta eticamente orientata negli investimenti propri della Banca e nella caratteristica dei prodotti offerti, se da un lato costituisce un limite che la Banca si pone alle sue possibilità in termini di mercato, dall’altro produce l’effetto di attrarre clientela fra coloro i quali condividono i principi della finanza etica nonché fra coloro che ne apprezzano l’aspetto della trasparenza.
Trasparenza
Banca Popolare Etica favorisce un uso del denaro informato e consapevole, mettendo il risparmiatore in grado di sapere come vengono investiti i suoi risparmi e creando strumenti e modalità per avvicinare risparmiatori e organizzazioni finanziarie.
I rapporti con i clienti vengono gestiti in base ai principi di trasparenza, partecipazione ed equa distribuzione delle risorse. Tutto ciò si traduce in:
- nominatività dei rapporti (non sono previsti rapporti al portatore);
- pubblicazione sul sito internet dell’elenco dei soggetti finanziati;
- partecipazione del cliente, intesa come tendenziale possibilità del cliente di scegliere il settore verso il quale desidera che il suo risparmio venga indirizzato dalla Banca, anche attraverso strumenti specifici, quali i Certificati di Deposito Dedicati e le Carte di Credito Affinity.
Operatività al livello nazionale
L’Emittente opera al livello nazionale su tutto il territorio. Tale presupposto consente una attenuazione del rischio di credito rispetto ad una operatività territorialmente meno estesa e consente di perseguire una equa distribuzione delle risorse sul territorio, attraverso l’applicazione di condizioni uniformi in tutta Italia e la determinazione delle condizioni applicate con criteri di equità.
Banchieri Ambulanti
L’Emittente si avvale della collaborazione di 27 professionisti iscritti all’albo dei promotori finanziari, denominati Banchieri Ambulanti. La figura del Banchiere Ambulante è da sempre stata un elemento fondamentale nell’attività dell’Emittente in quanto rappresenta, da un lato, un importante strumento operativo nelle aree territoriali non servite da Filiali, e dall’altro un veicolo di promozione della cultura di finanza etica sul territorio.
6.1.1.6. Normativa di Riferimento
I paragrafi che seguono riportano una breve descrizione delle principali normative che disciplinano l’attività di BPE.
Normativa relativa all’attività bancaria
I principi fondamentali che disciplinano lo svolgimento dell’attività bancaria sono contenuti nel Testo Unico Bancario e nelle Istruzioni di vigilanza per le banche emanate dalla Banca d’Italia. Il TUB contiene, fra l’altro, disposizioni riguardanti: (i) l’autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria, (ii) l’acquisizione di partecipazioni azionarie in banche, (iii) la vigilanza bancaria e i requisiti di adeguatezza patrimoniale e (iv) gli investimenti azionari da parte delle banche. Le Istruzioni di Vigilanza per le banche contengono la disciplina di dettaglio dei principi generali di cui al TUB.
(i) Autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria
L’articolo 10 del TUB stabilisce che la raccolta del risparmio tra il pubblico e l’esercizio del credito costituiscono l’attività bancaria. Ai sensi dell’articolo 14 del TUB, la Banca d’Italia autorizza l’attività bancaria quando ricorrano tutte le condizioni indicate nel citato articolo ed iscrive, ex art. 13 del TUB, le banche autorizzate in Italia allo svolgimento dell’attività bancaria in un apposito albo gestito dalla Banca d’Italia.
(ii) Acquisizione di partecipazioni azionarie in banche popolari
Ai sensi dell’articolo 30 del TUB, nessuno può detenere azioni in misura eccedente lo 0,50 per cento del capitale sociale. La banca, appena rileva il superamento di tale limite, contesta al detentore la violazione del divieto. Le azioni eccedenti devono essere alienate entro un anno dalla contestazione; trascorso tale termine, i relativi diritti patrimoniali maturati fino all'alienazione delle azioni eccedenti vengono acquisiti dalla banca.
Tale divieto non si applica agli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, per i quali valgono i limiti previsti dalla disciplina propria di ciascuno di essi.
Ogni socio ha un voto, qualunque sia il numero delle azioni possedute.
(iii) Vigilanza bancaria e requisiti di adeguatezza patrimoniale
Ai sensi degli articoli 51 e seguenti del TUB, ogni banca è soggetta alla vigilanza della Banca d’Italia. Nei confronti di ciascun soggetto bancario, Banca d’Italia svolge un’attività di vigilanza informativa, regolamentare ed ispettiva; in particolare, con riguardo all’esercizio della vigilanza informativa, l’articolo 56 del TUB dispone che le modifiche degli statuti delle banche non possono essere iscritte nel registro delle imprese se non consti un provvedimento della Banca d’Italia che accerti che tali modifiche non contrastino con una sana e prudente gestione della banca.
Nei confronti di tutti gli enti creditizi, inoltre, la Banca d’Italia svolge, ai sensi dell’articolo
53 del TUB, un’attività di vigilanza regolamentare, emanando, in conformità alle deliberazioni del CICR, disposizioni di carattere generale aventi a oggetto: l’adeguatezza patrimoniale, il contenimento del rischio nelle sue diverse configurazioni, le partecipazioni detenibili e l’organizzazione amministrativa e contabile ed i controlli interni. L’adeguatezza patrimoniale delle banche è oggetto di una specifica disciplina da parte della Banca d’Italia che recepisce, in particolare, le determinazioni assunte dal Comitato di Basilea nel Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale.
In particolare, nel gennaio 2001, il Comitato di Basilea ha pubblicato le proposte per la revisione degli standard internazionali esistenti di adeguatezza patrimoniale delle banche (c.d. “Basilea 2”). Esse sono state definitivamente approvate ed adottate dalle Direttive CE 2006/48 e 2006/49 e sono entrate in vigore il 1°gennaio 2007.
Lo Stato Italiano ha recepito le suddette direttive con Decreto Legge 27 dicembre 2006,
n. 297, successivamente convertito nella Legge 23 febbraio 2007 n. 15.
Ai sensi di tale legge, le disposizioni di carattere generale emanate dalla Banca d’Italia aventi ad oggetto l’adeguatezza patrimoniale devono prevedere che le banche possano utilizzare:
(i) le valutazioni del rischio di credito rilasciate da società o enti esterni; a tal proposito le disposizioni disciplinano i requisiti, anche di competenza tecnica e di indipendenza, che tali soggetti devono possedere e le relative modalità di accertamento; (ii) sistemi interni di misurazione dei rischi per la determinazione dei requisiti patrimoniali, previa autorizzazione della Banca d’Italia.
In attuazione di tale legge, la Banca d’Italia ha emanato la Circolare 263/2006.
(i) Investimenti azionari da parte delle banche
Alle banche è consentito effettuare investimenti sia in società finanziarie che industriali, nel rispetto delle norme e dei limiti previsti nelle Istruzioni dalla Banca d’Italia nell’esercizio delle funzioni di vigilanza regolamentare.
In linea generale, le partecipazioni assunte da una banca non possono superare, nel loro insieme, il margine disponibile per investimenti in partecipazioni e in immobili (il margine disponibile è dato dalla differenza tra il patrimonio di vigilanza e la somma delle partecipazioni e degli immobili, comunque detenuti).
Inoltre, le partecipazioni in società diverse da banche o società finanziarie o assicurative (cd. “industriali”) non possono eccedere complessivamente il 15% del patrimonio di vigilanza della banca e, in relazione agli investimenti in una singola impresa o gruppo di imprese non finanziarie, il 3% del patrimonio di vigilanza della banca e il 15% del capitale sociale della società target. Tale ultima percentuale non si applica qualora il valore della partecipazione sia contenuto entro l’ammontare dell’1% del patrimonio di vigilanza della banca partecipante, ovvero qualora la somma degli investimenti superiori al 15% in possesso della banca sia contenuta entro l’1% del patrimonio di vigilanza della banca.
Normativa antiriciclaggio
L’Emittente è soggetta alle disposizioni della normativa “antiriciclaggio”, come da ultimo modificata dal d.lgs. n. 231 del 21 novembre 2007 recante “Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione”.
In particolare, le banche sono tenute a:
(i) identificare e verificare adeguatamente la clientela (in alcune situazioni considerate più esposte al rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, con procedure di identificazione e verifica particolarmente rigorose);
(ii) istituire l’Archivio Unico Informatico;
(iii) registrare e conservare nell’Archivio Unico Informatico i dati identificativi e le altre informazioni relative ai rapporti ed alle operazioni;
(iv) inviare i dati aggregati all’Unità di Informazione Finanziaria;
(v) segnalare le operazioni sospette;
(vi) istituire misure di controllo interno e assicurare un’adeguata formazione dei dipendenti e dei collaboratori, anche per approfondire la conoscenza dei propri clienti, al fine di prevenire e impedire la realizzazione di operazioni di riciclaggio.
Normativa sui Servizi di investimento
Ai sensi dell’articolo 1, comma 5, del TUF, per servizi di investimento si intendono le seguenti attività, quando hanno ad oggetto strumenti finanziari (i) negoziazione per conto proprio; (ii) esecuzione di ordini per conto dei clienti; (iii) sottoscrizione e/o collocamento con assunzione a fermo ovvero con assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente;
(iv) collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente; (v) gestione di portafogli; (vi) ricezione e trasmissione di ordini; (vii) consulenza in materia di investimenti; (viii) gestione di sistemi multilaterali di negoziazione.
Ai sensi dell’articolo 18 del TUF, l’esercizio professionale dei servizi e delle attività di investimento nei confronti del pubblico è riservato alle banche ed alle imprese di investimento (ovvero le SIM e le imprese di investimento comunitarie ed extra- comunitarie).
L’articolo 21 del TUF definisce i criteri generali da osservare nello svolgimento dei servizi e delle attività di investimento, mentre l’art. 22 del TUF disciplina il regime di separatezza patrimoniale e, quindi, l’obbligo di tenere separati gli strumenti finanziari e le somme di denaro dei singoli clienti, a qualunque titolo detenuti dal soggetto abilitato, rispetto al patrimonio di quest’ultimo e a quello degli altri clienti. L’art. 23 stabilisce l’obbligo di redigere per iscritto i contratti relativi alla prestazione di servizi di investimento e di consegnarne un esemplare ai clienti.
Le regole di comportamento dei soggetti abilitati nei confronti della clientela trovano poi specifica disciplina nel Regolamento Consob adottato con delibera n. 16190 del 29 ottobre 2007 (Regolamento Intermediari).
Offerta fuori sede
Ai sensi dell’articolo 30 del TUF, si intende per offerta fuori sede la promozione ed il collocamento presso il pubblico: (i) di strumenti finanziari, in luogo diverso dalla sede legale o dalle dipendenze dell’emittente, del proponente l’investimento o del soggetto incaricato della promozione o del collocamento, e/o (ii) di servizi e attività di investimento, in luogo diverso dalla sede legale o dalle dipendenze di chi presta, promuove o colloca il servizio o l’attività. Non costituisce offerta fuori sede quella effettuata nei confronti di clienti professionali, come individuati ai sensi dell’articolo 6, commi 2-quinquies e 2- sexies del TUF.
L’offerta fuori sede di strumenti finanziari ovvero di servizi di investimento può essere effettuata solo dai soggetti autorizzati allo svolgimento dei servizi di collocamento (con o senza assunzione a fermo ovvero assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente) e dalle Sgr, dalle società di gestione armonizzate e dalle SICAV, limitatamente alle quote e alle azioni di Oicr.
Le banche possono effettuare l’offerta fuori sede dei propri servizi e attività di investimento. Ove l’offerta abbia per oggetto servizi e attività prestati da altri intermediari, le banche devono essere autorizzate allo svolgimento dei servizi di collocamento.
Ai sensi dell’articolo 31 del TUF, i soggetti autorizzati si avvalgono, per l’offerta fuori sede, di promotori finanziari, che devono essere iscritti nell’apposito albo unico tenuto da un organismo costituito dalle associazioni professionali rappresentative dei promotori e dei soggetti abilitati. L’attività di promotore finanziario deve essere svolta esclusivamente nell’interesse di un solo soggetto, il quale sarà responsabile in solido dei danni arrecati a terzi dal promotore finanziario, anche qualora tali danni siano conseguenti a responsabilità del promotore finanziario accertata in sede penale. Nella prestazione della propria attività, i promotori finanziari sono tenuti al rispetto di regole di comportamento e presentazione nei confronti degli investitori, stabilite dalla Consob con proprio regolamento.
L’Emittente ha istituito la funzione Compliance deputata, secondo le previsioni delle Istruzioni di Vigilanza Banca d’Italia, al monitoraggio costante dell’evoluzione normativa e ai conseguenti adeguamenti.
Alla funzione Compliance l’Emittente ha affidato anche i compiti e le responsabilità derivanti dalla disciplina attinente alla prestazione dei servizi di investimento.
6.1.2. Indicazione di nuovi prodotti e nuove attività
L’Emittente nel corso del 2007 ha messo a disposizione dei suoi clienti alcuni nuovi prodotti e nuovi servizi:
Fondo Pensione
In risposta al cambiamento del sistema previdenziale che ha imposto ai lavoratori di scegliere in merito alla destinazione del proprio TFR, Banca Popolare Etica ha ritenuto doveroso offrire la possibilità di investire il TFR in un fondo pensione caratterizzato da rigorosi e stringenti criteri etici di selezione dei titoli. In collaborazione con il Gruppo Itas Assicurazioni, è stata attivata la linea AequItas del fondo PensPlan Plurifonds, che viene gestita in base a criteri di selezione sociali e ambientali indicati da Etica Sgr.
La Linea Aequitas prevede anche la costituzione di un Fondo per il Microcredito sul modello già sperimentato con i fondi comuni di investimento “Valori Responsabili” di Etica Sgr, che sarà gestito dalla Fondazione Culturale Responsabilità Etica per fornire garanzie a copertura di operazioni di microcredito finanziate da Banca Popolare Etica e finalizzate al sostegno e alla nascita di microimprese.
Mutui per il risparmio energetico e per le energie rinnovabili
Nel corso del 2007, l’Emittente ha reso operativi prodotti di finanziamento specificatamente rivolti al risparmio energetico e alle fonti energetiche rinnovabili. In particolare è stato proposto:
(i) un pacchetto di prodotti di finanziamento per interventi di risparmio energetico (Mutuo Credito al Minor Consumo, .Mutuo Etichetta Energetica, Mutuo Efficienza Energetica). Questi prodotti consentono il finanziamento di interventi sul lato termico (sostituzione caldaie, installazione sistemi di contabilizzazione, isolamento termico, ecc.), elettrico (lampade, elettrodomestici, ecc.) ed idrico (serbatoi idrici, sistemi di raccolta acqua piovana, ecc.), sulla cogenerazione e sulla mobilità sostenibile (auto nuove ed usate a basse emissioni, motocicli, biciclette, ecc.).
(ii) un pacchetto di prodotti per il finanziamento di impianti di produzioni di energie rinnovabili (Mutuo Micro Rinnovabile, Mutuo Macro Rinnovabile). Questi prodotti consentono il finanziamento di investimenti per l'acquisto e l'installazione di impianti a fonte di energia rinnovabile tra cui solare termico, idroelettrico, eolico, biomassa, geotermia e biogas.
Molta attenzione viene rivolta a quegli interventi che si inseriscono in un contesto di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale (ridotto impatto ambientale) e sociale (positivo impatto sociale): queste installazioni vengono premiate tramite un prestito a tassi più agevolati.
Nell’ambito dell’attività di finanziamento per le energie rinnovabili, l’Emittente ha messo a punto due prodotti (Mutuo Fotovoltaico 100, e Conto Energetico) specificatamente dedicati alla istallazione di impianti di produzione di energia fotovoltaica e strutturati in modo da consentire ai beneficiari di avvalersi anche delle opportunità derivanti dai contributi previsti dal Conto Energia (D.M. del 19.02.2007).
I prodotti sull'efficienza energetica e sulle fonti energetiche rinnovabili hanno avuto un positivo riscontro presso la clientela: le maggiori richieste si sono avute per l'acquisto di automobili poco inquinanti, isolamento termico delle abitazioni e costruzione di impianti fotovoltaici.
Anticipo di ricevute bancarie salvo buon fine e “Imprendi-Mi”
Ferma restando la valutazione di coerenza con i principi ispiratori dell’Emittente e con la valutazione sociale dei soggetti da finanziare, Banca Popolare Etica ha ravvisato la necessità di adeguare la propria offerta con le linee di affidamento più classicamente commerciali, come l'anticipo "salvo buon fine" di ricevute bancarie (Xx.Xx.), disponibile da agosto 2007.
Per far fronte poi alle esigenze di finanziamento per l'acquisto di beni durevoli a favore di clienti soci, liberi professionisti, ditte individuali e piccole società di persone, fino ad ora esclusi, Banca Popolare Etica ha dato vita al prodotto "Imprendi-Mi", che consente così, sempre con le limitazioni derivanti dallo statuto della Banca, anche a chi appartenga a queste categorie di ottenere finanziamenti destinati a sostenere le proprie attività.
Carta Bancomat “Dai credito alla pace”
“Dai credito alla pace” è una carta bancomat prepagata realizzata in collaborazione con Fairtrade Italia: per ogni carta sottoscritta, 1 euro viene destinato alle donne palestinesi di Cisgiordania e Gaza impegnate nei progetti di commercio equo.
Servizi
Ad aprile 2007 si è conclusa la sperimentazione avviata con Poste Italiane in 8 regioni, che aveva lo scopo di facilitare le modalità di versamento contanti da parte dei clienti che non hanno una Filiale di riferimento.
Dopo il primo periodo di sperimentazione è stata rivista la modalità di gestione, con l’introduzione del bollettino personalizzato per i versamenti ed è stata estesa a tutti i clienti sul territorio nazionale la possibilità di versare contante nei propri conti correnti, in maniera facile ed a zero spese.
Operatività estero
Per favorire quelle organizzazioni che hanno frequente necessità di operare con istituti esteri, quali ad esempio le organizzazioni non governative, la Banca ha apportato importanti modifiche alle condizioni dei servizi estero della Banca, che segnano una svolta nel modo di proporsi nei confronti della clientela che opera in questo ambito particolarmente significativo.
6.1.3 Gestione dei Rischi
Il sistema dei controlli interni dell’Emittente è basato su tre livelli di controllo: i controlli di linea (controlli di primo livello, diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, eseguiti dalla stessa struttura operativa), i controlli sulla gestione dei rischi di competenza del Risk Controller (controlli di secondo livello, riguardanti la definizione delle metodologie di misurazione del rischio, la verifica del rispetto dei limiti assegnati e della coerenza dell’operatività delle singole aree della Banca rispetto agli obiettivi di rischio-rendimento assegnati) ed i controlli basati sull’attività di revisione interna di competenza dell’Internal Audit (controlli di terzo livello, relativi all’individuazione degli andamenti anomali, delle violazioni alle prescrizioni poste a livello di procedure e di regolamenti interni, nonché alla valutazione complessiva circa l’adeguatezza dell’intero sistema interno dei controlli).
Nel quadro richiamato, l’Emittente ha adottato regolamenti e procedure interne volti a garantire la separazione organizzativa delle funzioni deputate alla gestione da quelle addette al controllo.
6.1.3.1 Rischio di credito
Alla luce delle disposizioni previste dalle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia in materia di controlli interni e del rilievo attribuito all’obiettivo di attuare processi di gestione dei crediti e dei correlati sistemi di controllo secondo canoni di efficienza ed efficacia, la Banca si è dotata di una struttura organizzativa funzionale al perseguimento del suddetto obiettivo.
In particolare, il processo organizzativo di gestione del rischio di credito è ispirato al principio di prudenza e di separazione fra le attività proprie della fase di sviluppo, istruttoria e gestione rispetto a quelle di monitoraggio del credito.
Nell’ambito della suddetta prima fase è prevista la separazione tra la figura del proponente e quella del deliberante.
In aggiunta ai controlli di linea, quali attività di primo livello, il Controllo Crediti - inserito nell’Area Controlli Andamentali- si occupa del monitoraggio andamentale del rischio di credito mentre il Risk Controller – anch’esso inserito nell’Area Controlli Andamentali- della correttezza/adeguatezza dei processi gestionali svolti dalle strutture deputate.
L’intero processo di gestione e controllo del credito è disciplinato da un regolamento interno che:
- definisce i criteri per la valutazione del merito creditizio;
- definisce le metodologie per la revisione degli affidamenti;
- definisce le metodologie di controllo andamentale;
- stabilisce le metodologie di misurazione del rischio per la classificazione delle posizioni anomale nelle varie categorie.
La Banca ha, inoltre, definito le deleghe in materia di erogazione del credito e di firma.
A supporto delle attività di governo del processo del credito, la Banca ha attivato procedure specifiche per le fasi di istruttoria/ delibera di revisione delle linee di credito e di monitoraggio del rischio di credito.
In tutte le citate fasi, la Banca utilizza metodologie quali-quantitative di valutazione del merito creditizio della controparte, basate su (o, comunque, supportate da) procedure informatiche sottoposte a periodica verifica e manutenzione.
I momenti di istruttoria/delibera e di revisione delle linee di credito sono regolamentati da un iter deliberativo in cui intervengono i diversi organi competenti, nel rispetto dei livelli di deleghe previste.
Il Comitato ICAAP, a far data dal 1° gennaio 2009, supporta la Direzione Generale nel presidio anche del rischio di credito. Prima di tale data la citata attività di supporto era svolta dal Comitato Xxxxxxx Xxxxxxxxx, inglobato a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 novembre 2008, all’interno del Comitato ICAAP.
A seguito dell’entrata in vigore della nuova disciplina prudenziale di vigilanza (c.d. Basilea 2) la Banca ha effettuato gli interventi necessari per allinearsi alle regole introdotte. In particolare la Banca per quanto attiene il calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito ha adottato la metodologia standardizzata.
6.1.3.2 Rischio di mercato
Relativamente ai processi ed alle metodologie di controllo e gestione del rischio di mercato, il Consiglio di Amministrazione ha definito le politiche del profilo di rischio/rendimento/eticità della Banca prevedendo dei limiti operativi dettagliati e formalizzando le deleghe inerenti alla relativa attività.
Per la misurazione e la gestione dei rischi connessi al portafoglio di investimento, l’Emittente si avvale di reportistiche che evidenziano il valore a rischio (VaR), attraverso cui viene evidenziata quotidianamente la perdita massima potenziale sull’orizzonte temporale definito, tenendo conto del rischio di tasso, del rischio di mercato ed eventualmente, del rischio di cambio.
Con riferimento all’operatività sul portafoglio di proprietà, il Consiglio di Amministrazione ha assegnato la delega operativa in materia di gestione dei rischi connessi al portafoglio titoli di proprietà della Banca al Direttore Generale, il quale si avvale, a far data dal 1° gennaio 2009, della funzione di supporto del Comitato ICAAP, (prima di tale data la citata attività di supporto era svolta dal Comitato Finanza, inglobato a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 novembre 2008, all’interno del Comitato
ICAAP). La delega non riguarda la gestione del patrimonio immobilizzato e delle partecipazioni per la cui la competenza ad operare spetta allo stesso Consiglio di Amministrazione.
Sono, inoltre, stati previsti dal Consiglio di Amministrazione specifici limiti individuali di operatività e poteri di firma formalizzati.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha definito un limite di Perdita Massima Accettabile a delimitare la composizione del portafoglio di investimento.
Il Risk Controller è tenuto a verificare il rispetto dei suddetti limiti e le modalità di utilizzo dei poteri e delle deleghe, relazionando periodicamente al Consiglio di Amministrazione.
6.1.3.3 Rischio di cambio
Il rischio di cambio deriva dall’attività di impiego e/o di raccolta svolte in valute diverse dall’Euro. La Banca è esposta al rischio di cambio in misura del tutto marginale in considerazione del fatto che ha una limitata operatività in valute diverse dall’Euro - peraltro esclusivamente in dollari - e pertanto non vengono poste in essere operazioni di copertura.
6.1.3.4 Rischio di liquidità
L’Emittente effettua la gestione e la misurazione del rischio di liquidità avvalendosi nell’ambito del Servizio ALM, fornito da Cassa Centrale Banca, del previsionale flussi finanziari, disponibile con cadenza mensile. In esso vengono rappresentati i flussi in entrata e in uscita risultanti dallo sviluppo delle posizioni attive e passive della Banca presenti alla data di analisi, facendo riferimento sia alla quota capitale che alla quota di interesse delle stesse all’interno di predefiniti intervalli temporali.
Il Comitato ICAAP valuta periodicamente la consistenza e la distribuzione dei fabbisogni da finanziare o disponibilità da impiegare provvedendo a fornire indirizzi generali di coerenza alle unità direttamente coinvolte.
6.1.3.5 Rischio di Tasso
Il rischio di tasso di interesse rappresenta il rischio connesso alla possibilità di subire minor ricavi o perdite in conseguenza di uno sfavorevole andamento dei tassi di mercato, sia in termini di peggioramento del saldo dei flussi finanziari attesi, sia in termini di valore di mercato di strumenti finanziari detenuti e/o contratti in essere.
L’Emittente gestisce il rischio di tasso ricorrendo al Servizio ALM, ed in particolare:
- un report periodico che consente di analizzare le conseguenze possibili rispetto a tutte le poste di attivo e passivo e i derivati a copertura dei prestiti obbligazionari sensibili ai tassi di interesse, in relazione a scenari caratterizzati da shock di xxxxx;
- un report periodico che consente di analizzare l’impatto sul patrimonio netto dell’Emittente conseguentemente a diverse ipotesi di shock di xxxxx.
Le suddette valutazioni vengono effettuate anche in maniera combinata fra loro su un orizzonte temporale di dodici mesi.
Le analisi di ALM sono valutate mensilmente dal Comitato ICAAP dell’Emittente.
6.1.3.6 Rischi operativi
Il rischio operativo consiste nel rischio di subire perdite derivanti da inadeguatezze o disfunzioni imputabili a risorse umane ovvero a procedure e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
In ottemperanza a quanto previsto dall’Autorità di Xxxxxxxxx, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha adottato le scelte metodologiche e operative per prevenire il rischio di interruzione dell’operatività e disfunzione dei sistemi. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di applicare con riferimento alla misurazione a fini prudenziali del requisito a fronte del rischio operativo, fra quelli previsti dall’Autorità di Vigilanza, il Metodo Base.
L’Emittente ha inoltre definito il Piano di Continuità Operativa, volto a cautelare l’Emittente stesso a fronte di eventi di crisi che ne possano inficiare la piena operatività, esplicitando ruoli e responsabilità dei diversi attori coinvolti e formalizzando le procedure operative da adottare negli scenari di crisi legati principalmente a: (i) inagibilità prolungata di un edificio (ii) indisponibilità prolungata del personale (iii) indisponibilità prolungata dei sistemi informativi e delle infrastrutture primarie di telecomunicazione (iv) indisponibilità di energia elettrica in uno o più siti.
Quanto all’eventualità di indisponibilità dei sistemi informativi, coerentemente con quanto richiesto dalla disciplina di vigilanza è stata adottato il Piano di “disaster recovery”. Fra le misure adottate si evidenziano inoltre quelle che concernono l’istituzione di siti di recovery, situati a congrua distanza dai siti primari, di processi di back-up (dei sistemi dei processi e dei dati) e di produzione di duplicati.
La gestione dei processi critici afferenti al “disaster recovery” è affidata a una società esterna. Cfr. Sezione I, Capitolo XXII, Paragrafo 22.2.
6.2 PRINCIPALI MERCATI
6.2.1 Clientela di riferimento
Attività di Raccolta Diretta e Indiretta
La clientela di riferimento con riguardo all’Attività di Raccolta Diretta ed Indiretta è principalmente la clientela retail, ovvero risparmiatori, famiglie, ed imprese di piccole e medie dimensioni. Figurano, inoltre, fra i clienti dell’Emittente anche grandi associazioni, organizzazioni ed enti appartenenti a realtà del Terzo Settore.
La Banca, in relazione all’Attività di Raccolta Diretta e Indiretta, richiede ai propri clienti di dichiarare la liceità di provenienza del denaro ed in ogni caso richiede che il complesso delle operazioni poste in essere dal cliente tramite la Banca sia coerente con i principi ispiratori della Banca stessa.
Attività di impiego
Nei primi anni della propria attività l’Emittente ha indirizzato l’erogazione del credito unicamente in favore di associazioni, organizzazioni ed enti appartenenti al Terzo Settore, impegnati principalmente nelle seguenti attività:
a) cooperazione sociale (reinserimento sociale e lavorativo di soggetti disagiati, cura e prevenzione del disagio, riduzione delle barriere architettoniche etc.);
b) cooperazione internazionale (sviluppo socio-economico delle aree più povere del pianeta, sostegno del commercio equo e solidale, promozione della imprenditorialità minore etc.);
c) tutela dell’ambiente (ricerca, sperimentazione e utilizzo di fonti energetiche alternative e rinnovabili e di tecniche produttive non inquinanti, sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica etc.);
d) sviluppo della cultura e della società civile (gestione e tutela del patrimonio artistico e culturale, animazione socio-culturale nelle aree a maggior degrado sociale, sviluppo dell’associazionismo senza scopo di lucro, sostegno delle famiglie che decidono di accogliere in adozione o in affidamento minori che si trovino in situazioni di abbandono,
offerte di case o alloggi a soggetti socialmente deboli etc.).
A partire dal 2001, l’Emittente ha allargato la propria clientela di riferimento indirizzando l’Attività di Impiego anche in favore di persone fisiche e piccole e medie imprese appartenenti alle realtà non-profit e, a partire dal 2005, anche a piccole e medie imprese appartenenti alle realtà “profit” in relazione a progetti di cooperazione sociale e internazionale, tutela dell’ambiente e sviluppo della cultura e della società civile.
Sia con riferimento alle associazioni ed enti del Terzo Settore che con riferimento alle persone fisiche e piccole e medie imprese, profit e non-profit, costituisce condizione per l’erogazione di finanziamenti il rispetto da parte dei destinatari dei requisiti di responsabilità sociale e ambientale definiti dalla Banca. Cfr Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.1.1.2.
6.2.2 Distribuzione geografica delle attività
I seguenti Grafici illustrano la distribuzione geografica delle attività dell’Emittente dal 30 giugno 2007 al 30 giugno 2008, con riferimento al mercato italiano suddiviso per aree.
Attività di Raccolta Diretta
Dati espressi in migliaia di Euro Attività di Raccolta Indiretta
Dati espressi in migliaia di Euro Attività di Impiego
Dati espressi in migliaia di Euro
I dati forniti nella seguente Tabella indicano i volumi dell’attività svolta in regime di Libera Prestazione di Servizi in Spagna e la relativa percentuale sui volumi globali dell’Emittente al 30 giugno 2008.
Volumi BPE | Volumi BPE in Spagna | Percentuale Spagna | |
Attività di Raccolta Diretta | 530.578 | 12.028 | 2,26% |
Attività di Impiego | 258.381 | 5.892 | 2,28% |
Dati espressi in migliaia di Euro
6.2.3. Posizionamento Competitivo dell’Emittente
La Tabella che segue illustra le quote di mercato dell’Emittente con riferimento alle Province in cui è ubicata almeno una Filiale al 31 dicembre 2007.
Provincia | N. Sportelli | Quota di Mercato Raccolta | Quota di Mercato Impieghi |
Bari (*) | 1 | 0,00 | 0,00 |
Bologna | 1 | 0,22 | 0,11 |
Brescia | 1 | 0,41 | 0,09 |
Firenze | 1 | 0,24 | 0,09 |
Milano | 1 | 0,06 | 0,01 |
Napoli | 1 | 0,10 | 0,04 |
Padova (**) | 2 | 2,42 | 0,43 |
Palermo | 1 | 0,02 | 0,03 |
Roma | 1 | 0,07 | 0,01 |
Torino | 1 | 0,07 | 0,07 |
Treviso | 1 | 0,48 | 0,20 |
Vicenza | 1 | 0,67 | 0,12 |
Dati elaborati dall’Emittente sulla base dei dati di Banca d’Italia. (*) La filiale di Bari è aperta dal 27 ottobre 2008.
(**) Pur dotato di CAB autonomo uno dei due sportelli in Padova funge da supporto all’attività dei Promotori finanziari e non è aperto al pubblico.
6.3 EVENTI ECCEZIONALI
Non si sono verificati fatti rilevanti o eventi eccezionali tali da influire sulle informazioni di cui ai precedenti paragrafi relativi alle attività dell’Emittente o del Gruppo.
6.4 DIPENDENZA DA BREVETTI O LICENZE, DA CONTRATTI INDUSTRIALI, COMMERCIALI O FINANZIARI, O DA NUOVI PROCEDIMENTI DI FABBRICAZIONE
In considerazione dell’attività svolta dall’Emittente, non si rileva alcun fenomeno di dipendenza dell’Emittente da marchi, brevetti e licenze o altri diritti similari, o da contratti industriali, commerciali o finanziari o da nuovi procedimenti di fabbricazione.
Per ulteriori informazione sui marchi di titolarità dell’Emittente Cfr. Sezione I, Capitolo XI, Paragrafo 11.2.
6.5 FONTE DEI DATI SULLA POSIZIONE CONCORRENZIALE DELL’EMITTENTE
La fonte dei dati sulla posizione concorrenziale dell’Emittente è costituita dai dati di Banca d’Italia. Eventuali altre forme di informazione sono comunque espressamente indicate. Per informazioni sulla posizione concorrenziale dell’Emittente Cfr. Sezione I, Capitolo VI, Paragrafo 6.2.3.
6.6 SCENARI DI SVILUPPO DELL’EMITTENTE
L’Emittente ha richiesto in data 30 gennaio 2009 a Banca d’Italia l‘autorizzazione all’esercizio del servizio di investimento di negoziazione in conto proprio e del servizio di negoziazione in conto terzi.
L’Emittente alla data del Prospetto Informativo è titolare della autorizzazione allo svolgimento delle attività di raccolta e trasmissione ordini e consulenza così come definite dall’articolo 1, comma 5, lett. e) ed f) e comma 5-sexies del Testo Unico della Finanza. La scelta di non effettuare ulteriori e diversi servizi di investimento da parte dell’Emittente è sempre stata coerente con la scelta di escludere dalle proprie attività l’operatività in titoli di carattere speculativo.
Nell’ottica descritta, l’Emittente ha ritenuto opportuno richiedere a Banca d’Italia l’autorizzazione all’esercizio del servizio di investimento di negoziazione in conto proprio e del servizio di negoziazione in conto terzi al fine di far fronte alla eventuale necessità della clientela di liquidare il proprio investimento in azioni o obbligazioni emesse dalla Banca stessa, con minori costi e maggiore efficienza, oltre che eventualmente utilizzando, per queste tipologie di transazioni, il fondo acquisto azioni proprie deliberato dall’Assemblea dei soci.
Nel caso in cui la Banca d’Italia dovesse concedere l’autorizzazione all’esercizio dei suddetti servizi di investimento, l’Emittente presterà anche tali servizi in favore della clientela.
L’Emittente ha, inoltre, programmato l’ampliamento della Rete Territoriale attraverso l’apertura di quattro nuove Filiali (Ancona, Genova, Perugia e Trieste).
Sulla base dell’esperienza maturata, segnatamente con riferimento ai volumi realizzati a fine 2007 dalle Filiali di Bologna, Napoli, Torino e Palermo – le ultime in ordine cronologico di apertura – l’Emittente ritiene ragionevole prevedere che l’apertura delle nuove filiali possa condurre ad un complessivo aumento dei clienti, sia persone fisiche, sia persone giuridiche, ad un ulteriore ampliamento della base sociale e ad una maggiore divulgazione dei principi della finanza etica.
La comunicazione a Banca d’Italia per l’apertura delle quattro filiali è stata effettuata in data 18 aprile 2008 e in assenza di un provvedimento di diniego della Banca d’Italia, nei termini previsti dalla normativa di vigilanza, l’Emittente ha avviato il piano di sviluppo della rete territoriale.
L’Emittente prevede di procedere all’apertura nel xxxxx xxx 0000 xxxxx Xxxxxxx xx Xxxxxx e Perugia ed alla successiva apertura, nel corso del 2010, delle Filiali di Ancona e Trieste.
All’esito dell’apertura delle nuove filiali, la Rete Territoriale dell’Emittente verrebbe a contare un totale di 14 Filiali, nel corso dell’anno 2009, ed un totale di 16 Filiali nel corso del 2010.
In relazione alla Filiale di Genova, l’Emittente ha comunicato a Banca d’Italia di ipotizzare la produzione di utili a partire dal quarto anno dall’apertura e di inserire, inizialmente, presso la filiale due unità lavorative.
In relazione alla Filiale di Perugia, l’Emittente ha comunicato a Banca d’Italia di ipotizzare la produzione di utili a partire dal terzo anno dall’apertura e di inserire, inizialmente, presso la filiale tre unità lavorative.
In relazione alla Filiale di Ancona, l’Emittente ha comunicato a Banca d’Italia di ipotizzare la produzione di utili a partire dal quarto anno dall’apertura e di inserire, inizialmente, presso la filiale due unità lavorative.
In relazione alla Filiale di Trieste, l’Emittente ha comunicato a Banca d’Italia di ipotizzare la produzione di utili a partire dal quarto anno dall’apertura e di inserire, inizialmente, presso la filiale due unità lavorative.
Infine, la vocazione internazionale di Banca Popolare Etica - sostanziatasi in questi anni dalla operatività in regime di libero stabilimento in Spagna, dalla costituzione di Federazione delle Banche Alternative Europee (Febea), e di Società Finanziaria Europea (SEFEA) che raggruppa le più importanti esperienze di banche e finanziarie europee - e la significativa partnership avviata in Francia con la finanziaria La Nef e, in Spagna, con la Fondazione FIARE, potrebbero dar luogo, in futuro, a disegni di aggregazione europea e di ampliamento dell’operatività. Su questa linea di azione si situa il Manifesto dei Valori della finanza etica europea che è stato condiviso fra Banca Popolare Etica, La Nef e FIARE, e che è stato portato all’approvazione dei rispettivi soci in occasione della assemblea per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007. Alla data del Prospetto Informativo è inoltre oggetto di studio da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Emittente un progetto per la costituzione di una banca etica europea, che accolga in un’unica realtà societaria europea, con sede a Padova, oltre che la Banca, anche La Nef e FIARE.
CAPITOLO VII
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
7.1 DESCRIZIONE DEL GRUPPO CUI APPARTIENE L’EMITTENTE
L’Emittente è la società Capogruppo del “Gruppo bancario Banca Popolare Etica” iscritto all’ Albo dei Gruppi Bancari al n. 5018.7, costituito da esso stesso e dalla società Etica Sgr.
49,90%
Etica Sgr è stata, costituita il 5 dicembre 2000 ed è operativa dal febbraio del 2003, ha sede a Xxxxxx, xxx Xxxxxxxxx x. 0/00, c.f e P.IVA 13285580158.
L’attività di Etica Sgr ha ad oggetto:
- la prestazione di servizi di gestione collettiva del risparmio realizzata attraverso la promozione, l’istituzione e l’organizzazione di fondi comuni di investimento e l’amministrazione dei rapporti con i partecipanti nonché la gestione del patrimonio di Organismi di Investimento;
- la prestazione del servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto di terzi;
- l’istituzione e la gestione di fondi pensione;
- la gestione di patrimoni autonomi gestiti in forma collettiva in regime di delega;
- lo svolgimento di attività di consulenza in materia di investimenti in strumenti finanziari nonché in materia di responsabilità sociale;
- l’offerta fuori sede ai sensi di legge;
- l’acquisizione di partecipazioni in società o enti aventi ad oggetto attività connesse. Alla data del Prospetto Informativo il capitale di Etica Sgr risulta così ripartito:
Socio | Capitale detenuto | % di possesso |
Banca Popolare Etica | € 1.996.000 | 49,90% |
Banca Popolare di Milano | € 1.100.000 | 27,50% |
Cassa Centrale Banca | € 460.000 | 11,50% |
Banca Popolare di Sondrio | € 444.000 | 11,10% |
L’Emittente è parte di un patto parasociale sottoscritto, in data 14 giugno 2007, da tutti i soci di Etica Sgr in cui si prevedono le modalità di nomina degli organi sociali, clausole di
prelazione e gradimento per il trasferimento delle partecipazioni, obblighi di consultazione preventivi all’esercizio del diritto di voto nelle assemblee straordinarie, con specifico impegno da parte degli aderenti al patto a non adottare deliberazioni ove non consti il consenso di BPE.
In particolare, ai sensi del suddetto patto parasociale, BPE ha diritto di nominare il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Etica Sgr e, ove previsto, l’amministratore delegato oltre che il direttore generale o direttore operativo in modo da assicurare una unità di gestione nell’ambito della politica di Gruppo che valorizzi la continuità con gli indirizzi espressi dai principi statutari di Banca Popolare Etica.
Inoltre, il patto prevede che ove un socio intenda cedere in tutto o in parte la propria partecipazione in Etica Sgr debba preventivamente offrire in opzione agli altri aderenti al patto la partecipazione oggetto di trasferimento e, qualora il diritto di opzione non venga esercitato, lo stesso socio possa vendere la partecipazione ad un terzo che riscontri il gradimento di BPE e di almeno un altro socio. Nel caso in cui BPE non presti il proprio gradimento è tenuta ad acquistare la partecipazione oggetto di trasferimento.
7.2 SOCIETA’ CONTROLLATE, A CONTROLLO CONGIUNTO E COLLEGATE
7.2.1 Società controllate in via esclusiva
Fermo restando che il Gruppo Bancario Banca Popolare Etica si compone unicamente dall’Emittente e della controllata in via esclusiva Etica Sgr, l’Emittente detiene una partecipazione di controllo, ai sensi dell’articolo 2359 c.c., in La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola.
In particolare, l’Emittente è titolare del 83,19% del capitale sociale di La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola, costituita in data 19 ottobre 2005, con sede legale a Padova, via Xxxxxxx Xxxxx 15, c.f. 04054070281. L’ammontare complessivo del capitale sociale di La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola è pari a Euro 119.000,00. L’azienda agricola esercitata da La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola è costituita da un complesso di edifici, di circa 6.900 mc, ubicati nella zona dei Colli Euganei in provincia di Padova, e da 25 ettari di terreno, di cui 1 in proprietà, suddivisi in lotti destinati a vigneto, bosco e seminativo e prato. La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola è stata costituita per promuovere iniziative, incontri e sperimentazioni in tema di sviluppo sostenibile, favorendo l’incontro e il confronto sui temi della finanza etica, dell’ambiente, dell’economia sociale e civile oltre che per promuovere un laboratorio di sperimentazione agricola con particolare riguardo al settore vitivinicolo.
Alla data del Prospetto Informativo, l’Emittente ha versato in “conto futuro aumento del capitale sociale” di La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola la somma di Euro 130.000,00. L’Aumento di capitale non è stato ancora deliberato dai soci di La Xxxxxxxxxxx S.r.l. Società Agricola.
7.2.2 Società sulla quale l’Emittente esercita il controllo congiunto unitamente ad altri soci
L’Emittente detiene una partecipazione pari al 44,56% del capitale sociale di Innesco S.p.A., costituita in data 14 maggio 2007, con sede in Venezia – Mestre, Xxxxx Xxxxxxx 00,
c.f. e P.IVA. 03771850272. L’ammontare complessivo del capitale sociale di Innesco
S.p.A. è pari a Euro 469.000,00. Innesco S.p.A. è una società che ha ad oggetto lo sviluppo di progetti che hanno l’obiettivo primario di ottenere un risparmio energetico attraverso il miglioramento dell’efficienza energetica per conto della propria clientela. BPE ha stipulato in data 14 maggio 2007 un patto parasociale con il socio Energia Solidale S.r.l., la quale a sua volta detiene una partecipazione in Innesco S.p.A. pari al
44,78% del capitale sociale, che prevede il coordinamento del voto fra i soci in occasione delle assemblee ordinarie e straordinarie, oltre che un quorum deliberativo pari 60% del capitale sociale in occasione di assemblee straordinarie che deliberino su determinate materie, oltre che le modalità di nomina del consiglio di amministrazione. Per effetto di quanto previsto nel suddetto patto parasociale, BPE esercita un controllo congiuntamente a Energia Solidale S.r.l. su Innesco S.p.A..
7.2.3 Società Collegate
L’Emittente ha una influenza notevole sulla società consortile di diritto italiano Società Europea Finanziaria Etica e Alternativa (SEFEA), costituita il 2 dicembre 2003, con sede a Trento, capitale sociale pari a Euro 3.755.000,00, avente ad oggetto la promozione e il sostegno dello sviluppo della finanza etica ed economia solidale in Europa.
Sebbene l’Emittente detiene una partecipazione pari al 9,13% del capitale sociale di SEFEA, esercita su questa una influenza notevole per effetto di un patto parasociale ai sensi del quale l’Emittente ha diritto di nominare il Presidente del Consiglio di Amministrazione di SEFEA, due membri su cinque del Comitato Esecutivo, oltre che il Direttore Generale. Il suddetto patto parasociale prevede anche diritti di prelazione e gradimento in favore dell’Emittente e degli altri soci fondatori.
Per ulteriori informazioni sulle partecipazioni detenute dall’emittente si vada alla Sezione I, Capitolo XXV.
CAPITOLO VIII
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
8.1 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
La seguente tabella illustra la situazione delle immobilizzazioni materiali dell’Emittente alla data del 30 giugno 2008 e per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2007, 2006 e 2005.
Valori espressi in migliaia di Euro | 30.06.2008 | 31.12.2007 | 31.12.2006 | 31.12.2005 |
Terreni/Fabbricati | 11.773 | 7.052 | 6.299 | 4.330 |
di cui in locazione finanziaria(*) | 2.702 | - | - | - |
Mobili/impianti elettronici | 963 | 837 | 744 | 525 |
Altre | 403 | 265 | 205 | 135 |
Totale | 13.139 | 8.154 | 7.248 | 4.990 |
(*) L’Emittente ha esercitato il diritto di riscatto anticipato previsto dal contratto di locazione finanziaria, acquistando l’immobile in data 19 dicembre 2008.
Beni immobili dell’Emittente
Al 30 giugno 2008, l’Emittente ha in proprietà beni immobili per un valore di circa Euro 11,7 milioni.
La seguente tabella riporta il valore dei beni immobili alla data del 30 giugno 2008 e per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2007, 2006 e 2005.
Valori espressi in migliaia di Euro 30.06.2008 31.12.2007 31.12.2006 31.12.2005
Padova – Xxx Xxxxxxx Xxxxxxxx, x. 0 | 6.195 | 6.273 | 5.608 | 3.617 |
Padova – Piazza dell’Insurrezione, n.10 | 000 | 000 | 000 | 713 |
Padova – Xxx Xxxxxxx, x.0 | 0.000 | 00 | - | - |
Xxxx – Xxx Xxxxxx, x. 00 (*) | 0.000 | 00 | - | - |
Xxxx – Via O. Serena, nn. 28-32 | 415 | - | - | - |
(*) Immobile originariamente acquisito in locazione finanziaria e acquistato in data 19 dicembre 2008 a seguito dell’esercizio da parte dell’Emittente del diritto, previsto nel contratto di locazione finanziaria, di riscatto anticipato.
Beni immobili in locazione
Per lo svolgimento della propria attività, l’Emittente utilizza beni immobili di cui ha la disponibilità in virtù di contratti di locazione e di comodato.
La seguente tabella elenca i principali immobili dei quali l’Emittente, alla data del Prospetto Informativo, ha la disponibilità, in virtù di contratti di locazione, con indicazione della relativa destinazione d’uso. L’Emittente ha corrisposto nell’anno 2007, a titolo di canoni di locazione, un totale di Euro 463.426,85.
Ubicazione dell’immobile destinazione d’uso
Bergamo, Via Querena, n. 7 Ufficio Promotore Finanziario
Bologna, Viale Masini, n. 4 Ufficio Promotore Finanziario
Brescia, Xxx Xxxxx, x. 00 Xxxxxxx
Xxxxx, Via S. Chiara, n. 32 Ufficio Promotore Finanziario Firenze, Via dell’Agnolo, n. 73/R Xxxxxxx
Xxxxxx, Xxx xxxxx Xxxxxxxxxx, x. 00 Xxxxxxx
Xxxxxx, Xxx Xxx Xxxxxxxx 00x/X – 34e/R (*) Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxx X. Xxxxxx, x. 00/X Ufficio Promotore Finanziario
Incisa Val d’Arno, loc. Burchio (FI) Ufficio Promotore Finanziario
Mantova, Via Cavour, n. 32 Ufficio Promotore Finanziario Xxxxxx, Xxx Xxxxxxxxx Xxxxxxx
Xxxxxx, Xxx Xxxxxxxxxxx, x. 00 Filiale/Ufficio
Modena, Piazza Matteotti, n. 25 Ufficio Promotore Finanziario
Napoli, Xxxxxx Xxxxxx Xxxxx, x. 0 Xxxxxxx
Xxxxxx, Via Centro Direzionale Ufficio Promotore Finanziario Padova, Piazza A. De Gasperi, n. 12 Foresteria
Palermo, Xxx Xxxxxxx, x. 00-00 Xxxxxxx
Xxxxxxx, Via della Xxxxxxxx Ufficio Promotore Finanziario
Pisa, Via Xxxxx Xxxxxxxx, n. 60 Ufficio Promotore Finanziario
Torino, Xxx Xxx Xxx X, x. 00 xxx Xxxxxxx
Xxxxxx, Via San Secondo n. 3 Ufficio Promotore Finanziario Xxxxxxx, Xxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx x. 000/X Xxxxxxx
Xxxxxxx, Xxx X. Xxxxxxxxx, x. 0/X Ufficio Promotore Finanziario
Venezia, Xxx Xx Xxxxxxxx, x. 00 Xxxxxxx
Xxxxxx, Via Scrimiari, n. 36/A Ufficio Promotore Finanziario
Vicenza, Xxx Xxxxxxxx Xxxxx, x. 00/X Xxxxxxx/Xxxxxxxxx
Xxxxxxx, Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx, x. 00/X Xxxxxxx/Xxxxxxxxx (*) Xx Xxxxxxx xx Xxxxxx non è ancora operativa.
L’Emittente ha in uso a titolo di comodato alcuni immobili o porzioni di immobili utilizzati per lo svolgimento dell’attività dei Banchieri Ambulanti ovvero come uffici di rappresentanza.
Alla data del Prospetto Informativo, un’area di proprietà dell’Emittente, di estensione pari a mq. 1.320,36, sita nel Comune di Padova e contigua al fabbricato in cui ha Sede l’Emittente, è gravata da servitù perpetua ad uso pubblico (verde pubblico e parcheggi) costituita in favore del Comune di Padova.
Alla data del Prospetto Informativo non esistono gravami di alcun genere sugli altri immobili e sulle altre immobilizzazioni materiali di proprietà dell’Emittente.
8.2 PROBLEMATICHE AMBIENTALI
Alla data del Prospetto Informativo non sussistono problematiche ambientali tali da influire in maniera significativa sull’utilizzo delle immobilizzazioni materiali.
In particolare, l’edificio in cui è ubicata la sede dell’Emittente in Padova, via Tommaseo n.7, è stato realizzato secondo criteri propri dell’architettura “bioecologica”, sia sotto il profilo energetico che delle emissioni nocive (attraverso, ad esempio, il contenimento dei consumi, l’utilizzo esclusivo di materiali edili con certificato ad attenzione bioecologica, il riciclo di acque piovane usate per irrigazioni e servizi igienici, l’utilizzo di pannelli fotovoltaici), nonché sotto il profilo dell’impatto sociale (tutti i locali sono stati resi accessibili da portatori di handicap e la sede risulta priva di barriere architettoniche).
CAPITOLO IX
RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA
Premessa
Nel presente capitolo sono fornite le informazioni finanziarie ed i commenti dei risultati economici e patrimoniali dell’Emittente relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2005, 2006 e 2007 nonché al semestre chiuso al 30 giugno 2008.
Le informazioni finanziarie relative all’Emittente contenute nel Prospetto Informativo sono state estratte dai seguenti documenti:
1) relazione semestrale al 30 giugno 2008 contenente i prospetti contabili di stato patrimoniale, conto economico semestrale, variazioni del patrimonio netto e relative note esplicative, redatta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nelle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 22 settembre 2008 e non sottoposta a revisione contabile da parte della Società di Revisione;
2) Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2007 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 24 aprile 2008;
3) relazione semestrale al 30 giugno 2007 contenente i prospetti contabili di stato patrimoniale, conto economico semestrale, variazioni del patrimonio netto e relative note esplicative, redatta per la determinazione dell’utile semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, sulla base delle indicazioni contenute nelle Istruzioni di Vigilanza di Banca d’Italia, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 24 settembre 2007 e non sottoposta a revisione contabile da parte della Società di Revisione;
4) Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2006 della Banca, predisposto in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, e assoggettato a revisione contabile dalla Società di Revisione che ha emesso la propria relazione, senza rilievi, in data 11 maggio 2007;
5) nota esplicativa “L’adozione dei nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS”, Appendice IAS inclusa nel bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2006 della Banca, contenente lo stato patrimoniale e il conto economico riferiti all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005, riesposti in conformità agli IFRS adottati dall’Unione Europea, facendo riferimento a quanto stabilito da Banca d’Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005, ed esaminati dalla Società di Revisione ai fini dell’espressione del giudizio sul bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006, così come indicato nella propria relazione emessa in data 11 maggio 2007.
9.1 SITUAZIONE FINANZIARIA
9.1.1 Analisi dell’andamento gestionale dell’Emittente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2007, 2006, 2005 ed alla data del 30 giugno 2008.
Analisi dell’andamento patrimoniale e finanziario.
Attivo (in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Cassa e disponibilità liquide Crediti verso banche Crediti verso clientela Attività finanziarie di negoziazione, valutate al fair value, disponibili per la vendita e detenute sino alla scadenza - attività finanziarie disponibili per la vendita - attività finanziarie detenute sino alla scadenza - attività finanziarie detenute per la negoziazione Derivati di copertura Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica Partecipazioni Attività materiali e immateriali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Attività fiscali e altre attività | 647 83.115 238.514 188.662 165.694 22.968 0 17 - 2.680 8.254 - 3.804 | 497 59.972 202.009 177.623 157.946 19.165 512 - - 1.647 7.324 - 3.757 | 149 23.143 36.505 11.039 7.748 3.803 (512) 17 - 1.034 930 - 47 | 30,03% 38,59% 18,07% 6,21% 4,91% 19,84% -100% 100,00% - 62,79% 12,70% - 1,26% | 309 71.043 171.261 160.739 151.208 9.111 420 - - 1.632 5.134 - 2.879 | 188 (11.071) 30.748 16.884 6.738 10.054 92 - - 14 2.190 - 878 | 60,97% (15,58%) 17,95% 10,50% 4,46% 110,35% 21,90% - - 0,88% 42,66% - 30,48% |
TOTALE ATTIVO | 525.693 | 452.828 | 72.865 | 16,09% | 412.997 | 39.831 | 9,64% |
Passivo e Patrimonio Netto (in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Debiti verso banche | 2.863 | 2.725 | 138 | 5,07% | 3.618 | (893) | (24,68%) |
Debiti verso clientela e Xxxxxx in | |||||||
circolazione | 451.033 | 364.371 | 86.662 | 23,78% | 359.717 | 4.654 | 1,29% |
Passività finanziarie di | |||||||
negoziazione | 709 | 641 | 68 | 10,58% | 3 | 638 | 100,00% |
Passività finanziarie al fair | |||||||
value | 36.066 | 54.090 | (18.024) | (33,32%) | 22.835 | 31.255 | 136,87% |
Derivati di copertura | 1.046 | 913 | 133 | 14,54% | 000 | 000 | 000,24% |
Adeguamento di valore delle | |||||||
passività finanziarie oggetto di | |||||||
copertura generica | - | - | - | - | - | - | - |
Fondo per rischi ed oneri e per | |||||||
trattamento fine rapporto del | |||||||
personale | 1.246 | 1.571 | (326) | (20,72%) | 855 | 716 | 83,77% |
Passività associate ad attività in | |||||||
xxx xx xxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - | - | - |
Xxxxxxxxx fiscali e altre passività | 7.444 | 7.148 | 296 | 4,14% | 6.530 | 617 | 9,45% |
Capitale e riserve Utile netto d'esercizio | 21.934 3.353 | 20.108 1.262 | 1.827 2.091 | 9,08% 165,72% | 18.570 632 | 1.537 629 | 8,28% 99,55% |
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 525.693 | 452.828 | 72.865 | 16,09% | 412.997 | 39.831 | 9,64% |
Attivo (in migliaia di Euro) | 30/06 2008 | 30/06 2007 | Variazione | 31/12 2007 | |
ass. | % | ||||
Cassa e disponibilità liquide | 504 | 379 | 125 | 33,10% | 647 |
Crediti verso banche | 83.312 | 46.989 | 36.323 | 77,30% | 83.115 |
Crediti verso clientela | 258.381 | 235.733 | 22.648 | 9,61% | 238.514 |
Attività finanziarie di negoziazione,valutate al fair value, | |||||
disponibili per la vendita e detenute sino alla scadenza | 206.833 | 194.754 | 12.079 | 6,20% | 188.662 |
- attività finanziarie disponibili per la vendita | 181.455 | 173.318 | 7.624 | 4,60% | 165.694 |
- attività finanziarie detenute sino alla scadenza | 25.372 | 21.417 | (1551) | (6,75%) | 22.968 |
- attività finanziarie detenute per la negoziazione | 6 | 19 | 19 | 100% | 0 |
Derivati di copertura | - | - | - | - | 17 |
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto | |||||
di copertura generica | - | - | - | - | - |
Partecipazioni | 2.794 | 1.951 | 843 | 43,21% | 2.680 |
Attività materiali e immateriali | 13.217 | 8.094 | 5.123 | 63,29% | 8.254 |
Attività non correnti e gruppi di attività in xxx xx | |||||
xxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - |
Xxxxxxxx fiscali e altre attività | 5.052 | 5.502 | (450) | (8,18%) | 3.804 |
TOTALE ATTIVO | 570.092 | 493.402 | 76.690 | 15,54% | 525.693 |
Passivo e Patrimonio Netto (in migliaia di Euro) | 30/06 2008 | 30/06 2007 | Variazioni | 31/12 2007 | |
ass. | % | ||||
Debiti verso banche | 2.899 | 2.852 | 47 | 1,66% | 2.863 |
Debiti verso clientela e Xxxxxx in circolazione | 494.702 | 411.950 | 82.751 | 20,09% | 451.033 |
Passività finanziarie di negoziazione | 904 | 1.007 | (102) | (10,16%) | 709 |
Passività finanziarie al fair value | 35.877 | 40.673 | (4.796) | (11,79%) | 36.066 |
Derivati di copertura | 1.908 | 1.506 | 402 | 26,72% | 1.046 |
Adeguamento di valore delle passività finanziarie | |||||
oggetto di copertura generica | - | - | - | - | - |
Fondo per rischi ed oneri e per trattamento fine | |||||
rapporto del personale | 1.274 | 1.648 | (374) | (22,68%) | 1.246 |
Passività associate ad attività in xxx xx | |||||
xxxxxxxxxxx | - | - | - | - | - |
Xxxxxxxxx fiscali e altre passività | 7.330 | 10.210 | (2.880) | (28,21%) | 7.444 |
Capitale e riserve Utile netto d'esercizio | 24.626 571 | 21.728 1.828 | 2.898 (1.257) | 13,34% (68,79%) | 21.934 3.353 |
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 570.092 | 493.402 | 76.690 | 15,54% | 525.693 |
Con riferimento alle attività finanziare al 31 dicembre 2005, 2006 e 2007, nonché al 30 giugno 2008, si è registrata una progressiva crescita. Tali attività, sono costituite per il 99% da titoli di Stato (Bot e CCT). Tali attività finanziarie, in quanto prontamente liquidabili, rappresentano, per l’Emittente, un presidio alle esigenze di liquidità.
La voce “Partecipazioni” include le interessenze detenute in società controllate o collegate la cui iscrizione è stata fatta in base al metodo del patrimonio netto.
I derivati di copertura, per i quali sono esposti i valori positivi e negativi rispettivamente nell’Attivo e nel Passivo dello Stato Patrimoniale si riferiscono ad Interest Rate Swap finalizzati a neutralizzare le variazioni del fair value di emissioni obbligazionarie, a tasso fisso, dell’Emittente. La tipologia adottata dall’Emittente è la copertura del fair value (fair value hedge).
Le passività finanziarie di negoziazione accolgono il valore dei contratti derivati (IRS) designati a copertura di prestiti obbligazionari emessi dall’emittente e connessi con l’utilizzo della “fair value option” ai fini di copertura naturale.
Posizione interbancaria netta
La BPE è stata costantemente creditrice nei confronti degli Istituti corrispondenti per gli esercizi 2005, 2006, 2007 e semestre 2008 ed ha collocato le eccedenze di liquidità principalmente presso Cassa Centrale Banca – Credito cooperativo del Nord Est – Trento.
Posizione interbancaria netta (in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Crediti verso banche Debiti verso Banche | 83.115 (2.863) | 59.972 (2.725) | 23.143 138 | 38,59% 5,07% | 71.043 (3.618) | (11.071) (893) | (15,58%) (24,68%) |
POSIZIONE NETTA INTERBANCARIA | 80.252 | 57.247 | 23.005 | 40,19% | 67.425 | (11.964) | (17,74%) |
Posizione interbancaria netta (in migliaia di Euro) | 30/06 2008 | 30/06 2007 | Variazioni | 31/12 2007 | |
ass. | % | ||||
Crediti verso banche Debiti verso Banche | 83.312 (2.899) | 46.989 (2.852) | 36.323 47 | 77,30% 1,66% | 83.115 (2.863) |
POSIZIONE NETTA INTERBANCARIA | 80.413 | 44.137 | 36.370 | 82,40% | 80.252 |
Attività di Impiego
L’analisi della composizione dei crediti verso la clientela evidenzia, in primo luogo, che i principali settori di attività economica finanziati sono le imprese non finanziarie e le istituzioni senza scopo di lucro.
Particolarmente incidenti sono i crediti derivanti da impieghi verso clientela operante nei settori di attività di fornitura servizi e produzione di beni (fra queste rilevano essenzialmente le attività di prestazione di servizi sanitari e sociali, nonché le attività per la realizzazione della qualità della vita, intendendosi per esse quelle attività attraverso le
quali i soggetti beneficiari – per lo più associazioni e/o società di mutuo soccorso - promuovono la cultura, lo sport, le relazioni sociali).
Il credito erogato alle imprese sociali ed alle organizzazioni senza scopo di lucro è prevalentemente finalizzato alla anticipazione di crediti per servizi resi ad enti pubblici nonché al finanziamento dell’acquisto e della ristrutturazione di sedi sociali.
Si fa in particolare riferimento alla forma tecnica della anticipazione fatture, relativa, per la maggior parte, a fatture emesse nei confronti di enti pubblici (Comuni, Province, ecc.) a fronte di prestazioni già effettuate ovvero ad anticipazioni a fronte di progetti di finanziamento approvati da enti pubblici nazionali o europei.
Tali tipi di finanziamento, sotto il profilo del rischio di credito, presentano un rischio basso anche in considerazione del fatto che il Regolamento del Credito dell’Emittente prevede delle regole di controllo del rischio differenziate a seconda della natura del debitore (ente pubblico/privato), stabilendo una procedura di valutazione più stringente in caso di debitore privato, oltre che regole volte ad evitare che le fatture anticipate al beneficiario siano emesse nei confronti di un unico debitore privato.
Il comparto di finanziamento a privati presenta un trend di crescita continua, in particolare con riferimento ai mutui erogati per l’acquisto e la ristrutturazione di prime abitazioni ed ai mutui erogati per l’installazione di pannelli fotovoltaici.
I finanziamenti al settore delle imprese con scopo di lucro, così come il credito al consumo risultano di modesta entità.
I prospetti riportati di seguito evidenziano l’analisi del portafoglio in essere sia per settore di attività economica che per forma tecnica.
Le schede sulla qualità del credito concesso sottolineano la ridotta dimensione del credito deteriorato in generale, e del credito passato a sofferenze in particolare.
Crediti lordi clienti (in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
a) Sofferenze | 1.068 | 1.319 | (251) | (19,03%) | 1.982 | (663) | (33,45%) |
b) Incagli | 3.920 | 2.889 | 1.031 | 35,69% | 2.540 | 349 | 13,74% |
c) Esposizioni ristrutturate | 41 | - | 41 | 100,00% | - | - | - |
d) Esposizioni scadute | 2.933 | 680 | 2.253 | 331,32% | 558 | 122 | 21,86% |
e) Rischio Paese | - | - | - | - | - | - | - |
totale crediti deteriorati lordi | 7.962 | 4.888 | 3.074 | 62,89% | 5.080 | (192) | (3,78%) |
totale crediti in bonis lordi | 233.663 | 200.494 | 33.169 | 16,54% | 169.051 | 31.443 | 18,60% |
TOTALE CREDITI LORDI | 241.625 | 205.382 | 36.243 | 17,65% | 174.131 | 31.251 | 17,95% |
Rettifiche di valore (in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
a) Sofferenze | 947 | 1.096 | (149) | (13,59%) | 1.329 | (233) | (17,53%) |
b) Incagli | 878 | 678 | 200 | 29,50% | 352 | 326 | 92,61% |
c) Esposizioni ristrutturate | 8 | - | 8 | 100,00% | - | - | - |
d) Esposizioni scadute | 133 | 6 | 127 | 2116,67% | 3 | 3 | 100,00% |
e) Rischio Paese | - | - | - | - | - | - | - |
Rettifiche di valore su crediti deteriorati | 1.966 | 1.780 | 186 | 10,45% | 1.684 | 96 | 5,70% |
Rettifiche di valore crediti in bonis lordi | 1.145 | 1.593 | (448) | (28,12%) | 1.187 | 406 | 34,20% |
TOTALE RETTIFICHE DI VALORE | 3.111 | 3.373 | (262) | (7,77%) | 2.871 | 502 | 17,49% |
Crediti netti (in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
a) Sofferenze | 121 | 223 | (102) | (45,74%) | 653 | (430) | (65,85%) |
b) Incagli | 3.042 | 2.211 | 831 | 37,58% | 2.188 | 23 | 1,05% |
c) Esposizioni ristrutturate | 33 | - | 33 | 100,00% | - | - | - |
d) Esposizioni scadute | 2.800 | 674 | 2.126 | 315,43% | 555 | 119 | 21,44% |
e) Rischio Paese | - | - | - | - | - | - | - |
totale crediti deteriorati netti | 5.996 | 3.108 | 2.888 | 92,92% | 3.396 | (288) | (8,48%) |
totale crediti in bonis netti | 232.518 | 198.901 | 33.617 | 16,90% | 167.864 | 31.037 | 18,49% |
TOTALE CREDITI NETTI | 238.514 | 202.009 | 36.505 | 18,07% | 171.260 | 30.749 | 17,95% |
Xxxxxx Xxxxxxxxxx lorde/Crediti lordi | 0,44% | 0,64% | (0,20%) | (31,17%) | 1,14% | (0,50%) | (43,58%) |
Xxxxxx Xxxxxxxxxx lorde/Crediti netti | 0,45% | 0,65% | (0,21%) | (31,42%) | 1,16% | (0,50%) | (43,58%) |
Indice Crediti deteriorati netti/Crediti netti | 2,51% | 1,54% | 0,98% | 63,39% | 1,98% | (0,44%) | (22,41%) |
Rapporto crediti deteriorati/crediti netti (in percentuale) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
a) Sofferenze | 0,05% | 0,11% | (0,06%) | (54,04%) | 0,38% | (0,27%) | (71,05%) |
b) Incagli | 1,28% | 1,09% | 0,18% | 16,53% | 1,28% | (0,18%) | (14,33%) |
c) Esposizioni ristrutturate | 0,01% | 0,00% | 0,01% | 100,00% | - | - | - |
d) Esposizioni scadute | 1,17% | 0,33% | 0,84% | 251,85% | 0,32% | 0,01% | 2,96% |
e) Rischio Paese | - | - | - | - | - | - | - |
totale crediti deteriorati netti | 2,51% | 1,54% | 0,98% | 63,39% | 1,98% | (0,44%) | (22,41%) |
totale crediti in bonis netti | 97,49% | 98,46% | (0,98%) | (0,99%) | 98,02% | 0,44% | 0,45% |
TOTALE CREDITI NETTI | 100,00% | 100,00% | 100,00% |
Indice di copertura dei crediti deteriorati (in percentuale) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
a) Sofferenze | 88,67% | 83,09% | 5,58% | 6,71% | 67,05% | 16,04% | 23,92% |
b) Incagli | 22,40% | 23,47% | (1,07%) | (4,56%) | 13,86% | 9,61% | 69,35% |
c) Esposizioni ristrutturate | 19,51% | - | 19,51% | 100,00% | - | . | - |
d) Esposizioni scadute | 4,53% | 0,88% | 3,65% | 413,92% | 0,54% | 0,34% | 64,12% |
e) Rischio Paese | - | - | - | - | - | - | - |
totale crediti deteriorati netti | 24,69% | 36,42% | (11,72%) | (32,19%) | 33,15% | 3,27% | 9,85% |
totale crediti in bonis netti | 0,49% | 0,79% | (0,30%) | (38,33%) | 0,70% | 0,09% | 13,16% |
TOTALE CREDITI NETTI | 1,29% | 1,64% | (0,35%) | (21,60%) | 1,65% | (0,01%) | (0,39%) |
Crediti vs clientela per settore di attività economica (in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Governi | - | - | - | - | - | - | |
Altri enti pubblici | 793 | 161 | 632 | 392,55% | 155 | 6 | 3,87% |
- altri emittenti: | 237.721 | 201.848 | 35.873 | 17,77% | 171.106 | 30.742 | 17,97% |
imprese non finanziarie | 109.390 | 92.887 | 16.503 | 17,77% | 83.965 | 8.922 | 10,63% |
imprese finanziarie | 13.715 | 9.916 | 3.799 | 38,31% | 12.198 | (2.282) | (18,71%) |
Assicurazioni | - | - | - | - | - | - | - |
Altre | 114.615 | 99.045 | 15.570 | 15,72% | 74.943 | 24.102 | 32,16% |
TOTALE CREDITI VS CLIENTELA | 238.514 | 202.009 | 36.505 | 18,07% | 171.261 | 30.748 | 17,95% |
Impieghi per forma tecnica (in migliaia di Euro) | 31/12 2007 | 31/12 2006 | Variazioni | 31/12 2005 | Variazioni | ||
ass. | % | ass. | % | ||||
Conti correnti | 36.819 | 33.659 | 3.160 | 9,39% | 39.311 | (5.652) | (14,38%) |
PCT attivi | - | - | - | - | - | - | - |
Mutui | 166.025 | 135.115 | 30.910 | 22,88% | 102.543 | 32.572 | 31,76% |
Carte di credito, prestiti | |||||||
personali e cessioni del | |||||||
quinto | 1.498 | 1.383 | 115 | 8,32% | 878 | 505 | 57,52% |
locazione finanziaria | - | - | - | - | - | - | |
Altre operazioni | 28.175 | 28.541 | (366) | (1,28%) | 25.133 | 3.408 | 13,56% |
Titoli di debito | - | 203 | (203) | (100,00%) | - | 203 | 100,00% |
Attività deteriorate | 5.997 | 3.108 | 2.889 | 92,95% | 3.396 | (288) | (8,48%) |
Attività cedute non | |||||||
cancellate | - | - | - | - | - | - | - |
TOTALE CREDITI VS CLIENTELA | 238.514 | 202.009 | 36.505 | 18,07% | 171.261 | 30.748 | 17,95% |
Attività di Impiego al 30 giugno 2008
Crediti vs clientela: composizione merceologica | 30/06 2008 | 30/06 2007 | Variazioni | 31/12 2007 | |
(in migliaia di Euro) | ass. | % | |||
Conti correnti | 41.765 | 37.681 | 4.084 | 10,84% | 36.819 |
PCT attivi | - | - | - | - | - |
Mutui | 173.752 | 152.620 | 21.132 | 13,85% | 166.025 |
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del | |||||
quinto | 2.224 | 1.383 | 841 | 60,81% | 1.498 |
locazione finanziaria | - | - | - | - | - |
Altre operazioni | 33.517 | 39.168 | (5.651) | (14,43%) | 28.175 |
Titoli di debito | - | - | - | - | - |
Attività deteriorate | 7.122 | 4.881 | 2.241 | 45,91% | 5.997 |
Attività cedute non cancellate | - | - | - | - | - |
TOTALE CREDITI VS CLIENTELA | 258.380 | 235.733 | 22.647 | 9,61% | 238.514 |
Crediti lordi clienti (in migliaia di Euro) | 30/06 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | |
ass. | % | |||
a) Sofferenze | 2.146 | 1.068 | 1.078 | 100,94% |
b) Incagli | 5.871 | 3.920 | 1.951 | 49,77% |
c) Esposizioni ristrutturate | 36 | 41 | (5) | (12,20%) |
d) Esposizioni scadute | 1.578 | 2.933 | (1.355) | (46,20%) |
e) Rischio Paese | - | - | - | - |
totale crediti deteriorati lordi | 9.631 | 7.962 | 1.669 | 20,96% |
totale crediti in bonis lordi | 252.464 | 233.663 | 18.801 | 8,05% |
TOTALE CREDITI LORDI | 262.095 | 241.625 | 20.470 | 8,47% |
Rettifiche di valore (in migliaia di Euro) | 30/06 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | |
ass. | % | |||
a) Sofferenze | 1.499 | 947 | 552 | 58,29% |
b) Incagli | 872 | 878 | (6) | (0,68%) |
c) Esposizioni ristrutturate | 7 | 8 | (1) | (12,50%) |
d) Esposizioni scadute | 131 | 133 | (2) | (1,50%) |
e) Rischio Paese | - | - | - | - |
Rettifiche di valore su crediti deteriorati | 2.509 | 1.966 | 543 | 27,62% |
Rettifiche di valore crediti in bonis lordi | 1.206 | 1.145 | 61 | 5,33% |
TOTALE RETTIFICHE DI VALORE | 3.715 | 3.111 | 604 | 19,41% |
Crediti netti (in migliaia di Euro) | 30/06 2008 | 31/12 2007 | Variazioni | |
ass. | % | |||
a) Sofferenze | 647 | 121 | 526 | 434,71% |
b) Incagli | 4.998 | 3.042 | 1.956 | 64,30% |
c) Esposizioni ristrutturate | 29 | 33 | (4) | (12,12%) |
d) Esposizioni scadute | 1.447 | 2.800 | (1.353) | (48,32%) |
e) Rischio Paese | - | - | - | - |
totale crediti deteriorati netti | 7.121 | 5.996 | 1.125 | 18,76% |
totale crediti in bonis netti | 251.258 | 232.518 | 18.740 | 8,06% |
TOTALE CREDITI NETTI | 258.379 | 238.514 | 19.865 | 8,33% |