LIFE20 CCA/IT/001752
LIFE20 CCA/IT/001752
Progetto LIFE+ A_GREENET
Adriatic Climate Urban Network
ACTION C.1 Coesione territoriale
Sottoazione C1.1 Costruzione del Contratto di forestazione urbana
DC.1.1 Contratto di Forestazione urbana della Città del Medio Adriatico
Beneficiary responsible for implementation: Città di San Benedetto del Tronto
Deadline 10/2023 Delivery date 12/2023
Abstract – ITA
Il presente deliverable contiene la documentazione completa del “Contratto Interregionale di forestazione Urbana della città costiera del Medio Adriatico - Abruzzo e Marche” (CIdFU).
Il contratto è il risultato di un processo partecipativo durato oltre un anno a cui hanno preso parte attivamente, nel corso di 8 incontri pubblici, quasi 300 persone.
Il contratto, valevole quale Accordo di programmazione negoziata ai sensi dell'art. 2, comma 203 della legge 662/96, si propone di intervenire per accrescere la resilienza del sistema urbano e potenziare la capacità di adattamento e risposta al cambiamento climatico attraverso l’infrastruttura verde.
Il contratto, redatto secondo una prassi mutuata dai contratti di Fiume, si compone di un Atto di impegno e 5 allegati:
Allegato 1 – DOCUMENTO D’INTENTI, sancisce l’avvio del processo partecipativo, definendo in via preliminare criticità e valori, obiettivi, metodologia, ruoli e impegni dei soggetti coinvolti (firmato il 28/03/2023)
Allegato 2 – ANALISI CONOSCITIVA PRELIMINARE INTEGRATA, descrive, a supporto del processo, le caratteristiche del territorio che ne determinano potenzialità e vulnerabilità, sintetizza gli esiti della “diagnostica partecipata”;
Allegato 3 – REPORT PARTECIPAZIONE, descrive il lavoro svolto sul territorio e gli strumenti di partecipazione utilizzati nel corso di incontri e assemblee per raccogliere i contributi degli enti e dei portatori di interesse coinvolti (es. EASW);
Allegato 4 – DOCUMENTO STRATEGICO, combinando la visione degli stakeholder e le previsioni contenute in piani e programmi di area vasta e locali, definisce la strategia di trasformazione di medio-lungo periodo esprimendola sotto forma di quadro sinottico identificando 3 temi, 10 obiettivi specifici e 36 linee di intervento;
Allegato 5 – PRIMO PROGRAMMA DI AZIONE, rappresenta lo scenario di breve termine del contratto, contiene 64 schede d’intervento relative alle misure che si prevede di attuare entro 3-5 anni.
Nel corso di un evento pubblico tenutosi a San Benedetto del Tronto il 6/12/2023, il CIdFU è stato sottoscritto dagli 8 beneficiari del progetto A_GreeNet, dai 6 comuni dell’ATS Città della Costa e da 25 soggetti pubblici e privati che hanno aderito volontariamente al processo, impegnandosi per l’attuazione delle misure contenute nel Primo programma d’azione.
Abstract – EN
This deliverable contains the complete documentation of the "Interregional Urban Forestry Contract of the Middle Adriatic coastal city - Abruzzo and Marche" (CIdFU).
The contract is the result of a one-year participatory process, including 8 public meetings and almost 300 participants actively involved.
The contract, valid as a “negotiated planning agreement” pursuant to art.2, paragraph 203 of law 662/1996, aims to increase the resilience of the urban system and strengthen the capacity to adapt and respond to climate change through the green infrastructure.
The contract, drawn up according to the praxis of River Contracts, is composed by an Act of commitment and 5 annexes:
Annex 1 – DOCUMENT OF INTENT, launches the participatory process, preliminarily defining critical issues and values, objectives, methodology, roles and commitments of the actors involved (signed on 03/28/2023)
Annex 2 – INTEGRATED PRELIMINARY ANALYSIS, support the process describing the characteristics of the territory that determine its potential and vulnerability, summarizes the results of the "participatory diagnostics";
Annex 3 – PARTICIPATION REPORT, describes the work carried out in the area and the participation tools used in meetings and assemblies to collect contributions from entities and stakeholders (e.g. EASW);
Annex 4 – STRATEGIC DOCUMENT, combining the vision proposed by the stakeholders with regional and local plans and programmes, defines the medium-long term transformation strategy in the form of a synoptic framework identifying 3 themes, 10 specific objectives and 36 lines of intervention;
Annex 5 – FIRST ACTION PLAN, represents the Contract short-term scenario, contains 64 action fiches related to the measures that are expected to be implemented by 3-5 years.
During a public event held in San Benedetto del Tronto on 6/12/2023, the 8 beneficiaries of the A_GreeNet project, the 6 municipalities of the “Città della Costa” Consortium (ATS) and 25 public and private entities who joined voluntarily the process, signed the CIdFU committing themselves to the implementation of the First Action Plan.
Contratto Interregionale di Forestazione Urbana della città costiera del Medio Adriatico - Abruzzo e Marche
Atto d’impegno del CIdFU
ACCORDO DI PROGRAMMAZIONE STRATEGICO NEGOZIATA
Ai sensi dell’art. 2, comma 203 lettera a) della legge 000/00
Xxx Xxxxxxxxx xxx Xxxxxx
6 dicembre 2023
Comune di San Benedetto del Tronto Capofila azione C.1 “Coesione territoriale”
Cras srl, Ecoazioni srl, U-Space srl Assistenza tecnica
INDICE
PREMESSA 5
ARTICOLO 1 – PRINCIPI ISPIRATORI E FINALITÀ 9
ARTICOLO 2 – AMBITO D’INTERVENTO 10
ARTICOLO 3 – METODOLOGIA DI GESTIONE DEL PROCESSO 10
ARTICOLO 4 – SCENARIO STRATEGICO 11
ARTICOLO 5 – PROGRAMMA D’AZIONE 13
ARTICOLO 6 – ASSEMBLEA (FUNZIONE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA) 14
ARTICOLO 7 – SOGGETTO RESPONSABILE 15
ARTICOLO 8 – IL COMITATO DI COORDINAMENTO 15
ARTICOLO 9 – SOGGETTI ATTUATORI DEL PROGRAMMA DI AZIONE 16
ARTICOLO 10 – RISORSE 17
ARTICOLO 11 – TEMPI DI ATTUAZIONE E DURATA 17
ARTICOLO 12 – STRUMENTI ATTUATIVI 18
ARTICOLO 13 – PROGRAMMA DI MONITORAGGIO E CONTROLLO 18
ARTICOLO 14 – COMUNICAZIONE 19
ARTICOLO 15 - MODALITÀ DI NUOVE ADESIONI DI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI 19
ARTICOLO 16 – ADEMPIMENTO E REVOCA 19
ARTICOLO 17 – RECESSO 19
ARTICOLO 18 – APPROVAZIONE ED EFFICACIA 20
ALLEGATI:
Allegato 1 – DOCUMENTO D’INTENTI
Allegato 2 – ANALISI CONOSCITIVA PRELIMINARE INTEGRATA Allegato 3 – REPORT PARTECIPAZIONE
Allegato 4 – DOCUMENTO STRATEGICO Allegato 5 – PRIMO PROGRAMMA DI AZIONE
PREMESSA
PREMESSO CHE
Alcuni dei firmatari del presente atto sono beneficiari di un co-finanziamento, assegnato nell’ambito del programma europeo LIFE, per l’attuazione del progetto LIFE+A_GreeNet (LIFE20 CCA/IT/001752), che vede la Regione Abruzzo nel ruolo di coordinatore. La Costruzione del presente Contratto di Forestazione Urbana è attività prevista all’interno dell’azione di progetto “C1 Coesione territoriale” con l’obiettivo di promuovere la realizzazione dell’infrastruttura verde urbana e di valorizzare il contributo che essa offre nell’ambito dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
Il Contratto Interregionale di Forestazione Urbana è stato avviato formalmente il 28/03/2023 con la sottoscrizione a San Benedetto del Tronto del “Documento di Intenti” (ALLEGATO 1) contenente le motivazioni, gli obiettivi generali e la metodologia di lavoro condivisa tra gli attori che vi prendono parte. Il percorso è proseguito attraverso un ciclo di 4 incontri con i portatori di interesse nell’ambito dei quali sono stati sviluppati i contenuti del Documento strategico (ALLEGATO 4) e del primo Programma di Azione (ALLEGATO 5):
• presentazione dell’Analisi preliminare conoscitiva integrata e costruzione dello scenario partecipato al 2030 (incontro del 27/04/2023, dal titolo “Verso il documento strategico – costruzione dello scenario partecipato”);
• presentazione dello scenario tendenziale risultante dalle previsioni dei piani e dei programmi e confronto con gli stakeholder sullo scenario partecipato 2030 (incontro del 30/05/2023, dal titolo “Verso il Documento strategico – lo scenario partecipato e lo scenario tendenziale”);
• introduzione ai contenuti del Documento strategico e confronto sul quadro sinottico (incontro del 26/09/2023, dal titolo “Dal Documento strategico al Piano d’azione”);
• presentazione dello scenario di breve termine e delle azioni previste dal primo Programma di azione e introduzione al documento di impegno (incontro del 07/11/2023, dal titolo “Il primo Programma di azione del Contratto Interregionale di Forestazione Urbana della città costiera del Medio Adriatico - Abruzzo e Marche”).
VISTI
• La Comunicazione sulle “Infrastrutture verdi – Rafforzare il capitale naturale in Europa” (COM(2013) 249 final), che identifica le infrastrutture verdi come strumento di comprovata efficacia per ottenere benefici ecologici, economici e sociali ricorrendo a soluzioni “naturali” e ne sottolinea l’importanza in particolare negli ambienti urbani.
• La Strategia UE per l’Adattamento ai cambiamenti climatici (COM(2021) 82 final) che vede nell’attuazione su larga scala di soluzioni basate sulla natura e di infrastrutture verdi e blu un importante contributo all’adattamento e al rafforzamento della resilienza climatica, e che tali considerazioni sono condivise anche dalla Strategia Nazionale per l’Adattamento ai
Cambiamenti Climatici (SNACC) redatta nel 2015 e dal Piano Nazionale di Adattamento ai
Cambiamenti Climatici (PNACC), attualmente in corso di revisione a seguito del provvedimento di VAS.
• La Strategia dell'UE sulla Biodiversità per il 2030 (COM(2020) 380 final) che sottolinea l’importanza degli alberi e la creazione di infrastrutture verdi quale strumento per attenuare il calore in città e mitigare gli effetti delle catastrofi naturali e annuncia l’impegno a piantarne almeno 3 miliardi nell’UE entro il 2030, e che tale impegno è ripreso nel rispetto del principio de “l’albero giusto al posto giusto” anche dalla Nuova Strategia UE per le foreste per il 2030 (COM(2021) 572 final).
• La Strategia nazionale biodiversità 2030 adottata dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (DM n.252 del 03/08/2023) che nell’ambito dell’obiettivo strategico B “Ripristinare gli ecosistemi terrestri e marini”, prevede la linea di intervento “Verde Urbano” con un’azione dedicata ad “Arrestare la perdita di ecosistemi verdi urbani e periurbani e favorire il rinverdimento urbano e l’introduzione e la diffusione delle soluzioni basate sulla natura (NBS)”.
• La Strategia UE per il suolo per il 2030 - (COM (2021) 699 final), che definisce l’obiettivo di azzeramento del consumo di suolo netto entro il 2050 (zero net land take) per tutti gli stati membri e dispone l’avvio di azioni concrete già entro il 2030.
• La Strategia Forestale Nazionale redatta nel 2022 dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, che tra le proprie finalità promuove l’espansione e la valorizzazione delle foreste nei contesti urbani e suburbani per migliorare il benessere e la qualità ambientale e prevede un’azione specifica relativa ad “Alberi e foreste urbane e periurbane”.
• L'Accordo di partenariato tra l'UE e l'Italia, approvato il 19 luglio 2022, che in continuità con il Regolamento (UE) 2021/1060 recante le disposizioni comuni sui fondi della politica di coesione per il periodo 2021-27 (RDC), definisce i 5 obiettivi strategici di policy per il ciclo di programmazione 2021-2027, tra cui quello di “un’Europa resiliente, più verde e a basse emissioni di carbonio” (OP2) e di “un’Europa più vicina ai cittadini” (OP5), nell’ambito dei quali sono previste, risorse importanti per la realizzazione di infrastrutture verdi per l’adattamento, la prevenzione dei rischi, la tutela della salute e della biodiversità.
• L'Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030) ed i relativi obiettivi (SDGs) e la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS), approvata in versione aggiornata dal CITE il 18 settembre 2023, che costituisce lo strumento di coordinamento dell’attuazione dell’Agenda 2030 in Italia e di indirizzo per le Strategie Regionali per lo Sviluppo Sostenibile, tra cui quella approvata nel 2021 dalla regione Marche (DALR n. 25 del 13/12/2021) e quella approvata come piano dalla regione Abruzzo (DGR n. 665 del 22/10/2021).
RICHIAMATI
• La Legge 14 gennaio 2013, n. 10, Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, prima norma nazionale organica espressamente dedicata al verde urbano, finalizzata alla riduzione del consumo di suolo, al riequilibrio dello sviluppo edilizio e alla riqualificazione del tessuto esistente.
• Le Linee guida per il governo sostenibile del verde urbano del 2017 e La Strategia Nazionale del verde urbano del 2018, redatte dal Ministero dell’Ambiente attraverso il Comitato per lo
Sviluppo del Verde urbano per fissare criteri e orientamenti per la promozione di foreste urbane
e periurbane.
• Il Decreto n. 63 del 10 marzo 2020, “Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde” quale riferimento per l’individuazione, da parte delle stazioni appaltanti, delle soluzioni progettuali, dei prodotti e dei servizi migliori sotto il profilo ambientale.
• La Legge organica in materia di Tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo (L.R. 4 gennaio 2014, n. 3) che all’art. 49 tratta di “Tutela delle formazioni arboree in aree urbane e periurbane” e prevede la stesura di uno schema di "Regolamento comunale per la gestione e la tutela del verde urbano" nel quale sono contenute disposizioni per la tutela, la valorizzazione e la gestione del verde urbano nei comuni della Regione.
• Le Norme in materia di rete ecologica delle Marche e di tutela del paesaggio (L.R. 5 febbraio 2013, n. 2) e gli Indirizzi per il recepimento della Rete ecologica delle Marche (REM) negli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica (DGR n.1288 dell’1/10/2018) che ribadiscono il valore di relazione ecologica della matrice interstiziale costituita dalle aree periurbane e urbane e dagli agroecosistemi.
• La Legge forestale regionale delle Marche (L.R. del 23 febbraio 2005, n. 6) che all’art. 20 comma 6 prevede che i comuni adottino un proprio regolamento per la tutela e la gestione delle formazioni vegetali non classificate come boschi, redatto in coerenza con lo Schema di regolamento del verde urbano e delle formazioni vegetali caratterizzanti il paesaggio rurale marchigiano (DGR n. 603 del 27/07/2015).
TENUTO CONTO
• La Regione Abruzzo ha avviato la realizzazione del Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PACC) - Abruzzo Regione resiliente (DGR n. 308 del 29/04/2015) e che le relative Linee Guida prevedono tra gli altri, l’obiettivo di “Intensificare gli sforzi per ridurre l’effetto dell’isola di calore urbana”.
• La Regione Marche ha adottato Il Piano di Adattamento Climatico della Regione Marche (DGR
n. 322 del 13/03/2023) che prevede linee di intervento volte alla tutela dei corridoi ecologici e al rafforzamento delle norme urbanistiche sulla riduzione del consumo di suolo e sulla prevenzione dei rischi.
• Sia la Regione Abruzzo che la Regione Marche all’interno del proprio Programma Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - PR FESR 2021-2027 (Abruzzo: DGR n. 297 del 01/06/2023, Marche: DAL n. 48 del 24/01/2023) prevedono risorse significative per il settore di intervento “Tutela della natura e della biodiversità, patrimonio e risorse naturali, infrastrutture verdi e blu”, nell’ambito di più azioni a valere sugli obiettivi specifici “RSO2.7. Rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità e le infrastrutture verdi, anche nelle aree urbane e ridurre tutte le forme di inquinamento” e “RSO5.1. Promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane”.
• Sia la Regione Abruzzo che la Regione Marche all’interno dei propri Complementi di Sviluppo rurale (Abruzzo: DGR n.904 del 29/12/2022, Marche: DAL n.54 del 1/08/2023) prevedono
risorse potenzialmente accessibili per intervenire sulle componenti periurbane dell’infrastruttura verde e a sostegno della gestione sostenibile delle risorse genetiche forestali.
• Sia la Regione Abruzzo che la Regione Marche stanno procedendo all’aggiornamento delle proprie norme urbanistiche ed hanno formalmente adottato (Abruzzo: DGR n. 4/C del 09/02/2023, Marche: DGR n. 1248 del 10/08/2023) proposte di legge che assumono l’obiettivo del consumo di suolo netto pari a zero.
PRESO ATTO CHE
L’Attivazione del Contratto Interregionale di Forestazione Urbana (CIdFU) della città costiera del Medio Adriatico avviene a seguito dell’espressione della volontà delle comunità locali, sancita dalla sottoscrizione del Documento d’Intenti (ALLEGATO 1).
Il CIdFU è un “Accordo” volontario di pianificazione strategica e negoziata, che viene stipulato tra Enti pubblici e con pari impegno ed importanza con la comunità locale, in tutte le sue diverse manifestazioni comprese le associazioni liberamente costituite.
Oggetto dell’accordo è il governo multidisciplinare e partecipato del territorio, nei suoi valori condivisi e nelle sue criticità riconosciute, nelle sue risorse certe e potenziali, con particolare attenzione alle infrastrutture verdi, come descritto all’interno dell’Analisi conoscitiva preliminare integrata (ALLEGATO 2).
Il CIdFU concorre alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione e programmazione di cui al Documento strategico (ALLEGATO 4).
Il CIdFU attraverso l’implementazione delle azioni previste dal Primo Programma d’Azione (ALLEGATO 5), contribuisce alle diverse scale, Europea, Nazionale, Regionale e Locale alla tutela della natura e dell’ambiente e a uno sviluppo locale sostenibile.
Il presente Accordo, consiste in un atto di governance stipulato tra soggetti pubblici e privati in consenso tra loro per convergere su di un Documento strategico (con una prospettiva temporale di medio/lungo termine) ed un Programma d’Azione (con una prospettiva temporale di breve termine) da implementare in maniera condivisa e sinergica.
TUTTO CIÒ PREMESSO, SI STIPULA IL PRESENTE
ATTO D’IMPEGNO
DEL CONTRATTO INTERREGIONALE DI FORESTAZIONE URBANA
Accordo di programmazione negoziata ai sensi dell'art. 2, comma 203 della legge 662/96
TRA
I firmatari, rappresentanti di regioni, province, comuni, enti, imprese e associazioni elencati in calce, e in particolare:
I beneficiari del progetto Life A_GreeNet:
Regione Abruzzo; Comune di Silvi, quale rappresentante dell’ATS “Città della Costa”, comprensiva anche dei comuni di Alba Adriatica, Giulianova, Martinsicuro, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Tortoreto; Comune di Ancona; Comune di Pescara; Città di San Benedetto del Tronto; Legambiente ONLUS; Res Agraria SRL; Università di Camerino.
I firmatari del Documento di Intenti sottoscritto a San Benedetto del Tronto il 28/03/2023 (oltre ai beneficiari del progetto Life A_GreeNet già citati) che hanno partecipato attivamente alla costruzione del primo Piano d’azione e si sono assunti la responsabilità di una o più azioni:
AMAP Agenzia Marche Agricoltura e Pesca, Provincia di Teramo, Comune di Cupra Marittima, Comune di Grottammare, Comune di Monteprandone, Comune di San Xxxxxxxx Xxxxxxx, Università degli studi di Xxxxxx Xxxxx Xx, Università Politecnica delle Marche, ODAF Marche, ODAF Teramo, ADICONSUM Abruzzo, AlberItalia, Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini, Associazione Guide del Borsacchio, Associazione Marche a Rifiuti Zero, Associazione 2Hands Ancona, Casa delle Culture di Ancona, Circolo naturalistico il Pungitopo APS - Legambiente Ancona, CONALPA Giulianova, CONALPA sezione Silvi-Pineto Terre del Cerrano, ACOTEC costruzioni tecnologiche srl, Demetra SNC di Amobili e Corboni, HORT soc. coop Ancona, Orto del Sorriso Soc. Coop. Sociale Agricola
Altri eventuali soggetti che intendono aderire al CIdFU, attraverso la sottoscrizione del presente atto e che si impegnano a sostenerne principi e obiettivi nonché a contribuire all’attuazione del primo Piano d’azione allegato.
ARTICOLO 1 – PRINCIPI ISPIRATORI E FINALITÀ
I sottoscrittori del presente Atto d’Impegno condividono il principio che solo attraverso un’azione sinergica tra i soggetti portatori di interesse, pubblici e privati, si possa invertire la tendenza all’indifferenza rispetto ai cambiamenti climatici ed al degrado territoriale/ambientale delle aree urbane europee e a perseguire obiettivi di riqualificazione ambientale, paesaggistica, sociale ed economica.
A tal fine si impegnano, nel rispetto delle competenze di ciascuno, ad operare in un quadro di forte valorizzazione del principio di sussidiarietà e integrazione delle strategie attivando tutti gli strumenti partenariali utili al pieno raggiungimento degli obiettivi condivisi. Il presente Atto d’Impegno rappresenta, in questo senso, lo strumento utile per dare operatività all’approccio volontario, basato sulla programmazione strategica e negoziata, rappresentato dal CIdFU.
In congruenza con le direttive e gli strumenti di pianificazione e di programmazione in premessa, prestando altresì particolare attenzione all’evoluzione normativa in materia, il CIdFU è teso alla realizzazione di un programma di attività ed interventi di interesse comune, nel proprio ambito territoriale di riferimento (art. 2), con politiche integrate e il più possibile unitarie, perseguendo nel contempo gli obiettivi della semplificazione amministrativa, dell’innovazione e dell’efficacia, efficienza ed economicità delle azioni previste.
In particolare il CIdFU persegue l’obiettivo generale di intervenire dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, e della governance, per accrescere la resilienza del sistema urbano e
potenziare la capacità di adattamento e risposta al cambiamento climatico attraverso l’infrastruttura verde urbana. Il CIdFU persegue i seguenti obiettivi specifici:
• aumentare la disponibilità di spazi verdi all’interno del tessuto insediativo;
• riqualificare dal punto di vista ecologico-ambientale le aree verdi esistenti;
• valorizzare le funzioni integrate dell’infrastruttura verde con l’ausilio di NBS – comfort termico, ciclo delle acque, difesa del suolo, atmosfera e salute;
• favorire le connessioni ecologiche extraurbane;
• valorizzare la fruizione delle aree verdi, promuovere la pluralità di usi e il presidio collettivo, favorire l’inclusione sociale;
• favorire lo sviluppo di filiere produttive e opportunità occupazionali in settori dell’economia verde (ecoturismo e attività outdoor, florovivaismo, manutenzione del verde, …);
• migliorare l’efficacia della pianificazione e regolamentazione urbanistica e del verde;
• favorire la collaborazione tra le istituzioni;
• favorire il ruolo attivo di cittadini, associazioni, imprese;
• informare e sensibilizzare la popolazione e gli stakeholder.
ARTICOLO 2 – AMBITO D’INTERVENTO
L’ambito di intervento del CIdFU è la cosiddetta Città del Medio Adriatico (CMA), ovvero la conurbazione lineare che si sviluppa in modo pressoché continuo lungo la fascia costiera a cavallo tra le regioni Abruzzo e Marche, da Ancona a Pescara. Circa 160 km di costa, 6 province e 26 comuni, 10 dei quali, rappresentano il nucleo promotore del CIdFU, in quanto beneficiari del progetto Life + A_GreeNet, tra cui appunto i 3 comuni di Ancona, Pescara e San Benedetto del Tronto, e l’ATS “Città della Costa”, a cui aderiscono i 7 comuni di Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto, Silvi.
La CMA identifica un ambito insediativo altamente artificializzato, caratterizzato da un tessuto urbano densamente abitato, compatto e continuo, con presenza ridotta di aree naturali, fortemente limitate nelle loro connessioni da grandi infrastrutture parallele alla costa, e spazi verdi compressi all’interno dell’edificato.
ARTICOLO 3 – METODOLOGIA DI GESTIONE DEL PROCESSO
Per gestire opportunamente il processo del CIdFU, si è tenuto conto dei seguenti criteri generali, mutuati dalle disposizioni ministeriali in materia di Contratti di fiume, strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata a cui il CIdFU si è ispirato per definire procedure e organismi propri:
• l’attivazione di un processo partecipativo dal basso, per una esaustiva identificazione dei problemi e per la definizione delle azioni, fondamentali per conseguire risultati concreti e duraturi;
• la coerenza del CIdFU al contesto territoriale, sociale e amministrativo in cui si inserisce ed agli obiettivi di norme, programmi, piani o altri strumenti vigenti sul territorio.
Il CIdFU, da un punto di vista metodologico ha sviluppato le seguenti fasi:
1. condivisione di un Documento d’Intenti contenente le motivazioni e gli obiettivi generali, le criticità specifiche oggetto del CIdFU e la metodologia di lavoro per gli attori che prendono parte al processo. La sottoscrizione di tale documento è avvenuta in data 28 marzo 2023, da parte dei soggetti interessati e ha dato avvio formale all’attivazione del processo;
2. messa a punto di una appropriata Analisi conoscitiva integrata sugli aspetti ambientali, sociali, economici e culturali del territorio oggetto del CIdFU;
3. elaborazione di un Documento strategico che definisce lo scenario, riferito ad un orizzonte temporale di medio-lungo termine, che integra gli obiettivi della pianificazione regionale e locale con le politiche di sviluppo locale del territorio;
4. definizione del Primo Programma d’Azione (PdA) con un orizzonte temporale ben definito e limitato (indicativamente di tre/cinque anni), alla scadenza del quale, sulla base delle risultanze delle attività svolte e del relativo monitoraggio, sarà eventualmente possibile aggiornare il contratto ed approvare un nuovo PdA;
5. messa in atto di processi partecipativi aperti e inclusivi che consentano la condivisione d’intenti, impegni e responsabilità tra i soggetti aderenti al CIdFU;
6. sottoscrizione del presente Atto di impegno formale, che contrattualizzi le decisioni condivise nel processo partecipativo e definisca gli impegni specifici dei contraenti;
7. attivazione di un sistema di controllo e monitoraggio periodico del contratto per la verifica dello stato di attuazione delle varie fasi e azioni, della qualità della partecipazione e dei processi deliberativi conseguenti;
8. informazione al pubblico: accessibilità al pubblico dei dati e delle informazioni sul CIdFU come richiesto dalle direttive 4/2003/CE (sull'accesso del pubblico all'informazione) e 35/2003/CE (sulla partecipazione del pubblico ai processi decisionali su piani e programmi ambientali), attraverso una pluralità di strumenti divulgativi, utilizzando al meglio il canale Web.
ARTICOLO 4 – SCENARIO STRATEGICO
Lo scenario strategico rappresenta la strategia di trasformazione del territorio che Il CIdFU intende portare avanti nel medio-lungo periodo, che verrà attuata attraverso successivi Piani di Azione, a partire dal primo Piano di Azione, allegato al presente atto di impegno.
La strategia è sinteticamente rappresentata nel “Quadro sinottico”, cioè il quadro logico in cui si articolano temi, obiettivi specifici e linee di intervento che il CIdFU intende perseguire nel tempo e che concorrono a realizzare la visione strategica del territorio nel lungo periodo.
La strategia di intervento è articolata in riferimento ai tre grandi temi di attenzione, ambientale, sociale ed economico e della governance, per ognuno dei quali sono stati evidenziati obiettivi specifici e linee di intervento.
Il nucleo di base della strategia di intervento è rappresentato dagli interventi di forestazione e microforestazione - in generale di “inverdimento” - da realizzarsi in maniera capillare all’interno del tessuto urbano, sia realizzando nuove aree verdi di taglia variabile, sia riqualificando l’esistente tramite interventi di rinfoltimento, restauro, ripristino, rinaturalizzazione e rigenerazione del suolo. Rientra in questo primo gruppo la promozione di soluzioni basate sulla natura, NBS, di tipo integrato.
Il secondo gruppo di linee di intervento punta a valorizzare la funzione sociale delle aree verdi e le opportunità economiche e occupazionali ad esse connesse, attraverso interventi di potenziamento e riqualificazione delle attrezzature presenti e l’attivazione di presidi di servizio che ne promuovano la frequentazione e la sicurezza, creando al contempo opportunità di inclusione sociale. Viene inoltre favorito lo sviluppo di filiere produttive e opportunità occupazionali in settori dell’economia verde.
Il terzo gruppo di linee di intervento riguarda la dimensione trasversale della governance, si riferisce all’integrazione dei temi legati all’adattamento e all’infrastruttura verde negli strumenti di governo del territorio, al potenziamento delle relative competenze in ambito amministrativo e tecnico, alla collaborazione inter-istituzionale, al coinvolgimento attivo di cittadini e imprese.
QUADRO SINOTTICO DEL DOCUMENTO STRATEGICO DEL CIDFU
Tema | Obiettivo Specifico Linea di intervento | |
AMBIENTALE | A1. Aumentare la disponibilità di spazi verdi all’interno del tessuto insediativo | A1.1 Forestazione e micro-forestazione in aree private (commerciale, grandi aziende, condomini, parrocchie, etc.) |
A1.2 Forestazione e micro-forestazione in aree pubbliche (nuovi parchi, aree di pertinenza di edifici pubblici, aree portuali, etc.) | ||
A2. Riqualificare dal punto di vista ecologico-ambientale le aree verdi esistenti | A2.1 Riqualificazione, riforestazione e rinfoltimento aree verdi esistenti - areali, lineari e/o puntuali | |
A2.2 Restauro del patrimonio arboreo monumentale - ville storiche e pinete costiere | ||
A2.3 Rigenerazione del suolo nelle aree verdi esistenti | ||
A2.4 Rinaturalizzazione delle aree retro-dunali e della costa e dei corsi d’acqua artificializzati in area urbana | ||
A3. Valorizzare le funzioni integrate dell’infrastruttura verde termico, ciclo delle acque, difesa del suolo, atmosfera e salute | A3.1 Interventi integrati* su spazi pubblici - piazze, aree pedonali, lungomare, lungofiume, etc. | |
A3.2 Interventi integrati* su spazi condivisi semi-pubblici - cortili, parcheggi, pertinenze di edifici pubblici come scuole, carceri, | ||
A3.3 Interventi integrati* sulle infrastrutture viarie -viali alberati, spazi di pertinenza stradali, etc. | ||
A3.4 Interventi multifunzionali in ambito edilizio - tetti e pareti verdi, etc. | ||
A4. Favorire le connessioni ecologiche extraurbane | A4.1 Riqualificazione, ripristino, rinaturalizzazione e gestione della fascia fluviale in ambito extraurbano | |
A4.2 Riduzione delle barriere ecologiche connesse alle infrastrutture lineari inclusa la permeabilità per la fauna | ||
A4.3 Creazione e manutenzione di fasce tampone e altri interventi di connessione/ricucitura della rete ecologica in ambito agricolo e ripariale | ||
SOCIALE ED ECONOMICO | S1. Valorizzare la fruizione delle aree verdi, promuovere la pluralità di usi e il presidio collettivo, favorire l’inclusione sociale | S1.1 Potenziamento e riqualificazione delle attrezzature per la fruizione delle aree verdi pubbliche - panchine, giochi, illuminazione, etc. |
S1.2 Realizzazione di attrezzature e servizi integrati e/o complementari con l’infrastruttura verde - attività sportive all’aperto, percorsi ciclabili, chioschi, servizi, spazi espositivi, circoli ricreativi, etc. | ||
S1.3 Creazione di spazi dedicati ad uso collettivo - orti urbani, giardini didattici e tematici etc. | ||
S2. Favorire lo sviluppo di filiere produttive e opportunità occupazionali in settori dell’economia verde (ecoturismo e attività outdoor, florovivaismo, manutenzione del verde, …) | S2.1 Formazione e aggiornamento degli addetti alla progettazione e manutenzione delle aree verdi e del settore floro-vivaistico | |
S2.2 Promozione di percorsi di collaborazione con istituti scolastici, in particolare agrari | ||
S2.3 Creazione e potenziamento di vivai forestali | ||
S2.4 Promozione di accordi di collaborazione tra vivai, pubblici e privati, e enti pubblici per la fornitura di materiale vegetale autoctono | ||
S2.5 Promozione di accordi di filiera per la gestione integrata degli sfalci |
c on l’ausilio di NBS – c omfort amministrazioni pubbliche, etc .
S2.6 Promozione dell'integrazione dell'infrastruttura verde con iniziative di turismo sostenibile | ||||
S2.7 Promozione di eventi di settore | ||||
DELLA GOVERNANCE | G1.1 Adeguamento degli strumenti urbanistici e dei regolamenti edilizi integrando i temi dell’infrastruttura verde e dei cambiamenti climatici anche introducendo o disciplinando specifici meccanismi di compensazione o perequazione tali da permettere la creazione di spazi verdi fruibili (per dimensioni, accessibilità etc.) | |||
G1. Migliorare l’efficacia della pianificazione e regolamentazione urbanistica e del verde | G1.2 Adeguamento dei piani e dei regolamenti del verde integrando i temi dei cambiamenti climatici | |||
G1.3 Potenziamento della manutenzione dell’infrastruttura verde incluso il monitoraggio del patrimonio arboreo, la messa in scurezza rispetto alle conseguenze di eventi estremi (venti forti e incendi) e la prevenzione fitosanitaria | ||||
G1.4 Percorsi di Capacity Building per uffici tecnici in collaborazione con gli ordini professionali (agronomi, ingegneri, architetti, etc.) | ||||
G1.5 Promozione, attivazione e monitoraggio di strumenti volontari di pianificazione, anche partecipata, connessi al tema dell’infrastruttura verde | ||||
G2. Favorire la collaborazione tra le istituzioni | G2.1 Potenziamento del dialogo tra istituzioni di diverso livello o settore - in materia di infrastruttura verde | |||
G2.2 Potenziamento della collaborazione delle istituzioni con gli enti preposti alla ricerca scientifica | ||||
G2.3 Potenziamento dell’utilizzo integrato di fonti di finanziamento dalla scala europea alla scala locale | ||||
G3. Favorire il ruolo attivo di cittadini, associazioni, imprese | G3.1 Attivazione di protocolli di collaborazione pubblico-privati per la gestione delle aree verdi (patti di collaborazione, forme di amministrazione condivisa dei beni comuni, sponsorizzazioni, etc) | |||
G3.2 Sviluppo di iniziative di crowd-funding per l’attuazione dell’infrastruttura verde | ||||
G4. Informare e sensibilizzare la popolazione e gli stakeholder | G4.1 Promozione di programmi di informazione, educazione e sensibilizzazione in materia di infrastruttura verde, servizi ecosistemici, biodiversità, salute, cambiamenti climatici, specifici per i vari target e per le varie fasce d’età | |||
G4.2 Promozione di studi e ricerche sul tema dell’infrastruttura verde e delle NBS | ||||
G4.3 Promozione di iniziative immateriali varie finalizzate alla valorizzazione dell’infrastruttura verde e del territorio |
* Si intendono come interventi integrati una combinazione variabile di operazioni di de-impermeabilizzazione, inverdimento, regimazione delle acque, rigenerazione del suolo etc.
ARTICOLO 5 – PROGRAMMA D’AZIONE
Il CIdFU individua e condivide attraverso la sottoscrizione del presente Accordo un primo Programma di azione (allegato 5), che verrà periodicamente implementato e aggiornato in riferimento alle linee di intervento individuate nel Documento strategico (allegato 4) e rappresentate nel Quadro sinottico.
Il Programma di azione, che costituisce parte integrante del presente Contratto, è composto da azioni concorrenti al raggiungimento degli obiettivi del CIdFU e si configura come una raccolta di schede destinata ad essere costantemente aggiornata e arricchita, in coerenza con il carattere “in divenire” del processo di programmazione strategica e negoziata rappresentata dal CIdFU.
Nel Programma di azione, per ciascuna delle azioni, sono elencati: gli obiettivi e le linee di intervento cui si riferisce; la natura e la descrizione dell’azione; l’ambito territoriale di riferimento; la proprietà
dell’area; una stima delle risorse complessive già allocate e di quelle ancora da reperire con le relative fonti di finanziamento; il soggetto responsabile della realizzazione e della gestione dell’intervento e gli altri soggetti coinvolti; i tempi di realizzazione dell’azione.
I soggetti Promotori e Attuatori delle azioni del Programma sono, ciascuno per le responsabilità che gli vengono attribuite, sia i soggetti specificatamente individuati in ciascuna scheda-intervento, sia i soggetti che pur non rientrando direttamente nel Primo Programma di azione vogliono impegnarsi/dare il proprio contributo (anche non economico) per il raggiungimento degli obiettivi generali del Contratto stesso.
ARTICOLO 6 – ASSEMBLEA (FUNZIONE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA)
L’Assemblea del CIdFU include di diritto tra i suoi partecipanti tutti i soggetti firmatari del presente Atto d’Impegno e già presenti nel Comitato di Coordinamento di cui all’art. 8 e tutti coloro che ne facciano richiesta. Alle riunioni dell’Assemblea partecipa di diritto il Soggetto Responsabile di cui al successivo articolo 7.
Alla Assemblea è attribuita la funzione di partecipazione attiva che viene esplicitata al fine di coinvolgere i diversi portatori d’interesse, garantendo la discussione pubblica, aperta e funzionale e l’assunzione di decisioni condivise. L’Assemblea, al fine di promuovere la più ampia partecipazione e condivisione delle finalità e degli obiettivi previsti dal CIdFU e per garantire l’efficacia e la condivisione nel tempo delle decisioni assunte, può organizzare appositi tavoli di lavoro ed incontri di confronto e di informazione, aperti ai diversi portatori locali di interessi pubblici e privati. Tali strumenti di più ampia partecipazione, potranno riferirsi ai diversi sottosistemi territoriali, ai diversi ambiti di intervento o alle tematiche trattate dalle azioni individuate.
L’Assemblea ha le seguenti funzioni:
1. contribuisce all’attuazione del CIdFU e all’aggiornamento dei contenuti, condividendo lo scenario strategico di sviluppo sostenibile e durevole del territorio nel quale esso insiste e le scelte di allocazione delle risorse;
2. propone e contribuisce ad eventuali modificazioni e/o integrazioni dello scenario strategico del CIdFU, di cui all’art. 4;
3. contribuisce al miglioramento del Programma di azione, di cui all’art.5, anche proponendo specifiche integrazioni e aggiornamenti;
4. riceve le comunicazioni relative alle eventuali modificazioni e/o integrazioni del Programma di azione, di cui all’art. 13;
5. prende atto delle relazioni annuali in ordine allo stato di attuazione del CIdFU e del relativo Programma di azione.
L’Assemblea si riunisce almeno una volta all’anno e comunque ogni qualvolta considerato necessario dal Comitato di Coordinamento in base ad un specifico ordine del giorno, su convocazione del “Soggetto Responsabile” di cui all’art. 7. L’Assemblea viene convocata con un minimo di quindici giorni di anticipo rispetto alla data della riunione.
Il Comitato di Coordinamento, nella definizione del programma generale di azioni future o oggetto dell’aggiornamento del Programma di azione, dovrà tenere conto come riferimento privilegiato delle
proposte che emergeranno dalle attività di partecipazione di cui sopra e di quanto contenuto nel Documento strategico. L’Assemblea, potrà decidere di dotarsi di un apposito regolamento per la disciplina del proprio funzionamento e delle modalità di adozione delle decisioni che gli competono e di un Presidente. I lavori dell’Assemblea saranno coordinati dal Presidente qualora individuato o in alternativa dal Soggetto Responsabile, o da un suo delegato.
ARTICOLO 7 – SOGGETTO RESPONSABILE
Il soggetto responsabile, per tutto quanto concerne l’attuazione e il rispetto delle condizioni di cui al presente CIdFU, è il Comune di San Benedetto del Tronto.
Il Soggetto Responsabile, nell’ambito di decisioni condivise attraverso il processo partecipativo del CIdFU e approvate per le singole azioni proposte dagli organi competenti di ciascun soggetto sottoscrittore, con la collaborazione del Comitato di Coordinamento, di cui all’articolo 8, svolge i seguenti compiti:
• coordina l’attuazione di quanto previsto dal Contratto, anche in collaborazione con i responsabili di eventuali procedimenti correlati;
• assicura l’attivazione della metodologia, con i relativi strumenti e regole, a supporto dell’attività contrattuale;
• garantisce la coerenza nell’attuazione del CIdFU con le occorrenze e gli obiettivi della Regione
Abruzzo e della Regione Marche;
• governa il processo complessivo di attuazione del Programma di azione anche mediante periodiche riunioni con i soggetti promotori ed attuatori delle singole azioni;
• convoca e coordina i lavori dell’Assemblea (in assenza di un Presidente) e del Comitato di Coordinamento;
• verifica il rispetto degli impegni assunti dai soggetti sottoscrittori ponendo in essere le iniziative idonee a garantire la completa realizzazione delle azioni previste;
• propone al Comitato di Coordinamento le eventuali modificazioni e/o integrazioni al CIdFU;
• comunica all’Assemblea le eventuali modificazioni e/o integrazioni al CIdFU;
• trasmette al Comitato di Coordinamento e all’Assemblea relazioni annuali in ordine allo stato di attuazione del Contratto redatte sulla base delle relazioni inviate dai Soggetti Attuatori;
• promuove forme organizzative funzionali alla partecipazione a programmi e progetti europei, nazionali e regionali, ecc.;
• attua le attività di generazione, raccolta e manutenzione dei dati per la caratterizzazione e il monitoraggio del CIdFU.
ARTICOLO 8 – IL COMITATO DI COORDINAMENTO
Il Comitato di Coordinamento, che riunisce le prerogative del Comitato Tecnico Istituzionale e della segreteria tecnica, è composto dai Legali rappresentanti di tutti i soggetti sottoscrittori del presente Atto d’Impegno, o loro delegati; il Soggetto Responsabile del CIdFU (e il Presidente dell’Assemblea, qualora individuato), sono membri di diritto del Comitato di Coordinamento.
Il Comitato di Coordinamento, si può dotare di una struttura Tecnica (segreteria tecnica) composta da tecnici espressamente individuati dai Soggetti sottoscrittori con funzioni di supporto tecnico-operativo del Soggetto Responsabile e del Comitato di Coordinamento. Nello svolgimento delle sue attività il Comitato di Coordinamento può comunque avvalersi di esperti, facilitatori o di competenze esterne.
Il Comitato di Coordinamento, coordina l’attuazione delle azioni supportando il Soggetto Responsabile e l’Assemblea nell’espletamento dei relativi compiti.
Il Comitato di Coordinamento promuove gli incontri dell’Assemblea e assicura una attività di supporto all’Assemblea per le sue riunioni e per l’attivazione dei momenti di confronto decentrati, collabora con il Soggetto Responsabile per le attività di verifica e monitoraggio dell’attuazione del CIdFU e del relativo Programma di azione.
I lavori del Comitato di Coordinamento saranno coordinati dal Soggetto Responsabile, o da un suo delegato, che lo presiede. Le decisioni assunte dal Comitato di Coordinamento sono valide se raggiungono la maggioranza degli intervenuti, rappresentata dalla metà più uno degli intervenuti e comunque un numero minimo di consensi (il c.d. quorum deliberativo).
All’interno del Comitato di Coordinamento possono essere istituiti gruppi di lavoro più ristretti per tematiche specifiche, coinvolgendo gli attori interessati in stretta relazione con le diverse problematiche e con gli obiettivi specifici dello scenario strategico.
Le riunioni del Comitato di Coordinamento sono convocate su proposta del Soggetto Responsabile o su richiesta motivata di uno o più componenti del Comitato stesso. L’avviso di convocazione, inviato almeno 15 giorni prima per posta elettronica a tutti i componenti del Comitato, deve indicare il luogo, il giorno e l’ora della riunione, l’ordine del giorno e l’elenco degli argomenti da trattare. Il mancato invio e/o la mancata ricezione del messaggio ai suddetti componenti non inficia, comunque, la regolarità della convocazione.
ARTICOLO 9 – SOGGETTI ATTUATORI DEL PROGRAMMA DI AZIONE
Tra i sottoscrittori del presente Atto d’Impegno si definiscono Soggetti Attuatori del Programma di azione, i soggetti responsabili della fattiva realizzazione di ogni singola azione come prevista dal Programma stesso. Il Comitato di Coordinamento, preso atto delle schede delle Azioni e dei soggetti individuati dallo stesso, si fa garante dei ruoli assunti.
I sottoscrittori del presente Atto d’Impegno si impegnano ad assumere i rispettivi ruoli, come definiti nel Programma di azione (ALLEGATO 5), e a concorrere a portare a termine le azioni per le parti di relativa competenza;
I Soggetti Attuatori si impegnano a:
• assicurare la completa realizzazione dell’attività, cui sono preposti, nel rispetto delle previsioni dei tempi, delle fasi, delle modalità e nei limiti delle risorse finanziarie fissate dal Contratto;
• concorrere ad organizzare, valutare e monitorare l’attivazione e la messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’azione;
• concorrere ad organizzare, valutare e monitorare l’attivazione e la messa a punto del processo operativo teso al raggiungimento degli obiettivi del Contratto;
• collaborare con il soggetto responsabile e il Comitato di Coordinamento alla verifica dell’attuazione degli impegni;
• informare il Comitato di Coordinamento e gli uffici regionali preposti ai CIdFU, in merito allo stato di avanzamento.
I Soggetti attuatori sono tenuti altresì ai compiti di cui all’art.13 (monitoraggio) di cui al presente Atto d’Impegno.
Nell’ambito della propria responsabilità, i sottoscrittori si impegnano a sottoporre le schede di propria competenza incluse nel Programma di azione, all’approvazione dei propri organi istituzionali deliberativi o degli organi decisionali di riferimento, nonché a garantire il sostegno finanziario delle azioni di cui hanno la responsabilità attuativa, nell’ambito delle proprie disponibilità finanziarie orientando e priorizzando le proprie risorse di bilancio. In particolare, i sottoscrittori si impegnano ad inserire gli interventi di competenza previsti dal Programma di azione all’interno dei propri strumenti di programmazione pluriennale in modo da individuare, ove possibile, risorse finanziarie da destinare in futuro agli interventi previsti. Qualora questo impegno non sia possibile attraverso i propri strumenti finanziari, i soggetti attuatori dovranno farsi parte attiva nell’individuare e accedere alle fonti di finanziamento più idonee per sostenere le singole azioni.
In caso di azioni immateriali, che comportino l’utilizzo di sole risorse umane, i soggetti sottoscrittori assicurano la disponibilità di risorse umane interne alle proprie strutture nella misura e nei tempi da definirsi e quantificarsi specificatamente.
ARTICOLO 10 – RISORSE
I soggetti sottoscrittori del presente Atto d’Impegno prendono atto della dotazione finanziaria disponibile e dei fabbisogni necessari per l’attuazione delle azioni individuate nel Programma di azione (ALLEGATO 5).
In relazione alle risorse necessarie per sostenere il processo di attuazione del CIdFU, tutti i soggetti sottoscrittori si impegnano a ricercare, ognuno per la propria competenza ed in forma solidale, i necessari finanziamenti anche nei fondi europei diretti e/o nei fondi strutturali e regionali.
Gli enti sottoscrittori del presente Atto d’Impegno si impegnano a rendere disponibili le proprie risorse umane, tecniche e strumentali per l’espletamento dei compiti derivanti dalla sottoscrizione del presente Atto d’Impegno.
ARTICOLO 11 – TEMPI DI ATTUAZIONE E DURATA
I tempi di attuazione del Contratto sono quelli definiti nelle singole schede-intervento comprese nel Primo Programma di Azione e nelle azioni che saranno successivamente definite e concordate nei successivi aggiornamenti del Programma di Azione.
Inoltre, per la sua natura di processo condiviso continuo, il Contratto non ha un termine temporale prefissato, ma resta in essere fino a che rimane viva la volontà di mantenere la propria adesione da parte dei sottoscrittori o di aderirvi da parte di nuovi soggetti sottoscrittori.
ARTICOLO 12 – STRUMENTI ATTUATIVI
Le azioni previste dal Primo Programma di Azione, e quelle che saranno successivamente definite e concordate con l’aggiornamento del Programma stesso, potranno essere realizzate anche mediante l’attivazione di appositi strumenti attuativi previsti dall’ordinamento e, in particolare, specifici Accordi di Programma per l’esecuzione di opere di particolare rilevanza.
ARTICOLO 13 – PROGRAMMA DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Il CIdFU individua e condivide attraverso la sottoscrizione del presente Accordo una serie di disposizioni in materia di monitoraggio dello stato di avanzamento del PdA e di attuazione del contratto.
L’esito delle attività di monitoraggio, sotto forma di Report, è soggetto alla trasmissione al Comitato di coordinamento del CidFU e alla presentazione all’Assemblea con cadenza periodica, almeno annuale, affinché possa contribuire ad aggiornare il CIdFU analizzando e individuando le cause di eventuali scostamenti rispetto alle previsioni e integrando, modificando o riorientando di conseguenza il PdA.
Le attività di monitoraggio e controllo riguardano 3 aspetti:
• il monitoraggio del processo:
- l’analisi dei livelli di partecipazione e dei processi deliberativi (attraverso indicatori quali: numero, livello e tipologia di partecipazione agli incontri, eventuale variazione delle adesioni).
• il monitoraggio di attuazione delle azioni:
- la descrizione e l’analisi dello stato di attuazione del PdA con riferimento ai contenuti delle diverse schede d’azione (attraverso indicatori quali: livello di avanzamento dell’azione, spese sostenute, soggetti coinvolti, censimento delle criticità).
• il monitoraggio dell’efficacia:
- la descrizione e l’analisi del contributo che le azioni del PdA forniscono al raggiungimento degli obiettivi del Documento strategico (attraverso indicatori quali: superfici soggette a forestazione, a riqualificazione, etc.; numero di persone raggiunte da attività di formazione, sensibilizzazione; numero e tipologia di strumenti di governance aggiornati, etc.).
I Soggetti Attuatori assicurano al Soggetto Coordinatore dell’Assemblea del CIdFU il flusso informativo relativo all’avanzamento finanziario, procedurale e fisico degli interventi.
Il Soggetto Coordinatore, coadiuvato dal Comitato di Coordinamento, assicura inoltre il monitoraggio dell’efficacia delle azioni elaborando opportuni indicatori al fine di presentare i relativi risultati all’Assemblea.
Il Contratto può essere modificato e/o integrato sulla base degli esiti del controllo e del monitoraggio per concorde volontà dei sottoscrittori, previa approvazione da parte dell’Assemblea.
Qualora la modificazione e/o l’integrazione costituiscano rimodulazione di singole azioni-attività previste dal PdA, senza alterarne gli obiettivi di sviluppo e l’allocazione complessiva delle risorse, le stesse sono autorizzate dal Soggetto Responsabile che ne dà comunicazione all’Assemblea.
ARTICOLO 14 – COMUNICAZIONE
Le informazioni riferite agli obiettivi, alla realizzazione ed ai risultati del presente Contratto saranno ampiamente condivise, in particolare attraverso la pubblicazione dei report di monitoraggio di cui all’art.13 in corrispondenza degli incontri plenari dell’Assemblea del CIdFU. Canali privilegiati per la condivisione di questo tipo di informazioni sono:
• il sito web del progetto Life A_GreeNet, che resterà online per 5 anni dopo il termine del progetto;
• le pagine web dedicate al CIdFU sui siti istituzionali degli enti territoriali coinvolti.
I Soggetti Attuatori si impegnano a fornire tutti i dati richiesti dal Comitato di Coordinamento al fine di consentire la comunicazione di informazioni alla cittadinanza.
Le attività di comunicazione garantiranno il carattere di trasparenza e condivisione delle informazioni e delle decisioni che ha caratterizzato le fasi di avvio e di partecipazione del processo sino a qui realizzate; saranno altresì finalizzate ad aumentare la consapevolezza e la responsabilità in ordine alle problematiche della Città Medio Adriatica e del suo territorio in relazione alla presenza, gestione e fruizione delle aree verdi urbane e agli impatti dei cambiamenti climatici.
ARTICOLO 15 - MODALITÀ DI NUOVE ADESIONI DI SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI
Anche in fase successiva alla sottoscrizione del presente Atto d’Impegno è consentita l’adesione di nuovi soggetti pubblici e privati, purché ne riconoscano finalità, obiettivi e strategia.
Possono peraltro aderirvi i soggetti privati, associazioni ed altri enti ed organismi pubblici che, con la loro azione, contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi strategici del CIdFU nei diversi campi d’azione (produttivo, finanziario, culturale, ambientale, ecc.), mettendo a disposizione risorse umane, conoscitive, finanziarie o equivalenti.
Il Comitato di Coordinamento valuta e approva le proposte di adesione specificando il contributo di ciascun soggetto in riferimento alle attività previste dal Programma di azione.
ARTICOLO 16 – ADEMPIMENTO E REVOCA
La mancata attuazione, verifica e monitoraggio del Programma di azione di cui all’articolo 5 per fatto imputabile al Soggetto Attuatore dà luogo ad inadempimento.
Nell’ipotesi di cui sopra, il Soggetto Responsabile di cui all’art. 7 comunica con lettera raccomandata o PEC in maniera analitica la natura dell’inadempimento ed in ragione della sua gravità assegna un termine congruo per l’adempimento tardivo, ove questo risulti ancora utile.
In caso di ulteriore inottemperanza o di mancato adeguamento alle eventuali indicazioni del Soggetto Responsabile, quest’ultimo attiva le procedure per la revoca della responsabilità sull'azione e di eventuali fondi qualora ne avesse la titolarità.
ARTICOLO 17 – RECESSO
I soggetti aderenti al presente Atto d’Impegno del CIdFU, possono recedere, con motivato provvedimento approvato dall’organo competente dell’Ente; Il Comitato di Coordinamento prende atto del recesso.
ARTICOLO 18 – APPROVAZIONE ED EFFICACIA
Quanto previsto dal presente Atto d’Impegno del CIdFU, è sottoposto alla formale sottoscrizione da parte dei soggetti aderenti, attraverso il rappresentante legale, o suo delegato.
ALLEGATI
ALLEGATO 1 – DOCUMENTO D’INTENTI
ALLEGATO 2 – ANALISI CONOSCITIVA PRELIMINARE INTEGRATA ALLEGATO 3 – REPORT PARTECIPAZIONE
ALLEGATO 4 – DOCUMENTO STRATEGICO ALLEGATO 5 – PRIMO PROGRAMMA DI AZIONE
ATTO D’IMPEGNO DEL CONTRATTO INTERREGIONALE DI FORESTAZIONE URBANA DELLA CITTÀ COSTIERA DEL MEDIO ADRIATICO - ABRUZZO E MARCHE
San Benedetto del Tronto, 6 Dicembre 2023
Letto e sottoscritto
LE PARTI CONTRAENTI FIRMA (Nome - ruolo nell’ente)
Promotore
Comune di San Benedetto del Tronto
(Beneficiario LIFE + A_GreeNet)
Partner del progetto LIFE + A_GreeNet Regione Abruzzo
(Beneficiario coordinatore LIFE + A_GreeNet)
Comune di Silvi
(Beneficiario LIFE + A_GreeNet e capofila ATS Città della Costa teramana)
Comune di Alba Adriatica
(Membro ATS Città della Costa teramana)
Comune di Giulianova
(Membro ATS Città della Costa teramana)
Comune di Martinsicuro
(Membro ATS Città della Costa teramana)
Comune di Pineto
(Membro ATS Xxxxx xxxxx Xxxxx xxxxxxxx)
Xxxxxx xx Xxxxxx xxxxx Xxxxxxx
(Xxxxxx ATS Città della Costa teramana)
Comune di Tortoreto
(Membro ATS Città della Costa teramana)
Comune di Ancona
(Beneficiario LIFE + A_GreeNet)
Comune di Pescara
(Beneficiario LIFE + A_GreeNet)
Legambiente ONLUS
(Beneficiario LIFE + A_GreeNet)
Res Agraria SRL
(Beneficiario LIFE + A_GreeNet)
Università di Camerino
(Beneficiario LIFE + A_GreeNet)
Altri soggetti aderenti FIRMA (Nome - ruolo nell’ente)
Regione Marche
AMAP Agenzia Marche Agricoltura e Pesca
Provincia di Teramo
Comune di Cupra Marittima
Comune di Grottammare
Comune di Monteprandone
Comune di San Xxxxxxxx Xxxxxxx
Università degli studi di Xxxxxx Xxxxx Xx
Università Politecnica delle Marche
Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali delle Marche
Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Teramo
Contratto Interregionale di Forestazione Urbana della città costiera del Medio Adriatico - Abruzzo e Marche ATTO D’IMPEGNO
ADICONSUM Abruzzo
AlberItalia
Associazione Italiana Direttori e Tecnici Pubblici Giardini
Associazione Guide del Borsacchio
Associazione Marche a Rifiuti Zero
Associazione 2Hands Ancona
Casa delle Culture di Ancona
Circolo naturalistico “il Pungitopo” APS Legambiente Ancona
CONALPA Giulianova
CONALPA sezione Silvi-Pineto Terre del Cerrano
ACOTEC costruzioni tecnologiche srl
Demetra SNC di Amobili e Xxxxxxx
HORT Soc. coop Ancona
Orto del Sorriso Soc. Coop. Sociale Agricola